MTB Alto Garda - 54 Percorsi con gps

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www.versantesud.it

Questo libro è uno strumento per guidare gli appassionati di mountain bike, in sella alla propria bici alla scoperta di luoghi unici, fra specchi d’acqua, picchi di roccia e morbidi pendii, divertendosi nel rispetto del territorio e degli altri. La zona dell’Alto Garda, già ambita meta di numerosissimi biker europei, offre percorsi in grado di soddisfare qualsiasi ciclista, dal neofita al freerider, ed è attrezzata per accogliere gli sportivi più esigenti. La guida illustra una selezione di itinerari che interessa, oltre all’Alto Garda, anche le vicine aree dell’Altopiano di Brentonico, la Valle dei Laghi la Val di Ledro e Vallagarina.

Migliore valutazione: eccellente vincitore nel test multiplo

“An engineering masterpiece.”

“...the best all around bike I’ve ridden; period.”

LITEVILLE 301 E 30,00

Il ripetutamente vincitore del test offre la perfetta combinazione di massima spinta, incredibile maneggevolezza e prestazioni sopra la media in discesa.

“Light, fast and uber capable.”

Marco Giacomello

MTB

ALTO GARDA 54 percorsi Monte Baldo Monte Velo Monte Tremalzo Valle dei Laghi Val di Ledro Vallagarina Val di Gresta

Marco Giacomello, nato a Montecchio Maggiore (VI) il 6 giugno 1980, vive a Riva del Garda ormai da diversi anni. Dal 2004 al 2011 ha collaborato, in qualità di accompagnatore mountain bike ed istruttore di windsurf, con lo Sport Center Surf Segnana di Torbole. Da sempre amante del ciclismo, uno dei soci fondatori dell’associazione “Ride it easy” (www.rideiteasy.com), ha trovato la propria dimensione in questa zona, che gli dà modo di coltivare anche le sue altre passioni sportive, fra acqua e montagna.

MTB ALTO GARDA

“The Liteville‘s sophistication is phenomenal. ... no question of compromise.”

54 percorsi Monte Baldo Monte Tremalzo Valle dei Laghi Val di Ledro Vallagarina Val di Gresta

Migliore valutazione: impareggiabile vincitore nel test multiplo

“This bike stands out from the crowd.”

ISBN  978-88-98609-18-5

Marco Giacomello

COLLANA LUOGHI VERTICALI

“...this is a super bike.”

EDIZIONI VERSANTE SUD


Prima edizione: ottobre 2014 ISBN: 978-88-98609-18-5 Copyright © 2011 VERSANTE SUD Milano via Longhi, 10, tel. 027490163 www.versantesud.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Copertina Il monte Creino col lago Garda sullo sfondo (foto Claudio Angelini) Testi Marco Giacomello mtbaltogarda@versantesud.it Foto

Marco Giacomello, a parte dove diversamente specificato

Mappe e profili

Chiara Benedetto © OpenStreetMap contributors Creative Commons, licenza CC-BY-SA 3.0

Impaginazione

Chiara Benedetto

Simbologia

Ilaria Niccoli

Stampa

Monotipia Cremonese snc (CR)

Km ZERO

Guida fatta da autori che vivono e sviluppano la MTB sul territorio

è una guida a KM ZERO!

che significa? che è più sana e ha più sapore, perché fatta da biker locali. come i pomodori a Km 0? certo! e la genuinità non è un’opinione. gli autori locali fanno bene a chi pedala: - hanno le notizie aggiornate; - non rifilano solo gli spot più commerciali; - contribuiscono allo sviluppo delle loro zone gli autori locali fanno bene al territorio: - pubblicano col buonsenso di chi ama il proprio territorio; - sono attenti a promuovere tutte le località; - sono in rete con la realtà locale e infine la cosa più importante:

sui loro sentieri, c’è un pezzetto del loro cuore

Nota La pratica della mountain bike è uno sport potenzialmente pericoloso, chi lo esercita lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le notizie riportate in quest’opera sono state aggiornate in base alle informazioni disponibili al momento, ma vanno verificate e valutate sul posto e di volta in volta, da persone esperte prima di intraprendere qualsiasi escursione. È possibile scaricare i tracciati GPS dei percorsi dal sito www.versantesud.it. Basterà seguire il link indicato nella pagina dedicata alla guida, seguire le istruzioni e inserire il codice univoco di 16 cifre che trovate stampato sull’etichetta incollata in terza pagina.


Km ZERO

Guida fatta da autori che vivono e sviluppano la MTB sul territorio

Marco Giacomello

MTB ALTO GARDA 54 percorsi Monte Baldo Monte Velo Monte Tremalzo Valle dei Laghi Val di Ledro Vallagarina Val di Gresta

EDIZIONI VERSANTE SUD


Prefazione 4

Prefazione La montagna e l’acqua hanno sempre rappresentato per me un forte richiamo. Due dimensioni che mi fanno stare bene e che mi hanno portato, ormai diversi anni fa, a trasferirmi proprio qui, nell’Alto Garda. Nulla di nuovo: queste zone, grazie all’invidiabile clima e alla loro bellezza, sono state e continuano a essere un riferimento importante per ciclisti, arrampicatori, surfisti e velisti di tutta Europa. Quando mi è stato proposto da Versante Sud di scrivere questa guida, carico di entusiasmo e innamorato di queste zone, non ci ho pensato molto, ed ho accettato. L’unica questione che mi lasciava perplesso e mi spaventava è il delicato equilibrio che c’è (talvolta non c’è) fra chi frequenta la montagna in bici e chi a piedi. Mi sento di appartenere a entrambi i mondi e talvolta trovo assurde certe intolleranze. Secondo il mio punto di vista (ma credo sia un pensiero condiviso da molti) chi frequenta la montagna, piccola o grande che sia, deve avere prima di tutto consapevolezza, buon senso e rispetto, indipendentemente dal

mezzo utilizzato per affrontarla: tutti aspetti che talvolta si tende a dare per scontati, dimenticare o attribuire solo a determinate categorie di appassionati. Purtroppo, per quante precauzioni si prendano, anche il rischio correlato all’attività in ambiente montano, che non è mai nullo, va tenuto in conto. In zone con una frequentazione importante, come quelle interessate da questa guida, il fenomeno della MTB spaventa e può indisporre: talvolta a ragione, altre volte subentra una certa miopia, più o meno voluta, che ostacola il dialogo. Gran parte dei percorsi di seguito illustrati si sviluppa sul territorio trentino. Qui vige tutt’ora una legge che vieta la percorrenza, con qualsiasi mezzo meccanico, di sentieri con una pendenza superiore al 20% e una larghezza mediamente inferiore all’ingombro trasversale della bici sul terreno. L’accesso ai sentieri con la bici è attualmente regolamentato dalla modifica all’articolo 22 della legge provinciale n. 8/1993 (articolo 16 della legge provinciale


