n. 20 ADESSO

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settimanale di COSTUME E attualità n.20 ANNO I • 24 dicembre 2014 • € 1,50

MODA

LOOK PER SERATE INDIMENTICABILI

le tue storie, le tue emozioni

OROSCOPO

LE PREVISIONI DEL 2015 PER NOI E... I NOSTRI AMICI A 4 ZAMPE!

LE RICETTE VIP DI

ERNST KNAM

MARCUZZI & CALABRESI UN NUOVO ANNO

IL RE DEL CIOCCOLATO

ROBERTA LISO

DA MARITO E MOGLIE

LA VINCITRICE DI BAKE OFF ITALIA

ANNA MORONI LA CHEF DE LA PROVA DEL CUOCO

BENEDICT CUMBERBATCH L’UOMO PIÙ RICERCATO DEL

MOMENTO

L’ALTRO NATALE COME LO PASSANO

I NUOVI POVERI

PSICO SOPRAVVIVERE ALLO

STRESS DELLE FESTE

ANTONELLA

CLERICI IL MIO NATALE CON EDDY E LA NOSTRA PICCOLA MAELLE



EDITORIALE

“Quella vita ch’è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?” Giacomo Leopardi

BUONA FINE E BUON PRINCIPIO

Non abbiamo neanche fatto in tempo ad asciugarci il sudore dalla fronte per il caldo di agosto (la data in cui abbiamo iniziato questa avventura insieme a Voi) e ci ritroviamo addobbati a festa in rosso e in bianco con barbe finte, pronti a divorare lasagne e capponi per il Natale 2014 insieme. Non avremo ancora digerito il panettone e saremo pronti con cotillon in testa per dare addio al 2014 e iniziare un nuovo anno. Personalmente mi piace la festa di San Silvestro, perché meglio di qualsiasi altra occasione permette di cambiare pagina. È il momento dell’anno proiettato nel futuro, in cui l’attesa per quello che verrà è costruttiva e piena di speranza. È an-

che il momento di bilanci e cambiamenti, perché prendere atto di quanto realizzato aiuta a stabilire obiettivi e percorsi da seguire per il futuro. Un po’ come si fa con il cambio dell’armadio per l’arrivo della stagione fredda, alcune cose è meglio riporle nel cassetto, altre invece vanno tolte dai sacchetti e indossate. Qualunque sia il vostro buon proposito per il prossimo anno, quello che Vi auguro a nome mio e di tutta la mia redazione (che ringrazio per la pazienza e l’aiuto che quotidianamente mettono nei nostri progetti editoriali) che almeno un desiderio, tra i tanti che formulerete il 31 a mezzanotte, si possa avverare. Buon Natale e Buon anno a tutti! Andrea Minoia direzione@edizioniadesso.com

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ADESSO SOMMARIO 24 DICEMBRE 2014 · N. 20

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UOMINI DA SOGNO Benedict Cumberbatch, quando fascino e talento si incontrano

8 ANTONELLA CLERICI

La mattatrice della televisione italiana racconta le sue feste con il suo Eddy e la loro piccola Maelle

05. FOTO DELLA SETTIMANA Natale è magia 18. GIOVANI COPPIE Micol Olivieri 30. BELLEZZA Gli ingredienti dei cosmetici 48. CINEMA I film in uscita 50. AGENDA Eventi in Italia 51. PUNTI DI VISTA Cuba Libre? 52. PAPA FRANCESCO Il mondo del Pontefice fra novità, viaggi e parole di speranza

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PERSONAGGI

Ana Caterina Morariu: i miracoli accadono ogni giorno

STORIE

56. NARRATIVA I racconti di Adesso 58. LA MACCHINA

68. MENU PER LE FESTE

DEL TEMPO

Il Natale dei nuovi poveri Le ricette di Anna Moroni

1979: viaggio a ritroso fra curiosità e personaggi

73. SPESA CONSAPEVOLE Consigli per un

Capodanno antispreco

32 ADESSO... È AMORE Marcuzzi & Calabresi, le loro prime feste da marito e moglie 74. POLLICE VERDE

La stella di Natale

61 GRANDI CHEF ERNST KNAM Le idee del famoso pasticcere per un menu di Capodanno sorprendente e raffinato

MODA Il look perfetto per le feste

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ADESSO

SETTIMANALE N. 20 - 24 DICEMBRE 2014, anno I

Direttore Editoriale ANDREA MINOIA direzione@edizioniadesso.com Direttore Responsabile Vincenzo Petraglia vincenzo@edizioniadesso.com Redazione Chiara Mazzei (Cultura e società) chiara@edizioniadesso.com

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Lorella Cuccarini (Storie di solidarietà)

RICETTE PER LE FESTE Tutte le idee di Roberta Liso, vincitrice di Bake Off Italia 2, per un menu all’insegna della tradizione e della creatività

Stefano Fisico (Caposervizio musica e spettacolo) fisico@edizioniadesso.com Federica Piacenza (Moda) moda@edizioniadesso.com Progetto grafico KYTORI s.r.l. www.kytori.com - info@kytori.com

75. CASA DOLCE CASA Crea la giusta atmosfera di Capodanno

Grafica ed editing Michele Magistrini (Caposervizio) Sebastian Páez Delvasto Laura Pozzoni

Direzione marketing Ciro Montemiglio Foto Editor Carlo Sessa

77 PSICO Come sopravvivere allo stress natalizio

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SPECIALE OROSCOPO 2015 L’anno che verrà

76. GENITORI E FIGLI Babbo Natale esiste? 78. SALUTE La dieta mediterranea vince sempre 80. OROSCOPO A 4 ZAMPE Lo zodiaco degli animali 96. L’OROSCOPO DELLE FESTE

Foto e illustrazioni Ansa, Fotolia, The Noun Project Hanno collaborato: Manuela Blandino, Lorenzo Bordoni, Viviana Carfì, Marta Cerizzi, Silvia Coldesina, Federico Crisalidi, Alice Dutto, Serena Fogli, Massimo Lanari, Luca Foglia Leveque, Stefano Padoan, Fabio Quinto, Giulio Serri, Irene Spagnuolo

SO.FIN.COM. S.p.A. Via San Lucio 23, 00165 Roma info@sofincom.com

70 SPECIALE FAI DA TE Tavola di Capodanno e calza della Befana

Concessionaria Pubblicità SO.FIN.COM. S.p.A. Via Bramante 35, 20154 Milano Tel. 02.89.09.66.21 Fax 02.89.09.83.58 info@sofincom.com Agente esclusivo Regione Campania MediaAdv S.r.l. Via A. Panizzi 6, 20146 Milano Tel. 02.43.98.65.31 - 02.45.50.62.59 info@mediaadv.it Redazione Via Nino Bixio 7, 20129 Milano milano@edizioniadesso.com Distribuzione per l’Italia SO.DI.P. “Angelo Patuzzi” S.p.A. Via Bettola 24, 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. 02.66.03.01 Copyright 2014 Sofincom S.p.A. Tutti i diritti riservati. Testi, fotografie e disegni contenuti in questo numero non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l’autorizzazione dell’Editore. Stampa Bucarest r.e. uno s.r.l. Settimanale registrato presso il Tribunale di Milano n.89- 14/03/2014. Una copia: 1,50 euro

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AMICI ANIMALI Proteggiamo i pet dai botti di Capodanno

 Vieni a trovarci su Facebook, cerca la pagina Adesso


FOTO DELLA SETTIMANA

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NATALE È MAGIA Ogni anno la Galleria Vittorio Emanuele, a Milano, regala uno spettacolo di luci e addobbi davvero straordinario. E la cupola che ti avvolge luminosa è uno di quegli spettacoli che fanno alzare lo sguardo al cielo e lasciano a bocca aperta. Un’emozione nel cuore che solo a Natale si può provare!

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Š Rod Waddington



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COVER STORY

Antonella

Clerici «A NATALE NESSUNO DEVE RESTARE SOLO»

Per l’amatissima conduttrice de La prova del cuoco è la festa più sacra dell’anno, da vivere rigorosamente in famiglia. Lei lo farà col suo Eddy e la loro piccola Maelle, anche se il suo pensiero corre anche a chi è meno fortunato... di Giulio Serri


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l Natale è arrivato anche a casa di Antonella Clerici: il grande albero addobbato con tante lucine e nastrini colorati, il profumo intenso dei biscotti. Tradizionale ma sempre rinnovata, come le sue ricette, la conduttrice lombarda riesce a mettere d’accordo proprio tutti: alle donne piace per la sua straordinaria semplicità, agli uomini per le sue forme materne, agli anziani per il suo essere sempre e comunque rassicurante. Infine i bambini la amano per quell’immagine da fatina. Da quindici anni la “wonder woman” della tv, splendida cinquantenne, continua a preparare gustose e stuzzicanti ricette nell’appuntamento quotidiano de La Prova del Cuoco, programma che l’ha consacrata regina indiscussa del mezzogiorno catodico e che quest’anno vanta perfino uno spin-off sulla pasticceria con Dolci dopo il tiggì. Da Dribbling al festival di Sanremo passando per Ti lascio una canzone la sua è una carriera solida che nel 60esimo anniversario della Rai risulta essere un esempio di sacrifici, studio e

tanta gavetta: «Forse in pochi – ci spiega Antonella mentre si prepara ad andare in onda – mi riconoscono d’aver anticipato i tempi: sono stata la prima donna a parlare di calcio quando era a totale appannaggio maschile, la prima a volere una trasmissione di cucina quando mi davano per matta e ho condotto Sanremo da sola tra mille scetticismi ottenendo grandissimi ascolti». Spente le telecamere, tolti i grembiuli e principeschi abiti di scena Antonella indossa morbide tute di ciniglia e corre da Maelle, la sua bambina di cinque anni che frequenta l’ultimo anno di scuola materna. Insieme portano a passeggio Oliver, l’adorato labrador color miele, compagno fedele della conduttrice da dodici anni. A cena decide di cimentarsi in un risotto, il suo piatto forte, sapientemente mantecato secondo le regole della cucina lombarda e preparato con amore per il suo Eddy, con il quale sembra essere tornato il sereno dopo un periodo tutt’altro che semplice. Perché Antonella ama definirsi così: «Una donna normale che fa un lavoro straordinario».

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COVER STORY

Cosa ti evoca il Natale? «Natale per me significa atmosfera, famiglia e buona cucina da gustare insieme. Oltre al profondo significato religioso questa è la festa della fratellanza. Per questo non si può dimenticare chi è meno fortunato e ha bisogno. È una festa in cui non si deve restare soli, per questo mi piace avere come ospiti gli amici che non possono raggiungere i loro cari». Hai qualche ricordo dell’infanzia legato a questo periodo? «Sono stata una bambina fortunata e non dovevo aspettare il Natale per ricevere i regali. Ricordo la mia casa di Legnano che si trasformava con gli addobbi, il grande albero, gli amici. Mi viene in mente quando a mezzanotte i miei genitori mi facevano bagnare le labbra con lo spumante. O quando mia mamma diceva di sentire Babbo Natale nell’altra stanza. Era un’atmosfera tutta particolare… e poi ci sono i ricordi legati alla tavola, ai dolci, al torrone. Oggi cerco di fare diventare il Natale una festa per mia figlia, vivo attraverso i suoi occhi l’emozione e la gioia. Facciamo l’albero insieme, prepariamo il latte con tanti tipi di biscotti diversi da lasciare in cucina per Babbo Natale. Faccio finta di sentire i rumori dicendole: Ecco, è lui che arriva, mettiti sotto le coperte!». Cosa prepari in cucina per queste feste? «Sono lombarda e il Natale, per tradizione, si festeggia a pranzo. Nel menu di quando ero piccola ricordo i tortellini in brodo, il cappone, l’immancabile panettone e le bollicine per brindare». Ma non sei stanca di occuparti di ricette? «Assolutamente no. La prova del cuoco è nata e cresciuta con me: all’inizio nessuno credeva al suo successo. E, invece, da una rubrica di mezzora è diventato un vero e proprio show cooking dove si scherza, si canta, si prepara da mangiare. La tavola, per come la intendo io, è soprattutto convivialità, condivisione della quotidianità». E poi c’è l’appuntamento con Dolci dopo il tiggi… «Una bella scommessa per rilanciare la fascia del primo pomeriggio di Rai1. Pian piano gli ascolti ci stanno premiando. Un programma che vuole essere soprattutto una scommessa sui giovani pasticcieri e il loro talento». Regina dei fornelli, dunque, ma il tuo piatto preferito? «Gli arrosti, i brasati. Usare il forno fa molto casa, con le grandi cotture lente. In generale a tavola ho gusti molto semplici: un

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buon risotto alla milanese, il vitello tonnato con i fagiolini, un pezzo di taleggio che mi ricorda le mie zone. Preferisco la carne al pesce, non vado matta per i dolciumi e non bevo superalcolici. Ma non rinuncio a un buon bicchiere di vino, rosso in particolare». Quando vai a fare la spesa a cosa stai più attenta? «Alla stagionalità e alla provenienza dei prodotti. Beppe Bigazzi mi ha insegnato che più il piatto è semplice, più gli in-

gredienti devono essere straordinari. Per esempio, quando scelgo il tonno, mi piace sia di Carloforte, le cipolle di Tropea, i capperi di Pantelleria, i pistacchi di Bronte e le olive rigorosamente taggiasche». Come ti mantieni in forma considerate le tante tentazioni gastronomiche? «Da un po’ di tempo sono seguita da un personal trainer che tre volte alla settimana viene a casa. Faccio normalissimi esercizi di tonificazione, anche perché io e la ginnastica non abbiamo un gran rapporto».

Antonella Clerici, classe 1963, da 15 anni è la “wonder woman” del piccolo schermo. Oltre a La Prova del Cuoco, programma che l’ha consacrata regina indiscussa del mezzogiorno catodico e che quest’anno vanta lo spin off sulla pasticceria Dolci dopo il tiggì, in onda alle 14,05 dal lunedì al venerdì, ha firmato tanti altri successi. Da Ti lascio una canzone a Sanremo. Anche se la Antonella nazionale nasce come giornalista sportiva a Dribbling, condotto dal 1989 al 1995.


Altro tuo grande successo è Ti lascio una canzone, dispiaciuta che non vada in onda quest’anno? «Credo sia giusto far riposare un po’ il format dopo sette edizioni. Poi non si tratta di una cancellazione, come alcuni hanno erroneamente riportato, ma soltanto di una fisiologica pausa. Le straordinarie voci dei miei bambini dovrebbero tornare ad allietare il pubblico nell’autunno dell’anno prossimo». Da quel programma sono nati talenti internazionali. Non c’è il rischio che i piccoli si montino la testa? «No, i nostri bambini si divertono in primis. Stringono amicizie tra di loro, scherzano, è un gioco. Poi può capitare che qualcuno prosegua nel campo artistico. Come è successo a Mattia Lever che ha vinto la quarta edizione del programma e ha partecipato a The voice. O ancora in modo più clamoroso con il successo planetario che stanno ottenendo i tre tenorini de “Il Volo”, partiti proprio dal palco di Ti lascio una canzone nel 2009. Felicissima, infine, anche del recente successo di Andrea Faustini, che sta spopolando nel Regno Unito come concorrente di X Factor». A primavera ti vedremo in prima serata con Senza parole. Puoi anticiparci qualche cosa? «Sarà una rivisitazione in chiave moderna del mio Treno dei desideri (programma che Antonella ha condotto con successo dal 2005 al 2008, ndr). Una trasmissione

sulle emozioni, in partenza sabato 4 aprile, che segnerà l’incontro tra il racconto dei sentimenti e delle emozioni con le imprese e i virtuosismi di artisti e celebrità pronti a mettere il proprio talento a disposizione di persone comuni che si rivolgeranno a noi perché hanno bisogno di comunicare qualcosa di importante ma che per farlo, appunto, non trovano le parole». Quest’anno si festeggiano i sessant’anni di Rai. Dallo sport all’intrattenimento hai presentato davvero tutto, cosa ti piacerebbe fare in futuro? «Una bella seconda serata. Un programma in stile Harem, che sia di racconto, confronto. Sarebbe un ritorno alle mie origini di giornalista». Quanto tieni alla tua immagine?

«Quando sono in onda il giusto. Mi piace vestirmi con abiti colorati con paillettes e lustrini. La televisione, mi ha insegnato il mio ex costumista Giovanni Ciacci che ora spopola con Detto Fatto, è scintillio. Nel privato, invece, indosso tinte scure. A casa, poi, mi basta essere in ordine con i capelli e spalmare al mattino una buona crema idrante per il viso». Hai abbandonato i tuoi adorati ricci. Come mai? «Quando una donna raggiunge una certa maturità, anche il capello deve adeguarsi. Liscia, poi, piaccio di più anche alla mia bambina». Sei credente? «Sono nata e cresciuta a Legnano, un paese tra Milano e Varese dove la parrocchia,

Come sempre tanti i progetti professionali della Clerici. A primavera la vedremo in prima serata sulla Rai con Senza parole, rivisitazione in chiave moderna de ll Treno dei desideri, programma che Antonella ha condotto con successo dal 2005 al 2008. Dal 2007, Antonella è legata a Eddy Martens, di 13 anni più giovane di lei, dal quale ha avuto la piccola Maelle (5 anni). Di lui dice: «Siamo un po’ come il sole e la luna: abbiamo una grande forza attrattiva pur essendo molto diversi».

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l’oratorio sono stati il fulcro centrale della mia giovinezza. La mia formazione è, quindi, assolutamente cattolica». Quali sono i tratti di Papa Bergoglio che ti colpiscono? «L’essere vicino alla gente, per la gente. Un Pontefice che sa leggere ed affrontare a viso aperto le problematiche di oggi rispettando logicamente le regole della Chiesa». Vanti oltre 300mila followers su Twitter. Che rapporto hai con i social network? «Non sono su Facebook, mentre trovo Twitter perfetto per una comunicazione immediata ed essenziale. Mi diverte condividere i piatti che mi inviano gli utenti che mi seguono, ma non sono certo una fanatica. Preferisco il reale al virtuale». Dunque, trent’anni di carriera alle spalle, ma cosa continua a infastidirti? «Quando leggo ancora di presunte rivalità con le mie colleghe. Credo che arrivata alla mia età, con le certezze che ho costruito, non ho veramente bisogno di questi mezzucci. Come dico sempre: “Quello che ho nel cuore o nella bocca!”. Se devo esprimere un’opinione chiamo direttamente il direttore e non mi presto certo a “giochetti” mediatici sui giornali. E poi non mi piacciono le insistenze dei paparazzi nei confronti di mia figlia. Vorrei che fosse lasciata più tranquilla, a 5 anni già capisce. Mi piacerebbe, infatti, vivesse la sua infanzia in maniera naturale». Hai sempre anticipato i tempi anche nel privato: un compagno più giovane e di una cultura diversa; una bambina avuta in età matura. Credi sia stato un valore aggiunto nel rapporto che hai col pubblico? «Le mie scelte sono sempre state dettate dal cuore, dalla mia passionalità. L’unica cosa, infatti, che credo paghi sempre è la lealtà nei confronti dei telespettatori. Ho sempre condiviso tutto con la gente, anche i momenti più difficili e complicati della mia vita di donna. Questo patto di sincerità credo sia arrivato alle persone che mi seguono da ormai tanti anni». Con Eddy hai trovato la stabilità? «Restiamo una coppia molto passionale, con normalissimi alti e bassi, così come succede a tutti. Siamo capaci di farci i dispetti vicendevolmente ma nello stesso tempo non riusciamo a stare l’uno senza l’altra. Siamo un po’ come il sole e la luna: abbiamo una grande forza attrattiva pur essendo molto diversi». Quanto è contata la famiglia nelle tue scelte di donna? «Ho sempre lottato per i miei affetti. È

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molto semplice scappare, ci vuole molto più coraggio a restare. Separarsi per una coppia è diventato troppo semplice: la vera forza, infatti, sta nel ritrovare quei valori che purtroppo si stanno perdendo. E poi come dice il nostro amato Papa Francesco tutto sta nel capire il vero significato del perdono». La tua bambina è perfettamente bilingue. Questo multiculturalismo ti piace? «È ormai nel Dna di Maelle. Mia figlia non mi ha mai chiesto, per esempio, perché la sua nonna paterna ha la pelle scura, il motivo per cui il padre ha tratti somatici diversi da quelli della sua mamma. Per lei è la normalità che Eddy le si rivolga in francese mentre con me si deve parlare in italiano. Sono contenta che cresca con la mente aperta». Se volesse seguire le orme della sua mamma… «Mi auguro possa percorrere tutt’altra strada: che diventi un architetto, un medico, un ingegnere. Più che altro per non essere sempre additata come “la figlia di”, laddove il confronto scatterebbe in modo inevitabile. Detto questo, non avrei nulla in contrario se avesse veramente talento». In che mondo vorresti vivesse Maelle? «Mi piacerebbe che non si uniformasse mai al “gregge”, alle mode del momento, ma come dice la mia canzone preferita I believe I can fly, spero possa avere grandi ali per volare sopra le tante, troppe piccolezze di questa società così assordante ed urlata». Il tuo motto? «Lo riprendo dall’Antologia dello Spoon River, diventato per me come un mantra: “Dare un senso alla vita può condurre a follia, ma una vita senza senso è tortura dell’inquietudine e del vano desiderio; è una barca che anela al mare eppure lo teme”. Ho imparato, infatti, che bisogna sempre alzare le vele del destino».


Piumini DanesiÂŽ pooq deneÂŽ pensa al vostro benessere partendo dal coprimaterasso. Feather Cloud è una soffice ed accogliente nuvola di piume, creata per cullare i punti d’appoggio del corpo, in particolare modo spalle ed anche. Posto semplicemente tra voi e il vostro materasso, e fissabile comodamente grazie agli elastici angolari, Feather Cloud rilassa i muscoli, favorisce la circolazione sanguigna e regala un sonno rigenerante e ristoratore, liberandovi dallo stress accumulato durante la giornata. Chi ha avuto il piacere di provarlo nelle beauty farm o negli hotel di prima categoria, racconta che basta sdraiarvisi una sola volta per sentirne la mancanza. Investire in un sano riposo migliora la vita.


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PERSONAGGI

AMATISSIMA INTERPRETE DI SQUADRA ANTIMAFIA, LA BELLA ATTRICE DI ORIGINE RUMENA È NELLE SALE CON L’ULTIMA ESILARANTE COMMEDIA DI ALESSANDRO SIANI

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orridente, elegante, ironica. Ana Caterina Morariu ha recitato veramente con i più importanti registi del cinema italiano ed internazionale : da Carlo Verdone a Liliana Cavani passando per Steven Soderbergh in Ocean’s Twelve. Dal grande cinema alle fiction di successo come Squadra Antimafia, dove pochi mesi fa ha ottenuto uno strepitoso successo tra i fan della serie interpretando il vice questore Lara Colombo: ogni volta sempre la stessa intensità, il medesimo entusiasmo nel regalare al pubblico emozioni vere. In questi giorni la stiamo apprezzando nelle sale cinematografiche di tutta Italia, tra le protagoniste dell’ultimo esilarante film di Alessandro Siani Si accettano miracoli: “Sono felice di interpretare Chiara, una ragazza ipovedente - ci racconta Ana - un ruolo tutt’altro che semplice, ma parecchio entusiasmante. Talvolta, infatti, si vede molto meglio con il cuore che con gli occhi”. Finito di girare, lasciato il set e macchine da presa, Ana Caterina è una ragazza che vive pienamente la sua quotidianità: va a fare la spesa, cucina, esce con gli amici. Una vita intensa in cui non sappiamo se ci sia spazio per un amore. Di certo nel cuore dell’attrice c’è la Romania, il paese che le diede i natali 35 anni fa e che nonostante abbia lasciato appena bambina per trasferirsi in Italia, continua a sentirlo come una radice integrante della sua poliedrica e profonda personalità.

