GLOBO MENSILE DI VIAGGI E LIFESTYLE • N.1 ANNO I • DICEMBRE 2014 • EURO 2,90
LA TUA GUIDA DEL MONDO
ITALIA
UN INCANTO DI LAGUNA
Alla scoperta della Venezia che non conoscete
ETIOPIA
CRISTIANA
Le chiese monolitiche di Lalibela tra mito e storia
save the planet Alla ricerca di un modello di sviluppo sostenibile per l’Amazzonia
a nuoto con le balene
11.000
chilometri di viaggio per la migrazione più imponente nel mare.
AFRICA
I COLORI DELLA
TANZANIA
L’oriente africano in un racconto con il colore del tramonto e della savana.
PACCHETTO NEVE DA GOURMET 2 pernottamenti comprensivi di prima colazione un menù invernale a 4 portate un trattamento di benessere Mercatino di Natale privato dell’Hotel trasferimento ai mercatini di Seefeld ed altri mercatini del Tirolo
464,Euro per persona in camera doppia
BENVENUTI DA AMICI, CIRCONDATI DA ARTE, ALTA GASTRONOMIA, NATURA E BENESSERE NELLA SUA FORMA PIÙ PURA. Il panorama dell’ospitalità austriaca di lusso è arricchito di un nuovo 5 stelle innovativo e singolare. Al “For Friends Hotel” di Mösern, a soli 15 minuti da Innsbruck, è inaugurato un rifugio eclettico ed equilibrato per chi ama il lusso senza
ostentazione. Una vacanza all’insegna del benessere totale su 1500 mq di SPA, piscine a sfioro con vista mozzafiato, la libertà di poter scegliere tra 5 ristoranti. Per chi esige il massimo dell’ospitalità e del comfort.
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editoriale | GLOBO
E
È un saluto ai viaggiatori, il mio. È un’opportunità per esplorare insieme il mondo che ci appartiene con la curiosità e lo spirito che da sempre accompagna l’uomo. Quando abbiamo preso la decisione di realizzare una rivista che si occupasse di viaggi, parlando con la redazione, è emersa una necessità: estendere la narrazione verso qualcosa di più ampio, con una finalità anche divulgativa, che consentisse a chi non può permettersi viaggi esotici di navigare comunque negli ampi spazi della savana e nuotare a fianco delle balene. Troverete, ogni mese diverse facce del vivere umano quotidiano, osservate con uno sguardo globale e sincero. Non solo turismo, quindi, ma anche lifestyle e scienza, passando per l’ecologia e la natura. I racconti che proponiamo sono frutto delle vostre esperienze, che vi invito a proporci e che saremo lieti di pubblicare. Cerchiamo quella stessa magia che, in una cena tra amici, incomincia quando qualcuno racconta un proprio viaggio. Intorno al Globo come una mappa, una guida, la tua, del mondo.
Andrea Minoia
R
Da/A Cape Liberty
Port Canaveral
•
STATI UNITI
•CocoCay •Nassau BAHAMAS
immagini dal mondo | GLOBO
7 DIC
SOMMARIO DICEMBRE 2014
12. FOTO DEL MESE
Foto evocative dal mondo scelte per voi
22. FOTO DA FACEBOOK I viaggi dei nostri lettori attraverso le foto pubblicate su facebook
24. NEWS DEL MONDO Curiosità, pillole e novità da ogni parte del globo
26. IL POSTO DEL CUORE Il luogo che vi ha emozionato e che vi ha lasciato una traccia indelebile
28. TIPS DI VIAGGIO
Zaino in spalla e via! Tutti i consigli per una vacanza all’insegna dell’avventura
30. SALUTE IN VIAGGIO
Come affrontare un viaggio in India in totale sicurezza
32. PERCORSI BENESSERE Tirolo, tra paesaggi incantati e tradizione
56. Luoghi
La laguna incantata. Venezia, la città che non smette mai di stupire
38. COVER PLACE Tanzania
DIC 8
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GLOBO
64. VIAGGIO NATURALISTICO Tonga, il regno delle megattere. Un viaggio alla scoperta del canto delle balene
LA TUA GUIDA DEL MONDO
MENSILE N. 1 - DICEMBRE 2014, anno I
Direttore Editoriale ANDREA MINOIA direzione@edizioniadesso.com Direttore Responsabile Sergio Greci Caporedattore Vincenzo Petraglia redazione@edizioniadesso.com Redazione Chiara Mazzei Federica Piacenza (Moda) moda@edizioniadesso.com Progetto grafico KYTORI s.r.l. www.kytori.com - info@kytori.com
73. CULTUrE DEL MONDO Etiopia: un viaggio tra i cristiani copti e la Regina di Saba
102. CUCINA DAL MONDO Tutti i segreti dei noodles: origini, proprietà e come cucinarli
80. LIBRI
106. VINO
82. CINEMA
108. SAVE THE PLANET
84. A DATE IN A CITY
112. LUOGO MEMORia
I migliori compagni di viaggio. Per non essere mai soli
Le ultime novità della celluloide
Ogni mese una città diversa: dalla mattina alla sera, l’appuntamento perfetto
La proposta a tema del mese
ArBio: quando l’Amazzonia diventa sostenibile. Milano. Un viaggio nel passato tra i navigli e vecchi ricordi.
86. MODA
Grafica ed editing Michele Magistrini Sebastian Páez Delvasto Laura Pozzoni (Caposervizio) Direzione marketing Ciro Montemiglio Ricerca iconografica Carlo Sessa Foto e illustrazioni Corbis, Gabriella D’Amico, Lorenzo Marcucci, Kikapress, Fotolia, The Noun Project Hanno collaborato: Rebecca Baglini, Petra Battisti, Francesca Corneo, FilmUp, Luca Foglia, Ini&Oni, Delfino Locatelli, Barbara Loiacono, Vincentro Petraglia, Simone Rigoni, Guido Scaccabarozzi, SelfWine
ADESSO EDIZIONI
Essere trendy nel mondo
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EDIZIONI ADESSO S.R.L. Via Garibaldi n. 88, 00153 Roma (RM) Codice fiscale e Partita Iva N. 12913671009 edizioni.adesso@legalmail.it Concessionaria SO.FIN.COM. S.p.A. Via San Lucio 23, 00165 Roma info@sofincom.com Redazione Via Nino Bixio 7, 20129 Milano milano@edizioniadesso.com Distribuzione per l’Italia SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A. Via Bettola 24, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.66.03.01
118. appuntamenti
Cosa fare e quando farlo. Suggerimenti di eventi in giro per lo Stivale
120. oroscopo
Copyright 2014 EDIZIONI ADESSO SRL Tutti i diritti riservati. Testi, fotografie e disegni contenuti in questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l’autorizzazione dell’Editore. Mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 299 - 18/09/2014. Stampa BUCAREST R.E. UNO S.R.L.
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JOB WELL DONE
GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
GLI ACROBATI DELL’HIMALAYA Da secoli in Nepal, gli antichi cacciatori di miele della tribù dei Gurung sfidano la gravità e le profonde voragini della più imponente montagna del mondo per raccogliere il prezioso nettare delle api, immagazzinato in giganteschi alveari. In un mondo dove lo stupore è merce sempre più rara, di fronte a spettacoli come questi non si può che rimanere incantati…
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FOTO DEL MESE | GLOBO
13 DIC
GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
L’ANTICA ARTE DELLA CACCIA Mongolia, provincia di Bayan Ulgii. Il Festival dei cacciatori con aquila fa rivivere il fascino senza tempo di una di queste figure tradizionali della cultura locale, che da secoli utilizza gli splendidi rapaci per catturare lupi e volpi.
DIC 14
FOTO DEL MESE | GLOBO
15 DIC
GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
IMMERSIONI PURIFICATRICI Durante la festa di Mesha Sankranti, ovvero nell’ingresso del Sole nella costellazione dell’Ariete, per purificarsi completamente ogni buon fedele induista dovrebbe immergersi almeno una volta nella vita nel fiume Gange.
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FOTO DEL MESE | GLOBO
17 DIC
GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
DIC 18
NEL REGNO DI OBERON Come in un sogno, la nebbia ha avvolto i dintorni di Bristol e della contea del Somerset (Inghilterra) rendendola incantata. I raggi mattutini del sole che riuscivano a oltrepassare le coltri donano al paesaggio colori nuovi e inusuali, rendendo il panorama adatto alle ambientazioni per fate e elfi.
19 DIC
GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
L’ASIA DELL’ILLUMINATO Per i buddhisti, il vesak è la più importante festa religiosa e si celebra tra la fine di maggio e gli inizi di giugno in tutto il sud est asiatico. Attorno ai grandi Stupa, tra i mantra e i bastoncini di incenso, i fedeli scendono nelle piazze e affollano i templi commemorando la nascita, l’illuminazione e la dipartita del Buddha.
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foto del mese | GLOBO
21 DIC
GLOBO | facebook
racconta i tuoi viaggi da Il mio Giappone Barbara - 29 anni - Lodi
I viaggi che ho fatto in Giappone sono stati indimenticabili. Sarà che ho sempre avuto la passione per questo paese, ma visitarlo è stato per me un sogno che si è avverato. Una perfetta armonia tra antico e moderno, fra palazzi e piccole costruzioni che convivono perfettamente l’uno accanto all’altro. Il Giappone è manga, cibo delizioso, cultura, divertimento... ma anche un luogo dove le persone sono consapevoli e rispettose nei confronti della società, dei luoghi comuni e dello spazio pubblico. È sinonimo di puntualità, pulizia, gentilezza e disponibilità. Un Paese atipico, fuori dagli schemi a cui siamo abituati; un mondo a parte con le sue contraddizioni, ma impossibile da non amare alla follia.
inviaci il tuo viaggio a redazione@edizioniadesso.com
DIC 22
GLOBO | NEWS DAL MONDO
Vincenzo Petraglia
ZUCCHERO,
L’ARCA DI NOÈ
DEL FUTURO
CHE PASSIONE
L’hanno definita la “nuova Arca di Noè” perché da essa un giorno potrebbe dipendere il futuro del genere umano. È la “Banca mondiale dei semi” (Svalbard Global Seed Vault), un caveau blindato, finanziato fra gli altri anche dalla Fondazione Rockefeller e da Bill Gates, scavato a 150 metri sotto il permafrost (il suolo cioè che rimane perennemente ghiacciato), a prova di esplosioni, terremoti e attacchi terroristici dove sono custoditi i semi di tutte le piante del mondo. Ben 268mila campioni di sementi blindati e conservati a 18 gradi sotto zero (a questa temperatura è stato stimato possano sopravvivere migliaia di anni) che potranno essere ripiantati dai superstiti di eventuali catastrofi naturali o nucleari che la Terra dovesse subire per far rinascere l’agricoltura e proseguire, quindi, la vita. Il bunker si trova sulle Isole Svalbard, in pieno Mar Glaciale Artico, a mille chilometri di distanza dal Polo Nord e cinquecento sopra Capo Nord, un vero santuario naturalistico che batte bandiera norvegese, ultimo avamposto per le spedizioni al Polo Nord. Da qui partirono anche i grandi esploratori del passato: Anurée, Nansen, Amundsen e il nostro Umberto Nobile.
A nessuno verrebbe mai in mente che, ironia della sorte, fra gli inventori della prima macchina per la produzione dello zucchero filato, c’è anche un dentista. Lo zucchero filato, un tempo chiamato filo di fata, altro non è che zucchero colorato e la sua lavorazione già nella Venezia del 1400 rappresentava una vera e propria arte. I grandi maestri confettieri dell’epoca realizzavano, allo scopo di divertire e sorprendere gli ospiti di feste e manifestazioni pubbliche, meravigliose sculture dalle forme più disparate: animali, uccelli, intere architetture e quant’altro... Perché la parola d’ordine era appunto: stupire!
©Bjoertvedt
1500
SONO I CHILI di cibo per i cani e i gatti colpiti dall’alluvione di Genova CHE il banco alimentare per animali domestici Balzoo ha consegnato.
IL CERCHIO MAGICO
DIC 24
Sapevate che i gatti sono attratti dai cerchi? Provare per credere. I mici, si sa, amano gli spazi piccoli e confortevoli e forse sta proprio in questo loro bisogno di sicurezza e protezione la ragione che rende i cerchi così irresistibili ai loro occhi! Mettendo un cerchio a terra o creandone uno, per esempio con dello scotch, vedrete che con molta probabilità il vostro amico a quattro zampe ci balzerà dentro senza esitazione. Un modo indolore, forse, anche per tenerlo buono quando magari abbiamo bisogno che non circoli troppo per casa...
SOS PANGOLINO
Svariate migliaia di esemplari di questo particolarissimo animale sono stati venduti in Asia nell’ultimo quindicennio. Una stima che colloca il pangolino ai primi posti (prima dell’elefante o del rinoceronte) della triste classifica dei mammiferi più richiesti nel traffico illegale di animali del Sud-Est asiatico. Ogni anno vengono, infatti, sequestrati carichi soprattutto in Vietnam e Indonesia, ma anche in altri
paesi asiatici, dove questi graziosi animali vengono venduti come cibo o per uso medicinale. I pangolini, a causa di questa tratta, sono oggi quasi del tutto scomparsi in molte aree asiatiche dove prima vivevano e proliferavano. Un commercio che purtroppo si sta diffondendo anche nell’altro habitat naturale per eccellenza del pangolino: l’Africa subsahariana.
©Valerius Tygart
SODA E SALUTE Le bollicine fanno bene. Almeno così pensavano gli habitué di un tempo dei luoghi termali bevendo acqua minerale. Nel Settecento si scoprì, infatti, che aggiungendo anidride carbonica all’acqua, si otteneva l’effervescenza. Nacquero di conseguenza prima l’acqua gassata e poi le bibite dolci, come la root beer, il ginger ale e la cola. Da allora la loro diffusione nel mondo è cresciuta in modo esponenziale. C’è solo un piccolo particolare: 355 millilitri di una bibita gassata contengono circa 42 grammi di zucchero.