Scorcio dal Baldo i

n. 3/2005). È evidente che un divieto come questo venga violato quotidianamente, generando talvolta situazioni imbarazzanti. In provincia è iniziato, ormai da molto tempo, un percorso di revisione di questa legge. A questo scopo è stato creato anche un tavolo di lavoro al quale sono stati coinvolti: i Servizi Provinciali interessati, aziende per la promozione turistica, Sat, società impianti a fune e Federazione Ciclismo. Il tavolo ha portato all’elaborazione di alcune proposte volte a risolvere una situazione palesemente contraddittoria per un territorio dove la mountain bike è una importante risorsa turistica. Una nuova normativa è entrata in vigore per quanto riguarda gli itinerari riservati esclusivamente alla discesa – downhill – che ora è possibile realizzare anche fuori dalle aree sciabili, ma per i quali va individuato un soggetto gestore e intrapreso un preciso iter autorizzativo. Sul territorio del GardaTrentino, su iniziativa di Ingarda, nel contesto del Piano di Sviluppo Outdoor Park, sono stati autorizzati tre itinerari che saranno resi agibili nel corso del 2014/2015 (Velo Free Ride, Val Del Diaol, Ex 601). Due di questi e l’ultima parte del

terzo sono già illustrati nelle pagine seguenti. Per tutti gli altri sentieri (condivisi tra ciclisti ed escursionisti) la modifica alla proposta di legge è stata rallentata dalle elezioni provinciali e conseguente rinnovo della giunta. Qualcosa si sta comunque muovendo e, grazie al dialogo e alla buona volontà di molti, si sono raggiunti i primi successi. Il GardaTrentino è stato individuato come area pilota e sotto la regia di Ingarda, con la collaborazione delle Amministrazioni Comunali e dei vari soggetti interessati (appassionati e operatori del settore) si sta approntando la documentazione per il riconoscimento della rete. A oggi la situazione non si è ancora completamente delineata: pertanto, in accordo con l’editore, dopo aver a lungo atteso uno sviluppo, si è deciso di pubblicare questa proposta di percorsi e di aggiornarla in un secondo tempo in base ai cambiamenti futuri. Fatta eccezione per qualche percorso inedito, gran parte dei tracciati proposti è nota da tempo e praticata dai ciclisti che conoscono le zone interessate. Marco Giacomello

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Indice

Indice Mappa 8 Ringraziamenti 10 Introduzione 12 Codice NORBA 14 Informazioni sulla consultazione della guida e una corretta lettura degli itinerari 16 Informazioni turistiche e riferimenti web 24 Pista ciclabile Riva del Garda-Torbole-Arco 26 Limone - Tremosine 01 Tremalzo da Pieve 02 Val del Singol 03 Tremalzo del Singol 04 Val Pura

30 34 38 42

Val di Ledro 05 Rocca Pagana 06 Malga Stigolo 07 Malga Casèt 08 Malga Cap - Passo Giovo 09 Val di Concei 10 Bochèt de la Spinera 11 Lago di Ledro 12 Rifugio Pernici-Doss de Preghen 13 Bocca Fortini

46 50 54 58 62 66 70 74 78

Alto Garda occidentale 14 “Crociera” a Passo Nota 82 15 Ponale 86 16 Tremalzo classico 90 17 Tour al Lago di Ledro 96 18 Passo Rocchetta 100 19 Bocca di Trat – Rifugio Nino Pernici 104 20 La Pinza 108 21 Malga Grassi 114 22 Lago di Tenno 118 23 Giro della “Busa” 122 24 Monte Brione 128 25 San Giovanni al Monte 132 26 Trail alla dolina di Laghel 136 27 Risalendo il Sarca 140 28 Giro alle Marocche 143 29 Lago Bagattoli 150 30 Braila 154 31 Carobbi 160 32 Giro dei Due Sassi 164 33 Senter dei Martini 168 Intervista a Carlo Torboli, attuale vicepresidente dell’AGBA 172 34 Malga Campo 174

6

Valle dei Laghi 35 Laghi di Cavedine e Toblino 178 36 Passo della Morte 182 37 Monte Mezzana 186 38 Rocol Trail 190 Luca e Luigi: presidente e vice presidente dell’associazione sportiva “Rideaway” 194 39 Prada 196 40 Monte Soprasasso 200 Vallagarina 41 Percorso dell’arte di Volano 204 42 Monte Finonchio 210 Intervista a Dennjs Consolati “Cica”, presidente dell’associazione Free MTB 214 43 Monte Zugna 216 44 Pont del Diaol 222 45 Malga Somator 228 Val di Gresta 46 Val di Gresta 47 Monte Creino

234 238

Alto Garda orientale 48 Naranch Trail 49 Val del Diaol 50 Rifugio Campei 51 Navene Trail

242 248 252 258

Baldo - Brentonico 52 Corno della Paura 53 Campei Trail 54 Giro delle malghe

262 268 274

Tabella riassuntiva degli itinerari

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Lab

BIKE WELLNESS - RIVA DEL GARDA 路 WWW.THE-LAB.IT

assistenza meccanica specializzata

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The Lab Viale G. Carducci, 8/B 38066 Riva del Garda (TN) Bike Wellness info@the-lab.it tel. +39 0464 550951


Molveno Lago di Molveno

39 37 38 40

Lago di Terlago

Lago di Toblino Tione

36 35 Lago di Cavedine

34

Arco di Trento

Volano

Bolognano

25 31 32 33 Riva del Garda

Pieve

10 12 Lago di Ledro

14 23 24

Molina

9 1311

Rovereto

48 49 51

46 47

43 Mori

Torbole

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52 Brentonico

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41 42

Tramonti autunnali sul Baldo g


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Ringraziamenti 10

Ringraziamenti Ringrazio innanzitutto per la pazienza e l’importante contributo Luisa e Laura Salvotelli; poi gli amici che mi hanno accompagnato, più o meno occasionalmente, nelle mie uscite

e con i quali mi sono tanto confrontato e, ancora, tutti coloro che si sono prestati a farsi fotografare. L’elenco è lungo e spero di non dimenticare nessuno: Paolo Zoller, Alexandra


Scorcio del Baldo i

Ercolani, Francesco Rizzi, Mattia Omezzolli, Alessandro Stimpfl, Tiziano Stimpfl, Nick & Laura, Matteo Arzani, Stefano Girardi, Role Strauss, Tizi Krakher, Dennjs Cica, Ezio Baggioli, Luca Giacomello, Sergio Amistadi, Angelo Senici, Manuel Stecher, Mario Sandrinelli, Rino

Raffaelli, Riccardo Tovazzi, Matteo Scottini. Ringrazio poi i fotografi: Claudio Angelini, Tommaso Prugnola, Tiziano Mammana e Andrea Molinari. Infine, da buon italiano, concludo dicendo: ciao mamma!


Introduzione

Introduzione Questa guida propone percorsi di mountain bike di diverso tipo nella zona dell’Alto Garda e nelle belle valli limitrofe; più precisamente, in senso orario partendo dal lato occidentale del Garda, le aree interessate sono: l’altopiano di Tremosine, la valle di Ledro, la valle dei Laghi e la val di Cavedine, la val di Gresta, la Vallagarina, l’altopiano di Brentonico e il Baldo. Si tratta di zone di straordinario interesse, sotto diversi aspetti, ciascuna con proprie caratteristiche e peculiarità. Dal punto di vista climatico e naturalistico l’Alto Garda può essere definito come l’estrema frontiera della mediterraneità: la vegetazione che troviamo a livello del lago contrasta con il paesaggio alpino delle vicine vette, creando un mosaico paesaggistico unico. A delimitare il lago di Garda (65 m s.l.m.), si ergono imponenti il gruppo montuoso del Tremalzo a ovest (situato tra le province di Trento e Brescia, raggiunge i 1975 m) e la catena del Baldo a est (situato fra le province di Trento e Verona con altezze fino a 2218 m s.l.m.). Anche da un punto di vista storico queste zone hanno rappresentato un importante confine: quello naturale e geografico tra le popolazioni alpine e quelle padane. Particolarmente numerose sono inoltre le testimonianze relative alla I Guerra Mondiale, essendo questa la zona di confine tra Italia e Impero Austroungarico. Fortificazioni e strutture militari, ormai parte del territorio, rievocano avvenimenti e periodi tragici e non possono che indurre a rispettare ancora di più, se possibile, questi luoghi, il territorio e la loro storia. In ogni percorso saranno riportati brevi approfondimenti e curiosità sulle zone interessate.

genera due venti con un’eccezionale regolarità. Il Peler che soffia la mattina da nord e l’Ora nel pomeriggio proveniente da sud, entrambi particolarmente apprezzati da surfisti e velisti, rendono quasi sempre ventilata la zona e spesso ne determinano anche il bel tempo, beffando le cattive previsioni. Allontanandosi dal lago e avventurandosi in quota, l’ambiente e il clima diventano alpini, aspetto da considerare per i tour che portano oltre i 1000 metri. La scelta dell’abbigliamento, come della bici, è abbastanza soggettiva, ma è vivamente sconsigliato farsi trovare impreparati: si raccomanda quindi di considerare la possibilità di cambiamenti atmosferici talvolta improvvisi con conseguenti abbassamenti di temperatura.