ANA CATERINA

MORARIU

«I MIRACOLI AVVENGONO OGNI GIORNO!» di Giulio Serri

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Caterina, cosa ci dobbiamo aspettare da questo nuovo film? «È una favola romantica, una commedia dove si ride ma ci si commuove allo stesso tempo. Un ritratto abbastanza fedele e reale di quello che succede nel mondo in questo momento, soprattutto in Italia. Ed è un po’ un ritorno al passato, alle cose sane, ai valori che esistevano una volta nella vita». Tre ragioni per andarlo a vedere al cinema? «Per sognare, per evadere dalle troppe, brutte notizie che ci circondano, ma so-


Ana Caterina Morariu, 34 anni, è nata in Romania e si è trasferita in Italia con la madre, popolare ballerina, quando era piccola. Parla correntemente 4 lingue e ha recitato anche in film stranieri. Sotto, nel film Si accettano miracoli di Alessandro Siani

sico aiuti». Non è un momento facile questo per i tuoi coetanei. Che giovani vedi in questa fase? «La situazione è critica, ma se ce l’hanno fatta i nostri nonni che hanno superato una guerra mondiale, possiamo riuscirci anche noi. I ragazzi di oggi, con l’utilizzo massiccio della tecnologia così avanzata, pensano di conoscersi perfettamente quando in realtà hanno scarsa attenzione a ciò che scorre davanti ai loro occhi. Bisognerebbe fare un passo indietro, rimboccarsi le maniche e guardare con un po’ più d’attenzione la realtà che li circonda». In che cosa sono diversi gli italiani rispetto ai rumeni? «È un detto che esiste un po’ in tutti paesi “In ogni male c’è un bene”; in Romania, di fronte alle difficoltà, tendono maggiormente a sdrammatizzare con una bella risata. Pure lì ci sono tantissimi problemi che però vengono affrontati con uno spirito diverso, forse con un sorriso in più rispetto all’Italia». Invece , gli uomini rumeni corteggiano meglio di quelli italiani? «Non lo so, perché non ho mai sondato (ride)». Ma cosa ti deve colpire di un ragazzo? «Non esiste un tratto specifico, né fisico né caratteriale. Anche in fatto di

Foto Claudio Iannone / © Cattleya2014

Foto Claudio Iannone / © Cattleya2014

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© Porcarelli

prattutto per capire come i miracoli, in fondo, sono quelle cose che ci capitano, che riescono a stupirci nel quotidiano. Spesso, infatti, non è necessario che avvengono eventi eclatanti, bastano anche piccoli segni. Ogni giorno è sempre un regalo della vita». Come è stato lavorare con un “mostro di simpatia” come Alessandro Siani? «Bello, ma anche faticoso. Alessandro aveva il doppio ruolo da regista e di attore. Non è affatto semplice conciliare i due piani, soprattutto quando capitava di gestire delle scene con la presenza di molte comparse. Abbiamo girato a Sant’Agata de Goti, uno splendido paesino in provincia di Benevento. Spesso i ciak avvenivano di notte, talvolta duravano fino alle 6 del mattino. Nonostante la fatica fisica non mi stancherò mai di ringraziarlo per questa occasione di arricchimento professionale». Che cosa ti deve colpire di un copione? «Ogni ruolo l’ho sempre scelto in base alle sfaccettature di un personaggio. Mi piace quando riesco a raccontare vari lati del carattere di una donna. Di una sceneggiatura non ho mai guardato alla quantità di battute, ma ciò che mi interessa è che sia una parte che subisca evoluzioni, che sia partecipe di un percorso di crescita, di un cambiamento. Altre discriminanti, poi, riguardano il regista con il quale dovrai lavorare e i compagni, i colleghi del cast con i quali condividere un cammino di vita». Che ruolo ti piacerebbe interpretare prossimamente? «Mi lascio stupire (ride). È un aspetto del mio lavoro che mi piace particolarmente: talvolta, infatti, mi sono arrivati copioni che nemmeno mi sarei immaginata…». Che rapporto hai con il tuo aspetto? «Molto normale. Nel momento in cui finisco di lavorare adoro uscire di casa in tuta e scarpe da ginnastica. Quando, invece, c’è un’attinenza alla mia professione, come tutte, ci tengo a farmi aiutare da un buon parrucchiere e un bravo truccatore. Ma non sono assolutamente fissata». La bellezza ti ha mai ostacolata nel tuo percorso artistico? «Assolutamente no. Anzi, penso che da un certo punto di vista l’aspetto fi-


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PERSONAGGI

sentimenti mi piace lasciarmi stupire dall’altra persona…». Quale è il segreto per fare durare una storia d’amore? «Purtroppo molte coppie, passato il momento meraviglioso ed idilliaco dei primi mesi, si dimenticano di stare insieme e si lasciano sopraffare dalla noia, dalla routine, dal dare tutto per scontato. Occorre, invece, rilanciare il rapporto quotidianamente, prendersi cura dell’altro, rispettarlo come fosse il primo giorno. E poi,perché no: entrare in una storia “ripuliti”, senza portarsi le cose che ti hanno fatto soffrire dei legami precedenti. Anche questo sarebbe un ottimo inizio. Ora la smetto, altrimenti comincio a fare un piccolo trattato di psicologia di coppia (ride)». Progetti futuri per il 2015. Ti rivedremo in Squadra Antimafia? «Assolutamente sì, perché stiamo girando la settima serie e poi ho letto un paio di sceneggiature interessanti… vi terrò aggiornati». Un augurio ai lettori di Adesso per questo nuovo anno? «Serenità mi pare scontato. Vi auguro, quindi, di passare 365 giorni di equilibrio e leggerezza. Un mix perfetto del quale abbiamo bisogno!».

Foto Claudio Iannone / © Cattleya2014

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é il momento perfetto per trasformare il tuo bagno. In occasione del ventennale la Eban offre fino al 31/12/2014 uno speciale sconto del 35% sulle nuove collezioni e un morbido omaggio: un set di accappatoi, per lui & lei. Come non approfittarne?

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Micol Olivieri (21 anni) e Christian Massella (24 anni) calciatore dell’Ostiamare, con la loro piccola Arya, nata lo scorso 9 ottobre.

GIOVANI COPPIE

MICOL

OLIVIERI

«IL MIO PRIMO NATALE DA MAMMA» di Vittorio Petrone - foto Massimo Stancanelli - Arya Massella veste Chicco - Micol Olivieri indossa We Positive

LA GIOVANISSIMA ATTRICE, VOLTO DI ALICE NE I CESARONI, CI APRE LE PORTE DELLA SUA CASA E DELLA SUA NUOVA VITA CON CHRISTIAN E LA LORO PICCOLA ARYA. AFFIDANDOCI UN MESSAGGIO FORTE E CHIARO ANCHE PER I NOSTRI POLITICI...

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n un periodo come questo dove anche a causa della crisi si fa sempre più fatica a metter su famiglia e ancor di più a mettere al mondo figli, c’è chi va in controtendenza. Come la giovanissima attrice Micol Olivieri, 21 anni, la Alice de I Cesaroni, che lo scorso luglio ha sposato il calciatore Christian Massella (24 anni). Diventati a ottobre genitori della piccola Arya, festeggiamo il loro primo Natale insieme...

Micol, la vostra è stata una scelta piuttosto controcorrente, in quanto siete molto giovani e avete deciso di metter su famiglia. Cosa sempre più rara fra i vostri coetanei... «Io capisco le difficoltà di questo periodo storico, ma non dobbiamo assolutamente arrenderci. Le vecchie generazioni conoscevano la povertà e non ne avevano paura, andavano incontro a un futuro nel quale potevano riporre speranza. Ed è stato così


per tanti... Oggi siamo passati dal benessere allo spettro della povertà e, per giunta, la speranza sembra essere stata soppiantata dalla paura! C’è da capire che forse a qualcuno fa comodo che noi giovani continuiamo ad avere delle paure. Noi giovani dobbiamo scrollarci di dosso questo terrore che può trasformarci in disperati e può farci diventare cattivi e disincantati. Io non voglio arrendermi a un declino prematuro della nostra giovinezza!». Da giovane quale sei cosa chiedi tu in prima persona, e come te anche i tuoi coetanei, ai politici? «I politici non devono ascoltare me, dovrebbero scendere un giorno dalle loro auto blu e prendere un autobus di periferia, anche estrema periferia, oppure una metropolitana. Dovrebbero guardare i volti e ascoltare le parole delle persone. Solo così potranno capire proprio cosa significa vivere con la paura di non riuscire ad andare avanti, di non farcela. E parlo per tutti, giovani, uomini e donne di mezza età, anziani. Veder crollare il mondo che fino al giorno prima sembrava solido, non è facile. È umiliante e devastante. Questo dovrebbero capire i politici!». Com’è cambiata la tua vita da quando sei diventata mamma? «Sono cambiate le priorità. Arya ha la priorità su tutto». Come te la cavi con la piccolina? «Tutto è più naturale di quello che immaginavo, non ho fatto grande fatica, ma la cosa più difficile, fino a quando non crescerà, sarà gestire il sonno della notte». La cosa più bella della maternità? «Il sorriso di Arya e vederla crescere!».

A chi assomiglia di più? A te o a Christian? «A tutti e due. Ha il mio naso e la sua bocca». Cosa apprezzi di più oggi di Chistian? «Apprezzo il suo impegno fattivo e la collaborazione all’interno della nostra famiglia». Come e quando vi siete conosciuti? «Solo l’anno scorso... Ma sembra una vita. Ci siamo incontrati in un locale attraverso amici comuni». E come ti conquistò? «Col suo entusiasmo. Ha creduto da subito a noi e al nostro progetto di vita insieme». E di te cosa pensi l’abbia conquistato? «Credo di averlo conquistato la mia nor-

Micol ha prestato il volto ad Alice nella fortunata serie tivù I Cesaroni, che, dice, l’hanno vista crescere e faranno sempre parte dei suoi ricordi umani e professionali più importanti. E intanto nei panni di mamma, racconta, se la cava piuttosto bene, nonostante la giovanissima età. «La ricompensa più grande della maternità – confida – è il sorriso di Arya e vederla crescere!».

malità. Pensava me la tirassi...». Qual è il “segreto” di una coppia che funziona? «Non lo so... Penso che, oltre all’amore, ci voglia un progetto comune, un sogno da condividere, complicità. E anche tanta fortuna». © ANSA Cos’è per te la bellezza? Come te ne prendi cura? «La bellezza, come dicono in molti, è un biglietto da visita, ma per quanto sia un’e© AGI steta e ami il bello, apprezzo infinitamente di più le belle persone. Se me ne trovo una di fronte, ne rimango indubbiamente affascinata». Dopo la gravidanza, come ti stai prendendo cura del tuo corpo? «Nella mia vita ho sempre fatto sport. Adesso riprenderò in maniera soft. Con i punti del cesareo all’inizio ho avuto difficoltà di movimento, ma oggi sto molto meglio, cerco di mangiare sano. Però... tenetemi lontana dai dolci, li adoro!». De I Cesaroni che mi dici? «Mi hanno vista crescere e faranno sempre parte dei miei ricordi umani e professionali più importanti». Come trascorrerete le feste? «In famiglia, il primo Natale di Arya è doverosamente in famiglia». Un auspicio, un desiderio tuo personale per il prossimo anno e un augurio per i nostri lettori... «Per me e la mia famiglia tanta serenità e lo stesso augurio lo faccio a tutti, perché la serenità è una felicità senza “effetti speciali”, ma più duratura, quindi a mio avviso migliore!».

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Parte 3 - Osa: il potere della lingerie - Le ultimi tendenze dell'inverno 2014/15: 1. U.S. Army 2. Melting Pot 3. Sporty chic 4. La scarpa che ti manca - Dossier gioielli di Federica Piacenza

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Un po’ di etnico, un po’ di folk, purchè in ugual misura, aggiungete un pizzico di hippie e un retrogusto western, ma solo un cenno. La ricetta è completa: quello che ne risulta sarà uno stile indipendente da qualunque contaminazione convenzionale. La tendenza è proprio questa: imparare un mix & match dal sapore interculturale.

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BELLEZZA

RICONOSCERE GLI INGREDIENTI

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a nostra crema viso sta finendo e vogliamo provare a cambiarla con un’altra. Iniziamo a guardarci in giro, l’offerta è elevata, i luoghi dove comprarla sono molteplici. Che confusione. Alcune di noi vanno in profumeria perché ci andava la mamma e poi i prodotti disponibili sono di marche conosciute, certo, magari sono più care che in altri negozi ma sicuramente un prezzo alto può essere sinonimo di alta qualità… Oppure andiamo in farmacia perché pensiamo che la selezioni dei cosmetici sia più “tecnica”, o andiamo in erboristeria cercando creme

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più “naturali” e meno care, oppure scegliamo di acquistarle al supermercato perché tanto una crema vale l’altra e poi il tempo è tiranno e mentre facciamo la spesa ne approfittiamo per comprare rapidamente quello che ci serve. Infine, qualcuna di noi si fa consigliare dalla sua estetista perché è una professionista e conosce la nostra pelle. È veramente difficile districarsi tra le varie offerte e i vari slogan pubblicitari che promettono effetti miracolosi! È arrivato il momento di imparare a scegliere consapevolmente e in piena autonomia il prodotto più adatto alla nostra pelle.

di Manuela Blandino COSMETOLOGA

COME SCEGLIERE UN COSMETICO? Innanzitutto dopo aver osservato la nostra pelle decidiamo quali inestetismo vogliamo correggere. Ad esempio abbiamo notato che la pelle delle nostre gambe è sottile e tende a disidratarsi, oppure, la sera sentiamo le gambe gonfie, bene abbiamo identificato il problema, adesso usciamo ed andiamo a cercare il prodotto giusto per noi. Scegliamo il negozio che preferiamo ed esponiamo il nostro problema. La persona che accoglierà ci proporrà 5-6 prodotti, perfetto. Non facciamoci sco-


BELLEZZA

raggiare e prendiamoci un po’ di tempo. Dobbiamo iniziare a fare una prima scrematura, ma quali sono i criteri per poterla fare? GLI INGREDIENTI Cerchiamo, sulla confezione, la lista degli ingredienti che spesso è scritta in piccolo ed è ricca di nomi apparentemente difficili. Nessun problema, non serve leggerla tutta. Seguiamo i consigli della Dottoressa Sonia Rovesti, chimica cosmetologa e formulatrice: “Per fare una prima scrematura basterà leggere cosa si trova ai primi 4 o 5 posti. Dovete sapere che gli ingredienti sono scritti in ordine decrescente di quantità quindi il primo ingrediente è quello più abbondante e di solito è l’acqua, mentre agli ultimi posti si trova la lista degli allergeni, da non sottovalutare se già sapete di essere allergici a qualche sostanza”. Nei primi 4 o 5 posti si trovano gli ingredienti che compongono la struttura della crema quindi in genere oli, burri o siliconi che saranno più o meno amici della pelle e che saranno i principali responsabili del suo benessere. “Il mio consiglio – continua la Dott.ssa Rovesti - è di scartare a priori le creme che ai primi posti contengono “Paraffina liquidum” non perché l’olio di vaselina sia dannoso ma perché è un derivato del petrolio e come tale è inerte sulla pelle, cioè le fa da cappottino e spesso impedisce ai principi attivi di penetrare”. Un altro consiglio importante che la dottoressa ci dà è quello di prediligere le creme che ai primi posti hanno oli o burri naturali che potranno essere riconosciuti perché sono scritti in latino e sono seguiti dalla parola oil oppure butter. Qualche esempio dei più

comuni è Prunus amygdalus dulcis oil (olio di Mandorle) oppure Butyrospermum parkii butter (burro di Karitè). Gli oli naturali sono amici della nostra pelle perché, nel corso dei millenni le nostre cellule hanno imparato a riconoscerli, li accettano e li lasciano passare così che possano svolgere la loro miracolosa azione emolliente ed elasticizzante. Se nei primi posti troveremo le scritte Glycerin o Propylene glycol è un bene perché è molto probabile che nella crema siano presenti estratti di piante che vengono lavorate con questi due ingredienti. Se sono ai primi posti della lista degli ingredienti, quindi, è un bene perché significa che gli estratti sono stati messi in buona quantità. Dopo aver seguito questi utilissimi consigli, sicuramente avremo scartato molti prodotti, di una cosa però saremo certe che quelli rimasti saranno di ottima qualità ed amici della nostra pelle. A questo punto acquistiamo il prodotto selezionato e proviamolo per almeno una settimana, sarà la nostra pelle a dirci se è quello giusto per noi.

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avrà cambiato colore, il profumo sarà svanito e sicuramente puzzerà, quindi eliminiamolo senza pietà; è inquinato ed è diventato un vero nemico della nostra pelle. Dimostrare competenza e sicurezza nelle nostre scelte ci farà apprezzare ancora di più il nostro acquisto e la nostra pelle ne sarà la migliore testimone.

COSA ABBIAMO GIÀ ACQUISTATO? Prima di mettere in pratica questi consigli in un negozio, facciamo un po’ di allenamento: prendiamo i cosmetici che abbiamo in casa e controlliamo se abbiamo fatto, realmente, dei buoni acquisti, valutandoli in base a queste nuove conoscenze. Scopriremo molte cose interessanti ed inizieremo a fare una buona selezione e pulizia del nostro armadietto del bagno. Mentre analizziamo i nostri prodotti controlliamo anche il PAO, se il prodotto è aperto da troppo tempo, molto probabilmente

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ÈPERSONAGGI AMORE

Alessia &

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di Irene Spagnuolo

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©UfficioStampaMediaset

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ozze non più segrete quelle celebrate l’1 dicembre 2014 tra Alessia Marcuzzi e Paolo Calabresi Marconi. Per pronunciare il fatidico ‘sì’ sono volati nella campagna inglese del Cotswold, vicino a Londra, con pochi familiari e amici quindi con una cerimonia e dei festeggiamenti molto intimi. Ma adesso del grande giorno si sa tutto, a rivelare tutti i dettagli e pubblicare l’album fotografico che immortala ogni attimo della grande emozione è la stessa Alessia Marcuzzi dal suo seguitissimo personal magazine da storica fashion blogger, La Pinella. Fonte assolutamente attendibile, generosa di dettagli e molto frizzante. Però prima di curiosare nel loro love&wedding book presento loro. Con lei sarebbe quasi superfluo tanto è popolare, ma surfando nella sua biografia rendiamo merito alla sua professionalità e rivediamo mentalmente un po’ di recente tv. Romana del 1972 ha esordito giovanissima a Telemontecarlo con Attenti al dettaglio per poi passare come valletta prima a Qui si gioca, programma sportivo con Josè Altafini, in seguito a Amici mostri, trasmissione per ragazzi. Accanto a Umberto Smaila ha condotto Novantatre e, dopo una breve parentesi in Rai con Gigi Sabani in Il grande gioco dell’oca, è approdata alle reti Mediaset dove è diventata uno dei più celebri volti di Italia1. Conduttrice ideale per il nuovo canale indirizzato a un pubblico giovane, Alessia si distingue subito per verve e grinta, al principio nel people show Colpo di fulmine e dall’estate 1996 per ben sette edizioni della manifestazione canora Festivalbar. Intanto è stata con Paolo Brosio alla conduzione del clip show 8 millimetri, poi in Fuego! e Mai dire Gol con Ellen Hidding e la Gialappa’s band (dal 1998 al 2000). Altra tappa importante per la Marcuzzi è stato il fortunato programma Le Iene, che ha condotto dal 2000 al 2005, dal quale è saltata a Scherzi a parte in trio con Diego Abatantuono e Massimo Boldi e poi nel 2006 al Grande Fratello reality show al cui timone resta per sette anni. Anche come attrice Alessia matura qualche interessante esperienza, soprattutto in fiction e serie tv: dal film Un cane e un poliziotto a Tequila&Bonetti 2000 fino alla serie


ADESSO

È AMORE

Qui a fianco, un’immagine molto tenera di Alessia e Paolo al wedding party, in cui la neosposa ha indossato il suo vestito preferito di Alberta Ferretti, con cui era già comparsa durante una puntata del Grande Fratello.

Carabinieri su Canale 5. Torna nel film tv Un amore di strega al fianco di Pietro Sermonti e nella sitcom Così fan tutte con Debora Villa. Oltre ad altri ruoli da comparsa al cinema o di presentazione di serate evento in tv molti ricordano di Alessia le pose prestate per diversi calendari, per la rivista Max, per Panorama e infine per Maxim. La prossima avventura che l’aspetta è l’Isola dei famosi 2015 che affronterà come presentatrice perché come naufraga non potrebbe mai: ‘non ce la farei a stare lontana dai miei figli’, ha dichiarato. Sul fronte privato due grandi amori, Simone Inzaghi dal quale nel 2001 ha avuto il figlio Tommaso e Francesco Facchinetti dal quale nel 2011 ha avuto la piccola Mia, e un matrimonio, quello appunto con Paolo Calabresi Marconi. Una famiglia decisamente allargata che Alessia comunque definisce serena grazie alla buona volontà dei genitori, all’affetto e al rispetto. E destinata, chissà, ad aumentare se in casa Marcuzzi-Calabresi Marconi dovesse arrivare un fiocco rosa o azzurro. Per ora c’è la raggiante atmosfera del matrimonio che sulle famose pagine on line di La Pinella è narrato con gioia da Alessia. E c’è soprattutto lui, Paolo Calabresi Marconi, l’uomo che l’ha impalmata. Già, che la spumeggiante, ribelle, anticonformista Alessia Marcuzzi aveva vissuto le altre intense relazioni senza anello al dito. Paolo l’ha fatta capitolare e lei sprizza felicità da tutti i pori, davvero. Lui, insieme al socio Alessio Gramazio è al comando della Buddyfilm casa di produzione radiocinetelevisiva che ha al suo attivo video musicali, pellicole, eventi e spot pubblicitari tra i più riusciti e gettonati degli ultimi anni tanto da collocarla nella top ten delle case di produzione italiane. Capace e affascinante, Paolo Calabresi Marconi appare anche particolarmente tenero e innamorato. I due fanno bella mostra del loro legame di cuore in selfie molto romantici e appassionati e, evidentemente, c’è di mezzo una personalità forte e carismatica che tiene testa e seduce la scatenata Alessia. D’altra parte sin dalle prime apparizioni in pubblico la presenza di Paolo è stata dolce, seria e attenta, tanto accanto ad Alessia quanto nel delicato rapporto con Tomma-

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so e Mia. Forse hanno molto in comune e, a giudicare dai larghi sorrisi, stanno particolarmente bene insieme. In allegria, ecco l’impressione autentica è quella di una coppia affiatata e briosa. Peraltro è anche quello che ci arriva dalla cronaca diretta di Alessia La Pinella. Sfogliare il diario delle nozze con tanto di accurata descrizione di organizzazione, location, invitati, sensazioni è come entrare in una favola. Altro che gossip e paparazzi. Loro si sono sposati lontani da occhi indiscreti, chiasso e scoop e ora consegnano a fan, curiosi e sognatori tutto il mazzo di baci, sguardi, chicche e wedding party via web. Uno stile originale. E in fondo, diciamolo, non sorprende che Alessia adori trasgredire un po’ alle classiche esibizioni da copertina.

