NEW INSURANCE
EW
4
NSURANCE 9 € | Maggio/Giugno 2018
LA RIVISTA DEL SETTORE ASSICURATIVO MAGGIO - GIUGNO 2018 | N°4 |
ISSN 2532-9332
9
772532
80004
933002
HELVETIA ITALIA
Strategie di sviluppo sui rami danni La compagnia guidata da Francesco La Gioia, dopo il riposizionamento seguito all’incorporazione di National Suisse, torna a crescere. E punta sulla tecnologia digitale
Prima immissione 07 / 06 / 2018
Francesco La Gioia ASSISTENZA E SANITÀ
RC AUTO
AGENTI UNIPOLSAI
COMPAGNIE ALL’ASSALTO DEL WELFARE AZIENDALE
Competere in un mercato sempre più affollato
E ORA PREPARIAMOCI ALLA SVOLTA
Da un lato, la concorrenza al ribasso delle assicurazioni dirette e dei giganti del web. Dall’altro, l’innovazione tecnologica e la legge 214. Ecco come le maggiori imprese del settore si stanno attrezzando
© 2018 Morningstar. Tutti i diritti riservati.
Una luce accesa sui mercati finanziari di tutto il mondo Negli anni ’80 abbiamo sviluppato la nostra ricerca indipendente, oggi aiutiamo gli investitori, le istituzioni e i consulenti finanziari a interpretare i mercati in oltre 25 paesi. Guidati da una rigorosa metodologia di ricerca, dati di elevata qualità e focus sulla tecnologia, proponiamo soluzioni per rispondere alle sfide normative e alle esigenze specifiche del business bancario, finanziario e assicurativo. A un’offerta globale, arricchita da competenze locali, affianchiamo servizi personalizzati per trasformare le complessità del mercato in strategie chiare e facilitare ogni tipologia di investitore a raggiungere i propri obiettivi.
Scopri come serviamo i nostri clienti su global.morningstar.com/IT. Contattaci allo 02 30301293
EDITORIALE
Un passo avanti verso l’integrazione dei canali distributivi Angela Maria Scullica @AngelaScullica
I
l Consiglio dei ministri ha approvato in febbraio il decreto di attuazione della direttiva Ue 2016/97 del Parlamento europeo sulla distribuzione assicurativa (Idd). Per una decisione a livello europeo l’entrata in vigore è stata prorogata all’ottobre 2018. Tra le varie questioni affrontate, Il decreto prevede che l’Ivass, d’accordo con la Consob, adotti le disposizioni attuative in modo da garantire uniformità della disciplina applicabile alla vendita dei prodotti di investimento assicurativo a prescindere dal canale distributivo. Ed è questo un primo passo importante verso l’omogeneizzazione del sistema assicurativo e finanziario. Un passo rafforzato anche dal fatto che, per dare coerenza ed efficacia al controllo, Ivass e Consob dovranno accordarsi sulle modalità di esercizio dei poteri di vigilanza, secondo le rispettive competenze, in modo da ridurre la possibilità di arbitraggi normativi tra i diversi canali di vendita. L’integrazione del settore assicurativo con quello finanziario è voluta dalle Authority europee che mirano a creare un unico sistema distributivo omogeneo in tutta l’Unione. Nella direttiva Idd è previsto che la distribuzione dei prodotti assicurativi di investimento avvenga di norma mediante una consulenza personalizzata al cliente. Un’eccezione può essere fatta per i prodotti assicurativi di investimento non complessi che potranno essere distribuiti senza il supporto consulenziale. Risulta quindi particolarmente importante la suddivisione dei prodotti assicurativi tra complessi e non complessi. A questo proposito l’Eiopa (European Insurance and Occupa-