Il clima è un altro aspetto molto interessante per un ciclista; la vegetazione prima descritta rispecchia il fatto che l’Alto Garda goda di un microclima a dir poco privilegiato. Il grande bacino lacustre ha dei notevoli effetti mitigatori e lo scambio termico con le vicine montagne

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La quiete della Val di Gresta g



Codice NORBA

Codice NORBA Purtroppo non sempre i ciclisti sono benvisti in montagna, e sta anche a noi cercare con comportamenti rispettosi di cambiare questo preconcetto spesso sbagliato. In tal senso riportiamo qui di seguito un codice comportamentale elaborato dalla NORBA - National Off Road Bicycle Association americana, diffusamente condiviso e adottato anche in Europa. Dare la precedenza agli escursionisti non motorizzati: la gente giudicherà la mountain bike dal vostro comportamento.

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In quanto novità essa non sempre potrebbe essere vista positivamente dagli altri; Rallentare e usare cautela nell’avvicinare e nel sorpassare altri escursionisti, facendo in modo che si accorgano della vostra presenza con anticipo; Controllare sempre la velocità e affrontare le curve prevedendo che vi si possa incontrare qualcuno. L’andatura va commisurata al tipo di terreno e all’esperienza di ciascuno; Restare sui percorsi già tracciati per non arrecare danni alla vegetazione e limitare


Spiaggia alla foce del Sarca i

l’erosione del suolo evitando di tagliare per terreni molli; Non spaventare gli animali, siano essi domestici o selvatici. Date loro il tempo di spostarsi dalla vostra strada; Non lasciare rifiuti. Portare con sè i propri e, se possibile, raccogliere quelli abbandonati da altri; Rispettare le proprietà pubbliche e private inclusi i cartelli segnaletici, lasciando i cancelli così come sono stati trovati. Rivolgersi possibilmente ai proprietari per chiedere il permesso di entrata nei loro terreni: “Vietato l’ingresso” spesso significa solo “per favore chiedete il permesso”;

Essere sempre autosufficienti. Meta e velocità media verranno stabiliti in funzione dell’abilità personale, dell’equipaggiamento, del terreno, delle condizioni meteorologiche esistenti e di quelle previste, Non viaggiare da soli in zone isolate e se si devono coprire lunghe distanze. Comunicare la destinazione e il programma di viaggio; Rispettare la filosofia del cicloescursionismo tesa al minimo impatto con la natura. Limitarsi a scattare fotografie e a lasciare impronte leggere portandosi via solamente bei ricordi.

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Informazioni sulla consultazione della guida e una corretta lettura degli itinerari 16

Informazioni sulla consultazione della guida e una corretta lettura degli itinerari Precisato che gli itinerari sono stati tutti percorsi e controllati da chi li descrive, le informazioni e i dati riportati sono però soggetti a cambiamenti legati alle condizioni climatiche, geologiche o altri fattori esterni non prevedibili che si potrebbero verificare. Ogni percorso proposto si compone di cinque parti: legenda, descrizione generale, descrizione tecnica, profilo altimetrico e cartina dell’itinerario. Tutti i dati tecnici come distanze, altimetrie e dislivelli relativi ai percorsi sono stati ricavati con l’uso di GPS, ciclocomputer e carte topografiche. Va considerato anche un errore dovuto alla tolleranza di tali strumenti. La legenda riassume nel dettaglio le caratteristiche più importanti di ogni itinerario proposto. Nello specifico, si compone delle seguenti voci: Stile itinerario Indica la tipologia dell’itinerario, strettamente legata alla tipologia di bici più adatta a percorrerlo e ultima, ma non meno importante, alla predisposizione psico-fisica con cui affrontarlo. È un parametro importantissimo per inquadrare la proposta e per poter leggere correttamente gli altri valori, soprattutto quelli legati alle difficoltà tecnica e fisica. Itinerario per tutti Piste ciclabili e percorsi sterrati che non richiedono alcun impegno tecnico, anche se non escludono un minimo di allenamento per essere effettuati. Non sono necessarie un’attrezzatura e una bicicletta particolari, il casco però è sempre vivamente consigliato. Cross country Indicati spesso come “XC”, questi itinerari richiedono prevalentemente polmoni e gambe, e presentano solo occasionalmente ostacoli impegnativi. Meglio avere una bicicletta robusta sia hard che front, il caschetto è d’obbligo.

All mountain Sigla spesso usata “AM”: qui è meglio non improvvisarsi. Con l’avvento e la moda dell’enduro, questa categoria di percorsi è molto varia comprende tracciati in cui a volte prevale l’aspetto discesistico, e altri più all’insegna dell’avventura e della scoperta. È richiesta abilità nella guida su terreni tecnici, sia in salita che in discesa, e alcune salite non escludono tratti a piedi. Si consiglia una bicicletta “full”, meglio se dotata di buone escursioni degli ammortizzatori. Il casco integrale è facoltativo mentre ginocchiere e gomitiere sono spesso opportune. Indispensabili abilità ed esperienza nel sapersi muovere e orientare in ambiente alpino. Freeride Se per la precedente tipologia di itinerari è sconsigliabile improvvisarsi per il freeride non è proprio il caso di farlo. Si tratta di percorsi generalmente chiamati “gravity”, derivati dalla disciplina agonistica del downhill, rivolti a chi cerca forti emozioni in discesa. A volte i tracciati sono appositamente ricavati, possono presentare strutture artificiali (salti, passerelle, sponde) e, spesso, includono passaggi molto impegnativi e tecnici. Oltre a bici adatte e protezioni, su questi terreni e con queste pendenze sono indispensabili un’ottima tecnica di guida, esperienza e consapevolezza dei propri limiti. Anche per i più esperti, prima di osare, una ricognizione è spesso opportuna. Si consiglia di scegliere e affrontare gli itinerari in base alle proprie capacità in modo tale da non trovarsi in condizioni particolarmente pericolose o che comunque pregiudicherebbero il divertimento nell’affrontare il percorso. La scala di difficoltà è riferita a un biker abituato a percorrere itinerari di mountain bike in ambiente montano. Se siete abituati a tracciati Role in azione sul Naranch trail (foto Claudio Angelini) g


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Informazioni sulla consultazione della guida e una corretta lettura degli itinerari

collinari è consigliabile iniziare dai percorsi più facili, per avere tempo e modo di farsi un’idea del grado di difficoltà. Tipologia di terreno: l’itinerario è frazionato in base alla tipologia di terreno di cui è composto. Vengono forniti dei dati percentuali approssimativi al fine di dare una prima impressione del terreno su cui pedaleremo. A ogni tipo di terreno viene associato un colore riportato anche sul profilo altimetrico e sulla cartina. Se il terreno cambia in continuazione per brevi tratti, viene indicato il colore predominante, come di seguito: pista ciclabile: azzurro; strada asfaltata: nero; strada ciottolata o cementata: grigio; strada sterrata o poderale: marrone; mulattiera: giallo; sentiero: verde; impianti di risalita: fucsia; eventuale variante al percorso indicato: rosso. Alcuni punti particolarmente esposti sono contrassegnati con il simbolo:

