COLLANA LUOGHI VERTICALI
EDIZIONI VERSANTE SUD
Prima edizione Settembre 2013 ISBN 978-88-896634-79-0 Copyright © 2013 VERSANTE SUD S.r.l. Milano via Longhi, 10, tel. 027490163 www.versantesud.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Copertina Testi Fotografie Traduzioni Disegni e cartine Simbologia Stampa
Michele Chelleris su Lazuret, 8b a Misja Pec. (Foto Daniele Bucco) Daniele Bucco Dell‘Autore dove non espressamente indicato Melanie Roberts Iacopo Leardini Iacopo Leardini Tipolitografia PAGANI srl - Lumezzane (BS)
Ringraziamenti Grazie a tutti coloro che hanno collaborato alla creazione di questo volume, con le loro foto che corredano splendidamente il testo, a tutti quelli che hanno fornito informazioni, descrizioni e commenti. Un ringraziamento particolare va alla mia compagna Ketti e al piccolo Tommy che mi hanno accompagnato durante le varie ricognizioni in giro per il Friuli e la vicina Slovenia. Ai compagni di scalata del gruppo ASD Teste Di Pietra che si sono prestati sia come cavie per provare i tiri che come modelli per le foto, in particolare Luca Simonella che ha messo a mia disposizione la sua attrezzatura fotografica e a seguire: Marco Poletto, Federico Bin, Francesco Folla, Francesco Della Puppa, Marco Colonnello, Matteo Martini, Robert Cattarinussi, Silvio Stefani, Cristian Turiani. Per la fiducia data a un quasi sconosciuto e prestato per più di un anno il proprio GPS devo ringraziare di cuore Andrea Orlando. Per la zona di Pordenone è stato indispensabile l’aiuto di due forti arrampicatori, Franz Francesco e Chelleris Michele, memorie storiche e chiodatori di Dardago e connessioni a Erto. Grande aiuto è stato fornito dal gruppo Chiodo Fisso, soprattutto dal suo presidente Federico Addari e dalla compagna Jasna, al mitico Seba Castenetto, il
simpatico Fabio Mazzilis, che per la zona di Tolmezzo hanno fornito molte informazioni e immagini. Per il Natisone lo storico Asterix (Valter Bernardis) e Michele Blasutig hanno dato informazioni e commenti preziosissimi, insieme alla guida alpina Marco Milanese. Un grazie al caro amico Filippo Forgiarini per tutta la zona del Gemonese, per la grande disponibilità nel far da modello per le foto e spazzolare vie. Per la grande disponibilità e professionalità nel fornire info sulla zona di Sella Nevea, ringrazio Claudio Cama Camerotto e Daniele Pesamosca. Un altro dei big-climber e chiodatore dell’udinese è Andrea Polo che, visto il suo altissimo livello, ha fornito informazioni indispensabili su molti tiri duri in tutto il Friuli e la Slovenia. Nella zona di Trieste e della vicina Slovenia un ringraziamento va sicuramente a Stefano Varnerin, Gabriele Gorobey (Sbisi), Alan Pittana, Matteo Sangalli, al mitico Rocco Romano, alla fortissima e talentuosa Eva Scroccaro, a Giulia e Luca Visintin. Infine un ringraziamento a tutti quelli che come me amano l’arrampicata, il viaggio e la scoperta di falesie nuove, senza invidie, polemiche, ne gradi… SOLO IL PIACERE DELLE MANI CALDE SULLA ROCCIA!
Nota L’arrampicata è uno sport potenzialmente pericoloso, chi lo pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le notizie riportate in quest’opera sono state aggiornate in base alle informazioni disponibili al momento, ma vanno verificate e valutate sul posto e di volta in volta, da persone esperte prima di intraprendere qualsiasi scalata.
Note Climbing is a potentially dangerous sport, and those that partake do so at their own risk. All the descriptions in this guide have been based on information available at the time, but this should always be evaluated for yourself or by a qualified person before undertaking any climb.
