SIMONE MANZI
Simone Manzi
Tutte le falesie dalla Valchiavenna all’Engadina: oltre settanta proposte per questa guida che copre un territorio tanto vasto quanto denso di possibilità, per tutti i livelli e per tutte le stagioni. Dopo un periodo di pausa nell’apertura di nuovi siti di arrampicata, durante gli ultimi 15 anni l’intera area ha visto un nuovo boom di chiodatura e di valorizzazione di inedite aree d’arrampicata, sia nell’ambito delle falesie (basti pensare al notevole sviluppo dell’area di Uschione, sopra Chiavenna) sia in quello delle vie a più tiri, in bassa e media quota: è questo il caso della bella e soleggiata parete di Strem, in Val Bodengo, percorsa da una via storica firmata Paolo Cogliati e Nicola Noè e da numerosi altri itinerari di stampo sportivo, nati quasi tutti proprio negli anni 2000. Una regione rinomata per le bellezze naturali e storiche, ricca di innumerevoli possibilità di sport a contatto della natura e che, trovandosi sulle direttrici del Passo del Maloja e dello Spluga, è decisamente vocata al grande transito turistico.
VALCHIAVENNA rock
71 FALESIE. Valchiavenna, Valle Spluga, Val Bregaglia ed Engadina
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VALCHIAVENNA
71 FALESIE. Valchiavenna, Valle Spluga, Val Bregaglia ed Engadina
Simone Manzi è nato a Chiavenna nel 1992 e fin da piccolo ha frequentato la montagna stimolato dai genitori. A 19 anni ha cominciato ad arrampicare e a sciare e nei due anni successivi sono entrati in gioco anche lo scialpinismo e le cascate. Dal 2015 fa parte del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e ad oggi sta frequentando i corsi per Aspirante Guida Alpina. Ha arrampicato un po’ in Dolomiti e Monte Bianco, ma è soprattutto sulle montagne di casa, in Valchiavenna e Valmasino, che ha trovato la sua dimensione ideale, su pareti e vie spesso lontano dalle masse. Ha aperto alcune vie inedite e in quest’ultimo periodo si sta dedicando alla preziosa opera di riscoperta e richiodatura di vecchie vie storiche.
32,00 € IVA inclusa
ISBN: 978 88 98609 604
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EDIZIONI VERSANTE SUD | COLLANA LUOGHI VERTICALI | CLIMBING
Prima edizione. Ottobre 2018 ISBN 978 88 98609 604 Copyright © 2018 VERSANTE SUD S.r.l. Milano via Longhi, 10, tel. +39 02 7490163 www.versantesud.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Copertina
Matteo De Zaiacomo, Fizzichenu alta, 8b+, Il Caprone (© Paolo Sartori)
Testi
Simone Manzi
Traduzione in tedesco
Ursula Oberrauch
Disegni
Chiara Benedetto
Mappa generale e cartine Tommaso Bacciocchi. © Mapbox, © Open Street Map Simbologia
Tommaso Bacciocchi
Impaginazione
Stefano Vittori
Stampa
Monotipia Cremonese e Associati Srl (Cremona)
Ringraziamenti
Km ZERO
Guida fatta da autori che vivono e sviluppano l’arrampicata sul territorio
è una guida a KM ZERO!
cosa significa? che è più sana e ha più sapore, perché fatta da arrampicatori locali. come i pomodori a Km 0? certo! e la genuinità non è un’opinione. gli autori locali fanno bene a chi scala: - hanno le notizie più fresche e più aggiornate – non rifilano solo gli spot più commerciali – reinvestono il ricavato in nuove falesie gli autori locali fanno bene al territorio: - pubblicano col buonsenso di chi ama il proprio territorio; - sono attenti a promuovere tutte le località; - sono in rete con la realtà locale e infine la cosa più importante:
sulle loro rocce, c’è un pezzetto del loro cuore
Andrea Mariani, Marco (Chino) Geronimi, Riccardo Lerda, Nicola Ciapponi, Guido Lisignoli, Giovanna Mazza, Tino Busi, Vittorio Scartazzini, Nicola Noè, Paolo Cogliati, Emanuele Capelli, Alessandro Capelli, Rossano Libera, Max Raviscioni, Matteo Deghi, Paolo Martocchi, Davide Del Gener, Monica Tonica, Pio Guanella, Mario Sertori, Paolo Paggi, Salvatore Zangari, Lucio Pintus, Daniele Mancini, Eros Cornia, Gianmagno Menardo, Giulio Crotti, Renata Rossi, Jimmy Palermo, Enzo Nogara, Tommaso Salvadori.
Nota L’arrampicata è uno sport potenzialmente pericoloso, chi lo pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le notizie riportate in quest’opera sono state aggiornate in base alle informazioni disponibili al momento, ma vanno verificate e valutate sul posto e di volta in volta, da persone esperte prima di intraprendere qualsiasi scalata.
Km ZERO
Guida fatta da autori che vivono e sviluppano l’arrampicata sul territorio
Il 2% del ricavato di questa guida viene reinvestito in materiale per attrezzare vie e falesie
Simone Manzi
VALCHIAVENNA ROCK
Valchiavenna, Valle Spluga, Val Bregaglia ed Engadina 71 falesie
EDIZIONI VERSANTE SUD
Introduzione
INTRODUZIONE TECNICA ACCESSI ALLE AREE GEOGRAFICHE VValchiavenna ed Engadina sono regioni di grande transito, trovandosi sulle direttrici del Passo del Maloja e dello Spluga. Per chi proviene dall’Europa del Nord, la Valchiavenna, così come la vicina Valtellina, segna l’ingresso nelle solari località italiane, dove fa caldo e si mangia bene (per non dire del resto...), e rappresentano mete turistiche rinomatissime per le bellezze naturali e storiche, ricche di innumerevoli possibilità di sport a contatto della natura. Provenendo da Sud (Milano, Lecco) lungo la SS36 del Lago di Como e dello Spluga, si raggiunge Colico e si prosegue in Valchiavenna fino a Chiavenna, dove si diramano le due arterie per il Passo Spluga ed il Maloja, che dà accesso all’Engadina. Dal Nord, quando il P.sso Spluga è chiuso, è meglio portarsi fino a Como-Chiasso da cui si entra in Italia proseguendo fino a Lecco per immettersi sulla SS36; in alternativa, si può utilizzare il Julier-Pass per St.Moritz e l’Engadina, e quindi tramite il P.sso del Maloja scendere in Valchiavenna. La Valle dell’Inn da Innsbruk dà invece accesso alla bassa Engadina. In ogni caso si tratta di una rete stradale abbastanza scorrevole, salvo alcuni tratti in Valchiavenna (fino a Chiavenna), dove il traffico locale è spesso piuttosto intenso. CENNI GENERALI SULLE FALESIE E PARETI DESCRITTE L’arrampicata sportiva e moderna sono giunte in Valchiavenna e in Engadina molto gradualmente; difficile indicarne un inizio. In fondo l’arrampicata praticata da scalatori locali come Hans Peter Kasper o Carlo Pedroni, si discostava già dall’alpinismo di stampo classico e ricercava linee di salita in arrampicata libera sia in quota che sulle pareti di fondovalle. Riguardo queste ultime, bisogna considerare che in Valchiavenna ed Engadina le rocce non mancano, ma, confrontate alle pareti d’alta quota, alle strutture formidabili della vicina Val di Mello o alle belle pareti di ottimo calcare del lecchese, queste strutture possono apparire di importanza secondaria. Sull’onda delle importanti realizzazioni in queste aree circostanti, intorno alla fine degli anni settan-
