Le Fonti Legal N° 20/21 - Gennaio / Febbraio

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LE FONTI

www.lefonti.it

LEGAL LA RIVISTA N°1 DEGLI AVVOCATI

Angelo Giarda

Massimo Dinoia

Così il WHISTLEBLOWING si estende al settore privato Più tutele per chi denuncia fatti illeciti nel posto di lavoro e obblighi nei modelli organizzativi. Ecco come funziona la nuova legge. Ne parlano i penalisti Nerio Diodà, Angelo Giarda e Massimo Dinoia

CLASSIFICHE

M&A GLI STUDI LEGALI PIÙ INTRODOTTI

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ISSN 2499-8370

80021

Nerio Diodà

Anno 2018 - Prima immissione 25/01/2018 | Anno III | N°20 - 21 | Gennaio Febbraio 2018

Gen - Feb 2018 | N°20 - 21 | 20 € Mensile


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EDITORIALE

2018 anno di svolta nel sistema finanziario italiano ANGELA MARIA SCULLICA

@AngelaScullica

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e normative che entrano in vigore quest’anno, gettano le basi per una profonda revisione del sistema finanziario che caratterizzerà il 2018 come un anno svolta. Alla direttiva Mifid 2 che disciplina la protezione degli investitori e dei risparmiatori, attiva da gennaio, seguirà la Idd, abbastanza equivalente, almeno nei principi, per la distribuzione dei prodotti assicurativi (per la quale è stato richiesto un rinvio), la Psd2 sui sistemi di pagamento e, in maggio, il Gdpr, regolamento sulla protezione dei dati personali. La loro quasi contemporanea applicazione in Italia darà occasione e opportunità di sviluppo e crescita a iniziative concorrenziali con gli attuali attori sul mercato del risparmio gestito quali banche e reti di distribuzione finanziaria. Il regolamento sulla protezione dei dati (privacy) e la direttiva sui sistemi di pagamento introducono infatti la possibilità per i clienti di disporre di tutti i dati che li riguardano. Dati che potranno essere affidati dai clienti a terze parti autorizzate che, a loro volta, potranno, previo consenso dell’interessato, accedere per conto del cliente ai relativi archivi storici di banche, carte di credito, assicurazioni ecc. in modo da poter svolgere un servizio professionale puntuale, personalizzato, completo e, soprattutto, integrato. Si pensi infatti che i clienti hanno in generale rapporti con più di una banca senza però disporre di un integrato quadro d’insieme la cui ricostruzione può richiedere un notevole dispendio di energie e risorse. L’esistenza invece di terze parti che possano proporre al cliente servizi di integrazione dei dati su piattaforme specializzate ed una consulenza evoluta e personalizzata basata su dati reali e non generici, rafforzerebbe anche la protezione degli investitori così come disegnato dalla Mifid. Se infatti le banche o gli intermediari non dovessero svolgere un servizio di consulenza evoluto, indipendente ecc. lascerebbero spazio e mercato a soggetti terzi che potrebbero competere proponendo dei servizi più integrati e adeguati alle esigenze della domanda. Ma non è finita. Questi nuovi competitor, grazie all’intelligenza artificiale, potrebbero integrare i dati ottenuti da banche, assicurazioni o carte di credito con i big data provenienti da altre fonti informative di vario genere al fine di offrire la risposta più idonea ed esaustiva alle esigenze del cliente. Se questo è lo scenario che si sta delineando è facile intuire come le banche e le reti di distribuzione per restare sul mercato debbano necessariamente accrescere la qualità dei loro servizi. Ma ancora oggi, nonostante l’avvento della Mifid 2 e delle direttive suddette, né le banche, né le reti hanno di fatto messo in discussione il loro modello di servizio perseverando ad accrescere i propri ricavi con la vendita di prodotti finanziari, assicurativi e di altro genere, senza al momento dedicare risorse e attenzione a una reale evoluzione dei servizi di consulenza. Le nuove normative, accompagnate dall’intelligenza artificiale, aprono quindi la strada a un sostanzioso e veloce cambiamento nel sistema finanziario italiano. Ma non saranno i giganti come Google o Amazon che pure avranno un importante ruolo e peso, a dettare le nuove regole del gioco e della concorrenza nell’industria del credito e del risparmio gestito, ma soggetti del tutto nuovi, tecnologici e specializzati in vari settori, che baseranno il loro modello di business su un servizio ad alto valore aggiunto di elevata qualità, trasparenza e indipendenza.

