Civetta-Moiazza. Sentieri Viàz Ferrate Vie normali

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COLLANA LUOGHI VERTICALI

EDIZIONI VERSANTE SUD


Prima edizione Maggio 2014 ISBN 978-88-98609-24-6 Copyright © 2014 VERSANTE SUD S.r.l. Milano via Longhi, 10, tel. 027490163 www.versantesud.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Copertina

Civetta, Parete Nord-ovest (foto Paolo Lazzarin)

Testi e fotografie

Paolo Bonetti, Paolo Lazzarin

Cartine

Carolina Quaresima

Impaginazione

Carolina Quaresima

Simbologia

Ilaria Niccoli

Stampa

Tipolitografia Pagani Srl - Lumezzane (BS)

Ringraziamenti Gli Autori desiderano esprimere la loro gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa guida. In particolare (in ordine alfabetico) a Maurizio Mazzorana, Paolo Muffato, Oliviero Olivier e Marino Panciera per la verifica di alcuni itinerari, agli stessi Muffato e Olivier, oltre che a Tino Bellini e Fabio Pellizzon, per i contributi fotografici; a Pietro Sommavilla per le informazioni relative agli itinerari 29 e 32.

Questo libro è stampato su carta certificata FSC®. Il marchio FSC® identifica i prodotti contenenti legno provenienti da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.

Nota L’escursionismo è un’attività potenzialmente pericolosa, chi la pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le notizie riportate in quest’opera sono state aggiornate in base alle informazioni disponibili al momento, ma vanno verificate e valutate sul posto e di volta in volta, da persone esperte prima di intraprendere qualsiasi escursione.


Paolo Bonetti e Paolo Lazzarin

CIVETTA MOIAZZA Sentieri Viaz Ferrate Vie normali

EDIZIONI VERSANTE SUD


Indice e Cartina

Indice Prefazione 6 Simbologia 8 Bibliografia 10 Posizione geografica 12 Cenni naturalistici 16 Miniere, forni e fucine 22 Il regno del sesto grado 24 Il gruppo e le cime principali 30 Rifugi, bivacchi, malghe 44 Aree di accesso 48 ITINERARI Rifugi e bivacchi 1 Rifugio Adolfo Sonino al Coldài 2 Rifugio Attilio Tissi al Col Reàn 3 Rifugio Maria V. Torrani alla Civetta 4 Rifugio Mario Vazzolèr al Col Negro di Pelsa 5 Rifugio Bruto Carestiato al Col dei Pass 6 Bivacco Cesare Tomè al Giazèr 7 Bivacco Giovannino Grisetti al Vant di Moiazza 8 Bivacco Giuseppe Ghedini Escursioni classiche 9 L’Anello del Fertazza 10 Cròt 11 Fernazza 12 Le iscrizioni confinarie romane 13 Sentiero Tivàn 14 Anello del Monte della Grava 15 Destra Maè 16 Vant de le Sasse 17 Sentiero Angelini 18 Spiz de Zuèl 19 Val de la Rova 20 Mont Alt di Framónt 21 Lastìa di Framónt 22 Alta Via n.1 23 Val da Molìn 24 Col Davagnìn

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56 62 66 68 72 76 80 84 90 94 98 102 104 110 114 118 122 128 132 136 140 144 150 154

Escursioni per esperti 25 Cima Coldài 26 Anello del Monte Coldài 27 Viàz del Mastèl (o del Lastón) 28 Viàz del Livinàl del Bus 29 Traversata della Moiazza 30 Col Mandro - Casamatta 31 Banca di Casamatta 32 Forca Rossa

160 164 168 172 176 180 186 190

Vie ferrate 33 Via normale alla Civetta 34 Ferrata degli Alleghesi 35 Ferrata Tissi 36 Ferrata Fiamme Gialle 37 Ferrata Costantini

196 200 204 208 212

Itinerari alpinistici facili/Vie normali 38 Torre Coldài 39 Torre d’Àlleghe 40 Schinàl del Bech 41 Civetta Bassa 42 Piccola Civetta 43 Cima della Busazza 44 Crépa Alta di Moiazzetta 45 Crépa Bassa di Moiazzetta 46 Cima delle Sasse 47 Cimón di Moiazza 48 Prima Torre del Camp

218 222 226 230 234 238 242 246 250 254 260


DOBBIACO BOLZANO

Cortina d’Ampezzo

TOFANE

Riserva Statale Somadida SS51

San Vito

Selva

ANTELAO

Santa Fosca PELMO CANAZEI

Àlleghe

Pieve di Cadore

Vodo

Maresón-Pécol

CIVETTA

Concenighe Agordino

Borca di Cadore

Fusine Dont

MOIAZZA

Cibiana Forno di Zoldo

Riserva Statale Tovanella

Táibon Àgordo

Longarone

Riserva Statale Schiara Occidentale Gosaldo

Riserva Statale Monti del Sole

A27

Ponte Nelle Alpi - Polpet

Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

Belluno

VENEZIA

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Rifugi, bivacchi e malghe

Rifugi, bivacchi e malghe RIFUGI ALPINI Adolfo Sonino al Coldai, 2135 m. GPS N46 23.968, E12 03.833; 46°23’58’N - 12°03’50’’E Posti letto 83 + 13 di emergenza. tel. 0437789160; barance@dolomiti.com. E’ stato costruito nel 1905 dal Cai Venezia alla testata della Val Ziolère appena sotto la Forcella Coldai. Aperto 20/6-20/9. Attilio Tissi al Col Reàn, 2258 m. GPS N46 23.283, E12 01.000; 46°23’17’’N-12°01’00’’E Posti letto 49 cuccette +20 di emergenza; tel. 0437-721644; monica.zannoni@alice.it. E’ stato costruito nel 1963 dal Cai Belluno ai piedi della parete nord-ovest della Civetta. Aperto 10/6-20/9 Maria Vittoria Torrani al Col (Pian) de la Tenda, 2984 m. GPS N46 22.717, E12 03.550; 46°22’43’’N -12°03’33’’E Posti letto 18 + 4 di emergenza; tel. 0437i Rifugio Col dei Baldi