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Daniele Bucco
SUL CONFINE Falesie del Friuli-Venezia Giulia e delle terre confinanti di Slovenia Crags in Friuli-Venezia Giulia and in the bordering areas of Slovenia
EDIZIONI VERSANTE SUD
Introduzione dell’autore 4
Introduzione Ricordo ancora con molto piacere i tempi in cui poco più che adolescente scalavo nelle giornate estive lungo le pareti della Val Colvera con i miei amici; spesso capitava che qualche climber da fuori ci chiedesse qualche informazione sui settori della valle. Scendevo quindi con la bicicletta fino a casa e portavo loro delle fotocopie di un piccolo opuscolo che tenevo ben aggiornato su tutti i tiri e accessi di quel parco giochi che avevo più o meno vicino casa. Lo consideravo un gesto utile e piacevole per condividere la grande passione che avevo e ho tuttora per la scalata. Penso sia anche da azioni come queste che è maturata l’idea di scrivere questa guida, oltre all’enorme curiosità che mi spinge a viaggiare per le falesie d’Italia e d’Europa, durante i quali ho apprezzato e collezionato questi testi tecnici, che ci permettono di orientarci e capire su che tipo di falesia e tiro abbiamo scelto di vivere la nostra avventura verticale. La scelta di iniziare questo lavoro comunque non è stata semplice, mi sentivo molto combattuto tra il lasciare le acque tranquille continuando a scalare con la mia famiglia e il mio gruppo, o come spesso ho fatto in altri ambiti mettermi in gioco entrando nel sistema, sapendo fin da subito che non sarebbe stata una sfida semplice e senza la pretesa di aver fatto un lavoro impeccabile, soprattutto alla prima edizione. C’è voluto appunto più di un anno prima di decidermi e mandare la mail agli amici di Versante Sud. Il lavoro è durato ben due anni, durante i quali ho potuto ammirare gli splendidi luoghi della mia regione, splendide viste sul mare e favolose cime da godersi magari in catena ad una via appena realizzata. Ho conosciuto e ritrovato amici e compagni di scalata che resteranno tali per molti anni, persone favolose
che hanno messo a disposizione tempo e passione per aiutarmi in questo pellegrinaggio verticale in giro per il Friuli Venezia Giulia. Non sono mancati e non mancheranno sicuramente attriti e polemiche, molte volte di coloro che fanno di un pezzo di roccia la propria e personale dimora, o che non vedono nell’arrampicata una splendida opportunità di vivere uno sport all’aria aperta senza invidie. Molte volte ho visto climber scalare “combattendo”, magari per portare a casa un sesto grado, con tanto di urli stile Adam… ; e penso quindi che un forte Arrampicatore sia colui che da il meglio di se indipendentemente dal grado che sta salendo, perché quel tiro in quel momento è il massimo della sua forma,fisica e psichica, è quello per me il vero sportivo. Consiglio a tutti un tour di questa regione, a volte severa e a volte generosa, sia nella gente che nel territorio, tra il mare di Trieste e le montagne delle Alpi Carniche e Giulie; senza farsi mancare un assaggio di roccia della splendida Slovenia che vi assicuro ne varrà la pena, non fosse altro che per terminare la giornata bevendo ottima birra e mangiando ottimi piatti. Buone scalate a tutti da Daniele.
Preface I still have really good memories of the times in which still in my teens I climbed on long summer days on the cliffs of the Val Colvera with my friends; often some visiting climber would ask for information about the sectors of the valley. I would go down to my house by bike and bring them photocopies of a little booklet that I kept up-to-date with all the new pitches and approaches in that playground that existed almost right next to my house. I thought of it as a useful and friendly gesture to share the great passion that I had and still have for climbing. I think it is also from these actions that the idea of writing a guidebook originally matured, aswell as a great curiosity that makes me want to travel around the crags of Italy and Europe, during which I collected these technical texts that help us to orientate ourselves and to understand what kind of crag or pitch we have chosen to live our vertical adventure. The decision to start this job was not however easy, I felt torn between not ruffling the waters and continuing to climb with my family and group of friends, or as I have often done in other situations put myself to the test starting off knowing from the start that it wouldn’t be an easy challenge and without presuming to do a flawless job, above all in the first edition. In fact it took more than a year to decide to send the email to my friends at Versante Sud. The job took a good two years, during which I was able to admire the superb sites in my area, beautiful views out to sea and fantastic peaks to enjoy perhaps while doing a route put up recently. I got to know and re-found friends and climbing companions that will remain so for many years, wonderful people who made available their time and passion to help me in this vertical pilgrimage around Friuli Venezia Giulia. Disagreement and controversy were
definitely not short of supply and continue to exist, often by people who make a piece of rock their own, or do not see in climbing the great opportunity to live a sport in the outdoors without envy. Many times I have seen climbers “fighting” to the top of a route, maybe on a grade VI, screaming Adam style…, and so I think that a good climber is one who gives everything independent of the grade they are climbing, because that grade in that moment is the maximum physical and mental strength and that for me is a true sportsperson. I recommend to everyone to do a tour of this region, sometimes severe and sometimes generous, both the people and the land, from the sea at Trieste to the mountains of the Carnic and Giulian Alps; without forgetting a taste of the rock in beautiful Slovenia that I assure you is worthwhile, only if to finish off the day drinking an excellent beer and eating excellent food. Good climbing to everyone from Daniele.