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LE FONTI LEGAL


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LE FONTI LEGAL LA RIVISTA N°1 DEGLI AVVOCATI

Sommario BANKING & FINANCE

PROTAGONISTI

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Specializzazioni, fattore cruciale per la categoria

Consulenza al cliente ricco

DI GABRIELE VENTURA

DI LUIGI DELL’OLIO

MERCATI E BUSINESS

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IMPRESE E LAVORO

M&A Ecco gli studi più introdotti DI GABRIELE VENTURA

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Cuba apre le porte agli investimenti esteri

SCENARI

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Farmacie e nuovi assetti di controllo DI IRENE PICCIANO

PENALE E FISCO

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Così il whistleblowing si estende al settore privato DI FEDERICA CHIEZZI

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Scambio di informazioni fiscali: un percorso che parte da lontano DI FILIPPO CUCUCCIO

LEGAL n. 20 - 21 - Gennaio / Febbraio 2018 EDITORE

Parte la rivoluzione degli studi. Uniti si vince DI FILIPPO FATTORE

DI MARCO MASTRACCI

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Carriere

DIRETTORE RESPONSABILE Angela Maria Scullica (angela.scullica@lefonti.it) REDAZIONE Federica Chiezzi (federica.chiezzi@lefonti.it) SEGRETERIA EDITORIALE segreteria@lefonti.it COLLABORATORI Filippo Cucuccio, Luigi Dell’Olio, Filippo Fattore, Alice Trevisan, Paolo Tomasini, Gabriele Ventura

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DI LUIGI DELL’OLIO

PROFESSIONE AVVOCATO Come cambiano le parcelle degli avvocati Un anno di diritto del lavoro

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DI FEDERICA CHIEZZI

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General Counsel

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Mondo legale

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In corsa

RESPONSABILE COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE Claudia Chiari COORDINAMENTO INTERNAZIONALE (New York, Dubai, Hong Kong, Londra, Singapore) Alessia Liparoti (alessia.liparoti@lefonti.it)

Le Fonti S.r.l. Via Dante, 4, 20121 Milano

I nuovi meccanismi retributivi dei manager

DI FILIPPO FATTORE

RUBRICHE

PROGETTI SPECIALI Alessia Rosa (alessia.rosa@lefonti.it)

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INNOVAZIONE E DIGITAL MARKETING Simona Vantaggiato (simona.vantaggiato@lefonti.it) UFFICIO GRAFICO Valentina Russotti REDAZIONE E STUDI TELEVISIVI Via Dante 4, 20121 Milano tel. 02 8738.6306 Per comunicati stampa press@lefonti.it EDITORIAL OFFICES Londra, Milano, New York, Singapore, Dubai, Hong Kong CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ Opq s.r.l. Via G.B. Pirelli, 30- 20141 Milano tel. 02 6699.2511, info@opq.it, www.opq.it

Milano – 13/24 Novembre 2017

STAMPA Arti Grafiche Fiorin - AGFiorin DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA MePe - Distribuzione Editoriale Via Ettore Bugatti, 15 - 20142 Milano UFFICIO ABBONAMENTI Telefono 02 8738 6306 o inviare una mail a: abbonamenti@lefonti.it www.worldexcellence.it/abbonamenti/ CAMBIO INDIRIZZO Si prega di comunicarci entro il 20 del mese precedente il nuovo indirizzo via mail a: abbonamenti@lefonti.it GARANZIA DI RISERVATEZZA PER GLI ABBONAMENTI Le Fonti garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione ai sensi dell’art. 7 del D. leg. 196/2003 scrivendo a abbonamenti@lefonti.it. Pubblicazione mensile registrata presso il Tribunale di Milano il 10 Marzo 2016, numero 83. La testata Legal è di proprietà di Le Fonti. Direttore responsabile Angela Maria Scullica Prezzo di copertina € 20,00


IL PREMIO ALL’ECCELLENZA Invia la tua candidatura ai Le Fonti Awards & Ceo Summit

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e Fonti Awards®, un imperdibile evento di premiazione, giunto al VII anno, dove le proclamate eccellenze nei diversi settori industriali e professionali hanno il massimo di visibilità istituzionale a livello nazionale ed esposizione mediatica a livello globale presso la comunità degli investitori, in tutte le città dove il Premio è presente: New York, Hong Kong, Dubai, Singapore, Londra e molti altri centri finanziari globali.Ai Le Fonti Awards®, che fanno parte dei premi internazionali Le Fonti/IAIR Awards® (www.iairawards.com), si affiancano eventi globali di elevatissimo standing e networking profilato come Le Fonti/Ceo Summit (www.ceosummit.tv) che prevede tavole rotonde tra i Ceo e Top Executive, finalisti e vincitori del Premio, sia di multinazionali che di imprese di eccellenza locali dalla crescita elevata e sviluppo sostenibile, diffuse e tra-