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789150; kaikui@hotmail.com. Si trova poco sotto la cima della Civetta. E’ stato costruito dal Cai di Conegliano nel 1938. Aperto 1/7-15/9 Mario Vazzolèr al Col Negro di Pelsa, 1714 m. GPS N46 21.367, E12 01. 917; 46°21’22’’N12°01’55’’E Posti letto 52 + 34 di emergenza; tel. 0437660008), vazzoler@email.it. Costruito nel 1929 dal Cai di Conegliano sulle pendici meridionali della Civetta, allo sbocco della Val dei Cantoni. Aperto 15/6-20/9. Bruto Carestiato al Col dei Pass, 1834 m. GPS N46 19.500, E12 05.750; 46°19’30’’N12°05’45’’E Posti letto 34 + 6 di emergenza; tel. 043762949; daniele.ruggero@libero.it. E’ stato costruito nel 1947 dal Cai di Àgordo appena sotto la Pala del Belìa, sul versante meridionale della Moiazza, rinnovato e ampliato nel 2007.


BIVACCHI Casèra Casamatta, nell’alpeggio Casamatta, 1651 m. Vecchia malga adibita a bivacco, gestito da Cai-Cnsas di Àlleghe Col Mandro, 1844 m. Ricovero di fortuna al Col Mandro di Pelsa; 8 posti letto. Acqua a 800 metri. Giuseppe Ghedini, presso Forcella delle Nevère, 2601 m. E’ stato costruito dal Cai di Trecenta e di Àgordo nel 1977; 4 posti letto. No acqua. Giovannino Grisetti, nel Vant di Moiazza, 2050 m. E’ stato costruito nel 1965 dal Cai di Trecenta e dalla Fondazione Berti; 9 posti letto. Acqua a 400 metri. Cesare Tomè, nel Van del Giazzèr, alla testata della Val dei Cantoni, 2860 m. GPS N46 19.500, E12 05 750; 46°19’30’’N- 12°05’45’’E E’ stato costruito dal Cai di Àgordo e dalla Fondazione Berti nel 1969; 6 posti letto. No acqua. RIFUGI CON ACCESSO STRADALE (rifugi, rifugi-alberghetto, baite ristoro) Aquileia, loc. Peronàz (Val Fiorentina), 1582 m. GPS N46 26.155, E12 06.027; 46°26’09’’N 12°06’01’’E. Posti letto 18; tel. 0437.720269; aquileiarif@ libero.it - Privato. Capanna Trieste, in alta Val Corpassa, 1135 m. GPS N46 20.640, E12 01.897; 46°20’38’’N-12°01’53’’E. Posti letto 10 + 5 cuccette; tel. 0437 660122 / 072461 – 340 2480332; www.rifugiocapannatrieste.com - Privato, aperto 1/6-30/9. Scoiattolo, Piani di Pezzè, 1452 m; tel. 0437523592.

Rifugio Pian del Crép hh Rifugio Sonino al Coldài h

Palafavèra, loc. Palafavèra, sp 251; 1507 m, (tel. 0437-789133). Privato, aperto in stagione estiva e invernale. Monte Pelmo, loc. Palafavèra, sp 251; 1524 m; posti letto 8; tel. 0437-789359. Privato aperto tutto l’anno. Passo Staulanza, sul valico omonimo della sp 251; 1783 m. GPS N46 25.299, E12 06.308; 46°25’17’’N-12°06’18’’E Posti letto 42; tel. 0437-788566. Privato aperto tutto l’anno. San Sebastiano, al passo Duràn, sp 347; 1603 m. GPS N46 19.559, E12 05780; 46°19’33’’N-12°05’46’’E Posti letto 18 + 7 cuccette; tel. 0437-62360; info@passoduran.it. Rifugio-albergo di proprietà privata aperto tutto l’anno. 45


Rifugi, bivacchi e malghe

Cesare Tomè al passo Duràn, sp 347; 1603 m; Cai di Àgordo; posti letto 22 cuccette; tel. 043765199 / 3403831079; soro.dorotei@libero.it. Aperto 21/6-21/9. RISTORI IN QUOTA Belvedere, sul monte Fertazza, 2082 m (328.0107238). La Ciasèla, sui pascoli del monte Fertazza, 2032 m (tel. 328.7173181). Tabiè Fertazza, sui pascoli di Fertazza, 1852 m (tel. 0437 720291). Fontanabona, sui Piani di Pezzè, 1470 m (tel. 0437.723913). Malga Fontanafredda, sulle pendici occidentali del Col dai Dôf, 1768 m. (tel. 338.3805043).