Si è parlato di moda, delle nozze segrete. Molti vip scelgono privacy e clima raccolto, come è stato per Brad Pitt e Angiolina Jolie. O addirittura il segreto, appunto, come ha fatto –oltre ad Alessia MarcuzziScarlett Johansson. In effetti la tendenza si sta diffondendo anche tra very normal people, per necessità low cost o per desiderio di una dimensione spirituale non urlata e mostrata con sfarzo. Alessia e Paolo, stando alle parole di Alessia, hanno scelto i dintorni di Londra perché lì avevano trascorso il loro primo week d’amore e dunque era un modo speciale per suggellare l’unione. Eppure io ci rifletterei un po’ su. Considerando che la internet home La Pinella vanta oltre un milione di fan e a febbraio è entrata nella classifica USA di Signature9.com guada-


gnando l’82.ma postazione nel mondo, in fatto di fashion e lyfestile si può dire che detta, se non regole, apprezzati suggerimenti. È anche vero che hanno limitato ospiti e invitati pur facendosi affiancare da cinque testimoni a testa e, insomma, magari hanno voluto puntare sull’effervescenza sincera e profonda che può esserci solo tra le persone proprio vicine alla coppia, quelle con le quali e tra le quali circolano confidenza e amicizia. Infatti è stata l’amica Alessandra Grillo a curare tutta la preparazione dell’evento in soli due mesi, con tanti complimenti e ringraziamenti da parte della soddisfatta Alessia. Ma, al di là della riservatezza, il book dimostra che è stato tutto ‘spettacolare’ in termini di leit-motiv, allestimento, gestione. Paolo Calabresi Marconi visibilmente raggiante in un raffinato tight, ovviamente come tutti gli uomini partecipanti al matrimonio, e con la chioma solitamente mossa e free tagliata per la circostanza. Alessia Marcuzzi sfavillante in un bianco modello corto, audace e graziosamente alternativo realizzato dallo stilista e amico Giambattista Valli (più scarpe di Jimmy Choo) con il seguito femminile rigorosamente ispirato al dress code dettato da lei ‘i colori del bosco’. Il resto, in acconciatura e trucco, l’hanno fatto Sabrina Farina, Michele Moretti e Alessandro Franciotti (per Aldo Coppola). Incantevole sposina in miniatura la piccola Mia, agitato ed emozionato il primogenito Tommaso. Anche loro raffinati, quasi principeschi. Pranzo con menu tipicamente italiano e concessione al cake design inglese con la torta nuziale di Peggy Porschen. Tutto nella magnifica cornice della tenuta Aynhoe Park dove per la serata gli sposi hanno previsto una cena a buffet accompagnata e seguita da intrattenimento musicale, danze e gran finale giocando a burraco. Ovviamente per la sera il dress code è virato sul più indicato ‘black’ quando Alessia ha indossato un abito che le è caro by Alberta Ferretti. Abito che, udite udite, aveva utilizzato per una serata de Il grande Fratello… e noi comuni mortali che talvolta vogliamo tutto con il cartellino del negozio ancora attaccato potremmo prendere esempio! Serenità a gogò nell’album di questa love story, dai primi scatti della primavera di quest’anno, a quelli che li vedono in una vacanza muy caliente a Formentera e in relax sul Lago di Garda, a quelli delle noz-


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È AMORE

moderni Romeo e Giulietta, piacevolmente abbracciati o a spasso con i bambini. Lei non sta più nella pelle, lo ripete e si legge pure nel trasporto con il quale guarda e accarezza Paolo che, di slancio, ricambia eccome. Inoltre in ambito lavorativo l’orizzonte è piuttosto denso per entrambi: lei in video e lui nella Buddyfilm che si dice in continua e proficua espansione. Devo dire che mi piacciono, i due novelli sposi. Un cocktail assortito che ha tutta l’aria di avere buon gusto e spirito. Più del sentimentalismo qui trionfa il sorriso. E nel tempo dei musi sempre piuttosto tirati è una sana boccata di euforia e speranza. Congratulazioni, Alessia e Paolo. Che Cupido sia con voi. E continuate a mantenere ardite le vostre coccole, fateci sognare di idillio e brividi. Avete le carte in regola per farcela: esuberanza da una parte, virilità dall’altra. Carica erotica e ottima sintonia da focolare sono una rampa di lancio e un passepartout. Quanto a noi, seguaci, simpatizzanti e osservatori, per le prossime puntate basterà collegarsi a La Pinella, news su news. Dove tra l’altro, oltre a raccogliere –volendo- le dritte per il look sportivo più glamour possiamo lasciarci indirizzare da Alessia su utili esercizi e allenamenti per un fisico in forma. D’accordo, ci vuole la sua energia per riuscirci ma provare è già un obiettivo. Per il benessere ne varrebbe la pena. E, comunque, dove Alessia promette altre pagine di faville sul diario sentimentale.

ze e ai click postati su facebook negli ultimi giorni dalla signora e dal signor Calabresi Marconi. L’intreccio professionale e personale può funzionare a gonfie vele a giudicare dall’intesa che si vede. Stando alle dichiarazioni di Alessia Marcuzzi a conquistarla è stato quel mix di complicità e protezione che manda le donne, diciamolo, in brodo di giuggiole. Mi viene facile immaginare che l’interessante Paolo Calabresi Marconi abbia trovato altrettanto attraente la simpatia sexy di Alessia, donna e madre sempre in pista. Ora è impossibile non tenerli d’occhio. Siamo tutti piuttosto ansiosi di sapere se ci sarà l’ingresso di un’altra creatura nella loro vita e come procederà il menage familiare. E godiamo di tutte le loro soavi espressioni da

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UOMINI DA SOGNO ADESSO

PERSONAGGI

di Chicca Costa

BENEDICT

CUMBERBATCH

L’uomo del momento 38


PERSONAGGI

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ondinese del 1976 (19 luglio), figlio d’arte, dopo un’insolita parentesi da insegnante di inglese in un monastero tibetano, si laurea a Manchester studiando drammaturgia e poi si trasferisce alla London Academy of Music and Dramatic Art.

TRA TV, TEATRO E CINEMA Debutta nel film tv Fields of Gold del 2002 e da lì compare in numerose serie britanniche fino a quando, nel 2004, interpreta Stephen Hawking in Hawking e vince il Golden Nymph al Festival de Télévision de Monte Carlo come miglior attore in un film tv. Nel 2005 è Edmund Talbot, il protagonista della mini serie tv To the Ends of the Earth e, durante le riprese a KwaZulu-Natal in Sudafrica, viene catturato insieme ai colleghi Denise Black e Theo Landey da un gruppo di sospettosi locali; la terribile vicenda si risolve fortunatamente in breve tempo e i tre vengono liberati, terrorizzati ma incolumi. Approda al cinema nel 2006 nei panni di William Pitt in Amazing Grace, film che racconta la storia di William Wilberforce leader del movimento contro la schiavitù. Dopo questo successo Benedict Cumbertach conquista ruoli importanti in Espiazione e L’altra donna del re. Nel 2007 è accanto a Tom Hardy nell’adattamento televisivo del libro Stuart: a Life Backwards. Ancora sul piccolo schermo veste i panni di Luke Fitzwilliam in Miss Marple - È troppo facile. Con Oldman, Firth e Hardy è nel cast dell’adattamento cinematografico del romanzo La talpa di John Le Carré del 2011, anno nel quale viene eletto attore dell’anno dalla rivista GQ. Dal 2010 incarna il detective Sherlock Holmes nella serie

Classe ‘76, figlio d’arte, Cumberbatch ha una lunga esperienza nel teatro ed è approdato in tv nel 2002 con la serie Fields of Gold.

televisiva della BBC. Nel 2013 partecipa al film sequel di Star Trek, a 12 anni schiavo e, sempre al cinema, a Quinto Potere dove interpreta Julian Assange fondatore di WikiLeaks. Nello stesso anno è protagonista del cortometraggio Little Favour diretto da Patrick Victor Monroe. Ma Cumbertach brilla anche sul palcoscenico. Già dal 2001 ha recitato in molte parti da protagonista in opere classiche all’Open Air Theatre di Regent’s Park, Royal Courte Theatre e al Royal National Theatre. Proprio in quest’ultimo, nel 2011,

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UOMINI DA SOGNO

ha magnificamente retto a serate alterne il ruolo di Frankenstein e quello della creatura a fianco di Johnny Lee Miller nella piece teatrale tratta dal romanzo di Mary Shelley. Dal 1 gennaio 2015 al cinema è Alan Turing nel grandioso dramma biografico The imitation game-L’enigma di un genio, storia del noto matematico e scienziato americano Alan Turing, film in corsa per gli Oscar 2015 e che è valso all’attore il Golden Globe come migliore attore protagonista. LORD VERY BRITISH Il poderoso curriculum di Cumbertach sembra stampato sulla sua faccia, oltre che nelle capacità recitative. Così british e così straordinariamente originale, nei tratti, nello sguardo, nelle movenze, Benedict è un bello fuori dai canoni. Attraente per pose e mimica, interessante per profondità, entusiasmante per carisma. Talento poliedrico, ottima cultura, aria da gentleman, humour

tipicamente inglese, voce profonda e suadente. In effetti, a riprova delle qualità vocali e interpretative, è anche un ricercato e apprezzato narratore di audiolibri oltre che un discreto imitatore. Con tutti questi impegni professionali e considerando il tempo che gli piace dedicare a famiglia, amici, lettura, attività fisica e benessere (pare curi molto l’alimentazione) non si sa bene come possa definirsi un ‘pigro’! Eppure è così, lontano da set, teatri ed eventi mondani, Benedict indossa la tuta e si gode il divano di casa. Già, anche le star sono umane. E lui, che si è abituato gradualmente alla celebrità e ha solide radici, predilige un profilo non troppo vip. Naturalmente agli eventi ufficiali si presenta elegante, di un’ eleganza ricercata e di alta qualità cui abbina vezzi molto personali: il panciotto sotto lo smoking, le camicie con i colli rotondi, le sciarpe di seta o cachemire. D’altra parte, che indossi un abito Savile Row o i jeans che accosta sempre a camicia bianca e giacca nera o blu, sul suo asciutto e atletico metro e ottantatre di altezza la sfavillante figura è assicurata.

SEX AND LOVE Intelligente e molto sexy, Benedict. Che, anzi, il fascino è esattamente in quel miscuglio di testa e beltà. Non è il macho appena uscito dalla palestra o il belloccio tenero e garbato, è l’uomo a tutto tondo. Decisamente intrigante. Sentimentalmente legato per dodici anni all’attrice Olivia Poulet, ha vissuto poi una breve relazione con la decoratrice Anna James terminata nel 2012. E ora è fidanzato con l’attrice e regista Sophie Hunter. Anzi, ufficialmente fidanzato. È stato lo stesso Cumbertach infatti a dare l’annuncio al Times. A questo punto le fan dovranno capitolare, purtroppo. L’idea è che Benedict Cumbertach faccia tutto sul serio, anche l’amore. Però, diciamolo, questo è un punto a suo favore nell’immaginario femminile. Seducente, bravo e fedele: un vero uomo da sogno. E una bomba erotica, secondo le sue seguaci, quelle che su twitter si fanno chiamare Cumberbitches, letteralmente ‘Cumbertroiette’. L’appellativo però, sia detto, è sgradito all’aplomb britannico del nostro Benedict che le vuole solo Cumberpersone.

L’attore in una scena del film dove interpreta il ruolo del protagonista, Alan Turing, noto matematico e scienziato americano, che gli è valso il Golden Globe come miglior attore

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Benvenuti all’Hotel Donatello

dove soggiornare in una raffinata atmosfera Rinascimentale.

L’ampia corte interna con giardino

Affacci sui maestosi alberi della piazza

Un antico Palazzo dell’800

L’Hotel Donatello, tre stelle superior, è posizionato in una delle più verdi e tranquille piazze del centro di Firenze, a pochi passi dai principali monumenti della città e dalla Stazione di S. Maria Novella. Le sue 60 camere, grazie alla recente ristrutturazione con pietra, marmi dai colori sfaccettati, cotti fiorentini e vetri di Murano, rispecchiano elegantemente l’atmosfera raffinata dell’epoca del Rinascimento di cui Firenze è culla. Hotel Donatello Piazza Indipendenza, 23 - 50129 - Firenze (Italia) Tel. 055 4633 477 - Fax 055 4625 064 info@hoteldonatellofirenze.com


IL NATALE DEI NUOVI POVERI NEGLI ULTIMI ANNI LE FILE DAVANTI ALLE MENSE DEI POVERI, AI DORMITORI, AI BAGNI PUBBLICI, AGLI AMBULATORI O AGLI SPORTELLI DI ASCOLTO SI SONO ALLUNGATE. I POVERI, I SENZA FISSA DIMORA SONO INCREDIBILMENTE AUMENTATI E NON SONO SOLO ANZIANI ABBANDONATI O EXTRA-COMUNITARI CHE HANNO FALLITO IL PROGETTO IMMIGRATORIO. ABBIAMO DECISO DI RACCONTARVI LE LORO STORIE E COME VIVRANNO LE FESTE. ANCHE GRAZIE AI TANTI VOLONTARI CHE, INSTANCABILMENTE, SI PRODIGANO PER AIUTARLI di Viviana Carfì

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L’ALTRO NATALE

È

Natale ma per alcuni solo una data sul calendario. Un giorno come un altro, scadenzato da spostamenti lenti, solitari da un capo all’altro della città per andare a mettersi in fila. Per ricevere un pasto caldo, per avere un cappotto o un paio di scarpe, per assicurarsi un letto per la notte, per riuscire a farsi una doccia. La fila diventa così un denominatore comune di bisogni e di povertà cronicizzata o recente e non conta più da dove vieni, che lingua parli, quanti anni hai o qual è la tua religione. Negli ultimi anni le file davanti alle mense dei poveri, ai dormitori, ai bagni pubblici, agli ambulatori o agli sportelli di ascolto si sono allungate. I poveri, i senza fissa dimora sono incredibilmente aumentati e non sono solo anziani abbandonati o extra-comunitari che hanno fallito il progetto immigratorio. Fra di loro anche tanti italiani e ancora in età di guadagnarsi da vivere... se solo ci fosse il lavoro! «Sono loro i nuovi poveri, in pochissimo tempo la crisi economica ha loro stravolto la vita – racconta suor Annamaria Villa, medico pediatra e responsabile del Poliambulatorio dell’Opera di San Francesco presso il Rosetum di Milano – e li ha resi inadeguati, miseri. A differenza degli stranieri che arrivano attrezzati e pronti a fare e ad affrontare qualsiasi cosa, gli italiani entrano in contatto per la prima volta con una realtà che non conoscono e la vergogna è il primo ostacolo da superare». Non osano chiedere, non vogliono far

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sapere alle persone più vicine che hanno davvero bisogno e spesso non sanno nemmeno a chi rivolgersi per ottenere un aiuto peraltro previsto. «Si percepiscono poveri – spiega Jolanda Spoto, psicologa presso il Servizio di psicologia e psichiatria dell’Opera di San Francesco della zona Gambara di Milano – ancora prima di esserlo, hanno paura di perdere il controllo e di perdere tutto, si ritrovano a fare la fila per mangiare e per lavarsi fra persone così diverse da loro. Questo porta a una disumanizzazione che li allontana dalla loro storia: non si riconoscono più». Hanno perso il lavoro e hanno uno sfratto esecutivo. «La metà delle persone che si presenta ogni giorno alla nostra mensa, ormai sono italiani e non hanno più di 50 anni – racconta Padre Marcello, frate cappuccino e responsabile della mensa dei poveri dell’Opera Pane di Sant’Antonio di Milano – la sensazione è che abbiano perso il lavoro di recente, che vivano per strada. Pochi decidono di raccontarsi, ma la loro storia, il loro percorso ce l’hanno scritto addosso. Sui loro vestiti lisi e sporchi, sui loro visi stravolti e confusi. Per scelta non siamo invadenti, non affondiamo nelle loro vite. Quando si sentono accolti senza essere giudicati, sentono anche il bisogno di parlare». «Hanno bisogno di un lavoro, ma soprattutto di qualcuno che li aiuti a fare ordine nella loro vita – conferma Vincenzo Vastarella, ex-dirigente in pensione e volontario presso lo Sportello d’ascolto dell’Opera Pane di Sant’Antonio di Milano – solitamente sono persone sole e nei pasticci o famiglie con figli piccoli e uno sfratto esecutivo, che oggi è davvero una delle piaghe maggiori». Fra le molte storie che sentiamo ogni giorno, ne abbiamo scelto alcune che evidenziano in modo emblematico il fenomeno della nuova povertà nel nostro Paese.

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LA STORIE FEDERICO INFERMIERE MILANO

«Nel 2011 sono stato licenziato (Federico ha 53 anni, ndr) dopo ben 25 anni di lavoro presso la stessa clinica privata a causa dei troppi giorni di malattia. Sono affetto da miocardiopatia dilatativa (il cuore s’ingrossa e perde forza di contrazione e quindi non pompa bene e non ossigena il sangue) già dal 2002 ma nessuno è mai riuscito a diagnosticarmela. Solo nel 2009 grazie ad un’ecocardiografia transesofagea sono riusciti a capire cosa mi causava affaticamento, sonnolenza e tremori. Era trascorso troppo tempo e così un’operazione che normalmente non supera i 40 minuti, è durata 4 ore. La fase postoperatoria è stata lunga e complicata: non ce la facevo più a seguire i turni e ritmi di lavoro. Il medico del lavoro visitandomi aveva suggerito ai miei superiori di spostarmi in amministrazione per almeno sei mesi, affinché gli orari regolari e il lavoro più sedentario mi permettessero di rimettermi in sesto. Ma le sue indicazioni non sono state seguite e ho continuato a lavorare in reparto e a fare i turni. Quando finalmente sono stato spostato, dopo un mese e mezzo mi è arrivata la lettera di licenziamento. È stato un colpo durissimo, anche perché la mia compagna era disoccupata dal 2007 e io ero l’unica fonte di sostentamento. Da marzo abbiamo lo sfratto esecutivo, presto ci ritroveremo per strada. Questa situazione ha aggravato la salute della mia compagna che già soffriva di depressione: è un anno che non esce da casa, teme che una volta varcata la soglia non possa più farvi ritorno. Sono riuscito a convincerla a lasciarmi uscire qualche ora al mattino e al pomeriggio per andare a ragranellare qualche spicciolo per acquistare un po’ di pasta, di polenta e di passata di pomodoro in un discount: con 3 euro al giorno riusciamo a fare due pasti. La colazione non ce la possiamo permettere e non ricordo nemmeno più quando è stata l’ultima volta che ho mangiato la carne, la frutta e la verdura: un lusso che non possiamo permetterci. Gli amici sono spariti da subito e i parenti pure. Mio fratello mi considera un fallito e un incapace. Nessuno sa esattamente cosa ci sta succedendo e noi non riusciamo a chiedere aiuto alle persone che conosciamo. Un anno fa, grazie alla conoscenza di una suora laica, sono approdato allo sportello di ascolto del convento dei Frati Cappuccini del Rosetum di piazza Velasquez, dove ho lasciato il mio curriculum nella speranza di trovare qualche occupazione anche temporanea e a domicilio per persone che hanno bisogno di un infermiere. Ma oggi la necessità primaria è trovare il modo di mangiare ogni giorno, tutto il resto passa in secondo piano. Devo mantenere un’apparente tranquillità perché devo rassicurare Giulia che tutte le mattine mi chiede terrorizzata: “Pensi che oggi arrivi la forza pubblica a mandarci fuori di casa?”. “Certo che no, non fanno queste cose a Natale!”, rispondo con una finta convinzione che vacilla ogni giorno di più».

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In occasione delle feste natalizie Confesercenti registra come oltre sei milioni di italiani abbiano scelto di non fare regali alla propria famiglia, il 71% solo regali utili. Il budget per pranzi e cene durante le feste diminuirà, invece, dell’8% rispetto all’anno scorso.


PERSONAGGI

ADESSO

BARBARA & MARCO EX IMPRENDITORI TORINO

Hanno 32 e 35 anni e per loro sarà un Natale senza soldi ma almeno, raccontano, pieno d’amore per i loro due figli. «Avevamo messo tutto nella piccola azienda di serramenti di qualità creata da mio padre, al quale siamo subentrati quando ha deciso di andare in pensione. All’inizio della crisi qualcuno ne parlava ma noi ci sentivamo al sicuro, abituati a gestirci in modo oculato, tra finanziamenti e investimenti, tra fornitori e clienti curati come fossero parenti e amici carissimi. Mai un ritardo, mai un problema, mai uno dissapore. Anche i nostri dieci dipendenti venivano a lavoro felici di trovare armonia e serietà. Insomma una grande famiglia. Poi arriva la crisi seria – racconta Marco – e Barbara, che era in amministrazione, mi fa vedere i primi problemi economici, i pagamenti saltati dai clienti, le consegne di materie prime in ritardo. In pochi mesi, la situazione precipita e le banche, con le quali abbiamo sempre lavorato benissimo, ci voltano le spalle: sul nostro destino decide il computer, il sistema di rating che senza sapere niente di te, ti incolla una lettera A, B o C per definire quanto sei a rischio o meno. Cerco altrove un finanziamento al più presto, niente da fare siamo troppo piccoli e senza nessuna garanzia di sviluppo in un Paese che sta andando alla deriva. Mi rivolgo ad amici, metto in vendita parte dell’azienda, anzi in svendita: abbiamo cercato per mesi dei soci esterni che mettessero dentro del denaro contante. Niente da fare, molti sono venuti a vederla, tutti eravamo con il fiato sospeso, i dipendenti pregavano, mia moglie soffriva in silenzio. Due anni di andirivieni di probabili acquirenti: siamo arrivati a proporre l’azienda gratuitamente a chi avrebbe garantito il posto ai dipendenti e a noi due. Molti curiosi, anche concorrenti e non sono mancati i truffaldini. Due anni fa, in una triste mattina di febbraio, stanchi, delusi e sopraffatti abbiamo consegnato i libri in tribunale e chiesto il fallimento. Barbara ha trovato un lavoretto come baby-sitter, in nero. Io ho fatto di tutto, da scaricare casse al mercato al mattino presto, a spalare la neve, a sostituire i muratori a cottimo nell’impresa di un conoscente. Di notte ho gli incubi, sogno di affogare in un mare nero come la pece, sento una mano che mi tira giù. I miei figli sono ancora piccoli, ma hanno già fatto un sacco di sacrifici: Pietro non va più a giocare a tennis e Virginia ha dovuto rinunciare alla sua grande passione, la danza classica. Il Natale? Molto sottotono, ma ricco di affetto. Staremo molto insieme, faremo passeggiate, giochi e non mancherà il senso vero della festa. Per qualche giorno voglio mettere da parte la preoccupazione, non è facile, ma per i miei figli lo devo fare per forza».

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LAURA ARCHITETTO

E DISOCCUPATA, MILANO Laura ha 38 anni, è di origine siciliana e vive a Milano da 30 anni, separata con un figlio di 10 anni, senza lavoro da due anni. «Ho scoperto – racconta – che la vita può cambiare da un momento all’altro senza che tu possa fare nulla per impedirlo! Gestivo il settore commerciale di una piccola azienda produttrice di accessori e arredi per hotel. Un lavoro molto interessante che mi permetteva di utilizzare appieno la mia laurea in architettura e di soddisfare la mia voglia di viaggiare in lungo e in largo per tutta l’Italia. Improvvisamente la crisi ci ha investito come uno tsunami. Nel frattempo mi ero separata e comperata, grazie a un mutuo, un piccolo appartamento dove poter vivere con mio figlio. Mi sembrava che finalmente, dopo anni di convivenza impossibile con un marito che non amavo più, avessi ritrovato la serenità. Ma non è stato così. Perso il lavoro, ho cercato di non abbattermi, convinta che l’esperienza e il titolo di studio mi avrebbero aperto le porte. Purtroppo, però, ho dovuto constatare che il mondo del lavoro ha subito dei cambiamenti epocali: il più delle volte non ti rispondono nemmeno. Quando lo fanno la risposta è sempre la stessa: troppo qualificata. Allora ho cambiato settore e, quindi, mi mancava l’esperienza. A Milano arriva il grande evento dell’Expo, ma la ricerca è solo per gli under 29, laureati da non più di un anno. Ma non sono stata ferma, ho collaborato con degli studi, con dei professionisti e delle associazioni ma non ho mai visto un soldo. La banca mi ha congelato il mutuo per un anno, alla fine del quale sarò in grado di riprendere a pagarlo? Mi sono rivolta ai miei genitori, che contrari alla mia separazione, me ne hanno dette di tutti i colori. Ma per mio figlio si sono messi una mano sulla coscienza e ci stanno aiutando. Ho chiesto aiuto al mio ex-marito e lui ne ha subito approfittato per chiedere l’affido esclusivo di Matteo dimostrando che non sono in grado di mantenerlo. Gli assistenti sociali sono piombati come falchi appena chiamati dal suo avvocato. Se riesce a portarmi via Matteo, non solo si vendicherà del fatto che l’ho lasciato, ma non sarà più costretto a pagare gli alimenti. Per me sarà un Natale terribile, perché se non trovo al più presto una soluzione lavorativa, il tribunale dei minori prenderà la decisione di affidare il mio bambino a suo padre».

BELPAESE A TINTE FOSCHE In soli sei anni sono sparite in Italia ben 134mila piccole e medie imprese, soprattutto artigiane (70mila) e di piccoli commercianti (64mila). Sempre più italiani rischiano di scivolare nel baratro della povertà. Un italiano su due non ce la fa ad arrivare a fine mese, mentre il 36% non supera la terza settimana e il 13% già dopo la seconda settimana non sa cosa mettere a tavola. Si stima che in Italia siano 4 milioni le persone che non hanno cibo a sufficienza. Solo a Milano la fitta rete di volontariato e il terzo settore provvedono da anni a rendere accessibile il cibo a chi è in difficoltà: nelle varie mense per i poveri vengono distribuiti 2 milioni e 250mila pasti all’anno (6.100 al giorno). L’Opera San Francesco, che copre il 46% dell’offerta quotidiana meneghina, prepara 2.800 pasti al giorno: 220 kg di pasta, 200 di riso e di pomodoro, 150 di carne, 40 litri di olio di semi, 10 litri di olio d’oliva, 350 kg di frutta e 250 di pane. E a Natale mille panettoni donati diventano 12mila fette. In occasione delle feste natalizie Confesercenti registra come oltre sei milioni di italiani abbiano scelto di non fare regali alla propria famiglia, il 71% solo regali utili, mentre il budget per pranzi e cene durante le feste diminuirà dell’8% rispetto all’anno scorso.


