Ars Tannery 2019-02

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ISSN 2531-9620 ARSTANNERY - 1° SUPPLEMENTO AD ARSUTORIA 438 - MARZO 2019 - POSTE ITALIANE S.p.A. - SPEDIZIONE IN A.P. - AUT. MBPA/LO-NO/049/A.P./2017 ART.1 COMMA1 - LO/MI

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eco-friendly

quality

assistance

www.dermochimica.it



OFFI C IN E D I C A RTIGL IA


SUMMARY

Direttore responsabile: Matteo pasca Direttore eDitoriale: lorenzo raggi responsabile proMozione Fiere: Giuseppe picco in reDazione: erika alberti, emanuela Cecchetti, Cristina locati, enrico Martinelli, barbara solini

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MarketinG, DiGital e abbonaMenti: Mariella Catalano, Mariel Cuba, andrea zampieri subscription@edizioniaf.com operations: paolo arosio, elisa trasi

operations@edizioniaf.com

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edItorIal The confident pace of sustainability Il passo deciso della sostenibilità

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opInIon Delighting the consumer with leather Rendere felici i consumatori con la pelle

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FaIrS Hong Kong is focusing on sustainability Hong Kong punta sulla sostenibilità

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IntervIew The challenge is the global leather demand La sfida è la domanda globale di pelli

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newS The Venetian Mecenero at the head of leather chemists (AICC) Il veneto Mecenero alla guida dei chimici del cuoio (AICC)

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SpeCIal SuStaInabIlIty In search of balance Alla ricerca dell’equilibrio

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automotIve Car sales, over 95 million in 2018 Vendite auto, oltre 95 milioni nel 2018

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reSearCh SSIP - A new location to relaunch research SSIP - Una nuova sede per rilanciare la ricerca

arstannerY - 1° sUppleMento aD arsUtoria 438 - Marzo 2019 poste italiane spa – spedizione in abbonamento postale – autorizzazione Mbpa/lo-no/049/a.p./2017 art.1 CoMMa1 – lo/Mi. Direttore responsabile Matteo pasca © Copyright 1967 staMpa: arti Grafiche la Milanesa - rho (Mi) tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di articoli, disegni e fotografie, in qualsiasi forma e modo, sia analogico che digitale, anche citandone la fonte, senza espressa autorizzazione della casa editrice. ogni abuso sarà perseguito a norma di legge all artwork and copyrights are reserved. total or partial reproduction is absolutely forbidden of articles, designs and photographs in any form, either analogical or digital, even if stating the source, without the express permission of the publishing house. any abuse will be punished by law. issn 2531-9620 le inserzioni pubblicitarie sono pubblicate sotto la totale responsabilità del committente; la casa editrice non si assume alcuna responsabilità per il loro contenuto. per ogni contestazione si rimanda all’indirizzo del committente pubblicato sulla sua stessa pagina pubblicitaria o, in mancanza, in fondo alla rivista. adverts are published at the full responsibility of the client; the publishing house does not accept any responsibility for the contents. all notifications must be referred to the advertiser, whose address can be found either printed on his advertising page or, if this is not the case, in the end of the magazine. ai sensi dell’articolo 2 comma 2 del Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, si rende nota l’esistenza di una banca-dati personali di uso redazionale presso la sede di Milano, via ippolito nievo 33. Gli interessati potranno rivolgersi al responsabile del trattamento dei dati ing. Matteo pasca presso la sede di Milano, via ippolito nievo 33, per esercitare i diritti previsti dal D.l.Gs. 30 giugno 2003, n.196 subscription

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ITALY REST OF THE WORLD

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BERGI


editorial

the confIdent pace of sustaInabIlIty it is undeniable that the Sustainability theme has come a long way in recent years. and if initially the path was tackled with uncertain gait and some loss of balance, now the pace seems decided. the goal is obviously still very far and the crossroads to be faced are many, but companies are now moving through projects and with a look on the many issues that characterise the theme. theme addressed by us in this edition, by consulting some of the companies that mostly progressed in the direction of an increasingly more sustainable production. if a recent research by McKinsey identifies “transparency and sustainability of products and companies as determining factors in the choices of consumers, especially for younger generations”, the importance of this path can also be seen from the space that increasingly more fairs dedicate to them. We have just concluded the lineapelle edition, in which we were able to attend a workshop about the circularity of leather and that of Simac tanning tech mastered by the theme of the green label/energy saving. Not to mention aPlF Hong Kong, which celebrates sustainability in these days of mid-March with an important full-day conference: “Sustainability in the leather supply chain”.

Il passo decIso della sostenIbIlItà È innegabile che il topic Sostenibilità abbia percorso molta strada negli ultimi anni. E se inizialmente il cammino è stato affrontato con andatura incerta e qualche perdita di equilibrio, ora il passo sembra deciso. La meta è ovviamente ancora molto lontana e i bivi da affrontare sono parecchi, ma le aziende si muovono ormai con progettualità e visione sulle molte tematiche che caratterizzano il tema. Tema affrontato anche da noi su questo numero, interpellando alcune delle aziende che più si sono mosse nella direzione di un produzione via via sempre più sostenibile. Se una recente ricerca McKinsey individua “nelle caratteristiche di trasparenza e sostenibilità di prodotti e aziende i fattori determinanti nelle scelte dei consumatori, soprattutto per quanto riguarda le generazioni più giovani”, tutta l’importanza di questo percorso si evince anche dallo spazio che sempre più fiere gli dedicano. Si è appena conclusa sia l’edizione di Lineapelle, in cui abbiamo potuto assistere a un workshop riguardo la circolarità delle pelli, che quella di Simac Tanning Tech in cui il tema targa verde / risparmio energetico l’hanno fatta da padrona. Per non parlare di APLF Hong Kong che proprio in questi giorni di metà marzo celebra la sostenibilità con un’importante conferenza di una giornata intera: “Sustainability in the leather supply chain”.

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VISIT US AT APLF HONG KONG HALL 1 BOOTH 1A - E20

GS C GR OU P


OPINION

Delighting the

RenDeRe felici i consumatoRi con la pelle

consumer with leather

Il mondo sI è capovolto e forse cIò mette In evIdenza la necessItà dI capovolgere Il nostro modo dI pensare con la pelle sotto attacco e le pelli grezze che in alcune zone del mondo finiscono in discarica invece di essere conciate, dobbiamo smettere di discutere sui motivi per cui i consumatori non stanno acquistando cuoio e iniziare a metterci in condizione di capire i motivi per cui lo acquistano. pur essendo l’europa tutt’altro che immune dai problemi cui risente il settore a livello mondiale, essa si trova in generale in una situazione migliore di molti altri. da diversi anni il settore francese degli articoli in cuoio ha strappato quote di mercato a quello cinese, e nel suo insieme il settore conciario francese ha acquisito un certo prestigio raggruppando saggiamente tutte le imprese collegate al cuoio, per poter affermare di star impiegando circa 130.000 persone tra concia, calzature, articoli in cuoio, guanti e distribuzione dei segmenti degli articoli in cuoio. Questa è una strada che anche altri paesi dovrebbero intraprendere, per far raggiungere al settore la massa critica che lo renderebbe visibile, anziché essere considerato un residuo del passato. in modo simile, il portogallo ha assistito alla crescita costante delle sue calzature in cuoio, riportandoci ancora una volta alla memoria i bei tempi della seconda metà del XX° secolo. Tale crescita sembra però qualcosa di più strutturato e permanente. l’italia si è fatta certamente notare, e la sua combinazione di moda flare e innovazione l’ha mantenuta sorprendentemente solida e adattabile, nonostante tutti i cambiamenti degli ultimi decenni. con una popolazione che sta invecchiando, l’europa non è stata dipendente dai bruschi cambiamenti di abitudine degli under 40, né soffre di una scarsa comprensione del nostro passato agricolo. come ulteriore fattore positivo, grazie ad allevamenti di buon livello la materia prima europea è generalmente di alta qualità, e proviene da animali allevati secondo elevati standard di benessere. nonostante questi importanti vantaggi, l’europa deve ancora allontanarsi dalla terminologia ‘approvvigionamento e produzione’, e orientarsi verso l’analisi di ciò che il consumatore desidera e si aspetta. l’articolo in cuoio che il consumatore utilizza sta offrendo il valore promesso al momento dell’acquisto? o meglio ancora offre di più, e rende felice il consumatore superandone le aspettative? in occasione delle numerose fiere internazionali, visitando gli stand delle concerie europee restiamo sempre colpiti dalla bellezza del cuoio, e da quanto meravigliose e azzeccate siano

The world has flipped, and perhaps iT evidences The facT ThaT we need To flip our Thinking by Mike Redwood, spokesman of Leather Naturally! Mike Redwood visiting professor of the institute for creative leather Technology, university of northhampton

with leather under attack and hides and skins in some parts of the world being sent to landfill rather than being used to make leather, we need to stop arguing about the reasons consumers are not buying leather and switch to building an understanding of why they do. while europe is far from immune from the issues being felt by the industry worldwide generally speaking it is in a better place than most. The french leathergoods sector has been taking market share from the chinese for a number of years and the overall french leather sector has given itself some clout by sensibly grouping all businesses associated with leather to say that it employs around 130,000 people across the tanning, footwear, leather goods, gloving, and distribution of leather goods segments. This is a route more countries should take to give the industry the critical mass to be visible and not considered a historical relic. similarly portugal has been watching its leather footwear side grow steadily again reminding us of better times in the last half of the 20th century, but this feels more structured and permanent. italy has, of course, been remarkable and its mix of fashion flare and innovation have kept it amazingly strong and adaptable despite all the changes of the last few decades. with an aging population as europe has not had the sudden switchover

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to dependence on the custom of the under 40s and with it the limited understanding of our agricultural past. as an added support with good husbandry european rawstock is generally of high quality and from animals raised with high welfare standards. despite these significant advantages europe still needs to escape from sourcing and production terminology towards analysing what the consumer expects and wants. is the leather article the consumer is using offering the value promised with the purchase? or better still is it giving more, so that it is actually delighting the consumer by going beyond expectations. as we walk the stands of european tanneries at the many international trade fairs, we are always struck by how beautiful the leathers are, how wonderful – and pertinent – is the choice of colours but it is not enough to stop there. how will that leather look in the article for which it is made – a shoe, a bag, a piece of furniture? how will it be used, and what will it look like after a year or two of use? if you buy an iphone it is the same as millions of others, but as soon as removed from the box and switched it on it starts to become personalised. whether it is used for communication, entertainment or information the owner instals specific apps and all the different settings for search and security. what sort of case do it is put it in, and whether a protective cover goes on the screen? very soon the phone is highly individualised and like no other. with leather in a bag or any other item this personalisation through use is even more distinct, and in understanding the impact of use of over time the tanner can be constantly working to improve her leather. a classic piece of leather today should not necessarily be merely a copy of a classic yesterday. processes improve, equipment updates and customer needs advance and our leathers need to adapt. we must not ignore the vital concept of quality as an evolving measure of our work. while the articles we use in life change their designs to accommodate everything new – the technology we use, the way we travel, eat, work and socialise – leather cannot stay still. it has to adapt to remain relevant. Tensile strength, abrasion resistance, spot and water resistance, colour fastness and so many other areas must advance to match the new competition. No other material can so improve with age as leather Yet associated with this is the other side of what makes leather attractive and why it must not get overwhelmed in battles about price; the art and craft side of leather. some of the luxury companies have been buying tanneries in recent years and it is suggested that this is about access to raw material. My own thought is that it is to ensure the craftsmanship in leather making is not lost. it recognises that the magnificence of leather is about that amazing mix of art and science that makes the world a better place. leather tells a story, and that story stays with the owner of the article and grows as the leather changes with age, with handling, under different light. no other material, when well made, can so improve with age as leather. leather gives us stories to tell, that are often overlooked. That is not to say we ignore the attacks on leather but defence is never a very good marketing strategy, implying weakness or something to hide. understanding the subtle beauty of leather in use and articulating that to the consumers while maintaining that spirit and loyalty in our manufacture is key.

le scelte cromatiche, ma non basta fermarsi lì. che effetto farà il cuoio nell’articolo per cui è stato prodotto – una scarpa, una borsa, un mobile? come sarà utilizzato, e come apparirà dopo un anno o due di uso? Quando acquistate un iphone esso è identico a milioni di altri, ma subito dopo essere stato disimballato e acceso, inizia ad acquisire individualità. che sia utilizzato per comunicare, divertirsi o recuperare informazioni, il proprietario vi installa applicazioni specifiche e configura le sue impostazioni personali di ricerca e sicurezza. in che tipo di custodia viene inserito, quale pellicola protettiva è applicata sullo schermo? in breve tempo il telefono diventa totalmente individuale e diverso da tutti gli altri. il cuoio in una borsa o in un qualsiasi altro articolo rende ancora più netta la personalizzazione derivante dall’utilizzo e, se il conciatore comprende l’impatto nel tempo di questo utilizzo, può lavorare costantemente a migliorare il suo cuoio. un pezzo classico di cuoio fabbricato oggi non deve necessariamente essere una semplice copia di un classico del passato. i processi migliorano, le attrezzature vengono aggiornate e le esigenze dei clienti progrediscono, e il nostro cuoio deve adattarsi. non bisogna ignorare la nozione fondamentale di qualità come misura in evoluzione del nostro lavoro. nel tempo in cui gli articoli utilizzati nella nostra vita cambiano aspetto per tener conto di tutto ciò che è nuovo – tecnologie impiegate, modi in cui viaggiamo, mangiamo, lavoriamo e socializziamo – il cuoio non può restare immobile. deve adattarsi per mantenere la sua rilevanza. la resistenza alla trazione, all’abrasione, alle macchie e all’acqua, la solidità del colore e molti altri aspetti devono evolversi per far fronte alla nuova concorrenza. Nessun altro materiale come la pelle può migliorare così tanto con l’età associato a tutto ciò vi è tuttavia l’altro aspetto che rende attraente il cuoio, e il motivo per cui esso non deve farsi sopraffare nelle battaglie sul prezzo: l’arte e il mestiere di lavorare la pelle. negli ultimi anni alcune aziende del lusso hanno acquistato concerie e si ipotizza che esse intendano aver accesso diretto alla materia prima. la mia opinione personale è che lo scopo sia garantire la sopravvivenza dell’arte della lavorazione del cuoio, riconoscendo che lo splendore del cuoio ha a che fare con la straordinaria combinazione di arte e scienza che rende il mondo un posto migliore. la pelle racconta una storia, e questa storia resta nelle mani del proprietario dell’articolo, e si sviluppa in parallelo ai cambiamenti del cuoio con l’invecchiamento, la manipolazione e in dipendenza dalla luce. nessun altro materiale come il cuoio, quando questo sia ben realizzato, può migliorare così tanto con l’età. il cuoio ci dona storie da raccontare, che sono spesso trascurat ciò non significa che stiamo ignorando l’attacco portato contro il cuoio, ma che la difesa non è mai una strategia di marketing particolarmente buona, implicando debolezze o qualcosa da nascondere. la comprensione della delicata bellezza del cuoio in circolazione, e il modo di comunicarla ai consumatori – conservando al tempo stesso questo spirito e fedeltà nella nostra produzione – è il punto cruciale.

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fairs

APLF is scheduLed From 13 to 15 mArch

APLF è in ProgrAmmA dAL 13 AL 15 mArzo

Hong Kong is focusing on sustainability

Hong Kong punta sulla sostenibilità

Also fairs play their part in terms of sustainability. The big leather fair in Hong Kong wants to play a leading role and announces a strengthened commitment in this direction, proposing itself as a “Sustainable Sourcing Platform in the Asia Pacific Region”. Aware that the fashion world is increasingly sensitive to sustainability issues, APLF turns the spotlight on the theme and aims to create a great “business community” where everyone undertakes to incorporate issues like traceability, sustainable production, waste reuse. This year will be launched a program for the identification and enhancement of the most active exhibitors on this front and during the fair there will be an intensive program of conferences and seminars that will deepen the theme of the moment. Among the most important ones we mention the “Sustainable Fashion Conference” scheduled for the morning of 14 March, followed in the afternoon by the “Sustainability in the Leather

Supply Chain Conference”. A selection of sustainable products will be on display in the heart of the section dedicated to Materials+ components. Turning to the contents of the fair, even though the market of raw hides returned to levels of the financial crisis of 2008 with a decrease in global demand estimated between 10 and 30%, at APLF fair the pavilion dedicated to tanneries of the Hong Kong convention centre is sold out as usual. Organisers announce the presence of over 20 national collectives from the main leather exporting countries. Recall that APLF - which this year celebrates 35 years of activity - over time has developed a format today called “four shows in one”. In addition to the Leather Fair, we find Materials+ the area dedicated to materials, components and accessories for the production of footwear, leather goods and clothing; hence Fashion Access which houses footwear, leather goods and fashion accessories, and finally Cashmere World.