tional Pensions Authority), ha fissato orientamenti sui criteri di valutazione al fine di consentire alle compagnie e ai distributori di valutare la complessità dei prodotti di investimento assicurativo. Una valutazione che si basa sulla natura degli strumenti finanziari ai quali un prodotto assicurativo è collegato, nonché sulla struttura del contratto assicurativo concluso con il cliente. Per l’Eiopa infatti è importante garantire che siano venduti mediante la sola esecuzione soltanto prodotti di cui il cliente è in grado di capire prontamente i rischi. In questo l’Eiopa ha tenuto presente il lavoro effettuato dall’Esma sulla valutazione degli strumenti finanziari complessi, cioè che incorporano una struttura che rende difficile per il cliente capire il rischio assunto. La complessità degli strumenti finanziari ai quali il prodotto di investimento assicurativo è collegato, trae ispirazione dalle disposizioni stabilite dalla direttiva 2014/65/ Ue del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari (Mifid 2). Come si può quindi facilmente intuire il quadro legislativo nel quale si inserisce la Idd è strettamente ispirato al disegno europeo che mira a costruire un’unica area omogenea per la distribuzione finanziaria, assicurativa nella quale l’attenzione al cliente e la semplificazione, diventano centrali. E per la quale una consulenza trasparente e completa, che non fa distinzione dei canali distribuitivi, ma che anzi utilizza questi per venire incontro il più possibile alla clientela, diventa il principale strumento strategico per la vendita dei prodotti finanziari e assicurativi complessi.
Maggio - Giugno 2018 New Insurance
3
EDITORE
SOMMARIO
Le Fonti S.r.l. Via Dante, 4, 20121, Milano DIRETTORE RESPONSABILE Angela Maria Scullica angela.scullica@lefonti.it REDAZIONE Federica Chiezzi federica.chiezzi@lefonti.it REDAZIONE GRAFICA Valentina Russotti SEGRETERIA DI REDAZIONE segreteria@lefonti.it COLLABORATORI Filippo Cucuccio, Vanessa D’Agostino, Luigi Dell’Olio, Filippo Fattore, Gianenrico Levaggi, Maurizio Giuseppe Montagna, Fabio Sgroi, Guido Sirtoli, Nino Sunseri, Paolo Tomasini, Gabriele Ventura
Le polizze salveranno le banche
36
La finanza scende in campo per l’ambiente
PROTAGONISTI
40
10
Helvetia pronta a scalare la classifica del mercato danni
Sara Assicurazioni, avanti tutta con il digitale
44
14
Innovazione e cliente al centro
Rc auto, competere in un mercato sempre più affollato
48
16
Amissima: correre oltre la Rc auto
Il ruolo disruptive dell’innovazione
6
COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE Claudia Chiari COORDINAMENTO INTERNAZIONALE ( New York, Dubai, Hong Kong, Londra, Singapore) Alessia Liparoti alessia.liparoti@lefonti.it PROGETTI SPECIALI Alessia Rosa alessia.rosa@lefonti.it INNOVAZIONE E DIGITAL MARKETING Simona Vantaggiato simona.vantaggiato@lefonti.it
50
Compagnie all’assalto del welfare aziendale
54
Con il benessere cresce la produttività
22
Puntare sul valore della consulenza
EDITORIAL OFFICES Londra - Milano - New York - Singapore Dubai - Hong Kong
26
Aau: e ora prepariamoci alla svolta
