MTB da BERGAMO ai LAGHI di ENDINE e ISEO

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MAURIZIO PANSERI

MTB da BERGAMO ai LAGHI di ENDINE e ISEO

115 itinerari in Valle Seriana, Valle di Scalve, Val Cavallina + 11 ciclovie dalla pianura alle Valli Bergamasche

EDIZIONI VERSANTE SUD | COLLANA LUOGHI VERTICALI | MTB


Prima edizione. Ottobre 2018 ISBN 978 88 85475 137 Copyright © 2018 VERSANTE SUD S.r.l. Milano via Longhi, 10, tel. +39 02 7490163 www.versantesud.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Copertina

Il lago d’Endine fa da sfondo a Stefano Codazzi e Marco Roncoroni mentre scendono lungo le creste del Monte Sparavera (© Maurizio Panseri)

Testi

Maurizio Panseri

Foto

Maurizio Panseri, salvo dove diversamente indicato (Stefano Codazzi, Carlo Cortinovis, Davide Sapienza, Enrico Fioroni)

Traduzione in tedesco

Jasmin Pichler

Mappa generale e cartine Silvia Ruju. © Mapbox, © Open Street Map Simbologia

Tommaso Bacciocchi

Impaginazione

Silvia Ruju

Stampa

Tipografia Pagani – Passirano (BS)

Km ZERO

Guida fatta da autori che vivono e sviluppano l’arrampicata sul territorio

è una guida a KM ZERO!

cosa significa? che è più sana e ha più sapore, perché fatta da arrampicatori locali.

come i pomodori a Km 0? certo! e la genuinità non è un’opinione. gli autori locali fanno bene a chi scala: - hanno le notizie più fresche e più aggiornate non rifilano solo gli spot più commerciali – reinvestono il ricavato in nuove falesie gli autori locali fanno bene al territorio: - pubblicano col buonsenso di chi ama il proprio territorio; - sono attenti a promuovere tutte le località; - sono in rete con la realtà locale e infine la cosa più importante: sulle loro rocce, c’è un pezzetto del loro cuore

Nota La pratica della mountain bike è uno sport potenzialmente pericoloso, chi lo esercita lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le notizie riportate in quest’opera sono state aggiornate in base alle informazioni disponibili al momento, ma vanno verificate e valutate sul posto e di volta in volta, da persone esperte prima di intraprendere qualsiasi escursione.


Km ZERO

Guida fatta da autori che vivono e sviluppano l’arrampicata sul territorio

Maurizio Panseri

MTB da BERGAMO ai LAGHI di ENDINE e ISEO 115 itinerari in Valle Seriana, Valle di Scalve, Val Cavallina + 11 ciclovie dalla pianura alle Valli Bergamasche

EDIZIONI VERSANTE SUD


Sono passati otto anni ed eccomi ancora qui a cavallo della mia bicicletta, con il rinnovato desiderio di accompagnarvi alla scoperta dei monti e delle valli che per me sono casa. Vi condurrò lungo infiniti sentieri che, dalle colline e dai laghi, salgono sino alle più alte vette delle Orobie, in una continua ed emozionante scoperta di un territorio meraviglioso. Sono molte le proposte su cui fare rotolare le vostre ruote, valle dopo valle, montagna dopo montagna, per migliaia di chilometri di sviluppo e decine di migliaia di metri di dislivello. Era l’autunno del 2010 quando fu pubblicata MOUNTAIN BIKE TRA LECCO E BERGAMO - 85 itinerari tra il lago di Como e le Orobie. Per Versante Sud era il secondo titolo dedicato alla mountain bike nella collana “Luoghi Verticali”. Era la prima guida in cui tutti gli itinerari venivano tracciati con GPS e le tracce erano state messe a disposizione sul sito dell’editore. Ora la collana “Luoghi Verticali - MTB” conta numerosi titoli e copre quasi tutta l’Italia e non solo, dalle Alpi agli Appenini sino alle Isole. Sono passati otto anni, è nuovamente autunno, ed eccomi nuovamente qui. Quella che propongo non è una riedizione ma una, anzi due nuove edizioni riviste ed ampliate. Mentre Claudio Locatelli si è preso cura degli itinerari tra Lecco e la Val Brembana, io mi sono spinto dalle Valli Seriana e Scalve ad esplorare i territori della Val Cavallina, della Valcalepio, sino ai laghi di Endine e di Iseo. Con questo corposo volume che avete tra le mani, non ho la pretesa di accompagnarvi, pedalata dopo pedalata, ma di fornirvi idee, spunti e suggerimenti per organizzare una giornata all’aria aperta in compagnia della vostra bicicletta. La traccia GPS e la descrizione dettagliata saranno ottimi supporti per evitare di perdervi nel dedalo di sentieri, mulattiere e sterrate che avvolgono come una maglia i versanti delle “mie” montagne. Una volta percorsi i numerosi itinerari proposti, vi

Introduzione

Prefazione

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Dai laghetti di Cardeto verso le baite di Ceto

auguro che la curiosità di scoprire cosa c’è al di là del colle o nel fitto del bosco vi spinga ad abbandonare la traccia descritta – e con essa ogni certezza – per avventurarvi tra quei monti con il desiderio di scoprire così la “vostra” traccia. Spero che a fine giornata sarete felici di esservi smarriti e, carta alla mano, di aver scoperto una nuova opportunità, un nuovo sentiero e di tornare a casa soddisfatti della vostra avventura. Tra le pagine troverete frammenti di storie. Con la scrittura e senza alcuna pretesa letteraria, ho voluto condividere le emozioni che mi accompagnano mentre pedalo e cerco la traccia migliore o mentre mi perdo lungo sentieri impossibili, ritornando senza un percorso pedalabile, con qualche graffio in più e una nuova storia da raccontare. Ciò che mi ha guidato nelle lunghe giornate sui pedali e nelle nottate al computer è stata unicamente la passione. La stessa passione che vi spingerà a pedalare tra i monti, per poi godere di una lunga discesa ascoltando il frusciare delle ruote tra il fogliame e le pietre, percorrendo nuovi sentieri. Buone pedalate a tutti. Maurizio Panseri


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#PERDERSINMOUNTAINBIKE

Perché scrivo Olera – 459 m slm (Alzano Lombardo)

“Da allora ho cominciato a coltivare gli allenamenti necessari per non perdere lo stupore per strada, per continuare ad essere curioso, per rendere onore al mistero.” Così scrive Marco Baliani ed io mi ritrovo in queste parole. Stupore e curiosità sostengono ogni mia azione, tra le mura di casa e tra i monti. Mi alleno a mantenere vivo il desiderio e a non perdere il vissuto intimo e profondo che scaturisce da ogni azione, cercando di fissarlo nella scrittura, nel tentativo goffo di farne racconto. Perché scrivo? Forse perché in certi attimi il sentire è così potente. Forse perché a volte mi sento come un vaso colmo. Forse perché mi illudo di potere regalare l’eco della bellezza che a volte mi travolge come un’onda. Per questo scrivo, devo scrivere.