smesse presso i principali media radiotelevisivi.La selezioni dei vincitori viene fatta valutando accuratamente rendimenti, operazioni e altri fatti idonei ai fini della premiazione e relativi ad un arco temporale di 12 mesi. La base di partenza della selezione è la votazione della nostra comunità di lettori (professionisti di settore e imprese) che possono esprimersi con la survey online su ogni categoria di riferimento. I risultati della votazione, il vaglio delle domande e il processo di selezione é affidato alla Redazione (la rivista mensile World Excellence, la rivista mensile Legal, il quotidiano online Finanza & Diritto e la rivista internazionale IAIR Review) e al Centro Ricerche di Le Fonti. Per indicare un candidato é sufficiente compilare la nostra survey direttamente sul sito www.lefontiawards.it. Oppure tramite e- mail a premio@lefonti.it


SCENARI

IL FUTURO DELL’ATTIVITÀ FORENSE

Parte la rivoluzione degli studi

UNITI SI VINCE

La competizione dei colossi stranieri costringe i big nazionali del diritto ad intensificare la crescita oltre confine e a diversificare il ventaglio di competenze offerte. Per non restare schiacciati, i più piccoli sono pronti a sfruttare le nuove opportunità concesse dalla legge sulla concorrenza per associarsi, fare rete e aprire il capitale a soci esterni. La transizione è appena iniziata, ma c’è già chi ha scelto la strada della spa per aumentare la potenza di fuoco DI FILIPPO FATTORE

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opo Egitto ed Etiopia, che hanno da poco celebrato il primo anno di attività, BonelliErede ha deciso di prendere casa anche a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. L’ufficio sarà situato nel prestigioso distretto finanziario Difc (Dubai International Financial Centre), una zona franca creata con un decreto federale nel 2004, per agevolare gli scambi e i commerci, che ha una giurisdizione speciale, appositamente dedicata ai problemi legislativi aziendali, commerciali, civili, d’impiego e di sicurezza. Sul ponte di comando ci sarà il partner Andrea Carta Mantiglia, già responsabile della sede di Londra dal 2012 al 2016, insieme ai local partner Marco De Leo e John Shehata e al senior associate Roberto Flammia, tutti membri dell’Africa Team di BonelliErede ed esperti in mandati cross-border e di Medio Oriente. La nuova sede rappresenta un altro tassello nel progetto di

Per competere con le grandi firme internazionali, occorre trasformarsi in una società a tutti gli effetti espansione internazionale dello studio, che intende intercettare la crescente clientela operante nel golfo persico offrendo servizi legali focalizzati su m&a, project finance, fiscalità internazionale, arbitrati internazionali, diritto dell’arte e dei beni culturali e compliance. BonelliErede annovera già oggi tra i propri clienti diversi gruppi industriali, istituzioni finanziarie e investitori privati locali con forti interessi nei mercati mediorientali e africani. Attraverso il rafforzamento della presenza in quei mercati, lo studio potrà affiancare questa clientela in maniera più efficace con mandati che coinvolgano diverse giurisdizioni. «Il lancio della sede di Dubai», hanno commentato Stefano Simontacchi e Marcello Giustiniani, co-managing partner di BonelliErede «è un ulteriore milestone nella nostra strategia di espansione globale. Dopo l’ingresso in Egitto e in Etiopia lo scorso anno, riteniamo che

il Medio Oriente rappresenti una naturale evoluzione della nostra presenza internazionale ed un approdo sinergico per i nostri clienti con interessi nelle due aree». La crescita all’estero Le mosse di BonelliErede rientrano in una strategia ormai condivisa dai big del diritto nazionale. Che già da tempo hanno capito che per competere con le grandi firme internazionali il vecchio studio legale deve trasformarsi in una società a tutti gli effetti, con decine di professionisti specializzati nelle diverse materie. In questo scenario sono importanti la formazione, le nuove tecnologie, ma soprattutto l’internazionalizzazione. Obiettivi a portata di mano per chi può già contare su grandi numeri. Tra questi c’è sicuramente BonelliErede, che anche nel 2016 si è confermato lo studio legale d’affari più ricco d’Italia, con un fatturato di oltre 148 milioni di euro e una crescita annua intorno al 10%. Risultati dovuti in gran parte proprio all’espansione oltre confine. Tra chi non avrà problemi a confrontarsi con i giganti stranieri ci sono sicuramente anche gli studi Chiomenti e Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, che si sono confermati al secondo e terzo posto della classifica rispettivamente con fatturati di 126,5 e 124 milioni. Scendendo nella classifica, i professionisti diminuiscono, la rosa delle specializzazioni si restringe. E solo i migliori restano a galla. Nell’elenco dei top 50 troviamo ad esempio solo un paio di boutique specializzate nel fiscale e un pugno di studi che si occupano di diritto del lavoro. Le società di avvocati È in questo scenario che si inserisce la riforma voluta da Andrea Orlando, Ministro della giustizia italiano. Aumentare le dimensioni degli studi legali ed aprirsi a soggetti diversi, anche esterni al mondo delle professioni: questo l’obiettivo delle norme inserite dal Guardasigilli nella leggi sulla concorrenza (124/2017) e sul lavoro autonomo (81/2017) entrate in vigore la scorsa estate. Fulcro del nuovo quadro legislativo è la modifica dell’articolo 4 della