10%
È la percentuale dei mammiferi estinti in Australia dall’arrivo degli europei, circa due secoli fa. Un tasso notevolmente più alto di ogni altro continente. Fra le cause, oltre ai cambiamenti climatici, anche l’introduzione dei gatti e delle volpi. circa l’86% dei suoi 315 mammiferi terrestri non si trova in alcun altro luogo del mondo.
LA FORESTA DEI VIOLINI
Si trova in Trentino Alto Adige, al margine della Val Travignolo e all’interno del Parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino, ed è una foresta molto molto particolare. Si racconta, infatti, che fosse Stradivari in persona ad aggirarsi nella foresta di Paneveggio alla ricerca degli alberi più idonei alla costruzione dei suoi violini: abeti rossi plurisecolari il cui legno, grazie alla sua particolare capacità di “risonanza”, forniva la materia prima ideale per la costruzione delle casse armoniche. Il legno dell’abete rosso è, infatti, particolarmente elastico, trasmette meglio il suono e i suoi canali linfatici sono come minuscole canne d’organo che creano risonanza. Da allora questa foresta è stata soprannominata “la foresta dei violini” ed è rinomata in tutto il mondo per la pregevolezza degli strumenti ottenuti dai liutai con il legno dei suoi abeti. Gli alberi vengono abbattuti in luna calante, tra ottobre e novembre, quando nel tronco c’è minor quantità di linfa. I migliori si riconoscono dagli anelli di crescita molto sottili e perfettamente concentrici, con fibre diritte e fini e scarsa presenza di nodi. Oggi, anche a causa dei cambiamenti climatici, è quasi impossibile trovare esemplari perfetti come quelli dei tempi di Stradivari, ma la richiesta dei locali “abeti di risonanza” certo non manca, e proviene da ogni parte del pianeta.
25 DIC
GLOBO | il posto del cuore
carlo
india
varanasi
settembre 2006
India, il viaggio di una vita. Il viaggio che sognavamo da sempre di fare e che sarebbe rimasto sempre un sogno finchè tu non ci sei più stata. È iniziato così… da una perdita. Ma sono convinto di non aver fatto quel viaggio da solo, perché c’eri anche tu, ed è lì che ti ho lasciata. La sera sul Gange, mentre gli incensi e i mantra risuonavano nell’aria, mentre le candele delle preghiere illuminavano il fiume, d’istinto ho preso la tua foto dal portafogli e l’ho lasciata scivolare nella corrente del fiume per portarti al largo, libera di visitare chissà quali luoghi, di arrivare all’oceano. Nel nostro viaggio, il mio e il tuo, il viaggio che da sempre sognavamo di fare. inviaci il tuo posto del cuore e cosa ti ha lasciato a redazione@edizioniadesso.com
DIC 26
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Un inverno strepitoso!
GLOBO | tips di viaggio
COME SFRUTTARE GLI SPAZI NELLO
Z
Carlo Sessa
ZAINO SCOUT
Zaino in spalla e via! Chi non ha avuto a che fare almeno una volta con una vacanza con amici, sole, mare, montagna, furgoncino, a piedi e, naturalmente, muniti di zaino. Ma peso e contenuto è stato sempre ottimizzati o vi siete ritrovati a portare sulle spalle un carico tale da farvi sembrare Atlante con la volta celeste? Quello che scriviamo oggi vuole essere il vademecum definitivo per uno zaino perfetto, un po’ come quello dei lupetti. Per prima cosa fatevelo da soli, così sapete dove avrete messo tutte le vostre cose. In fondo allo zaino si metterà tutto ciò che serve in un secondo momento, come sacco a pelo, pigiama (se lo usate), intimo e indumenti più pesanti (giubbotto, felpe, pantaloni). Nelle tasche esterne gli oggetti che servono per gli spostamenti a piedi o semplicemente in caso di necessità imminente: ombrello, poncho per la pioggia, torcia, beauty, stoviglie. Da tenere sempre a portata di mano vicino al beauty, una pochette con medicinali e primo soccorso come cerotti, disinfettante, garze. Cercate di mettere tutto dentro lo zaino, evitando spazi vuoti all’interno e non appendere nulla che penzoli al di fuori, evitando così di fare più fatica: uno zaino stabile sulle spalle e poco esposto alle oscillazioni diminuisce la fatica sulla schiena e spalle, migliorando l’equilibrio. Ricapitolando: se volete evitare di sembra-
re cammelli ubriachi, ma volete avere la stessa abilità di quelle nonnine di un tempo che usavano portare sulla testa giare e covoni di fieno, ecco alcuni suggerimenti: 1)Baricentro basso, tutti gli oggetti pesanti devono stare in fondo e verso lo schienale. 2)Simmetria del peso: ci va equilibrio nelle cose (come sempre) quindi no a un lato più pesante dell’altro. 3)Compattezza: niente che oscilli come un turibolo e cinghie di compressione ben tirate per evitare oggetti sbattuti come in un cestello della lavatrice. Ora che abbiamo sistemato tutto nel nostro zaino, non ci resta che regolarlo alla nostra misura: allentate le cinghie di trasporto (alle spalle, quelle di regolazione del carico, quella ventrale e le fettucce stabilizzatrici). Infilato lo zaino sulle spalle, tirate bene la cintura a vita sopra le anche; questo passaggio è importante perché il peso dello zaino non deve gravare sulle spalle ma su quest’ultime attraverso il cinturone. Ora potete stringere gli spallacci, chiudere il cinturino pettorale evitando punti di compressione, stringere le cinghie di regolazione del carico per far sì che gli spallacci non superino l’altezza delle spalle, (tenete conto che l’attaccatura degli spallacci deve trovarsi a circa un palmo dalla settima vertebra cervicale, quella più sporgente sul collo) e verificate l’attaccatura delle cinghie di regolazione: deve trovarsi all’altezza della clavicola. Ricordatevi che bisogna sempre lasciare un sacchetto o uno spazio per la biancheria utilizzata.
consigli pratici per ...... comprare lo zaino perfetto
Per un acquisto consapevole dello zaino, tenete presente che dovrete controllare che la cintura ventrale sia ben imbottita, le cinghie di compressione devono comprimere bene il tutto come in una gabbia. Le cerniere: grandi, per resistere a tutti quei punti sotto sforzo e meglio se impermeabili; ultimo ma non meno in termini di importanza l’impermeabilità dello zaino: se non lo fosse e/o non fosse dotato di copri-zaino, procuratevene uno.
DIC 28
Deliziosi soggiorni con cena e prima colazione per due persone a partire da 87,90 â‚Ź www.emozione3.it
GLOBO | sALUTE IN VIAGGIO
SONO NECESSARI DEI VACCINI PER Delfino Locatelli
Indubbiamente l’India rimanda alla nostra mente odori e profumi che sanno di spiritualità e libertà sessantottina. Una terra dalle mille sfaccettature, dove la religione occupa gran parte della vita dei suoi abitanti. Se avete intenzione di fare un viaggio in India, dovete tenere conto, al di là del Paese e della cultura che andrete a visitare, anche di alcuni accorgimenti riguardo la salute e le malattie. La malaria, come pure la dengue e la chikungunya sono febbri endemiche. Trasmesse attraverso la puntura delle zanzare, la loro diffusione si intensifica nel periodo monsonico e post-monsonico soprattutto nelle regioni meridionali e orientali. Bisogna perciò adottare eventuali precauzioni oltre ai vaccini per evitare i rischi di puntura: zanzariere alle finestre, creme anti zanzara e apparecchiature elettriche anti-zanzare. E questo non solo se vi trovate nelle zone più rurali dell’India, perché alcuni casi di italiani affetti di dengue sono stati segnalati anche nelle maggiori città quali New Delhi, Mumbai e Calcutta. Particolare attenzione va posta anche all’influenza suina che dall’inizio di quest’anno ha già registrato oltre 700 casi con più di 100 decessi. Simile alle influenze stagionali, il virus H1N1 della suina è assai contagioso e si trasmette per via aerea attraverso starnuti e tosse. I sintomi che compaiono sono: febbre, cefalea, tosse, mal di gola e dolori muscolari, si raccomanda perciò la massima precauzione lavandosi spesso le mani, evitando il contatto ravvicinato con persone che potrebbero essere infette e coprendosi naso e bocca in caso di tosse o starnuti. Altre malattie endemiche sono il colera e la poliomielite. In passato, in numerosi quartieri di New Delhi si sono registrati focolai di colera e di gastroenterite. Meglio, quindi, bere solo acqua da bottiglie sigillate, consumare frutta da sbucciare, come le banane, e se volete con-
L’INDIA?
sumare frullati o succhi di frutta venduti dai baracchini ai lati delle strade, è fondamentale che non vi facciate mettere il ghiaccio. Altri rischi possono essere gastroenteriti (amebiasi, salmonellosi), tifo, meningite, encefalite giapponese (specie nel periodo monsonico) e sindrome da encefalite acuta. Rimane sempre alto il rischio di contagio da AIDS. Prima di partire è consigliabile stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alle spese mediche, anche il rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in un altro Paese. Non vi sono vaccinazioni obbligatorie da fare, ma è comunque consigliato prima di partire consultare il proprio ambulatorio ASL sulle vaccinazioni e le profilassi del caso. Di solito vengono consigliate le vaccinazioni contro la difterite, l’epatite A e B, il tifo, la tubercolosi, la polio e il richiamo antitetanico e, particolarmente per chi viaggia durante la stagione calda (da maggio a settembre) e soggiorna in zone rurali, la meningite e l’encefalite giapponese. Se si ha intenzione di soggiornare per lunghi periodi in zone rurali e nel periodo monsonico e post-monsonico si consiglia la profilassi antimalarica e la vaccinazione contro l’encefalite giapponese (difficilmente reperibile in Italia) e la meningite. Per ulteriori consigli contattate il vostro medico o le strutture sanitarie adeguate. Ricordatevi sempre di porre attenzione e cautela nella scelta dei cibi e alle bevande per via della scarsa igiene. Meglio consumare cibi ben cotti e alimenti confezionati, evitando cibi crudi o che non si possano sbucciare. Bere solo acqua da bottiglie sigillate e infusi preparati solo con acqua bollita. Ricordarsi che nel periodo estivo il rischio di disidratazione è molto alto, per cui è meglio tenere sempre con sé qualche bottiglietta o bibita. Tutto ciò non deve spaventare o fungere da deterrente per chi volesse visitare un giorno l’India, ma rendere consapevoli i viaggiatori di alcuni rischi. Con le giuste precauzioni, potrete godere al meglio della cultura e delle tradizioni di questo splendido Paese.
consigli pratici per ... cosa portare con sé
• sacco a pelo, non sempre infatti l’igiene è a portata di mano; • un adattatore universale da viaggio; • spray/unguenti repellenti per insetti e un telo anti zanzare se andate in India nella stagione umida; • integratori multi-vitaminici e minerali, fermenti, Imodium, antidolorifici, antibiotici, cerotti, disinfettante, cotone idrofilo, aspirina, tachipirina
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DAS KRONTHALER
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U PERCORSI BENESSERE | GLOBO
UNA VALLATA AMENA IN TIROLO, PAESAGGIO FIABESCO, ACCOGLIENZA RAFFINATA E GRANDE CURA DEI DETTAGLI. DIRETTAMENTE SULLA PISTA E DEDICATO A CHI È IN CERCA DI PACE E OTTIMA CUCINA
Achenkirch, pittoresca meta turistica alpina del Tirolo, pressoché segreta e gelosamente custodita da chi la conosce. I ritmi della vita e la filosofia di vacanza sono scanditi dalla natura: d’inverno la pace la fa da padrona. A circa 4 ore di macchina da Milano, passando da Innsbruck (ca. 40 minuti da Achenkirch), il paesaggio ripaga immediatamente la durata del viaggio. Sulla sponda settentrionale del lago Achensee si trova l’area sciistica del Christlum, vero eden per gli appassionati dello sci alpino e di fondo. La stazione a valle degli impianti di risalita Hochalmlifte, che portano fino a un’altitudine di 1.780 metri, con la promessa di neve da novembre ad aprile (anche grazie al moderno impianto di innevazione artificiale), è a pochi passi dall’hotel. Direttamente sulla pista da sci del Christlum con 40 km di piste alpine e 80 km di piste di sci di fondo si erge il DAS KRONTHALER, in posizione privilegiata, risultando così ideale per esperti sciatori quanto per principianti. È sufficiente allacciare gli sci nell’apposita area ri-
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GLOBO | PERCORSI BENESSERE scaldata e uscire dal pian terreno dell’hotel per godersi la neve. Una struttura come il DAS KRONTHALER è una sorpresa inaspettata in un paesino di montagna. Eppure si integra completamente e armoniosamente nella natura e nel panorama attraverso l’uso di materiali locali. Per l’esterno sono stati usati prevalentemente il legno di larice e il granito, all’interno il legno di cembro dalle proprietà calmanti e rigeneranti. Anche la scelta di rendere intercomunicabili gli spazi interni ed esterni con enormi vetrate a tutta altezza risulta una scelta azzeccata, che trasmette pace e relax. Elementi della tradizione si mescolano con un’architettura minimale, ariosa e colorata per dare vita ad una nuova interpretazione di spazio e natura dalla quale trarre nuova energia.