Anche le fiere fanno la loro parte in tema di sostenibilità. La grande fiera della pelle di Hong Kong vuole giocare da protagonista e annuncia un rafforzato impegno in questa direzione proponendosi quale “Sustainable Sourcing Platform in the Asia Pacific Region”. Consapevole che il mondo della moda è sempre più sensibile ai temi della sostenibilità, APLF accende i riflettori sul tema e punta a creare una grande “business community” dove ciascuno si impegna ad integrare nel proprio ambito temi come la tracciabilità, la produzione sostenibile, il riutilizzo degli scarti. Quest’anno verrà lanciato un programma per l’identificazione e la valorizzazione degli espositori più attivi su questo fronte e durante la fiera si svolgerà un intenso programma di conferenze e seminari che approfondiranno il tema del momento. Tra i più importanti segnaliamo la “Sustainable Fashion Conference” programmata per la mattina del 14 marzo, seguita nel pomeriggio dalla “Sustainability in the Leather Supply Chain Conference”. Una selezione di prodotti sostenibili saranno invece esposti nel cuore della sezione dedicata ai componenti Materials+. Passando ai contenuti della fiera, a dispetto di un mercato delle pelli grezze tornato ai livelli della crisi finanziaria del 2008 con un calo della domanda globale stimato fra il 10 e il 30%, ad APLF il padiglione dedicato alle concerie del centro congressi di Hong Kong è come al solito tutto esaurito. Gli organizzatori annunciano la presenza di oltre 20 collettive nazionali dai principali paesi esportatori di pelle. Ricordiamo che la APLF - che quest’anno celebra i suoi 35 anni di attività - nel tempo ha sviluppato un format oggi definito “Quattro fiere in una”. Oltre alla Leather Fair, troviamo Materials+, l’area dedicata a materiali, componenti e accessori per la produzione di calzature, pelletteria e abbigliamento; quindi Fashion Access che ospita calzature, pelletteria e accessori moda, e infine Cashmere World.

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SI LVAC H IMIC A


OPINION

IntervIew wIth Stephen Sothmann, preSIdent of U.S. hIde, SkIn & Leather aSSocIatIon (UShSLa)

The chaLLenge

is the global leather demand

Mr Sothmann, how is the actual market situation as regards U.S. hides and skins? “The U.S. hides and skins market

La sfida è La domanda gLobaLe di peLLi Stephen Sothmann, il presidente dei trader di pelli americani associati ad USHSLA, risponde alle domande di ARSUTORIA Tannery commentando i risultati del 2018, l’impatto sul settore della guerra commerciale Usa-Cina e le prospettive future del mercato USA.

Stephen Sothmann

Stephen Sothmann, president of USHSLA, the American hides and skins traders’ association, answers the questions of ARSUTORIA Tannery commenting 2018 results, the impact on leather sector of US-China trade war and future prospects.

IntervISta a Stephen Sothmann, preSIdente deLLa U.S. hIde, SkIn & Leather aSSocIatIon (UShSLa)

experienced further price declines throughout 2018, following the woes of the broader global leather industry. In addition to systemic problems in the global leather market, the industry was deluged by macrolevel political instability that injected significant uncertainty into the market throughout the year. 2018 was a difficult year for USHSLA members in terms of macro-level public policy issues. The trade war

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Mr Sothmann, qual è l’attuale situazione di mercato per le pelli grezze americane? “Il mercato delle pelli grezze Usa ha registrato ulteriori cali di prezzo nel 2018 in linea con la debolezza dell’industria della pelle globale. Ai problemi strutturali del mercato si sono aggiunti quelli dell’industria, investita dall’instabilità politica che ha generato pesante incertezza nel corso dell’anno. Anche per gli associati USHSLA il 2018 è stato un anno difficile. La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, insieme ad altre azioni avviate dall’Amministrazione Trump, ha reso difficile la normale operatività delle aziende: è difficile prendere decisioni commerciali se non sai quale sarà il livello dei dazi da lì a qualche mese. A partire dall’inizio del 2019 sembra che il mercato si sia in qualche modo stabilizzato per la maggior parte delle tipologie di pelli, anche se continua un certo malessere generale”. Può fornirci qualche dato sulle esportazioni? A causa dello shutdown del governo Usa dello scorso gennaio, le statistiche relative al 2018 sono state ritardate e non saranno disponibili per diversi mesi. Da gennaio ad ottobre 2018 (le ultime rilevazioni disponibili da USDA), gli Stati Uniti hanno esportato


between the U.S. and China, along with other actions taken by the Trump Administration, made it difficult for firms to operate as normal. It is very hard to make business decisions beyond a few months forward if you do not know what the tariff landscape will look like, and that was the case for much of 2018 in the US industry. As of the beginning of 2019, it seems the market has somewhat stabilized for most product selections, though much of the overall malaise in the market continues”. Can you give us the last figures of U.S. hides and skins exports? “Due to the U.S. gover nment shutdown in January 2019, the year-end statistics reports for 2018 have been delayed and may not become available for several months. Through October 2018 (the latest statistics available from the USDA), the U.S. exported over $939 million in salted/brine cured cattle hides and another $418 million in wet blue products. These values represent a decrease of -24% in value for salted hides and -14% in wet blue from the same period in 2017. Less U.S. hides were processed into wet blue prior to export in 2018, continuing a trend that began over two years ago”. Which were the main markets? “China continues to be the largest market for U.S. hides and skins exporters. Combined with Hong Kong, China imported approximately 50% of all U.S. salted/brine cured hide exports and 31% of wet blue exports by volume. Salted hide export values to China were $491 million through October (31%

below the same period in 2017) and wet blue export values were over $128 million (a 19% decrease). U.S. salted/brine cured hides export values decreased to most major tanning markets in 2018, such as Korea, Mexico, and Taiwan. Italy became the number one destination market for U.S. wet blue exports in 2018. As of October, Italian tanners had imported 1.4 million U.S. wet blue products at a value of $146 million, unseating China as the largest importer of those products by both volume and value. While Italy and China both slowed significantly, exports to Vietnam, Thailand and the Dominican Republic all experienced growth”. U.S. cattle herd, how is the situation? “The expansion of the U.S. cattle herd is expected to continue slightly in 2019, albeit at a much slower pace. The growth of the herd may even begin to stall during the year. Historically high beef prices are providing economic incentives for ranchers to harvest animals rather than retain them for breeding purposes. This can already be seen in the high number of female cattle (cows and heifers) in the slaughter ratios towards the end of 2018 and early 2019, suggesting a slowdown in growth may already be underway. Though the herd may stop growing in 2019, slaughter levels are expected to remain relatively stable, continuing the flood of hides available on the market. Through the end of January 2019, the slaughter levels were beginning to drop about 2% compared to the same period in 2018”.

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oltre 939 milioni di dollari di pelli bovine sotto sale/ in salamoia e altri 418 milioni di dollari di wet blue. Valori che rappresentano un calo del -24% per le pelli salate e del -14% per il wet blue sullo stesso periodo dell’anno precedente. Inoltre, sono state trasformate in wet blue meno pelli per le esportazioni, continuando la tendenza iniziata due anni fa”. Quali sono stati i mercati più importanti? “La Cina continua ad essere il mercato di sbocco più importante per gli esportatori di grezzo americani. Insieme a Hong Kong, la Cina ha importato circa la metà di tutte le pelli salate americane e il 31% del wet blue in termini di volume. In valore, l’export verso la Cina di pelli salate ha raggiunto 491 milioni di dollari (-31% rispetto allo stesso periodo 2017) e 128 milioni per il wet blue (-19%). I valori delle esportazioni di pelli bovine salate sono diminuiti verso i principali mercati conciari nel 2018, come Corea, Messico e Taiwan. L’Italia è diventata la destinazione di mercato numero 1 per le esportazioni di wet blue americano. Da gennaio ad ottobre, le concerie italiane hanno importato pelli wet blue per un valore di 146 milioni di dollari, scalzando la Cina sia in volume che in valore. Tuttavia, sia l’Italia che la Cina hanno mostrato flessioni, mentre le esportazioni verso Vietnam, Thailandia e Repubblica Dominicana hanno fatto registrare incrementi”. Qual è la situazione del patrimonio bovino Usa? “Il trend di ampliamento delle mandrie dovrebbe continuare nel 2019, sebbene ad un ritmo molto più lento. La crescita dei capi potrebbe persino fermarsi durante l’anno. Storicamente, i prezzi della carne alti rappresentano un incentivo economico per la raccolta più che per l’allevamento degli animali. Questo trend si è già potuto vedere nell’alto tasso di mucche e giovenche registrato dai macelli verso la fine del 2018 e l’inizio del 2019 e suggerisce un rallentamento in corso. Ma anche se la crescita delle mandrie dovesse fermarsi, si prevede che i livelli di macellazione rimangano relativamente stabili mantenendo inalterata la grande disponibilità di pelli sul mercato. Nel mese di gennaio 2019, i livelli di abbattimento hanno iniziato a calare del 2% rispetto allo stesso periodo del 2018”.


According to you, what is the most important challenge of the global leather market today? “In the eyes of many U.S. hides and skins suppliers, I believe the global leather demand situation is the most important challenge. As demand for leather continues to slump globally, so too will the returns for the U.S. industry. In fact, some of the lower end U.S. hide selections are now so cheap that it no longer makes economic sense for the industry to process and ship those products. More than one supplier in recent months have begun to look at ways of destroying or rendering the low value hides rather than process them for leather purposes. Without any major changes on the demand side of the equation, the problems hanging over the market for much of 2018 will continue into the new year”. About US and China trade war, have you evaluated the impact to leather industry? “The Trump Administration levied several rounds of tariffs on imported goods from China throughout 2018, inviting retaliation from the Chinese side and launching a tit-for-tat trade war between the world’s two largest economies. The tariffs have not spared the hides, skins and leather sectors, despite valiant efforts to avoid the fray from industries in both countries. Currently, most U.S. hides are subject to an additional 5% tariff going into China, and likewise many Chinese leather products such as sofa upholstery and small leather goods are targeted for an additional 10% duty in the U.S. Fortunately, footwear was not included on the

U.S. target lists, or the damage to our industry would be more severe. The Trump administration has signaled plans to raise the tariffs to 25% if ongoing negotiations do not product result, likely provoking a similar response from China. It is difficult to quantify the damage that has been down to the leather industry in both countries by this issue, beyond the tariffs. I am sure many businesses are holding back from making decisions or investments for the future until they know what the landscape will look like, and this I am sure will have a detrimental economic impact on the industry for years to come”. How do you see the prospects of next round of negotiation? “It is difficult to predict where this situation is heading as of right now. The topics being negotiated by the US and China are significant, including a nearly entire reformation of the Chinese government-led economic model. It is hard to see how there will be real progress made on such a large, system wide issue in only 3 months. However, I am hopeful that if they do make progress during negotiations, they will continue to extend any deadlines for tariff increases and avoid escalating the conflict”.

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Secondo lei, qual è la sfida più grande oggi per il mercato globale della pelle? “Interpretando la visione di molti fornitori di pelli Usa, credo che la sfida più importante sia la tenuta della domanda. Più scende la domanda internazionale, più diminuisce il margine della nostra industria. Oggi, per alcune tipologie di basso livello i prezzi sono così giù che non ha più senso lavorare e spedire le pelli. Più di un fornitore recentemente ha iniziato a considerare la possibilità di distruggere il grezzo o di utilizzarlo per scopi diversi dalla pelle finita. Se non interverranno altri fattori importanti dalla parte della domanda, questi problemi proseguiranno anche quest’anno”. Tornando alla guerra dei dazi fra Stati Uniti e Cina, avete valutato l’impatto sull’industria della pelle? “L’amministrazione Trump ha imposto diversi aumenti di tariffe su merci importate dalla Cina nel 2018, suscitando ritorsioni da parte cinese ed iniziando una dura guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali. I dazi non hanno risparmiato il settore delle pelli malgrado i validi sforzi delle industrie dei due paesi per evitare il peggio. Attualmente, la maggior parte delle pelli grezze Usa sono soggette ad un dazio aggiuntivo del 5% verso la Cina e, allo stesso modo, molti prodotti in pelle cinesi tra cui l’arredamento e la piccola pelletteria sono gravati di un dazio addizionale del 10% negli Stati Uniti. Fortunatamente, le calzature non sono state incluse nella lista altrimenti i danni sarebbero stati più pesanti. L’amministrazione Trump ha prospettato piani per elevare le tariffe al 25% se i negoziati in corso non porteranno risultati, cosa che produrrà presumibilmente un’analoga risposta da parte della Cina. E’ difficile quantificare il danno che è stato fatto al nostro settore in entrambi i paesi da queste decisioni, al di là dei dazi. Sono sicuro infatti che molti investimenti oggi sono fermi a causa dell’incertezza della situazione e ciò avrà un impatto economico negativo sul settore per gli anni a venire”. Come valuta le prospettive del prossimo round di negoziati? “Difficile prevedere come evolverà la situazione. Gli argomenti in discussione tra Usa e Cina sono significativi, compresa una riforma quasi completa del modello economico cinese a trazione politica. E’ arduo immaginare che ci possa essere un vero passo avanti su temi così ampi in soli tre mesi. Tuttavia, spero che ci siano progressi nei negoziati e che si continuerà a prorogare le scadenze degli aumenti dei dazi ed evitare così l’escalation del conflitto”.


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The breakthrough La svolta nella pelle waterproof of waterproof leather

La compagnia oLandese presenta una tecnoLogia innovativa a base di poLimeri siLiconici che si annuncia come iL nuovo benchmark dei trattamenti idrorepeLLenti. ci spiega differenze e vantaggi LioneL champanhet, senior technicaL manager di stahL

The DuTch company presenTs an innovaTive Technology baseD on silicon polymers ThaT coulD be The new benchmark for waTer-repellenT TreaTmenTs. lionel champanheT, senior Technical manager of sTahl, explains To us Differences anD aDvanTages Stahl is preparing to launch on the market a new technology to waterproof leather destined to revolutionise the waterrepellent treatments. First of all because the solution developed by a team of experts ensures high sustainability. “Thanks to a new generation of silicone agents (PFC free) we have developed a highperformance waterproofing leather process with low environmental impact”, explains the official note of the Dutch company. One of the world’s leading experts in water repellent leather helps us to better understand the scope of the novelty: Lionel Champanhet, today a senior technical manager at Stahl and, before the acquisition of his Leather Division, at BASF. “This new technology is really important because it offers tanners a clean, fast and effective process to make high quality waterproof leathers. I am convinced that this system will become the new market benchmark, valid for the next 20 years”, explains the expert.