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ta si iniziò anche in Valchiavenna ad attrezzare vie in arrampicata libera, con un’ottica che successivamente sarà definita “sportiva”. Dopo un’importante introduzione di puro bouldering sui sassi di Cimaganda, le prime vie vennero tracciate al Sasso Bianco di Prata, e successivamente alle Placche di Bette e Vho. Solo in un momento successivo si ricercarono itinerari più verticali e strapiombanti nelle falesie di Cranna e Poiatengo, nel settore superiore di Vho, nella Mezzera, Sasso del Drago ed Uschione. Le vie di più tiri seguirono un percorso a sé stante, con un’etica prevalente di apertura dal basso, all’Acquafraggia, Placche di Villa, Perone e, solo più tardi, sul repulsivo scudo del Castello, in Valle Spluga. Al di là del confine, in Svizzera, la situazione si muoveva parallelamente per opera degli arrampicatori engadinesi e della Bregaglia ma, a parte la storica falesia di Plaun da Lej e lo Spazzacaldera, la maggior parte degli itinerari si è sviluppato solo negli anni più recenti. Dopo un periodo di pausa apparente nell’apertura di nuovi siti di arrampicata, l’intera area ha visto negli ultimi 15 anni un nuovo boom di chiodatura e valorizzazione di inedite aree d’arrampicata, sia nell’ambito delle falesie (basti pensare al notevole sviluppo dell’area di Uschione, sopra Chiavenna) che in quello delle vie di più tiri in bassa e media quota: è questo il caso per citarne uno della bella e solare parete di Strem, in Val Bodengo, percorsa da una via storica firmata Paolo Cogliati e Nicola Noè e da numerosi altri itinerari di stampo sportivo nati quasi tutti proprio negli anni 2000. NOTE LOGISTICHE Tutte le zone prese in considerazione sono molto turistiche, in parte grazie anche agli sport invernali, e non ci sono quindi problemi per trovare sistemazioni adatte alle proprie esigenze e possibilità di spesa: si va da comodi campeggi organizzati ad alberghi e residences di ogni tipo. Oltre all’uscita “mordi e fuggi”, quindi, si consiglia vivamente di spostare il programma di un lungo tour arrampicatorio dalle solite falesie a queste regioni: anche chi pensa di conoscerle a fondo, troverà tantissimi spunti inediti.
PROTEGGIBILITÀ S1
Spittatura normale, come quella utilizzata in falesia. Distanza mai superiore ai 3-4 m tra uno spit e l’altro. Lunghezza potenziale caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze.
R1
Facilmente proteggibile con protezioni sempre solide, sicure e numerose. Limitati tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta qualche metro e volo senza conseguenze.
S2
Spittatura distanziata e tratti obbligatori tra le protezioni. Lunghezza potenziale caduta una decina di metri al massimo e volo senza conseguenze.
R2
Mediamente proteggibile con protezioni sempre solide e sicure ma più rade. Tratti obbligatori tra le protezioni. Lunghezza potenziale caduta qualche metro al massimo e volo senza conseguenze.
S3
Spittatura distanziata, passaggi quasi sempre obbligatori. Distanza tra gli spit anche superiore ai 5 metri, voli lunghi ma non eccessivamente pericolosi.
R3
Difficilmente proteggibile con protezioni non sempre buone e distanti. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta fino a 7-8 metri al massimo e volo con possibile infortunio.
S4
Spittatura molto distanziata (oltre i 7 metri), passaggi obbligatori. Una caduta può potenzialmente provocare un infortunio.
R4
Difficilmente proteggibile con protezioni scarse o inaffidabili e/o distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Lunghezza potenziale caduta fino a 15 metri con possibilità di fuoriuscita di ancoraggi e volo con probabile infortunio.
S5
Spittatura oltre i 10 m, passaggi obbligatori e tratti dove una caduta può sicuramente provocare un infortunio (caduta su terrazzi e cengie o al suolo).
R5
Difficilmente proteggibile con protezioni scarse, inaffidabili e distanti che terrebbero solo una piccola caduta. Lunghi tratti obbligatori. Possibilità di lunghe cadute e di fuoriuscita di ancoraggi che può determinare un volo fino a terra con infortunio sicuro.
S6
Spittatura solo parziale e posizionata lontano dai passaggi chiave, tratti molto lunghi, anche superiori ai 20 m, in cui una caduta può avere conseguenze anche letali.
R6
Improteggibile se non per brevi e insignificanti tratti lontani dai passaggi chiave del tiro. Una eventuale caduta può avere conseguenze anche letali.
IMPEGNO GLOBALE I
Via corta richiedente poche ore, nei pressi della strada e con comodo avvicinamento, ambiente solare e ritirata comoda.
V
Via molto lunga stile big wall, richiede normalmente un bivacco in parete. Ritirata difficile, ambiente severo.
II
Via di diverse lunghezze su una parete superiore ai 200 m, avvicinamento facile anche se può richiedere una discreta marcia, comoda ritirata.
VI
Big wall che richiede più giorni di permanenza in parete, ambiente di alta montagna, ritirata difficile.
III
Via lunga oltre i 300 m, ambiente severo, richiede quasi tutta la giornata per essere superata. Può richiedere un lungo avvicinamento e la ritirata può non essere veloce.
VII
Tutte le caratteristiche proprie del grado VI esasperate, come nel caso di big-wall himalayane che necessitano di una spedizione per essere superate.
IV
Via distante dal fondovalle. Richiede un’intera giornata per essere superata. La ritirata può essere complicata e non svolgersi sulla linea di salita.
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Introduzione
VALUTAZIONE ITINERARI MULTIPITCH Per classificare in maniera più completa le vie lunghe, si è adottata la scala estesa di valutazione che scinde l’impegno generale di una via (ambiente, lontananza dal fondovalle, lunghezza, impegno psicologico) da quello relativo alla distanza o alla posa delle protezioni. Tutto questo per forza separato dalla difficoltà tecnica, comunemente espressa con la scala francese. Avremo dunque tre parametri da valutare e quindi tre scale diverse da affiancare nella relazione di una determinata via: la difficoltà tecnica, la proteggibilità, l’impegno globale. Per avere l’idea più precisa di una via, sarà dunque necessario esprimerli sempre tutti e tre, perché nessuno di essi, preso separatamente, potrà dare sufficienti informazioni al ripetitore. LA DIFFICOLTÀ TECNICA Per tutte le vie si è adottata la scala francese. Per ogni itinerario viene indicato sia il grado massimo, sia quello obbligatorio. LA PROTEGGIBILITÀ Abbiamo utilizzato una scala che tiene conto esclusivamente della distanza e dell’affidabilità degli ancoraggi, usando la lettera “S” nel caso di vie spittate e la “R” nel caso di vie attrezzate a chiodi o non attrezzate. Per le eventuali vie miste la sigla è “RS”. Questa tabella è suddivisa in 6 livelli, dove il livello R6 consiste in una lunghezza quasi o totalmente improteggibile, con rischi anche letali in caso di caduta. Naturalmente la scala è aperta. L’IMPEGNO GLOBALE Questa scala sostituisce la scala classica francese (TD, ED...) nel valutare l’impegno globale di una via, l’ambiente in cui si svolge, la difficoltà di ritirata e la lontananza dal fondovalle. È sostanzialmente la scala americana in uso per le big wall, espressa in numeri romani da I a VII (ma si tratta di scala aperta) e affiancata alla difficoltà tecnica. Come si deduce dalla tabella la gradazione è slegata totalmente dalla difficoltà, che andrà quindi sempre affiancata al numero romano.