DAS KRONTHALER AM WALDWEG 105 A - 6215 ACHENKIRCH - LAGO ACHENSEE, TIROLO, AUSTRIA TEL.: +43 (0) 5246 6389 - FAX: +43 (0) 5246 638965 WWW.VACANZA-DASKRONTHALER.IT
Il DAS KRONTHALER è un elegante 4 stelle superior con 96 stanze e 3 Chalet, da 24 a 130 mq, la maggior parte delle quali dotate di pavimentazione in legno, grandi bagni, area living con vista sulla catena montuosa ed il Lago Achensee per rispondere al desiderio di lusso e relax in un ambiente elegante e informale allo stesso tempo. Il trattamento All-In prevede coccole gastronomiche dall’alba a notte fonda: dalla colazione al pranzo, dallo snack pomeridiano alla cena gourmet per passare dalle bevande analcoliche disponibili durante tutto il giorno per arrivare agli snack di mezzanotte. Ad accogliere l’ospite, superata la zona ricevimento, è un caminetto in metallo e pietra, ceppi di legna a vista e la Shopping Mall “LustBoxx”. Nel ristorante si gode del trattamento GOURMET ALL-INCLUSIVE dall’alba a mezzanotte, bevande analcoliche comprese, a completare il tutto vi sono due bar, una Spa di 2.500 mq con piscina esterna ed interna riscaldate, idromassaggi, ampia area sauna con sauna finlandese panoramica, grotta al sale, sauna a vapore e bio-sauna alle erbe, palestra attrezzata, ampie cabine per trattamenti di bellezza con prodotti Priori, Comfort Zone e Tiroler Steinöl. A 40 minuti dagli imperdibili mercatini di Natale di Innsbruck (dal 15.11.2014 al 06.01.2015) e a mezz’ora da Hall in Tirol il DAS KRONTHALER è il posto perfetto per una vacanza all’insegna del benessere e dello sport, ma anche punto di partenza strategico per visitare uno o più dei mercatini più suggestivi del Tirolo, il mercatino di Hall in Tirol (dal 21.11.2014 al 24.12.2014): durante il periodo dell’Avvento, le bancarelle presso il mercatino di Hall offrono
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un’ampia scelta di oggetti di artigianato tradizionale e specialità gastronomiche. Il mercatino di Hall è una vera chicca: quando sulle facciate appaiono i primi numeri del calendario dell’Avvento, il centro storico di Hall viene avvolto da un’atmosfera magica. Quest’inverno il DAS KRONTHALER propone un pacchetto completissimo dal nome fiabesco “Bianca-neve” e comprende 5 notti in Small Suite, prosecco di benvenuto, skipass, 3 ore di lezioni private, un massaggio completo, trattamento all-inclusive e una degustazione vini a partire da Euro 1.230 p.p.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA | GLOBO
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TANZANIA E I COLORI DELL’AFRICA
L’oriente africano in un racconto con il colore del tramonto e della savana
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testo di Andrea Minoia foto di Gabriella D’Amico
In una estesissima area dove il mistero e la potenza della natura collimano con la bellezza di un posto misterioso e immenso nei volumi e nella sua popolazione principale, la Tanzania rimane uno dei territori piu impressionanti della Terra. Trova asilo in questi spazi sterminati, che vanno dal Kenya all’oceano indiano, un numero ineguagliabile di specie animali e vegetali, in un ecosistema che trova tutte le componenti essenziali per una natura florida e imponente. L’intero ritmo vitale della zona è scandito da panorami che vanno dalle aride zone della savana fino alle zone dei grandi laghi, attraversando ambienti montuosi come il
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Kilimangiaro. È stata una delle zone del mondo a restituire i resti di popolazioni antiche di cacciatori raccoglitori e questa terra probabilmente fu uno dei primi posti in cui l’uomo primitivo ha trovato una propria organizzazione stabile. Il mistero di una natura che ha costruito nel tempo e nell’alternanza delle stagioni uno dei più importanti spostamenti di animali: la “Grande Migrazione”, il più importante movimento migratorio della Terra che riguarda decine di migliaia di animali di diverse specie: gnu, zebre e moltissimi mammiferi impegnati in una
“IL MISTERO DELLA NATURA CHE HA COSTRUITO NEL TEMPO”
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nelle ore più calde della giornata, il branco si riposa all’ombra degli arbusti del Serengeti.
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GLOBO | COVER PLACE ricerca forsennata di erba fresca per nutrirsi. Lo gnu in particolare, che in questa zona vanta una popolazione attiva di oltre 1,5 milioni di esemplari, si sposta dal periodo delle grandi piogge tra gennaio e marzo fino a novembre. Al termine della stagione umida, con l’arrivo del caldo torrido, i fiumi e i flussi d’acqua velocemente riducono la loro portata e la migrazione diventa frenetica. Al cessare delle piogge la siccità porta migliaia di individui a muoversi verso le zone di nordovest. Attraversare i fiumi è un esercizio pericoloso che miete moltissime vittime. Ad aprile incomincia questo lunghissimo viaggio che per mesi movimenta le pianure coinvolte. La ricerca di cibo spinge questi animali ad arrivare fino al confine con il Kenya. In agosto è possibile osservare uno dei più imponenti passaggi di mandrie che lasciano il Serengeti per trovare l’acqua del Masai Mara subito dopo le linee di confine. In novembre normalmente un anticipo di pioggia fa capire loro che è arrivato il tempo di ritornare verso le zone del sud. Con l’abbondanza di acqua e di cibo anche gli amori aumentano considerevolmente fino al mese di febbraio, in cui più di 8000 cuccioli di gnu nascono giornalmente.Nascite così numerose sono lo strumento principale di tutela della propria specie, infatti soltanto il 40% di questi piccoli raggiungerà il quarto mese d’età. Abitata da oltre 40 Milioni di persone ha conquistato l’indipendenza dal Regno Unito nel 1961 (quando veniva chiamata Tanganika) dopo essersi unificata a Zanzibar, originando cosi il nome attuale. Come gran parte delle nazioni dell’Africa centrale, anche la Tanzania ha attraversato periodi di instabilità politica e sociale. Oggetto di colonizzazioni e di grandi esploratori, è passata dal dominio arabo-persiano che ha lasciato un importante impronta culturale. Già dai primi anni del XVI secolo iniziarono i primi tentativi di conquista sulla scia
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IL SERENGETI NATIONAL PARK È UNA DELLE METE PIÙ AMBITE DAI FAN DELL’AFRICA. È UN LUOGO AFFASCINANTE DOVE È POSSIBILE AMMIRARE MOLTE SPECIE ANIMALI NEL LORO HABITAT NATURALE.
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GLOBO | COVER PLACE delle grandi esplorazioni europee del periodo. Senza successo i portoghesi vennero dapprima cacciati dagli arabi, per lasciare poi campo a tedeschi e britannici che conquistarono il dominio perlomeno amministrativo sui territori. Verso la fine del XIX secolo i tedeschi convinsero le popolazioni dei Grandi Laghi ad accettare la propria autorità e la zona divenne ufficialmente Africa Orientale Tedesca. Il periodo tedesco fu utilissimo nello sviluppo anche economico della nazione e fu spunto per la realizzazione di grandi infrastrutture, anche se il prezzo che le popolazioni locali pagarono in termini di rigidità nella gestione del conflitto fu molto alto. Tutti i tentativi di rivolta vennero soffocati nel sangue. Dopo la fine della prima guerra mondiale, la Lega delle Nazioni assegnò alla Gran Bretagna una parte molto importante dell’Africa orientale Tedesca che divenne Tanganica. Dalla fine, invece, della seconda guerra mondiale si assiste ad un cambiamento che porterà gradatamente all’indipendenza della Nazione. Dopo l’indipendenza, il cambio di nome e di governo, l’assetto politico che si è delineato è quello di una forma particolare di socialismo agricolo, che vede al governo un’unica formazione politica. La Tanzania è un paese grande circa tre volte l’Italia e racchiude uno dei più grandi laghi del mondo: il lago Vittoria. Serengeti, Kilimangiaro e Ngorogoro sono alcuni tra i più famosi tesori nazionali ed esprimono una delle più importanti risorse del posto: la natura e la sua varietà. Un posto caldo, con clima tropicale che nasconde nella sua diversità di ambienti tutta la sua forza. Una natura imponente sia sotto l’aspetto idrogeologico (dominato dalla zona dei grandi laghi) che faunistico, dove gli animali trovano un habitat ideale per il proprio sviluppo. Tra i paesi africani la Tanzania ha l’elenco di parchi naturalistici e faunistici più lungo. Trovarsi in questo paese nel periodo che va da maggio a settembre offre l’opportunità di vedere la “Grande Migrazione”, uno spettacolo naturale dove leoni, leopardi, bufali e rinoceronti sono impegnati in uno spostamento massiccio che va
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IL 60% DELLA POPOLAZIONE VIVE SENZA CORRENTE ELETTRICA ED OLTRE IL 40% NON HA A PROPRIA DISPOSIZIONE ACQUA POTABILE
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dalla savana fino al Masai Mara in Kenya. Gli animali in questi territori rappresentano una delle attrattive turistiche più importanti. La Tanzania infatti è una delle mete preferite per i safari. In queste terre infatti è possibile ammirare lo spettacolo della natura in tutto il suo splendore e nel suo habitat naturale ed incontaminato. Qui la presenza dell’uomo è limitata da piccoli villaggi che seguono i corsi d’acqua. Tutto quello che immaginate a livello naturalistico pensando all’Africa lo trovate qui a portata di obiettivo fotografico. L’arcipelago di Zanzibar è una delle attrazioni turistiche principali. La capitale Zanzibar city e in particolare la parte vecchia di chiara impronta musulmana, che si rivela anche dalle numerose moschee presenti nella città, è un piccolo capolavoro di architettura araba. Stone Town, la parte antica della capitale, è considerata uno dei posti più belli da visitare al mondo. Patrimonio dell’Unesco, la città
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si snoda in un dedalo infinito ed intricato di vicoli, locali e strade. Zanzibar è considerata la città delle spezie. Verrete avvolti completamente dal profumo del cardamomo, del pepe nero, della cannella, del lemongrass. La cucina di strada e il caldo sorriso dei bambini riempiranno il vostro cuore insieme ai tramonti mozzafiato che questa regione è in grado di donarvi. L’arcipelago infatti non solo arricchirà il vostro olfatto con profumi che raramente sentirete in altri posti, ma soddisferà anche coloro che sono alla ricerca di bianche spiagge oceaniche. Dalla savana al mercato delle spezie fino al bagnasciuga. Poche altre zone dell’Africa riservano così tanta varietà di storia, persone, ambienti, luoghi ed animali. C’è bisogno di tempo per poter scoprire a fondo l’anima di questa nazione ma sicuramente non potrete evitare, dopo aver passato del tempo in compagnia dei suoi colori, di essere contagiati da un mal d’Africa così intenso che difficilmente sarà guaribile.
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SUGGESTIONI CREPUSCOLARI
Le magiche atmosfere del crepuscolo a Venezia, talmente particolare da dare l’impressione di trovarsi in un mondo quasi irreale. Con i suoi ponti, i suoi canali, le sue calli, la Serenissima, Patrimonio dell’Unesco, rappresenta una delle città più belle, se non la più bella, del mondo.
UN INCANTO DI
LAGUNA Con le sue atmosfere quasi irreali, non finisce mai di affascinare. Ma dietro al suo volto più celebre legato alla Serenissima, la Laguna Veneta cela angoli di insospettabile bellezza, tra mare, lunghe spiagge sabbiose e gioielli urbanistici sospesi nel tempo e nello spazio
N Vincenzo Petraglia
Non importa se si arriva a Venezia per la prima volta o se, invece, si abbia già avuto modo di visitarla più volte. La reazione di fronte a questa città unica nel suo genere non cambia e lo stupore è inevitabile, rapiti da suggestioni che ne fanno, senza esagerare, la città più particolare e bella del mondo, avvolta in quelle sue inconfondibili atmosfere malinconiche, romantiche, fuori dal tempo. Un micromondo quasi irreale fra gondole che solcano le acque degli infiniti canali che dalla Laguna si insinuano fra i meandri della città, una miriade di ponti e ponticelli che ne collegano le sponde, le case che emergono dalle acque, le meravigliose prospettive disegnate dalle calli che si fanno strada fra i numerosi gioielli artistici cittadini. Venezia rappresenta un’occasione ghiottissima per andare alla scoperta anche dei dintorni, fra mare e borghi-gioiello di insospettabile bellezza.
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COME IN UN DIPINTO DEL CANALETTO
Il modo migliore per godersi Venezia è vagare senza una meta precisa, “perdendosi” letteralmente. La città patrimonio Unesco offre scorci talvolta talmente surreali da dare l’impressione di essere in un dipinto a grandezza naturale del Canaletto, il celeberrimo pittore che immortalò sulle sue tele la Venezia del ‘700. È vagando senza un itinerario preciso che ci si imbatterà in qualche angolo segreto della città, magari al riparo (cosa piuttosto difficile, visto che ogni anno arrivano in città oltre 3milioni di visitatori) dalle frotte di turisti che la affollano abitualmente. Tanti, comunque, anche se turistici, i luoghi da non perdere. A partire dalla magnifica Piazza San Marco, salotto della città bordato da splendidi porticati e deliziosi caffè storici e su cui affacciano il meraviglioso Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco, con le sue inconfondibili forme gotico veneziano. L’ascesa al campanile (si fa un po’ di fila per salire con l’ascensore, ma ne vale davvero la pena!) offre una vista sulla città e la Laguna Veneta che toglie davvero il fiato. A Venezia ci sono oltre trecento ponti, fra cui quelli, celeberrimi, di Rialto e dei Sospiri, che collegava le sale dei tribunali nel Palazzo Ducale alle Prigioni nuove. Assolutamente da non perdere. Vale la pena cercare anche ponti un po’ più inediti e curiosi. Ce ne sono a volontà, come il Ponte delle Tette, per esempio, del Sestiere (quartiere) di Santa Croce, nella zona chiamata Carampane, l’antico quartiere a luci rosse di Venezia. Leggenda racconta che le signore delle case di tolleranza affacciate sul ponte cercassero di adescare gli uomini mostrando il seno nudo, da cui il nome. Uno dei luoghi della città rimasti più integri è il Ghetto veneziano nel Sestiere di Cannaregio: una piccola “insula” collegata da soli due ponti molto caratteristica per le sue case-torri. Tante le chiese cittadine, fra cui spiccano le basiliche di Santa Maria Gloriosa dei Fraria e di Santa Maria della Salute, oltre alla Chiesa del Redentore, progettata sull’isola della Giudecca da Andrea Palladio. Per gli amanti dell’arte sono tappe obbligate la Galleria dell’Accademia, che espone i capolavori dei grandi maestri veneti (Bellini, Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Canaletto, Tiepolo), e il Museo Peggy Guggenheim, la più prestigiosa raccolta italiana dedicata all’arte europea ed americana della prima metà del ‘900, con opere, fra le altre, di Picasso, Kandinsky, Pollock, Duchamp, de Chirico, Modigliani, oltre a quelle dei futuristi Sironi, Carrà,
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NON SOLO PIAZZA SAN MARCO
Piazza San Marco è, con le sue straordinarie suggestioni, indubbiamente il luogo più noto e amato di Venezia, ma la Serenissima custodisce un’infinità di scorci da scoprire, magari anche “perdendosi” senza una meta precisa fra le centinaia di calli che quasi sicuramente condurranno ad angoli della città di insospettata bellezza e meno affollati dai turisti.