Malga Vescovà, sul versante nord orientale del Col dei Baldi,1734 m, (tel. 3290935739). Col dei Baldi, sul colle omonimo, 1918 m, (tel. 0437. 523055). Pian del Crép, sul Crép di Pécol, 1765 m (tel. 0437-788605). Ristoro Civetta, nel Pian de la Mandra (Val Civetta), 1579 m (tel. 3389192421) Su ‘n Paradìs, sul Col de la Grava, 1870 m (tel. 0437.788634) Casèra della Grava, in Val della Grava, 1627 m; tel. 3281820869 Casèra Framónt, in Val de Ròva, 1587 m, tel. 3293438399 Rifugio Tomè k Malga Framónt  Rifugio Su 'n Paradis i

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Aree di accesso

Aree di accesso Dal percorso stradale delle valli che attorniano il gruppo Civetta-Moiazza (sr 251, sr 203, sp 347), si staccano strade secondarie, aperte al traffico privato, che risalgono alcune valli laterali consentendo di inoltrarsi all’interno del gruppo. I luoghi raggiungibili sono spesso alpeggi dove le malghe sono tuttora in funzione (Fontanafredda, Vescovà, Grava, Framónt). In altri casi sono mete divenute importanti per il movimento turistico (Val Corpassa, Piani di Pezzè). Nella stagione estiva questi luoghi (che abbiamo chiamato “Aree di accesso”) costituiscono comodi punti di partenza per escursioni, ascensioni e traversate, ma sono anche in sé meritevoli di una passeggiata o di un picnic. A1 - Malga Fontanafredda e Malga Vescovà Fra le alture che separano le torri settentrionali della Civetta dalla Val Fiorentina (Fernazza, i Malga Vescovà; sullo sfondo Cime di Pezza

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Cròt), corre la valle del Ru Canédo il quale, con andamento da nord-ovest a sud-est, in corrispondenza dell’abitato di Pécol va a confluire nel torrente Maé. Questa valle, detta Val Posedèra, alterna zone di pascolo al bosco ed è percorsa sul fianco sinistro (orog.) da una rotabile che, partendo dai pressi del Passo Staulanza, raggiunge Malga Fontanafredda e, con una diramazione che attraversa il Ru Canédo, Malga Vescovà, sul fianco opposto. Entrambe le malghe sono in funzione nel periodo estivo, con servizio di ristoro e vendita dei loro prodotti. Sono mete di brevi e comode passeggiate (a piedi 0.30 ore ca dalla sr 251) e luoghi di partenza per escursioni sulle cime Fernazza e Cròt, oltre che per il Rifugio Coldai e, in generale, per il settore settentrionale della Civetta. Accesso automobilistico - Da Pécol 1382 m, seguendo la sr 251 verso il Passo Staulanza, si


passa dopo alcuni tornanti per Palafavèra (1507 m, 2 km ca da Pécol, rifugi, campeggio, stazione a valle della seggiovia Pióda; da qui, una strada a fondo naturale raggiunge la casèra di Pioda 1816 m, comodo punto di partenza per il rifugio Coldài, ma è chiusa al traffico automobilistico privato). Si prosegue oltrepassando la Casèra di Staulanza e poco dopo, al km 137,4 e in corrispondenza di un tornante a destra (3 km ca a monte di Palafavèra e 0.7 km ca a valle del Passo Staulanza) si abbandona la provinciale e si imbocca a sinistra la rotabile a fondo naturale che porta alle malghe (568, Alta Via n.1, Anello Zoldano). Puntando a nord-ovest, fra bosco e radure prative, la strada si inoltra nel fianco sinistro della Val Posedèra (belle inquadrature su Civetta e Pelmetto) e dopo circa 1 km giunge a un bivio: a sinistra la strada attraversa il Ru Canédo e rimonta brevemente il fianco destro della valle fino alla Malga Boi Vescovà/Bèla Mónt (1734 m¸ 3 km ca dalla sr 251, parcheggio, servizio di ristoro e vendita prodotti, cell. 329 0935739); la strada principale (destra) prosegue con modesta pendenza sul fianco sinistro fino a Malga Fontanafredda (1768 m, 3 km ca dalla sr 251, parcheggio, agriturismo, cell. 338 3805043). A2 - Casèra della Grava Fra la Moiazza meridionale e le alture che si frappongono fra essa e la Val di Zoldo (Spiz de Zuèl, Monte della Grava) si apre una conca di pascolo raggiunta da una strada di origine militare che si distacca dalla sp 347 del Passo Duràn a Le Vare (Chiesa) 1250 m, la frazione più a monte della Val di Góima, pochi chilometri a valle del valico stradale. La strada è asfaltata nei tratti più ripidi, ma è spesso stretta e richiede quindi una guida attenta. Nella conca si trova la Casèra della Grava, in funzione nella stagione estiva.