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BOLLETTINI METEREOLOGICI Bollettino Nivometeo Regione Lombardia 167837077 (numero verde) Bollettino Nivometeo AINEVA 0461230030 (interattivo) www.novanet.it/vvol/meteo Bollettino del Centro Geofisico Prealpino 0332285111 www.astrogeo.va.it/prevmete.htm Bollettino Svizzero in italiano voce Sud delle Alpi 004191162 Meteo Svizzera www.sma.ch
NUMERI E INDIRIZZI UTILI Uffici di informazione e accoglienza turistica www.valchiavenna.com consorzioturistico@valchiavenna.com — Chiavenna Piazza Caduti della Libertà +39 0343 37485 — Madesimo Via Alle Scuole +39 0343 53015 — Campodolcino Via D.R. Ballerini +39 0343 50611 — St.Moritz Via Maistra, 12 +41 81 837 33 33 Soccorso stradale +39 0343 32260 +39 0343 32519 Soccorso Alpino Italia 112 Soccorso Alpino Svizzera 1515
Carabinieri 112 Polizia 113 Vigili del fuoco 115 Emergenza sanitaria e ambulanze 118 Polizia stradale Valchiavenna +39 0343 41829 Guardia medica Chiavenna +39 800 312 678 Ospedale Chiavenna Via della Cereria, 4 +39 0343 67111 Servizio taxi +39 338 8332068 (Chiavenna) +39 335 6300949 (Campodolcino) +39 342 9414560 (Piuro) Se volete contattare l’autore: Simone Manzi +39 329 747 975 5 www.facebook.com/manzo92 manzisimone@hotmail.it
BIBLIOGRAFIA A.Pavan, G.Lisignoli, M.Quintavalla, Valtellina Valchiavenna Engadina, Falesie e vie sportive G.Lisignoli, Valchiavenna Rock Climbing G.Lisignoli, sito web Camping Acquafraggia (www.campingacquafraggia.com) A.Gogna, A.Recalcati, Guida dei Monti d’Italia. Mesolcina Spluga, Monti dell’Alto Lario U.Ettlin, A.Matossi, Guida all’arrampicata sportiva, 85 nuove vie in Engadina (edizione 2011+aggiornamento 2017)
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INDICE E CARTINA Introduzione tecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Esposizione delle falesie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Legenda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 VALCHIAVENNA
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1 Cima delle dune . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 2 Sentinella di Val Codera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 3 Pizzo Annamaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Pizzo Annamaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 Sasso Campedello - Torre Giorgione . . . . . . . . 47 4 Placca di S.Andrea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 5 Placche di Segname . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 Placche di San Pietro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 Placche di Segname . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 6 Placche del Pipeta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 7 Segname Climbing park . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 Settore Menhir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 Settore Grande placca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 Settore “Il bene e il male” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 Settore Dugongo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 8 Placche del Martedì . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 9 Contrafforte di Pizzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 10 Placche di Mese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 Placche Di Mese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .72 Pilastro Dimenticato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 Pilastro dei Numeri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79 La Torre Nera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .82 Hubble . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 Ciao Stefi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 11 Placche di Bette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 Settore destro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 12 Dalò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 Sasso del Tornante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 Dado di Dalò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 Sench di Dalò . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 Settore “Nasino” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 Settore monotiri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 Settore Gundam . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104 13 Poiatengo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108 14 Uschione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110 Paretone di Uschione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112 Settori alti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113 Le Fate Nere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113 Holympo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114
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Il Tempio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115 Le terrazze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115 Il Tempio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116 Il Guru del bosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117 15 Tanno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118 Il guardiano di cemento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121 16 Valcondria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 17 Crazy Crack . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 18 Sasso Bianco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 Sasso del dormiglione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Sasso marrone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Settore centrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 19 Lottano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 VAL PILOTERA
136
20 Placchette della valle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 21 Il Castello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 22 Lo Specchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142 23 Gemelli di Lavorerio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 VAL BODENGO
150
24 Placche di Gualdo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152 25 Placche del Boggia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156 26 Barzena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160 Placche di Barzena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164 Il Fantasma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167 Placche Verdi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168 27 Placche bianche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172 28 Placche nere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176 29 Il Mott . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178 30 Garzelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184 Caduta dei Giganti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186 Paradis di Om . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187 Il Veliero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 188 31 La Culla . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190 32 Settimo Cielo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192 33 La Cattedrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198 34 Giardino dei faggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202 Placca striata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205 35 Precipizio di Strem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206 Placche e parete dell’Aquila . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211 La Ragnatela . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212 Precipizio di Strem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 218 Parete del Prete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220
36 Scivolo di Corte Terza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222 37 Bastionata di Corte Seconda . . . . . . . . . . . . . . 224 VALLE SPLUGA
226
38 Mescolana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228 Falesia del Biscione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229 Falesia di Mescolana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 230 Placche di Mescolana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232 39 Tetto di Pablo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234 40 Il Castello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .236 41 Parete della Birreria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240 42 Palm Beach . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242 Settore Paletta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244 Settore moulinette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246 Settore Palm Beach . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 246 43 Lirone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 248 44 Perone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252 Placche di Cimaganda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256 45 Il Portone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .258 Il Portone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 260 Placche di Memo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .263 46 Vho . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 264 Sasso Babau . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265 Settore Mimolus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265 Settore Fiabe per Samantha . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 266 Settore Echipata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268 Settore SuperLeo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 269 Settore Viaggio in Marocco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 270 Settore Galleria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271 Settore Placche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271 47 Pizzo Casa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .274 VAL BREGAGLIA
278