DA UN PONTE ALL’ALTRO
Venezia è la città dei ponti. Ce ne sono oltre trecento, di tutte le forme ed epoche. Celeberrimi sono quelli di Rialto e dei Sospiri, che collegava le sale dei tribunali nel Palazzo Ducale alle Prigioni nuove. Ma vale la pena cercare anche ponti un po’ più inediti e curiosi, come il Ponte delle Tette, per esempio, nel Sestiere di Santa Croce
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CHIOGGIA, LA PICCOLA VENEZIA
La cittadina di Chioggia è una sorta di Venezia in piccolo, solcata anch’essa da canali, ponti e calli che disegnano prospettive di grande suggestione e su cui si affacciano architetture multicolori.
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LA LAGUNA PIÙ ROMANTICA DEL MONDO
Fare un giro in gondola è, per i più romantici, un vero must. Non solo fra i canali della Serenissima, ma anche fra quelli dei borghi marinari che costellano l’intera Laguna. Per penetrare ancora di più le suggestioni di questo delicato micromondo che emerge dal mare... da una prospettiva inedita e di grande fascino.
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BURANO E CHIOGGIA
Qui sopra una veduta di Burano, famosa per i merletti, è un pittoresco borgo marinaro con caratteristiche case dai colori sgargianti. Passeggiarvi con calma e senza fretta è un’esperienza assolutamente da fare. Nella pagina accanto un suggestivo scorcio di Chioggia, soprannominata “la piccola Venezia”
Soffici e Rosai. Sempre per gli amanti dell’arte, meritano una visita la Scuola Grande di San Rocco e l’omonima chiesa, nel Sestiere di San Polo, i cui ambienti sono decorati da Tintoretto. Per coloro che amano, invece, la fotografia, solcare in vaporetto Canal Grande offre grandi emozioni e infiniti scorci da cartolina. Se si ha tempo merita un’escursione anche l’isola di San Servolo, autentica oasi di pace, e al rientro si può provare a prendersi, mettendo in conto code anche molto lunghe, un “Aperitivo Bellini” (il long drink creato in occasione della mostra dedicata a Giovanni Bellini nel 1948, su ricetta di Arrigo Cipriani) all’Harry’s Bar, lo storico locale dichiarato patrimonio nazionale dal Ministero dei Beni Culturali.
NON SOLO VENEZIA: SPIAGGE E BORGHI DA SCOPRIRE
La Laguna non parla solo la lingua della Serenissima, ma pullula di autentici miracoli urbanistici ed artistici tutti da scoprire. A partire dagli isolotti di Murano, famosa per la lavorazione del vetro, e Burano, cele-
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bre, invece, per i suoi merletti, entrambe due vere chicche, con i loro canali e le loro casette colorate. Altro gioiello da esplorare è Chioggia, una sorta di Venezia in piccolo, solcata anch’essa da canali, ponti e calli che disegnano prospettive di grande suggestione. Canal Vena, con i suoi nove ponti, ospita ogni giorno, tranne il lunedì, un caratteristico mercato del pesce e offre scorci pittoreschi con palazzi e chiese fra le più belle della città. Il Palazzo Granaio, nell’omonima piazza, è uno degli edifici più antichi della città, risalente al 1300, ma sono molte le attrattive artistiche di cui si può andare alla scoperta “perdendosi”, come per Venezia, nel groviglio delle stradine cittadine. Tra tutte la Chiesa di Sant’Andrea e la Torre dell’Orologio, in stile romanico, che vanta uno degli orologi più antichi del mondo. La Laguna è ovviamente anche mare e spiagge. Chilometri di distese sabbiose che si affacciano sull’Adriatico, alcune esclusive e attrezzate grazie a prestigiosi lidi, come il celebre Lido di Venezia, per esempio, altre libere e più selvagge. Tra le più ampie, quelle di Jesolo ed Eraclea Mare, di Chioggia, lunga una decina di chilometri, Cavallino, Bibione e Caorle.
COME DOVE QUANDO
RISTORANTI
ALBERGHI
Osteria Enoteca Giorgione
Hotel Ca’ Dogaressa
LA TAVERNA DA NADIA E FELICE
Hotel Mediterraneo
Cannaregio 4582-a, Venezia 041/5.22.17.25 www.ristorantegiorgione.it via Felice Cavallotti 348, Chioggia 041/40.18.06, www.tavernachioggia.com
Osteria da Nicola
via Cristoforo Colombo 56, Jesolo 042/1.96.13.46 www.osteriadanicola.com.
Fondamenta di Cannaregio 1018, Venezia, 041/2.75.94.41 www.cadogaressa.com. Lungomare Adriatico 6 Sottomarina di Chioggia 041/5.50.08.45 www.hotelmediterraneochioggia.it
INFO Iat Venezia
San Marco 26-37 041/5.29.87.11 www.turismovenezia.it
EVENTI CARNEVALE DI VENEZIA
Dal 31 gennaio al 17 febbraio www.carnevale.venezia.it
Hotel diana
via Andrea Bafile 203 Lido di Jesolo 042/1.38.01.20 www.hoteldianajesolo.it
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Wildlife Trip | GLOBO
TONGA
IL REGNO DELLE MEGATTERE
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testo e foto di Simone Rigoni
Vedere una balena dal vivo è un’esperienza che può cambiare la nostra percezione degli animali e del mare. Nuotare con una balena e il suo cucciolo o sentire salire dal profondo blu il canto di un maschio di megattera, può far vibrare alcune corde della nostra anima, che ci legano in maniera innata e indissolubile a queste enormi e intelligenti creature marine. Il miglior luogo al mondo per vivere quest’incredibile avventura è il Regno di Tonga, arcipelago polinesiano formato da 176 isole divise in cinque gruppi: ʻEua, Haʻapai, Niuas, Tongatapu e Vavaʻu. La mia destinazione è il gruppo delle isole Vava’u dove ogni anno, durante l’inverno australe, si radunano centinaia di megattere: l’obiettivo di questo viaggio a più di 17.000 km dall’Italia è quello di nuotare con questi leviatani. Le megattere sono tra le balene più amichevoli nei confronti dell’uomo e proprio per la loro indole mansueta sono state tremendamente cacciate fino agli anni ’70, quando il numero di uccisioni toccò la vergognosa cifra di 250.000 individui. Oggi si contano solo 18.000-20.000 esemplari suddivisi in 10 distinte popolazioni tra emisfero nord e sud. Popolazioni dello stesso emisfero possono talvolta mischiarsi tra loro, ma le macro-popolazioni dei due emisferi rimangono sempre ben distinte. Nonostante oggi siano una specie protetta vengono comunque cacciate illegalmente, come confermato da test del
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GLOBO | Wildlife Trip
TRAVEL BOX Destinazione: Vava’u - Regno di Tonga Quando: Da luglio a settembre Come arrivare: Volo per Nuku’alofa (Air NZ, Virgin Pacific, Air Pacific) più volo interno per Vava’u (Real Tonga) Dove dormire: Neiafu (alloggi per tutte le esigenze e tutte le tasche da ostello a resort) Moneta: Paʻanga Tongano TOP (1 Euro = 2,47995 TOP - cambio al giorno 06/10/2014) Documenti: Passaporto Info: thekingdomoftonga.com - tongawhalewatch.com DNA eseguiti sulle carni di balena dei mercati giapponesi. Solo 500 esemplari ogni inverno arrivano a Tonga in acque che un tempo erano dimora di migliaia di esemplari. Considerando che l’uomo ha portato questa specie sull’orlo dell’estinzione, è ancor più meraviglioso che questi giganti di 15 metri si avvicinino curiosi alle barche, permettendoci senza alcun pericolo di nuotare con loro e i loro piccoli in queste acque di un blu indimenticabile. Queste balene arrivano qui dall’Antartide tra luglio e settembre per partorire, dato che questo è un luogo ideale per proteggere i loro vulnerabili piccoli. Durante la loro permanenza a Vava’u gli adulti non mangiano quasi nulla, perché il krill e il plancton di cui si nutrono non si trovano a queste latitudini. In questi mesi digiuneranno per poi tornare durante l’estate australe in acque antartiche a rifocillarsi senza sosta, fino al successivo viaggio verso il loro paradiso polinesiano. Questa migrazione è una delle più lunghe di tutti i mammiferi del pianeta con i suoi 11.000 km tra andata e ritorno. Oltre alle madri con i cuccioli, talvolta scortate da uno o più maschi in competizione chiamati ‘escort’, ho ammirato e soprattutto sentito i maschi cantare: ’singer’ è il nome con cui vengono identificati questi esemplari, anch’essi qui in cerca di una compagna. Il suono prodotto dai singer è la più lunga e complessa canzone
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del regno animale, un’articolata successione di vocalizzi in strofe ripetute ininterrottamente in canzoni di 30 minuti. Ogni anno i maschi cantano tutti la stessa canzone e questa cambia di anno in anno, seppur rimanga distintiva di quella popolazione. L’incredibile dimostrazione dell’interazione tra popolazioni dello stesso emisfero è data dal fatto che sono state registrate canzoni tipiche di popolazioni di aree diverse, che alcuni individui possono essersi scambiati nei tratti di migrazione comune tra il polo sud e i tropici. La potenza di questo suono è seconda solo alla sua bellezza: in certi momenti l’ho avvertito anche dalla barca avvicinando l’orecchio al fondo della stessa; in acqua è davvero tutta un’altra musica ed è talmente potente che mi sembrava di sentirlo vibrare nel petto come il boato di una cassa in prima fila ad un concerto rock. I maschi qui non si limitano a cantare o a difendere le femmine e i cuccioli, che non sono quasi mai i loro figli; molti si dilettano con formidabili salti fuori dall’acqua - breaching - o sbattendo coda e pinne per comunicare con gli altri individui. Le lunghe pinne pettorali sono la caratteristica più distintiva della megattera, potendo misurare fino a 5 metri ed essendo molto mobili rispetto a quelle delle altre balene cugine. Il nome scientifico ‘Megaptera novaeangliae’ significa ‘lunga ala dal New England’: lunga ala è il chiaro riferimento alle enormi pinne con le quali queste creature titaniche sembrano lievitare, mentre la costa del New
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Wildlife Trip | GLOBO England è il luogo dove furono avvistati i primi esemplari descritti dai naturalisti. In casi di estrema competizione per le femmine i maschi possono anche arrivare a combattere duramente tra loro e questo può essere l’unico caso in cui trovarsi in acqua può essere non sicuro al 100%, anche se a me, più che una lotta, è sembrato un bellissimo e intenso ballo nel blu tra colossi di 30 tonnellate. Una decina di operatori di whale-watching è presente nella cittadina di Neiafu per portare i turisti a contatto con le balene, rispettando scrupolosamente le regole tongane nell’approccio a questi cetacei, che obbligano le persone a rimanere ad almeno 30 metri dagli animali, a meno che non siano loro a volersi avvicinare per fare un po’ di snorkelling e human-watching. Alcune barche sono dotate di microfoni subacquei per ascoltare i singer, ma nulla batte il suono che ho percepito in acqua mentre una balena sembrava volare nel blu acceso, come un cielo stellato nel deserto, dai riflessi accecanti delle parti bianche del suo corpo. Altro aspetto da considerare per intraprendere questo viaggio è che pochi turisti arrivano fino a qui, nel bel mezzo dell’oceano Pacifico del sud; Tonga, infatti, in molte lingue polinesiane, significa proprio ‘sud’ perché è l’arcipelago più meridionale della Polinesia centrale. Per questo motivo vi sembrerà ancor più incredibile quanto esclusiva sarà l’emozione di trovarvi in acqua con più balene che persone. La mia esperienza a Vava’u è diventata semplicemente magica grazie all’incontro con un singer del quale avevo letto sul blog di un fotografo naturalista che studia e cataloga questi animali da diversi anni. Questo esemplare veniva descritto come uno dei leader della popolazione tongana di megattere e come una delle balene più interessate all’uomo tra quelle studiate. Durante il mio ultimo giorno in mare ho avuto la fortuna di filmare la lenta risalita di un maschio che è venuto ad ispezionarmi, quasi sfiorandomi con il capo, scorrendo in tutti i suoi 15 metri di lunghezza sotto ai miei piedi e mostrandomi come ultima cosa la sua enorme e indimenticabile coda. La carta d’identità di una megattera è proprio la sua coda, essendo moltissime le variabili fisiche che presenta: riguardando il mio video ebbi l’incredibile conferma che quella coda, che mi era sfilata sotto, non era una visione onirica... ogni macchia e ogni cicatrice erano identiche a quelle della balena del blog, che mi aveva fatto sognare per la prima volta di nuotare nel regno blu dei giganti buoni degli oceani.