Stahl si appresta a lanciare sul mercato una nuova tecnologia per impermeabilizzare la pelle destinata a rivoluzionare il comparto dei trattamenti idrorepellenti. Innanzitutto perché la soluzione sviluppata da un team di esperti che ci lavora da anni assicura un’elevata sostenibilità. “Grazie ad una nuova generazione di agenti siliconici (privi di PFC) abbiamo sviluppato un processo di impermeabilizzazione della pelle ad elevate prestazioni e basso impatto ambientale” spiega la nota ufficiale della compagnia olandese. Ci aiuta a capire meglio la portata della novità uno dei maggiori esperti mondiali di pelle idrorepellente: Lionel Champanhet, oggi senior technical manager in Stahl e, prima dell’acquisizione della sua Leather Division, in BASF. “Questa nuova tecnologia è veramente importante perché offre ai conciatori un processo pulito, veloce ed efficace per realizzare pelli waterproof di alta qualità. Sono convinto che questo sistema diventerà il nuovo benchmark di mercato, valido per i prossimi 20 anni” ci spiega l’esperto. Può spiegarci come funziona a grandi linee? “Il sistema si basa su due agenti polimerici di nuova generazione della famiglia Densodrin® e Densotan® che sono totalmente privi di solventi e benzene e soddisfano pienamente i parametri della MRSL di ZDHC. Questi prodotti si fissano sulla fibra della pelle con un esaurimento al 99% e, a differenza dei trattamenti a base di olio o paraffina utilizzati finora, richiedono anche un minor quantitativo di acqua e temperature più basse con evidenti vantaggi sia sulla carbon footprint che sulla water footprint della conceria che li utilizza. Il processo richiede anche meno energia perché è più breve dei sistemi tradizionali, e i macchinari utilizzati necessitano di minor manutenzione”. Ci sono vantaggi anche sulle pelli finite? “Le pelli impermeabilizzate con questo sistema hanno una resa maggiore, durano più a lungo e mostrano migliori resistenze tecniche e fisiche, ed anche una miglior permeabilità al vapore”. Quanto tempo ha richiesto lo sviluppo di questa tecnologia? “Prima in BASF e poi in Stahl studiamo la miglior tecnologia per rendere la pelle idrorepellente da più di trent’anni.

Can you explain how it works in general? “The system is based on two new generation polymeric agents of the Densodrin® and Densotan® family that are totally free of solvents and benzene and fully meet the MRSL parameters of ZDHC. These products are fixed on the fibre of the leather with an exhaustion of 99% and, unlike the oil or paraffin-based treatments used so far, they also require a lower quantity of water and lower temperatures with obvious advantages both

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on the carbon footprint and on the water footprint of the tannery that uses them. The process also requires less energy because it is shorter than traditional systems, and the machinery used requires less maintenance”. Are there any advantages even on finished leathers? “Leathers waterproofed with this system have a higher yield, last longer and show better technical and physical resistance, and also a better vapour permeability”. How long did it take to develop this technology? “For over thirty years we have been studying the best technology to make leather water repellent first at BASF, then at Stahl. In our opinion, this new system represents an epoch-making change because it overcomes the paraffin-based treatment to move on to a completely polymeric process that offers great technical and environmental advantages. In 2007, BASF launched the first of this family of silicone polymers, which is still

working well, but which has application limits. Now, with the addition of these two new products, at Stahl we have a range that allows us to produce any type of leather for clothings, gloves, bags and shoes. We are also studying applications for the furniture industry”. What is the difference with the water-repellent product range that Stahl already proposed? “From a chemical point of view the products are different, but the application is similar and does not require a change of machinery and technology by tanneries. The waterproofing agents used in this new technology are more versatile and can be added to different stages of the tanning process, while the water-repellent products in the leather finishing range are used at a specific point in the process to be effective. Moreover, with this system you can build and modulate the waterproof effect, layer by layer, above and below the leather, obtaining a personalised result”. When will the official launch take place? “The new technology will be launched at the APLF in Hong Kong next March 13, where at the Stahl booth (hall 1A, B02) we will also show a series of waterproof leathers produced in very different situations in countries like India, Singapore, Thailand, China but also Holland, to make people understand that the result is always the same regardless of the geographical location in which it is made, because it is a very stable process”.

Secondo noi questo nuovo sistema rappresenta una svolta epocale perché si supera il trattamento a base di paraffine per passare ad un processo completamente polimerico che offre grandi vantaggi tecnici e ambientali. Nel 2007 Basf aveva lanciato il primo di questa famiglia di polimeri siliconici, che sta ancora lavorando bene, ma che ha dei limiti di applicazione. Ora, con l’aggiunta di questi due nuovi prodotti, in Stahl disponiamo di una gamma che ci permette di produrre qualsiasi tipo di pelle per abbigliamento, guanteria, borse e calzature. Stiamo studiando applicazioni anche per l’arredamento”. Qual è la differenza con la gamma di prodotti idrorepellenti che Stahl già proponeva? “Dal punto di vista chimico i prodotti sono diversi, ma l’applicazione è simile e non richiede un cambio di macchinari e tecnologie da parte delle concerie. Gli agenti impermeabilizzanti usati in questa nuova tecnologia sono più versatili e si possono aggiungere a diversi stadi della concia, mentre i prodotti della gamma idrorepellenti per la rifinizione vanno usati ad un preciso punto del processo per essere efficaci. Inoltre, con questo sistema si può costruire e modulare come si vuole l’effetto waterproof, strato su strato, sopra e sotto la pelle, ottenendo un risultato personalizzato”. Quando avverrà il lancio ufficiale? “La nuova tecnologia sarà lanciata in occasione della APLF di Hong Kong il prossimo 13 marzo dove allo stand Stahl (hall 1A, B02) mostreremo anche una serie di pelli waterproof prodotte in situazioni molto diverse tra loro in Paesi come India, Singapore, Thailandia, Cina ma anche Olanda, per far capire che il risultato è sempre lo stesso indipendentemente dal luogo geografico in cui viene realizzato, perché si tratta di un processo molto stabile”.

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NEWS

AICC renews Its BOArD

AICC rInnOvA I prOprI vertICI

The Venetian Mecenero at the head of leather chemists

Il veneto Mecenero alla guida dei chimici del cuoio Il neo-presIdente AICC puntA sullA CollAborAzIone frA dIstrettI ConCIArI e Con le Altre orgAnIzzAzIonI dellA fIlIerA, oltre Che sul rAfforzAmento dell’AttIvItà dI formAzIone

The new chairman of aicc focuses on The collaboraTion beTween Tanning disTricTs and oTher organisaTions in The supply chain, as well as on sTrengThening Training acTiviTies On 16 February the Italian Association of Leather Chemists elected the Venetian Roberto Mecenero as chairman, replacing the Lombard Ernesto Pisoni, who has been leading it over the last three years. Born in 1952, with a degree in chemistry obtained in the University of Ferrara, Mecenero has been working in the tanning sector since 1976 and is currently a member of Conceria Dani spa, where he is engaged in Research and where he is Responsible for the purchase of chemical products, for the inspection of Materials and Contractors. Roberto - called Mariano - Mecenero has been a member of AICC for many years and on the board of directors since 2012. President, on which fronts do you intend to lead the association? “My program is inspired by three main guidelines. First of all, we will try to strengthen the dialogue between the various Italian tanning districts to stimulate greater collaboration. Secondly, in continuity with what has been done in the

Il 16 febbraio l’Associazione Italiana Chimici del Cuoio ha eletto presidente il veneto Roberto Mecenero che subentra al lombardo Ernesto Pisoni che l’ha guidata negli ultimi tre anni. Classe 1952, laureato in chimica all’Università di Ferrara, Mecenero lavora nel settore conciario sin dal 1976 ed attualmente è socio della Conceria Dani spa, dove si occupa di ricerca ed è Responsabile Acquisti prodotti chimici, Controllo materiali e Terzisti. Iscritto ad AICC da molti anni, Roberto - detto Mariano Mecenero fa parte del consiglio direttivo dell’associazione dei chimici del cuoio italiani dal 2012. Presidente, su quali fronti intende guidare l’associazione? “Il mio programma è ispirato a tre linee guida principali. In primis, cercheremo di rafforzare il dialogo tra i vari distretti conciari italiani per stimolare una maggiore collaborazione. In secondo luogo, in continuità con quanto fatto in passato, lavoreremo sul tema della formazione per favorire la crescita della cultura conciaria del settore, che del resto è il principale scopo di questa associazione, dando supporto ai tecnici attraverso l’organizzazione di sempre nuovi seminari e corsi sugli argomenti più stringenti del settore. Al contempo si punta a consolidare e rafforzare i legami e le collaborazioni con le altre associazioni della filiera, dalla Stazione Pelli a Unic, Assomac, Unpac e Federchimica”. Qual è il tema che le sta più a cuore? “Senz’altro quello della sostenibilità cui è legato il futuro stesso del nostro settore. Il primo obiettivo che dobbiamo porci tutti oggi è quello di spingere ancora di più sul fronte della ricerca e dell’innovazione per arrivare ad una produzione conciaria sempre più pulita e rispettosa dell’ambiente, dove anche gli scarti possano essere riutilizzati in un’ottica di economia circolare. Se vogliamo continuare a lavorare nel mondo della moda siamo tenuti ad offrire al mercato pelli realizzate con prodotti chimici sempre più sicuri”.

past, we will work on the training theme to encourage the growth of the sector’s tanning culture, which is the main objective of this association, giving support to technicians through the organisation of new seminars and courses on the most stringent topics in the industry. At the same time, the aim is to consolidate and strengthen ties and collaborations with other associations in the supply chain, from the Italian Leather Research Institute to Unic, Assomac, Unpac and Federchimica”. What is the theme that matters most to you? “Definitely that of sustainability which is linked to the very future of our sector. The first goal that we all have to face today is to push the research and innovation front to get to a tannery production that is increasingly cleaner, where even waste can be reused with a view to circular economy. If we want to continue working in the fashion world and with brands, we are bound to offer leather products made with increasingly safer chemicals”.

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GE MATA - D EEP C OL O


susTainabiliTy

SURVEY

SURVEY

In search of balance

Alla ricerca dell’equilibrio Il concetto dI sostenIbIlItà rIveste un’Importanza crescente e rappresenta un trend IrreversIbIle nella fIlIera pelle e nella moda In genere. nelle pagIne che seguono cerchIamo dI capIre In che dIrezIone sI muove la rIcerca nel settore chImIco-concIarIo

The concepT of susTainabiliTy is of increasing imporTance and represenTs an irreversible Trend in The leaTher supply chain and in fashion in general. in The following pages we Try To undersTand which direcTion The research in The chemical-Tanning secTor is moving The Brundtland report (also known as “Our Common Future”) is a famous document published in the now distant 1987 by the World Commission on Environment and Development in which, for the first time, the concept of sustainable development was introduced and defined as follows: “Sustainable development is a development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to satisfy their own”. Even then, the focal point of the question had been identified, namely the need to find the right balance that would allow us to continue on the path of progress, but without irreparably damaging the environment from which our own survival depends. In recent years it has become clear that the concept of sustainability is of growing importance and represents an irreversible trend also in the world of fashion and the leather supply chain, even if sometimes it is supported for strictly commercial reasons. Moreover, according to a recent research by McKinsey,

Il rapporto Brundtland (conosciuto anche come “Our Common Future”) è un famoso documento pubblicato nell’ormai lontano 1987 dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo nel quale, per la prima volta, venne introdotto il concetto di sviluppo sostenibile, così definito: “lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri». Già allora era stato individuato il punto focale della questione, ovvero la necessità di trovare il giusto equilibrio che consenta di continuare sulla strada del progresso, ma senza danneggiare irrimediabilmente l’ambiente dal quale la nostra stessa sopravvivenza dipende. Negli ultimi anni è apparso chiaro che il concetto di sostenibilità riveste un’importanza crescente e rappresenta un trend irreversibile anche nel mondo della moda e della filiera pelle, anche se talvolta viene assecondato per ragioni strettamente commerciali. Stando ad una recente ricerca McKinsey, del resto, le caratteristiche di trasparenza e sostenibilità di prodotti e aziende sono fattori determinanti nelle scelte dei consumatori, soprattutto per quanto riguarda le generazioni più giovani, come i Millennials e la Generazione Z. Il 90% dei consumatori della cosiddetta Gen Z è infatti convinto che le aziende abbiano una responsabilità nell’affrontare temi di carattere sociale e ambientale e oltre la metà dei Millennials dichiara di cercare informazioni su aziende e prodotti prima di effettuare i propri acquisti. Comportamenti che non possono essere ignorati dato il peso crescente che queste due categorie rappresentano (si stima che la Gen Z da sola sarà responsabile del 40% del consumo mondiale nel 2020). Le aziende del comparto moda devono quindi affrontare la sfida derivante da un consumatore più consapevole,

the characteristics of product and companyrelated transparency and sustainability are determining factors in consumer choices, especially for younger generations, such as Millennials and Generation Z. 90% of the so-called Gen Z consumers is in fact convinced that companies have a responsibility to tackle social and environmental issues and over half of Millennials declare to look for information on companies and products before making their purchases. Behaviours that can not be ignored given the growing weight these two categories represent (it is estimated that Gen Z alone will be responsible for 40% of world consumption in 2020). Companies in the fashion

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industry must therefore face the challenge of a more informed consumer, interested in social and environmental responsibility and willing to pay more for sustainable products. On the production front, it is therefore vital to integrate a supply system of raw materials that allows it to be more transparent and sustainable. International brands have long understood that developing a sustainable business strategy is a necessary choice for them and their suppliers. A choice that implies not only the reduction of the environmental impact of production processes but also the use of products deriving from renewable sources and a global approach based on the transparency of behaviour. For companies, a strategy oriented towards true sustainability is undoubtedly a very demanding investment that requires a solid and responsible business vision.

Even tanneries are moving in this direction, but the path to full sustainability is of course still long and full of obstacles. The collaboration with customers of fashion houses, often focused on more restrictive objectives than legal restrictions, has accentuated the need for tanneries to raise the level of attention with respect to the supply of raw materials and the use of chemical products. Moreover, certifying sustainability is complex: it means facing multidisciplinary fields (environmental, economic and productrelated, social and ethical aspects) at different levels (product, process, human resources, etc.). It is a wide-ranging theme. In the following pages we have tried to understand in which direction some companies in the supply chain are moving, gathering statements from those responsible for sustainability.

interessato ai temi di responsabilità sociale e ambientale, e disposto a pagare di più per prodotti sostenibili. Sul fronte della produzione, diventa pertanto vitale integrare un sistema di approvvigionamento delle materie prime che consenta di essere più trasparenti e sostenibili. I brand internazionali hanno da tempo capito che sviluppare una business strategy sostenibile è una scelta necessaria, da parte loro e dei loro fornitori. Una scelta che implica non solo la riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi ma anche l’impiego di prodotti derivanti da fonti rinnovabili, ed un approccio globale improntato alla trasparenza dei comportamenti. Per le aziende una strategia orientata ad una vera sostenibilità rappresenta indubbiamente un investimento molto impegnativo che richiede una solida e responsabile visione d’impresa. Anche le concerie si stanno muovendo in questa direzione, ma naturalmente il percorso verso la piena sostenibilità è ancora lungo e irto di ostacoli. La collaborazione con i clienti delle case di moda, spesso focalizzati su obiettivi più restrittivi rispetto alle limitazioni di legge, ha accentuato la necessità delle concerie di alzare il livello di attenzione rispetto alla fornitura di materia prima e all’utilizzo dei prodotti chimici. Peraltro certificare la sostenibilità è complesso: significa affrontare ambiti multidisciplinari (aspetti ambientali, economici e di prodotto, sociali ed etici) a diversi livelli (prodotto, processo, risorse umane, etc.). Il tema è vastissimo. Nelle pagine che seguono abbiamo cercato di capire in che direzione si stanno muovendo alcune aziende protagoniste della filiera raccogliendo le testimonianze dei responsabili della sostenibilità.

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susTainabiLiTy

A tool for self-diAgnosis

Uno strUmento di AUtodiAgnosi

La PEF misura PEF measures the environmental l’impronta ambientale footprint The new tool available to tanneries to quantify the environmental impact of their products is called PEF - PEFCR in full, that is to say, Product Environmental Footprint Category Rules. Basically, all the rules necessary to calculate the environmental footprint of the products according to a consensual method approved last April in Europe upon a proposal by Cotance and Unic. As is by now known, PEF was born of the need to establish a single European method for assessing the environmental impact of a product, offering users a standardized system for quantifying it and thus for reducing it. This new self-diagnosis tool will help tanners to know their company’s production process better and to remedy the problems that may arise. The system, which is going to be tested, uses a software that requires entering the data necessary to evaluate the environmental impact on

Il nuovo strumento a disposizione delle concerie per quantificare l’impatto ambientale dei loro prodotti si chiama PEF, per esteso PEFCR, ovvero Product Environmental Footprint Category Rules. In pratica l’insieme delle regole necessarie per calcolare l’impronta ambientale dei prodotti secondo una metodologia consensuale approvata lo scorso aprile a livello europeo su proposta di Cotance e Unic. Come ormai noto, la PEF nasce dalla necessità di stabilire un metodo unico europeo per la valutazione dell’impatto ambientale di un prodotto, offrendo agli utilizzatori un sistema standardizzato per quantificarlo e quindi ridurlo. Questo nuovo strumento di autodiagnosi aiuterà i conciatori a conoscere meglio il processo produttivo della propria azienda e a porre rimedio alle criticità che possono emergere. Attualmente in attesa di sperimentazione, il sistema si avvale di un software che richiede l’inserimento dei dati necessari a valutare l’impatto ambientale sulla base di 15 indicatori tra cui il cambiamento climatico, il consumo di ozono, quello delle risorse minerali e fossili, l’uso del suolo, il consumo di acqua, e così via. In un prossimo futuro, quando una griffe vorrà una valutazione dell’impegno di un fornitore sul fronte della sostenibilità, potrà richiedere la certificazione PEF. L’ICEC intende avviare appena possibile sperimentazioni con le concerie per arrivare presto ad un’apposita Certificazione di prodotto PEF.

the basis of 15 indicators, among which climate change, ozone consumption, the consumption of mineral and fossil resources, the use of land, water consumption and so on.In the near future, when a brand wants an assessment of a supplier’s commitment in terms of sustainability, will be able to request the PEF certification. ICEC is planning to start as soon as possible experimenting with tanneries in order to reach the appropriate PEF certification.