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Tutto nasce sempre dal corpo che attraversa uno spazio, dal respiro che preleva aria dall’atmosfera, dal cuore che pompa sangue in ogni parte del corpo, dai muscoli che compiono uno sforzo, dai cinque sensi spalancati sul mondo e dalla mente che libera vaga. Come un animale annuso l’aria e seguo la traccia, e come una spigolatrice scruto il terreno e raccolgo i semi caduti tra le stoppie e le zolle. Durante l’azione, le emozioni si trasformano in parole: a volte le cerco, le soppeso e le metto in fila, nel tentativo di descrivere a me stesso ciò che mi circonda, ciò che sento. Parole e frasi si accumulano e rimbalzano nella testa, se mi piacciono, se hanno un bel suono, vengono riposte in un angolo. Nel frattempo il corpo lavora e fatica. mentre il paesaggio si sgrana attorno, si apre, mi avvolge e si richiude alle spalle. Fisso un punto avanti e non sono ancora là, guardo un punto indietro e là non ci sono più. Poi tutto finisce e al rientro c’è sempre, o quasi, un attimo in cui il desiderio di scrivere mi travolge, con piacere mi abbandono alla sua forza. Inizio a ripescare i frammenti che ho accantonato, a ricomporli, a cercare di dare un senso. Scrivo per me stesso e non solo. Scrivo per fissare nel nero dell’inchiostro o nella bianca luce di uno schermo ciò che sento, per mettere ordine nella ridda di sensazioni accumulate, nel caos delle emozioni vissute. Come se tutto questo servisse per confermare a me stesso

d’averlo veramente vissuto. Come se la scrittura servisse a trattenere, e a non perdere, piccoli tesori che altrimenti lascerei lungo il cammino, senza più alcuna possibilità di riprenderli e portarli con me. Scrivere è dare compimento a una pulsione che potente si manifesta, un’urgenza prima fisica che mentale, più istintiva che meditata. Nascono così infinite “Piccole Storie” tra cui questi #perdersinmountainbike, frammenti di un vissuto da condividere. Pedalare a volte diventa solo un pretesto, un’occasione per questi particolari allenamenti, in cui con curiosità esploro e con stupore scopro: “Per cercare davvero stupore e curiosità occorre coltivare un’infanzia perenne, ma non quell’infanzia che abbiamo attraversato e di cui ricordiamo poco o nulla, bensì un’infanzia matura, con tutta la vita vissuta che ci portiamo dentro”. Maurizio Panseri

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Indice Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Perché scrivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Indice e Mappa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Velocemente lento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Ringraziamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Rispetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Fate onore al vostro sport - Codice NORBA e IMBA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Infomazioni utili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Non sono niente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Lettura itinerari e legenda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 Tabella scala difficoltà difficoltà . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 Ora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 La Rete Ciclabile – Da Milano ai laghi e alle valli di Lecco e Bergamo . . . . . . . 38 Way back home . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43 A. Martesana – Da Milano a Cassano d’Adda . . . . 44 Sbilenchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47 B. Valle dell’Adda – Da Cassano d’Adda a Lecco . 50 C. Valsassina – Da Ballabio a Taceno . . . . . . . . . . . . . 54 D. Isola Bergamasca – Da Paderno d’Adda a Bergamo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58 Così . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 E. Valle Imagna – Da Clanezzo a Locatello . . . . . . . 66 F. Valle Brembana – Da Bergamo/Almè a Piazza Brembana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 G. Colli di Bergamo – Bergamo/Parco dei Colli . .78 Un cane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 H. Basso Serio – Da Bergamo a Clusone . . . . . . . . . 86 I. Alto Serio – Da Clusone a Valbondione . . . . . . . . 92 Iniziare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99 L. Ciclovia dei Laghi – Da Bergamo a Sarnico . . . . . 100 Ruote . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103 M. Val Cavallina – Da Carobbio degli Angeli a Piangaiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104 Gli Itinerari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110 Valle Seriana Basso Serio Colli di Bergamo – Canto Alto “Tra Valle Brembana Valle Seriana” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118 Anima mia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122

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1. Sui sentieri dei Colli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 Nutrire lo sguardo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 2. Dalle Mura Venete ai Colli . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 3. Calvarola trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134 4. San Rocco trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138 E lei che fa? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141 5. Canto Alto - South face trail . . . . . . . . . . . . . . . 142 6. Canto Basso & Farwest trail . . . . . . . . . . . . . . . 148 7. Olera & Burro trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152 Entrare dentro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156 8. Dalla Val Formica alla Val del Lujo . . . . . . . . . 158 9. Prato Canino trail: “La Bruna” . . . . . . . . . . . . . . . . 162 Prato Canino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165 10. L’altro Canto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 166 11. Canto Alto - North face trail . . . . . . . . . . . . . . 170 12. Giro in giro alla Val del Giongo . . . . . . . . . . . . . . . 174 13. Su e giù per i Colli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178 Gratitudine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182 14. Un Castello, due Forcelle e un DH . . . . . . . . . . . 184 15. Monte Solino trail: “La Legnaia” . . . . . . . . . . . . . 188 Silenzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191 Monte Misma – Monte Pranzà “Tra Val Seriana, Terre del Vescovato e Val Cavallina” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192 16. Sulle pendici del Misma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196 17. Vescovado trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 200 Confusa gioia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204 18. Tra vigne e cantine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206 19. Un PLIS a pedali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210 20. In vetta al Misma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 216 21. Un DH Mirabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220 22. Grand tour del Pranzà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224 23. Altinello tour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228 Fermiamoci qui! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232 24. Cesulì trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234 25. The dark side of the Misma . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238 26. In cresta tra Pranzà e Misma . . . . . . . . . . . . . 244 Monte Misma.Tre marzo duemiladiciotto . . . . 250 27. Pratolina trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 252 Dare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 255


Albino – Selvino – Monte Poieto “Tra il Serio e l’Altopiano di Selvino e Aviatico” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 256 28. Un tuffo in Val Luio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 260 Lei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265 29. Valtrusa trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 266 30. Tour delle Podone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 270 Abdica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 274 31. 3vasco trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276 32. Dal Purito al Cereto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 280 33. Cornagera & Nigromo trail . . . . . . . . . . . . . . . 284 34. Amora trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 280 Poesia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 295 35. Camocco trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 296 36. Monte Rena trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300 Fango . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 306 37. DH 520 o quasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 308 38. Gandalunga trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 314 39. Monte Poieto The long trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . 318 Le bimbe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 325 40. Val dè Gru soft trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 326 41. Val dè Gru hard trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330 Portami con te . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 335

52. Bliben hard trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 410 53. Ceresola wild trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 414 54. Dasla trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418 55. Cavlera trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 424 56. Bondo trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 428 E poi accade . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 433 Valle del Riso – Pizzo Arera “La valle dei minatori” . . . . . . . . . . . . . . . 434 57. Valle del Riso ring . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 438 58. L’anello del Belloro o Little Karl trail . . . . 446 Little Karl . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 450 59. Santa Maria di Leten & Val Nossana trail . . . . . . 452 Ospitalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 459 60. Vaccaro trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 460 KmV . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 467 61. Arera tour o Jag extreme trail . . . . . . . . . . . . . . . 468

Val Gandino – Pizzo Formico – Clusone “Tra le Cinque Terre della Val Gandino e l’Altopiano di Clusone” . . . . . . . . . . . . . 364 45. Formico trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 368 Nell’ombra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373 46. Tour della Val Gandino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 374 47. Formico tour – Da Gandino a Clusone . . . . . . 378 48. Guazza & Groaro trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 384 49. Il lato oscuro del Formico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 388 Ciclabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 394

Alto Serio “Tra i Giganti delle Orobie” . . . . . . . . . 476 62. Scavallando lo Zulino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 480 63. Dal Lago Nero alla Valsanguigno . . . . . . . . . . . . 484 Colmo di nulla . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 487 64. Ai laghi del Cardeto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 490 Rasoterra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 495 65. Alle sorgenti del Serio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 496 66. Maslana tour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 502 67. Caronella tutta curve . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 506 68. Passevra trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 510 69. Up&Down in Val dell’Asta . . . . . . . . . . . . . . . . 514 70. Manina e Fles freeride . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 518 Segreto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .523 71. Manina la diretta freeride . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 524 72. Cavicchioli & Lizzbike DH . . . . . . . . . . . . . . . . 528 73. Val Sedornia trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 532 Sisifo Felice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 535 74. Su e giù per la Val Sedornia . . . . . . . . . . . . . . . . . . 538 75. Spiazzi di Gromo Bike Park - Avert . . . . . . . 542 76. Spiazzi di Gromo Bike Park – Easy line . . . . . . 548 77. Vodala & Ave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 552 78. Da Valzurio alla Val Sedornia . . . . . . . . . . . . . . . . . 556 79. Alle baite del Moschel . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 562 80. Da Valzurio a Colle Palazzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 566

