Anno LIII - N. 4 July 2021
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IN THIS ISSUE
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in questo numero
EXPO RIVA SCHUH Riparte Expo Riva Schuh & Gardabags Expo Riva Schuh & Gardabags restarts
Anno LIII - N. 4 July 2021
MARKET
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EDIZIONI FOTO SHOE 30 SRL Via Ippolito Nievo, 33 20145 Milano Tel. +39 02 319121 Fax +39 02 33611619 www.fotoshoemagazine.com info@edizionifotoshoe30.com
Calzatura e pelletteria guardano all’immediato futuro con ottimismo Footwear and leather goods look to the immediate future with optimism Sostenibilità: come renderla possibile (e semplice)? Sustainability: how to make it possible (and simple)? Sourcing: cosa aspettarsi dal periodo post pandemico? Sourcing: what can we expect after the pandemic? E-commerce italiano: un balzo di 10 anni in 8 mesi Italian e-commerce takes a 10 years leap in 8 months FASHION Un design che rallegra il cuore A design that cheers your heart La borsa contemporanea? Pratica, durevole e gioiosa The contemporary bag? Practical, durable and joyful Multifunzionali, versatili e fashion le scarpe uomo SS22 Multifunctional, versatile and fashionable the SS22 men’s shoes Funzionalità e confort: la sneaker per l’estate 2022 Functionality and comfort: the sneaker for summer 2022
Direttore responsabile: Matteo Pasca Direttore eDitoriale: Roberto Pellegrini responsabile promozione Fiere: Giuseppe Picco reDazione: Erika Alberti, Cristina Locati, Enrico Martinelli, Barbara Solini redazione@edizioniaf.com FotograFia e graFica: Eros Badin, Alessandro Dorio, Sara Meneghetti, Rosanna Villa design@edizioniaf.com promozione: Lorenzo Caresana, Filippo Crepaldi, Piernicola Fascetto, Giorgio Gori, Mario Gori, Lucio Luiselli, Stefano Migliavacca, Josè Rivera adv@edizioniaf.com
Nasce la gaming fashion Gaming fashion is born
marketing, Digital e abbonamenti: Mariella Catalano, Mariel Cuba, Andrea Zampieri subscription@edizioniaf.com
INSTITUTIONS
operations: Elisa Trasi operations@edizioniaf.com
Intervista con Mauro Alfonso, CEO di SIMEST Interview with Mauro Alfonso, CEO of SIMEST
printing: New Everprint - Carugate (MI)
WHAT’S NEXT L’estate 2022 per Lineapelle “Fix the Future” “Fix the Future”: summer 2022 for Lineapelle
Gioia e gioco ai piedi delle bimbe Joy and play at the girls’ feet
Aut. del trib. di Milano n. 392 del 5-12-69 Spedizione Posta Target. È vietata la riproduzione senza autorizzazione dei testi e delle immagini. Il trattamento dei dati personali dei destinatari di Foto Shoe 30 è svolto nel rispetto della Legge 675/96 sulla Privacy. È possibile chiedere la modifica o la cancellazione dei propri dati indirizzando la richiesta a: Edizioni Foto Shoe 30 srl - Via Ippolito Nievo, 33 - 20145 Milano ai numeri di fax e di posta elettronica indicati.
ISSN 2531-9590 ISSN 2531-9590
9 772531
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Rivista: FOTOSHOE30 STAMPATA
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I . G.F. s .r.l. ITA L IA N
EDITORIAL
LE MAPPE SONO IMPORTANTI
MAPS ARE IMPORTANT
Roberto Pellegrini Presidente Fierecongressi Riva del Garda
L’antropologia ci insegna che le mappe, le carte geografiche, i mappamondi non sono rappresentazioni del mondo com’è, ma del mondo come l’uomo lo pensa. Le mappe sono sintesi, semplificazioni che strizzano realtà e percezione per consentirci di muoverci senza troppe incertezze all’interno dei complessi labirinti del quotidiano. I prossimi mesi tracceranno ex novo molti dei percorsi a cui eravamo abituati. E questo numero vorrebbe essere, per molti aspetti, una mappa. Una cartina che sarà di aiuto a chi visiterà la fiera Expo Riva Schuh & Gardabags in presenza dal 18 al 20 luglio, per orientarsi fra le novità e le proposte presenti in fiera, per indagare i trend emersi dalle nuove collezioni, per scoprire come si orienta il mondo dell’e-commerce o come le atmosfere del gaming stiano influenzando le creazioni dei desingner. Uno degli aspetti positivi di quanto abbiamo vissuto, e stiamo vivendo, è che disporremo anche di nuove mappe. Penso all’app Swapcard che abbiamo implementato nei nostri servizi per espositori e visitatori. Uno strumento che integra l’esperienza fieristica in presenza con informazioni che possono indirizzare con precisione le proprie ricerche e agevolare le occasioni di business. E, come in ogni mappa che si rispetti, non può mancare la “X” del tesoro nascosto. Per noi quel segno rosso indica Riva del Garda, la fiera fisica che riparte e in cui spero di incontrarvi di nuovo per un caloroso benvenuto.
Anthropology teaches us that maps, geographic maps and globes are not representations of the world as it is, but of the way humankind thinks it is. Maps are syntheses, simplifications that squeeze reality and perception to allow us to move without too many uncertainties within the complex mazes of everyday life. In the next few months they will retrace from scratch many of the paths we were used to. And, in many ways, this issue intends to be a map. A map that will be of help to those who will physically visit the Expo Riva Schuh & Gardabags fair from 18 to 20 July, to find their way around the news and proposals present at the fair, to investigate the trends that have emerged from the new collections, to find out how the world of e-commerce orients itself or how the gaming atmospheres are influencing the creations of designers. One of the positive aspects of what we have lived and are experiencing, is that we will also have new maps. I am thinking of the Swapcard app that we have implemented in our services for exhibitors and visitors. A tool that integrates the pyshical trade show experience with information that can accurately direct research and facilitate business opportunities. And, like every good map, the “X” of the hidden treasure cannot be missing. To us that red sign indicates Riva del Garda, the physical fair that is restarting and where I hope to meet you again for a warm welcome.
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EXPO RIVA SCHUH
RIPARTE EXPO RIVA SCHUH & GARDABAGS
EXPO RIVA SCHUH & GARDABAGS RESTARTS Riparte l’evento Expo Riva Schuh & Gardabags in presenza a Riva del Garda. Un segnale importante per l’intero settore degli accessori moda. Nelle prossime pagine capiremo perché è importante visitare la fiera, perché è una manifestazione sicura, e perché l’integrazione con innovativi strumenti digitali può dischiudere nuove prospettive di business. The physical edition of Expo Riva Schuh & Gardabags restarts in Riva del Garda. An important signal for the entire sector of fashion accessories. In the following pages we will understand why it is important to visit the fair, why it is a safe event, and why integration with innovative digital tools can open up new business prospects.
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WELCOME
I CAMPIONI SULLA LINEA DI PARTENZA CHAMPIONS ON THE STARTING LINE
Alessandra Albarelli Direttrice Generale di Riva del Garda Fierecongressi
Benvenuti tutti coloro che hanno deciso di incontrarsi di nuovo di persona, consapevoli che le relazioni e gli affari non possono prescindere dal guardarsi negli occhi. Siamo coscienti che nel mezzo di una pandemia, dopo due edizioni saltate, e un cambio di data meno favorevole, questa non potrà essere l’edizione di Expo Riva Schuh & Gardabags a cui tutti siamo abituati, come del resto nessun business coinvolto nella crisi sanitaria può dirsi uguale a prima. A prescindere dalle tante difficoltà, c’è chi ha scelto di prendere posizione sulla linea di partenza, di lanciare un segnale importante. Insieme abbiamo scelto di essere in gara, di ripartire, accettando la difficile sfida di un mercato che ha ridotto i consumi e visto mutare le abitudini dei clienti. Crediamo importante dar vita a un’occasione che tasti il polso effettivo di quanto sta accadendo e che, oltre alla ricerca di mercato che abbiamo condotto, ci permetta di raccogliere informazioni utili sia al settore, per cogliere la ripresa, sia alla nostra organizzazione, per approntare iniziative efficaci nel migliorare i nostri servizi e le nostre manifestazioni. Consci dei rischi che affrontiamo a intraprendere, oggi, una manifestazione come Expo Riva Schuh & Gardabags, abbiamo deciso di correre la gara. Del resto, sono i campioni a non tirarsi indietro di fronte a una sfida. Ci siamo sentiti chiamati a scegliere di andare in campo, perché sentiamo forte e viva la nostra responsabilità nei confronti delle aziende che da molti anni si affidano a noi per promuovere le proprie collezioni. Benvenuti, campioni. Welcome to all those who have decided to meet again in person, aware that relationships and business cannot do without looking into each others eyes. We are aware that in the midst of a pandemic, after two skipped editions and a less favourable date change, this will not be the edition of Expo Riva Schuh & Gardabags we are all used to, as well as no business involved in the health crisis can be said to be the same like before. Regardless of the many difficulties, there are those who have chosen to position themselves at the starting line, to send out an important signal. We have chosen to race together, to restart, accepting the difficult challenge of a market that has reduced consumption and seen customer habits change. We believe in the importance of creating an opportunity to get a real idea of what is happening and that, in addition to the market survey we have conducted, allows us to collect useful information both for the sector, to grasp the recovery, and for our organization, to take effective initiatives to improve our services and events. Aware of the risks we face in undertaking, today, an event like Expo Riva Schuh & Gardabags, we have decided to run the race. After all, champions do not hold back from a challenge. We felt called to choose to get out there, because we feel our responsibility towards the companies which, for many years, have been relying on us to promote their collections. Welcome, champions.
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EXPO RIVA SCHUH
The event
DI NUOVO INSIEME A RIVA DEL GARDA TOGETHER AGAIN IN RIVA DEL GARDA
La manifestazione rivana accende di nuovo i motori per cogliere le occasioni offerte dalla ripartenza, con la voglia di incontrarsi di nuovo di persona e tornare a fare business.
The Riva del Garda event is once again revving up its engines to seize the opportunities offered by the restart, with the desire to meet again in person and get back to business.
Expo Riva Schuh eÌ la principale fiera internazionale per la calzatura di volume, un evento in cui si incontrano aziende e acquirenti provenienti da tutto il mondo, un’opportunità per identificare le tendenze e i cambiamenti del mercato internazionale. Certo, nel 2021, dopo lo stop dovuto alla pandemia, il suo posizionamento strategico all’interno del calendario fieristico mondiale si è momentaneamente modificato, pur conservando il ruolo di apripista per il settore, rispetto alla nuova stagione. Invariate anche le caratteristiche chiave che da anni contraddistinguono la manifestazione, come l’elevato tasso di internazionalità di buyer ed espositori e l’essere un marketplace completo per calzature e pelletteria grazie al legame con Gardabags. Le occasioni di business, fra l’altro, non si limitano al quartiere fieristico dove ha luogo la manifestazione. Fra le caratteristiche storiche della fiera, infatti, anche quella di essere DIFFUSA sull’intero territorio rivano. Alcuni degli espositori espongono in prestigiose location, come l’ASTORIA PARK HOTEL, il GRAND HOTEL LIBERTY, l’HOTEL LUISE e l’HOTEL DU LAC ET DU PARC (raggiungibili tramite apposita
Expo Riva Schuh is the leading international trade fair for volume footwear, a meeting place for companies and buyers from all over the world, an opportunity to identify trends and changes in the international market. In 2021, after the break due to the pandemic, its strategic positioning within the world trade fair calendar has of course momentarily been changed, while retaining the role of forerunner for the sector, in regard to the new season. Also the key features that have distinguished the event for years remained unchanged, such as the high rate of international buyers and exhibitors and being a complete marketplace for footwear and leather goods thanks to the bond with Gardabags. Business opportunities, among other things, are not limited to the exhibition centre where the event takes place. The historical fair features, in fact, include also being SPREAD across the entire Rivano area. Some of the exhibitors showcase in prestigious locations, such as ASTORIA PARK HOTEL, GRAND HOTEL LIBERTY, HOTEL LUISE and HOTEL DU LAC ET DU PARC
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navetta gratuita). Poiché l’80% degli espositori della fiera è internazionale, si può ben affermare che rappresentano una fedele fotografia della produzione calzaturiera mondiale. Al tempo stesso l’86% dei buyer proviene dall’Europa (principalmente da Italia, Germania, Spagna, Francia e Regno Unito) e appartengono a varie categorie di business: Importatori, Retailer e Brand Company alla ricerca di prodotti marchiati e non marchiati sia per il canale all’ingrosso, sia per il consumatore finale.
(reachable with a free shuttle service). Since 80% of exhibitors at the fair come from abroad, we can say that they represent a faithful image of the world footwear production. At the same time, 86% of buyers come from Europe (mainly from Italy, Germany, Spain, France and the United Kingdom) and belong to various business categories: Importers, Retailers and Brand Companies looking for branded and unbranded products both for the wholesale channel and the final consumer.
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EXPO RIVA SCHUH
The event
UNA FIERA SENZA COVID A COVID FREE FAIR
Essere presenti a Riva del Garda in totale sicurezza per la propria salute è possibile, grazie all’adozione, da parte degli organizzatori, di tutte le necessarie precauzioni.
Being at Riva del Garda in total safety for your health is possible, thanks to the adoption by the organisers of all the necessary precautions.
Non è facile tornare ad abitudini che fino a due anni fa davano per scontate. Non è facile pensare di tornare a frequentare luoghi per definizione aggregatori di persone in questi tempi di Covid. Del resto, partecipare di persona alla prossima edizione di Expo Riva Schuh & Gardabags è un'opportunità concreta di ripartenza per il settore della calzatura, della pelletteria e dell’accessorio. Consapevoli di voler e dover consentire a tutti di vivere in totale sicurezza, dall'inizio alla fine, la loro partecipazione alla manifestazione, gli organizzatori si impegnano a rispettare e far rispettare uno strutturato protocollo di misure di contenimento basato sulle linee guida suggerite dalle associazioni nazionali e internazionali di categoria. E poiché non è facile orientarsi tra normative e protocolli in continua evoluzione ed essere certi di avere tutte le carte in regola per poter affrontare con serenità il proprio viaggio verso l’Italia in aereo, ma anche in treno oppure in auto, Expo Riva Schuh & Gardabags consiglia di appurare quanto segue prima di mettersi in viaggio.
It is not easy to resume old habits that until two years ago you took for granted. It is not easy to think of going back to places by definition people aggregators in these Covid times. After all, participating in person in the next edition of Expo Riva Schuh & Gardabags is a concrete opportunity to restart the footwear, leather goods and accessories sector. Aware of wanting and ensuring everyone to participate in the event in total safety, from the beginning to the end, the organisers undertake to respect and enforce a structured protocol of containment measures based on the guidelines suggested by national associations and international categories. And since it is not easy to navigate between constantly evolving regulations and protocols and to be sure that you have all the credentials to be able to face your journey to Italy by plane, but also by train or car, Expo Riva Schuh & Gardabags recommends to check the following before travelling.
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FAQ
TUTTO QUELLO CHE SERVE SAPERE PER PARTECIPARE IN PRESENZA A EXPO RIVA SCHUH & GARDABAGS ALL YOU NEED TO KNOW ABOUT ATTENDING EXPO RIVA SCHUH & GARDABAGS
3. dotarsi di un certificato verde/green pass per poter accedere liberamente al quartiere fieristico di Riva del Garda prima, durante e dopo l’evento. Questo documento è obbligatorio per tutti - espositori, visitatori, allestitori, ma anche fornitori e staff della fiera. 3. obtain a green certificate/green pass to be able to freely access the Riva del Garda exhibition centre before, during and after the event. This document is mandatory for everyone - exhibitors, visitors, stand builders, but also for suppliers and staff members of the fair
1. verificare i requisiti di ingresso in entrata e in uscita dall’Italia attraverso il portale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
4. contattare l’agenzia viaggi ONTHEGO per pianificare il viaggio di lavoro risk free a Riva del Garda: dall’hotel, ai trasferimenti aeroportuali, dagli spostamenti urbani alle prenotazioni di mezzi e location.
1. check the entry and exit requirements from Italy through the portal of the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation
4. contact the ONTHEGO travel agency to plan a risk-free business trip to Riva del Garda: from hotel to airport transfers, from urban travel to vehicle and location reservations
2. consultare il vademecum, costantemente aggiornato, riguardo i requisiti di ingresso/uscita per motivi di lavoro dai diversi Paesi.
5. approfittare del nuovo servizio “Obiettivo Fiera Sicura” e prenotare subito un tampone rapido/molecolare a cui sottoporsi direttamente in fiera prima del rientro a casa.
2. consult the constantly updated vademecum, regarding the entry/ exit requirements for work reasons from the various countries
5. take advantage of the new “Safe Fair Objective” service and immediately book a rapid/ molecular test that you can directly take at the fair before returning home
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EXPO RIVA SCHUH
The event
DIGITAL CONNECTION DIGITAL CONNECTION
Expo Riva Schuh & Gardabags hanno i super poteri. Non ci riferiamo a fantascientifici ritrovati, ma a una concreta integrazione di avanzate tecnologie con l’evento fisico. Soluzioni che migliorano la propria esperienza fieristica e le opportunità di fare affari.
Expo Riva Schuh & Gardabags have super powers. We are not referring to science fiction, but to a real integration of advanced technologies within the physical event. Solutions that enhance the trade fair experience and business opportunities.
Dal 13 giugno al 30 settembre 2021 Expo Riva Schuh & Gardabags offrono a buyer ed espositori la possibilità di potenziare la loro partecipazione alla fiera fisica di luglio, aderendo a un percorso di business virtuale – denominato Digital Connection - accessibile attraverso la dedicata piattaforma digitale. Uno strumento che consente, alle aziende, di presentare i propri prodotti in digitale, favorisce l’incontro tra espositori e buyer, e la loro interazione in fiera, grazie alla scansione veloce del codice a barre collegato al badge dei visitatori. Una sofisticata struttura di filtri e funzionalità avanzate rende questo strumento utilissimo per effettuare ricerche mirate su prodotti, materiali e fornitori, oltre a fungere da porta di accesso ai talk show e seminari pensati per coinvolgere e mettere in relazione diretta la comunità mondiale della calzatura e degli accessori con gli opinion leader del settore.
From 13 June to 30 September 2021 Expo Riva Schuh & Gardabags offer buyers and exhibitors the opportunity to enhance their participation in the physical fair in July, by joining a virtual business path - called Digital Connection - accessible through the dedicated digital platform. A tool that allows companies to present their products digitally, facilitating the meeting between exhibitors and buyers, and their interaction at the fair, thanks to the quick scanning of the bar code linked to the visitor badge. A sophisticated structure of filters and advanced functions makes this tool very useful for carrying out targeted searches on products, materials and suppliers, as well as acting as a gateway to talk shows and seminars designed to involve and directly relate the global footwear and community of accessories with the opinion leaders of the sector.
I super-poteri Perché parliamo di super-poteri? Perché la piattaforma è pensata per un utilizzo ibrido e non soltanto digitale. Infatti, è anche una appun app scaricabile sugli smartphone che consente di vivere nel modo
Superpowers Why are we talking about superpowers? Because the platform is designed for hybrid and not just digital use. In fact, it is also an appun app that can be downloaded on smartphones allowing you to expe-
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migliore la propria esperienza di visita in fiera a Riva del Garda. Selezionando i propri espositori favoriti si possono programmare al meglio i giorni di visita in fiera, fissare appuntamenti, e sfruttare i suggerimenti proposti dall’Intelligenza Artificiale, così da conoscere e contattare (anche direttamente sull’app) nuovi produttori e marchi affini alle proprie esigenze di ricerca. Mai come in questo momento la possibilità di usufruire di un catalogo online, aggiornato in tempo reale e proattivo grazie all’IA, è un plus irrinunciabile. Infatti, la pandemia ha ‘costretto’ molte aziende a cambiare la propria proposta commerciale e il proprio posizionamento di mercato. Informazioni fondamentali da conoscere e sfruttare per rinnovare le collezioni da proporre in vetrina.
rience your visit at the fair in Riva del Garda in the best possible way. By selecting your favourite exhibitors you can plan your visit to the fair at best, make appointments, and take advantage of the suggestions proposed by Artificial Intelligence, so as to know and contact (even directly on the app) new producers and brands similar to your research requirements. Now more than ever the opportunity to take advantage of an online catalogue, updated in real time and proactive thanks to AI, is an indispensable plus. In fact, the pandemic has ‘forced’ many companies to change their commercial proposal and their market positioning. Fundamental information to know and exploit in order to renew the collections to be proposed in the showcase.
Conoscere meglio i propri fornitori Oggi più che mai è importante conoscere e valutare i propri partner. La piattaforma consentirà di stabilire il grado di affidabilità delle aziende non solo in base a criteri di pura merceologia o prezzo, ma anche sulla base delle certificazioni legate alla sostenibilità, sia ambientale che sociale, o sul grado di credibilità che potrà essere ponderato considerando da quanti anni un particolare espositore è presente in fiera, e quindi sul mercato.
Knowing better your suppliers Today more than ever it is important to know and evaluate your partners. The platform will make it possible to establish the degree of reliability of companies not only on the basis of pure product or price criteria, but also based on certifications related to environmental and social sustainability, or on the degree of credibility that can be weighted considering how many years a particular exhibitor has been present at the fair, and therefore on the market.
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MARKET
Footwear and Leather goods
CALZATURA E PELLETTERIA GUARDANO ALL'IMMEDIATO FUTURO CON OTTIMISMO FOOTWEAR AND LEATHER GOODS LOOK TO THE IMMEDIATE FUTURE WITH OPTIMISM Il primo live talk sulla piattaforma Digital Connection di Expo Riva Schuh - Gardabags svela i trend attesi per i prossimi mesi della calzatura: presentati anche i dati della ricerca di mercato sul 2021 – stato dell'arte 1° semestre e previsioni 2° semestre
The first live talk on the Digital Connection platform of Expo Riva Schuh - Gardabags reveals the footwear trends forecasted over the next few months: also presented are the results of the 2021 market survey – with state-of-the-art in the 1st half of the year, and forecasts in the 2nd half
La ripresa è già avviata e, anche se a due velocità - più rapida in Asia e Americhe, più lenta in Europa - e sotto la minaccia di spinte inflazionistiche, il sentiment dei calzaturieri e dei pellettieri sul futuro è, tuttavia, largamente ottimista. È quanto emerge dalla ricerca condotta da Enrico Cietta per Expo Riva Schuh - Gardabags: presidente del nuovo Comitato Scientifico che curerà per la fiera i contenuti del programma di eventi di Expo Riva Show e Ceo di Diomedea, ha presentato i dati raccolti durante gli scorsi mesi presso istituzioni, associazioni di produttori e retailer di quattro continenti (per l'approfondimento, vedi box qui sotto), in occasione del live talk: ‘Settore calzaturiero, pelletteria e accessori: che cosa aspettarsi nei prossimi mesi’. Nel panel dell'incontro, anche il vice-presidente del Comitato Scientifico e Ceo di Edizioni AF e Arsutoria School, Matteo Pasca, la chief executive manager di BFA-British Footwear Association Lucy Reece Raybould, e Manfred Junker, general manager di HDSL, l'associazione tedesca della calzatura e pelletteria. “Per la calzatura, il 75% degli intervistati guarda con ottimismo al futuro e si aspetta di veder crescere la produzione nel secondo
Recovery is already underway and, even if it is occurring at two different speeds – more rapid in Asia and the Americas, slower in Europe – and with the threat of inflationary spikes, footwear and leather goods manufacturers feel extremely optimistic about the future. This is what emerged from the survey conducted by Enrico Cietta for Expo Riva Schuh - Gardabags: Chairman of the new Scientific Committee that will develop the Expo Riva Show programme of contents and CEO of Diomedea, he presented the data collected over the last few months from institutions and producer/retailer trade associations from the four continents (for more info, see below), during the live talk: ‘The footwear, leather goods, and accessories market: what to expect over the next few months’. The meeting’s panel included also the Vice President of the Scientific Committee and CEO of Edizioni AF and Arsutoria School, Matteo Pasca, the Chief Executive Manager of BFA-British Footwear Association, Lucy Reece Raybould, and Manfred Junker, General Manager of HDSL, the Federal Association of the German Footwear and Leather Goods Industry. “For footwear, 75% of those polled look with optimism to the future and expect to see production grow in the second quarter of 2021 –
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Calzature / Footwear
Sensazioni per la seconda metà del 2021 Sentiment for the second half of 2021 ottimisti optimistics
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trimestre del 2021 – spiega Enrico Cietta. Anche l'export sperimenterà una accelerazione, ma in misura minore rispetto alla produzione, mentre i consumi rifletteranno lo stesso andamenEnrico Cietta to della produzione, con una crescita meno polarizzata”. Il settore pellettiero e soprattutto travel che ha sofferto di più per le limitazioni dei viaggi su scala internazionale, si attende invece una ripresa più lenta, non sistemica, legata alle condizioni dei diversi mercati nazionali e condizionata dal fatto che si tratta di prodotti il cui acquisto può essere posticipato più facilmente. Le spinte inflazionistiche che stanno alzando il costo delle materie prime e dei trasporti rappresentano un'altra incognita, e possono avere ricadute sia sui consumi, che sul trend delle esportazioni che si prevede sarà più focalizzato intra-area. Altra conseguenza per l'effetto della crescita dei costi, è l'erosione dei margini sulle vendite. La digitalizzazione è un altro elemento destinato a giocare un ruolo sempre più importante nel futuro: “Sicuramente le vendite online sono destinate a crescere ulteriormente, anche a crisi finita, e si attende che l'80% del mercato vada online nel prossimo futuro - spiega Matteo Pasca. I player che vengono dal retail tradizionale devono digitalizzarsi al più presto, dedicando personale e competenze all'evoluzione di questo canale, mentre i digital born devono puntare su una maggiore interattività per accrescere la
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24,4%
explains Enrico Cietta. Exports will also accelerate, though to a lesser degree when compared to production, while consumption will reflect the same trend as production, with a growth that is less polarized”. The leather goods sector and above all travel industry, which suffered the most from the restrictions placed on international travel, are instead expected to experience a slower and non-systematic recovery connected to the conditions of the different national markets, since for such products it is easier to push back their purchase to a later date in the future. Inflationary spikes, which are increasing the costs of raw materials and the cost of transportation, represent another unknown that might have eventual negative repercussions on consumption and on the export trend, which it is forecasted will be more intra-area oriented. Another consequence of the increased costs will be the erosion of sales margins. Digitalisation is another element destined to play an increasingly important role in the future: “Without a doubt, online sales are destined to grow further, also once the crisis is over, and it is forecasted that 80% of the market will go online in the near future – explains Matteo Pasca. Players coming from traditional retail must digitalise themselves as soon as possible, dedicating personnel and expertise to the evolution of this channel, while those who are digital born Matteo Pasca
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Footwear and Leather goods
Lucy Reece Raybould
performance e il tasso di conversione”. Nonostante si ritenga che la UK sia già fuori dalla crisi, Lucy Reece Raybould è piuttosto scettica su un'effettiva ripresa del mercato: “Le nostre aziende stanno ancora lavorando tre giorni su cinque - spiega - e le vendite di calzature interessano soprattutto sleepers, sneakers e comfort shoes. Gli stock di invenduto sono alti... Noi comunque continuiamo a puntare sull'innovazione e la sostenibilità, che rappresentano una sfida ma anche un'opportunità per raggiungere i diversi mercati. Sul mercato domestico, i costi logistici alti stanno favorendo il prodotto nazionale, rispetto a quello proveniente da Spagna, Portogallo e Italia”. In Germania, il più importante mercato europeo per il consumo di calzature e pelletteria, durante la pandemia si è assistito al crollo
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must focus on greater interactivity to improve their performance and rate of conversion”. Although the UK is no longer considered to be in crisis, Lucy Reece Raybould is rather sceptical about the effective recovery of the market: “Our companies are still working three days out of five – she explains – and footwear sales are mostly made up by slippers, sneakers, and comfort shoes. Unsold stock is still high in numbers… In any case, we continue to focus on innovation and sustainability, which represents a challenge, but also an opportunity in reaching different markets. On the domestic market, high logistical costs are favouring the national product compared to those coming from Spain, Portugal, and Italy”. In Germany, the most important European market for footwear and leather goods consumption, during the pandemic, there was a sharp
Pelletteria / Leather goods
Sensazioni per la seconda metà del 2021 Sentiment for the second half of 2021 ottimisti optimistics
78,8%
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21,2%
Manfred Junker
della calzatura fashion e business a vantaggio di quella comfort, sportiva, bambino e safety. Al crollo della valigeria per effetto dello stop del turismo. “Siamo però ottimisti sul futuro – spiega Manfred Junker. Il nostro Governo ha supportato i lavoratori che sono stati fermi durante la crisi e che, non avendo potuto spendere, visto che i negozi erano chiusi, hanno addirittura risparmiato. Da una ricerca recentemente condotta dal Deutsch Research Institute, i tedeschi non vedono l'ora di spendere: primo in smartphone e, secondo, in calzature di lusso! Quindi siamo convinti che i consumi cresceranno in modo sensibile nei prossimi mesi. Quanto invece al commercio estero, sono diversi i fattori che impatteranno: sicuramente la crescita dei costi delle materie prime e della logistica, ma anche l'emergere di tendenze protezionistiche”.
drop-off in fashion and business footwear purchases to the benefit of comfort, athletic, children’s and safety shoes. At the same time, the luggage industry dropped-off because of the halt in tourism. “We are however optimistic for the future – explains Manfred Junker. Our Government supported workers who were unemployed during the crisis and since stores were closed, they were unable to spend their money and even ended up saving. According to a recent study carried out by the Deutsch Research Institute, Germans can hardly wait to spend their money: first on smartphones, then on luxury footwear! So, we are convinced that consumption will grow significantly over the next few months. Instead, as far as foreign sales are concerned, there are different factors that will have an impact: without a doubt, the rise in the cost of raw materials and logistics, but also the emergence of protectionist measures”.
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MARKET
Footwear and Leather goods
MERCATO CALZATURIERO E PELLETTIERO, IL 2021 ANNO DELLA RIPRESA FOOTWEAR AND LEATHER GOODS MARKET. 2021, THE YEAR OF RECOVERY Avendo toccato il minimo storico degli ultimi 20 anni nella produzione di calzature nel 2020 a causa della pandemia del Covid-19, non sorprende che la produzione di calzature nel primo semestre 2021 abbia registrato una forte accelerazione. La ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Expo Riva Schuh & Gardabags evidenzia che 51% dei paesi produttori era già in crescita all’inizio dell’anno, soprattutto l’Asia, la prima ad uscire dall’epidemia, e l’America, anche se in modo disomogeneo, a seconda delle limitazioni adottate dai diversi paesi. L’Europa invece è quella che è stata più penalizzata dalla situazione. Per il secondo semestre 2021, l’indagine di mercato prevede una forte ripresa dei volumi produttivi, con ¾ dei paesi produttori in crescita: le sacche recessive sono limitate a pochi casi e, in generale, la maggior parte degli intervistati, è ottimista. In questa fase, lo scenario tra Asia e Europa si avvicina, mentre l’America Latina resta disomogenea. Le ragioni della ripresa in questa fase sono quattro: Ripresa dei consumi nazionali: con i first comer che continuano l’onda lunga della ripresa e con l’Europa che si affaccia alla crescita il saldo degli ottimisti a livello mondiale sale al l’84,9%,. Più importante la crescita dei consumi interni (tra +5% e +9%), che sarà ovunque legata all’andamento della pandemia e delle campagne vaccinali. Tendenze inflattive: l’aumento dei prezzi di materie prime e logistica, anche se costituisce una minaccia per i produttori, secondo gli intervistati non dovrebbe disinnescare la crescita. Export, già in ripresa nel primo semestre e in questa fase più rivolto alle singole aree continentali, nel secondo semestre dovrebbe crescere ulteriormente (il 62,1% degli intervistati è positivo, dato inferiore a quello della produzione ma nettamente superiore a quello del primo semestre attestato al 49%). Ci sarà quindi un miglioramento, ma con aree di incertezza legate a possibili blocchi per il ritorno della pandemia e conseguenti rallentamenti di scambi a livello regionale o nazionale. Si segnala anche che la chiusura di alcune frontiere ha modificato i flussi dell’export, consentendo la crescita di nuovi paesi clienti. Export e ripresa degli scambi tra aziende: l’aumento del flusso delle esportazioni è più contenuto rispetto alla crescita della domanda interna. Le risposte dei paesi produttori fanno pensare che saranno più facilmente ricostituiti gli stock destinati ai consumi interni rispetto a quelli legati agli scambi internazionali.
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Having reached the lowest level in 20 years of footwear production in 2020 due to the Covid-19 pandemic, it is not surprising that footwear production in the first half of 2021 has accelerated sharply. The research conducted by the Scientific Committee of Expo Riva Schuh & Gardabag highlights that the 51% of the producing countries were already growing at the beginning of 2021: especially Asia, the first to emerge from the epidemic, and America, albeit in an uneven way, depending on the restrictions adopted by the various countries. Europe, instead, is the one that has been most penalised by the situation. For the second half of 2021, the market survey predicts a strong recovery in production volumes, with three quarters of the producing countries growing: recessive trends are limited to a few cases only and, in general, most of the interviewees are optimistic. At this point, the scenario between Asia and Europe is approaching, while Latin America remains uneven. There are four reasons for the recovery at this stage: Recovery in national consumption: with first comers continuing the long wave of recovery and with Europe facing growth, the balance of optimists worldwide rises to 84.9%. There is a significant growth in domestic consumption (between + 5% and + 9%), which is everywhere related to the trend of the pandemic and vaccination campaigns. Inflation trends: according to respondents the increase of commodity and logistics prices, even if it poses a threat to producers, should not stop growth. Exports, already recovering in the first half of the year and at this stage more aimed at individual continental areas, should grow further in the second half (62.1% of respondents are positive, a lower percentage if compared with production but clearly higher than the one of the first half attested to 49%). There will thus be an improvement, but with areas of uncertainty linked to possible lockdowns for the return of the pandemic and consequent slowdowns in trade at regional or national level. It should also be noted that the closure of some borders has changed export flows, allowing the growth of new client countries. Export and trade recovery between companies: the increase in export flows is more contained than the growth in domestic demand. The responses of the producing countries suggest that stocks destined for internal consumption will be more easily reconstituted than those linked
OZIL _AYA KKA BI
MARKET
Footwear and Leather goods
La pelletteria presenta significative differenze rispetto al settore calzaturiero: nel primo semestre 2021 segna ancora volumi produttivi in recessione, è caratterizzata da una ripresa polarizzata e ha come driver di crescita le esportazioni. Ma già nella la seconda parte del 2021 ci sarà l’inversione di tendenza. Per quanto riguarda la produzione: nel primo semestre il saldo dei rispondenti era nettamente negativo: -81%, mentre nel secondo balza al +57,5%, ma la crescita varia da paese a paese e non per area geografica come per la calzatura, ed è meno generalizzata e sistemica, oltre che di minore intensità. Ciò è legato a diversi fattori: Competitività dei clienti: la buona salute dei mercati di riferimento fa la differenza. La specializzazione di alcuni sistemi produttivi per tipo di prodotto, posizionamento di prezzo o canale distributivo favorirà la ripresa, mentre per altri la renderà più difficile e meno sicura. Domanda interna e tassi di cambio: incideranno di meno, tuttavia, fatta salva l’Europa che ha una moneta unica, gli altri sistemi nazionali dipendono dalla volatilità del cambio proprio e quello dei diretti concorrenti. Esportazioni: costituiscono il grande driver di crescita. Nel primo semestre, i flussi export hanno superato quelli della produzione, e le previsioni per la seconda metà dell’anno rafforzano il trend positivo soprattutto grazie alla ripresa della domanda nei mercati chiave (l’80% dei rispondenti è ottimista, percentuale addirittura superiore a quello delle calzature). Il ritorno alla crescita del settore pelletteria, quindi, sembra dipendere dalla capacità di aver scommesso sul mercato “giusto”. La polarizzazione tra paesi in forte accelerazione e quelli in recessione si attenuerà lentamente nel corso del secondo semestre, con i paesi positivi che diminuiscono il tasso di crescita e quelli che lo scorso semestre erano in recessione che tornano ad una sostanziale stabilità. In particolare, la sorte dei canali tradizionali del retail appare come elemento decisivo in alcuni paesi: l’adattamento al digitale da parte del sistema retail sembra essere stato più lento, complice il fatto che i consumatori sono stati più disposti a rimandare l’acquisto per questo tipo di prodotto. Nel secondo semestre, anche se accelereranno, i consumi domestici saranno legati a fattori come aumento dei prezzi, reddito dei consumatori, crisi economica.
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to international trade. The leather goods sector shows significant differences compared to the footwear sector: in the first half of 2021 it still marks production volumes in recession and is characterised by a polarised recovery being exports a growth driver. But already the second part of 2021 will reverse the trend. As for production: in the first half of the year the balance of respondents was clearly negative: -81%, while in the second one it jumped to + 57.5%, but the growth varies from country to country and not by geographical area as is the case for footwear. It is less generalised and systemic, as well as less intense. This is related to several factors: Customers’competitiveness: the good health of reference markets makes the difference. The specialisation of some production systems by type of product, price positioning or distribution channel will promote recovery, while others will make it more difficult and less secure. Domestic demand and exchange rates: they will impact less. However, without prejudice to Europe which has a single currency, other national systems depend on the volatility of their own exchange rates and those of direct competitors. Exports: they are the great growth driver. In the first half of the year, export flows exceeded those of production, and the forecasts for the second half of the year reinforce the positive trend above all thanks to the recovery of demand in key markets (80% of respondents are optimistic, a percentage even higher compared to the one related to footwear). The return to growth of the leather goods sector, therefore, seems to depend on the ability to have bet on the “right” market. The polarisation between rapidly accelerating countries and those in recession will slowly ease over the second half, with positive countries reducing their growth rate and those that were in recession over the last half year returning to substantial stability. In particular, in some countries the fate of traditional retail channels appears to be a decisive factor: the adaptation to digital by the retail system seems to have been slower, thanks to the fact that consumers have been more willing to postpone the purchase for this type of product. In the second half of the year, even if accelerating, domestic consumption will be subject to factors such as price increases, consumer income and the economic crisis.
GL ORIA
FASHION
Woman Trends S/S 2022
UN DESIGN CHE RALLEGRA IL CUORE
A DESIGN THAT CHEERS YOUR HEART
Manolo Blahnik
Una nuova estetica che mira a suscitare emozioni positive, non trascurando funzionalità e confort emerge dalle tendenze per la calzatura donna Estate 2022 sviluppate dagli esperti di WGSN per Expo Riva Schuh.
A new aesthetics that aims to arouse positive emotions, without neglecting functionality and comfort, emerges from the trends for Summer 2022 women’s footwear developed by WGSN experts for Expo Riva Schuh
Per fronteggiare i drastici cambiamenti che la pandemia ha introdotto nel mondo del lavoro e del tempo libero, la moda della calzatura da donna punta su un'estetica gioiosa, sulla praticità, il confort e silhouette versatili. Si gioca su palette di colori brillanti, su calzature ibride adatte sia in contesti urbani che nei grandi outdoor, stili transizionali che aumentano le occasioni di utilizzo, valori come l'artigianalità per controbilanciare una sempre più immersiva vita in ambienti digitali. Ecco come queste indicazioni si traducono negli stili della modelleria estiva:
To cope with the drastic changes that the pandemic has introduced in the world of work and leisure, the fashion of women’s footwear focuses on a joyful aesthetics, practicality, comfort and versatile silhouettes. It features bright colour palettes, hybrid footwear suitable both in urban contexts and in large outdoors, transitional styles that increase the opportunities for use, values such as craftsmanship to counterbalance an increasingly immersive life in digital environments. Here’s how these directions translate into summer pattern styles:
Alberta Ferretti
Alvaro
The Crafted Sandal Grande atout della stagione, si reinventa con tecniche e dettagli artigianali che conferiscono un perenne appeal. A great trump card of the season, it reinvents itself with artisan techniques and details that confer it a perennial appeal.