The 15 categories of the environmental impact of leather Le 15 categorie di impatto ambientale della pelle

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SY N -BIOS


SuStainability

IntervIew wIth MIchael costello, stahl’s sustaInabIlIty DIrector

IntervIsta con MIchael costello, DIrettore Della sostenIbIlItà In stahl

Lavoriamo ad una We work for a more transparent catena di fornitura più trasparente supply chain Stahl Sta lavorando Su un’ampia gamma di progetti conneSSi alla traSparenza e alla SoStenibilità con diverSe aSSociazioni induStriali, univerSità e altri partner

Stahl iS working on a wide range of projectS linked to tranSparency and SuStainability with Several induStry aSSociationS, univerSitieS and other partnerS With 11 R & D centers around the world, employing almost 100 technical staff, Stahl’s product research is aimed at providing high performance solutions that reduce the environmental footprint. This can be either by using biobased raw materials in their products or by designing products which will reduce the CO2, energy, water or toxicological footprint of their customers’ products. We asked more about this to to Michael Costello, Stahl’s Sustainability Director. Sustainability is a big word. What does it mean for a large company like Stahl? “We believe that as a market leader we need to take responsibility to minimize the environmental impact. This mentality is felt throughout our whole organization in providing high quality products and services to our customers. Our membership in the UN Global Compact and our alignment to the seventeen UN Sustainable

Con 11 centri di Ricerca e Sviluppo in tutto il mondo, che impiegano un centinaio di tecnici esperti, la ricerca in Stahl è finalizzata a fornire soluzioni di elevata qualità per ridurre l’impatto ambientale. Ciò può avvenire o mediante l’utilizzo di materie prime biologiche nei suoi prodotti, o tramite la progettazione di prodotti che riducano la CO2, l’energia, l’acqua o l’impatto tossicologico dei prodotti per i loro clienti. Abbiamo chiesto maggiori informazioni su questo argomento a Michael Costello, Direttore della Sostenibilità in Stahl.

Sostenibilità è un termine impegnativo. Cosa significa per una grande azienda come Stahl? “Come leader di mercato, crediamo di doverci assumere la responsabilità di minimizzare l’impatto ambientale. Questa mentalità è percepibile in tutta la nostra organizzazione nel fornire prodotti e servizi di alta qualità ai nostri clienti. La nostra adesione al Patto Globale dell’ONU, e il nostro allineamento ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, sono chiari indici del nostro impegno per un futuro più sostenibile”. Sappiamo che avete adottato numerose politiche e iniziative per garantire un continuo miglioramento. Quali sono i risultati più importanti conseguiti fino ad ora? “Considerando solo gli ultimi anni, abbiamo intrapreso numerosi sforzi per ridurre al minimo l’impatto ambientale nel settore conciario. Non solo esaminando attentamente il nostro assortimento di prodotti, ma anche promuovendo la trasparenza e la sostenibilità nella catena logistica. Nel 2016 ci siamo associati alla Fondazione ZDHC per sottolineare il nostro impegno nel contribuire a condurre il settore dell’abbigliamento verso l’eliminazione di sostanze chimiche pericolose entro il 2020. La catena del settore dell’abbigliamento e di quello calzaturiero è lunga e complessa, e la fondazione collabora strettamente con i suoi membri per pilotare i cambiamenti a livello di settore. In quello stesso anno, abbiamo unito le forze con molteplici partner nell’ambito della catena logistica, per organizzare ReVeal, un evento finalizzato a incoraggiare la completa trasparenza e tracciabilità all’interno

Development Goals is a clear indication of our commitment to a more sustainable future”. We know that you have many policies and initiatives in place to ensure continuous improvement. Which are the most important results so far? “Looking at just the last few years, we made a lot of efforts in minimizing the environmental impact within the leather industry. Not only by looking closely to our own product portfolio, but also promoting transparency and sustainability within the supply chain. In 2016 we became an affiliate of the ZDHC Foundation, underlining our commitment to help lead the clothing industry towards zero discharge of hazardous chemicals by 2020. The apparel and footwear

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chain is long and complex and the foundation is cooperation closely with its members to drive industry-wide change. In that same year, we joined forces with multiple partners within the supply chain in organizing ReVeal, an event to promote full transparency and traceability to the leather supply chain. Taken the success of the event, we organized the third edition in 2018 with leading industry partners to show that partnership is pivotal in achieving a more transparent supply chain”. We know that recently you promoted environmental programs in India, Ethiopia, etc. Why? “We led multiple sustainability seminars in India, Pakistan and Bangladesh. With these seminars Stahl aims to familiarize local professionals with its sustainability philosophy for the industry and related sustainable solutions. The seminars attracted an average of 350 people per seminar. In November 2017, Solidaridad, Stahl and PUM Netherlands senior experts and a number of Indian partners officially launched a public-private partnership linked to the Clean Ganges project launched by the Indian government. The five-year project is focused on reducing water pollution in the Kanpur Leather Cluster. In July 2018, Stahl joined forces again with Solidaridad and CSR Netherlands and launched the ‘Green Tanning Initiative’.

della filiera del settore conciario. Visto il successo dell’evento, nel 2018 abbiamo organizzato la terza edizione con i principali partner industriali, per mostrare che la collaborazione è essenziale al fine di ottenere una catena logistica più trasparente”.

This three-year program funded by the European Union under the SWITCH Africa Green initiative - is aimed at promoting environmental friendly leather making and creating sustainable employment in the Ethiopian leather industry. The program is aimed at collaborating with Ethiopian abattoirs, tanneries and factories on different sustainable consumption and production practices”. What about Stahl’s new products? “We are very proud of the continuous growth of our Stahl Neo portfolio. All the solutions within the portfolio for leather are compliant with the Manufactured Restricted Substance List (MRSL) launched by the ZDHC Foundation”. Next goals? “We will continue with promoting transparency along the supply chain through the environmental programs, sustainability seminars and other activities. As part of our five-year program in India, we will introduce environmentally cautious production methods and train tannery staff on best practices together with our partners. In May this year we will open a new Center of Excellence in India to demonstrate more sustainable technologies to produce leather and there will be activities for downstream communities about efficient water use for irrigation and livestock farming. Stahl is still on course to achieve its target of 10% reduction in CO2 emissions

Sappiamo che avete recentemente promosso programmi ambientali in India, Etiopia ecc. Perché? “Abbiamo condotto diversi seminari sulla sostenibilità in India, Pakistan e Bangladesh. Con questi seminari Stahl intende far comprendere agli operatori locali la sua filosofia di sostenibilità per il settore, e con le relative soluzioni sostenibili. I seminari hanno attirato una media di 350 persone a evento. Nel novembre 2017, Solidaridad, Stahl e PUM Netherlands senior experts, assieme a un certo numero di partner indiani, hanno ufficialmente lanciato una cooperazione pubblicoprivata collegata al progetto ‘Clean Gange’, avviato dal governo indiano. Il progetto quinquennale è incentrato sulla riduzione dell’inquinamento idrico nel Polo Conciario di Kanpur. Nel luglio 2018, Stahl ha nuovamente unito le forze con Solidaridad e CSR Netherlands, lanciando la ‘Green Tanning Initiative’. Questo programma triennale – finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’iniziativa SWITCH Africa Green – è finalizzato a promuovere una produzione di pellame rispettosa dell’ambiente, e a creare un impiego sostenibile nel settore conciario dell’Etiopia. Il programma mira a collaborare con mattatoi, concerie e industrie etiopi, riguardo a diverse pratiche sostenibili di consumo e produzione”. Quali sono i prodotti Stahl che meglio rappresentano questo impgegno verso la salvaguardia ambientale? “Siamo molto orgogliosi della costante crescita del nostro assortimento Stahl Neo. Tutte le soluzioni all’interno dell’assortimento per il pellame sono conformi alla Manufactured Restricted Substance List (MRSL) lanciata da ZDHC”. Quali sono i prossimi obiettivi? “Continueremo a promuovere la trasparenza lungo la catena di fornitura mediante programmi ambientali, seminari sulla sostenibilità e altre attività. Nell’ambito del nostro programma quinquennale in India, introdurremo metodi produttivi rispettosi dell’ambiente, e formeremo il personale delle concerie sulle migliori pratiche assieme ai nostri partner. A maggio di quest’anno apriremo un nuovo Centro di Eccellenza in India, per illustrare tecnologie più sostenibili per produrre pellame, e vi saranno attività per le comunità a valle sull’impiego efficiente dell’acqua per l’irrigazione e l’allevamento di bestiame. Stahl continua a essere sulla rotta giusta per conseguire il suo obiettivo del 10% di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020. Nel 2017 Stahl ha effettuato la sua prima stima delle emissioni dell’ambito 3 come richiesto dal GHG Protocol Corporate Value Chain Accounting and Reporting

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copyright Stahl

by 2020. In 2017 Stahl made its first estimation of scope 3 emissions as per the GHG Protocol Corporate Value Chain Accounting and Reporting Standard. This exercise is designed to understand the full value chain impact of its activities and will help to focus efforts on significant sources of GHG emissions. We are also working on making our production facilities more self-sufficient. A good example of this is that we placed 2250 solar panels on our facilities in Brazil. The panels provide for 50% of the facility’s energy”. Which new challenges are still to be gained in the sector? “There are still many challenges to be gained. Reaching a sustainable industry is complex, there are a lot of factors at play. For example, a long standing discussion that affects the industry is the impact

of leather production on the environment. While some may say the impact on the environment is close to zero because leather is a by-product of the meat and dairy industry, others disagree. Life Cycle Assessment (LCA) is a methodology that measures the impact of any product on the environment in the course of its life. It can provide quantitative, full life cycle information on products in a format that permits comparisons to be made. Stahl is a big advocate of the LCA methodology and will keep promoting it during several events and webinars with professionals within the industry. The impact of LCA will be much greater when more partners in the supply chain provide data and when real comparisons can be made. This in turn will lead to better decisions on processes and technologies within the leather industry”.

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Standard. Questo esercizio è concepito per comprendere l’impatto complessivo delle sue attività sulla catena del valore, e contribuirà a concentrare gli sforzi sulle fonti rilevanti di emissioni di gas ad effetto serra. Stiamo anche lavorando per rendere i nostri stabilimenti di produzione più autosufficienti. Un buon esempio di tutto ciò è il posizionamento di 2.250 pannelli solari nei nostri impianti del Brasile. I pannelli forniscono il 50% dell’energia dell’impianto”.

Quali nuove sfide occorre ancora vincere nel settore? “Vi sono ancora molte sfide da vincere. Il raggiungimento di un’industria sostenibile è una cosa complessa: il numero di fattori in gioco è elevato. L’impatto ambientale della produzione del pellame è una discussione annosa. Alcuni sostengono che esso sia prossimo a zero, essendo il pellame un sottoprodotto del settore di carne e latticini, ma altri dissentono da questa affermazione. La Valutazione del Ciclo di Vita (LCA) è una metodologia atta a misurare l’impatto di qualsiasi prodotto sull’ambiente nel corso della sua vita. Essa è in grado di fornire dati quantitativi e completi sul ciclo di vita dei prodotti, in un formato che consente l’effettuazione di confronti. Stahl è un grande sostenitore della metodologia LCA, e continuerà a promuoverla nel corso di eventi e webinar con professionisti del settore. L’impatto del LCA sarà molto più rilevante all’aumentare dei dati forniti da un numero maggiore di partner della catena logistica, e potendo effettuare confronti reali. Ciò a sua volta porterà a decisioni migliori su processi e tecnologie nell’ambito del settore conciario”.


STH AL H OL D IN G


SuSTainabiliTy

Guido Zilli, dani’s sustainability CommuniCation & market researCh responsible

Guido Zilli, responsabile sostenibilità ComuniCaZione e riCerChe di merCato della ConCeria dani

The environmental commitment has its return on image and not only on that

L’impegno ambientale ha il suo ritorno e non solo d’immagine La conceria veneta oggi è percepita daL mercato deL fashion come azienda a ridotto rischio operativo

ToDay The VeneTian TanneRy iS peRCeiVeD by The faShion maRkeT aS a Company WiTh ReDuCeD opeRaTional RiSkS Founded as a small familyowned tannery, today Dani SpA is a company with approximately thousand employees and collaborators. Localised in Arzignano (Vicenza), the main tanning pole in the world, Dani produces quality leathers for all goods, from footwear to furniture products, from leather goods to the automotive sector. For years this tannery has taken the road of sustainability, putting social and environmental responsibility at the centre of the business activities of the group chaired by Giancarlo Dani. A commitment witnessed by the numerous research projects launched over the years and aimed at the constant search for new methods to reduce the use of natural resources and emissions, also improving the waste recovery capacity. In confirmation of this commitment to the environment and society, with a view to corporate

Nata come piccola conceria a conduzione familiare, oggi la Dani SpA è un’azienda che conta circa mille addetti tra dipendenti e collaboratori. Localizzata ad Arzignano (Vicenza), il principale polo conciario nel mondo, Dani produce pelli di qualità per tutte le destinazioni merceologiche, dalla calzatura all’arredamento, dalla pelletteria all’automotive. Da anni questa conceria ha intrapreso la strada della sostenibilità, mettendo la responsabilità socio-ambientale al centro delle attività imprenditoriali del gruppo presieduto da Giancarlo Dani. Un impegno testimoniato dai numerosi progetti di ricerca avviati nel corso degli anni e finalizzati alla costante ricerca di nuove metodologie per la riduzione dell’impiego di risorse naturali e delle emissioni, migliorando anche la capacità di recupero dei rifiuti. A conferma di questo impegno nei confronti dell’ambiente e della società, in un’ottica di trasparenza aziendale, dal 2015 pubblica ogni anno un vero e proprio Bilancio di Sostenibilità che è disponibile anche in rete. Ne parliamo con Guido Zilli, Responsabile Sostenibilità Comunicazione e Ricerche di mercato. Dani è una delle concerie italiane che ha investito di più sul fronte della sostenibilità. Quali riscontri avete ottenuto sul mercato? “Tra i principali risultati raggiunti, sottolineo sicuramente il fatto che oggi siamo percepiti come un’azienda a ridotto rischio operativo, elemento sempre più importante all’interno di supply chain globali. Abbiamo ottenuto un miglioramento della reputazione e della percezione della Dani quale azienda dotata della sensibilità e delle competenze tecniche e manageriali appropriate per affrontare le sfide poste da contesti socioeconomici e politico-istituzionali complessi e mutevoli. Al contempo abbiamo riscontrato una crescente attenzione verso le nostre linee di prodotto, in particolare quelle caratterizzate da una forte connotazione ambientale; ciò che auspichiamo è un maggiore coordinamento tra le richieste delle aree acquisti e sostenibilità dei nostri clienti, a volte tra loro incoerenti in termini di richieste alle concerie”.

transparency, since 2015 it has been publishing every year a real Sustainability Report which is also available on the web. We talk about it with

Guido Zilli, Dani’s Sustainability Communication & market Research Responsible. Dani is one of the Italian tanneries that has invested more on sustainability. What feedback did you get on the market? “Among the main results achieved, I certainly underline the fact that today we are perceived as a company with reduced operational risks, an increasingly important element

