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Il ricordo che ho di Jurek di Cecylia Kukuczka
Il rIcordo che ho dI JureK
Credo davvero che Jurek sia stata una persona molto fortunata, perché nella sua vita ha potuto coltivare e realizzare ciò che per lui era la cosa più importante e al tempo stesso più bella, ovvero la sua passione per le montagne. Non a tutti è dato poterlo fare, ma nei suoi confronti il destino ha deciso di dargli fiducia. È rimasto lì, nel posto che più amava, circondato dalle montagne più alte, da una natura tanto selvaggia e severa quanto straordinaria. Provai gioia e felicità quando riuscì a salire l’ultima di quelle sue grandi montagne, pensavo che con quella avrebbe finalmente potuto mettere la parola fine a quel suo peregrinare… Mi ero sbagliata. Continuò invece a scegliere altri obiettivi e mi ricordo quanto rimasi triste quando mi mise al corrente dei suoi piani per l’immediato futuro. Quell’ultimo giorno, il giorno della partenza di Jurek per la parete sud del Lhotse mi è rimasto impresso nella mente. Sembrava avere un po’ la testa persa, era nervoso, aveva già salutato i suoi figli e si era raccomandato con il più grande di occuparsi del fratello minore. I commiati erano per lui un momento difficilissimo, non gli piacevano per nulla. Di solito andavo con lui fino a Varsavia e lo salutavo lì, all’aeroporto. Quella volta però non potevo, così ci salutammo a Katowice, sul marciapiede della stazione. Notai che per quella spedizione si stava portando un bagaglio piccolo come mai prima di allora. Aveva ancora posto nello zaino, sembrava che stesse partendo per un giro di qualche giorno. La stazione di Katowice… Fu assediato da una massa di persone che dovevano ancora sbrigare con lui alcune questioni, più tutti coloro che desideravano poterlo salutare e augurargli buona fortuna per la spedizione. Arrivò il treno, mi abbracciò stretta e mi baciò. Le sue ultime parole furono “sii forte e prenditi cura dei figli”. Vidi nei suoi occhi un po’ di tristezza mista a stanchezza. Saltò sul treno e partì per Varsavia da dove sarebbe iniziato il viaggio per il Nepal. Non gli piaceva condividere le sue esperienze in montagna e ho il sospetto che abbia portato con sé tutti quei molti segreti che mai volle raccontare.
Cecylia Kukuczka