Monte Cavlera - Valle Vertova “Dalla Vertova all’Alben” . . . . . . . . . . . . 396 50. Su e giù per la Vertova . . . . . . . . . . . . . . . 400 51. Grand tour di Cavlera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 404 Tutta colpa di Giacomino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 408

Val di Scalve “L’Antica Repubblica di Scalve” . . . . 572 81. All’ombra della Regina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 576 Prima che la neve . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 581 82. Alla Manina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 582

Monte Altino - Valle Rossa – Monte Bue “Lungo la Valle Rossa” . . . . . . . . . . . . . . . 336 42. Dal Monte Altino al Monte Bue . . . . . . . . . . . . . 340 Ancora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 346 43. Dal Monte Beio al Monte Croce . . . . . . . . . . . . . 348 Helleborus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 355 44. Dal Monte Bue al Monte Croce . . . . . . . . . . . . . 356 Solstizio d’inverno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363

9


Brandelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 587 83. Passo del Gatto hard trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 588 84. Ai laghetti delle Valli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 592 85. Selvaggio Gardena . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 596 86. Nella Conca dei Campelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 600 Crossover . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 604 87. Dal Giovetto alla Cornabusa . . . . . . . . . . . . . . . . 606

106. Costa Mezzana hard trail . . . . . . . . . . . . . . . 740 A volte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 744 107. Pompiano trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 746 108. Monte Faeto soft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 750 109. Bronzone trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 754 110. Torrezzo & Adrara trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 758 Solo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 762 111. Valcalepio trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 764

Altopiano di Clusone – Conca della Presolana “Tra Val Seriana e i laghi d’Endine e d’Iseo” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 610 88. Ai piedi della Presolana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 614 Riflessioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 618 89. Oltre lo Scanapà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 620 90. Dal Monte Alto alla Val di Frucc . . . . . . . . . . . . . 624 Time after time . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 629 91. Dal Pora al Falecchio ammirando la Regina . . . 630

Lago d’Iseo – Oltre il lago “In terra bresciana” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 770 112. Monte Isola tour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 774 113. Dalla Trentapassi all’Aguina . . . . . . . . . . . . . . . . . 778 Galleggiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 783 114. Guglielmo infinito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 784 Rimbambito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 790 115. Punta Almana – Epic day . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 792 Briciole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 797

Val Cavallina Lago d’Endine “Tra l’Alto Sebino e il lago d’Endine” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 634 E poi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 638 92. Dalle cave ai fichi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 640 93. Sulle colline di Zandobbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . 646 94. Gemba Krok trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 650 95. Ballerino trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 658 Recidivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 665 96. Sulla Strada degli Asini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 666 Immobili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 671 97. Sulle creste del Grione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 672 98. Colombina bella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 678 Meraviglie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 684 99. In bilico tra i laghi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 686 Abbiamo bisogno di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 692 100. Sicolo trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 694 101. Torrezzo & Vandul trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 700 L’inatteso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 708 102. La valle di Fonteno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 710 Valcalepio Lago d’Iseo “Tra la Val Cavallina e il Basso Sebino” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 716 103. Gran Raid del Bronzone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 720 Come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 726 104. Selvaggio Blu . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 728 Affacciandosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 732 105. Corno Buco trail . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 734 Perdersi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 739

10

Ho percorso tutti i 115 itinerari e le ciclabili che trovate nelL la guida, con esclusione di alcuni che sono stati tracciati e relazionati da Stefano Codazzi e da Carlo Cortinovis. Alcune proposte erano già presenti nell’edizione precedente, mentre la gran parte di quanto trovate in questa edizione, è tutto materiale inedito per cui ho pedalato, tracciato, fotografo e predisposto le descrizioni durante gli ultimi due anni (2017-2018). Quindi non dovreste trovare spiacevoli sorprese di sentieri “scomparsi” o chiusi al transito delle biciclette a seguito di ordinanze comunali o, peggio ancora, trasformati in strade. In questa carta trovate indicati chiaramente i punti di partenza di tutti gli itinerari proposti. All’idea che sono tutti collegati o collegabili tra loro mi coglie la vertigine e prende sempre più forma il desiderio di concatenarli tutti, senza soluzione di continuità, in una lunga vacanza a due ruote. Ecco come nasce un altro sogno che verrà riposto nel cassetto, nell’attesa che divenga realtà. Quindi accontentiamoci della giornata libera e raggiungiamo il punto di partenza della gita prescelta. Ovvio che lo faremo generalmente in auto, magari qualcuno ben B allenato e motivato risalirà le valli pedalando lungo le ciclabili; a cui abbiamo dedicato un capitolo apposito. Ecco che si presenta un’altra opportunità per diminuire il nostro impatto sul pianeta, portando al minimo le nostre emissioni e riducendo la nostra impronta ecologica. Se la rete ferroviaria e la rete ciclabile collegano Milano, Bergamo, Lecco e Colico, perché non utilizzarle e prendersi magari un giorno in più per allungare il viaggio? Anche così, l’avventura sarà garantita e certamente ancora più intensa. Segnaliamo CASSANO D'ADDA inoltre la presenza della TEB, una metropolitana di superficie che collega Bergamo ad Albino in Valle Seriana. Utilizzare la rete ciclabile e i mezzi pubblici non è poi un’idea così malsana. Meditate. Buon viaggio e buone pedalate a tutti. Maurizio Panseri


VALBONDIONE

65 66 67 68 69 71 70 72 73 64 63

74

I

PIAZZA BREMBANA

82 87 81

75 76

77 62 78

89

88

79 80 60

83 84 86 85

90 91

CLUSONE

49

59 61 57 58

LOCATELLO

F

E

F

56 53 54 51 52 45 48 46 50 43 47 38 39 36 40 H 42 44 55

11

E

E

F 12

13 14 1 15

G D

2 BERGAMO

10 34 35 31 37 41 29 30 32 25 9 27 33 28 26 3 5 4 6 7 8 16 17 18 19 L

98 97

24

99 100 101

102

96

113

114

M

20 21 22 92 93 94

23 95

103 104 106 111 108 SARNICO 107 109 110

105

112

115

11


A

LA RETE CICLABILE > MARTESANA

MILANO – CASSANO D’ADDA Tutto l’anno

La ciclabile della Martesana è stata realizzata negli anni 90, si snoda nel tessuto urbano seguendo fedelmente l’andamento del canale e lo scorrere placido delle sue acque che attraversano parchi, giardini, aree agricole e centri abitati. Il tracciato non presenta alcun tipo di difficoltà ed è molto frequentato durante il fine settimana. In questi momenti di punta si deve procedere con attenzione, moderando notevolmente la velocità, vista l’elevata presenza non solo di ciclisti ma anche di pedoni e podisti. L’itinerario è ben segnalato e non abbandona mai il naviglio. Giunti a Cassano d’Adda e alla sua frazione di Groppello d’Adda ci si innesta sull’asse ciclabile della Valle dell’Adda.