Accesso automobilistico - Da Dont (915 m, 3 km ca da Forno di Zoldo, sp 347 e sr 251), si segue la sp 347 in direzione Passo Duràn e si giunge alla frazione di Chiesa (1250 m, 4 km ca a valle del passo, 4 km ca da Dont). Qui, in località Le Vare, appena prima dell’agriturismo, sul lato nord della provinciale, si segue la rotabile che, rimontando il boscoso fianco destro della valle

Casèra della Grava con Civetta Bassa h

del Ru de la Grava, con molti tratti stretti e alcuni piuttosto ripidi, porta alla Casèra della Grava, nella conca omonima (1627 m, 3 km ca da Le Vare, servizio di ristoro e vendita prodotti). A3 - Le Pécole e Malga Framónt La media montagna agordina, ai piedi dei bastioni meridionali della Moiazza, è incisa dalla Val de la Rova, il cui bacino idrografico raccoglie le acque che vanno a confluire nel Cordévole in corrispondenza di Àgordo. Sui due fianchi della valle si aprono aree di pascolo e di bosco, in passato zone d’alpeggio e fienagione punteggiate di baite e casère e segnate da sentieri e strade forestali. Sul fianco destro si trova la radura di Malga Framónt (ristoro e vendita di prodotti caseari), su quello opposto l’area di Le Pécole, Fienili Binàtega e Malghe Fôch, dove numerose sono le baite, ben tenute e ristrutturate dai proprietari 49


Aree di accesso

che curano anche prati e bosco. Tutta l’area di Binàtega ha il carattere di media montagna con grandi panorami e si presta a comode passeggiate. Oggi una strada asfaltata - nella parte alta spesso stretta e ripida - consente di raggiungere in auto le località Le Pécole e Malga Framónt, e da esse accedere con belle escursioni al Rifugio Carestiato, alla diramazione delle Torri del Camp e al nodo del Framónt (Corno, Mont Alt e Lastìa) e in generale agli itinerari escursionistici e alpinistici della Moiazza meridionale. Accesso automobilistico - Da Àgordo 611 m, lambendo l’ospedale, si segue la strada asfaltata che sale alla frazione Rif, oltre la quale (lasciata a destra la deviazione per Piasént) prosegue con direzione generale nord-ovest fino a Colvignàs 876 m. Appena oltre, la strada entra nella Val di Frèla e la risale (548) oltrepassando i fienili Don e giungendo a un’insellatura 1163 m, a nord del Col de Diegol. Ancora un ripido tratto e si giunge a un bivio in località Le Pécole (1308 m, 5,5 km ca da Àgordo). A sinistra sale la strada per Malga Framónt, a destra prosegue invece, in quota, la strada forestale che porta verso Malghe Fôch e Binàtega, sulla quale - fino a dove si trova il divieto di proseguimento con automezzi- vi è possibilità di parcheggio. Proseguendo sulla strada asfaltata di sinistra con alcuni tornanti, dopo aver guadagnato i Malga Framónt

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ancora 200 metri ca e aver oltrepassato Case Nelle, si esce dal bosco e, con pendenza ridotta, si entra nell’area di pascolo di Casèra Framónt (1589 m, 7 km ca da Àgordo; poche centinaia di metri prima della malga si trova il divieto di proseguimento con automezzi). A4 - Capanna Trieste in Val Corpassa A Listolàde, poco a nord di Àgordo in comune di Taibón Agordino, si trova l’imbocco della Val Corpassa, affluente sinistra del Cordévole, alla quale fanno da quinte d’ingresso il massiccio nodo del Framónt a est e le estreme elevazioni meridionali del Pelsa a ovest. Il caratteristico profilo a “V” denota l’origine fluviale di questa valle, che sale lungamente a nord-est verso il cuore della Civetta e il cui fianco sinistro (orog.) è limite occidentale della Moiazza. Una strada asfaltata la risale, arrivando poco oltre la confluenza con le secondarie Val Rugarós a est e Val del Foràm a nord, alla grande area parcheggio della media valle, dove si trova il Rifugio Capanna Trieste. Oltre il rifugio, la strada (a fondo naturale e riservata ai mezzi di servizio) prosegue per il Rifugio Vazzolèr al Col Negro e Case Favretti. Alla testata della valle fanno corona molte delle architetture più affascinanti dell’intero gruppo (Cantoni del Pelsa e della Busazza, Castello delle Nevère); sulla testata convergono inoltre, a ventaglio, le soglie dei maggiori e più solitari anfiteatri glaciali (Val del Cantoni, Vant de le Sasse, Vanét, Vant de le Nevère). La Capanna Trieste -e ancor più il Rifugio Vazzolèr- sono base di partenza per grandi traversate e base per i rocciatori attratti dalla moltitudine di impegnative arrampicate, fra le quali quelle sulle celebri Torre Venezia e Torre Trieste. Il Rifugio Vazzolèr e la Capanna Trieste sono tappa e luogo di passaggio dell’Alta Via n. 1. Accesso automobilistico - A Listolàde (680 m, sr 203, 4 km ca da Àgordo), seguendo le


indicazioni per Capanna Trieste, si abbandona la regionale e si imbocca, a destra, la strada della Val Corpassa attraversando l’abitato con qualche tratto abbastanza stretto. Oltre le ultime case, la strada prosegue con modesta pendenza portando nel settore mediano della valle, al piede meridionale del Col Negro di Pelsa, dove si trova l’ampio parcheggio del rifugio Capanna Trieste (1135 m; 5 km ca da Listolàde, poco oltre divieto di proseguimento). A5 - Piani di Pezzè Ad est di Àlleghe si apre un anfiteatro di valli e valloni al cui sommo fa corona una sequenza di cime: Monte Fernazza, Col dei Baldi, Monte Coldài, Col Negro. Il solco vallivo centrale e più ampio -che nella metà inferiore prende il nome di Val da Molín e alla cui testata si trova Forcella d’Àlleghe- è percorso dal torrente Ru de L’Àiva, le cui acque lambiscono l’abitato di Àlleghe prima di confluire nel lago omonimo. Nel suo settore intermedio, la valle presenta una zona pianeggiante, chiamata Piani di Pezzè (péz = abete), originata da una antica frana precipitata dal monte Fernazza e poi ricoperta da un ghiacciaio, che ha lasciato un

