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CHE FISICO HA L’ARRAMPICATORE?

Artroscopia della spalla

È una procedura chirurgica mini-invasiva che consente di visualizzare l’interno dell’articolazione senza la necessità di eseguire ampie incisioni nei tessuti molli. Il trattamento artroscopico presenta alcuni vantaggi rispetto a un intervento convenzionale a cielo aperto: un incisione cutanea più piccola con risultati estetici migliori, la possibilità di eseguire l’intervento in regime ambulatoriale, una riabilitazione più rapida con una minore dolorabilità post-chirurgica, una minore tendenza alla rigidità della spalla e un rischio pressoché assente di distacco del deltoide nel post-operatorio.

videocamera

bisturi artroscopio cannula

Riabilitazione dopo l’artroscopia

Per quanto si possano abbreviare i tempi di riabilitazione, la guarigione dei tessuti che sono stati riparati o ricostruiti richiede comunque dei tempi “tecnici” per rimarginare completamente le ferite e riacquisire la robustezza necessaria per compiere tutti i movimenti. Dopo l’intervento si utilizza un tutore che aiuta a evitare di compiere movimenti che potrebbero pregiudicare l’esito dell’intervento. Il tutore viene rimosso dopo circa un mese; da questo momento la fisioterapia e l’esercizio fisico quotidiano sono fondamentali per il recupero funzionale. Dopo 60 giorni dall’intervento l’arrampicatore dovrebbe aver recuperato la quasi totalità dell’arco di movimento e dell’elasticità articolare che aveva prima ed è possibile cominciare a lavorare sul potenziamento muscolare. Dopo circa 4 mesi il percorso riabilitativo dovrebbe essere completato; il paziente viene sottoposto a valutazione della forza e, in caso positivo, si concede la ripresa dell’arrampicata. Vediamo alcuni esempi di esercizi per il recupero del ROM (arco di movimento) articolare eseguiti nella prima fase della riabilitazione post-intervento.

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