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GENNAIO - FEBBRAIO 2018 | N°2 |
La fusione tra Ergo Previdenza, Old Mutual Wealth Italy ed Eurovita ha dato il via a un nuovo polo nel ramo vita. L’amministratore delegato illustra le strategie e le ragioni che hanno guidato l’operazione e i prossimi obbiettivi
Erik Stattin
Prima immissione 16 / 02 / 2018
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NSURANCE GENNAIO/FEBBRAIO 2018
EUROVITA ECCO I NUOVI PROGETTI
SFIDA TECNOLOGICA
LIBERALIZZAZIONI
ANAGINA
L’innovazione modifica il business model
IL BILANCIO DEL DECENNIO
Mandato unico e accordo nazionale
Dalla legge Bersani a quella sulla concorrenza della scorsa estate. Quale impatto hanno avuto le misure governative sull’intermediazione?
INVESTIRE IN AMBIZIONI. Investire significa avere delle ambizioni. I nostri professionisti degli investimenti, guidati dalla curiosità e da uno spirito imprenditoriale, sviluppano idee innovative per realizzare tali ambizioni. Lo stile di gestione attivo consente di creare soluzioni di investimento all’avanguardia che stimolano la crescita del capitale dei nostri investitori. Investire in ambizioni GAM.com
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EDITORIALE
Il settore assicurativo si apre alla consulenza finanziaria Angela Maria Scullica @AngelaScullica
L’
entrata in vigore in Italia delle direttive europee, Idd per il settore assicurativo e Mifid 2 per quello finanziario, si inserisce nella fase di profonda innovazione tecnologia che sta attraversando il settore assicurativo, imprimendovi un’accelerazione. Idd, che partirà dal prossimo ottobre, può essere, non solo nei principi ma anche nell’operatività, affiancata a Mifid2, già operativa dallo scorso gennaio. Entrambe infatti, nate con l’intento di recuperare sul mercato quella reputazione e fiducia che il sistema finanziario e assicurativo hanno perso con la crisi, rafforzano i concetti di qualità e trasparenza nel servizio alla clientela e esaltano il valore della consulenza nell’offerta dei prodotti. L’obiettivo perseguito dal legislatore europeo nel definire le nuove regole che tenderanno nel tempo a unificare nella distribuzione i due settori finanziario e assicurativo, è infatti quello di tutelare maggiormente i consumatori, assicurando che siano adeguatamente tenuti in considerazione gli interessi dei clienti ai quali i prodotti sono destinati e garantendo la rispondenza dell’offerta alle loro esigenze. Idd, che sarà interamente centrata sulla nozione di distribuzione assicurativa, al posto del concetto di intermediazione utilizzato dalla precedente direttiva, estenderà i destinatari soggetti della direttiva (ricordiamo che nella direttiva Ue 2016/97 erano solo gli intermediari) a tutti coloro che partecipano alla vendita dei prodotti assicurativi con l’obietti-
vo di garantire uniformità di tutela dei consumatori e di equiparare il trattamento tra gli operatori evitando distorsioni alla concorrenza. Le nuove regole rappresenteranno un’importante opportunità per l’industria della consulenza perché, prevedendo standard molto più rigorosi in tema di trasparenza, faciliteranno la costruzione di un rapporto di fiducia tra consulente e cliente. Si tratta quindi di una rivoluzione culturale, soprattutto nel rapporto con la clientela, che richiederà sempre di più un servizio di consulenza finanziaria e assicurativa, e non un puro servizio di collocamento dei prodotti. Il che proietta gli intermediari assicurativi in una dimensione più allargata, tecnologica e competitiva rispetto a quella degli anni passati. Già oggi le compagnie assicurative per restare competitive sul mercato, stanno dedicando sempre più risorse negli investimenti in tecnologia digitale e nell’integrazione dei vari sistemi informatici in modo da unificare le reti e creare un unico modello di business. In questo si stanno scontrando con la necessità di gestire una situazione esistente che non è adatta a una trasformazione digitale. Idd accelererà questo processo di integrazione informatica e di concentrazione già avviato dalle compagnie. E in più metterà il settore assicurativo nell’arena della consulenza finanziaria nella quale i potenziali competitor saranno più numerosi e agguerriti e le leve della qualità e dell’innovazione tecnologica faranno la differenza.