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Introduzione tecnica – Technical introduction 6
Introduzione tecnica Technical introduction La storia dell’arrampicata in Friuli Venezia Giulia è forse una delle più importanti d’Italia visto che nasce da celebri alpinisti come Comici e Carlesso, i quali avevano pensato bene di allenarsi sulle pareti di fondovalle come la Val Rosandra e Dardago già dai primi anni del secolo scorso, per poi spostarsi sulle maestose muraglie dolomitiche. Questa regione, come dice il nome, è divisa in tre aree ben distinte. La provincia di Udine (Friuli) con le innumerevoli piccole e incantevoli falesie della zona limitrofa a Tolmezzo, dove dimora il celebre “grado cranico”. In questa provincia e precisamente nell’alta carnia troviamo un gioiello naturale unico come Avostanis, che a pochi passi dall’Austria incanta per i suoi panorami alpini e le sue compatte placche. Sempre in Friuli, l’area del tarvisiano, affascina con i suoi fantastici boschi e le falesie che guardano verso le magnifiche pareti dove grandi alpinisti ancora oggi si allenano per le spedizioni extraeuropee ad alta quota. Il pordenonese (Venezia), dove i più forti climber d’Europa si sono cimentati con i temuti strapiombi di Erto facendola conoscere anche al di là dei confini regionali. In questa provincia le piccole falesie immerse nel Parco delle Dolomiti Friulane, all’interno del quale si trova il famosissimo e spettacolare Campanile di Val Montanaia, incredibile obelisco naturale che merita sicuramente la sua scalata o almeno una passeggiata per arrivarci alla base. L’area triestina (Giulia) ricchissima di falesie e di fortissimi arrampicatori, che possono godere dei panorami mozzafiato della Costiera e della Napoleonica, o andare a scalare in Val Rosandra dove il fortissimo Comici metteva le basi della moderna arrampicata sportiva, introducendo l’uso delle scarpette morbide e l’idea di “volo”. Dietro l’angolo, a pochi chilo-
The history of climbing in the Friuli Venezia Giulia is maybe one of the most important in Italy given that it started with the famous mountaineers Comici and Carlesso, both of whom had thought to train on the crags at the bottom of the valleys such as Val Rosandra and Dardago at the beginning of the last century, to then move up to the majestic walls of the Dolomites. This region, as the name suggests, is divided into three very distinct areas. The Province of Udine (Friuli) with its countless small and enchanting crags in the area around Tolmezzo is the abode of the Carnic Grade. In this Province and more precisely in Upper Carnia there is the unique natural gem, Avostanis, that a few steps away from the Austrian border charms with its fantastic alpine views and its compact slabs. Still in Friuli, the area around Tarvisio fascinates with its fantastic woods and crags that look towards magnificent walls where still today mountaineers train for international high altitude expeditions. The area around Pordenone (Venezia), where the strongest European climbers grappled with the steep awe inspiring climbs of Erto making it known outside the confines of the area. In this Province the small crags are immersed in the Friulian Dolomite Park, inside which there is also the Campanile di Val Montanaia, an incredible natural obelisk that is definitely worthwhile climbing or at least taking a walk to the base. The Trieste area (Giulia) is rich with crags and very strong climbers, who can enjoy the incredible views of the Costiera and Napoleonica crags, or go climbing in the Val Rosandro where Comici laid the foundations for modern sports climbing, introducing the idea of “soft” climbing shoes and the idea of the fall. Just around the corner, a few kilometers from
metri da Trieste, in terra Slovena, e più precisamente nei dintorni del paesino di Ospo sorgono tre enormi falesie, templi della scalata europea, sulle cui pareti si cimentano i più forti arrampicatori del mondo. Insomma, scalare in questa regione significa avere a che fare con diversi stili, non solo d’arrampicata ma anche e soprattutto culturali e di pensiero. Il clima Il Friuli Venezia Giulia è una regione del Nord-Est Italiano compresa tra la Alpi Orientali e il mare Adriatico. Complessivamente il clima ha caratteristiche ibride tra il clima continentale e quello mediterraneo. In particolare lungo le coste del Friuli Venezia Giulia e le pianure limitrofe è sensibile l’azione dei venti meridionali che accentuano l’influenza marina. Le piogge sul Friuli variano in base alla quota e all’orientamento dei rilievi ma risultano abbondanti su tutta la Regione. Le aree meno piovose sono quelle litoranee dove le