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CINEMA

BIG EYES

RITORNA TIM BURTON CON LA VERA STORIA DI MARGARET E WALTER KEANE Redazione FilmUp.com

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uello che uno dei registi più visionari del nostro tempo, Tim Burton, porta nei nostri cinema a partire dal 1° gennaio è un film biografico sulla vita di Margaret e Walter Keane. La pellicola, che s’intitola Big eyes, racconta, infatti, la storia vera dei coniugi Keane, ambientata a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, quando i quadri di Walter Keane ottennero un notevole, quanto inaspettato, successo di vendite. I suoi quadri avevano una caratteristica molto particolare: gli occhi dei personaggi raffigurati, bambini, erano molto grandi, espressivi, con tratti simili a quelli di bambole inanimate, ma cariche di emozioni. Keane rivoluzionò così la commercializzazione dell’arte. Poco tempo dopo però venne fuori una verità tanto assurda quanto sconvolgente: i quadri, in realtà, erano opera di Margaret e non di Walter! La loro fortuna era costruita su un’enorme bugia che ha dato origine ad una delle più leggendarie frodi artistiche della storia, poco conosciuta e che, se non sapessimo essere vera, sembrerebbe un’invenzione di fantasia. A svelare la truffa è la stessa pittrice nel corso di una trasmissione radio, in seguito alla quale, quello che ormai era diventato il suo ex marito, la trascina in tribunale per una causa sul riconoscimento della paternità delle opere. Per dimostrare definitivamente chi è il vero autore, il giudice chiese a

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entrambe le parti di dipingere un quadro sul momento; Walter si rifiuta, adducendo come scusa un problema alla spalla, Margaret completa il suo in poco più di un’ora. Big eyes si incentra proprio sul periodo successivo a questa rivelazione, sul divorzio e la causa legale. Per impersonare i due coniugi, il regista di Edward mani di forbice ha voluto due stelle di Hollywood del calibro di Amy Adams, bionda per l’occasione, e il vincitore di due Oscar Christoph Waltz. Tim Burton, pur avendo quasi del tutto perso la sua propensione per le atmosfere dark una volta apertosi il XXI secolo, lascia comunque riconoscere il proprio personale tocco, riuscendo a conferire quasi il sapore di una favola a quello che, fondamentalmente, è un film biografico; sulla metamorfosi di una donna che, da casalinga qualunque degli anni cinquanta che fa tutto per il marito, arrivò fino all’affermazione di se stessa e che in qualche modo incarnava lo spirito del nascente Movimento femminista. Un personaggio femminile bellissimo e vero che ha da subito conquistato i due sceneggiatori Scott Alexander e Larry Karaszewski, già autori di Larry Flynt – oltre lo scandalo ed Ed Wood.


A cura della Redazione di

FILMUP .com

your movie magazine

FILM IN SALA DAL 1 GENNAIO THE IMITATION GAME Regia di Morten Tyldum Genere: drammatico Cast: Keira Knightley, Benedict Cumberbatch, Matthew Goode 1952, le autorità britanniche entrano nella casa del matematico, criptoanalista ed eroe di guerra Alan Turing per una segnalazione di furto con scasso. Finiscono per arrestare lo stesso Turing con l’accusa di “atti osceni”, incriminazione che lo porterà alla condanna per il reato di omosessualità. Le autorità non sapevano che stavano arrestando il pioniere della moderna informatica.

SI ACCETTANO MIRACOLI Regia di Alessandro Siani Genere: commedia Cast: Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Ana Caterina Morariu Fulvio, tagliatore di teste, viene a sua volta licenziato. La sua reazione non proprio composta gli costa un mese di servizi sociali nella casa famiglia di suo fratello. Per aiutare lui, i bambini e il paese c’è bisogno di un miracolo. Quindi, all’insaputa di tutti, se ne inventa uno...

AMERICAN SNIPER Regia di Clint Estwood Genere: azione Cast: Bradley Cooper, Sienna Miller, Luke Grimes Chris Kyle, U.S. Navy SEAL, viene inviato in Iraq con una missione precisa: proteggere i suoi commilitoni. La sua massima precisione salva innumerevoli vite sul campo di battaglia e mentre si diffondono i racconti del suo grande coraggio, viene soprannominato “Leggenda”. Nel frattempo cresce la sua

reputazione anche dietro le file nemiche, e viene messa una taglia sulla sua testa rendendolo il primario bersaglio per gli insorti. Allo stesso tempo, tenta di essere un buon marito e padre, nonostante si trovi dall’altra parte del mondo...

PADDINGTON (DAL 25 DICEMBRE) Regia di Paul King Genere: animazione Cast: Nicole Kidman, Ben Whishaw, Peter Capaldi Paddington è cresciuto nel profondo della giungla peruviana con la zia Lucy che lo ha allevato insegnandogli a preparare marmellate, ad ascoltare la BBC e a sognare una vita eccitante a Londra che, a quanto pare, si concretizzerà...

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Eventi in SETTIMANA di Chiara Mazzei

CAPODANNO A SIENA SIENA • 31 DICEMBRE

BLOW UP FOTOGRAFIA A NAPOLI

NAPOLI • FINO ALL’8 FEBBRAIO © Lee Friedlander

Al museo Pignatelli, l’esposizione presenta circa 140 fotografie, frutto di una ricognizione sugli interventi fotografici di artisti italiani e stranieri presenti a Napoli nel corso di un decennio vitale. Il percorso accosta le diverse anime che attraversano la fotografia, illustra i rapporti della stessa con il sistema dell’arte e della cultura e rende conto dello sviluppo di un collezionismo napoletano attento e consapevole.

Una lunga maratona di eventi darà il benvenuto al 2015 sotto il cielo di Siena. Per la notte più lunga dell’anno la città si accende nei suoi luoghi più belli: Piazza del Campo, con l’augurio in musica e il countdown di mezzanotte; le vie del centro storico, con l’allegra invasione degli artisti di strada; l’elegante Teatro dei Rinnovati, con lo spettacolo Butterfly e la serata di gala e, infine, l’antica Fortezza Medicea, che si trasformerà per l’occasione in un circo di emozioni tra performance musicali, gastronomiche e circensi. “Tutto il Capodanno di Siena” offre undici ore di eventi no-stop, dalle ore 18 alle 5 del mattino.

medievali e i palazzi rinascimentali di Barberino, San Casciano e Tavarnelle la scena della Natività, raffigurata nelle forme più diverse, animata, vivente, fatta a mano, diventa un’occasione speciale per celebrare il Natale e scoprire le abilità artigianali e i tesori religiosi e storico-artistici del ricco patrimonio culturale di cui è caratterizzato il territorio.

CAPODANNO AL CIRCO MASSIMO

ROMA • 31 DICEMBRE

Tra gli eventi più attesi dell’anno, in un luogo unico al mondo, il concertone di Capodanno al Circo Massimo vedrà alternarsi sul palco - dalle ore 21.30 fino a tarda notte - cinque importanti protagonisti della scena musicale italiana e internazionale: Spiritual Front, Gemitaiz & Madman, Mannarino, Subsonica, DaddyG (Massive Attack).

CALICI A CORTINA CORTINA • 3 GENNAIO

LA VIA DEI PRESEPI NEL CHIANTI VALLE DEL CHIANTI

FINO AL 6 GENNAIO In pieno clima natalizio la magia dei presepi scende sui borghi e anima gli spazi più prestigiosi del Chianti. Tra le chiese, le piazze

La I^ edizione coinvolge tre locali, che proporranno tre cene abbinate a tre produttori di vino che si racconteranno durante la serata. L’evento sarà a carattere enogastronomico con lo scopo di diffondere le eccellenze del territorio abbinate ai produttori di vino italiano. Tutti i dettagli su www.veneziaeventi.com

CONSIGLIACI UN EVENTO  Scrivi a Redazione Adesso, via Nino Bixio 7, 20129 Milano  redazione@edizioniadesso.com  Chiama il NUMERO VERDE GRATUITO 800 32 33 00

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PUNTI DI VISTA

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CUBA LIBRE? È la notizia del ventunesimo secolo. Cuba e Stati Uniti rompono un non dialogo durato più di cinquant’anni e aprono a nuovi negoziati. I protagonisti: Barack Obama, Raul Castro e Papa Francesco, latinoamericano come quel regime che per anni ha voluto giocare da solo, forte dei suoi principi e di un popolo – almeno apparentemente –

unito. Aprire le frontiere, abbattere un muro, andare oltre: obiettivi che negli anni Sessanta parevano irraggiungibili ma che oggi, invece, sembrano avere una parvenza di realtà. Il segno dei tempi che, senza sosta, cambiano. Almeno nelle intenzioni. Anche a Cuba, anche negli Stati Uniti.

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PERSONAGGI IL MONDO DI FRANCESCO

BASTA CON LE MESSE

A PAGAMENTO

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na messa in suffragio di un defunto? 20 euro. Un battesimo? 80 euro, grazie. Un matrimonio? Fanno 150. Sacramenti e messe a pagamento: sembrano le indulgenze criticate ai tempi di Lutero (nel ‘500), siamo invece nel XXI secolo. E Papa Francesco ora dice basta: «Quante volte vediamo che entrando in una chiesa ancora oggi c’è lì la lista dei prezzi: per il battesimo, la benedizione, le intenzioni per la messa. E il popolo si scandalizza». Le chiese «non diventino mai case di affari, la redenzione di Gesù è sempre gratuita». RICORDI DI GIOVENTÙ Le parole di Francesco, non a caso, sono state pronunciate commentando il passo del Vangelo di Matteo (21, 12-17) in cui Gesù scaccia i mercanti

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di Massimo Lanari

dal tempio, rovesciandone i tavoli e accusandoli di aver fatto del tempio «un covo di ladri». Qui, addirittura, commercianti e sacerdoti sono la stessa persona. Papa Francesco ha anche raccontato un episodio a cui ha assistito da giovane: «Una volta, appena sacerdote, io ero con un gruppo di universitari, e voleva sposarsi una coppia di fidanzati. Erano andati in una parrocchia: ma volevano farlo con la messa. E lì, il segretario parrocchiale ha detto: “No, no: non si può” “Ma perché non si può con la messa? Se il concilio raccomanda di farlo sempre con la messa?” “No, non si può, perché più di 20 minuti non si può” “Ma perché?” “Perché ci sono altri turni” “Ma noi vogliamo la Messa!” “Ma pagate due turni!”. E per sposarsi con la Messa hanno dovuto pagare due turni. Questo è peccato di scandalo».

IL CONTROLLO DEI FEDELI Di fronte a questi comportamenti, spetta ai fedeli «avere il coraggio di dirlo in faccia al parroco. È curioso: il popolo di Dio sa perdonare i suoi preti quando hanno una debolezza, scivolano sul peccato... sa perdonare. Ma ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente». Dopo le parole di Francesco, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha precisato che all’interno della Chiesa «i sacramenti non sono pagati in nessun modo» e che «le offerte che i fedeli intendono dare in forma libera sono un modo per contribuire alla necessità materiali della Chiesa». Ma tra prezzo e offerta il limite, si sa, spesso è piuttosto labile.


IL DECALOGO

La dottrina sociale della Chiesa riveduta e corretta dal Papa è tutta basata sull’iniziativa e sul rifiuto dell’assistenzialismo. Occorre fare spazio ai giovani e alla meritocrazia

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apa Francesco ha una sua idea per superare la crisi. Non è un programma politico-elettorale, ma è quella che, da Leone XIII in poi, è la dottrina sociale della Chiesa. Basata sul dialogo tra le classi sociali, l’ordine, la responsabilità, un capitalismo “dal basso” temperato dall’intervento dello Stato. E che, come al solito, Papa Francesco ha pensato bene di aggiornare e di “condire” un po’ in occasione del Festival della dottrina sociale. Ecco dunque la “Francesconomics”: • Primo, non chiudersi in sé stessi. «Il rischio è che l’indifferenza ci renda ciechi, sordi e muti, presenti solo a noi stessi, con lo specchio davanti, per cui tutto avviene nella nostra estraneità»; • Secondo, prendere l’iniziativa, differenziarsi. «Il sistema tende ad omologare tutto e il denaro la fa da padrone.

anticrisi

Il sistema ti porta a questa globalizzazione non buona che omologa tutto»; • Terzo, guardare al lungo periodo. Occorre «non lasciarsi imprigionare dal denaro e dai risultati a breve termine diventandone schiavi»; • Quarto, una nuova politica. «Il denaro per acquistare armi si trova, per fare le guerre, per operazioni finanziarie senza scrupoli, si trova». I soldi «mancano per creare lavoro, per investire in conoscenza, nei talenti, per progettare un nuovo welfare, per salvaguardare l’ambiente. Il vero problema non sono i soldi, ma le persone»; • Quinto, innovare le relazioni tra imprenditore e dipendente, anche «sperimentando nuove forme di partecipazione e di responsabilità dei lavoratori»; • Sesto, inventare «nuove formule di in-

gresso nel mondo del lavoro»; • Settimo, creare «un rapporto solidale tra impresa e territorio»; • Ottavo, niente assistenzialismo. «Fermarsi significa chiedere ancora e sempre allo Stato o a qualche ente di assistenza, muoversi significa creare nuovi processi»; • Nono, riconoscersi nel proprio lavoro. «Amare il proprio lavoro, essere presenti nelle difficoltà, sentirsi coinvolti e rispondere responsabilmente»; • Decimo, largo ai giovani e alla meritocrazia. «Non controllare spazi, aprirne. Si tratta di far circolare le capacità, l’intelligenza, le abilità di cui le persone sono state dotate. Liberare i talenti è l’inizio del cambiamento; questa azione fa superare invidie, gelosie, rivalità, contrapposizioni, chiusure» e «apre a una gioia, la gioia del nuovo».


ADESSO

IPERSONAGGI PARADOSSI DELLA FEDE

GESÙ

L’UOMO DELLA PERIFERIA IL COMMENTO DI MONSIGNOR GUIDO GALLESE VESCOVO DI ALESSANDRIA

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l Natale ci ricorda che la parola di Dio passa quasi sempre dagli umili, dai deboli, dalle province dell’impero. Che non sono solo luoghi fisici, ma anche regioni dell’anima. Quante volte, in occasione del Natale, abbiamo ascoltato le parole del Vangelo di Luca (2, 1-20) che descrive la nascita di Nostro Signore in una mangiatoia di Betlemme? Ma ne abbiamo mai compreso veramente il significato? Pensando alla grotta, a Maria e Giuseppe per i quali «non c’era posto per loro nell’albergo», mi sono tornate in mente le parole pronunciate da Papa Francesco lo scorso 22 novembre: Gesù era un «uomo della periferia». Lui, il Figlio di Dio, il Salvatore, sceglie di farsi uomo non a Roma, al centro del mondo di allora. Ma in un angolo sperduto dell’impero. Per i romani la Giudea era una provincia povera, abitata da gente riottosa e orgogliosa, fonte più di proble-

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mi che di reali vantaggi economici. La Galilea, da dove provenivano i genitori di Gesù, era poi la periferia della periferia: i giudei consideravano i galilei degli scismatici, dei traditori dell’ortodossia ebraica. Respinti da tutti. E fu proprio lì che il Signore scelse di farsi uomo. Fra tutti i paradossi della Fede, questo è uno dei più grandi. LA CHIESA NON È (SOLO) IL VATICANO Ma pensiamo anche ad altri episodi, evangelici e non. Mi viene in mente, ad esempio, l’apparizione di Gesù alla monaca Margherita Maria Alacoque nel XVII secolo. Fu a lei che Gesù comunicò di istituire la festa del Sacro Cuore di Gesù. Perché non lo comunicò direttamente al Papa? Quasi sempre Gesù e la Madonna apparvero nelle periferie, agli umili, non ai dotti, ai potenti o ai teologi. Gli stessi discepoli, che Cristo scelse come suoi successori, erano dei pescatori, dei popolani. Questo è lo stile di Dio. Ciò significa che la Chiesa, secondo le parole di Papa Francesco, «non può che essere in uscita». Essa «non ha paura di incontrare, di scoprire le novità, di parlare della gioia del Vangelo». Torna in mente un’altra espressione del Papa,

«la Chiesa come ospedale da campo». Quando arriviamo a San Pietro proviamo la sensazione di essere al cuore della Chiesa cattolica. Ma quel cuore batte per tutte le periferie del mondo, dove la Grazia di Dio è al lavoro attraverso l’impegno di tante persone. MA NON SIAMO (SOLO) UNA SOCIETÀ UMANITARIA Ma attenzione. Le periferie non sono solo quelle delle nostre città, così colpite dalla crisi economica. E nemmeno solo quelle del sud del mondo. Esse sono, prima di tutto, periferie dello spirito. La periferia è un luogo esistenziale, il prodotto dell’espansione di una cultura che ha allontanato Dio dal proprio centro. La Chiesa non è solo un «ospedale da campo» in senso fisico, dove si curano e si alleviano le sofferenze materiali: se così fosse, saremmo una delle tante associazioni umanitarie o di beneficenza che aiutano i più deboli. La Chiesa, invece, è anche e soprattutto un «ospedale da campo» per l’anima, per le sue sofferenze, per le quali la medicina è la Parola di Dio. Pensiamoci, prima di identificarci completamente con le preoccupazioni e le logiche di questo mondo. Buon Natale a tutti!



ADESSO

NARRATIVA

I colori di DORA di Iris Blu

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a contessa chiamò l’ambulanza, afferrò il telefono con le mani tremanti e compose il numero... “Presto, due donne sono state investite da un’automobile... non so se sono gravi. Una delle due è cosciente, l’altra è priva di sensi e perde sangue...” Nella piazza accanto al bar la gente si era fermata a guardare, come ipnotizzata da quell’evento veloce e imprevisto. Un stella cadente piena di dolore. Sabrina urlava il nome di Dora, si era alzata in piedi, con le lacrime agli occhi, per stare accanto alla sua amica... “Signora, le consiglio di stare calma e non muoversi troppo, potrebbe essersi rotta qualcosa!”, un vigile, dall’aria stanca, cercò di tranquillizzare Sabrina: l’ambulanza era in arrivo. Non pioveva più, di colpo aveva smesso. Lo scrosciare incessante della pioggia era stato sostituito dal vociare di

CAPITOLO XX pianse, in silenzio. Pianse a lungo, pianse il suo lutto. Dentro di sé, fino a poco prima c’era la vita: e ora regnava la morte. Chiuse gli occhi e poi si ricordò di Dora... la sua amica. “Come sta? Posso vederla?” Il dottore la rassicurò “Ha perso sangue ma non molto, si è rotta un braccio e ha un lieve trauma cranico. Ha ferite lievi un po’ ovunque: nonostante tutto la sua amica è stata molto fortunata... ah! L’automobile che vi ha investito è stata rintracciata... Dora ora sta dormendo, non si preoccupi, è in buone mani... e ora deve riposarsi anche lei. Signora, lei ha qualche lieve contusione, è il caso di riposare e di stare ferma.” “È stato chiarissimo, però voglio vedere la mia amica” “Domani, ora deve dormire. È a poche stanze dalla sua.” Il dottore, un uomo canuto e dall’aspetto simpatico, era riuscito a tranquillizzare Sabrina... almeno in parte.

DISSE “TI AMO”. MA LO DISSE COSÌ PIANO CHE LUI NON SENTÌ, NON SENTÌ NULLA,

NEMMENO UNA SILLABA.

una piccola folla di curiosi, armati di telefonino. Dora aveva aperto gli occhi: di fronte a sé aveva un orizzonte di nubi grigie... vide un cagnolino, un leone, un fiore. Più precisamente una rosa, grigia. Con la fantasia la dipinse di rosso. “Sabrina? Dove sei?” disse queste poche parole e poi svenne. La prima ambulanza caricò Dora, mentre una seconda si occupò di Sabrina. La contessa chiese informazioni a uno dei barellieri... chiamò un taxi e si diresse verso il nuovo ospedale della città. “Signora, lei non ha subito lesioni gravi... però ha preso un gran bel colpo... mi spiace per la sua gravidanza, sono veramente dispiaciuto.” Sabrina

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Sabrina si sentì di colpo indolenzita e fiacca. Le avevano fasciato un piede e una mano... sulla pancia aveva dei piccoli lividi violacei. Era un incubo, un incubo dai colori tristi e scuri. Pioveva, nuovamente. Era sola in quella stanza, era completamente sola. La luce al neon della lampada alla sua sinistra ronzava, sembrava lamentarsi di un qualcosa di inconsistente, trasparente. Forse, pensò Sabrina, vede tutto il dolore che gli altri non vedono, forse si lamenta di un dolore invisibile. Pianse ancora, ma questa volta si lasciò andare: era sola, che motivo aveva di trattenersi? Sul comodino, quello della lampada ronzante, qualcuno aveva appoggiato la sua borsa.

Afferrò la tracolla con una mano, quella fasciata. “Non fa poi così male...” Dopo un attimo emise un debole lamento, un lamento sovrastato dal fragore di un tuono. Il cellulare! Il suo cellulare era intatto, era stato protetto da un foulard e da altri oggetti... mandò un messaggio a Sergio: sono stata ricoverata, ne avrò per qualche giorno. Sono stata investita, anche Dora è ferita... il motivo del nostro appuntamento, ciò che tanto temevi... non c’è più. Quindi possiamo anche non sentirci... e vederci. Mai più. Troppo dura? O forse patetica? Guardò quelle parole, le guardò a lungo. Lesse e rilesse... una, due, tre... dieci volte! Venti volte! Doveva solo premere il tasto invio, doveva solo fare un gesto, un rapido movimento. Rabbia, paura, insicurezza: Sabrina, sotto quella fioca luce al neon, vide ombre giganti, mastodontiche, prendere la forma dei suoi pensieri. Aveva perso la sua creatura. E ora doveva comunicare l’accaduto a quell’uomo che tanto l’aveva fatta soffrire. Le sembrò tutto assurdo, allucinante. Inviare quel messaggio: ovvero mettere la parola fine, per sempre, a quel rapporto che lei aveva già interrotto da tempo. Sentì nel suo cuore un doppio lutto, un doppio dolore: aveva perso il suo bambino e aveva compreso che il rapporto d’amore, che un tempo la faceva sognare, non era mai esistito. Trovò il coraggio, il suo dito fu veloce come un fulmine. L’invio di quel messaggio stava per mettere a tacere una persona che probabilmente non aveva nulla da dire. Qualcuno aveva bussato alla sua porta... “Sabrina, sono Ilo, posso entrare...” “Sì, certo!” “La porta era socchiusa e mi sono per-


messa di sbirciare, sei ancora sveglia, dovresti provare a dormire... ho detto a uno degli infermieri di essere una parente, spero di non aver osato troppo!” “Hai fatto benissimo... hai visto Dora? Come sta?” “Sta dormendo, è molto stanca e provata... ha parlato solo per qualche istante. Mi è sembrata intontita e confusa ma direi che è naturale, povera ragazza! Ha il braccio sinistro rotto ma per fortuna non hanno riscontrato gravi traumi... se non sbaglio è mancina... Sabrina, ho sentito il dottore parlare della tua gravidanza. Sono... sono veramente addolorata! Dimmi, cosa posso fare per te?” Sabrina sospirò, aveva ancora voglia di piangere. Ma l’avrebbe fatto dopo. “Non preoccuparti... domani mattina chiamerò la mia segretaria! È un’ottima amica, le chiederò di portarmi il necessario per i prossimi giorni... a causa della gravidanza interrotta dovrò stare qui qualche giorno in più. Ti prego, ho un favore da chiederti... si tratta di Dora! Cerca di starle accanto, è molto fragile, con la mano rotta i vostri progetti immagino che verranno rimandati...” “Purtroppo sì! Ma non è un problema, la cosa importan-

te è che vi rimettiate presto in forma! Credimi, ho deciso di aiutare quella ragazza e lo farò, con tutta me stessa. Dora sarà anche fragile... ma è stata coraggiosa. Il suo è stato un gesto d’amore! Io ho visto la scena, se non ci fosse stata lei a proteggerti...” “Lo so bene, le sarò grata tutta la vita. È proprio questo il bello di Dora... è un mix di doti.” Si portò alla bocca la mano fasciata, la stanchezza iniziava a farla sbadigliare... “Sei stanca, io vado! Hai il mio numero... in ogni caso domani passerò a trovarvi. E se dovessi sentire la necessità di parlare... chiamami o mandami un messaggio! Posso solo immaginare il tuo dispiacere...” Ilo si chinò su Sabrina, le baciò la fronte. Le scostò i capelli rossi e poi accarezzò con dolcezza quel viso visibilmente commosso. “Buonanotte contessa, grazie ancora!” “Buonanotte...” La contessa uscì dalla stanza. In quel momento la lampada riprese a ronzare, come un insetto impazzito. Chiuse gli occhi... avrebbe dovuto avvertire Rosaria ed Emilia... ma era così stanca. L’effetto delle medicine che le erano state somministrate iniziava a farsi sentire. Avrebbe mandato ad entrambe un messaggio, il giorno dopo. Un’infermiera si affacciò e la chiamò con un filo di voce. Sabrina le disse che andava tutto bene... tutto. Sentì quella bugia uscirle dalle labbra, veloce e rapida, tanto veloce da sparire assieme all’infermiera e al rumore delle sue ciabatte bianche. Tutto bene? Non si sentiva così debole da una vita. Forse non si era mai sentita così... e non era certo colpa delle contusioni, del piede fasciato, della mano dolorante. Quel senso di impotenza le veniva da dentro, da un universo parallelo che le

galleggiava nel ventre. Era un mondo florido morto di colpo, un cielo una volta stellato e ora vestito di niente. Ecco, Sabrina sentiva dentro di sé il nulla vero e proprio. Cercò di lasciarsi andare, di addormentarsi. Di isolarsi da quel mondo di paura e dolore: in un sogno, forse, avrebbe ritrovato la gioia di vivere, la fede smarrita, la forza di andare avanti. Pensò ai nomi che aveva scelto per quel figlio che non sarebbe mai nato... pensò a tutti i progetti oramai lontani, prigionieri di un futuro che non sarebbe mai arrivato. Spense la luce e chiuse delicatamente gli occhi, decisa ad addormentarsi. Sì, aveva veramente bisogno di riposare, di non pensare. Sentì una voce familiare, una voce che spesso l’aveva svegliata, che le aveva dato la buonanotte, che le aveva detto ti amo... sentì il calore di una mano, sentì il contatto elettrico di una pelle olivastra, dall’odore buono e forte. Sbarrò gli occhi, Sergio era lì, seduto su una seggiola di plastica di un azzurro spento. “Che cosa... cosa ci fai qui?” “Secondo te? Sono qui con te, dove altro dovrei essere? Avevo bisogno di vederti... sono a pezzi Sabrina. Non mi sono comportato bene, anzi... mi sono comportato malissimo, però ho bisogno di starti accanto. Concedimi di starti accanto, almeno adesso... so che hai bisogno di me, lo sento...” Le prese una mano. Era sicuro che lei avrebbe rifiutato, e invece Sabrina accettò quel gesto. Si lasciò cullare da quella stretta lieve, da quella carezza che aspettava da tempo. Era arrabbiata, era stata furiosa. Ma lei lo amava, lo amava ancora. Con la bocca emise un sibilo, un debole suono. Disse “Ti amo”. Ma lo disse così piano che lui non sentì, non sentì nulla, nemmeno una sillaba. Eppure lui sapeva. Certe cose si sanno e basta, non c’è bisogno di ascoltarle. Le urla il cuore, attraverso il fremito di una carezza d’amore attesa da tempo. Forse da troppo. Continua nel prossimo numero...