UFFICIO ADV press@lefonti.it DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA MePe - Distribuzione Editoriale Via Ettore Bugatti, 15 - 20142 Milano SERVIZIO ABBONAMENTI Telefono 02 8738 6306 o inviare una mail a: abbonamenti@lefonti.it CAMBIO INDIRIZZO Si prega di comunicarci entro il 20 del mese precedente il nuovo indirizzo via mail a: abbonamenti@lefonti.it GARANZIA DI RISERVATEZZA PER GLI ABBONAMENTI Le Fonti garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione ai sensi dell’art. 7 del D. leg. 196/2003 scrivendo a abbonamenti@lefonti.it Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Milano il 09 Giugno 2017, numero 183. La testata New Insurance è di proprietà di Le Fonti. Direttore responsabile Angela Maria Scullica Prezzo di copertina € 9,00
4
New Insurance Maggio - Giugno 2018
WELFARE
DISTRIBUZIONE & INTERMEDIARI
REDAZIONE E STUDI TELEVISIVI Via Dante 4, 20121 Milano - tel. 02 87386306 Per comunicati stampa inviare a: press@lefonti.it
TIPOGRAFIA Arti Grafiche Fiorin AGF S.p.A. Unipersonale Via del Tecchione, 36-36A 20098 - Sesto Ulteriano San Giuliano Milanese (Mi)
MERCATO & PRODOTTI
SCENARI & BUSINESS
RUBRICHE 9
Carriere
19
News
INSURANCE TECH 58
Europa sempre più tech
60
Il mercato è vivace
62
Hi-tech Reale
comitato scientifico le fonti (in ordine alfabetico)
SCENARI CRESCITA
LE POLIZZE SALVERANNO LE BANCHE A differenza degli istituti di credito, le compagnie assicurative hanno retto molto meglio l’urto della crisi. Soprattutto grazie al boom delle polizze vita. Ora i percorsi sembrano destinati a convergere di nuovo, in attesa di vedere se la ripresa riporterà il costo del denaro ai livelli precedenti Nino Sunseri
S
econdo l’Economist le compagnie assicurative sono le «boring cousins», le cugine noiose, delle banche. Negli ultimi anni, le cugine noiose però si sono mostrate molto più solide: nessun salvataggio pubblico, crescita del mercato, una buona redditività costante a dispetto della stagione di bassi tassi d’interesse. «Le compagnie italiane hanno certamente subìto i contraccolpi della grande crisi ma poi hanno recuperato e oggi stanno abbastanza bene», dice Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass. La novità di questi ultimi mesi è proprio questa: saranno le polizze a contribuire in maniera decisiva al salva-
6
New Insurance Maggio - Giugno 2018
taggio delle banche. Sia perché le assicurazioni stanno investendo nel capitale delle banche (basti pensare a Unipol e Banca Popolare dell’Emilia Romagna) sia perché le commissioni per la vendita di prodotti vita (e sempre più spesso danni) stanno diventando fondamentali nella definizione del conto economico delle banche. Per non parlare di BancoBpm che ha appena incassato 853,4 milioni vendendo a Cattolica il 65% di Avipop e Popolare Vita. Una conferma che dal falò della grande crisi il mondo delle assicurazioni è uscito molto più forte di quello del credito. L’industria italiana delle polizze ha subìto la prima ondata della crisi finanziaria nel 2008, ma ha prosperato nella seconda, iniziata nel 2011.
Ancora oggi rappresenta il 7,6% del Pil. Paradossalmente, mentre l’economia nazionale sprofondava nella recessione e gli istituti di credito affondavano sotto il peso delle sofferenze, il business assicurativo cresceva a due cifre, soprattutto grazie al boom delle polizze vita tradizionali. Poi sono arrivate, prima una frenata, e quindi nel 2016, una flessione di oltre l’8% proseguita anche nel primo trimestre di quest’anno. A marzo il calo è stato del 3,7%. Tuttavia le polizze vita continuano a rappresentare una delle forme più importanti di impiego del risparmio delle famiglie italiane, pari a quasi il 16% dello stock di attività finanziarie, in aumento da circa il 15% del 2016.