Periodo di percorrenza: indica il periodo che in genere è ritenuto ottimale per la percorrenza dell’itinerario valutando le temperature e lo stato di innevamento abituale. Stagioni invernali eccezionalmente nevose o, al contrario, con poche precipitazioni, potrebbero ovviamente incidere su questo indice. Punto di partenza: indica la località di partenza, e le relative coordinate GPS tenendo conto, ove possibile, della presenza di parcheggi e/o strutture ricettive nelle immediate vicinanze. Quota massima raggiunta: indica la quota massima raggiunta nel corso

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dell’itinerario, dato molto utile ai fini della scelta dell’abbigliamento. In caso di previsioni meteo incerte, a inizio primavera o in autunno inoltrato, saranno da preferire itinerari che si sviluppano a bassa quota. Dislivello positivo: il dislivello totale di ogni itinerario si riferisce alla somma reale di tutti i metri di salita, compresi quelli dei sali-scendi. Per questo motivo il dato (derivato dalla lettura dei rilievi col GPS) è spesso superiore alla somma dei dislivelli delle salite principali. Il dislivello reale e il tempo medio di percorrenza, sono tra i dati più indicativi per valutare quanto il tracciato possa essere impegnativo. Distanza: lunghezza in chilometri del tracciato, dal punto di partenza a quello di arrivo. I dati sono stati calcolati con l’ausilio del GPS. Lo sviluppo chilometrico del percorso si può facilmente dedurre anche dall’altimetria che accompagna la descrizione di ogni itinerario. Chi utilizzasse il ciclocomputer, tenga presente che le misurazioni con questo strumento possono differenziarsi da quelle rilevate con il GPS anche del 10%. Tempo di percorrenza: tempo che un biker mediamente allenato impiega per percorrere l’itinerario, comprese pause per fotografare, ammirare il paesaggio e ristorarsi velocemente. In alcuni casi è stato indicato un intervallo. Si tratta comunque di valori indicativi: biker veloci e allenati potranno impiegare un tempo inferiore, così come preferendo un ritmo più blando, o in caso di condizioni metereologiche avverse, questo valore potrà aumentare in modo considerevole. Valutando il chilometraggio e l’altimetria ognuno potrà tarare questo dato in base al proprio grado di allenamento ed



Informazioni sulla consultazione della guida e una corretta lettura degli itinerari

esperienza personale. Difficoltà tecnica: il parametro si articola su cinque valori: nulla, bassa, media, impegnativa e estrema. Questo parametro è da leggere congiuntamente allo stile dell’itinerario, in quanto possiamo avere itinerari stile “cross country” che, se percorsi con una bici front leggera e dall’escursione ridotta, si presentano decisamente impegnativi. Il medesimo itinerario, se percorso con biammortizzate dalle escursioni generose, presenterà una difficoltà tecnica ridotta, diventando in alcuni casi decisamente semplice e facendo abbassare il valore dell’impegno tecnico. Quindi, in relazione allo stile del percorso, strettamente legato al mezzo che si utilizza, viene indicato il livello di abilità richiesto, per affrontare il percorso proposto, a un biker mediamente esperto. In ogni caso la valutazione si riferisce a condizioni di sentiero asciutto. Con pioggia o terreno umido, soprattutto nella fascia prealpina su rocce calcaree, le difficoltà aumentano esponenzialmente rispetto a quanto indicato. Impegno fisico: si articola su cinque valori: nullo, basso, medio, impegnativo ed estremo. Indica il livello di allenamento fisico richiesto, a un biker mediamente esperto, per affrontare il percorso proposto. Il dato è legato sia alla durata dell’itinerario sia alla difficoltà delle salite e delle discese. È inoltre determinante anche la tipologia di bici utilizzata, va quindi associato allo stile del percorso. Affrontare una salita con una bici “cross country” (front leggera), o affrontarla con una bici “freeride” e quanto ne consegue, cambia notevolmente. Ciclabilità in salita e in discesa:

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indica il dato in percentuale della ciclabilità dell’itinerario. Alcuni tratti, per eccessiva pendenza o per il terreno troppo sconnesso potrebbero rendere necessario scendere dalla bici. Anche in questo caso non essendo possibile fissare un limite oggettivo, viene fornita un’indicazione di massima considerando un livello medio per la categoria di riferimento. E-bike: basta andare a una qualsiasi fiera del settore per rendersi conto di quanto questo fenomeno sia in crescita. Come tutte le novità, c’è chi lo accetta, e chi no, e non vogliamo in questo contesto entrare in merito alla questione. L’autore, nel caso specifico di questa guida, utilizza abitualmente una bici priva di pedalata assistita e i dati riportati si riferiscono quindi alla percorrenza con bici tradizionali. Ciò non toglie che conosca e abbia utilizzato questo tipo di bici in diverse situazioni, rendendosi conto che sono molti i motivi per considerarle. Abbiamo quindi voluto dare un’indicazione rivolta a chi preferisca affrontare la salita (e non solo) con un “contributo elettrico”. Esistono ormai sul mercato diverse tipologie di e-bike, che vanno dalle bici da città, a mezzi con escursioni e geometrie che non hanno nulla da invidiare per prestazioni alle classiche biciclette da enduro. Quindi, per una corretta lettura in tal senso della guida: va preso in considerazione innanzitutto lo stile del percorso (che non cambia ovviamente con l’aggiunta di una batteria), e poi riconsiderare i tempi di percorrenza secondo la propria esperienza e i propri standard. Etica a parte quindi (confrontandoci con utilizzatori e addetti ai lavori), tecnicamente, là dove si va con una moutain bike tradizionale, si va anche con una e-bike se questa ha le caratteristiche adatte al percorso affrontato. Il peso maggiore è da considerare qualora la

Role vola sulla passerella della Val del Diaol (foto Claudio Angelini) g



Informazioni sulla consultazione della guida e una corretta lettura degli itinerari 22

si dovesse sollevare, e nella maggiore inerzia in fase di guida, ma si stanno ormai avvicinando ai pesi delle bici da downhill di qualche anno fa. Con uno sguardo a quanto offre attualmente il mercato, ne abbiamo sconsigliato l’utilizzo, nei percorsi puramente “gravity” (anche se si sta ampliando molto velocemente l’offerta). Inoltre, abbiamo considerato un limite di 2000 metri di dislivello per l’autonomia della batteria (quest’ultimo dato ci è stato fornito da alcuni produttori, riferito a un utilizzatore con un peso di 75 kg circa, che usufruisca di un contributo medio/ basso nella pedalata). Anche nel caso dell’autonomia, è fondamentale la propria esperienza. Chi ha bisogno di un elevato contributo durante il percorso, disporrà chiaramente di un’autonomia notevolmente inferiore. Pertanto il dislivello e l’impegno fisico sono altri campi da osservare con molta attenzione per farsi un’idea. Portarsi il caricabatterie nello zaino potrebbe prolungare la propria avventura, se si organizzeranno anche i rifugi in tal senso. Alcuni di essi già danno la possibilità di usufruire di questo servizio. Si tratta ovviamente di pareri puramente indicativi che vanno poi tarati in base alla propria esperienza e conoscenza delle proprie possibilità e del mezzo utilizzato. Come c’è chi affronta percorsi sterrati con una bici da corsa, per la pura soddisfazione di raggiungere una vetta e alzare la propria bici al cielo, ci sarà sicuramente chi si spingerà oltre i limiti anche con questo tipo di bici. Una precisazione probabilmente scontata: riuscire a salire, non significa riuscire a scendere. Quindi anche se un contributo può ampliare i propri limiti in salita, la discesa va sempre e comunque considerata e rispettata.