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ADESSO

LA PERSONAGGI MACCHINA DEL TEMPO

1979 VIAGGIO A RITROSO FRA MUSICA, CURIOSITÀ E PERSONAGGI di Stefano Fisico

NASCE IL WALKMAN

Gli adolescenti di oggi probabilmente strabuzzerebbero gli occhi alla vista di una scatola di plastica ingombrante da portarsi dietro, eppure quando la Sony lanciò nei negozi il walkman di fatto fu una vera e propria rivoluzione. Fino a quel momento, infatti, le musicassette potevano essere ascoltate solo in stereo di medie e grandi dimensioni, scomodi da trasportare. L’intuizione di Masaru Ibuka, cofondatore della casa giapponese, cambiò le cose: il 1° luglio esordì nei negozi il modello TPS-L2, di colore blu-argento, chiamato “walkman” per richiamare alla mente Superman.

THE WALL

Una copertina molto semplice, destinata a lasciare un’impronta indelebile nel mondo della musica. Dei mattoni bianchi con una scritta in nero: si presenta così, nei negozi di dischi del Regno Unito, The Wall, undicesima fatica in studio del gruppo rock Pink Floyd. Composto di 26 brani, che alternano ballate più delicate a sonorità heavy, è strutturato come concept album, in cui tutte le canzoni vertono su unico tema o sviluppano insieme una storia. Dopo aver venduto mezzo milione di copie a un mese dall’uscita, l’album conquisterà numerosi dischi d’oro e di platino.

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LA TERZA RETE RAI AL VIA

«Mi chiamo Fabiana e sono qui per presentare le trasmissioni della terza rete». Con tono sensuale, del tutto inuasuale per la tv pubblica di allora, l’annunciatrice Fabiana Udenio tiene a battesimo Rete 3, alle 18.30 di sabato 15 dicembre. Mezz’ora dopo debutta il Tg3, diretto da Biagio Agnes, che nei primi dieci minuti si dedica alle notizie nazionali ed internazionali, mentre nei restanti venti dà spazio all’informazione regionale. Esordisce così l’ultima nata in casa Rai, lanciata a 18 anni di distanza dal secondo canale e caratterizzata fin dall’inizio dalla programmazione su base regionale che raggiunge il 45% degli italiani. L’anno successivo Aldo Biscardi conduce la prima stagione del Processo del Lunedì, il più longevo talk show sportivo della televisione italiana.


Benvenuto a...

Nel

1979 nascono: 16 FEBBRAIO

Valentino Rossi Il Dottore, così soprannominato dai suoi numerosissimi fan, nato ad Urbino, ha vinto nove titoli mondiali, il primo a 18 anni, in quattro classi differenti: uno nella classe 125, uno nella 250, uno nella 500 e sei nella MotoGP. Sceglie sempre il numero 46 per conservare il numero del padre, anch’egli pilota motociclistico. Ha corso per le scuderie Aprilia, Honda, Yamaha e Ducati. Molto amato e popolare anche per il suo carattere estroverso e simpatico, ha sempre riscosso molto successo anche col gentil sesso. Nel 2005 ha ricevuto una laurea magistrale honoris causa in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni dall’Università di Urbino.

22 SETTEMBRE

Roberto Saviano Scrittore tra i più dotati della nuova generazione e giornalista in grado di spaziare dall’inchiesta alla critica letteraria e cinematografica, Saviano si è fatto le ossa nel giornalismo su Il manifesto e il Corriere del Mezzogiorno, dove si mette in mostra per le sue inchieste sulla camorra. Nel 2006 pubblica il bestseller Gomorra, che conquista pubblico e critica, un successo che si ripropone al cinema grazie all’omonimo film diretto da Paolo Sorrentino e premiato con sette David di Donatello. Tradotto in 52 lingue e venduto in oltre 10 milioni di copie nel mondo, il romanzo stravolge la sua vita: da un lato diventa un personaggio pubblico, stimato da molti, dall’altro finisce nel mirino della camorra e da quel momento è costretto a vivere sotto scorta.

24 GENNAIO

Giuliano Sangiorgi Con la sua voce calda e potente, che richiama le terre natie salentine, Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro, è diventato uno dei protagonisti assoluti del panorama musicale pop italiano. Pugliese di Nardò, in provincia di Lecce, comincia come chitarrista per poi scoprirsi abile pianista e cantante. Nel 2001 fonda con cinque amici la band Negramaro, che al terzo album s’impone sulla scena nazionale: con il singolo Mentre tutto scorre, tratto dall’omonimo album, vincono il Premio della Critica Radio & TV alla 55ª edizione del Festival di Sanremo. Oltre a comporre colonne sonore per il cinema, tra cui quella del film Cemento armato, è autore di un romanzo noir, Lo spacciatore di carne, edito nel 2012 da Einaudi.

18 APRILE

Giusy Ferreri Lanciata dalla prima edizione di X Factor, in cui era seguita come giudice da Simona Ventura, è una cantante apprezzata per la sua voce sicuramente particolare e fuori dai canoni. Siciliana di Palermo, cresce ad Abbiategrasso, in provincia di Milano. Scartata a Sanremo Nuove Proposte nel 2005, tre anni dopo entra a X Factor, sfiorando la vittoria finale con il brano Non ti scordar mai di me, che la lancia in testa alle classifiche e le regala quattro dischi di platino. Il successo arride anche al primo album, Gaetana, che, trascinato dal famoso brano Novembre, vende oltre 350.000 copie e viene certificato quintuplo disco di platino. Impiegata come cassiera in un supermercato, nel 2009 lascia il lavoro pubblicando il secondo album Fotografie, che tra le cover include la fortunata Ma il cielo è sempre più blu.

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In Italia dal 1989, Ernst Knam è stato nominato “Chef Ambassador” per Expo 2015, insieme a Carlo Cracco e Pietro Leemann. Da alcuni anni è uno dei volti di punta di Real Time col programma Il re del cioccolato e Bake Off, in cui è giudice.

IL RE DEL CIOCCOLATO

IL MAESTRO PASTICCERE FORMATOSI ALLA SCUOLA DI GUALTIERO MARCHESI HA CREATO PER NOI UN FANTASIOSO MENÙ DI CAPODANNO DA COMPLETARE COL SUO PARTICOLARISSIMO KNAMETTONE A BASE DI CIOCCOLATO, CARDAMOMO NERO E ARANCIA CANDITA

T

edesco di nascita (e l’accento lo tradisce!) e milanese d’adozione, Ernst Knam, classe 1963, esce da niente di meno che dalla cucina di Gualtiero Marchesi come Maestro Pasticcere, per poi diventare egli stesso imprenditore e creare un’attività che è diventata un vero e proprio punto fermo nella città meneghina: nel 1992 apre infatti la sua ormai storica pasticceria in via Anfossi 10, la Pasticceria l’Antica di Ernst Knam, un mondo dove la creatività e passione si sposano ogni giorno per offrire prodotti di altissima qualità. Considerato il re del cioccolato, sempre richiestissimo, Knam da qualche anno è anche presenza fissa televisiva col programma Bake off, in cui si è rivelato un giudice severo ma giusto, pronto a riconoscere il vero talento. Com’è cambiata la tua vita da quando sei approdato in tv, pur essendo già il re del cioccolato? «Quando sei sul piccolo schermo aumenta la tua popolarità e se a questo aggiungiamo

di Stefano Fisico il mio accento, è più facile sicuramente riconoscermi per la strada. Mi fermo spesso a parlare con la gente che mi chiede foto e consigli di cucina, come credo sia normale per il ruolo che svolgo nei programmi tv di cui mi occupo». Come riesci a conciliare il lavoro in tv con quello di (richiestissimo) pasticcere? «Durante il periodo di Bake Off devo organizzarmi al meglio. Per trenta giorni vivo per circa venti ore a Villa Arconati dove registriamo il programma. Per ottimizzare il tutto, avendo dei tempi morti, ho ricreato un ufficio dove riesco a seguire quella che è la mia attività da pasticcere, e facendo così riesco a interfacciarmi con il mio staff per fare in modo che il servizio sia sempre di altissima qualità». Presto inizierà l’esperienza di Expo 2015 e tu sei ambasciatore e unico pasticcere. Come pensi andrà? «Il mio pensiero è che il 30 ottobre 2015 si vedranno i risultati, così da essere certi del successo o insuccesso di questo evento. Sicuramente è una grande vetrina oltre che una grande opportunità e nel mio piccolo

sono molto felice di poter dare un contributo, essendo la nutrizione il tema principale. Avremo un grande padiglione del cioccolato e insieme ai contadini lo lavoreremo. È chiaro che per colpa di coloro che hanno rubato e sfruttato illegalmente Expo, si è rimasti un po’ indietro, e quindi questi mesi sono fondamentali per recuperare il tempo perso e per migliorare la rete dei mezzi di trasporto. Per Expo ho creato un cioccolatino con il designer Lorenzo Palmieri che si chiama “Home, is where I want to be”». A parte Expo, che novità ci saranno nel tuo 2015? «Televisivamente parlando, dato il successo di Bake Off 2, credo che non mancherà anche una terza edizione. Poi ci sarà anche un nuovo programma in cui sarò l’unico conduttore e ovviamente si parlerà di pasticceria». Qual è il tuo sogno più grande da pasticcere? «Il mio sogno più grande è fare la torta più grande al mondo in diretta televisiva dall’Arena di Verona, poi venderla per beneficenza».

il menù di capodanno del maestro knam


il menù di Ernst knam

Tropical finger sandwiches

Capesante con crema di carote e passione

Ingredienti per 20 finger

Ingredienti per 4 persone

2 fette lunghe pan carré senza crosta 160 g spada leggermente affumicato 120 g mango fresco maturo a fette

q.b. scarola q.b. wasabi 50 g Philadelphia 80 g cioccolato Messico 70% q.b. pepe di Sarawak rosso affumicato

4 capesante pulite 100 g carote pelate e tagliate a pezzettini 50 ml succo di frutto

della passione q.b. sale di Maldon q.b . pepe rosso scuro affumicato di Sarawack

Procedimento

Procedimento

Stemperare il wasabi con un po’ d’acqua, unire al Philadelphia, aggiungere il pepe di Sarawak e mescolare bene. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria a fuoco basso portandolo ad una temperatura di 31°C, con l’aiuto di un cucchiaio, metterlo su un foglio di carta da forno e stenderlo con la spatola ad una altezza di circa 1 mm e lasciare raffreddare. Tagliare con un coltello rettangoli delle dimensioni desiderate. Fare un fingersandwich stratificandolo come segue: Pan carrè, philadelphia al wasabi, rucola, spada leggermente affumicato, foglio di cioccolato, fette di mango philadelphia al wasabi, pan carrè. 62

Far bollire le carote in acqua finché diventano morbide, toglierle dall’acqua e frullarle con il succo di frutto della passione per ricavarne una crema vellutata. Salare e pepare. Cuocere le capesante in una padella antiaderente con burro di cacao oppure olio d’oliva extravergine, un minuto da una parte e un minuto dall’altra. Salare anche queste. Servire le capesante con vellutata di carote su un apposito cucchiaio.


Spiedino di gamberi Sicilia in vellutata di aloe vera e lime

Tartare di tonno con mango e barbabietola in zucchini con uova di salmone e salsa al mango

Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per 4 persone

8 gamberi mazzancolle 50 ml olio extravergine d’oliva q.b. pepe nero di Sarawak q.b. sale di Maldon

100 g philadelphia 35 ml latte 30 ml succo di lime 1 buccia grattugiata di lime 40 g aloe vera semicandito

2 zucchine tagliate sottili 150 g filetto di tonno 50 g mango fresco a cubetti 50 g barbabietola cotta e tagliata a cubetti q.b. sale di Maldon

30 ml olio d’oliva extravergine pepe di Sarawack bianco 100 g purea di mango 20 ml olio di sesamo 100 g uova di salmone

Procedimento

Procedimento

Pulire i gamberi, togliendogli dal guscio, tagliando via la testa e l’intestino. Fare un’incisione verticale sul dorso. Marinare i gamberi con olio d’olivo extra vergine per circa un’ora. Scaldare una padella antiaderente e quando è ben calda, con un filo d’olio saltare i gamberi per circa 1 minuto finché sono ben dorati ed infilzarli a due su uno spiedino. Salare. Per la vellutata scaldare succo di lime, buccia di lime ed aloe vera sul fuoco lento. Mescolare poi con latte e philadelphia. Mettere la vellutata in un bicchiere e appoggiare sopra i spiedini.

Sbollentare le fette di zucchine in acqua salata per 30 secondi, scolarle e creare un nido. Tagliare il tonno a cubetti e mischiare con mango, barbabietola, olio d’oliva, sale e pepe e riempire i nidi di zucchine. Mischiare purea di mango con olio di sesamo. Per la decorazione: germogli e fiori commestibili. Per la presentazione: disporre tre nidi su ogni piatto, in superficie le uova di salmone e decorare il piatto con salsa di mango, cubetti di mango, cubetti di barbabietole, germogli e fiori. 63



PERSONAGGI

ADESSO

© Courtesy of Real Time - by LaPresse

Sorridente, positiva e umile, Roberta Liso a soli 22 anni ha vinto la seconda edizione di Bake Off sbaragliando tutti gli altri concorrenti. Per Adesso ha proposto un menu speciale - e squisito - per le feste.

ROBERTA LISO

APPENA USCITA COL SUO PRIMO LIBRO, LA VINCITRICE DI BAKE OFF ITALIA HA PREPARATO PER NOI QUALCHE RICETTA CREATIVA PER LE FESTE di Stefano Fisico

L

o scorso aprile alle selezioni di Bake Off Italia - dolci in forno si sono presentati in più di cinquemila aspiranti cuochi amatoriali con la speranza, il desiderio, la convinzione e la determinazione di esserlo. Nei mesi in cui è andato in onda il programma ci siamo affezionati ai vari concorrenti, ai loro modi di dire, di cucinare, tifando chi per uno e chi per l’altro. Puntata dopo puntata, a colpi di dolci, li ha eliminati tutti e alla fine ha trionfato Roberta Liso, la giovane foggiana che ha il grande pregio di cercare di buttare sempre tutto sullo scherzo e, allo stesso tempo, è sicuramente una persona competitiva, spiritosa, solare ed allegra, caratteristiche grazie alle quali ha conquistato tutti. Roberta, a te piace tanto scherzare, ma su questa vittoria ci scherzi o ti sei resa conto di come potrebbe cambiarti la vita? «Ci ho scherzato fino alla fine perché è stata una cosa inaspettata e perché ho preso Bake Off come un gioco. Non avevo aspettative di vittoria e quindi qualora non avessi vinto comunque non ci sarei rimasta male. Per carattere cerco sempre di vedere il lato positivo delle cose e avere sempre il sorriso, perché ti aiuta ad affrontare anche i momenti più difficili. Ora mi sto realmente rendendo conto di quello che mi è accaduto e di come potrebbe cambiarmi la vita». Molti concorrenti di Bake Off hanno sottolineato che, in fondo, non ci fosse

competizione tra di voi. Una buona scusa per giustificare l’eliminazione o realmente è cosi? «No è realmente cosi, e posso dirti che sto mantenendo i rapporti con molte delle persone che sono state eliminate e che addirittura ho conosciuto alle selezioni che fecero a Roma mesi e mesi fa. Credo che il montaggio faccia apparire una competizione che in realtà nelle quindici ore in cui giravamo si andava poi un po’ a perdere, perché subentravano i rapporti umani tra persone che per un mese hanno convissuto insieme tutto il giorno. Chiaramente nelle ultime puntate, rimanendo in pochi, cambia un po’ la storia e si pensa anche a quello che è l’obbiettivo finale». Quanto pesa il fatto di non poter raccontare e gioire della propria vittoria fino a programma terminato? «All’inizio sicuramente pesa, perché sull’onda dell’entusiasmo vorresti gridarlo a tutti. Ovviamente io ho dovuto far mantenere questo segreto da un sacco di persone, essendo già la mia una famiglia molto numerosa. Però poi con il passare dei mesi impari a conviverci e alla fine ti liberi di questo enorme peso ma grandissima gioia». Prima di essere la vincitrice della seconda edizione di Bake Off Italia facevi un tirocinio in ospedale per riuscire a terminare gli studi di scienze infermieristiche. Presto invece farai un tirocinio dal Re del Cioccolato, Ernst Knam. Quale credi sarà più difficoltoso? «Diciamo che quello da infermiera non è un

lavoro semplice, ti impegna tanto e ti sottopone a degli stress notevoli. È chiaro che se poi una cosa è fatta con passione il lavoro e la fatica la senti di meno, ma è e rimane comunque molto impegnativo e molto soddisfacente. Non voglio fare paragoni tra questi due mestieri, perché sono realtà differenti, dato che in ospedale oltre alla fatica fisica è molta anche quella mentale, non essendo facile stare in situazione dove ci sono bambini molto piccoli con gravi patologie. La pasticceria sarà invece il mio mondo, quello in cui ho sempre sognato di stare. Avrò poi la fortuna di avere Knam come maestro e questo mi responsabilizza ancora di più, ma allo stesso tempo mi stimola». Questo Natale ti ha regalato il tuo primo libro di ricette. Sei contenta del risultato? Se solo pochi mesi fa se ti avessero raccontato tutto questo, ci avresti creduto? «Il regalo del libro è un bel regalo perché è un’opportunità, anche se devo dirti che ce l’avevo già in mente. Infatti sin da quando ero molto piccola raccolgo ricette, le ho sempre segnate su un’agenda e ho sempre amato sperimentare. La cosa bella è che mi ha permesso di collaborare con dei professionisti che mi hanno fatto capire che dietro a delle belle cose c’è sempre un gran lavoro». A chi vuoi dedicare questa vittoria e questo libro? «Questa vittoria la voglio dedicare a tante persone, a cominciare dalla mia famiglia, ma anche alle persone che sono uscite durante le puntate del programma che però hanno sempre continuato a sostenermi».

il menù delle feste di roberta

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Ingredienti: Per la pasta: le ricette di roberta

200 g di farina 00 100g di semola rimacinata 3 uova Un cucchiaino di olio extravergine 1 pizzico di sale

Per la farcitura:

250 g di burrata 10 filetti di acciuga Sale e pepe q.b.

Per la salsa e il decoro:

500 g di cime di rapa già pulite 40 ml di olio extravergine Sale e pepe q.b Peperoncino (facoltativo)

4

persone

Procedimento: Per la pasta:

Preparare la pasta disponendo a fontana la farina sulla spianataoia, formiamo una fontana, versiamo le uova leggermente battute, il sale e l’olio. Lavoriamo fino ad ottenere un impasto liscio. Copriamo con pellicola e lasciamo riposare mezz’ora.

Per la farcitura:

Apriamo la burrata e frulliamola, in modo da creare un composto non troppo fine. Sminuzziamo i filetti di acciuga, aggiungiamoli al composto, saliamo e pepiamo. Stendiamo la sfoglia sottile e farciamo con il ripieno preparando formando dei mucchietti, inumidiamo i bordi con dell’acqua nella zona circostante i mucchietti e ritagliamo con uno stampino a stella. Proseguiamo fino a terminare gli ingredienti.

Per la salsa e il decoro:

Portiamo a bollore l’acqua, saliamo e caliamo le cime di rapa. Cuociamo per qualche minuto, tiriamo via la verdura e la adagiamo in un contenitore con mezzo mestolo di acqua di cottura. Pepiamo, versiamo l’olio a filo e frulliamo per creare una salsa. Intanto nella stessa pentola, con la stessa acqua insaporita, caliamo i ravioli e li cuociamo per 4-5 minuti. Li scoliamo e componiamo il piatto con la salsa di base, i ravioli, un filo d’olio e peperoncino.

Stelle di puglia (ravioli alla burrata su salsa di cime di rapa)

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Medaglioni alla frutta secca con riduzione all’arancia Ingredienti:

Procedimento:

Ricaviamo dalle braciole dischi di 10 cm di diametro, li battiamo un pochino tra due fogli di carta forno, e li passiamo nella farina, poi nell’uovo battuto con sale e pepe q.b. Dopodiché li passiamo nel pan grattato arricchito con le mandorle e i pistacchi sminuzzati. Li sistemiamo in una teglia, spennelliamo con l’olio e inforniamo a 220° per 10 minuti circa. A metà del tempo li giriamo e li facciamo dorare. Nel frattempo prepariamo la salsa con 100 ml di aceto balsamico e altrettanto succo di arancia. Lasciamo ridurre sul fuoco e decoriamo il piatto: adagiamo i medaglioni e serviamo a piacere con un’insalata semplice fatta con dell’arancia pelata a vivo, sale e pepe q.b e un filo d’olio.

4 persone

4 fette di braciole di maiale 100 g di farina 00 2 uova 150 g di pan grattato 30 g di mandorle a lamelle senza buccia 30 g di pistacchi Sale e pepe q.b. Olio q.b.

Panna cotta con salsa al mango e crumble di mandorle

Ingredienti: Per la salsa al mango:

1 mango maturo (consiglio via aerea... Knam docet) 40 g di zucchero 1 cucchiaio di succo di limone

Per il crumble:

50 g di farina 50 g di farina di mandorle 50 g di zucchero 50 g di burro

per la panna cotta alla vaniglia e limone:

250 g di panna fresca 3 g di gelatina in fogli ammollata in acqua fredda 75 g di zucchero Scorza di mezzo limone (solo la parte gialla) Una bacca di vaniglia

Procedimento:

Frulliamo il mango con lo zucchero e mettiamo sul fuoco con qualche goccia di limone per 2 minuti, in modo che lo zucchero sia ben sciolto. Disponiamo la salsa sul fondo dei bicchierini e mettiamo in frigo per 1 ora. Mettiamo la panna in un pentolino sul fuoco con la buccia di limone e la bacca di vaniglia incisa per la lunghezza e lo zucchero. Portiamo quasi a bollore ed eliminiamo, filtrando, scorza di limone e vaniglia. Aggiungiamo la colla di pesce nella panna calda fuori dal fuoco; mescoliamo bene e versiamo nei bicchierini. Lasciamo riposare in frigo per 4 ore. Mescoliamo gli ingredienti velocemente con il burro tagliato a dadini piccoli. Mescoliamo velocemente fino ad ottenere un composto poco omogeneo;versiamo il composto a briciole grossolane ed irregolari su una teglia foderata di carta forno e inforniamo a 180 gradi per 15 minuti o fino che risulta dorato. Lasciamo raffreddare, sbricioliamo con le mani e decoriamo i bicchierini.

