Anno LIII - N. 6 Nov. 2021
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IMAC S.p.A.
IN THIS ISSUE
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in questo numero
EXPO RIVA SCHUH Ottimi segnali per Expo Riva Schuh – Gardabags 2022 Excellent signs for Expo Riva Schuh – Gardabags 2022
Anno LIII - N. 6 November 2021
Il Buyer Programme di Expo Riva Schuh - Gardabags The Buyer Programme of Expo Riva Schuh - Gardabags
EDIZIONI FOTO SHOE 30 SRL Via Ippolito Nievo, 33 20145 Milano Tel. +39 02 319121 Fax +39 02 33611619 www.fotoshoemagazine.com info@edizionifotoshoe30.com
INSTITUTIONS Ignazio Visco: l’economia dipende dalla pandemia Ignazio Visco: the economy depends on the pandemic MARKET Materie prime alle stelle Raw materials skyrocket Sudafrica: qualità anche in piccole quantità South Africa, quality even in small quantities Dropout, il tempio delle sneaker sceglie il crowdfunding Dropout, the temple of sneakers chooses crowdfunding Il focus sugli artigiani italiani Focusing on Italian artisans FASHION Before you go Shoe Collections S/S 2022
Catwalk Analysis Bag Collections S/S 2022 WHAT’S NEXT Nasce AAA/Unbranded® AAA/Unbranded® is born WHO SELL, WHO BUY
Direttore responsabile: Matteo Pasca Direttore eDitoriale: Roberto Pellegrini responsabile promozione Fiere: Giuseppe Picco reDazione: Erika Alberti, Cristina Locati, Enrico Martinelli, Barbara Solini redazione@edizioniaf.com FotograFia e graFica: Eros Badin, Alessandro Dorio, Sara Meneghetti, Rosanna Villa design@edizioniaf.com promozione: Filippo Crepaldi, Giorgio Gori, Mario Gori, Lucio Luiselli, Stefano Migliavacca, Josè Rivera adv@edizioniaf.com marketing, Digital e abbonamenti: Mariella Catalano, Mariel Cuba, Andrea Zampieri subscription@edizioniaf.com operations: Elisa Trasi operations@edizioniaf.com printing: New Everprint - Carugate (MI) Aut. del trib. di Milano n. 392 del 5-12-69 Spedizione Posta Target. È vietata la riproduzione senza autorizzazione dei testi e delle immagini. Il trattamento dei dati personali dei destinatari di Foto Shoe 30 è svolto nel rispetto della Legge 675/96 sulla Privacy. È possibile chiedere la modifica o la cancellazione dei propri dati indirizzando la richiesta a: Edizioni Foto Shoe 30 srl - Via Ippolito Nievo, 33 - 20145 Milano ai numeri di fax e di posta elettronica indicati.
Comart rilancia il prorpio Made in Italy Comart relaunches its made in Italy
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Francesco Palandrani, Consorzio Atea: “Bisogna rimboccarsi le maniche” Francesco Palandrani, Consorzio Atea: “You need to roll up your sleeves”
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Consegne in crisi e prezzi in salita Delivery problems and rising prices
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ISSN 2531-9590
TH EO_H EN KEL
EDITORIAL
QUESTIONE DI CONFINI A QUESTION OF BOUNDARIES
Roberto Pellegrini Presidente Fierecongressi Riva del Garda
A pensarci bene la nostra vita è scandita da confini. Da quello esistenziale fra vita e morte, a quello sociale che divide i favorevoli e i contrari ai vaccini, passando per la sempre più sottile linea rossa che distingue fisico e digitale. Viviamo in un mondo in cui la tecnologia è così pervasiva che il limite tra il reale e la finzione si è fatto ormai labile. Parliamo proprio in questo numero di influencer virtuali e collezioni digitali. I confini. Quelli fra Paesi che, talvolta, inducono a guerre commerciali. Solchi che dividono e segnano distanze, le stesse che oggi decretano carenza di materie prime e conseguente aumento dei costi di qualunque tipo di produzione (anche di questo parliamo nelle prossime pagine). Leggevo di Andrea Zittel, artista che da tempo si dedica all’economia dell’esistere. Lei vive nel mitico parco di Joshua Tree in California, in un posto che ha ribattezzato A-Z West. Lo ha pervaso di sculture che si possono abitare, abbattendo il confine tra arte e funzionalità. Proprio come accade per la moda che è bella, è per molti versi arte, ma che senza dubbio ci serve. La moda di cui, sempre sfogliando, troverete tendenze e novità per la prossima primavera/estate. Penso ai confini e alla voglia che abbiamo tutti noi, spesso, di abbatterli o quantomeno attraversarli. Quel desiderio deve continuare ad animare i nostri percorsi di creatività e business, e condurci a incontrarci di nuovo, il più possibile senza confini, a Expo Riva Schuh – Gardabags il prossimo 15 gennaio. When you think about it, our life is marked by boundaries. From existential ones between life and death, to social ones that divide those in favour and against vaccines, passing through the increasingly thin red line that separates physical from digital. We live in a world where technology is so pervasive that the boundary between reality and fiction has now become blurred. In this issue we talk exactly about virtual influencers and digital collections. Boundaries. Those between countries that sometimes lead to trade wars. Furrows that divide and mark distances, the same ones that today decree a shortage of raw materials and a consequent increase of any type of production cost (this is also a theme we will talk about in the following pages). I was reading about Andrea Zittel, an artist who has been devoting herself to the economy of existence for some time. She lives in the mythical Joshua Tree national park in California, in a place renamed A-Z West. She has pervaded it with sculptures that can be inhabited, breaking down the boundary between art and functionality. Just like we consider fashion beautiful, this is art in many ways, an art that we undoubtedly need. The fashion of which, always browsing, you will find trends and news for the next spring/summer. I think of the desire we all sometimes have to break down boundaries or at least to cross them. That desire must continue to animate our paths of creativity and business, and lead us to meet again, as borderless as possible, at Expo Riva Schuh - Gardabags on 15 January.
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GOL D STA R s .r.l.
EXPO RIVA SCHUH
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Alessandra Albarelli
OTTIMI SEGNALI PER EXPO RIVA SCHUH – GARDABAGS DI GENNAIO 2022 EXCELLENT SIGNS FOR EXPO RIVA SCHUH – GARDABAGS OF JANUARY 2022
La direttrice della manifestazione, Alessandra Albarelli, conferma la buona tenuta della ripartenza e annuncia un ritorno alla quasi normalità per la prossima edizione.
Alessandra Albarelli, director of the event, confirms the good performance of the restart and announces a return to almost normality for the next edition.
Senza dubbio l’edizione di luglio 2021 di Expo Riva Schuh – Gardabags si è dimostrata una buona edizione. Buona in particolare per il significato che ha espresso: un senso di coraggio e ripartenza che ha infuso ottimismo al settore. I veri dati positivi, quelli in grado di rimettere in moto gli ingranaggi del mercato e degli ordini, si sono sbloccati a partire da settembre. Continuano a muoversi e a sferragliare le ruote dentate della ripresa? Lo chiediamo ad Alessandra Albarelli, direttrice delle importanti manifestazioni rivane. “Confermo, l'edizione di luglio è andata bene ed è stata positiva se considerata come fiera della ripartenza. È nelle ultime settimane, però, che stiamo percependo un effettivo cambiamento nell'approccio alla pandemia, non soltanto nella gestione e nella partecipazione agli eventi e nella recuperata mobilità a livello internazionale, ma anche nella concreta ripresa del mercato, come nella conseguente ricerca da parte dei compratori di novità. La forte domanda riattivatasi negli Stati Uniti e in buona parte dell’Europa ci fanno ben sperare che la macchina non si sia solo accesa di nuovo, ma abbia anche cominciato a inserirsi in carreggiata”.
Without doubt, the July 2021 edition of Expo Riva Schuh - Gardabags proved to be a good edition. Particularly good for the meaning it expressed: a sense of courage and reboot that instilled optimism in the sector. The real positive data, those able to restart the gears of the market and orders, were released starting from September. Do they keep moving and rattling the cogwheels of the recovery? We ask Alessandra Albarelli, director of the important Riva del Garda events. “I confirm that the July edition went well. It was positive if we consider it as the restart fair. In the last few weeks, however, we have been perceiving an effective change in the approach to the pandemic, not just in the management and participation in events and in the recovery of international mobility, but also in the concrete recovery of the market, and in the consequent research of novelties by buyers. The strong demand that has been reactivated in the United States and throughout all of Europe gives us hope that the machine was not just turned on, but that it got also back on track”.
Ne trovate riverbero anche sull’appuntamento del prossimo 15 gennaio 2022 con Expo Riva Schuh – Gardabags? “Sì. Lo vediamo anche dalle risposte degli espositori che stanno confermando la loro presenza per la prossima edizione di Expo Riva Schuh – Gardabags. Sarà un evento che torna ad assumere caratteristiche più simili al consueto pre-pandemia, anche se non si svolgerà di certo a pieno regime, poiché mancheranno i rappresentanti
Does this also reflect on the appointment of next 15 January 2022 with Expo Riva Schuh – Gardabags? “Yes. We can also see it from the responses of exhibitors who are confirming their presence for the next edition of Expo Riva Schuh Gardabags. It will be an event that returns to take on more similar characteristics to the usual pre-pandemic fair, although not at full capacity, as representatives of some countries will be missing, given that their governments have not yet authorised international trav-
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EXPO RIVA SCHUH
Alessandra Albarelli
di alcuni Paesi i cui governi non hanno ancora autorizzato i viaggi internazionali senza quarantene impegnative, come Cina e India. Ma ribadisco: siamo soddisfatti per come procede la campagna delle adesioni da parte degli espositori”. Come reagisce il mercato a questa ancora forzata ‘lontananza’ dei principali produttori al mondo, in quanto a volumi? “Sono mercati su cui sono riprese le transazioni da parte di America ed Europa. Stanno ricevendo ordini e stanno lavorando. D’altra parte, è certo da segnalare come i sistemi di approvvigionamento abbiano assistito a modifiche strutturali importanti, a seguito della pandemia. La fatica di evadere gli ordini da parte dei Paesi più lontani ha generato una crescita e uno sviluppo di relazioni commerciali continente su continente più intense. Diversi sono i casi in cui si è preferito avvicinare la propria catena di fornitura, il che, in qualche modo, ha favorito anche il comparto europeo della produzione calzaturiera”. Come procede il vostro percorso di rinnovamento del concetto di manifestazione fieristica in cui avete riversato così tante energie e idee? “Ci stiamo concentrando su due ambiti d’azione per noi fondamentali. Da un lato assicurare una varietà espositiva che comprenda il più possibile tutti i Paesi del mondo, garantendo spazio anche alle produzioni del Far East, grazie all'adozione di un progetto espositivo ibrido (collezioni presenti fisicamente in fiera, contatti con i produttori da remoto grazie alle tecnologie digitali e a personale debitamente formato e presente nello stand). Stiamo lavorando per offrire ai compratori che visiteranno la fiera la possibilità di scegliere fra un'ampia gamma di produzioni, sia per tipologia di prodotto che per fascia di prezzo. Dall'altro lato, entrerà effettivamente in scena e troverà piena attuazione il Buyer Programme, che abbiamo pensato durante il lockdown. Stiamo selezionando i buyer ai quali proporremo nuovi servizi che li supportino nella ricerca del prodotto giusto per le loro esigenze. Il fine è migliorare l'esperienza business del visitatore durante la fiera, così da aiutarlo a ottimizzare tempi e budget. Un'esperienza che si avvarrà di uno strumento di consulenza da parte del nostro servizio clienti, e che si appoggerà anche sulla nostra piattaforma digitale, la quale consente di creare un link fra domanda e offerta prima ancora che prenda il via la manifestazione, così da ottimizzare al massimo la propria visita. Un modo per rendere concreta e attuale quell'esperienza phygital di cui tanto si è parlato”.
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el without demanding quarantines, such as China and India. But I repeat: we are satisfied with the way the exhibitors’ adhesion campaign is proceeding”. How does the market react to this still forced ‘absence’ of the main producers in the world, in terms of volumes? “These are markets with which American and European transactions have resumed. They are taking orders and working. On the other hand, it is certain to report that the supply systems have witnessed important structural changes following the pandemic. The effort of fulfilling orders from the most distant countries has generated more intense growth and development of continent-on-continent trade relations. In several cases companies preferred approaching their supply chain, which, in some way, has also favoured the European sector of footwear production”. How is your renewal path of the trade fair concept in which you have poured so much energy and ideas proceeding? “We are focusing on two fundamental areas of action for us. On the one hand, ensuring an exhibition variety that includes as much as possible all the countries of the world, by ensuring space for Far East productions, thanks to the adoption of a hybrid exhibition project (collections physically present at the fair, contacts with remote producers thanks to digital technologies and duly trained personnel present on the stand). We are working to offer buyers who visit the fair the opportunity to choose from a wide range of products, both by product type and price range. On the other hand, the Buyer Programme, which we thought of during the lockdown, will actually enter the scene and be fully implemented. We are selecting buyers to whom we will offer new services that support them in finding the right product for their needs. The aim is to improve visitors’ business experience during the fair, so as to help them optimise time and budget. An experience that will make use of a consultancy tool from our customer service, and that will also rely on our digital platform, which allows you to create a connection between supply and demand even before the event kicks off, so as to optimise your visit to the maximum. A way to make that phygital experience that has been talked about so much concrete and current”. The opportunity to rethink one’s strategies is perhaps the only positive space that we can grant to the pandemic... “We understood that the pandemic would not only concern the
I prossimi appuntamenti con Expo Riva Schuh - Gardabags The next appointments with Expo Riva Schuh - Gardabags The Future of Sustainability 18 novembre, ore 15.00 / 18 November, 3.00 pm Ailis Swords-McDonnell - Trend Expert at WGSN Mindset Communicating Anti-Greenwashing 25 novembre, ore 15.00 / 25 November, 3.00 pm Ailis Swords-McDonnell - Trend Expert at WGSN Mindset Shopping Shifts & Effective Strategies 2 dicembre, ore 15.00 / 2 December, 3.00 pm Jacqueline Wong - Trend Expert at WGSN Mindset Redefining Off-Price 9 dicembre, ore 15.00 / 9 December, 3.00 pm Jacqueline Wong - Trend Expert at WGSN Mindset Expo Riva Schuh – Gardabags 15-18 gennaio 2022 / 15-18 January 2022 Riva del Garda
L’occasione di ripensare le proprie strategie è forse l’unico spazio di positività che possiamo concedere alla pandemia… “Noi abbiamo capito che la pandemia non avrebbe riguardato solo la gestione degli spazi: ‘facciamo la fiera o non facciamo la fiera?’. Abbiamo e stiamo interpretando la situazione come un'opportunità favorevole per entrare nel merito di come sono cambiate le esigenze di espositori e visitatori nei riguardi di un qualsiasi appuntamento fieristico e, quindi, stiamo cercando di andare incontro alle loro mutate aspettative: ottimizzazione dei tempi di acquisto, selezione mirata dei compratori, semplice individuazione dei propri fornitori…”.
management of spaces: ‘are we going to the fair or not?’. We have been and are interpreting the situation as a favourable opportunity to discuss how the needs of exhibitors and visitors have changed with regard to any trade fair appointment and we are thus trying to meet their changed expectations: optimisation of purchasing times, targeted selection of buyers, simple identification of one’s suppliers...”.
Tornando al phygital. Continuerete a integrare il digitale nella vostra offerta? “Il percorso intrapreso continua. Non si ferma il nostro impegno volto a fornire, a espositori e visitatori, informazioni utili che consentano loro di cogliere le differenti opportunità oggi sul piatto: da un lato gli incentivi all’internazionalizzazione e dall'altro comprendere i trend di consumo e le modifiche che stanno investendo il mondo della distribuzione. Informazioni preziose che passeranno attraverso pillole mirate, veloci e concretamente utili, durante i nostri prossimi webinar (vedi il box in pagina, n.d.r.)”.
Back to phygital. Will you continue to integrate the digital version into your offering? The path taken continues. Our commitment to provide exhibitors and visitors with useful information that allows them to seize the different opportunities on their plate does not stop: on one side the incentives for internationalisation and on the other understanding consumption trends and the changes that are affecting the world of distribution. Precious information that will pass through targeted, fast and concretely useful pills during our next webinars (see box on page, editor’s note) .
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MARKETS
Raw materials
MATERIE PRIME ALLE STELLE RAW MATERIALS SKYROCKET
Le supply chain interrotte e inflazione ostacolano la ripresa, tra problemi di approvvigionamento, carenza di manodopera e aumento dei costi
Disrupted supply chains and inflation hamper recovery, amid supply problems, labour shortages and rising costs
PANORAMICA GENERALE
OVERVIEW
Più di 18 mesi dopo l’inizio della recessione mondiale legata alla pandemia di Covid, la ripresa economica prosegue ma resta eterogenea: la ripresa beneficia i Paesi esportatori, mentre le economie incentrate sui servizi rimangono indietro. Nonostante un outlook positivo, aumentano i segnali che indicano che la ripresa mondiale sta perdendo slancio. Gli effetti della pandemia nei punti/collegamenti critici delle catene di approvvigionamento hanno generato interruzioni dell’offerta, alimentando le pressioni sui prezzi e influenzando la produzio-
More than 18 months after the start of the global recession triggered by the Covid pandemic, the economic recovery continues but remains uneven: export-oriented countries are benefitting from this rebound, while service-dependent economies lag behind. Despite the positive outlook, there are increasing signs that the global recovery is losing momentum. The effects of the pandemic in critical points/ links of the supply chain have resulted in supply disruptions, which in turn are feeding price pressures and affecting manufacturer’s pro-
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ne e le vendite dei produttori di tutto il mondo. I problemi di approvvigionamento, la carenza di manodopera e l’inflazione, assieme alla persistente minaccia di Covid-19, si aggiungono all’elenco di rischi e incertezze. È una fotografia complessivamente positiva ma con molti inciampi sulla strada della ripresa quella scattata da Coface – uno dei punti di riferimento nell’assicurazione dei crediti e nei servizi specializzati affini – e contenuta nel Barometro del terzo trimestre reso noto dalla società francese. Il settore manifatturiero globale ha registrato una rapida ripresa da metà 2020, trainata dall’aumento della spesa per i beni di consumo. Grazie alla robusta domanda da parte delle famiglie, i forti flussi commerciali rimangono un supporto chiave per la crescita economica, soprattutto nell’area Asia-Pacifico. La domanda di elettronica e prodotti di base sta avvantaggiando diversi mercati della regione, come la Corea del Sud e Taiwan. Anche l’economia di alcuni dei principali esportatori di materie prime (Russia, Ucraina, Sudafrica, Cile e Algeria) è sostenuta dall’aumento dei prezzi. In Europa centrale e orientale, la competitività delle esportazioni e l’ampia integrazione nelle catene del valore europee supportano la crescita delle esportazioni. In termini di tendenze settoriali, l’allentamento e la revoca delle restrizioni nei Paesi con i più alti tassi di vaccinazione stanno contribuendo a uno spostamento della spesa delle famiglie verso servizi come vendita al dettaglio, ospitalità e tempo libero. Allo stesso tempo, i lockdown dovuti alla pandemia hanno creato interruzioni nelle catene di approvvigionamento ostacolando l’attività aziendale. La concorrenza in termini di materie prime e fattori produttivi è forte e limita la produzione industriale a livello globale, in alcuni casi incide anche sulle vendite.
AUMENTO PREZZI E INFLAZIONE I prezzi delle materie prime, i costi dei fattori produttivi e le tariffe di trasporto sono aumentati dall’estate 2020. "I prezzi di molte materie prime – segnala il Barometro del terzo trimestre di Coface – hanno segnato dei record, come per il settore energetico, in particolare con l’impennata dei prezzi del gas in Europa e in Asia, e per i prezzi di metalli, legno e prodotti alimentari. L’aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime e dei fattori produttivi ha generato un rialzo dei prezzi al consumo.
duction and sales. Supply concerns, labour shortages and inflation, together with the lingering threat of Covid-19, add to the list of risks and uncertainties. The third-quarter Barometer released by the French company Coface – one of the benchmarks in credit insurance and related specialised services – presents an overall positive picture, but with many stumbling blocks on the road to recovery. The global manufacturing sector has recovered fast since mid-2020, driven by increased spending on consumer goods. Because of robust household demand, strong trade flows continue to be a key support for economic growth, especially in the Asian-Pacific area. The demand for electronics and commodities is benefitting several markets in the region, such as South Korea and Taiwan. The economy of several key commodity exporters (Russia, Ukraine, South Africa, Chile and Algeria) are also supported by the higher prices. In Central and Eastern Europe, the competitiveness of exports and wide integration in European supply chains support the growth of exports. In terms of sectorial trends, the easing and lifting of restrictions in countries with the highest vaccination rates is contributing to a shift of household spending towards services such as brick-and-mortar retail, accommodation and recreation. At the same time, pandemic disruptions created breaks in the supply chain hampering business activity. The competition for commodities and input goods is strong and hinders industrial production at a global level, in some cases having an impact on sales.
RISING PRICES AND INFLATION Commodity prices, input costs and freight rates have surged since the summer of 2020. “Many commodities broke record levels,” reports the Barometer of Q3 2021. “This has been notably the case with energy, particularly as European and Asian gas prices soured, as well as metal, wood and food prices. Widespread price increases for commodities and inputs have also led to increasing consumer prices. The harmonised inflation rate in the Eurozone reached 3.4% in September 2021, the highest level in 13 years. This echoes a rise in inflation recorded in most parts of the world, most notably in the United States, where the inflation rate has reached record levels of 5.4% in the last four months to September.
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MARKETS
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Il tasso di inflazione armonizzato nell’eurozona ha raggiunto a settembre il 3,4%, il livello più alto negli ultimi 13 anni. Questo fa eco a un incremento dell’inflazione nella maggior parte del mondo, in particolare negli Stati Uniti, dove il tasso di inflazione ha raggiunto un livello record del 5,4% negli ultimi 4 mesi fino a settembre. Si prevede a breve un picco dell’inflazione nelle economie avanzate. Il problema dell’inflazione potrebbe inasprirsi a causa della carenza di manodopera, con aziende che offrono stipendi più alti per coprire le posizioni vacanti. Un aumento del costo del lavoro potrebbe tradursi in persistenti pressioni inflazionistiche". Tuttavia, in Europa, la Bce – conclude il Barometro – benché segua con preoccupazione la dinamica dell’inflazione, non sembra intenzionata a inasprire la politica monetaria". Nelle economie avanzate, il lato fiscale dell’equazione rimarrà favorevole. Mentre l’economia cinese registra qualche turbolenza e si prevede che quest’anno crescerà del 7,5% con una debole aumento del Pil nell’ultimo trimestre, in Europa occidentale, molti governi continueranno a sostenere le proprie economie fino a fine anno, quando verrà introdotto gradualmente il fondo da 750 miliardi di euro per la ripresa dell’Ue.
MATERIE PRIME FILIERA TESSILE-ABBIGLIAMENTO Dopo i rincari già archiviati nei mesi precedenti, in settembre l’indice sintetico di Smi-Sistema Moda Italia presenta un preoccupante +36,2% in euro (+36% in dollari) rispetto allo stesso mese del 2020. La corsa al rialzo sembra inarrestabile e nel 2021 è diventata frenetica dopo l’estate. Il cotone è a +47,3% e rispetto al mese di agosto l’incremento medio mensile è stato del +6,3%.
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A peak in inflation is expected soon in advanced economies. The inflation problem could be complicated by reports of labour shortages, as businesses offer higher compensations to fill job vacancies. An increase in labour costs could mean more persistent inflationary pressures.” Nevertheless, in Europe, “the ECB,” concludes the Barometer, “is closely monitoring the inflation dynamic with concern, but does not seem to want to adapt its monetary policy.” In advanced economies, the fiscal side of the equation will remain supportive. While the Chinese economy is experiencing some turbulence and is forecasted to grow by 7.5% this year with a notably slower GDP growth in the second half, many governments in Western Europe will continue to support their economy further until the end of the year, when the 750 billion EU recovery fund will slowly be paid out.
RAW MATERIALS FOR THE TEXTILE-CLOTHING SUPPLY CHAIN After the price rises recorded in previous months, in September Sistema Moda Italia’s synthetic index showed a worrying +36.2% in euros (+36% in dollars) compared to the same month in 2020. The race to the top seems unstoppable and in 2021 it became frantic after the summer. Cotton is at +47.3% and compared to August the average monthly increase was +6.3%. According to the International Cotton Advisory Committee, world cotton production is expected to grow by 6% in the 2021/2022 season and prices are expected to fluctuate between 82 cents and 127 cents per pound, with a midpoint at 101.6 cents per pound; the price will therefore remain at high levels, which have not been
Secondo l’International Cotton Advisory Committee la produzione mondiale di cotone dovrebbe crescere del 6% nella stagione 2021/2022 e i prezzi dovrebbero oscillare tra gli 82 cents di dollaro per libbra e i 127 cents, con un midpoint a 101,6 cents/libbra; il prezzo si manterrà dunque su valori alti, che non si registravano da febbraio 2012. Alcune tipologie di cotone importate in Italia e quotate al listino della Camera di Commercio di Milano hanno avuto rincari ancora più accentuati: rispetto a settembre 2020 una tipologia americana registra una variazione di +104,7% in euro, una tipologia greca cresce del +53,9% e una dell’Asia Centrale del +46,6%. L’indice Awex Eastern per le lane ha chiuso settembre a +45,1% in euro rispetto a un anno prima, le fibre sintetiche (poliestere, nylon, acrilico) crescono del +50,9%, le artificiali (viscosa) del +17,3%. La seta greggia sulla piazza di Como ha sperimentato un aumento di poco superiore al +30,0% su base tendenziale. Sistema Moda Italia sottolinea che le conseguenze per la filiera sono di forti rischi di tenuta, soprattutto per aziende di piccole dimensioni, già messe alla prova in questi ultimi 2 anni. A questi rincari si aggiunge il balzo dei costi dell’energia, che arrivano oggi a circa il 40% per l’elettricità e al 30% per il gas, e che si ripercuote nei costi maggiorati della CO2, unendo problemi conseguenti alla pandemia a fenomeni speculativi internazionali. "Le conseguenze per la filiera del T&A - si legge in una nota - sono di forti rischi di tenuta, in un network fatto per la maggior parte da aziende di piccole dimensioni, già duramente messe alla prova in questi ultimi due anni".
La domanda risulta eccessiva per il periodo, in seguito alla ripartenza delle attività economiche e alla richiesta dei mercati internazionali di prodotti made in Italy. Purtroppo le forniture base derivano da Paesi che non sono ancora tornati attivi al 100% dopo i fermi legati al Covid: è soprattutto da questo che scaturiscono listini così penalizzanti negli elementi chiave del settore, ossia appunto energia, fibre, sostanze chimiche, ma anche servizi legati alla logistica dei trasporti. "Rialzi di questo livello, che in alcuni casi sono tre-quattro volte superiori rispetto ai valori pre-pandemici, non possono che riflettersi in un immediato aumento del valore dei prodotti e delle trasformazioni, in particolare per le realtà a monte della filiera - commenta il presidente di Smi, Sergio Tamborini - molte delle quali di modeste dimensioni e con bilanci già compromessi". Secondo Tamborini, "l’impossibilità, o anche solo la difficoltà di procedere con questi aumenti, pur nel rispetto della logica del libero mercato, può mettere in crisi la tenuta della stessa filiera". In un intervento al recente Milano Fashion Global Summit, Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler, sottolinea come il prezzo delle materie prime così elevato sia dato dal fatto che “il prodotto si sta riprendendo più velocemente della produzione delle materie prime”, ma si dice ottimista che i prezzi dei materiali non possano restare così alti. A suo parere, il 2022 sarà ancora complesso "con la Cina chiusa ancora per un anno. In Italia la situazione lentamente si appianerà anche grazie alla attuale stabilità politica con una leadership istituzionale dalla mano ferma e alle politiche di sostegno alle imprese".
seen since February 2012. Some types of cotton imported into Italy and listed in the Milan Chamber of Commerce have seen even more significant price increases: compared to September 2020, an American type increased by +104.7% in euros, a Greek type increased by +53.9% and one from Central Asia by +46.6%. The Awex Eastern index for wool closed September at +45.1% in euros compared to a year earlier, with synthetic fibres (polyester, nylon, acrylic) up by +50.9%, artificial fibres (viscose) up by +17.3%. Raw silk on the Como market experienced an increase of just over +30.0% on a trend basis. Sistema Moda Italia underlines that the consequences for the supply chain are of great risk, especially for small companies, which have already been put to the test over the last two years. In addition to these price rises, there is also the jump in energy costs, which now stand at around 40% for electricity and 30% for gas, and which are reflected in the increased costs of CO2, combining problems resulting from the pandemic with international speculation. “The consequences for the Textile&Clothing supply chain,” reads a note, “are strong risks of resistance, in a network made up mostly of small companies, already severely tested in the last two years.” The demand is excessive for the period, following the restart of economic activities and the demand of international markets for Italian products. Unfortunately, basic supplies come from countries that have not yet returned to 100% activity after the Covid-related stoppages. This, above all, is the reason for such penalising prices in the key elements of the sector, i.e. energy, fibres, chemicals, as well as services related to freight logistics. “Price rises of this level, which in some cases are three to four times higher than pre-pandemic values, can only be reflected in an immediate increase in the value of products and processing, particularly for the companies upstream in the chain,” commented SMI President Sergio Tamborini, “many of which are small and already have compromised budgets.” According to Tamborini, “the impossibility, or even just the difficulty of proceeding with these increases, even while respecting the logic of the free market, could jeopardise the stability of the supply chain itself.” In a speech at the recent Milan Fashion Global Summit, Remo Ruffini, President and CEO of Moncler, pointed out that commodity prices are so high because “the product is recovering faster than the production of raw materials”, but declares himself optimistic that prices cannot remain so high. In his opinion, 2022 will still be complex “with China closed for another year. The situation in Italy will slowly smooth out thanks to the current political stability with a firm-handed institutional leadership and policies to support businesses.”
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WHAT’S NEXT
Start-up
NASCE AAA/UNBRANDED® AAA/UNBRANDED® IS BORN
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Dal veneto una start-up che punta sul digitale per creare un nuovo modello di business nel settore del fashion, creando un trait d’union tra produzione, distribuzione e consumatore. Creata nel 2017 da Mario Innocente come esperimento nell’ambito fashion con una propria linea di calzature, la start-up è subito cresciuta, anche in termine di visibilità, grazie ad un costante lavoro dell’imprenditore, in particolare su Linkedin, che gli ha consentito nel giro di un anno di raggiungere un buon livello di interazione ed engagement con i propri follower che sono ad oggi oltre 10.000. L’idea alla base del progetto è semplice: utilizzare il digitale come leva strategia di comunicazione e come piattaforma per dare vita al proprio modello di business, contenendo al massimo i costi e avvicinando il più possibile buyer e rivenditori. Incoraggiato dal successo iniziale, Innocente ha dunque deciso di allargare l’offerta ad altri settori oltre al fashion come il wellness e di promuovere una piattaforma online che consentisse a buyer e rivenditori di dialogare, accorciando la filiera ed adottando una scala di scontistica collegata ai volumi degli ordini che vengono sempre e solo gestiti on demand. Non più percentuali di sconto in base alle quantità o condizionati all’acquisto di altri articoli, bensì uno sconto in base alla volontà del buyer o del rivenditore di promuovere il brand e i prodotti attraverso il proprio punto vendita e i propri canali di comunicazione. Più il negoziante è disponibile a promuovere e proporre il brand, maggiore è lo sconto che riceverà, oltre ad una serie di vantaggi nel tempo, su riordini o richieste particolari.
From the Veneto region a start-up that focuses on digital to create a new business model in the fashion sector, creating a trait d’union between production, distribution and consumer. Created in 2017 by Mario Innocente as an experiment in the fashion sector with an own footwear line, the start-up grew immediately, also in terms of visibility, thanks to the constant work of the entrepreneur, in particular on Linkedin, which within one year allowed him to achieve a good interaction and engagement level with his followers who are now over 10,000. The idea behind the project is simple: using digital as a communication strategy lever and as a platform to give life to your business model, minimising costs and bringing buyers and retailers as close as possible. Encouraged by the initial success, Innocente therefore decided to expand the offer to other sectors in addition to fashion such as wellness and to promote an online platform that would allow buyers and retailers to dialogue, shortening the supply chain and adopting a discount scale connected to the volumes of orders that are always and only managed on demand. No more discount percentages based on quantities or conditioned by the purchase of other items, but a discount based on the willingness of buyers or retailers to promote the brand and products through their store and their own communication channels. The more shopkeepers are willing to promote and propose the brand, the greater the discount they will receive, as well as a series of advantages over time, on reorders or special requests.
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INSTITUTIONS
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Ignazio Visco
L’ECONOMIA DIPENDE DALLA PANDEMIA THE ECONOMY DEPENDS ON THE PANDEMIC
Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, ha ribadito l’importanza della campagna vaccinale e l’attenzione alla fase di transizione nella lotta per mitigare i cambiamenti climatici, durante il Made in Italy Summit 2021.
Ignazio Visco, Governor of the Bank of Italy, reiterated the importance of the vaccination campaign and attention to the transition phase in the fight to mitigate climate change, during the Made in Italy Summit 2021.
