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Leather is unique and inimitable

Outright success of participation in the 50th AICC Conference on 17 June in Solofra

Great participation of chemists and tanners at the 50th AICC National Convention which took place at the municipal headquarters of Palazzo Orsini in Solofra (Avellino), in the heart of the Campania tanning district, last June 17 with a captivating title: “The resilience of leather, unique and sustainable material. Challenge to so-called alternative materials”. An important comparison between experts in the sector to outline the future of the sector and more at local level. Roberto Mariano Mecenero, national president of leather chemists opened the meeting supported by Gaetano Maffei, head of AICC Campania, through a video projection that showed the warm welcome reserved by the Holy Father with his words of encouragement to the delegation of tanning chemists received in the Vatican on 29 January. The new mayor of Solofra, Nicola Moretti, did the honours, whose speech focused on the combination of work, culture and art, saying he was grateful to AICC for having chosen to organise the 50th conference in Solofra and recalling the importance of the tanning sector in the area where leather processing is an activity that has its roots in the mists of time as also demonstrated by the discovery of a tannery in the archaeological site of Pompeii. The microphone then passed into the hands of Graziano Balducci, president of the Italian Leather Research Institute located in Naples, who recalled the great transformation that has affected the research institute in recent times, starting with the transfer to the

ROBERTO MARIANO MECENERO AND FRANCA NUTI new headquarters in Pozzuoli which coincided with the renovation of the laboratories and the launch of very important projects on 19 different research lines. The conference then delved into the programme with the report by Luca Boltri, deputy director of UNIC, who presented the contents of the latest Sustainability Report of the Italian tanning industry. A study now in its 19th edition which aims to measure the environmental progress of the sector year after year according to strictly scientific criteria. The latest report confirms the strong commitment of the industry towards the ecological transition, in particular in terms of resource consumption rates which in the last twenty years have decreased by 40% for energy, by 15% for water and 8% for chemicals. The next intervention fell to Adriano Intiso - on behalf of prof. Stefano Cinti of the Federico II University of Naples who was unable to participate. Entitled “Leather and hoax: beware of fake news”, the report took stock of the Leather Decree no. 68/2020 which banned the use of the terms leather and hide for materials other than those obtained from animal remains, and talked about the importance of better communicating the circular nature of leather also, and above all, outside the sector. Also Biagio Naviglio, who has been a researcher and head of SSIP for many years, spoke about the uniqueness and sustainability of leather, recalling the inimitable properties of leather and how the tanning industry transforms waste into a durable product with high

added value. A very important video contribution came from the German Filk Research Institute, dedicated to the presentation of a comparative study between skin and its vegan alternatives carried out by Michael Meyer, scientific director of the German Institute and Sacha Dietrich, director of the testing laboratory. The video showed the physical and mechanical tests carried out to compare the properties of leather with those of different materials launched on the market as organic and sustainable. The German researchers have in fact subjected all these materials to various trial tests to examine the physical and mechanical properties of the materials obtained from the by now famous plants or fungi that have commercial names such as Desserto, Appleskin, Pinatex and Muskin. What results were obtained? Each material had some good features but none had simultaneously all the properties of leather in terms of resistance, comfort, water vapor permeability, etc. Entitled “Transparency in the composition of materials”, the report by Gustavo Defeo illustrated the importance of carbon neutrality and the fact that we must push the circularity of materials and renewable sources to reduce the environmental footprint of the sector. In his laboratory, the researcher has developed a carbon-14-based technique to measure the bio-based content of materials which has shown that many products passed off as sustainable actually have a very high carbon content of fossil origin. The technique uses an innovative tool developed by the National Institute of Optics (INA), namely the SCAR (Saturated-absorption Cavity Ring-down) spectroscopy with which Defeo is developing an official test method. At the end of the works, the intervention of the councilor and honourary member Biagio Siani who jointly with Biagio Naviglio presented the book “Defects found in the transformation of leather into leather and in artifacts”, recalling the figure of the late Angelo Sari who inspired the realisation of the volume through his daughter Teresa.