periodo di percorrenza 120 m Milano Stazione Centrale Coordinate N45 29.819 E9 12.493

punto di partenza

140 m

quota massima

20 m

dislivello positivo

32,5 km

DESCRIZIONE ITINERARIO Milano (1). Dalla Stazione Centrale e piazza Duca d’Aosta puntate al grattacielo Pirelli, già sede della Regione Lombardia. Ai piedi del Pirellone, così viene chiamato da tutti, svoltate a destra in via Galvani e, dopo avere attraversato viale Melchiorre Gioia, arrivate in breve a Palazzo Lombardia. Sul lato di via Restelli di Piazza Città di Lombardia imboccate la ciclabile e puntate verso piazza Gae Aulenti e i suoi svettanti grattacieli. Dopo questa divagazione, rimettetevi in sella e risalite la ciclabile che costeggia via Melchiorre Gioia, sino al giardino pubblico

distanza

3 ore

tempo di percorrenza Fondo

Asfalto

Sì - No e-bike

Numerose lungo tutto il tracciato

fonti d’acqua

Da Piazza Città di Lombardia verso Piazza Gae Aulenti

A4

A52

A51

CERNUSCO SUL NAVIGLIO

3 2

4

CASSINA DE' PECCHI

VIMODRONE

SP103

1 MILAO CENTRALE

44

0

1

2 km


Navig

l i o Vi l l o r e s i

B Valle dell'Adda

GROPPELLO D'ADDA 8 INZAGO

6

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5 GORGONZOLA

M a rte s a n a

7 CASSANO D'ADDA

A58

A35

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località attraversate

od

ell

vi Na

gli

1 Milano 2 Vimodrone 3 Cernusco sul Naviglio 4 Cassina dè Pecchi 5 Gorgonzola 6 Inzago 7 Cassano d’Adda 8 Groppello d’Adda

45


A

LA RETE CICLABILE > MARTESANA

Cassina de’ Pomm. Qui il naviglio della Martesana esce a cielo aperto e sul suo lato destro ha inizio la ciclabile. Il semplice passaggio dal pedalare lungo il viale e pedalare lungo il naviglio, vi farà percepire una Milano diversa. Dopo il tratto in cui si costeggia via Padova si giunge nel punto in cui la Martesana incrocia e supera il fiume Lambro. Appena oltre sottopassate la tangenziale e proseguite per Vimodrone (2) e Cernusco sul Naviglio (3). Procedendo arrivate a Cassina de’ Pecchi (4) e poi a Gorgonzola (5), sul tracciato sono ancora visibili le murate, gli antichi approdi, i lavatoi. Il percorso e il naviglio attraversano ampie aree agricole e, prima di giungere ad Inzago (6), incontrerete il piccolo convento di Monasterolo. Proseguite quindi sino a Cassano d’Adda (7) dove, nei pressi del centro sportivo, la

46

ciclabile e la Martesana piegano verso nord con un angolo retto. Continuando si raggiunge la frazione di Groppello d’Adda (8), al termine della ciclabile presso il “Rudun”: una ruota di mulino del diametro di 11 metri, costituita da otto pale in legno, ricostruita nel 1989 e poi nel 2009 sulla scorta dei disegni originale del 1618. Qui ha inizio la ciclabile “B – Valle dell’Adda”.

A Cassina de’ Pomm si iniziano a risalire le acque del Naviglio Martesana


#PERDERSINMOUNTAINBIKE

Sbilenchi

GiovedÏ 14 dicembre 2017, 13:56:18 – Via Gaetano de Castillia - 125 m slm (Milano)

Pausa pranzo a Milano, a pedalar lenti e guardar balconi. Sguardi sbilenchi, insoliti accostamenti. Maurizio Panseri

47


28

Bergamo > Valle Seriana >Basso Serio > ALBINO – SELVINO – MONTE POIETO

UN TUFFO IN VAL LUIO Ciclabile 19% Strada asfaltata 47% Strada lastricata/cementata 2% Strada bianca/sterrata 5% Mulattiera 4% Sentiero 23%

ÙÙÙÙ bellezza

Free ride stile itinerario

Tutto l’anno

periodo di percorrenza 275 m Alzano Lombardo-lungo fiume Coordinate N45° 43.643’ E9° 43.763’

punto di partenza/arrivo

780 m Costa Valtrusa quota massima

650 m

dislivello positivo

13,7 km distanza

2 ore

tempo di percorrenza

ÙÙÙÙÙ difficoltà tecnica

ÙÙÙÙÙ impegno fisico

100%

ALZANO LOMBARDO - LONNO Bel giro adatto a quando si ha poco tempo. La salita a Lonno, dalla strada del Frontale di Alzano, anche se ripida, è piacevole, si svolge su una strada asfaltata chiusa al traffico. Da Lonno, dopo il lungo traverso sulle pendici del Valtrusa, ci si gode una bella discesa veloce e divertente al Colle Basta e in Val Luio, condita da alcuni passaggi che impegnano il giusto. DESCRIZIONE ITINERARIO Dal parcheggio del Parco Fluviale, posto presso il Barcicletta e raggiungibile dallo svincolo Villa di Serio – Alzano Lombardo, attraversate il ponte ciclopedonale e svoltate a destra. Attraversate il centro di Alzano Lombardo (1), e nei pressi dell’Ospedale svoltate a destra per percorrere via Provinciale sino oltre il Parco Montecchio, dove svolterete a sinistra in via Paglia e subito a destra, per risalire via Belvedere sin dove la strada spiana per giungere in località Mottarello (2). Riprendete a salire verso destra (segnavia CAI 534 - direzione Lonno) lungo la stradina asfaltata che si inerpica tra i boschi del Frontale. Oltre la cascina Frontale (3) vi affaccerete sulla Valle Seriana dove la vista spazia sul Misma e i colli di Scanzorosciate, sino alla pianura. Giunti a Lonno (4) dirigetevi nella piazza della parrocchiale e girate attorno alla chiesa; nei pressi del ristorante, imboccate il percorso pedonale che esce dall’abitato sino a scendere sulla stradina di Prato Fò (5). Svoltate a sinistra e risalite la strada lastricata sino a dove diventa sterrata e dove termina immediatamente. Superate alcune tettoie e uno spiazzo ha inizio il sentiero che sale alla cima di Valtrusa. Percorrete la lunga diagonale che, in leggera salita e con alcuni brevi strappi, si immerge nel bosco e, dopo le Stalle di Valtrusa, giunge sul crinale Costa Valtrusa (6). Qui svoltate a destra e iniziate l’impegnativa discesa con un tratto flow immerso in un bosco di betulle, che si fa sempre più ripido, dopo alcuni tornati tecnici finali vi conducono ad incrociare la strada asfaltata che sale da Nembro a Lonno. Svoltate a destra in direzione Lonno e pedalate in leggera salita sino alla località Colle Bastia (7). Sulla sinistra, nei pressi del serbatoio dell’acquedotto, scendete lungo un sentiero gradina803 m 800 m

6

ciclabilità in salita

100%

4

700 m

ciclabilità in discesa

Sì - No e-bike

B&B e/o punti d’appoggio lungo il percorso

rifugi

5

3

600 m

7

2

500 m

400 m

Lonno, Colle Bastia

fonti d’acqua

260

8 300 m 283 m

1 0 km

2

4

6

8

10

12

13,688


località attraversate 1 2 3 4 5 6 7 8 

892

Monte Valtrusa

LONNO

4

Alzano Lombardo (275 m) Mottarello (470 m) Frontale (560 m) Lonno (700 m) Prato Fò (690 m) Costa Valtrusa (760 m) Colle Bastia (595 m) Viana (300 m)

SP36

5

Prato Fò

Costa Valtrusa

6

7 Colle Bastia Mottarello 2

3 Frontale

NEMBRO 8

Viana SP65

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Fiu

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Ser

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RINNOVATA ALZANO LOMBARDO LONBARDO Barciclette

1

VILLA DI SERIO

0

0,5

1 km

SCANZOROSCIATE

261




262

Nei boschi della Val Luio


263


Il sentiero si trasforma in una stradina sterrata che sbuca tra prati e coltivi sul limitare delle case di Viana (8). Percorrete la strada asfaltata verso sinistra e alla chiesetta di San Rocco svoltate a destra. Giunti in via Provinciale, attraversatela e seguite un percorso ciclopedonale che costeggia il centro sportivo, sino a sbucare sulla Ciclovia delle Rogge che seguirete verso destra sino al cimitero di Alzano Sopra. Qui, in corrispondenza del parco giochi, svoltate a sinistra e scendete verso la stazione TEB ed oltre, sino a costeggiare il fiume lungo la ciclabile che riporta al punto di partenza.