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GLOBO | Wildlife Trip
ANIMAL BOX Nome: Megattera (Megaptera novaeangliae) Dimensioni: 12-15 metri per 25-30 tonnellate Area di distribuzione: Tutti gli oceani del globo dai poli
ai tropici
Alimentazione: Krill, plancton e piccoli pesci Riproduzione: Un cucciolo di 4-5 metri per 1-2 tonnellate dopo 10-11 mesi di gestazione
Nemici: Uomo, Orca LongevitĂ : 50 anni
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Wildlife Trip | GLOBO
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Achenkirch – Tirolo
CAMERA CON PISTA... Neve garantita e trattamento All-Inclusive, compreso di Skipass e lezioni. Qui dalle pista da sci alle piscine riscaldate bastano davvero due passi. A sole 4 ore di viaggio da Milano, passando per Innsbruck, si arriva ad Achenkirch, pittoresca meta turistica alpina del Tirolo, pressoché segreta poiché gelosamente custodita da chi la conosce. Un paesaggio fiabesco e incantato. Con 99 sistemazioni di altissimo livello, una Spa di 2500 mq, situato a quasi 1000 metri destinato ad un ospite che ama lo sport ma soprattutto per chi, da una vacanza in montagna, pretende relax, autentica accoglienza tirolese e un’ottima cucina senza compromessi. Hotel gourmet, di design, di benessere: la vocazione gourmet della formula ALL-IN del nuovo DAS KRONTHALER si contraddistingue nettamente dal classico trattamento all-inclusive: dall’alba a mezzanotte lo chef Michael Oberwalder propone un’equilibrata rilettura della cucina austriaca, alleggerita e ben presentata per rispondere al desiderio di lusso e relax in un ambiente elegante e informale allo stesso tempo. Il “DAS KRONTHALER” è il posto perfetto per una vacanza all’insegna del benessere e dello sport ma anche punto di partenza strategico per visitare uno o più mercatini più suggestivi del Tirolo come Innsbruck o Hall in Tirol. Ispirato al passato, diretto verso il futuro, impreziosito dal presente. In altre parole, attingendo alla ricchezza della tradizione si può vivere meglio e orientarsi al progresso.
DAS KRONTHALER
Am Waldweg 105a, A6215 Achenkirch/Achensee, Tirol, Austria Tel.: +43 (0) 5246 6389, Fax: +43 (0) 5246 638965 vacanza.daskronthaler.com
NOME DELLA RUBRICA | GLOBO
LE
CHIESE MONOLITICHE
Etiopia: le chiese monolitiche di Lalibela tra il mito e la storia
Francesca Corneo
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E GLOBO | CULTURA DEI POPOLI
L’Etiopia è un paese subsahariano che può vantare una delle storie antiche più affascinanti. A partire dalla più remota preistoria fino ai giorni nostri, è tutto testimoniato da reperti archeologici, monumenti e testi scritti. Viene definita “culla della civiltà”, perché è qui che furono trovati i resti della piccola Lucy, l’ominide che ha dimostrato che tre milioni di anni fa i nostri antenati potevano già camminare in posizione eretta. Lungo la Rotta Storica d’Etiopia – un itinerario che tocca luoghi d’interesse come il Lago Tana, le cascate del Nilo Azzurro, i castelli di Gondar e la città di Axum con la presunta Arca dell’Alleanza – sorge Lalibela, la “Gerusalemme africana”, piccola città sacra per i cristiani copti etiopi. Anticamente era una delle capitali della dinastia dell’impero di Axum, dove si dice che un tempo regnasse la leggendaria Regina di Saba. Nel 1978 Lalibela fu riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità, grazie alle sue undici chiese rupestri risalenti al XII secolo. Le leggende sulla costruzione delle chiese sono molteplici. Lalibela è chiamata “città degli angeli”, perché si dice sia stata costruita dagli angeli in una sola notte. È diffusa l’opinione di un coinvolgimento dei Cavalieri Templari dopo il loro abbandono di Gerusalemme. La leggenda più conosciuta sul complesso di Lalibela racconta invece che nella città di Roha (antico nome di Lalibela), un bambino di stirpe reale venne avvolto da uno sciame di api al momento
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Chi sono i copti? La Chiesa copta nacque in Egitto nel I secolo d.C. e ha origine dalle predicazioni di San Marco, evangelista e discepolo di San Paolo che portò in Egitto il messaggio evangelico. Nella Chiesa copta il titolo di “Papa” spetta al Patriarca d’Alessandria. Il IV e V secolo furono caratterizzati da varie divisioni sulle dottrine cristologiche: lo scisma tra la Chiesa d’Egitto e la Chiesa di Roma si ebbe quando la Chiesa copta non riconobbe la validità delle decisioni del Concilio di Calcedonia del 451. I cristiani copti sostengono infatti una dottrina cristologica “miafisita”, secondo la quale in Cristo c’è una sola natura, nata dall’unione di umanità e divinità che le rende indivisibili ma non mescolate, e non una “doppia natura” che lo rende completamente Dio e completamente uomo come invece affermato durante il Concilio.
CULTURTA DEI POPOLI | GLOBO
BET AMANUEL
Al gruppo meridionale, ossia quello della Gerusalemme celeste, appartengono, tra le altre, Bet Amanuel (Casa dell’Emmanuele) – quella che architettonicamente più si rifà allo stile axumita – Bet Merkorios (Casa di San Mercurio) e Bet Gabriel-Raphael (Casa degli Arcangeli Gabriele e Raffaele), che potevano essere palazzi reali.
della nascita; la madre lo ritenne un segno premonitore del suo destino, e lo battezzò Gebre Mesqel soprannominato “Lalibela”, che in lingua agaw significa “le api riconoscono la tua sovranità”. Sopravvisse al tentativo di avvelenamento dei fratelli e una volta divenuto imperatore si dedicò alla costruzione di una “nuova Gerusalemme”, obbedendo agli ordini celesti ricevuti nei giorni passati tra la vita e la morte. Il complesso di Lalibela è considerato una testimonianza dell’intensa fede cristiana del popolo etiope. Il messaggio evangelico in Etiopia ebbe larga diffusione sin dal 330 d.C. e dopo il Concilio di Calcedonia del 451, che stabilì la doppia natura umana e divina di Cristo, i cristiani d’Etiopia si unirono alla Chiesa d’Egitto, detta “copta”, che invece rifiutava questo principio, separandosi quindi dalla Chiesa di Roma. La costruzione del complesso di Lalibela fu iniziata dal re Gadla dopo il 1187, anno della presa di Gerusalemme da parte dei musulmani guidati da Saladino. L’intento era probabilmente quello di dare una meta di pellegrinaggio alternativa rispetto ai luoghi sacri che erano diventati inaccessibili, un simbolo della Terra Santa nel cuore dell’Africa. In un’epoca di forti lotte religiose, questi nuovi santuari dovevano essere al riparo da occhi indiscreti, ed è per questo che vennero scavate all’interno della roccia.
Le chiese di Lalibela rappresentano un risultato artistico unico nel loro genere, non soltanto per quanto riguarda l’esecuzione, ma anche per la grandezza e l’audacia della loro forma. Non sono state costruite con sistemi tradizionali, ma ricavate scavando blocchi monolitici di roccia tufacea, senza legname, né muratura o altri sostegni. I blocchi furono cesellati dall’alto verso il basso, con piccoli scalpelli e a mani nude, ricavando dall’esterno verso l’interno porte, finestre, colonne e i diversi piani.
UN LUOGO DI FASCINO DOVE I PRIMI CRISTIANI HANNO SCOLPITO LA LORO FEDE NELLA ROCCIA Denominate Bet, (letteralmente “casa” o “santuario”) le chiese sono suddivise in due gruppi, separate da un canale artificiale che rappresenta il fiume Giordano: a nord di esso si trovano le case della “Gerusalemme terrena”, a sud quelle della “Gerusalemme celeste”. Una sola, Bet Giorgis (Casa di San Giorgio) – probabilmen-
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GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
BET GIORGIS
è la chiesa meglio conservata, sontuosa e superba con i suoi 15 metri di altezza (o, come sarebbe meglio dire, profondità) e la sua pianta a croce greca. È dedicata a San Giorgio, venerato fin dall’antichità in Etiopia, leggendario fondatore dell’impero, padre della Regina di Saba e uccisore di draghi. Secondo la leggenda, il santo in persona controllò i lavori e le impronte degli zoccoli del suo cavallo sono rimaste nelle pareti del cammino di ingresso al cortile della chiesa.
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NOME DELLA RUBRICA | GLOBO
“È DIO ATTRAVERSO I SUOI ANGELI CHE HA FATTO QUESTE CHIESE” Alebachew Reta, portavoce del clero di Lalibela
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GLOBO | CULTURA DEI POPOLI
BET MEDHAME ALEM
(Casa del Salvatore del mondo) è la più grande e imponente chiesa monolitica ipogea (ovvero sotterranea) mai costruita e probabilmente richiama la basilica di Santa Maria di Sion ad Axum. Fa parte del gruppo settentrionale, ed è collegata a Bet Maryam (Casa di Maria), l’unica tra tutte che conserva ancora affreschi all’interno.
Mito e mistero dell’Arca dell’Alleanza L’Arca dell’Alleanza è il contenitore in cui Mosè depositò le Tavole della Legge, segno tangibile dell’alleanza con Dio. Nella Bibbia l’Arca viene citata nell’Esodo e viene descritta come un contenitore di legno d’acacia rivestito d’oro, con quattro anelli d’oro ai suoi piedi entro i quali far passare due stanghe di legno per trasportarla e il coperchio di oro puro, sormontato da due cherubini con le ali aperte verso l’alto ed i volti rivolti verso l’interno, tra i quali si diceva che si potesse vedere Dio in trono. L’Arca fu trasportata per tutti i 40 anni di viaggio nel deserto, e accompagnò gli Ebrei durante la conquista della Terra Promessa, fino ad essere posta nel Tempio di Gerusalemme costruito dal Re Salomone. Scomparve nel VI secolo in seguito probabilmente al saccheggio di Gerusalemme ad opera dei Babilonesi, ma la Chiesa copta d’Etiopia sostiene che l’originale sia quella che si trova nella “Cappella delle Tavole”, nella chiesa di Santa Maria di Sion ad Axum, alla cui vista nessuno può accedere tranne il custode, il quale dedica l’intera vita alla protezione dell’Arca. La vicenda dell’Arca ha affascinato decine di ricercatori che si sono messi sulle sue tracce, come il famoso archeologo ebreo Vendil Indiana Jones, a cui è ispirato l’omonimo personaggio cinematografico.
te l’ultima ad essere costruita – resta isolata a ovest, ma connessa alle altre da un sistema di cunicoli sotterranei. Nel 2009 un team francese di esperti storici, archeologi e topografi ha individuato tre diversi periodi di costruzione del complesso religioso, identificati scavando nell’artificioso sistema di gallerie che collega tra loro le cappelle, dove sono state rinvenute tracce di scavi trogloditici abitati e resti di muri perimetrali di una fortezza. L’intento di far luce sulle origini del sito non ha minimamente scosso il clero né i fedeli ortodossi, che chiaramente sostengono l’intervento divino nella costruzione di una così unica e irripetibile meraviglia del mondo. I fedeli a Lalibela si recano per pregare in un luogo dove tutto è sacro, dalle mura esterne all’acqua dell’artificiale “Giordano”. All’interno delle cappelle si venerano immagini e simboli sacri, soprattutto le croci. I peccatori non possono entrare, ma devono accontentarsi di stare nei pressi fino all’espiazione dei propri peccati, appoggiandosi ai muri esterni scolpiti con fregi. Per l’UNESCO le chiese sono Patrimonio dell’umanità. Un sistema di coperture rette da enormi pilastri di ferro sono sorte per arginare i problemi strutturali e i crolli, così come impalcature di sostegno alle pareti, perché la roccia tufacea è facile da lavorare ma si può rovinare facilmente a causa degli agenti atmosferici. Per i fedeli, invece, Lalibela resta la “seconda Gerusalemme”, luogo sacro creato da Dio e dai suoi angeli. Il sito è ancora meta di pellegrinaggi, ma oggi non ci sono più gli eremiti in preghiera, cacciati dalla prepotenza del business del turismo internazionale. Sorgono alberghi, si allarga l’aeroporto e si asfaltano le strade, persino i “guardiani delle scarpe” – che ti devi togliere per accedere alle chiese – rilasciano le ricevute. Per i turisti è una meta imperdibile sulla Rotta Storica d’Etiopia, luogo in cui gli antichi cristiani, con la loro genialità, hanno saputo scolpire la loro fede nella roccia.
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GLOBO | LIBRI
di Luca Foglia
LA TERZA ITALIA. MANIFESTO DI UN PAESE CHE NON SI TIRA INDIETRO Vincenzo Spadafora MONDADORI, 2014 P.134 - prezzo 17,50 euro
Vincenzo Spadafora, ex presidente dell’Unicef e garante per l’infanzia e l’adolescenza, ci propone un testo sul cosiddetto terzo settore, raccontato attraverso i percorsi della sua vita, scandita dall’impegno per il sociale e il civile. Tra le pagine del libro troviamo una realtà amara che attraversa luoghi lontani accomunati da storie di disagio e solitudine sociale. Dal Ruanda, passando per Roma, per la Striscia di Gaza e tornando indietro fino alla Terra dei fuochi, sua terra natale, si parla di camorra e di scuole italiane pronte a sostenere i giovani, indirizzandoli verso un futuro pieno di onestà e sicurezza. L’autore ci parla anche del suo privato e del suo difficile rapporto con il padre. Un’occasione per conoscere il lavoro di chi ha lottato e lotta per un futuro migliore, di chi crede in un popolo che sa impegnarsi per il prossimo e tenta quotidianamente di costruire un’Italia diversa.