“Tutte le previsioni economiche dipendono, in questo momento, dal piano vaccinale, dalla sua capacità di proseguire senza soste e di risultare efficace. Dipende non solo da quanto succederà in Italia, ma ovviamente anche da quanto accadrà nel resto del mondo”. Così Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, sintetizza la situazione italiana e internazionale durante il Made in Italy Summit 2021 di inizio ottobre. Il capo della banca centrale italiana ha messo anche in risalto l’importanza di porre molta attenzione a quanto risulterà efficace il PNRR, ha rimarcato la fiducia nel panorama europeo la cui stabilità finanziaria dovrebbe essere garantita dalle iniziative messe in campo dalla BCE, ma ha tenuto a ribadire come il punto focale di fondo sia capire se la ripresa, più forte del previsto (è facile credere nel +6% di PIL a fine anno) possa rimanere tale. Perché questo accada “è cruciale che la situazione legata al COVID non riservi sorprese a livello globale”. Tra i problemi da tenere maggiormente sotto controllo vi sono senza dubbio le tensioni sulle materie prime e le strozzature d’offerta su molti prodotti, condizioni che – secondo le dichiarazioni del governatore – dovrebbero andare a ridursi con il normalizzarsi del panorama economico. Anche il sistema bancario dovrebbe vedere le proprie prospettive volgere al meglio col progredire di una stabilità economica e, soprattutto nel breve periodo, rimanere stabili grazie alle garanzie che
“All economic forecasts depend, at this time, on the vaccination plan, on its ability to continue unabated and on its effectiveness. It does not just depend on what will happen in Italy, but obviously also on what will happen in the rest of the world”. This is how Ignazio Visco, Governor of the Bank of Italy, summarises the Italian and international situation during the Made in Italy Summit 2021 at the beginning of October. The head of the Italian central bank also highlighted the importance of paying close attention to how effective the PNRR will be. He stressed the confidence in the European landscape whose financial stability should be guaranteed by the initiatives implemented by the ECB, but kept emphasising the importance to focus on understanding whether the recovery, stronger than expected (+6% is the estimated GDP growth rate at the end of the year) can remain in this positive dimension. For this to happen “it is crucial that the situation related to COVID does not hold any surprises on a global level”. The tensions on raw materials and supply bottlenecks on many products are without any doubt among the issues to keep under control. According to the governor’s statements – these conditions should lower with the normalisation of the economic landscape. The banking system should also see its prospects turn better as economic stability progresses and, especially in the short term, remain stable thanks to the guarantees that the state has offered in rela-
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Ignazio Visco
Tutte le previsioni economiche dipendono, in questo momento, dal piano vaccinale, dalla sua capacità di proseguire senza soste e di risultare efficace. All economic forecasts depend, at this time, on the vaccination plan, on its ability to continue unabated and on its effectiveness.
lo Stato ha offerto rispetto ai crediti erogati verso le PMI e i grandi gruppi. “Nel complesso non intravediamo grandi tensioni sulle Banche, se non su quegli istituti e imprese che sono indietro rispetto alla digitalizzazione, senza dubbio il più importante trend per la società e l’economia in generale”. L’intervento di Visco ha toccato anche i temi della green economy e del cambiamento climatico che, inevitabilmente, coinvolgono anche le banche centrali chiamate a facilitare una trasformazione su cui, però, è ancora molto difficile vigilare e per cui è difficile disporre di criteri certi di valutazione. Visco ha rimarcato quanto sia cruciale l’aspetto della verificabilità e dell’oggettiva positività delle azioni intraprese dal tessuto economico di un Paese che voglia accedere a finanziamenti indirizzati alla transizione green. È altrimenti troppo alto il rischio di cadere nel green-washing o di disperdere risorse finanziarie pubbliche. Da ultimo il governatore della banca centrale ha considerato un aspetto talvolta dimenticato dal dibattito pubblico: “Bisogna porre molta attenzione anche agli effetti negativi che i momenti transitori potrebbero riverberare sul tessuto imprenditoriale. La spinta dei Governi per promuovere politiche economiche che abbiano un impatto positivo sul clima, potrebbe anche mettere a rischio alcune attività, perciò bisogna vigilare affinché questa necessaria transizione risulti meno traumatica possibile”.
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tion to loans granted to SMEs and large groups. “On the whole, we do not see high-pressure on Banks, if not on those institutions and companies that are lagging behind when it comes to digitisation, undoubtedly the most important trend for society and the economy in general”. Also the banking system should see its prospects turn better as it progresses. Visco’s intervention also focused on issues related to the green economy and climate change which, inevitably, also involve central banks required to facilitate a transformation that is still very difficult to supervise and thus hard to evaluate with certain criteria. Visco pointed out the crucial aspect of verifiability and the objective positivity of the actions undertaken by the economic fabric of a country that wants to access funding aimed at the green transition. Otherwise, the risk of falling into green washing or wasting public financial resources is too high. Lastly, the governor of the central bank considered an aspect sometimes forgotten by the public debate: “We must also pay close attention to the negative effects that transitory moments could reverberate on the entrepreneurial fabric. The push of governments to promote economic policies that have a positive impact on the climate could also put some activities at risk, so we must ensure that this necessary transition is as less traumatic as possible”
News
FASHION
AJAX E ADIDAS CELEBRANO BOB MARLEY
NIKE IN VIRTUAL TRY ON SU TIK TOK
FOOT LOCKER: VENDITE A +9,5% NEL 2° TRIMESTRE
AJAX AND ADIDAS CELEBRATE BOB MARLEY
THE VIRTUAL TRY ON OF NIKE ON TIK TOK
FOOT LOCKER: SALES UP +9.5% IN THE 2ND QUARTER
È dedicata all'icona del reggae la capsule collecion che unisce la società calcistica europea e il marchio di sportswear e in particolare alla canzone “Three Little Birds”, hit del giamaicano che dall'agosto 2008 è diventata l'inno dei tifosi della squadra olandese ed è cantata prima di ogni partita. Composta da maglia, pantaloncini e calzini, la capsule comprende anche le scarpe Samba che provengono dal mondo del calcio, ma sono diventate ben presto una moda a sé stante con le caratteristiche strisce in rosso, giallo e verde, lo stemma dell'Ajax sulla linguetta della scarpa e i tre uccellini delle croci andreas di Amsterdam sulla linguetta del tallone.
Per la prima volta in UK, Nike e JD per il lancio di Nike Air Vapormax si alleano con Tik Tok permettendo agli utenti della community del social degli short video di provare le diverse versioni colore della scarpa e di accedere ad una challenge per vincere una fornitura annuale di scarpe Nike. Le tre varianti colore della Nike Air Vapormax si potranno provare in virtual try on grazie ad un innovativo 3D branded effect senza dover uscire dal comfort della propria casa, mentre la sfida aperta sull'hashtag #Jdvapormaxshuffle si giocherà sulle note di un brano creato ad hoc che invita gli utenti a interagire registrando il proprio video.
L'azienda statunitense leader nella vendita di abbigliamento sportivo e calzature con la riapertura dei negozi intercetta la ripresa registrando +9,5% di vendite nel secondo trimestre 2021, con un utile netto di 430 milioni di dollari (contro i 45 milioni del corrispondente periodo dell'anno precedente). Uno slancio positivo che fa affermare al vicepresidente esecutivo del marchio Andrew Page di essere cautamente ottimista sul futuro: “Stiamo ancora operando in un ambiente incerto a causa della pandemia, continuiamo a tenere d'occhio il business, comprese le chiusure temporanee dei negozi e le sfide della catena di approvvigionamento e rimaniamo disciplinati con la gestione delle spese”.
The capsule collection that brings together the European soccer team with the sportswear giant is dedicated to reggae icon Bob Marley and in particular his song “Three Little Birds”, the Jamaican hit that become the anthem of the Dutch team’s fans back in August 2008, which is now sung before every game. The capsule features a jersey, shorts, and socks, as well as Samba shoes that come from the world of soccer, but which soon because a fashion unto themselves with the iconic stripes in red, yellow, and green, the Ajax team crest on the tongue of the shoe, and three little birds sitting on Amsterdam's Andreas crosses on the back of the heel collar.
For the first time in the UK, Nike and JD, for the launching of Nike Air Vapormax, team up with Tik Tok, allowing members of this social community to access short videos so they can try on different coloured versions of the shoe and compete in a contest for the chance to win a year’s supply of Nike shoes. The three colourways of Nike Air Vapormax can be tried on virtually thanks to an innovative 3D AR Branded Effect, without having to leave the comfort of your own home, while the open competition on #JDVaporMaxShuffle is based on the notes of a bespoke track that invites users to interact and register their own videos.
The United States leader in the sales of athletic clothing and footwear, with the reopening of its stores, intercepts the recovery by registering a +9.5% rise in sales during the second quarter of 2021, with a net income of 430 million dollars (compared to the 45 million registered during the same period last year). A positive trend that sees Executive Vice President of the brand, Andrew Page express cautious optimism for the future: “Recognizing we are still operating in an uncertain environment due to Covid-19, we continue to keep a close eye on the business, including temporary store closures and supply chain challenges, and we remain disciplined with expense management".
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FASHION
Trends
LA RIVOLUZIONE DEL FASHION
THE FASHION REVOLUTION
Il mondo del fashion sta vivendo un cambiamento profondo ed epocale, accelerato dall’avvento della pandemia e indirizzato alla diffusione, in diversi ambiti, del digitale e a cambiamenti legati ai player e ai loro ruoli.
The world of fashion is going through a moment of profound and momentous change, accelerated by the outbreak of the pandemic, with a greater diffusion of digital technology in various segments and changes connected to players and their roles.
La moda sta cambiando: sembra un’ovvietà, perché la moda per sua stessa natura ‘cambia’ continuamente. In realtà, quello che stiamo vivendo oggi, più che un cambiamento, è una vera e propria ‘rivoluzione’, che interessa sempre di più le modalità con cui la moda propone i propri prodotti al consumatore, il modo in cui comunica con lui e i protagonisti della ‘scena moda’. L’avvento della pandemia ha senza dubbio spinto il piede sull’acceleratore del digitale, che è entrato ormai a far parte della quotidianità di ognuno di noi, anche nell’acquisto di abiti e accessori, e gli stessi showroom considerano ormai ‘normale’ presentare online la nuova collezione ai buyer di tutto il mondo. Il sodalizio tra moda e digitale ha però assunto nel corso degli ultimi due anni anche il volto del ‘gaming’, con le varie capsule create per gli avatar dei video games più amati - da Animal Crossing a Tennis
Fashion is changing, which might seem obvious, since fashion by its very nature constantly ‘changes’. In reality, what we are experiencing today, more than a change, is a bona fide ‘revolution’, which increasingly influences the ways in which fashion proposes its products to the consumer, and the way in which it communicates with customers and the protagonists of the ‘fashion scene’. Without a doubt, the outbreak of the pandemic pushed the pedal to the metal on digital technology, which by now has become a part of our daily lives, also when purchasing clothes and accessories, and even showrooms now consider it ‘normal’ to present their new collections online to buyers from around the world. Over the last two years, the integration between fashion and digital has also extended to include the ‘gaming’ aspect, with numerous capsule collections created for the avatars of the most beloved
Lil Miquela and Millie Bobby Brown
Bella Hadid with Lil Miquela
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Balenciaga SS 2022
Clash e Pokémon Go -, e con le sfilate collettive in-game, la prima lanciata a marzo 2020, in pieno lockdown, con gli avatar di ‘Animal Crossing: New Horizons’ vestiti da stilisti del calibro di Valentino, Marc Jacobs e Gcds. Abbiamo poi le modelle e le influencer digitali, sempre più ricercate e richieste dalle grandi griffe della moda e che stanno riscrivendo a colpi di sorrisi e pose da ‘top model’, le regole stesse del fashion. Tra le più celebri ci sono Lil Miquela, la influencer brasiliana diciannovenne con oltre 2.5 milioni di follower su Instagram, tanto perfetta quanto non reale, frutto della creatività della start-up Brud: con i suoi occhioni castani e la frangetta alla francese, è lei la preferita da grandi brand del calibro di Calvin Klein, Prada e Chanel. Non possiamo poi non ricordare Noonoouri, anche lei diciannovenne sbarazzina e accattivante, nata dalla mente di Joerg Zuber (che si è ispirato per il suo volto a Naomi Campbell e Kim Kardashian), e che vanta oltre 350mila follower su Instagram e collaborazioni con i grandi nomi del fashion internazionale come Genny, Furla, Dior, Victoria Beckham, Versace, Calvin Klein, Marc Jacobs e Lorenzo Serafini, che l’ha scelta come testimonial della sua PreFall 2019. Tra l’altro, le influencer digitali al pari di quelle vere, veicolano ai loro follower non solo stili di moda e di vita, ma anche il loro punto di vista personale su tematiche cruciali per il nostro secolo come sostenibilità, diritti degli animali ed empowerment femminile, facendosi portavoce di un messaggio di cambiamento sociale. Che cosa hanno in più le influencer digitali rispetto alle loro omologhe in carne e ossa? Costano meno e risolvono totalmente i rischi di pubbliche relazioni ed eventuali gaffe e ‘cadute d’immagine’. Una strategia, quella degli avatar digitali, già adottata dai big asiatici tra i quali Tmall, che dopo aver collaborato con celebri modelle virtuali come Noonoouri, ha deciso di presentare la propria influencer, Aimée, scelta da Miu Miu e Prada per presentare le loro collezioni.
Noonoouri – Furla collection
videogames – from Animal Crossing to Tennis Clash and Pokémon Go -, and with in-game collective fashion shows, with the first one launched in March 2022 in the middle of the pandemic, with the avatars of ‘Animal Crossing: New Horizons’ dressed by stylists of the calibre of Valentino, Marc Jacobs and Gcds. We then have digital models and influencers, increasingly sought out and requested by designer fashion labels, who are rewriting with their smiles and ‘top model’ poses the very rules of fashion itself. Among the most popular are Lil Miquela, the nineteen-year-old Brazilian influencer with over 2.5 million followers on Instagram, as perfect as she is imaginary, fruit of the creativity of the start-up Brud: with hazel eyes and French-cut bangs she is the favourite of leading brands of the calibre of Calvin Klein, Prada and Chanel. There is then Noonoouri, who is also nineteen years old, carefree and striking, created as the brainchild of Joerg Zuber (who took his inspiration from Naomi Campbell and Kim Kardashian), with more than 350 thousand followers on Instagram and collaborations with leading names in international fashion like Genny, Furla, Dior, Victoria Beckham, Versace, Calvin Klein, Marc Jacobs and Lorenzo Serafini, who cast her as the brand ambassador for his Pre-Fall 2019 collection. At the same time, digital influencers just like real ones, orient their followers not only in their fashion and lifestyle choices, but also influence their opinions on themes that are critical today like sustainability, animal rights, and female empowerment, acting as ambassadors in propagating the message for social change. What advantage do digital influencers have over their flesh and blood counterparts? They cost less and they completely eliminate any public relations risks or eventual faux pas that could lead to a “loss in image”. The strategy of digital avatars has already been adopted by leading Asian players including Tmall, which after having collaborated with famous virtual models like Noonoouri, decided
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FASHION
Trends
IKEA - Eftertrada
Farfetch SS21
È sempre più diffuso, però, anche il processo contrario, che vede le influencer umane chiamate ad indossare abiti virtuali. È successo la scorsa estate con la piattaforma globale leader nel campo della moda di lusso Farfetch, che ha digitalizzato una ventina di abiti e accessori dalle collezioni preordinate di brand come Balenciaga, Palm Angels, Khaite, Off -White, Oscar de la Renta, Dolce & Gabbana e altri, e li ha poi inviati digitalmente a diversi influencer in tutto il mondo. Un’iniziativa che si è rivelata un successo sul fronte dell’efficienza e del risparmio economico, perché ha permesso di testare rapidamente i prodotti prima della messa in produzione, ma anche sul fronte ecologico, perché ha ridotto gli sprechi e l’impatto ambientale legato all’invio di merci dall’altra parte del mondo. Ricordiamo anche la presentazione, in occasione della scorsa edizione della Milano Fashion Week, della prima “Avatar Factory” italiana IGOODI, che ha offerto ai visitatori del proprio showroom milanese l’opportunità di realizzare gratuitamente il proprio Avatar 3D - uguale in ogni dettaglio alla figura reale e completato da un ricco dataset di misure antropometriche del corpo con tabella taglie corrispondente -, da utilizzare per gli acquisti online di capi di abbigliamento, avendo la certezza dell’esattezza della taglia ordinata e riducendo in questo modo il problema dei resi. Ma il digitale ha anche ‘spostato’ le prospettive tra chi è in passerella e chi è nel front show, tra chi sfila e chi guarda, invertendone i ruoli. È ciò che è successo, ad esempio, nella ormai celebre sfilata di Demna Gvasalia per la presentazione della collezione PE 2022 di Balenciaga, dove lo stilista georgiano ha invitato buyer, vip e giornalisti al Théâtre du Châtelet di Parigi, creando un ampio red carpet all’ingresso dove i modelli sono stati fotografati insieme agli invitati. Contemporaneamente, all’interno del teatro, venivano proiettate le immagini degli arrivi, trasformando così il red carpet nella passerella vera e propria, su cui sfilava la collezione applaudita dagli ospiti in sala. Al termine del defilé, a sorpresa, sono arrivati anche i Simpsons, i personaggi della serie cult creata da Matt Groening, con la proiezione sullo schermo di un episodio speciale creato ‘ad hoc’ dove Demna Gvasalia - in versione Simpson naturalmente – per festeggiare il compleanno di Marge regala agli abitanti di Springfield una fashion experience nella città francese. La stessa Marge, ad un certo punto, sale e sfila in passerella, applaudita da Kim Kardashian e Kanye West, mentre in prima fila nel parterre vediamo Anna Wintour che decreta il successo o meno della collezione!
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to present its own influencer Aimée, chosen by Miu Miu and Prada to present their collections. It is increasingly common, however, to also see the exact opposite occur, where real live influencers are called upon to wear virtual clothes. This is what happened this past summer with the global leading platform in the segment of luxury fashion, Farfetch, which digitalized around twenty or so items of apparel and accessories from the pre-order collections of brands like Balenciaga, Palm Angels, Khaite, Off -White, Oscar de la Renta, Dolce & Gabbana and others, and then digitally submitted them to various influencers around the world. An initiative that proved itself to be a success in terms of efficiency and economic savings, because it allowed for a rapid trial run of the products before being put into production, but also on an ecological front, since it cut back on waste and eliminated the environmental impact associated with sending goods to the other side of the world. There was then the presentation, during the last edition of Milano Fashion Week, of the first IGOODI Italian “Avatar Factory” that offered visitors to the Milan showroom free of charge the possibility of creating their very own 3D Avatar - which is the same in each and every detail to the real physical person and completed by a rich set of anthropomorphic measurements of the body with a corresponding size conversion table. The avatar can then be subsequently used to make online purchases of clothing, with the certainty that the size ordered is correct, while reducing the problem of returns. Digital has also ‘changed’ the perspectives of those who are on the catwalk and those who are in the front row of the show, between those who walk the runway and those who watch, inverting their roles. This is what happened for example in the by now famous fashion show of Demna Gvasalia for the presentation of the Balenciaga SS 2022 collection, where the Georgian stylist invited buyers, VIPs and journalists to the Théâtre du Châtelet in Paris, creating a wide red carpet at the entrance where models were photographed together with the guests. At the same time, inside the theatre, images of those arriving were projected on screen, thereby transforming the red carpet into a bona fide catwalk for presenting the collection, which was applauded by the audience inside. At the end of the defilé, also the Simpsons, the characters from the cult series created by Matt Groening, made a special guest appearance, with the on-screen showing of a spe-
Aimée – T-mall
Lidl
#WearYourAvatar
Il digitale è senza dubbio una delle strade su cui si muove la ‘rivoluzione ‘ che sta interessando e trasformando la moda. Ma non è l’unica. Un’altra riguarda i protagonisti della scena: i brand. Fino a oggi eravamo abituati a vedere i marchi del fashion che ‘sconfinavano’ in altri ambiti merceologici, dai profumi agli arredi per la casa. Oggi si stanno curiosamente affacciando al palcoscenico della moda nuovi player: le aziende del furniture e del food&beverage. Prima c’è stato il debutto della linea di abbigliamento sportivo firmata dalla catena di ipermercati LIDL, con tanto di fenomeno di ‘follia social’ che ha visto le sneaker gialle-blu Lidl (vendute a 12,99 euro in store) arrivare a quotazioni record di oltre 450 sterline su Ebay, alla stregua di veri e propri oggetti da collezione. Adesso a fare il suo ingresso ‘a sorpresa’ nel mondo fashion troviamo anche il colosso svedese dell’arredamento low cost IKEA, che dopo aver lanciato un anno fa la sua prima collezione streetwear in Giappone, da ottobre 2021 approda anche in Italia con la capsule ‘Eftertrada’ (che in svedese significa ‘successore’) di abbigliamento e accessori… La ‘rivoluzione fashion’ è appena cominciata e ci sono buone probabilità che in un futuro molto prossimo ne ‘vedremo di tutti i colori’!
cial episode created ‘ad hoc’ where Demna Gvasalia – naturally in a Simpson version – to celebrate the birthday of Marge, decides to give the habitants of Springfield a fashion experience in Paris. Marge, at a certain point, gets up and walks the runway, applauded by Kim Kardashian e Kanye West, while in the front row of the audience we see Anna Wintour who proclaims the success of the collection! Digital is without a doubt one of the roads on which the ‘revolution’ that is transforming fashion is moving. However, it is not the only one. Another one regards the protagonists of the scene: the brands. Up until today, we were used to seeing fashion brands that ‘branched off’ into other commodity-related sectors, from perfumes to furnishings for the home. Today, we are interestingly enough seeing new players appearing on the stage of fashion: furniture and food&beverage companies. First, there was the debut of the line of athletic apparel created by the chain of superstores LIDL, with so much ‘social hype’ surrounding it that Lidl’s yellow-blue sneakers (originally sold in the store at 12,99 euros) arrived at a record price of over 450 pounds on eBay, becoming bona fide collector items. Now, making its ‘surprise’ entry into the world of fashion, we also find the Swedish giant of low-cost furniture IKEA, which after having launched a year ago its first streetwear collection in Japan, also arrived in Italy in October 2021 with its ‘Eftertrada’ capsule collection (which in Swedish means ‘descendant’) of clothing and accessories… The ‘fashion revolution’ has just begun and there are good probabilities that soon ‘we will see all the colours of the rainbow’!
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MARKET
South Africa production
SUDAFRICA, QUALITÀ ANCHE IN PICCOLE QUANTITÀ SOUTH AFRICA, QUALITY EVEN IN SMALL QUANTITIES
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La flessibilità produttiva è senza dubbio uno dei vantaggi dell’industria calzaturiera e pellettiera del Sudafrica. Così come la capacità di interpretare il gusto e la qualità europea, di avere a cuore i temi della sostenibilità, e poter facilmente commerciare con l’occidente senza dazi e avvalendosi di una buona rete strutturale e logistica.
L'industria sudafricana delle calzature e della pelletteria è un'industria che ha più di 150 anni. Composta da poco più di 250 produttori, il comparto opera seguendo le regole dettate dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro, e rispondendo a un organismo di regolamentazione, il Leather Bargaining Council. Un mercato che crede nei valori del commercio equo e che offre un’ampia varietà di produzioni calzaturiere: da uomo, da donna e da bambino; formali, casual, comfort, da lavoro e di sicurezza. Per quanto riguarda le borse, il settore pellettiero, anch’esso ben diversificato nella proposta, rappresenta un'arte a sé stante, popolata da abili artigiani orgogliosi di ogni modello che realizzano. AFRICA IN PRIMO PIANO È anche giusto notare come, in generale, il mercato, il gusto e la produzione del continente africano stiano riscuotendo molta attenzione in questo particolare momento storico. Si è infatti da poco chiusa a Milano la sesta edizione della AFRO FASHION WEEK che ha visto protagonisti i giovani talentuosi stilisti BIPOC durante i giorni della Fashion Week milanese. Nuovi creativi, che identificano nella loro storia e nelle loro collezioni il mix culturale che caratterizzerà gli anni a venire. Un’edizione che ha avuto come tema guida “BEYOND MITUMBA – Unveiling the Unseen”. Superare il Mitumba per svelare ciò che non viene mostrato. Dove la parola “Mitumba” sta a indicare un fenomeno largamente diffuso nei Paesi in via di sviluppo: il reselling di abiti usati, provenienti dai Paesi Occidentali. Masse di prodotti che alterano il delicatissi-
Cape Cobra
Cape Cobra
Production flexibility is undoubtedly one of the advantages of the South African footwear and leather goods industry. As well as the ability to interpret European taste and quality, to have sustainability issues at heart, and to be able to easily trade with the West without duties and using a good structural and logistical network.
The South African footwear and leather goods industry is 150 years old. Made up of just over 250 producers, the sector operates following the rules dictated by the International Labour Organisation, and responds to a regulatory body, the Leather Bargaining Council. A market that believes in the values of fair trade and that offers a wide variety of footwear productions: for men, women and children; formal, casual, comfort, work and safety. As for bags, the leather goods sector, which is also well diversified in its offer, represents an art of its own, populated by skilled artisans who are proud of each model they make. AFRICA IN THE FOREGROUND It must be said that, in general, the market, taste and production of the African continent are getting lot of attention in this particular historical moment. In fact, the sixth edition of the AFRO FASHION WEEK has just ended in Milan, which saw the talented young BIPOC designers as protagonists during the days of the Milanese Fashion Week. New creatives, who identify in their history and in their collections the cultural mix that will characterise the years to come. An edition that had as its guiding theme “BEYOND MITUMBA - Unveiling the Unseen”. Overcome Mitumba to reveal what is not shown. The word “Mitumba” indicates a widespread phenomenon in developing countries: the reselling of used clothes from Western countries. Masses of products that alter the very delicate productive/commercial balance of African countries. A mass of products that drugs the domestic market, does not favour the local production growth, and clogs up landfills with products which, having no adequate outlets, create further problems of environmental pollution. A phenomenon that prevents a healthy creative development and the entrepreneurship of local fashion, encouraging a survival economy representing an end to itself. This is just one of the many themes that the AFRO FASHION ASSOCIATION, in these six years of activity, has managed to bring to the attention of European and international markets and fashion. If to this we add the importance and growing resonance of the Black Lives Matters movement, born spontaneously
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MARKET
South Africa production
mo equilibrio produttivo/commerciale dei Paesi Africani. Una massa di prodotti che droga il mercato interno, non favorisce il crescere della produzione locale, e intasa le discariche di prodotti che, non avendo sbocchi adeguati, creano ulteriori problemi di inquinamento ambientale. Un fenomeno che impedisce uno sviluppo sano della creatività e dell’imprenditorialità della moda locale, incentivando un’economia di sopravvivenza fine a sé stessa. Questo è solo uno dei tanti temi che AFRO FASHION ASSOCIATION, in questi sei anni di attività, è riuscita a portare all’attenzione dei mercati e della moda europea e internazionale. Se a ciò si aggiunge l’importanza e la risonanza crescente che il movimento Black Lives Matters, nato spontaneamente in tutto il mondo a seguito di episodi violenti, si capisce come in questi anni sempre più riflettori si accendano sulla rilevanza del continente africano. Su trend di consumo sempre più marcati come Diversity&Inclusion. A cui si abbina di buon grado una creatività che non ha colore né confini e, tornando alla concretezza dell’economia di mercato, una capacità produttiva in crescita, in particolare, come si diceva, in Sudafrica. I VANTAGGI DEL SUDAFRICA Ma quali sono i vantaggi di affidarsi alla produzione sudafricana? La parte migliore del lavorare con i produttori sudafricani è che non si è limitati alle quantità minime d'ordine così come accade intrattenendo rapporti commerciali con Cina e India. La produzione sudafricana consente davvero di sperimentare e sviluppare prodotti innovativi che non possono essere da subito realizzati in volumi massivi. Un secondo importantissimo plus è la possibilità di importare nei Paesi della UE assolutamente senza sottostare ad alcun tipo di dazio doganale, grazie all'accordo commerciale in essere fra Europa e Sudafrica. Infine, ma ugualmente cruciale, la rete infrastrutturale e logistica del Sudafrica è in grado di sostenere al meglio e con efficienza il commercio con l’Europa.
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CCL
all over the world following violent episodes, we understand how in recent years ever more spotlights have turned on the relevance of the African continent. On increasingly marked consumer trends such as Diversity & Inclusion. This is happily combined with creativity without borders nor colours, returning to the concreteness of the market economy, a growing production capacity, in particular, as we said, in South Africa. THE ADVANTAGES OF SOUTH AFRICA But what are the advantages of relying on South African production? The best part of working with South African manufacturers is that you are not limited to minimum order quantities as is the case when doing business with China and India. South African production really allows you to experiment and develop innovative products that cannot be immediately made in massive volumes. A second very important plus is the possibility of importing into EU countries absolutely without being subject to customs duty, thanks to the trade agreement in place between Europe and South Africa. Finally, but equally crucial, the infrastructural and logistics network of South Africa is able to better and efficiently support trade with Europe.
Jim Green
COSA PRODURRE IN SUDAFRICA Qual è il livello di prezzo e la tipologia di produzione che il Sudafrica è in grado di supportare, verrebbe da chiedersi. Essendo un'industria diversificata, le possibilità sono ampie. Si possono trovare produzioni di fascia media, così come l’alto di gamma e il lusso. Le calzature in pelle da uomo sono altamente competitive e il mercato delle calzature di sicurezza è molto maturo, supportato da test e certificazioni rigorose. Per quanto riguarda il lusso, i produttori sudafricani hanno già prodotto per diversi brand importanti, del calibro di Michael Kors, per portare un esempio. Anche la scelta e la selezione dei materiali è di primo livello per qualità e sostenibilità. Da non sottovalutare la capacità dei produttori sudafricani di allinearsi ai gusti tipici dei mercati occidentali, così come di poter imprimere (se lo si desidera) il dna culturale, il gusto e la sensibilità della propria tradizione ai manufatti, per garantire unicità e carattere distintivo.
CCL Zuri
WHAT TO PRODUCE IN SOUTH AFRICA What is the price level and the type of production that South Africa is able to support, one might wonder. Being a diversified industry, possibilities are vast. You can find mid-range, high-end as well as luxury productions. Men’s leather footwear is highly competitive and the safety footwear market is very mature, supported by rigorous testing and certification. As for luxury, South African manufacturers have already produced for several major brands, such as Michael Kors, to give an example. The choice and selection of materials is also top-notch for quality and sustainability. The ability of South African producers to align themselves with the typical tastes of Western markets and to transmit (if desired) the cultural DNA, taste and sensitivity towards the products of their tradition, in order to ensure uniqueness and distinctive character, should not be underestimated.
Jim Green
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FASHION
Afro Fashion Week
AFRO FASHION WEEK MILANO N° 6
Si è svolta durante i giorni della Fashion Week milanese la 6a edizione AFRO FASHION WEEK-MILANO, che anche questa volta ha visto protagonisti giovani talentuosi stilisti BIPOC The 6th AFRO FASHION WEEK-MILAN took place during Milan Fashion Week, and once again features talented young BIPOC designers
Un titolo dirompente - "BEYOND MITUMBA – Unveiling the Unseen” - ha accumunato le collezioni SS 2022 presentate durante l'edizione di settembre scorso e ben riassume le tematiche che sono state affrontate attraverso le sfilate dei designer emergenti selezionati dalla Afro Fashion Association, durante gli incontri, i talk e le interviste che hanno affiancato le passerelle. “Mitumba” è un termine che racchiude un fenomeno largamente diffuso nei Paesi in via di sviluppo che consiste nel reselling di abiti usati provenienti dai Paesi Occidentali. Queste masse di prodotto tessile alterano il delicatissimo equilibrio dei Paesi Africani con un eccesso di materiale.
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The SS 2022 collections were presented under the explosive title – “BEYOND MITUMBA – Unveiling the Unseen,” during last September’s edition. The title perfectly summed up the themes that were discussed during the meetings, talks and interviews that accompanied the fashion shows of the emerging designers selected by the Afro Fashion Association. “Mitumba” is the term that encapsulates a widespread phenomenon in developing countries that consists of the reselling of second-hand clothes coming from wealthy countries. These masses of textile products alter the extremely delicate balance of African countries with
Si formano di conseguenza discariche di tessuti, andando a creare ulteriori problemi di inquinamento ambientale.Tutto ciò impedisce uno sviluppo sano della creatività e dell’imprenditorialità della moda locale, incentivando un’economia di sopravvivenza fine a sé stessa. Dall’osservazione di questo fenomeno, che sta aumentando nel continente africano, Afro Fashion Week Milano n° 6 pone l’attenzione sul riciclo in tutti i suoi aspetti. L'upcycling tessile è stato quindi il grande protagonista delle sfilate dei nuovi designer internazionali che hanno interpretato il tema attraverso le loro collezioni SS22. Dopo l'apertura della Fashion week milanese affidata a Joy Meribe, designer italo-nigeriana appartenente alla Afro Fashion Association, nei giorni successivi hanno sfilato cinque 5 nuovi designer, studenti dell’Accademia di Belle Arti LABA di Douala in Camerun (focus country di questa edizione) nell'ambito dell'iniziativa "Fab Five International Bridge Builder International": Derrick Wanki, Michel Green, Sky Moda, Stephandibotty, Cindy-Murielle Tsague. È proseguita anche in questa edizione “Fab Five - We Are Made in Italy”, interessante iniziativa nata nel febbraio 2021 con il supporto di Camera Nazionale della Moda e il mentoring di Stella Jean e Edward Buchanan. I nuovi talenti presentati in questa edizione sono stati: Nyny Ryke Goungou (prêt-à-porter), Romy Calzado Celda (prêt-à-porter), Zineb Hazim (prêt-à-porter), Judith Saint Jermain (calzature), Sheetal Shah (prêt-à-porter). Inoltre abbiamo ammirato in passerella altri sei stilisti provenienti da vari Paesi: Phang Dang Hoang (Vietnam-Italia), Bernadette Gouba (Burkina Faso-Italia), Frida Kiza (Burundi-Italia), Karim Daoudi (Marocco-Italia), Airin Tribal di Irene N. Eddie (Kenya-Italia), SK&MS Design di Souleymane Keita e Maria Santovito (Costa d’Avorio-Italia) Sono numerosissime le iniziative alle quali Afro Fashion Association è stata chiamata a partecipare per sostenere i nuovi creativi che identificano nella loro storia e nelle loro collezioni il mix culturale che caratterizzerà gli anni a venire. Il movimento che Afro Fashion Association ha sviluppato nelle edizioni passate ha permesso di creare un network di giovani provenienti da tutti i continenti, alla ricerca di una piattaforma comune no profit, che permetta loro di affacciarsi ai mercati e dimostrare i loro talenti. L’Associazione lancia così un nuovo approccio alla collaborazione creativa internazionale, alimentando lo scambio culturale e lanciando trend innovativi sul grande palcoscenico globale. Il progetto spazia dalla moda all’arte alla cultura al turismo alla cooperazione internazionale.
an excess of material. As a result, textile landfills are formed, which create further problems related to environmental pollution. All this prevents a healthy development of the local fashion’s creativity and entrepreneurship, encouraging a survival economy as an end in itself. From the observation of this growing phenomenon, the 6th edition of Afro Fashion Week Milan decided to focus on recycling in all its aspects. Textile upcycling was therefore the big protagonist of the fashion shows of new international designers who interpreted the theme through their SS22 collections. After the opening of Milan Fashion Week by Joy Meribe, an Italian-Nigerian designer belonging to the Afro Fashion Association, five new designers, students from the LABA Academy of Fine Arts in Douala, Cameroon (the focus country of this edition) took to the catwalks over the following days as part of the “Fab Five Bridge Builders International” project: Derrick Wanki, Michel Green, Sky Moda, Stephandibotty, and Cindy-Murielle Tsague. This edition also continued with “Fab Five - We Are Made In Italy,” an interesting initiative launched in February 2021 with the support of the Camera Nazionale della Moda (Italian National Fashion Chamber) and mentoring by Stella Jean and Edward Buchanan. The new talents presented in this edition were: Nyny Ryke Goungou (prêt-à-porter), Romy Calzado Celda (prêt-à-porter), Zineb Hazim (prêt-à-porter), Judith Saint Jermain (footwear), and Sheetal Shah (prêt-à-porter).