Rifugi: indica i rifugi che si incontrano sul percorso, quando possibile collocati a fine fatica. In alcuni casi sono segnalati anche altri locali (come bar o ristoranti) raggiungibili soltanto in mountain bike o a piedi. Prima di partire è sempre meglio verificare le date di apertura dei rifugi. Fonti d’acqua: sono fornite indicazioni sulle fontane che si possono trovare lungo il percorso per rifornirsi di acqua. Località attraversate: sono elencate in ordine cronologico le località attraversate dall’itinerario con relativa quota altimetrica. A ogni località corrisponde un numero, che si ritrova sul profilo altimetrico, sulla cartina e nel testo al fine di rendere più chiara possibile la descrizione del percorso. In alcuni casi oltre alle località, vengono indicati anche bivi, incroci o punti generici utili per la comprensione della direzione. Testo principale e Note storico-artistichepaesaggistiche: costituisce una breve descrizione del percorso, con un accenno alle caratteristiche principali del tracciato. Evidenziano il contesto in cui si sviluppa l’itinerario, le note storiche e culturali. Per informazioni più precise e dettagliate, consigliamo di consultare delle pubblicazioni specifiche in merito (qualche spunto si troverà anche nelle note bibliografiche). La descrizione tecnica: espone le indicazioni da seguire per percorrere l’itinerario. I termini destra e sinistra, quando non diversamente specificato, sono riferiti al senso di marcia. Nei punti di particolare interesse è indicato un numero riportato anche sulla cartina per rendere più comprensibile la descrizione dell’itinerario. Nei percorsi dove si trova una chiara segnaletica, la descrizione risulterà piuttosto scorrevole e intuitiva, laddove invece


la segnaletica è carente sarà per ovvie ragioni più articolata. Ricordiamoci sempre che è frequente incontrare pedoni o mezzi agricoli, pertanto si raccomanda la massima prudenza e cortesia. Il profilo altimetrico riassume i dislivelli percorsi dell’intero itinerario. Sull’asse delle X vengono riportati i Km mentre sull’asse delle Y la quota s.l.m., i punti delle località attraversate vengono indicati sulla linea del profilo. La cartina rappresenta l’intero itinerario. Come spiegato, sulla cartina vengono evidenziati punti particolarmente importanti con dei numeri che ritroverete sul profilo altimetrico e nel testo. La cartina della guida è in formato molto ridotto, consigliamo pertanto l’uso di cartine escursionistiche dettagliate con scala 1:25.000.

Bibliografia Per le note storico culturali e ambientali sono stati consultati i siti web delle varie amministrazioni locali, nonché i seguenti libri: Aldo Gorfer e Eugenio Turri Là dove nasce il Garda Cierre edizioni Gian Maria Tabarelli e Flavio Conti Castelli del Trentino Serie Görlich Valle dei Laghi e Alto Garda collana Guide del Trentino Ettore Cigalotti, Vittorio Colombo, Giorgio Losi, Mario Matteotti Alto Garda e Ledro – Storia di un Comprensorio Storie di Velo edito da: Associazione Monte Velo

masosantalucia agritur

bed & breakfast

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Informazioni turistiche e riferimenti web 24

Informazioni turistiche e riferimenti web Informazioni turistiche e riferimenti web www.visitrentino.it www.gardatrentino.it www.vallediledro.com www.prolocoterlago.it www.visitrovereto.it www.funiviedelbaldo.it www.navigazionelaghi.it www.stradedelvinodeltrentino.it www.lagodigarda.com www.infotremosine.it

Meteo www.meteotrentino.it www.arpa.veneto.it www.ilmeteo.it Soccorso Numero unico: 118

Role e Tizi che se la godono al Naranch (foto Claudio Angelini) i


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Pista ciclabile Riva del Garda-Torbole-Arco

Pista ciclabile Riva del Garda-Torbole-Arco Pista ciclabile

100%

Tutto l’anno Riva del Garda, 69 m N45 53.127 E10 50.702 Arco, 101 m N45 55.124 E1053.172 101 m 52 m 9,5 km

Pista ciclabile Riva del Garda-Torbole-Arco Pur essendo questa una guida di mountain bike, ci sembra doveroso menzionare la pista ciclabile che ci permetterà di spostarci comodamente, evitando il traffico delle macchine, tra Riva del Garda, Torbole e Arco, tre centri di particolare interesse per i ciclisti che frequentano l’Alto Garda; sono il punto di partenza di numerosi percorsi descritti e offrono anche diversi centri specializzati di assistenza. La ciclabile costeggia inizialmente le acque del Garda e, in corrispondenza della foce del Sarca, conduce poi lungo il fiume fino ad Arco. Percorribile ovviamente in entrambi i sensi, è molto frequentata anche da pedoni. Può essere usata anche come variante nel percorso “Giro della Busa” per evitare il tratto più impegnativo tra Riva e Arco.

0,5 ore Facile Arco 3

Facile 100% 100%

Diverse nei 3 centri Località attraversate 1 Riva del Garda, 69 m 2 Torbole - Foci del Sarca, 68 m 3 Arco, 101 m

1

Riva del Garda

2

Torbole - Foci del Sarca

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Tratto di ciclabile fra Riva del Garda e Torbole g


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VERSANTE SUD MOUNTAIN BIKE MTB - VTT