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EDITORE
SOMMARIO
Le Fonti S.r.l. Via Dante, 4, 20121, Milano DIRETTORE RESPONSABILE Angela Maria Scullica angela.scullica@lefonti.it REDAZIONE Federica Chiezzi federica.chiezzi@lefonti.it REDAZIONE GRAFICA Valentina Russotti
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Così la rivoluzione digitale entra nelle compagnie
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Polizze vita, l’Ivass mette nuova benzina
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La nuova frontiera del blockchain
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UnipolSai e Generali strade diverse nel Vita
PROTAGONISTI
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Il governo scommette sulle polizze catastrofali
SEGRETERIA DI REDAZIONE segreteria@lefonti.it COLLABORATORI Giulia Andreoli, Filippo Cucuccio, Vanessa D’Agostino, Luigi Dell’Olio, Filippo Fattore, Gianenrico Levaggi, Alberto mazza, Fabio Sgroi, Guido Sirtoli, Nino Sunseri, Paolo Tomasin COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE Claudia Chiari
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Eurovita ricomincia da tre
DISTRIBUZIONE & INTERMEDIARI
COORDINAMENTO INTERNAZIONALE ( New York, Dubai, Hong Kong, Londra, Singapore) Alessia Liparoti alessia.liparoti@lefonti.it PROGETTI SPECIALI Alessia Rosa alessia.rosa@lefonti.it
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Anagina: mandato unico e accordo nazionale
INNOVAZIONE E DIGITAL MARKETING Simona Vantaggiato simona.vantaggiato@lefonti.it
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Gli intermediari mantengono il peso
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Il decennio delle liberalizzazioni
REDAZIONE E STUDI TELEVISIVI Via Dante 4, 20121 Milano - tel. 02 87386306 Per comunicati stampa inviare a: press@lefonti.it EDITORIAL OFFICES Londra - Milano - New York - Singapore Dubai - Hong Kong TIPOGRAFIA Arti Grafiche Fiorin AGF S.p.A. Unipersonale Via del Tecchione, 36-36A 20098 - Sesto Ulteriano San Giuliano Milanese (Mi)
MERCATO & PRODOTTI
SCENARI & BUSINESS
WELFARE 46
Più consulenza per i fondi
INSURANCE TECH 52
L’innovazione modifica il business model
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La corsa è già partita
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Una piattaforma al servizio dei broker
RUBRICHE 10
News
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Carriere
UFFICIO ADV press@lefonti.it DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA MePe - Distribuzione Editoriale Via Ettore Bugatti, 15 - 20142 Milano SERVIZIO ABBONAMENTI Telefono 02 8738 6306 o inviare una mail a: abbonamenti@lefonti.it CAMBIO INDIRIZZO Si prega di comunicarci entro il 20 del mese precedente il nuovo indirizzo via mail a: abbonamenti@lefonti.it GARANZIA DI RISERVATEZZA PER GLI ABBONAMENTI Le Fonti garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione ai sensi dell’art. 7 del D. leg. 196/2003 scrivendo a abbonamenti@lefonti.it Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Milano il 09 Giugno 2017, numero 183. La testata New Insurance è di proprietà di Le Fonti. Direttore responsabile Angela Maria Scullica Prezzo di copertina € 9,00
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SCENARI
INNOVAZIONE E MERCATO
Così la rivoluzione digitale entra nelle compagnie Strette tra calo dei margini e aumento della concorrenza da parte dei giganti del web, le assicurazioni devono ripensare il proprio modo di stare sul mercato. Mettendo a punto offerte personalizzate e aprendosi alla collaborazione con le startup tecnologiche Luigi Dell’Olio
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nessuna compagnia assicurativa offre ancora prodotti completamente personalizzabili. È quanto emerge da uno studio condotto dall’associazione delle imprese spagnole Icea e Multiasistencia, che pò benissimo adattarsi anche alla realtà italiana, vista l’omogeneità che caratterizza ormai lo scenario del mondo occidentale. Secondo la ricerca, due realtà su tre mettono a disposizione del cliente un pacchetto standard, con aggiunta di garanzie facoltative, anche se raramente si va oltre. Il canale digitale non viene sfruttato abbastanza nel settore assicurativo: solo il 50% delle