precipitazioni raggiungono comunque i 1000 mm annui. Procedendo verso la catena Alpina la piovosità cresce progressivamente. Il dislivello barico tra il Mediterraneo e l’Europa Centrale richiama veloci correnti da Nord-Est che trasportano aria molto fredda e prendono il nome di correnti di Bora. La Bora può soffiare a velocità maggiori di 100 Km/h e causa repentini crolli della temperatura, colpendo soprattutto l’area di Trieste. La complessità climatica del Friuli Venezia Giulia permette di scalare perfettamente in ogni periodo dell’anno. L’inverno sono ottime e ben assolate le zone di Tolmezzo, Trieste e la vicinissima Slovenia. D’estate si scala benissimo nelle fresche zone di Tarvisio, Paluzza e valli del pordenonese, stando sempre attenti ai frequenti temporali pomeridiani. Nelle mezze stagioni invece in Friuli Venezia Giulia c’è l’imbarazzo della scelta, si scala ottimamente ovunque. Siti internet Previsioni del tempo www.osmer.fvg.it Turismo www.turismofvg.it
Trieste, in Slovenian territory, and more precisely around the town of Osp, three huge crags rise up, temples of European climbing, on whose walls the strongest climbers in the world come to try their hand. In other words, climbing in this area means dealing with many different styles, not only referring to climbing but also and above all to culture and ideas. The climate Friuli Venezia Giulia is a region in northeastern Italy between the Eastern Alps and the Adriatic Sea. Overall the climate is a hybrid between the continental and Mediterranean climates. In particular along the coast of Friuli Venezia Giulia and the adjacent plains the action of the southern winds accentuates the influence of the sea. The rains in Friuli vary depending on the altitude and the aspect of the terrain but are abundant across the whole territory. The least rainy areas are the coastal areas where however the precipitation still reaches 1000mm annually. Moving towards the Alps the amount of rain increases progressively. The change in altitude between sea level and Central Europe bring fast air currents from the Northeast that carry very cold air and take the name from the Bora current. The Bora can blow at over 100km/h and leads to sharp decreases in the temperature, affecting mainly the area around Trieste. The climatic complexity of Friuli Venezia Giulia means that conditions are perfect for climbing all year round. In winter there are the excellent sunny areas of Tolmezzo, Trieste and nearby Slovenia. In summer the climbing is good in the cool areas of Tarvisio, Paluzza and the valleys around Pordenone, being careful of the frequent afternoon thunderstorms in the area. In spring and autumn on the other hand you are lost for choice, you can climb almost anywhere. Web sites Weather Forecasts www.osmer.fvg.it Tourist Information www.turismofvg.it
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Index and map – Indice e cartina 10
PORDENONE 1 ERTO 2 PONTE COMPOL 3 PONTE GOTE 4 RIFUGIO PORDENONE 5 BOSPLANS 6 DARDAGO 7 VAL COLVERA 8 DIGA DI REDONA 9 FRASSENEIT 10 TRAVESIO 11 PALESTRA DELLE GUARDIE 12 MASARACH UDINE 13 GEMONA 14 BRAULINS 15 PLANECIS 16 SOMPLAGO PARETE ROSSA 17 SOMPLAGO 18 CAVAZZO 19 VERZEGNIS 20 STRABUT 21 CANEVA 22 MASSO DELL’ INCENERITORE 23 PILASTRO NO LIMITS 24 PILASTRO MAZZILIS 25 MADRABAU 26 CHIESETTA 27 PILASTRO AGIP 28 VILLA NUOVA 29 RAVEO 30 FORNI DI SOTTO 31 CIOLONS (Forni avoltri) 32 ANNO SCHNEE 33 PAL PICCOLO 34 AVOSTANIS 35 VAL AUPA 36 NUT 37 RIO DEGLI UCCELLI 38 MASSO PIRONA 39 VAL ROMANA BASSA 40 LIS FEMINIS (musi) 41 CICLAMINI (musi) 42 PONTE SAN QUIRINO
16 30 34 38 40 46 54 64 66 68 74 78
86 90 98 100 102 108 110 114 120 122 126 128 130 134 136 138 142 146 150 154 156 164 172 178 186 188 190 192 196 200
GORIZIA 43 DOBERDO’
206
TRIESTE 44 COSTIERA 45 GROTTA CATERINA 46 NAPOLEONICA 47 VAL ROSANDRA
210 216 218 236
SLOVENIA 48 OSPO 49 MISJA PEC 50 CRNI KAL
254 268 280
Villach
A 32 Forni Avoltri
Auronzo di Cadore
Tarvisio
37
31
Paluzza
Pontebba
38 39
Fusine
35 Ampezzo 29
30
1
33 34
Villa Santina
Forni di Sotto
4 3 2 CimolĂ is
9
28 21 19
18
Tolmezzo
20
Cavazzo Carnico
Tramonti di Sopra
16 15
36
Sella Nevea
41 17 14 Gemona d. Friuli 40 13
SLO
Frisano
8
Erto Andreis
5
7
Maniago
11 12 10 Pinzano
42
al Tagl.
I
S. Daniele d. Friuli
UDINE
Cividale d. Friuli
6 Budoia Vittorio Veneto
PORDENONE
GORIZIA 43 Portogruaro
Treviso
S. DonĂ di Piave Lignano Sabbiadoro
Monfalcone
44
46
TRIESTE 47 Capodistria
48 50
Crni Kal
VENEZIA
Chioggia
Porto Tolle
11
I tiri più duri (8b - 9a) Nota: alcuni dei tiri sono stati ri-liberati dopo la rottura di alcuni appigli. Note: some pitches have been freed again after holds have broken off.
