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02. Rocca Ciapel
Diretta Spigolo Centrale. Enea sul bellissimo diedro di L4- 6b+
Apritori: A. De Servienti, P. Dassano, L. Borgna, 1927. Sviluppo. 125 m, 6L Difficoltà. 4c (4c obb.) / S1+ / I Materiale. Una mezza corda da 60m doppiata, 10 rinvii. Attacco. Salire per il ripido sentiero dietro al rifugio che conduce al settore Centrale. In prossimità della parete tenersi sulla sinistra seguendo le tracce che raggiungono la parete subito a sinistra dello spigolo, in corrispondenza dell’attacco della normale. Targhetta con nome alla base. 10 minuti dal rifugio Coordinate attacco. 44.968001, 7.300269
“Sulla normale della Sbarua si sono svolte molte iniziazioni alpinistiche, anche se non è una via banale. Sulla normale si portano i principianti perché è appoggiata, più delicata che fisica, e non si può barare con la forza delle braccia. Serve equilibrio, bisogna scalare. C’è gente che fa il quinto grado sugli strapiombi e non riesce a salire la normale da capocordata”. Così descrive la via normale Enrico Camanni nel suo libro Verso un nuovo mattino, e noi non ci sentiamo di aggiungere altro. Sale appena a sinistra della via Gervasutti e si svolge sullo spigolo tra le placche gialle e il settore normale. Ah, il quinto tiro è il famosissimo passo del gatto, da fare almeno una volta nella vita, o lo si ama o lo si odia, non ci sono vie di mezzo! L1. Placca delicata con spittatura allegra. Se invece non siete amanti della placca vi consigliamo la variante, poco a sinistra, che risale una facile fessura e dei muretti appoggiati fino alla sosta verso destra su cengia. 20 m 4a (4b la variante) L2. Muro verticale. Seguire poi un diedro/camino appoggiato proprio sullo spigolo fino in sosta. 20 m 4b+ L3. Superare il bombè sopra la sosta, traversare pochi metri in placca a sinistra e andare dritti sull’evidente sperone dove si trova S3. 15 m 4a L4. Bellissimo diedro verticale poi ristabilimento su cengia e fessure parallele sulla sinistra. 25 m 4c L5. Salire i facili blocchi sopra la sosta, poi il diedro sotto il famigerato passo del Gatto: una spaccatura obliqua alta poco più di 40 cm da risalire tutta strisciando alla benemeglio. Uscita esposta su terrazzino e ultimo facile strapiombino fino alla sosta su comoda cengia. 30 m 4c L6. Risalire sulla sinistra i facili risalti fino alla vetta del settore. 15 m 3b Discesa. A piedi. Comodamente verso sinistra nel canale che, dopo aver superato un saltino attrezzato con delle catene, conduce rapidamente al rifugio dopo essere ripassato alla base della via. Curiosità. È il 1980, la scalata sta ormai passando dall’artificiale alla libera, Marco Bernardi, rivolese, e Marco De Marchi, di Luserna San Giovanni, sono i principali precursori di questo cambiamento, sicuramente tra i migliori scalatori d’Italia. Ed è proprio in quello stesso anno che viene piantato il primo spit alla Rocca Sbarua a pochissimi metri dalla via Normale, per la precisione sulla via “scudo di Enea”.
2. VIA GERVASUTTI-RONCO + SPIGOLO BIANCIOTTO
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Apritori: G. Gervasutti, R. Ronco 1937 + L. Bianciotto, A. De Servienti 1949 Sviluppo. 120 m, 8L Difficoltà. 5c (5b+ obb.) / S1+ / I Materiale. Due mezze corde da 60m (o una corda singola da 70m se si sceglie di scendere a piedi), 10 rinvii, materiale per calarsi. Attacco. Salire per il ripido sentiero dietro al rifugio che conduce al settore Centrale. In prossimità della parete tenersi a destra sulle tracce che raggiungono la parete a destra dello spigolo all’altezza dell’ombroso diedro del primo tiro, 50 metri a destra della normale. 10 minuti dal rifugio. Coordinate attacco. 44.967921, 7.300521
“ È l’ebbrezza di quell’ora passata lassù isolato dal mondo, nella gloria delle altezze, potrebbe essere sufficiente a giustificare qualunque follia” G. Gervasutti
Impossibile non conoscere questi itinerari che portano i nomi dei loro apritori, Giusto Gervasutti e Luigi Bianciotto, due “Michelangelo” dell’arrampicata. Giampiero Motti scrive: “Le loro vie, ancora oggi, sono modelli insuperati di logica ed eleganza” e noi non possiamo che essere d’accordo. Non a caso questa combinazione si classifica tra le vie più
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