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in global supply chains. We have achieved an improvement in Dani’s reputation and perception as a company with the sensitivity and appropriate technical and managerial skills to face the challenges posed by complex and changing socio-economic and political-institutional contexts. At the same time we have found a growing attention towards our product lines, in particular those characterised by a strong environmental connotation; what we hope is greater coordination between requests of the purchasing and sustainability areas of our customers, which are sometimes inconsistent with each other in terms of requests by tanneries”. What are your new goals? “From an organisational point of view, we work on the implementation of an energy management system and a further strengthening of the worker safety management system. From a research point of view, we are committed to identifying new ways to enhance by-products of the tanning cycle and the development of new leather

Quali sono i vostri nuovi traguardi? “Da un punto di vista organizzativo lavoriamo alla realizzazione di un sistema di gestione dell’energia e ad un ulteriore rafforzamento del sistema di gestione per la sicurezza dei lavoratori. Da un punto di vista della ricerca, siamo impegnati ad individuare nuove modalità per valorizzare i sottoprodotti del ciclo conciario e la messa a punto di nuove tecnologie di lavorazione delle pelli a ridotto consumo di risorse naturali. Da un punto di vista commerciale, stiamo effettuando un percorso di ulteriore rafforzamento del legame con i nostri clienti, anche attraverso la progettazione e realizzazione congiunta di prodotti e strumenti di comunicazione utili a valorizzare i loro manufatti (ad esempio la “Process EPD”)”. Quali sono gli elementi di debolezza sui quali bisogna lavorare ancora? “Dobbiamo riuscire a migliorare la nostra capacità di comunicazione per spiegare l’unicità della pelle. Un materiale naturale e sostenibile, che rientra a pieno titolo nella cornice dell’economia circolare, un materiale così versatile ed elegante da diventare icona di design, mantenendo costantemente un tratto giovanile e quotidiano. E poi occorre avvicinare le nuove generazioni all’industria conciaria, un settore che ha investito ed investe tanto nella sostenibilità socioambientale. Un percorso in linea con i valori e le attenzioni dei millennials e delle generazioni future”.

processing technologies with reduced consumption of natural resources. From a commercial point of view, we are carrying out a process of further strengthening the bond with our customers, also through the joint design and implementation of products and communication tools useful for enhancing their products (for example “EPD Process”)”. What are the weaknesses you still need to work on? “We must be able to improve our communication skills to explain the uniqueness of the leather. A natural and sustainable material, which is fully part of the circular economy, a material that is so versatile and elegant that it becomes a design icon, constantly keeping a youthful and daily feature. And then we need to bring new generations closer to the tanning industry, a sector that has invested and is investing a lot in socioenvironmental sustainability. A path which is in line with the values and attentions of millennials and future generations”.

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sustainability

Dietrich tegtmeyer Vice PresiDent at LanXess

Dietrich tegtmeyer, Vice PresiDente Di LanXess

La sfida è sulla The challenge is on the competition competizione Dietrich Tegtmeyer is Vice President at Lanxess. He started his long career as a chemist in 1989 and today is one of the most wellknown leather experts in the world. Outside the company, Tegtmeyer served as Executive Committee Member for the Leather Working Group for 4 years and was the president of the International Union for Leather Technologists and Chemists Societies (IULTCS). Currently he is active as an executive of the German Union for Tannery Chemicals and Technologies (VGCT) and the TeGeWa, an association representing the German chemical industry. Dr. Tegtmeyer, speaking about sustainability what are the most important results achieved so far by Lanxess? “Sustainability in general is an equally ranking target in the entire company. This is the reason why Lanxess is listed in the Dow Jones Sustainability Index. Details of all reports can be found in the Corporate Responsibility report. Our business unit Leather has focused for many years on the development of a sustainable product range in leather chemicals. Lanxess was the first company to remove NMP (N-Methyl-2-pyrrolidone) from the finishing line and to switch completely to water-based binders and pigments. With X-TAN, then we have developed the most sustainable tanning technology. The enzymatic X-Zyme range

Dietrich Tegtmeyer è vicepresidente di Lanxess, multinazionale chimica tedesca. Ha iniziato la sua carriera nel 1989 e oggi è uno degli esperti di chimica della pelle più conosciuto e apprezzato a livello mondiale. Molto attivo anche fuori dall’azienda, Tegtmeyer ha fatto parte del comitato esecutivo del Leather Working Group ed è stato presidente dell’associazione dei chimici conciari internazionali (IULTCS). Attualmente è un funzionario attivo dell’Unione dei chimici della pelle tedeschi (VGCT) e di TeGeWa, associazione dell’industria chimica tedesca. Dr. Tegtmeyer, quali sono i risultati più rilevanti raggiunti da Lanxess in tema di sostenibilità? “Il tema della sostenibilità è un obiettivo di massima importanza ad ogni livello per questa compagnia. Non a caso LANXESS è entrata nel Dow Jones Sustainability Index (il primo indice che valuta le performance finanziarie delle compagnie mondiali che seguono principi sostenibili, ndr). Nel suo Corporate Responsibility report si possono trovare tutti i dettagli al riguardo. Da molti anni la Business Unit Leather è focalizzata sullo sviluppo di una gamma di prodotti chimici sostenibile. Infatti Lanxess è stata la prima compagnia ad eliminare l’NMP (N-metil-2-pirolidone) dalla linea di rifinizione sostituendoli completamente con pigmenti e leganti a base acqua. Poi con X-TAN abbiamo sviluppato una tecnologia di concia pulita, mentre la gamma di enzimi X-Zyme offre risultati ottimi in fase di riviera. Lanxess è l’unico fornitore a proporre formulazioni biocide e reticolanti COV-free e ultimo, ma non ultimo, siamo la prima compagnia ad aver sviluppato una linea di prodotti per la riconcia a base di materie prime rinnovabili nota con il marchio X-Biomer”. Quali saranno i prossimi obiettivi? “Una parte significativa del budget R&S è dedicata allo sviluppo di prodotti e soluzioni tecnologiche più sostenibili. Attualmente siamo concentrati sullo sviluppo di X-Biomer INSITU, il progetto che prevede la produzione di agenti di riconcia all’interno della conceria utilizzando gli scarti di rasatura in una logica di fai-date. Il prossimo passo sarà l’implementazione di questo sistema nelle concerie”. Quali sfide deve ancora vincere questo settore? “In realtà sono già disponibili soluzioni tecniche per migliorare ulteriormente il bilancio ambientale del processo conciario. Sfortunatamente il prezzo del grezzo è così basso che l’energia, le materie prime e I carburanti a base di risorse fossili sono ancora a buon mercato. La sfida maggiore è dunque quella di diventare più competitivi offrendo soluzioni chimiche moderne e sostenibili capaci di contrastare ad esempio la concorrenza dei materiali sintetici economici che arrivano dal Far East”.

offers the best results in the beamhouse. Lanxess is the only supplier to offer VOC-free crosslinkers and biocide formulations, and last but not least we are the first company to have developed a retanning range based on renewable raw materials. They are marketed under the brand name X-Biomer”. What are the next steps? “A significant amount of the R&D budget is dedicated to more sustainable product and technology solutions. A current highlight is the development of X-Biomer INSITU, the first “on site” production in which a tanner can produce the retanning chemical requirements from leather shavings in a do-ityourself mode. Implementation in tanneries is our next step”. What are the challenges still to be won in the sector? “Technical solutions are available to further improve the eco-balance of the leather manufacturing process. Unfortunately, the price of oil is so low, that energy, fossil based raw material resources and transportation are quite cheap. The biggest challenge is to compete economically with modern and sustainable chemical solutions against the low price synthetic chemistry from Far East”.

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KL F TEC N OKIMIC A


sustainability

EgbErt DikkErs, smit & zoon

EgbErt DikkErs, smit & zoon

First of all transparency

Prima di tutto trasparenza

With 197 years of history, the Dutch company Smit & zoon is a leading global supplier of wet-end and finishing leather chemicals for tanneries with focus on innovation and sustainability and a long-term vision. We asked for some questions to Egbert Dikkers, Sustainability Director. What are the most important results achieved so far? “As a 7th generation family owned company, sustainability is in heart our DNA. The most important results include the fact that our team members are CSR ambassadors fully dedicated to make the leather value chain largely sustainable. One of our Research & Development platform is working on bio based ingredients. Part of that platform is the public/private partnership in the LIFE BIOPOL project to develop of a new class of biopolymers. Late 2018, we introduced the second version of our Product Passport, which is the first initiative from a chemical company to be transparent on the impact of our chemicals and supportive in choosing the right ones. Next to this, we invest in sustainability through making our Global Director Sustainability largely available to catalyse good industry initiatives like the Leather Working Group with their focus on tanneries, the ZDHC with their focus on chemicals and waste water and towards Leather Naturally that focusses on the promotion of the image of leather”. What are the next steps? “We will intensify our

Con 197 anni di storia l’olandese Smit & zoon è uno dei più importanti fornitori globali di prodotti chimici per la concia e la rifinizione delle pelli che da sempre si distingue per l’importanza data all’innovazione e alla sostenibilità a lungo termine. Ne parliamo con Egbert Dikkers, Direttore Sostenibilità. Quali sono i risultati più importanti raggiunti finora? “Come azienda a carattere familiare da 7 generazioni, la sostenibilità è il nostro vero DNA. Parlando dei risultati più importanti, premetto che tutti i nostri collaboratori sono ambasciatori della Responsabilità Sociale d’impresa, completamente dedicati a rendere la filiera della pelle più sostenibile. Una delle nostre piattaforme Ricerca & Sviluppo sta lavorando su ingredienti di origine bio. Parte di questa piattaforma riguarda la partnership pubblico/privata del progetto LIFE BIOPOL per lo sviluppo di una nuova classe di biopolimeri. A fine 2018 abbiamo introdotto la seconda versione del nostro Passaporto Prodotto che rappresenta nel suo genere la prima iniziativa in termini di trasparenza sull’impatto dei prodotti chimici da parte di un’azienda chimica. Accanto a questo, investiamo in sostenibilità per catalizzare tutte le buone iniziative del settore come il Leather Working Group con il suo focus sulle concerie, la piattaforma ZDHC con il focus sui prodotti chimici e sui reflui e Leather Naturally che si occupa della promozione dell’immagine della pelle”. Quali i prossimi obiettivi? “Puntiamo ad aumentare gli investimenti dei nostri gruppi di Ricerca e Sviluppo per portare ai clienti sempre nuovi progressi. Continueremo a lavorare sul Passaporto Prodotto per assicurarci che rimanga un benchmark trasparente per il settore. Prevediamo anche di aumentare il numero di centri applicativi della pelle nazionali e regionali nei nostri mercati chiave. Continueremo a supportare le iniziative sulla pelle menzionate prima e ad assicurarci che i nostri clienti continuino a considerare Smit & zoon/Codyeco come partner di valore”. Quali le sfide ancora da vincere nel settore? “Sono già state inventate molte soluzioni per rendere la filiera pelle più sostenibile. Tocca all’industria lavorare in partnership per cercare soluzioni più vantaggiose in termini in di costi e risparmi. Qualche volta un prodotto chimico più costoso può determinare risparmi in fase di trattamento dei reflui. Ultimo ma non meno importante, l’attenzione verso il consumatore. La sfida è riuscire a promuovere la pelle come materiale sostenibile dalle caratteristiche uniche rispetto ai materiali alternativi. Invitiamo quindi tutti a supportare Leather Naturally” (Dikkers è presidente del Management Board di Leather Naturally, ndr).

investment in our Research and Development teams to bring new developments to our customers. We will also continue to learn and build on the Product Passport to ensure that this will remain to be a transparent benchmark for the industry. It is expected that we will expand the number of regional and national leather application centers in our key markets. Furthermore we will keep on supporting the leading industry initiatives mentioned earlier and ensure that our customers will keep on valuing Smit & zoon/Codyeco as a valued partner”. What are the challenges still to be won in the sector? “Many solutions to make the leather value chain more sustainable have been invented already. It is up to the industry to work in partnership and look to solutions and costs and savings involved from a wider perspective. Sometimes a higher priced chemical can result in much lower costs in the waste water treatment. We also consider it to be a challenge to ensure that we are getting clarity in labels used, like ‘eco leather, metal free leather, bio-based materials, etc’. Last but not least, we should care about the consumer. This challenge is to promote leather as a sustainable material with unique characteristics as compared to alternative materials. We kindly invite you to support Leather Naturally” (we remind that Dikkers is chair of Leather Naturally’s Management Board).

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TH EMA SYSTEM


sustainability

Claudio Bortolati, r&d manager of gSC group

Claudio Bortolati, reSponSaBile r&S di gSC group

Uniamo le forze We join forces to defend leather per difendere la pelle Performing and absolutely safe products to protect the user and the environment. We are talking about GSC Group, a chemical-tanning company of Arzignano that operates on the international market with valuable and well-known brands such as Exel, Letex, Vandoni, Ber Chimica. Asserting itself through the continuous research and development of chemical products with high added value, the company has built its corporate mission on the development of increasingly eco-compatible projects and products, to better meet the demands of a constantly evolving leather market. We talk about Claudio Bortolati, GSC Group, R&D manager of GSC Group, expert in the wet tanning stages, who also reiterates the importance of joining forces to revive the image of leather through the campaign launched by Leather Naturally. On the sustainability front, what are the most important results achieved so far by your group? “Sustainability is an extended term that can be expressed in various forms, but if we want to condense it into a short thought, I would say that it can be defined as an

improvement in the quality of life both in the environmental, economic and social sphere. As a chemical company, we are committed to comply with all the standards concerning the quality of what we produce and the environmental impact in the

Prodotti performanti e assolutamente sicuri a salvaguardia dell’utilizzatore e dell’ambiente. Parliamo di GSC Group, azienda chimico-conciaria di Arzignano che opera sul mercato internazionale con marchi apprezzati e conosciutissimi come Exel, Letex, Vandoni, Ber Chimica. Affermatasi attraverso la continua ricerca e lo sviluppo di prodotti chimici ad alto valore aggiunto, l’azienda ha costruito la propria mission aziendale sullo sviluppo di progetti e prodotti sempre più eco-compatibili, per meglio assolvere le richieste di un mercato della pelle in continua evoluzione. Ne parliamo Claudio Bortolati, GSC Group, Responsabile R&S di GSC Group, esperto delle fasi umide della concia, che ribadisce anche l’importanza di unire le forze per rilanciare l’immagine della pelle attraverso la campagna lanciata da Leather Naturally. Sul fronte della sostenibilità quali sono i risultati più importanti raggiunti finora dal vostro gruppo? “La sostenibilità è un termine esteso che può essere espresso in varie forme, ma che se vogliamo condensare in un pensiero breve, direi che può essere definito come un miglioramento della qualità della vita sia in ambito ambientale che economico e sociale. Essendo un’azienda chimica, ci siamo preoccupati di ottemperare a tutte quelle norme che riguardano la qualità di quello che produciamo e l’impatto ambientale in fabbrica, temi che ci vedono certificati ISO 9001 e 14001 e in completamento con la ISO 18000 riguardante la sicurezza. Anche sul fronte energetico ci siamo dati da fare e oggi produciamo energia con sistemi fotovoltaici, grazie ad un impianto che riceve energia prodotta da 6000 mq di pannelli”. Su quali fronti si muove la ricerca al vostro interno? “Stiamo per portare a conclusione il progetto LIFE Goast per lo sviluppo di un nuovo tipo di concia metal free che ha come obiettivi l’eliminazione del cromo, una scheda di sicurezza del prodotto esente da pittogrammi relativi a materiali tossici, bassi livelli di COD sia in ambito di concia sia nella successiva riconcia, possibilità di smaltimento della rasatura con codici meno onerosi e anche il riutilizzo della stessa in settori diversi”.

factory, themes that see us certified ISO 9001 and 14001 and that comply with OHSAS 18000 regarding safety in the workplace. We also worked hard on the energy front and today we produce energy with photovoltaic systems, thanks to a system that receives energy produced by panels covering 6000 square metres of space”. On which fronts does the research move within you? “We are going to conclude