“
L’industria delle assicurazioni resta uno dei punti di forza dell’Italia: rappresenta il 7,6% del Pil, è quarta in Europa e settima al mondo
Naturale quindi l’ansia che ha accolto la sentenza della Corte di Cassazione relativamente alle unit linked. I giudici hanno detto che le polizze vita sono tali solo se garantiscono il capitale investito. Altrimenti sono prodotti finanziari e quindi perdono i benefici fiscali che sono il loro punto di forza: cioè l’esenzione dall’imposta di successione, il calcolo delle tasse sulle plusvalenze al momento dell’incasso, la non pignorabilità e non sequestrabilità. Gli esperti, però, invitano alla prudenza, spiegando che la pronuncia della Corte potrebbe risolversi in una bolla di sapone. Non a caso l’Ania assume una posizione più rassicurante: «La sentenza della Corte non definisce i contratti vita ma si riferisce a
un caso specifico, caratterizzato dal ruolo assunto da una società fiduciaria. Il caso in giudizio riguarda, in particolare, errori di trasparenza e comportamento su un singolo prodotto, collocato nel 2006». Resta il fatto che la sentenza della Cassazione ha provocato qualche preoccupazione. Le unit linked nei primi due mesi del 2018 hanno raccolto 4,8 miliardi, quasi il 20% in più sullo stesso periodo 2017, un terzo della nuova produzione totale del vita. «Tutte le compagnie italiane puntano molto su tali prodotti, per la loro redditività, viste le commissioni più alte rispetto ai fondi, e perché meno impegnative sul piano patrimoniale», afferma Banca Akros.
”
Proprio per questo la materia va maneggiata con molta prudenza. Anche dalla magistratura. L’industria delle polizze resta uno dei punti di forza dell’Italia. È quarta in Europa e settima al mondo. L’ultima vera crisi è stata quella di Fonsai nel 2012. Peraltro risolta all’interno del mercato con l’acquisto da parte di Unipol. Neanche un centesimo è stato messo a carico del contribuente. Nel frattempo il settore bancario ha dovuto affrontare ben otto situazioni di crisi e in tre di esse ha dovuto ricorrere al soccorso dello Stato. L’andamento speculare delle assicurazioni e delle banche è un dato oggettivo e non discende da una strategia aggressiva di sviluppo dell’industria delle polizze ai danni di quella bancaria.
Maggio - Giugno 2018 New Insurance
7
Esattamente il contrario. I maggiori distributori di polizze con relative laute commissioni sono proprio le banche. Intesa e Poste si contendono il primato per quanto riguarda le polizze vita. Le compagnie di fatto si sono trovate all’incrocio tra le difficoltà dell’economia e la domanda di sicurezza dei risparmiatori e hanno fatto la loro parte. «Non sarebbe fisiologico», dice Rossi, «che la crescita del settore avvenisse a scapito di quello bancario». Invece è quello che sta succedendo. Le perdite più gravi che hanno subìto le assicurazioni in questi anni sono state causate proprio dalle partecipazioni nelle banche. Valga per tutti l’esempio di Cattolica che ha dovuto azzerare la quota in Popolare di Vicenza con la quale aveva stipulato un accordo di bancassurance. Per non parlare del fondo Atlante che ha bruciato ingenti risorse provenienti proprio dal mondo delle polizze: Poste Vita ha incenerito 260 milioni, Generali 150, Unipol e Allianz (unico gruppo
“
Non sarebbe fisiologico che la crescita del settore avvenisse a scapito di quello bancario
straniero ad aver accolto l’appello del governo) altri 100. Aggiungiamo che la ristrutturazione delle sofferenze di Unipol Banca è stato uno dei problemi più grossi che Carlo Cimbri ha dovuto affrontare nell’ultimo anno. Carlo Salvadori, quando guidava il gruppo bolognese aveva voluto ampliare proprio l’attività creditizia ritenendo che fosse la direttrice dello sviluppo.