4 persone 67


ADESSO

PERSONAGGI

le ricette di annina Anna Moroni affianca dal 2002 Antonella Clerici nel programma di Rai Uno La prova del cuoco. Ecco le sue idee per il perfetto menu!

CESTINI CON FORMAGGIO DI CAPRA

Ingredienti (per 4 persone) • 1 confezione di pasta fillo • 250 gr di chevre morbido • 3 cucchiai di ricotta fresca • 1 cucchiaino di harissa • Latte • Burro • 2 cucchiai di pistacchi • 2 cucchiai di olio extravergine • Sale e pepe

Procedimento

Stendiamo la pasta fillo e, con un coppa pasta o un bicchiere, ricaviamo alcuni cerchi di pasta. Rivestiamo gli stampi di una teglia da muffin (o pirottini in alluminio precedentemente imburrati) facendo attenzione a passare una pennellata di burro fuso fra un disco e l’altro (ne serviranno 3 o 4 per porzione). Lavoriamo al cucchiaio i formaggi, uniamo l’harissa, l’olio, una macinata di pepe e, a piacere, un pizzico di sale. Una volta ottenuta una crema consistente (se è necessario aggiungiamo un po’ di latte), riempiamo i cestini di fillo. Inforniamo a 200 gradi per circa 30 minuti, sino a quando la pasta diventerà dorata. Mentre sono ancora caldi spolverizziamo con i pistacchi tritati.

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"LASAGNE" DI MORTADELLA Ingredienti (per 4 persone) • 300 gr di pennette • 400 gr di sugo di pomodoro al basilico • 250 gr di besciamella • 60 gr di grana grattugiato • 60 gr di olive nere

Procedimento

denocciolate • pangrattato • 250 gr di mortadella affettata non troppo sottile • Olio extravergine d’oliva • Sale

Cuociamo le pennette in abbondante acqua salata, scoliamo al dente e condiamo con il sugo di pomodoro, la besciamella, il grana (teniamone da parte 2 cucchiai) e le olive tagliate a metà. Mescoliamo il tutto e componiamo la “lasagna” in una pirofila quadrata di circa 22 cm di lato, unta con un po’ d’olio e cosparsa di pangrattato, alternando fette di mortadella (come se fossero la pasta all’uovo di una normale lasagna) e strati di pennette al sugo. Cospargiamo con il grana tenuto da parte e un po’ di pangrattato e cuociamo in forno preriscaldato a 200 gradi per 30 minuti. Lasciamo riposare le lasagne qualche minuto prima di servirle.


FILETTO DI MAIALE ALLE ARANCE Ingredienti

Procedimento

• 800 gr di filetto di maiale • 150 gr di pancetta tesa affettata • 4 arance non trattate • 2 spicchi d’aglio • 50 gr di burro • Olio extravergine d’oliva Per il ripieno: • 400 gr di macinato di manzo e maiale • 200 gr di salsiccia • 1 cipolla • 1 spicchio d’aglio • 80 gr di parmigiano grattugiato • Sale e pepe

Facciamo rosolare la cipolla e l’aglio tritati, uniamoli alla carne macinata e alla salsiccia e mescoliamo bene. Aggiungiamo il parmigiano e regoliamo di sale e pepe. Posizioniamo l’impasto al centro della fetta di carne ben battuta. Arrotoliamo l’arrosto e rivestiamo con la pancetta. Fermiamo legando con spago da cucina. In una casseruola da forno sciogliamo il burro con due cucchiai di olio d’oliva e l’aglio. Rosoliamo la carne su tutti i lati a fiamma vivace. Grattiamo la scorza di due arance e spremiamo il succo, poi bagniamo con 2/3 del succo e metà scorza, infine mettiamo la casseruola in forno a 200 gradi. Cuociamo per circa 30 minuti. Portiamo nuovamente la casseruola sul fuoco vivace, spolverizziamo con la scorza rimanente e bagniamo con il succo rimasto. Se necessario riduciamo il sugo di cottura. Serviamo l’arrosto con fettine d’arancia fresca e il fondo di cottura. A piacere, completiamo con qualche fogliolina di timo e una spolverizzata di pepe fresco.

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Ultimo dell’anno...

In tavola! La mise en place per la notte

di San Silvestro di Serena Fogli

COME APPARECCHIARE LA TAVOLA PER LA NOTTE DI CAPODANNO

La magia della notte di San Silvestro, i fuochi d’artificio e i piatti della tradizione: l’ultimo dell’anno è un momento molto particolare, una notte in cui si saluta il vecchio per far spazio al nuovo. Se avete deciso di passare questa serata in casa... Non lasciate nulla al caso! Accogliete i vostri ospiti coccolando sia il loro palato che la loro vista: per la notte di San Silvestro la mise en place è un elemento irrinunciabile: e allora scopriamo insieme come apparecchiare la tavola e come realizzare il segnaposto più adatto a questa serata così magica!

Sei a corto di idee per la mise en place dell’ultimo dell’anno? Ti suggeriamo di apparecchiare con gusto, eleganza e un pizzico di originalità: i tuoi ospiti rimarranno piacevolmente colpiti e la serata intorno alla tavola vi traghetterà piacevolmente verso la fatidica mezzanotte. Ma quali accostamenti cromatici scegliere? Come disporre piatti, bicchieri e tovaglioli? Presto detto! Partiamo dalla tovaglia, che sceglieremo bianca o comunque molto chiara: è su questa, infatti, che dovranno risaltare i colori dell’intera mise en place. Oltre alla tovaglia, questa volta utilizzeremo dei runner. Procuratene uno ogni due commensali, prediligendo le tonalità dell’oro: in questo modo illuminerai la tavola, creando un’atmosfera perfetta per la notte di san Silvestro. Posiziona i runner trasversalmente alla tovaglia, così che cadano oltre entrambi i bordi della tavola, unendo virtualmente i commensali seduti uno di fronte all’altro. Passiamo alle stoviglie: scegli sottopiatti in vetro trasparente con bordi dorati e accompagnali a piatti bianchi. Anche i tovaglioli dovranno essere di questa tonalità: arrotolali e annodaci intorno… Un orologio! Si tratta di un’idea originale con la quale sarai in tema con una festa il cui fil rouge è proprio l’attesa per il nuovo anno. Le posate vanno posizionate in tavola con un preciso criterio: la forchetta (o le forchette) vanno a sinistra del piatto, mentre il cucchiaio e i coltelli vanno a destra. Passiamo ai bicchieri: in quest’occasione così speciale i calici sono irrinunciabili. Scegline uno grande per l’acqua e uno più piccolo e panciuto per il vino. Non dimenticarti, ovviamente, del flute per il brindisi! La nostra tavola è quasi pronta: manca solo il centrotavola!

IL CENTROTAVOLA PER L’ULTIMO DELL’ANNO

Il centrotavola perfetto per la mise en place dell’ultimo dell’anno è un oggetto capace di illuminare gradevolmente tutta la tua tavola. Le candele sono perfette: una volta accese, oltre a dar vita a una bellissima atmosfera, saranno in grado di far risaltare tutti gli elementi della nostra mise en place. Creiamo quindi una composizione di quattro candele: su ognuna di queste dovrà comparire un numero cosicché, una volta poste l’una al fianco dell’altra, sulle candele si comporrà magicamente il numero… 2015! Posiziona le candele su un vassoio trasparente e circondale con pigne e rametti di pino: l’effetto è molto scenografico e sarà in grado di donare un tocco di classe alla tua tavola che, ora, è pronta per accogliere tutti i tuoi ospiti!

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… IN FELTRO!

Calze per la

Befana!

Se ti sei stancata delle solite calze pre-confezionate, se hai voglia di qualcosa di diverso e originale… Preparati per tempo all’arrivo della befana con il fai da te! Esistono tantissimi modi per dar vita a oggetti fuori dalle righe per celebrare l’epifania con gusto e creatività.

… CON VECCHI GUANTI!

Hai poco tempo da dedicare al fai da te ma non vuoi rinunciare a una calza della befana originale e diversa dal solito? Ecco un’idea veloce e pratica: una calza realizzata a partire da… Un vecchio guanto! Hai bisogno semplicemente di un vecchio guanto a manopola e di un filo di lana in tinta con la tonalità del guanto. Cuci il nastrino al guanto, posizionandolo all’apertura dello stesso, così potrai appendere la tua creazione al caminetto o alla porta. L’idea in più? Procurati un po’ di bottoni e cucili alla superficie del guanto a mo’ di decoro. Un’idea semplice e veloce per un’epifania originale e… Fai da te!

Il feltro è perfetto per realizzare un’originale calza della befana. Oltre a essere molto resistente, si tratta di un materiale le cui caratteristiche si sposano molto bene alle temperature rigide dell’inverno. Ecco di cosa hai bisogno: un bel rettangolo di feltro rosso, un po’ di bottoni verdi in legno o in plastica, un nastrino colorato, delle forbici, ago e filo o, in alternativa, della colla a caldo. Mettiamoci subito all’opera! Disegna sul feltro la sagoma di una calza e ritagliane due forme. A questo punto dovrai unirle: se te la cavi con ago e filo, cuci insieme le due sagome lasciando aperto il lato superiore, così da realizzare l’apertura nella quale inserirai i dolcetti. In caso contrario puoi utilizzare la colla a caldo: distribuiscila sui bordi di una delle due sagome e poi incollaci sopra la seconda. A questo punto puoi passare alla decorazione, servendoti dei bottoni. Distribuiscili a piacere sulla calza formando righe o maioliche e assicurali al feltro utilizzando ago e filo oppure la colla a caldo. La tua calza è quasi pronta! Non ti resta che applicare il nastrino colorato con cui potrai appenderla al caminetto o alla porta!

… IN CARTA DA REGALO!

Il Natale porta con sé… moltissima carta da regalo! Quest’anno non buttarla, perché si tratta di un materiale utile e molto versatile. Hai mai pensato, per esempio, di utilizzarla per realizzare una coloratissima calza della befana fai da te? Per questo lavoretto hai bisogno di carta da regalo, di colla vinilica o, in alternativa, della macchina da cucire. Sei pronta? Per prima cosa prendi la carta da regalo e stendila sul tavolo; procedi realizzando tante pieghe orizzontali, così da movimentare maggiormente la calza una volta terminata. A questo punto disegna sulla carta la sagoma della calza, e ritagliane due forme. Non ti resta che unire le due parti: puoi cucirle con la macchina a cucire (punto a zig zag) o incollarle utilizzando un sottile strato di colla vinilica sui bordi di uno dei due strati. Applica un nastrino colorato nell’estremità superiore della calza e… Buona epifania!

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SPESA CONSAPEVOLE

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CAPODANNO ANTISPRECO: COMINCIAMO BENE IL 2015 Il 2014 sta finendo e siamo pronti ad accogliere il nuovo anno: tra feste e abbuffate però non dimentichiamoci di spendere il giusto e limitare gli sprechi... Ecco i nostri consigli di Stefano Padoan

L’

arrivo del nuovo anno è sempre una festa: che ci sia il desiderio di voltare pagina rispetto a un’annata un po’ “no” o la speranza che le cose possano continuare a gonfie vele, il classico “rito” della fine del vecchio e dell’avvento del nuovo va celebrato come si deve. Ciò non vuol dire, però, non badare a spese in fatto di pranzi e cenoni ed esagerare a tavola: sarebbe davvero il modo peggiore per iniziare il nuovo anno. Vogliamo “propiziare” il 2015? Partiamo dunque con il piede giusto, proprio dallo stile dei festeggiamenti: una sobrietà che non è sinonimo di tristezza ma di responsabilità, attraverso scelte non “povere” ma intelligenti, che hanno come principale obiettivo la doverosa lotta agli sprechi prima ancora che il risparmio.

ti anche senza ricorrere ad alimenti particolarmente costosi, ma uno strappo alla regola sotto le feste è più che lecito: fondamentale allora combattere la vera pecca delle tavole imbandite italiane, ovvero le quantità spesso eccessive che portano i commensali a non gustare appieno ogni singola pietanza e a volte addirittura a buttare via il cibo. Un primo accorgimento è dunque pensare per tempo al menù, stimando in maniera realistica le porzioni; se, come spesso accade, il numero di portate è più elevato del solito (ma senza esagerare), si possono ragionevolmente prevedere dei piatti non così abbondanti. Per fare ciò facciamo mente locale: com’è andata l’anno scorso? Cosa era piaciuto, cosa era avanzato? Facendo tesoro dell’esperienTANTE PORTATE? za passata pianificare la spesa sarà PORZIONI “REALISTICHE” dunque facile. Per quanto riguarda il Si possono preparare menù ricerca- menù puntiamo più sui primi che sui

secondi: un bis formato da tortellini e risotto ad esempio sazia maggiormente i commensali, che poi non desidereranno troppe portate di carne o pesce, alimenti decisamente più costosi. Durante il pasto è bene servire porzioni piccole, prevedendo eventualmente un “bis” per gli ospiti più affamati: in questo modo si evitano gli avanzi nel piatto, che andrebbero poi buttati. CON GLI AVANZI, FANTASIA E SOLIDARIETÀ Prepariamoci infine a valorizzare il cibo non consumato: attenzione innanzitutto a conservarlo bene, per non vederlo deteriorato dopo poco tempo. Usiamo poi la fantasia in cucina, o rivolgiamoci alle strutture caritative che si occupano della distribuzione di generi alimentari alle persone bisognose... affinché sia un buon anno davvero per tutti.

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POLLICE FAI DA TE VERDE

LA STELLA DI NATALE

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FACILE DA COLTIVARE, ECCO COME FARLA SOPRAVVIVERE FORTE, SANA E ROBUSTA, ANCHE DOPO LE FESTE

on i suoi bei fiori rossi, la stella di Natale rende più colorato e vivace il periodo delle feste. In Italia arrivò solo due secoli fa, quando venne usata per ornare la Basilica di San Pietro. L’Euphorbia pulcherrima, questo il suo nome in botanica, non è difficile da coltivare e sopravvive bene tutto l’anno.

ESPOSIZIONE E TEMPERATURE

La luce è fondamentale per la sopravvivenza di questa pianta. La stella di Natale ha bisogno di quella naturale, quindi è bene collocarla vicino a una finestra in modo che riceva la luce del sole per almeno otto ore al giorno. Bisogna fare attenzione anche alla temperatura, che non deve scendere sotto i 15°C e non superare i 24°C, per evitare di farla seccare. Per questo è meglio evitare di tenerla vicino alle fonti di calore, così come dalle correnti d’aria fredda.

COME E QUANDO INNAFFIARLA

La stella di Natale ha bisogno di pochissima acqua. Essendo di origine messicana, ha bisogno di essere annaffiata solo quando il terreno è quasi asciutto. Per evitare che marcisca, poi, bisogna fare attenzione che non si formino ristagni d’acqua.

IL RINVASO

Dovrete aspettare che le foglie rosse cadano per rinvasare la vostra pianta. Fatelo appena prima dell’arrivo dell’estate, verso maggio. Nel terreno mettete dell’argilla espansa per favorire il drenaggio e scegliete un vaso un po’ più grande rispetto a quello originario, altrimenti otterrete molte foglie e pochi fiori. .

COME FARLA RIFIORIRE

Al termine delle feste, quando saranno cadute tutte le foglie, non buttate via la vostra pianta: farla rifiorire, infatti, è molto semplice. Verso la fine di febbraio tagliate i rami che stanno risbocciando. Tenetela poi all’ombra durante l’estate e a settembre riconcimatela. Alla fine del mese avrete altri bellissimi fiori.

PERCHÉ SI REGALA A NATALE? Una leggenda messicana dà risposta a questa domanda. Secondo quanto si racconta, molti secoli fa – proprio durante la notte di Natale – una povera bambina, priva di mezzi, espresse il desiderio di mostrare a Gesù la propria devozione. Una voce le suggerì di uscire e raccogliere gli sterpi e le erbe accanto alla chiesa. Una volta poste sull’altare, queste si trasformarono in meravigliose stelline rosse.

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di Alice Dutto


CASA DOLCE CASA

ATMOSFERA DI CAPODANNO

COME DECORARE LA CASA PER IL CENONE: TUTTI I DETTAGLI A CUI FARE ATTENZIONE. DALLE TENDE ALLA TAVOLA, FINO ALLE DECORAZIONI DA APPENDERE

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er la festa del 31 dicembre, non potrete avere ancora in salotto la candela a forma di Babbo Natale o il calendario dell’Avvento appeso in cucina. È il momento di aggiungere qualche dettaglio legato all’ultimo dell’anno per accogliere i vostri ospiti e festeggiare insieme l’inizio del 2015.

PARTY A TEMA

La prima regola è quella di scegliere un soggetto per la cena (e quindi anche per la festa). Potreste pensare a un personaggio o all’evento che più hanno

caratterizzato l’anno passato. Oppure, per semplificare, potete orientarvi su un colore o su una parola. Una volta che l’avrete scelto, tutto dovrà ruotarvi attorno: dalle decorazioni al menu.

LE DECORAZIONI

La buona notizia è che non dovrete andare a comprare nuove decorazioni: potrete riciclare in parte quelle natalizie o farne alcune con le vostre mani. Le luci dell’albero, ad esempio, possono essere spostate sulle mensole per creare l’atmosfera della festa. Sostituite i vasi che avete riempito con le palline di Natale con decorazioni glitterate, oppure con frutta secca come noci e mandorle. Un’altra idea veloce ed economica è quella di mettere in casa tanti palloncini colorati: li troverete facilmente nei negozi specializzati. Non dimenticate poi di comprare del vischio da appen-

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di Alice Dutto

dere sopra alla porta: chi ci passerà sotto avrà il dovere di baciare un altro ospite della festa!

LA TAVOLA

Dopo aver pensato alla casa, passate alla tavola dove si svolgerà la cena dell’ultimo dell’anno. Cominciate dai segnaposto: con il melograno, vischio e lenticchie per portare fortuna, oppure fatti a mano, con pigne e rami dorati. Fate attenzione ad abbinare bene i vari colori, scegliete una tovaglia in tema con la festa – magari dorata o rossa – e un centrotavola in bianco, rosso o verde, ideal se con l’aggiunta di frutta dorata. Curate ogni dettaglio, come i portacandele che possono essere realizzati con dei barattolini di vetro. Come augurio di buona fortuna, mettete sotto ogni piatto un biglietto della lotteria, chissà che qualcuno non riesca a vincere!

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GENITORI E FIGLI

LA FAVOLA DEL

NATALE

di Federico Crisalidi PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA

Quel pizzico di magia che porta con sé il Natale rende incantato il mondo dei nostri figli e per una notte sogno e realtà si incontrano

E

cco arrivato il Natale, un momento magico per grandi e bambini: le luci scintillanti e le palline colorate sull’albero, la casa e la città addobbate a festa, la trepidante attesa dei giorni precedenti perché tra poco arriverà proprio lui... Babbo Natale! E poi ci sono le renne, gli elfi, i folletti, la Befana... insomma, il Natale è la festa per eccellenza dei bambini, è un periodo speciale perché mette in scena, nella sua realtà quotidiana, un aspetto essenziale del suo mondo interno, ovvero il pensiero magico. La visione del mondo dei bambini è influenzata

dalla loro capacità immaginativa e dalla predilezione a credere a personaggi inventati. I personaggi immaginari proposti dal mondo degli adulti stimolano l’immaginazione dei bambini e consentono loro sia di conoscere il complesso mondo in cui vivono sia di superare attraverso l’aiuto di questi amici magici le loro piccole angosce. Il mondo fantastico rappresenta il loro mondo interiore, complesso e incomprensibile per l’adulto, ma funge da scudo protettivo contro i problemi di un mondo ancora troppo grande per loro.Pertanto, i genitori dovrebbero riflettere sul significato

CONSIGLI PER I GENITORI Finché il bambino sta al gioco, stateci anche voi Finché il bambino ci crede, è bene lasciarlo credere e mostrare di crederci, chiedendo anche la complicità di chi sta intorno. Gli adulti non dovrebbero viverla come una “bugia” bensì come un modo per alimentare la sua fantasia e quindi contribuire, anche in questo modo, al suo sviluppo cognitivo e affettivo e soddisfare un suo bisogno psicologico. Quando si mostrerà pronto potrete dirgli la verità Questo accade generalmente con l’inizio delle elementari: a quel punto, gli si può confermare che in realtà si è trattato di un meraviglioso gioco a cui è bello credere, che fa sognare. Potete dir loro che anche voi ci credevate da piccoli e che è stato un bellissimo sogno anche per voi. È di fondamentale importanza che i genitori accompagnino i figli nella comprensione di questa realtà, rispettando i loro tempi e le loro curiosità, senza imporre alcuna crescita ed alcuna verità. Anche se il bambino ha smesso di credere a Babbo Natale, non smettete di ricreare la “magia” del Natale Continuate a preparare l’albero e rispettate le tradizioni della vostra famiglia, perché è importante far capire al bambino che i riti familiari sono in grado di far vivere altrettanta magia, di rendere le festività un momento speciale di condivisione e gioia.

PER DIRE LA TUA O CHIEDERE CONSIGLI AI NOSTRI ESPERTI  Scrivi a Redazione Adesso, via Nino Bixio 7, 20129 Milano  redazione@edizioniadesso.com  Chiama il NUMERO VERDE GRATUITO 800 32 33 00

che ha, per lo sviluppo emotivo dei loro bambini, credere in Babbo Natale. Si tratta di una figura fondamentale nella mente di un bambino: è positivo e benevolo, dispensa gratuitamente gioia e appagamento dei desideri. È l’immagine dell’uguaglianza che arriva per tutti i bambini del mondo: rappresenta la bontà e la generosità. Ispira anche tanta tenerezza l’idea che un uomo così anziano, con la barba bianca, arrivi da un paese lontano e, sfidando il freddo polare, trascorra un’intera notte a distribuire giocattoli senza chiedere nulla in cambio.


PSICO

ADESSO

COME SOPRAVVIVERE

ALLO STRESS NATALIZIO Da periodo festoso e rilassante a fonte di angoscia, depressione e stress, le festività, per molti, sono diventate un vero e proprio incubo. Scopriamo il modo migliore per trascorrerle più serenamente

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a periodo festoso e rilassante a fonte di angoscia, depressione e stress, le festività, per molti, sono diventate un vero e proprio incubo. Scopriamo il modo migliore per trascorrerle più serenamente Sin da piccoli impariamo che il Natale è la festa più attesa e magica dell’anno: tutti sono più buoni, impegnati alla ricerca di regali da donare alle persone care, a realizzare feste calorose e pranzi pantagruelici che rimarranno negli annali per molto tempo. Crescendo, però, il Natale perde il suo fascino, e il periodo festivo viene catalogato non solo come sopravvalutato, ma anche come potenzialmente nocivo per la salute. Lo stress legato alle festività è, infatti, sempre più diffuso e fonte di disagio per molte persone. Tutto ciò che prima sembrava essere un piacere è diventato fonte di stress: i regali, le riunioni con i familiari, la preparazione delle cene. Perché questo cambio di prospettiva? Molto dipende dalle aspettative da cui ci si sente investiti; la magia presente negli occhi di un bimbo davanti all’idea del Natale, svanisce in un adulto che si aspetta di iniziare un periodo di corse contro il tempo per cercare regali per persone a cui spesso non è minimamente legato, di cene con parenti che non sente durante l’anno e con cui deve tassativamente andare d’accordo nell’ottica di essere tutti più buoni. Il fatto di dover dimostrare ancora più degli altri giorni il proprio valore nell’ottica di non sfigurare con il regalo sbagliato, o manifestando un umore non troppo festaiolo, aumenta lo stato di ansia e il disagio, mano a mano che i giorni festivi si avvicinano. Le corse per trovare il regalo perfetto generano stress, la successiva presa di consapevolezza che forse quel regalo tanto perfetto non è, influisce negativamente sull’umore e sull’autostima. E una volta terminate le festività, si sviluppano vissuti di delusione ripensando a quanto accaduto e a quanto sia stato lontano dall’ideale perfetto presente

nella mente; a ciò si vanno ad aggiungere i sensi di colpa per tutti i soldi spesi per i regali e per il cibo ipercalorico assaggiato durante le varie cene con parenti e amici. Diversa è invece la situazione di chi si trova in una condizione di solitudine, che nel periodo delle festività si trova a rivivere con nostalgia ricordi di Natali passati, trascorsi in compagnia degli affetti più cari e al confronto dei quali la realtà attuale diventa triste e dolorosa. Ad aggiungersi a ciò è inoltre evidente che il Natale, trovandosi nel calendario alla fine dell’anno in corso, rappresenta anche un momento di bilanci e di revisione dell’anno, svelando così aspettative deluse e progetti non realizzati. Tutto ciò comporta un considerevole peggioramento del tono dell’umore in concomitanza con il periodo festivo, un aumento della sintomatologia ansiosa, dell’insonnia e di somatizzazioni quali emicrania, al punto che le richieste di aiuto delle persone nei periodi immediatamente successivi alle feste sono sempre in costante aumento. Per salvarsi dallo stress derivante dal Natale è necessario ridimensionare le proprie aspettative, ritornare all’idea che si tratta di una giornata che non deve essere speciale ad ogni costo, e considerare unicamente i veri affetti, limitando ad essi attenzioni e frequentazioni.

di Silvia Coldesina PSICOLOGA

VADEMECUM PER FESTE PIÙ SERENE 1 Autorizzarsi a declinare inviti di persone che non si ha interesse reale a frequentare: accettare per sentirsi più buoni contribuisce solo a creare malessere 2 Concedersi di manifestare il proprio reale stato d’animo senza sentirsi in colpa 3 Evitare pranzi e cene infiniti, meglio inframezzarli con passeggiate all’aria aperta 4 Ricordare che la festività è anche un momento di pausa dal lavoro, perciò è importante trovare lo spazio per rilassarsi 5 Evitare di fare propri gli ideali proposti in quei giorni dalla TV, poco realistici e mai raggiungibili.