Da sinistra, in senso orario / From left, clockwise: Nyny Ryke Goungou, Zineb Hazim, Judith Saint Jermain, Sheetal Shah, Romy Calzado Celda
Six other designers from various countries also graced the catwalks: Phang Dang Hoang (Vietnam-Italy), Bernadette Gouba (Burkina Faso-Italy), Frida Kiza (Burundi-Italy), karim daoudi (Morocco-Italy), Airin Tribal by Irene N. Eddie (Kenya-Italy), Sk&Ms Design by Souleymane Keita and Maria Santovito (Côte d’Ivoire-Italy). The Afro Fashion Association has been called upon to participate in numerous initiatives to support new creative talents who identify in their history and in their collections the cultural mix that will characterise the years to come. The movement developed by the Afro Fashion Association In past editions has made it possible to create a network of young people coming from all continents, looking for a common non-profit platform, which allows them to enter the markets and showcase their talents. The Association thus models a new approach to international creative collaboration, fostering cultural exchange and launching innovative fashion on the global stage. The project spans fashion, art, culture, tourism and international cooperation.
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FASHION
Afro Fashion Week
JUDITH SAINT JERMAIN
ROMY CALZADO CELDA
Il nome della collezione deriva dall’amore per una delle sue due madri patrie: Haiti, luogo che non ha mai avuto la possibilità esplorare e che ispira i colori dei capi. Ad accompagnare la capsule, calzature realizzate in collaborazione con l’azienda MGEMI presso i laboratori artigianali di Pisa, cinture dai dettagli minuziosamaente curati e gioielli argento placcato oro brandizzati con il logo J.
Con Unlabeled, Romy ha creato una capsule nata dal lavoro di sperimentazione condotto nei laboratori della comasca Directa Plus spa, leader nel settore delle nanotecnologie, che le ha messo a disposizione materiali antivirali all’’avanguardia. Tra questi, anche un denim a stampa geometrica realizzata con il grafene, materiale in grado di limitare la presenza dei virus sulle superfici tessili. Il progetto permette inoltre di ridurre il numero di lavaggi di un capo, contrastando gli sprechi energetici e l’impatto sull’ambiente.
Haiti (Camp Perrin) – Italia (Treviso) - Collection: “Uncharted”
The name of the collection comes from the designer’s love for one of her two homelands, Haiti, a place that she has never had the opportunity to explore and that inspires the colours of the collection. The capsule also includes shoes made in collaboration with the MGEMI company in craft workshops located in Pisa, belts with meticulous attention to details and gold-plated silver jewellery branded with the “J” logo.
Cuba (Avana) – Italia ( Pavia) – Collection: “Unlabeled”
With Unlabeled, Romy has created a capsule resulting from experimental work carried out in the laboratories of the Como-based company Directa Plus Spa, a leader in the nanotechnology sector. The company made cutting-edge antiviral material available to the designer, such as a particular kind of denim that has a geometric print made with graphene, a material that can limit the presence of viruses on textile surfaces. The project also allows to reduce the number of washes required, thus reducing energy waste and the impact on the environment.
SHEETAL SHAH
India (Mumbai) – Italia (Milano) – Collection: "Breaking Identities" Attraverso la sua collezione genderfluid, Sheetal è decisa a rompere le identità materiali e sociali. Sensibile alle tematiche ambientali e del lavoro nei Paesi considerati "a basso reddito", con l'upcycling del denim si dedica ad elevarne le potenzialità con abiti e camicie sartoriali dai tagli unisex mixato ai colori di shantung e sete che rievocano nostalgicamente la moda tradizionale indiana. Through her genderfluid collection, Sheetal is determined to break material and social identities. Sensitive to environmental issues and to the work carried out in so-called “low income countries,” by upcycling denim she is dedicated to elevating its potential with tailored suits and shirts in unisex cuts mixed with colours that represent traditional Indian fashion, which is nostalgically evoked through shantung and silks.
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NYNY RYKE GOUNGOU
ZINEB HAZIM
Nyny Ryke definisce la sua collezione “ethical chic”, per la scelta etica dei materiali e le modalità sostenibili di lavorazione. Partendo dal più noto dei tessuti tradizionali Yoruba, Nyny ne ha brevettato una rivisitazione contemporanea, riuscendo a ottenere un prodotto più duttile dalla consistenza simile al lino, affiancandolo al primo Stretch Kentè, nato dalla combinazione del filo originale intersecato con fili elastici che ripropongono una nuova versione del punto smock. Nella collezione presentata alla MFW, i volumi esaltano le qualità dei tessuti facendo percepire l’influenza della tradizione giapponese, di cui la stilista è appassionata.
La collezione è una reinterpretazione moderna dell’estetica islamica proiettata in una dimensione lavorativa. La capsule svela le ambizioni e l’autodeterminazione delle donne musulmane, dando loro voce e mostrando al mondo che la “cosiddetta “modest fashion” non esclude l’essere moderne. Zineb ha scelto come fil rouge il Principe Galles, tessuto che rappresenta la quintessenza dello stile classico e maschile, divertendosi a sdrammatizzarlo con colori accesi a contrasto.
Togo (Lomé) – Italia (Varese) Collection: “YUME – Il sogno giapponese”
Nyny Ryke describes her collection as “ethical chic” because she uses ethically sourced materials and sustainable processing methods. Starting from the most traditional Yoruba fabrics, Nyny has patented her own contemporary reinterpretation of them, managing to obtain a more malleable product with a consistency similar to linen. She combined this with her first Stretch Kentè, which was created by weaving the original thread with elastic threads that reproduce a new version of the smock stitch. In the collection presented at MFW, the volumes fully enhance all the qualities of the fabrics, showing the influence of the Japanese tradition that the designer is passionately fond of.
Marocco (Fkih Ben Salah) – Italia (Forlí Cesena) Collection: “Business woman”
The collection is a modern reinterpretation of Islamic aesthetics projected into a business dimension. The capsule reveals the ambitions and self-determination of Muslim women, giving them a voice and showing the world that being modest does not exclude being modern. As a leitmotif, Zineb has chosen the Prince of Wales, a fabric that represents the quintessence of classic and masculine style, demystifying it through the use of bright contrasting colours.
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Buyers Programme
IL BUYER PROGRAMME DI EXPO RIVA SCHUH - GARDABAGS THE BUYER PROGRAMME OF EXPO RIVA SCHUH - GARDABAGS
Monica Chemini, Buyer Relations Executive, racconta il Buyer Programme, iniziativa dedicata ai professionisti della calzatura e della pelletteria, finalizzata a favorire l’incontro tra domanda e offerta.
Monica Chemini, Buyer Relations Executive, explains the Buyer Programme, an initiative dedicated to footwear and leather goods professionals, aimed at encouraging the meeting between supply and demand.
Dopo varie esperienze lavorative in diversi ambiti, nel 2000 Monica Chemini inizia la collaborazione con Riva del Garda Fierecongressi S.p.A., occupandosi per 20 anni della segreteria organizzativa di Expo Riva Schuh. Un lungo periodo durante il quale ha avuto modo di osservare cambiamenti, sviluppi e progressi della manifestazione. Evoluzioni dietro cui si nascondeva anche il suo impegno per un evento che in questi decenni ha visto crescere notevolmente il numero delle aziende partecipanti, in rappresentanza dei più importanti Paesi produttori a livello globale. Forte della profonda conoscenza degli espositori della manifestazione maturata, da quest’autunno è entrata a far parte del progetto rivolto ai visitatori in modo trasversale.
In the year 2000, after different work experiences in various fields, Monica Chemini started collaborating with Riva del Garda Fierecongressi S.p.A., and has been taking care of Expo Riva Schuh’s organisational secretariat for 20 years. A long time during which she had the opportunity to observe the event’s changes, developments and progresses. Evolutions which mask her commitment to an event that in recent decades has seen the number of participating companies considerably increase, representing the most important producing countries at global level. Strengthened through the in-depth knowledge acquired by the event’s exhibitors, from this autumn she became part of the project aimed at visitors in a transversal way.
In cosa consiste il suo attuale impegno? “Mi occupo del Buyer Programme, assieme a uno staff dedicato a questo progetto per noi molto importante. Il Buyer Programme è un’iniziativa dedicata a professionisti, nazionali e internazionali, del settore della calzatura e della pelletteria, finalizzato a favorire l’incontro tra domanda e offerta. Il programma completa l’esperienza in manifestazione affiancando al momento espositivo un’agenda di incontri B2B prefissati attraverso la nostra piattaforma e organizzati sulla base delle esigenze dei buyer, un’occasione per favorire la conoscenza di prodotti, materiali e tecnologie”.
What is your current commitment about? “I take care of the Buyer Programme, together with a staff dedicated to this very important project for us. The Buyer Programme is an initiative dedicated to national and international professionals in the footwear and leather goods sector, to facilitate the meeting between supply and demand. The programme completes the experience in the event by adding an agenda of B2B meetings to the exhibition moment, set through our platform and organised on the basis of the buyers’ needs, an opportunity to promote knowledge about products, materials and technologies”.
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EXPO RIVA SCHUH
Buyers Programme
Il programma completa l’esperienza in manifestazione affiancando al momento espositivo un’agenda di incontri B2B The programme completes the experience in the event by adding an agenda of B2B meetings to the exhibition moment
Un’attenzione verso i compratori a tutto tondo… “Direi proprio di sì. Infatti, abbiamo studiato delle nuove iniziative dedicate ai buyer. Rappresenteranno una vera occasione per scoprire il nostro territorio e partecipare ad alcune attività che oltre all’aspetto business permetteranno soprattutto di rinsaldare le relazioni. Come ama sottolineare Friedrich Karl Eichholz – uno dei fondatori della manifestazione – tra i segreti del successo di Expo Riva Schuh – Gardabags vi è proprio il connubio fra business e relax, ovvero il bleisure!” Chi può aderire a questo programma? “Il Buyer Programme è riservato esclusivamente ai buyer che operano nel settore della calzatura di volume, della pelletteria e dell’accessorio. Abbiamo aperto un canale diretto e dedicato molto importante per rispondere alle esigenze dei visitatori: per maggiori informazioni e per sottoporre la propria candidatura, invitiamo a scrivere a buyers@exporivaschuh.it”.
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An all-round attention to buyers… “Yes. I would say so. As a matter of fact, we have studied new initiatives dedicated to buyers. They will represent a real opportunity to discover our territory and participate in some activities that, in addition to the business aspect, will above all make it possible to strengthen relationships. As Friedrich Karl Eichholz - one of the founders of the event - likes to point out, the combination of business and relaxation, that is bleisure is among the secrets of the success of Expo Riva Schuh - Gardabags!” Who can join this programme? “TheBuyer Programme is exclusively reserved to buyers who work in the field of volume footwear, leather goods and accessories. We have opened a very important direct and dedicated channel to meet the needs of visitors: for more information and to submit your application, please write to buyers@exporivaschuh.it”.
News
FASHION
BIRKENSTOCK: SPIRIT: UN NUOVO 100 MILIONI DI EURO PASSO NELLA PER CRESCERE SOSTENIBILITÀ
MINICONF: ACCORDO CON SUPERGA
BIRKENSTOCK: 100 MILLION EUROS INVESTED FOR GROWTH
MINICONF: AGREEMENT WITH SUPERGA
Il marchio di sandali premium ha stanziato un fondo di investimento di 100 milioni di euro per l'espansione della catena produttiva. 50 milioni saranno destinati all'ammodernamento della sua più grande fabbrica di Görlitz in Sassonia orientale dove si producono sandali in sughero e che impiega 1.900 persone. Altri 50 milioni saranno destinati alla costruzione di un nuovo impianto per la produzione di sandali sintetici in Germania orientale. L'obiettivo è di assecondare la crescita del brand che nel 2019 ha raggiunto un fatturato di 720 milioni di euro, con 130 di utile netto. The brand of premium sandals announced its intent to invest 100 million euros in the expansion of its productive chain. 50 million euros will be destined for the modernisation of its largest factory, in Görlitz, east Saxony, where cork sandals are produced and 1,900 people are employed. A further 50 million euros will be invested in the construction of a new factory focused on the production of synthetic sandals in west Germany. The aim is to reinforce the growth of the brand, which in 2019, achieved a revenue of around 720 million euros and net income of 130 million euros.
SPIRIT: A NEW STEP TOWARDS SUSTAINABILITY
Dopo il lancio del Green Manifesto e della prima scarpa totalmente biodegradabile, Mojoto bio, Scarpa, azienda italiana leader nella produzione di scarpe da montagna e outdoor lancia un nuovo progetto green: Spirit. Ecosostenibile e realizzato con materiali riciclati e rinnovabili – tomaia in cotone canvas 70% riciclato e 30% biologico, rinforzi biodegradabili e rinnovabili, allacciatura in Pe 100% riciclato derivato da materiali per l'imballaggio, bottiglie e contenitori per alimenti, suola con intersuola in Eva al 15% riciclata e battistrada al 40% in gomma riciclata e 30% in gomma naturale -, il modello Spirit si caratterizza per la versatilità d'uso e lo stile informale adatto sia in montagna che in contesti urbani. After the launching of its Green Manifesto and the first completely biodegradable shoe, Mojoto bio, Scarpa, an Italian leader in the production of mountain and outdoor shoes launches a new green project: Spirit. Eco-sustainable and made using recycled and renewable materials –70% recycled and 30% organic cotton canvas upper, biodegradable reinforcements and renewable laces in 100% recycled PET coming from materials for packaging, bottles, and containers for food, soles with 15% recycled EVA midsole and tread using 40% recycled rubber and 30% natural rubber-, the Spirit model is charaterised by its versatile use and informal style suited to both the mountainside and urban settings.
Miniconf annuncia l'accordo di licenza con il brand Superga per il design, produzione e distribuzione in Italia e all'estero della prima collezione kidswear. A 110 anni dalla fondazione, il brand dell'iconica calzatura da tennis entra così per la prima volta nel settore kidswear scegliendo un partner che per qualità di prodotti e knowhow è capace di coprire tutte le funzioni d'uso e fasce d'età: la prima collezione sarà disponibile al pubblico dalla PE22. “Superga, marchio italiano storico e iconico, riconosciuto in tutto il mondo – dichiarano da MIniconf – condivide non solo il know how e lo stile del bello italiano, ma anche la continua ricerca dell'eccellenza”. Miniconf announces the license agreement with the Superga brand for the design, production and distribution in Italy and abroad of Superga’s first kidswear collection. At 110 years since its establishment, the iconic brand of tennis shoes accordingly debuts for the first time in the kidswear sector, choosing a partner, which thanks to its quality and know-how, is capable of covering all user functions and age ranges: the first collection will be available to the public starting from SS22: “Superga – declares Miniconf – shares with us not only Italian know-how and a style of beauty, but also an on-going quest for excellence”.
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MARKET
Thai e-commerce
AUTHENTIC ITALY ALLA CONQUISTA DELL'E-COMMERCE THAILANDESE AUTHENTIC ITALY OUT TO CONQUER THAI E-COMMERCE
Giuseppe Lamacchia, director of “Authentic Italy”
L’Agenzia ICE, tramite il proprio Ufficio di Bangkog, ha stretto un accordo con Lazada, uno dei principali marketplace del mercato thailandese, che vanta circa 30 milioni di utenti attivi su base mensile, al fine di promuovere il made in Italy all'interno della vetrina di “Authentic Italy” su LazMall: ne parliamo con il direttore Giuseppe Lamacchia
The ICE Agency, through its Bangkog Office, has signed an agreement with Lazada, one of the main marketplaces in the Thai market, which boasts about 30 million active users on a monthly basis, in order to promote Made in Italy within of the “Authentic Italy” showcase on LazMall: we talk about it with the director Giuseppe Lamacchia
Dr. Lamacchia, perché il mercato e-commerce thailandese è importante per la promozione del made in Italy? “Si tratta di un mercato molto sbilanciato verso l'e-commerce come per gli altri paesi dell'area Asean: nel 2020 dei circa 70 milioni di abitanti, 34 milioni sono utilizzatori di e-commerce con una penetrazione del 48%. Si tratta poi di una popolazione demograficamente giovane che frequenta in media due ore al giorno i social media e che, già prima del Covid, passava molto tempo a viaggiare e fare acquisti online: ben il 52% degli utenti faceva ricerche in rete prima di effettuare un acquisto. Negli ultimi cinque anni, poi, il mercato
Mr. Lamacchia, why is the Thai e-commerce market important for the promotion of Made in Italy? “It’s a market that leans heavily towards e-commerce like other countries in the ASEAN area: in 2020, out of 70 million habitants, 34 million were e-commerce users with a penetration of 48%. It’s a demographically young population that spends an average of two hours per day on social media, which, even before Covid, spent a lot on time surfing on the internet and making online purchases: in fact, a good 52% of users do research online before proceeding with their purchases. Over the last five years, however, the Thai e-commerce
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e-commerce thailandese Thai e-commerce
+18%
+26%
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Stima di crescita per il 2024 Estimated growth in 2024
e-commerce thailandese è cresciuto a doppia cifra ogni anno, del +18% nel 2019, e anche la proiezione per il futuro ci dice che nel 2024 ci saranno 42 milioni di utenti, il 26% in più di oggi: una crescita maggiore rispetto a quella attesa sui mercati occidentali. Una curiosità che spiega bene il fenomeno è il fatto che oggi, nelle ore non di punta, circa la metà dei motorini in circolazione in Bangkok sono dedicati al trasporto di beni ordinati su e-commerce online”. Nel 2020 avete lanciato il progetto Lazada-ITA Authentic Italian Promotion: ce ne vuole parlare? “Per promuovere l'export digitale delle imprese made in Italy in Thailandia abbiamo stretto una accordo con Lazada, per la creazione del padiglione “Authentic Italy” ospitato nel marketplace LazMall. Da sottolineare che Lazada insieme al competitor Shopee, rappresenta uno dei due indiscussi players e-commerce in Thailandia. All'interno di questa vetrina le aziende potranno valorizzare la storia e l'unicità del loro brand, disporre di un canale di vendita diretta con i consumatori thailandesi indirizzandoli immediatamente verso gli acquisti su Lazada. La promozione punta a garantire, su base mensile e per la durata di un anno, la massima visibilità per le aziende e relativi prodotti grazie a campagne di comunicazione ampie e altamente profilate promosse attraverso i social media del Paese (FB, IG e Line, e Lazada), totalmente finanziate dall'Agenzia ICE. Una valida opportunità per esportare sul mercato e-commerce del paese già raccolta dalle prime 45 aziende, già operative, su di un totale di circa 150 ammesse ufficialmente al progetto”. Quali requisiti devono avere le aziende che vi possono accedere? “Chiunque può aprire un account, basta che abbia un prodotto assolutamente made in Italy e stringa un accordo con un importatore locale, pre-requisito senza il quale non si può operare sul mercato. Agenzia ICE può comunque supportare le aziende nella loro ricerca ove ne fossero sprovvisti. Sempre con l'importatore ci si deve accordare per la logistica che può essere a carico di Lazada, dell'importatore o mista”.
market has experienced double-digit growth, up +18% in 2019, and even projections for the future point toward an estimated 42 million users in 2024, up +26% from today: a stronger growth trend than what is expected in western markets. An interesting trend that aptly explains the phenomenon is how today, during rush hour, around half of the mopeds circulating in Bangkok are dedicated to the transportation of goods ordered through e-commerce/online”. In 2021, you launched the Lazada-ITA Authentic Italian Promotion project: could you tell us about it? “To promote the digital exports of Made in Italy businesses in Thailand, we signed an agreement with Lazada for the creation of an “Authentic Italy” pavilion hosted on the LazMall marketplace. It’s important to remember that Lazada, together with its competitor Shopee, represents one of the two top undisputed e-commerce players in Thailand. Through this new sales channel, companies will be able to tell the story and highlight the uniqueness of their brands, using a direct sales channel to Thai consumers, while immediately orienting them towards their purchases on Lazada. The promotion is aimed at guaranteeing, on a monthly basis and for the duration of a year, maximum visibility for companies and their products thanks to extensive and high-profile communication campaigns promoted through the social media of the country (FB, IG and Line, and Lazada), and fully backed by the financing of the ICE Agency. A valid opportunity for exporting on the e-commerce market of this country, which has already been taken up by 45 companies that are already operative”, out of a total of around 150 officially admitted to the project”. What requirements must the companies interested in accessing your platform have? “Anyone can create an account, it’s enough to have a completely Made in Italy product and an agreement with a local importer, a condition that is necessary for doing business on this market. In any case, the ICE Agency can eventually assist businesses that do not have an importer find one. With the importer, it is also necessary to come to an agreement on the shipment terms that can be at the expense of Lazada, the importer, or a mix”.
Si può trovare il modulo di adesione al seguente link: Modulo adesione progetto su Lazada (google.com)”.
The application form can be found at the following link: Modulo adesione progetto su Lazada (google.com)”.
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BEFORE YOU GO
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Dress and body ADELBEL Coat CHRISTOPHER RAXXY Hat RADÀ Shoes ATTIC AND BARN
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Shirt and trousers SFIZIO Coat M.G. VULPINARI Hat OBLIQUE Bag CHRISTOPHER RAXXY Shoes CLEWOO
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Shirt and trousers LEVI’S MADE & CRAFTED Jacket VITELLI Hat STETSON Bag OKAHL Boots VIC MATIÉ
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FASHION TRENDS
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Polo MANGO Shirt and trousers ADELBEL Jacket MOOSE KNUCKLES CANADA Sunglasses EMPORIO ARMANI Shoes SUPERGA
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WHO SELLS WHO BUYS
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Comart
COMART RILANCIA IL PROPRIO MADE IN ITALY COMART RELAUNCHES ITS MADE IN ITALY
Il calzaturificio affronta con coraggio le difficoltà attuali puntando su nuovi marchi, su collezioni comode ma in tendenza, e su proposte sostenibili.
The shoe factory bravely faces the current difficulties by focusing on new brands, on comfortable but trendy collections, and on sustainable proposals.
"Mio padre, prima di me, ha sempre puntato alla qualità della manifattura. Le scarpe - era solito dire - prima di tutto devono essere comode, poi dovrebbero essere anche belle. Questo principio guida e ha guidato i miei figli e me ancora oggi". Così Marcello Marcaccio, titolare di Comart, azienda storica di Porto Sant'Elpidio, presenta i valori al centro del calzaturificio marchigiano. Dal 1955 Comart produce calzature da donna adatte al quotidiano, al tempo libero ma anche per le occasioni più importanti della vita. L’azienda fonda le sue radici nel cuore del distretto calzaturiero fermano, nelle Marche, dove conta due stabilimenti produttivi nei quali viene realizzata l'intera produzione. Un made in Italy di indiscussa qualità. Quali le prospettive odierne di Comart? “Siamo sul mercato dal 1955. Subentrai a mio padre 32 anni fa, insieme a mia moglie, e già da vent'anni anche la terza generazione, i miei figli Pamela e Manolo, ne fanno parte. Stiamo lottando per tenere viva la nostra tradizione, per rilanciarla dopo le difficoltà seguite alla pandemia. Come dicevo, ci siamo sempre dedicati alla scarpa da signora comoda e confortevole, ma ci stiamo evolvendo per andare incontro alle mutate esigenze di mercato e stiamo realizzando collezioni, comunque sempre comode, ma che abbiano uno stile e un look più giovanile e di tendenza. Oggi anche una signora di 60 o 70 anni vuole indossare la stessa calzata di una donna di una trentenne. Noi dobbiamo trovare la giusta via di mezzo che assicuri una buona e comoda calzata, ma che abbia anche un gusto fresco e in tendenza.
“My father, before me, has always focused on manufacturing quality. First of all - he used to say – shoes need to be comfortable, but they also should be beautiful. This principle guided and guides my children and me still today”. This is how Marcello Marcaccio, owner of Comart, a historic company based in Porto Sant’Elpidio, presents the values at the heart of the shoe factory located in the Marche region. Since 1955 Comart has been producing women’s shoes suitable for everyday life, for free time but also for the most important occasions in life. The company has its roots in the heart of the Fermo footwear district, in the Marche region, where it owns two production plants where the entire production is carried out. A made in Italy of undisputed quality. What are Comart’s current prospects? “We have been on the market since 1955. I took over from my father 32 years ago, together with my wife, and twenty years ago also the third generation, my children Pamela and Manolo, started taking been part of it. We are struggling to keep our tradition alive, to relaunch it after the difficulties after the pandemic. As I said, we have always dedicated ourselves to comfortable ladies’ shoes, but we are evolving to meet the changing market needs and create collections that are not just comfortable, but that also feature a more youthful and trendy style and look. Today, even a 60 or 70 year old lady wants to wear the same fit as a woman in her thirties. We must find the right middle way that ensures a good and comfortable fit, but with a fresh and
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Comart
Noi dobbiamo trovare la giusta via di mezzo che assicuri una buona e comoda calzata, ma che abbia anche un gusto fresco e in tendenza. We must find the right middle way that ensures a good and comfortable fit, but with a fresh and trendy taste.
Il che complica ovviamente il lavoro: se anni fa nel reparto modelleria bastava solo una persona per gestire il lavoro, oggi ce ne vogliono almeno quattro”. Quali le criticità che più influenzano il vostro lavoro? “L’aver creato e venduto con un listino prezzi che oggi rischia di non risultare ben bilanciato. In questo momento tutti i fornitori cercano di aumentare i prezzi a causa delle oggettive difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Un problema che si riverbera non solo sul versante economico, ma anche su quello delle tempistiche di produzione. Oggi se chiami un tuo fornitore di suole sei fortunato se riesce a soddisfare la metà delle tue esigenze e arriva a chiederti otto settimane (4 in più dello standard) per evadere l'ordine, senza garanzie sul prezzo e sull'effettiva consegna. Una situazione che genera problemi profondi per tutta la fase produttiva: rischiamo di avere tutte le tomaie pronte per evadere un ordine e non poterle passare al montaggio, scontentando i nostri clienti e rischiando che gli ordini vengano annullati quando tu hai già fatto metà del lavoro. Non è ovviamente colpa dei fornitori. È la situazione che è paradossale. Ti viene quasi rabbia visto che dopo 3 stagioni di sofferenza, questa quarta in cui stiamo entrando ha visto impennarsi gli ordini, proprio a causa delle varie difficoltà logistiche internazionali, e noi rischiamo di non poterli soddisfare”. Quali mercati vi fanno meglio sperare in una buona ripresa? “I nostri mercati storici sono - oltre l'Italia che assorbe un buon 60% della produzione - gli Stati Uniti, il Nord Europa, la Cina e il Giappone. Una fotografia a fuoco per il periodo precedente la pandemia. Purtroppo, ora è come se si fosse resettato tutto, come se si ripartisse da zero, anche per quanto riguarda l'Italia, dove diverse realtà distributive versano in grandi difficoltà. La selezione stessa dei clienti si è fatta difficile, se si tiene conto anche del fatto che le assicurazioni del credito non scherzano più, sono molto attente, e hanno iniziato a depennare alcune società dalle loro coperture, lasciando interamente a noi il rischio di lavorare con alcuni clienti”.
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trendy taste. This obviously complicates the work: if years ago in the modelling department one person was enough to manage the work load, today it takes at least four employees”. What are the critical issues that most influence your work? “Having created and sold with a price list that today risks not being well balanced. At this moment, all suppliers are trying to raise prices due to the objective difficulties in supplying raw materials. A problem that does not just reverberate on the economic side, but also on that of production times. Today, if you call your sole supplier, you are lucky if half of your needs get satisfied. He may require eight weeks (4 more than the standard) to fulfill your order, with no guarantees on price and actual delivery. A situation that generates profound problems throughout the production phase: we risk having all the uppers ready to fulfill an order and not being able to pass them to assembly, dissatisfying our customers and risk that orders are cancelled when half of the work has already been done. It obviously is not the suppliers’ fault. It is a paradoxical situation. You are almost angry given that after 3 seasons of suffering, this fourth one we are entering has seen orders increase, because of the various international logistics difficulties, and we risk not being able to satisfy them”. What markets make you hope best for a good recovery? “Our historical markets are - in addition to Italy which absorbs a good 60% of production - the United States, Northern Europe, China and Japan. A focused photograph from the pre-pandemic period. Unfortunately, now it is as if there had been a full reset of everything, starting from scratch, even for Italy, where various distribution realities are in great difficulty. The selection of customers itself has become difficult, if you also consider that now credit insurers do not mess around anymore. They are very careful, and have begun to remove some companies from their coverage, leaving the risk of working with some customers entirely on us”. Have you ever had to face such complex situations? “In the many years of work that I have behind me there have been
Ha mai dovuto affrontare situazioni altrettanto complesse? “Nei tanti anni di lavoro che ho alle spalle ci sono stati tanti momenti non proprio belli, ma comunque sempre transitori; si sono commessi degli errori che, come giusto, abbiamo pagato; ma mai ho assistito a un periodo di crisi così lungo, in cui non abbiamo sbagliato niente, e in cui bisogna solo tirar fuori i soldi. Ci siamo trovati all'improvviso in una palude che ci ha quasi del tutto immobilizzato”. Cambia il mercato, cambiano le esigenze dei clienti... come è cambiato il lavoro in azienda? "Siamo costantemente impegnati a rinnovarci per innovare. Negli anni abbiamo implementato diverse tecnologie e aggiornato quelle già esistenti (a breve, per esempio, ci arriveranno due nuovi tavoli da taglio). Abbiamo investito in un bel marchio, come Donna Serena. Un marchio che ammiravo da tempo. Stiamo investendo in una collezione che abbia a tema la sostenibilità e che sia realizzata per buona parte con materiali riciclati e riciclabili. Una linea che probabilmente presenteremo durante la prossima edizione di Expo Riva Schuh”. A proposito di fiera, come valutate le loro prospettive? “Prima del Covid per noi Riva del Garda ha sempre rappresentato un appuntamento molto, molto importante. L'ultima edizione è stata, come tutti si aspettavano, molto al di sotto dello standard, ma la si è fatta soprattutto per lanciare un segnale positivo, quasi per darsi la carica e ripartire. Certo, avremmo apprezzato una maggior flessibilità economica da parte della fiera, perché ovviamente venirsi incontro ci avrebbe fatto molto comodo, ma capiamo il momento di difficoltà che investe tutti. Sono fiducioso che l'interesse che abbiamo riscontrato nelle fiere di settembre possa ritrovarsi anche all'inizio della prossima stagione a Expo Riva Schuh. Ce lo auguriamo tutti fortemente. Escludo, però, che per i prossimi anni, forse anche 7 o 10 anni, si possa tornare ai livelli pre-pandemia. E forse non ci si tornerà mai (senza che per forza sia un male), perché effettivamente l'intero sistema sta cambiando. Diciamolo, dove sta scritto che, per forza, alla fine di ogni anno si debba scrivere nei registri il segno più. Anche rimanere nella stabilità può essere positivo”.
many not so beautiful, but anyway transitory moments; mistakes have been made which, as right, we have paid for; but never have I witnessed such a long period of crisis, in which we have not done anything wrong, and in which we just have to get the money out. We suddenly found ourselves in a swamp that almost completely immobilised us”. The market changes, the needs of customers change ... how has work in the company changed? “We are constantly striving to renew ourselves to innovate. Over the years we have implemented various technologies updating existing ones (soon, for example, we will have two new cutting tables). We have invested in a beautiful brand, like Donna Serena. A brand that I have been admiring for some time. We are investing in a collection with a sustainability theme and largely made with recycled and recyclable materials. A line that we will probably present during the next edition of Expo Riva Schuh”. Speaking of fairs, how do you evaluate their prospects? “Before Covid, Riva del Garda has always represented a very, very important appointment for us. The last edition was, as everyone expected, far below the standard, but it was done above all to send a positive signal, as if to give itself a boost and start over. We obviously would have appreciated greater economic flexibility from the fair, because coming to meet us would have been very convenient, but we understand the difficult moment that affects everyone. I am confident that the interest we have found in the September fairs can also be found again at the beginning of next season at Expo Riva Schuh. We all very much hope so. I exclude, however, that in the next few years, perhaps even 7 or 10 years, we will return to pre-pandemic levels. And maybe we will never go back to the way it was before (which is not necessarily a bad thing), because the whole system is actually changing. Let’s face it, where does it say that at the end of each year the registers need to be filled in with a plus sign. Also remaining stable can be positive”.