8
Cimbri ha totalmente cambiato le strategie tornando a mettere l’accento sulla tradizionale attività delle polizze. Ha acquistato anche il 10% di Banca Popolare dell’Emilia Romagna ed è anche pronto a sottoscrivere un eventuale aumento di capitale. Fra gli obiettivi, naturalmente, la sistemazione definitiva del problema di Unipol Banca. Ha creato Unipol ReC (perfezionata il 1° febbraio), società specializzata nel recupero di crediti deteriorati, a cui è stata trasferita la quasi totalità delle sofferenze di Unipol Banca. E ora apre al consolidamento con un’aggregazione possibile con un altro istituto. È innegabile che, seppure per un complesso di fattori, in parte gestionali, in parte extra aziendali, le compagnie assicurative abbiano retto assai meglio l’urto della crisi. Salvatore Rossi spiega che «grazie alla loro tradizionale prudenza le compagnie italiane, a differenza di quelle francesi e tedesche, hanno ridotto lo spettro delle garanzie in modo da allineare il passivo ai rendimenti dell’attivo. Inoltre ha
New Insurance Maggio - Giugno 2018
”
giocato a loro favore l’alto spread sui titoli di Stato italiani, nei quali è concentrato il 44% degli investimenti». In definitiva le assicurazioni si sono mostrate assai meno sensibili al ciclo economico delle banche. Soprattutto non sono state costrette a chiedere al mercato 56 miliardi per ricapitalizzarsi. Ma un andamento tanto divergente non si spiegherebbe del tutto senza
PRUDENZA Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass, spiega che «grazie alla loro tradizionale prudenza le compagnie italiane hanno ridotto lo spettro delle garanzie»
considerare il diverso quadro normativo. Nel mondo assicurativo non esiste il bail-in e non c’è un’unione assicurativa europea. I bilanci sono soggetti al regime contabile nazionale e ciò ha permesso al culmine della crisi di trattare i titoli in portafoglio al più favorevole costo storico invece che a quello di mercato. Cosa che le banche, soggette alla disciplina internazionale Ias, non hanno potuto fare. Ora che la crisi appare in ritirata e anche per le banche il peggio sembra passato, i percorsi dell’industria delle polizze e di quella del credito sembrano destinati a convergere di nuovo. Banche e assicurazioni si domandano se la ripresa riporterà il costo del denaro, per entrambe una variabile cruciale, ai livelli precedenti la crisi o se, come appare più probabile, il “new normal” dei tassi si assesterà al di sotto di questo livello. La sfida dei prossimi anni per le une come per le altre consisterà nell’adattare le proprie strategie al nuovo contesto tecnologico e di mercato. Le assicurazioni l’affrontano con il fieno messo in cascina negli anni buoni.
CARRIERE
REALE MUTUA
CATTOLICA ASSICURAZIONI
Mihalich lascia la presidenza dopo 15 anni
Arriva da Generali il nuovo dg
D
opo quindi anni consecutivi in carica Iti Mihalich non si è ricandidato per la presidenza di Reale Mutua, rimanendo però membro del cda. Al suo posto, l’assemblea degli azionisti ha nominato Luigi Lana, già consigliere della compagnia dal 2016, nonché direttore generale dal 2006 al 2015. «Ho trascorso 50 bellissimi anni in Reale Mutua, di cui 15 come presidente del consiglio di amministrazione», ha detto Mihalich al termine dell’assemblea, «ritengo che sia giunto il momento di lasciare il timone del nostro gruppo a qualcuno più giovane di me che sappia affrontare con tutta l’energia e le competenze necessarie i profondi cambiamenti che il contesto, in forte e continua innovazione, ci sta portando e orientare Reale verso nuove sfide, mete ambiziose e successi crescenti». «A Iti Mihalich», ha commentato in Luigi Lana, «va il mio personale ringraziamento perché, al termine di un ulteriore esercizio molto positivo, mi lascia un gruppo caratterizzato da una forte solidità, da un team di management coeso e di grande qualità e da persone, dipendenti e agenti, professionali e sinceramente legati a Reale group e ai suoi valori». Luigi Lana
I
l consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni, ha conferito a Valter Trevisani (ex Generali) la carica di direttore generale. Guiderà l’area tecnica e operations e avrà la responsabiValter Trevisani lità tecnico-assicurativa per tutti i rami, comprese le attività di pricing, nonché dei progetti innovativi e della gestione dei servizi operations. Trevisani si affianca al direttore generale Carlo Ferraresi, responsabile per i mercati e i canali distributivi del gruppo Cattolica.