12
9a 8c+/9a 8c+ 8c/+ 8c 8b+
FIDEL INCASTRO HALUPCA 1979 MARTIN KRPAN LA GRANDE LINEA DEI SOGNI SANJSKI PAR EKSTAZA Attila Ext. SOGNI DI GLORIA THE BIG MOTHER THE LAST WAY ZA STARO KOLO IN MAJHNEGA PSA HISTERIJA CLOVEK NE JEZI SE Gengiscan L’Olocausto Del Sicario VIZIJA KONEC MIRA Bimba Iena Attila EFFETTI COLLATERALI TWIN TOWERS KALISPERA OSAPSKA POSAST REVOLUCIJA TALK IS CHEAPS! SANJSKI PAR POPOLNI MRK CORRIDA CLOVEK NE JEZI SE STRELOVOD Il Sicario Sanguinario Natural Line Olocaust Lunga POLTERGEIST SOGNI DI GLORIA GIURASSICA ERTO CONNECTION AIKIDO FORT KNOX JET DANIEL ALE’ SCIBE’ SLIVOWITZ INTERMONO PUGACIOFF SBISIGANDO CON L’ORGANO LEMURI WORKING CLASS HERO ACTIVE DISCHARGE MR. BIGHAND SRECA VRTNICE KARIZMA SANJE ZA DUSO GILJOTINA MARIONETTA MILLENIUM KAJ TI JE DEKLICA? MISSING DRINK MISSING LINK MARJETICA IL RITORNO DI PLACCOMAN La Peste Nera
Grotta Caterina Osp Misja Erto Misja Misja Baratro* Erto Erto Erto Misja Misja Misja Baratro* Baratro* Misja Misja Baratro* Baratro* Gemona Cavazzo Grotta Caterina Ospo Ospo Misja Misja Misja Misja Misja Misja Baratro* Baratro* Baratro* Erto Erto Erto Erto Erto Gemona Villa Nuova Madrabau Pal Piccolo Nut Napoleonica Napoleonica Napoleonica Ospo Ospo Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Baratro* Baratro*
Klemen Becan Adam Ondra Tomas Dudek Matej Sova Matej Sova Luca “Canon” Zardini Luca “Canon” Zardini Luca “Canon” Zardini Tadej Slabe Matej Sova Matej Sova Rocco Romano Luca Zazovnik Matej Sova Matej Sova Paolo Degano Nicola Lìessi Rocco Romano Urosh Perco
Rocco Romano Rocco Romano Dino Sturman Luca “Canon” Zardini Gerhard Horhager Luca “Canon” Zardini Michele Chelleris Icio Dall’Omo Luciano “Cen” Cimenti Nicola Lìessi Mattia Casanova Claudio “Cama” Camerotto Andrea “Arci” Varnerin Gabriele “Sbisi” Gorobei Marco Sterni Andrea Polo
Matej Sova
Luciano “Cen” Cimenti Paolo Degano
Ercules Olocaust Le Terme Del Musico L’impero Dei Sensi 8b IL RITORNO DÌ RINGO ERTO EXPRESS BRICOLAGE POLE POSITION MR. TRASNFERT REVOLVER MR. BIO LEGO L’URLO P.T.R.A. FREE DOG STATO DI GRAZIA LEARNING TO FLY DIRETTA NIKITA TERAPIA D’URTO X-FILE I SESSANTA RUGGENTI EBOLA INFERNO DI PIETRA LOGICAMENTE SENZA NOME LA GUERRA DEI GRADI SENZA NOME IL VISIONARIO SUPERNICO PICCOLA BOLSCEVICA SENZA NOME SENZA NOME POKER DIRECT ORCOBALENO SACRO E PROFANO ANEK MATICKOV SVET OSAPSKA MUMIJA KARIES VEPER LADY BITKA S STALAKTITI LAZURET NO FLY ZONE EAGLES NOCNA KRONIKA GORENJSKI SNOPS PIKOVA DAMA J.S.F.K. HIGHLANDER MRTVASKI PLES LANKO NOC, IRENA LUCKY LUKE CHIQUITA MATRIX Trilogy Il musico (prima versione) Cosi Vicine Così Lontane
Baratro* Baratro* Baratro* Baratro* Erto Erto Erto Erto Erto Erto Erto Erto Erto Erto Dardago Dardago Dardago Dardago Gemona Somplago Cavazzo Cavazzo Raveo Raveo Villa Nuova Madrabau Masso Inceneritore Strabut Avostanis Grotta Caterina Grotta Caterina Napoleonica Napoleonica Napoleonica Val Rosandra Ospo Ospo Ospo Ospo Ospo Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Misja Baratro* Baratro* Baratro*
Rocco Romano Luciano “Ciano” Frezzolini Dino Sturman Luciano “Ciano” Frezzolini Gerhard Horhager Icio Dall’Omo Paolo Munari Michele Chelleris Michele Chelleris Michele Chelleris Michele Chelleris Ruggero Zardini Icio Dall’Omo Francesco Franz Francesco Franz Francesco Franz Francesco Franz Andrea Polo Luciano “Cen” Cimenti Nicola Lìessi Gino Pavoni Mattia Casanova Mattia Casanova Nicola Lìessi Mattia Casanova
Andrea “Arci” Varnerin Luciano “Ciano” Frezzolini Luciano “Ciano” Frezzolini
Matej Sova
Rocco Romano Nicola Liessi Nicola Liessi
*Per espresso desiderio dei chiodatori e frequentatori, questa falesia non è stata inserita nella guida in quanto si trova su terreno privato dove il parcheggio è limitato e in una strada utilizzata solo dai residenti i quali, pur tollerandolo, non gradiscono il via vai di persone. *By express wishes of bolters and climbers, this crag has not been inserted in the guidebook since ii is on private property where parking is limited and along a road that is used only by local residents who, although tolerant, do not appreciate the continuous coming and going.