COLLANA LUOGHI VERTICALI

COLLANA LUOGHI VERTICALI

www.up-climbing.com

itinéraires au pied des grands sommets

IN THE AOSTA VALLEY

COLLANA LUOGHI VERTICALI

Arco, secret spot. Climber Florian Riegler, photo Marco Spataro

Fabrizio Charruaz Gianfranco Sappa Daniele Herin Sergio Borbey

61 Itineraries below its 4,000 metre peaks Fabrizio Charruaz Gianfranco Sappa Daniele Herin Sergio Borbey

Fabrizio Charruaz, né à Aoste le 22 Janvier 19 fan de VTT. En 1997, il devient moniteur de VT Italienne de cyclisme. En 2001 il reçoit l’habilit le régistre régional des moniteurs de VTT. En F.C.I de l’enseignement de la discipline du Charruaz Fabrizio, was born indeA de l’Association valdôtaine des moniteurs a young has always had a gre municipalités pour laage réalisation de parcours d becomes a level 1 MTBLainstructor excursions pour jeunes et adultes. passion p his regional qualification and beco incité à prendre part à diverses compétitions, e instructors in Val d’Aoste and in 2 de Maxi et Mega Avalanche. downhill. He is one of the found with various local Gianfrancocollaborated Sappa est né Ormea (CN), le c1 biking itineraries and he organizà enfance, la passion de la montagne l’amène and adults. Hisdevenu passionguide for freerid les Alpes Maritimes. Enfin de m part in many competitions especi passion en un véritable métier qu’il exerce enco millénaire, ilAvalanche. se rapproche du VTT et en 2005 Charruaz VTT, commençant à accompagner ses clientsapà grande born indell O pied, mais àSappa vélo. Gianfranco was livello a young age passionregionale, for mou À l’heure actuelle, il esthistitulaire d’un site Heà becomes aottenuto Mountai organise dessummits. excursions VTT autour du Monla profession whichque hedans still carries toute la Vallée d’Aoste ainsi Alpes È les uno dei approaches mountain biking and i collaborato accompanying his clients mou Daniele Herin est né à Aoste en 1969, qual di up mounta is currently thedeowner of en www.b par la fédération italienne cyclisme 200p passione mountainamis, bikel’école around Mont 2004, avec quelques decompetizio vélo deBla VT as well as le theterritoi Mari la pratique d’Aoste du vélo region tout-terrain dans organise pour la première fois en Italie, la Maxi Sappa Gia Herin Daniele wasgenre born in Aospd caractéristiques uniques en leur faisant passione instructor inà2003 the Italia une descente fascinante partir with du glacier italo Finalmente sport and a fewetfriends in 20 à 3500m. Depuis lors,with il étudie collabore à el una vera with the aim of promoting off roa VTT sur la Vallée d’Aoste. millennio In 2004 he organizes, for the inizia first MTB, marathon is en unique its ki Sergio Borbey est néwhich à Aoste 1968, mainingrand bicic descent which starts the de la course en montagne, de off skifrom alpin et 3 che organi then on he lestudies andedecollabora Pisteur Secouriste dans domaine de l inski tutta itineraries all over region’s ter qualifié moniteur de VTT par lathe Fédération de transmettre son expérience chez les Herin jeunes.Dan De inmountain Aosta inb du bike parcBorbey de Pila. Sergio, En 2005born il obtient l’habil cross-country skiing, and dans le registre régional des moniteurs de VTTf nelcycling. 2004 as a Pisteur Secouriste allo (safety an scopo instructor with the Italian delCycling Monte sharing his experience in theAvala you Maxi Park of Pila. In 2005 he obtainssc facendo bike instructor. del ghiacc creazione d

Borbey Se corsa in m (sicurezza conseguito Italiana, si 2002 si oc professiona

EDIZIONI VERSANTE SUD

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UP annuario di alpinismo europeo

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MOUNTAIN BIKE IN VALLE D’AOSTA 61 itinerari ai piedi dei 4.000

61 itinerari ai piedi dei 4.000

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Fabrizio Charruaz Gianfranco Sappa Daniele Herin Sergio Borbey Fabrizio Charruaz Gianfranco Sappa Daniele Herin 61 Sergio Borbey

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Arco, secret spot. Climber Florian Riegler, photo Marco Spataro

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ph. VisaMultimedia, Paolo Rey

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VTT EN VALLÉE D’AOSTE Arco, secret spot. Climber Florian Riegler, photo Marco Spataro

GUIDE ROMANZI MANUALI

sapranno appagare sia il principiante che si sta avvicinando al mondo della mountain bike che il biker esperto alla ricerca di sensazioni forti. La descrizione dei tours del Fallère, del Monte Bianco e del Grand Combin completa questa guida e offre la possibilità di intraprendere un vero e proprio viaggio in mountain bike intorno a questi magnifici 4.000. Non vi resta che saltare in sella alla mountain bike e partire alla scoperta di questa straordinaria regione e dei suoi sentieri più belli! ph. VisaMultimedia, Paolo Rey

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GUIDE ROMANZI GUIDE MANUALI ROMANZI MANUALI

www.versantesud.it Une sélection de 61 itinéraires de VTT au pied des plus hauts sommets de la chaîne des Alpes vous révèleront des coins cachés de cette magnifique région qu’est la Vallée d’Aoste. A travers bois, pâturages et cols, du fond de vallée jusqu’à la haute montagne,Aen suivant sentiers des chemins agricoles, choice of de 61 simples mountain bikingouitineraries at the foot of the most les itinéraires proposés sauront captiver aussi bien qui s’initient beautiful mountains of the alpine arc ceux will help you discover the au VTT quehidden les experts à laofrecherche de sensations fortes. corners this beautiful region: Val d’Aoste. La description des tours du Mont Fallère, Montfrom Blancvalley et du bottoms Grand to the Through woods, pastures andducols, Combin complètent et permet d’entreprendre véritable heights of ce theguide the mountains, following singleuntrack or farm roads, www.versantesud.it voyage en the VTT itineraries autour de ces magnifiques sommets plus de 4000 m. off as well offered will satisfy both de beginners starting Il ne vous as reste plus qu’à vous mettre selle de vélo et partir seasoned mountain bikersen looking forvotre a thrill. à la découverte de cette région et de ses ofplus The guide bookextraordinaire finishes off with a description thebeaux tours of Fallère, sentiers! Mont Blanc and Gran Combin offering the possibility of undertaking Una selezione di 61 itinerari in mountain bike ai piedi delle più alte a real mountain bike cime journey aroundalpino, these magnificent 4.000 metre dell’arco vi faranno scoprire angoli nascosti di questa peaks. bellissima regione: la Valle d’Aosta. All you have to do is Attraverso jump on toboschi, your saddle set offdalto fondovalle discover all’alta montagna, pascoliand e colli, this extraordinary region and its beautiful percorrendo single paths! track o strade poderali, gli itinerari proposti

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COLLANA LUOGHI VERTICALI

ISBN 978-88-96634-78-3

E 29,00 ISBN  978-88-96634-80-6

E 29,00

Enrico Raccanelli Luca De Antoni

Enrico Raccanelli Luca De Antoni

MOUNTAINBIKEN INMOUNTAIN DEN DOLOMITEN BIKE

Con la collaborazione di Tazio Isgró Themel

DOLOMITI 52 Ringtouren

Primiero – S. Martino di Castrozza Cortina d’Ampezzo – Val Boite 52 itinerari ad anello Agordino – Val Fiorentina Zoldotal – Longarone Cadore – Comelico Primiero – S. Martino di Castrozza Grödental Cortina d’Ampezzo – Val Boite Fleimstal Agordino – Val Fiorentina Pustertal Val di Zoldo – Longarone Fassatal Cadore – Comelico Gadertal Val di Fiemme Val Gardena Val di Fassa Val Pusteria Val Badia

52 itinerari ad anello

IN

52 Ringtouren

SPORTKLETTER ALPINISMUS ARRAMPICATA EIS UND SCHNEE ALPINISMO BOULDERN BOULDER WANDERN TREKKING MOUNTAINBIKEN CANYONING MOUNTAIN-BIKE