THE NEW MAYOR OF SOLOFRA NICOLA MORETTI BIAGIO NAVIGLIO

SOLOFRA, IL CUOIO È UNICO E INIMITABILE

Pieno successo di partecipazione al 50° Convegno AICC del 17 giugno

Grande partecipazione di esperti, chimici e conciatori al 50° Convegno Nazionale AICC che si è svolto presso la sede comunale di Palazzo Orsini a Solofra (Avellino), nel cuore del distretto conciario campano, il 17 giugno scorso con un titolo accattivante: “La resilienza del cuoio, materiale unico e sostenibile. Sfida ai materiali cosiddetti alternativi”. Un confronto importante fra esperti del settore per delineare il futuro del settore e non solo a livello locale. Ad aprire i lavori, affiancato dal responsabile AICC Campania Gaetano Maffei, il presidente nazionale dei chimici del cuoio Roberto Mariano Mecenero, che ha proiettato un video che ha mostrato la calorosa accoglienza riservata dal Santo Padre con le sue parole di incoraggiamento alla delegazione dei chimici conciari ricevuta in Vaticano il 29 gennaio scorso. A fare gli onori di casa il neosindaco di Solofra Nicola Moretti che ha incentrato il suo discorso sul connubio tra lavoro, cultura e arte, dicendosi grato ad AICC per aver scelto di organizzare il 50° convegno proprio a Solofra e ricordando l’importanza del settore conciario nella zona dove la lavorazione delle pelli è un’attività che affonda le radici nella notte dei tempi come dimostrato anche dal ritrovamento di una conceria nel sito archeologico di Pompei. Il microfono è quindi passato nelle mani di Graziano Balducci, presidente della Stazione Pelli di Napoli, che ha ricordato la grande trasformazione che ha interessato l’istituto di ricerca negli ultimi tempi, a partire dal trasferimento nella nuova sede di Pozzuoli che ha coinciso con il rinnovamento dei laboratori e l’avvio di progetti importantissimi su ben 19 linee di ricerca diverse.

BIAGIO SIANI ADRIANO INTISO

Il Convegno è quindi entrato nel vivo con la relazione del vicedirettore UNIC Luca Boltri, che ha presentato i contenuti dell’ultimo Report di Sostenibilità dell’industria conciaria italiana. Uno studio ormai giunto alla 19esima edizione che si pone l’obiettivo di misurare anno dopo anno i progressi ambientali del settore secondo criteri rigorosamente scientifici. L’ultimo rapporto conferma il forte impegno del settore verso la transizione ecologica, in particolare dal punto di vista dei consumi di risorse che negli ultimi vent’anni si sono ridotti del 40% per quanto riguarda l’energia, del 15% per l’acqua e dell’8% per i prodotti chimici. L’intervento successivo è toccato ad Adriano Intiso - per conto del prof. Stefano Cinti dell’Università Federico II di Napoli impossibilitato a partecipare. Intitolata “Pelle e balle: attenti alle fake news”, la relazione ha fatto il punto sul Decreto Pelle n.68/2020 che ha vietato l’uso dei termini pelle e cuoio per materiali diversi da quelli ottenuti da spoglie di animali, e ha parlato dell’importanza di comunicare meglio la natura circolare della pelle anche, e soprattutto, al di fuori del settore. Di unicità e sostenibilità del cuoio ha parlato anche Biagio Naviglio, per tanti anni ricercatore e responsabile della SSIP, che ha ricordato le inimitabili proprietà del cuoio e di come l’industria conciaria trasformi un rifiuto in un prodotto durevole e ad alto valore aggiunto. Molto importante il contributo filmato arrivato dall’Istituto di ricerca tedesco Filk, dedicato alla presentazione di uno studio comparativo tra la pelle e le sue alternative vegane svolto da Michael Meyer, direttore scientifico dell’Istituto tedesco e Sacha Dietrich, direttore del laboratorio prove. Nel video trasmesso sono state illustrate le prove fisiche e meccaniche che hanno messo a confronto le proprietà della pelle e quelle di diversi materiali lanciati sul mercato come organici e sostenibili. I ricercatori tedeschi hanno infatti sottoposto a vari test di prova tutti questi materiali per esaminato le caratteristiche fisiche e meccaniche di materiali ottenuti da piante o funghi ormai famosi che hanno nomi commerciali come Desserto, Appleskin, Pinatex e Muskin. Il risultato? Ciascun materiale ha una qualche buona caratteristica ma ancora nessuno presenta contemporaneamente tutte le proprietà della pelle in termini di resistenza, comfort, permeabilità al vapore acqueo, eccetera. Intitolata “La trasparenza nella composizione dei materiali” la relazione di Gustavo Defeo ha illustrato l’importanza della neutralità carbonica e del fatto che bisogna spingere sulla circolarità dei materiali e sulle fonti rinnovabili per ridurre l’impronta ambientale del settore. Nel suo laboratorio il ricercatore ha messo a punto una tecnica a base di carbonio-14 per misurare il contenuto bio-based dei materiali che ha evidenziato come molti prodotti spacciati per sostenibili abbiano in realtà un contenuto di carbonio di origine fossile molto elevato. La tecnica utilizza uno strumento innovativo sviluppato dall’Istituto nazionale di ottica (INA), ovvero la spettroscopia SCAR (Saturated-absorption Cavity Ring-down) con il quale Defeo sta mettendo a punto un metodo di prova ufficiale. Al termine dei lavori l’intervento del consigliere e socio onorario Biagio Siani che con Biagio Naviglio ha presentato il libro “Difetti riscontrabili nella trasformazione della pelle in cuoio e nei manufatti” ricordando la figura del compianto Angelo Sari che tramite la figlia Teresa ha ispirato la realizzazione del volume.