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<6b 6b 6c 7a 7b 7c 8a 8b 8c 9a ? 3
Pordenone
01
N 46° 16’ 13,9” EO 12° 20’ 03,5” N 46° 16’ 13,9” EO 12° 20’ 03,5”
236
16 16 17
1
Erto
14 17
18
01
21
750 m
S S/W
Erto
88 25
16
Famous crag, renowned in the ‘80s and ‘90s for the hardest overhangs in Italy. Discovered and developed by the wellknown writer and sculptor Mauro Corona who, at the end of the ‘70s, using alpine techniques (pegs and wooden wedges), climbed the first route “Pipistrelli”. The main characteristic of the central sector of Erto is that it is possible to climb in excellent conditions even when it is raining, as the right amount of humidity makes the rock less slippery.
Storica falesia, famosa negli anni 80 e 90 come “gli strapiombi più duri d’Italia”. Scoperta e valorizzata dallo scrittore e scultore Mauro Corona che alla fine degli anni 70, con metodi tradizionali a base di chiodi e cunei di legno, salì la prima via “Pipistrelli”. Grande merito va anche al mitico Icio Dall’Omo che, sempre in stile alpino, salì “Pip Crash” e “Mani di Clown”. Altro grande personaggio dei Ragazzi dello Zoo di Erto è stato l’instancabile e attivissimo Sandro Neri, che ancora oggi continua ad essere un faro per le nuove generazioni di climber del bellunese. La particolarità del Settore Centrale di Erto (Settore big), è che si può scalare anche mentre attorno cade la pioggia che, con la giusta umidità, rende la roccia meno scivolosa. Interessanti anche le vie del settore più facile (No big) che si asciugano in tempi brevissimi e sono ottimamente attrezzate per i principianti. Accesso Da Longarone (BL) si raggiunge la diga del Vajont, dopo poche
centinaia di metri appare a sinistra, lâ&#x20AC;&#x2122;inconfondibile grottone di Erto. Da Pordenone si prende la statale per Montereale e si prosegue verso la Val Cellina, la si percorre tutta oltrepassando Cimolais e il paese di Erto. La falesia è ben visibile prima della diga del Vajont sulla destra. Casso
A
B C
P
Longarone
Erto Cimolais
A - Piccolo Eden B - Big C - No Big
Diga
Big Piccolo Eden
No Big P
Diga
P
The routes in the easier sector are also interesting and dry very quickly; they are excellently bolted for beginners. Approach From Longarone (BL) go to the Vajont dam and after a few hundred meters the unmistakable cave of Erto appears on the left. From Pordenone take the main road for Montereale and follow it towards Val Cellina driving the whole length of the road passing through Cimolais and the town of Erto and the crag is easily visible before the dam on the right.