Enrico Raccanelli Luca De Antoni In Zusammenarbeit mit Tazio Isgrò Themel

MOUNTAIN BIKE IN DOLOMITI

UND GUIDE FÜHRER ROMANZI MANUALI

COLLANA LUOGHI VERTICALI

Enrico Raccanelli Luca De Antoni

VERSANTE SUD VERSANTEBERGBÜCHER SUD

MOUNTAINBIKEN IN DEN DOLOMITEN

www.versantesud.it Dieser Führer ist das Ergebnis von ca. 20 Jahren Leidenschaft für das Mountainbike und bietet eine sorgfältige Auswahl der schönsten Strecken in den Dolomiten. Questa guida è Touren frutto divariieren circa vent’anni di Die vorgeschlagenen per la mountain bike in e contiene in Länge,passione Höhenunterschied, sowie un’accurata selezione Anspruch. degli itinerari più technischem und physischem interessanti delle ringförmig, Dolomiti. Alle Touren verlaufen wir I percorsi proposti sono di differenti durchqueren stets neue und unerwartete lunghezze, dislivelli difficoltà fisica Landschaften und können so das eAbenteuer e tecnica. Sono inoltre “ad anello”, in Mountainbike in vollem Ausmaß genießen. quanto attraversando luoghi sempre In einem Umfeld mit einzigartigem nuovi e inaspettati è possibile raggiungere Panorama folgen auf schöne Anstiege il massimo divertimento soddisfare i über Schotterund Forstwege tollee und propri desideri di esplorazione. abwechslungsreiche Abfahrten, die jede Si tratta di appaganti salite su Menge Spaß versprechen. Wirstrade habensterrate e forestali, unite a discese sempre Passagen auf verkehrsreichen Straßen aufdivertenti e varie per tipologia di terreno e difficoltà, ein Minimum reduziert und Strecken in der inserite in un contesto unico Natur, weit ab von Verkehr und panoramico Abgasen al mondo. Abbiamo limitato al massimo den Vorzug gegeben. In einigen Fällen strade trafficate, privilegiando empfehleni tratti wir diesuNutzung von Seilbahnen i tracciati immersi nella um natura, oder anderen „Erleichterungen“, die lontani damöglichst mezzi motorizzati, rumori e gas di Touren für viele MTB-Liebhaber scarico. In alcuni casi è proposto o zugänglich zu machen. Das Ganze wird suggeritodurch l’utilizzo deglibesonders impianti di risalita vervollständigt eine o altre facilitazioni, in modo da rendere sorgfältige Aufbereitung und hochwertiges praticabili gli itinerari al maggior numero Bildmaterial. Neben dem sportlichen Aspekt di appassionati. Il tutto è completato da sind die vorgeschlagenen Touren auch ein un “editing” particolarmente curato toller Anstoß für die Entwicklung neuer e da contenuti fotografici di alto livello. Formen des Tourismus, zum Vorteil der Oltre agli aspetti puramente sportivi, le lokalen Kommunen und im Einklang mit proposte qui contenute costituiscono un der Natur. ottimo spunto di sviluppo verso forme molto interessanti di turismo sostenibile, a vantaggio dell’ambiente e delle comunità locali.

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98609-19-2

E 28,50 978-88-96634-55-4

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Cristiano Guarco

Cristiano Guarco

36 Strecken und 2 große Touren in den Bergen Liguriens, nördlich von Genua und Portofino

MOUNTAINBIKEN VOM APENNIN ZUM MEER

mtb mtb

36 itinerari e 2 traversate nelle province di Alessandria Pavia Piacenza e Genova

VERS VERA SANNTE S TE U SUDD

Cristiano Guarco

MOUNTAIN BIKE DALL’APPENNINO AL MARE

ita c h e i n e r n essionellen mehr als er Autor das e dopo end in derunerpercorso onale lungo kennenundpoco più ha portato l’autore a zare ladiemountain bike agen Vier , quella comunemente on Händlern, ro Province. en, ein Gebiet una zona Via di transito merstraße eserciti, pellegrini e ichen Straßen cui si sowie intersecavano inAbati, mia dei romani, le kreuzen. gena e Via degli Abati, andria, Pavia, del Sale. cken sich vom unda tweisen t r o P rdie ovince – Piacenza auf. e Genova – è ogenität mente omogeneo, che n Rundtouren nino mare. h inalLänge, uto un’accurata scelta d physischer o, di varia lunghezza e und auch zwei nica, che comprendono erquerungen ,lari auftraversate: der das la Via tracciato su cui norre die ilPoebene Pianura unde derPadana, Vier il sale guria, e l’Anello delle burtsstätte des he racchiude il meglio l’Appennino ein ständigerLigure. i requisiti per ututti werden, die endschaften compagnazudei biker ar aund, trattiwarum incontaminata mportanti contenuti äten der Vier perché no anche enoui la mountain bike è un mezzo di scoperta.

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DALL’APPENNINO AL MARE

36 Strecken und 2 große Touren in den Bergen Liguriens, nördlich von Genua und Portofino

Cristiano Guarco Journalist mit mehr als zehn Jahren MTB-Erfahrung und Autor verschiedener technischer Artikel in renommierten Magazinen des SekGuarco tors, wie Cristiano Tutto Mountain Bike und 365 MounGiornalista con oltre 10 Großen anni d’esperienza tainbike Magazine. Er gehört zu den in nel mondo delle ruoteSzene, artigliate, der italienischen Mountainbike der inautore di tecnici per für alcune rinomate riviste den 90er articoli Jahren das Fahrrad sich entdeckdi settore come Tutto Mountain Bike prima te und auch Wettkämpfe bestritt, wie dem e 365 Mountainbike Magazine attualmente. Circuito Superenduro Pro, bei dem er im Jahr unaholte. delle firme più autorevoli del 2012 denÈSieg settore nazionale, con una lunga Zudem ist er della Autormtb eines angesehenen esperienza come Bike biker- iniziata fine anni 90 MTB-Ratgebers: Mountain Tecniche,a mae sfociata nell’attività agonistica, come novre e materiali peranche la pratica della MTB, Verla vittoria nella categoria Front sante Sud,testimonia 2013. nel Circuito Superenduro Pro 2012. È autore di un apprezzato manuale sull’uso della mountain bike: Mountain Bike - Tecniche, manovre e materiali per la pratica della MTB, Versante Sud, 2013.

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EDIZIONI VERSANTE SUD

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l’amico Luca ha deciso di scriver i più bei percorsi di mountain b De sos An per promuovere loLuca sviluppo in Bologna questa regione.

ist Pharm beschäftigt Luc Actionsport Bol sefotograph ma „dicke Reife tog scher Schne via für ihn gra se Jungend pre die gio lebt, Spaß hat, reist und Fotos macht div rung als Fotograph und Biker brachte re zusammen mit seinem Freund Enrico sm jekt zu verwirklichen. Als Fotograph rienza fatta nel mondo della fot heute impassati Bereich MTB, in sella allaFreeride mountainund bi mus mit dolomitiche Firmen und Magazinen zus assieme al caro amic tatound a voler realizzare pro organisiert nimmt Teil questo an Exped in veste diOrten fotografo Reisen zuCollabora verschiedensten derc aziende, in ambito di sci Dab free Fotos macht undsia Artikel schreibt. in ambito di mountain bike, per l er Kanada, Japan, Island, Tansania, Sü e cataloghi. Organizza e partecip Grönland.in diversi luoghi del pianeta, do

fotografico e articoli dando libero nello sci, la mountain bike e i via gia. Recentemente ha svolto qu Giappone, Islanda, Tanzania, Sud

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COLLANA LUOGHI VERTICALI

Enrico Rac 30. April 1 nedig gebo im Zoldota Enr Umweltwis studiert. Ven Er è berater un di großer Lieb am Bergsports. tive teil seiner qua ber bringt er in den Dolomiten, die er ken con Westentasche. Der Experte für Meteo senL Kartographie widmet sich mit großer di dem Mountainbiken und Freeride Sno frequentato e dove ritrova spess So gehendella auchfamiglia hier einige e gli „Erstabfahrt amici più ca und Board auf sein Konto. Zusammen meteorologia e cartografia e si d Freund Luca hatmountain er beschlossen einen ne alla bike e allo sno questi attrezzi al suo attivo ci son für die Dolomiten zu schreiben, auch u discese, realizzate molti Tourismuse in diesem Gebietdopo voranzutre


01

Limone - Tremosine > Tremalzo da Pieve

Limone - Tremosine

01 Impianti di risalita Pista ciclabile Strada asfaltata Strada cementata/ciottolata Strada sterrata Mulattiera Sentiero Maggio - ottobre

Pieve di Tremosine,406 m N45 46.315 E10 45.615 1833 m 1952 m 51 km 5,5 - 6 ore Media Impegnativa 100% 100%