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Lane Marinho
The Soft Ballerina Un grande classico che si aggiorna puntando soprattutto sul confort della calzata, con design ergonomico, scollature con elastico, per un utilizzo flessibile sia per il lavoro a casa che per la città. A great classic, updated by focusing above all on the comfort of the fit, with ergonomic design, elastic necklines to be flexibly used both working at home and in the city. Peche
Hereu
Reikenen
Nicole Saldaña
Renè Caovilla
The Embellished Slide Pantofola sì, ma preziosa e con un tocco retrò-decadente conferito da decori esuberanti, come pietre gioiello, strass e brillanti, per assecondare la voglia di escapismo post-pandemia. Yes to Slippers, but with a precious, retro-decadent touch given by exuberant decorations, such as jewel stones, rhinestones and diamonds, to satisfy the desire for post-pandemic escapism.
Acquazzurra
The Chunky Strap Sandal Comodo, pratico e anche durevole, un pezzo-investimento che punta su una silhouette ormai classica, aggiornata da suole più importanti, dettagli fashion, che ne fanno un atout sia in che outdoor.
Alma en Pena
Comfortable, practical and also durable, an investment-piece that focuses on a now classic silhouette, updated by more important soles, fashion details, which make it a trump card both indoors and outdoors.
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FASHION
Woman Trends S/S 2022
The Flatform Sandal Estetica gioiosa per uno stile dressy che punta all'altezza senza compromettere il confort, di grande appeal per il mercato giovane, punta su dettagli e texture di impatto per definire il suo look. A joyful aesthetics for a dressy style that focuses on height without compromising comfort, it is of great appeal for the young market and focuses on impactful details and textures to define its look.
Boyy
Staud
The Twisted Sandal Su tacco medio, il sandalo a bande intrecciate con punta squadrata è una proposta elegante e versatile, adatta sia per il giorno che per le occasioni. On a medium heel, the sandal with intertwined bands with square toe is an elegant and versatile proposal, suitable for both the day and special occasions.
Nicole Saldaña
Aboutarianne
The Party Mule Sandal Esuberante, stravagante e prezioso, risponde alla voglia di novità da sfoggiare ai party estivi, con un design definito da abbellimenti importanti come pietre, piume, strass, frange di perline cannette. Exuberant, extravagant and precious, it responds to the desire for novelty to be shown off at summer parties, with a design defined by important embellishments such as stones, feathers, rhinestones, beaded fringes.
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Acquazzurra
MA MMA MIA
Woman Trends S/S 2022 Manolo Blahnik
FASHION
The Evening Pump Terreno per l'eleganza più raffinata, la decolleté a punta con tacco stiletto continua ad esercitare un grande appeal. Ad aggiornarne il look, dettagli gioiello, cinturini metallici, texture originali della tomaia.
Versace
Kate Spade
Land for the most refined elegance, the pointed toe with stiletto heel continues to exert great appeal. Jewel details, metal straps, original textures of the upper update the look.
The Hybrid Mary Jane Rivolta ad un pubblico giovane, evolve la silhouette della Mary Jane in una calzatura che attinge la propria estetica dal mondo sport e outdoor, coniugando stile, confort e performance.
Yume Yume
Aimed at a young audience, the Mary Jane silhouette evolves into a shoe that draws its aesthetics from the sport and outdoor world, combining style, comfort and performance.
The All-Weather Chelsea Stile transizionale adatto ad ogni stagione, evolve la silhouette del grande classico con punte arrotondate, suole maxi, mix di materiali tradizionali e tecnici. A transitional style suitable for every season, the silhouette of the great classic evolves with rounded toes, maxi soles, a mix of traditional and technical materials.
Labucq
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Jil Sander
N ATU RSOFT_SYN
FASHION
Woman Collections S/S 2022
MISS SNEAKERS Alla scoperta delle nuove sneaker ibride e modaiole, ricche di colore, divertenti stampe e effetti in rilievo tra applicazioni e glitter. Perfette per soddisfare l’esigenza di stile nella vita di tutti i giorni e coordinarsi a outfit differenti, dai più giovani e disinvolti a quelli più ricercati. Discovering the new hybrid and fashionable sneakers, rich in colour, fun prints and embossed effects including applications and glitter. Perfect for satisfying the need for style in everyday life and coordinating with different outfits, from the young and most casual to the most sophisticated ones.
The Walk - Bangkok - Thailand - Arch. Project Studio
Walala Parade - Leyton - UK - Designer Camille Walala
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CASABLANCA
PLUS
HOKA ONE MOA CONCEPT
VOILE BLANCHE
SUN 68
MUNICH
MOMO DESIGN MUNICH
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Men Collections S/S 2022
CANDICE COOPER
PLUS
CANDICE COOPER
MOA CONCEPT
NIRA RUBENS
LOTTO LEGGENDA
LOTTO LEGGENDA
NIRA RUBENS
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HARRIS
SUN 68
AMA BRAND
PLUS
PLUS
AMA BRAND
BORSALINO
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FASHION
Woman Collections S/S 2022
SUMMER-READY Divagazioni sul tema del sandalo con le molteplici proposte per la prossima stagione calda: modelli flat e a tacco medio, senza dimenticare comfort e femminilità. Cinturini e listini avvolgono il piede in un gioco divertente. La palette di colore è ricca e ultra-trendy, per modelli da abbinare ai look, all’umore e alle occasioni. Digressions on the sandal theme with many proposals for the next hot season: flat and medium heeled models, for both comfort and femininity. Straps and bands wrap the foot in a playful game. The colour palette is rich and ultra trendy, for models to match looks, moods and occasions.
IK LAB art gallery - Tulum - Mexico - Arch. Roth-Architecture
Caixa Forum - Seville - Spain -Arch. Guillermo Vásquez Consuegra
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GIAMBATTISTA VALLI
FRACAP ATHISON
A.S. 98
FRACAP
TEVA A.S. 98
MARITAN
FELISI
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Men Collections S/S 2022
IPANEMA
COLORS OF CALIFORNIA
IPANEMA
CROCS
TEVA
REGENESI
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BOHONOMAD
GIÒSA COLORS OF CALIFORNIA
COLORS OF CALIFORNIA
TEVA
A.S. 98
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MA-CRI SRL
MA-CRI srl 43056 S. POLO (PR) Italy - Via L. Romagnoli, 5 - Tel. +39 0521 819124 - Fax +39 0521 819749 www.ma-cri.it - e-mail: info@ma-cri.it - mdraghetti@ma-cri.it
EXPO RIVA SCHUH
Agenzia ICE
SEMPRE PIÙ COMPRATORI A RIVA DEL GARDA MORE AND MORE BUYERS AT RIVA DEL GARDA
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Agenzia ICE (Italian Trade Agency) e MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) sono al fianco di Expo Riva Schuh & Gardabags per promuovere l’internazionalizzazione dell’evento coinvolgendo visitatori ed espositori provenienti dai principali Paesi di consumo e produzione. Expo Riva Schuh & Gardabags attraverso l’importante partnership con ICE e MAECI, dal 2016 ad oggi, ha coinvolto delegazioni di operatori della calzatura provenienti da 27 Paesi europei ed extraeuropei. Un’intensa attività volta a promuovere le produzioni calzaturiere presenti nella manifestazione, attraendo compratori da tutto il mondo.
Agenzia ICE (Italian Trade Agency) and MAECI (Foreign Affairs and International Cooperation Ministry) are at Expo Riva Schuh & Gardabags’ side to promote the internationalisation of the event by involving visitors and exhibitors from the main countries of consumption and production.
Anche durante la pandemia gli organizzatori di Expo Riva Schuh & Gardabags hanno continuato a lavorare per preparare al meglio la ripartenza. In particolare, grazie a ICE (attraverso i riferimenti dell’ufficio di Roma e grazie al supporto dei tanti uffici internazionali) la fiera ha potuto attivare massive campagne promozionali sia in mercati consolidati che in Paesi emergenti.
Expo Riva Schuh & Gardabags has been working in partnership with the Italian Trade Agency and MAECI since 2016, which has seen the involvement of delegations of footwear operators from 27 European and non-European countries. An intense activity aimed at promoting footwear productions present at the event, attracting buyers from all over the world.
Ventidue gli Stati messi al centro delle iniziative di internazionalizzazione: del Centro e Sud America, gli Stati Uniti, la Russia, la Thailandia, l’Angola e il Sud Africa.
Even during the pandemic, the organisers of Expo Riva Schuh & Gardabags continued to work to best prepare for the restart. In particular, thanks to ICE (through the contacts of the Rome Office and to the support of the many international offices) the fair was able to activate massive promotional campaign both in consolidated markets and in emerging countries.
Su questo ampio e preciso target di riferimento si sono concentrate iniziative di vario genere: campagne di comunicazione online e offline, direct marketing, formazione per gli espositori, con il servizio di trade analyst di ICE, e molte altre attività. Unico obiettivo: essere presenti fisicamente sui vari mercati, per cogliere suggerimenti importanti su come estendere i propri orizzonti commerciali e attuare efficaci percorsi di sviluppo internazionale. Tra i prossimi appuntamenti in calendario la presentazione dei trend moda e della manifestazione Expo Riva Schuh & Gardabags a New York, perno delle importazioni per il mercato USA. Expo Riva Schuh & Gardabags, ICE e MAECI insieme per promuovere le produzioni italiane nel mondo e per segnare il passo della ripartenza.
The internationalisation initiatives focused on 22 countries: Central and South America, the United States, Russia, Thailand, Angola and South Africa. Various types of initiatives were concentrated on this broad and precise target audience: online and offline communication campaigns, direct marketing activities, training for exhibitors, with the ICE acting as trade analyst, as well as many other activities. One goal: to be physically present on the various markets, to gather important feedback on how to extend their commercial horizons and to implement effective international development paths. The next appointments on the calendar include the presentation of the fashion trends and the Expo Riva Schuh – Gardabags event in New York, the pivot of imports for the US market. Expo Riva Schuh & Gardabags, ICE and MAECI are working together to promote Italian products in the world and to set the pace for a new start.
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FASHION
Bag Trends S/S 2022
LA BORSA CONTEMPORANEA? PRATICA, DUREVOLE E GIOIOSA
THE CONTEMPORARY BAG? PRACTICAL, DURABLE AND JOYFUL Design senza tempo e innovazione, assieme a borse che sanno potenziare le vendite, trovano posto nelle tendenze moda per la SS22 elaborate da WGSN per Gardabags
Timeless designs and innovation, together with bags that know how to boost sales, find their place in the fashion trends SS22 elaborated by WGSN for Gardabags
Come intercettare i gusti emersi nel dopo-pandemia? In risposta al drammatico cambiamento nel lifestyle dei consumatori, la borsa contemporanea dovrà puntare su valori come praticità, durevolezza e design gioioso: è quanto affermano i trend setter di WGSN che per Gardabags identificano le direzioni di tendenza per la prossima Estate 2022. Tra colori brillanti e vibranti, tecniche artigianali che si sposano alla tecnologia digitale, silhouette classiche e versatili, modelli multiuso che si aprono a sviluppi modulari, ecco le novità della stagione:
How do you intercept the tastes that emerged in the post-pandemic? In response to the dramatic change in the lifestyle of consumers, the contemporary bag will have to focus on values such as practicality, durability and joyful design: this is what WGSN trend setters affirm, who on behalf of Gardabags identify trend directions for Summer 2022. Here are the novelties of the season among bright colours and vibrant, artisanal techniques that marry digital technology, classic silhouettes and versatile multipurpose models that open up to modular developments:
Sensi Studio
The Beach Tote Must have della stagione estiva, arricchisce il suo design essenziale con un’estetica giocosa e energetica. La struttura in paglia o rafia può essere mixata con la pelle, materiale a base vegetale, minuteria che ne estende il valore, e con decorazioni come tessere in colori brillanti, pon pon, catene, tasselli... senza limiti alla fantasia. A must have for the summer season, it enriches its essential design with a playful and energetic aesthetics. The straw or raffia structure can be mixed with leather, a plant-based material, small parts that extend its value, and with decorations such as tiles in bright colours, pompoms, chains, dowels ... no limits to imagination.
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Shop Marisol
The Summer Bucket Versatile e con un appeal che dura nel tempo, dall’elegante estetica artigianale, il secchiello si presta a diventare un accessorio-investimento su cui puntare. Il design punta su pellami squadrati lisci e materiali a base vegetale come rafia fine, tela e lino, le decorazioni sono minimaliste, per mantenere l’attenzione alla forma scultorea, le chiusure sono piatte o con cinturini annodati. Versatile and with an appeal that lasts over time, with an elegant artisan aesthetics, the bucket lends itself to becoming an accessory-investment on which to focus. The design pivots on smooth squared leathers and plant-based materials such as fine raffia, canvas and line. Decorations are minimalist, to emphasise the sculptural shape, while closures are flat or equipped with knotted straps.
Loewe
Khokho
The Crafted Top Handle Piccola, elegante e artigianale: la borsa a mano punta su intrecci delicati, materiali organici come rafia e paglia per i pannelli, bambù e legno per manici, accessori come pietre per le chiusure. Small, elegant and handcrafted: the handbag focuses on delicate weaves, organic materials such as raffia and straw for the panels, bamboo and wood for the handles, accessories such as stones for the closures.
Cult Gaia
Marina Caramel
Maria Serpui
The Crochet Tote
Daniela Gregis
La voglia di crochet continua a guadagnare popolarità e si traduce in un design che modernizza le tradizionali tecniche con pattern oversize, color-block, riutilizzo di materiali di scarto per creare pezzi unici, arricchiti da manici solidi in bambù o legno.
Kilometre Paris
Nannacay
The desire for crochet continues to gain popularity and translates into a design that modernises traditional techniques with oversize patterns, colour-blocking, reusing waste materials to create unique pieces, enriched with solid bamboo or wood handles
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FASHION
Bag Trends S/S 2022
The Croissant Bag Morbida, confortevole da portare sotto la spalla, con un look rassicurante e al tempo stesso giocoso e appealing, si declina con materiali tattili, lisci o a base vegetale, in una palette di colori pastello o neutri. Un look contemporaneo che guarda anche al design circolare e volumi con strutture 3D.
Hereu
Staud
Soft, comfortable to wear under the shoulder, with a reassuring yet playful and appealing look, it comes in tactile, smooth or plant-based materials, in a palette of pastel or neutral colours. A contemporary look that also beholds a circular design and volumes with 3D structures.
The Novelty Shoulder Bag Dal look retrò e gioioso, predilige una silhouette rettangolare e contenuta arricchita da motivi giocosi, tessuti a stampe fantasia e minuteria vintage, disegni di perline, motivi dipinti a mano che conferiscono unicità ai pezzi. With a retro and joyful look, it prefers a rectangular and contained silhouette, enriched with playful motifs, patterned fabrics and small vintage parts, beaded designs, hand-painted elements that confer uniqueness to the pieces.
Shopghpstsoda
Officine del Poggio
The Summer Occasion Bag
Pura Utz
Per le occasioni dell’estate, i volumi si fanno minimi e i decori eccessivi: la silhouette a D è quella che sta emergendo con più forza, le superfici sono a rilievo, con perline, stampate, le decorazioni pietre dai colori sgargianti, i manici, preferibilmente rotondi, in metallo o bambù.
Gedebe
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For summer occasions, volumes are minimal and decorations excessive: the D-shaped silhouette is the one emerging more strongly, surfaces are embossed, with beads and prints. Stone decorations come in bright colours, handles, preferably round, are made of metal or bamboo.
EXPO RIVA SCHUH HALL C2 STAND E06
FERN AN D O_FEL IP
FASHION
Bag Trends S/S 2022
The Modular Cross-Body Design modulare, estetica casual e soluzioni che vanno incontro alle esigenze di commuter/studenti, con strutture staccabili e dettagli che facilitano l’accesso agli essenziali (portachiavi, custodie per auricolari, portafoglio). Chiave per aumentare la durata del prodotto, il ricorso a nylon riciclato, pelle e materiali a base vegetale. A modular design, casual aesthetics and solutions that meet the needs of commuters/ students, with detachable structures and details that facilitate access to the essentials (key rings, earphone cases, wallet). The use of recycled nylon, leather and plant-based materials is they key to increase the lifespan of the product.
Demellier London
The Two-Mile Pouch
Vasic New York
Tracollina dalle dimensioni minime e dal design minimalista, diventa un pezzo-investimento con il ricorso a materiali di alta qualità, come morbida nappa, pelle liscia e materiali a base vegetale, e la capacità di adeguarsi a diversi stili e un utilizzo versatile, sia a casa che fuori. A small shoulder bag with a minimalist design, it becomes an investment piece with the use of high quality materials, such as soft nappa, smooth leather and plant-based materials, and the ability to adapt to different styles and for versatile use, both at home and outdoors.
Nikolas K
Want Les Essentiels
I volumi si allargano per la tracolla di utilizzo quotidiano, dalla silhouette classica e in materiali investimento, elegante e pratica, con tanti scomparti interni per un facile accesso agli essenziali. È l’atout di stagione, dall’appeal senza tempo. Volumes widen for the everyday shoulder strap, with a classic silhouette and in elegant and practical investment materials, with many inner compartments for easy access to the essentials. It is the trump card of the season, with a timeless appeal.
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Hunting Season
Aester Ekme
The Every-Day Carry-On
WEN ZH OU H _WOIL
INSTITUTIONS
Summit “Made in Italy: setting a new course”
MADE IN ITALY: SETTING A NEW COURSE
Si è parlato di ripartenza economica e sostegno alle imprese del fashion ma anche di temi ambientali al pre-summit digitale / think tank realizzato in collaborazione tra IlSole24Ore, Financial Times e SkyTg24
Economic recovery, support for fashion companies and environmental issues were also discussed at the digital pre-summit/think tank organised in collaboration with IlSole24Ore, Financial Times and SkyTg24
"Io sono ottimista. Dobbiamo essere in grado di ristrutturare il nostro sistema di offerta produttiva, il sistema delle imprese per riuscire a cogliere questa che sarà una ripresa forte, correggendo gli errori e le storture con cui siamo entrati in questa crisi": così ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al think tank "Made in Italy: setting a new course". A questo si aggiungono tassativamente i temi ambientali. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha sottolineato come l’industria italiana per il riciclo dei rifiuti industriali è la seconda al mondo. "La vera sfida è la governance globale: l’Europa deve decidere se il dumping ambientale può essere accettato o deve essere disincentivato". Sulla discussa direttiva sulla plastica, Bonomi contesta le linee guida che sono state estese in maniera abnorme, mettendo al bando i prodotti biodegradabili. "Bisogna affrontare il tema della sostenibilità con grande buon senso, la nostra impressione è che ci sia un integralismo sull'ambiente, che non tiene conto che per arrivare a un mondo migliore c’è una transizione, un tempo di trasformazione". Claudio Marenzi, presidente e ceo di Herno, past president di Confindustria Moda e attualmente al vertice di Pitti Immagine, ha sottolineato come in questi giorni la moda si stia finalmente riprendendo i suoi spazi fisici. A Parigi sfila l’haute couture, a Milano la fashion week maschile e alla fine del mese torneranno le fiere fisiche. La filiera del tessile-abbigliamento-accessorio (Tma) è un sistema che nel 2019 aveva sfiorato i 100 miliardi di fatturato e rappresenta un motore economico e sociale per il nostro Paese. Il Tma è stato, insieme a turismo, ristorazione e spettacolo tra i settori più colpiti dalla pandemia, ma la ripresa è iniziata, soprattutto nella fascia del medio e alto di gamma. Acceleratori della ripresa saranno sicuramente la sostenibilità e la digitalizzazione, pilastri del Pnrr e del futuro del Tma, ha spiegato Claudio Marenzi: "Con il motto delle tre R - Reduce, Reuse e Recycle - la nostra filiera, fatta soprattutto da Pmi, lavora sulla sostenibilità ambientale e sociale da molti anni, da prima che il
“I am optimistic. We must be able to restructure our production system, the business system in order to be able to seize what will be a strong recovery, correcting the errors and distortions with which we entered this crisis,” said the Minister for Economic Development, Giancarlo Giorgetti, speaking at the think tank “Made in Italy: setting a new course”. To this must be added environmental issues. The president of Confindustria, Carlo Bonomi, pointed out that the Italian industry is second in the world in terms of industrial waste recycling. “The real challenge is global governance: Europe must decide whether environmental dumping can be accepted or must be discouraged.” With regards to the controversial directive on plastics, Bonomi disputes the guidelines that have been abnormally extended, banning biodegradable products. We need to approach the issue of sustainability with a great deal of common sense. Our impression is that there is a fundamentalism about the environment that does not take into account the fact that in order to achieve a better world there is a transition, a time for transformation.” Claudio Marenzi, President and CEO of Herno, past president of Confindustria Moda and currently at the helm of Pitti Immagine, emphasised how in recent days fashion is finally taking back its physical spaces. Right now haute couture shows in Paris and men’s fashion week in Milan, moreover physical fairs will return at the end of the month. The textile-clothing-accessory (TMA) supply chain is a system that in 2019 had a turnover of almost 100 billion and represents an economic and social engine for our country. Together with tourism, catering and entertainment, TMA was among the sectors most affected by the pandemic, but the recovery has begun, especially in the medium and high-end range. “Sustainability and digitalisation will undoubtedly be the accelerators of the recovery, pillars of the National Recovery and Resilience Plan (NRRP) and of the future of TMA,” explained Claudio Marenzi. “With the motto of the three
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Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.
Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in conversazione con Fabio Tamburini, Direttore Il Sole 24 Ore.
tema diventasse centrale in ogni progetto economico o politico. Grazie alle tante certificazioni che aziende di ogni dimensione chiedono e ottengono, lo sforzo per limitare in ogni modo gli impatti negativi sull’ambiente è dimostrabile e quantificabile" Ma ormai non basta più: occorre cambiare non soltanto i processi produttivi e distributivi, dall’approvvigionamento delle materie prime alla progettazione dei negozi, ma anche - e soprattutto - la sostenibilità sta già cambiando il modo in cui stilisti, creativi e imprenditori pensano le collezioni e organizzano ogni parte della catena del valore. "Tuttavia serve anche l’impegno dei consumatori: dobbiamo sentire tutti la responsabilità di un cambiamento culturale e delle nostre abitudini. Le aziende si impegnano da molti anni nel ridurre il consumo di materie prime e investono in progetti di economia circolare, lo stesso deve valere per i clienti finali della moda, cioè tutti noi". Impegnativo è pure il percorso delle digitalizzazione: "Per il Tma vuole dire molto più che e-commerce e showroom virtuali – ha concluso il ceo di Herno -. Deve servire per integrare i processi interni alla filiera e, sempre più importante, per proteggerci da minacce esterne e per rendere più efficiente ogni anello del sistema. Digitalizzazione e sostenibilità possono innescare un circolo virtuoso, per il Tma e per il Paese". É da segnalare che il piano nazionale di ripresa e resilienza e i fondi in arrivo da Bruxelles stanno funzionando e innescando il motore: "Il primo trimestre del 2021 è stato molto dinamico. Il dato export segna un +4% rispetto al 2020 ma soprattutto, in valori assoluti, siamo a 118 miliardi di euro: un valore superiore rispetto al record del 2019" ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervistato dal direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini. Riguardo al Pnrr "ce la faremo, per la leadership che sta esercitando l’Italia in Europa e perché le riforme procedono a passo spedito".
R’s – Reduce, Reuse and Recycle – our supply chain, made up mainly of SMEs, has been working on environmental and social sustainability for many years, even before this topic became central to any economic or political project. Thanks to the many certifications that companies of all sizes apply for and obtain, the effort to limit negative impacts on the environment in any way is demonstrable and quantifiable.” But that is no longer enough: not only do production and distribution processes need to be changed, from the sourcing of raw materials to the design of the stores, but also – and above all – sustainability is already changing the way designers, stylists and entrepreneurs think about collections and the way they organise every part of the value chain. “However, we also need the commitment of consumers: we must all feel the responsibility for a change in culture and in our habits. For many years companies have been committed to reducing the consumption of raw materials and investing in circular economy projects, and the same must apply to fashion’s end customers, i.e. all of us.” The path of digitalisation is also challenging: “For TMA, it means much more than e-commerce and virtual showrooms,” concluded the CEO of Herno. “It must serve to integrate processes within the supply chain and, increasingly important, to protect us from external threats and to make every link in the system more efficient. Digitalisation and sustainability can trigger a virtuous circle, for TMA and for the country.” The national recovery and resilience plan and the funds arriving from Brussels are working and activating the engine. “The first quarter of 2021 was very dynamic. Export data shows a 4% increase compared to 2020, but above all, in absolute values, we are at € 118 billion: a value higher than the record of 2019,” declared Foreign Minister Luigi Di Maio, interviewed by the editor of the Sole24Ore newspaper Fabio Tamburini. With regard to the NRRP, “we will make it, because of the leadership that Italy is exercising in Europe and because the reforms are proceeding at a rapid pace.”
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Mauro Alfonso
I FINANZIAMENTI AGEVOLATI SPINGONO L’EXPORT SUBSIDISED LOANS DRIVE EXPORTS
Lo ha dichiarato Mauro Alfonso, CEO di SIMEST, intervenendo al summit "Made in Italy: setting a new course" organizzato da Gruppo 24 Ore, Financial Times e SkyTg24. Valgono 3 miliardi le richieste di finanziamento per l’espansione processate da Simest solo nel 2020. In vetta le Pmi (90%) provenienti soprattutto dal Nord
This was stated by Mauro Alfonso, CEO of SIMEST, speaking at the "Made in Italy: setting a new course" summit organised by Gruppo 24 Ore, Financial Times and SkyTg24. Applications for expansion loans processed by SIMEST just in 2020 were valued at 3 million. At the top are small and medium-sized enterprises(90%) coming mainly from the North
Innanzitutto che cos’è il Fondo SIMEST per l'internazionalizzazione? Gestito in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il 394-81 è un Fondo multimisura in vigore ormai da anni che concede finanziamenti agevolati a sostegno dei progetti di internazionalizzazione delle imprese italiane, grazie a interventi a supporto alla partecipazione a fiere internazionali, mostre e missioni di sistema (anche in Italia), l'inserimento commerciale in nuovi mercati esteri, l’inserimento in azienda di figure come i Temporary Export Manager (TEM), i digital manager e gli innovation manager, lo sviluppo dell’e-commerce, la realizzazione di studi di fattibilità collegati a investimenti esteri, programmi di assistenza tecnica, ad esempio per la formazione del personale in loco oppure per l’assistenza post vendita collegata a un contratto di fornitura e la patrimonializzazione delle imprese. Un ampio set di strumenti, insomma, che copre praticamente tutti i principali aspetti che possono interessare un’impresa nel suo percorso di internazionalizzazione. Ci parli del bando SIMEST 2021 per il Fondo 394 che è stato sommerso di richieste all'inizio di giugno 2021. In meno di 2 giorni sono state oltre 8mila le domande presentate sul Fondo SIMEST 2021 per l’internazionalizzazione. Un exploit
First of all, what is the SIMEST Internationalisation Fund? Managed in agreement with the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation, 394-81 is a multi-measure fund that has been in force for years and grants subsided loans to support the internationalisation projects of Italian companies, thanks to measures aimed at supporting participation in international fairs, exhibitions and system missions (also in Italy), commercial insertion in new foreign markets, the hiring of Temporary Export Managers (TEM), digital managers and innovation managers, the development of e-commerce, the preparation of feasibility studies relating to foreign investments, technical assistance programs, e.g. for in-house staff training and for after-sales assistance linked to a supply contract, and the capitalisation of companies. In short, a broad set of tools that covers practically all the main aspects involved in a company’s internationalisation process. Tell us about the SIMEST 2021 announcement for the 394 Fund, which was flooded with applications at the beginning of June 2021. In less than 2 days, over 8,000 applications were submitted on the 2021 SIMEST Internationalisation Fund. An incredible number of requests, that, despite the measures taken, quickly exhausted the
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Mauro Alfonso
Quello che sorprende positivamente quest’anno è il fatto che la parte più consistente è stata richiesta per l’inserimento nuovi mercati e la partecipazione a fiere e mostre. Mi sembra un buon segno. What is positively surprising this year is the fact that the largest part was requested for entering new markets and participation in trade fairs and exhibitions. This seems like a good sign. di richieste che, nonostante gli accorgimenti presi, ha esaurito in breve tempo i 2,1 miliardi di euro stanziati. Nonostante la mole di risorse a disposizione, gli accorgimenti del Governo non sono bastati ad evitare la chiusura anticipata dello sportello, complice probabilmente anche un altro elemento che nei mesi scorsi aveva facilitato l'accesso al Fondo e cioè l’esenzione dalla prestazione di garanzie per accedere ai finanziamenti, in vigore fino al 30 giugno 2021. Tra le prime innovazioni introdotte lo scorso anno per venire incontro alle imprese stremate dalla pandemia, infatti, l’esenzione dalla garanzie era stato uno degli elementi che avevano snellito di molto le procedure del Fondo, riducendo anche i tempi per ottenere il finanziamento. L’aver eliminato dall’equazione un player (le banche o le assicurazioni), infatti, ha permesso a SIMEST di assicurare tempi molto più ristretti e certi per la lavorazione della pratica. Quello tornato in funzione per meno di due giorni è però stato un Fondo SIMEST un po' diverso rispetto a quello che abbiamo imparato a conoscere lo scorso anno, in piena pandemia. Se è vero, infatti, che è rimasta in vigore una quota di finanziamento a fondo perduto, la percentuale di aiuto che non va restituita è calata dal 50% al 25%. Come sanno già coloro che seguono le vicende del Fondo 394-81 si tratta di una novità introdotta dal dl Sostegni bis che oltre a stanziare nuove risorse, è intervenuto anche su questo aspetto. Fino al 31 dicembre 2021, dunque, il Fondo 394-81 continuerà ad erogare una quota di finanziamento a tasso agevolato (nel mese di giugno lo 0,055% annuo) e una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al limite del 25% del prestito, per un ammontare massimo di 800mila euro per impresa beneficiaria (comprensivo delle quote a fondo perduto eventualmente già deliberate). Nello specifico, di quali aiuti le imprese hanno fatto richiesta al Fondo 394-81? Le richieste completate sono state precisamente 8.125. Circa la metà delle domande (il 45%) ha riguardato il finanziamento a fiere e mostre (per un controvalore complessivo di circa 204 milioni di euro) che di recente è stata ampliata anche agli eventi internazionali che si tengono in Italia. Si tratta di un finanziamento a tasso agevolato sulle spese per area espositiva, spese logistiche, spese promozionali e spese per consulenze connesse alla partecipazione a fiere/mostre in Paesi esteri. Sono incluse le missioni di sistema promosse da MISE e MAECI e organizzate da ICE – Agenzia, Confindustria e altre istituzioni e associazioni di categoria. Al secondo posto per numero di domande si piazza il finanziamento per la patrimonializzazione (quasi 775 milioni in controvalore) che, nonostante sia l’unica misura del Fondo 394 a non avere più la quota di cofinanziamento a fondo
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2.1 billion euros allocated. Despite the amount of resources available, the government’s measures were not enough to avoid the early closure of the front office, probably also due to another element that in recent months had facilitated access to the Fund, namely the exemption from providing guarantees for accessing the loans, in force until 30 June 2021. In fact, one of the first innovations introduced last year to meet the needs of companies hit hard by the pandemic, the exemption from providing guarantees greatly streamlined the Fund’s procedures, also reducing the time needed to obtain financing. Having eliminated a player (banks or insurance companies) from the equation, in fact, allowed SIMEST to ensure much shorter and more certain times for processing the case file. The SIMEST Fund that was back in operation for less than two days, however, was a little different from the one we got to know last year, at the height of the pandemic. While it is true, in fact, that a non-repayable portion of the loan has remained in force, the percentage of aid that does not have to be repaid has fallen from 50% to 25%. As those who follow the events of the 394-81 Fund already know, this is a new change introduced by the DL Sostegni bis (Support Law Decree) which, in addition to allocating new resources, also intervened on this aspect. Until 31 December 2021, therefore, the 394-81 Fund will continue to disburse a portion of the financing at a subsidised rate (0.055% per annum in June) and a portion of non-repayable co-financing up to the limit of 25% of the loan, for a maximum amount of 800 thousand euros per beneficiary company (including any non-repayable portions already approved). Specifically, what aid have the companies applied for from the 394-81 Fund? A total of 8,125 applications were completed. Since 2020, we have registered applications from more than 13,000 companies and for a value of approximately 4 billion euros. To give a dimension of the jump in volumes, 870 applications were submitted in 2019 for a value of 290 million. About half of the applications (45%) concerned financing for trade fairs and exhibitions (for a total value of around 204 million euros), which has recently been extended to include international events held in Italy. This is a low-interest loan on expenses for the exhibition area, logistics expenses, promotional expenses, and consulting expenses related to participation in trade fairs/exhibitions in foreign countries. It also includes system missions promoted by MISE and MAECI and organised by ICE – Agency, Confindustria and other institutions and trade associations. In second place in terms of number of applications are loans for capitalisation (almost 775 million in equivalent value) which, despite being the only measure of
perduto, ha incassato comunque il 20% delle richieste pervenute. Seguono quindi, al terzo posto con circa il 15% ciascuno, le linee di finanziamento per l’inserimento sui mercati esteri per esempio con la realizzazione di uffici, showroom, negozi o corner, centri di assistenza post vendita e relative attività promozionali (oltre 930 milioni di euro) e l’e-commerce (quasi 170 milioni di euro). Infine con richieste inferiori al 5% si posizionano gli gli studi di fattibilità, i temporary export manager e l’assistenza tecnica (complessivamente circa 60 milioni di euro). Mi sembra comunque di percepire una certa fiducia nella ripartenza da parte delle imprese italiane: nel 2020, il Fondo 394-81è stato richiesto principalmente per la patrimonializzazione e "fare cassa", nel 2021 per la creazione di uffici esteri e partecipazione a fiere. Mi sembra un buon segno. L'e-commerce ha conosciuto un boom spropositato nel 2020, cogliendo molte PMI italiane impreparate a questo modello di business online. Proprio in risposta queste difficoltà è stato creato il nuovo bonus per l’export digitale. Si tratta di strumento per la digitalizzazione dell’export, che consiste in un voucher che sarà disponibile per le micro, piccole e medie imprese. L’uso del digitale a supporto di alcune attività chiave che precedono o seguono la fase di vendita possono aiutare le imprese italiane ad essere più produttive, efficaci e, in definitiva, più competitive nei mercati globali. Questo avverrà attraverso una maggiore conoscenza dei mercati esteri grazie alle nuove tecnologie di elaborazione dati che permette di ridurre i costi e tempi, l'e-commerce abbassa ulteriormente di costi eliminando qualsiasi tipo di intermediazione, i sistemi digitali di comunicazione che consentono di mantenere rapporti di qualità con i clienti all’estero, le nuove tecnologie in campo logistico abbassano i costi di trasporto e stoccaggio, i processi decisionali data-driven sono basati su informazioni attendibili e coinvolgenti a livello aziendale e le nuove tecnologie aiutano i processi di marketing a generare lead commerciali misurabili. Il contributo statale potrà essere usato per rivolgersi a provider di servizi digitali per avere siti web, ottenere servizi di traduzione, avere un boost pubblicitario o rivolgersi all’intermediazione digitale. L’esigenza oggi è quella di creare le condizioni per mettere il maggior numero di imprese in condizione di fare business. Il digitale è stato - ed è - fondamentale e ci ha insegnato che è sicuramente un valido supporto. Sappiamo altresì che non potrà sostituire in toto gli eventi fisici come ad esempio quelli fieristici. Dobbiamo quindi costruire nuove modalità che integrino al massimo le opportunità date dal digitale.
the 394 Fund that no longer has a non-repayable co-financing portion, nevertheless accounted for 20% of the applications received. This is followed, in third place, with about 15% each, by loans for entering foreign markets, for example, with the creation of offices, showrooms, shops or corners, after-sales service centres and related promotional activities (over 930 million euros) and e-commerce (almost 170 million euros). Finally, accounting for less than 5% of the applications received, came feasibility studies, temporary export managers, and technical assistance (a total of around 60 million euros). I would like to point out that while in 2020 the applications were for capitalisation loans, to deal with immediate liquidity problems, what is positively surprising this year is the fact that the largest part was requested for entering new markets, (i.e. long term investments to establish a presence abroad), which involved one billion of the 2.1 billion requested in recent days, and participation in trade fairs and exhibitions.” This seems like a good sign. E-commerce experienced a disproportionate boom in 2020, catching many Italian SMEs unprepared for this online business model. In fact, in response to these difficulties, a new digital export bonus was specifically created. This is a tool for the digitalisation of exports, which consists of a voucher that will be available to micro, small and medium-sized enterprises. The use of digital technology to support some key activities that precede or follow the sales phase can help Italian companies to be more productive, effective and, ultimately, more competitive in global markets. This will be achieved through increased knowledge of foreign markets thanks to new data processing technologies that reduce costs and time, e-commerce further lowers costs by eliminating any type of intermediation, digital communication systems allow to establish and maintain quality relationships with customers abroad, new technologies in the field of logistics lower transport and storage costs, data-driven decision-making processes are based on reliable and engaging information at company level, and new technologies help marketing processes generate measurable business leads. The government grant can be used to contact digital service providers to create websites, obtain translation services, plan advertising campaigns or rely on digital intermediation. The need today is to create the conditions to enable as many companies as possible to do business. Digital has been – and is – fundamental and has taught us that it is certainly a valid support. We also know that it cannot completely replace physical events such as trade fairs. Therefore, we must build new ways of fully integrating the opportunities provided by digital technologies.
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SOSTENIBILITÀ: COME RENDERLA POSSIBILE (E SEMPLICE)?