cordone morenico sul bordo (in tempi non lontani resisteva ancora un modesto laghetto). Un’ottima strada asfaltata collega Àlleghe ai Piani di Pezzè attraversando numerose frazioni del capoluogo. Con la creazione dello Ski Civetta, questa località è divenuta un nodo fondamentale del comprensorio sciistico: due ovovie collegano Àlleghe ai Piani di Pezzè e questi ultimi al Col dei Baldi, dal quale la rete di piste si estende fino alla Val Fiorentina e a Zoldo Alto. Un grande parcheggio, ristoranti e rifugi completano il quadro. Dal punto di vista escursionistico, il luogo è punto di partenza degli itinerari nella zona Fernazza (Fertazza) e alle alture della Val Posedèra, oltre che per il Rifugio Coldài e il settore settentrionale della Civetta. Accesso automobilistico- Da Àlleghe (983 m, sr 203 Agordina) seguendo le indicazioni stradali, si sale alla frazione di Fontanive, oltre la quale la rotabile asfaltata, con percorso un po’ tortuoso, oltrepassa i nuclei di Pradèl e Coi, portando infine al grande piazzale-parcheggio dei Piani di Pezzè (1452 m, 5 km ca da Àlleghe). Qui si può giungere anche utilizzando l’ovovia Àlleghe–Piani di Pezzè. Piani di Pezzè, verso il Fertazza i

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Accessi ai rifugi - Rifugio Mario Vazzolèr 4

Accessi ai rifugi

4 La Capanna Trieste in Val Corpassa, Area d’ingresso A4 1.40 h ca. 580m ca. T

Escursione di nessuna difficoltà

Rifugio Mario Vazzolèr 1714 m (al Col Negro di Pelsa) Il Rifugio Mario Vazzolèr è una bella costruzione in pietra situata in splendida posizione sul Col Negro di Pelsa, allo sbocco della Val dei Cantoni, da dove si gode un magnifico panorama sulle spettacolari architetture dei Cantoni del Pelsa, dei Cantoni della Busazza e sul versante nord occidentale della Moiazza. È tappa dell’Alta Via delle Dolomiti n.1 e punto di appoggio per gli alpinisti che affrontano le vie di questo settore della Civetta, oltre che nodo per traversate d’ampio respiro, come ad esempio quella dal versante zoldano al versante agordino del gruppo attraverso il Vant de le Sasse. Il rifugio è collegato da una strada sterrata, non aperta al traffico privato, alla media Val Corpassa, dove si trova il Rifugio Capanna Trieste, raggiungibile su rotabile asfaltata aperta al traffico da Listolàde (vedi A4). Dal 1968, accanto al rifugio si trova il giardino botanico alpino A. Segni, che ospita centinaia di specie di piante e fiori tipici della regione dolomitica.

Cima della Busazza 2894

C. del Bancon 2346

Castello della Busazza 2592

Torre Venezia 2337

Pia

nd

Torre Trieste 2458

16 e le 25 T à

ie

Rif. Vazzoler 1714

VALLE

Col Negro di Pelsa 1720

DEL

AM

FOR

4

Torre Venezia da Col del Camp k Rifugio Vazzolèr g

68

P Val Corpassa

Cap. Trieste 1135 a Listolade (Àgordo)


69


Rifugio Mario Vazzolèr 4

Dalla Capanna Trieste (1135 m; 5 km ca. da Listolàde) si prosegue sulla strada sterrata (555), che percorre tutta la valle giungendo in breve alla sbarra di divieto di transito con automezzi 1290 ca., dove confluiscono torrenti e ruscelli che formano belle pozze e cascatelle. Abbandonando il fondovalle, la strada attraversa il torrente e inizia a salire più ripidamente (sulla sinistra si diparte il Trói dei Baga, che raggiunge il rifugio inerpicandosi ripidamente sui fianchi orientali del Col Negro di Pelsa, non conveniente). Superati i numerosi tornanti della Mussàia (a quota 1430, loc. Sass de la Dispensa, dalla strada

si stacca, a destra, il sentiero 554 dell’Alta Via n.1 che porta al Rifugio Carestiato), si raggiunge il Pian delle Taie 1625 m (taia = tronco d’albero sramato e scortecciato, a destra si stacca il sentiero 558 che sale al Van delle Sasse), piccola zona di pascolo tra mughi e radi larici, sottostante l’impressionante appicco della Torre Trieste. Infine, attraversato il torrentello che scende dalla Val dei Cantoni con bella vista sui Cantoni del Pelsa e in particolare sulla Cima del Bancón e sulla Torre Venezia si riprende a salire nel bosco rado e in una decina di minuti si raggiunge il Rifugio Vazzolèr (1714 m, ore 1.40). Torre Venezia e Cantoni di Pelsa dalla Mussaia i Segnaletica 

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Escursioni classiche - Sentiero Angelini 17