Tremalzo da Pieve

/ 0% 0% 21% 3% 58% 6% 12%

Tremalzo viene raggiunto in genere dal versante della Val di Ledro. Il percorso qui descritto rappresenta una valida alternativa, che eguaglia e per certi aspetti supera il tragitto più battuto sia in termini paesaggistici che di piacere di guida. L’escursione ripercorre sostanzialmente l’itinerario di gara della “Tremalzo superbike”, svoltasi nella sua seconda edizione a ottobre 2013, con un’inusuale nevicata in quota. Si deve tener presente che nel tratto di salita non è facile reperire acqua: superata la diga di San Michele si incontra una sola fontana, all’ultimo nostro passaggio non funzionante: è quindi necessario organizzarsi in questo senso, soprattutto nei periodi più caldi. Nella successiva parte di discesa la difficoltà principale è rappresentata da alcune gallerie, brevi ma buie e a tratti basse, che possono presentare in diversi punti un fondo danneggiato soprattutto a seguito delle piogge. I tratti di discesa non sono particolarmente ripidi ma talvolta un po’ esposti. Note storico-artistiche-paesaggistiche L’itinerario è ricco di scorci naturali e architettonici degni di nota. Il punto di partenza si raggiunge dopo aver percorso la strada che corre lungo la profonda forra del torrente Brasa, definita da un giornalista tedesco “la strada più bella del mondo” in occasione della sua inaugurazione, nel 1913. Non si possono poi non citare gli svariati punti che offrono panorami mozzafiato sul lago, in primis Piazza Cozzaglio a Pieve di Tremosine, un balcone a strapiombo sul Garda, e le caratteristiche frazioni che compongono l’altopiano di Tremosine, nel cuore del Parco Alto Garda Bresciano. Nel tratto più alto del percorso predominano le vecchie strade e le costruzioni militari, con le loro rovine, teatro della storia durante la Grande Guerra; nei pressi di Passo Nota, a testimonianza di questo periodo, c’è anche un piccolo cimitero militare. Prima di raggiungere Passo Tremalzo si passa a ridosso della cascata di Prà di Lavino. Descrizione itinerario La traccia del percorso inizia dal parcheggio nei pressi del centro 6 1500

5 7

1000

3 2

500

8

4

1

9

1

metri

10

0

30

0 km

10

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30

40

50


Rifugio Garda

Rifugio Alpini 6

7

Passo Tremalzo

Passo Nota

Cascata di PrĂ di Lavino 5

4

8

Diga di San Michele

Vesio Ustecchio

Capitello con fontana

9

Ponti 10 3

Sermerio 1

Pieve di Tremosine 2

Pregasio

31


01

Limone - Tremosine > Tremalzo da Pieve

Rifugio Garda e Rifugio degli Alpini a Passo Nota Diga di San Michele e Vesio Località attraversate 1 Pieve di Tremosine, 400 m 2 Pregasio, 494 m 3 Sermerio, 650 m 4 Diga di San Michele, 576 m 5 Cascata di Prà di Lavino, 1310 m 6 Passo Tremalzo, 1695 m 7 Passo Nota, 1222 m 8 Vesio, 656 m 9 Ustecchio, 511 m 10 Ponti, 368 m 1 Pieve di Tremosine, 400 m

di Pieve di Tremosine (1). Da qui, seguendo le indicazioni stradali per Sermerio, attraversiamo su strada asfaltata il borgo di Pregasio (2) e poi lo stesso Sermerio (3). Continuando sempre diritti raggiungiamo, dopo un breve tratto di discesa, l’incrocio con la strada Provinciale 38, in corrispondenza del quale troviamo le indicazioni stradali per Salò (a sinistra) e Limone (a destra). Attraversiamo la strada tenendo la sinistra e prendiamo la via secondaria davanti a noi, in direzione dell’ eremo di San Michele. Dopo pochi metri il fondo della strada diventa sterrato e con una pendenza dolce. Superata la diga di San Michele (4), seguiamo le indicazioni per Tremalzo, affrontando una lunga salita di 15 km su un terreno piuttosto stabile e sassoso, eccetto che per alcuni brevi tratti in ciottolato; la pendenza media è di poco inferiore al 10%, anche se in alcuni punti raggiunge il 15%. A circa 7 km dalla diga incontriamo, in corrispondenza di una fontana, un bivio che indica verso destra la direzione per Tremalzo. L’ultima volta che abbiamo percorso questo tratto la fontana non era attiva. Proseguendo, incontriamo a circa 1300 m s.l.m. la cascata di Prà di Lavino (5) e successivamente il rifugio Garda (6). Qui troviamo anche uno dei punti di ristoro dislocati lungo il percorso. Continuando verso passo Nota, scolliniamo dopo bocca di Val Marza superando la prima delle gallerie: qui inizia il primo vero tratto di discesa. Essendo questa vecchia strada militare percorsa in entrambi i sensi di marcia da ciclisti e pedoni, scendiamo sempre con prudenza e attenzione. Una volta superate altre gallerie, la prima delle quali piuttosto buia e con molte irregolarità nel terreno eroso dall’acqua, arriviamo a passo Nota (7), dove troviamo il rifugio degli Alpini, altro punto di ristoro molto frequentato dai biker. Qui giunti, anziché proseguire a sinistra verso bocca Fortini come il consueto giro del Tremalzo, prendiamo la destra seguendo le indicazioni per Corna Vecchia. Dopo circa 2 km di salita, Bocca di Val Marza

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i


sempre su strada militare, inizia un’altra discesa da godere metro dopo metro. Inizialmente è su sentiero, poi si allarga, a tratti si presenta piuttosto esposta e interrotta anche da alcune brevi gallerie abbastanza basse. Seguiamo questa strada fino a incontrare l’asfalto nei pressi di Vesio (8). Da questo paese si può tornare verso Pieve tenendo la destra attraverso la strada normale, oppure seguire il percorso, molto bello, della “Tremalzo superbike”. In questo caso si tiene la sinistra dopo aver superato un grande residence sulla destra, seguendo le indicazioni del percorso nordic walking 4 per Brasa. Dopo circa 1 km di leggera salita superiamo un bivio con le indicazioni per il sentiero 268 e proseguiamo diritti, sempre lungo la strada asfaltata. Dopo un altro chilometro circa, oltre dei campi da tennis, imbocchiamo un piccolo sentiero in discesa sulla sinistra, non segnalato, che è la continuazione del sentiero 268 prima incontrato. Percorrendolo con attenzione (fondo piuttosto smosso) ci ricongiungiamo con la strada asfaltata; tenendo la sinistra, dopo 500 metri di discesa, in corrispondenza di Casa Susy,

imbocchiamo via delle Fontane. A poche decine di metri seguiamo le indicazioni per Casa Bella, sempre tenendo la sinistra. Superato un altro tratto di sterrato ritroviamo l’asfalto e, con esso, le indicazioni del percorso numero 4 “Brasa”, che ci porteranno a prendere la destra attraversando il bel borgo di Ustecchio (9). Giunti sulla strada principale proseguiamo verso destra qualche metro e, attraversata la strada, imbocchiamo sulla sinistra un’altra mulattiera con fondo inizialmente smosso. Sempre seguendo le indicazioni del percorso numero 4 raggiungiamo un bacino, superato il quale saliamo qualche metro tenendo la sinistra e imbocchiamo un sentiero che ci conduce a Ponti (10). Continuando nel bosco seguiamo le indicazioni per Pieve. Superato un piccolo ruscello, manteniamo la destra salendo ancora qualche metro fino a raggiungere la strada asfaltata. Da qui teniamo la sinistra e ci ritroviamo, poco dopo, al punto di partenza.

Verso passo Nota

i

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