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SALUTE

LA DIETA MEDITERRANEA BATTE TUTTI

Frutta, verdura, pesce e carni bianche: due studi rilanciano la bontà dello stile alimentare italiano, utile anche contro ictus e obesità. Quando la scelta del cibo di qualità conta più della semplice riduzione calorica

I

nutile inventarsi diete strane o bizzarre rinunce: il segreto per mangiare bene ce l’abbiamo sotto gli occhi, ed è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Si chiama dieta mediterranea. Non si contano oramai gli studi che dimostrano i vantaggi per la salute del buon cibo italiano, come testimonia tra l’altro l’età media del nostro paese: gli italiani, assieme ai giapponesi, sono infatti il secondo paese più longevo al mondo, con una media di 82,7 anni. Negli ultimi anni, secondo l’Ocse, i due paesi sono stati superati di un soffio dalla Svizzera, anche grazie alla qualità dell’ambiente e all’efficienza del servizio sanitario elvetico. Dopo di noi ci sono, nell’ordine, Islanda, Spagna, Francia, Australia, Svezia, Israel, e Norvegia.

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di Fabio Quinto

LO STUDIO SPAGNOLO L’ultima ricerca che testimonia la bontà della dieta mediterranea arriva dall’Hospital Clinic di Barcellona, che ha condotto uno studio su 7.500 soggetti, seguendoli per ben 5 anni. «Si tratta della ricerca più estesa, chiara ed evidente per indagare il tipo di protezione sull’apparato cardiocircolatorio svolta dai cibi tipici della dieta mediterranea», spiega Remon Estruch, che ha diretto la ricerca. Dallo studio emerge che i consumatori di abbondanti quantità di olio extravergine d’oliva o noci hanno registrato un rischio inferiore del 30% di incorrere in problemi cardiovascolari rispetto a chi seguiva invece un’alimentazione a basso contenuto calorico. La dieta mediterranea è un modello gastronomico inesistente “in natura”, è bensì ispirato alle diete di quattro paesi: Italia, Spagna, Grecia e Marocco.

Dove l’alimentazione è basata su cereali, frutta, verdura, pesce, pollo, fagioli, salsa di pomodoro, insalate. Ma anche un bicchiere di vino, piccole quantità di dolci e carni rosse, senza mai esagerare. E soprattutto tanto olio extravergine d’oliva. LA RICERCA INGLESE Oltre all’effetto anti-ictus, una ricerca inglese ne ha evidenziato gli effetti positivi anche contro l’obesità. Secondo i medici del National health service, «la dieta mediterranea è il modo migliore per affrontare il problema dell’obesità. Molto più del tradizionale “conteggio delle calorie” e delle diete a basso contenuto di grassi». Gli autori dello studio criticano l’ “industria delle diete” per l’approccio focalizzato sulla restrizione calorica piuttosto che su «una buona alimentazione».


AMICI ANIMALI

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BOTTI DI CAPODANNO

PROTEGGIAMO I NOSTRI ANIMALI P

La notte di San Silvestro si avvicina e con essa i rumori di petardi e fuochi che traumatizzano i nostri pet. Ecco come salvaguardarli di Marta Cerizzi

iù si avvicina l’ultimo dell’anno e più frequente è lo scoppio di botti che fanno sobbalzare e infastidiscono. Avrai tuttavia notato che chi è terrorizzato da questi rumori improvvisi e fragorosi è soprattutto il tuo amico a quattro zampe. I cani, dotati di un udito più sviluppato rispetto al nostro, reagiscono al rumore scappando o manifestando comportamenti fobici e ansiosi: vediamo cosa si può fare per proteggerli e ridurne lo stress. UDITO SVILUPPATO E RICORDI DOLOROSI L’udito del cane è molto sensibile: a differenza dell’orecchio umano, quello del cane è in grado di percepire frequenze più elevate e suoni emessi fino a quattro volte più lontano. Ma non solo: i cani percepiscono alcuni rumori come particolarmente fastidiosi a causa di ciò che rappresentano o possono evocare. Un comportamento eccessivamente pauroso e ansioso, a seguito dello scoppio di un petardo, può essere legato, ad esempio, a brutti ricordi o a una mancanza di esperienza fatta da cucciolo. MAI DA SOLO Ma in pratica che cosa puoi fare perché il tuo pet superi indenne la notte

di San Silvestro? Innanzitutto non devi lasciarlo solo in giardino bensì al riparo, in casa, insieme a te e a persone che conosce. Infatti occorre assolutamente ridurre al minimo la possibilità di un’eventuale fuga a seguito dello scoppio di fuochi d’artificio e botti: atterrito dal rumore il cane potrebbe saltare una recinzione o trovare un’altra via di fuga e correre per strada in preda al panico perdendosi o, peggio ancora, rimanendo vittima di un incidente. UN AMBIENTE RILASSATO È importante ricreare un ambiente protetto, tenendo chiuse le finestre e le persiane: può essere d’aiuto tenere accesa la radio o la televisione su un programma tranquillo in modo da attutire i rumori dei petardi provenienti dall’esterno. Si può anche scegliere di mettere della musica come sottofondo, meglio se con un ritmo soft e non troppo incalzante. Il cane va lasciato libero di rifugiarsi dove preferisce anche se si tratta di un posto, come ad esempio il tuo letto, che di solito gli è vietato: per questa volta si può fare un’eccezione. Cerca infine di mantenere un atteggiamento sereno e rilassato evitando di riempire continuamente di carezze e coccole il cane: va bene tranquillizzarlo ma non esagerare!

TRANQUILLANTI SI O NO? Evita di somministrare di tua iniziativa dei tranquillanti al cane a meno che non si tratti di una terapia farmacologica specificatamente prescritta dal veterinario. Al limite puoi ricorrere all’uso dei Fiori di Bach spruzzando, nei momenti di maggiore tensione, il Rescue Remedy: anche in tal caso però è sempre meglio consultare il veterinario.

RISPETTA IL COPRIFUOCO È assolutamente sconsigliato portare a passeggio il cane nelle ore precedenti e successive alla mezzanotte.Fallo nel tardo pomeriggio o nella prima serata, tenendolo saldamente al guinzaglio, perché potrebbero scoppiare dei botti all’improvviso oppure il cane potrebbe avvicinarsi a un petardo rimasto inesploso..

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zodiaco & oroscopo pet

Federica Farini foto Ray Banhoff

Un libro di astrologia “psicologica” applicata agli animali domestici… ma utile anche a riflettere su carattere e atteggiamenti di noi esseri umani nelle relazioni con gli altri esseri viventi Astrobau & Astromiao, astrologia applicata all’universo animale - di Federica Farini www.federicafarini.it, Paco Editore, 208 pagine, 16,00 euro Il manuale fornisce in base ai dodici segni zodiacali formato “pet” il profilo, il carattere e i gusti del quattrozampe del segno, le affinità dell’animale con i 12 segni dello zodiaco dei proprietari umani e il ritratto astro-psicologico del proprietario umano nato sotto lo stesso segno. Giochi, consigli per l’ambiente domestico, discipline ludiche o sportive per i vostri amici quadrupedi, il tutto interpretato secondo la “luce delle stelle”. Non avete animali domestici in casa? Non importa: per ogni segno zodiacale il libro descrive infatti anche una carrellata di personaggi famosi, che si sono distinti nella storia, nel cinema e nello spettacolo anche per il loro amore verso gli animali o come protagonisti di divertenti aneddoti. Nella sezione che chiude il libro - intitolata astri & real life - vengono inoltre raccontati gli oroscopi di coppia di alcuni vip italiani insieme al loro animale del cuore: Giuliano Palma, Giulia Salvi di Virgin Radio, Donatella Rettore ed Enzo Iacchetti. Tratto dall’omonima rubrica condotta da Federica Farini per Radio Bau & Co. www.radiobau.it, la web radio del Gruppo Finelco interamente dedicata agli animali, il libro destina i suoi proventi al Fondo Amici di Paco www.amicidipaco.it, da anni impegnato nella lotta contro il randagismo, a sostegno di canili e gattili italiani. Il libro è acquistabile e-ordinabile in tutte le librerie italiane e nei bookstores online.

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ARIETE (21 marzo - 20 aprile) È il pioniere dello zodiaco. Vivace, ribelle, irruento, come la sua stagione di riferimento: la primavera che “esplode”, come suggerisce il pianeta guida Marte. Agisce di impulso, il suo entusiasmo è incontenibile, sincero, genuino, affettuoso. Adora guidare famiglia e simili, stare sempre “davanti” al branco: non a caso è il primo segno dello zodiaco. Trovato il compromesso con l’autorità si comporta in maniera divertente e spiritosa: è un bonaccione. Il suo peggior difetto è la disobbedienza, tende a non ascoltare, ma è eroico, al limite del temerario. Si infila nei guai, corre veloce e, se cane, è perfetto per gare di Agility, lancio e riporto di oggetti. Si affatica facilmente complice la sua irrequietezza. Odia barriere, porte e cancelli. Il suo luogo preferito? Il parco. Il colore perfetto per lui? Rosso, come il coraggio che arde nel suo cuore, tratto tipico del suo elemento zodiacale: il fuoco. OROSCOPO 2015 - Parola chiave: RICOMPENSA 2015 gioia e affetto. La stagione dell’amore è perfetta per trovare il compagno-a di zampa, circondandosi di cuccioli festosi. Grazie a Urano e Giove in Leone, che sorreggono allegria e buonumore, il benessere coinciderà anche nell’aumento di peso. Ottimi i corsi di apprendimento nella prima metà dell’anno, con Saturno nell’amico Sagittario. TORO (21 aprile – 20 maggio) È il pigro e coccolone dello zodiaco: pacifico e affettuoso, come il suo pianeta guida Venere suggerisce. L’indole è calma e abitudinaria. Goloso e dormiglione: non chiedetegli di eccedere nello sport…vi guarderà stupito e punterà le zampe per non procedere. Perfette le scampagnate senza fretta, per annusare e scoprire prati e boschi. Il pet Toro è possessivo, sia dei suoi effetti personali che nei confronti delle persone. Se cane, potrebbe essere un perfetto esemplare da guardia o difesa. Tenace e testardo se convinto di qualcosa, ma anche dolce e avvolgente come la sua stagione di riferimento: la primavera. Il suo luogo preferito? Il letto o il divano dei proprietari. Il colore perfetto? Il verde della natura, elemento zodiacale: la terra. OROSCOPO 2015 - Parola chiave: ORDINE Il 2014 ha messo alla prova la proverbiale pazienza e affabilità dei pet Toro, ma il 2015 regala stabilità e relax, affievolendo il nervosismo e rimettendoli in salute. Con Saturno fuori dall’opposizione, anche la voglia di allegria aumenta: da settembre in poi, con Giove nell’amica Vergine, anche i pet Toro in cerca di casa avranno una nuova famiglia.


GEMELLI (21 maggio – 21 giugno) È il simpatico dello zodiaco, curioso e vitale, il “cucciolo” per eccellenza, come suggerisce il simbolo zodiacale dei gemelli bambini. Il pianeta guida, Mercurio, sottolinea la creatività e la comunicazione, rendendolo un pet brillante, ingegnoso, intuitivo, socievole. A volte capriccioso e scostante, ma sempre divertente: ama stare al centro dell’attenzione e intrattenere. Detesta l’indifferenza dei suoi proprietari! A volte frenetico, svelto e scattante, se cane, è ideale nelle discipline di velocità, Agility, salti e perfino e tuffi in acqua. No a compiti che necessitino di troppa pazienza e costanza: la sua distrazione è all’ordine del giorno. Il suo luogo preferito? Il salotto di casa, dove relazionarsi con bipedi, quadrupedi e…tecnologie. Il colore perfetto? Il giallo, frizzante come i raggi del sole che splendono attraverso il suo elemento zodiacale: l’aria. OROSCOPO 2015 - Parola chiave: COSTANZA Il 2015 richiede ai pet Gemelli di diventare un po’ più maturi: Venere e Urano sorreggono cambiamenti e buonumore, ma è il mese di settembre - con Giove in ingresso in Vergine e Saturno nell’opposto Sagittario - che sancisce l’inizio dell’impegno. Rinunciate a inutili fughe. CANCRO (22 giugno – 22 luglio) È il casalingo dello zodiaco: timido, sensibile e volubile come il suo pianeta governatore, la Luna. È “mammone” e attaccato a ciò che appartiene al passato e alla famiglia. Perfetto animale da casa, felice di essere protetto tra le mura domestiche. Non ama il chiasso, adora dormire su letti morbidi e come i bambini a volte fa i capricci. Non lasciatelo in disparte, detesta la solitudine. Si dimostra fedele e non vive con serenità i cambiamenti. L’indole è tranquilla, ma se ferito diventa permaloso e sa essere dispettoso. Potrebbe provare attrazione per l’acqua, meglio quella più calma dei laghi. Se cane, è quindi perfetto l’addestramento integrato con il nuoto… ma armatevi di pazienza e coccole. Il suo luogo preferito? Cuccia, divano o letto dei famigliari. Colore suggerito? Il bianco, delicato e puro come il suo elemento zodiacale: l’acqua. OROSCOPO 2015 - Parola chiave: ARMONIA Nella prima parte dell’anno Saturno e Giove nell’elemento fuoco rendono i pet Cancro lucidi e intuitivi: un fiuto infallibile. Senza eccedere nei cambiamenti - Urano in Ariete e Plutone in Capricorno consigliano di evitare avventure pericolose, sì a giri cittadini… leggerezza e mondanità. LEONE (23 luglio – 23 agosto) È il padrone di casa o leader dello pet-zodiaco: fiero e individualista come il suo pianeta guida, il Sole, centro del sistema solare. Come la piena estate, stagione di riferimento, è appassionato, rumoroso, vitale, gioioso. L’indole è generosa, fedele e pronta a proteggere amici e famiglia. Guai a tradirlo o ferirlo in pubblico: è orgoglioso e permaloso. Non è geloso ma territoriale: fondamentale che i proprietari rispettino i suoi spazi e tran tran: non svegliarlo quando desidera dormire, servirlo e coccolarlo. È un pet vanitoso e comodo: se cane, premiato e ricompensato, si impegnerà con coraggio in compiti ardui…come quello di cane poliziotto. A volte drammatizza e mugola per attirare attenzione. Il suo luogo preferito? L’intera casa padronale. Il colore perfetto è l’arancio, allegro come il suo elemento zodiacale: il fuoco.

VERGINE (24 agosto – 22 settembre) È l’educato, il pet più composto dello zodiaco (quando desidera lui). Devoto, riservato e coscienzioso come Mercurio, suo pianeta governatore, che stimola una sviluppata intelligenza. Di indole pulito e ordinato, ideale come animale domestico, a patto che non stravolgiate la sua perfetta routine di orari fissi per cibo, uscite e nanna. Paziente con i bambini, introverso e poco espansivo, potrebbe esplodere in ansia in caso venisse forzato alla fretta o a compiti specifici. Attento, apprende facilmente per osservazione: lasciatelo libero dei suoi spazi e tempi, e, se cane, vi sorprenderà per la capacità di accompagnamento di persone non vedenti, guida di capi di bestiame o ricerca di oggetti… anche un delizioso tartufo. Non è un animale scapicollato, amante dell’eccitazione o dei pericoli. Il suo luogo preferito? Bagno e cucina, dove controllare che l’ordine e l’efficienza funzionino sempre. Il colore perfetto? Il grigio, come la proporzione e l’armonia dei principi del suo elemento zodiacale: la terra. OROSCOPO 2015 Parola chiave: ORGANIZZARE 2015 uguale novità per i quattrozampe Vergine. Affetto nella seconda metà dell’anno, allegria e feste con Giove nel segno. È Saturno quadrato dal Sagittario che appesantirà il movimento apportando un po’ di frenesia. Mantenendo la calma, e concesse abbaiate o rosicchiate dispettose, tutto filerà per il meglio. Campioni in vista?

OROSCOPO 2015 - Parola chiave: PIACERE Se il 2014 è stato un anno faticoso e impegnativo, il 2015 regala la sudata e attesa ricompensa, con Giove nel segno e Saturno in aspetto favorevole. Venere in Ariete e poi in Leone apportano relax, giochi e divertimento soprattutto estivi. Con Urano favorevole, alla mano e meno altezzosi…pet irresistibili, simpatici e popolari.

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BILANCIA (23 settembre – 22 ottobre) È l’esteta dello zodiaco. Aggraziato, gentile, affettuoso come il suo pianeta guida suggerisce: Venere, dea della bellezza e dell’amore. Come la sua stagione di riferimento, l’autunno, il temperamento del pet Bilancia è pacato (solo in apparenza), in costante ricerca di armonia nel suo ambiente e tra bipedi e quadrupedi, caratteristica che lo rende un animale relazionale. Non occorre sgridarlo con forza perché è sensibile. Spesso indeciso e titubante sui compiti di apprendimento, non ama particolarmente gli sport sfrenati, preferendo gli ambienti più “umani”. Perfetto candidato per concorsi di bellezza, portamento e sfilate. Il suo luogo preferito? Un comodo salotto di classe. Il colore perfetto? Toni pastello, come l’impalpabile leggerezza del suo elemento zodiacale: l’aria. OROSCOPO 2015 Parola chiave: NOVITÀ Dopo il mare in tempesta del 2014, il 2015 ha il sapore della crocchetta preferita. Anche se Urano in Ariete e Plutone Capricorno restano ostili – ricordando che fatica e pazienza sono sempre necessarie per il cambiamento - con Giove, Venere e Saturno a favore la bellezza e l’amore peloso la faranno da padroni. Coraggio e forza per gare anche di moto... campioni di Agility?

SCORPIONE (23 ottobre al 22 novembre) È il passionale dello zodiaco: diffidente e guardingo di primo acchito, forte, prestante, ribelle, deciso e intelligente, come comandano i suoi pianeti guida, Marte e Plutone. Appare introverso, ma una volta raggiunta la confidenza e la fiducia nei confronti dei famigliari, dimostra con gioia attaccamento, lealtà e riconoscenza, proteggendoli e amandoli profondamente. Se cane è abile nei compiti complessi, ma obbedisce solo se convinto di volerlo fare: mai alzare troppo la voce, meglio evitare scontri per non generare aggressività e rotture irreparabili. L’istinto predatorio è molto marcato, regalando campioni di fiuto e caccia, ma non si nega nemmeno per una battuta a nascondino. Il suo luogo preferito? Una dimora antica, magari un castello, pieno di stanze dove nascondersi. Il colore perfetto? Viola, intenso come le profondità del suo carattere ed elemento zodiacale: l’acqua. OROSCOPO 2015 - Parola chiave: FORZA Con Giove nel duro Leone, fino a metà agosto, l’umore prevalente è quasi sempre serio e molto impegnato per eventuali prove o lezioni. Qualche acciacco, ma l’allegria torna da metà agosto in poi, con l’ingresso di Giove in Vergine: pause in compagnia in una salutare e festosa confusione. Dall’estate in poi anche il cuoricino peloso si risveglia. SAGITTARIO (23 novembre – 21 dicembre) È l’avventuriero dello zodiaco, perfetto per viaggi e spostamenti. L’indole è festosa, allegra, generosa, proprio come il suo pianeta governatore, il più grande del sistema solare: Giove. Di imponenti dimensioni o di elevata altezza, è un animale semplice, genuino, maldestro, portato per disattenzione a combinare pasticci, nella sua sferzata di simpatia, ma sa sempre come cavarsela. È socievole e lo sportivo dello zodiaco: amante dell’aria aperta, se cane, delle corse (senza guinzaglio), riporto di oggetti come palline e bastoni. Con il gioco e il divertimento lo manterrete attento e interessato per compiti di accompagnamento anche per le persone con problemi. Vorace e mangione. Il suo luogo preferito? Il mondo intero. Il colore perfetto? Turchese, come la vastità di cielo e mare, immense come l’energia del suo elemento zodiacale: il fuoco. OROSCOPO 2015 - Parola chiave: SCOPRIRE Scorribande per il 2015: l’anno riserva un buon compromesso tra occasioni di incontri-viaggi-fortuna, insieme alla famiglia a due zampe, in abbinamento a un costante impegno e addestramento nell’educazione e nei corsi. Saturno sosterà nel segno affinando i cinque sensi, importanti per aiutare tutti: anche l’affetto è strepitoso.

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CAPRICORNO (22 dicembre – 20 gennaio) È il maturo dello zodiaco: serio, affidabile, costante, come infonde Saturno, pianeta guida che lo rende perfetto per prove e responsabilità. Prima di entrare in confidenza appare un po’ chiuso e freddo, riflettendo nel carattere la stagione che lo vede nascere: il pieno inverno. Una volta assodato che si può fidare, il pet Capricorno rompe la sua corazza rigida e svela il suo completo affetto. Perseverante e metodico, se cane è idoneo per esercizi di resistenza e forza, soprattutto in climi rigidi, come per esempio il traino della slitta. È dotato di struttura ossea e fisica armoniosa. Il suo luogo preferito? Anche il pavimento di casa, purché vicino al proprietario: è un’anima semplice. Il colore perfetto? Il nero, elegante ed essenziale come la sua personalità. Fedele e lento come l’elemento zodiacale che lo rappresenta: la terra. OROSCOPO 2015- Parola chiave: LEGGEREZZA L’anno 2015 vede gli animali Capricorno addestrati e temprati dall’anno trascorso: nessuna scalata o cerchio di fuoco può più spaventarli? Riposo, svago, sane corse al parco per riappropriarsi della gioia di vita insieme ai famigliari a due zampe. Da metà agosto, con l’ingresso di Giove nella cugina Vergine, la voglia di viaggi e divertimento si impennerà alle stelle. Non siete più voi!

PESCI (20 febbraio – 20 marzo) È il romantico dello zodiaco. Fantasioso e distratto come il suo pianeta guida: Nettuno. Il simbolo del segno sintetizza il suo carattere (i due pesci che nuotano in direzione opposta): spesso diviso tra due polarità, a volte attento, altre troppo sensibile, pigro ma anche iperattivo, talvolta amorevole, ma anche scostante. Con il proprietario vive un legame totale, a tratti simbiotico, nel bene e nel male. Se cane non dovrebbe essere particolarmente portato per ruoli di guardia, in quanto potrebbe distrarsi o dare confidenza agli estranei: per lui la vita è sempre un gioco. Se offeso o arrabbiato diventa un vero birbante. Minuto e grazioso. Andare in barca, sguazzare in mare, in ruscelli e nella vasca di casa potrebbero renderlo felice. Il suo luogo preferito? Bagno o camera da letto. Il colore perfetto? Azzurro o verde mare, come i toni dell’elemento zodiacale a cui appartiene: l’acqua. OROSCOPO 2015 Parola chiave: QUOTIDIANITÀ Particolarmente lucidi e attenti nella prima metà del 2015, solitamente invece più sbadati, sarete obbligati da Saturno a compiti di responsabilità e attenzione: stimoli costanti, anche quando preferireste sonnecchiare. Coraggio, regole e costanza premieranno alla grande chi si mostrerà più ligio al dovere.

ACQUARIO (21 gennaio – 19 febbraio) È l’imprevedibile dello zodiaco; anticonformista come il suo primo pianeta guida Urano, determinato e sicuro come il secondo: Saturno. Sempre impegnato ad annusare l’aria per scoprire, si dimostra sveglio, perspicace, dinamico. Il suo carattere è talmente indipendente da passare a volte per indifferente. Il suo nemico per eccellenza è la routine: se cane, quando possibile, lasciatelo libero dal guinzaglio. Lo vedrete interagire con tutti in amicizia, dai suoi simili agli esseri umani. Di natura è ubbidiente, ma se forzato in qualcosa che non ama potrebbe scegliere… la fuga! Idoneo per compiti di esplorazione di superfici all’aperto. Il suo luogo preferito? Il giardino. Il colore perfetto? Il blu del cielo, universale e spirituale come l’elemento zodiacale a cui appartiene: l’aria. OROSCOPO 2015- Parola chiave: GRUPPO 2015, che liberazione per i quadrupedi Acquario! Con Saturno in sosta nel Sagittario il morale, le capacità e i premi arrivano. Ancora qualche passaggio difficile di salute e contro la vostra cocciutaggine, ma da settembre in poi, con lo spostamento di Giove dal Leone e il suo ingresso in Vergine… comode poltrite e sano relax, amati finalmente anche da voi che siete sempre in giro.