Escursioni classiche

17

Sentiero Angelini

Passo Duràn 1601m Il valico si trova sulla sp 347, dista 8 km ca da Dont di Zoldo e 13 km ca da Àgordo Casèra della Grava 1627m La Casèra della Grava è area d’ingresso A2 6h 1050m ca. Escursione con notevole dislivello e passaggi che richiedono l’uso delle mani; riservato a escursionisti esperti e allenati

EE EA

A Giovanni Angelini, pioniere alpinista e cantore dei monti di Zoldo, il Cai Val di Zoldo ha dedicato un rifugio nel gruppo degli Spiz de Mezodì e questo percorso, nato dalla sistemazione di tracce di cacciatori raccordate a sentieri preesistenti, che consente l’attraversamento in quota del versante orientale del gruppo della Moiazza saldandosi, nel suo estremo settentrionale, al Sentiero Tivàn. I luoghi attraversati sono fra i meno frequentati del gruppo Civetta-Moiazza e offrono una solenne bellezza nell’attraversamento del Vant di Moiazza e della Moiazzetta e del solitario Vant della Moiazzetta della Grava. Percorrendo in sequenza il Sentiero Angelini e il Sentiero Tivan si realizza la traversata integrale della catena Moiazza-Civetta, dal Passo Duràn al Rifugio Coldài, traversata che costituisce la terza tappa dell’alta via in sei tappe dell’ “Anello Zoldano”. Col Grand 1927

Col del Vant C. della Moiazzetta 2324 della Grava 2727

Forc. della Grava 1784

C.ra della Grava 1627 Cima delle Sasse 2878

Forc. Inferiore delle Crépe 2300

Spitz de Zuèl o Agnelessa 2033

Forc. della Moiazza Biv. Grisetti 2050

Le Vare 1250

Moiazza Nord 2865

SP

QUOTA 3250

Moiazza Sud

3000

34

7

2750 2500

F.lla Inf. Crepe

Posta di Gaggia

2250

Sass del Duràm 2515

Grisetti 2000

Vant Moiazz. Grava

1750

Rif. Vazzoler

Duran 1500

Cas. Grava Livinal

1250 1000 750 0,30

1

1,30

2

2,30

3

3,30

4

4,30

5

5,30

6

Nei Labirinti di Moiazza (O. Olivier) g

122

Rif. S. Sebastiano

ORE

Rif. Carestiato 1834

Rif. Tomè P.so Duràn

Chiesa

Molin


123


Sentiero Angelini 17

Dal Passo Duràn 1601 m, presso il Rifugio San Sebastiano s’imbocca il sentiero 578 (Anello Zoldano). Inoltrandosi a nord fra bosco e radure un po’ paludose, si va a incrociare la strada di servizio del Rifugio Carestiato e poi, con percorso un po’ tortuoso e perdita di quota, si esce dal bosco raggiungendo le falde detritiche orientali del Sass del Duràm. Poco a sud del Livinàl del Bus (gran canalone detritico che incide profondamente il monte vedi itin.28-), a quota 1500 m ca, confluisce nel 578 un altro sentiero che si distacca dalla sp 347 in corrispondenza del tornante a quota 1444 (Otàda del Polo)

Attraversato il Livinàl del Bus, il sentiero s’innalza fra le balze rocciose e baranciose incise da un vallonetto scosceso, detto Buràngol (buràngol = piccolo burrone) che si supera giungendo ad un promontorio. Aggirato quest’ultimo, si piega un po’ a ovest continuando la salita diagonale con minore pendenza fra mughi e lastronate rocciose e giungendo ad un bivio a quota 1700 ca. Il sentiero 578 prosegue in quota verso nord portando ai ruderi di Casèra Moiazza 1754 m, dove confluisce nel sentiero 559 proveniente da Le Vare di Chiesa (vedi Itin. 7a) e dove giunge pure il sentiero 578 dalla media Val de la Grava (vedi itin. 7b).

Abbandonato il sentiero 578, si segue, a sinistra, il Sentiero Angelini. Salendo assai ripidamente fra mughi e facili gradoni rocciosi, si guadagnano quasi 300 metri di quota e si giunge sul ciglione del Vant di Moiazza cui fanno corona (da sud a nord) la Cresta delle Masenàde, il Cimón di Moiazza, la Cima delle Sasse e le Crépe di Moiazzetta (qui, 1985 m confluisce da sinistra il sentierino che scende dalla Cresta delle Masenàde). Ora, piegando a destra, il Sentiero Angelini porta in breve al Bivacco Grisetti (2050 m ca, ore 2.30). Oltrepassato il bivacco si continua in leggera salita verso nord attraversando il Vant della Moiazzetta in direzione della barriera delle Crépe di Moiazzetta, che dalla Cima delle Sasse si propagano a est. Più oltre, il 124

Sentiero Angelini piega a est e giunge al piede della Crépa Bassa. Guidati dai segnavia, si deve ora risalire un canalone che richiede talvolta l’uso delle mani (fittoni metallici all’inizio) e dal quale si esce più sopra traversando a sinistra fino alla Forcella Inferiore delle Crépe, 2300 m. Valicata l’insellatura, si scende in versante nord utilizzando una larga cengia che richiede prudenza (insidioso ghiaino) e continuando su sfasciumi e detriti si entra nel Vant de la Moiazzetta della Grava (2070 m ca, ore 3.30). Ambiente solitario di grande suggestione. Un sentierino che diverrà più in basso semplice traccia non segnata, consente di abbandonare qui il Sentiero Angelini e scendere direttamente alla conca della Grava e quindi alla Casèra della Grava.

