Adriano Olivetti, Capodanno 1957

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L’anno che si apre dinanzi a noi segna una data importante nella storia della nostra Società: nel prossimo ottobre si compiranno cinquant’anni da quando l’ing. Camillo iniziò nella piccola fabbrica di mattoni rossi lo studio del primo modello italiano di macchina per scrivere. A suo tempo potremo fare un più degno e ampio rilevamento della strada che abbiamo percorso durante mezzo secolo, e ciascuno di voi, per la parte che gli spetta, potrà trarne un vivo senso di soddisfazione e di orgoglio. Oggi, nell’inviare il mio augurio a tutti coloro che lavorano nelle fabbriche e negli uffici della Organizzazione Olivetti, mi preme ricordare che i successi fino ad ora conseguiti, tra non lievi difficoltà e a prezzo di sacrifici, sono dovuti certamente all’iniziativa, all’abilità, all’attaccamento dei tec-


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nici, dei dirigenti, degli impiegati e degli operai, ma per tanta parte sono legati alla fedeltà a ciò che possiamo chiamare lo Spirito della Fabbrica. Esso può essere identificato, oltre che nella convergenza armoniosa dei nostri sforzi e nella somma delle nostre fatiche, anche nella fede in quei valori morali, culturali, artistici cui abbiamo sempre creduto e che sono parte integrante del nostro patrimonio, non meno degli sviluppi materiali dell’azienda. Ciascuno sa che il lavoro di noi tutti è circondato, preceduto, e in un certo senso protetto, da un prestigio e da una fiducia morali e intellettuali che si accompagnano ormai dovunque al nome della nostra Organizzazione. Ciò è dovuto proprio alla circostanza che, pur operando in un ambito, quello della industria moderna, che ha le sue regole e i suoi limiti precisi, noi ci siamo sforzati di superare l’angustia dei puri interessi pratici, con una attenzione costante rivolta a salvaguardare la libertà e la dignità dell’uomo, prezioso e inalienabile bene di ognuno. Così come abbiamo sempre ritenuto che gli aspetti etici ed economici di ogni impresa non


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debbano essere disgiunti da quelli estetici, in cui si rivelano e risiedono nuove dimensioni dell’uomo. E per questo, insieme alle cure che l’impresa impone alla direzione, essa ha sempre dedicato la sua attenzione e ha dato incoraggiamento ad altre attività che possono talvolta sembrare distanti dai fini di una industria. Noi dunque possiamo procedere oltre, sulla via del benessere e dell’interesse comune, moltiplicando gli sforzi, sviluppando gli impianti e perfezionando la già vasta rete della organizzazione commerciale, a patto di sentirci legati, come è stato finora, a quello Spirito della Fabbrica che vive nella testimonianza dell’ing. Camillo e delle opere già compiute. Con questa certezza, io rinnovo, a tutti gli appartenenti alla Organizzazione Olivetti e alle loro famiglie, i più schietti, affettuosi auguri per il nuovo anno.


Opere di Adriano Olivetti

Ai Lavoratori Democrazia senza partiti Il cammino della Comunità Le fabbriche di bene Noi sogniamo il silenzio Il mondo che nasce Città dell’uomo L’ordine politico delle Comunità Dall’America: lettere ai familiari

Tutti gli scritti di Adriano Olivetti sono pubblicati dalle Edizioni di Comunità in collaborazione con la Fondazione Adriano Olivetti.


Adriano Olivetti, Discorsi per il Natale © Fondazione Adriano Olivetti © 2017 Comunità Editrice ISBN 978-88-98220-41-0 www.edizionidicomunita.it www.fondazioneadrianolivetti.it


ADRIANO OLIVETTI Discorsi per il Natale


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