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LA PERSONALIZZAZIONE ‘ACCESSIBILE’
‘ACCESSIBLE’ PERSONALISATION
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Golden Goose
Vans by Polimi Design
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Sembra essere questo uno dei percorsi più promettenti della moda del prossimo futuro: la possibilità offerta al cliente di distinguersi e raccontare la propria personalità, unica e originale, attraverso un capo di abbigliamento o una calzatura che rispecchiano gusti e umori del momento.
Representing one of the most promising pathways for fashion in the near future, it offers customers the possibility to stand out and proclaim a unique and original personality, through a garment or shoe that reflects the tastes and mood of any given moment.
In un mondo sempre più globalizzato e connesso, dominato dal ‘fast fashion’ e dalla massificazione, distinguersi e dare espressione alla propria personalità sembra essere diventata un’esigenza sempre più sentita, anche attraverso l’abbigliamento. E non è un caso che stiano nascendo e si stiano moltiplicando i brand e i progetti che esaltano la personalizzazione come proprio elemento distintivo e di successo sul mercato. Ne è un esempio nel settore degli accessori il neonato marchio PLUS, creato da un team di ragazzi giovani, dinamici e creativi, mossi dal desiderio di dare forma all’espressione di sé attraverso la proposta di accessori personalizzati e in grado di rispecchiare la personalità dell’utilizzatore, dalla testa ai piedi. Da qui anche la scelta del nome: ‘Plus’ inteso come valore aggiunto che il processo di personalizzazione può apportare a qualsiasi sneaker, giacca o accessorio, ottenuto attraverso la combinazione di tecniche artigianali e applicazioni digitali. Realizzate al 100% a mano in Italia, una volta assemblate le sneaker Plus diventano così le ‘Plusers’, cioè accessori personalizzati attraverso soluzioni tecniche e serigrafie all’avanguardia: tecniche di stampa digitale e serigrafica progettate e costruite internamente all’azienda, unite ad applicazioni speciali che danno vita a esclusivi effetti metallici, vellutati, glitterati, colorati e a goccia. Anche un brand affermato e top di gamma come Golden Goose aveva percorso nel 2019 la via della personalizzazione (anche se mettendo maggiormente l’accento sull’aspetto esperienziale), inaugurando all’interno del proprio
In an increasingly globalised and connected world dominated by ‘fast fashion’ and by massification, standing out from the crowd and expressing your own personality seem to have become increasingly important requirements, also when it comes to clothing choices. At the same time, it’s no coincidence that the number of brands and projects using personalisation as their own distinct and successful trademark on the market are multiplying. One example in the sector of accessories is the newly launched PLUS brand created by a team of dynamic and creative youths, who were moved by a desire to give shape to self-expression through a proposal of personalised accessories capable of reflecting the personality of the wearer, from head to toe. From this, arrives also the name of the brand: ‘Plus’ understood as an added value that the process of personalisation can convey to any sneaker, jacket, or accessory, obtained through a combination of artisanal techniques and digital applications. 100% handmade in Italy, once Plus sneakers have been assembled, they become ‘Plusers’, that is to say accessories, which have been personalised through technical solutions and avant-garde screen-printing: digital and screen-printing techniques entirely designed and constructed in-house, combined with special applications that give life to exclusive metallic, velvet, and glitter effects, both coloured and with drip effect. Even an established and top-of-the-line brand like Golden Goose went done the pathway of personalisation in 2019 (even if it placed a greater emphasis on the experiential aspect), inaugurating in its Milan flagship store the first Golden Goose Lab: a workshop where customers have the possibility of enjoying an exclusive ‘closed door’ experience, thanks to the assistance of a master artisan who accompanies them in discovering the creative process of a shoe, with the possibility of personalising it by selecting different kinds of finishes and exclusive accessories. Personalisation is always at the centre of the new Stringart Limited Edition project, which this past September at Micam presented a sandal with a vegeta-
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flagship store di Milano il primo Golden Goose Lab: un laboratorio dove il cliente ha la possibilità di vivere un’esperienza esclusiva ‘a porte chiuse’, grazie all’aiuto di un maestro artigiano che lo accompagna nella scoperta del processo di creazione delle scarpe, con la possibilità di personalizzarle attraverso la scelta di diversi tipi di trattamento e accessori esclusivi. Sempre la personalizzazione è al centro del nuovo progetto Limited Edition di Stringart, che ha presentato allo scorso Micam di settembre un sandalo con fondo in cuoio in pelle conciata al vegetale proposto al pubblico in un kit con 4 tomaie foulard a scelta, che permettono al cliente di cambiare look a seconda dell’umore e dell’occasione. Di grande interesse parlando di personalizzazione è, infine, il progetto FLOW, nato dalla collaborazione tra la Scuola di Design del Politecnico di Milano e VANS e finalizzato alla personalizzazione dei prodotti del celebre marchio di scarpe da skate statunitense. Un progetto che, iniziato lo scorso maggio, è destinato a durare fino alla fine dell’anno e che offre al cliente la possibilità di vivere un'esperienza divertente e coinvolgente di personalizzazione delle proprie calzature, attraverso appositi Kit messi a punto dagli studenti del Politecnico (nonché futuri designer). I kit si possono utilizzare sia a casa, in autonomia, sia in store, e sono stati concepiti per facilitare e democratizzare il processo di personalizzazione dei prodotti. Da casa, con il kit base è, infatti, possibile usare un mix di pennarelli e blending per creare un effetto tie-dye sulle scarpe, oppure si può scegliere di trasferire una texture marmorizzata in modo semplice e veloce con il termo-trasferimento del kit intermedio. Se si preferisce invece vivere l'esperienza in store, i designer del Politecnico sono a disposizione per supportare gli utenti a personalizzare con schiuma e colore i propri prodotti così da creare texture davvero uniche.
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ble-tanned leather outsole that was proposed to the event’s public in a kit with 4 interchangeable upper covers of their choice, thereby allowing customers to change their look in accordance with a specific mood or occasion. Finally, of great interest in terms of personalisation is the FLOW project, born from the collaboration between the School of Design of Politecnico di Milano and VANS, which is aimed at personalising the products of this extremely popular brand of American skate shoes. A project that was first kicked off this past May and which should continue through the end of the year, offering customers a unique and fun opportunity to personalise their own shoes, through special Kits designed by the students of Politecnico (who are also the designers of tomorrow). The kits can be used both at home, independently, or in the store, and have been conceived to facilitate and democratize the customisation of the brand’s products. At home, with the basic kit you can use a mix of markers and blending to create a tie-dye effect on your shoes, or you can choose to transfer a marbled texture quickly and easily with the thermo-transfer of the intermediate kit. If you prefer the in-store experience, Politecnico designers will be on hand to support users in customising their products with foam and colour in order to create unique wearable textures.
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WHAT’S NEXT
New materials
IL GRAFENE PER L’EFFICIENZA TERMICA DELLE CALZATURE E NON SOLO
GRAPHENE ENSURES THERMAL EFFICIENCY FOR FOOTWEAR AND MORE
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Directa Plus S.p.A e Norda lanciano la prima scarpa con una membrana che garantisce efficienza termica, leggerezza ed effetti antibatterici. Le nanotecnologie entrano a far parte della nostra vita quotidiana. È il caso della membrana G+® Graphene Plus integrata nella scarpa NordaTM 001 G+® Spike High Performance Trail Shoes. Si tratta di una scarpa multifunzionale adatta ad affrontare condizioni estreme. Vibram ha appositamente sviluppato il grip della suola per Norda, mentre la tomaia è realizzata con il tessuto dyneema, al cui interno, per la prima volta, si trova la membrana in grafene G+®. La membrana G+® accoppiata alla tomaia, seppure dallo spessore minimo, conferisce alla calzatura un’ottima efficienza termica ed è in grado di uniformare la temperatura del piede. La riduzione dell’ingombro assicura una maggiore leggerezza e agilità nell’utilizzo. La membrana è anche antibatterica, garantendo maggiore igiene. Da ultimo assicura un’ottima resistenza all’acqua (fino a 10,000mm) e una protezione antivento. Directa Plus è uno dei più grandi produttori e fornitori di prodotti a base grafene destinati ai mercati consumer e industriali. Ed è il produttore della membrana applicata nella scarpa Norda:chemical-free, realizzata in modo sostenibile e certificata come sicura per gli utilizzatori.
Directa Plus S.p.A and Norda are launching the first shoe with a membrane that ensures thermal efficiency, lightness and antibacterial effects. Nanotechnologies have become part of our daily life. This is the case of the G+® Graphene Plus membrane integrated in the NordaTM 001 G+® Spike High Performance Trail Shoes. A multifunctional shoe suitable to face extreme conditions. Vibram expressly developed for Norda the grip of the sole. The upper is made with dyneema fabric, while the inner side features for the first time the G+® Graphene membrane. The G+® membrane coupled to the upper, albeit with a minimum thickness, gives the shoe excellent thermal efficiency and is able to ensure a uniform foot temperature distribution. The reduction in size ensures greater lightness and agility in use. The membrane is also antibacterial, ensuring greater hygiene. Lastly, it ensures excellent water resistance (up to 10,000mm) and windproof protection. Directa Plus is one of the largest manufacturers and suppliers of graphenebased products for the consumer and industrial markets. And it is the manufacturer of the membrane applied to the Norda shoe: chemical-free, made in a sustainable way and certified as safe for users.
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Consorzio ATEA
BISOGNA RIMBOCCARSI LE MANICHE YOU NEED TO ROLL UP YOUR SLEEVES
Francesco Palandrani, presidente del Consorzio ATEA, invita i colleghi imprenditori a credere nelle fiere, a darsi da fare per affrontare la transizione digitale ed ecologica, e a puntare sulla formazione dei giovani per affrontare con slancio l’inizio della ripresa.
Francesco Palandrani, president of the ATEA Consortium, invites fellow entrepreneurs to believe in trade fairs, to work hard to face the digital and ecological transition, and to focus on training young people to face the beginning of the recovery with enthusiasm.
Il distretto della moda ATEA - area per la tutela delle eccellenze artigiane - nasce nel 1949 con la produzione artigianale delle prime borse in pelle. Ancora oggi rappresenta un punto di riferimento per la produzione pellettiera italiana, capace di conquistare il gusto e intercettare i sogni di una platea internazionale. Con Francesco Palandrani, presidente del Consorzio, affrontiamo i temi e le problematiche che oggi il distretto si trova a fronteggiare.
The ATEA fashion district - an area for the protection of artisan excellence - was born in 1949 with the handcrafted production of the first leather bags. Even today it represents a point of reference for the Italian leather goods production, capable of conquering the taste and intercepting the dreams of an international audience. With Francesco Palandrani, president of the Consortium, we tackle the issues and problems that the district is facing today.
Come stanno le aziende del distretto? “La situazione non è delle migliori, il che non ci stupisce visto tutto quello che è successo. Quello che, però, mi preoccupa maggiormente è rilevare il pessimo umore delle persone. Già 4 anni fa, ben prima del Covid, ci trovavamo a fronteggiare diverse difficoltà, ma lo spirito era sempre animato dal tentativo di reagire in qualche modo. Oggi, invece, sono molto più preoccupato perché faccio fatica a trovare un imprenditore che abbia voglia di rimboccarsi le maniche o, per lo meno, ne incontro pochi. A parte questa attitudine remissiva, è indiscutibile che i problemi ci sono e sono importanti: quando visito le fabbriche (e ne visito tante) sento poco rumore, non sento i martelli colpire e le macchine girare... quel silenzio mi trasmette bruttissime sensazioni”.
How are the companies in the district doing? “The situation is not so good, which is not surprising given everything that has happened. However, what worries me most is detecting people’s bad mood. Already 4 years ago, well before Covid, we were facing various difficulties, but the spirit was always animated by the attempt to react somehow. Today, instead, I am much more worried because I struggle to find an entrepreneur who wants to roll up his sleeves or, at least, I meet few. Beyond this submissive attitude, it is indisputable that problems are there and that they are even relevant: when I visit factories (and I visit many of them) I hear little noise, I don’t hear hitting hammers and spinning machines ... that silence gives me very bad feelings”.
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Consorzio ATEA
Vogliamo spingere molto su iniziative che portino le nostre aziende a mettersi insieme, a condividere i rischi, a fare massa critica per tornare con forza sul mercato We want to push hard on initiatives that lead our companies to come together, to share risks, to create critical mass for a strong return on the market
Su cosa bisognerebbe lavorare prima di tutto per scuotere la situazione? “Trovo ci sia troppa lentezza nel tornare ad aderire alle manifestazioni fieristiche. Lo trovo sbagliato. Personalmente partecipo da sempre a Lineapelle e l'edizione di settembre si è dimostrata una buona occasione per fare business. Chi non si decide a partecipare alla ripresa delle fiere è perché aspetta di avere certezze che è assurdo attendere in questo momento. Indugiare fino a quando si sia tornati ai livelli pre-crisi lo ritengo controproducente. Un discorso che non consentirà mai alle macchine delle nostre aziende di rimettersi in moto. Bisognerebbe sfruttare con maggior decisione ogni buona occasione di riprendere a fare affari. Se si proseguirà su questa china la ripartenza sarà molto lenta. Agli organizzatori delle manifestazioni fieristiche direi che sarà fondamentale pensare a degli eventi itineranti, che si avvicinino al territorio, così da tentare di vincere lo scetticismo diffuso di questo periodo” Come Consorzio quali azioni pensate di mettere in campo? “Prima di tutto vogliamo spingere molto su iniziative che portino le nostre aziende a mettersi insieme, a condividere i rischi, a fare massa critica per tornare con forza sul mercato. Lo stiamo facendo agevolando la partecipazione alla piattaforma di e-commerce dedicata al nostro territorio che Alibaba ha deciso di attivare. Poiché le nostre aziende sono di medio-piccola dimensione è impensabile ritenere che abbiano la forza di gestire processi così complessi come lo sbarcare nel commercio online. Perciò il Consorzio ATEA si propone come hub che raduna i prodotti delle diverse realtà imprenditoriali e permette loro di internazionalizzare ulteriormente il business. Con lo stesso spirito vorremmo incentivare la partecipazione alle fiere. Di sicuro l’online può dare una mano, ma non è certo quello che mette in tavola il pane la sera. Bisogna tornare in fiera: chi ne ha la possibilità lo farà con una sua personale iniziativa; per tutti gli altri vorremmo organizzare collettive che consentano a più marchi possibile di farsi notare e di incrementare il proprio giro d’affari”.
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What should be worked on in the first place to shake the situation? “In my point of view there is too much slowness in returning to join trade fairs. I consider it wrong. I personally have always participated in Lineapelle and the September edition proved to be a good opportunity to do business. Those who do not decide to participate in the resumption of fairs are waiting for more precise information, but this does not make any sense at this time. I think it is counterproductive to linger until we have returned to pre-crisis levels. A way of thinking that will never allow the machines of our companies to get back into motion. Every good opportunity to resume business should be exploited more decisively. If you continue on this slope the restart will be very slow. I would tell the organisers of trade fairs that it will be essential to think of itinerant events, which approach the territory, trying to overcome the widespread skepticism of this period”. As a Consortium, what actions are you planning to implement? “First of all we want to push hard on initiatives that lead our companies to come together, to share risks, to create critical mass for a strong return on the market. We are doing this by facilitating participation in the e-commerce platform dedicated to our territory that Alibaba has decided to activate. Since our companies are medium-small in size, it is unthinkable to believe that they have the strength to manage such complex processes as landing in online commerce. The ATEA Consortium proposes therefore itself as a hub that brings together products of the various entrepreneurial realities allowing them to further internationalise their business. With the same spirit we would like to encourage participation in trade fairs. The online shop can certainly help out, but it certainly is not the one that puts the bread on the table in the evening. We have to go back to the fair: whoever has the opportunity will do so with own personal initiatives; for all the others we would like to organise collective exhibitions that allow as many brands as possible to get noticed and increase their turnover”.
Quali altre sfide vi attendono? “È probabile che a breve si assista a un reshoring produttivo, soprattutto se si considerano le difficoltà e i costi che connotano la logistica dei container per importare i manufatti delle produzioni delocalizzate. Di sicuro, quindi, le nostre aziende si troveranno con delle commesse in più. Il punto è che, in questo momento, le aziende faticano a trovare maestranze qualificate. Per trovare una soluzione al problema, come Consorzio, già 2 anni e mezzo fa - poi purtroppo è arrivato il Covid -, abbiamo promosso la nascita di una scuola professionale (NAMI - Nuova Accademia della Moda Italiana) che, nonostante le difficoltà, è ancora viva e potrebbe aiutare moltissimo a soddisfare le esigenze formative che il territorio manifesta. In questo momento stiamo puntando a sensibilizzare giovani e famiglie sulla validità di intraprendere una carriera professionale legata al settore della pelletteria.Sono convinto che la sfida non sia cercare di realizzare borse che costano un euro di meno, sperando di vincere la battaglia, persa in partenza, contro le produzioni del Far East. Al contrario, è fondamentale realizzare manufatti sempre più pregiati, ma per farlo è necessario non disperdere il saper fare che ci contraddistingue da sempre”. Avete da poco organizzato un convegno a tema sostenibilità e digitale… “Il convegno dello scorso 15 novembre, organizzato insieme a Expo Riva Schuh – Gardabags, ha rappresentato l’occasione per affrontare un’altra sfida urgente. Abbiamo radunato i membri del Consorzio per fare il punto della situazione e offrire a tutti la possibilità di comprendere meglio e più a fondo il significato e l’importanza della transizione digitale ed ecologica di cui tutti parlano. Perché non è facile per un'azienda di 15 dipendenti affrontare tematiche così complesse, o investire e lasciarsi coinvolgere ogni volta che qualcuno si inventa una nuova parola chiave. Obbiettivo del Consorzio è anche quello di formare la classe imprenditoriale perché possa trovare spunti e soluzioni applicabili ai propri contesti lavorativi, aiutarli a mettere a terra e realizzare in concreto concetti spesso non facili da assimilare”. L’ultimo pensiero? “È uno sprone per i colleghi imprenditori: in momenti come questi bisogna darsi da fare ancora di più. È come essere un padre di 5 figli che al mattino si sveglia e non può lasciarsi scoraggiare, ma deve rimboccarsi le maniche e darsi da fare per poter dar loro da mangiare”.
What other challenges await you? “It is likely that we will soon see productive reshoring, especially if we consider the difficulties and costs that characterise the logistics of containers to import products of delocalised productions. Our companies will thus certainly find themselves with more orders. The point is that, at the moment, companies are struggling to find qualified workers. To find a solution to the problem, as a Consortium, already 2 and a half years ago - then unfortunately Covid arrived -, we promoted the birth of a professional school (NAMI - New Academy of Italian Fashion) which, despite the difficulties, is still alive and could help a lot to meet the training needs that the territory manifests. At the moment we are aiming to raise awareness among young people and families on the validity of undertaking a professional career linked to the leather goods sector. I believe that the challenge is not trying to make bags that are one euro cheaper, hoping to win the battle, lost from the start, against Far East productions. On the contrary, it is essential to create increasingly valuable products, but to do so it is necessary not to lose the know-how that has always distinguished us”. Recently you organised a conference on the sustainable and digital theme... “The conference of last 15 November, organised together with Expo Riva Schuh - Gardabags, represented an opportunity to face another urgent challenge. We gathered the members of the Consortium to take stock of the situation and offer everyone the opportunity to better and more deeply understand the meaning and importance of the digital and ecological transition that everyone is talking about. Because it is not easy for a company of 15 employees to tackle such complex issues, or to invest and get involved every time someone comes up with a new keyword. The Consortium’s objective is also to train the entrepreneurial class so that they can find ideas and solutions applicable to their working contexts, help them ground and concretely implement concepts that are often not easy to assimilate”. What is your last thought? “It is an incentive for fellow entrepreneurs: in times like these we need to get even busier. It’s like being a father of 5 children who wakes up in the morning and can’t be discouraged, as he has to roll up his sleeves and work hard to be able to feed them”.
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Milano Fashion Global Summit 2021
LE STRATEGIE VINCENTI PER LA FILIERA ITALIANA WINNING STRATEGIES FOR THE ITALIAN SUPPLY CHAIN
Il ruolo dei brand, la necessità di aggregazione e la sostenibilità sono i fattori chiave per la sopravvivenza della filiera della moda italiana: se n'è parlato alla terza giornata del 20.mo Fashion Global Summit.
The role of brands, the need for integration, and sustainability are key factors for the survival of the Italian fashion supply chain: these were the topics discussed at the third day of the 20th Fashion Global Summit.
La filiera della moda italiana non esce bene dalla pandemia: il Rapporto sulle Pmi presentato da Intesa Sanpaolo con Prometeia lo indica come uno dei settori in maggiore sofferenza e con un recupero più lento rispetto ad altri. Nel 2020 la perdita di fatturato è stata del 21,4% e dovuta a molteplici fattori, come la chiusura degli impianti, di punti vendita, lo shock della domanda e l'interruzione dei flussi turistici. Le misure di compensazione del Governo non sono state risolutive e molte aziende rischiano di non sopravvivere mettendo a rischio un patrimonio di competenze unico al mondo. La terza giornata del Fashion Global Summit promosso da Class Agorà intitolata “New Glocal: quali strategie vincenti per la filiera italiana” si interroga sul futuro della filiera della moda assieme ad un panel di relatori di altissimo livello delineando tre temi critici per il suo sviluppo: il problema dimensionale, l'aggregazione e la sostenibilità. Se la piccola dimensione delle aziende espressione dei tanti distretti produttivi italiani rappresenta una risorsa quando si parla di eccellenza, innovazione, flessibilità e reattività, il limite è invece l'incapacità di incidere in un contesto globale che richiede strutturazione per posizionarsi con efficacia sui mercati . Da sole queste imprese non ce la fanno e nel futuro dovranno sempre più puntare sull'aggregazione per sopravvivere. Da questo punto di vista il ruolo dei brand è cruciale: “gli 11 capogruppo del lusso italiano si appoggiano ad una filiera che solo al primo livello annovera 1.600 imprese con 80.000 addetti, - spiega Stefania Trenti, Responsabile dell’Ufficio Industry della
The Italian supply chain does not emerge from the pandemic unscathed: the Report on SMEs presented by Intesa Sanpaolo with Prometeia points to it as one of the sectors in greatest difficulty, which is slower to recover than others. In 2020, its loss in revenue of 21.4% was due to several factors, like the closing of production facilities and stores, the demand shock, and the interruption of tourism. The government’s anti-crisis measures were not sufficient, and many businesses risked not surviving, putting at risk a heritage of know-how that is one-of-a-kind worldwide. The third day of the Fashion Global Summit promoted by Class Agorà entitled “New Glocal: winning strategies for the Italian supply chain” examined the future of the fashion supply chain together with a panel of expert speakers who spoke about three factors critical to its development: dimensions, integration, and sustainability. If the small dimensions of a company, which is an expression of many Italian productive districts, represents a resource when speaking of excellence, innovation, flexibility, and reactivity, it is instead limiting in its inability to make an impact in a global context that requires a certain organizational structure for effectively positioning itself on the markets. Such businesses cannot do so on their own and in the future, they will have to increasingly focus on integration in order to survive. From this standpoint, the role of brands is critical: “11 Italian luxury holding companies are supported by a supply chain that just on the first level alone include 1,600 businesses with 80,000 employees, - explains Stefania Trenti, Head of the Industry Division of the Intesa Sanpaolo Studies and
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Serge Brunschwig
“1.600 aziende fornitrici di primo livello delle 11 capogruppo del lusso italiane con 80.000 addetti”
Patrizio Bertelli
“1.600 first level suppliers of the Italian luxury holding with 80.000 employees”
1.600 Piacenza Cashmere
Direzione Studi e Ricerche, Intesa Sanpaolo– c'è poi una miriade di fornitori specializzati, un mondo estremamente articolato che spesso rappresenta su sostenibilità e digitalizzazione degli attori chiave”. E' chiara quindi la responsabilità dei brand nel preservare quel patrimonio di eccellenze e di know how che ha fatto del made in Italy un punto di riferimento nel mondo. Ne è consapevole Fendi che porta in questi giorni a Roma presso il Palazzo delle Civiltà la mostra “Hand in Hand” gli straordinari lavori di 20 imprese di artigiani che collaborano con la maison e che “rappresentano il pilastro economico italiano, che vogliamo tutelare e di cui vogliamo preservare il savoir faire. – spiega Serge Brunschwig, Chairman e CEO, Fendi – Ma da soli non possiamo fare tutto: ci vuole l'aiuto delle autorità e delle organizzazioni nazionali. Per quanto ci riguarda abbiamo portato avanti dei programmi con Altagamma e abbiamo creato una piattaforma per attirare artigiani calzaturieri e pellettieri e per collaborare con i principali distretti e comparti industriali italiani”. Ne è consapevole anche Patrizio Bertelli, Ceo and Executive Director del gruppo Prada che destina alla propria supply chain 100 milioni di euro: “Riteniamo che sia necessario per il futuro e per garantire la proiezione del brand e la sostenibilità della supply chain. - dichiara - La distribuzione attuale rende difficile alle pmi di competere e molte rischiano di chiudere: noi interveniamo sostenendone alcune sia con quote non necessariamente prioritarie, ma anche minoritarie”. Un'altra sfida chiave che attende la filiera della moda nei prossimi anni è quella della sostenibilità, un cambio di paradigma che inciderà su industria, processi, prodotto. Anche qui il ruolo dei brand è importante per traghettarla in questa direzione, come dimostra l'esempio fornito da Piacenza Cashmere che, attraverso l'utilizzo della blockchain, la tiene sotto controllo e offre garanzie di trasparenza “a partire dalle materie prime (allevamento e welfare animali), cosa che è difficile anche perché spesso provengono da Paesi lontani come la Nuova Zelanda, la Cina, il Cile... - spiega Filippo Vadda, CEO e Presidente del lanificio - Poi diventa più facile con le altre aziende della filiera visto che il made in Italy è storicamente più attento – si tratta delle lavorazioni dalla pettinatura alla cardatura, tessitura e finitura... - dove il processo è ormai controllato e forse chiave del nostro successo, visto che i nostri clienti del lusso vogliono un brand bello fuori, ma anche bello dentro”.
Research Department– there is then a multitude of specialised suppliers, an extremely well-appointed world that often represents in terms of sustainability and digitalisation key players”. It is accordingly clearly the responsibility of brands to preserve this heritage of excellence and know-how, which has been key in making Made in Italy a point of reference worldwide. One player aware of this is Fendi, which recently brought to Rome’s Palazzo delle Civiltà its “Hand in Hand” exhibition featuring the extraordinary works of 20 artisanal companies that collaborate with the maison and which “represent an Italian economic pillar that we would like to protect, while preserving its savoir faire – explains Serge Brunschwig, Chairman and CEO of Fendi – However we cannot do it all on our own: we need the help of the authorities and national organisations. In this sense, we are working on several programmes with Altagamma and have created a platform for attracting footwear and leather goods artisans, which will also allow us to collaborate with the main Italian districts and industrial segments”. In agreement with this is Patrizio Bertelli, CEO and Executive Director of the Prada group, which has allocated 100 million euros to its supply chain: “We believe it is necessary for the future and to guarantee the continuation of brands and the sustainability of the supply chain. – she declares –Present-day distribution makes it difficult for SMEs to compete and many risk closing: where possible we intervene financially by acquiring stakes that are not necessarily majority, but not minority either”. Another key challenge that awaits the fashion supply chain in the years to come is that of sustainability, a game changer that will have repercussions on the industry, processes, and product. Also here the role of brands is important in driving sustainability in this direction, as can be seen by the example provided by Piacenza Cashmere which, through the use of the blockchain, keeps it under control and offers guarantees of transparency “starting from the raw materials (that includes the raising and welfare of livestock), which is also difficult to ensure because often they come from faraway countries like New Zealand, China, Chile… - explains Filippo Vadda, CEO and President of the wool mill – It then becomes easier with the other companies of the supply chain since Made in Italy is historically more attentive – with production processes ranging from the worsting to the roughing, weaving, and finishing… - where the process is by now controlled and maybe key to our success, since our luxury customers want a brand that is not only beautiful on the outside, but also on the inside”.
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MARKET
Milano Fashion Global Summit 2021
GENERAZIONE TOUCH TOUCH GENERATION
La prima giornata del convegno si è focalizzata sui giovanissimi consumatori, sulla tematiche green, la filiera italiana, il digitale e la ripresa post Covid. È con un messaggio di fiducia per la ripresa del sistema moda che si sono aperti i lavori del Milano Fashion Global Summit 2021 il 26 ottobre scorso. Per l’occasione, l’evento organizzato da Class Editori in partnership con Cnmi - Camera nazionale della moda italiana e Intesa Sanpaolo si è tenuto tra Milano e Dubai, con panel in collegamento dalle due città. Il focus della 20esima edizione è sugli scenari del nuovo decennio, i cosiddetti nuovi Roaring twenties di ripresa e di sviluppo dell’economia internazionale e in particolare italiana. Numerosi gli ospiti e svariati i temi affrontati durante la giornata. Tra questi è spiccato l'intervento di Emanuela Prandelli, docente dell’università Bocconi e Lvmh associate professor of fashion & luxury management, Federico Capeci, Ceo di Kantar Italy e Francesco Passone, country manager Italy di Klarna. La personalizzazione, lo storytelling, le nuove frontiere dei pagamenti sono tra i requisiti fondamentali nelle strategie delle case di moda per conquistare la generazione Z. Una nuova mappa delle strategie dei brand del lusso è ormai necessaria se si vuole attrarre una fetta del mercato sempre più importante ed in crescita, quella della cosiddetta generation Z, quella dei digital born che comprende i nati tra il 1997 e il 2012, contraddistinta da alcune caratteristiche che stanno contribuendo a ridefinire i modelli di business e strategici delle aziende della moda e del lusso, le loro scelte di comunicazione e le azioni in più campi. "Tra gli aspetti chiave per riuscire a rivolgersi e ad attrarre i giovanissimi della generazione Z è la capacità di trasmettere messaggi forti, in cui le young generation possano ritrovarsi e trarre ispirazione - ha spiegato Emanuela Prandelli - Pensiamo al lavoro fatto da Gucci con la sua community, ma anche a quello di Stella McCartney nel campo della sostenibilità o ancora al recente lancio di Valentino V (Vaccinated) in favore della campagna vaccinale. Questo accade anche nel dell’influencer marketing: si è già visto un passaggio dai macro influencer ai cosiddetti micro influencer che appaiono più credibili e che con una community più selezionata offrono dei valori precisi in cui i ragazzi si ritrovano". Un secondo aspetto, altrettanto importante, è quello della personalizzazione: come ha sottolineato Prandelli "La nuova generazione non ambisce più al prodotto esclusivo ma ne pretende piuttosto uno davvero unico e questo rappresenta per i brand una vera leva per raggiungere gli utenti giovani. Il brand è visto come un vero content curator, che deve saper far ingresso in
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The first day of the conference focused on very young consumers, environmental issues, the Italian supply chain, digitalisation and the post-Covid recovery. The Milan Fashion Global Summit 2021 opened on 26 October 2021 with a message of confidence in the recovery of the fashion industry. For the occasion, the event organised by Class Editori in partnership with Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) and Intesa Sanpaolo was held between Milan and Dubai, with panels connected from both cities. The 20th edition focused on the scenarios of the new decade, the so-called new Roaring twenties of recovery and development of the international economy, and in particular, the Italian one. Numerous guests and various topics were discussed during the day. Some of the key speakers were Emanuela Prandelli, professor at Bocconi University and LVMH associate professor of fashion & luxury management, Federico Capeci, CEO of Kantar Italy and Francesco Passone, country manager Italy of Klarna. Personalisation, storytelling and the new frontiers of payments are among the fundamental requirements in the strategies of fashion companies to conquer Generation Z. A new map of the strategies of luxury brands is now needed in order to attract an increasingly important and growing slice of the market, that of the so-called Generation Z, i.e. the first digital natives born between 1997 and 2012, characterised by some features that are helping to redefine the business and strategic models of fashion and luxury companies, their communication choices and actions in multiple fields. "One of the key aspects of succeeding in addressing and attracting the youngest members of Generation Z is the ability to con-
Marco Bizzarri, president and CEO of Gucci.