IL GIARDINO SOSPESO Patrick White BOMPIANI, 2014 P.185 - prezzo 18,00 euro
Patrick White, premio Nobel per la letteratura nel 1973, è morto molti anni fa. Eppure è ancora tra noi, con i suoi libri più noti (L’occhio dell’uragano, La mano di una donna) e con un romanzo inedito che ha visto la luce recentemente. Il giardino sospeso ci porta in Australia, alla fine della seconda guerra mondiale. L’adolescente Gilbert Horsfall, inglese di nascita, viene scaraventato da un continente all’altro. Non ha più la madre, non ha più un padre, è solo. Affidato alle cure della Signora Bulpit, dovrà esplorare in solitudine un mondo nuovo. Un mondo che non gli appartiene. L’arrivo di Eirene, sua coetanea, sconvolgerà il suo cuore, il suo modo di vedere le cose. L’ultimo romanzo di White ci porta nello sguardo di due giovani anime pronte al confronto e pronte a conoscere l’amore.
tango a istanbul ESMAHAN AYKOL SELLERIO, 2014 P.179 - prezzo 17,00 euro
Esmahan Aykol torna a far rivivere il personaggio che l’ha resa celebre: Kati Hirschel. Kati ha una libreria, specializzata in romanzi gialli, nella bellissima Istanbul. Ama porsi molte domande, ama essere curiosa e vive la vita come se fosse un libro, ovviamente giallo! È già incappata, casualmente, in vicende poco chiare e misteriose, e lo farà ancora. Una mattina il suo fidato amico Fofo le chiede di accompagnarlo da una strampalata veggente, vuole farsi leggere i fondi del caffè, vuole vedere cosa ne sarà del suo amore probabilmente non corrisposto. Kati invece non vorrebbe conoscere il suo avvenire, non le interessa e forse non crede neanche a queste cose... eppure quello che l’indovina ha visto nei fondi del suo caffè (neanche troppo buono) le ha sconvolto la giornata: nel suo futuro c’è un cadavere, di nuovo! Chi sarà a morire? Forse quella conoscente ricoverata d’urgenza per una strana crisi epilettica? Kati si troverà invischiata in un altro caso apparentemente inspiegabile? Oppure questa volta il giallo non sarà veramente così giallo? Inizia così il quarto libro di questa autrice turca, che vive tra Berlino e Istanbul, e che somiglia molto alla protagonista dei suoi romanzi. Esmahan Aykol, con le sue pagine ricche di umorismo e ironia, ci offre una panoramica di un mondo non poi tanto lontano dal nostro. Ci mostra una città ricca di fascino e mistero, ci mostra ciò che ama. La vita di una donna come tante che desidera e attrae situazioni singolari.
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GLOBO | CINEMA
IL SALE DELLA TERRA un viaggio fotografico alla scoperta di territori inesplorati
Wim Wenders, apprezzato cineasta tedesco, dopo documentari biografici di rara bellezza come Pina, tributo alla ballerina e coreografa Pina Bausch, e Buena Vista Social Club, dove si celebra il talento dei musicisti cubani, è tornato dietro la macchina da presa per raccontare l’universo poetico e creativo del fotografo brasiliano Sebastião Salgado. L’uomo, che attualmente vive a Parigi, dopo una formazione economica viene convertito alla fotografia in seguito ad un viaggio in Africa e decide di documentare e denunciare con le sue immagini quello che succede nel mondo: dal reportage sulla siccità nel Sahel alle condizioni di vita dei lavoratori immigrati in Europa, dalla rivo-
luzione in Portogallo alla guerra coloniale in Angola e in Mozambico. Da quarant’anni, infatti, Salgado, attraversa i continenti sulle tracce di un’umanità in pieno mutamento e di un pianeta che cerca di resistere a tale mutamento. Dopo aver testimoniato tra i fatti più sconvolgenti del pianeta, decise di lanciarsi alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per immortalare la fauna e la flora selvagge per creare un grande progetto fotografico, che sembra voler essere un amorevole omaggio alla bellezza del pianeta in cui abitiamo e che spesso maltrattiamo. Il documentario di Wenders, ci mostra la vita
e il lavoro di questo grande artista con l’aiuto del punto di vista privilegiato del figlio del fotografo, Juliano Ribeiro Salgado, che ha accompagnato il padre nei suoi ultimi viaggi. «Dall’inizio – spiega Wenders – ci è sembrato essenziale tenere in considerazione il fatto che i Salgado hanno un’altra vita accanto alla fotografia: il loro impegno a favore dell’ecologia. Sapevo che era necessario raccontare due storie parallele. Si può dire che l’opera di rimboschimento che hanno messo in atto in Brasile e i risultati quasi miracolosi che hanno ottenuto, siano una specie di “happy end” per Sebastião, dopo tutta la disperazione di cui è stato testimone e la depressione in cui è precipitato al ritorno dall’ultimo viaggio in Rwanda. Salgado non ha soltanto consacrato Genesis, la sua ultima monumentale opera, alla natura, ma è proprio la natura ad avergli permesso di non perdere la sua fede nell’uomo». Grazie allo sguardo attento e sensibile di Salgado e di Wenders possiamo fare un viaggio virtuale attorno al mondo e immergerci nella bellezza della terra vista attraverso gli occhi di un artista unico, capace di denunciare le atrocità, ma allo stesso tempo capace di catturare l’incanto che ci circonda.
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IN COLLABORAZIONE CON:
IL MIO AMICO NANUK
un’appassionante avventura nelle sconfinate terre dell’Artico Canadese
Un viaggio appassionante e pericoloso è quello che intraprendono il quattordicenne Luke e il suo piccolo amico, un cucciolo di orso polare, rimasto intrappolato nel garage della sua casa. Proprio a causa di questo incidente l’orsacchiotto viene separato dalla madre che viene portata a Cape Resolute. Luke, che è un ragazzo affamato di avventura, decide di riportare il cucciolo dalla madre, ma per farlo dovrà attraversare le sconfinate, bellissime ma ostili terre dell’Artico Canadese. Chiede aiuto a un amico di famiglia Muktuk, una guida locale e migliore amico del padre del ragazzo, morto proprio mentre si trovava in compagnia di Muktuk. L’uomo però, conscio del pericolo di tale impresa, in un primo momento rifiuta, ma è obbligato a ripensarci quando, all’insaputa di tutti, Luke parte ugualmente per il viag-
gio in compagnia dell’orso. Li trova appena in tempo; infatti, ignari del fatto che il disgelo primaverile è iniziato e i ghiacci si stanno assottigliando, i due proseguono tranquilli fino a quando all’improvviso il ghiaccio si spacca e cadono nell’acqua gelida. Il piccolo orso non ha problemi a superare l’imprevisto, Luke, invece, riesce a fatica ad uscire dall’acqua e deve trovare qualcosa per scaldarsi e asciugarsi. Proprio in quel momento gli trova Muktuk che porta i due in un villaggio Inuit dove il ragazzo viene rimesso in sesto e viene dato un nome al simpatico cucciolo d’orso: Nanuk, che vuol dire vagabondo o viandante. Quando riprendono il viaggio, a guidarli sarà Muktuk, ma per poco tempo, perché una tempesta li separa, isolando Luke e Nanuk su un pezzo di ghiaccio alla deriva in mezzo all’oceano.
L’uomo riesce a vederli, ma non potendo aiutarli decide di tornare indietro in cerca di aiuto. Da quel momento il ragazzo e Nanuk saranno soli e, anziché attendere i soccorsi, decidono di proseguire la loro avventura. La bellissima storia di avventura e amicizia portata sul grande schermo da Roger Spottiswoode è il risultato di anni di studi e ricerche da parte di Brando Quilici nell’Artico, che ha avuto l’opportunità di studiare da vicino gli orsi polari e le popolazioni del territorio, costrette ad affrontare la vita quotidiana in condizioni durissime se non addirittura epiche. Il mio amico Nanuk è un’avventura di crescita e maturazione che viviamo attraverso il viaggio di Luke e del suo amico; un viaggio che ci trasporta in un territorio ostile e pericoloso, ma dalla bellezza spettacolare, che toglie letteralmente il fiato!
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GLOBO | a date in a city
AROUND NEW YORK CITY Sei in viaggio per lavoro o per piacere e hai conosciuto qualcuno con cui uscire ma non sai dove andare? Ogni mese vi suggeriamo posti adatti ad un appuntamento in una città diversa: dal brunch al concerto, dalla cultura al divertimento Ini &Oni
LUNCH OR DINNER
just for fun ROYAL PALMS SHUFFLEBOARD CLUB
ENID’S
514 Union Street, Brooklyn NY royalpalmsshuffle.com
560 Manhattan Ave Brooklyn, NY, 11222 718.349.3859 - enids.net
Nel quartiere di Gowanus, a Brooklyn, entrando in un capannone sarete catapultati direttamente sulle coste di West Palm Beach. Lo shuffleboard è un passatempo del Florida praticato dagli anziani, il corrispettivo delle nostre bocce, si gioca con un bastoncino e un dischetto che va fatto spingere su un tabellone disegnato sul pavimento. Il design di questo locale è impeccabile: dopo la partita potete gustare deliziosi cibi di strada di uno dei 15 selezionatissimi food-truck che a rotazione sono parcheggiati all’interno del locale, bere cocktail originari della Florida con il rum importato dai Caraibi e ascoltare vinili degli anni ‘70.
Ottimo per qualsiasi momento della giornata. Apre la mattina e spesso chiude a notte fonda. Situato molto vicino al quartiere di Williamsburg, è frequentato da una clientela giovane. Prezzi ragionevoli, buon servizio e ottimo cibo. In estate ha uno spazio esterno carino e intimo. Per chi è consigliato? Perfetto per chi si sveglia tardi e vuole iniziare la giornata con un’ottima carica.
Nel 2012 David Byrne coadiuvato da FatBoy Slim ha concepito un rock musical sulla vita poliedrica e affascinante della first lady delle filippine Imelda Marcos. Alla colonna sonora hanno partecipato 22 artisti, per citarne solo alcuni Florence Welch, Cyndi Lauper, Tori Amos, St.Vincent e Santigold. David Byrne era interessato a raccontare come una persona importante si inventi e reinventi nel corso della sua vita, il tutto in salsa DANCE CLUB, ovviamente. Per chi è consigliato? Per chi ha voglia di imparare divertendosi
BRODWAY 729 7th Avenue, 6th Floor New York, NY 10019 broadway.com
THIS IS OUR YOUTH
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NY
Per chi è consigliato? Per chi ha voglia di divertirsi con stile
Tahliah Barnett, nata il 16 gennaio del 1988, originaria delle campagne inglesi, si è trasferita a Londra a 18 anni per studiare design, ha lottato per cancellare il suo accento e conquistarsi uno spazio nella scena underground londinese, prima come ballerina contemporanea (da qui il suo nome Formerly Known as Twigs), ora come cantante, produttrice e videomaker. A soli 26 anni è una delle performer più attese nell’autunno newyorkese. L’ultimo album è uscito nell’agosto di quest’anno e si chiama LP1. Per chi è consigliato? Per chi ha voglia di sentire nuove sperimentazioni sonore
FKA TWIGS Terminal 5 610 W 56th St - Midtown West 212-260-4700 - terminal5nyc.com
concert in THE CITY
Nuovissimo dall’estate 2014
brandnamic.com l Foto: Simone Ruzzenente
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GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
DIC 88
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95 DIC
GLOBO | MODA
pvc’s dress ALBERTO ZAMBELLI
DIC 96
assistant stylist CAMILLA GUCCIONE PRATA - grooming ELISA RAMPI @ FREELANCERAGENCY using GHD models SARAH FRASER @ whynotagency, LENNY @ specialmanagement
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WANTED
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IL relax EXTRA SUPER LUSSO DELL’ Iniala Beach House Il resort che comprende ogni lusso possibile e immaginabile: sale da pranzo e interminabili camere da letto delimitate solo da vetrate. Un concetto avveniristico che termina con un capolavoro di design che si fonde con il paesaggio locale. Situato a Natai Beach, le ville del complesso sono 10. Due di esse sono state realizzate dal A-Cero uno studio di architettura spagnolo, famoso per il design curveggiante dei suoi progetti.
private lounge room con vista
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Entrambe le abitazioni offrono una splendida vista sull’Oceano Indiano grazie alle immense vetrate frontali, mentre il design interno ha previsto un largo utilizzo di legni e materiali pregiati locali. I mobili interni sono in policarbonato di alta qualità , niente giunture nÊ elementi di connessione come viti e tasselli, ed il bianco immacolato di cui sono colorati contrasta piacevolmente con il legno naturale del resto della stanza. Gli spazi comuni del resort sono stati realizzati con lo stesso stile curvo delle due abitazioni in riva al mare, alla ricerca della perfetta combinazione fra forme rilassanti e la bellezza estetica degli interni.
suite total sea view
dehor terrazzato sul mare
LOOK | GLOBO
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GLOBO | LA CUCINA DEL MONDO
I Noodle Che particolarità hanno queste lunghe strisce sottili di pasta? Scopriamone le origini, le proprietà e come possono essere cucinate per esaltarne il sapore.