28 Bergamo > Valle Seriana >Basso Serio > ALBINO – SELVINO – MONTE POIETO > UN TUFFO IN VAL LUIO 264

to e ben segnalato (Percorso Vita) tenendo la sinistra sino a raggiungere la mulattiera lastricata, nei pressi di una fontanella. Procedete ancora brevemente verso sinistra e abbandonate la mulattiera per imboccare a destra una traccia che sale dolcemente il crinale di Colle Bastia. Oltre il culmine, su un fondo roccioso e di pietre smosse, scendete verso destra intercettando un sentiero proveniente da destra che percorrerete brevemente, scendendo verso sinistra, sino ad individuare un bivio da dove, sulla destra, ha inizio il sentiero che porta in Val Luio. Percorrete ora una diagonale veloce e su fondo in terra battuta; giunti ad un incrocio svoltate a sinistra e scendete con decisione sino ad una valletta che prima attraversate e poi costeggiate. Sulla Costa del Valtrusa (foto Stefano Codazzi)

Con Caterina di Corài al Colle Bastia


#PERDERSINMOUNTAINBIKE

Lei

Sabato 5 aprile 2018, 15:18:52 – Colle Bastia - 595 m slm (Nembro)

Oggi vado a pedalare. Pioviggina, un poco, lievemente. È tutto verde, la terra umida respira. Senza fretta salgo. Gusto il movimento circolare. Poi sgonfio un poco le gomme e inizio la discesa, fluida e veloce, io un po’ meno. Le rocce affioranti, un poco viscide. Le radici, scivolose. Le ruote aprono la strada tra la vegetazione. Mi fermo e la vedo. Lei è lì, come mi aspettasse. La osservo, le sorrido. Lei passa e se ne va. Maurizio Panseri

265


Provincia di Bergamo > Valle Seriana > Basso Serio

VAL GANDINO – PIZZO FORMICO - CLUSONE La Val Gandino è una tributaria in sponda sinistra del fiume Serio. Si presenta con caratteristiche del tutto specifiche, essendo connotata da un ampio fondovalle originatosi, al termine delle glaciazioni del Quaternario, dal riempimento di un lago. Ora il fondovalle è occupato quasi completamente dalle case e dalle fabbriche di cinque comuni: Casnigo, Cazzano Sant’Andrea, Gandino, Leffe e Peia, le cosiddette Cinque Terre della Val Gandino. La valle è abbracciata da una cerchia di monti che partono dal piccolo rilievo del Monte Beio a sud, sino a culminare nella vetta del Pizzo Formico verso nord. Il Monte Beio e il Monte Croce costituiscono una dorsale ricoperta da boschi e da prati che la dividono dalla vicina Valle Rossa. Poi una lunga dorsale, che ospita ampi pascoli d’alpeggio, culmina nelle cime del Monte Sparavera e del Monte Grione, spartiacque con la Val Cavallina, da cui si godono spettacolari panorami sul Lago d’Endine e verso il lago d’Iseo. Quindi, oltre la Malga Lunga, ha inizio l’ampio massiccio del Monte Alto – Monte Fogarolo – Pizzo Formico, che si erge tra le Cinque Terre della Val Gandino e l’Altopiano di Clusone. Da Gandino le direttrici di salita principali sono le strade pubbliche, a traffico regolamentato, che salgono al Monte Farno e in Val Piana/Malga Lunga. Mentre da Clusone vi sono gli impegnativi sterrati che si arrampicano sino a San Lucio e al Pianone o verso il Fogarolo. Pur trovandoci nel regno del cross country, vista la diffusa rete di sterrate al servizio degli alpeggi, che si sviluppa lungo l’intero crinale, non mancano sentieri decisamente interessanti per gli amanti del free ride e tecnicamente impegnativi. La discesa in sella dalla croce di vetta del formico è un “must”. Anche qui ci sono diverse opportunità per tutti e un sacco di combinazioni da scoprire magari combinando la salita da Gandino e la discesa su Clusone o viceversa. In quota vi è la possibilità di sostare e ristorarsi presso alcuni rifugi, tra cui il Rifugio Parafulmine. Come sempre ricordatevi che vi trovate in una zona in cui i sentieri sono molto frequentati dagli escursionisti, quindi si deve sempre porre attenzione, moderare la velocità e dare la precedenza a chi sale a piedi. NOTE STORICO ARTISTICHE PAESAGGISTICHE Gandino e Clusone sono due paesi con una forte identità e ricchi di storia, entrambi con un centro storico ben conservato, dove non mancano le opportunità per approfondire la conoscenza della cultura e dell’arte che hanno prodotto queste terre. Il Museo della Basilica di Gandino, il MAT-Museo Arte e Tempo di Clusone sono solo due esempi. Tra i due comuni si erge il massiccio carsico del Pizzo Formico. Questo è una grande spugna che tutto beve e che ai suoi piedi tutto restituisce. Fonti e sorgenti sgorgano lungo il suo perimetro basale, mentre risalendo i Itinerario

Bellezza

Difficoltà tecnica

Impegno fisico

Ciclabilità Ciclabilità e-bike salita (%) discesa (%)

45. Formico trail

 FR

1250

23,5

>3h-<6h  

95

100

46. Tour della Val Gandino

 XC

1300

34,7

>3h-<6h  

95

100

47. Formico tour - Da Gandino a Clusone

 XC

1100

43

>3h-<6h  

99

100

si

48. Guazza & Groaro trail

 FR

1350

19,7

>3h-<6h  

95

100

si

49. Il lato oscuro del Formico

 FR

1100

22,5

>3h-<6h  

98

100

H Ciclabile della Valle Seriana – Basso Serio H2 Ciclabile della Valle Seriana – Diramazione Val Gandino

364

Stile Dislivello Lunghezza Tempo (m) (km) (ore)


CLUSONE

Va

49 La Spessa

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Rifugio San Lucio

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 Pizzo Formico

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Montagnina  Monte Fogarolo

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Rifugio Parafulmine Pizzo di Casnigo   Monte Alto

45 CAZZANO SANT'ANDREA

47 VERTOVA

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48 GANDINO

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Va

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Pia

na Malga Lunga

e R o m na

 Monte Grione  Monte Sparavera

46 Piscine

dino

PEIA

LEFFE T o r rente Rino

 Monte Beio

Forcella di Ranzanico

 Monte Croce

Lago d'Endine

 Monte Pler

Forcella della Valle Rossa

OSPITALITÀ Pernottare e Mangiare

365

ez


Provincia di Bergamo > Valle Seriana > Basso Serio > VAL GANDINO – PIZZO FORMICO - CLUSONE 366

suoi versanti non troverete una fonte o un corso d’acqua. Dal fondovalle il Formico appare come una massa compatta ma, una volta giunti nei pressi della cima, ai vostri occhi si apriranno visioni di mondi nascosti: ampie conche, dalle origini carsiche, costellate da doline ed inghiottitoi, punteggiate da baite, cascine d’alpe e pozze di acqua piovana per l’abbeverata del bestiame. Il panorama dalla vetta è a 360 gradi: dalla pianura alle Prealpi Bergamasche e Bresciane, sino alle Alpi Orobie e al non lontano massiccio dell’Adamello. Durante la salita verso il Farno o la Valle Piana provate ad immaginare, al posto della distesa di capannoni e di abitazioni che, in un tempo remoto, quasi due milioni di anni or sono, vi era un lago. Ora sotto quello strato di asfalto e cemento, si conservano ancora le vestigia di una storia sia recente che molto antica. Nel Pleistocene, per quasi un milione di anni, lentamente il lago si colmò e alla fine scomparve. Nell’ultimo secolo i depositi di lignite, conservati tra le sabbie e le ghiaie che occlusero lo specchio d’acqua, vennero estratti grazie ad un’intensa attività mineraria, tutta volta in galleria, e sfruttati per la produzione di carbon fossile. Durante le fasi di estrazione furono trovate numerose testimonianze fossili che documentano la ricchezza e l’evoluzione della fauna e della flora di quel milione di anni. Il lato oscuro del Formico è dominato da boschi e foreste:


localmente la morfologia ha permesso all’uomo di ritagliarsi i suoi spazi, aprendo radure, costruendo baite, cascine e stalle, olitamente in corrispondenza di punti panoramici notevoli su tutta la conca di Clusone, la Val Borlezza e le montagne che la circondano, dove la Presolana con la sua lunga bastionata calcarea magnetizza gli sguardi da vera e propria Regina. Luogo degno di nota è la Malga Lunga dove, oltre al ristoro, è stato allestito un piccolo museo sulla Resistenza, in cui si raccontano i fatti di una storia recente troppo spesso dimenticata. www.lecinqueterredellavalgandino.it www.turismoproclusone.it

Pizzo Formico sottosopra

367


45

Valle Seriana >Basso Serio > VAL GANDINO - PIZZO FORMICO - CLUSONE

FORMICO TRAIL Ciclabile 0% Strada asfaltata 30% Strada lastricata/cementata 11% Strada bianca/sterrata 22% Mulattiera 3% Sentiero 34%

ÙÙÙÙ bellezza

Free ride stile itinerario

Tutto l’anno

periodo di percorrenza 500 m Casnigo (cimitero) Coordinate N45 48.665 E9 51.889

punto di partenza/arrivo

1637 m Pizzo Formico quota massima

1250 m

dislivello positivo

23,5 km distanza

Mezza giornata tempo di percorrenza

ÙÙÙÙÙ difficoltà tecnica

ÙÙÙÙÙ impegno fisico

95%

ciclabilità in salita

100%

ciclabilità in discesa

Sì - No e-bike

B&B e/o punti d’appoggio Monte Farno, Rifugio Parafulmine

CASNIGO – MONTE FARNO – PIZZO FORMICO Tre sono le discese di riferimento per la bassa valle; dopo il Canto Alto e il Misma eccovi il Pizzo Formico. Partire dalla vetta di queste montagne dona alla gita un sapore particolare che fa immediatamente dimenticare la fatica della salita ed il tratto di bici a spalla. La discesa dal Pizzo Formico è inizialmente tecnica e poi, pur non essendo mai banale, scorre piacevolmente sia sul panoramico crinale sommitale che tra i boschi ed i prati del Giundit. Se si evita la salita alla vetta, non vi è più la necessità di spallare la bicicletta e quindi l’impegno fisico e tecnico viene sensibilmente ridotto. L’intero percorso si presta comunque a numerose varianti e si può decidere in qualsiasi punto d’interrompere la salita e raggiungere rapidamente il sentiero di discesa. Così come alla salita proposta si può sostituire la classica salita su asfalto per il Monte Farno con partenza da Gandino. DESCRIZIONE ITINERARIO Punto di partenza ideale sarebbe il parcheggio del cimitero di Casnigo (1) da cui salire sino alla Colonia del Farno. Chi volesse però, può arrivarci pedalando sempre su asfalto passando per Gandino e Barzizza. Per chi vuole godersi una bella sudata c’è un altro modo che qui proponiamo. Attraversate il centro di Casnigo, salite su asfalto verso la Madonna della SS Trinità (2), imboccate la strada cementata che porta alla Madonna d’Erbia e quasi al termine di uno strappo, subito dopo l’innesto del sentiero CAI 542/543, svoltate a destra in una sterrata che presto diviene asfaltata, e conduce in località Giundit (3). Risalitela tutta sino al suo termine e appena superate l’evidente roccolo di Giundit (823 m) al limitare del bosco. Qui imboccate il sentiero CAI 543: risalitelo, bici a spinta sino in località Barcla (970 m). Salite in sella e seguite la sterrata verso destra; dopo un tratto pianeggiante ed in leggera discesa vi innestate su delle ripide rampe in cemento che portano ai ripetitori in località Gervas. Giunti sulla strada asfaltata, che sale da Gandino, salitela sino in località Monte Farno (4). Proseguite oltre lungo una cemen8

1632,5 m 1600 m

6 5

1400 m

4 1200 m

3

1000 m

800 m

2

rifugi

SS Trinità, Monte Farno

fonti d’acqua

368

7

600 m

1 472,6 m

0 km

2

4

6

8

10

12

13,688


CLUSONE

località attraversate 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Casnigo (500 m) SS Trinità (689 m) Giundit (823 m) Monte Farno (1300 m) Prato Porta (1380 m) Montagnina (1432 m) Rifugio Parafulmine (1536 m) Forcella Larga (1466 m) Pizzo Formico (1637 m)

PONTE NOSSA

Pizzo Formico

1636 m 9

8 Forcella Larga  1598 m

SS671

Montagnina

6 5 Prato Porta  1113 m

7

Morti della Montagnina

Rifugio Parafulmine

Monte Farno

Pizzo di Casnigo

4

GANDINO 3

Giundit

2 Trinità

1 SS470

CASNIGO Cimitero

CAZZANO SANT'ANDREA LEFFE SS42

PEIA

RANZANICO SS42 0

0,5

Lago di Endine

1 km

369


sali/scendi vi aiuteranno nella digestione mentre una breve discesa vi porterà alla pozza e alla cappelletta dei Morti della Montagnina. Qui svoltate a sinistra su sterrato e scendete alla baita Montagnina. Chi non se la sentisse di affrontare la salita sino alla cima del Formico può rientrare lungo la sterrata e dopo la cascina del Pergallo può imboccare la variante di discesa che conduce sino al Farno, da dove si riprende la discesa principale. Ricordate però che la salita alla vetta, anche se faticosa, oltre che regalare una vista unica su tutte le Orobie è la porta d’accesso ad una discesa veramente entusiasmante. Quindi continuate imboccando il sentiero che si stacca verso destra 

45 Bergamo > Valle Seriana >VAL GANDINO - PIZZO FORMICO - CLUSONE > FORMICO TRAIL 370

tata sempre più ripida fino al Prato Porta (5): la strada diventa sterrata, un lungo diagonale attraversa l’alpeggio di Pergallo e porta sino in Montagnina (6). Appena oltre il bivio per il rifugio Parafulmine è possibile imboccare sulla sinistra un sentiero che conduce alla Forcella Larga (1466 m) presso i ruderi della Capanna Ilaria. Così come è possibile procedere lungo lo sterrato sino alla baita della Montagnina (varianti segnate in rosso sulla cartina). Noi però vi proponiamo di salire al Rifugio Parafulmine (7) per godervi una meritata pausa e magari mettere le gambe sotto il tavolo per assaggiare qualche buon piatto. Il panorama è veramente unico e vi meraviglierete della varietà di forme che compongono questo mondo sospeso, dove grandi doline ed inghiottitoi si alternano a pozze, dossi e baite. Il carsismo ha modellato sapientemente l’intero massiccio. Ora potete procedere oltre il rifugio, su sentiero. Alcuni