From left, Federico Capeci, CEO of Kantar Italy, Emanuela Prandelli, professor at Bocconi University and LVMH associate professor of fashion & luxury management and Francesco Passone, country manager Italy at Klarna.
altre sfere e ingaggiare l’utente con linguaggi diversificati, come ad esempio fa sempre più con il gaming". Tra le strategie a disposizione dei brand per districarsi nella marea di informazioni a disposizione c’è sicuramente anche quella di stabilire una conversazione più reale e intima con l’utente: "La nuova comunicazione con i giovani è senz’altro basata sul dialogo, si attrae molto di più oggi con lo storytelling articolato che non con altri e più tradizionali mezzi, uno di questi è ad esempio il podcasting, divenuto una tendenza seguita da moltissimi brand del lusso, ma anche le diverse tecnologie avanzate, i servizi di realtà virtuale, messi a disposizione per gli utenti/consumatori", ha aggiunto Federico Capeci, Ceo Italy, Greece and Israel di Kantar, leader mondiale nell'insights, consulenza e data management. Raggiungere questi criteri vuol dire dunque attrarre nuovi fruitori, consumatori spendenti e in questo contesto entra in gioco anche una nuova frontiera del pagamento, cosiddetto buy now pay later, di cui è rappresentante Klarna e che ha spiegato il suo country manager italiano Francesco Passone: "Questa nuova generazione rappresenta una grande fetta di consumatori per Klarna, che rappresenta innanzitutto una fuga da quelli che sono i modelli di pagamento tradizionali in favore di modalità più flessibili. Dati alla mano, su 90 milioni di clienti Klarna in 20 Paesi del mondo, tra cui 750 mila italiani che utilizzano il metodo di pagamento in tre rate, la nuova generazione Z rappresenta una grossa fetta di questi e farà da traino al rialzo dei consumi, con circa un 40% di compratori online ma anche un 60% che cerca ispirazione sul digitale. È già noto, infatti, che entro il 2025 questa generazione rappresenterà più del 60% del fatturato nel mondo del lusso". Creatività, sostenibilità, dialogo con la community e inclusivity: questi sono i temi chiave del prossimo futuro, illustrati da Marco Bizzarri, presidente e amministratore delegato di Gucci (Gruppo Kering). A suo parere, l’impegno costante verso i temi legati alla sostenibilità devono avere obiettivi concreti a brevissimo termine: "Dal 2015 monitoriamo tutte le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente e lo pubblichiamo in modo trasparente sul nostro sito Gucci Equilibrium - ha sottolineato Bizzarri - Le attività che dobbiamo fare per essere carbon neutral vanno fatte oggi. Sento spesso aziende che si danno dei target al 2050, è come se io oggi mi dessi un target a 90 anni. Non credo che abbia senso darsi degli orizzonti temporali troppo lunghi". Alla base di tutto, il coraggio dimostrato nell’accettare la sfida di un rilancio del marchio, un ottimismo che si proietta anche nel futuro, in un universo in costante evoluzione. "Quello che mi auguro nel anno del centesimo anniversario di Gucci è che rimanga forte questa voglia di sfidare l’esistente ogni giorno, questa mentalità estremamente aperta e la voglia di interfacciarsi con un mondo che cambia costantemente, con questa apertura verso gli altri verso l’inclusività. Secondo me, la flessibilità e l’adattabilità ai tempi sono fattori chiave, non solo per Gucci, ma della moda intera", ha chiuso Bizzarri.
vey strong messages that the young generation can identify with and draw inspiration,” explained Emanuela Prandelli. “Think of the work Gucci has done with its community, but also that of Stella McCartney in the field of sustainability or the recent launch of Valentino V (Vaccinated) in favour of the vaccination campaign. This is also happening in influencer marketing: we have already seen a transition from macro influencers to so-called micro influencers, who appear more credible and who, with a more select community, offer precise values that young people can identify with.”A second equally important aspect is personalisation. As Prandelli pointed out, “the new generation no longer wants an exclusive product, but rather one that is truly oneof-a-kind, and this represents a real lever for brands to reach young users. The brand is seen as a true content curator, which must be able to enter other spheres and engage the user with different languages, as it is increasingly doing with gaming.” The strategies available to brands to disentangle themselves from the flood of information available also includes that of establishing a more real and intimate conversation with the user. “The new communication with young people is undoubtedly based on dialogue, and today they are much more attracted by precise storytelling than by other, more traditional means. One of these is, for example, podcasting, which has become a trend followed by numerous luxury brands, but also the various advanced technologies and virtual reality services made available to users/consumers,” added Federico Capeci, CEO Italy, Greece and Israel of Kantar, world leader in insights, consulting and data management. Achieving these criteria therefore means attracting new users, spending consumers, which in turn calls for a new payment frontier, the socalled “buy now pay later,” which is representative of Klarna, whose Italian country manager Francesco Passone explained, “This new generation accounts for a large slice of consumers for Klarna, which first and foremost represents a flight from traditional payment models in favour of more flexible methods. Available data shows that the majority of 90 million Klarna customers in 20 countries worldwide, including 750,000 Italians who use the three-instalment payment method fell into the new Generation Z, who will drive up consumption, with around 40% buying online but also 60% looking for inspiration online. In fact, it is already known that by 2025 this generation will account for more than 60% of turnover in the luxury sector.” Creativity, sustainability, dialogue with the community and inclusivity: these are the key themes for the near future, illustrated by Marco Bizzarri, president and CEO of Gucci (Kering Group). In his opinion, the constant commitment to sustainability issues must have very shortterm concrete objectives: “Since 2015 we have been monitoring all carbon dioxide emissions in the environment and publishing this information transparently on our Gucci Equilibrium website,” underlined Bizzarri. “The things we need to do to be carbon neutral must be done today. I often hear companies setting targets for 2050; it is as if today I were setting a target of 90 years for myself. I don’t think it makes sense to set time horizons that are too long.” At the root of it all is the courage shown in accepting the challenge of relaunching the brand, an optimism that is also projected into the future, in a constantly evolving universe. “What I hope in the year of Gucci’s 100th anniversary is that this desire to continue to challenge what exists remains strong, as well as this extremely open mentality and the desire to interface with a world that is constantly changing, with this openness towards others and towards inclusivity. I believe that flexibility and adaptability to the times are key factors, not only for Gucci, but for the fashion industry as a whole,” concluded Bizzarri.
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MARKET
The Italian Leather Goods sector
IL SETTORE DELLA PELLETTERIA ITALIANA PRIMO SEMESTRE 2021* THE ITALIAN LEATHER GOODS SECTOR – FIRST HALF OF 2021* *Nota congiunturale elaborata dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assopellettieri al 13.9.21./ Confindustria Moda’s Research Centre for Assopellettieri as per September 13th 2021
La pelletteria al momento della verità, con i dati del primo semestre che mostrano recuperi significativi sul 2020
Leather goods at the moment of truth, with data for the first half of the year showing significant recoveries over 2020
Panoramica generale
General overview
Il confronto con i mesi del lockdown – in cui il settore aveva subìto flessioni pesantissime – ha favorito nel secondo trimestre il conseguimento di incrementi ragguardevoli. Si registra +43,1% la produzione industriale, +31,3% l’export in valore trainato dalle multinazionali del lusso, +22,9% le vendite al dettaglio sul mercato interno, +29,5% il fatturato degli Associati raggiunti dalla rilevazione del Centro Studi di Confindustria Moda. Con la sola eccezione dell’export, però, che presenta un divario con i primi 6 mesi 2019 contenuto in un -11% in valore (e -6,2% in KG), le altre variabili evidenziano gap prossimi o superiori al -20% su due anni addietro. La seconda metà dell’anno è decisiva per un ritorno alla normalità in tempi ragionevolmente brevi.
The comparison with the months of lockdown – in which the sector had suffered very heavy downturns – favoured the achievement of considerable increases in the second quarter. A 43.1% increase in industrial production, a 31.3% increase in exports (in value terms) driven by luxury multinational companies, a 22.9% increase in retail sales on the domestic market, and a 29.5% increase in turnover were recorded by the members who participated in the survey conducted by Confindustria Moda’s Research Centre. With the sole exception of exports, however, which presents a gap with the first 6 months of 2019 contained within a 11% decrease in value (and a 6.2% decrease in KG), the other variables show gaps close to or greater than -20% over two years ago.
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La pelletteria, come gli altri comparti del Sistema Moda duramente colpiti dall’emergenza sanitaria – che ha fortemente limitato per mesi le occasioni d’uso e i flussi turistici, coi relativi acquisti – dopo l’annus horribilis 2020 è ripartita; anzitutto, in un contesto di rafforzamento del commercio mondiale, con le esportazioni: tra i primi 10 mercati di destinazione – che nel periodo gennaio-giugno 2021 mostrano tutti, con la sola eccezione del Regno Unito, recuperi sostenuti sullo scorso anno – si distinguono Cina, Francia e Corea del Sud, in forte crescita anche rispetto ai livelli di due anni addietro. Sul fronte interno, segnali confortanti provengono dai dati di maggio e giugno, mesi in cui l’indice Istat del commercio al dettaglio è risultato, seppur di poco, sopra i valori 2019.
Produzione e fatturato L’indice Istat della produzione industriale, dopo il balzo del bimestre marzo-aprile (+246%) ha fatto segnare a maggio-giugno, per la voce “articoli da viaggio e pelletteria”, un +47,3% tendenziale. Prosegue dunque la risalita, ma il cumulato dei primi 6 mesi (+43,1% sull’analogo periodo 2020) è tuttora inferiore del -21,3% su due anni addietro. L’indagine condotta da Confindustria Moda ha rilevato – per il campione di pelletterie associate – un incremento medio del fatturato nei primi 6 mesi 2021 pari al +29,5% rispetto allo scorso anno. Anche in questo caso il recupero è assolutamente parziale: il divario con il fatturato che il panel presentava nella prima metà del 2019 è attorno al -25%. Solo il 28% dei rispondenti ha indicato di aver raggiunto o superato i ricavi del primo semestre 2019; per 7 aziende su 10 risultano invece ancora “di poco inferiori” ad allora (12% del campione) o “molto inferiori” (60%). Ben il 73% del campione di Associati ha comunque sperimentato nel 2° trimestre dinamiche positive nel fatturato (e per il 54% l’incremento è stato superiore al +20%), con una raccolta ordini cresciuta del +28,8% in valore su aprile-giugno 2020. Il recupero dei ricavi è destinato a proseguire anche nel 3° trimestre (come indicano 3 imprenditori su 5), pur se resta alta (54%) la percentuale di aziende che prevedono di ricorrere alla cassa integrazione anche nella terza frazione dell’anno (indice di ritmi ancora sottotono in molte realtà).
Il fatturato nei primi 6 mesi del 2021 rispetto ai primi 6 mesi del 2019 è stato:
The turnover in the first 6 months of 2021 compared to the first 6 months of 2019 was: Molto superiore Much higher Poco superiore Slightly higher Invariato Unchanged Poco inferiore Slightly lower Molto inferiore Much lower
The second half of the year is decisive for a return to normality in a reasonably short time. Leather goods, like the other sectors of the Fashion System hit hard by the health emergency – which for months severely limited the opportunities for use and tourist flows, with the related purchases – after the annus horribilis of 2020 has started to recover. First of all, in a context of strengthening global trade, with exports: among the top 10 destination markets – which in the period January-June 2021 all showed, except for the United Kingdom, sustained recoveries compared to last year. China, France and South Korea are the stand outs, growing strongly even compared to the levels of two years ago. On the domestic front, comforting signs came from the data for May and June, months in which the ISTAT retail trade index was slightly above 2019 values.
Production and turnover The ISTAT index of industrial production, after the jump in the twomonth period from March to April (+246%), recorded an increase of 47.3% in May-June for the item “travel goods and leather goods.” The upward trend is therefore continuing, but the cumulative figure for the first 6 months (+43.1% compared to the same period in 2020) is still 21.3% lower than two years ago. The survey conducted by Confindustria Moda revealed – for the panel of leather goods manufacturers – an average increase in turnover in the first 6 months of 2021 equal to 29.5% compared to last year. Even in this case, the recovery was absolutely partial: the gap with the turnover that the panel presented in the first half of 2019 was around -25%. Only 28% of respondents indicated that they had reached or exceeded the revenues of the first half of 2019; for 7 out of 10 companies, however, they were still “slightly lower” than then (12% of the panel) or “much lower” (60%). As many as 73% of the panel of members experienced positive dynamics in turnover in Q2 (and for 54% the increase was greater than 20%), with order intake growing by 28.8% in value over April-June 2020. The recovery in revenues is destined to continue also in Q3 (as indicated by 3 out of 5 entrepreneurs), although the percentage of companies planning to resort to redundancy funds in the third quarter of the year remains high (54%) (an indication that many companies are still lagging behind). Among the critical issues that companies have to face in this phase are tensions with raw materials, whose prices have increased significantly since the end of 2020: 31% of the members surveyed responded that prices in the second half of 2021 have remained at the very high levels of previous months, while 58% of the panel responded that they have increased even further.
Retail Encouraged by the progress in participation in vaccination campaigns and the cancellation/relaxation of many restrictions (such as the reopening of shops in shopping centres on weekends in Italy from May), demand has picked up again, both at home and abroad, albeit at different rates and with some differences. With regards to domestic consumption, the cumulative ISTAT index relating to the value of Italian retail sales of footwear and leather goods in the first half of the year recorded a 22.9% increase over January-June 2020, remaining however -19.5% below 2019 levels. Apart from the predictable surge in March and April, the most comforting data is the achievement in May and June of the pre-crisis values (+1.4% and +0.7% compared to the same month in 2019): a
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MARKET
The Italian Leather Goods sector
Indice mensile Istat della produzione industriale
Istat monthly index of industrial production
Interscambio commerciale italiano pelletteria Primi 6 mesi 2021 - Variazioni 2019-2021
Italian leather goods trade interchange First 6 months 2021 - Variations 2019-2021
Tra le criticità che le imprese devono affrontare in questa fase, le tensioni sul fronte delle materie prime, i cui listini a partire dalla fine del 2020 hanno subìto rincari rilevanti: se per il 31% degli operatori raggiunti dall’indagine associativa i prezzi nel secondo trimestre 2021 sono rimasti sui livelli molto elevati dei mesi precedenti, secondo il 58% del campione sono addirittura aumentati ulteriormente.
Retail Favorita dai progressi nell’adesione alle campagne vaccinali e dalla cancellazione/allentamento di molte restrizioni (come la riapertura da maggio nei weekend, in Italia, dei negozi nei centri commerciali), la domanda è ripartita, sia sul versante interno che sul quello estero, pur se a ritmi diversi e con alcuni distinguo. Sul fronte dei consumi interni, l’indice cumulato Istat relativo al valore delle vendite del commercio al dettaglio in Italia di calzature e pelletteria nel primo semestre segna un +22,9% su gennaio-giugno 2020, restando però di un -19,5% sotto i livelli 2019. Al di là dell’impennata prevedibile di marzo e aprile, il dato più confortante è il raggiungimento a maggio e giugno dei valori pre-crisi (+1,4% e +0,7% rispetto all’analogo mese 2019): un primo segno di ritorno alla “normalità”, benché vada tenuto conto di come i livelli 2019 non fossero particolarmente premianti. Di non trascurabile rilevanza il problema dei mancati introiti, in primis per le fasce lusso, degli acquisti dei turisti stranieri in visita in Italia. Sebbene il turismo nel 2021 sia lentamente ripartito (soprattutto grazie agli Europei, tradizionalmente non big spender), quello delle città – maggiormente legato allo shopping di moda – versa tuttora in grande sofferenza.
Export Ancora più vivace la dinamica della domanda dai mercati esteri: l’export ha chiuso i primi 6 mesi 2021 a 4,62 miliardi di euro (riesportazioni incluse), con un +31,3% in valore su gennaio-giugno 2020, restando comunque inferiore di un -11% sulla prima metà del 2019. In quantità (KG), recupero del +30,2% sullo scorso anno; il gap col 2019 risulta pari al -6,2%. Le disaggregazioni per tipologia di prodotto e mercato evidenziano una situazione variegata. L’esame per merceologia mostra recuperi a doppia cifra sul 2020 sia per i beni in pelle (di poco superiori al +20%, sia in volume che valore) che per quelli realizzati in altri materiali (+37% nei KG e +57% in valore, con ottime performance per le borse). Ma mentre questi ultimi hanno già superato i livelli 2019, i prodotti in pelle, caratteristici
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first sign of a return to “normality” although it should be taken into account that the 2019 levels were not particularly rewarding. Of considerable importance is the problem of lost revenues from purchases by foreign tourists visiting Italy, especially in the luxury segment. Although tourism slowly picked up again in 2021 (mainly thanks to Europeans, who are traditionally not big spenders), tourism in the cities, which is more linked to fashion shopping, is still suffering greatly.
Exports The dynamics of demand from foreign markets was even more lively: exports closed the first 6 months of 2021 at € 4.62 billion (including re-exports), up 31.3% in value over January-June 2020, but still down by 11% compared to the first half of 2019. In terms of quantity (kg), a recovery of +30.2% was recorded over last year. The gap with 2019 is equal to -6.2%. The breakdown by type of product and market showed a varied situation. An analysis by product type
dell’artigianalità Made in Italy, sono ancora inferiori, nel complesso, di un -20% rispetto a due anni prima. Scendendo nel dettaglio delle voci, le borse in pelle, che coprono quasi i 2/3 del fatturato estero, presentano un +20% in valore sul 2020 (e un gap attorno al -19% sul 2019); le cinture e la piccola pelletteria (portafogli, borsellini, portachiavi e oggetti da tasca o borsetta) aumenti vicini al 30% in valore sul 2020, ma al tempo stesso divari nell’ordine del -28% con la situazione pre-Covid.
showed double-digit recoveries compared to 2020 both for leather goods (slightly over +20%, both in volume and value) and for goods made of other materials (+37% in KG and +57% in value, with excellent performances for bags). But while the latter have already surpassed 2019 levels, leather products, characteristic of Made in Italy craftsmanship, are still down, overall, by 20% compared to two years earlier. Going into detail of the items, leather handbags, which account for almost 2/3 of foreign turnover, increased by 20% in value compared to 2020 (and a gap of around -19% compared to 2019); belts and small leather goods (wallets, purses, key rings and pocket or handbag items) showed increases close to 30% in value compared to 2020, but at the same time gaps in the order of -28% with the pre-Covid situation.
Markets
Mercati Venendo ai mercati, la top25 evidenzia per quasi tutte le destinazioni recuperi in valore prossimi, o più spesso superiori, al +20% sul 2020; solo Regno Unito (-31,5%), Paesi Bassi (-4,6%) e Romania registrano un calo dopo la battuta d’arresto dello scorso anno; stabile (-0,5%) Singapore, che purtroppo già negli anni antecedenti il Covid aveva subìto marcati arretramenti. Particolarmente favorevoli (anche a confronto con la situazione pre-pandemia) gli andamenti dell’export verso la Francia (che cresce del +42% sul 2020 e del +21% in valore sul 2019) – su cui è rilevante la componente di terzismo per le griffe del lusso – la Cina (flussi raddoppiati in valore sul 2020 e cresciuti del +43,5% sul 2019) e il mercato sudcoreano (incrementi superiori al 25% in valore sia sul 2020 che sul 2019). Nell’exploit in queste due ultime nazioni, principali sbocchi dell’area Far East, hanno svolto un ruolo determinante le griffe del lusso, come mostrano anche i sensibili aumenti nei prezzi medi al KG (+18% sul 2020 per la Cina e +13,4% per la Sud Corea). I partner dell’Unione Europea (considerata a 27 Paesi, post Brexit) presentano, globalmente, un trend migliore rispetto alle destinazioni extra-UE (con incrementi di oltre il 35% sul 2020 sia in valore che nei KG, grazie ai quali hanno superato del +3,5% anche i livelli 2019). Oltre alla già citata Francia, spiccano i risultati in Germania (primo cliente per quantità) e Polonia.
Previsioni
As far as the markets are concerned, the top 25 showed, for almost all destinations, a recovery in value close to or more often greater than +20% compared to 2020; only the United Kingdom (-31.5%), the Netherlands (-4.6%) and Romania recorded a decline after last year’s setback; Singapore, which unfortunately had already suffered a significant decline in the years prior to Covid, remained stable (-0.5%). Particularly favourable (also compared to the pre-pandemic situation) were the trends in exports to France (which grew by 42% compared to 2020 and by 21% in value compared to 2019) – where the subcontracting component for luxury brands is significant – China (flows doubled in value over 2020 and grew by 43.5% over 2019) and the South Korean market (increases of over 25% in value compared to both 2020 and 2019). Luxury brands played a decisive role in the exploit of these last two countries, the main outlets in East Asia, as shown by the significant increases in average prices per KG (+18% over 2020 for China and +13.4% for South Korea). The European Union partners (considered to be 27 countries, post Brexit) showed, overall, a better trend than non-EU destinations (with increases of over 35% compared to 2020 in both value and KG, thanks to which they also exceeded 2019 levels by +3.5%). In addition to the aforementioned France, the results in Germany (first customer by quantity) and Poland stand out.
Forecast In the second half of the year, 70% of members expect a further improvement in market trends compared to the first half of the year. The next few months will be decisive for the sector to embark on the virtuous path of a sustained recovery, which will benefit not only large luxury brands but also the many companies with their own brands, or in any case small businesses. Only 30% of member companies said that they had experienced the start of a recovery, while 62% believe that this will happen between autumn 2021 and spring 2022, obviously allowing for variations in the virus and new outbreaks.
Nella seconda metà dell’anno l’evoluzione del mercato è prevista in miglioramento ulteriore, rispetto al primo semestre, dal 70% degli Associati. I prossimi mesi saranno decisivi affinché il settore possa intraprendere la strada virtuosa di una ripresa sostenuta, di cui possano beneficiare non solo i grandi brand del lusso ma anche le tante realtà con marchio proprio, o comunque di piccola dimensione: se sinora solo il 30% delle imprese associate ha dichiarato di aver sperimentato l’avvio della ripresa, il 62% ritiene che ciò avverrà tra l’autunno 2021 e la primavera 2022, ovviamente varianti del virus e nuovi focolai permettendo.
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MARKET
Shoe German Figures
CRESCE IL FATTURATO DELLE CALZATURE TEDESCHE GROWING TURNOVER OF GERMAN FOOTWEAR
Secondo i dati HDS/L – Associazione dei Calzaturieri e Pellettieri Tedesca, migliorano le cifre del settore, diminuiscono le importazioni, mentre sempre più cruciali saranno le politiche sostenibili.
According to data from HDS/L – Federal Association of German Footwear and Leather Goods Industry, the figures of the sector are improving, imports are decreasing, while sustainable policies will be increasingly crucial.
I dati riferiti al primo semestre del 2021 del mercato tedesco della calzatura, e riferiti ai calzaturifici con più di 50 dipendenti, riportano una crescita delle vendite del 12,5%, pari a 1,44 miliardi di euro. Un segnale di crescita (sia sul mercato interno sia sulle esportazioni) che fa ben sperare il mercato tedesco, duramente provato dal secondo lockdown che ha messo in crisi la rete distributiva così come l’industria manifatturiera, capace di reggere l’urto solo grazie agli aiuti di Stato. Un dato interessante emerge dalle cifre raccolte da HDS/L: solo le scarpe di sicurezza, sportive e da bambino hanno mantenuto le vendite sui livelli pre-pandemia. Meno felici le cifre che riguardano l’occupazione. A causa delle chiusure dei negozi, i calzaturifici hanno dovuto tagliare il personale o ridurne l’orario di lavoro: il calo si è attestato, sempre nel primo semestre del 2021, sui 6,2 punti percentuali.
Data of the German footwear market and of shoe factories with more than 50 employees, show a 12.5% growth in sales equal to 1.44 billion euro in the first half of 2021. A growth sign (both on the domestic market and on exports) that bodes well for the German market, severely tried by the second lockdown that has undermined the distribution network as well as the manufacturing industry, capable of withstanding the impact only thanks to state aid. An interesting data emerges from the figures collected by HDS/L: only safety, sports and children’s shoes maintained sales at pre-pandemic levels. The figures regarding employment are less positive. Due to the closures of the shops, shoe factories had to cut staff or reduce their working hours: a decline of 6.2 percentage points, again in the first half of 2021. In terms of producer prices, the German footwear market maintained substantial stability compared to the first 6 months of 2020, balancing the slight increases in safety shoes with the decline recorded for all other types. Consumers, instead, experienced a 1.8% growth rate on their receipts. Also exports grew: 162.5 million pairs, for a value of 3.7 billion euro, left German factories to reach foreign markets, reaching + 8.7% in quantity and +14.9 % in value, again in comparison with the first months of 2020. The main outlet countries for German footwear remain, in order: Poland, France, Slovakia and Italy. Good news also from the US market which, thanks to its economic growth, imported 7.3 million pairs from Germany, compared to the 3.2 million pairs recorded in 2020.
La presentazione dei dati del mercato tedesco della calzatura durante MICAM di settembre 2021 Presentation of German footwear market data during MICAM in September 2021
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2021 Exports
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+14.9% In quantity (162.5 million pairs)
+8.7%
Sotto il profilo dei prezzi alla produzione, il mercato tedesco delle calzature ha mantenuto una sostanziale stabilità rispetto ai primi 6 mesi del 2020, bilanciando i lievi rincari delle scarpe di sicurezza con il calo registrato per tutte le altre tipologie. Il consumatore ha visto, invece, crescere lo scontrino in media del 1,8%. Sono cresciute anche le esportazioni: 162,5 milioni di paia, per un valore di 3,7 miliardi di euro, hanno lasciato le fabbriche tedesche per raggiungere i mercati esteri, toccando un +8,7% in quantità e un +14,9% in valore, sempre nel confronto con i primi mesi del 2020. I principali Paesi di sbocco per la calzatura tedesca rimangono, nell’ordine: Polonia, Francia, Slovacchia e Italia. Buone notizie anche dal mercato US che grazie alla sua crescita economica ha importato dalla Germania ben 7,3 milioni di paia, quando la cifra del 2020 aveva fatto segnare 3,2 milioni. I sandali sono senza dubbio il prodotto tedesco che meglio ha performato a livello di export. Se ci si focalizza sulle importazioni, d’altra parte, il segno meno la fa da padrona. Nei primi 6 mesi di quest’anno 320,5 milioni di paia di scarpe sono state importate in Germania (-5,6% in confronto al 2020), anche se il valore in realtà è diminuito solo del 1,2%. I principali fornitori del mercato tedesco sono: la Cina (che copre il 43,6%, in calo di 4,5 punti percentuali), seguita da Vietnam, Indonesia e India tutte in calo. Meglio l’import dall’Europa che cresce sia per l’Italia che per Polonia, Portogallo e Spagna. Cosa si aspetta il settore calzaturiero tedesco dai prossimi mesi? Se all’inizio dell’anno la gestione difficoltosa della pandemia rendeva ancora pessimiste le aziende tedesche del comparto, molta fiducia viene riposta sul finale di questo 2021, credendo molto nelle possibilità dischiuse dalla crescita dell’export. Le uniche note che tutti temono rimarranno stonate riguardano la continua crescita dei prezzi delle materie prime, i costi alti dei trasporti e la carenza di personale specializzato. I tedeschi delle scarpe si aspettano un ritorno ai livelli di business pre-pandemia solo nei primi mesi del 2022.
Sandals are undoubtedly the German product that has performed best in terms of exports. If we focus on imports, on the other hand, the minus sign dominates. In the first 6 months of this year 320.5 million pairs of shoes were imported to Germany (-5.6% compared to 2020), although the value actually decreased by only 1.2%. The main suppliers of the German market are: China (covering 43.6%, down by 4.5 percentage points), followed by Vietnam, Indonesia and India all in a downturn. Imports from Europe are doing better, growing both for Italy and Poland, Portugal and Spain. What does the German footwear sector expect in the coming months? If at the beginning of the year the difficult management of the pandemic still made German companies in the sector pessimistic, much confidence is placed on the end of this 2021, believing a lot in the possibilities opened up by the growth of exports. The only notes that everyone fears will remain out of tune concern the continuous increase in the prices of raw materials, the high transport cost and the shortage of specialised personnel. Germans of the footwear sector expect a return to pre-pandemic business levels only in early 2022.
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FASHION
Trend WGSN
UN INVERNO DI STILE E FUNZIONALITÀ PER LA DONNA A WINTER BLEND OF STYLE AND FUNCTIONALITY FOR WOMEN In risposta alla crescente domanda di funzionalità e confort, I trend analyst di WGSN individuano per Expo Riva Schuh cinque silhouette di calzature destinate a caratterizzare la moda del il prossimo autunno-Inverno 2022-23. In response to the growing demand for functionality and comfort, WGSN’s trend analysts have identified five shoe silhouettes for Expo Riva Schuh that are set to dominate fashion in Autumn-Winter 2022-23.
La chiave di successo per intercettare i gusti della donna per la prossima stagione invernale? Offrire un mix versatile di articoli workleisure e silhouette outdoor che rispondano alle nuove esigenze di funzionalità e confort emerse dalla pandemia, con una duplice attenzione: al 2-mile trend e alla sostenibilità. Indicazioni che i trend analyst di WGSN declinano in cinque proposte di stile destinate a caratterizzare il panorama della moda della calzatura femminile. In risposta alla rinnovata voglia di outdoor, l'Hiking Boot declina la sua attitudine leisure e casualwear con un tono più raffinato e formale, per soluzioni che si adattano sia alla campagna che alla città. I materiali sono outdoor-proof per incorporare praticità e protezione. Pellami lucidi e coperture sostenibili, si abbinano ad accessori metallici outdoor e a suole robuste, secondo un'estetica chunky. Non mancano dettagli imbottiti e fodere dalle texture consistenti. Abituata ai lunghi mesi di smartworking, la donna trova nella Workleisure Mule una risposta multifunzionale sia per il lavoro che il tempo libero, con lo stesso confort di casa, ma con uno stile raffinato, definito da dettagli artigianali dal gusto minimal come tagli particolari, tacchi scultura anche in plastica composita ad effetto marmo o legno, accessori metallici imperfetti o riciclati secondo un mood industrial-luxe. E per garantire il confort, costruzioni di bassa altezza e sottopiedi imbottiti.
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How to tap into women’s tastes for the coming winter season? The key to success is a versatile mix of workleisure items and outdoor styles to meet the new needs for functionality and comfort that have emerged from the pandemic, with a dual focus: on the 2-mile fashion trend and on sustainability. WGSN’s trend analysts have translated these indications into five style proposals that are set to dominate the women’s footwear fashion scene. In response to the renewed enthusiasm for the outdoors, the Hiking Boot interprets its leisure and casualwear attitude with a more refined and formal tone, for solutions that are suitable for both the countryside and the city. Materials are outdoor proof and incorporate practicality and protection. Glossy leathers and sustainable covers are combined with outdoor metal accessories and sturdy soles, with chunky silhouettes. There are also padded details and textured linings. After working remotely for several months, women find the Workleisure Mule a multifunctional solution for both work and leisure, without sacrificing home comforts. The Workleisure Mule also offers a refined style, defined by minimalistic, handcrafted details such as special cuts, sculptured heels, also in composite plastic with a marble or wood effect, or by imperfect or recycled metal accessories evocative of an industrial-luxe mood. And, to ensure comfort, they feature low-height structures and padded insoles.
Hiking Boot / Timberland
Workleisure Mule / Gray Matters
Superconfortevoli e assolutamente di ispirazione homewear, anche le Hyper-Texture Slipper, ideali sia in casa che all'esterno. Assolutamente flat, in materiali morbidi e avvolgenti come teddy wool, vello, pelliccia a pelo lungo sostenibile, sia in versione naturale che in poliestere riciclato. Dettagli come fascette e pietre colorate possono conferire un tocco glam in più alla proposta. Si ispira ai Seventies invece la Heeled Loafer: un classico evergreen che viene rielaborato puntando su punte squadrate e una silhouette caratterizzata dal tacco alto e robusto. Tela da potenziare con colori e color block accattivanti, fascette e morsetti dall'appeal ironico, anche con materiali riciclati, pellami che puntano su durata e provenienza da fonti sostenibili, con superfici lucide o stampe effetto snake aggiornate. Chiude la proposta stagionale l'Equestrian Boot: anche questo un classico heritage che rinfresca la sua silhouette con materiali raffinati, di alta qualità, rispondendo alla richiesta di prodotti-investimento da parte delle consumatrici. L'appeal è minimal e punta su pochi dettagli per caratterizzare il suo stile: morsetti di metallo, staffe con il logo in metallo, stampe logate. I pellami sono lucidi, le finiture formali, i colori nei toni naturali e il nero.
Heeled Loafer / labbucq
Equestrian Boot / Alberta Ferretti
The Hyper-Texture Slippers are also super comfortable and, although most definitely inspired by loungewear, they are ideal both indoors and outdoors. Absolutely flat, they are made of soft, enveloping materials such as teddy wool, fleece, sustainable long-haired fur, in both natural and recycled polyester versions. Details such as ties, and colored stones add a touch of glam. The Heeled Loafer, on the other hand, is inspired by the Seventies. This evergreen classic has been reworked with square toes and its silhouette is characterized by high, sturdy heels. Canvas can be enhanced with eye-catching color blocks, straps, and clamps with an ironic appeal, also using recycled materials, leathers that focus on durability and come from sustainable sources, with glossy surfaces or modern snake effect prints. The season finale is the Equestrian Boot: this too is a classic heritage boot that refreshes its silhouette with refined, high-quality materials, responding to the demand of female consumers for investment products. Based on minimalistic aesthetic, it relies on a few details to add character to its style: metal clamps, metal logo plates, logo prints. Featuring shiny leathers and formal finishes, it comes in natural colors and black.
Hyper-Texture Slipper / Baboosha FOTO SHOE 30 |
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FASHION
Trend WGSN
LA CALZATURA UOMO TRA OUTDOOR E 2-MILE TREND MEN’S FOOTWEAR BETWEEN THE OUTDOOR AND 2-MILE TREND Un nuovo approccio al mondo outdoor e il 2-mile trend guidano le linee di tendenza della calzatura uomo per la stagione AI 22-23 traducendosi in calzature multifunzionali e confortevoli. Ecco i punti focali sviluppati da WGSN per Expo Riva Schuh. A new approach to the outdoor world and the 2-mile trend define the fashion trends for men’s footwear for the AW 22-23 season, and result in multifunctional and comfortable footwear. These are the focal points developed by WGSN for Expo Riva Schuh.
Due direttrici influenzano la calzatura uomo della prossima stagione invernale. Da una parte, la rinnovata voglia di stare all'aria aperta, in mezzo alla natura, si traduce in calzature outdoor multifunzionali. Dall'altra, le mutate abitudini conseguenti la pandemia, prolungano il 2-mile trend con prodotti confortevoli idonei sia all'utilizzo in casa, che outdoor. WGSN per Expo Riva Schuh individua cinque direttrici di stile per il prossimo inverno maschile. Il Premium Hiker porta la montagna in città con scarponcini in perfetto equilibrio tra istanze di performance, confort e leisurewear. In materiali outdoor-proof, pellami lucidi, coperture biodegradabili o a base acqua, come opzione più responsabile nei confronti dell'ambiente, hanno accessori minimal e dettagli imbottiti. Rinnova il confort di casa anche l’outdoor, con uno stile barocco, in cui la decorazione è protagonista, la Adorned Mule. Borchie, ricami con perline, catene chunky, charms di medaglie antiche, fibbie ornate, temi con animali magici conferiscono un'aura di folklore eclettico a questa proposta. Soffici, morbidi, confortevoli, gli Outdoor-Indoor Boot interpretano perfettamente il 2-mile trend: multifunzionali e confortevoli, evolvono l'approccio al mondo outdoor con materiali tattili e waterproof, volumi imbottiti estremi, soluzioni di design per la protezione dai climi estremi, suole in gomma.