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GsC Group in the world • il Gruppo GsC nel mondo the LIFE Goast project for the development of a new type of metal-free tanning that targets chromium elimination, a product safety data sheet without pictograms relating to toxic materials, low COD levels both in the area of tanning and in the subsequent retanning, the possibility to dispose of shavings with less expensive codes and also the reuse of the same in different sectors”. What are your next goals? “Living in a district where pollution levels are continuously monitored both at the factory and centrally through the purification consortium, chemical products are selected on the basis of reduced environmental impact and leather production processes are based on the careful use of water resources. Our mission is obviously to develop and produce products that are increasingly performing and respectful of the environment and the safety of those who use them, obviously with a careful eye on the improvement of our production processes”. What is today the most important challenge for the sector? “The biggest challenge that the chemical industry has yet to win, and that I believe will

Prossimi obiettivi? “Vivendo in un comprensorio dove i livelli di inquinamento sono continuamente monitorati sia a pie’ di fabbrica che a livello centralizzato tramite il consorzio depurazione, i prodotti chimici selezionati in base al minor impatto ambientale e i processi di produzione del pellame improntati ad un utilizzo attento delle risorse idriche, la nostra mission resta ovviamente quella di sviluppare e produrre prodotti sempre più performanti e rispettosi dell’ambiente e della sicurezza di chi li utilizza, ovviamente con un occhio attento al miglioramento dei nostri processi di produzione”. Qual è oggi la sfida più importante per il comparto? “La sfida più grande che il settore chimico conciario deve ancora vincere, e che a mio avviso ne determinerà la sopravvivenza, è quella di riuscire a comunicare al consumatore le positività che un manufatto di pelle possiede, ma soprattutto quella di mettere a nudo tutte le fake news, cavalcate dalle varie organizzazioni ambientaliste, animaliste, etc., che minacciano l’esistenza stessa della pelle. Poco è stato fatto sino ad oggi, sempre in maniera disordinata e senza sfruttare i canali di comunicazione di questo terzo millennio. Solo ora l’organizzazione internazionale denominata Leather Naturally alla quale aderiamo, sta tentando di farlo nel modo giusto ma occorrono ulteriori sostenitori e risorse per poter fare delle campagne mirate ed efficaci a vantaggio di tutto il settore pelle”.

determine its survival, is being able to communicate to the consumer the positivity that a piece of leather possesses, but above all to lay bare all the fake news, ridden by various environmental organisations, animal rights activists, etc., which threaten the very existence of the leather. Little has been done until today, always in a disordered way and without exploiting communication channels of this third millennium. Only now the international organisation known as Leather Naturally to which we adhere, is trying to do it in the right way but we need more supporters and resources to be able to make targeted and effective campaigns to the benefit of the entire leather sector”.

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MEC MA N


sustainability

FGL InternatIonaL

FGL InternatIonaL

“Team play in the “Fondamentale il gioco di squadra leather sector nella filiera” is fundamental” FGL International produces a complete range of innovative and effective chemical products for tanning and retanning phases. Equipped with production facilities, connected to hightech research and development laboratories, the Tuscan company works with the best Italian and foreign tanneries. We talk about it with Franca Nuti, Head of Research and Development at FGL International, as well as leading exponent of the Italian Association of Leather Chemists (AICC). How can the sustainability concept be interpreted at FGL? “Sustainability is now a concept that guides business operations in their everyday life, because a product, an article is conceived and realised by optimising the impact it has on the environment, in all its aspects. This is what is required by the entire supply chain and what FGL International has set itself as goal for many years, paying the utmost attention to the evolution of regulations, the concept of circular economy and market demands, managing their expectations. The company has planned its activities through a quality management system (UNI ISO EN 9001) which has been active for almost 20 years and a safety management system

(according to the UNI ISO 45001 standard) alongside the existing OHSAS. FGL also immediately joined the project to reduce chemical risks of the ZDHC platform, becoming in 2017 Contributor and immediately adding its products to the Gateway portal”. We know that you are also committed to defining supply chain regulations... “These activities are very important also to better communicate with suppliers and customers. FGL International is inscribed in the UNI Standardisation Body, taking part in the technical commission CT013 dedicated to the definition of the skin rules and of the Working Group dedicated to norms on chemical products, coordinating their activities”. What are your most innovative product lines in this field? “Activities planned by FGL International have led to the development of many new products and process proposals with the aim of solving critical issues that the various specifications and regulatory limitations have brought out. For example, new lines of dyes have been created that are ideal for making metal-

FGL International produce una gamma completa di prodotti chimici innovativi ed efficaci per le fasi di concia e riconcia. Dotata di impianti produttivi, collegati ai laboratori di Ricerca e Sviluppo ad alto contenuto tecnologico, l’azienda toscana lavora con le migliori concerie italiane ed estere. Ne parliamo con Franca Nuti, responsabile della Ricerca e Sviluppo presso la FGL International, nonchè esponente di punta dell’associazione dei chimici del cuoio italiana (AICC). Come si declina il concetto di sostenibilità in FGL? “La sostenibilità è ormai un concetto che guida l’operatività aziendale nella sua quotidianità perché un prodotto, un articolo viene pensato e realizzato necessariamente ottimizzando l’impatto che questo ha sull’ambiente, in tutti i suoi aspetti. E’ ciò che viene richiesto da tutta la filiera e che FGL International si è posta come obiettivo già da molti anni prestando la massima attenzione all’evolversi delle normative, del concetto di economia circolare e delle richieste del mercato gestendone le aspettative. L’azienda ha pianificato le proprie attività tramite un sistema di gestione qualità (UNI ISO EN 9001) attivo da quasi 20 anni e di sicurezza (secondo la norma UNI ISO 45001) affiancando la già presente OHSAS. FGL ha aderito da subito anche al progetto di riduzione del rischio chimico della piattaforma ZDHC diventando nel 2017 Contributor e inserendo da subito i propri prodotti nel portale Gateway”. Sappiamo che siete impegnati anche sul fronte della definizione delle normative di filiera... “Sono attività importanti anche per comunicare al meglio con fornitori e clienti. FGL International si è iscritta all’Ente di Normazione UNI facendo parte della commissione tecnica CT013 dedicata alla definizione delle norme della pelle e del Gruppo di lavoro dedicato alle norme sui prodotti chimici coordinandone le attività”. Quali sono le vostre linee di prodotto più innovative in quest’ambito? “Le attività pianificate da FGL International hanno portato allo sviluppo di molti nuovi prodotti e proposte di processo con l’obiettivo di risolvere le criticità che i vari capitolati e limitazioni normative hanno fatto emergere. Sono state ad esempio realizzate nuove linee di coloranti ideali per la realizzazione di

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free articles that require high resistance. Based on what started in previous years with the construction of Zero Line, still in constant evolution since 2012, the commitment and experimentation continue to select products with a lower environmental impact suitable for creating items that respect the most restrictive needs of the market. New formulas have also been developed aimed at improving health and safety aspects in the workplace and among these greases of the Idrosol, Idrosin, Idrol lines with particular reference to the AU line for the automotive industry”. Which new goals will you try to achieve as far as research is concerned? “The goal for the future can only be to keep seeking solutions that allow us to continue to be a reliable partner for tanneries, interpreting their needs and overcoming the challenges that the market will present us. The research must learn how to best manage collaboration with suppliers, being ready to analyse alternative proposals from which to create innovations that allow to produce items with reduced consumption, time and waste

articoli metal free e che richiedono alte solidità. Sulla base di quanto avviato negli anni precedenti con la realizzazione fin dal 2012 della Linea Zero, ancora in continua evoluzione, l’impegno e la sperimentazione proseguono per selezionare prodotti a minor impatto ambientale adatti a realizzare articoli che rispettino le più restrittive esigenze del mercato. Sono stati anche sviluppati nuovi formulati mirati a migliorare gli aspetti legati alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e fra questi gli ingrassi delle linee Idrosol, Idrosin, Idrol con particolare riferimento alla linea AU destinata all’automotive”. Verso quali nuovi obiettivi vi state muovendo sul fronte della ricerca? “L’obiettivo per il futuro non può che essere quello di continuare a ricercare soluzioni che consentano di continuare ad essere un partner affidabile per le concerie interpretandone i bisogni e superando insieme le sfide che il mercato ci presenterà. La ricerca deve orientarsi a gestire al meglio la collaborazione con i fornitori, pronta ad analizzare proposte alternative da cui partire per la realizzazione di novità che permettano di realizzare articoli con consumi, tempi e rifiuti ridotti ed allo stesso tempo con proprietà prestazionali che sappiano interpretare esigenze ed aspettative dei clienti. In questo percorso la ricerca FGL si dedicherà anche a valutare l’utilizzo di fonti alternative legate alla Green economy e comunque al concetto di economia circolare puntando a prodotti sostenibili”. Quali nuove sfide deve ancora vincere il settore chimico conciario secondo voi? “Il settore chimico conciario ha vissuto negli anni forse il più grosso cambiamento della sua storia perché in maniera determinante gli aspetti normativi, fra cui il Reach, hanno guidato e spinto il settore ad una profonda riorganizzazione delle proprie strutture e risorse umane. Tutto questo è in continua evoluzione e le sfide del futuro dovranno necessariamente essere affrontate con competenza e professionalità costruendo sistemi di gestione aziendali sempre più organizzati ed affidabili. Punto dirimente sarà la capacità delle varie organizzazioni della filiera di fare squadra nel gestire le problematiche collaborando alla risoluzione dei problemi comuni”.

and at the same time with performance properties that can interpret needs and customer expectations. In this process FGL research will also focus on evaluating the use of alternative sources linked to the Green economy and in any case to the concept of circular economy aiming at sustainable products”. What new challenges does the chemical tanning sector still have to win in your opinion? “Over the years, the chemical tanning sector has perhaps experienced the biggest change in its history because in a decisive manner the regulatory aspects, including Reach, have led and pushed the sector towards a profound reorganisation of its structures and human resources. All this is constantly evolving and future challenges will necessarily have to be faced with competence and professionalism by building increasingly organised and reliable business management systems. A decisive point will be the ability of the various organisations in the supply chain to team up to manage issues through collaboration in order to solve common problems”.

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sustainability

Dermacolor

Dermacolor

Prodotti e processi Products and in un’ottica di processes with a view to circular economia circolare economy Founded in 1981 in Castelfranco di Sotto (Pisa), in the heart of the Tuscan tanning district, Dermacolor specialises in the production of chemical auxiliaries for the wet tanning phases and for the finishing of leathers. The research manager, Andrea Meucci, helps us to understand the priorities of this company that has made innovation its strong point. What can we say about what Dermacolor has done in terms of sustainability so far? “Dermacolor studies and develops always innovative and sustainable chemical tanning products paying the utmost attention to all regulations, including of course the adaptation to the Reach Regulation. Over the years we have obtained certifications for the Quality, Environment, Health and Safety management system. Recently, we have registered in the ‘Chemical Gateway’ portal of ZDHC one hundred of our products that meet the stringent requirements of the platform created to eliminate chemical risk in the fashion world, which will be followed by others”. On which aspects has your research been focused? “With a view to the circular economy, in the last few years we have developed and marketed various products based on secondary raw

Nata nel 1981 a Castelfranco di sotto (Pisa), nel cuore del distretto conciario toscano, Dermacolor è specializzata nella produzione di ausiliari chimici per le fasi umide della concia e per la rifinizione dei pellami. Il responsabile della ricerca, Andrea Meucci, ci aiuta a capire quali sono le priorità di quest’azienda che ha fatto dell’innovazione il proprio punto di forza. Possiamo dire, in sintesi, cosa ha fatto Dermacolor in tema di sostenibilità fino ad ora? “Dermacolor studia e sviluppa prodotti chimici per la concia sempre innovativi e sostenibili prestando la massima attenzione a tutte le normative, compreso naturalmente l’adeguamento al Regolamento Reach. Negli anni abbiamo ottenuto le certificazioni per il sistema di gestione della Qualità, dell’Ambiente, della Salute e Sicurezza. Recentemente, abbiamo potuto registrare nel portale ‘Chemical Gateway’ di ZDHC cento nostri prodotti che soddisfano i severi requisiti richiesti dalla piattaforma nata per l’eliminazione del rischio chimico nel mondo della moda, cui ne seguiranno altri”. Su quali aspetti si è focalizzata la vostra attività di ricerca? “In un’ottica di economia circolare, negli ultimi anni abbiamo sviluppato e immesso sul mercato vari prodotti a base di materie prime secondarie derivanti da scarti della lavorazione conciaria. Abbiamo messo a punto anche un processo di solforazione esente da lavaggi post neutralizzazione per eliminare il carico inquinante. Un altro progetto sviluppato è quello della sostituzione delle aldeidi come sostanze concianti/preconcianti con alternative a minor impatto ambientale e minore pericolosità chimica a livello lavorativo e di manipolazione”. Verso quali nuovi obiettivi vi state muovendo? “Stiamo lavorando su vari fronti. Le ricerche principali riguardano la riduzione del contenuto di solfati nelle acque di scarico e lo sviluppo di un processo di picklaggio esente da sali. Per la rifinizione abbiamo sviluppato una serie di stucchi che permettono di diminuire il numero di operazioni meccaniche necessarie e quindi diminuire consumi e tempi. Dal punto di vista produttivo, invece, sono orgoglioso di dire che il nuovo stabilimento in fase di costruzione prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico che coprirà l’intero fabbisogno energetico dell’azienda”.

materials deriving from tanning waste. We have also developed a post-neutralisation free sulfurisation process to eliminate the polluting load. Another developed project concerns the substitution of aldehydes as tanning/ pre-tanning substances with alternatives with lower environmental impact and less chemical risk at working”. Next goals? “The main research concerns the reduction of sulphate content in wastewater and the development of a salt-free pickling process. For the finishing we have developed a series of stuccos that reduce the number of mechanical operations required and therefore decrease consumption and time. From the production point of view, I am proud to say that the new plant under construction provides for the installation of a photovoltaic system that will cover the entire energy needs of the company”.

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MOSC ON I


SUStAInAbILIty

Icap Leather chem

Icap Leather chem

Innovation is the key to success

L’innovazione è la chiave del successo

Focusing on chemistry for leather processing, ICAP Leather Chem produces a complete range of quality products such as acrylic resins, polyurethane resins, urethaneacrylic polymers, lacquers, protein binders, pigments, oils, waxes, compounds etc. The company is constantly oriented to the improvement of the production processes and invests considerable resources in Research and Development to develop increasingly sustainable products. The Lainate (Milan) company, with laboratories and warehouses also in the two main Italian tanning districts in Arzignano (VI) and Castelfranco di sotto (PI), and last year it obtained the LWG certification for sustainability and, through UNPAC, it adheres to the ZDHC platform to eliminate the use of harmful chemical products. How can the Icap strategy be summed up with respect to sustainability? “The strategy undertaken by Icap Leather Chem is that of offering their customers a range of products in line with the market’s strictest requests and from an ever-growing awareness by consumers with respect to the absence of dangerous substances. We believe that sustainability is one of the keys to the success of our business. For this reason, we have developed a series of products with even stricter parameters than those contained in the most rigorous

Focalizzata sulla chimica per la lavorazione del cuoio, ICAP Leather Chem produce al suo interno una gamma completa di prodotti di qualità quali resine acriliche, poliuretaniche, copolimeri uretano-acrilici, lacche, leganti proteici, pigmenti, olii, cere, compound etc. L’azienda è costantemente orientata al miglioramento dei processi produttivi ed investe importanti risorse in Ricerca e Sviluppo per sviluppare prodotti sempre più sostenibili. L’azienda di Lainate (Milano), con laboratori e A production plant of the Lainate magazzini anche nei due principali distretti conciari italiani di headquarters Un impianto produttivo Arzignano (VI) e Castelfranco di sotto (PI), lo scorso anno ha della sede di Lainate ottenuto la certificazione per la sostenibilità ambientale di specifications (RLS) required by LWG e, tramite UNPAC, aderisce alla piattaforma ZDHC per the brands”. l’azzeramento dell’impiego di prodotti chimici nocivi. What are the most important Come si può riassumere la strategia Icap a proposito di product novelties? sostenibilità? “We have developed a range of “La strategia intrapresa da Icap Leather Chem è quella di BTX, fluorinated compounds, offrire alla propria clientela una gamma di prodotti in linea con formaldehyde etc. In general le più stringenti richieste del mercato e da una sempre più our research is oriented to the crescente consapevolezza dei consumatori in merito all’assenza development of increasingly di sostanze pericolose. Crediamo che la sostenibilità sia una “green” chemical products and delle chiavi di successo del nostro business, in quanto stimolo in the integration of innovative all’innovazione ed alla creatività, ed elemento imprescindibile technologies capable of nell’offerta di beni nel prossimo futuro. Per questa ragione reducing the environmental abbiamo messo a punto una serie di prodotti con parametri impact. Further objectives are anche più restrittivi rispetto a quelli contenuti nei più rigorosi those of polymer research capitolati (RLS) richiesti dai diversi brands”. and development starting with Quali sono le novità di prodotto più importanti? raw materials obtained from “Abbiamo messo a punto una gamma di prodotti esenti renewable sources in place da solventi, BTX, composti fluorurati, formaldeide, ecc. In of oil-derived sources; in this generale, la nostra ricerca è orientata allo sviluppo di prodotti context we would like to also chimici sempre più “green” e nell’integrazione di tecnologie innovative in grado di diminuire l’impatto ambientale coinvolto sia nella produzione che nell’utilizzo di polimeri ed ausiliari di rifinizione. Ulteriori obiettivi sono quelli della ricerca e sviluppo Some fashion products developed by ICAP Leather Chem di polimeri a partire Alcuni prodotti fashion sviluppati da ICAP Leather Chem da materie prime point out the collaboration ricavate da fonti rinnovabili in sostituzione di quelle di derivazione in research projects with the petrolifera; in tale contesto segnaliamo anche la collaborazione in National Research Centre progetti di ricerca con il centro Nazionale delle Ricerche (CNR)”. (CNR)”.