COTANCE REJECTS ACCUSATIONS OF DEFORESTATION

e value of hides on the revenue of the meat industry is so small that also its impact becomes negligible

The leather value chain has nothing to do with deforestation. Cotance, the European confederation of tanners, released a statement to refute claims in a recent report from the Global Witness promotion group linking the leather industry to deforestation. In the note, Cotance rejects allegations against the leather industry, reporting indisputable data. “The value of the hides on the revenue generated by the meat industry is so small (0-2%) that its influence on the breeding and slaughtering of animals can be disregarded - the document reads - Its influence on the breeding and slaughter of animals can therefore be ignored”. The tanning industry and the entire supply chain connected to it has no relevance to the deforestation that would be taking place in some areas of the planet. “An ever increasing number of hides are destroyed due to the lower demand - continues the official note from Cotance -. This is a very sad dynamic, which favours the production of plastic materials and related waste, while a natural, renewable and precious resource is lost. This is a serious economic and environmental mistake”. The leather industry has always started with the recovery of industrial food waste, otherwise destined for landfill and represents therefore “one of the oldest examples of circular economy”. Cotance finally condemns deforestation and explains that it uses all its communication channels with the meat industry to convey the ethical values of the tanning industry along the entire value chain. The problem is also “the lack of a transparent public system of hide traceability in the European Union and in many other markets”. Solving this problem by filling regulatory gaps would help avoid the risk of deforestation and unfair accusations against the leather supply chain.

COTANCE RESPINGE LE ACCUSE DI DEFORESTAZIONE

Il valore delle pelli è minimale rispetto all’industria della carne e pertanto anche il suo impatto risulta trascurabile