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entità che hanno partecipato allo studio ha un’applicazione mobile e, sebbene tutte dispongano di una pagina web, alcune di esse non offrono alcun processo attraverso questo canale. Minacce esterne. Al nostro Paese Pwc ha dedicato uno studio ad hoc, «The Italian insurance market», dal quale emerge che è una battaglia di sopravvivenza quella che si gioca sul terreno dell’innovazione. Tra le compagnie vi è la consapevolezza diffusa del fatto che, senza una svolta radicale, non sarà facile tenere botta da una parte al calo dei margini che sta interessando il settore e dall’altro alla crescente concorrenza che arriva da player
provenienti da altri comparti, a cominciare dai giganti del web. Con questi ultimi che possono giocare una doppia carta: l’enorme liquidità di cui dispongono, che consente loro di mettere campo investimenti ingenti; dall’altra la grande disponibilità di dati relativi agli utenti, che permette la messa a punto di offerte personalizzate. Un altro studio di Accenture indica la rotta da seguire: le compagnie devono imparare ad «ascoltare i consumatori per costruire con loro un rapporto più diretto e significativo». In sostanza, devono essere capaci di mettere a punto offerte personalizzate, un obiettivo che, in un’epoca di estrema
attenzione ai budget, non può che essere perseguito accelerando nella svolta digitale. Un ambito che non riguarda solo i dispositivi e gli strumenti per migliorare la comunicazione con la clientela, ma anche l’organizzazione interna e i processi di governance. Competizione o collaborazione. L’insurtech è uno dei terreni più floridi per le startup, a dimostrazione del potenziale inespresso nel campo della tecnologia applicata al comparto assicurativo. Cb Insight ha calcolato che tra il 2015 e il 2016 gli investimenti a livello mondiale sono balzati del 27% a raggiungere quota 1,24 miliardi di euro, ma nell’anno appena concluso diverse stime parlano di non meno di 1,5 miliardi. Non è detto che i due settori ingaggino necessariamente una battaglia, anzi il trend emergente vede i grandi gruppi aprirsi alla collaborazione con le startup tecnologiche. Con le CUSTOMER CENTRICITY Allianz è leader nella customer centricity, secondo un sondaggio condotto da Kpmg presso i consumatori italiani.
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Gli investimenti sull’insurtech sono esplosi a livello mondiale. Nel 2017 hanno superato quota 1,5 miliardi
prime che possono mettere sul piatto investimenti importanti e le seconde apportare idee innovative. Le scelte dei gruppi principali. Allianz è leader nella customer centricity, secondo un sondaggio condotto da Kpmg presso i consumatori italiani. La società di consulenza ha misurato l’esperienza di acquisto in base a sei parametri: la personalizzazione; l’integrità e la credibilità del marchio; la conoscenza e gestione delle aspettative dei consumatori; il risparmio in termini di tempo e impegno per i clienti; la capacità di trasformare una semplice esperienza di acquisto in una memorabile esperienza; l’empatia verso le esigenze degli utenti. Il gruppo assicurativo tedesco ha ottenuto un voto complessivo
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di 7,33 punti contro i 6,92 che costituisce la media di settore. Gli analisti sottolineano come «Allianz stia affrontando le criticità dei player del mercato assicurativo, che tipicamente dispongono di un ristretto numero di momenti di contatto con il cliente, attraverso la creazione di un ecosistema digitale dove la compagnia costituisce una piattaforma unica, che integra servizi e touch point in modo da massimizzare le occasioni di interazione con il cliente». Molto attiva su questo fronte è anche Generali, che tra le altre cose ha lanciato con l’incubatore H-Farm il programma Health&Welfare Accelerator per identificare e collaborare con startup innovative che stanno sviluppando soluzioni hi-tech destinate ai settori della prevenzione e dell’accessibilità alle cure e del welfare aziendale. Tre anni fa, inoltre, il gruppo triestino ha acquisito MyDrive Solutions, startup basata a Londra e specializzata nella profilazione comportamentale, importante nell’attuazione della nuova strategia focalizzata sulla centralità del cliente e su un ampio utilizzo di tecnologie innovative e strumenti di analisi. Di qualche mese fa è invece l’accordo con Nest Labs, società del gruppo Google-Alphabet, da cui è nata una polizza assicurativa casa caratterizzata dalla tecnologia proprietari che punta a garantire ai propri clienti una maggiore protezione delle case.