P
P
Erto Longarone
Luca Simonella, Pip Crash, 7a i
Erto (foto G. Candolini) i
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01
Pordenone Erto
SETTORE PICCOLO EDEN 1 SENZA NOME ? 12m 2 SENZA NOME ? 12m 3 SENZA NOME ? 12m 4 SENZA NOME ? 12m 5 IL SEGNO DELL’INCOERENZA ? 12m Tettino con ribaltamento duro 6 SENZA NOME ? 12m 7 IL MONACO ? 12m 8 SENZA NOME ? 12m 9 L’INTRUSA ? 12m 10 SENZA NOME ? 12m 11 IPOCRISIA 6b 12m Bella placca con partenza strapiombante 12 DANAMI 6b+ 12m Interessante fessura 13 CUORE DEL SUD ? 12m 14 INTRIGO ? 12m 15 PENELOPE 7a+ 12m Due boulderini intervallati da una piccola cengia 16 SENZA NOME ? 10m 17 OLD STYLE 7b 10m Blocco duro in partenza poi svasetti 18 MIRANDA 6c 10m Bella placca grigia un po’ sporca 19 SENZA NOME 5a 10m Breve fessura 20 PER RICOMINCIARE 6a+ 10m Carino diedro fessurato 21 LE STR….. 6b 10m Via un pò forzata… 22 LACKY LUKE 6a 18m 23 SENZA NOME 6b 18m 24 SENZA NOME 6c 14m Breve passo sul tetto poi piatti 25 SENZA NOME 6c 14m Breve passo sul tetto poi piatti ERTO SETTORE PICCOLO EDEN
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sentiero
18
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6c 6b
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6b 6a+
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27
30 28 29
26 SENZA NOME 6c 14m Breve passo sul tetto poi piatti 27 AMICI MAI 6c 16m Diedro tecnico, a chi piace il genere…. 28 ABBI DUBBI 6b 22m Tiro carino, buon riscaldo per qualche tiro più duro 29 UN PO’ PIU’ SU 6a+ 22m Passo sul tettino e un po’ di continuità su piatti 30 MEGLIO NON CADERE 6a 22m Piccolo passettino sul tetto SETTORE BIG 31 LA CAPRA 6b 17m Il riscaldo del lato sinistro della parete 32 SATEN 7a+ 17m Boulder centrale 33 W LE DONNE 6c+ 17m Continuità prese buone e tacche 34 SAPUTELLA 7a+ 18m Boulder finale 35 TRAMONTO ROSSO 7b 18m Boulder duro nella parte alta 36 DRESSAG ? 14m 37 LA CASSANA 7b+ 14m Boulder iniziale 38 OCCHI BUGIARDI 6c+/7a 27m Continuità 39 EL PASSO 7b+ 20m Boulder iniziale poi placca leggermente strapiombante 40 IRON BUTTERFLY 7a 20m 41 NO COMMENT 7b+ 18m 42 POM PIN 7c 20m Boulder 43 REM 7b+ 13m Corta e taccuta, Giorgio Stanchina 1985 44 MEGAGALATTICA 8a 25m Allungo della via precedente 45 TORTUGA L1 7b+ 13m Boulderosa e taccuta, ripetuta da da Icio Dall’Omo in free solo L2 ? 25m 46 POLTERGEIST L1 8a+ 13m Via storica liberata da Gerard Horhager L2 8b+/c 25m Splendido tiro su placca grigia liberato da Canon poco tempo fa… 47 SPIRITOMBA L1 6c 10m Inizio duro prima parte non meritevole L2 7c 23m Bellissimo tiro di continuità su canna e buchi 48 LERZE 7c+ 23m Connessione, partenza su La Canna e finale su Spiritomba, da non perdere 49 LA CANNA IRZE 7b+ 22m Il nome dice tutto (Irze=I ragazzi dello zoo di Erto) 50 MONKY LINEE 8a/+ 22m Partenza su La Canna e uscita su Joker 51 BORDER LINE 8a+ 22m Partenza su La Canna e traverso su Joker e finale di Ringo. Chelleris Michele 2008 52 JOKER 8a 25m Strapiombo su buone prese con filtro a metà 53 IL RITORNO DÌ RINGO 8b 25m Grande strapiombo fatto flash da Giupponi nel 1992 54 AGNA MENIA 8a+ 16m Tiro duro di non grande interesse 55 SPERANDIO 6c 15m Fessurina 56 LA NIPOTE 7a+ 15m Continuita sulle dita 57 BROOKLIN 6c 12m Boulder in placca molto corta 58 FREEDENT 7a+ 12m Boulder in placca molto corta 59 SUPER PHOENIX 7b+ 14m Boulder in placca molto corta 19
21
10 3 3 2
Udine Caneva
21
6c 7a 7b 7c 8a 1 1
Caneva S 450 m
Exposed crag, easily visible from the flyover that leads to Villa Santina or Paluzza with high quality routes, definitely worthwhile. Ideal in the winter season, the only bad news is that the belayer is on an uncomfortable and slightly dangerous ledge, taking children or dogs is absolutely not recommended. Approach Exit from the A23 at Carnia and continue towards Tolmezzo, continue in the direction of Villa Santina. Immediately after the bridge over the River But turn right for Caneva, pass through the town and continue for Casanova. Pass through the tunnel, and a little bit before the town turn left towards FuseaButea. Go up for six hairpin bends and at the next bend turn left (1.5kms after the turning), go down a dirt track that leads to some little houses (200m), park on the left before the barrier, walk up over a field to the face looking over Tolmezzo where there is an indistinct footpath which after a few minutes leads to the crag above the ledge.
120
N 46° 25’ 03,3” EO 13° 00’ 02,7” N 46° 24’ 44,9” EO 12° 59’ 52,3”
Settore molto aereo, ben visibile dal cavalcavia che porta a Villa Santina o Paluzza con tiri di gran qualità, assolutamente meritevoli chiodati da Gianni Cattaino. Ideale nella stagione invernale, unica nota dolente è che si assicura su una cengia scomoda e un po’ pericolosa, assolutamente sconsigliato portare cani e/o bambini. Accesso Dall’uscita dell’autostrada Carnia si prosegue verso Tolmezzo, si continua in direzione Villa Santina. Subito dopo il ponte sul fiume But si gira a destra per Caneva, superare il paese e proseguire verso Casanova. Superata la galleria, poco prima del paese girare a sinistra in direzione Fusea-Butea. Salire 6 tornanti e alla curva dopo girare a sinistra (1,5km dal bivio), scendere lungo una sterrata che porta a delle casette (200 m), si parcheggia a sinistra prima della sbarra, si sale lungo un prato e ci si porta sul versante di Tolmezzo dove si prende il sentiero non molto marcato che in pochi minuti porta alla falesia sulla cengia.