L’industria della pelle non ha nulla a che fare con la deforestazione. Cotance, la confederazione europea dei conciatori, ha rilasciato una dichiarazione per confutare le affermazioni contenute in un recente rapporto del gruppo di promozione Global Witness che collega l'industria della pelle alla deforestazione. Nella nota, Cotance respinge le accuse al settore conciario riportando dati incontestabili. “Il valore delle pelli sui ricavi generati dall’industria della carne è minimale, compreso tra lo 0 e il 2% - si legge nel documento - La sua influenza sull’allevamento e la macellazione degli animali può quindi essere ignorata”. L’industria conciaria e tutta la filiera ad essa collegata non ha alcun rilievo sulla deforestazione che sarebbe in atto in alcune aree del pianeta. “Un numero sempre crescente di pelli viene distrutto poiché la domanda è sempre più bassa – prosegue la nota ufficiale di Cotance -. Questa è una dinamica molto triste, che favorisce la produzione di materiali in plastica e dei rifiuti ad essa collegati. Mentre si perde una risorsa naturale, rinnovabile e preziosa. Questo è un grave errore economico e ambientale”. Da sempre l’industria della pelle parte dal recupero di un prodotto di scarto dell’industria alimentare, altrimenti destinato alla discarica, pertanto rappresenta “uno degli esempi più antichi di economia circolare”. Cotance condanna infine la deforestazione e spiega di utilizzare tutti i suoi canali di comunicazione con l’industria della carne per veicolare i valori etici dell’industria conciaria lungo tutta la catena di valore. Il problema è anche “la mancanza di un sistema pubblico trasparente di tracciabilità dei pellami nell’Unione Europea e in molti altri mercati”. Risolvere questo problema colmando le lacune normative aiuterebbe a evitare il rischio di deforestazione ed accuse ingiuste alla filiera della pelle.

SUSTAINABILITY AT THE HEART OF THE FREIBERG LEATHER DAYS

e latest advances in tanning chemistry were presented at the Congress organised in Germany by VGCT and FILK

HAIKO SCHULTZ AND DIETRICH TEGTMEYER

More than satisfactory results for the Congress of German Leather Chemists which took place last May in a happy hybrid formula. The 10th edition of the Freiberg Leather Days in fact welcomed 72 participants on the premises of the Carlowitz Centre in Chemnitz, while another 57 delegates followed the event dedicated to the presentation of innovations in tanning chemistry via the web. A total of 15 different countries took part in the Congress organised by VGCT and V., German’s Leather Technicians and Chemists Association, together with the FILK Research Institute. The Congress opened with the usual award ceremony that every year is assigned by VGCT to one of its members for the work done. This year the award was given to Dr Michael Meyer, scientific director of FILK, for his important research on collagen, of which he is one of the world’s leading experts, and for his commitment to the international organisation IULTCS, of which he has been chairman of the research committee for several years. To do the honours at the Leather Days, alternating at the microphone, were Dietrich Tegtmeyer of TFL and Prof. Haiko Schultz of FILK. In remote connection, Luis Zugno president of IULTCS recalled the importance of working together to promote the leather image and dispel the prejudices that still weigh on the tanning sector. In this regard - recalled Zugno - there is a new useful tool today, available to everyone, to overcome preconceptions on leather, namely “A Guide to modern leather making”, a very accurate presentation that can be downloaded for free from the Leather Naturally website (a non-profit organisation engaged in the promotion of leather) which shows how leather processing in tanneries today is a clean and more than environmentally friendly activity. In terms of contents, the congress offered a variety of topics with 18 papers dedicated to very important scientific-technical themes, mostly related to the search for an ever greater sustainability of leather processing. In the last few years, leather tanning has made many steps forward, as was evident also on this occasion. There has been much talk of innovative alternative tanning systems to chromium, of more efficient and environmentally friendly technologies, of the importance of LCA studies in producing more reliable primary data on the real environmental impact of leather, and also of traceability, biodegradability, waste reduction and enhancement, new systems to measure the carbon content in products, certifications and much more. At the end of the Congress, the next appointment with the Freiberg Leather Days was announced, set for 28-29 June 2023.

LA SOSTENIBILITÀ AL CENTRO DEI FREIBERG LEATHER DAYS

Gli ultimi progressi della chimica conciaria sono stati presentati al Congresso organizzato in Germania da VGCT e FILK