SUSTAINABILITY: HOW TO MAKE IT POSSIBLE (AND SIMPLE)? La seconda giornata di Expo Riva SHOW si è ‘tinta di verde’ lo scorso 14 giugno, quando ha trattato temi quanto mai attuali come la sostenibilità, la tracciabilità e il re-cycling, con un ricco e prestigioso panel di speakers. Il palinsesto di eventi online, che fa parte del percorso virtuale della Digital Connection di Expo Riva SHOW, ha affrontato il 14 giugno scorso un tema tanto ampio, quanto di assoluta attualità come la sostenibilità. La sessione, moderata da Sebastiano Zanolli, si è posta come obiettivo di parlare di tracciabilità nelle sue molteplici sfaccettature. Di come la tracciabilità sia diventata cruciale nello sviluppo di politiche sostenibili, legando il concetto al tema della trasparenza, cioè alle pratiche che permettono agli stakeholders di conoscere quali siano gli operatori della filiera e analizzare i loro comportamenti, passando per la certificazione e la comunicazione dei risultati raggiunti. Ad aprire i lavori è stata Rossella Ravagli, dell’Accademia Unidee/Fondazione Pistoletto, che ha voluto innanzitutto sottolineare come parlare di sostenibilità oggi sia ormai un atto di responsabilità necessario, che deve far parte delle strategie delle organizzazioni in tutta la catena del valore. Quando si parla di sostenibilità è, infatti, fondamentale coinvolgere un numero quanto più ampio pos-
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sibile di stakeholder e identificare gli interessi di ciascuno per mettere a punto gli strumenti di Due Diligence. Così come è importante identificare e mappare i rischi ambientali e sociali, perché ancor oggi ci sono molti fattori di criticità legati, ad esempio, alla salute e alla sicurezza in ambito lavorativo, così come il lavoro minorile, che costituiscono una piaga non risolta in molti Paesi. Tracciabilità e trasparenza sono, quindi, strumenti fondamentali che, però, non agiscono da soli, ma in sinergia con quelli di certificazione e di audit, e che ci permettono di innalzare il livello di conoscenza Rossella Ravagli – Sustainable Fashion at Accademia Unidee_ Fondazione Pistoletto
e commitment su queste tematiche. Sono, in sostanza, delle linee-guida che permettono di capire qual è lo stato di salute dell’organizzazione e della catena di fornitura, gestire e correggere quest’ultima in un’ottica di miglioramento continuo, così da passare dal ‘Greenwashing’ ad una reale sostenibilità. Il percorso verso la sostenibilità – ha sottolineato comunque
The second day of Expo Riva SHOW was ‘tinged with green’ last 14 June, when it dealt with very topical issues such as sustainability, traceability and re-cycling, with a rich and prestigious panel of speakers. The schedule of online events, which is part of the virtual path of the Digital Connection of Expo Riva SHOW, on 14 June faced sustainability, a theme as broad as it is topical. The session, with moderator Sebastiano Zanolli, aimed to talk about traceability in its many facets. How traceability has become crucial in the development of sustainable policies, linking the concept to the theme of transparency, that is, to the practices that allow stakeholders to know who the operators in the supply chain are and analyse their behaviour, passing through the certification and communication of the accomplished results. The meeting was opened by Rossella Ravagli, from the Accademia Unidee/Fondazione Pistoletto, who first of all wanted to highlight how talking about sustainability today is now a necessary act of responsibility, which must be part of the strategies of organisations throughout the value chain. In fact, when it comes to sustainability, it is essential to involve the largest possible number of stakeholders and identify the interests of each in order to develop the Due Diligence tools. Just as it is important to identify and map environmental and social risks, because even today there are many critical factors related, for example, to health and safety in the workplace, as well as child labour, which constitute an unresolved scourge in many Countries. Traceability and transparency are therefore fundamental tools which, however, do Francesca Romana Rinaldi, Coordinator the not act alone, but in syn- Monitor for Circular Fashion SDA Bocconi
la Ravagli - è sempre graduale e parte dalla creazione di una ‘cultura alla sostenibilità’: lo si può percorrere solo investendo in informazione e formazione, con un processo integrato nei vari dipartimenti, nei vari processi aziendali, nella catena del valore e anche tra settori diversi, per ottenere la massima efficacia. Oggi si assiste ad un interesse sempre più ampio verso il tema della sostenibilità da parte delle aziende, dei legislatori, dei Governi, della finanza, e questo non può che rafforzare in futuro l’attenzione e l’interesse da parte delle filiere su questi argomenti. Il settore moda - ha concluso - che è ancora tra i più inquinanti al mondo, è tuttavia anche un settore che fa tenden-
za, e come tale è in grado di innescare un cambiamento che può risultare dirompente. Tra i relatori, Dorothy Lovell, OECD Centre for Responsible Business Conduct, ha invece concentrato il proprio intervento sulla catena di Due Diligence, dal momento che l’OECD si è impegnato, fin dalla sua creazione, nella definizione di linee guida per le imprese multinazionali volte a prevenire e rispondere ai fattori che possono avere un impatto negativo sull’ambiente e sulle persone. Marie-Laure Piednoir, Sustainability Program Manager di Salomon, e Simone Colombo, Head of Corporate Sustainability di OVS Spa, hanno invece riportato l’esperienza
ergy with those of certification and audit and which allow us to raise the level of knowledge and commitment on these issues. In essence, they are guidelines that allow you to understand the state of health of the organisation and the supply chain, manage and correct the latter with a view to continuous improvement, so as to move from ‘Greenwashing’ to real sustainability.The path towards sustainability - stresses Ravagli - is always gradual and starts from the creation of a ‘sustainability culture’: it can only be followed by investing in information and training, with an integrated process in the various departments, in the various business processes, in the value chain and also between different sectors, to achieve maximum effectiveness. Today we are witnessing an ever wider interest in the sustainability theme on the part of companies, legislators, governments, finance and this can only strengthen the attention and interest of the supply chains on these topics in the future. The fashion sector - she concluded - which is still among the most polluting in the world, is however also a trend sector and as such it is able to trigger a change that can be disruptive. Among the speakers, Dorothy Lovell, OECD Centre for Responsible Business Conduct, focused her intervention, instead, on the Due Diligence chain, since the OECD has been committed, since its creation, to the definition of guidelines for multinational companies
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delle rispettive realtà aziendali nell’ambito della sostenibilità e della tracciabilità, offrendo degli esempi concreti di azioni e iniziative volte a risparmiare risorse e a proteggere il pianeta e gli esseri umani (vedi i prossimi articoli). La sessione ‘green’ di Expo Riva SHOW è stata arricchita anche dall’intervento di Francesca Romana Rinaldi, Coordinator di the Monitor for Circular Fashion presso SDA Bocconi, che ha descritto il progetto Monitor for Circular Fashion, l’Osservatorio della SDA Bocconi che si propone di mappare il settore moda italiano e individuare delle metriche di misurazione della circolarità specifiche per il settore stesso, accompa-
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gnando al contempo le aziende moda verso performance più elevate in termini di circolarità e sostenibilità. Il progetto ha coinvolto al momento le aziende della filiera del tessile-abbigliamento, ma l’obiettivo è di aprirsi anche agli accessori (borse e calzature), per portare il settore moda italiano a diventare uno dei principali player a livello globale della circolarità. Rinaldi ha anche sottolineato che quando si parla di circolarità non si parla solo di recycling, upcycling, down cycling, ma anche di concetti come life extension, rental, leasing ecc. Le aziende del settore moda hanno investito molto nel corso degli ultimi anni nell’utilizzo di materie prima riciclate e circolari
aimed at preventing and responding to factors that can have a negative impact on the environment and on people. Marie-Laure Piednoir, Salomon’s Sustainability Programme Manager and Simone Colombo, Head of Corporate Sustainability of OVS Spa, reported instead the experience of their respective companies in the field of sustainability and traceability, offering concrete examples of actions and initiatives aimed at saving resources and protecting the planet and humans (see next articles). The ‘green’ session of Expo Riva SHOW was also enriched by the intervention of Francesca Romana Rinaldi, Coordinator of the Monitor for Circular Fashion at SDA Bocconi, who described the Monitor for Circular Fashion project, the SDA Bocconi Observatory which proposes to map the Italian fashion sector and identify specific circularity measurement metrics for the sector itself, at the same time accompanying fashion companies towards higher performances in terms of circularity and sustainability. The project has currently involved companies in the textile-clothing supply chain, but the goal is to open up also to accessories (bags and shoes), to bring the Italian fashion sector to become one of the main players in the global circularity. Rinaldi also stressed that when we talk about circularity we are not just talking about recycling, upcycling, down- cycling, but also about concepts such as life extension, rental, leasing, etc.
e continueranno in questa direzione, ma è importante investire anche nella R&S e in tecnologie che possano risolvere problemi che ancora riguardano il re-cycling, come ad esempio le microplastiche per le fibre sintetiche. Una sfida è anche quella della life extension dei prodotti, con l’offerta di servizi di riparazione, care maintenance ecc., in grado anche di educare il consumatore ad un utilizzo del capo più consapevole. Chiamata a rispondere su quali
siano i primi passi che un’azienda deve compiere per approcciarsi alla circolarità, la Rinaldi ha risposto: “Sicuramente la tracciabilità di filiera e la trasparenza, con la condivisione delle informazioni con l’insieme degli stakeholders (dagli impiegati agli investitori, al consumatore finale). Se non ci si muove in maniera strategica, il rischio per le aziende è di cadere nel cosiddetto ‘Greenwashing’, causando il deterioramento dell’immagine e della fiducia da parte del consumatore finale”.
Fashion industry companies have invested heavily in recent years in the use of recycled and circular raw materials and will continue in this direction, but it is also important to invest in R&D and technologies that can solve problems that still concern the re-cycling process, such as microplastics for synthetic fibres. Also the life extension of products represents a challenge, with the offer of repair services, care maintenance etc., which are also able to educate the consumer to use the garment in a more informed way. Called to answer what first steps a company must take to approach circularity, Rinaldi replied: “For sure supply chain traceability and transparency, and the sharing of information with all stakeholders (from employees to investors, to the final consumer). If we do not move strategically, the risk for companies is to fall into the so-called ‘Greenwashing’, causing the deterioration of the image and trust on the part of the final consumer”.
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GUIDA ALLA DUE DILIGENCE PER CATENE DI FORNITURA RESPONSABILI DUE DILIGENCE GUIDANCE FOR RESPONSIBLE SUPPLY CHAINS
Tra i protagonisti della seconda giornata di Expo Riva SHOW dedicata alla sostenibilità, lo scorso 14 giugno, troviamo Dorothy Lovell, OECD Centre for Responsible Business Conduct, che ha posto la Due Diligence al centro dello sviluppo del settore moda del prossimo futuro.
Among the protagonists of the second day of the Expo Riva SHOW dedicated to sustainability, this past 14 June, we find Dorothy Lovell, OECD Centre for Responsible Business Conduct, who is leading the work on Due Diligence at the centre of the development of the fashion industry for the near future.
Dorothy Lovell è Policy Analyst del team dell’OECD che si occupa di Condotta Aziendale Responsabile ed è alla guida del lavoro dell'OECD sulla Due Diligence per le catene di fornitura responsabili nel settore dell'abbigliamento e delle calzature. Il suo ruolo la conferma profonda conoscitrice del settore moda e dei suoi meccanismi, settore di cui sottolinea l’importanza nell’ambito dell’economia mondiale con circa 75 milioni di posti di lavoro e un contribuito importante alla crescita di molti Paesi, oltre che prima porta d’ingresso al mondo del lavoro per le donne nei paesi a vocazione produttiva. Un settore, però, che mostra ancora molte ombre e problemi irrisolti, come un livello di retribuzione estremamente basso in molte realtà produttive, l’impiego di manodopera minorile, ma anche contributi importanti all’inquinamento globale. Per far fronte a queste sfide ancora irrisolte la Lovell propone la Due Diligence: l’OECD si è impegnata fin dalla sua creazione nella definizione di linee guida per le imprese multinazionali, una sorta di ‘set di raccomandazioni’ che vengono suggerite dai Governi alle imprese e a cui hanno aderito ad oggi 59 Paesi.
Dorothy Lovell is a Policy Analyst on the OECD team in charge of Responsible Business Conduct and also heads the OECD’s work on Due Diligence for Responsible Supply Chains in the Garment and Footwear Sector. Her role confirms her in-depth understanding of the fashion industry and its mechanisms, a sector important for the global economy employing around 75 million individuals and making an important contribution to the growth of many countries, while also representing the first point of entry to the working world for women in manufacturing countries. It is also a sector, however, that still has many unresolved problems and issues, including extremely low wages in many productive realities, child labour, and a significant impact in its contribution to global pollution. To face these unresolved issues, Lovell proposes Due Diligence: ever since the OECD was founded, it has been committed to defining the guidelines for multinational enterprises, almost like a ‘set of recommendations’ addressed by governments to businesses with 59 countries currently compliant. What does ‘Due Diligence’ mean? Due Diligence is that process that all businesses can carry out to prevent and
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Tra le barriere all’adozione della Due Diligence ci sono ancora i costi delle certificazioni. Perlomeno i costi percepiti, perché si dovrebbe piuttosto parlare di ‘cost efficiency’, in quanto percorso verso risultati più efficaci. Among the barriers to adopting Due Diligence are the costs of certifications. At least the perceived costs because it would be better to speak of ‘cost efficiency’, since it is a pathway towards more efficient results.
Ma che cosa si intende esattamente per ‘Due Diligence’? La Due Diligence è quel processo che tutte le aziende dovrebbero intraprendere per prevenire e rispondere ai fattori che possono avere un impatto negativo sull’ambiente e sulle persone, strumento fondamentale per promuovere uno sviluppo equo e sostenibile. Essa nasce come conseguenza di un evento tanto drammatico quanto cruciale come il crollo, nel 2013 in Bangladesh, di una fabbrica tessile nell’edificio del Rana Plaza, che portò alla morte di 1.134 lavoratori. Da allora il mondo aprì gli occhi su una realtà di sfruttamento e ingiustizia e molti Paesi, tra cui l’Italia, decisero di avviare un processo che portò alla definizione di queste Linee Guida di condotta. Nel 2017, in particolare, sono stati 49 i Paesi nel mondo che hanno adottato su base volontaria la ‘Due Diligence Guidance for Responsible Supply Chains in the Garment and Footwear Sector’, coinvolgendo sia aziende di grandi dimensioni che PMI. Entrando un po’ più nel dettaglio, vediamo che la Due Diligence è un processo circolare che si basa su un continuo scambio tra tutti gli attori coinvolti nel sistema e comprende delle raccomandazioni, applicabili a tutte le difficoltà che un’azienda può incontrare all’interno della catena di fornitura, che si concretizzano in sei fasi: prima di tutto, l’incorporazione di una condotta di business responsabile che va tradotta in sistemi e politiche di management; poi, l’identificazione e la valutazione di tutti i possibili rischi; quindi, l’intervento diretto a prevenire o mitigare gli impatti negativi sull’uomo e l’ambiente, cui segue l’implementazione di questi interventi e la comunicazione dell’impatto ottenuto; per finire, la correzione dei fattori critici all’interno della catena di approvvigionamento che causano effetti negativi su ambiente e società. La Guida individua 12 aree di rischio particolarmente critiche cui prestare attenzione e su cui intervenire per indirizzare il processo a sei fasi prima descritto. Tra queste troviamo, ad esempio, nel caso di rischio di lavoro minorile, i possibili rischi e tipi di intervento, oltre che le misure di prevenzione che si possono adottare.
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respond to factors that can have a potential negative impact on the environment and people, representing an essential tool in promoting a fair and sustainable development. It was first created in response to a tragic and terrible event that took place in 2013 in Bangladesh, when the collapse of a textile factory in a building in Rana Plaza led to the death of 1,134 workers. Since then, the world has opened its eyes to a reality of exploitation and injustice and many countries, including Italy, decided to set into motion a process that led eventually to the creation of these Conduct Guidelines. Already in 2017, 49 countries had already voluntarily adopted the ‘Due Diligence Guidance for Responsible Supply Chains in the Garment and Footwear Sector’, which involved both large-scale businesses and SME’s. Going more into detail, we see that Due Diligence is a circular process that is based on a continuous exchange between all the players involved in the system and includes recommendations, which can be applied to all the difficulties a business might encounter in the supply chain that is divided up into six stages: first, is embedding responsible business conduct into policies and management systems; next, is identifying and assessing all possible risks; then there is the direct intervention to prevent and mitigate adverse impacts on mankind and the environment, which is followed by the implementation of these due diligence measures and the communication of how impacts are addressed; and finally, there is the remediation of critical problems along the supply chain that cause a negative impact on the environment and society. The Guidelines identify 12 high-risk areas that are especially critical and in need of special attention, where intervention is necessary so the previously mentioned 6 stages can be implemented. Among these, we find for example, in the case of the risk of eventual child labour, the possible risks and kinds of remediation to be implemented, as well as the measures of prevention that can be adopted.
In che modo, tuttavia, l’approccio della Due Diligence si differenzia da quello della Compliance? Dorothy Lovell afferma che, innanzitutto, la Due Diligence ruota attorno al concetto di ‘prevenzione’, prima ancora che di adeguamento e conformità; poi, la Due Diligence va oltre il Tier 1, includendo anche i subfornitori, così come i lavoratori e le comunità locali nell’ambito della Due Diligence ambientale. Infine, include un focus sulle pratiche di acquisto, quindi retailer, intermediari ecc. Tra gli esempi di come queste Linee guida sono state adottate nella pratica del settore ricordiamo l’ACT (Framework for Responsible Suspension of Orders) in Myanmar, che ha accettato di sospendere gli ordini con alcune fabbriche dove esistevano concreti rischi in merito all’applicazione di retribuzioni non eque. Un altro esempio è l’utilizzo del Labour Minute Costing Calculator, il Calcolatore dei costi del lavoro al minuto, che mira a evitare che i costi del lavoro della manodopera siano oggetto di negoziato nella valutazione dei prezzi. Oggi, e più che mai dopo l’avvento della pandemia, i governi mondiali soprattutto dei Paesi più avanzati dimostrano di voler adottare queste linee guida e sono sempre più indirizzati verso uno sviluppo sostenibile. Ne è un esempio recente l’adozione all’interno dell’UE della legge Due Diligence sulla Corporate Governance, che avrà un forte impatto su tutto il settore. Tra le barriere all’adozione della Due Diligence ci sono ancora i costi delle certificazioni. Perlomeno i costi percepiti perché, secondo la Lovell, si dovrebbe piuttosto parlare di ‘cost efficiency’, in quanto percorso verso risultati più efficaci. Una possibile strada da percorrere per superare questo problema potrebbe essere la condivisione dei costi delle certificazioni, ad esempio tra azienda produttrice e fornitori. Serve, inoltre, una maggiore armonizzazione tra tanti, troppi standard e certificazioni che sono a tutt’oggi presenti nel settore della moda. Per ovviare a questo stato di cose, l’OECD ha messo a punto la Due Diligence e questo strumento ha avuto il doppio effetto di permettere alla singola azienda di valutare il proprio allineamento rispetto alle linee guida, e al contempo di far capire alle singole aziende come possono essere aiutate in questo processo e quali benefici a livello di immagine e riconoscimento all’interno del mercato possono trarne.
In what way does the approach of Due Diligence differ from that of Compliance? Dorothy Lovell confirms that first of all Due Diligence revolves around the concept of ‘prevention’, even before arriving at the concepts of remediation and compliance; then, Due Diligence goes beyond Tier 1 to also include sub-contractors, as well as workers and local communities in the context of environmental Due Diligence. Finally, it includes a focus on purchasing practices, which includes retailers, intermediaries, etc.Among the examples of how these Guidelines were adopted into the practices of the sector is ACT (Framework for Responsible Suspension of Orders) in Myanmar, which accepted to suspend orders with some factories where the concrete risk of unequal wages existed. Another example is the use of the Labour Minute Costing Calculator, the Calculator that makes it possible to determine the cost of one minute of labour in a factory, which aims to avoid the costs of labour becoming grounds for negotiation in the assessment of prices.Today, more than ever before, after the outbreak of the pandemic, the world’s governments above all in countries that are more advanced demonstrate the desire to adopt these guidelines and are increasingly focused on sustainable development. An example is the recent adoption by the EU of Due Diligence on Corporate Governance, which will have a strong impact on the entire sector.Among the barriers to adopting Due Diligence are the costs of certifications. At least the perceived costs because, according to Lovell, it would be better to speak of ‘cost efficiency’, since it is a pathway towards more efficient results. A possible road to go down to overcome this problem could be the sharing of the costs of certifications, for example between manufacturers and suppliers. There is also the need for greater harmonization between the many and excessive number of standards and certifications still present today in the fashion industry. To remediate the state of things, OECD has developed Due Diligence and this tool has had the double effect of allowing the individual company to assess its own alignment with regards to the guidelines, while also allowing individual companies to understand how they can be helped along in this process and what advantages in terms of image and recognition they can benefit from in the market.
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LA SOSTENIBILITÀ IN CASA SALOMON SUSTAINABILITY IN SALOMON
Marie-Laure Piednoir, responsabile del Programma Sostenibilità di Salomon, racconta come la storica azienda francese, leader nell’equipaggiamento sportivo invernale e nella moda outdoor, abbia intrapreso nella concretezza la strada dello sviluppo sostenibile.
Marie-Laure Piednoir, head of the Salomon Sustainability Program, explains how the historic French company, which is a worldwide leader in equipment for winter sports and outdoor fashion, started down the road of sustainable development with determination.
Il percorso virtuale della Digital Connection di Expo Riva SHOW ha avuto tra i protagonisti della sessione dedicata alla sostenibilità, lo scorso 14 giugno, Marie-Laure Piednoir - Sustainability Program Manager di Salomon. Lo storico marchio francese, fondato nel 1947 ad Annecy dalla famiglia Salomon e conosciuto nel mondo per aver inventato nel 1966 il primo attacco da sci con talloniera a sgancio automatico, ha da tempo intrapreso con successo la strada dello sviluppo sostenibile. Dal 2016, infatti, Salomon è entrata a far parte del SAC (Sustainable Apparel Coalition), l’alleanza globale multi-stakeholder senza scopo di lucro per l'industria dei beni di consumo. In quest’ambito, Salomon ha scelto di adottare l’Higg Index, una suite di strumenti per la misurazione standardizzata della sostenibilità della catena del valore, fondamentale per la missione del SAC di promuovere la responsabilità ambientale e sociale in tutta la catena di fornitura e identificare il livello di performance, le criticità e le opportunità di miglioramento. Ricordiamo, in particolare, che l’Higg Facility Environmental Module (FEM) valuta il sistema di gestione ambientale, l'uso dell'energia e dell'acqua, il livello di emissioni, il trattamento delle acque reflue, la gestione dei rifiuti, l'uso e la gestione delle sostanze chimiche. “La scelta di utilizzare l’Higg Index - ha sottolineato Marie-Laure Piednoir - risiede nel fatto che esso rappresenta il primo e più efficace strumento per stabilire la trasparenza della catena di fornitura e stan-
This past 14 June, the virtual pathway of the Expo Riva SHOW Digital Connection saw Marie-Laure Piednoir - Sustainability Program Manager at Salomon among its protagonists in the session dedicated to sustainability. The historic French brand, founded in 1947 in Annecy by the Salomon family, which is recognised around the world for having invented the first ski binding with a self-release heelpiece in 1966, has been successfully going down a road of sustainability for some time now. Since 2016, in fact, Salomon has been part of the SAC (Sustainable Apparel Coalition), the global multi-stakeholder non-profit alliance for consumer goods. In this context, Salomon chose to adopt the Higg Index, a suite of tools for the standardized measurement of value chain sustainability, fundamental for the SAC mission of promoting environmental and social responsibility along the entire supply chain and identifying the level of performance, problems, and opportunities for improvement. In fact, the Higg Facility Environmental Module (FEM) assesses the environmental management system, use of energy and water, level of greenhouse gas emissions, wastewater treatments, waste management, and the use and management of chemical substances. “The decision to use the Higg Index - underlined Marie-Laure Piednoir – lies in the fact that it represents the first and most efficient tool in establishing the transparency of the supply chain and the recog-
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La scelta di utilizzare l’Higg Index risiede nel fatto che esso rappresenta il primo e più efficace strumento per stabilire la trasparenza della catena di fornitura e standard riconosciuti a cui fare riferimento, in particolare nell’ambito della calzatura, così da mettere a disposizione una lingua comune con le aziende che lavorano con noi e con i nostri fornitori. The decision to use the Higg Index lies in the fact that it represents the first and most efficient tool in establishing the transparency of the supply chain and the recognised standards to which it refers, especially in the field of footwear, making a common language available to the companies that work with us and with our suppliers. dard riconosciuti a cui fare riferimento, in particolare nell’ambito della calzatura, così da mettere a disposizione una lingua comune con le aziende che lavorano con noi e con i nostri fornitori. Nell’esperienza Salomon, gli indici Higg sono stati, in particolare, applicati alla catena di fornitura, con l’obiettivo di intraprendere al meglio il percorso di trasparenza tramite gli Higg Facility Environmental Module (FEM). Questo ci ha permesso di mappare l’impronta sociale e ambientale dei nostri fornitori, potendo contare oggi su circa 100 fornitori Tier 1 per la calzatura e circa il 75% di Tier 2 per il settore calzature e abbigliamento che utilizzano FEM. Questo percorso di trasparenza ci ha, inoltre, consentito di fare una valutazione delle performance di sostenibilità di Salomon nel suo complesso anno su anno, così come confronti fra le varie strutture. Utilizziamo i FEM anche sui materiali, il che ci ha permesso di valutare il loro impatto ambientale e sociale, e quindi l’impatto generale di ciascun prodotto”. Tra gli obiettivi prioritari che Salomon si prefigge nel prossimo futuro vi è, inoltre, l’utilizzo degli indici Higg non solo nell’ambito dei soft goods, ma anche per gli hard goods (quindi sci, attacchi da sci, scarponi neve, caschetti ecc.), che attualmente non sono sottoposti a questi strumenti, nonché l’impegno a coprire l’intero ciclo di vita del prodotto, in un’ottica ‘cradle to grave’ (dalla culla alla tomba). Le principali sfide lanciate agli IT aziendali riguardano quindi la mappatura dei Tier 1, che a Salomon è quasi stata completata, e dei Tier 2, ma anche dei Tier 3 e Tier 4, così da avere un quadro completo della catena di fornitura: senza dubbio un percorso non semplice ma di primaria importanza. Un’altra grande sfida per l’Information Technology è quella di promuovere l’interconnessione e la comunicazione tra i sistemi PLM (Product Lifecycle Management) delle diverse divisioni aziendali (abbigliamento, calzature, attrezzature ecc.), affinché si parlino e siano coordinati tra loro, così da raggiungere la massima tracciabilità. Come qualsiasi azienda globale, anche Salomon ha creato i propri standard interni per superare i limiti del sistema, standard che riguardano prima di tutto le politiche di compliance, anche sociale, rispetto ai fornitori, nonché standard sull’impiego delle sostanze pericolose. La divisione calzature di Salomon, che rappresenta oggi oltre il 65% del business aziendale, è in contatto costante con i propri fornitori
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nised standards to which it refers, especially in the field of footwear, making a common language available to the companies that work with us and with our suppliers. In the experience of Salomon, the Higg Index has been applied in particular to the footwear chain, with the aim of implementing a pathway of transparency to the best of our ability through the Higg Facility Environmental Module (FEM). This has allowed us to map out the social and environmental footprint of our suppliers, with around 100 Tier 1 suppliers today for footwear and around 75% Tier 2 for the footwear and clothing segment that uses FEM. This pathway of transparency has also allowed us to evaluate the overall performance of Salomon’s sustainability year after year, while comparing the various structures. Using FEM also on the materials has allowed us to assess their environmental and social impact, and accordingly the general impact of each product”. Among the main goals that Salomon has set itself in the near future is the use of the Higg index not only in the field of soft goods, but also in that of hard goods (so, skis, snow boots, helmets, etc.), which currently are not subject to assessment by these tools, with the aim of covering the entire lifecycle of the product, in a ‘cradle to grave’ scope. The main challenges launched to company IT management regards the mapping of Tier 1, which in Salomon has almost been completed, and of Tier 2, but also Tier 3 and Tier 4, so that it is possible to have a complete picture of the supply chain: without a doubt, it is a pathway, which is not simple, but of absolute importance. Another great challenge for Information Technology is that of promoting the interconnection and communication between the PLM (Product Lifecycle Management) systems of different company divisions (clothing, footwear, equipment, etc.), so they interact and are coordinated with one another, allowing them to arrive at maximum traceability. Like any global company, also Salomon has created its own in-house set of standards in overcoming system limitations, standards that primarily regard compliance policies, including also social ones, with regards to suppliers, as well as standards regarding the use of dangerous substances. The footwear division of Salomon, which today represents over 65%
Tier 1 - tutti di lunga data -, mentre per i Tier 2 è stato creato un dipartimento specifico ‘dedicato’ oltre a corsi di formazione sugli strumenti Higg e sulla sostenibilità. “Oggi – prosegue Piednoir - solo le grandi aziende possono permettersi di intraprendere la strada delle certificazioni, perché queste sono ancora molto lunghe, complesse e soprattutto costose da ottenere. In Salomon abbiamo scelto di seguire le certificazioni che riteniamo più pertinenti per ciascuna categoria di prodotto, pertinenti non solo per noi ma anche per i nostri consumatori, perché ogni mercato ha una propria ‘sensibilità’ sull’importanza di una certificazione rispetto ad un’altra. E stiamo cercando di coinvolgere in questo percorso quante più aziende possibile di quelle che lavorano con noi”. Salomon ha dato prova concreta del suo impegno nel campo della sostenibilità lanciando sul mercato, a marzo 2021, il nuovo progetto di calzatura da corsa completamente riciclabile, chiamata INDEX 01. In generale, le calzature sono un prodotto molto complesso da riciclare, perché sono costituite da numerosi e diversi materiali - come cuoio, EVA, TPU ecc - molto difficili da separare al termine del ciclo di vita della scarpa. Il risultato è che perlopiù il prodotto è destinato alla discarica. INDEX 01, invece, è stata specificamente progettata per essere smontata, con una parte inferiore in TPU e la tomaia in poliestere separabili, per facilitarne il riciclo a fine vita. La particolare tecnica di costruzione con cui è stata realizzata questa scarpa consente di separare velocemente i materiali a fine vita e di riciclarli facilmente. La scarpa utilizza, inoltre, materiali ottenuti da prodotti riciclati quali bottiglie in PET o scarti di materiali. L’esigenza di creare una scarpa con queste caratteristiche nasce anche dal fatto che non esistono attualmente dei processi circolari completi e molte differenze in merito da paese a paese. “Si tratta di una scarpa sviluppata secondo il concetto dell’eco-design - sottolinea Piednoir - utilizzando i materiali più adatti, come la suola in TPU 100% riciclabile, o la tomaia per il 40% in poliestere riciclato. Per realizzare questo progetto abbiamo collaborato a lungo con l’intera catena di fornitura, generando un grande dibattito interno ed esterno all’azienda, con l’obiettivo di creare un ecosistema completo e circolare, e di coniugare riciclo e massima performance”.
of the company’s business, is in constant contact with its own Tier 1 suppliers - all longstanding suppliers in this category -, while for Tier 2, a specific ‘dedicated’ department was created, in addition to courses of professional updating on Higg tools and sustainability. “Today – continues Piednoir – only leading companies can allow themselves to go down the road of certifications, because it still represents a very lengthy and complex process and above all is expensive. In Salomon, we chose to obtain only the certifications we consider most pertinent for each product category, pertinent not only for us, but also for our consumers, because every market has its own ‘sensitivity’ on the importance of one certification over another. And we are trying to involve as many of the companies that work with us as possible in this pathway”. Salomon has given concrete proof of its commitment to sustainability, by launching on the market in March 2021, the new completely recycled running footwear project called INDEX 01. In general, footwear is a very complex product to recycle, because it is made up by numerous and different materials – like leather, EVA, TPU, etc. – which are very difficult to separate at the end of the shoe’s lifecycle. The result is that for the most part, this product ends up in landfills. INDEX 01, instead, was specially designed to be disassembled, with a lower part in TPU and the upper in separable polyester, making its endof-life recycling easy. The special construction with which the shoe is made allows the materials to be quickly separated at the end of their lifecycle and easily recycled. Moreover, the shoe uses materials obtained from recycled products like PET bottles or scrap materials. The need to create a shoe with these features also arrives from the fact that currently no complete circular processes exist and there are many differences from country to country. “It’s a shoe developed following the concept of eco-design - underlines Piednoir – using the most suitable materials, like the sole in 100% recyclable TPU, or the upper that is made from 40% recycled polyester. To realise this project we collaborated at length with the entire supply chain, generating a huge debate both inside and outside the company, with the aim of creating a complete and circular ecosystem, and combining recycling with maximum performance”.
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Simone Colombo
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OVS: TRASPARENZA E SVILUPPO SOSTENIBILE OVS: TRANSPARENCY AND SUSTAINBALE DEVELOPMENT Da tempo OVS ha avviato iniziative concrete a sostegno di una politica di sviluppo compatibile con il rispetto dell’uomo e dell’ambiente, a cominciare dal lancio dell’indice Eco Valore e dalla partecipazione alla Sustainable Apparel Coalition. Ce ne parla Simone Colombo - Head of Corporate Sustainability, relatore durante la Digital Connection di Expo Riva SHOW.
For some time now, OVS has launched concrete initiatives in support of a development policy compatible with the respect of people and the environment, starting with the launch of the Eco Value index and the participation in the Sustainable Apparel Coalition. Simone Colombo - Head of Corporate Sustainability, speaker at the Digital Connection of Expo Riva SHOW, talks about it.
In occasione della seconda giornata di Expo Riva SHOW dedicata alla sostenibilità, lo scorso 14 giugno, Simone Colombo - Head of Corporate Sustainability at OVS S.p.A. – ha offerto un esempio di come una realtà di primaria importanza nel settore moda come OVS abbia tradotto il concetto di ‘sviluppo sostenibile’ in azioni concrete. Da tempo OVS ha puntato su una comunicazione trasparente con il proprio pubblico, tanto da raccontare le proprie iniziative di sostenibilità in modo diretto, riportando nero su bianco i traguardi raggiunti, ma anche le sfide ancora da affrontare. “Tutto quello che facciamo ha un impatto sull’ambiente e sulle persone – si legge nella sezione Sostenibilità del sito OVS. Anche produrre e indossare vestiti. Stiamo lavorando per fare la nostra parte nel ridurre l’impatto della moda sugli ecosistemi del pianeta, rendendo i nostri abiti più sostenibili. Ci impegniamo a disegnare e realizzare collezioni migliori perché vogliamo che anche le tue siano scelte migliori”. In particolare, il brand ha lanciato lo scorso anno l'indice ECO VALORE, sviluppato in collaborazione con l'Università di Padova, uno strumento che permette di conoscere a colpo d'occhio l'impatto ambientale dei capi secondo tre indicatori, pubblicati sul sito OVS per ogni categoria di prodotto: il consumo di acqua, le emissioni di CO2 e la circolarità (vale a dire quanto l’articolo è riciclabile). Un progetto nato con l’obiettivo di stimolare nel consumatore una riflessione più
On the occasion of the second day of Expo Riva SHOW dedicated to sustainability, last 14 June, Simone Colombo - Head of Corporate Sustainability at OVS S.p.A. - offered an example of how a reality of primary importance in the fashion industry such as OVS has translated the concept of ‘sustainable development’ into concrete actions. For some time OVS has been focusing on transparent communication with its public, as much to tell its sustainability initiatives in a direct way, clearly stating the goals achieved, but also the challenges still to be faced. “Everything we do has an impact on the environment and on people - we read in the Sustainability section of the OVS website. Also making and wearing clothes. We are working to do our part in reducing the impact of the fashion industry on the planet’s ecosystems by creating more sustainable clothes. We are committed to designing and making better collections as we want yours to be better choices too”. In particular, the brand launched the ECO VALORE index last year, developed in collaboration with the University of Padua, a tool that allows you to know at a glance the environmental impact of garments according to three indicators, published on the website OVS for each product category: water consumption, CO2 emissions and circularity (i.e. how much the article is recyclable). A project born with the aim of stimulating a deeper reflection in consumers on the
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Simone Colombo
Stiamo assistendo ad una svolta, con un livello crescente di consapevolezza da parte di tutti e una supply chain che si muove verso la sostenibilità e la tracciabilità We are witnessing a turning point, with a growing level of awareness by all and a supply chain that is moving towards sustainability and traceability
profonda relativa all’acquisto di un capo, che lo porti a considerare altri elementi di valutazione oltre al prezzo, al colore e alla taglia. Ma anche un impegno da parte di OVS verso la trasparenza, e quindi la condivisione - per tutti i prodotti in vendita - di informazioni chiare sui materiali impiegati, la catena dei fornitori e i Paesi di produzione. Il consumatore viene così a scoprire che in OVS il 65% dei capi è fatto con materiali dal ridotto impatto ambientale e che, entro il 2025, l’azienda si impegna a realizzare il 90% dei propri prodotti con un ridotto impatto ambientale. Entro quella stessa data, il 100% del denim sarà waterless, cioè prodotto con processi a basso consumo di acqua, mentre già dalla fine del 2021, il 100% del cotone utilizzato sarà certificato biologico o Better Cotton Initiative. Al contempo, OVS ha avviato iniziative importanti di trasparenza verso la supply chain, prendendo parte fin dal 2018 alla ‘Sustainable Apparel Coalition’ e adottando la piattaforma HIGG, tanto che, oggi, oltre l’80% dei fornitori sono impegnati nella valutazione delle proprie performance sociali e ambientali. “Il vantaggio della piattaforma – afferma Colombo - è che è pensata per creare trasparenza, abilitando la conoscenza delle performance dei vari stabilimenti produttivi tra brand e fornitori stessi e, nel lungo termine, al consumatore finale. Grazie alla piattaforma HIGG, inoltre, sono stati avviati importanti programmi di formazione mirati per alcune fonti produttive, che sono state coinvolte nei programmi di sostenibilità, e alcuni fornitori ne hanno tratto vantaggio anche per il loro business con altri brand”. La sostenibilità passa anche, però, attraverso altri canali, come quello del second hand, che risulta essere in forte crescita soprattutto in Europa. Anche in quest’ambito OVS ha mosso i primi passi, tanto che dal 2016 attua una raccolta di abbigliamento usato presso alcuni punti vendita, incentivato dalla consegna al consumatore di un ‘buono acquisto’ per il nuovo. Già oggi circa il 50% di questi capi viene avviato a canali di second hand gestiti da un’azienda partner. Come
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purchase of a garment, which leads them to evaluate other elements in addition to price, colour and size. But also a commitment on the part of OVS towards transparency, and therefore sharing for all products on sale - clear information on the materials used, the supply chain and the countries of production. The consumer thus discovers that at OVS 65% of the garments are made with materials with a reduced environmental impact and that, by 2025, the company is committed to making 90% of its products with a reduced environmental impact. By that same date, 100% of denim will be waterless, i.e. produced with low water consumption processes, while by the end of 2021, 100% of the cotton used will be certified organic or Better Cotton Initiative. At the same time, OVS has launched important transparency initiatives towards the supply chain, and since 2018 it has been taking part in the ‘Sustainable Apparel Coalition’ adopting the HIGG platform, as much that today more than 80% of suppliers are engaged in evaluating their social and environmental performance. “The advantage of the platform - says Colombo - is that it is designed to create transparency, enabling knowledge of the various production plants performance between brands and suppliers and, in the long term, in the final consumer. Furthermore, thanks to the HIGG platform, important training programmes have been launched aimed at some production sources, which have been involved in the sustainability programmes, and some suppliers have also benefited from it for their business with other brands”. Sustainability passes however also through other channels, such as the second hand market, which is experiencing a strong growth, especially in Europe. Also in this area, OVS has taken its first steps. In fact since 2016 it has been implementing a collection of used clothing in some stores, encouriging consumers with a ‘voucher’ for new items. Already today, about 50% of these garments are sent to second-hand channels managed by a partner company. As
si legge sul sito web di OVS, dal 2016 al 2019 sono state raccolte oltre 1200 tonnellate di capi, che corrispondono, ad esempio, a oltre 24mila piscine olimpioniche di acqua risparmiate! Si stanno, tuttavia, valutando anche nuove opzioni, consapevoli dell’importanza che riciclo e second hand assumeranno in futuro, soprattutto con l’obiettivo di produrre ripercussioni positive in ambito sociale, oltre che ambientale, destinando gli abiti usati alle persone più bisognose. Parlando di catena di fornitura, Colombo sottolinea come si debba distinguere la tracciabilità dalla sostenibilità. La tracciabilità è uno strumento che serve a scegliere i fornitori e a valutare un materiale, ma non è detto che tutto quanto è tracciabile, sia anche sostenibile. Al momento c’è una domanda di materiali tracciabili e sostenibili che supera l’offerta, anche se la catena di fornitura sta evolvendo velocemente in questa direzione per rendere disponibili materiali che rispondano a questi requisiti. Si devono evolvere però anche gli strumenti di tracciabilità, perché a volte ci sono produttori sostenibili che usano tecniche produttive antiche e naturali, che non sono in grado di certificare il loro prodotto come biologico perché risulterebbe troppo costoso o complesso. “Stiamo comunque assistendo ad una svolta, con un livello crescente di consapevolezza da parte di tutti e una supply chain che si muove verso la sostenibilità e la tracciabilità”. Il processo di coinvolgimento dell’intera filiera sta, inoltre, portando a modificare il rapporto che esiste tra il brand e la propria catena di fornitura, perché si sta passando da un concetto di ‘cliente-fornitore’ ad un concetto di ‘cliente-partner’, con un beneficio per entrambi. Anche in quest’ambito OVS ha offerto un esempio concreto aderendo, lo scorso anno, alla ‘Circular Fashion Partnership’ in Bangladesh, un’iniziativa multi stake holders che punta a creare una filiera tessile del riciclo virtuosa, con il riciclo dei tessuti rimasti inutilizzati e in stock, ma anche il riutilizzo degli abiti stessi che non riescono a essere venduti.
stated on the OVS website, from 2016 to 2019 over 1200 tons of garments were collected, corresponding, for example, to over 24 thousand Olympic swimming pools of water saved! Also new options are being evaluated, aware of the importance that in future recycling and second hand items will assume, especially with the aim of producing positive repercussions in the social field, as well as for the environment, by allocating used clothes to those most in need. Speaking of the supply chain, Colombo highlights how traceability must be distinguished from sustainability. Traceability is a tool used to choose suppliers and evaluate a material, but it is not certain that traceable also means sustainable. At the moment there is a demand for traceable and sustainable materials that exceeds supply, although the supply chain is rapidly evolving in this direction to make materials available that meet these requirements. However, also traceability tools must evolve, because sometimes there are sustainable producers who use antique and natural production techniques and are unable to certify their product as organic because it would be too expensive or complex. “We are, however, witnessing a turning point, with a growing level of awareness by all and a supply chain that is moving towards sustainability and traceability”. The process of involving the entire supply chain is also leading to a change in the relationship that exists between the brand and its supply chain, because we are moving from a ‘customer-supplier’ concept to a ‘customer-partner’ concept that benefits both. Also in this area, OVS offered a concrete example by joining, last year, the ‘Circular Fashion Partnership’ in Bangladesh, a multi stake holders initiative that aims to create a virtuous textile recycling chain, by recycling unused fabrics that are still in stock, but also by reusing the same clothes that fail to be sold.