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Two trends are set to dominate men’s footwear for the coming winter season. On the one hand, the renewed desire to be in the open air, in the midst of nature, translates into multifunctional outdoor footwear. On the other hand, the changing habits resulting from the pandemic extend the 2-mile trend, with comfortable products that are suitable for both indoor and outdoor use. WGSN identifies five style forecasts for Expo Riva Schuh for the coming winter season in terms of menswear. The Premium Hiker model brings the mountains to the city with boots that strike a perfect balance between performance, comfort and leisurewear. Featuring outdoor-proof materials, shiny leathers, biodegradable or water-based covers as a more environmentally responsible option, they come with basic accessories and padded details. The Adorned Mule brings the comfort of being at home outdoors too, with a baroque style in which decoration is the leading feature. Studs, beaded embroidery, chunky chains, antique medal charms, ornate buckles, and magical animal themes add an aura of eclectic folklore to this proposal. Soft, supple, comfortable, the Outdoor-Indoor Boot perfectly interprets the 2-mile trend: multi-functional and comfortable, they innovate the approach to the outdoor world with tactile and water-
Premium Hiker / Hiking Patrol
Adorned Mule / Dolce e Gabbana
Outdoor-Indoor Boot / Tape Archive
Industrial Boot / Adieu
Ritorna un grande classico, reinterpretato con dettagli statement e materiali aggiornati: il Reworked Apron Toe. Casual e timeless, definisce la nuova estetica con finiture e dettagli che migliorano la performance, caratteristiche modulari per soluzioni multiuso, suole chunky, nuove cromie e color blocking. Dall'estetica formale e dall'appeal di lunga durata, l'Industrial Boot si declina con pellami lucidi, accessori metallici con finiture lucide, ma anche materiali riciclati. Anche in questo caso c'è spazio per la modularità, ad esempio con l'aggiunta di elementi come ghette removibili che trasformano il boot in una scarpa. Le suole sono protettive, dai volumi aumentati e in materiali sostenibili come la gomma naturale
Reworked Apron Toe / Monnahatta
proof materials, extreme padded volumes, design solutions to protect against extreme climates, and rubber soles. A great classic returns, reinterpreted with signature details and updated materials: the Reworked Apron Toe. Casual and timeless, its new aesthetic includes finishes and details that improve performance, modular features for multi-purpose solutions, chunky soles, new colours and colour blocking. With formal aesthetics and long-lasting appeal, the Industrial Boot comes in shiny leathers, metal accessories with polished finishes, as well as recycled materials. Here too there is room for modularity, for example with the addition of elements such as removable gaiters that transform the boot into a shoe. The soles are protective, with increased volumes, and made of sustainable materials such as natural rubber.
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FASHION
Trend WGSN
LA NUOVA SNEAKER RISPONDE ALLA RINNOVATA VOGLIA DI OUTDOOR NEW TRAINERS RESPOND TO THE RENEWED ENTHUSIASM FOR THE OUTDOORS Multifunzionale, versatile e confortevole: è la sneaker per la stagione AI 22-23 per l’uomo e la donna e si declina in cinque diversi stili, così come definito dall’analisi di WGSN per Expo Riva Schuh. Multifunctional, versatile and comfortable: this is the trainer for the AW 22-23 season for men and women and it comes in five different styles, identified by the WGSN analysis conducted for Expo Riva Schuh. Il consumatore è uscito dalla pandemia abbracciando una nuova mentalità e nuovi valori, a cui il mondo della sneaker deve rispondere con efficacia rimodellando la sua offerta. La nuova voglia di outdoor, dopo tanti mesi chiusi in casa, la richiesta di prodotti che coniugano funzionalità e flessibilità d'utilizzo, una rafforzata consapevolezza nei confronti della sostenibilità, influiscono in modo determinante nel modo in cui si deve progettare la nuova sneaker. Nel design entrano in gioco fattori chiave come la multifunzionalità e la modularità, che si traducono in prodotti multiuso, protettivi, adatti a molteplici occasioni. I brand devono anche dimostrare ai consumatori il loro impegno nei confronti dell'ambiente, mettendo in campo soluzioni circolari, ed espandere la gamma di prodotti outdoor per assecondare la rinnovata voglia di stare all'aria aperta e in mezzo alla natura. Ma come si traducono questi spunti per la stagione AI 22-23 secondo WGSN? I trend analyst della società di consulenza per il settore moda, individuano cinque direzioni di stile per la sneaker post-pandemica. La Circular Running, risponde al desiderio di sostenibilità con un design circolare, dove l'evoluzione tecnologica permette la democratizzazione di materiali e programmi, favorendo un migliore ciclo di vita dei prodotti. Il focus è sui materiali riciclati, riciclabili a fine vita o biodegradabili per la tomaia, sulle bio-plastiche e i materiali a base vegetale per le suole. Sull'adozione di un design basico che superi il test del tempo, per dare vita a prodotti durevoli. Le occasioni d'uso vanno dal running all'atleisure, dal training all'urban travel, allo sport fashion. Design modulare e approccio protettivo caratterizzano invece la Open Road Sneaker: una scarpa che può trasformare il suo sti-
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The consumer has emerged from the pandemic embracing a new mentality and new values, to which the trainer world must respond effectively by reshaping its offer. The new desire to be outdoors after so many months at home, the demand for products that combine functionality and flexibility of use, and a heightened awareness of sustainability, all play a decisive role in the way future trainers are designed. Key factors such as multi-functionality and modularity come into play in the design, resulting in multi-purpose, protective products suitable for multiple occasions. Brands must also demonstrate to consumers their commitment to the environment by offering circular solutions and expanding the range of outdoor products, to satisfy the renewed desire to be outdoors and in nature. But how will these ideas be reflected in the AW22-23 season according to WGSN? The trend analysts of this fashion forecasting company have identified five styles for the post-pandemic trainer. The Circular Running responds to the desire for sustainability with circular design, where technological evolution allows the democratisation of materials and programmes, favouring a better product life cycle. There is a focus on recycled, end-of-life recyclable or biodegradable materials for the upper, on bio-plastics and plant-based materials for the soles. It is all about adopting a basic design that will stand the test of time, resulting in durable products. Its uses range from running to athleisure, from training to urban travel and sport fashion. Modular design and a protective approach characterise the Open Road Sneaker: a shoe that can transform its style and multiply its oc-
Circular Running / Reebok
Tough Terrain Runner / Footpatrol
Open Road Sneaker / Nike
Joyous Hiker / Henrik Vibskov
le e moltiplicare le occasioni d'uso, ad esempio trasformandosi da slip on a sneaker, a boot, oppure dotandosi di gambali removibili... La funzionalità deve rispondere alle esigenze outdoor con materiali performanti e tecnici, per utilizzi che vanno dall'hiking e outdoor, all'athleisure e fashion sport. In risposta al boom outdoor la Tough Terrain Runner offre soluzioni multifunzionali, in grado di rispondere a tutte le condizioni climatiche con materiali tecnici, protettivi e waterproof, ma anche sostenibili. Il design deve guardare a soluzioni mono-materiali per le tomaie, in modo da ridurre gli sprechi della produzione, e TPU a base acqua per rinforzare puntali e controtacchi. Sneaker funzionali, si adattano all'outdoor e agli stili di vita attivi. Il desiderio di riconnettersi alla natura ispira uno stile dall'estetica gioiosa, che crea un senso di energia e ottimismo attraverso colori brillanti e un mix di materiali tecnologici riciclati e rigenerati per creare pannelli a contrasto. Così la Joyous Hiker si propone per l'hiking e l'outdoor, l'athleisure e anche per lo sport fashion, con un design che adotta soluzioni tecnologiche anche per la costruzione delle suole e per elementi di protezione e confort della scarpa. Design digitale e creatività sfociano nella Future Form Sneaker che risponde alle esigenze di escapismo dalla monotona realtà dei mesi di pandemia con forme futuristiche, lunari, superfici iridescenti e metalli spaziali, tonalità dark. L'estetica è minimalista, tutta giocata su sovrapposizioni di materiali e tagli, e si può esprimere anche esplorando le potenzialità della tecnologia 3D printing, per ridurre gli sprechi e spingere in avanti i confini del design della suola. L'applicazione è più in direzione athlux, sport fashion e athleisure. Un'ultima considerazione riguarda la tendenza trasversale a costruire sneaker sempre più genderless, adatte sia alla prospettiva femminile, che maschile. Le calzature per i più piccini per il prossimo AI 22-23 incorporano un senso di confort che si coniuga con un design versatile e funzionale, che amplifica il desiderio per un assortimento di prodotti più sostenibile.
Future Form Sneaker / @Scccccry
casions of use, for example by transforming itself from a slip-on shoe to a trainer, a boot, or by adding removable cuffs. Functionality must respond to outdoor needs with technical, high-performance materials, for uses ranging from hiking and the great outdoors to athleisure and fashion sport. In response to the booming demand for outdoor use, the Tough Terrain Runner offers multifunctional solutions, capable of responding to all weather conditions with technical, protective and waterproof materials that are also sustainable. The design has to rely on mono-material solutions for the uppers to reduce production waste, and water-based TPU to reinforce toe caps and counters. These are functional trainers suitable for the outdoors and for active lifestyles. The desire to reconnect with nature inspires a style with a joyful aesthetic, creating a sense of energy and optimism through the use bright colours and a mix of recycled and reclaimed technological materials that create contrasting panels. Thus the Joyous Hiker is ideal for hiking and outdoor activities, athleisure and even sports fashion, and its design incorporates technological solutions for the construction of the soles as well as for the protection and comfort elements of the shoe. Digital design and creativity come together in the Future Form Sneaker, which responds to the need to escape from the monotonous reality of the pandemic months with futuristic, lunar shapes, iridescent surfaces, outer space metals and dark tones. The aesthetic is minimalist, based on playful overlapping of materials and cuts, and can also be expressed by exploring the potential of 3D printing technology to reduce waste and push forward the boundaries of sole design. Its application points towards the concepts of athluxury wear, sports fashion and athleisure. A final consideration concerns the transversal trend to build increasingly genderless trainers, suitable from a male and a female perspective.
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FASHION
Trend WGSN
MODULARITÀ, CIRCOLARITÀ, CONFORT E GENDERLESS MODULAR, CIRCULAR, COMFORTABLE AND GENDERLESS La moda bambino da calzare per il prossimo Autunno-Inverno 2022-23: ecco ispirazioni, suggestioni, stili e prodotti chiave sviluppati dai trend analyst di WGSN. Children’s footwear fashion for Autumn-Winter 2022-23: here are i nspirations, suggestions, styles and key products developed by WGSN’s trend analysts.
Le calzature per i più piccini per il prossimo AI22-23 incorporano un senso di confort che si coniuga con un design versatile e funzionale, che amplifica il desiderio per un assortimento di prodotti più sostenibile. Le parole chiave della stagione sono quattro: design modulare, circolarità, confort e inclusività. I designer dovranno interpretarle dando vita a calzature che espandono il loro potenziale commerciale attraverso multiple opzioni di stile, con materiali sostenibili, riciclabili o biodegradabili a fine vita, con forme e materiali morbidi, avvolgenti e protettivi, e con una prospettiva genderless, sempre più popolare anche nel mondo kid. Come si traducono queste suggestioni nella modelleria? In risposta alla crescente domanda di prodotti sostenibili, il prossimo inverno vedremo sempre più sneaker realizzate secondo i dettami della circolarità, materiali riciclati/riciclabili o biodegradabili, o materiali come coperture waterproof che estendono la vita del prodotto. Sempre sul versante della sostenibilità, si guarderà anche ai processi, con modelli di produzione on-demand che evitano sovrapproduzione e sprechi. Un design innovativo e modulare sarà alla base di calzature che possono trasformare il loro stile, diventando un'altra scarpa, e allargarsi per assecondare la crescita del piede e il cambio di taglia. La sneaker sarà sempre più terreno di gioco e divertimento: corroborato da un
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Children’s footwear for the upcoming AW22-23 embeds a sense of comfort combined with versatile and functional design, which amplifies the desire for a more sustainable product assortment. There are four key words for the season: modular design, circularity, comfort and inclusiveness. Designers will have to interpret them by creating footwear that expands its commercial potential through multiple styling options, with sustainable materials that are recyclable or biodegradable at the end of their life, using soft, enveloping and protective shapes and materials, and with a genderless perspective that is also increasingly popular in the kid’s world. How do these suggestions translate into pattern making? In response to the growing demand for sustainable products, next winter we will see more and more trainers made according to the dictates of circularity, recycled/recyclable or biodegradable materials, or materials that extend the life of the product - such as waterproof covers. In terms of sustainability, we will also be looking at the manufacturing processes, with on-demand production models that avoid overproduction and waste. Innovative and modular design will be the starting point for shoes that can transform their style, becoming another shoe, and expand to accommodate foot growth and size changes. More and more,
Circular / Nike
Digital / Jason Tatum X Air Jordan
Modular / New Balance Trail Boot / On
design digitale, dall'utilizzo dell'AR e la VR, si trasformerà in articoli sorprendenti, con forme arrotondate, colori brillanti e suole dall’estetica chunky. Per la stivaleria, sono quattro i trend che si impongono. Confort e stile vanno di pari passo nello Yeti boot: dal design nostalgic-retrò e silhouette di boot slip on, rinnova il confort sperimentato a casa con materiali morbidi e caldi, pelliccia e teddy wool -, e nel Sock Slipper Boot, stivale a calzino che riconferma il suo stile versatile e confortevole, adatto sia in casa sia per l’outdoor, con maglia a coste, pattern divertenti e suole avvolgenti. All'insegna delle ibridazioni, invece, le proposte Trail Boot che mixano sneaker e boot outdoor con materiali tecnici, allacciature avvolgenti ed extra protettive, suole voluminose; lo Stormer Boot, dallo stile futuristico, che contamina il design utility con influenze dal mondo trek e si declina con materiali waterproof, imbottiture, lacci a
trainers will become a domain of play and fun: underpinned by digital design, the use of AR and VR, they will be transformed into extraordinary items featuring rounded shapes, bright colours and soles with a chunky aesthetic. In terms of boots, four trends are emerging. Comfort and style go hand in hand in the Yeti boot: with a nostalgic-retro design and slip-on boot silhouette, it renews the comfort experienced at home with soft, warm materials, fur and teddy wool. The same applies to the Sock Slipper Boot, which reconfirms its versatile and comfortable style, suitable for both indoors and outdoors, with ribbed knits, fun patterns, and wrapping soles. On the other hand, the Trail Boot is a hybrid mix of trainers and outdoor boots with technical materials, wraparound and ultra-protective laces and voluminous soles; the Stormer Boot, with its futuristic style, contaminates utility design with influences from the
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Trend WGSN
Stormer Boot / Déplacé Maison
Yeti Boot / Hender Scheme
Western Boot / Stella Mc Cartney
Sock Slipper Boot / Collégien
cursore e fodere morbide; il Western Boot anni ‘90, che guarda più al versante fashion, mixa lo stivale texano e i suoi iconici disegni, con suole prese in prestito al combat boot. Se queste proposte sono declinate in un'ottica sempre più genderless, le prossime due guardano più al mondo della bambina: la Craft Mule, fa delle clog e delle mule tele sulle quale disegnare look artigianali in un mix bilanciato tra estetica, ricerca del confort e funzionalità, con materiali morbidi e sostenibili come teddy wool, lana cotta e pelliccia, pattern fantasiosi, dettagli funzionali e divertenti, anche secondo la filosofia del DIY do-it-yourself che introduce elementi di giocosità. Infine, la Sling Back Penny Loafer, che evolve l'iconico modello heritage in chiave sling back adottando materiali inediti, decorazioni ironiche, colori energetici.
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Craft Mule / Eudon Choi
Sling Back Penny Loafer / Bottega Veneta
trekking world and comes in waterproof materials, padding, lace buckles and soft linings; the Western Boot from the 90s, which has more of a fashion edge, mixes the Texan boot and its iconic designs with combat-boot inspired soles. While the above-mentioned designs are increasingly genderless, the next two are more focused on the world of little girls: the Craft Mule turns clogs and mules into canvases on which handcrafted looks can be created in a balanced mix of aesthetics, comfort, and functionality, with soft, sustainable materials such as teddy wool, boiled wool and fur, imaginative patterns, functional and fun details, in line with the DIY (“do-it-yourself”) philosophy that introduces playful elements. Finally, the Sling Back Penny Loafer has evolved the iconic heritage model in a sling back version, adding new materials, ironic decorations, and energetic colors.
News
CFDA E UGG LANCIANO IL MATERIALS HUB CFDA AND UGG LAUNCH THE MATERIALS HUB
Il progetto online sui materiali nasce dalla collaborazione con il Council of Fashion Designers of America e la label di footwear di Deckers brands con l'obiettivo di rispondere alla crescente richiesta di materiali green all'avanguardia da parte di brand e di designers, aiutando l'industria della moda a connettersi con gli innovatori chiave, i venditori e le risorse di approvvigionamento dei materiali. Open source sul sito web di CFDA, Materials Hub permetterà di mappare i mezzi per rafforzare l'impatto sull'uso dei materiali e fornire opportunità di sviluppo educativo e professionali ospitando una serie di webinar pubblici sull'innovazione de materiali, dalle fibre ai tessuti, agli imballaggi. The online project for materials arises from a collaboration between the Council of Fashion Designers of America and the Deckers Brand-owned Ugg, with the aim of replying to the growing demand for green cutting-edge materials by brands and designers, while assisting the fashion industry in connecting with key innovators, vendors and resources across fashion’s material sourcing community. The open-access Materials Hub on the CFDA website will allow designers to map out means to strengthen their impact within materials and provide educational and professional development opportunities for all, hosting a series of public webinars about material innovation, from fibres to fabrics and packaging.
FABI: MARCHIO STORICO ITALIANO FABI: A HISTORIC ITALIAN BRAND
Istituito nel 2019 dal MISE, il registro speciale per tutelare la proprietà delle aziende italiane e il Made in Italy rende omaggio a Fabi, l'azienda calzaturiera marchigiana fondata nel 1965 a Montegranaro dai fratelli Elisio e Enrico Fabi con le mogli Gina e Vilia. Un riconoscimento che rende felice il presidente Elisio Fabi che ha condiviso questa emozione con “la famiglia, i figli, i nipoti e che dedico a mio fratello Enrico che non c'è più”. “È un traguardo importante per noi. – aggiunge Alessia Fabi, figlia di Enrico – Premia la storia della nostra azienda, il lavoro dei padri e la tenacia dei figli, ci regala fierezza e il coraggio di guardare al futuro con rinnovato entusiasmo”. A special registry for protecting the industrial property of Italian companies and Made in Italy was established in 2019 by MISE, with Fabi, the Marches footwear manufacturer founded in 1965 in Montegranaro by brothers Eliso and Enrico Fabi and their wives Gina and Vilia, included among its members. Great satisfaction was expressed by president of the company, Elisio Fabi, who shared this feeling with “family, friends, grandchildren, and with a special dedication to my brother Enrico who is no longer with us”. “It is an important milestone for us. – adds Alessia Fabi, daughter of Enrico – It recognises the history of our company, the work of fathers and the perseverance of daughters, making us proud and filling us with the courage needed to look to the future with renewed enthusiasm”.
FASHION
VELASCA DEBUTTA NEL FOOTWEAR FEMMINILE
VELASCA DEBUTS IN THE WORLD OF WOMEN’S FOOTWEAR
Il marchio milanese, simbolo del footwear maschile italiano, punta ad espandersi allargando la sua offerta alla donna. La prima collezione comprende una settantina di modelli che vanno dai mocassini agli stivali e le stringate, sempre prodotte a mano nello stabilimento marchigiano di riferimento a Montegranaro come tutti i modelli del marchio. L'ispirazione della collezione attinge ai valori del marchio e al suo stile tributo al lifestyle italiano. L'obiettivo per il futuro è di allargare la collezione ad altri prodotti e accessori che completeranno il look donna, proposte che andranno ad accompagnare un mondo femminile che vuole diventare icona di stile, senza perdere la propria personalità. The Milan-based brand, a symbol of Made in Italy men’s footwear, has decided to expand its offering to also include women. The first collection includes around seventy models that range from moccasins to boots and lace-ups, always produced by hand in the Marches production facility of Montegranaro like all the models of the brand. The inspiration of the collection arrives from the values of the brand and its tribute to Italian lifestyle. The aim for the future is that of expanding the collection to include other products and accessories that will complete the women’s look, proposals that will accompany a feminine world looking to become an icon of style, without losing any of its personality.
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PLATFORM SANDALS È senza dubbio uno dei trend più presenti nella prossima estate: un esercito di sandali caratterizzati da un fondo platform spesso e corposo, anche abbinato a zeppe oppure suole dentellate e a carrarmato che conferiscono all’insieme della calzatura un aspetto grintoso e di forte personalità. It is without a doubt one of the most prominent trends for the coming summer: an army of sandals characterised by a platform sole that is thick and bulky, and also matched with a wedge or lugged and grip-fast sole that conveys a bold and strong personality to the look.
PRADA
MOSCHINO
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BRUNO PREMI
MASSIMO SANTINI
REP.KO
GADEA
GIOVANNI FABIANI
ENRICO COVERI
INUOVO
COMART
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NATURAL MOOD I materiali naturali come canvas, raffia, legno, corda e pelle conciata al vegetale esaltano la pulizia delle linee e la semplicità di uno stile che continua a conquistare la moda donna, con proposte sia sportive, che più femminili. Natural materials like canvas, raffia, wood, cord, and vegetable-tanned leather exalt the simplicity of lines and the basic design of a style that continues to conquer women’s fashion, with both sporty and more feminine proposals.
CHRISTOPHER ESBER
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LIU JO
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BOSABO
KING TARTUFOLI
LA FEMME PLUS
SHOTO
SKA
GIANLEONARDO DINOI
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SOFT CUDDLES Un mood ‘coccoloso’ e accogliente, fatto di intrecci, nodi e fasce morbidi e rigonfi, che avvolgono il piede femminile come in un abbraccio, abbinati a tacchi ma anche fondi ergonomici ultra confort e a colori spesso riposanti come i neutri, i pastelli e i chiari estivi. A ‘cuddly’ and welcoming mood, made up by interweavings, knots, and soft and puffy straps, which wrap around the feminine foot like an embrace, matched with heels but also with ergonomic ultra-comfortable outsoles and colours that are often relaxing and include neutral tones, pastels, and clear summer nuances.
COMME DES GARCONS
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EMANUELE CRASTO
CORAL BLUE
INUOVO V SEASON
KELTON TESORONE
JEANNOT
MADEIRA BRASIL
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PATCH SNEAKER L’attenzione è qui posta sulla tomaia, caratterizzata da un patchwork di materiali e fantasie diversi che conferiscono all’insieme della calzatura un look over, elaborato e glam, spesso ‘rafforzato’ visivamente da una suola chunky e corposa. Here, the focus is on the upper, characterised by a patchwork of materials and different patterns that convey to the shoe a look that is over, elaborate, glam, and often visually ‘reinforced’ by a chunky and bulky sole.
LACOSTE
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REBECCA WHITE
CLOUD FOOTWEAR
FLOWER MOUNTAIN
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ALEX BY MERCURY
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SHINY & PRECIOUS Dettagli gioiello, cristalli, luccichii, metallizzati, riflessi cangianti: la parola d’ordine è ‘abbagliare’ e catturare lo sguardo passo dopo passo. La calzatura diventa protagonista della scena e delle notti più glamour. Jewel details, crystals, sparkles, metallic effects, iridescent reflections: the buzzword is ‘dazzle’ and capturing the attention of all those surrounding you with each step taken. Footwear becomes the star of the scene of the most glamours nights.
JUNYA WATANABE
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JORGE BISCHOFF
EDDYDANIELE
NILA & NILA
LORIBLU
DANILO DI LEA
SOLEAE
ILARIA TOSCHI
ASSIA TREND
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RETHINKING THE CLASSIC Linee affusolate si sposano con tomaie in pellami pregiati, impreziositi da colorazioni che vanno dai tradizionali neri e marroni a nuove nuances come i blu, con un accento sulle lavorazioni artigianali, le bucature, gli intrecci,i pattern piccoli e raffinati. Non mancano le forme più destrutturate abbinate ai pellami morbidi, per un look più nonchalant. Tapered lines that blend with uppers in premium leathers, embellished by colourways that range from traditional black and brown to new nuances like blue, with an emphasis on artisanal workmanship, piercings, interweavings, and small and sophisticated patterns. Plus, a nod is made to more destructured shapes matched with soft and unlined leathers, for a more nonchalant look.
GIORGIO ARMANI
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MARIO BRUNI
JOOZE
BRECOS
LUCA GUERRINI
CALPIERRE
JP DAVID
FLORENCE
ARTIOLI
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REFINED SPORTY Sportivo ed elegante: un ossimoro che la moda sembra sempre più superare con la scelta di abbinamenti sofisticati di materiali e colori anche per le sneaker, puntando su pellami di pregio, colorazioni hand made, lavorazioni artigianali, dettagli ricercati, e con decise contaminazioni con lo stile classico maschile. Sporty and elegant: an oxymoron that fashion seems increasingly capable of overcoming with sophisticated matchings of materials and colours also for sneakers, while focusing on exquisite leathers, handmade colourways, artisanal workmanship, sophisticated details, and distinct contaminations with the classic men’s style.
DIOR
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LORENZI
CALPIERRE
J. REINALDO
MARIO BRUNI
CORVARI
NAZARENO CARELLI
IMAC
GALAPA MILANO
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CITY SNEAKERS Ancora una volta la sneaker è la grande protagonista della moda maschile, capace come nessun’altra di unire confort e stile, e proposta per la prossima stagione con fondi a cassetta in gomma total white oppure più strutturati, abbinati a tomaia monocromatica neutra o con inserti di colore e materiali diversi. Once again, the sneaker is the reigning protagonist of men’s fashion, capable like no other of combining comfort with style. For the coming season, it is proposed with total white rubber or more structured boxed outsoles and matched with a neutral single-tone upper or with coloured inserts in different materials.
A-COLD-WALL*
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MIGUEL VIEIRA
RIDGE SHOES
DINO DRAGHI
FLECS
ROBERTO BOTTICELLI
GIORGIO 1958
L4K3
MARCUS ALEXANDER
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Designers
CHAOTIC ENERGY Collina Strada è uno dei brand più amati di New York, grazie alla passione della fondatrice Hillary Taymour, il co-direttore creativo Charlie Engman e la loro supercomunità di creativi Collina Strada is one of New York’s most beloved brands, thanks to the passion of founder Hillary Taymour, co-creative director Charlie Engman and their super-creative community Presentata nell’orto urbano sul tetto del Brooklyn Grange con una sfilata gioiosa e adrenalinica, la coloratissima collezione SS22 attinge direttamente al cuore pulsante di Collina Strada. I pezzi chiave – abiti con volant e pantaloni cargo XXL, pensati per essere abbinati fra loro – evocano lo stile delle ragazze skater degli anni ‘00. I dress svolazzanti e le tute eleganti, le borse dalle forme naïf, sovrapposizioni e mix&match, tutti realizzati con materiali di recupero, deadstock e vintage, incarnano la filosofia del brand newyorkese in chiave inclusiva, genderfluid, sostenibile e radicalmente ottimista. Fondato nel 2009, Collina Strada (nessun significato specifico, solo parole che stavano bene insieme, racconta la designer) non è solo divenuto nel tempo un brand di culto delle fashioniste più originali, ma ha anche attratto intorno a sè una vera e propria community di collaboratori e muse provenienti dal mondo dell’arte, della musica e del teatro, attratta dalla visione del brand basata su autenticità e inclusività. “La sostenibilità è un viaggio,” si legge nella dichiarazione di intenti del marchio. Oltre a essere un caposaldo dell’azienda, l’approccio alla sostenibilità di Collina Strada – un mix di volontà di ferro, trasparenza e sfacciataggine – è una vera e propria missione per la quale la sua intera community si batte. La maggior parte dei capi di Collina Strada è realizzata con scarti di magazzino e materiali
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Presented in the city rooftop garden of the Brooklyn Grange with a joyful and adrenaline-filled runway show, the colourful SS22 collection draws inspiration directly from the beating heart of Collina Strada. The key pieces — dresses with ruching and oversized cargo trousers, designed to be matched with each other – evoke the style of 2000s skater girls. The billowing dresses and elegant jumpsuits, bags with naïf shapes, layers and mix&match, all made with recycled materials, deadstock and vintage materials, embody the inclusive, genderfluid, sustainable and radically optimistic philosophy of the New York brand. Founded in 2009, Collina Strada (no specific meaning, just words that go well together, says the designer) has not only become a cult brand for the most original fashionistas, but has also attracted a real community of collaborators and muses from the world of art, music and theatre, enticed by the brand’s vision based on authenticity and inclusiveness. “Sustainability is a journey,” reads the brand’s mission statement. As well as being a cornerstone of the company, Collina Strada’s approach – a mix of iron will, transparency and cheekiness – is a real mission that its entire community strives for. Most of Collina Strada’s clothing items are made from deadstock and materials recycled
riciclati provenienti dalle passate collezioni del brand e grazie alla collaborazione con la Fondazione no profit OR, dal notorio mercato Kantamanto di Accra (Ghana), enorme market di seconda mano da oltre 25 milioni di capi ogni mese, di cui il 40% è destinato a finire in discarica ma anche nell’oceano. Oltre a fare upcycling, Hillary è costantemente alla ricerca di materiali innovativi a basso impatto ambientale come ad esempio il sylk, materiale simil-seta ottenuto dagli scarti naturali di cespugli di rose e steli. Inoltre, Collina Strada opera a livello locale, riducendo ulteriormente l’impatto dei propri capi: tutti i suoi abiti sono cuciti internamente presso lo studio del marchio, e la produzione arriva fino a un massimo di 500 pezzi. L’attività così improntata alla piccola scala permette piano piano a Hillary Taymour di avvicinarsi all’obiettivo di essere 100% sostenibile. Tuttavia attraverso la collaborazione con aziende più grandi – come Reebok e Levi’s, per citarne alcune – spera non solo di riuscire a comunicare il suo messaggio a un pubblico più ampio, ma poter influenzare un processo di cambiamento reale. “Per quanto Collina Strada sia sostenibile, esercita comunque un impatto relativo all’interno del settore moda nel suo complesso. Lavorare con una griffe o marchio noto può fare la differenza, ed è ciò che contribuirà a cambiare le cose per davvero”.
from the brand’s past collections and, thanks to a collaboration with the non-profit OR Foundation, from the notorious Kantamanto market in Accra (Ghana), an huge second-hand market of over 25 million garments every month, 40% of which end up in landfills and the ocean. In addition to upcycling, Hillary is constantly looking for innovative materials with low environmental impact such as sylk, a silk-like material obtained from the natural waste of rose bushes and stems. Moreover, Collina Strada operates locally, further reducing the impact of its garments: all the pieces are sewn in the brand’s factory, and production is limited to a maximum of 500 pieces. This smallscale activity is slowly bringing Hillary Taymour closer to her goal of being 100% sustainable. However, by collaborating with larger companies such as Guccu, Reebok and Levi’s, to name a few, she hopes to not only get her message across to a wider audience, but to influence a process of real change. “As sustainable as Collina Strada is, it still has a relative impact within the fashion industry as a whole. Working with a well-known brand can make a difference, and that’s what will help change things for real.”
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Rosa Valenz
CONSEGNE IN CRISI E PREZZI IN SALITA DELIVERY PROBLEMS AND RISING PRICES
Dopo un settembre positivo Anke Zimmermann, del negozio tedesco Rosa Valenz, ha notato una flessione in ottobre, mentre ora sono iniziate le compere natalizie.
After a positive September, Anke Zimmermann of the German shop Rosa Valenz noticed a downturn in October, while now Christmas shopping has started.
A cura di Claudia Schulz
Edited by Claudia Schulz
Il prossimo anno il concept store Rosa Valenz di Bad Honnef (Germania) festeggerà i vent’anni di attività. Un punto di riferimento per i clienti della zona, ma anche una bella scoperta per i turisti in visita sul territorio, che poi scoprono anche online l’accurata scelta di scarpe, borse, abbigliamento e accessori di qualità medio-alta che la proprietaria Anke Zimmermann seleziona con grande attenzione. La clientela femminile (dai 20 ai 90 anni) del Rosa Valenz apprezza un approccio molto personale e ama essere consigliata. Qual è l'umore attuale? “Un settembre forte è stato seguito da un ottobre sottotono. Ora, a novembre, sentiamo che la frequenza e la domanda stanno lentamente riprendendo. I clienti stanno già cercando i primi regali per Natale”. Cosa comprano? “Maglieria, maglieria e ancora maglieria: sciarpe, cappelli, pullover, giacche, sia corte che lunghe. Vendiamo benissimo anche gli impermeabili, che ben si addicono alle atmosfere autunnali. Per quanto riguarda il segmento accessori, riscuoto un buon successo le borse in pelle di piccolo formato per l'essenziale, così come le pratiche ‘borsette per cellulari’. Qualsiasi borsa sotto i 100 euro va bene. Vengono spesi più soldi per tutto ciò che è insolito e di alta qualità”. Cosa non sta andando bene? “Purtroppo, scarpe e stivali non sono richiesti come di consueto. Semmai, i clienti optano per sneaker e stivali da pioggia. Tuttavia, stiamo ancora aspettando la consegna di alcuni modelli stringati con fodera calda e suole spessorate. Nel segmento delle borse, in questi giorni riscontriamo meno interesse per le shopper”.