C Cosa sono i noodles? Erroneamente si pensa che siano simili ai nostri spaghetti; invece si diversificano per ingredienti e preparazione. La loro origine è cinese, nascono più di 4.000 anni fa e grazie a viaggi,
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migrazioni e commercio si sono poi diffusi anche in nazioni come la Corea, le Filippine, la Thailandia e il Giappone. Composti da un impasto di farina di qualunque tipo a cui si aggiunge acqua ed eventualmente uova, si creano dei fili di pasta di spessore variabile a seconda delle tradizioni locali. Esistono diverse tipologie di noodles: di riso (tipicamente cinese), di fagiolo mungo (coreano), all’uovo, integrali, tailandesi, udon (giapponesi), istantanei (ramen). Le varianti locali hanno influenza anche su come si cucinano, è infatti un alimento molto versatile. Possono essere bolliti in acqua salata, oppure fritti in olio bollente o ancora scottati in acqua e quindi saltati in una wok. Anche per quanto riguarda i condimenti c’è molta varietà: si possono servire con carne, pesce o verdure, possono essere serviti in una zuppa e si possono gustare caldi o freddi.
l’idea in più per cucinarli uova
Noodles e uova, le due bionde della cucina. Sono una tipologia sfiziosa e saporita diffusa in tutto il mondo.
pollo
Per portare un pò di sapore italiano nei noodles preparatelo con pollo peperoni e taccole.
salsa di soia
La soia rimanda subito a sapori orientali. Abbianata anche solo alle verdure risulta una portata vincente.
VERDURA
Il condimento classico per i noodles, che siano di riso o farina, sono le verdure.
peperoncino
Aglio, olio e peperoncino donano un tocco in più! Per insaporire ulteriormente si può usare la curcuma.
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LA CUCINA DEL MONDO | GLOBO
preparazione : 10 minuti cottura : 30 minuti
difficoltà: bassa
costo: economico
PAD THAI La cucina thailandese è fatta tutta di erbe fresche, spezie e profumi: una cucina di contrasti. Amaro, dolce, salato, aspro e piccante: questi i cinque sapori che si trovano sempre in tutti i piatti, dosati con equilibrio per dare ad ogni portata il suo particolarissimo sapore. Tra le ricette thailandesi più conosciute c’è senz’altro il Pad. È un piatto composto da tagliolini di riso
saltati in padella con uova, salsa di pesce, succo di tamarindo, peperoncino, germogli di soia, gamberetti, pollo o tofu, guarniti con arachidi sbriciolate e coriandolo. In realtà il Pad Thai è di origine vietnamita, il piatto è stato importato dai suoi commercianti ed è stato poi modificato per adeguarlo al gusto thailandese.
INGREDIENTI (4 PERSONE) 200 gr di noodles di riso 200 gr di gamberi 1 scalogno 1 spicchio di aglio 3 cucchiai di olio di semi 4 cucchiai di salsa di pesce 1/2 cucchiaino di curry 2 cucchiaini di tamarindo
procedimento 1. Preparate tutti gli ingredienti 2. Mettete in acqua tiepida i noodle per circa 15’’. 3. Scaldate nella wok l’olio di semi e soffriggete lo scalogno tritato e l’aglio. Aggiungete i gamberi e saltateli qualche minuto nella wok. 4. Scolate i noodle e fateli saltare nella wok insieme ad una tazzina dell’acqua in cui li avete fatti rinvenire. 5. Aggiungete ora alla pasta il curry, il tamarindo, lo zucchero e la salsa di pesce. 6. Fate spazio nella wok accostando tutti i noodle in un lato e nell’alto strapazzate le uova una per volta. 7. Mescolate il tutto e aggiungete il porro tagliato alla julienne, l’erba cipollina e i germogli di soia. 8. Spegnete il fuoco e aggiungete: arachidi tritate, il succo di lime e il peperoncino a piacere. 9. Impiattate e “godetevelo”.
1 cucchiaino di zucchero 100 gr di germogli di soia 2 uova 50 gr di porro erba cipollina arachidi per guarnizione
CURIOSITÀ Tutti amano il Pad Thai, si sa, è come con la pizza. Ma i thailandesi? In realtà il Pad Thai più che un piatto è una mossa politica. Rama IX, all’epoca del suo insediamento decise che un piatto in cui riconoscersi era fondamentale per una nazione degna di questo nome. Bangkok è entrata nel guinness dei primati come la città con il nome più lungo al mondo. Sembra infatti che Bangkok sia solo un’abbreviazione e che il nome intero della città sia“Krung Thep Mahanakhon Amon Rattanakosin Mahinthara Yuthaya Mahadilok Phop Noppharat Ratchathani Burirom Udomratchaniwet Mahasathan Amon Piman Awatan Sathit Sakkathattiya Witsanukam Prasit”
GLOBO | avvinamenti Self Wine
BENVENUTI AL NORD
Per cosa ricordare la Brianza?... La natura, i Promessi Sposi, la polenta... e perché non il vino? Vi presentiamo due eccellenze inattese, che rendono ancora più interessante una gita tra le verdi colline del Parco regionale di Montevecchia! Cin!
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Da una terra che aveva dimenticato la sua vocazione nasce un vino coraggioso e innovativo. Intensi profumi di lievito lasciano spazi a sapori delicati e originali. La sperimentazione su un vitigno non classico per la spumantizzazione regala un prodotto allegro e singolare. Il regalo inatteso in una festa di compleanno!
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Sautè di vongole Semplice e allo stesso tempo ricercato
TEMPERATURA DI SERVIZIO 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19
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o nconsuet
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People from Ibiza - Sandy Marton - Modern Lover - 1984 Un cantante cotonato, un’isola incantevole, un sound internazionale: un mix inaspettato e ben riuscito!
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15.00 €
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Tutti pazzi per Mary - Peter e Bobby Farrelly - 1998 Due ore di allegria in buona compagnia, è fra le migliori 30 commedie americane di tutti i tempi. E questo vino?
12,5%
LEGGENDO...
Un posto nel mondo - Fabio volo - Mondadori - 2006 Vogliamo qualcosa di più dalla vita, o no?
NE BERREI...
viaggiando...
Il primo treno, “destinazione vacanze” diretto verso una spiaggia (sceglietela voi, meglio se volta a ovest per brindare col tramonto sul mare)
regione e vitigni LOMBARDIA - Pinot Nero 100%
Chi dice che la Borgogna è così lontana? Tutte le tipicità del nobile e intrattabile pinot nero si esaltano in un vino equilibrato ed elegante. Complesso nei profumi, conferma in bocca freschezza, equilibrio e persistenza mantenendo comunque una fantastica bevibilità (un bicchiere non basta!). Un vino che conferma il suo valore, ormai una bella realtà… 100% brianzolo, 100% pinot nero
SAN GIOBBE 2012
AZIENDA AGRICOLA LA COSTA Via Curone 15 23888 Perego, Lecco la-costa.it
MANGIANDO...
TEMPERATURA DI SERVIZIO 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19
Arrosto di fagiano con le castagne Tradizionale, saporito, gustoso
ASCOLTANDO...
prezzo indicativo
Mercoledì - Stefano Vergani e Orchestrina Acapulco “E allor pensai che mai” -2011 Classico AVVINAMENTO regionale
15.00 €
pregiato
GUARDANDO...
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La vita è bella - Roberto Benigni - 1997 Affronta con leggerezza un tema difficilissimo (e vince l’Oscar)
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Q - Luther Blissett - Einaudi - 1999. Storico nella forma e moderno nella sostanza (o viceversa?)
LEGGENDO...
viaggiando...
Tra le spezie e i colori di una Marrakech invernale (ci piacciono i contrasti) i due vini fanno parte della IGT Terre Lariane, terrelarianeigt.it
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all’Hotel Schneeberg - Family Resort & Spa di 4 stelle
Tutta la varietà dell’Alto Adige sotto un nome www.schneeberg.it
I nostri servizi in pensione completa: - Ricca colazione a buffet - Buffet del mezzogiorno (zuppe, buffet di insalate, paste, torte) - La sera, menù a scelta di 4 portate - Impianto da bowling (quattro piste) - Assistenza gratuita per bambini (3-12 anni)
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Idea regalo: benessere alpino per un inverno incantevole con pensione completa
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Un modello di sviluppo sostenibile “dentro” la foresta amazzonica peruviana testo e foto Guido Scaccabarozzi
Perù, regione di Madre de Dios nel cuore della foresta amazzonica, è questa la parte del Globo di cui vi vogliamo parlare; sì perché foresta amazzonica non è solo Brasile (dove comunque si trova il 65% di tutta la foresta vergine del mondo) ma è anche Perù. Il 25% della fauna del pianeta, 1200 specie di farfalle, 1300 specie di uccelli, 200 specie di mammiferi, 10.000 specie di piante vascolari, 151 specie di libellule, 2000 specie di pesci. Questi sono solo alcuni dei numeri che caratterizzano la regione. Tutte queste specie sono a rischio, a causa della deforestazione che sta avvenendo nella zona. Infatti la regione di Madre de Dios è attraversata dall’autostrada Inter-Oceanica, un viadotto che taglia a metà il Sud America partendo da Belem (costa atlantica del Brasile) per arrivare fino ad Arequipa (a pochi centinaia di chilometri dalla costa pacifica del Perù). Su entrambi i lati della strada sono già stati disboscati, o lo saranno nel giro dei prossimi vent’anni, porzioni di territorio con un’estensione di 50 km verso la foresta. Questo per fare spazio ad allevamento e agricoltura intensivi che devastano il suolo, impoverendolo con il solo risultato di far spari-
DIC 108
CON
LA FORESTA
O
NE
IN C O
GLOBO | SAVE THE PLANET
NOME DELLA RUBRICA | GLOBO
109 DIC
VENEZUELA
Motivi per conservare la
L’Amazzonia é fonte di vita
COLOMBIA
FORESTA
ECUADOR
Ci fornisce le risorse naturali necessarie per il funzionamento dell'ecosistema del nostro pianeta.
AMAZZONICA PERÚ BRASILE BOLIVIA
Nella Foresta Amazzonica:
Si trovano il
La Foresta Amazzonica ci aiuta.
Le foreste raccolgono, immagazzinano e filtrano l’acqua evitando inondazioni e altri disastri naturali.
Le foreste di Madre de Dios ospitano:
200 mammiferi specie di
della flora e della fauna
specie
1300 di uccelli
del pianeta
Sono state individuate
2000 specie di pesci
Il che significa, 10 volte di più che in tutta Europa
1 Ettaro
1 TON
CO2
1600
piante
medicinali Sangue di Drago, olio di Copaiba, Chuchuhuasi, Unghia di Gatto e molte altre.
32 specie di pappagalli
immagazzina da
250 a 600
tonnellate di CO2
di 1200 specie farfalle 1
1 posto a livello mondiale in diversità di farfalle
151
specie di
libellule
10 mila specie di
piante
vascolari
marena morel design
re la foresta che è, oggi, la maggior trasformatrice di CO2 sulla terra. Lo scenario è apocalittico, ma c’è qualcuno che anziché rimanere fermo immobile a disperarsi e ad aspettare che anche l’ultimo albero venga tagliato, ha deciso di cercare un’alternativa. ArBio, Associazione per la Resilienza* del Bosco alla Inter-Oceanica. ArBio è un’associazione nata nel 2010 a Puerto Maldonado (capitale della regione di Madre de Dios) fondata da Tatiana Espinosa (Ing. forestale) Rocio Espinosa (Ing. Alimentare), entrambe peruviane e dall’italiano Michel Saini (Ing. forestale) italiano. I tre sono riusciti a ottenere da parte dell’INRENA Istituto Nazionale di Risorse Naturali del Perù una concessione di 916 ettari di foresta amazzonica nella regione dove si sta attuando un progetto di CONSERVAZIONE PRODUTTIVA, che permette attraverso un metodo di agricoltura sostenibile di coltivare all’interno della foresta senza distruggerla. Il metodo utilizzato, la foresteria analoga, permette di coltivare fino a 15-20 tipologie di piante differenti per specie, età e altezza da cui ottenere prodotti autoctoni, biologici, vendibili nei mercati locali e a livello globale. ArBio fa inoltre parte della rete internazionale di foresteria analoga: INTERNATIONAL ANALOG FORESTRY NET, con la quale è in atto una collaborazione intensa da cui è nato un progetto recentemente finanziato dal nome “La Foresta Commestibile Di Arbio”, termine con il quale a volte viene definita la foresteria analoga. Il progetto mira ad essere sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico e vuole proporre per la popolazione locale un modello alternativo alla deforestazione a tabula rasa che permetta di portare sviluppo. Per portare avanti il progetto, viene data la possibilità attraverso il proprio portale arbioperu.org di proteggere ettari di foresta amazzonica che sono visibili da un’immagine satellitare e ai quali è possibile associare un nome, con una quota di 30€ all’anno. Il ricavato viene destinato ai “guardiani della concessione”, personale locale che pattuglia la concessione evitando che i taglialegna illegali possano entrare ad abbattere alberi.
Nel 2012 è stata fondata ArBio Italia, un’organizzazione con sede nel nostro Paese che promuove la divulgazione, la raccolta fondi e la creazione di partnership con le quali contribuire alla promozione della conservazione produttiva della foresta amazzonica peruviana (questo anche attraverso merchandising sostenibile come t-shirt vintage, oggetti in cartone riusato/riciclato, prodotti in camera d’aria riusata). #coesistereconlaforestaèpossibile #lovetherainforest Per informazioni: arbioitalia@gmail.com - arbioperu.org
*Resilienza: è la capacità di un ecosistema di ritornare al suo stato iniziale dopo essere stato sottoposto a una perturbazione che l’ha allontanato da quello stato.