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Men Trends S/S 2022
MULTIFUNZIONALI, VERSATILI E FASHION LE SCARPE UOMO SS22 MULTIFUNCTIONAL, VERSATILE AND FASHIONABLE THE SS22 MEN’S SHOES Peterson Stoop
Artigianalità e durevolezza, confort e praticità, multifunzionalità e performance: tutti i trend che caratterizzano la scarpa uomo per l'Estate 2022 nelle indicazioni sviluppate dagli esperti di WGSN per Expo Riva Schuh Craftsmanship and durability, comfort and practicality, multifunctionality and performance: all the trends that characterise men’s shoes for Summer 2022 in the indications developed by WGSN experts for Expo Riva Schuh
The Crafted Mule Estetica artigianale, stile e confort, per pezzi destinati ad essere gustati tutta la vita, con look che vanno dai minimalisti agli iper-decorati, spesso con guardoli in corda intrecciata. Handcrafted aesthetics, style and comfort, for pieces destined to be enjoyed throughout life, with looks ranging from minimalist to hyper-decorated, often with welts in woven rope.
A thoughtful aesthetic sense runs through the men’s footwear collections for Summer 2022, with multifunctional and versatile proposals that look at both urban landscapes and large outdoors. These indications translate into hybrid designs, proposals to be worn both when working at home and outdoors, in the search for comfort, but also the attention to sustainability and craftsmanship affirm themselves as key values of the season. These indications translate into innovative styles, destined to characterise the men’s season. Here they are:
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Birkenstock per Stüssy
Un ponderato senso estetico attraversa le collezioni calzature uomo per la prossima Estate 2022, con propose multifuzionali e versatili che guardano sia ai panorami urbani che ai grandi outdoor. Queste indicazioni si traducono in design ibridi, proposte da calzare sia quando si lavora a casa che all’esterno, nella ricerca del confort, ma anche l’attenzione alla sostenibilità e all’artigianalità si affermano come valori chiave della stagione. Queste indicazioni si traducono in stili innovativi, destinati a caratterizzare la stagione maschile. Eccoli:
Suicoke
The Row Ginza
The Elevated Toe Post Protagonista delle sfilate moda uomo, l’infradito assume un’estetica elevata, che rende questa calzatura adatta sia in casa che all’esterno combinando confort e raffinatezza, con accenti minimalisti dagli anni Novanta.
Protagonist of men’s fashion shows, the flip flop takes on a high aesthetics, which makes this slipper suitable both to be worn at home and outdoors, combining comfort and refinement, with minimalist accents from the nineties.
Suicoke per Maharishi
Dior Goodhood Store
Hender Scheme
The Considered Sporty Sandal
The Material-Mix Apron Toe
Annulla le distanze tra active e leisurewear evocando idee di funzionalità, con un look sportivo-tecnico e approccio decorativo, incorporando anche materiali che celebrano l’artigianalità.
Mix and Match di materiali e colori per la scarpa a vaschetta e i mocassini aggiornano l’estetica di un classico che diventa anche sostenibile con il ricorso a materiali di riciclo.
Handcrafted aesthetics, style and comfort, for pieces destined to be enjoyed throughout life, with looks ranging from minimalist to hyper-decorated, often with welts in woven rope.
Mix and Match of materials and colours for the flat shoe and moccasins update the aesthetics of a classic that becomes also sustainable with the use of recycled materials.
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FASHION
Men Trends S/S 2022
The Slip-On Hybrid Casual, funzionale ma anche fashion, la slip-on combina elementi tecnici e performanti per rispondere ad un’ampia gamma di attività, dalle strade cittadine ai grandi outdoor. Casual, functional but also fashionable, the slip-on combines technical and performing elements to respond to a wide range of activities, from city streets to large outdoors.
Nike ACG
Salomon per The Broken Arm
The Sturdy lace-Up Shoe
Adieu Paris
La scarpa classica si arricchisce di elementi casual-utility che apportano confort e funzionalità alla scarpa da lavoro conferendo una dimensione estetica robusta, con suole voluminose, fasce e fibbie importanti. The classic shoe is enriched with casual-utility elements that bring comfort and functionality to the work shoe, giving a robust aesthetic dimension, with voluminous soles, bands and important buckles.
Prada
The Future Utility Hiker Approccio survivalista e look futurista per silhouette di ankle boot che integrano elementi funzionali e performanti trasfomandosi in capi di moda.
Snow Peak per New Balance
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A survivalist approach and futuristic look for ankle boot silhouettes that integrate functional and performing elements, transforming themselves into fashion garments.
BATI_MOD A
FASHION
Men Trends S/S 2022
The Formal Slipper Nel solco del two mile trend, la pantofola si evolve in un pezzo da calzare in casa e fuori dal look minimalista con accenti decadenti, con silhouette e materiali che allungano la vita del prodotto. In the wake of the two mile trend, the slipper evolves into a piece to be worn at home and out of the minimalist look with decadent accents, with silhouettes and materials that extend the lifespan of the product.
Balenciaga
8.IGB
John Lobb
The Casual Fisherman Sandal Estetica futuristica mixata al confort per il sandalo estivo per eccellenza, con ricerca sui materiali, forme aggiornate e decori: un cult protagonista delle passerelle.
Adidas
Futuristic aesthetics mixed with comfort for the summer sandal par excellence, with research on materials, updated shapes and decorations: a cult protagonist of the runways.
The Moulded Slide
Yeezy
In risposta alla maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente, punta su materiali biodegradabili e design circolare affidandosi a mono-materiali più facilmente riciclabili. Il design è minimalista, il confort assoluto.
Neighborhood per Shaka
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In response to the increased sensitivity towards the environment, it focuses on biodegradable materials and circular design, relying on more easily recyclable mono-materials. The design is minimalist, for utmost comfort.
H U D AVERD I_ROC K
FASHION
Men Collections S/S 2022
URBAN WARDROBE Di spunto classico ma rivisitate in nuovi colori e dettagli, le creazioni per l’uomo contemporaneo si traducono in uno stile elegante, chic e ricercato. Da abbinare con disinvoltura ai completi o a jeans e camicia, in tutta raffinatezza. With a classic inspiration but revisited in new colours and details, the creations for the contemporary man translate into an elegant, chic and refined style. To be combined with ease with suits or jeans and a shirt, very refined nevertheless.
Joshua tree residence - California - USA - Arch. Whitaker Studio
The solar tree sustainable observatory tower concept, India - Arch. Nudes
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ZEGNA
MARITAN
SILVANO LATTANZI
ATHISON
HARRIS
CADINI
A. TESTONI
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Men Collections S/S 2022
NTN66
DOUCAL’S
FRANCESCHETTI
CARLI 1937 CADINI
BOLDRINI
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BARBATI
CADINI
ATLANTA MOCASSIN
CADINI
BRIMARTS
MOMO DESIGN
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Men Collections S/S 2022
COLOUR CRAVE Osano colori vivaci e stampe divertenti, tra pelle, canvas e tessuto tecnico. Le proposte di sneaker sono molteplici e accontentano tutti i gusti, dedicate a chi desidera rivisitare in chiave contemporanea il classico completo da ufficio o a chi ricerca la comodità sopra ogni cosa.
Axe majeur - Cergy Pontoise - France Arch. Ricardo Bofill and Dani Karavan
Daring bright hues and fun prints, including leather, canvas and technical fabric. The sneaker proposals are varied and satisfy all tastes, dedicated to those who want to revisit the classic office suit in a contemporary key or to those looking for comfort above all else.
M9 museo del 900 - museo Mestre - Venezia Arch. Sauerbruch-Hutton
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TOD’S
PLUS
MOMO DESIGN
MUNICH
COLORS OF CALIFORNIA SUN 68
RUN OF
FESSURA
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Men Collections S/S 2022
VOILE BLANCHE STEFANO CORSINI
WANMA
PIQUADRO
HOKA ONEONE
SUN 68
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LOTTO LEGGENDA
CANDICE COOPER
MUNICH
HOKA ONEONE
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Men Collections S/S 2022
ULTRA EXCELLENCE Le numerose declinazioni del classico si rivestono di sfumature anche al là dei timeless nero/cuoio, puntano su lavorazioni di pregio e un pizzico (ma non troppo) di eccentricità. L’allure dinamica e metropolitana delle nuove collezioni mescola armoniosamente le influenze più diverse. The numerous variations of the classics come in shades beyond the timeless black/tan, focus on fine workmanship and a pinch (but not too much) of eccentricity. The dynamic and metropolitan allure of the new collections harmoniously mixes the most diverse influences.
Metropolitan School - Berlin - Germany - Arch. Sauerbruch Hutton
Casa ojalá - Italy - Val d’orcia - Architect Beatrice Bonzanigo
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BRIONI
L.F. LIDFORT
POST & CO
STURLINI
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L.F. LIDFORT
A. TESTONI BRIMARTS
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Men Collections S/S 2022
STEFANO CORSINI
SILVANO LATTANZI
CALPIERRE
STURLINI
HARRIS
MARITAN
BOLDRINI
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SILVANO LATTANZI
STEFANO CORSINI
SILVANO LATTANZI
HARRIS CARLI 1937
CALPIERRE
FRANCESCHETTI
ATHISON
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Men Collections S/S 2022
TRADITION & EVOLUTION Voglia d’estate, di vacanze, di muoversi all’aria aperta. Ma anche per chi è costretto in città, i sandali ai piedi permettono di stare freschi, comodi e -soprattutto - sognare di evadere. A desire for summer, for holidays, for getting around in the open air. But even for those who have to stay in the city, sandals on their feet allow you to stay cool, comfortable and - most of all - dream of escaping.
Startup lions campus - Lake Turkana - Kenya Architect Kéré Architecture
Hanking Center - Shenzhen - China - Morphosis Architecture
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PRADA
CANDICE COOPER
MARITAN
FRACAP
CAMPER
FRANCESCHETTI
FELISI
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Men Collections S/S 2022
COMFORT IDENTITY L’evoluzione dei sandali tecnici da spiaggia e sport esce dall’ambito più specifico e si abbina ad outfit casual per il tempo libero e la città, con grande nonchalance. Spiccano loghi in bella vista e pattern variopinti.
Goan grass covered tea room - Tokyo Architect Terunobu Fujimori
The evolution of technical beach and sport sandals leaves their more specific field and is combined with casual outfits for leisure and the city, with great nonchalance. Logos stand out in plain sight as well as colorful patterns.
Proposal for Spain’s EXPO 2020 National Pavilion Arch. Selgascano + FRPO Design
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FENDI
CANDICE COOPER
REGENESI
COLORS OF CALIFORNIA NALHO
TEVA
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CROCS
TIKI
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Men Collections S/S 2022
MINIMAL AESTHETIC Il bianco e nero - anche in abbinamento - è perfetto per le sneaker, sia che si tratti di completare il proprio look casual chic o di rivisitare in chiave contemporanea il classico completo da ufficio: predominano anticonformismo, versatilità, comodità e soprattutto materiali di alta qualità.
ISABEL MARANT
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House 6° - Lagonisi - Greece - Architect Mado Samiou Studio
Suzhou Bay Grand Theater - China - Arch. Christian de Portzamparc
Black and white - also in combination are perfect for sneakers, whether it is to complete your casual chic look or to revisit the classic office suit in a contemporary way: non-conformism, versatility, comfort and above all high quality materials dominate.
MOA CONCEPT
FRANCESCHETTI LORDS & FOOLS
FESSURA
PANTOFOLA D’ORO
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Men Collections S/S 2022
CANDICE COOPER
FRANCESCHETTI
MOMO DESIGN
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NIRA RUBENS
GOODYEAR EAGLE
WANMA
A. TESTONI
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HARRIS
FLOWER MOUNTAIN
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WHAT’S NEXT
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MODA E SOSTENIBILITÀ: DAI CONSUMI ALLA FILIERA ETICA FASHION AND SUSTAINABILITY: FROM CONSUMPTION TOWARDS AN ETHICAL SUPPLY CHAIN
Una serie di seminari promossi dal Collegio Universitario Santa Caterina da Siena di Pavia affronta il tema della responsabilità ambientale ed etica, partendo dalle scelte di acquisto e dai diritti umani nelle attività della filiera moda
A series of seminars promoted by the Santa Caterina da Siena University College in Pavia addresses the issue of environmental and ethical responsibility, starting from purchasing decisions and human rights in activities of the fashion supply chain
Due relatrici di primo piano ospiti del ciclo di seminari “Moda e sostenibilità” del Collegio Universitario Santa Caterina da Siena di Pavia, affrontano con passione due temi spinosi della sostenibilità in campo della moda. Marina Spadafora è ambasciatrice di moda etica nel mondo, sia attraverso la sua piattaforma FWAM (Fashion with a Mission) per lo sviluppo dei paesi emergenti e sia come coordinatrice nazionale di Fashion Revolution (movimento attivista per una moda responsabile) in Italia. Imprenditrice con il suo brand di maglieria sperimentale, ha alle spalle importanti collaborazioni con i brand Ferragamo, Prada, Miu Miu e Marni, ed è direttrice creativa di “Aucteurs du Monde”, linea di moda sostenibile e solidale di Altromercato che rispetta i diritti degli artigiani della moda e del tessile di ogni latitudine, per il cui impegno le è stato conferito il premio ONU “Woman Together Award”. Partendo dalla sua recente pubblicazione scritta in collaborazione con Luisa Ciuni: “La rivoluzione comincia dal tuo armadio” edita da Solferino, spiega come acquistare in modo responsabile. Professore associato di Diritto Internazionale e Sovranazionale Pubblico e Privato presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università Statale di Milano, Angelica Bonfanti è anche a capo del Master De-
Two prominent guest speakers at the series of seminars “Fashion and sustainability” of the Santa Caterina da Siena University College in Pavia, passionately address two thorny sustainability themes in the fashion field. Marina Spadafora is an ambassador of ethical fashion in the world, both through her FWAM (Fashion with a Mission) platform for the development of emerging countries and as national coordinator of Fashion Revolution (activist movement for responsible fashion) in Italy. She is an entrepreneur, owner of an experimental knitwear brand and has important collaborations with brands like Ferragamo, Prada, Miu Miu and Marni. She is also creative director of “Aucteurs du Monde”, Altromercato's sustainable and supportive fashion line that respects the rights of fashion and textile artisans worldwide, for whose commitment she received the UN “Woman Together Award”. Starting from her recent publication written in collaboration with Luisa Ciuni: “The revolution starts in your closet” published by Solferino, explains how to buy responsibly. Associate Professor in International and Supranational Public and Private Law at the Law Faculty of the State University of Milan,
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Marina Spadafora
gree in Sviluppo Sostenibile e Diritti Umani. Nella sua relazione svela gli strumenti legislativi attuali e in sviluppo per tutelare chi opera nella filiera della moda. La rivoluzione comincia dal tuo armadio “There is no beauty in the finest cloth if it makes hunger and unhappiness” (non c'è bellezza dell'abito più fine, se crea fame e infelicità): la relazione di Marina Spadafora parte dalla celebre citazione del Mahatma Gandhi per affermare la necessità di un approccio alla moda che massimizzi i benefici sulle comunità riducendo al minimo
Angelica Bonfanti is also the Head of studies of the LL.M. in Sustainable Development and Human Rights. In her report she reveals current and developing legislative instruments to protect fashion supply chain workers. The revolution starts in your closet “There is no beauty in the finest cloth if it makes hunger and unhappiness” Marina Spadafora's report starts from the famous quote by Mahatma Gandhi to affirm the need for an approach to fashion that maximises the benefits on communities while mini-
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WHAT’S NEXT
Sustainability
Angelica Bonfanti
l'impatto sull'ambiente. “È una questione di equilibrio tra aspetto sociale, ambientale ed economico – spiega – persone, pianeta e profitto devono stare sullo stesso livello”. La povertà e lo sfruttamento della forza lavoro della filiera moda influiscono sulla stabilità dell'industria stessa e sociale dei paesi produttori, dove si moltiplicano le proteste per ottenere un living wedge (uno stipendio che permetta un dignitoso stile di vita, che offra la possibilità non solo di cibarsi, ma anche di dare una educazione ai figli, di accedere a servizi sanitari e realizzare un guadagno): “Una t-shirt è per il 60% cotone, il 20% sudore e 20% sangue”, ammonisce Marina Spadafora. Il rispetto dell'ambiente si compie non con azioni una tantum, ma applicando un solido modello di business improntato alla sostenibilità che guarda a tutta la filiera, dai coltivatori che devono essere aiutati a produrre fibre con minore spreco di acqua e senza fertilizzanti chimici nocivi, “quello che sta facendo la Better Cotton Initiative, ad esempio”, e nel rispetto degli animali, alla produzione che deve promuovere processi efficienti improntati al risparmio energetico, ad evitare sprechi, ad utilizzare materie prime naturali, biodegradabili e/o riciclate. Ma non basta: “anche il consumatore deve fare la sua parte, incominciando da un consumo responsabile, per evitare di ingrossare ulteriormente le discariche tessili nel mondo, una piaga vergognosa” dichiara Marina Spadafora, svelando le sue idee per costruire un armadio sostenibile: - Comprare localmente per ridurre l'impatto di CO2 - Comprare vintage (che va anche di moda) - Comprare equo e solidale, controllando bene l'etichetta del prodotto e appoggiandosi sulla mappa di moda sostenibile di Fashion Revolution - Acquistare capi realizzati con materiali riciclati - Acquistare capi con tessuti tinti in modo naturale, senza metalli pesanti
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Marina Spadafora con una donna Vietnamita
mising the impact on the environment. “It is a question of balance between social, environmental and economic aspects - she explains - people, the planet and profit must be on the same level”. Poverty and the exploitation of the workforce in the fashion supply chain affect both industry and social stability in producing countries, where protests multiply to obtain a living wedge (a salary that allows a dignified lifestyle, which does not just offer the possibility to eat, but also to educate children, to access health services and make a profit): “A t-shirt consists of 60% cotton, 20% sweat and 20% blood”, admonishes Marina Spadafora. Respect for the environment is not accomplished through one-off actions, but by applying a solid business model based on sustainability that looks at the entire supply chain, from farmers who must be helped to produce fibres with less water waste and without the use of harmful chemical fertilisers,“What the Better Cotton Initiative is doing, for example”, and in respect of animals. The production must promote efficient processes based on energy saving, avoiding waste, using natural, biodegradable and/or recycled raw materials. But this does not suffice: “also the consumer must play his part, starting with responsible consumption, avoiding to further expand textile landfills in the world, a shameful scourge” states Marina Spadafora, revealing her ideas how to build a sustainable closet: - Buy local to reduce carbon footprint - Buy vintage (which is also fashionable) - Buy fair-trade, checking the product label well and relying on the Fashion Revolution sustainable fashion map – Buy garments made with recycled materials - Buy garments with heavy metal-free natural dyed fabrics - Buy tailor made: choose unsold fabrics and take them to a tailor -Reward by your own choice the brands that adopt a concrete CSR - Corporate Social Responsability
La campagna per il risarcimento alle vittime della Ali Enterprise
I famigliari delle vittime del Rana Plaza
Campagna “I made your clothes” di Fashion Revolution
- Acquistare su misura: scegliere tessuti invenduti e portarli da un sarto - Premiare con la propria scelta i brand che adottano una concreta CSR- Corporate Social Responsability - Promuovere Swap Party (feste per scambiarsi gli abiti) con amici/ colleghi - Utilizzare il riammendo creativo per dare nuova vita agli abiti Marina Spadafora chiude il suo intervento citando, come ammonimento, la stilista Vivienne Westwood “Buy less, choose well, make it last” (compra meno, scegli meglio e fallo durare): la moda sostenibile dipende anche da te”. Moda e diritti umani “La differenza tra il prezzo etico e quello dell'etichetta lo paga chi lavora nella filiera. E la filiera della moda è molto lunga: i marchi occidentali delocalizzano in Paesi dove i diritti dei lavoratori sono bassi, sia a livello di tutela che di stipendi. Le loro produzioni spesso sono dannose per l'ambiente e i loro effetti nocivi si riverberano sulle comunità locali. Queste pratiche, che prima passavano in sordina, sono prepotentemente salite alla ribalta dopo il crollo del Rana Plaza in cui nel 2013 hanno trovato la morte 1134 lavoratori, soprattutto donne, del settore tessile-moda, e altri 3000 sono rimasti feriti: uno shock che ha mosso l'opinione pubblica mondiale”. Comincia così la relazione di Angelica Bonfanti mettendo in risalto l'aspetto critico della questione: di chi deve essere la responsabilità? Le diverse legislazioni nazionali, la responsabilità limitata in virtù dei contratti siglati con le aziende produttrici, rendono difficile alle vittime di far valere i propri diritti ed ottenere eventuali risarcimenti dalle multinazionali committenti. Così anche tragedie come il Rana Plaza in Bangladesh e un altro caso emblematico come la Ali Enterprise in Pakistan (nel cui incendio del 2012 sono morti 260 lavoratori) sono
- Promote Swap Parties with friends/colleagues (parties to exchange clothes) - Mend clothes creatively to give them new life Marina Spadafora ends her speech by citing stylist Vivienne Westwood as admonishment “Buy less, choose well, make it last”: sustainable fashion depends also on you”. Fashion and human rights “The difference between ethical and label price is paid by those who work in the supply chain. And the fashion supply chain is very long: Western brands relocate to countries where workers' rights are low, both in terms of protection and wages. Their productions are often harmful to the environment and their deleterious effects reverberate on local communities. These practices, which previously were overlooked, have forcefully risen to the fore after the collapse of the Rana Plaza where in 2013 1134 workers, mainly women, in the textile-fashion sector were killed and another 3000 were injured: a shock that has moved the public opinion worldwide”. This is how Angelica Bonfanti's report starts, highlighting the critical aspect of the question: who should be held accountable for this? The different national legislations, the limited liability by virtue of the contracts signed with the manufacturing companies, make it difficult for the victims to assert their rights and obtain any compensation from multinational clients. Thus even tragedies such as the Rana Plaza in Bangladesh and another emblematic case such as the Ali Enterprise in Pakistan (in the fire of which 260 workers died in 2012) have managed to obtain partial justice: in the first case, only the strength of the public opinion forced client brands to set up a fund of 30 million dollars for the victims, while in the second case, the class action
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WHAT’S NEXT
Sustainability
Il crollo del Rana Plaza
riuscite ad ottenere una parziale giustizia: nel primo caso, solo la forza dell'opinione pubblica ha costretto i brand committenti a costituire un fondo di 30 milioni di dollari per le vittime, mentre nel secondo caso, la class action contro la tedesca Kik, principale acquirente della fabbrica pakistana, non è riuscita a far assumere all'azienda le proprie responsabilità e si è risolta con un indennizzo in termini “cortesi” di oltre 5 milioni di dollari. Se già in condizioni di normalità è difficile far valere i diritti umani, con la pandemia la situazione si è aggravata, registrando un numero esponenziale di violazioni. “La pandemia del Covid ha inciso gravemente sulla filiera moda, - denuncia Angelica Bonfanti - la chiusura delle forniture ai paesi asiatici, gli annullamenti di ordini addotti con la causa di forza maggiore da parte delle multinazionali della moda, hanno causato perdite enormi alle fabbriche della filiera, situazione che si è riverberata sui lavoratori con la decimazione dei salari (con picchi del -50% in Bangladesh, Cambogia e India) o la perdita del lavoro, ma anche sulla tenuta sociale stessa dei paesi produttori”. Cosa fare per ristabilire condizioni di equità? “Il punto è che non esiste uno strumento di diritto internazionale che fissi uno standard sui diritti umani – spiega Angelica Bonfanti – ci sono i Diritti Universali dell'Uomo e i Diritti Fondamentali dei Lavoratori che avversano il lavoro forzato e il lavoro minorile, ci sono i Diritti di Associazione sanciti da innumerevoli convenzioni da parte di tutti i Paesi... Ma il divario tra quanto è sancito e quanto è rispettato è ancora molto
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against the German Kik, the main buyer of the Pakistani factory, failed to make the company assume its responsibilities and it was resolved with a “courtesy” compensation of over 5 million dollars. While it is already difficult to enforce human rights under normal conditions, with the pandemic the situation has worsened with an exponential number of violations. “The Covid pandemic has seriously affected the fashion supply chain, - Angelica Bonfanti denounces - the closure of supplies to Asian countries, the cancellations of orders alleged by force majeure by multinational fashion companies, have caused enormous losses to the factories of the supply chain, a situation that has reverberated on workers with the decimation of wages (with peaks of -50% in Bangladesh, Cambodia and India) or the loss of work, affecting also the same social stability of the producing countries”. What can we do to restore fair conditions? “The point is that there is no international law instrument that sets a standard on human rights - explains Angelica Bonfanti - there are Universal Human Rights and the Fundamental Rights of Workers who oppose forced labour and child labour, there are Rights of Association sanctioned by countless conventions by all countries ... But the gap between what is sanctioned and what is respected is still very large. There are also voluntary protocols, but not mandatory tools for the fashion industry”.
EP OC A L E_AYA KKA
WHAT’S NEXT
Sustainability
I principi per una Human Rights Compliance
largo. Per l'industria della moda ci sono anche protocolli volontari, ma non strumenti obbligatori”. La via d'uscita l'ha indicata il Concilio delle Nazioni Unite sui Diritti Umani del 2011 che ha incoraggiato i paesi ad adottare i principi guida dell'Human Rights Due Diligence, strumento legislativo che opera una vera e propria rivoluzione copernicana, rendendo responsabili le imprese che operano nel contesto globale del rispetto dei diritti umani lungo tutta la filiera, identificando, prevenendo, mitigando l'impatto e i rischi connessi alle loro attività multinazionali. “Attualmente in Unione Europea si sta discutendo di adottare un Regolamento di Human Due Rights Diligence che dovrebbe imporre la responsabilità etica e ambientale delle aziende capogruppo su tutta la filiera globale. – spiega Angelica Bonfanti – Spero che questa direttiva, se sarà adottata, non si esaurisca solo ad un obbligo di trasparenza per le imprese, ma che includa anche una responsabilità in caso di infrazioni, danni, eccetera. In caso positivo, le vittime, indipendentemente dal proprio paese di origine, potranno far valere i propri diritti rivolgendosi ad un tribunale europeo. Si tratta di un passo enorme, che non so se passerà...”. Dal punto di vista morale, è indubbia la responsabilità delle multinazionali della moda sulla propria filiera internazionale, bisogna ora renderla vincolante con uno strumento di legge che, anche grazie ad una opinione pubblica sempre più consapevole, ci si auspica diventi presto concreto.
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The way out was indicated by the United Nations Council on Human Rights in 2011 which encouraged countries to adopt the guiding principles of Human Right Due Diligence, a legislative instrument that brings about a real Copernican revolution, making companies that operate in the global context respect human rights throughout the supply chain, identifying, preventing, mitigating the impact and risks associated with their multinational activities. “The European Union is currently discussing the adoption of a Human Rights Due Diligence Regulation which should impose the ethical and environmental responsibility of the parent companies on the entire global supply chain - explains Angelica Bonfanti - I hope that this directive, if adopted, will not only end with an obligation of transparency for companies, but that it also includes liability in the event of infringements, damages, etc. If so, the victims, regardless of their country of origin, will be able to assert their rights by going to a European court. It is a huge step, and I just don't know if it will pass ...”. From a moral point of view, the responsibility of fashion multinationals on their international supply chain is unquestionable. It must now be made binding with an instrument of law by which and, also thanks to an increasingly aware public opinion, it hopefully will be realised soon.
GA MA S_AYA KK
WHO SELLS, WHO BUYS
MIAMI
MIAMI (STUPENDA): NON SOLO PANTOFOLE
MIAMI (STUPENDA): NOT ONLY SLIPPERS
Dalle pantofole con lavorazione a sacchetto core business originale dell’azienda di Nocera Umbra - alle nuove collezioni sanitarie, birk e sandali in svariate fogge destinate ad un mercato sempre più internazionale: Miami Sas, titolare del brand Stupenda, rappresenta un esempio concreto di qualità e resilienza del Made in Italy. Ne abbiamo parlato con l’ AD, Ornella Aquilino.
From slippers with California construction – the original core business of the company from Nocera Umbra – to the new sanitary collections, birk and sandals of all kinds destined for an increasingly international market: Miami Sas, owner of the Stupenda brand, represents a concrete example of Made in Italy quality and resilience. We spoke of this with the company’s CEO, Ornella Aquilino.
Oggi Miami può, infatti, offrire alla propria clientela pantofole invernali con lavorazione a sacchetto - cucito - sposa - birk - feltro realizzate con una vasta selezione di materiali (dalla pura lana ai materiali riciclati , sintetici e pelle), ma anche una produzione estiva che comprende pantofole sanitarie con plantari estraibili in pelle e materiali elasticizzati , birk in pelle e strutture flessibili extralight, sandali T. 30 / T. 50, oltre a zeppe fasciate, sandali con strutture in PU, nelle forme e modelli più svariati, fino a contare circa 600 referenze. A richiesta del cliente ogni articolo può essere, inoltre, personalizzato e costruito in base alle diverse necessità, spaziando tra i tessuti i sintetici e le pelli.
A story that begins long ago is that of Miami, a company born in the Eighties in Nocera Umbra (PG) as a small artisanal reality known for its Stupenda brand, which soon became one of the leading wholesalers in Italy, experiencing exponential growth in the years to follow. Its leading product has always been slippers, because it is precisely from this product that everything began, with the company’s specialisation in California construction, producing slippers in velvet, cotton, and sponge. However, it is also a product that has faced fierce competition over the years from summer slip-ons with a rubber outsole, and so the company has slowly added a more extensive and diversified range of models to its product range. Today, Miami can in fact offer its clientele winter slippers with construction that is California – stitched – combination – birk – felt realised with a vast selection of materials (from pure wool to recycled, synthetic, and leather materials), but also a summer production that includes sanitary slip-ons with removable leather footbeds and stretch materials, birk in leather and extra light flexible structures, T. 30 / T. 50 sandals, as well as banded wedges, and sandals with PU structures, in the most diversified range of shapes and models, which have arrived at 600 different references. Upon customer request, every item can also be personalised and constructed in accordance with different needs
Una storia che inizia lontano quella di Miami, azienda nata negli anni Ottanta a Nocera Umbra (PG) come piccola realtà artigianale e conosciuta con il marchio Stupenda, che si inserisce ben presto nei migliori grossisti d'Italia, vivendo negli anni a seguire una crescita esponenziale. Da sempre il suo punto di forza è la pantofoleria, perché da questo articolo tutto è cominciato, specializzandosi nella lavorazione a sacchetto e producendo ciabatte in velluto, in cotone e in spugna. Un prodotto che, tuttavia, nel corso degli anni ha subito la concorrenza decisiva delle pianelle estive con il fondo in gomma e che quindi è stato via via affiancato da una modelleria più ampia e variegata.
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Abbiamo incontrato Ornella Aquilino, Amministratore e titolare insieme al fratello Pino di Miami Sas, per scoprire più da vicino questa piccola grande realtà italiana. Quali sono i vostri mercati di sbocco di riferimento? Il commercio all'ingrosso ha assorbito fino a non molto tempo fa l'intera nostra produzione, ma l'inizio della recessione ed i cambiamenti del mercato hanno portato molti nostri clienti alla chiusura, mentre altri vendono con marchi propri, e altri ancora si sono trasformati in catene della grande distribuzione. La MIAMI ha seguito la scia, continuando a servire con alcune linee personalizzate e con marchio del cliente queste
nuove realtà e, contemporaneamente, si è affacciata sul mercato estero. Qual è la filosofia alla base del vostro successo? Da sempre ci consideriamo una grande famiglia, dove ognuno di noi aiuta l'altro senza gerarchie: questa è stata e sarà sempre la nostra forza. Il nostro prodotto, completamente Made In Italy, nasce dalla fantasia e dalle capacità di tutto il nostro staff. Un altro elemento che ci caratterizza e che è oggi quanto mai importante è, inoltre, l’elasticità e la capacità di adattarci al cambiamento. Non a caso stiamo oggi sviluppando dei nuovi prodotti per ampliare l'offerta a farmacie, parafarmacie e sanitarie, che presen-
in a variety of fabrics, synthetics, and leathers. We met up with Ornella Aquilino, CEO and owner of Miami Sas together with her brother Pino Aquilino, to discover more in detail what this small, yet great, Italian reality has to offer. What are your target markets of reference? Up until a short while ago, wholesale trade made up our entire production range, but the beginning of the recession and
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WHO SELLS, WHO BUYS
teremo alla prossima edizione di Expo Riva Schuh per nuovi potenziali clienti esteri. Quali sono i vostri punti di forza? La nostra produzione è realizzata completamente nella
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MIAMI
nostra sede di Nocera Umbra e questo ci permette di assicurare al cliente un facile controllo, tempi di consegna celeri, riassortimenti in stagione e quantitativi minimi facilmente raggiungibili, tanto da averci
changes in the market led to many of our customers going out of business, with others selling under their own brands, and still others transforming themselves into chains of large-scale distribution. MIAMI followed in their wake, continuing to serve with some personalised lines and the customer’s brand these new realities, while also looking towards the foreign market. What is the philosophy at the heart of your success? We have always considered ourselves to be a big family, where each one of us helps the other without any hierarchies: this has always been our strength. Our product, which is completely Made in Italy, is born from the fantasy and the ability of our entire staff. Another element that characterises us and which today is more important than ever before is flexibility and the ability to adapt ourselves to change. It is no coincidence if today we are developing new products to extend our offering to pharmacies, parapharmacies, and healthcare facilities, which we will present at the next edition of Expo Riva Schuh for new potential foreign customers. What are your main strengths? Our production is completely realised in our headquarters in Nocera Umbra and this allows us to guarantee easy control, quick delivery times, seasonal re-assortments, and reasonable minimum order quantities to the customer, thereby opening up the doors
aperto le porte a importanti collaborazioni con conosciuti brand italiani. Ci può anticipare qualcosa delle prossime collezioni che presenterete a Expo Riva Schuh? Alla base delle nostre collezioni c'è sempre la comodità. Il campionario è costituito da modelli classici, per una donna matura che cerca il massimo confort, affiancati da articoli più fashion che rivolgono uno sguardo alla moda. Anche quest' anno avremo delle novità riguardo a strutture e materiali, con linee confort sempre più flessibili e leggere, linee giovanili con materiali, tacchi, zeppe fasciate e non , selezionate dalle ultime ricerche di mercato sulla moda.
Che cosa rappresenta per voi la partecipazione a Expo Riva Schuh? La fiera di Riva del Garda rappresenta per noi la vetrina ideale per presentare le nostre novità alla clientela, soprattutto estera. La pandemia ci ha costretti ad avere sempre più contatti on line, e anche l'ultima edizione di Expo Riva è stata gestita in questo modo. Adesso abbiamo però di nuovo la possibilità di partecipare ad una fiera in presenza, di mostrare e far toccare con mano il nostro prodotto ai clienti, di avere contatti diretti con le persone e tutto questo rappresenta un valore aggiunto insostituibile per il nostro business.
for us to important collaborations with well-known Italian brands. Can you tell us something about the next collections you’ll present at Expo Riva Schuh? At the heart of our collections, there is always comfort. The sample collection is made up by classic models for a mature woman who looks for maximum comfort, and is flanked by trendier products that keep an eye on fashion. Also this year, there will be new proposals in terms of structures and materials, with comfort lines that are increasingly flexible and lightweight, and younger lines with materials, heels, and banded and non-banded wedges selected in accordance with the latest market research onto fashion. What does your participation in Expo Riva Schuh represent for you? For us, the fair of Riva del Garda represents the ideal showcase for presenting our novelties to clientele, and especially foreign customers. The pandemic forced us to increase our number of online contacts and even the last edition of Expo Riva was managed this way. Now, however, we have the new possibility of participating in a fair in person, and showing and allowing our customers to touch the product with their hands, while having direct contact with people, and all this represents an irreplaceable added value for our business.
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Sneaker Trends S/S 2022
FUNZIONALITÀ E CONFORT: LA SNEAKER PER L’ESTATE 2022 FUNCTIONALITY AND COMFORT: THE SNEAKER FOR SUMMER 2022 Dal design modulare alla personalizzazione: le tendenze avanzate identificate dagli esperti di WGSN per Expo Riva Schuh ci raccontano un mondo della calzatura sportiva in continua evoluzione
From modular design to customisation: the advanced trends identified by WGSN experts for Expo Riva Schuh tell us about a world of sports footwear in constant evolution
Se i fattori chiave della sneaker della prossima Estate 2022 saranno funzionalità e confort, ad essi si aggiunge la voglia di rassicurare davanti ai tempi incerti in cui stiamo vivendo, con una tendenza al ritorno all’essenziale e la ricerca del piacere in ciò che ci è familiare. Indicazioni che si traducono nell’affermazione di design che sanno allungare la vita del prodotto, che ricorrono a dettagli artigianali e che contemplano anche il riciclo creativo, modulari e multifunzionali, versatili adatti ad un utilizzo sia a casa che outdoor, in linea con il two-mile trend. La possibilità di personalizzare la sneaker ha un forte appeal soprattutto sul pubblico più giovane, che guarda anche al versante digitale del design.
If functionality and comfort will be the key factors of the next Summer 2022 sneaker, nonetheless are the desire to reassure us in these uncertain times we are living in, with a tendency to return to the essential and the search for pleasure in what is familiar. Indications that translate into the affirmation of designs that know how to extend the life of the product, that make use of artisan details and contemplate also creative recycling. Modular and multifunctional, they are versatile and suitable to be used both at home and outdoors, in line with the two -mile trend. The ability to customise the sneaker has a strong appeal especially to a younger audience, which also looks to the digital side of design.
Ma ecco in quali articoli chiave si traducono queste tendenze:
But here are the key articles these trends translate into:
Peterson Stoop
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The Rave Speedy Runner La creatività giocosa si allea alle alte prestazioni in queste runner dall’aspetto futuristico e appeal digitale, per dare risposta al fitness e all’urban travel venati di escapismo.
Nike Zoom x Vista Grind
Playful creativity is combined with high performance in these futuristic-looking runners with digital appeal, to give an answer to fitness and urban travel veined with escapism.
Maison Margiela.
Peak x Wanhua
Adidas x Pharrell Williams
The Sneaker Mule Funzionale e versatile, adatta sia per lavorare da casa che per uscire, mixa la silhouette classica della snaeker con il confort della calzata della mule. Functional and versatile, suitable both for working from home and going out, it mixes the classic silhouette of the sneaker with the comfort of the mule fit. Vans Checkerboard Mule
Adidas Superstar Mule
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FASHION
Sneaker Trends S/S 2022
The Performance Retro In risposta all’esigenza dei consumatori di comprare meno, ma comprare meglio, questa sneaker-investimento ha un design senza tempo e multifunzionale che attinge all’heritage e strizza l’occhio al versante fashion dello sport. In response to consumers’ need to buy less but better, this investment-sneaker has a timeless and multifunctional design that draws on heritage and winks at the fashion side of sport. New Balance Lili Brown Adidaz Zx5000
The Track Hiker Protezione e multifunzionalità per escursionisti urbani e outdoor o fashion che esigono di più per quello che spendono: la silhouette è caratterizzata da dettagli tecnici, supporti laterali in evidenza, suole più voluminose.
Cat Footwear Intruder
Salomon Speedcross
Protection and multifunctionality for urban and outdoor or fashion hikers who demand more for what they spend: the silhouette is characterised by technical details, highlighted lateral supports, more voluminous soles.
Acne Studio Bolzner
The Upcycled Sneaker Peterson Stoop
A more refined evolution of last season’s recrafted sneaker, it introduces recycled techniques to explore new design alternatives and to extend the life cycle of the product in a sustainable way. It is enriched with details such as faux seams, highlighted toecaps, reinforcements, vegetable tanned leather, welts and leather laces.