48 La ciclabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 280 Paretina dell’amico Fritz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 281 Falesia dell’Infern . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 281 Pilastro di sinistra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 283 49 Cranna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 284 Settore inferiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 286 Settore superiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 287 Falesia dell’Edera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289 Settore “Orinari” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 290 50 Il Caprone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292 Settore Cagatorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 295 Settore centrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 296 51 Falesia di Savogno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300 52 Mezzera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 302 Sasso del Dolfa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303
Sassi Apache . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303 Parete principale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305 Settore destro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305 Sasso Edvige . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305 53 Acquafraggia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306 Settore Cascata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308 Settori Falesia e Italia 90 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 310 Settore Falesia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 310 Settore Italia 90 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 312 Settore Boiler . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 313 54 Scilano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 314 Settore Il Balz . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 316 Settore basso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 316 55 Sasso del Drago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 318 Settore Drive In . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321 Settore La Fonte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322 Settore Placchetta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322 Settore Alto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322 Sasso inferiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 328 Settore Nessy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 328 56 Parete di San Soussì . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330 57 Placche di Villa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 332 Settore 32 Dicembre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334 Settore Via col vento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336 Placche dei coscritti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 338 58 Pos Motta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 340 59 Scudo di Sciucco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 344 ENGADINA – VAL POSCHIAVO
348
60 Spluga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 350 Settore destro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 351 Settore centrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 352 Settore sinistro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 353 61 Plaun da Lej . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 354 Settore principale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 355 Settore basso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 357 Settore vie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 358 62 Polveriera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 360 63 Surlej . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 364 64 Morteratsch . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 368 Settore Essiccato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 369 Settore placche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 371 Settore Blocco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 371 Settore Cunetta alto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372 Settore Cunetta basso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373 Settore Kibe ’96 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373 65 Grip Zupo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 374 66 Tinnergarten . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 376
9
Indice e cartina
67 Lagalb . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378 Settore Paraid Grischa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380 Settore Crap Nair . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 381 Settore Paraid Costschna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 382 Settore Ei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 383 Settore Sommerschnee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 385 Settore Sommervogel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 386 Settore Steinbockweg . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 387 Settore Lagalbriss . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 388 Settore Bergsteigerschule . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 389 68 Val Minor . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 390 69 Cavaglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 392 Settore superiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 393 Settore inferiore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 393 70 Cantone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 394 71 Falesia di Miralago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396 Settore Paretone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 397 Settore Diamante Rosso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 398 I PROTAGONISTI Andrea Mariani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Andrea Savonitto (Il Gigante) . . . . . . . . . . . . . . . 20 Emanuele & Alessandro Capelli . . . . . . . . . . . . . . 21 Matteo Deghi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Marco “Chino” Geronimi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Nicola Noè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Paolo Cogliati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Guido Lisignoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Pio Guanella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Renata Rossi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 Riccardo Lerda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 “Lotta Continua” di Nicola Noè e Paolo Cogliati . . . . . . . . . . . . . . . . 30
Maximiliano Piazza, Giò, 7c, Scilano (© Michele Crepaldi)
10
11
Sur
Innerferrera
Passo dello Spluga
2117 3279
Lai da Marmorera Marmorera
47
Pizzo Tambò
Montespluga
L. di Montespluga
di
Pizzo Ferrè
Bivio
Lei
3209
Piz Timun
3103
Avers
Lago
Isola Madesimo
2948 Pizzo Groppera
Maloja
Campodolcino Casaccia
3163
46
Pizzo Stella
45 41 42-44 40 38 39
Bregaglia
San Giacomo Filippo
Prosto
11 12
CHIAVENNA 10
51 50 53 52
49
13
48
14 1516 17-19 Prata
59 57 58
Stampa
Ponteggia
Lägh de l’Albigna
55 56
54
Camportaccio
31-34
29
26-28
25
Gh.io dell’Albigna
09
Gordona
20
23 35 36
21 24
07 08 06 05
Bodengo 30
Somaggia
Samolaco
37
Codera
04
03
Bagni di Masino
San Martino Preda Rossa
02
Novate Mezzola 01
Val Masino
Lago di Mezzola
Ardenno
L
12
o ag
Dubino
m
o
GRAVEDONA
di
Gh.io del Forno
L. del Truzzo
22
Maloja 1815
Co
COLICO
Delebio
Talamona
MORBEGNO
Livigno
Celerina
Sankt Moritz
Pontresina
L. di St. Moritz
Julierpass 2284
63
65
Silvaplana
66
Lago di Silvaplana
Lago
67 68
64
Sils im Engadin / Segl
60 61 di Sils
3546
Piz Tschierva
Maloja
Malojapass 1815
Vadret da Tschierva
4049
Vadret Vadret da Sella da Roseg 3189
Piz Palü
Ve d re
tta
di
69
F
ari
Vedretta di Scerscen Inferiore
a
Vadret da Fedoz
3900
Pizzo Bernina Vedretta di Scerscen Superiore
Lago Bianco
Vadret Pers
Bacino di Alpe Gera
Chiareggio
L. Pirola
Passo del Bernina 2330
ell
Piz Fedoz
Vadret da Mor teratsch
62
Gh.io del Forno
saccia
Samedan
Poschiavo
Bacino di Campo Moro
70
L. Palù
L. di Poschiavo
Pizzo Scalino
Gh.io del Disgrazia
3323
Gh.io Ventina
71
Chiesa in Valmalenco Brusio
Preda Rossa
Spriana
TIRANO
Bianzone
Berbenno di Valtellina
Castione
SONDRIO
Chiuro
Teglio Tresenda Aprica
13
Esposizione delle falesie
EST
NORD
OVEST
SUD
IL PORTONE PIZZO ANNAMARIA PLACCA DI S.ANDREA PLACCHE DEL MARTEDÌ PLACCHE DEL PIPETA PLACCHE DI MESE
PLACCHE DI SEGNAME SEGNAME CLIMBING PARK TETTO SPLUGA VAL MINOR
SCILANO VALCONDRIA
NORD-OVEST CICLABILE GARZELLI POIATENGO TANNO
NORD-EST GEMELLI DI LAVORERIO PLACCHETTE DELLA VALLE
CONTRAFFORTE DI PIZZO CRAZY CRACK FALESIA DI MIRALAGO LIRONE PARETE DELLA BIRRERIA
PARETE DI SAN SOUSSÌ PERONE PIZZO CASA USCHIONE VHO
ACQUAFRAGGIA BASTIONATA DI CORTE SECONDA CIMA DELLE DUNE CRANNA FALESIA DI SAVOGNO GIARDINO DEI FAGGI GRIP ZUPO IL CAPRONE IL CASTELLO IL MOTT LA CATTEDRALE LA CULLA LAGALB LOTTANO MORTERATSCH PALM BEACH PLACCHE BIANCHE PLACCHE DEL BOGGIA PLACCHE DI VILLA PLACCHE NERE PLAUN DA LEJ POS MOTTA PRECIPIZIO DI STREM SASSO BIANCO
SCIVOLO DI CORTE TERZA SCUDO DI SCIUCCO SETTIMO CIELO SPLUGA SURLEJ
Settore Ragnatela, Precipizio di Strem
14
SUD-EST BARZENA DALÒ IL CASTELLO LO SPECCHIO MEZZERA PLACCHE DI GUALDO POLVERIERA SASSO DEL DRAGO SUD-OVEST CANTONE CAVAGLIA MESCOLANA PLACCHE DI BETTE SENTINELLA DI VAL CODERA TINNERGARTEN
15
5
Valchiavenna > 46°16’23”N 9°22’34”E
PLACCHE DI SEGNAME 300/500 m
Bellissime placconate un poco interrotte dalla vegetazione dove si trovano vari itinerari in aderenza, da quelli di due lunghezze ad altri che arrivano ai 300-500 metri. Alla base troviamo il settore delle Placche di San Pietro, attrezzato da Matteo Monti e Alberto Allevi insieme a Emanuele e Alessandro Capelli, con vie di due lunghezze di corda. Arrivati alla sommità si può continuare su uno degli itinerari dopo descritti arrivando anche fino in cima alla struttura dove svetta la Torre del Segname che dà il nome alla struttura.
altitudine
Est
esposizione
ÙÙÙÙ ÙÙÙ bellezza
ÙÙÙÙ
ACCESSO STRADALE Da Colico in direzione Chiavenna lungo la SP2 arrivare alla frazione San Pietro (Samolaco); giunti ad un benzinaio svoltare a sinistra in Via Tonaia e proseguire fino al primo incrocio con Via Overina. Svoltare quindi a destra, al bivio tenere a sinistra, seguire la strada prima asfaltata e poi sterrata attraversando anche un guado su un torrente e arrivando infine al parcheggio dove si lascia la macchina al termine della sterrata (prestare attenzione a non entrare nei prati a sfalcio privati).
chiodatura
Gneiss
tipo di roccia
ÙÙÙÙ ÙÙÙ tranquillità
ÙÙÙÙ comodità
ÙÙÙÙ ÙÙ parcheggio
1/10 min.
Tino Busi, Guardia e ladri, 7a/A0, Placche di Segname (© Riccardo Lerda)
avvicinamento
Si - No principianti
Si - No
si scala con la pioggia
Si - No per famiglie
Si - No vie lunghe
8 2 2 2
1
1
<5a 5a 5b 5c 6a 6b 6c 7a 7b 7c 8a 8b 8c 9a ?