Pizzo Formico e la sua imponente croce di vetta

Ultime fatiche autunnali verso la vetta del Formico


371


45 Bergamo > Valle Seriana >VAL GANDINO - PIZZO FORMICO - CLUSONE > FORMICO TRAIL 372

e risale alla Forcella Larga (8) dove arrivano i sentieri che salgono dalla conca e da San Lucio. Proseguite oltre e puntate alla grande croce posta in vetta al Pizzo Formico (9): se sino all’ultima sella, con esclusione di alcuni passaggi, riuscirete a pedalare, ora preparatevi per l’ultimo breve e faticoso tratto da affrontare con la bici a spalla. Scendete lungo il crinale, in direzione opposta all’ultimo tratto di salita, puntando ancora verso il Farno. Il primo breve tratto è impegnativo e, per il resto, pura libidine. Nei pressi di Prato Porta potete scendere alla strada di salita e da lì imboccate il sentiero di variante (segnato in rosso sulla cartina). Noi vi consigliamo di procedere sul filo del crinale fino ad un evidente roccolo e da qui imboccate la stradina che conduce verso i parcheggi della colonia del Farno, dove giunge la variante. Scendete per un breve tratto su asfalto, appena sotto gli ultimi parcheggi, imboccate a destra il sentiero CAI 543, seguitelo con attenzione senza imboccare le tracce che scendono dirette per i prati. Divertimento a palla, attraverso prati incolti e boschi, toccherete alcuni punti della

salita, passando da Barcla e scendendo (sulla stessa traccia di salita) sino al roccolo di Giundit. Non imboccate la strada, ma continuate a scendere lungo la mulattiera nel bosco, sino a sbucare sulla strada per la Madonna d’Erbia; attraversatela e continuate sul sentiero che piega verso sinistra ed attraversa un prato con traccia poco evidente puntando al campanile della Madonna della SS Trinità: è possibile ad un certo punto percorrere una variante e deviare a destra, scendendo per un sentiero fino a via via Bracc (variante segnata in rosso sulla cartina).. Noi preferiamo passare dalla chiesa che merita una sosta per visitare i preziosi affreschi che ne decorano l’interno. Ora non scendete su asfalto ma contornate la chiesa da destra ed imboccate la bella mulattiera che, tagliando la strada un paio di volte, scende sino in Via Bracc. Infine, attraverso il centro storico di Casnigo, ritornate al punto di partenza.

È ora di avviarsi e la discesa è lunga


#PERDERSINMOUNTAINBIKE

Nell’ombra

martedì 14 novembre 2006 16:11:32 – Monte Farno - 1300 m slm (Gandino)

Una fuga pomeridiana, impellente, necessaria come una boccata d’aria. Colori di un autunno avanzato, in cui stemperare fatica e sudore. Silenzio, e sono in cima. Sole basso e luce radente. Un lungo crinale mi aspetta, sprofondando nell’ombra. Maurizio Panseri

373


88

Bergamo > Valle Seriana > ALTOPIANO DI CLUSONE - CONCA DELLA PRESOLANA

AI PIEDI DELLA PRESOLANA Ciclabile 0% Strada asfaltata 25% Strada lastricata/cementata 9% Strada bianca/sterrata 47% Mulattiera 0% Sentiero 18%

ÙÙÙÙ bellezza

All mountain stile itinerario

Primavera, estate, autunno periodo di percorrenza 939 m Castione della P. - Rusio Coordinate N45 54.904 E10 02.204

punto di partenza/arrivo

1617 m Pas del Sòc quota massima

800 m

dislivello positivo

19 km distanza

3 ore

tempo di percorrenza

ÙÙÙÙÙ difficoltà tecnica

ÙÙÙÙÙ impegno fisico

95%

ciclabilità in salita

100%

DESCRIZIONE ITINERARIO Giunti a Castione della Presolana (1), poco oltre la piazza del municipio si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Rusio. Prima del borgo un ampio parcheggio sulla destra sarà il vostro punto di partenza. Attraversato il torrente, che scende dalla Valle dei Mulini, salite su strada selciata a Rusio, borgo raccolto e caratteristico. Alla chiesa svoltate a sinistra e subito a destra seguendo la segnaletica per Dernes. Giunti a questa frazione procedete su asfalto in piano e in discesa; ad un tornate imboccate la sterrata verso sinistra che risale la valle Grumello, seguite la segnaletica per Bratto, e ad un bivio svoltate a sinistra imboccando, oltre la catena, un sentiero nel prato che sale sulla destra di una vallecola. Sbucate su asfalto tra le case di Bratto e senza percorso obbligato attraversate il paese sino a uscire sulla strada che sale al Passo della Presolana (2): seguitela. Nei pressi dell’hotel Spampatti, in cima al passo, a sinistra parte la strada sterrata che seguirete sino alla Malga Cornetto: le indicazioni sono numerose e sarà impossibile sbagliare. Nei pressi della Malga Corzene alcuni tornanti vi faranno guadagnare quota e poco oltre una bella rampa vi farà sudare. Il panorama sulla conca di Castione pian piano si fa più ampio, alla Malga Cornetto (3) rilassatevi e godetevi il paesaggio: lo sguardo spazia sino a Clusone, dove l’altopiano si interrompe contro il rilievo boscoso del Pizzo Formico. Ancora su sterrato procedete sino alla Malga bassa Cornetto; 1615,6 m 1600 m

Sì - No

1300 m

2

1200 m

6

Malga Cornetto, Passo della Presolana

1100 m

rifugi

1000 m

fonti d’acqua

5

1500 m

1400 m

Passo della Presolana

4 3

ciclabilità in discesa e-bike

614

CASTIONE DELLA PRESOLANA – COLLE DELLA PRESOLANA – MALGA PRESOLANA Bell’itinerario non particolarmente faticoso che presenta, oltre la Malga Cornetto, un breve tratto su sentiero da fare bici in spalla. Il percorso si sviluppa per la gran parte su sterrati; la discesa oltre Malga Campo può essere resa più interessante percorrendo il sentiero di Malga Spina e la breve risalita sino a San Peder. In alternativa si può comunque scegliere di scendere lungo la sterrata che nei punti più ripidi presenta il fondo pavimentato e conduce ugualmente al punto di partenza.

900 m 869,6 m

1

0 km

2

4

6

8

10

12

14

16

18,908


località attraversate

COLERE

1 2 3 4 5 6

Rusio (939 m) Passo della Presolana (1297 m) Malga Cornetto (1508) Pas del Sòc (1617 m) Malga Presolana (1538 m) San Peder (1145 m)

 2521

Pizzo della Presolana

SP58

SS671  1976

Cima di Bares

5

Pas Del Soc

Malga della Presolana  1786

4

6 San Peder

Monte Cornetto 3 Malga Cornetto

2 Passo della Presolana

 1669

Monte Scanapa

Rusio 1

CASTIONE DELLA PRESOLANA

ONORE  1880

Monte Pora

0

0,5

1 km

615


la sterrata che sale con una diagonale alla chiesetta di San Peder (6). Vi consigliamo di andarci a fare una visita con una breve deviazione che passa presso un’area di sosta e oltre, nell’ultimo tratto di salita, percorre un sentiero. Giunti alla chiesina non vi pentirete di avere faticato un poco di più. Tornati all’area di sosta, a sinistra, scende un sentiero: seguitelo sino al suo termine dove si innesta su una sterrata da seguire verso destra e che a sua volta sbocca sulla strada principale che scende dagli alpeggi. Svoltate a sinistra e scendere l’ultimo tratto fino a Rusio. Godetevi questo luogo con uno spuntino all’osteria o semplicemente rinfrescandovi nelle acque limpide del torrente. 