Next year, the Rosa Valenz concept store in Bad Honnef (Germany) will celebrate twenty years of activity. A point of reference for customers in the area, but also a nice discovery for tourists visiting the area, who afterwards find out about the careful selection of medium-high quality shoes, bags, clothing and accessories sold online that the owner Anke Zimmermann selects with great attention. Rosa Valenz’s female clientele (aged 20 to 90) appreciates a very personal approach and likes to be well advised. What’s the current mood? “A strong September was followed by a toned-down October. Now, in November, we feel that frequency and demand are slowly picking up. Customers are already looking for their first Christmas gifts”. What do they buy? “Knitwear, knitwear and once again knitwear: scarves, hats, pullovers, both short and long jackets. We also sell raincoats very well, which are well suited to the autumnal atmosphere. As for the accessories segment, small-format leather bags for what is essential, as well as practical ‘handbags for mobile phones’ are very successful. Any bag under €100 is fine. More money is spent on unusual and high quality items”. What is not selling well? “Unfortunately, shoes and boots are not required as usual. If anything, customers opt for sneakers and rain boots. However, we are still awaiting delivery of some lace-up styles with warm lining and chunky soles. In the handbag segment, we are seeing less interest in shoppers these days”.
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Purtroppo, scarpe e stivali non sono richiesti come di consueto. Semmai, i clienti optano per sneaker e stivali da pioggia. Unfortunately, shoes and boots are not required as usual. If anything, customers opt for sneakers and rain boots.
Siete anche voi colpiti dai problemi di consegna? “Decisamente. Purtroppo, molti ordini non sono stati consegnati per intero. Un problema che affligge i produttori sia europei che asiatici. Alcuni modelli non sono stati proprio realizzati per la carenza di accessori”. Osserva qualche cambiamento nei prezzi? “Sì, decisamente. Notiamo che i prezzi della pelle e del cashmere sono aumentati di circa il 10-15%”. Parliamo della prossima stagione. Quali temi pensa siano importanti per l’estate 2022? “La moda è sempre in movimento, proprio come me. Mi piace affrontare ciò che accade, ma soprattutto avanti. Ecco perché mi piace andare in Italia e visitare le prime fiere della stagione, come Expo Riva Schuh. Il tentativo di anticipare i trend si riflette anche nel nostro negozio. Per la stagione primavera/estate 2022, il tema delle sneaker è ancora fortemente rappresentato. Inoltre, credo nei mocassini classici con elementi particolari come catene e nodi accattivanti. Per i giorni caldi abbiamo ordinato una bella selezione di sandali comodi e alla moda, dai toni lievi, ma anche in tangerino e rosa. Per accompagnarli, proponiamo shopper di grande formato e in colori coordinati”. Cosa ritiene andrà di più per il prossimo inverno 2022/23? “Le donne ora apprezzano le calzature comode dal look modaiolo e i temi della attuale stagione continueranno di certo. Credo, però, che dopo la pandemia molte donne avranno voglia di uscire e di vestire in modo elegante. Immagino quindi un deciso ritorno delle Pumps, così come di stivali e stivaletti più fini. Questi sono probabilmente gli stili che dovrebbero ritrovare il favore delle donne”. A quali fiere partecipa? “Mi piace andare a Riva del Garda per scoprire le nuove tendenze nella loro fase iniziale, come dicevo. L'Italia è un'importante fonte di ispirazione, non solo per la fiera, ma anche in senso più generale. Visito anche le fiere di scarpe e di moda a Düsseldorf, e Micam - Mipel a Milano. Oltre alle fiere, seguo le varie presentazioni delle collezioni negli showroom di Amburgo e ancora Düsseldorf”.
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Are you also affected by delivery problems? “Definitely. Unfortunately, many orders were not fully delivered. A problem that afflicts both European and Asian producers. Some models could not be made due to the lack of accessories”. Do you observe any price changes? “Yes. Definitely. We note that leather and cashmere prices have increased by about 10-15%”. Let’s talk about the next season. What themes do you think are important for summer 2022? “Fashion is always on the move, just like me. I like to face what happens, but above all what has yet to come. That’s why I like to go to Italy and visit the first fairs of the season, such as Expo Riva Schuh. The attempt to anticipate trends is also reflected in our shop. For the spring/summer 2022 season, the sneaker theme is still strongly represented. Moreover, I believe in classic moccasins with particular elements such as eye-catching chains and knots. We have ordered a nice selection of comfortable and trendy sandals, in light tones, but also in tangerine and pink to wear on hot days. To match them, we offer large-format shoppers in coordinated colours”. What do you think will be trendier in the next winter 2022/23 season? “Women now appreciate comfortable footwear with a trendy look and the current season’s themes will certainly continue. I, however, believe that after the pandemic many women will want to go out and dress smartly. I therefore imagine that there will defintely be a comeback of Pumps, and also of finer boots and ankle boots. These are probably the styles that will discover the taste of women”. What trade fairs do you attend? “I like going to Riva del Garda to discover new trends in their initial phase, as I said. Italy is an important source of inspiration, not only for the fair, but also in a more general sense. I also visit shoe and fashion fairs in Düsseldorf, and Micam - Mipel in Milan. In addition to the fairs, I follow the various presentations of the collections in the showrooms in Hamburg and again in Düsseldorf”.
Footwear Industry
MARKET
IL SETTORE CALZATURIERO PRENDE IL RIMBALZO FOOTWEAR MANUFACTURING INDUSTRY TAKES THE REBOUND
Il Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici fotografa un settore che nei primi sei mesi del 2021 ha confermato l'atteso rimbalzo con aumenti a doppia cifra in tutte le variabili, ma c'è ancora della strada da fare per recuperare i livelli pre-Covid
The Confindustria Moda Research Centre for Assocalzaturifici presents a picture of a sector, which during the first six months of 2021, confirmed the awaited rebound with doubledigit uptrends in all market segments, but with a long way still left to go on the path to recovering and achieving pre-Covid levels
“Finalmente il settore calzaturiero torna a mostrare numeri positivi - dichiara Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici che, in occasione della Conferenza Stampa di presentazione di Micam Milano, lo scorso 8 settembre, ha presentato i dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per il primo semestre 2021. Questi evidenziano “incrementi a doppia cifra sull’anno precedente: aumentano sia la produzione industriale (+13%) che il fatturato (+22%), oltre alla spesa delle famiglie italiane (+17,4%); fa ben sperare l’export (+31,5% in valore). Allo stato attuale, però, resta ancora elevato il gap coi livelli pre-Covid. Se le vendite estero, grazie al terzismo per le multinazionali del lusso, limitano il divario col 2019 attorno al -5% in valore (ma con un -11% in quantità nei primi 5 mesi), domanda interna, produzione industriale e fatturato restano ancora decisamente al di sotto dei livelli, già peraltro poco soddisfacenti, di due anni addietro (con divari superiori al -15%): per 7 aziende calzaturiere su 10 il fatturato è ancora nettamente inferiore." Le campagne di vaccinazione italiane e all'estero hanno favorito la ripartenza delle economie e il ritorno a ritmi di crescita nella produzione e scambi mondiali. E così il calzaturiero recupera a doppia cifra in tutte le variabili congiunturali rispetto allo scorso anno. Vediamo al dettaglio i principali indicatori.
“Finally, the footwear manufacturing industry returns to positive numbers – declares Siro Badon, President of Assocalzaturifici, who during the Press Conference of presentation at Micam Milano this past 8 September presented the data analysed by the Confindustria Moda Research Centre for the first six months of 2021. It highlights “double-digit increases over last year: increases both in industrial production (+13%) and in revenue (+22%), as well as in the average amount spent by Italian families (+17.4%); with promising results also for exports (+31.5% in value). Currently, however, there is still quite a large gap with pre-Covid levels. If foreign sales, thanks to subcontracting activities for multinational luxury brands, limit the gap with 2019 to around -5% in value (but with a -11% in quantity during the first 5 months), domestic demand, industrial production, and revenue are still significantly inferior to the levels from two years ago, which were already far from satisfactory, with gaps superior to -15%: for 7 footwear manufacturers out of 10 the revenue is still clearly inferior”. Italian and foreign vaccine campaigns have favoured the restart of economies and a return to rhythms of growth in production and worldwide trade. Thus, footwear makes a double-digit recovery in all market segments when compared to last year. Let’s take a look at the main trends in detail.
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Footwear Industry
Andamento nei primi sei mesi del 2021 Trend in the first six months of 2021 Export
Fatturato Revenue
+22%
Produzione industriale Industrial production
+31,5%
+13%
Siro Badon
Consumi interni Secondo le analisi del fashion consumer panel di Sita Ricerca per Assocalzaurifici, i consumi domestici – fortemente penalizzati dal lockdown del 2020 – recuperano +17,4% di spesa e +14,6% di volume, ma il divario rispetto alla situazione pre-emergenziale resta alto (rispettivamente -17,8% e -14,2%). Tuttavia, rispetto al primo semestre negativo, i seguenti mostrano un miglioramento della situazione: “Ci aspettavamo il rimbalzo e questo si è verificato, soprattutto nel terzo bimestre quando i consumi nel mercato interno sono arrivati a sfiorare i valori pre-crisi. - dichiara Siro Badon - I negozi e le catene hanno ripreso a lavorare e si è verificato un rallentamento della crescita dell'e-commerce che durante la pandemia aveva sperimentato un boom: segno incoraggiante di un ritorno verso la normalità”.
Domestic consumption According to the analysis of the Sita Ricerca fashion consumer panel for Assocalzaurifici, domestic consumption – which was heavily penalised by the 2020 lockdown – recovers +17.4% in amount spent and +14.6% in volume, but the gap with pre-emergency levels remains high (respectively -17.8% and -14.2%). Nevertheless, compared to the negative trend of the first six month-period, the following months showed an improved situation: “We were expecting a rebound and this did occur, above all in the third quarter when the domestic market’s consumption arrived close to pre-crisis values – declares Siro Badon – Stores and chains began working again and there was a slowdown in the growth of e-commerce, which during the pandemic had experienced a boom in sales: an encouraging signal in the return to normality”. Export Secondo i dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell'anno, sono state esportate 81,8 milioni di paia superando la soglia dei 4 miliardi di euro, risultato inferiore soltanto ai livelli record del 2019 (e terzo migliore di sempre, considerando l'inflazione). In Europa, destinazione di 7 paia su 10 esportate, tutti i mercati mostrano un trend positivo: sia intra-Ue che extra-UE i recuperi sui quantitativi sono nell'ordine del +30%. Diversi invece i valori che in
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Exports According to ISTAT data for the first five months of the year, 81.8 million pairs were exported, surpassing the 4 billion euro mark, which is a result inferior to only the record levels of 2019 (and the third best result of all time, because of inflation). In Europe, where 7 out of 10 pairs exported are destined, all the markets show a positive trend: both Intra-EU and Extra-EU experienced a +30% recovery in quantity. At the same time, values within the Union arrived at pre-cri-
Unione hanno raggiunto quelli pre-crisi ma fuori restano ancora al di sotto. Francia (+35% in valore) e Svizzera (+39,3%) sono i paesi con il maggiore rimbalzo: non stupisce, in quanto destinazione del terzismo del lusso, che è stato il segmento che ha resistito meglio all'urto della pandemia. Fuori dall'Europa, dalla Cina arrivano risultati importanti: +74% in quantità e +106,4% in valore che ha interessato soprattutto l'alto di gamma, premiando più le griffe che le aziende con marchio proprio. Una crescita favorita dal revenge spending dei consumatori cinesi e dall'acquisto di beni che prima venivano acquistati durante i viaggi all'estero, nonché dall'ingresso diretto di merci che prima transitavano da Hong Kong. In Far East continua anche la crescita della Corea del Sud (+10%) che conferma il suo apprezzamento nei confronti del prodotto made in Italy. Gli Usa sono in forte recupero (+49% in valore e +72% in volume) anche per effetto della svolta no tax di Biden. Le note dolenti arrivano invece da Giappone che, nonostante l'eliminazione dei dazi, mostra segni negativi in valore e volume, e dalla Russia che recupera sui volumi (+35%), ma resta insufficiente sui valori (-3%), già per altro dimezzati tra il 2013 ed il 2019. Ultimo trend da evidenziare nelle esportazioni, il maggiore numero di calzature con tomaio in sintetico e tessuto importate e riesportate, tendenza in atto già durante la pandemia che si rafforza, mentre la pelle, tradizionale materiale delle calzature made in Italy, recupera ma è ancora lontana dai dati del 2019. Il saldo commerciale dei primi 5 mesi è attivo e di 1,91 miliardi di euro (+51,4%), ma lievemente inferiore rispetto a due anni indietro (-2,6%).
Demografia Il settore calzaturiero riflette gli effetti del lungo periodo di crisi e segnala la chiusura di 61 aziende rispetto a dicembre 2020, considerando anche i produttori di componentistica il numero sale a 138 aziende. Nonostante il blocco dei licenziamenti, la forza salariale perde 1.965 addetti, -3.033 considerato l'indotto. Una situazione che riguarda tutte le Regioni. “Il segmento che oggi soffre di più – spiega Siro Badon – è quello delle aziende che portano avanti il proprio marchio, che la nostra associazione ha aiutato organizzando nei mesi scorsi fiere in presenza dove era possibile, come in Turchia, in Ucraina per supportare la loro attività e creare occasioni di business. Oggi con Micam Milano vogliamo fare lo stesso e incoraggiare la ripresa”.
sis levels, while remaining inferior outside of the EU. France (+35% in value) and Switzerland (+39.3%) are the countries that experienced the greatest rebound: it’s no surprise, since they are the main destinations for luxury subcontracting activities, which is the segment that resisted the negative impact of the pandemic the best. Outside of Europe, China achieves important results: up +74% in quantity and +106.4% in value, which mostly regards the high-end range, with better results for designer labels than companies with their own brand. This growth trend was favoured by the revenge spending of Chinese consumers and by the purchasing of goods previously purchased during trips abroad, as well as by the direct entry of goods that previously passed through Hong Kong. In the Far East, the growth of South Korea (+10%) continues, confirming its appreciation for Made in Italy products. The USA, instead, is characterised by a strong recovery (+49% in value and +72% in volume) also thanks to the no tax policy of Biden. The most painful notes arrive from Japan, which notwithstanding the cancellation of import tariffs, is characterised by negative values and volumes, and from Russia, which recovers in volumes (+35%), but remains unsatisfactory in value (-3%), which had already been cut in half between 2013 and 2019. The last trend regarding exports is the greater number of shoes with a synthetic and fabric upper imported and re-exported, a trend already underway during the pandemic that has been reinforced, while leather, the traditional material of Made in Italy footwear, recovers but is still far from 2019 levels. The trade balance of the first 5 months is favourable at 1.91 billion euros (+51.4%), but slightly inferior to the levels of two years ago (-2.6%). Demographics The footwear industry reflects the effects of the long period of crisis, with 61 companies going out of business compared to December 2020, while a total of 138 companies is counted, if also producers of components are considered. Despite the freeze on layoffs, the workforce loses 1,965 employees, or 3,033 fewer employees, if the entire supply chain is considered. The situation regards all of the Regions: “The segment suffering the most today – explains Siro Badon – is that of companies that sell their own brand, which our association has assisted over the last few months by organising physical fairs where it was possible, like in Turkey, Ukrain to support their activities and create business opportunities. Today, with Micam Milano, we would like to do the same and encourage a recovery”.
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Cuoio di Toscana
CUOIO DI TOSCANA PRESENTA LA JCM COLLECTION
CUOIO DI TOSCANA PRESENTS THE JCM COLLECTION Il marchio creato dal Consorzio eponimo presenta, in occasione di Milano Moda Donna, la collezione SS 2022 nata dalle eccellenze creative di Rossella Jardini, Nick Cerioni e Marvely.
On the occasion of Milano Moda Donna, the brand created by the eponymous Consortium presents the SS 2022 collection born from the creative excellences of Rossella Jardini, Nick Cerioni and Marvely.
Lo storico marchio, che rappresenta sette concerie dei distretti di San Miniato e Santa Croce sull’Arno, presenta la sustainable collection JCM, nata dall’unione di tre artisti rappresentanti rispettivamente il mondo dell’immagine, della moda e della musica: Nick Cerioni, Rossella Jardini e Marvely. Il progetto, che ha come protagonista gli accessori, unisce l’attenzione green ai nuovi linguaggi del contemporaneo, legati ai concetti di libertà, inclusivity, funzionalità e creatività trasversale ed è stato presentato lo scorso 24 settembre, con un video speciale su MILANOFASHIONWEEK.CAMERAMODA.IT. Oltre ad aver creato gli accessori, gli artisti sono anche i protagonisti della campagna ADV dove indossano le loro stesse creazioni. Rossella Jardini, storica ex anima creativa di Moschino e fondatrice della sua linea omonima, ha creato due borse, una decorata da cuori e una con motivi gioiello, oltre a diversi modelli di calzature. Marvely, noto per le tracce musicali come Rho Fiera e Jim Morrison, ma anche ballerino, dj e producer, per l’occasione ha creato stivali da cowboy in cuoio nero con cromatismi fatti a mano e ricamati con le costellazioni, oltre ad una cartella da portare a tracolla o a spalla come uno zaino. Nick Cerioni - stylist di celebrity del calibro dei Maneskin e della Dark Polo Gang, presenta due mini borse unisex utilizzabili sia singolarmente, che insieme, affiancate da un mocassino decorato e personalizzato con un moschettone fil rouge di tutta la collezione.
The historic brand, which represents seven tanneries in the districts of San Miniato and Santa Croce sull’Arno, presents the sustainable JCM collection, born from the union of three artists representing respectively the world of image, fashion and music: Nick Cerioni, Rossella Jardini and Marvely. The project, which has accessories as its protagonist, combines green attention to the new languages of the contemporary, tied to the concepts of freedom, inclusivity, functionality and transversal creativity. It was presented last 24 September, with a special video on MILANOFASHIONWEEK.CAMERAMODA.IT. In addition to having created the accessories, the artists are also the protagonists of the ADV campaign where they wear their own creations. Rossella Jardini, historical former creative soul of Moschino and founder of its eponymous line, has created two bags, one decorated with hearts and one with jewel motifs, as well as different footwear models. Marvely, known for the musical tracks Rho Fiera and Jim Morrison, but also dancer, DJ and producer, created for the occasion cowboy boots in black leather with handmade chromatisms embroidered with constellations, as well as a briefcase to wear on the shoulder or to carry like a backpack. Nick Cerioni - celebrity stylist by the likes of Maneskin and Dark Polo Gang, presents two unisex mini bags that can be used both individually and together, flanked by a decorated and customised loafer with a fil rouge carabiner for the entire collection.
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Rossella Jardini
Rossella Jardini
Marvely
Nick Cerioni
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Innovation
Danit Peleg
ZERO WASTE CON IL 3D SU MISURA
ZERO-WASTE WITH BESPOKE 3D Nuove opportunità e ispirazione creativa, sì, ma soprattutto una tecnologia che possa ridurre drasticamente i rifiuti e l’inquinamento, fornendo un’alternativa sostenibile per il futuro
New opportunities and creative inspiration, yes, but above all a technology that can drastically reduce waste and pollution, providing a sustainable alternative for the future
Pioniera della moda stampata in 3D si può definire la designer israeliana Danit Peleg, prima stilista al mondo, nel 2015, a creare un’intera collezione utilizzando stampanti domestiche 3D. Con il suo team lavora incessantemente, sia per migliorare la qualità dei materiali disponibili, assicurandosi che assomiglino a tessuti esistenti di alta qualità, come la seta e il lino, sia collaborando con le aziende di stampanti 3D per rendere il processo creativo più fluido possibile. A differenza della produzione tradizionale, il processo di stampa 3D produce zero rifiuti e nessun materiale di scarto. Danit utilizza prevalentemente il Filaflex, uno dei materiali più elastici sul mercato al
Israeli designer Danit Peleg can be defined a pioneer of 3D printed fashion. In 2015, she was the first designer in the world to create an entire collection using home 3D printers. With her team, she works tirelessly, both to improve the quality of the materials available, making sure they resemble existing high-quality fabrics, such as silk and linen, and by collaborating with 3D printer companies to make the creative process as smooth as possible. Unlike traditional manufacturing, the 3D printing process produces zero waste and no material scraps. Danit mainly uses Filaflex, one of the most elastic materials on the market today. It is very strong but also soft to the touch and
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Danit Peleg
momento. È molto resistente ma anche morbido al tatto e permette, se combinato con altri tessuti dalla struttura flessibile, di ottenere una fluidità e una sensazione piacevoli al contatto con la pelle. Per fare un esempio, ogni singola giacca "Imagine" impiega circa 100 ore per essere stampata, fa parte di un’edizione limitata di soli 100 pezzi, ognuno numerato e venduto a 1.500 dollari. L’esterno della giacca è stampato al 100% in 3D ed è fissato a una fodera in tessuto, è anche possibile scegliere una parola da stampare, sempre in 3D, sul retro. Dopo aver creato il capo al computer, la designer utilizza un software di modellazione 3D, affinché ogni parte si adatti alla misura di stampa, con la possibilità di scegliere una taglia specifica anche per ogni singolo pezzo, così che calzi davvero alla perfezione. Secondo il principio dello zero waste anche il progetto "UNboxing" della giovanissima Yarden Tzarfati che va a delineare una tecnica di incastro tra pezzi stampati 3D (e riciclabili) ispirati alla cultura giapponese e agli onnipresenti cartoni di packaging. Tra le creazioni, affascinanti abiti - futuribili e romantici allo stesso tempo - e recentemente una linea di occhiali. Materiali prediletti: PETG, Nylon PA12, alluminio e cotone.
Yarden Tzarfati
allows, when combined with other flexible fabrics, to obtain a fluidity and a pleasant sensation in contact with the skin. As an example, each single “Imagine” jacket takes about 100 hours to print and is part of a limited edition of only 100 pieces, each numbered and sold for $1,500. The outside of the jacket is 100% 3D printed and is attached to a fabric lining. It is also possible to choose a word to be 3D printed on the back. After creating the garment on the computer, the designer uses 3D modelling software so that each part adapts to the print size, with the possibility of choosing a specific size for each single piece so that it really does fit perfectly. The “UNboxing” project by the young Yarden Tzarfati is also based on the zero waste principle, outlining a technique for interlocking 3D printed (and recyclable) pieces inspired by Japanese culture and the ubiquitous packaging boxes. Her creations include fascinating clothes – futuristic and romantic at the same time – and recently a line of eyewear. Favourite materials: PETG, Nylon PA12, aluminium and cotton. As for accessories, the bags by Julia Daviy are presented as the first “zero emission” bags. They have 92% less CO2 emissions than
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Innovation
Julia Daviy
Per quanto riguarda gli accessori, le borse di Julia Daviy si propongono come le prime "a emissioni zero". Vantano il 92% in meno di emissioni di CO2 rispetto a quelle tradizionali e il resto viene compensato piantando alberi dopo ogni acquisto. Il processo di stampa 3D sostenibile di Julia Daviy include anche un approccio complesso che utilizza stampanti 3D di grande formato, la creazione di un pezzo intero o solo di più parti, l'utilizzo di materiale riciclato nonché la ricerca di una nuova generazione di materiali prodotti biologicamente. Inoltre, insieme ai partner di New Age Lab, la designer ha già provato a utilizzare l'energia solare per stampare in 3D, sviluppando una stazione fotovoltaica portatile che permette così di creare capi moda in qualsiasi posto ci si trovi, anche in montagna o in spiaggia. Invece i gioielli di Zivia Shadiel sono ispirati al principio del frattale (in quanto forma ripetitiva), interpretati come traduzione del mondo naturale in matematica ordinata, che consente la creazione infinita di forme uniche. I gioielli, realizzati in nylon e stampati in 3D, sono stati progettati su misura in forme e volumi in dialogo con i vari organi del corpo: le dita, il ponte del naso, la parte posteriore dell'orecchio, il piede e il braccio.
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Zivia Shadiel
traditional bags and the rest is offset by planting trees after each purchase. Julia Daviy’s sustainable 3D printing process also includes a complex approach using large-format 3D printers, the creation of a whole piece or just several parts, the use of recycled material as well as research into a new generation of biologically produced materials. In addition, together with New Age Lab’s partners, the designer has already attempted to use solar energy for 3D printing, developing a portable photovoltaic station that makes it possible to create fashion garments wherever you are, even in the mountains or on the beach. IThe jewellery by Zivia Shadiel are inspired by the principle of the fractal (as a repetitive shape), interpreted as a translation of the natural world into ordered mathematics, which allows the infinite creation of unique shapes. The jewellery is made of nylon and 3D printed, and the shapes and volumes are custom-designed in dialogue with the various organs of the body: the fingers, bridge of the nose, back of the ear, foot and arm. The items, designed through mathematical calculations and therefore without material waste, connect to the body structure embodying the desire for human integration into nature.
Tidhar Zagagi
Gli oggetti, progettati attraverso calcoli matematici e quindi senza sprechi di materiali, si connettono alla struttura corporea incarnando il desiderio di integrazione dell'uomo nella natura. Leggermemente fuori tema ma ugualmente suggestivo il progetto "Pixel Shoe" del designer israeliano Tidhar Zagagi che si è ri-inventato come ciabattino 3D in una versione più aggiornata della postazione lustrascarpe di inizio ‘900. Questo è un progetto interattivo e un esperimento sociologico allo stesso tempo: infatti i passanti, sedendosi sul carretto, appoggiano i piedi su una forma che crea un profilo irregolare del piede, e possono definire insieme al designer la forma della suola e scegliendo colore, fit, estetica. A quel punto Tidhar Zagagi realizza la suola in poliuretano coloratissimo, che indurendosi aderisce al calzino e combacia con la pianta del piede. “Pixel Shoe” è un progetto sostenibile, che evidenzia le possibilità dell’industria della moda di creare prodotti con il minimo impatto ambientale. Non è necessaria una fabbrica o un ciclo di produzione per realizzare sneaker originali, ma basta solo una fervida fantasia e, in questo caso, del poliuretano e le calze dei passanti. Tutti questi progetti 3D hanno in comune il fatto di mostrare un processo innovativo, affascinante e personalizzato, che potrebbe in futuro cambiare radicalmente sia l’approccio creativo che quello d’acquisto: e se un giorno il ruolo dei designer sarà soltanto quello di realizzare milioni di capi diversi e di caricarli sui propri siti web come file da scaricare? O addirittura noi tutti avessimo la possibilità di diventare stilisti di noi stessi, creare e scaricare il pattern di un abito o accessorio e di stamparcelo a casa?
Slightly off-topic but equally evocative is the “Pixel Shoe” by Israeli designer Tidhar Zagagi who has reinvented himself as a 3D cobbler in a more up-to-date version of the early 20th century mobile ‘oneman shoe factory’. This is both an interactive project and a social experiment, as passersby sit on a cart and rest their feet on a shape that creates an irregular profile of the foot. They can then define the shape of the sole together with the designer, choosing colour, fit, aesthetics. At that point, Tidhar Zagagi creates the sole in brightly coloured polyurethane, which hardens and fuses to the wearer’s socks to give it the perfect shape of the feet. “Pixel Shoe” is a sustainable project, highlighting the possibilities of the fashion industry to create products with minimal environmental impact. A factory or production cycle is not needed to make original trainers, all that is needed is a vivid imagination and, in this case, some polyurethane and the socks of passersby. What all these 3D projects have in common is that they show a fascinating and customised process, which could radically change both the creative and buying approach in the future: what if one day the role of designers will be only to make millions of different garments and upload them on their websites as files to download? Or what if we all had the possibility to become our own designers, creating and downloading a pattern of a dress or accessory and printing it at home?
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MARKET
Best Showroom
BEST SHOWROOM PROMUOVE IL MADE IN ITALY NEL MONDO BEST SHOWROOM PROMOTES MADE IN ITALY WORLDWIDE E’ stato presentato a MICAM il network tra Agenti di Commercio e Distributori che si riconoscono in un Club di eccellenza e che vogliono essere valorizzati come parte integrante della filiera fashion. La presenza in Italia di un numero elevato di showroom – ce ne sono oltre 1000 nella sola Milano – ha reso necessaria ed opportuna la creazione di un network e di un brand identificativo, con il quale promuoverne l’immagine a livello nazionale e internazionale. Da questa premessa è nato Best Showrom, un Club esclusivo aperto ai migliori showroom multimarca italiani promosso da Assomoda/Confcommercio, che ha fatto il suo debutto alla scorsa edizione di MICAM Milano. “Per accedere al Club e diventare Best Showroom Member – ha spiegato il presidente Giulio Di Sabato – occorre possedere alcune caratteristiche di eccellenza che vanno dalla qualità dei marchi rappresentati ad una solida struttura organizzativa a cui si aggiunge la comprovata deontologia professionale: un insieme di peculiarità che rendono i Best Showroom espressione autentica della filiera italiana della moda”. Sull’iniziativa è intervenuto anche Tommaso Cancellara, Ceo di MICAM: “Il comparto calzaturiero è atteso da importanti sfide e dopo la difficile congiuntura causata dalla
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pandemia: I dati economici, specie grazie all’export, iniziano a far intravedere il fondo del tunnel. E’ importante per le nostre imprese però poter contare su ogni opportunità per ritornare ad essere protagoniste del mercato. Best Showroom è davvero un’occasione rilevante, è uno dei segmenti produttivi fondamentali per il Made in Italy. Un valore aggiunto non solo per le aziende, che possono fruire di un servizio 365 giorni l’anno, ma anche per le fiere che, integrando una distribuzione eccellente aumentano la propria offerta, confermandosi volano della ripresa economica del paese”. Tra i servizi che il Club offre ai membri, l’utilizzo di una piattaforma digitale B2B per la promozione dello showroom, consulenze per lo sviluppo digitale, informazioni su acquirenti e produttori, consulenza legale e assistenza per il recupero crediti, convenzioni bancarie e assistenza ai bandi di finanziamento, recupero e vendita degli stock, selezione location per campagne vendita ed eventi in Italia e all’estero. Tommaso Cancellara
Giulio Di Sabato
At MICAM, the presentation of a network of Sales Agents and Distributors who are represented by a Club par excellence, which is aimed at helping them become an integral part of the fashion supply chain. The presence in Italy of a high number of showrooms – in Milan alone there are 1000 – has made it necessary and important to create a network and identifying brand, with the aim of promoting its image on a national and international level. From this idea arrives Best Showroom, an exclusive Club open to the very best Italian multibrand showrooms promoted by Assomoda/Confcommercio, which made its debut at the last edition of MICAM Milano. “In order to be able to join the Club and become a Best Showroom Member – explained its president, Giulio Di Sabato – showrooms have to reach high standards of excellence, ranging from the quality of the brands represented to a solid organisational structure, as well as proven professional ethics: distinctive features that make the Best Showrooms an authentic expression of the Italian fashion supply chain”. Referring to the new initiative is also Tommaso Cancellara, CEO of MICAM: “The footwear industry faces significant challenges in the wake of the difficult economic situation caused by the pandemic: the economic data, thanks largely to exports, is allowing us to start seeing the light at the end of the tunnel. It is, however, important that our companies seize every available opportunity to reposition themselves as market leaders. Best Showroom is a truly important initiative; this is one of the key productive sectors for Made in Italy. An added value not only for businesses, which can use the service 365 days a year, but also for trade fairs which, by integrating an excellent distribution system, can increase their offering and confirm their role as a driving force for the economic recovery of the country”. Among the services the Club offers members is the use of a digital B2B platform for the promotion of the showroom, consultancy for digital development, information on buyers and manufacturers, legal counsel and assistance in debt collection, banking agreements and assistance with calls for funding proposals, recovery and sales of stock, and location selection for sales campaigns and events in Italy and abroad.
CATWALK ANALYSIS
Focus on Women’s Collections Spring-Summer 2022
Alexander McQueen created his own “bubble” for the SS22 show
Basta digital/phygital, largo a una festa di colori, abiti, paillettes, accessori che si fanno notare. La moda primavera estate 2022 è divertente, esagerata e audace. Un certo spirito di “rivalsa” ha pervaso le passerelle, i cui tagli e silhouette sembrano dedicate ad un pubblico giovane e addirittura teen...o meglio, giovani di tutte le età. Il revival Y2K (abbreviazione di Year 2000, hashtag popolarissimo su TikTok e Instagram) - alternato da richiami agli anni 60 e 80 - è già in atto con minigonne “cintura”, maglioni tagliati sotto il seno, micro top asimmetrici e abiti cut-out. Rivivono così i primi duemila anche negli accessori, tra infradito, ciabatte, sandali e mocassini con il platform chunky. Non mancano però accenni alle linee asciutte di fine anni 90, con il minimalismo sexy di Tom Ford e Thierry Mugler. Enough with digital/phygital, off to a party of colours, dresses, sequins, accessories that stand out. Spring Summer 2022 fashion is fun, over the top and bold. A certain spirit of “retaliation” pervaded the catwalks, whose cuts and silhouettes seem to be dedicated to a young and even teen audience ... or rather, young people of all ages. The Y2K revival (short for Year 2000, a hugely popular hashtag on TikTok and Instagram) - alternating with references to the 60s and 80s - is already underway with “belt” miniskirts, sweaters cut under the bust, asymmetrical micro tops and cut-out dresses. Thus, the early 2000 come forward in the accessories too among flip flops, slippers, sandals and moccasins with chunky platforms. However, there are hints of the close-fitted lines of the late 90s, with the sexy minimalism of Tom Ford and Thierry Mugler.