52
AVVICINAMENTO Per la via “Due Papi” dall’auto puntare all’evidente struttura a destra di una casa. Per le Placche di San Pietro seguire invece il sentiero in piano che costeggia il fiume Mera e che in 2 minuti porta alla base delle vie. È possibile raggiungere il terrazzo alla partenza delle vie superiori (Placche di Segname) proseguendo ancora per poco; dopo una scalinata, dove il sentiero riprende ad essere pianeggiante, continuare per circa 50m e salire per traccia verso sinistra in corrispondenza di una cengia con placca muschiosa e di un cartello (5 min.). Segname Climbing Park
Placche del Pipeta
Cà Pipeta
Torre del Segname
“Due Papi”
Avert Segname torrente Boggia
Placche del Martedì Via Ronscione San Pietro San Pietro
sentiero per Gordona
mulattiera centrale elettrica
Placche di Segname
ristorante / kartodromo “Boggia”
centrale idroelettrica
Placche di San Pietro Gordona
53
5 Valchiavenna Placche di Segname
1. DUE PAPI G. Lisignoli, A. Mariani, 2014 6b (6a+ obbl.) /S2/I • 90m (3L) Riprende una vecchia via chiodata dall’alto da Franco Giacomelli con tracciato più diretto. Offre una bella arrampicata di placca con comodo accesso e discesa in doppia.
6a
6b
PLACCHE DI SEGNAME “DUE PAPI” 6b
1 PLACCHE DI SAN PIETRO L1 6a 35m Poco in diagonale a sinistra e poi dritti 2. SENZA NOME su bella placca L2 6b 30m Diritti sopra la sosta, tettino e placca fino in cima 3. SENZA NOME 6a+ 35m Simile alla precedente con alcuni passi più delicati 4. PESTE NERA L1 6b 30m Sezione più difficile in corrispondenza di un tettino a metà tiro L2 6c 30m Difficile placca in aderenza verso sinistra sul filo di un pilastro L1 6c 35m Parte poco sotto un’evidente lama al margine destro 5. BLACK MAMBA della parete e prosegue su una bellissima fessura di dita L2 6c 25m Verso sinistra ad un diedrino, cengetta e dritti su placca incisa da una fessura; via molto bella, utile 1 friend N 1 BD per L2 DISCESA Da tutti gli itinerari è possibile scendere in doppia oppure dall’uscita traversare verso destra con corda fissa fino alla cengia di partenza delle Placche di Segname; da qui è possibile proseguire su una delle vie presenti oppure, tramite il sentiero di accesso alle placche, scendere comodamente fino alla base. PLACCHE DI SEGNAME 6. ROSA DEI VENTI F. Giacomelli, R. Rossi, 1990 6b+ (obbl.) /S2/II • 280m (7L) Arrampicata eccellente su roccia sempre ottima.
54
È la prima via della struttura, a lungo rimasta segreta fino alla sua richiodatura. La linea di salita si snoda su diverse placconate con spostamenti su cenge intermedie per i raccordi, senza rag-
giungere la sommità della struttura. La via è stata nuovamente richiodata con spit fix inox in parte da M. Bongianni ed in seguito da G. Lisignoli che ha apportato alcune varianti sulla seconda e terza placconata. Consigliate forbici o seghetto per una pianta di rovi sulla prima cengia! Materiale: mezze corde 50m Discesa: È possibile scendere in doppia sull’itinerario di salita ma è consigliabile scendere brevemente in un canale boscoso verso sinistra (faccia a monte) fino ad una cengia verso destra o meglio ancora fino ad un pianoro sopra ad un’altra placconata; individuare un grosso albero con cordoni e maglia rapida dal quale si comincia la discesa utilizzando le soste di calata della via “Guardia e ladri”.
cui corre la via, che in questo caso raggiunge la sommità della struttura proprio nei pressi della torre. Materiale: mezze corde 50m, ev. friends fino al 0.75 BD Discesa: Ci si può calare in doppia dall’itinerario di salita anche se molto sconsigliabile, oppure dalla torre prendere il sentiero che scende subito verso sinistra (dir. Colico) e che riporta fino al paese di San Pietro in loc. Ronscione; poco prima di arrivare alla sterrata fuori dal bosco, in corrispondenza di un palo in acciaio (cartello) lasciare il sentiero imboccando una debole traccia con bolli rossi; arrivati in un punto più esposto prendere a destra seguendo sempre i bolli e, con traccia sempre più marcata, si torna nei prati e quindi alla sterrata percorsa in auto.
7. GUARDIA E LADRI M. Geronimi, A. Mariani, 2008 7a/A0 (6c obbl.) /S2/III • 500m (13L) Lunghissima via su roccia bellissima, più difficile della precedente, molto bella ed impegnativa anche se nella parte finale compie diversi spostamenti tra la vegetazione per poter collegare le varie placche su
8. MISTERIO Autori sconosciuti. Richiodata da G. Lisignoli, 2011 6b+ (6b obbl.) • 35m Fantastico tiro in aderenza e precisione, difficile e continuo. Fra le più belle placche in zona.
PLACCHE DI SEGNAME PLACCHE DI SAN PIETRO
6a+
6a
6c
6c
6a 6c 6b
2
3
4
5
55
10 Valchiavennaâ&#x20AC;&#x192; Placche di Mese
Tino Busi, Pollice Verde, 6b+, Pilastro Dimenticato, Placche di Mese (Š Riccardo Lerda)
78
PILASTRO DEI NUMERI (46°18’27”N 9°22’43”E) Di forma simile alla precedente ma di dimensioni più contenute, offre due itinerari di 4-5 tiri di corda, uno più abbordabile ed uno più impegnativo; dalla base delle “Placche di Mese” continuare poco verso sinistra, risalire una ripida traccia con corda fissa dopo un ruscello e proseguire in salita su sentiero con ometti fino alla base della struttura (cartello) (5 min.). 15. W IL 69! R. Lerda, M. Chino Geronimi, 2012 6b (6a obbl.) /S2/I • 120m (4L) Parte a sinistra dello spigolo per poi rimontarlo e continuare su placca; il passo di 6b al secondo tiro risulta ben protetto ed azzerabile; molto belli il terzo e quarto tiro. La via asciuga molto velocemente. Necessari 10 rinvii, mezze corda o corda intera 70m ed ev. friend BD 0.5 per ultima lunghezza. La discesa viene effettuata in corda doppia dalla via a fianco. 16. W 73 G. Lisignoli, A. Mariani, G. Mazza, 2012 6c 1pa (6b obbl.) /S2/I • 120m (5L) Itinerario parallelo al precedente con difficoltà più elevate ed un passo non ancora salito in libera all’uscita del quinto tiro (7b??) che sale su un muro verti-
cale di roccia ottima; la via va in ombra prima di “W il 69!”; necessari 12 rinvii, mezze corde o corda intera 70m. La discesa viene effettuata in doppia dalla via di salita (con mezze corde 60m possibili due sole doppie da S5 ed S2). 17. VARIANTE S. Manzi, E. Cornia, 2015 7a /S2 • 40m Bella variante d’attacco di “W 73” che sale una grossa lama staccata dal resto della parete posta poco più in alto e a destra degli altri attacchi e che si ricollega direttamente alla S2 dopo un tratto su bella placca scura; chiodata dal basso con l’aiuto della pianta vicina, la difficoltà è data invece senza il suo utilizzo.