Con salita diagonale verso nord-ovest, si continua su terreno di magro pascolo, macereto e massi, giungendo alla selletta incisa tra la Moiazzetta della Grava e il Col del Vant (2324 m; in passato posta di caccia). Costeggiando le propaggini orientali della Moiazzetta della Grava, si confluisce infine nella fiumana detritica che scende dalla Forcella del Vant de le Sasse, ove si incontra il sentiero 558 (crocicchio, indicazioni su di un grande masso). Salendo dalla Crépa Tonda qui giunge il sentiero 558 che prosegue la salita verso la Forcella del Vant de le Sasse. Un altro sentiero non segnato né numerato e a tratti non molto marcato, da qui scende con percorso più meridionale rispetto al 558, ritrovando quest’ultimo poco a monte della Crépa Tonda.

Continuando sul Sentiero Angelini (ora 558), si attraversa il canalone detritico andando a lambire il basamento meridionale della Civetta Bassa e giungendo a un bivio. Abbandonando il sentiero 558, che scende a destra verso la Crèpa Tonda e la Forcella della Grava, si continua a sinistra sul Sentiero Angelini e, dopo aver aggirato il basamento orientale della Civetta Bassa (Tappa del Todesco) con modesti saliscendi e interessanti soluzioni, si confluisce, a quota 2100 ca, nel sentiero 557.


Bella vista sulla Civetta Bassa, sulla Grande Civetta e le sue Torri Settentrionali (Le Rochéte) oltre che sulla Val di Zoldo sul Pelmo e sul Pelmetto. Seguendo il sentiero 557 a sinistra si andrebbe a saldarsi in breve all’estremità meridionale del Sentiero Tivàn (vedi itin. 13).

Seguendo il sentiero 557 a destra, si scende al Col Grand (1927 m; confluisce qui il sentiero 587 proveniente da Pécol, vedi itin 13). Più sotto, continuando la discesa verso sud, si giunge, a quota 1818, presso la stazione a valle della teleferica di servizio del Rifugio Torrani, dove il sentiero confluisce in una stradetta sterrata (che seguita a destra porta alla sommità della Crépa Tonda). Si prosegue seguendo la strada a sinistra, a scendere (557/558, giungendo in breve alla Forcella della Grava (1784 m, crocicchio, indicazioni). Ignorando i sentieri a sinistra (586 Val di Pécol e 585 Crép di Pécol, vedi itin. 14), si prosegue la discesa sulla strada 558 che, con alcuni tornanti, scende alla conca di pascolo della Grava e raggiunge infine la Casèra omonima (1627 m, ore 5.30/6).

All’intersezione fra il Sentiero Angelini e il sentiero (558) che sale alla Forcella del Vant de le Sasse g

I Bus de la Moiazza (Bus = buco/buchi, cavità), più noti come Labirinti della Moiazza, sono una curiosa e interessantissima morfologia che alcuni definiscono come, “sistema di antri a cielo aperto” con sviluppo ascendente “formati dall’accatastamento di massi e lame staccate dal corpo principale del monte”. L’imbocco inferiore dei “labirinti” si trova un po’ a nord e un po’ a monte dei ruderi della Casèra di Moiazza (vedi itin. 27), più precisamente dove la compattissima e strapiombante muraglia giallo nera sottostante il ciglio del Vant della Moiazzetta (il cosiddetto Mastèl) va a sfumare a meridione in una propaggine di dirupi baranciosi che si abbassa ad est come disordinato promontorio. Con riferimento al nostro itinerario 27 possiamo localizzare l’imbocco più o meno nell’angolo fra la muraglia e il promontorio, angolo raggiungibile con un breve rimonto poco dopo aver abbandonato, scendendo, il grande cengione roccioso al piede del Mastèl. L’imbocco superiore si trova sul ciglio del Vant della Moiazzetta, a nord est del Bivacco Grisetti ed è di più difficile identificazione anche se segnalato da una piramide di pietre. I labirinti sono percorribili senza particolari problemi e anche senza torcia elettrica. Dipende dall’andamento meteorologico dell’annata la possibile presenza di piccoli accumuli di neve ghiacciata all’interno dei labirinti.

125


Vie Ferrate - Ferrata degli Alleghesi 3220 m 34

Vie Ferrate

34 Rifugio Coldài 2132m (per accesso vedi itin. 1) 9-10 h 1200m EA

Ferrata impegnativa, attrezzata con funi metalliche, fittoni e gradini; lunga e alpinistica, sia perché riserva alcuni passaggi di arrampicata elementare, sia perché si sviluppa su un colosso dolomitico che supera i 3000 metri. Anche il percorso di ritorno (la via normale) è lungo e impegnativo; va affrontata perciò con tempo stabile e solo da chi ha esperienza specifica ed è ben allenato.