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riforma forense, la legge 247 del 2012, che consente ai legali di far parte di più associazioni multidisciplinari tra avvocati e altri professionisti e, soprattutto, di costituire società tra avvocati. Su quest’ultimo fronte la legge sulla concorrenza consente l’esercizio della professione forense anche a società di persone, di capitale e cooperative, che andranno inscritte in una sezione speciale dell’albo. Unico vincolo è che a tali società non si potrà partecipare attraverso società fiduciarie, trust o per interposta persona. Per rispondere alle richieste dell’avvocatura in merito alle garanzie sull’autonomia gestionale i soci non professionisti, che potranno entrare con i loro capitali nella società, dovranno rispettare una serie di paletti. Intanto, gli avvocati, o altri professionisti iscritti ad un albo, dovranno rappresentare i due terzi del capitale sociale e dei diritti di voto, pena lo scioglimento della società. E una simile proporzione dovrà essere riprodotta negli organi amministrativi. L’organo di gestione dovrà infatti essere composto solo da soci e in maggioranza avvocati, sia i soci professionisti sia i non professionisti, però, potranno rivestire la carica di amministratore. Per quanto riguarda l’attività, qualora la prestazione richiesta sia di natura forense resta fermo il principio della personalità della prestazione e l’incarico potrà essere svolto soltanto “da soci professionisti in possesso dei requisiti necessari per lo svolgimento della specifica prestazione professionale richiesta dal cliente” i quali dovranno assicurare per tutta la durata dell’incarico la piena indipendenza e imparzialità, dichiarando possibili conflitti di interesse o incompatibilità, iniziali o sopravvenuti. L’esercizio della professione in forma societaria non esclude poi la responsabilità del professionista che ha eseguito la specifica prestazione. Dal punto di vista disciplinare le società saranno in ogni caso tenute al rispetto del codice deontologico forense e saranno soggette alla competenza disciplinare dell’ordine di appartenenza.

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SOCIETÀ PER AZIONI Ad ottobre gli avvocati Giovanni Battista Martelli, in foto, e Alfonso Ciccaglione, hanno costituito lo Studio Martelli & Partners Spa, la prima società per azioni tra avvocati in Italia

Reti e consorzi La legge sulla concorrenza ammette, inoltre, anche le associazioni multidisciplinari, alle quali possono partecipare altri liberi professionisti, dai consulenti del lavoro agli ingegneri o ai commercialisti, individuati dal regolamento del ministero della Giustizia 23 del 4 febbraio 2016. Altre novità sono contenute nella legge 81, il cosiddetto jobs act dei lavoratori autonomi. L’articolo 12 consente a tutti i professionisti, compresi dunque gli avvocati, di costituire reti, di partecipare a reti di impresa miste previste dalla legge 5 del 2009, di costituire consorzi stabili e di costituire associazioni temporanee, così come prescritto dal decreto legislativo 50 del 2016. I legali potranno, insomma, usufruire di strumenti giuridici finora riservati alle imprese. E avranno la possibilità di partecipare a bandi ed appalti privati. Come spiegato in un’analisi del Sole24Ore, il valore aggiunto sta nel fatto che i professionisti possono, da una parte, contenere i costi di gestione e, dall’altra, non farsi sfuggire opportunità di lavoro come gli appalti di grandi imprese, che per la loro complessità necessitano dell’apporto di una pluralità di professionisti. Anche la possibilità di creare un soggetto giuridico, come accade per i consorzi e le associazioni temporanee, che diventa per il cliente un unico interlocutore ma garantisce nel contempo lo svolgimento di più attività professionali o di un’attività particolarmente complessa, può diventare una risposta alle sempre maggiori difficoltà nello svolgere la professione legale in studi di piccole dimensioni. I finanziamenti Ue Tra le nuove opportunità che gli avvocati potranno cogliere, non è da sottovalutare quella dei finanziamenti europei. Il programma Horizon 2020, ad esempio, che mette a disposizione circa 80 miliardi di euro in 7 anni per la ricerca e l’innovazione, è destinato ad organizzazioni con personalità giuridica, tra cui, dunque, le società di avvocati, purché abbiano una forma societaria di capitali o cooperativa. Il programma, gestito direttamente dalla Com-