Cordata impegnata sulla via W il 69!, 6b, Pilastro dei Numeri, Placche di Mese (© Simone Manzi)
79
12 Valchiavenna Dalò
Matteo De Zaiacomo sulla bellissima fessura di Vanessa, 8a, Sasso del tornante (© Andrea Ciscato)
98
DADO DI DALÒ (46°19’29”N 9°23’31”E) Struttura posta sempre alla sinistra di un tornante della strada ma più in alto e maggiormente nascosta dalla vegetazione circostante: la roccia è la medesima ma molto più pulita dell’altro settore, con bellissimi monotiri e due belle anche se corte vie. Le discese avvengono in corda doppia dagli itinerari di salita. AVVICINAMENTO Dal parcheggio per il “Dado” seguire il sentiero che dal cartello della ferrata scende leggermente con indicazioni per i Crotti di Bette; il sentiero attraversa poi il cortile privato di una casa e riprende a scendere più ripido in direzione dei Crotti di Bette. Dopo alcuni tornanti in corrispondenza di una curva del sentiero verso sinistra (cartello) uscirne a destra e raggiungere in breve la base della struttura visibile poco più in alto. (3 min.) 3. SPARTACO L1: 6a+ 30m. Placca tecnica a risalti L2: 7b 30m. Muro tecnicissimo con roccia super! 4. SILVESTER G. Lisignoli, G. Mazza, 2010 80m (4L) • 6b (6a obbl.) /S2/I Via divertente e poco impegnativa ad eccezione del bel traverso di L3 comunque ben chiodato. Portare eventualmente friend da 1 a 3 per le prime lunghezze. Discesa con 3 calate da 25m sulla via. 4c
5. TAIBÒ 6c+ • 20m Molto bello e tecnico su placca verticale
7b 6b
6. RUBACUORI 6c • 20m Lungo il filo del pilastro 7. ONDA MELODIA 7a+ • 20m Passaggi iper-delicati su roccia eccellente
5c
6a+
6c+
7a+ 6c
DALÒ DADO DI DALÒ
5b
3 4
7 5
6
99
Valchiavenna Dalò
SENCH DI DALÒ Costituisce il settore principale dell’area, con itinerari che vanno dai 20m del settore monotiri (al momento in gran parte ricoperti da muschio) ai 450m della via “Gundam e Tatiana” che arriva fin sulla cima della struttura.
SETTORE “NASINO” (46°19’38”N 9°23’24”E) AVVICINAMENTO Imboccare il sentiero per la ferrata con segni bianco-rossi che dal cartello sale prima ripido su scalini in legno e poi più pianeggiante verso sinistra. Seguire il sentiero nel bosco fino ad arrivare in vista di una zona con molte piante cadute; poco prima di arrivarvi abbandonare il sentiero e salire senza traccia obbligata per alcune decine di metri nel bosco in direzione della parete ormai visibile (10 min.). È possibile raggiungere il settore “Gundam” anche da qui costeggiando la base della parete fino ad incrociare il sentiero che sale al percorso attrezzato e quindi alle altre vie.
Settore “Nasino”
100
Via ferrata
Via ferrata
10
8
9
101
35
Val Bodengo > 46°16’10”N 9°16’49”E
PRECIPIZIO DI STREM 1400 m
Sicuramente il settore più ampio ed importante dell’arrampicata in Val Bodengo; l’impressionante parete del Precipizio di Strem, visibile già dalle case di Bodengo sopra il nucleo di Corte Terza, dà un’idea della varietà di itinerari che vi si sviluppano. La prima via “Lotta Continua” fu aperta in ben 9 giorni, bivaccando in parete nel luglio del 1994 dalla cordata Paolo Cogliati – Nicola Noè, insieme a Luca Valli e Vittorio Tamagni rispettivamente durante il primo ed il secondo dei tre tentativi effettuati; i 4 attaccarono in uno dei punti più aggettanti e difficili dell’intera parete con l’intenzione di prepararsi ad un viaggio nella vallata californiana dello Yosemite. Risultato: ne uscì una via ben più difficile e aleatoria di tutto ciò che avrebbero ripercorso negli USA. La roccia stupendamente lavorata e colorata e l’ottima esposizione a sud e al riparo dal vento hanno fatto sì che, soprattutto negli ultimi due decenni, il numero delle vie aumentasse a dismisura, sia sulla parete principale che su quelle adiacenti. L’arrampicata risulta molto varia, con tratti atletici in strapiombo e altri in verticale su tacche e bellissimi buchi scavati dall’acqua, mentre la chiodatura risulta ottima a spitfix inox 8 e 10mm su quasi tutte le vie.
altitudine
Sud
esposizione
ÙÙÙÙ bellezza
ÙÙÙÙ chiodatura
Gneiss
tipo di roccia
ÙÙÙÙ ÙÙÙ tranquillità
ÙÙÙÙ ÙÙ comodità
ÙÙÙÙ ÙÙÙ
ACCESSO STRADALE Vedi introduzione alla Val Bodengo. Da Donadivo proseguire in piano lungo la strada per la Val Bodengo, oltrepassare il nucleo di Bodengo, percorrere la sterrata che ne segue fino al suo termine in loc. Corte Terza.
parcheggio
variabile avvicinamento
Si - No
Precipizio di Strem
principianti
La Ragnatela
Parete del prete
Si - No
Parete dell’Aquila
si scala con la pioggia
Si - No per famiglie
Si - No
Placche dell’Aquila
vie lunghe
19
8 5 1 1
3
5 1
1
<5a 5a 5b 5c 6a 6b 6c 7a 7b 7c 8a 8b 8c 9a ?
206
Scivolo di Corte Terza
corde fisse torrentello in secca
Corte Terza
Andrea Mariani nel diedro di L8 de Il pilastro degli estremi, 7a, Precipizio di Strem (© arch. Simone Manzi)
AVVICINAMENTO Per i settori “Placche e Parete dell’Aquila”: risalire il prato dietro le case di Corte Terza individuando alcuni ometti in sasso all’inizio del bosco; da qui seguire una traccia che sale sul costone sulla sinistra idrografica del torrente (spesso in secca) che scende dalle pareti. Giunti quasi alla fine del conoide (cartello), risalire per traccia il bellissimo bosco di
grossi faggi sulla destra fino alla base dell’evidente placconata (20 min. dall’auto). Per il settore “La Ragnatela” ci sono due possibilità: è possibile percorrere una delle vie alle “Placche dell’Aquila”, dalla cengia erbosa al loro termine piegare decisamente a sinistra fino ad un terrazzo panoramico e da qui, per deboli tracce di passaggio, costeggiare la base della parete fino al promontorio
207
35 Val Bodengoâ&#x20AC;&#x192; Precipizio di Strem
Parete del prete
Scivolo di Corte Terza
208
Precipizio di Strem La Ragnatela
Parete dell’Aquila
Placche dell’Aquila
dal quale parte “Cavallette Volanti” prima della placca con corda fissa. Più veloce e consigliato invece è il sentiero attrezzato che conduce direttamente al promontorio sopra citato: in questo caso dalla base delle placche proseguire ancora per traccia in salita verso sinistra fino a che non si individua la prima corda fissa legata ad un albero una ventina di metri a sinistra del canale che costeggia le placche. Da qui seguire le corde e le tracce di passaggio sul costone, salire una zona erbosa sulla destra rientrando poi verso sinistra fino ad un’altra corda fissa vicino ad una piccola betulla; al termine della fissa salire per prati e roccette prima a destra e poi sul filo del pilastro fino al promontorio dove attacca “Cavallette Volanti”. Da qui attraversare la facile placconata con corde fisse fino a che si arriva nella conca sovrastata dalla parete del settore “Ragnatela” (45-60 min. dall’auto). Per raggiungere le vie sul “precipizio di Strem”, da questo punto è necessario risalire il pendio boscoso alla base della parete stando sulla sinistra fino a che si sbuca sui prati superiori; da qui costeggiare la base della parete (90-105 min. all’attacco de “La Bella e la Bestia). Il sentiero di accesso alla Parete del Prete segue invece un diverso tracciato: dal torrente spesso in secca prima delle placche, non salire a destra ma proseguire invece all’interno del greto fino al suo termine; uscirne quindi verso sinistra (bolli rossi), attraversare in piano/salita la zona erbosa e quindi più ripidamente il bosco. Allo sbarramento roccioso deviare a sinistra e risalire il canalino che si trova, poi ancora in ripida salita oltrepassando un grosso abete caduto. Seguire i bolli rossi che portano ad imboccare un ripido canale chiuso da un grosso tetto dal quale si esce a sinistra, rimontare un masso e attraversare la placconata entrando nel bosco a sinistra; da qui ancora dritti o leggermente a sinistra si risale una placca con cenge sempre verso sinistra; seguire il filo del pilastro e poi un canale umido fino ai prati alla base della parete (45-60 min. dall’auto). DISCESA Tutte le discese vengono effettuate con calate in doppia da 50m lungo la via di salita salvo dove diversamente specificato.