Bilancio più che soddisfacente per il Congresso dei chimici del cuoio tedeschi che si è svolto lo scorso maggio in una felice formula ibrida. La 10.a edizione dei Freiberg Leather Days ha infatti accolto 72 partecipanti sul posto, il Carlowitz Center di Chemnitz, mentre altri 57 delegati hanno seguito l’evento dedicato alla presentazione delle innovazioni della chimica conciaria via web. In totale 15 Paesi diversi hanno preso parte al Congresso organizzato da VGCT e V., l’Associazione dei chimici del cuoio tedeschi, insieme all’Istituto di ricerca FILK. Il Congresso si è aperto con la consueta cerimonia di consegna del premio che ogni anno VGCT assegna ad un suo membro per il lavoro svolto. Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato al Dr Michael Meyer, direttore scientifico di FILK, per le sue importanti ricerche sul collagene, di cui è uno dei massimi esperti mondiali, e per l’impegno profuso nell’organizzazione internazionale IULTCS, di cui per anni è stato presidente del comitato di ricerca. A fare gli onori di casa ai Leather Days, avvicendandosi al microfono, sono stati Dietrich Tegtmeyer di TFL e il prof. Haiko Schultz di FILK. In collegamento da remoto il presidente IULTCS Luis Zugno, che ha ricordato l’importanza di lavorare tutti insieme per promuovere l’immagine della pelle e sfatare i pregiudizi che ancora pesano sul settore conciario. A questo proposito, oggi – ha ricordato Zugno – esiste un nuovo strumento utile per vincere i preconcetti sulla pelle che è a disposizione di tutti. Si tratta di “A Guide to modern leather making”, una presentazione molto accurata che si può scaricare gratuitamente dal sito di Leather Naturally (organizzazione no-profit impegnata nella promozione della pelle) che mostra come la lavorazione della pelle nelle concerie oggi sia un’attività pulita e più che rispettosa dell’ambiente. Dal punto di vista dei contenuti, il congresso ha offerto una varietà di argomenti con 18 relazioni dedicate a temi scientifico-tecnici di grande rilevanza, perlopiù collegati alla ricerca di una sempre maggiore sostenibilità della lavorazione della pelle. Negli ultimissimi anni la concia della pelle ha compiuto molti passi avanti, come è risultato evidente anche in questa occasione. Si è parlato diffusamente di innovativi sistemi di concia alternativi al cromo, di tecnologie più efficienti e rispettose dell’ambiente, dell’importanza degli studi di LCA nel produrre dati primari più attendibili sul reale impatto ambientale della pelle, e poi di tracciabilità, biodegradabilità, riduzione e valorizzazione degli scarti, nuovi sistemi di misurazione del contenuto di carbonio nei prodotti, certificazioni e molto altro ancora. Al termine del Congresso è stato annunciato il prossimo appuntamento con i Freiberg Leather Days, fissato per il 28-29 giugno 2023.

MICHAEL MEYER

Bio-based finishes

Bio-based finishes: to what extent are they possible? This interesting question was analysed by Michael Franken, Head TFL Finishing-Product Marketing, during the Freiberg Leather Days. In the field of high-performance leather, where the use of polymeric chemistry is the key factor, the choice of products with a significant bio content has been far more limited in the past and it was almost impossible to make high performance bio finishes. TFL believes that modern chemistry has changed this. New technologies make use of biomaterials without sacrificing performance. Michael Franken spoke about new options in the manufacture of bio containing high performance finishes and about how this bio content can be calculated to obtain reliable and meaningful facts about the bio content in leather finishes.

Rifinizioni a base Bio

Rifinizioni a base Bio: fino a che punto è possibile? Una domanda interessante, analizzata da Michael Franken, Responsabile del Product Marketing per la Rifinizione TFL, nel corso dei Freiberg Leather Days. Nel campo delle pelli altamente performanti, dove l’utilizzo della chimica polimerica costituisce il fattore chiave, la scelta di prodotti con un significativo contenuto di sostanze derivanti da fonti rinnovabili è stato molto limitato in passato ed era praticamente impossibile realizzare rifinizioni bio che offrissero elevate prestazioni. TFL crede che la chimica moderna abbia cambiato questa realtà. Le nuove tecnologie permettono l’utilizzo di biomateriali senza sacrificare le performance. Michael Franken ha parlato di nuove interessanti opzioni per creare rifinizioni altamente performanti con componenti bio e di come questo contenuto ottenuto da fonti rinnovabili possa essere calcolato per ottenere dati affidabili e significativi sul contenuto bio della rifinizione del pellame.

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