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ADESSO

OROSCOPO 2015 PERSONAGGI

Nella prima parte del 2015 il cielo sarà carico dell’energia del Trigono dell’elemento Fuoco: con il passaggio di Giove nell’ottimista segno del Leone (sostenuto da Urano in Ariete e Saturno in Sagittario), a sommarsi alla lunga sosta di Venere in Leone da giugno ad ottobre, metà dell’anno zodiacale si presenta all’insegna dell’entusiasmo, di slanci (a volte eccessivi e rischiosi) e voglia di rivalsa per uno zodiaco che metterà l’anima per raggiungere la propria felicità. Necessaria e benvoluta sana leggerezza, ma ci pensa il severo Saturno a rispolverare il concetto di limite e sacrifici, a chi è stato superficiale e non si è ancora impegnato a sufficienza nei propri obiettivi, ritornando sui suoi passi in Scorpione, da metà giugno a metà settembre. Ecco allora una seconda metà del 2015 dove il concetto di piacere verrà per forza riequilibrato, complice anche l’ingresso di Giove in Vergine, da agosto in poi, inseguito da Marte e Mercurio in Bilancia sempre in baruffa stellare di Plutone in lotta con Urano: ricordiamoci di essere fallaci, impariamo dalla misura e dall’umiltà. Pace, calma e parsimonia sono spesso il miglior antidoto per raggiungere l’armonia delle scelte a venire.

Ariete

2015 felicità per i nativi Ariete: cuore e famiglia al centro. Aprile è l’inizio della stagione dell’amore, con Venere nel segno, così fino all’estate: troverete il partner ideale, circondandovi (per i più arditi e per chi lo vorrà) di figli o bambini. Con Giove in Leone, che spinge all’allegria e l buonumore (era ora), il benessere si rifletterà anche nella linea, più morbida e rilassata rispetto ai lifting forzati del 2014. Sicuri e determinati anche nella sfera lavorativa, le novità saranno sulla cresta dell’onda, per cambiamenti che giungeranno come premi post fatiche di Ercole: Saturno vi aiuta infatti dal Sagittario, in trigono con il favoloso Urano nel vostro segno: quanto fuoco arde fuori e dentro di voi. La casa nove sprona a scoprire terre straniere, ricche di nuove culture e ambienti sconosciuti: qualche trasferimento potrebbe anche avvenire – magari non definitivo - giusto il tempo di far assaggiare la vostra presenza. Qualche caduta in autunno, colpevoli Marte e Mercurio nell’opposta Bilancia…ma l’equilibrio vincerà contro ogni fastidio.

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Elemento: Fuoco

Motto del 2015: Ricompensa Ariete a chi? Simona Ventura, Flavio Briatore, Lady Gaga, Alfonso Signorini, Kristen Stewart, Fabrizio Corona


Leone PERSONAGGI

ADESSO

Come gli astri possono essere abbinati alle suggestioni dei cinque sensi e alle bellezze di un territorio ricco di simboli, arte e storia? Ve lo racconta il libro di astrologia in chiave culturale “IN VIAGGIO CON GLI ASTRI - Itinerari zodiacali”, Federica Farini www.federicafarini.it Hematena Edizioni www.hermatena.it, 64 pagine, 9,00 euro Quattro elementi per raccontare l’energia vitale con gli occhi dei dodici segni zodiacali: Il fuoco per amare (Ariete, Leone, Sagittario), la terra per nutrirsi (Toro, Vergine, Capricorno), l’aria per volare (Gemelli, Bilancia, Acquario), l’acqua per crescere (Cancro, Scorpione, Pesci). Per ogni segno zodiacale il lettore viene accompagnato nel viaggio tra le bellezze, i paesaggi, la storia, l’arte, i sapori e i profumi di una terra ricca di suggestioni come la Toscana. Un “mini” saggio formato tascabile, per un regalo originale e per scoprire l’astrologia in una lettura semplice e suggestiva grazie anche ai cinque sensi. Per conoscitori e non dell’astrologia… per appassionati e non della regione Toscana.

Elemento: Fuoco Motto del 2015: Piacere Leone a chi? Alessandra Amoroso, Barack Obama, Lorella Cuccarini, Mika, Jennifer Lopez, Marco Bocci

Se il 2014 è stato l’anno dell’impegno e degli sforzi, il 2015 regala (finalmente) una ventata di gioia, freschezza e raccolta dei frutti seminati con tanta responsabilità. Con un sorriso beffardo prenderete coscienza di quanto Giove vi sorregga: più di un amore e più di un’offerta lavorativa. Sarete voi a scegliere e condurre il gioco, in primavera con Venere in Ariete e poi nel vostro segno in estate. Grazie a un magico incantesimo, vi sentirete e apparirete irresistibili, giocherelloni e divertenti. Più buoni e meno altezzosi, forgiati a dovere dalle fatiche oramai lontane, sarà Saturno in Sagittario nella casa quinta a fare del piacere il vostro cavallo di battaglia. Con Urano a surriscaldarvi in Ariete, avventuratevi e scoprite il gusto del nuovo. Tra l’estate e settembre, il ritorno di Saturno in Scorpione richiederà a tratti ancora qualche sacrificio, misura, ragionevolezza e chiusura definitiva dei comparti stagni della vostra esistenza. Pronti per spiccare il volo, liberi e capaci come un famoso gabbiano? 85


20 15

Sagittario

OR OS CO PO

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PERSONAGGI

Elemento: Fuoco Motto del 2015: Scoprire Sagittario a chi? Miley Cyrus, Brad Pitt, Maria De Filippi, Ben Stiller, Katie Holmes, Nicolas Vaporidis

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2015 libertà, parola magica per il vostro vocabolario: l’anno riserva un buon compromesso tra occasioni di incontri-viaggi-opportunità, in abbinamento a un costante impegno nella carriera, che vi vedrà salire sulle vette più alte del podio quasi senza accorgervene. Sta a voi: Saturno sosta infatti quasi sempre nel vostro segno, affinando l’intuito con l’aiuto di Giove-amico dal Leone, per una prima parte dell’anno che sancisce il successo di nuovi e inaspettati progetti: spazio libero al cuore e ai sogni, linfa vitale del vostro carattere. Calda l’estate, con il lungo transito di Venere maliarda, nella vostra casa solare (la nona): innamoramenti che profumano di lontano, da terre e braccia straniere (come piace a voi). Saturno richiederà maturità da settembre in poi, quando Giove in ingresso nel segno della Vergine vi obbligherà a scegliere da che parte stare, dosando il vostro spirito avventuroso all’interno di scelte definitive. Non si può sempre cambiare, ma si può migliorare e, ancora, sperimentare: la fine del 2015 con Marte in Bilancia vi sostiene insieme a Mercurio… lavorare, imparare e aiutare. Mixando pause e creatività l’intruglio risulterà perfetto per farvi ottenere il massimo.


Motto del 2015: Ordine Toro a chi? Gigi Buffon, Elisabetta Canalis, George Clooney, Penelope Cruz, Enzo Miccio, Laura Pausini, Robert Pattinson

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Elemento: Terra

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toro

PERSONAGGI

Se il 2014 ha messo alla prova la vostra proverbiale pazienza e affabilità, impennando spesso il nervosismo alle stelle, il 2015 porterà equilibrio e serenità, rinnovate nella forza che avete acquisito attraverso lotte e impegni di ogni genere: dalla famiglia, alla professione, ma soprattutto nella revisione delle relazioni amorose della vostra vita. Gli attacchi planetari di Giove - ancora in Leone fino ad agosto, in quarta casa – si divertiranno a destabilizzare il vostro adorato quotidiano. Ma, per fortuna, Saturno si è spostato dall’opposizione in Scorpione, suggerendovi dal Sagittario ordine e cambiamenti e, soprattutto, nuovi progetti. Quando? Certamente da settembre in poi, con Giove nell’amica Vergine, che riporterà allegria e disponibilità, nella quinta casa solare: nuove avventure del cuore sorprenderanno come aria fresca anche voi, solitamente più inclini a mantenere ciò che già avete costruito nel passato. Ma ora è il momento di sterzare, virare, cambiare rotta: con Marte in Cancro e poi in Vergine da fine settembre a novembre, la vostra energia sarà alle stelle, perfetta per guardare al vostro (finalmente) ordinato futuro. 87


20 15

OR OS CO PO

ADESSO

Vergine

PERSONAGGI

Elemento: Terra Motto del 2015: Organizzare Vergine a chi? Ilaria d’amico, Roberto Saviano, Belen Rodriguez, Pierfrancesco Favino, Asia Argento, Richard Gere

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2015 ottimo trampolino di lancio e realizzazione di ciò che avete seminato con cura nell’anno 2014. Chi tra voi ancora non ha raccolto, protetti da quasi tutti i pianeti della volta celeste, potrà finalmente lasciarsi andare e godere del (meritato) successo tra le dita. Quest’anno come mai vi dimostrerete maturi, misurati e soprattutto attenti. L’armonia è di casa e le relazioni non sembrano risentire di nervosismi e scossoni, che non amate per nulla, se non fosse per quel Saturno quadrato dal Sagittario che appesantisce la suscettibilità e vi intoppa richiedendo ulteriori revisioni. Ancora? Non siete nel mood di troppi cambiamenti, se non quelli che avete pianificato da tempo. Ma da metà agosto Giove nel vostro segno porterà invece una ventata di verve: sbaragliata la paura e vinti i tentennamenti, sarete più carichi e pronti al nuovo. In estate con gli aiuti di Marte in Cancro, poi nel vostro segno, tutto sarà possibile: riportare la pace in famiglia, coronare successi e incontrare persone interessanti e di grande aiuto per programmare future avventure. Il domani è adesso.


PO CO OS OR

Capricorno PERSONAGGI

Motto del 2015: Leggerezza Capricorno a chi? Morgan, Kate Middleton, Orlando Bloom, Kate Moss, Paolo Nutini, Sienna Miller

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Elemento: Terra

ADESSO

Sopravvissuti ai bombardamenti celesti che il 2014 vi ha riservato, entrate nell’anno 2015 esercitati come abili giocolieri, pronti per qualsiasi numero difficoltoso si presenti: sappiate che il circo non ha ancora bisogno di voi. Stoici ma anche pronti a ribellarvi all’occorrenza, siete pur sempre i “duri” dello zodiaco ed è ora che tutti se lo ricordino per bene. Tranquilli nei primi mesi dell’anno, quelli freddi, che riflettono la vostra energia costante e tenace, vi potrete dedicare a viaggi, ma anche riposo per riappropriarvi della gioia di vita insieme alla famiglia. La ritrovata tranquillità viene coronata da metà agosto in poi con l’ingresso di Giove nella cugina Vergine, che sancisce nella nona casa solare anche la voglia di scoprire ambienti nuovi nei quali vi sentirete a vostro agio come pesci d’acquario, perché Plutone resta sempre nel vostro segno. E se avete cambiato casa o se la vita è stata un po’ ruvida con voi, questo sarà l’anno del sì: senza erosimi, potrete fare e cambiare. Tutto avrà un senso speciale, anche l’amore. Marte e Mercurio, a tratti un po’ nervosi in autunno, non vi scalfiranno: bazzecole per voi. 89


20 15

OR OS CO PO

ADESSO

Gemelli

PERSONAGGI

Elemento: Aria Motto del 2015: Costanza Gemelli a chi? Nicole Kidman, Paolo Bonolis, Angelina Jolie, Colin Farrell, Johnny Depp, Emma Marron

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Se il 2014 ha portato leggerezza, confusione, cambiamenti e molto amore (forse troppo, anche da gestire), il 2015 esige ora tutta la vostra maturità. Nei primi otto mesi dell’anno forte è la presenza del bel Giove in Leone, che sostiene l’incontenibile velocità della vostra indole, desiderio di conoscere e scoprire ogni ambiente sociale e alla moda. Venere e Urano vi faranno compagnia dal Leone e dall’Ariete non facendo mai mancare il buonumore. È il mese di settembre - con Giove in ingresso in Vergine a fare compagnia a Saturno nell’opposto Sagittario - che sancisce l’inizio dell’impegno: fine del Paese dei Balocchi? Mettetevi in riga: a volte è salutare. Per diventare più responsabili, crescere nel lavoro e in famiglia. In autunno, con Marte nella rigida Vergine, la fatica si farà sentire, ma a fin di bene. Ogni sacrificio rende spesso molto più felici di quanto possiamo immaginare prima di intraprenderlo.


PO CO OS OR

Elemento: Aria Motto del 2015: Novità Bilancia a chi? Lorenzo Cherubini, Monica Bellucci, Silvio Berlusconi, Gwyneth Paltrow, Carlo Cracco, Avril Lavigne

ADESSO

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Bilancia

PERSONAGGI

Attraversati i cambiamenti del 2014, il 2015 si presenta al gusto di cioccolato. La ritrovata energia riporta finalmente la sospirata armonia che per indole tanto amate. Anche se Urano in Ariete e Plutone Capricorno restano ostili, ricordandovi di mantenere attenzione, lungimiranza e pazienza, il cielo si rasserena deciso: la felicità si può ottenere anche a piccoli passi. La forma fisica rinasce come l’Araba Fenice: belli come mai, energici e leggeri (nel corpo e nell’anima). Con Venere e Giove dall’amico Leone, i mesi di agosto e settembre, fino ai primi ottobre, vi regaleranno un bastimento carico di affetto e amore: nuove storie, rinnovata passione in quelle di lunga data, ma anche molto (e sano) divertimento. Saturno dalla vostra parte dal Sagittario consolida progetti legali, d’affari e rimpolpa le vostre tasche, benedicendo al tempo stesso matrimoni, figli e convivenze. Più sicuri e meno paurosi: l’emozione della competizione vi donerà coraggio senza eguali. Nemm

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Acquario

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OR OS CO PO

ADESSO

PERSONAGGI

Elemento: Aria Motto del 2015: Team Acquario a chi? Michelle Hunziker, Robbie Williams, Jennifer Aniston, Vasco, Valentino Rossi, Shakira

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Se il 2014 è stato faticoso e adrenalinico al tempo stesso, il 2015 vedrà la riuscita dei vostri sforzi, ma anche nuove eccitanti avventure prendere forma: siete gli imprevedibili dello zodiaco e con voi accanto non si sa mai che avventura potrebbe capitare. Nei primi otto mesi dell’anno, con Giove avverso, è ancora fondamentale mantenere saldo l’impegno, la pazienza (se avete una relazione stabile che da tempo è traballante). Ma con Saturno in sosta nel Sagittario il morale si risolleva e la salute migliora, ormai libera dalla pesantezza di Saturno nell’ostico Scorpione. La forma si ringalluzzisce e, di pari passo, lievita il desidero di sperimentare: se potete evitare colpi di testa tra giugno e settembre sarete salvi. Il vostro rifugio si traduce in incredibile capacità di adattamento e lavoro in team, con la vostra casa undici a sorreggervi non sarà escluso che possiate fare nuove amicizie e trovare l’amore, per chi tra voi è ancora single. La calma arriva anche per voi, da settembre in poi, con lo spostamento di Giove dal Leone e il suo ingresso in Vergine: chi ha cambiato casa, lavoro o si è trovato più volte in scontro con l’autorità, capirà dall’autunno quanto a volte sia bello fermarsi. Fine anno con il botto con Marte e Mercurio in Bilancia: perdete il pelo, ma mai il vizio.


PO CO OS OR

Elemento: Acqua Motto del 2015: Armonia Cancro a chi? Laura Chiatti, Tom Cruise, Gisele Bündchen, Josh Hartnett, Lindsay Lohan, Giorgio Armani

ADESSO

15 20

Cancro

PERSONAGGI

Il 2015 vi culla nell’ambiente che per eccellenza amate come luogo di protezione, da valorizzare con cura: la casa e la famiglia, fonti indiscusse della vostra stabilità. Nella prima parte dell’anno Saturno nel movimentato Sagittario, per voi nella sesta casa, premia il vostro intuito, la capacità di crescere e di prendere al volo quei piccoli ma fondamentali successi quotidiani che saranno stimolanti per vincere nella carriera, senza mai eccedere nei cambiamenti. Urano in Ariete e Plutone in Capricorno consigliano a 360 gradi di evitare rivoluzioni e avventure fuori programma, anche relativamente a trasferimenti e storie d’amore, e voi, pigri quando si tratta di osare senza certezze, li assecondate diligenti. Da settembre un leggero Giove in Vergine (nella terza casa solare) vi invita alla mondanità: vita di società e impegni, dall’happy-hour agli eventi, che potrebbero a tratti stancarvi in autunno, con Marte e Mercurio dissonanti. Apparire sì, ma senza esagerare: per voi la tranquillità vince sempre, proprio come chi fugge.

93


20 15

Scorpione

OR OS CO PO

ADESSO

PERSONAGGI

Elemento: Acqua Motto del 2015: Forza Scorpione a chi? Alessia Marcuzzi, Riccardo Scamarcio, Julia Roberts, Leonardo Di Caprio, Katy Perry, Josh Duhamel

94

Dopo un 2014 ricco di responsabilità, il 2015 vi offre il banco di prova per mantenere ciò che avete scelto di intraprendere, oppure per decidere di cambiare completamente. Con Giove nel duro Leone, fino a metà agosto, l’umore prevalente sarà quasi sempre serio e impegnato, con Plutone che sorregge la vostra forza, intelligenza e resistenza: ma a tutto c’è un limite e voi non mancherete di ricordarlo se provocati. La saggezza e il piglio da sfingi sedute muterà finalmente in allegria da metà agosto in poi, con l’ingresso di Giove in Vergine, perfetto per tirare il fiato. È il momento di abbandonarsi alla passione, travolgente, invadente, colorata di pause in compagnia e salutare confusione (senza esagerare, l’eccessiva vena gipsy ora non fa per voi). Marte in Cancro e poi in Vergine, dall’estate all’autunno e in danza con Mercurio, risveglieranno il vostro atavico istinto alla seduzione e alle conquiste. Regali inaspettati.


Motto del 2015: Quotidianità Pesci a chi? Alena Seredova, Stefano Accorsi, Rihanna, James Blunt, Victoria Cabello, Chris Martin

ADESSO

15 20

Elemento: Acqua

PO CO OS OR

Pesci

PERSONAGGI

L’anno 2015 vi mette alla prova per maturare e non essere sempre e solo gli artisti di casa o gli eterni Peter Pan. Plutone e Nettuno restano dalla vostra parte, a sostenere romanticherie e innamoramenti e, per chi è alla ricerca di un legame stabile, l’anno 2015 potrebbe essere quello giusto. Giove dal Leone nella sesta casa sorregge ogni attività quotidiana: mai prima d’ora vi siete sentiti e dimostrati tanto efficienti ed efficaci nella professione. È tuttavia Saturno dal faticoso Sagittario che vi propone stimoli costanti, anche quando preferireste riposarvi: coraggio, regole e costanza dovranno essere il vostro cavallo di battaglia. Se lavorerete con impegno la vostra immagine sociale e la carriera ne trarranno grande beneficio. L’estate vi vede vincenti, con il passaggio di Saturno nell’amico Scorpione, insieme a Marte in Cancro: treni in passaggio al volo per condurvi dritti sulla cima del podio. Carpe diem, a voi viene bene quando siete in vena. Da agosto in poi, con l’ingresso di Giove in Vergine, sarà fondamentale seguire disciplina anche nell’alimentazione e smettere i panni dei capricci infantili, pena qualche disturbo e litigio. Ricordate che tenacia fa sempre rima con successo, anche per voi fantasisti.

95


L’OROSCOPO DELLE FESTE dal 24 dicembre al 07 gennaio

dal 21/3 al 20/4

ARIETE

Per voi Arietini, Natale e feste significano anche molto impegno per stare dietro a tutta la famiglia e a chi pretende che gestiate sempre tutto. Questo tendenzialmente vi crea un po’ di ansia, ma dovete cercare di evitare sfuriate che rovinerebbero l’armonia familiare. Piuttosto, dite qualche no in più.

Soldi: 4 Amore:4 Salute:2 dal 21/5 al 21/6 Le feste natalizie sono anticonvenzionali per i Gemelli, poco legati alle tradizioni e desiderosi di esplorare sempre nuovi orizzonti. Anche se lontani da casa, dunque, sarà un Natale in serenità e felice. Assecondare l’indole avventurosa fa bene al vostro spirito.

GEMELLI

Soldi: 5 Amore:2 Salute:5

dal 23/7 al 22/8

LEONE

Soldi: 4 Amore:3 Salute:3

Queste feste natalizie si preannunciano intense anche per il vostro fisico: mangiate pantagrueliche e ozio in abbondanza proveranno il vostro corpo. Per quanto possibile, cercate di non eccedere perché dopo la Befana ci sarà parecchio da lavorare.

Soldi: 3 Amore:5 Salute:2

dal 22/11 al 20/12 Finisce un anno, ne inizia un altro. Cari amici, perchè non fare una lista dei desideri per l’anno nuovo? Il compito, dunque, sarà capire cosa volete e impegnarvi ogni giorno per ottenerlo. Con il sorriso e la grinta di cui siete capaci. Il 2015 promette bene. Assecondatelo!

SAGITTARIO

Soldi: 5 Amore:4 Salute:4

dal 20/1 al 18/2 A Natale e a Natale si può dare di più! Cantano in coro i bambini. Ecco, prendete spunto e lasciatevi andare alla generosità e alla bontà che spesso nascondete sotto la corazza burbera da orso selvatico. Vi piacerà. Buone feste!

ACQUARIO

Soldi:4 Amore:5 Salute:4

Soldi: 3 Amore:5 Salute:3

TORO

dal 22/6 al 22/7 Famiglia riunita, caminetto acceso, cibo delizioso in grande quantità. Voi ci sguazzate nel Natale, Cancherini. È un concentrato di tutto ciò che amate e vi sentirete protetti e coccolati. Pertanto, respirate a pieni polmoni questa aria natalizia e ricaricate spirito e corpo un po’ provati.

Soldi:4 Amore:5 Salute:4

CANCRO

dal 23/8 al 22/9

Natale significa riunione di famiglia e questo Natale significa anche ritrovare quanto più non è propriamente il massimo per un carattere possibile una sorta di equilibrio personale, forte come il vostro che difficilmente sopporta un’armonia che negli ultimi tempi vi è sempre personalità diverse. Ma Natale deve essere sfuggita tra le mani. Cercatela negli affetti armonia: per cui, niente scontri e battute al autentici, dove stanno le vostre radici. Lì vetriolo. Questa volta, cercate di essere più potrete ricostruire voi stessi. flessibili e adattatevi a una compagnia non scelta

dal 23/9 al 22/10

BILANCIA

dal 21/4 al 20/5 Quest’anno le feste avranno un sapore molto dolce per voi, amici del Toro. Un nuovo amore, il riavvicinamento a un vostro caro, una ritrovata serenità in famiglia faranno sì che il periodo natalizio sia davvero all’insegna della serenità e del calore che solo gli affetti autentici sanno dare.

Soldi:4 Amore:3 Salute:5

VERGINE

dal 23/10 al 21/11 Fine dell’anno, tempo di bilanci. Il vostro accentuato sentimentalismo potrebbe portarvi a drammatizzare delle situazioni che vi state lasciando alle spalle. Lavorate su voi stessi per chiudere alcune porte che vanno davvero chiuse e guardare con positività a nuove situazioni che promettono bene. E auguri!

Soldi:4 Amore:3 Salute:5 dal 21/12 al 19/1

SCORPIONE JUDE LAW 29-12-1972

Cari amici del Capricorno, questo momento è tutto vostro. L’atmosfera natalizia ci rigenera e vi riserva piacevoli novità. Un evento felice presto vedrà protagonisti voi o qualcuno che vi sta molto a cuore. E la gioia vera vi inonderà. Auguri!

Soldi:4 Amore:5 Salute:5

CAPRICORNO

dal 19/2 al 20/3 Natale uguale festa. Imponetevi un po’ di sano riposo perché, che vi piaccia o no, ne avete un gran bisogno. E sarà anche il modo per cominciare col piede giusto l’anno nuovo, in cui sarà opportuno coccolarvi un po’ di più.

Soldi:3 Amore:4 Salute:4

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