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Dal punto di vista posturale

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08. GLIDING DEL NERVO ULNARE

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Inizia con il braccio in fuori e con il palmo della mano rivolto verso l’alto.

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Piega il gomito verso di te, con il palmo rivolto verso di te. Ruota il palmo della mano verso l’esterno e piega il polso in modo che le dita siano rivolte verso di te.

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Ruota il polso in modo che il palmo della mano sia rivolto verso l’alto. Mentre il polso rimane piegato, allunga il braccio in posizione diritta, con le dita verso il pavimento. Tieni ogni posizione per 5 secondi, ripeti 5 volte per 3 serie.

IL POLSO

A unire l’avambraccio e la mano è invece il polso, un complesso articolare la cui stabilità è fondamentale per afferrare gli oggetti e “tenere” gli appigli. Durante l’arrampicata ci accorgiamo infatti dell’importanza del polso che, per orientare le dita verso l’appiglio e per tenere una presa, deve assumere spesso posizioni che si discostano dal fisiologico allineamento, possibili solo grazie all’azione dei muscoli stabilizzatori del polso. Avere dei muscoli delle dita forti, infatti, non serve a nulla se abbiamo un polso debole e instabile.

Cenni di anatomia

Ossa

Il complesso articolare del polso è formato da: 1. Articolazione radio-ulnare distale e TFCC (complesso triangolare fibro-cartilagineo) che ha funzioni di stabilizzazione nei movimenti di prono-supinazione; 2. Articolazione radio-carpica, in cui avvengono i movimenti di flessione, estensione e deviazione radiale (verso il pollice) e ulnare (verso il mignolo); 3. Articolazione ulno-carpica che, munita di un piccolo menisco, ha la sola funzione di assorbire parte dei carichi in compressione (circa il 20%); 4. Articolazione intercarpica, tra la prima e la seconda filiera del carpo.

Il carpo è formato da 8 ossa disposte su due filiere da 4 ciascuna. • La prima filiera (prossimale, quella più vicino al radio) è composta, partendo dal pollice verso il mignolo, dallo scafoide, dal semilunare, dal trapezoide e, sulla superficie anteriore di quest’ultimo, dal pisiforme; • La seconda filiera (distale, quella più vicina alle dita) è composta, mantenendo lo stesso criterio descrittivo, dal trapezio, dal trapezoide, dal capitato e dall’amato.

Falangi

distale intermedia

prossimale

Ossa metacarpali

Ossa carpali uncino dell’amato pisiforme amato triquetrum lunato falange distale del pollice falange prossimale del pollice

trapezoide trapezio capitato scafoide

Ossa carpali

Ossa del polso

Legamenti

Le ossa del polso sono unite tra loro da piccoli ma robusti legamenti, alcuni dei quali si è scoperto essere particolarmente importanti soprattutto per la loro funzione propriocettiva, ossia di fornire informazioni preziosissime per modulare la tensione dei muscoli e fornire la giusta stabilità articolare durante i movimenti. Tra questi legamenti carpali, riveste particolare importanza quello scafo-lunato (ossia il legamento che unisce lo scafoide e il semilunato).

Tunnel carpale

Le due filiere del carpo formano inoltre la base di un tunnel, chiuso sul lato palmare dallo spesso legamento carpale o legamento trasverso, all’interno del quale scorrono i tendini flessori delle dita e il nervo mediano.

Muscoli

I tendini dei muscoli responsabili del movimento del carpo, che abbiamo visto originare dagli epicondili omerali al gomito, si inseriscono solamente nella seconda filiera.

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