NOME DELLA RUBRICA | GLOBO
111 DIC
GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
LA VECCHIA
MILANO Quando la nebbia la si tagliava con un coltello Petra Battisti
DIC 112
NOME DELLA RUBRICA | GLOBO
113 DIC Il laghetto di San Marco chiamato anche “El Tombon De San Marc”
GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
DIC 114
NOME DELLA RUBRICA | GLOBO
SIRENETTE MILANESI, STORIE DI NAVIGLI E SCIGHERA Lontani i tempi quando Milano la attraversavi a remi, quando sentivi lavandaie cantare ai bordi dei navigli, quando la città veniva bagnata da canali e laghetti e intorno a loro si svolgeva colorita la vita dei suoi cittadini. Belli i navigli, con le chiuse progettate perfino da Leonardo, che si sa, alle sue doti di pittore preferiva quelle da ingegnere. Per secoli il lento movimento dell’acqua ha dettato la vita e i ritmi in una città che oggi sembra non aver mai tempo. Questa continua ricerca del tempo ha fatto sì che ad un certo punto della storia, qualcuno decretò che l’acqua era troppo lenta, troppo calma per una città che voleva guardare avanti. E così si è coperto tutto, senza troppo sentimento, ma anzi con la soddisfazione comune per l’azione di modernizzazione, “Si faceva il futuro”. Tolta l’acqua, tolti i ponti, inutili ormai… solo uno si è salvato, forse qualcuno ha avuto pietà delle “Sorelle Ghisini”, il ponte così chiamato affettuosamente dai milanesi, primo in Italia a essere costruito in metallo e inaugurato il 23 giugno 1842 su disegno dell’architetto Francesco Tettamanti, il quale per abbellirlo fece installare quattro sirenette in ghisa (da qui il nome ghisini). “Sorei del pont di ciapp” (sorelle del ponte delle chiappe) qualcun’altro usava chiamarle. Per anni fu il ponte degli innamorati, e tra i giovani si diffuse l’usanza di toccare i seni come a delle “Giuliette nostrane” lì, in quella via san Damiano (oggi Visconti di Modrone) in cui furono poste a dare il buongiorno e il buona sera a coloro che passavano. Poi quando nella corsa al “moderno” il naviglio venne nascosto dall’asfalto e gli fu intimato lo sfratto, le quattro sorelle vennero sistemate al Parco Sempione, lasciate lì, quasi dimenticate. Qualcuno senza saperlo fa rivivere il loro ruolo di osservatrici degli innamorati nella moderna abitudine di attaccare lucchetti con le iniziali e di buttare via la chiave. Qualcun altro per l’Expo ha riproposto la riapertura dei navigli e il ritorno delle sorelle alla loro casa originale. È così Milano; non è mai finita, prima in molte cose non pensa a come è ma a come sarà. Sotto i vostri passi c’è una città che ha avuto una storia ed un passato di canali e acqua, che come le vene in un corpo, portavano la vita nella città.
115 DIC
GLOBO | NOME DELLA RUBRICA
Le lavandaie sulla roggia Boniforte in Via Argelati nel 1940
i luoghi vintage milanesi LA FIERA DEGLI Oh BEJ! Oh BEJ!
Vicino al Castello Sforzesco, Piazza Castello.
La fiera degli Oh bej! Oh bej! è il mercatino tipico del periodo natalizio milanese. Si tiene dal 7 dicembre, giorno del santo patrono della città (S. Ambrogio), fino alla domenica immediatamente successiva. Le prime origini storiche risalgono al 1288. Prevalentemente si tratta di bancarelle di artigianato e antiquariato.
Festival Park
via Sacile 20137 Milano www.festivalpark.it
Aperto tutte le domeniche dalle 07.00 alle 15.00, il festival park è un mercatino. La maggior parte dei banchetti vende vestiti, scarpe, attrezzi per la cucina, giochi per bambini. I prodotti raramente superano il costo di un paio di euro.
fiera di senigallia
Lo Specchio Di Alice
Ripa di Porta Ticinese nel tratto da VIa Paoli a Via Barsanti www.fieradisinigaglia.it
Negozio vintage tra quelli più storici in Corso di Porta Ticinese. Si può trovare davvero di tutto nell’ambito dell’abbigliamento e degli accessori, sia per uomo che per donna. I prezzi non sono bassissimi, ma si trovano delle occasioni imperdibili.
Unico mercato delle pulci con ricorrenza settimanale, lo trovate tutti i sabati dalle ore 8.00 alle 18.00. È il piu vecchio, ed affonda le sue radici già dal 1800 nel quartiere Ticinese. Vi si trova di tutto: dall’abbigliamento all’oggettistica, dai vinili all’arredamento. Fatevi un giro e ne rimarrete sorpresi.
Il Tempio Del Video
Il mercatone dell’antiquariato
Situato nel cuore della città permette a coloro che cercano vecchi titoli di film fuori catalogo di non rimanere a bocca asciutta. DIC 116 Buona visione.
L’ultima domenica di ogni mese si svolge sul Naviglio Grande la fiera dedicata all’antiquariato e agli oggetti di ogni genere. Il mercato ospita più di 380 commercianti.
Corso di Porta Ticinese, 64
Via Dell’Unione 14 www.tempiodelvideo.com
Naviglio Grande www.mercatonedellantiquariato.mi.it
ESTATE sole, salsedine & cloro
ricostruzione protettiva iperidratante
lo scudo efficace contro i danni dell’estate protegge, ripara e idrata in profondità tutti i tipi di capelli, mantiene il colore, dona lucentezza e morbidezza. Principi attivi da fonti vegetali Cheratina, Collagene, Melanina da Dattero, Wasabia Japonica, Cystine Senza SLES I senza PARABENI
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GLOBO | APPUNTAMENTI
CONCERTI E FESTIVAL MUSICALI
EVENTI ENOGASTRONOMICI
SPETTACOLI
Quidam - Cirque du Soleil
Dal 22 ottobre al 30 novembre livenation.it
subsonica - in una foresta tour Dal 31 ottobre al 1 dicembre vivoconcerti.com
Un nuovo tour in tutta Italia per la band torinese che è riuscita sempre a sperimentare nuove sonorità coinvolgendo un pubblico in costante crescita. Elettronica, dub, dance e rock si mixano per creare una musica sempre nuova.
ALFA MITO CLUB TO CLUB Dal 5 al 9 novembre, Torino clubtoclub.it
Tra i festival di musica, arte e cultura elettronica più importanti in Europa, Alfa MiTo Club To Club celebrerà la sua quattordicesima edizione durante la Contemporary Art Week. Questa edizione vede protagonisti nomi del calibro di Apparat, Franco Battiato, Jungle, Marcel Dettmann, Kele e molti altri.
St. Vincent
16 - Roma, Auditorium Parco Della Musica 17 - Milano, Alcatraz dnaconcerti.com
St. Vincent porta il suo Digital Witness Tour in due date italiane: virtuosismi di chitarre e sintetizzatori, coreografie concettuali, testi profetici, estetica impeccabile. Da non perdere.
DIC 118
Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi Il secondo e terzo fine settimana di novembre San Giovanni d’Asso - Centro storico (SI) cretesenesi.com
Manifestazione incentrata da anni sul prodotto tipico locale: il tartufo bianco delle Crete. Occasione particolarmente ghiotta per gli amanti, nel mentre infatti si svolge una mostra e un mercato del tartufo. La mostra è giunta alla sua 29esima edizione.
per bacco che vicoli
21-22-23 novembre Martina Franca - Centro Storico (TA) perbaccochevicoli.com
Vini novelli e non, caldarroste, carni arrosto, cioccolateria, prodotti da forno, involtini di trippa, fagioli e cotiche, i primi piatti, degustazioni con olio evo pugliese, cibo di strada rigorosamente del territorio, sapori legati alla tipica tradizione natalizia. Ritorna con tutte queste bontà la seconda edizione della manifestazione.
Quidam è approdato in Italia il 22 ottobre per 39 spettacoli nelle città di Roma, Bologna, Firenze, Pesaro, Milano e Torino. Ha debuttato sotto il tendone ad aprile 1996 a Montreal. Da allora, la produzione ha visitato cinque continenti ed ha emozionato milioni di persone. Ha iniziato infatti un nuovo percorso e dai tendoni si è spostata nei palazzetti, partendo dal Nord America. Il cast internazionale comprende 45 acrobati, musicisti, cantanti e artisti di prima classe.
La Famiglia Addams
Da ottobre 2014 a marzo 2015 murcianoiniziative.com
A ottobre il debutto per la prima volta in Italia de La Famiglia Addams, la nuova commedia musicale basata sui personaggi creati da Charles Addams negli anni trenta. Avrà un cast d’eccezione: Elio e Geppi Cucciari nei ruoli del dissacrante Gomez e della conturbante Morticia. Con le musiche originali di Lippa, vanta la regia di Giorgio Gallione, traduzione e adattamento di Stefano Benni, scene di Guido Fiorato, direzione musicale di Cinzia Pennesi, coreografie di Giovanni Di Cicco, luci di Marco Filibeck. Gli abiti di scena sono disegnati dallo stilista Antonio Marras.
GLOBO | OROSCOPO Dal 21 marzo al 20 aprile
ARIETE
Ultimamente siete stati molto presi da impegni lavorativi e familiari, che vi hanno sottratto molte energie. Dovreste concedervi un po’ di pausa, dedicarvi del sano relax e ritagliare uno spazio tutto per voi. Cominciate a dire qualche no. Non ucciderà nessuno e aiuterà la vostra salute (fisica e mentale). Dal 21 maggio al 21 giugno
GEMELLI
A volte ritornano è il leitmotiv della settimana. Un vecchio amore, un amico del passato, una questione lavorativa che pensavate chiusa, torneranno alla ribalta più agguerriti che mai. Che i risvolti di questa sorpresa siano positivi o negativi, dipende solo da voi.
Dal 22 novembre al 20 dicembre
SAGGITARIO
Per voi, amici del Sagittario, la settimana sarà decisamente positiva. Un buon equilibrio col vostro corpo, raggiunto e consolidato, vi aiuterà a sentirvi particolarmente in pace col mondo. Da questa base, sarà facile sviluppare incontri molto interessanti.
Dal 20 gennaio al 18 febbraio
La settimana si prospetta densa di avvenimenti. Molti impegni lavorativi che, tuttavia, potranno portarvi anche nuove, interessanti, conoscenze. Non lasciatevi scappare nessuna occasione.
ACQUARIO DIC 120
TORO
Dal 22 giugno al 22 luglio
CANCRO
Dal 23 agosto al 22 settembre
Sempre più spesso ripensate ad una Le occasioni di rinascita sono dietro ad vecchia amicizia andata a rotoli soprat- ogni angolo, ma prima è necessario che tutto a causa del vostro temperamento siate voi stessi propensi a rinascere. Le a tratti troppo irascibile e possessivo. Se delusioni vi hanno lasciato brutti segni, volete recuperare un rapporto, un primo ma confidate ancora nelle persone valimportante passo potrebbe essere ide e positive. In giro ce ne sono tante! lavorare sui vostri lati caratteriali più spigolosi.
Dal 23 settembre al 22 ottobre
BILANCIA
Qualche problema finanziario vi sta dando preoccupazioni: alternate momenti di ottimismo a momenti di grande sconforto. Cercate di avere fiducia che tutto si metterà a posto e non trascinate nel pessimismo anche le persone che vi stanno accanto. A volte tendete ad ingigantire i problemi.
Quando vi viene spontaneo giudicare gli Ricordate che dalla ragione è un attimo altri, provate, prima, a mettervi nei loro passare al torto. Se, a buon diritto, siete panni. Spesso degli atteggiamenti che esasperati da una situazione, affronvoi trovate scorretti dipendono solo da tatela in maniera matura attraverso insicurezza o difficoltà a relazionarsi con un confronto, invece che accumulare gli altri. Siate più clementi, dunque, con tensione e rabbia ed esplodere tutto in chi se lo merita. un colpo. Imparate questa lezione per la vostra vita in generale.
Dal 23 luglio al 22 agosto
LEONE
Dal 21 aprile al 20 maggio
VERGINE
Dal 23 ottobre al 21 novembre
Il mantra della settimana per voi deve essere: andare oltre. Vi siete sentiti sopraffatti dall’arroganza altrui? Delusi e amareggiati dal comportamento di chi amate? Innervositi sul lavoro da atteggiamenti poco professionali? Tutto deve scivolarvi addosso come acqua. Voi siete oltre. Basta andarci.
SCORPIONE
Dal 21 dicembre al 19 gennaio
Nel week end vi verrà voglia di novità: improvvisate un giretto romantico col partner oppure una gita avventurosa con gli amici. Anche solo un paio di giorni in luoghi per voi inesplorati vi daranno una carica immensa.
CAPRICORNO Dal 19 febbraio al 20 marzo
Periodo densissimo sul lavoro: scadenze, questioni delicate da risolvere, nuove idee da tirare fuori dal cilindro. Se siete con la lingua di fuori, cercate di tenere duro perché a breve potrete riprendere fiato. E con soddisfazione.
PESCI
Nel cuore delle Alpi di Kitzbühel a Oberndorf / St. Johann in Tirol, a 50 metri dagli impianti di risalita in una delle aree sciistiche più belle del Tirolo.
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3 pernottamenti in mezza pensione, Skipass, 1 cena Gourmet con vini abbinati, un bagno all’eucalipto e un trattamento ai coni di cera
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Euro 368,00
a persona, in camera doppia
A soli 5 km da Kitzbühel e St. Johann in Tirol, mete del Lifestyle Alpino nel cuore del Tirolo Austriaco, il Penzinghof offre una vista mozzafiato sul Kitzbüheler Horn e sul Wilder Kaiser. È la base di partenza perfetta per gli amanti dello sci alpino e di fondo, per le passeggiate invernale e per scoprire i mercatini più belli del Tirolo. Un 4 stelle a gestione famigliare incentrato sul benessere e la buona cucina (tutto Bio e in gran parte di propria produzione).
Lasciati avvolgere dal caldo stile tirolese, dalla cucina Gourmet curata di persona dalla proprietaria Christine Lindner, dalla ricca prima colazione, dal nuovo centro benessere „Lavendel Spa“ e dalle mille attenzioni riservate ogni giorno, dall’arrivo alla partenza. Da Euro 89,- a persona in camera doppia con mezza pensione.
PENZINGHOF Lindner e.U. | Famiglia Lindner Christine | Penzingweg 14 | 6372 Oberndorf/Tirolo | Austria T.: 0043 5352 62905 | info@penzinghof.at | www.penzinghof.at