88 Bergamo > Valle Seriana >ALTOPIANO DI CLUSONE - CONCA DELLA PRESOLANA > AI PIEDI DELLA PRESOLANA 616

dietro il primo edificio verso destra si stacca un sentiero (segnaletica) e da qui sino al Pas del Sòc (4) è impossibile pedalare; con calma godetevi questa diagonale ascendente che attraversa un bel bosco d’abeti. La selletta si affaccia sulla valle dei Mulini e finalmente potrete ammirare la parete della Presolana di Castione. Il primo tratto di discesa si fa bici alla mano e poi giunti ad una radura finalmente si può salire in sella. Giungete così alla Malga della Presolana (5), da dove si prosegue su sterrato sino alla Malga di Campo e poi giù alla Malga Pozzetto. Scendete lungo la sterrata che a tratti presenta un fondo pavimentato, ed in corrispondenza di un tornante a destra, abbandonatela per imboccare una sterrata che si stacca verso sinistra ed in leggera discesa arriva a Malga Spina. Transitate tra i due edifici ed imboccate il sentiero che, senza particolari difficoltà, scende nel bosco e termina su una cementata che si segue sino al suo termine, dove a sinistra si stacca

Single track presso Malga Cassinelli

Al Pas del Sòc ci si affaccia sulla Valle dei Mulini


617


#PERDERSINMOUNTAINBIKE

Riflessioni

Sabato 18 giugno 2011, 15:10:41 – Malga del Campo - 1550 m slm (Castione della Presolana)

Dove sta il mondo? Sopra o sotto. Dove va il sentiero? Sale o scende. A volte si è confusi E non si sa da che parte stare, quale strada seguire. Poi ci si ferma ci si abbandona allo sguardo della propria immagine riflessa nel mondo a testa in giù. E ci si accorge che così è più bello. E ci si immerge, si sta meglio. E ci si perde, alcuni istanti. Maurizio Panseri

618


619


112

Brescia > LAGO D’ISEO - OLTRE IL LAGO

MONTE ISOLA TOUR Ciclabile 0% Strada asfaltata 73% Strada lastricata/cementata 0% Strada bianca/sterrata 0% Mulattiera 11% Sentiero 16%

ÙÙÙÙ bellezza

Free ride stile itinerario

Tutto l’anno

periodo di percorrenza 190 m Peschiera Maraglio Coordinate N45 41.712 E10 05.631

punto di partenza/arrivo

592 m

Santuario della quota massima Ceriola

510 m

dislivello positivo

17 km distanza

2 ore

tempo di percorrenza

ÙÙÙÙÙ difficoltà tecnica

ÙÙÙÙÙ impegno fisico

100%

PESCHIERA – SIVIANO – SANTUARIO DELLA CERIOLA Non potevamo esimerci dal proporre una pedalata a Monte Isola, l’isola lacustre più grande d’Italia e la più alta d’Europa. Il periplo completo dell’isola, toccando tutti i villaggi posti sul litorale, si sviluppa per quasi 10 chilometri, mentre il dislivello che separa la quota delle acque del lago, posta a 187 metri sul livello del mare, dai 592 metri della cima, dominata dal Santuario della Ceriola, è di ben 405 metri. Esplorare l’isola a piedi è già un’esperienza da non perdere, farlo in bicicletta regala emozioni particolari. Nella scheda proponiamo la discesa dalla Ceriola a Peschiera lungo un sentiero tecnico ed impegnativo. Però non fatevi spaventare da questo, per chi desidera farsi una pedalata tranquilla è possibile evitarlo e scendere lungo le stradine che collegano i borghi tra loro. Sull’isola è vietato il transito delle auto, con eccezione di quelle di servizio. Non aggiungiamo altro, non vi resta che andare a Sulzano ed imbarcarvi con la vostra bicicletta. DESCRIZIONE ITINERARIO Il modo più veloce e comodo per raggiungere Monte Isola è imbarcarsi su uno dei numerosi traghetti di linea che partono da Sulzano (sponda bresciana). Giunti allo sbarco di Peschiera Maraglio (1), invece che procedere verso il villaggio, iniziate a percorrere la stradina litoranea che punta a nord in direzione di Carzano. Oltre le acque del lago la sponda bresciana si mostra al vostro sguardo, pendii dolci e coltivati salgono in quota lasciando spazio ai boschi che conducono al lungo crinale della Punta Almana. Dopo Carzano (2) ci si alza in direzione di Siviano e si percorre la costa nord. Dalle acque del lago emerge un grumo di terra, l’Isola di Loreto, ed oltre, sopra l’abitato di Marone, s’innalzano i ripidi versanti che convergono alla Corna Trentapassi, caratteristica cima che si protende nelle acque del lago. Da Siviano (3) iniziate a salire verso Olzano (4) e Masse (5), da qui abbandonate la stradina asfaltata, svoltate a sinistra e, passando a fianco della chiesetta di San Rocco di Masse, proseguite lungo la mulattiera in direzione di 7

569 m

ciclabilità in salita

100%

500 m

6

ciclabilità in discesa

Sì - No

5

400 m

e-bike

B&B e/o punti d’appoggio nei paesi lungo il percorso

4 8 300 m

3

rifugi

9

Nei paesi lungo il percorso

fonti d’acqua

774

200 m 183 m

1 0 km

2 2

4

6

8

10

12

14

17,037


localitĂ attraversate 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Peschiera Maraglio (190 m) Carzano (190 m) Siviano (275 m) Olzano (350 m) Masse (400 m) Cure (440 m) Santuario della Ceriola (592 m) Senzano (325 m) Menzino (255 m) SP10

Lago d’Iseo

3 Siviano

2 Carzano 4 Olzano

Masse 5

Cure 6 Santuario

Menzino 9

Senzano

8

7 della

Ceriola

1 Peschiera Maraglio SS469

0

0,5

1 km

775


112 Brescia > LAGO D’ISEO - OLTRE IL LAGO > MONTE ISOLA TOUR 776

Cure (6) e da lì al Santuario della Ceriola (8). Il panorama dalla cima dell’isola è unico, da questa montagna che buca le acque del lago è possibile fare scorrere lo sguardo lungo le sponde e le montagne circostanti. Potrete apprezzare così la forte differenza tra il selvaggio versante bergamasco, in cui purtroppo spicca la ferita delle grandi cave di Tavernola, e il più domestico lato bresciano. Da qui è possibile, senza alcuna difficoltà, rientrare a Cure da dove si potrà seguire la strada che scende a Senzano e Menzino, rientrando infine al punto di partenza.

Per chi invece vuole godersi 350 metri di dislivello lungo 3 chilometri di sentiero, scendendo in un ambiente spettacolare e unico, si procede lungo il crinale oltre il Santuario. La prima parte è un poco esposta e con un fondo roccioso; evitate la prima deviazione a destra e procedete lungo l’evidente crinale. Giunti in una radura svoltate a destra e scendete nel bosco sino a sbucare su un sentiero che si percorre verso destra, in direzione della località Cure (6). Poco prima delle case, troverete una deviazione a sinistra, imboccatela e percorrete la lun-


ga diagonale tra boschi, prati e uliveti sino a monte dell’abitato di Peschiera. Il sentiero termina su una strada, non scendete a Peschiera ma svoltate a destra e salite sino al borgo di Senzano (9). Giunti al borgo attraversatelo in direzione del Castello Oldofredi, qui vi potrete affacciare sulla costa sud. Poco distante, dalle acque del lago, emerge l’Isola di San Paolo. Proprio quell’isola che l’installazione dell’artista Christo: “The floating piers”, collegava con tre chilometri di passerelle a Monte Isola e a Sulzano. Ora scendete a Sensole (10), di fronte all’isoletta,

e percorrete l’ultimo tratto di litoranea che riconduce a Peschiera Maraglio. Ovvio che il giro non può ritenersi completo se non ci si ferma per una sosta gastronomica in cui gustare i semplici e tipici piatti a base di pesce di lago.

Monte Isola come un diamante emerge dalle acque del lago

777


Antonello Naddeo

VERSANTE SUD

GUIDE - LIBRI - MANUALI

Arrampicata | Alpinismo | Mountain bike

www.versantesud.it www.up-climbing.com www.climbingradio.it


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