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SCENARI BLOCKCHAIN
LA NUOVA FRONTIERA DELLE COMPAGNIE È la tecnologia che sta dietro ai Bitcoin. Ma può avere molte altre applicazioni. E in ambito assicurativo può velocizzare i processi di gestione delle polizze, di tariffazione, di rimborso dei sinistri. E aprire il mercato delle sottoscrizioni su domanda Luigi Dell’Olio
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eno di un anno fa Pwc pubblicava un report sottolineando che oltre la metà delle compagnie assicurative non aveva ancora consapevolezza piena della blockchain e delle sue applicazioni nell’ambito delle polizze. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e, anche se la tecnologia è conosciuta dal grande pubblico soprattutto come cuore delle criptovalute, cominciano a vedersi le prime applicazioni anche in ambito assicurativo. Le caratteristiche. La blockchain è un database distribuito tra computer collegati tra loro che consente di effettuare transazioni, una sorta di libro mastro che non deve sottostare al presidio degli enti di vigilanza istituzionali. Le applicazioni possono estendersi dalla finanza alla pubblica amministrazione, dall’immobiliare all’energia, fino alle assicurazioni. Tra i vantaggi, la possibilità per l’utente di accedere e verificare le operazioni in tempo reale. Ma sarebbe sbagliato pensare a un sistema deregolamentato, dato che gli scam-
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bi, per andare in porto, necessitano dell’approvazione del 50%+1 dei pc (cioè dei nodi). Proprio la possibilità data a ciascun utente di verificare le operazioni che avvengono sul network contribuisce alla trasparenza, mentre la necessità che vi sia la maggioranza degli aderenti al network assicura affidabilità. Un altro punto di forza è l’impossibilità di modificare le operazioni realizzate. Le applicazioni in ambito finanziario. Applicata alla finanza (dal trading alle assicurazioni), la blockchain azzera i costi di verifica, che avvengono in automatico, e velocizza gli scambi. Anche perché i contratti possono essere programmati per via elettronica, con l’esecuzione che può avvenire in automatico al verificarsi degli eventi previsti dal contratto. I sistemi basati su blockchain, inoltre, possono contare sulla presenza di una terza parte (il gestore della piattaforma), che ha sensori per tracciare gli eventi. Così, ponendo l’esempio di una copertura assicurativa per annullamento di un viaggio aereo, la terza parte riporta l’orario di arrivo in tempo reale da confrontare con quello
originariamente previsto nel contratto. Un sistema orientato a incoraggiare lo sviluppo dell’assicurazione parametrica, che si attiva quando viene superata una determinata soglia (come può essere il livello delle precipitazioni o la temperatura), così come l’assicurazione su domanda grazie a un indennizzo automatico dei sinistri. Assicurazioni in pista. «In questo modo, già oggi le compagnie iniziano a proporre prodotti la cui sottoscrizione può essere attivata su domanda», spiega Pauline Adam-Kalfon, director di PwC. «La diffusione della blockchain, combinata con quella dell’internet delle cose, consente di attivare il contratto di copertura assicurativa, così come la dichiarazione di sinistro e il rimborso automaticamente a partire dal momento in cui il bene condiviso è fornito di un sensore, che rileva l’inizio e la fine dell’utilizzo» e lo stesso vale per qualsiasi altro evento che inneschi una dichiarazione di sinistro o un rimborso. Chiaro che in questo modo i processi di gestione della sottoscrizione, della tariffazione e di gestione dei sinistri
diventano più rapidi, consentendo agli assicuratori di proporre offerte più competitive in materia di prezzo. Un’ulteriore conseguenza è la possibilità di accelerare sulla strada della personalizzazione dei prodotti. Guardando in prospettiva, è verosimile che si arrivi alla possibilità di rivalutare in via continuativa i prezzi in funzione del comportamento e dei profili di rischio dei clienti. Resta un problema di non poco conto legato alla cornice legislativa all’interno della quale la blockchain potrà svilupparsi. Un mercato per sua natura globale si trova a fare i conti con normative che operano su base nazionale (o comunitaria nel caso dei Paesi Ue), spesso le une diverse dalle altre. Ecco perché Pwc si attende che questa tecnologia riuscirà a rivoluzionare i processi di business solo tra cinque anni. Le iniziative. Un aspetto curioso riguarda l’approccio delle compagnie alla blockchain, improntato non come avviene di solito a una competizione serrata, ma piuttosto alla collaborazione. Una scelta dettata da una parte dagli ingenti investimenti richiesti per sperimentare questo tipo di soluzioni