ZURICH CONNECT
CINEAS
Scalata al vertice
Cambio alla guida del consorzio di Ania e PoliMi
I
l nuovo ceo di Zurich Connect, il business diretto di Zurich in Italia, è Angela Cossellu, che assume anche la carica di rappresentante generale per l’Italia della società di cui era già direttore generale dal 2012. Camillo Candia, country ceo di Zurich in Italia, si è detto «sicuro che l’esperienza maturata da Angela nel settore assicurativo e la conoscenza della nostra società le consentiranno di svolgere un importante lavoro all’interno del gruppo». Cossellu, che ha iniziato la sua carriera nelle Tlc, da oltre dieci lavora nel mondo delle assicurazioni; dopo un’esperienza nel gruppo Intesa Sanpaolo, come direttore della business unit dedicata alla previdenza integrativa, è arrivata in Zurich nel 2009 come chief operating officer. Laureata al Politecnico di Milano in Ingegneria elettronica, è tra le poche donne in posizione di vertice operativo in campo assicuAngela Cossellu rativo.
I
Massimo Michaud
cda di Cineas, il consorzio fondato dal Politecnico di Milano e dall’Ania nel 1987, leader nella diffusione della cultura del rischio e nella formazione sulla gestione dei rischi e dei sinistri, ha scelto come nuovo presidente Massimo Michaud al posto di Adolfo Bertani che si è dimesso dalla carica di presidente lo scorso novembre e ricopre il ruolo di presidente onorario. Classe 1960, una laurea in Economia e commercio all’Università Bocconi, un Mba alla business school Insead di Fontainebleau e un master in studi assicurativi presso l’Ecole Nationale d’Assurances di Parigi, Michaud è socio di Kinetica, società di consulenza manageriale strategica da lui fondata. È inoltre presidente di CF Assicurazioni e CF Life.
ACB
Nel segno della continuità
L’
assemblea di Acb, Associazione di categoria brokers di assicurazione e riassicurazione, ha riconfermato all’unanimità Luigi Viganotti alla carica di presidente per i prossimi tre anni. L’assemblea ha nominato anche i vicepresidenti, riconfermando Marisa Abbati e Luciano Lucca. È stato inoltre rinnovato il consiglio direttivo e il collegio dei revisori e dei probiviri. «È un momento storico difficile per tutta la nostra economia, e ancor più complicato per le nuove direttive che riguardano la nostra categoria, ma siamo determinati ad affrontare le prossime sfide contando sulla nostra coesione che è la nostra forza», ha detto Viganotti.
Luigi Viganotti
Maggio - Giugno 2018 New Insurance
9
NEW INSURANCE
EW
3
NSURANCE 9 € | Marzo/Aprile 2018
LA RIVISTA DEL SETTORE ASSICURATIVO MARZO - APRILE 2018 | N°3 |
COSÌ PUNTIAMO A CRESCERE NELLO SMALL BUSINESS
manager mondo cambia
ulevard Haussmann,
Prima immissione 12 / 04 / 2018
Ernesto De Martinis
Il Ceo di Coface Italia illustra le strategie del gruppo sul mercato italiano. Che mirano a conquistare spazio nel target delle piccole e medie imprese. E confermano l’importanza della rete agenziale
IDD
GROUPAMA
DISTRIBUZIONE
Tutela e trasparenza con le regole europee
IL NUOVO PIANO DI SVILUPPO
ASSOCIAZIONE AGENTI ALLIANZ
LA RIVISTA DEL SETTORE ASSICURATIVO
IN EDICOLA ABBONATI:
Gli obiettivi da raggiungere
L’amministratore delegato, Dominique Uzel, illustra la roadmap che la compagnia francese intende seguire in Italia A cominciare dalla costruzione di portafogli sempre più diversificati
26/02/2018 16:40:27
www.newinsurance.it/abbonamenti www.newinsurance.it
Le Fonti S.r.l. Via Dante,4 | Milano (MI) | 20121 Maggio - Giugno 2018 New 863 Insurance Per informazioni: 02 873 0643