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RE VOMEC 43



MO STARD IN I BA RN IN I


automotive

Car registrations are falling (-0,2%)

Car sales, oVer

Calano le immatriColazioni (-0,2%)

95 million in 2018

Vendite auto, oltre 95 milioni nel 2018

For the First time the market Falls in China (-4%), while it is almost breaking even in europe and in the united states. sales in brazil, russia and india are Flying

Il mercato cede per la prIma volta In cIna (-4%), mentre regIstra quasI un pareggIo In europa e neglI statI unItI. volano le vendIte In BrasIle, russIa e IndIa

after eight years of uninterrupted growth, in 2018 the world car market registered the first signs of fatigue. the decrease of new car sales was particularly felt in China, while europe, Japan and the united states showed a certain stability. the only markets in net growth were brazil, russia and india. difficulties of the second semester in europe with the introduction of the new standard on wltp emissions and in China with the economic slowdown and trade clashes with the united states, have prevented reaching the expected share of 100 million cars sold in the world. we have had to settle for 95.6 million, equal to -0.2%. despite remaining the world’s largest car market, China recorded its first downturn (-4%) after two decades of uninterrupted growth. in december 2018 new car sales were 16% lower than in the same month of the previous year and december

dopo otto anni di crescita ininterrotta, nel 2018 il mercato automobilistico mondiale ha registrato i primi segnali di stanchezza. il calo delle vendite di nuove auto è stato particolarmente sentito in Cina, mentre europa, giappone e stati uniti hanno evidenziato una certa stabilità. gli unici mercati in netta crescita sono risultati essere brasile, russia e india. le difficoltà del secondo semestre in europa con l’introduzione del nuovo standard sulle emissioni wltp e in Cina con il rallentamento dell’economia e gli scontri commerciali con gli usa, hanno impedito di raggiungere l’attesa quota di 100 milioni di autovetture vendute nel mondo. Ci si è dovuti accontentare di 95,6 milioni, pari ad un -0,2%. pur rimanendo il più grande mercato mondiale dell’auto, la Cina ha registrato la sua prima flessione (-4%) dopo due decenni di crescita ininterrotta. nel mese di dicembre 2018 le vendite di nuove automobili sono risultate più basse del 16% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e dicembre è stato il sesto mese consecutivo di cali. secondo gli esperti la flessione è imputabile non soltanto ad un’economia interna più debole ma anche all’incertezza della guerra dei dazi con gli stati uniti. l’incertezza è pesata anche nel mercato statunitense che è cresciuto solo dello

in 2018 toyota Corolla has been the bestselling car in the world nel 2018 la toyota Corolla è stata la macchina più venduta nel mondo

was the sixth consecutive month of decrease. according to experts, the decrease is not only attributable to a weaker domestic economy but also to the uncertainty of the tariff war with the united states. uncertainty is also weighed on the us market, which grew by only 0.5%, with 17.2 million vehicles sold, mainly thanks to the success of suv models (+ 8%). in the european union and in the three efta countries (iceland, norway and switzerland), car sales

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AE FFE MAC H IN ERY


automotive

decreased by 0.04% for a total of 15.6 million cars (six thousand cars less). in december alone, sales in europe fell by 9%. according to the Centro studi promotor, this is a result that can be considered essentially positive given that in the year that has just ended, there were several factors that penalised the development of car sales. in the first place, the economic situation, while remaining positive, has gradually worsened. the introduction of the

down by 2% to 8.7 million. the best growth among main groups is the korean hyundai-kia: + 3.2% with 7.5 million vehicles. bad year instead for Ford that must withstand a collapse of -8.9% with 5,734,306 units sold. americans are thus undermined by the Japanese honda that halve their gap, despite a fall of 0.6%: 5,265,125 units sold. FCa follows, which has almost replicated sales of 2017: 4,840,664 registrations, a change of 0.0% (about a thousand vehicles more).

the futuristic mercedes project one l’avveniristica mercedes project one

new wltp approval system from 1 september caused, thus, many supply problems to car manufacturers. Finally, the demonisation of diesel has weighed on sales for more ideological reasons than for the real purpose of environmental protection. in the eu the demand was driven by the countries of Central europen countries (+ 8%). these are the results of the first five markets: spain (+ 7%), France (+ 3%), germany (-0.2%), italy (-3.1%), the united kingdom (-6.8%). it is interesting to take a look at the ranking of the brightest car groups. elaborations of americans’ Focus2move indicate a very tight t h re e - w a y f i g h t . vo l k s w a g e n maintains the command with 10.8 million units sold (+ 2.2%). toyota follows with 10.5 million registrations (+ 2.2%) while the renault-nissan-mitsubishi alliance records 10.3 million units sold (+ 1.3%). general motors has to settle for a difficult fourth place, as it is

the French psa turned slightly away due to -2.9% in sales, recorded at 4.1 million models. suzuki closes the top 10, + 1.2% with 3.2 million registrations. Finally, according to surveys of the global auto database, the 5 bestselling car models in the world last year were: toyota Corolla with 1.18 million registered units, Ford F-series, toyota rav4, honda Civic and volkswagen tiguan.

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0,5% registrando la vendita di 17,2 milioni di veicoli, soprattutto grazie al successo dei modelli suv (+8%). nell’unione europea e nei tre paesi efta (islanda, norvegia e svizzera), le vendite di auto sono diminuite dello 0,04% per un totale di 15,6 milioni di auto (seimila auto in meno). nel solo mese di dicembre le vendite sono diminuite del 9% in europa. secondo il Centro studi promotor, si tratta di un risultato che può essere considerato sostanzialmente positivo dato che nell’anno che si è appena chiuso vi sono stati diversi elementi che hanno penalizzato lo sviluppo delle vendite di autovetture. in primo luogo la congiuntura economica, pur rimanendo positiva, è gradualmente peggiorata. Quindi l’introduzione dal 1° settembre del nuovo sistema di omologazione wltp ha fatto sì che diverse case avessero problemi di fornitura. infine ha pesato sulle vendite la demonizzazione del diesel per motivazioni più ideologiche che di reale tutela dell’ambiente. nella ue la domanda è stata guidata dai paesi dell’europa Centrale (+8%). Questi i risultati dei primi cinque mercati: spagna (+7%), Francia (+3%), germania (-0,2%), italia (-3,1%), regno unito (-6,8%). interessante dare uno sguardo alla classifica dei gruppi automobilistici più brillanti. le elaborazioni degli americani di Focus2move indicano una lotta serratissima a tre. volkswagen mantiene il comando con 10,8 milioni di unità vendute (+ 2,2%). segue toyota con 10,5 milioni di immatricolazioni (+ 2,2%) mentre l’alleanza renault-nissan-mitsubishi registra 10,3 milioni di unità vendute (+1,3%). general motors deve accontentarsi di un quarto posto difficile, poiché si registra un calo del 2%, a quota 8,7 milioni. la migliore crescita fra i gruppi principali è dei coreani di hyundai-kia: +3,2% con 7,5 milioni di veicoli. pessima annata invece per la Ford che deve incassare un crollo del -8,9% con 5.734.306 unità. gli americani vengono così insidiati dai giapponesi della honda i quali dimezzano il loro distacco, nonostante un calo dello 0,6%: 5.265.125 unità. segue FCa che ha quasi replicato le vendite del 2017: 4.840.664 immatricolazioni, variazione 0,0% (circa un migliaio di veicoli in più). si allontanano leggermente i francesi di psa a causa di un -2,9% nelle vendite, registrate a 4,1 milioni di esemplari. Chiude la top 10 la suzuki, +1,2% con 3,2 milioni di immatricolazioni. infine, secondo le rilevazioni del global auto database, i 5 modelli di autovettura più venduti nel mondo lo scorso anno sono stati: toyota Corolla con 1,18 milioni di unità immatricolate, Ford F-series, toyota rav4, honda Civic e volkswagen tiguan.


DE RMAKIM


machinery

MEC MAN

MEC MAN

Vacuum dryers for all sizes

Essiccatoi sottovuoto per tutte le taglie Dalla S alla XXXl. Mec Man preSenta Mecpack e MecGiant: il più piccolo e il più GranDe Dei Suoi iMpianti proGettati e coStruiti per SoDDiSfare tutte le eSiGenze Di aSciuGatura

From size s to size XXL. mec man presents mecpack and mecGiant: the smaLLest and the LarGest oF its pLants desiGned and buiLt to meet aLL dryinG needs Vacuum dryers for all production needs, from the smallest to the biggest. Mec Man in Lugo, Vicenza, is present on the market with extremely high-quality drying systems for hides, made with select materials and technologically advanced equipment, always guaranteeing a reliable post-sale service. But let us go into detail. Mec Man’s baby is MecPack: a small-size vacuum system, with the power and technology of a large-size machine. It is the ideal vacuum dryer for large laboratories and small tanneries, which want to find a low-temperature vacuum dryer, with a great performance and transportation costs equal to those of a container. Its dimensions go from 3.2x1.8 to 4.0x2.2 metres, with 1 to 3 tables. We then have the traditional MecGiant model, with tables measuring up to 7 metres, suitable for all types of leather but with a limited production capacity in comparison with that of the MecGiant with tables measuring 8 or 9 metres. The MecGiant tables measuring 8 metres are particularly suitable for processing half bovine hides, whole small-size hides and sheep/goat skins, for the footwear and clothing sectors. An example? “When processing half hides, 7 hides can be positioned on an 8 mt table, thus increasing production by 40% in comparison with the 7 mt table” the Mec Man team explains. But at Mec Man they

Essiccatoi per tutte le esigenze produttive, dalle più piccole alle più grandi. La Mec Man di Lugo di Vicenza è presente sul mercato con impianti di asciugatura delle pelli di altissima qualità, realizzati con materiali selezionati ed attrezzature tecnologicamente avanzate, garantendo sempre un affidabile servizio post-vendita. Ma andiamo nel dettaglio. Il piccolo di casa Mec Man è il MecPack: un impianto sottovuoto di dimensioni ridotte, con la potenza e la tecnologia dei grandi macchinari. È l’essiccatoio ideale per grandi laboratori e piccole concerie, che vogliono trovare un sottovuoto a bassa temperatura, dalle grandi prestazioni e dai costi di trasporto pari a quelli di un container. Le sue dimensioni variano da 3.2x1.8 a 4.0x2.2 metri, con allestimenti da 1 a 3 piani. Si passa quindi al modello MecGiant tradizionale, con piani fino a 7 metri, adatto a tutte i tipi di pelli ma con una capacità produttiva limitata rispetto a quella dei piani MecGiant da 8 o 9 metri. I piani MecGiant da 8 metri sono particolarmente indicati per trattare mezzine bovine, pelli intere di piccole dimensioni e ovocaprine, per il settore calzaturiero e dell’abbigliamento. Un esempio? “Nella lavorazione di mezzine, su un piano di 8 metri si posizionano 7 pelli, con un incremento di produzione del 40% rispetto al piano da 7 metri” spiegano da Mec Man. Ma in Mec Man non erano ancora soddisfatti. A dicembre 2018 l’azienda veneta ha quindi messo in funzione un impianto MecGiant ancora più imponente, una vera taglia XXXL, quello che ad oggi è l’essiccatoio sottovuoto per pelli più grande al mondo, con piani di 9.0 per 3.4 metri. “Il suo utilizzo permette di aumentare di molto la produttività mantenendo i costi di gestione di un impianto di 7 metri. Con un 9 metri ci si avvicina alla produttività che si avrebbe lavorando con 2 essiccatoi standard da 7 metri. Abbiamo sviluppato questa nuova generazione di grandi piani appositamente per la lavorazione di pelli bovine intere di grandi dimensioni, in particolare destinate ai settori automotive e arredamento”. L’evoluzione rappresentata da MecGiant è quella di proporre piani di grandi dimensioni mantenendo le eccezionali caratteristiche di rigidità, solidità, flessibilità e armonia del movimento degli essiccatoi più piccoli. In abbinata ai sistemi IceVacuum e IceWater, rispettivamente per la generazione del vuoto e dell’acqua gelida, rappresentano la soluzione ideale per concerie e terzisti che vogliono raggiungere le più alte prestazioni nell’essiccazione delle pelli a costi ridotti.

were not happy yet. Therefore, in December 2018 the Veneto company developed an even bigger MecGiant dryer, a real XXXL size, that is to say, today’s biggest leather vacuum dryer in the world, with 9.0 tables by 3.4 metres. “Its use makes it possible to increase production considerably maintaining the management costs for a 7 mt machine. With a 9 mt machine, we get close to the production obtained using two 7 mt standard dryers. We have developed this new generation of large tables specially for the processing of whole largesize bovine hides, in particular meant for the automotive and furniture sectors”. The evolution is that of proposing tables of large dimensions maintaining the exceptional characteristics of rigidity, solidity, flexibility and harmony of motion of the smaller dryers. Along with the IceVacuum and IceWater systems, respectively for the vacuum and ice water generations, they are the ideal solution for tanneries and subcontractors.