missione europea, prevede la realizzazione di progetti di ricerca con percentuale di finanziamento del 100% e di innovazione con percentuale del 70%. Horizon è strutturato su tre pilastri: excellence science, che ha l’obiettivo di rendere il sistema di ricerca e innovazione dell’Unione più competitivo su scala globale; industrial leadership, che mira ad accelerare lo sviluppo delle tecnologie e delle innovazioni e aiutare le pmi europee innovative a crescere a livello mondiale; societal challenges, che affronta le principali preoccupazioni condivise dai cittadini in Europa e nel resto del mondo. Tra le varie tematiche che potrebbero interessare le società di avvocati, nell’ambito del terzo pilastro, c’è ad esempio “Società sicure – Protezione della libertà e sicurezza dell’Europa e dei suoi cittadini”, che prevede il bando “Tecniche forensi su: qualificazione della traccia, e ampliamento dell’uso del dna”. Tutte le proposte dovrebbero contribuire, nel breve e medio termine, a risolvere i crimini più rapidamente per ridurre la sofferenza sociale, i costi investigativi e l’impatto sulle vittime e sui loro parenti; migliorare le capacità forensi nel valutare le diverse ipotesi utilizzate nell’inchiesta penale e nell’azione penale; fornire esperti forensi di strumenti in grado di evitare costi di analisi inutili, rendendo più efficace il processo forense. Nel lungo termine, invece, l’obiettivo è quello di prevenire l’errore giudiziario dovuto all’errata interpretazione delle constatazioni forensi da parte dei tribunali. I pionieri «L’avvocatura italiana non è pronta ad un ingresso di società di capitali», diceva qualche tempo fa il presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin. E in effetti, la nuova legge non ha scatenato un’immediata rivoluzione nel panorama degli studi legali italiani. La strada è lunga. E la transizione non sarà breve. Qualcosa, però, si sta muovendo. Ad ottobre gli avvocati Giovanni Battista Martelli e Alfonso Ciccaglione, hanno costituito lo Studio Martelli & Partners Spa, la prima società per azioni tra avvocati in

Italia. Prendendo spunto dalla legge sulla concorrenza, si legge in una nota, «i soci hanno provveduto a costituire un nuovo soggetto giuridico, costituito in forma di società di capitali, che si attesterà quale pietra miliare nel percorso di modernizzazione della professione forense. Lo studio si occuperà delle attività di consulenza giudiziale e stragiudiziale a privati ed imprese, nonché di diritto tributario e commercia-

Tra i finanziamenti europei, il programma Horizon 2020 mette a disposizione circa 80 miliardi di euro in 7 anni per ricerca e innovazione le». Lo studio, fondato nel 1959 dall’avvocato Domenico Martelli, nasce con una alta specializzazione in ambito penale ed assicurativo. Ma ha da tempo allargato il suo spettro di competenze, con una forte spinta all’internazionalizzazione. Con cinque sedi nel mondo Martelli & Partners è consulente legale autorizzato per l’Italia per le attività commerciali e private dello Sceicco Mohamad Bin Sultan Bin Hamdan Al Nayan di Abu Dhabi e ha di recente siglato una partnership con lo studio iraniano Shayan. Una delle principali insegne legali iraniane, con sede a Tehran.Accanto alla crescita all’estero, c’è chi punta sulla multidisciplinarietà. Qualche settimana fa a Bari anche i commercialisti Giuseppe Palmiotto e Armando Urbano e gli avvocati Michele Rapanà e Alessandro Florio hanno scelto, primi in Italia, la strada della società di capitali, con la loro Esdebitalia, società di ricerca e consulenza specializzata in sovraindebitamento. Realtà unica nel panorama nazionale, Esdebitalia ha sviluppato congiuntamente sia l’eccellenza tecnica (processi, strumenti IT, sistemi aziendali) sia l’eccellenza sociale (competenza, cultura, sistemi individuali) al fine di favorire l’accesso a servizi di consulenza specializzata a tutti coloro che si trovano in stato di sovraindebitamento. 

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