ESEMPIO FRANCESE In Francia, all’interno della commissione digitale della Fédération de l’assurance, presieduta da Bernard Spitz, è attivo un gruppo di lavoro dedicato alla blockchain
e dall’altra dalla consapevolezza che potranno derivare vantaggi per tutti. In Francia è da poco attivo un gruppo di lavoro dedicato, all’interno della commissione digitale della Fédération de l’assurance, l’associazione delle imprese assicurative transalpine, che vede la partecipazione di 14 compagnie. Il primo progetto sperimentale in corso punta sullo scambio dei dati che avviene quotidianamente tra le compagnie. «Tra gli aspetti considerati vi sono la governance della blockchain, gli aspetti legali e l’identificazione dei casi di utilizzo per il settore», ha spiegato il presidente della Ffa, Bernard Spitz. Il leader europeo del settore, Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs), ha sperimentato con successo la tecnologia blockchain per un programma assicurativo globale captive (quelli cioè creati da organizzazioni multinazionali che si autoassicurano invece di acquistare l’assicurazione) riguardante il trasferimento di contanti tra Paesi. «Il prototipo di blockchain captive è un esempio del nostro impegno a sfruttare le nuove tecnologie e promuovere l’innovazione nel settore assicurativo», ha commentato Hartmut Mai, membro del consiglio di amministrazione di Agcs. La blockchain, ha quindi chiarito, consente di collegare automaticamente tutte le parti coinvolte nel programma di assicurazione captive, dalla gestione delle filiali locali agli assicuratori. L’esperienza italiana. Un’iniziativa in questo ambito è in corso di svolgimento anche in Italia, con la partecipazione di Generali Global Corporate & Commercial Italia, Aig e UnipolSai Assicurazioni dal lato delle compagnie, Aon e Willis Towers Watson sul fronte dei broker, con il supporto consulenziale di Capgemini Italia. Il tema affrontato è la necessità di processare un’ingente mole di dati, che vengono
PRIMI PASSI «Già oggi le compagnie iniziano a proporre prodotti la cui sottoscrizione può essere attivata su domanda», dice Pauline Adam-Kalfon, director di PwC
scambiati attraverso continui flussi di informazioni tra clienti, broker e compagnie, per ottenere l’esatta valutazione dei grandi rischi per il mondo corporate. La collaborazione tra operatori del settore ha consentito di definire alcuni standard di comunicazione dei dati e a valutare le tecnologie disponibili per automatizzare il più possibile i passaggi di condivisione e approvazione ad oggi spesso manuali. Due mesi di sviluppo sono stati necessari per arrivare al rilascio di una piattaforma basata sulla blockchain che consente la distribuzione, la condivisione e la sincronizzazione dei dati di rischio in maniera sicura, trasparente ed efficiente. Questa soluzione, da un lato, offre al cliente un servizio più semplice, veloce, trasparente e sicuro, mentre dall’altro consente agli operatori di condividere le informazioni necessarie per la quotazione in tempo reale e di produrre documenti di polizza coerenti in modo verificabile e tracciato. I prossimi passi prevedono di portare la soluzione in produzione ed estenderne le funzionalità ad altri processi e prodotti, abilitando al contempo l’ingresso nell’ecosistema di nuovi player del mercato assicurativo.
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NSURANCE NOVEMBRE/DICEMBRE 2017
ISSN 2532-9332
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GENERALI
LA RIVISTA DEL SETTORE ASSICURATIVO
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PUNTA SUL
WELFARE Il Gruppo di Trieste lancia una nuova compagnia per entrare sul mercato della previdenza, della salute e dei servizi integrati a famiglie e imprese Marco Sesana
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SCENARI
Più partnership per UN’INDUSTRIA la bancassurance IN RADICALE
TRASFORMAZIONE Salute, previdenza e disastri naturali. In questi tre ambiti le assicurazioni possono trovare le opportunità per rinnovare il loro modello di business. E darsi un ruolo forte nella crescita del Paese
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