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A VOLTE UTILIZZA
UNA SAGOMA, CHE CONSENTE DI RIPRODURRE LO STESSO SOGGETTO VARIANDO moplastica colorata, ora anche in versione golden, si presta per accendere fornelli, candele, incensi e sigarette, ma anche come scultura domestica, oggetto da regalo che gioca sull’allusione garbata per la forma fallica, simbolo di fertilità ed energia. Per la forte carica iconica dei suoi oggetti Venturini è considerato da Alessi un esploratore della zona d’ombra con un marcato approccio artistico. Alcuni suoi oggetti sono, in esposizione o in vendita, in importanti musei come il Brooklyn Design Museum, l’Institute of Contemporary Art di Boston o il MOMA di New York. La sua passione per la musica e l’esperienza ventennale nel progetto di esposizioni, lo portano ad essere tra i primi a Milano a organizzare eventi che utilizzano i grandi spazi indu- striali dismessi per ospitare arte musica e design, attirando migliaia di visitatori. Negli ultimi anni milanesi avverte l’esigenza del disegno, per cinque anni frequenta l’Accademia di Brera, esperienza che anticipa il ritorno nel 2010 ad Alfonsine, dove il silenzio avrebbe consentito di dipingere liberamente: ha inizio così la stagione della pittura. Ricorda il professore che gli diceva “non disegnare i fiori, ma l’odore dei fiori.” I soggetti preferiti, dopo il Cristo e gli alberi, da lui chiamati Axis Mundi, sono gli animali, dei quali intende esprimere l’energia che li caratterizza. A volte utilizza una sagoma, disegnata con grande precisione, che consente di riprodurre lo stesso soggetto variando i colori, in sintonia con la serialità della Pop Art. A volte affronta liberamente la tela seguendo l’istinto in silenziosa contemplazione dell’animale che nasce, vicino alla Transavanguardia per la figurazione e all’Espressionismo tedesco per la libertà del colore. Per approfondire l’uso del colore ha seguito dei corsi di pittura all’Accademia Aldo Bargero, scuola antroposofica che prepara gli insegnanti delle scuole Waldorf, seguendo il metodo visionario introdotto da Rudolf Steiner, dove si impara a non controllare la forma, che nasce da una danza di movimenti con l’acquerello su un foglio pre-bagnato, generando intrecci e sfumature che esaltano la spiritualità della luce. La luce e il mistero del vivente sono in fondo un filo che collega i diversi periodi della pittura e della vita di Guido Venturini, una continua ricerca.
I COLORI, IN SINTONIA CON LA POP ART. ALTRE VOLTE AFFRONTA LA TELA SEGUENDO L’ISTINTO IN SILENZIOSA CONTEMPLAZIONE.
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