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Yuketen
Evoluzione in chiave più raffinata della recrafted sneaker della scorsa stagione, introduce tecniche riciclate per esplorare nuove alternative di design e per allungare il ciclo di vita del prodotto in chiave sostenibile. E’ arricchita da dettagli come cuciture finte, puntali in evidenza, rinforzi, pelle conciata al vegetale, guardoli e lacci in pelle.
Recouture
C FTE
FASHION
Sneaker Trends S/S 2022
The Modular Sneaker Tecnica e al tempo stesso fashion, la sneaker modulare ha un design adattivo, versatile e funzionale: tra le soluzioni più innovative della stagione, la versione con armatura esterna removibile.
Juun.j
Technical and at the same time fashionable, the modular sneaker has an adaptive, versatile and functional design: the version with removable outer reinforcement is among the most innovative solutions of the season.
Hender Scheme Balmain
The Customized Sneaker Far partecipare i consumatori al design della calzatura introduce un elemento di gioco, oltre a conferire esclusività alla sneaker. I gradi di personalizzazione sono diversi, per il mass market possono essere affidati a decorazioni gioiose che soddisfano anche il bisogno di migliorare l’umore. Getting consumers to participate in the design of the shoe introduces an element of play, as well as giving exclusivity to the sneaker. The customisation degrees are different, for the mass market they can be entrusted to joyful decorations that also satisfy the need to improve the mood.
Converse Chuck Taylor
Asics x Atmos
Suicoke x Monkey Time
Nike Airmax Pollen Rise
The Detailed Slide Y3
Nike Asuna
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Non è una sneaker, ma una ciabatta, che guarda ugualmente al tempo libero e outdoor con un’estetica minimalista e con la stessa ricerca del confort, con dettagli raffinati, morbide imbottiture, elementi decorativo-funzionali come fascette e fibbie regolabili. It is not a sneaker, but a slipper, equally suitable for leisure and outdoors with a minimalist aesthetics and the same search for comfort, equipped with refined details, soft padding, decorative-functional elements such as adjustable straps and buckles.
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N IN GBO
FASHION
Gaming
NASCE LA GAMING FASHION GAMING FASHION IS BORN
Dopo le capsule create per gli avatar dei video games e le sfilate collettive in-game, la moda compie un ulteriore passo nel mondo del gaming con i primi brand creati ‘dai gamers per i gamers’, come Yokoipro e Beaths.
Il futuro del mondo della moda sembra essere sempre più intrecciato con quello dei video games, complice la pandemia, ma soprattutto la passione delle nuove generazioni - GenZ e Millennials in testa - per il mondo del gaming. È così che a marzo 2020, in pieno lockdown, si è svolta la prima sfilata collettiva in-game, con gli avatar di Animal Crossing: New Horizons (l’ultimo aggiornamento del videogioco di Nintendo) vestiti da stilisti del calibro di Valentino, Marc Jacobs e Gcds. Prima ancora c’erano stati i look virtuali (e non) creati da Gucci per il torneo ‘Gucci Open’ del videogioco Tennis Clash, con l’esclusiva capsule griffata messa poi in vendita sul sito di Gucci anche per le persone in carne e ossa. Ma questa sorta di ‘gamification’ ha contagiato nel corso degli ultimi 2 anni molti importanti marchi, non solo del lusso come Vuitton, Burberry, Fendi, Moschino, ecc., ma anche del fast fashion come Uniqlo o H&M. Proprio H&M ha annunciato ad aprile di quest’anno di voler utilizzare Animal Crossing: New Horizons per lanciare la sua nuova campagna a favore della moda sostenibile con testimonial l’avatar della nota attrice Maisie Williams. Il legame tra moda e video games non si è però fermato all’opportunità per i grandi marchi di dare una nuova e più fresca visibilità alle loro collezioni, parlando direttamente il linguaggio dei giovani. Il passo successivo è stata infatti la creazione di una moda PER gamers,
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After the capsule collections created for the avatars of videogames and the in-game collective fashion shows, fashion takes one more step into the world of gaming with the first brands created ‘by gamers for gamers’, like Yokoipro and Beaths. The future of the world of fashion seems to increasingly be interwoven with that of videogames, a trend that has been reinforced by the pandemic, and above all with the passion of new generations - with GenZ and Millennials leading the way – for the world of gaming. Thus, in March 2020, in the midst of the complete lockdown, the first in-game collective fashion show was held with the avatars of Animal Crossing: New Horizons (the latest version of the Nintendo videogame) dressed by stylists of the calibre of Valentino, Marc Jacobs and Gcds. Even before this, there were the virtual (and non-virtual) looks created by Gucci as part of the ‘Gucci Open’ tournament for the Tennis Clash videogame with an exclusive designer capsule collection ‘suitable even for those of us who are flesh and blood’ sold on Gucci’s website. However, over the last 2 years, this kind of ‘gamification’ has contaminated many important brands, not just luxury ones like Vuitton, Burberry, Fendi, Moschino, etc., but also fast fashion ones like Uniqlo or H&M. It’s precisely H&M that announced in April this past year its desire to use Animal Crossing: New Horizons in launching its new campaign in favour of sustainable fashion with the avatar of the renowned actress, Maisie Williams, as its celebrity spokesperson. The connection between fashion and videogames did not end however at this opportunity for leading brands to provide a new and
I tre ideatori di Yokoipro The three creators of Yokoipro Arcadia - Yokoipro
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Gaming
tanto più che oggi i giocatori di video games sono spesso delle vere e proprie celebrità, con milioni di fan online e un proprio stile, anche nel vestire (ne è un esempio per tutti Ninja con i suoi capelli blu, il più famoso online gamer al mondo con oltre 22 milioni di iscritti al suo canale YouTube e oltre 14,9 milioni di follower su Instagram). Tra i primi marchi ad accorgersi dell’opportunità di creare collezioni dedicate agli e-sport athlets troviamo Champion Athleticwear, che ancora nel 2019 ha collaborato con la grande catena di calzature Foot Locker per la produzione di una linea di abbigliamento venduta negli store digitali e tradizionali e dedicata a cinque importanti organizzazioni di e-sport (OpTic Gaming, Dignitas, Counter Logic, Spacestation Gaming e Renegades), con tanto di evento a Times Square dove i partecipanti hanno potuto sfidare i giocatori di ogni squadra e acquistare i loro capi preferiti. Anche Adidas nel 2020 ha firmato una collaborazione con Tyler Blevins, il suddetto Ninja, per dar vita al pack di sneaker "Time In", una collezione che ‘celebra la dedizione e la determinazione del giocatore nel raggiungere i massimi traguardi’ e che è andata subito a ruba. Tra il 2019 e il 2020 Puma ha siglato quattro accordi con eSport e gruppi di gioco, tra cui Gen.G Esports, il creatore sudcoreano di una squadra online di giocatori di League of Legends, per vestire la squadra con maglie Puma e una linea di abbigliamento co-brand.
eSport Fnatic - Gucci
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Ninja - Adidas ‘Time In’
fresher visibility onto their collections, while directly speaking the language of today’s youths. The next step in fact was that of creating a specific fashion FOR gamers, which caught on to the extent that the gamers of today’s videogames are often bona fide celebrities, with millions of online fans and their own styles, also when it comes to clothing (one example is Ninja with his blue hair, the most famous online gamer in the world with over 22 million followers registered on his YouTube channel and over 14.9 million followers on Instagram). Among the first brands to catch on to the opportunities presented by the creation of dedicated collections for e-sport athletes was Champion Athleticwear, which in 2019 had collaborated with the leading footwear chain Foot Locker for the production of a line of clothing sold in digital and traditional stores, dedicated to five important organisations of e-sports (OpTic Gaming, Dignitas, Counter Logic, Spacestation Gaming, and Renegades), with many events held in Times Square, where participants were given the chance to challenge gamers from every team and purchase their favourite items of apparel. In 2020, even Adidas undertook a collaboration with Tyler Blevins, the above-mentioned Ninja, to give life to the “Time In” sneakers pack, a collection that ‘celebrates the dedication and determination of gamers to achieve maximum results’, which immediately sold like crazy. Between 2019 and 2020, Puma signed four agreements with eSport and other gaming groups, including Gen.G Esports, the South Korean creator of an online team of League of Legends players, dressing the team with Puma sweaters and a line of co-brand apparel.
Animal Crossing: New Horizons - H&M
Animal Crossing: New Horizons - Bottega Veneta
Ci sono poi state anche griffe come Gucci, che ha firmato insieme al team di eSport Fnatic un orologio subacqueo in edizione limitata venduto al modico prezzo di 1600 dollari e andato presto esaurito; oppure Louis Vuitton, che ha collaborato con League of Legends per una capsule, ma anche il celebre designer Jeff Staple, che ha lavorato con la Overwatch League su una linea di magliette. L’intuizione dell’esistenza di un mondo di giovani e meno giovani che condivide una passione - quella per i video games - e un sistema di valori, anche estetici, ha quindi portato alla nascita di brand espressamente dedicati al mondo del gaming e dell’intrattenimento digitale. In questo l’Italia è stata pioniera. Tra i primi a debuttare sul mercato troviamo, infatti, Yokoipro, start-up nata per iniziativa di tre giovani imprenditori italiani conosciutisi online mentre si sfidavano al loro gioco preferito (non a caso sul loro sito si presentano con i loro avatar e nickname FADE[1], CL34V3R, JOLT99), nel cui progetto ha creduto GameStopZing, l’azienda leader in Italia nella distribuzione di videogiochi e merchandising pop culture. Ad ottobre 2020 ha così fatto il suo debutto online la prima collezione di abbigliamento e accessori Yokoipro basata sulla filosofia “Il controller sei TU”. L’assunto di base è questo, come si legge sul sito del brand: “Gli e-sport e i giochi in generale non hanno nulla da invidiare a tutte le altre attività che svolgiamo nella nostra vita. Ecco perché vogliamo creare un nuovo mondo, una realtà in cui vivere la nostra passione, lasciando i compromessi fuori dalla porta. Sei un giocatore? Allora gioca sempre come se fosse la tua ultima partita, prendi il controllo del gioco, controlla la tua vita. Il tuo corpo è il tuo controllore. E noi faremo in modo che tu non perda mai un colpo”.
There were then also designer labels like Gucci, which signed an agreement with the eSport Fnatic team for a limited edition dive watch sold at the modest price of 1600 dollars that quickly sold out; or Louis Vuitton, which collaborated with League of Legends for a capsule collection, but also legendary designer Jeff Staple, who worked with Overwatch League on a line of shirts. An entrepreneurial understanding of the world of youths and nonyouths, who share the same passion – that of videogames – with the same system of values, and even similar tastes, has accordingly led to the creation of brands dedicated to the world of gaming and digital entertainment. In this, Italy was a pioneer. Among the first to debut on the market we in fact find Yokoipro, a start-up launched as the idea of three young Italian entrepreneurs who met online while playing against one another in their favourite game (it’s no coincidence that on their website they present themselves with their avatars and nicknames FADE[1], CL34V3R, JOLT99), which was immediately backed by GameStopZing, leader in Italy in the distribution of videogames and pop culture merchandising. In October 2020, the first Yokoipro collection of apparel and accessories based on the philosophy “The controller is YOU” made its debut online. The base concept is this, as can be read on the brand’s site: “E-sports and games in general have nothing to envy to all the other activities that we carry out in our lives. That’s why we want to create a new world, a reality in which to live our passion, leaving compromises outside the door. Are you a gamer? Well, then always play as if it were your last game. Take control of the game, control your life. Your body is your controller. And we’ll make sure you never miss a beat”.
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Gaming
Yokoipro
In collezione troviamo capi ideati da persone appassionate, ma soprattutto competenti nell’ambito dei video giochi, ingegnerizzati per spingere al massimo le performance e dominare il gioco. Le t-shirt ‘Sublime Tee’ e ‘Core Tee’, ad esempio, sono realizzate in tessuto assorbente e traspirante “climate” che evita gli sbalzi di temperatura, causa di possibili cali di concentrazione e quindi di performance di gioco, e con cuciture piatte che limitano lo sfregamento. Cuore della collezione è la felpa “Vision Hoody”, ampia e comoda, con tasche laterali, imbottiture per i gomiti, polsi in raso compression che supportano le zone più sollecitate dal gioco e apertura sui pollici per una presa perfetta. L’ampio cappuccio limita il disturbo di suoni e luci, creando un cono visivo che focalizza la concentrazione sul monitor. In collezione troviamo anche i pantaloni “Glide Jogger”, con tasche frontali e patch in tessuto sulle gambe per appoggiare i gomiti durante il gioco. In perfetta sintonia con il suo pubblico giovane, Yokoipro ha inoltre un occhio di riguardo per l’ambiente e le tematiche iconologiche, tanto che l’intera collezione è realizzata con materiale 100% sostenibile certificato ad impatto zero. Nel guardaroba del perfetto e-sportsman/woman troviamo anche la maschera scalda collo multi-funzione e i maxi guanti al braccio per una presa perfetta. Sempre nel 2020 ha debuttato anche un altro marchio italiano di moda dedicata espressamente ai gamers: Beaths. Anche in questo caso si tratta di uno sportswear brand pensato da gamer per gamer, con soluzioni studiate nello specifico per agevolare i movimenti dei giocatori e garantire la massima performance di gioco. Parlando di questi nuovi marchi è interessante sottolineare anche
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In the collection, we find items dreamed up by individuals who are passionate and above all expert in the world of gaming. They have been engineered to offer maximum performance and allow gamers to dominate the game. The ‘Sublime Tee’ and ‘Core Tee’ t-shirts, for example, are made from absorbing and breathable “climate” fabric, which avoids extreme changes in temperature that might distract gamers and affect their performance while playing, while flat stitching avoids snagging. At the heart of the collection is the “Vision Hoody” sweatshirt, which is wide and comfortable, with side pockets, paddings for elbows, and cuffs in compression satin, which supports the areas stressed the most when gaming with openings around the thumbs for a perfect grip. The spacious hood limits the disturbance of light and sound, creating a visual cone that focuses the gamer’s attention on the monitor. In the collection, we also find “Glide Jogger” trousers, with front pockets and fabric patches on the legs for resting your elbows while playing. In perfect harmony with its young public, Yokoipro also has an eye of regard for the environment and iconological themes, to the extent that the entire collection is made with 100% certified sustainable materials with zero impact. In the wardrobe of the perfect e-sportsman/woman, we also find the multifunctional mask and neck warmer and the maxi gloves with grip sleeve for the perfect grip. Always in 2020, another Italian fashion brand debuted that is expressly dedicated to gamers: Beaths. Once again, in this case, it’s a sportswear brand created by gamers for gamers, with solutions specifically studied to make the movements of gamers easier, while
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FASHION
Gaming
Beaths
Beaths
come il coinvolgimento dei consumatori avvenga mettendo in atto strategie di comunicazione ‘ad hoc’ e modalità volte a creare una più eccitante ‘shopping experience’. Il lancio dell’e-commerce di Yokoipro, ad esempio, è avvenuto durante la Milan Games Week/Cartoomics, evento del quale il brand era Official Merchandising Partner. In quell’occasione Yokoipro ha anche annunciato la sua collaborazione con Arcadia, la nuova saga di fumetti urban fantasy dell'universo di Nomen Omen, vestendo uno dei protagonisti del primo volume e firmando il “secret drop” a tiratura limitata della Grip Sleeve, uno speciale guanto a compressione che garantisce la massima presa e migliora le performance in-game. Grazie alla collaborazione con Nove25, Yokoipro ha, inoltre, messo a disposizione della sua clientela un anello in argento con un codice che permette di entrare in una secret room digitale con contenuti speciali. Dal canto suo, Beaths punta molto sul concetto di ‘community’, affermando sul proprio sito che ‘Beaths ti rende parte di qualcosa di più grande’. È così che ragazzi e ragazze che visitano il sito sono invitati a diventare dei veri e propri ‘Beaths ambassador’, cioè persone che credono nel brand e ne condividono le attività e i valori (Ambizioso, Amichevole, Impavido) e che partecipano ad attività social e dal vivo studiate appositamente per loro. Lo stesso sito presenta alcuni ‘Beaths ambassador’ che forniscono suggerimenti riguardo al look, come Mara Croft, 25 anni, di Ischia, estetista a tempo pieno, ma streamer per passione; oppure MICHA3L_tv, che sottolinea come ‘Uno dei lati meravigliosi del mondo Gaming è la possibilità di interagire e conoscere persone di tutto il mondo comodamente da casa’.
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guaranteeing maximum performance during games. With these new brands, it’s interesting to underline how the involvement of consumers occurs by implementing ‘ad hoc’ communication strategies and methods aimed at creating a more exciting ‘shopping experience’. The launching of the e-commerce platform of Yokoipro, for example, happened during Milan Games Week/Cartoomics, an event where the brand was the Official Merchandising Partner. On that occasion, Yokoipro also announced its collaboration with Arcadia, the new urban fantasy comic book saga from the universe of Nomen Omen, with one of the protagonists of the first volume wearing the brand’s clothing. At the same time, it created a “secret drop” limited edition of the Grip Sleeve, a special compression glove that guarantees maximum grip and enhances in-game performance. Thanks to the collaboration with Nove25, it has also made a silver ring with a code available to clientele, which allows you to enter in a secret digital room with special contents. At the same time, there is Beaths, which is focused on the concept of ‘community’, that confirms on its site, ‘Beaths makes you part of something much bigger’. In this way, visitors to the site are invited to become bona fide ‘Beaths ambassador’, which is to say people who believe in the brand and share in its activities and values (Ambitious, Friendly, Fearless) and who participate in social and live activities specifically created for them. The same site presents some ‘Beaths ambassadors’, who provide advice on looks, like 25-year-old Mara Croft from Ischia, who is a full-time beautician, but a streamer by passion. Alternatively, there is MICHA3L_tv, who underlines how ‘One of the wonderful sides of the world of Gaming is the possibility to interact with and meet new people from all over the world, while staying in the comfort of your own home’.
GU ERO
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Gaming
NFT: BOLLA O FUTURO? NFT: BUBBLE OR FUTURE?
Beeple - The First 5000 Days
ll fenomeno dei Non-Fungible Token sta prendendo piede anche nella moda: ecco di cosa si tratta e come il concetto di bene di lusso stia diventando sempre più "fluido"
The phenomenon of Non-Fungible Tokens is also gaining ground in fashion: this is what they are, and how the concept of luxury goods is becoming more and more "fluid"
Negli ultimi mesi i NFT (acronimo di non-fungible token, i certificati di autenticità digitali apparsi per la prima volta nel mondo dell’arte e che ora stanno influenzando il design e il lusso) sembrano possedere una grande importanza per il settore moda attraendo soprattutto la Z Generation. Ci sono stati casi clamorosi come quello della GIF di Gucci Ghost di Trevor Andrew che è stata venduta per 3.600 dollari mentre l'artista digitale Beeple (già collaboratore di una capsule con Louis Vuitton nel 2019), ha venduto tramite Christie's il collage digitale NFT "The First 5000 Days" per la cifra record di 69 milioni di dollari, aprendo il mondo della digital art al mercato dell'arte istituzionale. E in marketplace specializzati come Digitalax e Dematerialised sono emersi fashion player virtuali che stanno prendendo il posto del marchi del lusso tra gli appassionati del settore. La Maison digitale Fabricant e la designer Johanna Jaskowska, ad esempio, hanno collaborato con l’azienda blockchain Dapper Labs realizzando un abito NFT venduto all'asta per beneficienza a 9.500 dollari. Una realtà appetibile per le griffe del luxury che potrebbero puntare così sull'esclusività di appannaggio dell'haute couture nel loro avvicinamento alla moda digitale.
In recent months, NFTs (acronym for “non-fungible tokens”, digital certificates of authenticity that first appeared in the art world and are now influencing the design and luxury markets) seem to be of great importance for the fashion industry, attracting especially the Z Generation. There have been sensational cases such as that of Trevor Andrew’s Gucci Ghost gif which sold for $3,600 while the NFT digital collage “The First 5000 Days” by the artist known as Beeple (who already collaborated on a capsule collection with Louis Vuitton in 2019), sold at Christie's for a record amount of $69 million, opening up the world of digital art to the institutional art market. Some specialised marketplaces such as Digitalax and Dematerialised are emerging as virtual fashion players, taking the place of luxury brands among art enthusiasts. The digital fashion house Fabricant and the designer Johanna Jaskowska, for example, have collaborated with the blockchain company Dapper Labs to create a NFT outfit that sold for $9,500, with all proceeds going to charity. This is an attractive reality for luxury brands that could focus on the exclusivity of haute couture in their approach to digital fashion.
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COSA SONO I NFT WHAT ARE NFTS
THE WORLD OF VIDEOGAMES Virtual products have been popular in the gaming world for quite some time. Players of popular games such as "League of Legends" and "Overwatch" enthusiastically pour extra money into "skins" – clothes and accessories – for their digital characters. "Fortnite", the online game that has more than 250 million users worldwide, reportedly earns $300 million a month by selling skins, including Nike’s virtual Air Jordan sneakers that are only available to be "worn" in "Fortnite". From games, it’s a short step to social media, another virtual world where people are spending an increasing amount of their time. According to a study by the Global Web Index, Gen Z spends about 3 hours a day on social media and a Nielsen report last year found that US adults spend half their day interacting with the online world. According to Akash Nigam, CEO of the virtual avatar startup Genies launched in November 2018, the opportunity for virtual fashion extends to the world of avatars, a growing category among Gen Z users. A competitor to Snapchat-owned Bitmoji, Genies allows users to create digital clones of themselves or even celebrities and use them in messaging apps and on social media. Users can embellish their avatars, and brands such as Gucci and New Balance pay to have their products in the app’s shop. POSSIBLE SCENARIOS How could the fashion world break into this parallel universe? A NFT can make virtual fashion items as “designer” and unique as tangible products, solving the problem of the reproducibility of digital clothing. This potentially expands the field of products that can be sold as unique. For example, a fashion brand could sell a short video featuring the new collection as a NFT: there could be digital copies on YouTube, for example, but the NFT makes it possible to trace the original copy, which could therefore be purchased by a collector as an original work of art. They can extend the value of physical products and therefore act as certificates of authenticity in the form of digital artwork to re-
Gucci x Wanna Kicks
RTFKT x Fewocious collection
IL MONDO DEI VIDEOGAME I prodotti virtuali sono popolari nel gaming world da parecchio tempo. I player di giochi popolari come "League of Legends" e "Overwatch" versano con entusiasmo denaro extra su "skin" - abiti e accessori - per i loro personaggi digitali. "Fortnite", il gioco online che ha oltre 250 milioni di utenti globali, secondo quanto riferito guadagna $ 300 milioni al mese vendendo "skin", tra cui le sneaker virtuali Air Jordan di Nike che sono disponibili solo per essere "indossate" in "Fortnite". Dai giochi, il passo è breve verso i social media, un
• “Non-fungible token”, significa “non sostituibile”. Mentre un normale bitcoin può essere scambiato con un altro bitcoin, l’NFT è un elemento digitale unico che rappresenta solo e soltanto l’oggetto a cui è associato. La loro unicità e veridicità è protetta dal sistema del blockchain.
• “Non-fungible token” means “non-interchangeable.” While a normal bitcoin is interchangeable with another bitcoin, the NFT is a unique digital element that represents only and exclusively the object with which it is associated. Their uniqueness and authenticity is protected by the blockchain system.
• Un NFT può essere un qualunque artefatto digitale come musica, GIF, disegni, immagini e così via. In quanto file digitali, gli NFT possono essere riprodotti e copiati, ma il codice dell’NFT rende sempre riconoscibile quello originario, che può dunque avere una proprietà e un autore e rimane così univoco.
• A NFT can be any digital artefact such as music, gifs, drawings, images and so on. As digital files, NFTs can be reproduced and copied, but the code of the NFT always makes the original one recognisable, which can therefore have an ownership and author and thus remains unique.
• Gli NFT sono un metodo sicuro e quasi infallibile per stabilire il “pedigree” di artefatti digitali e stabilirne uno storico di vendite e transazioni, tutte registrate dalla tecnologia blockchain.
• NFTs are a safe and almost fool-proof way to verify the “pedigree” of digital artefacts and establish a history of sales and transactions, all recorded by blockchain technology.
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Gaming
altro mondo virtuale in cui le persone trascorrono una quota sempre crescente del loro tempo. Secondo uno studio del Global Web Index, la Gen Z trascorre circa 3 ore al giorno sui social media e un rapporto Nielsen dell'anno scorso ha rilevato che gli adulti statunitensi trascorrono metà della giornata interagendo con il mondo online. L'opportunità per la moda virtuale si estende al mondo degli avatar, una categoria in crescita tra gli utenti della Gen Z, secondo Akash Nigam, CEO della startup di avatar virtuali Genies, lanciata a novembre 2018. Un concorrente di Bitmoji di proprietà di Snapchat, Genies, consente agli utenti per creare cloni digitali di se stessi o addirittura di celebrità e utilizzarli nelle app di messaggistica e sui social media. Gli utenti possono abbellire i loro avatar e marchi come Gucci e New Balance pagano per avere i loro prodotti nello shop della app. POSSIBILI SCENARI In che modo il fashion world potrebbe fare breccia in questo universo parallelo? Un NFT può rendere i capi di moda virtuale “firmati” e unici quanto i prodotti tangibili, risolvendo il problema della riproducibilità assoluta del digitale. Si allarga così potenzialmente a dismisura il campo dei prodotti vendibili come unici. Ad esempio, un brand della moda potrebbe vendere un minifilm con la nuova collezione come NFT: potrebbero esserci copie digitali su YouTube, ad esempio, ma l’NFT rende possibile rintracciare l’esemplare originale, che dunque potrebbe essere acquistato da un collezionista come un’opera d’arte originale. Possono estendere il valore dei prodotti fisici e dunque fungere da certificati di autenticità sotto forma di artwork digitale per rinforzare l’unicità/scarsità di un prodotto ma anche come copia digitale “associata” al prodotto fisico e dunque utilizzabile online per esempio come avatar di un videogame. In quanto "certificati" potrebbero avere anche un impatto sul mondo del resell, con una mappa accurata dei cambi di proprietà di un certo oggetto, ma anche dando ai brand una percentuale di royalty ogni volta che un loro prodotto viene venduto nel mercato del lusso secondario. SNEAKER "VIRTUALI" Il segmento sneaker è stato il banco di prova per i fashion brand, grazie a una community sempre attenta alle novità e incline al collezionismo, come dimostrano le cifre esorbitanti a cui vengono vendute anche nel mercato second hand. Le sneaker virtuali sono in gran parte rivolte a un pubblico di Gen Z, consumatori nativi digitali che hanno interesse per questo specifico mercato ma potrebbero non essere in grado di permettersi prodotti fisici lusso. Esempi come la recente collaborazione tra Gucci e la fashion-tech company Wanna, dimostrano l’interesse che il fenomeno della realtà virtuale sta suscitando nel settore moda. Le sneaker virtuali da condividere in post social o nel mondo del gaming sono state disegnate dal direttore creativo Alessandro Michele, disponibili per l’acquisto a 11,99 dollari sull’app di Gucci o a 8,99 dollari sull’app di Wanna. E le sneaker possono essere “indossate” anche in altri mondi digitali e chat in
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inforce the uniqueness/scarcity of a product but also as a digital copy “associated” with the physical product and thus usable online, for example, as an avatar of a videogame. As “certificates” they could also have an impact on the resell market, providing an accurate map of changes in ownership of a certain item, and also allowing brands to receive a percentage of royalties every time their product is sold in the second-hand luxury market. "VIRTUAL" SNEAKERS The sneaker segment has been the testing ground for fashion brands, thanks to a community that is always on the lookout for new trends and prone to collecting, as demonstrated by the exorbitant prices at which they are sold, even in the second-hand market. Virtual sneakers are largely aimed at a Gen Z audience, digital native consumers who are interested in this specific market but may not be able to afford physical luxury products. Examples such as the recent collaboration between Gucci and the fashion-tech company Wanna, demonstrate the interest that virtual reality is generating in the fashion industry. Virtual sneakers to share in social media posts or in the gaming world have been designed by creative director Alessandro Michele, available to buy for $11.99 on the Gucci app or $8.99 on the Wanna app. The sneakers can also be “worn” in other digital worlds and virtual reality chats. Gucci is one of the fashion houses betting the most on the virtual clothing phenomenon, collaborating with the gaming platform Roblox, the fashion styling game Drest, 3D Zepeto social media app, Sims 4 and Pokémon to create branded products and avatars. According to reports, Gucci is preparing to launch its first NFT soon. HYBRID MODELS There are many connections to the more traditional market, where a tangible product is sold alongside the virtual copy. Similar to buying a CD or vinyl, which these days is almost always accompanied by a code for downloading mp3 files of the record (if the mp3s were unequivocally registered as a personal copy). The integration of NFTs into the fashion supply chain from a ‘phygital’ perspective could thus take place in the purchase of a real fashion product and then receiving at the same time a non-fungible token that "unlocks" this product in a digital version that can then be used, for example, in virtual gaming environments such as those of "Fortnite" and "Roblox". This is what happened in the case of RTFKT design studio and 18-year-old digital designer Fewocious who sold 613 pairs of shoes for a total of 3.1 million dollars at prices ranging from $3 to $10,000 per pair: the shoppers subsequently received the shoes at home, obviously made of "real" soles, uppers and laces. The real product to show off is on the display of the smartphone: instead of being worn during a weekend with friends, the sneakers can be shown off, for example, on the streets of "Decentraland", a videogame that represents a sort of parallel reality like the old "Second Life" with avatars and collectibles (and the RTFKT Studio’s new project is virtual jeans called Metaverse Denim...)
realtà virtuale. Gucci è una delle Maison che sta scommettendo di più sul fenomeno dell’abbigliamento virtuale, collaborando con la piattaforma di gaming Roblox, il gioco di fashion styling Drest, la social media app in 3D Zepeto, Sims 4 e Pokemon per creare prodotti e avatar brandizzati. Da quanto si legge sui siti specializzati, Gucci si preparerebbe a lanciare a breve il suo primo NFT. MODELLI IBRIDI Non mancano "ponti" con il mercato più tradizionale, in cui viene venduto un prodotto tangibile insieme alla copia virtuale. Simile all'acquisto di un cd o vinile che di questi tempi è quasi sempre accompagnata da un codice per il download di file mp3 del disco (se gli mp3 fossero registrati in modo inequivocabile come copia personale). L’integrazione degli NFT nella filiera moda in ottica ‘phygital’ potrebbe così avvenire nell'acquisto un prodotto fashion reale per poi ricevere contestualmente un non-fungible token che "sblocca" lo stesso prodotto in versione digitale utilizzabile poi, ad esempio, in arene gaming virtuali come quelle di "Fortnite" e "Roblox". Questa è quello che è accaduto nel caso dello studio di design RTFKT e al designer digitale diciottenne Fewocious che hanno venduto 613 paia di scarpe per un totale di 3,1 milioni di dollari con prezzi che oscillano dai 3 ai 10mila dollari a paia: gli acquirenti hanno successivamente ricevuto a casa le calzature, ovviamente fatte di suola, tomaia e stringhe "vere". Il vero prodotto da mostrare è sul display dello smartphone: anziché essere indossate durante un weekend con gli amici, le sneaker possono essere sfoggiate, per esempio, sulle strade di "Decentraland", un videogioco che rappresenta una sorta di realtà parallela come il vecchio "Second Life" con gli avatar e i pezzi da collezionare (e il nuovo progetto di RTFKT Studios è quello dei jeans virtuali chiamati Metaverse Denim...) PRO E CONTRO L’esclusività dell’acquisto è assicurata dalla tecnologia blockchain, fatta di codici inalterabili in grado di tracciare qualsiasi transizione, accertando il costo e la proprietà dei beni. L’autenticità dei prodotti NFT è quindi certificata, sebbene, per assicurare la proprietà intellettuale, i creatori devono comunque registrarne il copyright nel "mondo reale". L’universo digitale permette anche di tenere a bada la rivendita e la contraffazione dei prodotti grazie a un sistema di autenticazione che frutta royalty sulle vendite a marchi e artisti coinvolti nei progetti. Non tutti i marchi però sono naturalmente portati per sperimentazioni virtuali di questo tipo, soprattutto quelli più tradizionali i cui clienti non hanno familiarità con ambienti virtuali e portafogli fatti di cryptovalute. Si tratta sicuramente di una demografica nuova con preferenze differenti. A causa di questo, perlomeno nei primi tempi, le aziende del fashion dovranno collaborare con digital house con esperienza nel settore che li sappiano guidare. Inoltre, nonostante i sistemi di sicurezza blockchain, gli hacker hanno già iniziato a imperversare dando vita ad attacchi alle case d’asta digitali o rubando dai portafogli virtuali o, come è successo recentemente, nel caso limite dell'acquirente del succitato "The First 5000 Days" che ha avuto a che fare con un virus che ne cambiava i dati di proprietà. Oltretutto, secondo uno studio della University of Cambridge, l’emissione di energia necessaria per fare affidamento sulla tecnologia Bitcoin è enorme, rendendoli colpevoli di contribuire in modo massiccio al carbon footprint mondiale. La speranza, quindi, è che in futuro i non-fungible token trovino applicazioni e sviluppi più green delle altre monete digitali.
PROS AND CONS The exclusivity of the purchase is ensured by a special blockchain technology, made up of unalterable codes capable of tracing any transition, verifying the cost and ownership of the goods. The authenticity of NFT products is therefore certified in order to ensure intellectual property, although the creators must still register their copyright in the "real world.” The digital universe also prevents resale and counterfeiting of products thanks to an authentication system that earns royalties on sales to brands and artists involved in the projects. However, not all brands are naturally suited to virtual experiments of this kind, especially the more traditional ones whose customers are not familiar with virtual environments and cryptocurrency wallets. This is certainly a new demographic with different preferences. Because of this, at least in the early days, fashion companies will need to partner with experienced digital houses to guide them. Moreover, despite blockchain security systems, hackers have already started to run rampant, launching attacks on digital auction houses or stealing from virtual wallets or as happened recently in the extreme case of the buyer of the aforementioned "The First 5000 Days" who had to deal with a virus that changed the ownership data. Moreover, according to a study by the University of Cambridge, the energy output required to rely on bitcoin technology is enormous, making them guilty of contributing massively to the global carbon footprint. The hope, therefore, is that in the future non-fungible tokens will find more eco-friendly applications and developments than other digital currencies.
Dapper Labs x The Fabricant x Johanna Jaskowska
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SOURCING: COSA ASPETTARSI DAL PERIODO POST PANDEMICO? SOURCING: WHAT CAN WE EXPECT AFTER THE PANDEMIC?
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La terza giornata di lavori di Expo Riva Show ha preso in considerazione lo scenario post pandemico del sistema di sourcing internazionale della calzatura e della moda e i cambiamenti significativi nelle strategie produttive dei grandi brand e dei grandi retailer internazionali
Ellen Schmidt-Devlin – member of the Expo Riva Schuh Scientific Committee – cofounder and Executive Director of the Sports Product Management Programme at the Oregon University
Day three of the Expo Riva Show looked at the post-
Voce guida del terzo appuntamento della Digital Conpandemic scenario of the international footwear and nection di Expo Riva Schuh - Gardabags è stata Ellen Schfashion sourcing system and the significant changes midt - Devlin - membro del comitato scientifico di Expo Riva Schuh - cofondatrice e direttore esecutivo dello Sporin the production strategies of major brands and ts Product Management Program presso la Oregon Unilarge international retailers versity, in un confronto diretto con Matt Priest - presidente e CEO di FDRA Distributors and Retailers of America, e Gary Raines - Chief Economist presso FDRA Distributors Keynote speaker of the third day of the Digital Connection of Expo Riva Schuh, and Retailers of America. Il talk è proseguito poi con gli Gardabags was Ellen Schmidt-Devlin – member of the Expo Riva Schuh Scientific interventi di Edwin Keh - CEO dell'Hong Kong Research Committee – cofounder and Executive Director of the Sports Product ManageInstitute of Textiles and Apparel, Robert Hiley - Head of ment Programme at the Oregon University, in a direct discussion with Matt Production Partnerships di ECCO Priest – President and CEO of FDRA Distributors and Shoes, su forniture e sourcing, e Retailers of America, and Gary Raines - Chief Econocon Michael Gamper - CEO di ebp mist at FDRA Distributors and Retailers of America. The Global per la parte speed to market. discussion continued with contributions by Edwin Keh L'introduzione di Ellen Schmidt-De- CEO of Hong Kong Research Institute of Textiles and vlin ha sottolineato alcune probleApparel, Robert Hiley - Head of Production Partnerships matiche importanti legate al mondo at ECCO Shoes regarding supply and sourcing, and Midella fornitura, anticipando alcuni chael Gamper - CEO of ebp Global regarding speed to dei temi trattati dagli altri ospiti della market. Digital Connection. Ecco i concetti The introduction by Ellen Schmidt-Devlin highlighted chiave: l'anno passato ha insegnato some important issues relating to the world of supply, a tutti il valore della resilienza, perpreviewing some of the topics covered by the other Digciò fare sourcing in maniera innovaital Connection guests. The past year has taught us the tiva è ancora più importante che in value of resilience, so sourcing innovatively is even more passato, come è fondamentale un important than before, as is a relationship of trust berapporto di fiducia tra catena di fortween supply chain and brand. Consumers are the ones nitura e brand. Sono i consumatori who decide on what the product should be according che decidono come deve essere il to values of transparency and sustainability, “punishprodotto, secondo valori di traspaing” unethical brands and putting their reputation at renza e sostenibilità, "punendo" i risk. Moreover, being able to identify and analyse trends marchi poco virtuosi e mettendone can give industry players a more accurate picture of the a rischio la reputazione. Tuttavia, risks and opportunities for the coming years. questa trasparenza è difficile da perseguire nel caso di outshoring US Recovery o di filiere molto lunghe. Inoltre, ri- Matt Priest – President and CEO of FDRA For Matt Priest of FDRA, the US market can be seen as uscire a identificare e analizzare le Distributors and Retailers of America the barometer of global trends. The US is the world’s
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tendenze può offrire agli operatori del settore un quadro più preciso di rischi e opportunità per i prossimi anni.
Ripresa USA Per Matt Priest di FDRA, il mercato americano può essere visto come il barometro delle tendenze mondiali. Gli USA sono gli importatori più importanti al mondo per quantità. Dopo una riduzione drastica della domanda (arrivata a 0!) a seguito di pandemia e lockdown, adesso i consumatori dispongono di liquidità e mostrano propensione a spendere (e la riuscita campagna vaccinale ne ha elevato il morale). I dati raccontano di un marzo 2021 a +82% rispetto a marzo 2020, e un aprile 2021 a +57% rispetto all'anno scorso. I miliardi di dollari spesi dal governo americano per sostenere l'economia hanno creato uno stimolo artificiale ingenerando la crescita della domanda a fronte di un'offerta debole (carenza a magazzino e difficoltà di approvvigionamento) con il rischio di una forte crescita dei prezzi. I quattro anni di politica conservatrice di Trump hanno portato a un aumento di tariffe e dazi nelle importazioni dalla Cina, ed è stata in parte responsabile della scelta di alcuni brand di spostare parte delle produzioni in Vietnam e Indonesia, già sede di numerose fabbriche americane. Anche le millantate tasse sui servizi digitali/e-commerce sono fonte di incertezza. La nuova politica commerciale dell'amministrazione Biden sarà probabilmente diversa da quella che l'ha preceduta ma non è ancora ben definita (previsti aggiornamenti in proposito dopo gli incontri del G7). Fa eco Gary Raines di FDRA che ha snocciolato qualche dato interessante e sottolineato come la ripresa negli Stati Uniti stia già avvenendo (+6% già quest'anno), mentre il bounce back della Cina, già partito l'anno scorso, ha visto un +8,6% nel 2021. Con i negozi di nuovo aperti e il ritorno a scuola e posto di lavoro, la richiesta di nuovi prodotti è robusta, anche se potrebbe generare problemi l'aumento dell'inflazione. Con il dollaro debole, le materie prime sono aumentate di prezzo: nel settore della calzatura, nello specifico, materie prime fondamentali come pelle e fibre sintetiche presentano prezzi drogati. Gli au-
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largest importer by quantity. After a drastic reduction in demand (down to 0!) following the pandemic and lockdowns, consumers have liquidity and are willing to spend (and the successful vaccination campaign has boosted their morale). Figures show that March 2021 was up +82% compared to March 2020, and April 2021 was up +57% compared to last year. The billions of dollars spent by the US government to prop up the economy have created an artificial stimulus by boosting demand in the face of weak supply (stock shortages and supply difficulties) with the risk of a sharp rise in prices. Trump’s four years of conservative politics have led to increased tariffs and duties on imports from China, and have been partly responsible for some brands choosing to move part of their production to Vietnam and Indonesia, already home to many US factories. The vaunted taxes on digital/e-commerce services are also a source of uncertainty. The new trade policy by the Biden administration is likely to be different from its predecessor, but it is not yet well defined (updates are expected after the G7 meetings). These words were echoed by Gary Raines of FDRA who rattled off some interesting data and pointed out that the recovery in the United States is already happening (+6% already this year), while China’s bounce back, which started last year, saw an 8.6% increase in 2021. With shops open again and people going back to school and work, demand for new products is strong, although rising inflation could cause problems. With the weak dollar, prices of raw materials have risen: in the footwear sector in particular, key raw materials such as leather and synthetic fibres are showing high prices. The increases are also due to the cost of containers (up to $ 15,000, says Matt Priest), higher shipping costs and backlogged orders. Forecasts indicate that this situation will get even worse during 2021. Nonetheless, both Matt Priest and Gary Raines are optimistic about the recovery, although they expect it to be jerky and uneven across international economies. The USA, which historically has been a trendsetter, bodes well with its positive outlook. In addition, the inflationary movement (currently over 2%) is considered transitory, a temporary overshooting.