Il pittoresco alpeggio di Corte Terza con alle spalle il Precipizio di Strem
209
Chiavenna
VALLE SPLUGA
38 MESCOLANA 39 TETTO DI PABLO 40 IL CASTELLO 41 PARETE DELLA BIRRERIA 42 PALM BEACH 43 LIRONE 44 PERONE 45 IL PORTONE 46 VHO 47 PIZZO CASA
228 234 236 240 242 248 252 258 264 274
Come si evince con facilità da qualsiasi carta geografica della zona, la vallata principale e cioè la vera e propria Valchiavenna ad un certo punto si divide in due rami minori: quello più lungo e stretto, che prosegue verso nord incuneandosi sempre più tra i confini elvetici, è la Valle Spluga. Questa vallata, inizialmente stretta e poco attraente, si riscatta appieno una volta saliti maggiormente in quota e verso Madesimo e il Passo Spluga, che fa da confine naturale con la Svizzera. Ad esclusione di un breve itinerario tracciato sopra l’abitato di Montespluga, le falesie, così come le vie multipitch, si sono sviluppate nell’area compresa tra San Giacomo Filippo e Campodolcino, a quote comprese tra i 500 e i 1000 metri s.l.m. con esposizione prevalentemente ad est e ad ovest, anche se non mancano aree prettamente invernali come la parete del Castello o la calda falesia di Mescolana.
226
Passo dello Spluga
Gh.io di Suretta Sud
2117
47
3279
Pizzo Tambò Montespluga
L. Nero
L. di Montespluga
Gh.io da Niemet L. di Emet
Gh.io del Ferrè
3209
Piz Timun
3103
Pizzo Ferrè
SS36
3022
M. Mater
ISOLA L. d’Isola
MADESIMO
2865
M. Caurga
Pianazzo
2812
M. Bardan
2375
Motta di Sotto
M. Tignoso
2948
Pizzo Groppera CAMPODOLCINO
2805
L. di Prestone
Il Dente
Prestone
3013
Pizzo Quadro
46
3024
3163
Pizzo Stella
Vho
Pizzo Sevino
45 2967
Lirone
L. del Truzzo
Pizzo Pombi
2959
Cimaganda
Madonna del Gallivaggio
Spalla
44 43 42 41
1670 Motta Secca 2482
2723
Pizzo del Torto
40 San Rocco San Bernardo
39
38
Pizzo Alto
SS36
227
38
Valle Spluga > 46°21’07”N 9°22’09”E
MESCOLANA 800 m
Si tratta di un insieme di tre settori divisi tra loro, posti ad altezze crescenti e che presentano caratteristiche molto diverse fra loro sia per quanto riguarda la tipologia di roccia e di arrampicata, sia per lo sviluppo degli itinerari presenti. La prima falesia che si incontra salendo lungo il sentiero è quella del “Biscione”, con roccia di tipo granitoide di colore grigio, verticale o leggermente strapiombante e con bei tiri tecnici e di equilibrio; i primi chiodi vennero piantati nel 1993 da Simone Gorelli, a cui sono seguiti numerosi altri arrampicatori negli anni seguenti. L’ombra offerta dalle piante e il riparo dal vento permettono di scalare anche in estate o meglio nelle mezze stagioni. Proseguendo si arriva al secondo settore, Mescolana appunto: qui la parete cambia molto, la roccia è di colore giallo e lavorata con fessure verticali e rovesce in strapiombo; chiodata da Pio e Davide Guanella a partire dal 2008, trova il periodo di frequentazione ideale in inverno e nelle mezze stagioni anche con vento forte da nord grazie all’ottima esposizione. Le Placche di Mescolana rappresentano infine l’ultimo dei tre generi di scalata più diffusi in valle, e cioè la placca d’aderenza con bella roccia anche se disturbate dalla vegetazione soprattutto nella fascia centrale.
altitudine
Sud-Ovest esposizione
ÙÙÙÙ ÙÙÙ bellezza
ÙÙÙÙ ÙÙÙ chiodatura
Gneiss
tipo di roccia
ÙÙÙÙ tranquillità
ÙÙÙÙ ÙÙ comodità
ÙÙÙÙ ÙÙ parcheggio
variabile avvicinamento
Si - No
Placche di Mescolana
principianti
Si - No
Mescolana
si scala con la pioggia
Falesia di Mescolana
Si - No per famiglie
Si - No
verso la cava - galleria
vie lunghe
Falesia del Biscione
6 6
37
7
7
5 2
2
<5a 5a 5b 5c 6a 6b 6c 7a 7b 7c 8a 8b 8c 9a ?
228
Campodolcino Chiavenna 5 km
ACCESSO STRADALE Percorrendo la SS36 in direzione Madesimo superare il paese di San Giacomo Filippo, le case in loc. Vignola e una casa addossata ad un grosso masso sul lato sinistro della strada; poco dopo si passa in un tunnel su un tornante e al tornante successivo, prima di un’altra galleria, si lascia l’auto nei prati sul lato sinistro della carreggiata. Dall’ultimo tornante si stacca una strada sterrata che sale ad una cava in funzione: non parcheggiare l’auto nei pressi di quest’uscita. AVVICINAMENTO Scendere fino alla sterrata ed imboccare subito un sentiero con bolli rossi che sale ripido nel bosco; seguirlo sempre in salita fino ad arrivare alla base della parete del Biscione (10 min.); da qui proseguire superando la fascia rocciosa sulla destra, si passa sotto ad un grosso masso con una vecchia fontana e, dopo una zona con sassi, si continua più in piano verso sinistra su bel sentiero; prima di arrivare ad una vecchia casa in pietra uscire dal sentiero verso destra nel bosco seguendo i bolli rossi fino alla base del secondo settore descritto (20 min dall’auto). Per arrivare alle Placche di Mescolana costeggiare verso destra la base della falesia e seguire in salita verso sinistra una vaga traccia nel bosco (30-35 min. dall’auto).
MESCOLANA FALESIA DEL BISCIONE 6a+
6c+ 7b+
7b
7a
6c
7c
7b
? ?