Terzo
P Masso dell’inceneritore
P
Timau Arta Terme Illegio
Falesia di Caneva
Strabut
P
Tolmezzo
Amaro Verzegnis
Caneva, Marco Milanese sul 6c di riscaldamento g
1 SENZA NOME 7b+ 22m Diedro ditoso e molto tecnico 2 SENZA NOME 7b/c 22m Traversone di dita su bella roccia 3 SENZA NOME 7c 22m Parte in comune con la precedente poi a destra 4 SENZA NOME 8a+ 20m Duro blocco iniziale e finale 7c+/8a 20m Blocco iniziale di dita, poi tecnica 5 SENZA NOME 6 SENZA NOME 8a 20m Continuità su piccole prese e tecnica di piedi 7 SENZA NOME 7b+ 18m Bella placca di dita e buon uso dei piedi 8 SENZA NOME 7a 18m Parte sulla via precedente, attraversa a destra per portarsi sull’ultima via di destra 9 SENZA NOME 7c+ 18m Gran traversone da destra a sinistra e chiude sulla catena delle vie n° 5-6 10 SENZA NOME 6c 18m Tiro di riscaldo, tecnico e non particolarmente interessante CANEVA 7b/c
7c
3
8a+
7c+
7c+/8a
7b+
6c
8a 7a 7b+
8
1
2
4
5
6
7
9
10
121
49
N 45° 34’ 05.3” EO 13° 51’ 48.9” N 45° 34’ 05.3” EO 13° 51’ 48.9”
176 <6 6a 6b 6c 7a 7b 7c 8a 8b 8c 9a
Misja Pec
Slovenia
1
268
11
9
11
49
Misja Pec
13
15 22
23
21
22
150 m
E S W
28
Misja Pec is one of the most beautiful and well-known crags not only in Slovenia but also in the whole of Europe. This famous amphitheatre of rock is 40 meters high and offers various climbing styles. A good dose of endurance is never a bad thing in the central sector, while on the sides the routes are shorter and more bouldery. Ideal in the winter, and the lateral sectors also in spring and autumn, above all the “fridge” on the right. Often on weekends the crag is very crowded and it is easy to meet famous climbers
Misja Pec è una delle falesie più belle e note non soltanto della Slovenia, ma di tutta l’Europa. Il famosissimo anfiteatro di roccia è alto 40 metri e offre arrampicate di diverse tipologie. Una buona dose di resistenza non fa mai male nella parte centrale, mentre ai lati le vie sono più corte e boulderose. Ottima nei mesi invernali, e ai lati nelle mezze stagioni, soprattutto il “frigorifero” di destra. Spesso nei fine settimana la falesia è molto affollata, ed è facile incontrare dei famosi arrampicatori che si cimentano con le difficilissime vie che solcano questo magnifico paretone. Accesso Dall’A4 procedere verso la Slovenia, attraversare il confine di Pesek, svoltare a destra verso Koper e, scendendo la strada sempre sulla destra, svoltare verso il paese di Osp. Si continua fino a superare Gabrovica e subito dopo si parcheggia sulla sinistra in uno spiazzo. Si scende a piedi lungo la strada poi di fronte ad una casa si gira a destra lungo una sterrata fino ad uno spiazzo. Da qui parte il sentiero che conduce al ben visibile anfiteatro.
Ospo
who are trying the really hard routes that cleave this fantastic wall.
C
B C 5 min
10 min
Misja pec
7 min
00 m
Lubiana 5 min Gabrovica 500 m
P
Approach From the A4 motorway continue towards Slovenia, cross the border at Pesek, turn right towards Koper and going down the road always to the right turn towards Osp, Continue until passing through Gabrovica and immediately afterwards park on the left in an open area. Go down the road on foot and then opposite a house turn right along a dirt track until a clearing. The path starts here that leads to the clearly visible crag.
2 km
Koper (foto Alan Pittana) i
269
Chiodare o richiodare falesie, pur essendo quasi sempre un lavoro volontario, è un’opera meritevole che deve essere riconosciuta. VERSANTE SUD, in collaborazione con le principali ditte produttrici di ancoraggi, ha scelto di riconoscere in maniera concreta il lavoro dei chiodatori. È nata così BOOKS FOR BOLTS un’operazione che destina un certo numero di fix per ogni guida pubblicata a uno o più chiodatori operanti nelle zone descritte. Per informazioni contattare: versantesud@versantesud.it