Customer-Supplier Relationship Edwin Keh of Hong Kong Research Institute of Textiles and Apparel explained how the relationship between the customer and brand has evolved a lot in the last 20 years to the benefit of all. Suppliers are offering more services – even those traditionally filled by other intermediaries – such as packaging, storage, warehousing, etc. Suppliers no longer offer mere labour, but also different kinds
Gary Raines - Chief Economist at FDRA Distributors and Retailers of America
menti sono dovuti anche al costo dei container (arrivati a 15.000 $, chiosa Matt Priest), al rincaro delle spedizione e al backlogging degli ordinativi. Le previsioni indicano che questa situazione peggiorerà ulteriormente nel corso del 2021. Ciononostante, sia Matt Priest che Gary Raines sono ottimisti sulla ripresa, anche se la prevedono a scatti e diversificata rispetto alle varie economie internazionali. Gli USA, che storicamente fanno da trendsetter, fanno be sperare visto che lì l'outlook è positivo. In più, il movimento inflazionistico (più del 2% al momento) è considerato transitorio, un overshooting momentaneo.
Relazione tra cliente e fornitore Edwin Keh della Hong Kong Research Institute of Textiles and Apparel ha spiegato come la relazione tra cliente e brand sia evoluta molto negli ultimi 20 anni arrecando vantaggi per tutti: i fornitori offrono più servizi - anche su ruoli tradizionalmente ricoperti da altri intermediatori - come confezionamento, stoccaggio, magazzino etc. I fornitori non offrono più mera manodopera, ma anche servizi di vario tipo che hanno contribuito a ridurre la filiera. Un dato che ha comportato anche dei lati negativi, come la deflazione. Di stagione in stagione nessun cliente - wholesale e retail - è disposto a pagare di più per i nuovi prodotti, si cercano sconti, e i prezzi devono perlomeno restare uguali. L'obiettivo quindi che ci si può porre è quello della creazione di relazioni più strette col cliente fornendogli più valore aggiunto, allacciando partnership e sinergie. Se l'anno della pandemia ha condotto a un disastroso annullamento dei contratti, a richieste di sconti e modifiche assortite agli ordini, si sono create anche, altrettanto velocemente, partnership convenienti. È importante ora capitalizzarle e consolidare relazioni nuove e storiche tramite l'investimento in nuovi macchinari, nuove competenze, corsi di formazione del personale. Diventare partner a tutti gli effetti dei propri clienti. Ellen Schmidt-Devlin è d'accordo con queste considerazioni: il rapporto di un tempo tra cliente e fornitore si è definitivamente esaurito. Instaurare rapporti di fiducia e collaborazioni strette aiuta a realizzare maggiori margini
of services that have helped to shorten the supply chain. This has also led to downsides, such as deflation. From season to season, no customer – wholesale or retail – is willing to pay more for new products, discounts are sought, and prices must at least remain the same. The goal is therefore to create closer relationships with customers by providing them with more added value, partnerships and synergies. While the year of the pandemic has led to a disastrous cancellation of contracts, with requests for discounts and assorted changes to orders, convenient partnerships were created just as quickly. It is now important to capitalise on these and to consolidate new and historic relationships by investing in new machinery, new skills and staff training. The aim is to become a full partner to customers. Ellen Schmidt-Devlin agrees: the former relationship between customer and supplier has finally come to an end. Establishing relationships of trust and close collaboration help to achieve higher profit margins, which in turn make the supply chain stronger. For Matt Priest and Gary Raines, it’s still too early to tell how the supplier/customer relationship has changed. Last year it became more fluid, with the overlapping of B2C and B2B, re-evaluation of relationships, and strong post-pandemic selection which today is counting survivors. They are certain of one thing: footwear manufacturers who are members of FDRA want to return to visit factories again, to touch products, to travel and visit international fairs.
Lessons from the Pandemic According to Robert Hiley of ECCO Shoes, the pandemic has been a game-changer for sourcing and has exposed some weaknesses. It is important to have a diverse and flexible supply chain, even by country. It has become even more necessary to be able to count on solid partners, with whom to create synergies and trust. In recent years, there have been signs of reshoring, or rather nearshoring, but it is a long and difficult process. For Gary Raines, this can only work for high-end players because the costs are too high. Perhaps it could work for products that require less cheap labour, because Southeast Asian suppliers are too competitive in that range. Michael Gamper of ebp Global also points out that agile sourcing and a good supply chain are crucial for markets. Speed to market is important, so much so that in recent years we have seen a trend towards shorter lead times, direct shipments with different shipping routes and more speed to the final destination. Then there has been the 'buffer' phenomenon, i.e. the use of material
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Edwin Keh - CEO of Hong Kong Research Institute of Textiles and Apparel
di profitto, così da rendere più forte la catena di approvvigionamento. Per Matt Priest e Gary Raines, è troppo presto per capire come è cambiata la relazione fornitore / cliente, l'anno scorso si è fatta più fluida, con sovrapposizione di b2c e b2b, rivalutazione dei rapporti, e forte selezione post pandemia che oggi fa la conta dei sopravvissuti. Di una cosa sono certi: i produttori di calzature associati FDRA desiderano tornare a visitare di nuovo le fabbriche e toccare con mano i prodotti, viaggiare e visitare le fiere internazionali.
Lezioni dalla pandemia Secondo Robert Hiley di ECCO Shoes la pandemia ha cambiato le carte in tavola al sourcing e ha messo in evidenza alcuni lati deboli. Avere una catena di fornitori diversificata e flessibile, anche per Paese, è importante. Si è reso necessario ancora di più poter contare su partner solidi, con cui creare sinergie e fiducia. Ci sono segni di reshoring, o meglio nearshoring, negli ultimi anni, ma è un processo lungo e difficile. Per Gary Raines, questo può funzionare solo per i player di alta gamma a causa dei costi troppo elevati. Forse potrebbe funzionare per prodotti che richiedono meno manodopera a basso costo, poiché in quel campo i fornitori del Sud Est Asiatico sono troppo concorrenziali. Michael Gamper di ebp Global sottolinea, poi, come un sourcing agile e una buona catena di approvvigionamento per i mercati siano fondamentali. Lo speed to market è importante, tanto che negli ultimi anni abbiamo assistito alla tendenza di ridurre i tempi di realizzazione (lead time), a spedizioni dirette con rotte nautiche diverse e più velocità verso la destinazione finale. C'è stato poi il fenomeno 'buffer', ovvero il tamponamento con materiale già a magazzino o avanzato da produzioni passate per rispondere più velocemente alle richieste della clientela e ridurre i tempi di realizzazione. Si sta assistendo a pro-
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already in stock or left over from past productions to respond more quickly to customer demands and reduce lead times. We are seeing increasingly sophisticated planning processes, integrated business processes to identify market changes faster (so-called forecasting) and anticipate customer needs. For Robert Hiley, the increased focus on sustainability in the workplace is also crucial. With travel and relocation interrupted, people have learned to do business differently (zoom meetings, working from home). In general, the use of digital tools showed that travel was sometimes not so necessary. Linked to this is the reduction in the complexity of products. An interesting development that may continue after the pandemic. Last year made it necessary to use profiles and moulds already in house, and to think better about product development. More focus on the optimised use of technologies and less on the continuous development of new products can help to save costs and also be more sustainable in the long run.
Concluding Remarks A prediction for the near future: Robert Hiley identifies rising prices and inflation on leather and materials as problems, with obvious consequences on competition. In addition, there is a veil of uncertainty over the planned consolidations and acquisitions that will take place for major brands, particularly sports and outdoor footwear brands, which still made big gains last year. Despite the difficult year and the challenges ahead, Matt Priest is optimistic, describing the footwear industry as “resilient and necessary.” Gary Raines takes a more cautious approach and believes 2022 will be the real test after this year of stimulus spending by governments. Ellen Schmidt-Devlin closed the meeting with an invitation to hope and collaboration. “By building and working on trust we will all create more value together.”
C H IN A_L EATH ER
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cessi di pianificazione sempre più sofisticati, di business integrato per individuare i cambiamenti del mercato più velocemente (i cosiddetti forecasting) e poter anticipare le esigenze della clientela. Fondamentale per Robert Hiley la maggiore attenzione alla sostenibilità anche nei posti di lavoro. Con il blocco di viaggi e trasferte si è necessariamente imparato a fare business in modo differente (zoom, working from home). In generale, l'uso di strumenti digitali ha evidenziato come gli spostamenti a volte non fossero così necessari. Collegato a questo aspetto, quello della riduzione della complessità dei prodotti. Uno sviluppo interessante che potrà continuare anche dopo la pandemia. L'anno scorso si è reso necessario utilizzare profili e stampi già in casa e pensare meglio il product development. Più attenzione all'utilizzo ottimizzato delle tecnologie e meno al continuo sviluppo di nuovi prodotti può tornare utile per risparmiare sui costi e risultare anche più sostenibili nel lungo periodo.
Mr. Robert Hiley Head of Production Partnerships at Ecco
Riflessioni conclusive Una previsione sul prossimo futuro: Robert Hiley individua come problemi l'aumento dei prezzi e dell'inflazione su pelle e materie, con evidenti conseguenze sulla concorrenza. Inoltre, c'è un velo di incertezza per i previsti consolidamenti e le acquisizioni che porteranno avanti i marchi più importanti, in particolare quelli di calzature sportive e outdoor che l'anno scorso hanno comunque registrato grossi guadagni. Nonostante l'anno difficile e le sfide che ci aspettano, Matt Priest si dice ottimista, definendo "resiliente e necessario" il settore della calzatura. Gary Raines ha un approccio più cauto, il 2022 sarà per lui il vero banco di prova dopo quest'anno di politiche di stimolo a spendere da parte dei governi. Ellen Schmidt - Devlin chiude l'incontro con un invito alla speranza e alla collaborazione: "Costruendo e lavorando sulla fiducia creeremo tutti insieme più valore".
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Michael Gamper - CEO of ebp Global regarding speed to market
L &C
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UN PATTO PER LE COMPETENZE
PACT FOR SKILLS ROUNDTABLE
Lo scorso 17 marzo, la CEC si è unita ad altri rappresentanti dell’industria tessilepelle-abbigliamento (TCLF) in un incontro con i commissari europei con l’obiettivo di discutere del futuro del settore e individuare le strategie più efficaci per la crescita post pandemia, in primis lo sviluppo delle competenze della forza lavoro . Unire le forze per affrontare le sfide future condizionate dall’avvento della pandemia da Covid-19: è questo l’obiettivo che si è posto l’incontro del 17 marzo scorso tra i commissari europei, Nicolas Schmit e Thierry Breton, e i rappre-
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sentati dell’industria tessile, dell'abbigliamento e della pelle (TCLF - Textile, Clothing, Leather, Footwear), cui ha preso parte anche la CEC, la Confederazione Europea della Calzatura. Nell’occasione, il presidente della CEC, Luis
On last 17 March, the European Footwear Confederation (CEC) joined other representatives of the Textile-ClothingLeather and Footwear industry (TCLF) in a meeting with European Commissioners to discuss the industries’ perspective and bestskills strategy to recover from the COVID-19 crisis and increase growth. Joining forces to tackle future challenges conditioned by the advent of the Covid-19 pandemic: this is the goal set by the meeting dated 17 March between the European commissioners, Nicolas Schmit and Thierry Breton, and representatives of the textile, clothing and leather industry (TCLF - Textile, Clothing, Leather, Footwear), in which also CEC, the European Confederation of the Footwear Industry, took part. On the occasion, the president of the CEC, Luis Onofre, reiterated the economic value and growth potential of the footwear sector for many European countries, and the utmost necessity of investing in workers’ skills development to safeguard the industry’s competitiveness. The EU footwear industry, as well as textile, clothing and leather industries, have built their global reputation on their ability to mix tradition with innovation in high added-value distinctive products. But both the heritage and the capacity to innovate are currently at risk and hampered by skills-related challenges. On the one hand, the workforce is ageing and companies could lose precious know-how. Young people are deserting the sectors because of long-lasting misconceptions and prejudices. On the other hand, digitalisation and new technologies are rapidly changing manufacturing processes and business models and the challenge of the near future focuses on the creation of sustainable, as well as performing products. Often, small companies do, however, not always have the resources and time to allocate to workers’ training, in particular during this pandemic-induced crisis. As a response, the European Commission launched the Pact for Skills initiative in September 2020, which aims to support a fair and resilient economic recovery from COVID-19 and deliver on the ambitions of the green and digital transition of different industries.
Onofre, ha ribadito il valore economico e il potenziale di crescita del settore calzaturiero per molti paesi europei, ma anche la necessità di investire nello sviluppo delle competenze dei lavoratori per salvaguardare la competitività del settore. L'industria calzaturiera dell'UE, così come l'industria tessile, dell'abbigliamento e della pelle, ha infatti costruito il proprio know-how e nomea internazionale coniugando tradizione e innovazione, così da creare prodotti distintivi ad alto valore aggiunto. Oggi però questo patrimonio di sapere e competenze rischia di perdersi inesorabilmente, perché la forza lavoro sta invecchiando e i giovani non sono attratti dal settore, a causa di vecchi pregiudizi e scarse conoscenze. Al contempo, la digitalizzazione e le nuove tecnologie stanno cambiando rapidamente i processi di produzione e i modelli di business e la sfida del prossimo futuro va verso la creazione di prodotti sostenibili, oltre che performanti. Tuttavia, non sempre le aziende, spesso di piccole dimensioni, hanno le risorse e il tempo da destinare alla formazione della forza lavoro, una situazione che la pandemia ha certamente aggravato. Da qui la necessità di unire le forze in campo con il lancio, da parte della Commissione Europea, del Pact for Skills nel settembre 2020, che mira
a sostenere una ripresa economica post pandemica equa e resiliente e a realizzare una transizione verde e digitale nell’ambito di diversi settori. In particolare, sono quattro i principi fondamentali del Patto per le competenze: (1) Promuovere una cultura dell'apprendimento permanente per tutti, (2) Costruire forti partnership, (3) monitorare l'offerta/la domanda di competenze e fare una previsione del fabbisogno di competenze future e (4) lavorare per la parità di genere e le pari opportunità. Nell'ambito del Patto per le competenze TCLF, il presidente della CEC Luis Onofre ha proposto tre principali vie d'azione: (1) rafforzare la cooperazione tra il mondo del lavoro e il settore educativo per colmare il divario tra domanda e offerta di competenze, (2) sollecitare i governi regionali/nazionali europei a sostenere finanziariamente le aziende nelle loro attività di riqualificazione e modernizzare i sistemi di istruzione e formazione (IFP), sia in termini di strutture che di attrezzature, rendendo al contempo il loro quadro normativo più agile e rispondente alle esigenze delle aziende e (3) impegnarsi per aumentare l'attrattiva delle industria del tessile-pelle-abbigliamento mettendo in risalto i numerosi percorsi di carriera e le opportunità di crescita per le giovani generazioni.
Four main principles are at the core of the Pact for Skills: (1) Promoting a culture of lifelong learning for all, (2) Building strong partnerships, (3) Monitoring skills supply/demand and anticipating skills needs and (4) working against discrimination and for gender equality and equal opportunities. Under the TCLF Pact for Skills, CEC’s President Luis Onofre has proposed three main avenues of action: (1) Strengthen the cooperation between the world of work and the work of education to bridge the gap between skills’ supply and demand, (2) Prompt European regional/ national governments to financially support TCLF companies in their up-and reskilling activities and modernise Vocational Education and Training (VET) systems, both in terms of facilities and equipment, and make their regulatory framework more agile and responsive to companies’ needs, and (3) deploy efforts to increase the attractiveness of the TCLF industries by showcasing the many career paths and opportunities it offers young people and others interested in a career change.
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WHAT’S NEXT
Leather Naturally
LEATHER NATURALLY, SCOPRIRE E CAPIRE LA PELLE
LEATHER NATURALLY, DISCOVERING AND UNDERSTANDING LEATHER Le iniziative dell’associazione che ha fatto della difesa, promozione e diffusione della pelle la sua principale missione.
Riceviamo ogni giorno tonnellate di informazioni che risultano difficili da elaborare, verificare e selezionare. Siamo sempre più interessati a conoscere come, dove e con quali materiali vengono prodotti i beni di consumo che utilizziamo quotidianamente, ma non è semplice né facile orientarsi nel dedalo di disinformazione, etichette, certificazioni e story telling promosso da marchi e media. Fortunatamente per il materiale pelle, Leather Naturally (leathernaturally.org) ha deciso di impegnarsi per fare chiarezza, per promuovere una cultura corretta rispetto questo materiale storico che si accompagna all’uomo fin dalle sue origini. Intrinsecamente legata alla nostra storia di esseri umani - ma ormai conciata e rifinita con processi e tecnologie all’avanguardia - la pelle risulta in perfetta sintonia con le esigenze dell’uomo contemporaneo: è estremamente sostenibile, in quanto sottoprodotto di un'altra industria (quella alimentare), è estremamente resistente e rende i prodotti moda duraturi e riparabili. Ed è proprio per diffondere que-
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sta consapevolezza che è nata Leather Naturally, un’associazione no-profit di attori dell'industria della pelle, la cui missione è educare i consumatori a conoscere meglio questo materiale e le sue caratteristiche. Lavora nella promozione della pelle sostenibile prodotta a livello globale e cerca di ispirare e informare
The initiatives of the association that has made the defence, promotion and dissemination of leather its mission.
Every day we receive tons of information that is difficult to process, verify and select. We are increasingly interested in knowing how, where and with what materials the consumer goods we use every day are produced, but it is neither simple nor easy to find our way through the maze of misinformation, labels, certifications and story-telling promoted by brands and the media. Fortunately for leather, Leather Naturally (leathernaturally.org) has committed itself to clarifying the issue and to promoting a correct culture of this historical material that has accompanied mankind since its origins. Intrinsically linked to our history as human beings – but now tanned and finished with cutting-edge processes and technologies – leather is perfectly in tune with the needs of contemporary man: it is extremely sustainable, as it is a by-product of another industry (the food industry), it is extremely resistant and makes fashion products long-lasting and repairable. Leather Naturally was created precisely to spread this awareness. A non-profit association of leather company and professionals, whose mission is to educate consumers to learn more about this material and its characteristics. It works to promote sustainable leather produced globally and seeks to inspire and inform design-
designer, creatori e consumatori sulla sua bellezza, qualità e versatilità. Come dichiarato da Kim Sena, membro del consiglio di amministrazione di Leather Naturally, "Essere in grado di catalogare, organizzare e fornire informazioni a tutto il settore è una responsabilità enorme. Il nostro obiettivo è quello di rendere LN un punto di riferimento sempre più ricco per chiunque voglia ricercare o saperne di più sulla pelle". METCHA, per esempio, è un canale facile da seguire su Instagram. Racconta le storie più curiose legate al mondo della pelle nel design, arte, mobilità, sostenibilità, moda e stili di vita. Precisa Kim Sena: "Ci siamo concentrati sulla generazione e la diffusione di contenuti edu-
cativi come servizio gratuito per marchi e produttori. Ci siamo anche avvicinati a molte più fiere ed eventi rivolti ai produttori, ai marchi e ai consumatori per essere in grado di fornire quante più informazioni possibili sulla pelle a tutti i suoi stakeholder". Ma perché è importante sostenere LN? "Oltre a essere un hub per la pelle in quanto materiale, e per la sua industria, è anche un archivio costantemente aggiornato di tutti i contenuti tecnici e informativi più rilevanti che riguardano la pelle stessa. All'interno dei documenti e dei forum di LN, si possono trovare le informazioni più aggiornate legate ad argomenti di attualità legati alla pelle, oltre che spunti su come guardare al futuro".
ers, creators and consumers about its beauty, quality and versatility. As stated by Kim Sena, board member of Leather Naturally, “being able to catalogue, organise and provide information to the entire industry is a huge responsibility. Our goal is to make LN an even richer reference point for anyone who wants to research or learn more about leather.” METCHA, for example, is an easy-to-follow channel on Instagram. It tells interesting stories related to the world of leather design, art, mobility, sustainability, fashion and lifestyles. Kim Sena explains: “We have focused on generating and disseminating educational content as a free service for brands and manufacturers. We have also participated in many trade shows and events aimed at manufacturers, brands and consumers in order to provide as much information about leather as possible to all stakeholders.” But why it is important to support LN? “In addition to being a hub for leather as a material, and for its industry, it is also a constantly updated repository of all the most relevant technical and informative content concerning leather itself. Inside the LN documents and forums, you can find the most up-to-date information relating to current leather-related topics, as well as insights on the future.”
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WHAT’S NEXT
Lineapelle Trends SS22
L’ESTATE 2022 PER LINEAPELLE
“FIX THE FUTURE”
“FIX THE FUTURE”: SUMMER 2022FOR LINEAPELLE
Per la stagione SS22, il messaggio creativo di Lineapelle si traduce in un invito a prendersi cura di se stessi e del pianeta, accogliendo un cambiamento che ruoterà attorno a una palette ispirazionale con doppio riferimento cromatico
For the SS22 season, Lineapelle’s creative message is an invitation to take care of ourselves and the planet, welcoming a change that will revolve around two inspirational colours
‘Fix the Future’ è il motto sotto cui Lineapelle ha raccolto le sue suggestioni creative e stilistiche per l’estate 2022, un invito a rimettere il più possibile in ordine il nostro futuro. Come spiega Antonella Bertagnin, coordinatrice del Comitato Moda Lineapelle, si tratta di essere consapevoli che ci troviamo davanti a un nuovo scenario nel quale si intrecciano due prospettive la cui “simbiosi sta diventando l’ispirazione per un domani diverso”. Ecco, allora, che “il verde identifica una società green, circolare, basata sulla condivisione. Ma è, anche, la bandiera di un cambiamento epocale che guarda alla sostenibilità – continua Bertagnin - Verde diventa sinonimo di apertura ed attenzione verso l’altro, dove l’altro non è solo l’essere umano, ma la sua partecipazione all’abitare il pianeta”. Poi, c’è il blu. In altre parole, “innovazione, il blu è il colore di una società matura, dell’informazione digitale e open source. Blu è un mondo phygital nel quale il contesto digitale non è solo un modo di comunicare”. “La sintesi di queste attività favorisce un modo di vivere insieme centrato sulla qualità delle relazioni e dei processi, anziché sul consumo e sulle cose”. La sintesi di queste attività favorisce un modo di vivere insieme
‘Fix the Future’ is the claim under which Lineapelle has collected its creative and stylistic suggestions for summer 2022, an invitation to put our future in order as much as possible. As Antonella Bertagnin, coordinator of the Lineapelle Fashion Committee explains, it is a matter of being aware that we are facing a new scenario in which two perspectives intertwine, whose “symbiosis is becoming the inspiration for a different tomorrow”. In this context “green identifies an eco-friendly, circular society based on sharing. But it is also the signal of an epoch-making change looking to sustainability,” continues Bertagnin. “Green becomes synonymous with openness and attention to the other, where the other is not only the human being, but also his participation in inhabiting the planet.” Then there is blue, or in other words, “innovation, as blue is the colour of a mature society, of digital services and open source information. Blue is a phygital world where the digital environment is not only a way of communicating.” “The synthesis of these activities fosters a way of living together centred on the quality of relationships and of processes, instead
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centrato sulla qualità delle relazioni e dei processi, anziché sul consumo e sulle cose. Sono dimensioni che convivono, diventano una cosa sola con il sapore di futuro. La scelta di Lineapelle di segnalare il verde e il blu come riferimenti cromatici per l’estate 2022 non rappresenta una vera e propria indicazione di sviluppo per il prodotto, ma porta con sé una suggestione più ampia. In altre parole, questa scelta – racconta Bertagnin – è ispirata al testo ‘Il Verde e il Blu – Idee Ingenue per Migliorare la Politica’ scritto dal filosofo Luciano Floridi. Nel libro, i due colori sono “i punti cardine dei cambiamenti del XXI secolo. Sono meta-colori che diventano concetti, sprazzi della società contemporanea da abitare fisicamente e culturalmente. Rappresentano un’idea ingenua, ma in senso positivo. Infatti, la parola ‘ingenua’ porta con sé anche il significato di semplice, libero, nativo”. La simbiosi di queste due nuove direzioni diventa l’ispirazione per un domani diverso. Un futuro da curare basandosi “sulla qualità delle relazioni e dei processi, anziché sui consumi e sulle cose. Queste dimensioni convivono, si intersecano e diventano uno strumento essenziale per la vita”.
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of on consumption and on things. These are dimensions that co-exist, becoming one with the flavour of the future. Lineapelle’s choice of green and blue as colour references for summer 2022 does not represent a real indication of product development, but carries with it a broader suggestion. In other words, “this choice - says Bertagnin - has been inspired by the book ‘The Green and the Blue: Naïve Ideas to Improve Politics” written by the philosopher Luciano Floridi. In the book, the two colours are “the cornerstones of change in the 21st century. They are meta-colours that become concepts, flashes of contemporary society to be inhabited physically and culturally. They represent a naïve idea, but in a positive sense. In fact, the word ‘naïve’ also carries with it the meaning of simple, free, native.” The symbiosis of these two new directions becomes the inspiration for a different tomorrow. A future to be cared for based on “the quality of relationships and processes, rather than consumption and things. These dimensions co-exist, intersect and become an essential tool for life”.
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Lineapelle Trends SS22
Step 1: Re-define the Basics 01
Al centro, la naturalità di trame non perfette e la personalizzazione estrema, anche grazie a morbidi e avvolgenti effetti gonfi. I materiali soffici danno piacere al tatto, tramite grane macro e micro, finiture cremose per le tinte unite, effetti grafici per le stampe. Per quanto riguarda i pellami esotici, si nota la presenza di grana di piccole dimensioni, anche smerigliata. Il nuovo minimalismo si esprime anche in nappe dalla mano croccante, stropicciature, tinte vegetali. Sì a zip, borchie e catene di grandezze importanti ma in materiali ultra leggeri.
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At the heart of it all is the naturalness of imperfect textures and extreme customisation, also thanks to soft and enveloping puffy effects. Soft materials that are pleasant to the touch, through macro and micro grains, creamy finishes for solid colours, graphic effects for prints. As for exotic leather, there is a noticeable presence of small grains, even buffed. The new minimalism is also expressed in crusty nappa leather, crushed, vegetable dyes. Lots of large accessories like zips, studs and chains, but in ultra-light materials.
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GIUSEPPE BARONE & FIGLI SCHMID ITALINDACO FONTANELLA AMBASSADOR CONCERIA GRUPPO MASTROTTO REALI F.LLI & C. MARRTUCCI TERESA AF DI ALBARELLO FERDINANDO INTL.
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Step 2: Re-Normal Tessili e pelli diventano a prova di smart working. Superfici gonfie e a effetto 3D, abbondano accoppiature, micro fori e punzonature. I materiali sono sensibili al tatto, scamosciati scriventi, effetti talcati, nabuk carteggiato. Tra i tessili, in primo piano lino, canapa e soprattutto denim, principalmente delavé ma in generale in tutte le gradazioni. Non mancano richiami a lavorazioni come tie&dye, batik, nuvolature, spugnature, ton sur ton, in un’evoluzione fantasiosa del camouflage. La pelle assume un effetto used e presenta tamponature e asportazioni. Textiles and leather become smart working-proof. Puffy surfaces with 3D effects, with an abundance of couplings, micro-holes and punching. The materials are sensitive to the touch, with writing-effect suede, talc effects and sanded nubuck. Textiles feature linen, hemp and above all denim, mainly delavé but generally in all shades. There is no shortage of references to processes such as tie and dye, batik, clouding effect, sponging, ton-sur-ton, in an imaginative evolution of camouflage. The leather takes on a used effect and features buffing and removals.
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Step 3: Re-think the Decor Una tendenza forte è quella dei metallizzati, con nuove iridescenze e effetti cangianti, nonchè laminature eseguite con plotter. La possibilità di ottenere effetti inediti in un processo di stampa a caldo è punto d’incontro fra creatività, tecnica e innovazione. L’imperfezione del fatto a mano si combina così alla produzione industriale in un’unione euforica e ricca di spunti interessanti, sia per le pelli che per gli accessori. Tecnologie all’avanguardia permettono di realizzare proposte di carattere, sempre nuove e personalizzate. A strong trend is metallic, with new iridescent and shimmering effects, as well as plotter laminations. The possibility of achieving unprecedented effects in a hot stamping process is where creativity, technique and innovation meet. The imperfection of the handmade is thus combined with industrial production in an euphoric union full of interesting ideas, both for leather and accessories. Cutting-edge technologies make it possible to create articles with character, always new and customised.
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Step 4: Re-Write the Future Il mondo digitale/phygital ispira la moda. La tecnologia ci regala nuovi materiali ibridi, ideali per la performance come lavorazioni siliconate e membrane idrorepellenti prive di PFC. Anche gli accessori e le minuterie diventano perfette per l’outdoor con l’utilizzo di materiali compositi o di mix come metacrilato misto a metallo. La nuova frontiera della scienza dei materiali consente di ottenere prodotti e materiali biologici a partire da materie prime molto particolari, come molecole, cellule o matrici extracellulari e va ben al di là dei materiali che conosciamo da sempre, derivati da animali o vegetali come le fibre tessili naturali, il cuoio e le pelli, il legno o la carta.
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The digital/phygital world inspires fashion. Technology gives us new hybrid high-performance materials such as siliconized processing and PFC-free water-repellent membranes. Even accessories and small parts become perfect for the outdoors with the use of composite materials or mixes such as methacrylate mixed with metal. The new frontier of the science of materials enables biological products and materials to be obtained from very specific raw materials such as molecules, cells or extracellular matrices, and goes far beyond the materials we have always known, derived from animals or plants such as natural textile fibres, leather and hides, wood or paper.
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WHAT’S NEXT
Augmented Reality
REALTÀ AUMENTATA E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UNA RIVOLUZIONE PER IL MANIFATTURIERO AUGMENTED REALITY AND ARTIFICIAL INTELLIGENCE: A REVOLUTION FOR THE MANUFACTURING SECTOR
Alberto Battistutti, Marketing & Communications Specialist di OverIT
Maggiore efficienza nella produzione, riduzione dei costi di trasferta, maggiori competenze del personale on site guidato da tecnici in remoto, maggiore sicurezza dei dipendenti. Molteplici i vantaggi di queste tecnologie applicate alla produzione industriale
Higher production efficiency, reduction of travel costs, greater skills of on-site personnel guided by remote technicians, major employee safety. The advantages of these technologies applied to industrial production are manifold
OverIT è un’azienda italiana specializzata nel Field Service Management che, grazie a prodotti all’avanguardia, garantisce ai propri clienti un aumento della produttività, dell’efficienza e della sicurezza. Il know-how maturato in oltre 20 anni di esperienza concreta e operativa le ha permesso di trasformare i processi di centinaia di aziende, lanciando una nuova era del Field Service Management, caratterizzata dalla consuntivazione delle attività completamente a mani libere. Ne parla Alberto Battistutti, Marketing & Communications Specialist di OverIT. La rapida diffusione della tecnologia di supporto e la riduzione del costo dei dispositivi wearable (così com’è già avvenuto per quelli portatili), stanno contribuendo a una sempre maggiore diffusione delle soluzioni basate sull’Augmented Reality le quali, integrate da componenti di Artificial Intelligence, sono ormai destinate a rivelarsi indispensabili per tutte le aziende operanti nell’ambito dell’Industrial Manufacturing (e non solo).
OverIT is an Italian company specialising in Field Service Management which, thanks to cutting-edge products, guarantees its customers an increase in productivity, efficiency and safety. The know-how gained in over 20 years of concrete and operational experience has allowed it to transform the processes of hundreds of companies, launching a new era of Field Service Management, completing activities completely hands-free. Alberto Battistutti, OverIT Marketing & Communications Specialist, talks about it. The rapid spread of support technology and the reduction in the cost of wearable devices (as has already happened for portable ones), are contributing to an ever greater diffusion of solutions based on Augmented Reality which, integrated by Artificial Intelligence components, are likely to prove indispensable for all companies operating in the field of Industrial Manufacturing (and not only).
Realtà Aumentata e suoi derivati. Cosa sono? L’Augmented Reality può essere pensata come un’estensione
Augmented Reality and its derivatives. What are they? Augmented Reality can be thought of as an extension of the user
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dell’ambiente dell’utente, che si arricchisce in tempo reale con modelli e informazioni digitali sovrapposti, come testi, grafica e contenuti multimediali. L’obiettivo di questa tecnologia è quello di migliorare il mondo fisico con informazioni contestuali, significative e pertinenti. La sua antitesi è rappresentata dalla Virtual Reality, ovvero una tecnologia che cambia radicalmente il modo in cui viene percepito il mondo, poiché immerge le persone in un ambiente totalmente artificiale, immaginato e generato dal computer. Gli elementi vengono separati dalla realtà e trasformati in virtuali, mantenendo la possibilità di interagire con oggetti e luoghi percepiti con i cinque sensi. Tra le due si colloca la Mixed Reality, che integra modelli digitali nel mondo fisico, consentendo agli utilizzatori di interagire con essi e, al contempo, di rimanere consapevoli dell’ambiente reale circostante. Le principali differenze tra queste tre tecnologie si concretizzano nei dispositivi utilizzati e, di conseguenza, nel tipo di funzionalità messe a disposizione e dell’ambito in cui tali funzionalità possono essere calate.
s environment, which is enriched in real time with superimposed digital models and information, such as text, graphics and multimedia content. The goal of this technology is to improve the physical world with contextual, meaningful and relevant information. Its antithesis is represented by Virtual Reality, which is a technology that radically changes the way the world is perceived, as it immerses people in a totally artificial environment, imagined and generated by the computer. The elements are separated from reality and transformed into virtual ones, maintaining the possibility of interacting with objects and places perceived through the five senses. Between the two lies Mixed Reality, which integrates digital models into the physical world, allowing users to interact with them and, at the same time, to remain aware of the real surrounding environment. The main differences between these three technologies are reflected in the devices used and, consequently, in the type of functionality made available and the area where these functions can be reduced.
La Realtà Aumentata nel contesto Industria 4.0 Molto spesso, i tecnici sul campo si trovano a far fronte a situazioni in cui devono confrontarsi con un problema sconosciuto e questo scenario costringe l’azienda per cui lavorano a inviare sul luogo un collega più esperto. Una procedura di questo tipo risulta, però, dispendiosa in termini di tempo e costi e pertanto inefficiente. Allo stesso modo, gli stessi interventi di manutenzione e riparazione rappresentano una delle criticità più rilevanti per le aziende. È qui che entra in gioco questa tecnologia, che aiuta a eseguire attività manutentive, collaborazione virtuale, formazione e presentazione di macchinari a distanza. La Realtà Aumentata, infatti, è in grado di compensare il gap di competenze e ridurre gli errori del personale, garantire una condivisione rapida ed efficace del know-how, aumentare la percentuale di risoluzioni al primo tentativo e fornire diagnosi più accurate. Inoltre, sfruttando l’integrazione con l’Intelligenza Artificiale, l’utente ha a disposizione tutti gli strumenti necessari per “catturare” automaticamente l’esperienza che sta vivendo, la quale viene poi elaborata da potenti algoritmi e distribuita all’interno dell’organizzazione. Tagging di asset tecnologici, indicizzazione di foto e video, traduzione in tempo reale, creazione di workflow operativi, sono solo
Augmented Reality in Industry 4.0 Very often, field technicians have to cope with situations where the problem is unknown and this scenario forces the company they work for to send a more experienced colleague to the site. A procedure of this type is, however, costly in terms of time and therefore inefficient. Likewise, the same maintenance and repair interventions represent one of the most significant critical issues for companies. This is where this technology comes into play, helping to perform maintenance activities, virtual collaborations, remote presentations and training of machinery. Augmented Reality is in fact able to compensate for the skills gap and reduce staff errors, ensure rapid and effective know-how sharing, increase the percentage of first-time resolutions and provide more accurate diagnoses. Furthermore, by exploiting the integration with Artificial Intelligence, the user has all the necessary tools at his disposal to automatically capture the experience he is living, which is then processed by powerful algorithms and distributed within the organisation. Technological asset tagging, photo and video indexing, real time translation, creation of operational workflows, are just some of the possibilities offered by the integration of Augmented Reality and
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Augmented Reality
alcune delle possibilità offerte dall’integrazione di Realtà Aumentata e Intelligenza Artificiale, che contribuiscono a creare una base di conoscenza condivisa e riutilizzabile, il tutto in maniera completamente automatica. Ciò fa in modo che, ad ogni intervento tecnico, l’applicazione “suggerisca” all’utilizzatore, in maniera autonoma e proattiva, le possibili soluzioni derivanti dall’apprendimento di precedenti attività. Con l’avanzamento tecnologico è aumentata anche la complessità dei macchinari e, di conseguenza, le operazioni di supporto richiedono l’intervento di risorse sempre più specializzate. I manutentori esperti, però, sono merce rara e spesso sono costretti a spostarsi da un capo all’altro del mondo per rispondere alle richieste d’intervento più complesse, prolungando così i tempi di fermo macchina e aumentando i costi per le imprese. È in questo filone che subentra la formazione delle risorse a distanza su nuovi processi o attività complesse. Tali funzioni sono particolarmente utili in caso di situazioni troppo complicate o costose da ricreare nella realtà. Le informazioni a disposizione possono essere integrate anche con quelle provenienti da dispositivi connessi IoT (che consentono agli utenti di visualizzare i dati più appropriati per valutare in diretta il corretto funzionamento di un asset), o usate in combinazione con il BIM (Building Information Modeling) per valutare preventivamente l’impatto dell’installazione di un impianto ancora prima della sua realizzazione. Inoltre, il digital twin di un asset può essere manipolato in tempo reale e corredato di ulteriori informazioni, “ancorando” delle annotazioni condivise da utenti remoti con le competenze necessarie per supportare l’esecuzione delle attività in campo. Queste funzionalità estendendo le competenze e permettono di completare operazioni di manutenzione e assistenza in modo più rapido ed efficiente. Non bisogna, infine, tralasciare come l’attuale situazione di emergenza globale e le relative restrizioni che ne sono derivate, abbiano rappresentato un perfetto trampolino di lancio per tutti i filoni legati alla collaborazione remota e alla dimostrazione di macchinari e relative funzionalità a distanza. Questi due particolari utilizzi della tecnologia consentono di minimizzare gli spostamenti del personale, sia
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Artificial Intelligence, which contribute to creating a shared and reusable knowledge base, everything in a completely automatic way. This ensures that, with each technical intervention, the application suggests to the user, autonomously and proactively, the possible solutions deriving from the learning of previous activities. With technological advancement, also the complexity of machinery has increased and, consequently, support operations require the intervention of increasingly specialised resources. Expert maintenance technicians, however, are in short supply and often forced to move from one end of the world to the other to respond to the most complex intervention requests, thus prolonging machinery downtime and increasing costs for companies. It this context the training of remote resources on new processes or complex activities takes over. These functions are particularly useful in case of situations that are too complicated or expensive to recreate in reality. The available information can also be integrated with that of IoT connected devices (which allow users to view the most appropriate data to directly evaluate the correct functioning of an asset), or used in combination with BIM (Building Information Modeling) to evaluate the impact of installing a system in advance, even before its construction. In addition, the digital twin of an asset can be manipulated in real time and accompanied by additional information, anchoring annotations shared by remote users with the necessary skills to support the execution of activities in the field. These capabilities extend skills and allow you to complete maintenance and service tasks more quickly and efficiently. Finally, we should not forget how the current global emergency situation and the related restrictions that have resulted from it have represented a perfect springboard for all areas related to remote collaboration and the demonstration of machinery and related remote functions. These two particular uses of technology make it possible to minimise personnel movement, both in the case of operational activities and for those more related to training, bringing digital information wherever the business requires
nel caso di attività operative, sia per quelle più formative, portando l’informazione digitale ovunque il business lo richieda, garantendo totale sicurezza per la salute del personale operativo e con risultati anche superiori a quelli ottenibili con le modalità tradizionali.
it, guaranteeing total safety for the health of operating personnel and with results that are even higher compared to those obtainable with traditional methods.