7a+ 7b+
6b
6c+
6b
6a 6a
6b
6a+
6b+
6a+
18
17 16
15 14
13
12
11 10
9 8
7
6 5
4
3
2
1
FALESIA DEL BISCIONE (46°21’03”N 9°22’11”E) 1. BOA 2. COBRA 3. VIPERA 4. PITONE 5. PANTERA NERA 6. GEO 7. GIO 8. MELLO’S DAY 9. FANTASMINO 10. ABRACADABRA 11. MAGOO
6b+ 6a+ 6a 6a 6a 6c+ 7b 6b 7b+ 7a+ ?
15m 15m 15m 15m 18m 20m 22m 18m 18m 18m 25m
Divertente con difficile rimonta sul tetto Placca appoggiata Bella placca Breve e divertente Diedro con tacche rovesce Placca e strapiombino tecnici Serie di passaggi stile “boulder” Fessura con difficile passo iniziale Placca verticale a piccole prese Come la precedente Diedro aperto
229
49 Val Bregaglia Cranna
SETTORE “ORINARI” (46°20’00”N 9°25’23”E) AVVICINAMENTO Dal parcheggio imboccare la prima stradina con mattonelle in cemento che si dirama verso destra in leggera salita; al termine girare verso destra e poi subito in salita verso sinistra lasciandosi sulla sinistra un grande lavatoio coperto. Continuare su sentierino incassato fino ad un bivio; continuare in salita verso destra fino al limitare del bosco. Qui piegare leggermente verso sinistra imboccando una debole traccia fra gli alberi che conduce in breve ad una corta scalinata in pietra e quindi alla base della falesia (2 min.). Da qui è possibile in breve tempo raggiungere il settore superiore e la Falesia dell’Edera continuando su traccia verso sinistra per circa 50m. 44. ESTICAZZI 45. ORINARI 46. SCOIATTOLO 47. SAN BUCO 48. ICARO 49. LAMETTA BIC 50. PEPE 51. FIFON 52. 52 F.M.
6c 6b+ 6a 6b 7a 6a 7a 7a+ 6b
15m Tacche di dita su roccia con ottimo grip 15m Simile alla precedente 15m Parte nel diedrino poi placca 10m Muro a tacche 10m Sulla prua con piccole tacche 10m Bella fessura in opposizione 10m Difficile passo centrale 10m Bei passi su spigolo tecnico 10m Partenza in comune con altre due varianti in uscita di 6c 7b 10m Difficili passi tecnici e di dita 6b 10m Grossa lama seguita da muretto; particolare 6b 20m Subito dopo il gendarme e sosta in comune con le successive 5c 20m Ottime per principianti 5a 20m Simile alla precedente 5a 20m Al margine destro della parete
53. 53 LAMPA 54. 54 VIA LICA 55. 55 LA TRAPPOLA 56. 56 TERRA BIONDA 57. 57 TALEBAN 58. 58 DUMARONES
CRANNA SETTORE “ORINARI” 6b 6a 6c 6b+
7a
6b
7a+
7a
6b
6c 6b 6c
6a
5a 5c
5a
7b
44 45 46 47 48
290
49
50
57 55 56 51
52
53 54
58
Katiucia Piazza, Birdy, 7b, Cranna (© Paolo Sartori)
291
54
Val Bregaglia > 46°19’20”N 9°26’34”E
SCILANO 500 m
Non lontano dalle Cascate dell’Acquafraggia, sul lato opposto della valle con esposizione in pieno nord, troviamo questa particolare falesia, suddivisa in due settori, con vari monotiri di livello medio-alto. Considerato il luogo piacevole, la particolarità della roccia e l’esposizione del versante, vale senz’altro una visita soprattutto nella stagione estiva. Inoltre, anche se la parete tende a bagnarsi dopo abbondanti precipitazioni, è possibile arrampicare mentre piove. La falesia ha conosciuto diversi chiodatori, ma è interessante a livello storico segnalare un tiro in particolare e cioè “Nuova Alfredo”, chiodata e salita nel 1960 da Alfredo Lisignoli utilizzando forse per la prima volta i chiodi a pressione in Valchiavenna. Periodo consigliato: da aprile a ottobre.
altitudine
Nord
esposizione
ÙÙÙÙ ÙÙÙ bellezza
ÙÙÙÙ chiodatura
Gneiss
tipo di roccia
ACCESSO STRADALE Da Chiavenna seguire la SS37 del Passo del Maloja fino alla frazione Borgonuovo di Piuro; percorrere il lungo rettilineo che attraversa il paese e, in corrispondenza della prima larga curva verso sinistra e di uno spazio per parcheggi sulla destra, svoltare a destra e tenere subito dopo la sinistra con indicazioni “Strada per Scilano”. Continuare sempre diritti su questa strada che ora attraversa alcune zone a pascolo con vecchie stalle, superare un bivio con una fontana e, dopo alcune centinaia di metri quando la strada asfaltata termina, lasciare l’auto in un piccolo parcheggio nei pressi di alcune abitazioni a ridosso del bosco.
ÙÙÙÙ ÙÙ tranquillità
ÙÙÙÙ comodità
ÙÙÙÙ ÙÙÙ parcheggio
5 min.
avvicinamento Il Balz
Si - No
settore basso
principianti
Si - No
si scala con la pioggia
Si - No per famiglie
Si - No vie lunghe
fontana
Borgonuovo
13 2
3
4 1
<5a 5a 5b 5c 6a 6b 6c 7a 7b 7c 8a 8b 8c 9a ?
314
Chiavenna
2
P.so Maloja
315
SIMONE MANZI
Simone Manzi
Tutte le falesie dalla Valchiavenna all’Engadina: oltre settanta proposte per questa guida che copre un territorio tanto vasto quanto denso di possibilità, per tutti i livelli e per tutte le stagioni. Dopo un periodo di pausa nell’apertura di nuovi siti di arrampicata, durante gli ultimi 15 anni l’intera area ha visto un nuovo boom di chiodatura e di valorizzazione di inedite aree d’arrampicata, sia nell’ambito delle falesie (basti pensare al notevole sviluppo dell’area di Uschione, sopra Chiavenna) sia in quello delle vie a più tiri, in bassa e media quota: è questo il caso della bella e soleggiata parete di Strem, in Val Bodengo, percorsa da una via storica firmata Paolo Cogliati e Nicola Noè e da numerosi altri itinerari di stampo sportivo, nati quasi tutti proprio negli anni 2000. Una regione rinomata per le bellezze naturali e storiche, ricca di innumerevoli possibilità di sport a contatto della natura e che, trovandosi sulle direttrici del Passo del Maloja e dello Spluga, è decisamente vocata al grande transito turistico.
VALCHIAVENNA rock
71 FALESIE. Valchiavenna, Valle Spluga, Val Bregaglia ed Engadina
rock
VALCHIAVENNA
71 FALESIE. Valchiavenna, Valle Spluga, Val Bregaglia ed Engadina
Simone Manzi è nato a Chiavenna nel 1992 e fin da piccolo ha frequentato la montagna stimolato dai genitori. A 19 anni ha cominciato ad arrampicare e a sciare e nei due anni successivi sono entrati in gioco anche lo scialpinismo e le cascate. Dal 2015 fa parte del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e ad oggi sta frequentando i corsi per Aspirante Guida Alpina. Ha arrampicato un po’ in Dolomiti e Monte Bianco, ma è soprattutto sulle montagne di casa, in Valchiavenna e Valmasino, che ha trovato la sua dimensione ideale, su pareti e vie spesso lontano dalle masse. Ha aperto alcune vie inedite e in quest’ultimo periodo si sta dedicando alla preziosa opera di riscoperta e richiodatura di vecchie vie storiche.
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