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Selezione di vie, ma in base a cosa?

“Esistono dei luoghi forti, rivelatori. Sparse per il mondo, tante rocce attendono il loro scalatore. Può darsi che la loro superficie sia il teatro di una lenta metamorfosi. Perchè quegli specchi verticali, che permettono al corpo, come allo spirito, di prendere la misura di se stessi, sanno anche arricchire il potenziale di coloro che accettano il contatto e la sfida” cit.

Potrà sembrare scontato che le vie siano state selezionate in base ad un criterio estetico/arrampicatorio, ma non è proprio così. Sarebbe stato facile inserire le vie più classiche e ripetute del torinese, ma non sarebbe stato nulla di nuovo o originale. Si è deciso invece di inserire un buon numero di itinerari inediti, alcuni a torto poco ripetuti, magari perchè non presenti su altre guide o sul web, altri assolutamente nuovi, altri ancora richiodati nei mesi antecedenti all’uscita della guida e perciò di nuovo frequentabili in sicurezza. Per decidere quali itinerari inserire ci siamo basati su diversi fattori che spesso esulano dalla sola bellezza dell’arrampicata. L’unico fattore comune in tutti gli itinerari è la sicurezza, ogni via è scalabile senza l’utilizzo di protezioni mobili, la spittatura è sempre presente e abbondante nei tratti chiave della salita. Nonostante ciò, in molte vie, e lo troverete indicato, potrete utilizzare friends e nuts per impratichirvi o per integrare tra uno spit e l’altro nel caso non vi sentiate sicuri. Chiaramente nella maggior parte dei casi l’estetica delle linee prevale sul resto, ma scoprirete che alcune volte il fattore determinante è differente: il paesaggio, il valore storico, la particolarità della scalata, l’originalità del tracciato. Si è cercato inoltre di distribuire gli itinerari il più equamente possibile su tutto il territorio preso in esame, questo per permettervi di respirare e vivere più angoli possibili delle stupende valli adiacenti a Torino. Non sarà raro trovare itinerari che richiedono solo poche ore per essere completati, ideali nelle sere d’estate usciti da lavoro o in piccole finestre di bel tempo. Chiaramente si è tenuto conto anche dell’esposizione delle pareti così da poter avere vie scalabili in qualunque periodo dell’anno. Gli itinerari in alta valle, tranne un paio di eccezioni, sono stati esclusi per non mettere troppa carne al fuoco, chi lo sa che non vengano ripresi in un altro volume dedicato proprio agli itinerari in quota. Ultima ma non meno importante è stata la decisione di inserire tutti i tipi di scalata e tutti i tipi di roccia che potete trovare sul nostro territorio, in modo da cercare di formare scalatori a tutto tondo, a loro agio ovunque, dalle placche agli strapiombi, dai calcari più delicati agli gneiss più solidi.

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