Ferrata degli Alleghesi 3220 m La Ferrata degli Alleghesi, una delle ferrate storiche delle Dolomiti, si sviluppa lungo lo sperone orientale di Punta Civetta per poi seguire la cresta settentrionale della Grande Civetta fino alla sommità. E’ classificata tecnicamente difficile anche se non presenta passaggi di tipo atletico, come avviene sulle ferrate più moderne. Salire alla Civetta lungo l’Alleghesi e poi scendere seguendo la via normale attrezzata è sicuramente un percorso entusiasmante per ogni escursionista ben allenato. Ancora di più lo è la traversata del massiccio, che si può realizzare seguendo in sequenza la Ferrata degli Alleghesi e la Tissi (o viceversa). Per giungere all’attacco della Alleghesi bisogna seguire il sentiero Tivàn fino alla Porta del Masarè che si apre fra il basamento della Punta Civetta e l’avancorpo Col Ovest di Coldai 2396 dello Schinàl Rif. Coldai del Bech. 2123 L’approccio più seguito è quello L. Coldai dal Rifugio Coldai seguendo il sentiero Tivàn Col Negro di Coldai ed è anche 2248 T. di Coldai quello che qui 2600 descriviamo. T. di Alleghe 2649 T. di Valgrande 2715

V.

M

AS

AR

Porta del Masarè 2325 Pan di Zucchero 2726 Schinàl del Bech 2420 Punta Civetta 2920

Crépa Bassa CIVETTA 3220 Rif. Torrani 2984

Sulla Ferrata degli Alleghesi g

200

Cima di Tomè 2971

È


201


Vie Ferrate - Ferrata degli Alleghesi 34

Dal Rifugio Coldài 2132 m, si segue per pochi minuti verso nord il sentiero 557/560 giungendo a un bivio. Lasciato sulla destra il sentiero 560 (Alta Via n.1) si prosegue, a sinistra, sul sentiero 557 (Sentiero Tivàn). Con tendenza generale sud, il Tivàn aggira la testata della Val de le Ziolère, prosegue costeggiando la Torre Coldài e risale più oltre il canale roccioso (attrezzato con cavi) che porta alla insellatura fra Torre Coldài e Spiz Galina (Crodolón). Aggira poi, rimontando, lo zoccolo della Torre d’Àlleghe e infine, attraversato un macereto dominato dalle sagome della Torre e del Castello di Valgrande, Torre da Lago e Pan di Zucchero, giunge alla Porta del Masarè (2325 m, ore 1.30, masarè = macereto). Qui si abbandona il Sentiero Tivàn e si segue, a destra (indicazione), un sentiero che in breve porta a una terrazza al piede dello sperone orientale di Punta Civetta. Una fune metallica guida alla base di una parete verticale, che si supera con l’aiuto di scalini metallici; si prosegue seguendo canalini e paretine (infissi e segnavia) che richiedono anche qualche passaggio di arrampicata fino a raggiungere il filo dello sperone circa alla sua metà (bella inquadratura sulle Torri Settentrionali). Più sopra si incontra un camino verticale (scalini metallici), oltre il quale si superano facili rocce, si oltrepassa una selletta, si continua su di un sentierino e infine, superato un canale, si giunge all’insellatura che si apre fra Punta Civetta e la cresta settentrionale della Civetta (vertiginoso colpo d’occhio sulla Val Civetta e sul Rifugio Tissi nonché, oltre 2000 metri più in basso, su Àlleghe e il suo lago). Portandosi verso sinistra, si lambisce il risalto di cresta di Punta Tissi e poi, sempre prossimi alla cresta (ancora cavi), si raggiunge la sommità della Civetta (2320 m, ore 5/5.30).

la via normale (ometti e segnavia) discendendo rocce gradinate che portano a un vallonetto. Più sotto un canale mena a una cengia che si percorre verso destra. Segue una sorta di rampa (cavi) che si discende, da destra a sinistra, sovrastati da una parete verticale. Ora, su terreno più facile, si scende fino a incontrare un caminetto attrezzato con cavo. Disceso ancora un gradone, si giunge all’estremità di una stretta cengia rocciosa (“passo del tenente”) attrezzata con funi metalliche. Si scende poi una placconata incisa da una marcata fessura (cavi), giungendo alla base delle rocce (2300 m ca, ore 7.30). Da qui si segue un ripido sentiero fra ghiaie e sfasciumi, che più sotto si biforca, Seguendo il ramo sinistro, che scende fiancheggiando la propaggine orientale della Crépa Bassa fra ghiaie e fazzoletti prativi, si giunge al piede della Crépa Bassa 2217 m, dove si incontra il marcato e comodo sentiero 557 (Sentiero Tivàn). Seguendolo verso nord si rimonta un centinaio di metri attraversando l’anfiteatro (Busa del Zuitón) sottostante la parete est della Civetta e si ritrova la Porta del Masarè 2325 m. Da qui, seguendo a ritroso il percorso di andata, si ritorna al Rifugio Coldài (2132 m, ore 10).

Il panorama è grandioso, spazia su tutte le Dolomiti e verso nord fino alla catena delle Alpi dall’Ortles al Grossglockner; verso sud appare il Mare Adriatico.

Dalla cima si segue la marcata traccia (ometti e segnavia) che con direzione generale sudest si abbassa fra ghiaie, macereto e facili rocce portando in circa mezz’ora al Rifugio Torrani 2984 m. Sotto il rifugio si continua a seguire 202

Un tratto non difficile della ferrata k Le Rocchette della Civetta dalla Alleghesi 


203


VERSANTE SUD

camminate trekking trail running www.versantesud.it


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