I vantaggi di Realtà Aumentata e Intelligenza Artificiale quando applicate al mondo della Manifattura Industriale. RA e IA offrono molteplici opportunità di sviluppo alle aziende produttive e al settore della Manifattura Industriale, per via della natura intrinseca delle attività che gli operatori in campo si trovano a dover fronteggiare quotidianamente, è tra quelli che stanno guidando la transizione verso il “new normal”. L’applicazione di queste tecnologie, però, può essere estesa a processi aziendali di ogni tipo, dalle vendite e attività di marketing al Field Service, al supporto tecnico, alla formazione e apprendimento, fino ad arrivare alla produzione. È ormai comprovato che RA e IA sono in grado di offrire un valore aggiunto alle imprese industriali che scelgono di adottarle, sia in termini di riduzione dei tempi di esecuzione dei lavori, sia per la migliore sicurezza che garantiscono alla forza lavoro. Nello specifico: • Le risorse operative sono più efficienti grazie all’operatività vocale a mani libere e al supporto remoto in tempo reale. • Competenze specialistiche ed esperienze vengono trasferite all’intera organizzazione per un utilizzo condiviso e proattivo. • La formazione del personale inesperto è più rapida e semplice, grazie all’apprendimento collaborativo. • Produttività, sicurezza e servizio al cliente raggiungono nuovi standard.
The advantages of Augmented Reality and Artificial Intelligence when applied to the world of Industrial Manufacturing AR and AI offer multiple development opportunities to manufacturing companies and the Industrial Manufacturing sector, due to the intrinsic nature of the activities that the operators in the field have to face on a daily basis, and are among those who are leading the transition towards the new normal . The application of these technologies can, however, be extended to business processes of all kinds, from sales and marketing activities to Field Service, technical support, training and learning, up to production. It is now proven that AR and AI are able to offer added value to industrial companies that choose to adopt them, both in terms of reducing work execution times and for the better safety they guarantee to the workforce. In particular: • Operational resources are more efficient thanks to hands-free voice operation and real-time remote support. • Specialised skills and experiences are transferred to the entire organisation for shared and proactive use. • The training of inexperienced staff is faster and easier, thanks to collaborative learning. • Productivity, safety and customer service reach new standards.
La combinazione di RA e IA è in grado di “estendere” l’operatività delle risorse, fornendo loro supporto durante attività di manutenzione su linee produttive mediante procedure guidate, consentendo l’accesso automatico a ogni tipo di informazione sugli asset di un impianto e, non ultimo, abilitando la connessione con altre risorse, per ricevere o fornire assistenza in tempo reale, garantendo quindi un continuo trasferimento della conoscenza aziendale.
The combination of AR and AI is able to extend resource operations, providing them with support during maintenance activities on production lines through guided procedures, allowing automatic access to any type of information on the assets of a plant and, last but not least, enabling the connection with other resources, to provide or receive real time assistance, thus ensuring a constant corporate knowledge transfer.
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E-COMMERCE ITALIANO: UN BALZO DI 10 ANNI IN 8 MESI ITALIAN E-COMMERCE TAKES A 10 YEARS LEAP IN 8 MONTHS
L'e-commerce B2C cresce per un valore di 32,4 miliardi di euro nel 2020: boom per le vendite di prodotto al +45% con un incremento di 8 miliardi di euro. Il Forum di Netcomm presenta i nuovi trend di sviluppo del commercio digitale in Italia 158 | FOTO SHOE 30
B2C e-commerce grows for a value of 32.4 billion euro in 2020: product sales increase by +45% with a boom of 8 billion euro. The Netcomm Forum presents the new development trends of digital commerce in Italy
E-commerce italiano nel 2020 Italian e-commerce in 2020
+14% Roberto Liscia prediente di Netcomm Roberto Liscia chairman of Netcomm
Il mercato e-commerce italiano nel 2020 batte le stime di crescita registrando +14% a 32,4 miliardi di euro, trainato dalla crescita dei prodotti al +45%, mentre i servizi, a causa dell'andamento molto negativo del turismo per le limitazioni dovute alla pandemia, crollano del -52% a -6,5 miliardi di euro. La vendita on line di prodotti è lievitata di +8 miliardi di euro, soprattutto grazie a Informatica ed Elettronica (+1,9 miliardi di euro), Food&Grocery (+1,3 miliardi), Arredamento/Home Living (+1,1%) e Fashion (+0,9 miliardi). La penetrazione dell'online sul totale degli acquisti retail, complice il crollo dei consumi offline a causa delle restrizioni al commercio fisico dovute alla pandemia, balza dal 7% del 2019 al 9% del 2020. Sono i dati emersi dal XVI Netcomm Forum “Faster than now” del 12-13 maggio scorsi, che ha fotografato il cambiamento in atto nello scenario con il contributo di 200 relatori internazionali che si sono confrontati su tematiche come in il nuovo consumatore emerso dalla pandemia, l'accelerazione di cambiamenti tra il canale fisico e quello digitale, e come questi si sono trasferiti sulle aziende. “In otto mesi abbiamo compiuto un balzo in avanti di dieci anni. – ha dichiarato Roberto Liscia, presidente di Netcomm, in apertura dei lavori – Secondo la ricerca che abbiamo condotto assieme a The European House - Ambrosetti le imprese della rete di valore del digital retail in Italia hanno generato un fatturato complessivo di 58,6 miliardi di euro nel 2020 piazzandosi al 3°posto tra le attività economiche italiane. Ben 680mila aziende imprese partecipano a questa rete di valore in Italia, il 34% delle imprese di capitali. Siamo tra l'altro tra i primi dieci settori per incremento di fatturato per addetto tra il 2015 e il 2019, quindi un settore molto importante non solo per la crescita del Pil ma anche per l'occupazione”. E si prevede che l'e-commerce continuerà ad essere motore della crescita anche nel 2021, con un ulteriore +19% per arrivare a 39 miliardi di euro, con prodotti con una crescita più contenuta rispetto al 2020 (+18%), mentre i servizi torneranno a crescere del +22%, complice l'attesa ripresa del turismo. Accanto alle luci, ci sono però le ombre: nonostante il boom del 2020, l'Italia ha ancora il valore medio di acquisti pro-capite molto basso rispetto agli altri mercati, di appena 619 dollari l'anno. Ed è terz'ultima come indice di competenze digitali del DESI (Digital Economy and Society Index della Commissione Europea). Inoltre, l'indice
32,4 miliardi di Euro billion of Euro
The Italian e-commerce market in 2020 beats growth estimates by registering +14% which rise to 32.4 billion euro, driven by +45% in the growth of products, while services, due to the very negative trend in tourism for the the restrictions caused by the pandemic, fall by -52% to -6.5 billion euro. Sales of online products increased by +8 billion euro, mainly thanks to IT and Electronics (+1.9 billion euro), Food & Grocery (+1.3 billion), Furniture/Home Living (+1.1%) and Fashion (+0.9 billion). The online penetration of total retail purchases, thanks to the collapse of offline consumption due to the restrictions on physical trade caused by the pandemic, jumps from 7% in 2019 to 9% in 2020. These data emerged from the XVI Netcomm Forum “Faster than now” of last 12-13 May, which photographed the change taking place in the scenario with the contribution of 200 international speakers who discussed themes such as the new consumer emerged from the pandemic, the acceleration of changes between physical and digital channels, and how these have been transferred to companies. “In eight months we have taken a 10 years leap forward - said Roberto Liscia, president of Netcomm, at the opening of the proceedings - According to the research we conducted together with The European House - Ambrosetti, in 2020 the companies of the digital retail value network in Italy generated a total turnover of 58.6 billion euro ranking in 3rd place among Italian economic activities. As many as 680 thousand companies and businesses participate in this value network in Italy, that is 34% of capital firms. We are also among the top ten sectors for turnover increase per employee between 2015 and 2019. It is therefore a very important sector not just for the GDP growth but also for employment”. And it is expected that e-commerce will continue to be the growth engine also in 2021, with a further +19% to reach 39 billion euro, with products that have a more contained growth compared to 2020 (+18%), while there will be again a +22% growth in services, thanks to the expected recovery in tourism. Not just lights, but however also shadows: despite the 2020 boom, Italy still has a very low average value of just $ 619 a year in per capita purchases, compared to other markets. And it is third last in the DESI’s digital skills index (Digital Economy and Society Index of
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di competitività del Sistema Paese Italia è ancora al 61%, appena sufficiente rispetto al 100% degli USA. “Occorre quindi un cambio di paradigma per sostenere l'evoluzione digitale delle imprese e contribuire con la rete di valore del digital retail alla crescita del sistema economico italiano, ragionare con una visione di Connected Economy che aggreghi e sappia creare sinergie per cittadini, consumatori, imprese e Pubblica Amministrazione. – ammonisce Roberto Liscia – E' necessario sviluppare un programma concreto di transizione digitale che supporti le imprese in un processo definitivo e irreversibile, connettendo sistematicamente i distretti, le filiere industriali, gli organi pubblici e le imprese, affinché possano offrire ai cittadini e ai consumatori benefici e servizi in linea con i nuovi stili di vita e supportare le imprese ad essere sempre più sostenibili e competitive”. Ma come sono cambiati i comportamenti di acquisto nel 2020? “C'è stato un ampliamento del mix: il 40% dei consumatori ha comperato nuove tipologie di prodotti e servizi. - spiega RobertoLiscia – Si è verificato uno shock nella loyalty e il 60% degli europei ha comperato su nuovi e-shop. Si è rafforzato l'uso dei touchpoint digitali all'interno dei percorsi di acquisto (digital wallet e recensioni online sono i più rilevanti), il digital first passa dal 2% del 2020 al 12,9% del 2021. Inoltre, i comportamenti di consumo digitale si sono radicati: oltre il 75% degli e-shopper manterrà infatti gli atteggiamenti sperimentati”. Nello scenario emerso dal Forum, le logiche di marketing, la logistica, i sistemi di pagamento e l'impatto dei big data si impongono come fattori chiave per la competitività delle aziende sistema. Sul versante del marketing, le aziende digitali che prima facevano leva sui cookies, uno dei pilastri delle strategie dii vendita, ora entrano in una fase in cui dovranno farne a meno e quindi devono ridisegnare le strategie lungo la filiera del digital advertising. Altri fattori da tenere in considerazione sono: l'ingresso massiccio dei brand nel presidio diretto del consumatore, l'incremento nel numero e nella sofisticazione dei canali di comunicazione e delle tecnologie mar-tech; la costante crescita dei costi di marketing; l'avvento del live-streaming commerce; l'evoluzione dei servizi e dell'esperienza nel punti vendita; salute e sostenibilità diventano valori da presidiare per il futuro delle relazioni con il mercato. Asse chiave di investimento per le imprese, la logistica deve bilanciare costi e convenience, gestire volumi sempre più alti e i loro picchi.
the European Commission). Furthermore, the competitiveness index of the Italian country system is still at 61%, just sufficient compared to 100% in the USA. “A change of paradigm is therefore needed to support the digital evolution of businesses and contribute with the digital retail value network to the growth of the Italian economic system, to think with a vision of Connected Economy that aggregates and knows how to create synergies for citizens, consumers, businesses and public administration. - warns Roberto Liscia - It is necessary to develop a concrete digital transition programme that supports companies in a definitive and irreversible process, systematically connecting districts, industrial chains, public bodies and businesses, so that they can offer citizens and consumers benefits and services in line with new lifestyles and support companies to be increasingly sustainable and competitive”. But how have buying behaviours changed in 2020? “There has been an expansion of the mix: 40% of consumers have bought new types of products and services. - explains Roberto Liscia - There was a loyalty shock and 60% of Europeans bought new e-shops. The use of digital touchpoints within the purchase paths has been strengthened (digital wallets and online reviews are the most relevant), digital first passes from 2% in 2020 to 12.9% in 2021. Furthermore, digital consumption behaviours have taken root: over 75% of e-shoppers will in fact maintain the attitudes they have experienced”. In the scenario that emerged from the Forum, the logic of marketing, logistics, payment systems and the impact of big data are key factors for the competitiveness of system companies. In terms of marketing, digital companies that previously leveraged on cookies, one of the pillars of sales strategies, are now entering a phase in which they will have to do without them and therefore redesign strategies along the digital advertising chain. Other factors to consider are: the massive entry of brands into direct consumer control, the increase in the number and sophistication of communication channels and mar-tech technologies; the constant growth of marketing costs; the advent of live-streaming commerce; the evolution of services and points of sale experiences; health and sustainability become values to be safeguarded for the future of market relations. A key investment axis for companies, logistics must balance costs and convenience, manage increasingly high volumes and their peaks. There is a development of proprietary logistics systems and the open-
Riccardo Mangiaracina dell’Osservatorio e-commerce del Politecnico di MIlano illustra i dati del settore. Riccardo Mangiaracina of the e-commerce Observatory of Politecnico di MIlano illustrates the data of the sector
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Si assiste ad uno sviluppo di sistemi logistici proprietari e all'apertura di sistemi logistici propri a soggetti terzi. All'aumento delle offerte di delivery entro 30 minuti e all'incremento della sensibilità verso aspetti ambientali ed etici. In Italia c'è ancora molto da fare su questo fronte, infatti: 9 su 10 aziende che vendono sia online che sui canali tradizionali hanno un unico processo di gestione degli ordini e solo il 24% delle aziende italiane con e-commerce utilizza un operatore di magazzino/intralogistica esterno per le vendite e-commerce. Per i processi di pagamento, si assiste all'ingresso prepotente del fattore della doppia autenticazione: “Questo elemento che ha creato una situazione molto difficile in Italia: a marzo nel 2021 abbiamo registrato il 42% di pagamenti non andati a buon fine. Il mese precedente la percentuale era al 30%: l'Italia ha quindi subito una perdita di transazioni molto più elevata rispetto alla media europea”. La trasformazione digitale aumenta notevolmente la quantità di dati disponibili: i Big Data sono un petrolio di informazioni da sfruttare e valorizzare in modo intelligente, per personalizzare l'esperienza e la soddisfazione del cliente; prevedere la domanda, aiutando a ridurre le scorte e gli sprechi; effettuare test di prodotti, prezzi e promozioni; migliorare l'efficienza. “Digitale e intelligenza artificiale rivoluzionano il modo di fare impresa su tre fronti: i bisogni del cliente, ai quali dobbiamo proporre una user experience e customer value; la customer lifetime value attraverso data e analytics; l'ottimizzazione dei processi e delle operazioni. - conclude Roberto Liscia - Tutto questo però implica portare in casa nuove competenze, re-ingegnerizzare i processi, riorganizzare il controllo e in generale avere una nuova governance”. Insomma, il settore deve affrontare molte sfide in futuro, tra queste anche la rapida conversione verso la Platform Econonomy: “si stima che in futuro il 30% del mondo utilizzerà il modello a piattaforma per veicolare l'offerta di beni e servizi di ogni settore”. “In un mondo che corre le imprese devono fermarsi a riflettere. conclude Roberto Liscia - I cambiamenti provengono da ogni dove: i consumatori, l'ambiente, le tecnologie le istituzioni. Le strategie da intraprendere sono complesse e il saper fare imprese necessita di un continuo apprendimento. Nel bilanciamento tra soddisfazione del cliente, disponibilità di investimenti e di capacità aziendali, gli elementi chiave per l'evoluzione e la competitività delle imprese sono due: l'intelligenza umana e l'adattabilità”.
ing of own logistics systems to third parties. We see an increase in deliveries offered within 30 minutes and an increase in sensitivity towards environmental and ethical aspects. There is still a lot to do in Italy in this respect, in fact: 9 out of 10 companies that sell both online and on traditional channels have a single order management process and only 24% of Italian companies with e-commerce use an operator warehouse/external intralogistics for e-commerce sales. As for payment processes, we are witnessing the overwhelming entry of the double authentication factor: “This element created a very difficult situation in Italy: in March 2021 we registered 42% unsuccessful payments. The previous month the percentage was 30%: Italy therefore suffered a much higher loss of transactions than the European average”. Digital transformation significantly increases the amount of data available: Big Data is valuable information to be exploited and enhanced in an intelligent way, to personalise the experience and customer satisfaction; forecasting demand to help reduce inventory and waste; carrying out tests on products, prices and promotions; improving efficiency. “Digital and artificial intelligence revolutionise the way of doing business on three fronts: customer needs, to which we must offer a user experience and customer value; customer lifetime value through data and analytics; the optimisation of processes and operations. concludes Roberto Liscia - All this, however, implies bringing in new skills, re-engineering processes, reorganising control and in general having a new governance”. In short, the sector faces many challenges in the future, including the rapid conversion to Platform Econonomy: “it is estimated that in the future 30% of the world will use the platform model to convey the supply of goods and services in each sector”. “In a fastmoving world, businesses must stop and think - concludes Roberto Liscia - Changes come from everywhere: consumers, the environment, technologies, institutions. The strategies to be undertaken are complex and knowing how to do business requires constant learning. In balancing customer satisfaction, investment availability and business capabilities, the key elements for the evolution and competitiveness of companies are two: human intelligence and adaptability”.
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Digital Marketing
DIGITAL MARKETING, DATA DRIVEN RETAIL E TREND DI CONSUMO: PARLA GOOGLE DIGITAL MARKETING, DATA DRIVEN RETAIL AND CONSUMER TREND: GOOGLE’S POINT OF VIEW
Gli esperti di Google svelano le strategie per un digital marketing di successo, come deve operare il retail in un mondo sempre più guidato dai dati e i trend di consumo che resteranno nel dopo-pandemia
Google experts reveal the strategies for successful digital marketing, how retail must operate in an increasingly data-driven world and what consumer trends will remain in the post-pandemic
E' il sito più visitato al mondo: Google Search, browser della californiana Google LLC di Mountain View, ogni giorno viene clickato da miliardi di persone come punto di partenza per le ricerche sul web. La mole di dati che Google elabora diventa un prezioso alleato per affinare le strategie di marketing digitale e di mappare i trend di consumo più avanzati. Ne hanno parlato diffusamente gli esperti di Google in occasione del Netcomm Forum del 12-13 maggio scorsi, secondo tre prospettive.
It is the most visited site in the world: Google Search, a browser of the Californian Google LLC of Mountain View, is clicked by billions of people every day as a starting point for web searches. The amount of data that Google processes becomes a precious ally to improve digital marketing strategies and to map the most advanced consumer trends. Google experts spoke extensively about it at the Netcomm Forum on 12-13 May, according to three perspectives.
Le migliori pratiche nel digital marketing “Il digitale è la via per incrementare non solo l'e-commerce, ma anche il retail tradizionale. – afferma Nicholas Darveau, Chief Evangelist Google – Il viaggio verso l'acquisto del consumatore nasce sempre più on line per poi attivarsi o in rete, o in negozio. Il consiglio alle aziende è quindi di non separare le strategie ma di pensare ad un marketing omnichannel”. Il digital marketing deve quindi guardare alla crescita non solo dell'e-commerce, ma di tutte le attività commerciali. Per una più efficace azione, il consiglio di Darveau è di “fo-
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Digital marketing best practices “Digital is not just a way to increase e-commerce, but also traditional retail. - says Nicholas Darveau, Chief Evangelist Google - The journey towards consumer purchase starts ever more online and is then activated either online or in the store. The advice we give to companies is therefore not to separate the strategies but to think about omnichannel marketing”. Digital marketing must thus not only look at the growth of e-commerce, but of all commercial activities. For a more effective action, Darveau’s advice is to “focus on the CLV – Customer Lifetime Value, which measures the average profit that
Consumatori Consumers
Fa shopping on line Shop online
74%
Scopre online i prodotti che compera in negozio Discover online the products that buy in store
70%
calizzrsi sul CLV – Customer Lifetime Value, che misura il profitto medio che ogni singolo cliente genera durante il rapporto commerciale, che permette di comprendere le abitudini di consumo del cliente e di ottimizzare in conseguenza le strategie sul lungo periodo. E, nell'interazione con il cliente, creare un'esperienza straordinaria, puntando su velocità, facilità di utilizzo, senza attrito, sull'essere ingaggianti, prendendo come esempio il colosso Alibaba, player più efficace in questo senso, che ha un tasso di conversione che arriva al 76%”.
each individual customer generates during the commercial relationship, which allows to understand the customer’s consumption habits and optimise long-term strategies, as a consequence. And, when interacting with the customer, create an extraordinary experience, focusing on speed, ease of use, without friction, on being appealing, taking as an example the giant Alibaba, the most effective player in this sense, which has a conversion rate that reaches 76%”.
Retail in un mondo guidato dai dati La pandemia ha portato un fondamentale cambiamento nel modo in cui scopriamo e comperiamo i prodotti di brand e aziende. L'analisi dei dati raccolti da Google ha permesso di evidenziare i nuovi comportamenti e aspettative dei consumatori: “Prima della pandemia il 48% dei consumatori affermava che la scoperta on line fosse la prima ragione per comprare in store, oggi il rate è salito al 70% su Youtube. – spiega Jacopo Allegrini, Industrial Head Retail Google Italia – Se prima il 70% preferiva fare shopping in store dove aveva la possibilità di toccare e sentire il prodotto, oggi il 78% afferma di non sentirsi sicuro a provare prodotti in negozio. Infine, prima il 50% non comperava online per mancanza di fiducia, oggi invece il 74% compera online”. I dati mostrano anche l'impatto della pressione economica della pandemia sui comportamenti di acquisto, incisiva durante il primo lockdown, ma non di un lungo raggio. E il trend verso l'acquisto di prodotti che massimizzano il valore dell'acquisto, sia per il prodotto, sia per i valori personali (personalizzazione, sostenibilità - le cui ricerche sono salite esponenzialmente -, etica, black owned, salute). Ne deve tenere conto il retail “puntando su tre aree di intervento: - spiega Antonio Milone, Head of Sales Retail, Telco e Media, Google Cloud Italia - catturare la crescita del reddito digitale e omnichannnel; diventare il retailer customer-centrico e data driven; efficientare l'operatività”. Per il primo punto (front office): la ricerca del prodotto per l'acquisto online e offline deve essere proposta dalle aziende in maniera seamles, senza attrito, offrendo facilità di utilizzo e disponibilità. Quindi l'e-tailer deve puntare su: l'e-commerce migration, la modernizzazione dell'e-commerce, l'API – Application Program Interface management e le App Sheet. E proporre la scoperta dei prodotti attraverso: visual search, AI e ML (Machine Learning), campagne e inventari con ottimizzazione degli advertising.
Retail in a data driven world
The pandemic has brought about a fundamental change in the way we discover and buy products from brands and companies. The analysis of the data collected by Google made it possible to highlight new consumer behaviours and expectations: “Before the pandemic 48% of consumers said that online discovery was the first reason to buy in store, today the rate has risen to 70% on Youtube. - explains Jacopo Allegrini, Industrial Head Retail Google Italy - If before, 70% preferred to shop in stores where they had the opportunity to touch and feel the product, today 78% say they do not feel safe trying products in the store. Finally, before, 50% did not shop online due to the lack of trust, today 74% shop online”. Data also shows the impact of the pandemic’s economic pressure on the buying behaviour, which was strong during the first lockdown, but not in the long run, and the trend towards the purchase of products that maximise the purchase value, both for the product and for personal values (personalisation, sustainability - whose research has increased exponentially -, ethics, black owned, health).
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Secondo punto (core dell'attività): migliorare i data analytics per fare marketing, previsioni e insights migliori, per consolidare i dati e percepire al meglio il consumatore. La customer data platform deve: rimuovere i data silos e modernizzare i data wharehouse; condividere gli insights con l'organizzazione; attivare insights e comunicazione personale con demand for costing; inviare email personalizzate e creative, attivare virtual assistent e digital shopalong. Per l'ultimo punto (backoffice): le aziende devono creare continuità con soluzioni gestite da IT e accrescere la collaborazione con tool di produttività. Ad esempio, offrire un customer service chatbot (più che quadruplicati nel 2020), un supporto intelligente ai clienti con messaggi business, contact center IA con risposte rapide, agenti virtuali. Efficientare le operazioni, la collaborazione dei dipendenti dall'headquarter ai negozi.
Comportamenti d'acquisto che rimarranno dopo la pandemia. L'esplosione digitale ha fatto compiere all'Italia un balzo di 10 anni in appena 8 mesi, durante i quali l'e-commerce ha sperimentato un vero e proprio boom, con +2 milioni di utenti. Tutto ciò rappresenta un punto di non ritorno rispetto alla situazione precedente ed è destinato ad impattare in modo consistente sulle abitudini dei consumatori. Alberto Frasarin, direttore Google Customer Solution Italia identifica tre trend: “La fase iniziale di acquisto, di ispirazione/scoperta, che prima era legata alle vetrine fisiche, oggi è in modo preponderante effettuata online. Si assiste all'importanza dell'e-commerce in tutte le fasi di conversione. Infine, lo store fisico acquisisce un nuovo ruolo”. La customer journey è più complessa e meno lineare del passato: tra i trigger (i messaggi mirati per ingaggiare il consumatore) e il momento dell'acquisto c'è una fase di esplorazione molto complessa, attraverso il passaggio di tanti touch point. Tra i trend emersi, c'è lo spostamento dalle ricerche targettizzate sul brand specifico a quelle per categoria e il discovery mood, che prima passava dalla vetrine, oggi è sempre più online (quindi anche senza limiti temporali/spaziali). L'e-commerce ha un'importanza ormai centrale rispetto al prepandemia. Per il settore fashion, ad esempio, l'online che era al 29% nel pre-pandemia, al 63% durante la crisi, si assesterà al 57% nel 2021, nonostante la necessità del touch&feel tipica per il settore. Cambiano anche le fasce di età degli utilizzatori: dai 18-34 anni, al 41% pre-pandemia e al 69% durante la crisi, si assesteranno al 65% nei prossimi sei mesi; dai 35-54 sono passati dal 31% al 63%, e si assesteranno al 59%; per gli over 55, dal 19% al 59%, si assesteranno al 49%. Infine, la paura di entrare nello store fisico
Retail must consider this “by focusing on three intervention areas: - explains Antonio Milone, Head of Sales Retail, Telco and Media, Google Cloud Italia - capturing the growth of digital and omnichannel income; becoming a customer-centric and data-driven retailer; making more efficient operations”. For the first point (front office): the product search related to online and offline purchase must be proposed by companies in a seamless way, without friction, offering ease of use and availability. The e-tailer must thus focus on: e-commerce migration, e-commerce modernisation, API - Application Programme Interface management and App Sheets, and propose the discovery of products through: visual search, AI and ML (Machine Learning), campaigns and inventories with the optimisation of advertising. Second point (core of the activity): improve data analytics to make better marketing, forecasts and insights, to consolidate data and better perceive the consumer. The customer data platform must: remove data silos and modernise data wharehouses; share insights with the organisation; activate insights and personal communication with costing demand; send personalised and creative emails, activate virtual assistants and digital shopalong. For the last point (back office): companies must create continuity with IT managed solutions and increase collaboration with productivity tools. For example, offering a customer service chatbot (more than quadrupled in 2020), intelligent customer support with business messages, AI contact centres with quick responses, virtual agents. Efficient operations, employee collaboration from the headquarters to the stores.
Buying behaviours that here to stay after the pandemic.
Balzo degli over 55 nello shopping online
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The digital explosion has made Italy achieve a 10-year rise in just 8 months, during which e-commerce has experienced a real boom, with +2 million users. All this represents a point of no return compared to the previous situation and is destined to have a significant impact on consumer habits. Alberto Frasarin, director of Google Customer Solution Italy identifies three trends: “The initial purchase phase, of inspiration/discovery, which was previously tied to physical showcases, is predominantly carried out online today. We are witnessing the importance of e-commerce in all conversion stages. Finally, the physical store acquires a new role”.
condiziona le scelte dei consumatori: l'82% dei fashion experience shopper conferma di voler restare online. Il +44% dei nuovi shopper online sono intenzionati a continuare ad usufruirne. I consumatori vogliono evitare di toccare i prodotti e di entrare in negozi troppo affollati: questo trend coinvolge tutti i paesi. Lo store fisico tuttavia continuerà ad avere un ruolo importante, anche se diverso dal passato. In un quadro di polarizzazione delle esperienze e aspettative dei consumatori - per ricerche, recensioni, abilità delle comparazioni e per ottenere rapidamente il prodotto, l'online resta forte, mentre quando si osserva il ruolo del prodotto fisico, il touch&feel, la ricerca del colore e della taglia, resta alta la consistenza dell'offline – anche se l'ispirazione è online, resta fondamentale il ruolo del negozio nel campo del flagship, del pick up logistico e dell'esperienza di prodotto.
Virtual try on di Nike
“Siamo di fronte ad un consumatore che è sempre più online rispetto all'offline, sia per l'ispirazione che per il viaggio all'acquisto. - dichiara Alberto Frasarin - Un consumatore che ha aspettative sempre più precise e puntuali dal punto di vista dell'esperienza, che vuole replicare online le esperienze che si possono fare in negozio (ad esempio, il virtual try on è aumentato del +14% nel 2020), ma che poi vuole chiudere l'acquisto per certe categorie di prodotto in store, sia per temi logistici, che per touch&feel. Ricordando, però, che più che mai una buona parte delle informazioni su ciò che troverà nel negozio viene raccolta on line: quindi è fondamentale fornire più dati possibili sulla selezione dei prodotti in negozio, sui servizi, il catalogo online, l'inventory per sapere se un prodotto è disponibile in un dato store...”. Quindi, per concludere, per intercettare i consumatori bisogna rafforzare la digital inspiration lungo tutta la customer journey, adattare e personalizzare le strategie considerando la loro eterogeneità, fare leva sull'integrazione dei formati per offrire una migliore esperienza omnichannel.
The customer journey is more complex and less linear than in the past: between the triggers (targeted messages to engage the consumer) and the moment of purchase there is a very complex exploration phase, through the passage of many touch points. Among the trends that have emerged, there is the shift from searches targeted on the specific brand to those by category and the discovery mood, which previously passed through the shop windows, is now increasingly online (therefore also without time/ spatial limits). E-commerce is now of central importance compared to the pre-pandemic. For the fashion sector, for example, online sales stood at 29% in the pre-pandemic, at 63% during the crisis, and will settle at 57% in 2021, despite the need to touch & feel, typical of the sector. Also users age groups are changing: 41% were between 18-34 years in the pre-pandemic phase and 69% during the crisis, they will settle at 65% in the next six months; the age group 35-54 went from 31% to 63%, and will settle at 59%; those over 55, went from 19% to 59% and will settle at 49%. Finally, the fear of entering physical stores conditions consumers’ choices: 82% of fashion experience shoppers confirm that they want to stay online. 44% of new online shoppers are willing to continue to buy online. Consumers want to avoid touching products and going into too crowded shops: this trend affects all countries. The physical store will however continue to play an important role, even if different from the past. In a context of polarisation of consumer experiences and expectations - for research, reviews, comparison skills and to get the product quickly, the online market remains strong, while when observing the role of the physical product, touch & feel, the search for colour and size, the consistency of offline remains high - even if the inspiration is online, the store’s role in the field of flagship, logistic pick-up and product experience remains fundamental. “We are facing a consumer who is ever more online than offline, both for inspiration and for the journey to purchase. - declares Alberto Frasarin - A consumer who has increasingly precise and punctual expectations in terms of experience, who wants to replicate online experiences that can be done in the store (for example, the virtual try on has increased by + 14% in the 2020), but who then wants to finalise the purchase for certain product categories in the store, both for logistic issues and to touch & feel. Remembering, however, that more than ever a good part of the information on what I will find in the store is collected online: therefore it is essential to provide as much data as possible on the selection of products in the store, on the services, the online catalogue, the inventory to know if a product is available in a certain store ...”. So in closing, to intercept consumers it is necessary to strengthen digital inspiration throughout the customer journey, adapt and customise strategies considering their heterogeneity, leverage the integration of formats to offer a better omnichannel experience.
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Riccardo Vola
IL PUNTO DI PARTENZA DELLA MODA THE STARTING POINT OF FASHION
Riccardo Vola, direttore Southern Europe di Zalando svela al Netcomm Forum lo stato dell'arte e la strategia per la crescita della piattaforma leader in Europa per la moda, abbigliamento-accessori 166 | FOTO SHOE 30
At Netcomm Forum, Riccardo Vola, director of Zalando Southern Europe, reveals the stateof-the-art approach and strategies for growth implemented by the leading platform in Europe for fashion, clothing, and accessories
Marchi Brands
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million
Articoli di cui 800.000 sostenibili Items of which 800.000 sustainable
4.000 In un contesto di grandi cambiamenti nei comportamenti di consumo, l'e-commerce della moda sta crescendo a ritmo vertiginoso, e si stanno affermando due importanti tendenze: verso la sostenibilità ed il second hand. Lo svela Riccardo Vola durante il suo intervento “The Starting Point of Fashion” tenuto sulla piattaforma del Netcomm Forum del 12 maggio scorso: “Zalando, piattaforma leader in Europa per la moda, è attualmente presente in 17 paesi, e nel 2020 ha registrato un fatturato di 8 miliardi di euro. – dichiara – Il nostro punto di forza è il numero di brand e articoli presenti sulla piattaforma: ad oggi ospitiamo oltre 4.000 marchi e oltre 1 milione di articoli. Nello scorso anno abbiamo registrato 5,4 milioni di click (interazioni con i clienti, N.d.R.). La nostra aspirazione è diventare il punto di partenza della moda, il punto dal quale partono le ricerche del settore, sia attraverso il sito e-commerce che dall'App Zalando”. Attualmente Zalando è la piattaforma più ricercata in Europa e l'App più scaricata del settore moda. Ma quali sono i capisaldi del suo successo? “La nostra piattaforma mette in relazione win-win-win tre player: – spiega Riccardo Vola - i consumatori, che da noi si avvantaggiano trovando un maggiore assortimento di prodotti, facilità di uso e convenienza; i partner, che hanno un accesso diretto ai consumatori e la possibilità di fare leverage su target specifici, oltre a trovare sostegno per la logistica; Zalando stesso, la cui piattaforma continua a scalare ed evita il rischio di inventario con un mix di prodotti presso i nostri magazzini, e altri di proprietà dei partner, presso i loro magazzini”. Nel 2020 Zalando ha triplicato le partnership e allo stesso tempo ha assistito al maggiore coinvolgimento dei brand nella piattaforma, registrando la crescita del +23% dell'assortimento e il raddoppio dei mercati in cui sono presenti. Un'altra area in cui sta crescendo sono le partnership con i negozi, che sono quintuplicate nel 2020 e hanno portato un +13% di fatturato agli store. Per quest'area di business, Zalando prevede di triplicare il numero dei negozi e di raggiungere 13 mercati nel 2021. E la sostenibilità? “Siamo la piattaforma leader in Europa – dichiara Riccardo Vola - la nostra strategia di sostenibilità, lanciata nel 2019, ci ha resi carbon neutral (comprendendo sia le spedizioni, che i resi). Abbiamo registrato poi una maggiore attenzione dei clienti ai prodotti sostenibili, le cui ricerche sono passate da 1 cliente su 5 nel 2019, a 1 su 2 nel 2021. Nel nostro assortimento abbiamo 800mila prodotti sostenibili. Pure il nostro packaging box è al 100% sostenibile”. Anche sul versante del second hand, mercato che gli analisti ritengono che tra 5-10 anni supererà quello del first hand, Zalando si sta posizionando con forza: “Con l'offerta second hand siamo passati da 1 a 6 paesi nel 2020 e prevediamo di entrare in 13 paesi entro il 2021 – conclude Riccardo Vola – Registriamo sia l'interesse sia nel comperare prodotti di seconda mano, sia nel vendere”.
In a context characterised by great changes in consumer purchasing habits, fashion e-commerce is growing at an astonishing rate, with two important trends increasingly making headway: sustainability and the second-hand market. This is what is revealed by Riccardo Vola during his speech, “The Starting Point of Fashion” held on the Netcomm Forum platform this past 12 May: “Zalando, leading platform in Europe for fashion, is currently present in 17 countries, and in 2020, it recorded a revenue of 8 billion euros. – he declares – Our strength lies in the number of brands and products present on the platform: today, we host over 4,000 brands and over 1 million products. This past year, we also registered 5.4 million clicks (editor’s note: interaction with clientele). Our goal is to become a starting point of fashion, a point from which searches onto the sector begin, through both the e-commerce site and Zalando App”. Currently, Zalando is the most visited platform in Europe and its App is the most downloaded fashion App. So, we ask what are the pillars behind this success? “Our platform puts three players into a winwin-win situation: – explains Riccardo Vola - consumers, who with us have the advantage of finding a greater selection of products, with ease-of-use, and convenience; partners, who have direct access to consumers and the possibility of leveraging specific targets, as well as receiving support in terms of logistics; and Zalando itself, with its platform that continues to add scale and avoid the risk of leftover inventory with a mix of products available in both our warehouses and directly from our partners in their warehouses”. In 2020, Zalando tripled its number of partnerships, with a greater involvement of brands on its platform, registering a growth of +23% in selection and doubling the markets where they are present. Another area in which it is growing are its partnerships with stores, which quintuplicated in 2020, leading to a +13% rise in store sales. For this business area, Zalando expects to triple the number of stores and expand connected retail to 13 markets in 2021. What about sustainability? “We are the leading platform in Europe – declares Riccardo Vola – our strategy of sustainability, launched in 2019, made us carbon neutral (including both shipments and returns). We have also witnessed greater attention to sustainable products by customers, with searches passing from 1 out of every 5 customers in 2019, to 1 out of every 2 in 2021. In our selection we have 800 thousand sustainable products. Even our packaging box is 100% sustainable”. Zalando is also creating a strong position for itself in the second-hand market, which experts believe will surpass the first-hand market in 5-10 years: “With the second-hand offering, we went from 1 to 6 countries in 2020 and we should arrive in 13 different countries by the end of 2021 – concludes Riccardo Vola – We are witnessing growing interest in both the purchasing and sales of second-hand goods”.