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TEC H N OC H IMIC A


A new locAtion

Una nUova sede per rilanciare la ricerca

to relaUnch research Step by step, the Italian Leather Research Institute is implementing the revitalisation and development plan by starting the transfer of the Institute to the new and modern premises located in the Olivetti District of Pozzuoli, an area dedicated to research where more than 200 researchers are already working on behalf of five Institutes performing complementary research in various disciplinary fields and with whom interesting collaborations and synergies will be created. The transfer to the new location will allow the complete and definitive implementation of the planned measures that go from the modernisation of the laboratories - with investments in new technical equipment and research infrastructures - to the renewed offer of the services to be delivered, as soon as the service card becomes fully operational (tariffs, delivery times, free services for tanneries) and Accredia certification of ISO 17025 laboratories. The ultimate goal of the Italian Leather Research Institute is the repositioning of its role, to establish itself as a competent National Research Centre for Innovation, able to provide services and develop projects aimed at developing the tanning industry and leather-based sectors. Research is considered the fundamental tool to enable Italian

Passo dopo passo la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti sta implementando il piano di rilancio e sviluppo con l’avvio del trasferimento dell’Istituto nella nuova e moderna sede situata nel Comprensorio Olivetti di Pozzuoli, un’area dedicata alla ricerca dove già operano oltre 200 ricercatori per conto di cinque Istituti che svolgono ricerche complementari in diversi ambiti disciplinari e con i quali potranno nascere interessanti collaborazioni e sinergie. Il trasferimento nella nuova sede consentirà la completa e definitiva implementazione delle misure programmate che vanno dall’ammodernamento dei laboratori - con investimenti in nuove attrezzatture tecniche ed infrastrutture di ricerca - alla rinnovata offerta dei servizi da erogare, all’entrata a regime della carta dei Servizi (tariffario, tempi erogazione prestazione, offerta di servizi gratuiti per le concerie) e alla certificazione Accredia dei laboratori ISO 17025.

tanners to achieve excellence and to confirm their international leadership over time, in a global and complex market, as the one of leather and tanning materials. In essence, the Italian Leather Research Institute intends to become the intermediary of innovation between tanneries and end users, in particular fashion houses and suppliers of car manufacturers. A mission to support companies in the entire leather supply chain with a view to consolidating their international leadership in terms of production quality, technological development and sustainability. The new areas dedicated to the Politecnico del Cuoio and the new laboratory dedicated to experimental research and custom innovation services will enable the Italian Leather Research Institute to develop new projects to support companies in the supply chain, also through a continuous synergy with CNR institutes operating within the same Area as well as being the operational and qualified headquarters of “advanced laboratories and technological demonstrators” as partners of the national technological clusters promoted by MIUR, the Cluster on Made in Italy and the Green Chemistry Cluster and Sustainability. These partnerships will allow SSIP to participate in national decision-making tables on

Obiettivo ultimo della Stazione Sperimentale è il riposizionamento del proprio ruolo, per affermarsi quale competente Centro di Ricerca Nazionale per l’Innovazione, in grado di erogare servizi e sviluppare progetti orientati allo sviluppo dell’industria conciaria e dei settori utilizzatori di cuoio. La ricerca è considerata lo strumento fondamentale per permettere ai conciatori italiani di raggiungere l’eccellenza e confermare nel tempo la propria leadership internazionale, in un mercato globale e complesso, quale quello delle pelli e delle materie concianti. In sostanza la Stazione intende diventare l’intermediario dell’innovazione tra le concerie e gli utilizzatori finali, in particolare le case di moda e i fornitori delle case automobilistiche. Una mission a supporto delle imprese dell’intera filiera della pelle nell’otti-

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In the photos, spaces and laboratories of the new SSIP headquarters in Pozzuoli Nelle foto, spazi e laboratori della nuova sede SSIP a Pozzuoli

national investments in research and innovation for our supply chain. The creation of a dedicated Laboratory for experimental researches also aims to put the Italian Leather Research Institute in condition of implementing industrial applied research activities to get closer to the outlet market and the real needs of “client” companies. In recent months, the Italian Leather Research Institute has proved to be a competent authoritative struc-

ture, implementing 10 research lines and planning another 8 in collaboration with the University and CNR. Research programs have been reorganised with the aim of developing radically innovative technologies, processes and products and to reduce environmental impact through a continuous synergy with Universities, Enea and above all with CNR institutes operating within the Olivetti Area itself.

ca di consolidare il loro primato internazionale in termini di qualità della produzione, sviluppo tecnologico, sostenibilità. Le nuove aree dedicate al Politecnico del Cuoio ed al nuovo laboratorio dedicato alla ricerca sperimentale ed ai servizi di custom innovation, metteranno in condizione la Stazione Sperimentale di sviluppare nuova progettualità a supporto delle imprese della filiera anche attraverso una sinergia continuativa con gli istituti del CNR operanti all’interno della stessa Area oltre ad essere sede operativa e qualificata di “laboratori avanzati e dimostratori tecnologici” in qualità di partner dei Cluster tecnologici nazionali promossi dal MIUR, il Cluster sul Made in Italy ed il Cluster Chimica Verde e Sostenibilità. Queste partnership consentiranno alla SSIP sia di partecipare ai tavoli nazionali decisionali in merito agli investimenti nazionali in materia di ricerca ed innovazione per la nostra filiera. La creazione di un apposito Laboratorio dedicato alla Ricerca sperimentale punta inoltre a mettere in condizione la Stazione Sperimentale di implementare attività di ricerca applicata di tipo industriale per avvicinarsi di più al mercato di sbocco e ai fabbisogni reali delle imprese “clienti”. Negli ultimi mesi la Stazione ha dimostrato di essere una struttura autorevole competente, implementando ben 10 linee di ricerca e programmandone altre 8 in collaborazione con Università e CNR. I programmi di ricerca sono stati riorganizzati con lo scopo di mettere a punto tecnologie radicalmente innovative, di processo e di prodotto, e di riduzione dell’impatto ambientale anche attraverso una sinergia continuativa con le Università, l’Enea e soprattutto gli istituti del CNR operanti all’interno della stessa Area Olivetti.

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NEWS

In Naples the World Footwear Congress 2019 The 6th World Foowear Congress organised by the European Footwear Confederation (CEC) is scheduled in Naples, Italy, from 3 to 5 April. The theme chosen for this edition is the following: “Digitisation for a sustainable footwear industry”, an opportunity to talk about the future of the sector and discover the latest changes underway thanks to a large program of reports and debates. The first day of the event will be dedicated to the visit of the factories of Kiton and Mario Valentino.

A Napoli il World Footwear Congress 2019 E’ in programma a Napoli, in Italia, dal 3 al 5 aprile, il 6° World Foowear Congress organizzato dalla Confederazione Europea della Calzatura. Il tema scelto per questa edizione è il seguente: “Digitalizzazione per un’industria calzaturiera sostenibile”, un’occasione per parlare del futuro del settore e scoprire gli ultimi cambiamenti in atto grazie ad un nutrito programma di relazioni e dibattiti. Il primo giorno dell’evento sarà dedicato alla visita delle fabbriche di Kiton e Mario Valentino. Le ultime due edizioni del congresso mondiale della calzatura si sono svolte fuori dall’Europa, precisamente in Brasile nel 2011 e in Messico nel 2014. Altre info sul sito www.worldfootwearcongressnaples2019.com

The last two editions of the world shoe congress took place outside Europe, specifically in Brazil in 2011 and in Mexico in 2014. Further information on the website www.worldfootwear congressnaples2019.com

The Portuguese Onofre at the head of CEC Starting next May, the Portuguese Louis Onofre will assume the position of chairman of the European Footwear Confederation (CEC) for the three-year period 2019-2022 replacing the Italian Cleto Sagripanti. Based in Brussels, CEC represents the interests of 21,000 European footwear companies and of over 278 million people employed. Third generation footwear entrepreneur and designer,

Il portoghese Onofre alla guida della CEC A partire dal prossimo maggio il portoghese Louis Onofre assumerà la carica di Presidente della Confederazione Europea della Calzatura (CEC) per il triennio 2019-2022 subentrando all’italiano Cleto Sagripanti. Con sede a Bruxelles, la CEC rappresenta gli interessi di 21mila imprese calzaturiere europee ed oltre 278 milioni di occupati. Imprenditore e designer calzaturiero di terza generazione, specializzato nella produzione di scarpe da donna eleganti esportate nei principali mercati del mondo, Onofre è presidente dell’Associazione calzaturiera lusitana (APICCAPS) dal 2017.

specialised in the production of elegant women shoes exported to the main world markets, Onofre has been president of the Lusitana shoe association (APICCAPS) since 2017.

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DMS_IN TERN ATION AL


fairs

A Focus on the LeAther Week oF chennAi

Focus suLLA LeAther Week di chennAi

Fair winds for India

Vento in poppa per l’India

A more than satisfactory balance for the 34th edition of India International Leather Fair (IILF), the leather fair held in Chennai at the end of January, the hub of a series of initiatives and events of what has become a real Indian Leather Week. The fair was attended by 455 exhibitors on an area of 10 thousand square metres, including 129 foreign companies from twenty-two countries, especially China, Italy, France, Germany and Brazil. As always, the entire supply chain offer was on display: leathers, materials, components, finished products, machinery and chemical products. The comments of the participants are based on satisfaction and speak of a fair influx of visitors in the first two days, who were even more interested and determined than usual to conclude business. Also the Indian sector has a favourable moment. During a round table discussion, the new chairman of the Council for Leather Export (CLE), P.R. Ahmed Aqeel, reported that for the current year the Indian

Bilancio più che soddisfacente per la 34esima edizione di India International Leather Fair (IILF), la fiera della pelle svoltasi a Chennai alla fine di gennaio, fulcro di una serie di iniziative ed eventi di quella che è diventata una vera e propria Leather Week indiana. La fiera ha visto la partecipazione di 455 espositori su un’area di 10mila mq, tra cui 129 aziende straniere provenienti da ventidue paesi, segnatamente Cina, Italia, Francia, Germania e Brasile. In mostra, come sempre, l’intera offerta della filiera: pelli, materiali, componenti, prodotti finiti, macchinari e prodotti chimici. I commenti dei partecipanti sono improntati alla soddisfazione e parlano di un discreto afflusso di visitatori nei primi due giorni, anche più interessati e determinati del solito a concludere affari. Il settore indiano attraversa del resto un momento favorevole. Nel corso di una tavola rotonda, il neo-presidente del Council for Leather Export (CLE), P.R. Ahmed Aqeel, ha riferito che per l’anno in corso si stima una crescita della filiera pelle indiana compresa fra il 5 e il 6%. Lo stesso governo indiano sta sostenendo attivamente lo sviluppo del settore, che dà lavoro a 4,4 milioni di persone, con un importante piano di investimenti mirati alla formazione e all’upgrade tecnologico delle imprese locali. Tra le iniziative più importanti della Leather Week indiana, la sfilata di moda che ha presentato le ultime tendenze dei maggiori brand di calzature, borse e abbigliamento, e il Forum dedicato alle prospettive della filiera pelle indiana intitolato “Global Perspectives on Indian Footwear and Leather Accessories” organizzato dal Council for Leather Exports (CLE) che ha visto la presenza di oltre cento operatori. Interessante anche il seminario “Raw Material Sourcing Meet” che ha visto la partecipazione di relatori internazionali tra cui Stephen Sothmann (USHSLA), Fernando Bellese (JBS Couros) ed Egbert Dikkers (Smit & Zoon, Leather Naturally).

leather sector is expected to grow between 5% and 6%. The Indian government itself ùis actively supporting the development of the sector, which employs 4.4 million people, with an important investment plan aimed at training and technological upgrading of local businesses. The fashion show that presented the latest trends of the major brands of the footwear, bag and clothing sector, and the forum dedicated to the perspectives of the Indian leather industry entitled “Global Perspectives on Indian Footwear and Leather Accessories” organised by the Council for Leather Exports (CLE) which saw the presence of over one hundred operators, was among the most important initiatives of the Indian Leather Week. Also interesting was the seminar “Raw Material Sourcing Meet” which was attended by international speakers including Stephen Sothmann (USHSLA), Fernando Bellese (JBS Couros) and Egbert Dikkers (Smit & Zoon, Leather Naturally).

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GEMATA S.p.A. 36070 TRISSINO VI Italy Via Postale Vecchia 77 tel. +39 0445.492.711 - fax +39 0445.490.111 www.gemata.com gemata@gemata.com pag. 19

REVOMEC s.r.l. 36070 TRISSINO VI Italy Via delle Tezze 37 tel. +39 0445.491.384 - fax +39 0445.188.95.83 www.revomec.com revomec@revomec.com pag. 43

BARNINI s.r.l. 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via della Tecnologia 1 tel. +39 0571.487.001 - fax +39 0571.287.266 www.barnini.it barnini@barnini.it pag. 65

GSC GROUP S.p.A. 36054 MONTEBELLO VICENTINO VI Italy Via Dell’Industria 5 tel. +39 0444.670.949 - fax +39 0444.670.321 www.gscspa.it info@gscspa.it pag. 7 - 34 - 35

S.F. OFFICINA MECCANICA 1930 s.r.l. 56020 MONTOPOLI PI Italy Via L. Galvani 12 tel. +39 0571.16.95.160 www.soldani.it info@soldani.it pag. 61

BAUCE TRI.MA s.r.l. 36070 TRISSINO VI Italy Via del Lavoro 27 tel. +39 0445.490.740 - fax +39 0445.490.068 www.bauce.com info-line@bauce.com pag. III cover

KLF TECNOKIMICA s.r.l. 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via Walter Tobagi 25/27 tel. +39 0571.471.090 - fax +39 0571.489.956 www.klftecnokimica.it info@klftecnokimica.it pag. 31

SC COSTRUZIONI MECCANICHE s.r.l. 50053 EMPOLI FI Italy Via di Pianezzoli 10/10A tel. +39 0571.931.588 - fax +39 0571.932.870 www.sctech.it info@sctech.it pag. 59

BERGI S.p.A. 36071 ARZIGNANO VI Italy Via Montorso 4/A tel. +39 0444.473.473 - fax +39 0444.473.474 www.bergi.com info@bergi.com pag. 5

LMF BIOKIMICA S.p.A. 56029 SANTA CROCE SULL’ARNO PI Italy Via Magellano 12/14/16 tel. +39 0571.36.21 - fax +39 0571.333.96 www.lmfbiokimica.it info@lmfbiochimica.it pag. 15

SILVACHIMICA s.r.l. 12080 SAN MICHELE MONDOVI’ CN Italy Via Torre 7 tel. +39 0174.220.254 - fax +39 0174.220.260 www.silvateam.com tan@silvateam.com pag. 11

DERMACOLOR s.r.l. 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via Industria ang. Via del Frassino snc tel. +39 0571.471.313 - fax +39 0571.471.326 www.dermacolor.it info@dermacolor.it pag. 40 - IV cover

MEC MAN s.r.l. 36030 LUGO DI VICENZA VI Italy Via Martiri della Libertà 17 tel. +39 0445.587.607 www.mecman.net info@mecman.net pag. 36 - 37 - 50

SPRAYTECH s.r.l. 36045 LONIGO VI Italy Via della Scienza 8/10 tel. +39 0444.821.288 - fax +39 0444.821.000 www.spraytech.it info@spraytech.it pag. 66

DERMAKIM s.r.l. 21100 VARESE VA Italy Via Bernascone 16/a tel. +39 0332.287.623 - fax +39 0332.216.574 www.dermakim.it info@dermakim.it pag. 49

MOSCONI S.p.A. 37135 VERONA VR Italy V.le del Commercio 7 - ZAI tel. +39 045.820.04.90 - fax +39 045.509.855 www.mosconispa.it mosconi@mosconispa.it pag. 41

STAHL INTERNATIONAL BV 5140 AC WAALWIJK The Netherlands SLUISWEG 10 - P.O. Box 110 tel. +31 416.689.189 - fax +31 416.689.203 www.stahl.com stahl.International@stahl.com pag. 16 - 17 - 24 - 25 - 26 - 27

DERMOCHIMICA S.p.A. 20041 AGRATE BRIANZA MI Italy Via Euripide 27 tel. +39 039.641.61 - fax +39 039.689.87.77 www.dermochimica.it dermochimica@dermochimica.it pag. Cover

MOSTARDINI - divisione di BARNINI s.r.l. 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via della Tecnologia 1 tel. +39 0571.487.001 - fax +39 0571.287.266 www.mostardini.it barnini@barnini.it pag. 44 - 45

SYN-BIOS S.p.A. 36054 MONTEBELLO VICENTINO VI Italy Via Vigazzolo 90/B tel. +39 0444.441.144 - fax +39 0444.649.195 www.synbios.it synbios@synbios.it pag. 23

DMS INTERNATIONAL s.r.l.s. 36075 MONTECCHIO MAGGIORE VI Italy Largo Boschetti 29 tel. +39 391.73.76.226 www.dmsinternational.it info@dmsinternational.it pag. 55

OFFICINE DI CARTIGLIANO S.p.A. 36050 CARTIGLIANO VI Italy Via San Giuseppe 2 tel. +39 0424.592.526 - fax +39 0424.598.035 www.cartigliano.com odc@cartigliano.com pag. II cover - 3

TECNOCHIMICA S.p.A. 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO PI Italy Via del Salice 16/18 tel. +39 0571.360.548 - fax +39 0571.360.548 www.tecnochimica.eu postmaster@tecnochimica.eu pag. 51

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PAJUSCO TECNOLOGIE S.p.A. 36054 MONTEBELLO VICENTINO VI Italy Via della Tecnica 10/12 tel. +39 0444.685.566 - fax +39 0444.686.166 www.pajusco.com pajusco@pajusco.com pag. 63

THEMA SYSTEM s.r.l. 56020 MONTOPOLI VALDARNO PI Italy Via J.F. Kennedy 33/35 - Z.I. Fontanelle tel. +39 0571.46.83.42 - fax +39 0571.46.78.01 www.themasystem.it thema@themasystem.it pag. 33

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