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MARKET
Salina Ferretti
E-COMMERCE E MERCATI ESTERI: L'AVVENTURA DI FALC CONTINUA E-COMMERCE AND FOREIGN MARKETS: THE ADVENTURE OF FALC CONTINUES
Salina Ferretti, Ceo di Falc Spa, racconta al Netcomm Forum come il gruppo di Civitanova Marche si è riorganizzato per affrontare le sfide dell'internazionalizzazione del canale e-commerce per i suoi sei brand
Salina Ferretti, CEO of Falc Spa, tells the Netcomm Forum how the group from Civitanova Marche reorganised itself to face the challenge of internationalising the e-commerce channel for its six brands
Ospite della tavola rotonda “Ripartire con l'export: l'internazionalizzazione come volano di crescita” sulla piattaforma del Netcomm Forum, lo scorso 12 maggio, Salina Ferretti, ceo di Falc, leader nella produzione di calzature da bambino con i marchi Naturino e Falcotto, e uomo/donna con Voile Blanche, W6YZ, Flower Mountain e Candice Cooper, racconta le strategie adottate per l'e-commerce del gruppo. “Siamo on line dal 2013: e da subito abbiamo intrapreso uno sviluppo di internazionalizzazione importante sfruttando il canale digitale. – spiega Salina Ferretti – Ogni 3/6 mesi ci siamo messi in discussione, aggiornando il nostro sito e i contenuti. Siamo partiti con Naturino, il nostro brand più importante, con già un ottimo posizionamento sui mercati della Germania e Stati Uniti. E abbiamo deciso di investire subito su un brand-commerce con una strategia commerciale che non andasse in competizione con i nostri clienti del retail tradizionale. Prima ci siamo rivolti all'UE, e in particolare al mercato tedesco. Attualmente copriamo con l'e-commerce dei nostri brand tutta l'Europa, gli USA e la Cina, dove di recente è partito un progetto importante in collaborazione con TMall, e stiamo guardando anche alla Russia. Ma più si affrontano i mercati lontani e complessi, più c'è la necessità di cercare collaborazioni per appoggiarsi alle competenze di società esterne che già vi operano”. Salina Ferretti definisce l'e-commerce “un uragano” che ha investito l'azienda. “Uno pensa che si tratti solamente di un progetto retail, - spiega – mentre in realtà investe tutta l'azienda, dalla parte ammini-
Special guest of the round table, “Restarting with exports: internationalisation as a driver of growth”, on the Netcomm Forum platform this past 12 May, Salina Ferretti, CEO of Falc, leader in the production of children’s footwear with the brands Naturino and Falcotto, and in men’s/women’s shoes with Voile Blanche, W6YZ, Flower Mountain and Candice Cooper, spoke of the e-commerce strategies adopted by the group. “We have been online since 2013: and we immediately chose an important pathway of internationalisation through the digital channel. – explains Salina Ferretti – Every 3-6 months we took a look at ourselves, updating our website and contents. We started with Naturino, our most important brand, with already an excellent position on the markets of Germany and the United States. We then decided to immediately invest in an e-commerce with a commercial strategy that would not go into direct competition with our customers in traditional retail. We first set our sights on the EU, and especially the German market. Currently, with the e-commerce of our brands we are present in all of Europe, the USA, and China, where recently an important partnership with TMall was set into motion, and we are now also looking to the Russian market. However, the farther away and more complex the market in question is, the greater need there is to make use of external partners that can provide support through their knowledge of foreign markets where they already work”. Salina Ferretti defines e-commerce as a “hurricane” that took the company by storm. “One might think that it is only a retail project,
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strativa alla logistica, al marketing. Insieme ai colleghi, fino da subito abbiamo capito che ci dovevamo riorganizzarci per gestire al meglio la complessità del progetto”. Le decisioni adottate dal gruppo si sono rivelate vincenti: portare la logistica all'interno dell'azienda è stato un elemento determinante, che ha permesso ad esempio garantire l'operatività anche durate i periodi di lockdown e, in generale, di poter offrire un servizio più accurato al cliente. Anche il customer care, dopo un breve periodo all'esterno, è stato riportato in azienda “perché ritengo che il dialogo con il cliente sia fondamentale e che possa essere gestito in maniera ottimale solo direttamente”. Le competenze digitali si dividono tra interne ed esterne, laddove la complessità dei mercati, il marketing e la narrazione dei 6 diversi marchi, lo richiedono. “L'azienda quindi ha un digital retail, ma quando parliamo di questo settore parliamo di una vera e propria digital disruption che cambia tutto, dal rapporto con i clienti, alla raccolta e analisi dei dati. – conclude Salina Ferretti - Una azienda come la nostra che è nata come azienda tradizionale ed è talmente abituata a guardare i dati di sell in, oggi per il canale digitale deve fare il doppio salto mortale e guardare ai dati di vendita ma anche a quello che il consumatore dice... In ogni caso, il viaggio è iniziato: siamo stati bravi in questi anni a metterci in gioco e per noi l'avventura continua”.
- she explains – while in reality it involves the entire company, starting from the administrative department, all the way to logistics and marketing. Together with my colleagues, right from the start, we understood that we were going to have to reorganise ourselves to better manage the complexity of the project”. The decisions adopted by the group proved themselves to be winning: bringing logistics in-house was a key element, allowing the company to guarantee continued operations even during the periods of lockdown and, in general, offer a more meticulous service to customers. Even customer care, which was briefly outsourced, was brought back in-house “because I believe that dialogue with customers is fundamental and is best managed only directly”. Digital strategies are undertaken not only internally, but also externally, where the complexities of the markets, marketing, and the storytelling of the 6 different brands require it. “The company accordingly has digital retail, but when we speak of this sector, we speak of bona fide digital disruption that changes everything, from the relationship with customers, to the collection and analysis of data. – concludes Salina Ferretti – A company like ours was created as a traditional company that is used to looking at sell-in data, while today the digital channel must redouble its efforts and look not only at sales data, but also at what the consumer says… In any case, the journey has begun: over the years, we have done a good job in putting ourselves out there, and for us the adventure continues”.
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MARKET
Digital experience
L'ESPERIENZA DIGITALE SI FA SEMPRE PIÙ UMANA DIGITAL EXPERIENCE IS INCREASINGLY HUMAN
Emanuela Prandelli
In un mondo dove i confini tra fisico e virtuale sono sempre più sfumati, il digitale permette di ingaggiare la componente umana in modi sempre più efficaci e creativi. Ne parla Emanuela Prandelli al Netcomm Forum
In a world where the boundaries between physical and virtual are increasingly blurred, digital technology allows for the human component to increasingly be engaged in ways that are increasingly effective and creative. Emanuela Prandelli talks about it at Netcomm Forum
Nel nostro immaginario, siamo portati a pensare che la tecnologia digitale spersonalizzi il rapporto con la componente umana, ma la realtà smentisce questa convinzione. E' vero piuttosto il contrario: un utilizzo efficace e creativo degli strumenti digitali attualmente disponibili, si dimostra un prezioso alleato delle aziende e dei brand nel rendere sempre più umana l'interazione con i clienti. Lo afferma Emanuela Prandelli, professore associato di Digital Marketing presso SDA Bocconi, nella relazione “Verso una digital experience sempre più human” tenuta sulla piattaforma digitale del Netcomm Forum lo scorso 13 maggio. “Il digitale rimette al centro l'esperienza umana nel rapporto con il consumatore. – dichiara Emanuela Prandelli, – Quello che si richiede alle aziende è una customer semplicity, una nuova organizzazione delle competenze e dei processi in sintesi tra reale e virtuale, attraverso l'utilizzo dei Big Data, essenza della nuova human experience. La catena di valore coniuga valori fisici e virtuali: oggi bisogna trovare una nuova sintesi che recupera la componente umana, nonostante ci sia un maggiore utilizzo di algoritmi per l'Intelligenza Artificiale”. Il focus strategico non è quindi più offrire prodotti e servizi competi-
In our minds, we tend to believe that digital technology depersonalises human interaction, but reality proves this belief to be wrong. In fact, the complete opposite is true: an effective and creative use of the digital tools currently available has shown itself to be an important ally to companies and brands, allowing for interaction with customers on a human scale. This is confirmed by Emanuela Prandelli, associate professor of Digital Marketing at SDA Bocconi, in her speech, “Towards an increasingly human digital experience”, held on the digital platform of Netcomm Forum this past 13 May. “Digital puts the human experience at the centre of its relationship with the consumer. – declares Emanuela Prandelli, – What is required of companies is customer simplicity, a new organisation of skills and processes divided up between real and virtual, using Big Data, as the essence of the new human experience. The value chain combines physical and virtual values: today, there’s a need to find a new blending that recovers the human component, even if there is a greater use of algorithms for Artificial Intelligence”. Accordingly, the strategic focus is no longer on offering competitive products and services, but rather on the central importance of
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tivi, bensì sulla centralità del cliente e quindi sulla capacità di ingaggiarlo in modo efficace. Per il marketing, la cui dimensione quantitativa e algoritmica è sempre più rilevante, diventa quindi cruciale la customer experience. Come metterla in atto? Emanuela Prandelli individua tre momenti di interazione fondamentali per l'e-commerce: “Per attrarre nuovi visitatori la chiave è fare leva sulla notorietà del brand e sugli investimenti pubblicitari; - spiega Emanuela Prandelli per gli utenti registrati bisogna acquisire e ingaggiare, sviluppando le relazioni e personalizzando l'offerta; per gli utenti attivi, si possono incrementare le vendite personalizzando i contenuti, consolidando le relazioni, sfruttando gli user generated content (i contenuti postati degli utenti sulle varie piattaforme) ”. Non è un lavoro semplice: il cliente oggi è abituato a muoversi su canali e device diversi, è sempre più nomadico, frequenta una pluralità di piattaforme. Quindi le aziende, per gestire proficuamente il rapporto, devono avere una regia ineccepibile, fornire una esperienza seamleass che attraversa senza attriti tutti i canali, per far percepire una immagine del brand consistente ed unitaria. La creatività è la risorsa cardine sulla quale fare leva per ingaggiare in modo innovativo i clienti. Un esempio di successo illustrato da Emanuela Prandelli è fornito da Threadless-USA, piattaforma americana di abbigliamento-accessori moda e elementi arredo: “Basandosi sul crowd sourcing ha lanciato un progetto di una T-shirt di cui tutta l'attività di sviluppo del prodotto, design, progettazione, etc. è a carico del cliente. Un caso di innovazione collaborativa che, sapendo coinvolgere i clienti in modo entusiasmante, si è tradotto anche in un grande successo economico”. La tecnologia digitale permette di avere informazioni dettagliate sul cliente, sui suoi comportamenti e i suoi valori, e una integrated CRM (Customer Relashionship Management) permette di avere una visione singola del cliente. Dato che, in ogni sua interazione, cede dati - ad esempio effettuando ricerche sui browser, scambiando post sulle diverse piattaforme, etc... - al di là dei problemi di privacy, tutto ciò
customers and the ability to engage with them more effectively. For marketing, the quantitative and algorithmic dimension is increasingly important, becoming critical to the customer experience. How can all this be put into action? Emanuela Prandelli identifies three fundamental moments of interaction for e-commerce: “To attract new visitors the key is to make the most of the brand’s notoriety with investments in advertising; - explains Emanuela Prandelli – for registered users, you must secure their attention and engage them, developing relationships and personalising the offer; for active users, it’s possible to increase sales by personalising the contents, reinforcing the relationship, and making the most of user generated content (the content posted by users on various platforms”. It is not an easy job: today’s customer is used to moving around on different channels and devices, is increasingly nomadic, and visits several different platforms. So, companies, to successfully manage the relationship, must have an exemplary approach, providing a seamless experience that smoothly passes through all the channels, so the image of the brand is perceived as consistent and uniform. Creativity is the main resource on which to focus when it comes to engaging with customers in an innovative way. One successful
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MARKET
Digital experience
permette di identificarlo puntualmente. “In pratica possiamo riconoscere il cliente già dalla vetrina, attraverso i suoi device mobili. - spiega Emanuela Prandelli – Oppure possiamo sfruttare le informazioni come ha fatto Warby Parker, retailer americano di occhiali, che ha sviluppato il proprio network di retail fisico basandosi sulla geolocalizzazione dei clienti che hanno interagito in rete”. In un mondo dove i confini tra fisico e virtuale sono sempre più sfumati, il digitale permette una interazione sempre più umana con molteplici modalità. Ad esempio il gaming: ambiente dove i brand possono aiiutare a personalizzare l’identità virtuale dei gamers, apprezzato soprattutto dai Millennial e dalla Generazione Z. O con i virtual try on, che traducono l'esperienza fisica del camerino nel mondo virtuale con l'utilizzo dii avatar. Ma anche in negozio, ingaggiando in modo creativo gli shopper con l'utilizzo della Virtual Reality e Augmented Reality... “La sfida è essere creativi utilizzando la tecnologia digitale nell'ingaggiare la componente umana” conclude Emanuela Prandelli, ricordando che la customer experience si converte in occasioni di acquisto.
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example mentioned by Emanuela Prandelli is that of Threadless-USA, the American platform of apparel-fashion accessories and furnishing elements: “By basing itself on crowd sourcing, it launched a T-shirt project with all the activity regarding the product’s development, design, processing, etc. paid for by the customer. A case of collaborative innovation which, thanks to its ability to involve customers in an exciting way, resulted in great economic success”. Digital technology makes it easier to access more detailed information on customers, their habits, and their values, and an integrated CRM (Customer Relationship Management) allows for a singular vision of the customer. Since every interaction generates data – for example, through searches on browsers, exchanging posts on different platforms, etc… - without considering the whole privacy issue, all this allows us to promptly identify the customer. “Basically, we can already recognise customers from the store window, thanks to their mobile devices. – explains Emanuela Prandelli – Or we can make the most of this information like the American eyewear retailer Warby Parker did by developing its own network of physical retail based on the geolocation of customers that interacted with the company online”. In a world where the boundaries between physical and virtual are increasingly blurred, digital technology allows for increasingly strong human-oriented interaction in a variety of ways. One example is gaming: environment where brand can help define the virtual identity of gamers, especially appreciated above all by Millenials and Generation Z. Or with virtual try on, the physical experience of the dressing room is brought into the virtual world with the use of avatars. However, also in stores, it is possible to engage shoppers in a creative way through the use of Virtual Reality and Augmented Reality... “The challenge is being creative by using digital technology to engage the human component”, concludes Emanuela Prandelli, while reminding us that the customer experience is often transformed into a purchasing opportunity.
Kid Trends S/S 2022
GIOIA E GIOCO AI PIEDI DELLE BIMBE
JOY AND PLAY AT THE GIRLS’ FEET
Maison Mangostan
BAMBINO
Dall’artigianalità all’attenzione per la sostenibilità, passando per la voglia di giocare e per l’ottimismo dell’estate: gli esperti di WGSN ci dicono in quale direzione vanno le calzature bambina nella PE22
From craftsmanship to attention to sustainability, passing through the desire to play and the optimism of the summer: WGSN experts tell us in which direction children’s shoes are going in the next SS22 season
Multifunzionali, durevoli e sostenibili: le calzature per la prossima PE22 della bambina sanno creare una connessione stretta con le piccole consumatrici grazie al ricorso all’artigianalità, il benessere e il confort, il DIY Do-It-Yourself che coinvolge nel design come in un gioco. Disegnate per essere circolari, utilizzano materiali riciclati o riciclabili e biodegradabili. Colori e elementi decorativi vogliono suscitare gioia e divertire. Queste indicazioni si traducono nelle silhouette iconiche della stagione:
Multifunctional, durable and sustainable: the shoes of the next SS22 for little girls know how to create a close connection with the little consumers thanks to the use of craftsmanship, well-being and comfort, the DIY Do-It-Yourself that involves in design as if it was a game. Designed to be circular, they are made with recycled or recyclable and biodegradable materials. Colours and decorative elements want to arouse joy and entertain. These indications translate into the iconic silhouettes of the season:
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The Soft Volume Sandal Morbidezza e una sensazione di confort è suscitata da gentili imbottiture, macro intrecci e tecniche di piegatura che minimizzano il ricorso alle cuciture: il look è minimalista, con ricorso al mono-materiale.
MSGM
Paloma Barcelò
Softness and a feeling of comfort is aroused by gentle padding, macro weaves and folding techniques that minimise the use of stitchings: the look is minimal, with resort to mono-materials.
The Crafted Slider
Denim in the Box
Artigianalità e materiali naturali evolvono il concetto della pantofola in un design senza tempo e sostenibile. Donsje Munthe
Namoo & Kids/Kkami
Craftsmanship and natural materials evolve the concept of the slipper into a timeless and sustainable design.
Oyster Footwear
The Utility Sandal
Paade Mode
Pratici e funzionali, possono essere utilizzati in molteplici occasioni: pezzi fatti per durare, hanno chiusure tattiche in velcro, giustapposte a elementi artigianali o lavorati a maglia.
Gucci
Practical and functional, it can be used on many occasions: a piece made to last with tactical Velcro closures that are juxtaposed with handcrafted or knitted elements.
Suicoke x Hay House
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Kid Trends S/S 2022
Balenciaga
BAMBINO
The Platform Sandal Introduce una nota giocosa nel guardaroba con i suoi alti plateau presi in prestito dalle tendenze donna e arricchiti da divertenti motivi decorativi. It brings a playful note to the wardrobe with its high platform borrowed from women’s trends and enriched with fun decorative motifs.
@stinegoyastudio
Collina Strada
Crocs
The Simple Slide
Si fa presto a dire semplice! Se la tomaia di queste ciabattine è minima e funzionale, c’è comunque spazio per gli elementi decorativi, anche personalizzati. Easier said that done! If the upper of this slipper is minimal and functional, there is still space for decorative elements, even personalised ones. Ria Menorca
Tambere
The Hybrid Fisherman The Floral Mary Jane Un classico intramontabile che si veste di fantasie floreali che vanno bene sia per giocare che per le occasioni. A timeless classic immersed in floral patterns that are good for both play and occasions.
Un classico transizionale, ideale dalla spiaggia alla città, con un’estetica casual-sporty combina suola durevole a elementi artigianali. A transitional classic, ideal to be worn from the beach to the city. With a casual-sporty aesthetics it combines a durable sole with handcrafted elements.
Zimmermann
Zaxy
Botter
Maison Mangostan Vivetta
Young Soles
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Igor
Vetements
The Circular Design Runner
adidas x Sean Wotherspoon
La sneaker abbraccia il design circolare dai primi passi: c’è spazio per pensare ai rifiuti come risorsa da reimpiegare, creando tomaie in filo riciclato, suole con bottiglie di plastica riciclate mixate alla gomma. The sneaker embraces the circular design from the very first steps: there is room to think of waste as a resource to be reused, creating uppers in recycled thread, soles with recycled plastic bottles mixed with rubber.
Agata Panucci/Behance
The Super Craft Sneaker
Atoms x Sean Wotherspoon
La sneaker diventa terreno per una espressione creativa che combina attivismo, ottimismo e gioia, aprendosi anche ad esperienze di personalizzazione che fanno diventare le bambine piccole designer. Veja Nike
Arcas Bear
The sneaker becomes the ground for a creative expression that combines activism, optimism and joy, also opening up to personalisation experiences that make little girls become designers.
Zouri Gucci
The Track Hiker Sneaker
CAT Footwear
Protettive, multifuzionali e con suole chunky: sono pezzi durevoli e transizionali, adatte ad ogni terreno, ad ogni uso e stagione. Protective, multifunctional and with chunky soles: a durable and transitional piece, suitable for any terrain, use and season. Gallucci
Diemme
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BAMBINO
News
GIOSEPPO HAVE A NICE DAY!
US POLO ASSN: SEMPRE PIÙ FASHION
VANS CELEBRA SPONGEBOB
GIOSEPPO HAVE A NICE DAY!
US POLO ASSN: INCREASINGLY FASHIONABLE
VANS CELEBRATES SPONGEBOB
Fashion con ottimismo e energia: la collezione di Gioseppo si arricchisce di elementi gioiosi rispondendo al motto “Have a Nice Day”. Per lei, da spunti glam con snaeker laminate o nei mix&match di materiali e boot in pony animalier, a declinazioni urban di boot e anfibi con catene, scritte, imbottiture. Per avventure urbane al maschile, Chelsea bicolor, mountain city boot e sneaker hi per affrontare la stagione protetti e con stile. Una parte importante della collezione è dedicata a pantofole decorate con divertenti animaletti, cuoricini, stelle e temi soccer, e ai rain boot con teneri temi fantasia.
La nuova collezione kid del brand ispirato ai valori del polo, affianca accanto agli iconici pezzi continuativi di sneaker negli iconici colori del brand – blu, bianco e rosso – anche una modelleria che si rinnova con elementi fashion innovativi, pur restando fortemente identitaria. Per lei, sneaker in pellami laminati, Chelsea sport boot dalle forme più voluminose, il boot in vernice nera con stringhe rosa in puro stile romanticrock. Per lui, una vena più classica che si evolve in chiave fashion grazie ad una palette energetica di colori che accendono le sneaker hi-low e gli stivaletti sportivi conferendo un twist alle proposte stagionali.
Vans, marchio action sport e icona di espressione creativa, lancia due capsule collection che celebrano gli iconici personaggi della serie animata SpogeBob. La prima, in collaborazione con con Nickelodeon, decora le scarpe Old Skool con SpongeBob e la fedele lumaca Gary nascosti tra gli scacchi, con banda laterale gialla in pelle e scritta “off the Wall”. La seconda, in collaborazione con la stilista newyorkese Sandy Liang, fan di SpogeBob dalla sua infanzia, declina la sneaker Sk8_Hi 38 DX in due varianti: con stampa tartan e nuvole di fiori e motivi tratti dalla serie animata e in pelle blu-verde e applicazioni floreali.
Fashion with optimism and energy: the collection of Gioseppo is enriched with joyful elements responding to the motto “Have a Nice Day”. For her, from glam cues with laminated sneakers or in the mix & match materials and animal print inspired pony boots, to urban versions of boots and amphibians, with chains, markings, padding. For urban men adventures, two-tone Chelsea, mountain city boots and hi sneakers to face the season protected with style. An important part of the collection is dedicated to slippers decorated with funny animals, hearts, stars and soccer themes, and to rain boots with soft fantasy themes.
The new kid collection of the brand inspired by the values of polo, alongside the ongoing iconic pieces of sneakers in the iconic colours of the brand - blue, white and red - comes also in a pattern making renewed with original fashion elements, while maintaing a strong identity. For her, sneaker with laminated leathers, Chelsea sport boot with box sole, boot in black patent leather with pink strings is a pure romantic style rock version. For him, a more classic vein that evolves into a fashion key thanks to the use of an energetic palette of colours that lights up hi-low sneakers and sports ankle boots, giving a twist to the seasonal proposals.
Vans, sports brand and icon of creative expression, launches two capsule collections that celebrate the iconic characters of the animated series SpongeBob. The collaboration with Nickelodeon, decorates the Old Skool shoes with SpongeBob and the faithful snail Gary hidden among the chess pieces, with a yellow leather side stripe and the word “off the Wall”. The collaboration with the New York designer Sandy Liang, fan of SpongeBob since her childhood, proposes the Sk8_Hi 38 DX sneaker with tartan print and clouds of flowers and motifs taken from the animated series in blue-green leather and floral applications.
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RIVA _D EL _GA RD A
BAMBINO
News
BOBUX: ‘NATURALMENTE AVVENTUROSA’
CUOIO DI TOSCANA COLLABORA CON NATURINO
PHILIPPE PLEIN SI AFFIDA A MONTELPARE
BOBUX: ‘NATURALLY ADVENTUROUS’
CUOIO DI TOSCANA COLLABORATES WITH NATURINO
PHILIPPE PLEIN RELIES ON MONTELPARE
Leggera, flessibile, confortevole, la Seedling è la prima scarpina firmata Bobux in bamboo lavorato a maglia con suola in gomma naturale riciclata, lacci in cotone e occhielli cuciti. Morbido, antibatterico, il bamboo assorbe il sudore, è termoregolatore e protegge dai raggi UV. Inoltre, è una pianta che cresce in fretta ed è Carbon negative, mentre la lavorazione a maglia traforata offre massimo confort e freschezza e permette di indossare la scarpina senza calze. Grazie alla collaborazione con One Tree Planted, infine, per ogni paio di Seedling venduto, verrà piantato un nuovo albero in Indonesia!
Due realtà accomunate dalla stessa ricerca dell'eccellenza made in Italy, l'artigianalità e la sostenibilità: Cuoio di Toscana e Naturino hanno presentato a Pitti Bimbo la capsule collection di calzature nate dalla loro collaborazione. Sei modelli di sandali in pelle e nubuck per bimba (due primi passi e quattro junior) in delicati toni pastello – giallo, azzurro, beige e arancio - realizzati con i pellami del distretto toscano dove le aziende consorziate attuano le best practice in termini di sostenibilità e si lavora una materia prima che è 100% naturale, rinnovabile e recuperabile. Per fare i primi passi nella giusta direzione.
A partire dalla PE22 Andrea Montelpare farà le calzature bimbo di Philippe Plein: la licenza riguarda creazione, produzione e distribuzione worldwide. Un connubio tra il savoir faire del gruppo di Montegranaro con una ultra decennale esperienza di gestione di licenze di brand di lusso e lo stile deciso e coerente di Philippe Plein. “ Siamo sicuri- commenta Andrea Montelpare - che sapremo supportare perfettamente la costante ricerca creativa e lo stile rinomato di Philipp Plein declinandolo in una categoria prodotto che richiede attenzione ed un’esperienza specifica per accompagnare i passi delle nuove generazioni nel mondo.”
Lightweight, flexible, comfortable, the Seedling is the first Bobux shoe in knitted bamboo with recycled natural rubber sole, cotton laces and sewn eyelets. The choice of bamboo guarantees softness, antibacterial properties, sweat absorbency, thermoregulation and protection from UV rays. Furthermore, bamboo is a Carbon negative plant that grows quickly, while the perforated knitting offers maximum comfort and freshness so that you can wear the shoe without socks. Finally, thanks to the collaboration with One Tree Planted, for every pair of Seedlings sold, a new tree will be planted in Indonesia!
Two realities united by the same search for made in Italy excellence, craftsmanship and sustainability: Cuoio di Toscana and Naturino presented the capsule collection of footwear born from their collaboration at Pitti Bimbo. Six models of leather and nubuck sandals for girls (two first steps and four juniors) in delicate pastel tones yellow, blue, beige and orange - made with leathers coming from the Tuscan district where consortium companies implement the best practices in terms of sustainability and where the raw materials processed are 100% natural, renewable and recoverable. To take the first steps in the right direction.
Starting from SS22 Andrea Montelpare will produce Philippe Plein’s children’s shoes: the license concerns creation, production and worldwide distribution. A combination of the savoir faire of the Montegranaro based group with over ten years of experience in the management of luxury brand licenses and the strong and consistent style of Philippe Plein. “We believe - comments Andrea Montelpare - that we will be able to support Philipp Plein’s creative research and his style, revealing a product category that requires great attention and specific experience to accompany the steps of the new generations around the world”.
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NATURALMENTE MORBIDA.
GEA GOMMA s.r.l.
GE A _GOMMA
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BAMBINO
Kids Shopping
NON SI COMPRA PIÙ COME UNA VOLTA! SHOPPING IS NO LONGER THE SAME!
Dall’armadio condiviso, alle calzature in abbonamento: ecco le nuove forme di shopping di abiti e scarpe per bambini che fanno bene al portafogli e all’ambiente, aprendo al contempo nuove opportunità di business e crescita per le aziende.
From the shared wardrobe, to subscription shoes: here are the new ways of shopping for children’s clothing and shoes, which is easy on the wallet and kind to the environment, opening up new business opportunities and possibilities for growth.
I bambini, si sa, crescono in fretta, e i loro vestitini, così come le scarpine, hanno vita breve, tanto più che i più piccoli amano giocare all’aria aperta e senza troppi riguardi e il loro guardaroba si sporca facilmente ed è sottoposto alle più dure prove di sopravvivenza! Per le famiglie, quindi, la voce di spesa relativa all’abbigliamento e alle calzature per i figli è tra le più onerose, un aspetto oggi più che mai importante visto che la pandemia ha creato non poche difficoltà economiche e un’attenzione particolare per il risparmio e il riciclo. Non solo, ma proprio l’avvento del Covid-19 ha accelerato tendenze già in atto nella società, aumentando la sensibilità dell’opinione pubblica verso tematiche quali la naturalità, la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente. È in questo quadro in sensibile mutamento che sono nate e si sono sviluppate innovative forme di ‘fashion shopping’ dedicato ai più piccoli. Nell’ambito delle calzature spicca, senza dubbio, il debutto avvenuto lo scorso anno, primo in assoluto di questo genere in Italia, del brand Shone e della sua formula di vendita su abbonamento di calzature per bambini. Il marchio nasce in realtà nel 2015, con una distribuzione nei negozi specializzati, ma complice l’avvento della pandemia, nel 2020 decide di rivoluzionare il proprio modello distributivo, digitalizzandolo e saltando i passaggi di filiera, così da poter offrire al consumatore prodotti di qualità ad un prezzo più basso. Per venire, però, ancora più incontro alle famiglie che ricercano il meglio per i propri figli, ma al giusto prezzo, Shone ha ideato un sistema di acquisto su abbonamento realizzato in partnership con il gruppo torinese IDT, a cui fa capo il sito B2B di moda Brandsdistribution. com. Funziona così: acquistando la vip card sul sito di Shone al costo di 29,90 euro, si ha diritto a comprare per un anno tutti i modelli di scarpe presenti nel catalogo al costo fisso di 9,90 euro, vale a dire
It’s a well-known fact that children grow quickly and that their clothes and shoes have a short lifespan. It’s also well-known just how much they like playing outdoors without paying too much attention to what they’re doing, with their clothing easily getting dirtied and put to the test for survival! So, for families, the amount spent on clothing and shoes for their kids is one of the most difficult expenses to bear, an aspect today that is more important than ever before in light of the pandemic, which created numerous economic difficulties, while a special focus is now reserved for savings and recycling. In fact, it is precisely the outbreak of Covid-19, which accelerated trends already underway in society, increasing the awareness of the public towards themes like naturalness, sustainability, and respect for the environment. It is in this completely changed context that there has been a development of new and innovative forms of ‘fashion shopping’ dedicated to the littlest set. In the field of shoes, undoubtedly standing out is last year’s debut, which is the first of its kind in Italy, of the Shone brand and its subscription sales formula for kids’ shoes. The brand was first founded in 2015, with a distribution in specialised shops, but with the outbreak of the pandemic, it decided to revolutionise its distribution model in 2020 by digitalising it and bypassing intermediaries, so as to offer the consumer a quality product at a lower price. To meet the needs of families looking to buy the very best for their children, but at the right price, Shone came up with a subscription purchasing system created in partnership with the Turin-based group IDT, which is owned by the B2B fashion site, Brandsdistribution.com. This is how it works: by purchasing the VIP card on Shone’s website at the price of 29.90 euros, for the entire year, you have the right to buy all the shoe models present in the catalogue at a fixed price 9.90 euros per pair, with a discount that arrives at even 75% off. At
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YouKoala
Rockets of Awesome
Arket
Rachel Blumenthal CEO Rockets of Awesome
con uno sconto che può arrivare fino al 75%. Ad un anno dal lancio, il brand può già contare su oltre 5.000 clienti. La formula, oltre che creare un ovvio vantaggio alle famiglie, costruisce una forte fedeltà al brand e crea una vera e propria community. Tanto più che le scarpe Shone sono costruite pensando proprio ai bambini, con una calzata comoda, solette in memory foam e suole leggere e robuste. Anche i dettagli sono in funzione di praticità e durata, come chiusure con velcro, zip e inserti elastici. Un’idea già venuta in mente ai grandi big della calzatura come Nike, che nel 2019 aveva lanciato sul mercato statunitense il Nike Adventure Club, cioè la proposta alle famiglie di sottoscrivere un abbonamento in cambio della possibilità di ricevere un certo numero di calzature all’anno: 20 dollari al mese per 4 paia di scarpe all’anno, 30 dollari al mese per 6 paia all’anno oppure 50 dollari al mese per 12 paia di scarpe all’anno. Non solo, ma in un’ottica green, Nike invia all’abbonato una confezione in cui riporre le scarpe usate, scarpe che – se ancora in buone condizioni - sono poi donate a famiglie in difficoltà, oppure riciclate. Anche Foot Locker ha proposto un’iniziativa simile riservata, però, all’abbigliamento, stringendo nel 2019 una partnership con Rockets of Awesome, sito e-commerce con un servizio di abbonamento online di abbigliamento per bambini nato nel 2016 e cresciuto esponenzialmente. In questo caso i bambini compilano sul sito di Rockets of Awesome un profilo di stile con ciò che amano indossare, le preferenze di colore e di taglia. Quindi, viene consegnato a casa un box di articoli (5, 8 o 12 pezzi) di cui si pagano solo quelli che si decide di tenere, oltre a una tassa di styling fissa di 20 dollari, senza però costi di spedizione o reso. Si può anche trattenere l’intera scatola a un prezzo fisso. I capi sono di buona qualità e abbinabili tra loro e, una
one year from its launching, the brand already counts over 5,000 customers. In addition to creating an obvious advantage for families, the formula also builds strong brand loyalty and creates a bona fide community. In fact, Shone shoes are constructed with kids in mind, offering a comfortable fit, memory foam insole, and lightweight and robust soles. Even the details are focused on practicality and durability, like the Velcro fastenings, zips, and elastic inserts. It’s an idea that had already emerged with leading footwear manufacturers like Nike, which in 2019, had launched the Nike Adventure Club on the U.S.A. market, asking families to sign up for a subscription that would them allow them to receive a certain number of shoes every year: 20 dollars a month for 4 pairs of shoes per year, 30 dollars a month for 6 pairs of shoes annually, or 50 dollars a month for 12 pairs of shoes every year. It was also done in a green scope, with Nike sending members a box in which to put their used shoes, shoes that – if they are still in good condition – could eventually be donated to families in difficulty or recycled. Even Foot Locker proposed a similar initiative reserved, however, for clothing, which was made possible by its 2019 partnership with Rockets of Awesome, an e-commerce site with an online clothing subscription service for children first created in 2016 that enjoyed rapid and exponential growth. In this case, children create a style profile on the Rockets of Awesome website with the things they love to wear, their colour preferences, and size. Based on this, a box of items (either 5, 8, or 12 pieces) is delivered to their homes, and they pay only for what they decide to keep, in addition to paying a fixed styling tax of 20 dollars, without however paying for shipment or return fees. It is possible to also purchase the entire box at a fixed price. The garments are good quality and can be matched with one anoth-
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Kids Shopping
Shone
volta usati, se rispediti indietro al sito, si guadagnano dei punti per i successivi acquisti. Nell’ambito della partnership strategica con Foot Locker, Rockets of Awesome ha rafforzato il legame tra on e off line, aprendo dei mini-store nei negozi Kids Foot Locker situati nei centri commerciali delle principali città degli Stati Uniti e diventando il più grande rivenditore della linea di abbigliamento Rockets of Awesome del paese. Restando nell’ambito dell’abbigliamento, un’iniziativa simile apparsa sul mercato italiano è YouKoala, lanciato a fine 2018. Anche in questo caso, sottoscrivendo un abbonamento le famiglie possono avere un armadio sempre aggiornato a partire da 30 euro al mese, con capi di alta qualità in cotone organico certificato GOTS proveniente da fornitori selezionati. Quando i vestiti diventano troppo piccoli o non servono più, possono essere rispediti a YouKoala, che invia a casa un altro pacco con altri capi sulla base delle esigenze del bimbo in quel momento. Per chi non ama far indossare ai propri figli vestiti usati, c’è anche la possibilità di pagare un piccolo supplemento e ricevere solo capi nuovi. Il trend del noleggio nell’ambito della moda per bambini ha di recente attratto l’attenzione anche di giganti del fast fashion come H&M per il suo brand Arket, che grazie alla partnership con Circos ha lanciato per l’Europa, a partire dal 28 gennaio di quest’anno, un servizio di affitto di vestiti per bambini, in cambio del pagamento di un canone mensile. Quando i capi sono troppo consumati per essere indossati, i suoi materiali vengono riutilizzati per dar vita a nuovi prodotti. Pernilla Wohlfahrt, managing director di Arket, ha affermato in proposito: “I vestiti per bambini devono essere creati pensando a un orizzonte di lungo termine e tutti i nostri capi sono pensati per durare nel tempo”. H&M ha, in realtà, abbracciato di recente diverse iniziative dedicate all’abbigliamento per adulti in un’ottica di circolarità e riciclo, come Restore, che rimette in vendita abiti aggiustati e puliti raccolti dalla supply-chain di Cos o restituiti dai consumatori, oppure Resell, lo spazio digitale destinato alla vendita e all’acquisto di abiti usati del brand. Paradossalmente, quindi, proprio chi ha basato il suo successo su una ‘moda veloce e usa e getta’, punta, oggi, su capi destinati a durare nel tempo e a essere riutilizzati!
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Nike Adventure Club
er and, once used, if you send them back to the site, it is possible to earn points towards your next purchases. In terms of the strategic partnership with Foot Locker, Rockets of Awesome reinforced the connection between online and offline, opening mini stores in the Kids Foot Locker stores located in the shopping malls in major U.S. cities, becoming the largest retailer of Rockets of Awesome’s line of clothing in the country. Always in terms of clothing, a similar initiative launched on the Italian market is YouKoala, which debuted at the end of 2018. Once again, in this case, families can sign up for a subscription where they will have a wardrobe that is always up-to-date, starting from 30 euros per month, with high quality garments in GOTS certified organic cotton coming from select suppliers. When the clothes become too small or are no longer needed, they can be sent back to YouKoala, which sends another package to your home with other garments based on the child’s precise needs in that moment. For those who are not on board with the idea of having their kids wear used clothing, there is also the possibility of payment a small supplemental fee and receiving only new garments. The trend of renting outfits in the field of children’s fashion recently attracted the attention of even fast fashion giants like H&M for its Arket brand, which thanks to the partnership with Circos, this past 28 January, launched a clothing rental service for kids, in exchange for paying a monthly fee. When the garments are too worn out to be used any longer, the materials are reused to give life to new products. Pernilla Wohlfahrt, managing director of Arket, in fact confirmed: “Children’s clothing must be created with a long-term plan in mind and all our garments are created to last over time”. Recently, H&M has in fact embraced different initiatives dedicated to clothing for adults with an eye to circularity and recycling, like Restore that resells clothing collected from the Cos supply chain, which has been restored and cleaned or returned by consumers. There is then Resell, the digital spaced destined for the sale and purchase of the brand’s used clothing. Ironically, those who have based their success on a ‘fast and disposable fashion’, today instead focus on clothes destined to last over time, which can be reused!
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Kid collections S/S 2022
ROMANTIC NONSENSE Uno sguardo in rosa pervade la moda femminile in erba, con sandaletti, sneaker e scarpine resi ancor più vezzosi da stampe floreali, fiocchi e applicazioni, senza mai dimenticare il confort e la cura dei piedini in crescita. . A glimpse of pink pervades girl’s fashion with sandals, sneakers and shoes made even cuter with floral prints, bows and appliques, without sacrificing comfort and care of growing feet.
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SUPER GLAM GIRLS! Glitter, cristalli, metalizzati, cangianze e luccichii: anche nei modelli più sportivi o lineari, le piccole fashion victim non possono resistere al richiamo del glamour e al desiderio di essere protagoniste dell’estate 2022.
Glitter, crystals, metallic, iridescent and shimmering details: even in the most sporty or linear models, young fashionistas cannot resist the call of glamour and the desire to be the stars of summer 2022.
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SLIPPER & SANDALS Quale modello è più fresco, libero ed ‘estivo’ del sandalo? Ed è naturalmente lui il grande protagonista della prossima estate, proposto in colori fruttati o vivaci, ma anche con un’allure romantica e cangianze metallizzate. . What model is fresher, freer and “summerier” than the sandal? Of course, the sandal is the big star of next summer, proposed in fruity or bright colours, but also with a romantic allure and metallic iridescence.
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A PLUNGE INTO COLOUR Giallo, rosso, arancio, blu, verde, fucsia: un arcobaleno di colori vivaci e pieni di energia sono pronti a regalare buonumore e voglia di giocare ai piedini più scatenati. Yellow, red, orange, blue, green, fuchsia: a rainbow of bright and energetic colours are ready to bring great vibes and the desire to play to the most excited feet.
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SPORTY IMPRINT Fondi a cassetta oppure più strutturati (anche se sempre super leggeri) o ancora in gomma riciclata e green si abbinano a tomaie in rete freschissime, colori vivaci e allegre stampe per le sneaker da bambino più trendy. . Box bottoms or more structured bottoms (always extremely light) or in recycled and sustainable rubber combine with ultra-fresh mesh uppers, bright colours and cheerful prints for the trendiest kids’ sneakers.
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RAIN & FUN Il suono della pioggia che cade, la sorpresa dell’arcobaleno, i colori del cielo che cambiano e si illuminano di bagliori: anche le giornate di pioggia possono essere protagoniste di avventure e divertimento, e ai piedi servono calzature altrettanto allegre e divertenti! The sound of falling rain, the surprise of a rainbow, the colours of the sky as it changes and glows: even rainy days can be full of adventure and fun, and your feet need shoes that are just as cheerful and fun!
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