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BALMAIN I dieci anni di Olivier Rousteing alla guida di Lanvin hanno dato vita a una sfilata sensuale, celebratoria, trionfale (e aperta al pubblico, con tanto concerto finale di Doja Cat e Franz Ferdinand). I nuovi codici estetici proposti per la Primavera/Estate di Balmain si dipanano tra pezzi d’archivio aggiornati (e indossati da top model come Milla Jovovich, Naomi Campbell e Carla Bruni!) e nuovi capi dai luccichii d’oro prezioso, vero leitmotiv della collezione. Non mancano catene dai volumi maxi, che in quest’occasione diventano dei top vedo-non-vedo, calzature avvolgenti di gusto bondage e accessori decorati da pietre e cristalli. Olivier Rousteing’s ten years at the helm of Lanvin resulted in a sensual, celebratory, triumphal (and open to the public, with a final concert by Doja Cat and Franz Ferdinand) show. The new aesthetic codes proposed for Balmain’s Spring / Summer unravel between updated archive pieces (and worn by top models such as Milla Jovovich, Naomi Campbell and Carla Bruni!) and new garments with precious gold shimmers, a true leitmotif of collection. There is no shortage of chains with maxi volumes, which on this occasion become peekaboo tops, bondage-style enveloping shoes and accessories decorated with stones and crystals.
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ROBERTO CAVALLI La prima passerella Cavalli di Fausto Puglisi mostra che la scelta di nominarlo nuovo Direttore Creativo del brand non è casuale: in comune, l’amore per gli abiti sensuali, le stampe animalier e una vitale esuberanza. Ed è a questo spirito indomito a cui si ispira un guardaroba glamour dai tagli asciutti e contemporanei, vivacizzato dalle pazze stampe fantasia. Ai piedi, tacchi affilatissimi (letteralmente) oppure anfibi o cuissard adornati da charm a forma di artigli in metallo. The first Cavalli catwalk by Fausto Puglisi shows that the choice to appoint him as the brand’s new Creative Director is not accidental: in common, the love for sensual clothes, animal prints and a vital exuberance. And it is this indomitable spirit that inspires a glamorous wardrobe with closer fit and contemporary cuts, enlivened by crazy fantasy prints. On the feet, very sharp heels (literally) or combat boots or cuissardes adorned with charms in the shape of metal claws.
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CHRISTIAN DIOR Questa volta, Maria Grazia Chiuri si immagina un coloratissimo guardaroba post-pandemico per una donna che lavora, va in palestra e poi esce la sera elegantissima. I tacchi sono midi, nello specifico Mary-Jane a listini in vernice, stivali go-go style al ginocchio con tanto di cut out e anfibi con plateau carro armato. Su tutto aleggia l’omaggio al lavoro del couturier Marc Bohan che, con il suo ‘Slim Look’ del 1961, tanto contribuì al successo della Maison. This time, Maria Grazia Chiuri imagines a very colourful post-pandemic wardrobe for a woman who works, goes to the gym and then dress up to go out in the evening. The heels are midi, specifically Mary-Jane with patent leather straps, go-go style knee-high boots complete with cut out and combat boots with tank plateau. Hanging over everything, the homage to the work of couturier Marc Bohan, who, with his 1961 ‘Slim Look’, contributed so much to the success of the Maison.
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VERSACE Filo conduttore della collezione Primavera Estate si rivela essere il foulard, il celebre fazzoletto in seta del marchio. In una collezione già di sé provocante, audace e ipercromatica, il foulard appare sotto forma di miniabito da cocktail e seducente bralette o è indossato a mo’ di minigonna e di top annodato. Tra gli accessori, spiccano gli audaci sabot di pelle con tacco medio, una versione maxi delle zeppe dall’altezza vertiginosa e le iconiche décolleté satinate con doppio plateau e cinturino alla caviglia, abbinate - ad esempio - ai neon collant con cut-out sul profilo della gamba. Tra le borse, oltre alle deliziose mini bag, risalta il modello Medusa che simula la forma di un beauty case. The common thread of the Spring Summer collection turns out to be the foulard, the famous silk handkerchief of the brand. In a collection that is already provocative, bold and hyper-chromatic, the foulard appears in the form of a cocktail mini dress and seductive bralette or is worn as a miniskirt and knotted top. Among the accessories, the bold leather mules with medium heels stand out, a maxi version of the dizzying high wedges and the iconic satin pumps with double plateau and ankle strap, combined - for example - with neon tights with cut-out on the profile of the leg. Among the bags, in addition to the delicious mini bags, the Medusa model stands out, simulating the shape of a beauty case.
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LOEWE Vivere in questi tempi surreali ha dato modo a Jonathan Anderson di fare tabula rasa dei preconcetti legati a un brand così famoso e ricominciare a sperimentare. Se nell’abbigliamento troviamo abiti di ispirazione minimalista che nascondono un bustier/corazza realizzato in 3D, nelle proposte calzature prevale un giocoso nonsense con svettanti sandali che poggiano lievi su rose rosse, uova, candele, saponette, boccette di smalto. Straniante, interessante, di sicuro eye-catching. Living in these surreal times gave Jonathan Anderson the opportunity to make a clean sweep of preconceptions tied to such a noted brand and start experimenting again. If in clothing we find minimalist-inspired clothes that hide a bustier / armor made in 3D, in the footwear proposals a playful nonsense prevails with high heeled sandals that rest lightly on red roses, eggs, candles, soap bars, nail polish bottles. Disorienting, interesting, certainly eye-catching.
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TOD’S Il mondo dello sportwear si fa sempre più chic. La nuova collezione è un inno alla natura, alla libertà, alla semplicità. Gli accessori non sono da meno, ricchi di buongusto e artigianalità, rilassatezza e versatilità, in una palette di sfumature che ricordano il bosco, l’aria aperta e le calde giornate estive: oltre alle tonalità che caratterizzano il marchio da sempre, si aggiungono accenni di giallo, turchese e rosso vivo. The world of sportswear is becoming more and more chic. The new collection is a hymn to nature, freedom, simplicity. The accessories are not far behind, rich in good taste and craftsmanship, relaxation and versatility, in a palette of hues reminiscent of the woods, the open air and hot summer days: in addition to the shades that have always characterized the brand, there are also hints of yellow, turquoise and bright red.
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FASHION
Spring-Summer 2022
LANVIN Cosa succede se un nota Maison francese prende ispirazione dai fumetti di Batman? Nasce la collezione intitolata “Comic Strip”, che vede la partecipazioni degli eroi e le eroine dei fumetti in stampe e grafiche, anche su borse e sneaker. Non mancano abiti in metal mesh, paillettes (anche per lui) e tessuti tricottati glitterati. I colori della collezione sono ricchi blu petrolio, viola e scarlatto. Come dettano le nuove tendenze, la silhouette prende spunto dai primi anni 2000 in una giocosa eleganza rilassata. What happens if a well-known French Maison takes inspiration from Batman comics? The collection entitled “Comic Strip” is born, which sees the participation of the heroes and heroines of comics in prints and graphics also on bags and sneakers. There is no shortage of clothes in metal mesh, sequins (also for him) and glittery knitted fabrics. The colours of the collection are rich petrol blue, purple and crimson. As the new trends dictate, the silhouette takes its cue from the early 2000s in a playful relaxed elegance.
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GIORGIO ARMANI Archiviati i festeggiamenti per i 40 anni della linea Emporio Armani, questa collezione a tema marino riunisce nella sua sublime eleganza tutti gli elementi chiave dello stile Giorgio Armani e guarda già al futuro della Maison. In leggerezza, tra precisione sartoriale e libertà creativa, i capi si dividono come di consueto tra giorno e sera, in un tripudio di ricami in cristallo, tessuti impalpabili, la gioia inaspettata dei colori sorbetto. Tra gli accessori, spiccano le due manici e le pochette di rafia effetto shaggy. Ai piedi, sandali piatti di nappa con allacciatura alla schiava o babbucce orientaleggianti. Archived the celebrations for the 40th anniversary of the Emporio Armani line, this marine-themed collection brings together in its sublime elegance all the key elements of the Giorgio Armani style and looks forward to the future of the Maison. Lightly, between sartorial precision and creative freedom, the garments are divided as usual between day and evening, in a blaze of crystal embroideries, impalpable fabrics, the unexpected joy of sorbet colours. Among the accessories, the shaggy-effect raffia of the two handles and clutches stand out. At the feet, flat nappa sandals with slave lacing or oriental-inspired slippers.
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MARKET
Netcomm Forum Industries
L’E-COMMERCE EUROPEO VALE 757 MILIARDI DI EURO EUROPEAN E-COMMERCE ARRIVES AT A VALUE OF 757 BILLION EUROS
Roberto Liscia, president of Netcomm
Netcomm Forum Industries indica nella pandemia il fattore di esplosione del commercio online che ha avuto un forte impatto sulle abitudini dei consumatori, sempre più alla ricerca di sostenibilità e servizi di qualità in rete. Cambiamenti destinati a rimanere.
Netcomm Forum Industries outlines how the explosion of online commerce during the pandemic had a strong impact on consumer purchasing habits, which are increasingly oriented towards sustainability and online quality services, representing changes that are destined to remain over time
La pandemia è stato il fattore chiave dell’accelerazione dell’e-commerce europeo che nel 2020 ha ormai raggiunto un giro di affari di 757 miliardi di euro (+10% rispetto ai 690 miliardi del 2019). Un dato molto significativo, anche in rapporto al fatto che prima dell’emergenza sanitaria ben il 70% dei rivenditori e dei grossisti non fosse organizzato per le vendite online. È quanto emerso dai dati del rapporto Europeo sull’e-commerce 2021 presentato al Netcomm Forum Industries organizzato da Netcomm, il Consorzio Digitale Italiano. L’evoluzione in atto si sta ripercuotendo su tre settori dell’economia italiana Fashion&Lifestyle, Food&Grocery e On-Line Health protagonisti di un’evoluzione senza pari: ma anche sui comportamenti comportamenti d’acquisto dei consumatori che sono destinati a radicarsi e permanere: “Se pensiamo che, nel solo 2020 1 utente su 4 ha eseguito più operazioni di online banking, 1 su 4 ha utilizzato servizi di assi-
The pandemic was a key factor for the acceleration of e-commerce in Europe, which in 2020 arrived at a turnover of 757 billion euros (up +10% compared to the 690 billion euros of 2019). An important result, especially if you consider that before the healthcare emergency a good 70% of retailers and wholesalers were not set up for online sales. This is what emerged from the data collected for the European E-commerce Report 2021 presented at Netcomm Forum Industries organised by Netcomm, the Italian Digital Consortium. The evolution underway is affecting three sectors in the Italian economy: Fashion&Lifestyle, Food&Grocery, and On-Line Health, which are all protagonists of an unparalleled evolution. At the same time, the new purchasing habits of consumers are destined to take root and continue over time: “If you consider that in 2020 alone, 1 out of 4 users undertook more online banking transactions, 1 out of 4
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47%
stenza sanitaria direttamente dallo smartphone e ben 2 persone su 5 hanno incrementato la frequenza degli acquisti on line, si comprende come l’anno appena trascorso abbia messo in luce la trasformazione digitale, che ha stimolato produttori, retailer e l’intero settore del commercio al dettaglio ad aprire nuovi canali di vendita online per adottare nuove soluzioni di commercio omnicanale, ma ha anche aiutato le PMI ad accedere ai nuovi mercati, visto che più
Il 47% dei consumatori desidera maggiore sostenibilità
47% of consumers seek greater sustainability”
accessed healthcare services directly from their smartphones, and a good 2 out of 5 people increased the frequency of their online purchases, it’s easy to understand how the last year or so has put digital transformation under the spotlight, encouraging producers, retailers and the entire industry from wholesale to retail to start up new online digital channels for the adoption of new omnichannel business solutions, while helping SMEs access new markets, since in 2020 more than 20% of European consumers bought from a country different from the one where they currently reside”, declared Roberto Liscia, President of Netcomm. If simplicity, speed and convenience see Italian consumers preferring online purchases over offline ones, sustainability, in all of its many facets, is another one of the key factors emerging as one of the requirements of e-shoppers. The study “Customer Journey of Fashion and Lifestyle products” published by Netcomm in collabo-
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MARKET
Netcomm Forum Industries
del 20% dei consumatori europei ha comperato nel 2020 in un paese diverso da quello dal proprio paese di residenza” ha dichiarato Roberto Liscia, presidente di Netcomm. Se semplicità, velocità e convenienza fanno preferire ai consumatori italiani gli acquisti online rispetto a quelli offline, la sostenibilità, in ogni sua sfaccettatura, è un altro dei fattori chiave che sta emergendo prepotentemente nelle aspettative degli e-shopper. La ricerca “Il Customer Journey di prodotti Fashion e Lifestyle” pubblicata da Netcomm in collaborazione con Vepee evidenzia infatti come il 47% del campione considerato si aspetti dai brand innovazioni in ottica di sostenibilità in tutti gli aspetti relativi al processo di produzione e di acquisto online del prodotto. In particolare, accanto a soluzioni sostenibili nella scelta dei materiali e nella produzione, gli e-shopper guardano anche alle modalità di consegna e spedizione, e agli imballaggi che devono essere riciclabili ed eco-friendly. Anche l’evoluzione digitale dei servizi risponde alle esigenze di sostenibilità. L’innovazione tecnologica, importante per il 40% del campione, si traduce in esperienze come i camerini virtuali, la realtà
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ration with Vepee in fact highlights how 47% of the sample polled expect innovation from brands in a sustainable key in all relative phases concerning production and the subsequent online purchasing of the product. In particular, next to sustainable solutions in material choices and production, e-shoppers also look at the delivery and shipment methods, and the packaging, which must be recyclable and eco-friendly. Even the digital evolution of services replies to the needs of sustainability. Technological innovation, which is important for 40% of those surveyed, translates into virtual fitting rooms, augmented reality, interactive in-store totems, and the possibility of accessing online contents inside the store (for example through the QR code), representing elements that are all increasingly important to Italian consumers. Innovation in logistics (32%), as well as trying the product on in the store and receiving it at home, click&collect, and the possibility of buying in one store and picking up in another, have become services that are by now essential. “Italian consumers have fine-tuned their expectations with regards
aumentata, i chioschi interattivi in store, la possibilità di consultare in negozio contenuti online (per esempio attraverso il QR code), elementi sempre più al centro dell’attenzione dei consumatori italiani. Le innovazioni logistiche altrettanto (32%), come provare in negozio e ricevere a casa il prodotto, il click&collect, la possibilità di acquisto in un negozio e il ritiro presso un altro punto vendita, sono diventati servizi ormai indispensabili. “I consumatori italiani hanno affinato le loro aspettative verso gli acquisti di moda e lifestyle. - dichiara Roberto Liscia – In ogni canale e in ogni momento del loro percorso di shopping ricercano la qualità del servizio e ad oggi i dati di soddisfazione mostrano come l’online si contraddistingua per semplicità, velocità e appagamento complessivo. La rilevanza dei punti di contatto fisici rimane tuttavia fondamentale e le aziende più attente stanno proprio lavorando su questo aspetto per integrare elementi di fisicità all’interno dell’esperienza virtuale di acquisto, ad esempio tramite il livestreaming commerce che in Asia è già un fenomeno importante e del quale sentiremo presto parlare anche in Italia”.
to fashion and lifestyle purchases. – declares Roberto Liscia – From all channels and at all times, they expect a quality service while shopping and today the data concerning satisfaction shows how online purchases stand out for their simplicity, speed, and overall level of satisfaction. The relevance of physical contact remains in any case fundamental, and companies are working also on this aspect of integrating physical elements into the virtual purchasing experience, for example through livestreaming commerce, which is already an important phenomenon in Asia and that we will soon hear mention of here in Italy”.
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FASHION
Collabs
FACE/OFF
Kim Jones of Fendi and Donatella Versace of Versace
Le dirompenti collaborazioni tra Versace & Fendi, Gucci & Balenciaga: scambi creativi o Frankenstein di loghi?
The disruptive collaborations between Versace & Fendi, Gucci & Balenciaga: creative exchanges or Frankenstein logos?
Ha fatto scalpore alla Fashion Week milanese di settembre l'inedita collaborazione delle Maison Fendi e Versace, con un secret show intitolato "The Swap". È stato chiamato Fendace: Versace by Fendi - Fendi by Versace. Uno switch creativo nel quale, per la prima volta, Donatella Versace e Silvia Venturini Fendi escono dai rispettivi uffici creativi di famiglia per ispirarsi a vicenda. Un vero e proprio scambio di ruoli tra due direttori artistici che guidano brand italiani iconici. Due realtà che si fondono - temporaneamente? - condividendo gli archivi, per un crossover che mette in risalto i dna stilistici e culturali di entrambi, con un scambio che coinvolge anche la produzione: Fendi, infatti, produce la collezione di Versace, mentre Versace realizza quella di Fendi. Nello specifico, Versace by Fendi si è ispirata agli anni Novanta, l'epoca d'oro per il marchio fondato da Gianni Versace, che viene rivisitata con il lessico contemporaneo della famiglia Fendi. La Medusa di Versace incontra La Greca con il monogramma FF di Fendi. Dall'altra parte, Fendi by Versace viene costruita con la visione punk rock di
The unprecedented collaboration between Fendi and Versace caused a sensation at Milan Fashion Week last September with a secret show entitled “The Swap.” It was called Fendace: Versace by Fendi - Fendi by Versace. A creative switch where, for the first time in the history of fashion, Donatella Versace and Silvia Venturini Fendi stepped out of their respective family creative offices to inspire each other. A real swapping of roles between two artistic directors who lead iconic Italian brands. Two realities that merge – temporarily? – by sharing archives for a crossover that highlights the stylistic and cultural DNA of both, with an exchange that also involves production. In fact, Fendi produced the Versace collection, while Versace produced the Fendi collection. Specifically, Versace by Fendi was inspired by the Nineties, a golden age for the brand founded by Gianni Versace, which is reinterpreted with the contemporary lexicon of the Fendi family. Versace’s Medusa meets La Greca with Fendi’s FF monogram. Whereas Fendi by Versace is constructed with Donatel-
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Fendi by Versace
Versace by Fendi
Donatella, con spille da balia e abiti in mesh di metallo che si uniscono al pizzo e al logo della Maison romana. In passerella per l'occasione un selezionato gotha di top model: da Kirsten McMenamy, Mariacarla Boscono, Naomi Campbell, Esther Cañadas, Karen Elson, Gigi Hadid, Shalom Harlow a Kate Moss con la figlia Lila, Emily Ratajkowski, Anya Rubik, Irina Shayk, Amber Valletta. Un doppio show trasmesso sulle pagine social di entrambe le case di moda, raggiungendo in pochi secondi quasi 38mila visualizzazioni, nonostante l'assenza di comunicazione del progetto, rimasto semi-segreto fino all'ultimo. L'aspetto più eclatante dell'evento è stato il logo, o meglio i due loghi, nella cui sfacciata fusione - quasi un falso d’autore - si è declinata buona parte della collaborazione. E il logo è stato anche il principale e più esplicito veicolo tramite cui si è espressa qualche mese fa la sinergia fra Gucci e Balenciaga, tutte due Gruppo Kering. Per celebrare in maniera inconsueta i 100 anni del brand, Alessandro Michele ha "hackerato" l’estetica di Demna Gvasalia. "Un gioco nato quasi per scherzo", raccontano i due stilisti. Una serie di outfit e accessori mixano le silhouette di Balenciaga con i classici tessuti di Gucci: da una parte il retro-vibe 70s di Alessandro Michele e dall'altra il grunge techno anni '90 di Demna. I pezzi più accattivanti della "contaminazione" risultano la borsa dalla Jackie 1961 decorata con la stampa Balenciaga diagonale, alla maxi City in tessuto con monogramma GG e le Triple S con l'iconica stampa Flora.
Fendi by Versace
la’s punk rock vision, with safety pins and metal mesh dresses combined with lace and the Roman Maison’s logo. A gotha of famous top models were selected for the fashion show: Kirsten McMenamy, Mariacarla Boscono, Naomi Campbell, Esther Cañadas, Karen Elson, Gigi Hadid, Shalom Harlow and Kate Moss with her daughter Lila, Emily Ratajkowski, Anya Rubik, Irina Shayk, Amber Valletta. A double show broadcast on the social pages of both fashion houses, reaching almost 38,000 views in just a few seconds, despite the lack of promotion regarding the project, which remained secret until the very end. The most striking aspect of the event was the logo, or rather the two logos, in the brazen fusion of which – almost an artistic fake – the large part of the collaboration was based. The logo was also the main and most explicit vehicle through which the synergy between Gucci and Balenciaga, both from the Kering Group, was explicited a few months ago. To celebrate the brand’s 100th anniversary in an unusual way, Alessandro Michele "hacked" the aesthetics of Demna Gvasalia. “A game born almost as a joke,” say the two designers. A series of outfits and accessories mix Balenciaga silhouettes with classic Gucci fabrics: Alessandro Michele’s 70s retro vibe on one side and Demna’s 90s techno grunge on the other. The most eye-catching pieces of the “contamination” were the Jackie 1961 handbag decorated with the diagonal Balenciaga print, and the maxi City in fabric with the GG monogram and the Triple S with the iconic Flora print.
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FASHION
Collabs
Fendi by Versace
Gucci + Balenciaga
L’influenza di Demna si è estesa anche agli accessori e stivali presenti in molti dei look. Il parallelismo dell’operazione concepita da Gucci e Balenciaga con "Fendace" è d’obbligo, anche se a differenziare l’esperimento Fendi/Versace, c’è la distribuzione retail negli store di entrambe le griffe e il fatto che appartengano a Gruppi diversi (e competitor), rispettivamente al francese Lvmh e allo statunitense Capri Holdings. Ma in un mondo del lusso impegnato in un'affannosa ripresa post-Covid e nel continuo inseguire nuovi compratori, specie appartenenti all'ambita Gen Z, Maria Grazia Chiuri di Dior è una voce fuori dal coro. La designer ha recentemente stroncato le collaborazioni tra griffe, dicendosi assolutamente contraria alle collaborazioni e addirittura all’uso di celebrities in passerella. Nonostante le passate collaborazione con Nike per sneaker firmate Dior, Chiuri disapprova le recenti iniziative come quelle di Gucci/Balenciaga e Fendi/Versace. "Non appartengo a quella generazione di designer, sono molto all’antica. Ho un modo diverso di lavorare – ha dichiarato alla stampa la Chiuri - Credo che le collaborazioni appartengano a una generazione più giovane di designer, che ha un approccio alla moda dal mio punto di vista un po’ da dj, nel senso che si campiona e si mischia. Noi da Dior invece proviamo a comporre con il sogno di fare la nostra musica". Una presa di posizione nettissima suona come un rimprovero a quei colleghi che, invece, sulle collab puntano moltissimo. In ogni caso, il fenomeno non accenna a fermarsi e sembra l'inizio di una dinamica forte che fa pensare sia a un prossimo prolificare di mega-collaborazioni tra i colossi dell’industria moda, quanto a un ritorno alla grande della logomania. Oggi il mondo è sempre più veloce e connesso, quindi la moda e le tendenze non possono essere da meno. La parola "collaborazione" si fa concettualmente sinonimo di "ibridazione". Negli esempi citati, unire le forze significa stimolare la creatività e ridefinire radicalmente il concetto di branding, ma anche creare con più facilità hype mediatico e allargare il target di consumatori. Ma funzionerà davvero questa moda elevata all’ennesima potenza?
Gucci + Balenciaga
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Fendi by Versace
Versace by Fendi
Demna’s influence also extended to the accessories and boots featured in many of the looks. The parallelism of the operation conceived by Gucci and Balenciaga with "Fendace" is obligatory, even if what differentiates the Fendi/Versace experiment is the retail distribution in the stores of both brands and the fact that they belong to different Groups (and competitors), respectively the French LVMH and the American Capri Holdings.But in a world of luxury engaged in a frantic post-COVID recovery and in the continual pursuit of new buyers, especially those belonging to the coveted Gen Z, Maria Grazia Chiuri of Dior is a discordant voice. The designer recently panned collaborations between brands and even the use of celebrities on the catwalk. Despite past collaborations with Nike on Dior trainers, Chiuri disapproves of recent initiatives such as those of Gucci/Balenciaga and Fendi/Versace. “I don’t belong to that generation of designers, I’m very old-fashioned. I have a different way of working,” Chiuri told the press. “I believe that collaborations belong to a younger generation of designers, who have a slightly DJ approach to fashion than mine, in the sense that they sample and mix. At Dior, on the other hand, we try to compose with the dream of making our own music.” This clear-cut stance sounds like a rebuke to those colleagues who, on the other hand, place great emphasis on collabs. In any case, the phenomenon shows no signs of stopping and seems to be the beginning of a strong dynamic that suggests both a forthcoming proliferation of mega-collaborations among the giants of the fashion industry and a strong return to logomania. Today’s world is increasingly fast-paced and connected, so fashion and trends have to keep up. The word "collaboration" becomes conceptually synonymous with "hybridation.” In the examples cited, joining forces means stimulating creativity and radically redefining the concept of branding, but also creating media hype more easily and expanding the target audience. But will this kind of fashion raised to the nth degree really work?
Versace by Fendi
Versace by Fendi
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MARKET
Made in Marche on Amazon
REGIONE MARCHE E AMAZON ALLEATE PER SUPPORTARE LE PMI MARCHE REGION AND AMAZON ALLIED TO SUPPORT SMES
Scopo dell’intesa fra l’istituzione regionale e il colosso dell’e-commerce è aiutare le imprese a esportare, digitalizzarsi e promuovere la qualità del Made in Italy in Italia e all’estero. Amazon ha inaugurato nella sua vetrina Made in Italy, una nuova sezione dedicata alle eccellenze tradizionali locali con già più di 100 piccole e medie imprese marchigiane presenti. E insieme a Regione Marche vuole sostenere le piccole e medie imprese, con attività di promozione e formazione digitale dedicate. L’accordo prevede di sostenere la digitalizzazione e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del territorio, la promozione dei prodotti Made in Italy, inclusi quelli marchigiani, attraverso la vetrina Amazon Made in Italy e l’organizzazione di attività formative dedicate alle piccole e medie imprese. A partire da oggi, le tipicità marchigiane sono inoltre disponibili in una sezione regionale dedicata nella vetrina Amazon Made in Italy. Una selezione di oltre 6000 prodotti, che spazia dalle specialità enogastronomiche come vini locali DOP, DOC e DOCG, al rinomato salame Ciauscolo I.G.P., alle eccellenze del distretto calzaturiero locale, conosciute in tutto il mondo, fino a prodotti artigianali o di design
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The purpose of the agreement between the regional institution and the e-commerce giant is to help companies export, digitise and promote the quality of Made in Italy in Italy and abroad. Amazon has inaugurated a new section dedicated to traditional local excellences in its Made in Italy showcase, consisting of already more than 100 small and medium-sized enterprises from the Marche region. And together with the Marche Region it wants to support small and medium-sized enterprises, with dedicated digital promotion and training activities. The agreement envisages to support the digitisation and internationalisation of small and medium-sized enterprises in the area, the promotion of Made in Italy products, including those from the Marche region, through the Amazon Made in Italy showcase and the organisation of training activities dedicated to small and medium-sized enterprises.
Bianca Maria Martinelli (Amazon) e Mirco Carloni (Regione Marche)
realizzati a mano, ora disponibili su Amazon.it, Amazon. de, Amazon.fr, Amazon.es, Amazon.co.uk, Amazon.com, Amazon.co.jp e Amazon.ae. Sono circa 100 le piccole e medie imprese marchigiane che fanno già parte della vetrina e che raggiungono così clienti in Italia e all’estero. Amazon ha lanciato questa nuova sezione regionale anche grazie al contributo che deriva dal più ampio “Accordo di Collaborazione” con l’Agenzia ICE, per sostenere le piccole e medie imprese italiane aiutandole a digitalizzarsi e a vendere i prodotti locali sia in Italia che all'estero. Stando ai dati, il 96,3% delle imprese marchigiane dispone di una connessione a banda larga fissa o mobile, rispetto a una media nazionale del 94,5%, al 95,6% del Nord Ovest, al 97,3% del Nord Est e al 90,4% del Centro Italia, mentre il 67,7% delle imprese delle Marche possiede un sito web home page o pagina internet rispetto a una media nazionale del 72,1%, al 78,4% del Nord Ovest, all’80,4% del Nord Est e al 66,9% del Centro Italia. "Oltre 500 piccole e medie imprese marchigiane vendono già i propri prodotti su Amazon.it, e nel 2020 hanno realizzato vendite all’estero per oltre € 20 milioni – dichiara Ilaria Zanelotti, Director Seller Service Amazon Italia – Questo accordo rappresenta un ulteriore passo nel nostro percorso di supporto all’imprenditoria italiana”. Una opportunità che senza dubbio può dare una mano alla ripresa del settore calzaturiero e pellettiero italiano che nella sua tradizione e caratterizzazione locale trova un punto di forza di notevole prestigio.
Starting from today, the typical products of the Marche region are also available in a dedicated regional section in the Amazon Made in Italy showcase. A selection of over 6000 products, ranging from food and wine specialties such as local DOP, DOC and DOCG wines, to the renowned Ciauscolo IGP salami, to the excellences of the local footwear district, known all over the world, to artisanal or handmade design products, now available on Amazon. it, Amazon.de, Amazon.fr, Amazon.es, Amazon.co.uk. Amazon.com. Amazon.co.jp and Amazon.ae. There are about 100 small and medium-sized enterprises from the Marche region that are already part of the showcase reaching customers in Italy and abroad. Amazon has launched this new regional section also thanks to the contribution of the broader “Collaboration Agreement” with ICE Agenzia to support Italian small and medium-sized enterprises by helping them to digitise and sell local products both in Italy and abroad. According to the data, 96.3% of companies in the Marche region have a fixed or mobile broadband connection, compared to a national average of 94.5%, 95.6% in the North West, 97.3% in the North East and 90.4% of Central Italy, while 67.7% of companies in the Marche have a website, home page or internet page compared to a national average of 72.1%, 78.4% in the North West, 80.4% in the North East and 66.9% in Central Italy. “Over 500 small and medium-sized enterprises from the Marche region already sell their products on Amazon.it, and in 2020 they achieved sales abroad of over €20 million - declares Ilaria Zanelotti, Director Seller Service Amazon Italy - This agreement represents another step forward on the path to support Italian entrepreneurship”. An opportunity that can undoubtedly lend a hand to the recovery of the Italian footwear and leather goods sector whose tradition and local characterisation are highly appealing.
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MARKET
Crowdfunding
DROPOUT, IL TEMPIO DELLE SNEAKER SCEGLIE IL CROWDFUNDING DROPOUT, THE TEMPLE OF SNEAKERS CHOOSES CROWDFUNDING
Andrea Canziani e Kola Tytler
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L'iconico store milanese adotta la forma di finanziamento dal basso per migliorare il suo strumento di analisi di mercato HypeAnalizer, il riposizionamento nel Qudrilatero della moda e il lancio di temporary stores: un esempio virtuoso per i retailer della calzatura
The iconic Milan-based store adopts a strategy of crowdfunding to improve its market analysis tool, HypeAnalyzer, while repositioning itself in the Fashion district, and launching temporary stores: a virtuous example for footwear retailers
La moda sta scoprendo le potenzialità del crowdfunding (da crowd, folla, e funding, finanziamento), il processo collettivo di persone che decidono di sostenere aziende, iniziative e progetti speciali. Il secondo semestre 2021 ha visto ricorrere a questo tipo di investimento diversi nomi della moda abbigliamento accessori e retail. E proprio dal mondo del retail della calzatura abbiamo voluto illustrare il percorso esemplare di dropout, l'iconico store milanese delle sneaker in limited edition parlando con i co-fondatori Kola Tytler e Stefano Zeppieri.
Fashion is discovering the potential of crowdfunding, the collective effort of a group of individuals to fund companies, initiatives, and special projects. The second half of 2021 has seen several names in fashion, apparel, accessories, and retail turn to this kind of financing. It is precisely from the world of footwear retail that we wanted to present the exemplary pathway undertaken by Dropout, the iconic Milan-based store of limited-edition sneakers, and speak with co-founders Kola Tytler and Stefano Zeppieri about it.
Come nasce Dropout e come si svolge la sua attività? Kola: dropout è un business di rivendita di scarpe da ginnastica ed abbigliamento streetwear in edizione limitata. Presso il negozio, in centro a Milano, e su dropoutmilano.com (entrambi lanciati nella seconda metá del 2018) sono in vendita scarpe uscite negli ultimi anni ed andate esaurite presso i retailer tradizionali in tempi record. Lo store funge un po' come "tempio" delle sneakers per curiosi e fanatici del mondo sneakers, avendo in mostra vari pezzi rari, come l’unica Jordan 1 con simbolo Nike al contrario, valutata 125mila euro e delle Nike MAG, come viste in “Ritorno al Futuro”. Strettamente legato a Dropout è HypeAnalyzer, euno strumento di analisi tecnica del mercato secondario delle sneakers ideato da me e Stefano tra il 2016 ed il 2017. Su sito web ed app iOS HypeAnalyzer traccia e confronta migliaia di sneakers giornalmente, al fine di individuare quelle con maggior potenziale di rivendita futura, trattando le sneakers come veri e propri asset non convenzionali. HypeAnalyzer è utilizzato all’interno di dropout per svariate operazioni: dal determinarsi dei prezzi di vendita (ed acquisto), ai margini delle contovendita, al visual merchandising in negozio, fino agli sconti ed agli eventi. L'assetto aziendale si compone di 4 figure con esperienze e formazioni completamente opposte: io, laureato in medicina e chirurgia e già cofondatore di YEEZY Mafia, blog che tratta le sneakers di Kanye West; Andrea Canziani, appassionato di sneakers a 360 gradi, radicato nella scena streetwear italiana, precedentemente organizzatore di Sneakerness Italia (piú importante evento streetwear nazionale); Federico Pasquetti, precedentemente store manager di flagship
What are the origins of Dropout and how does it do business? Kola: Dropout is a retail business specialised in the resale of limited-edition sneakers and streetwear apparel. At our store, in the centre of Milan, and on dropoutmilano.com (both launched during the second half of 2018), we sell shoes released in recent years that sold out through traditional retailers in record time. The store acts a little like a “temple” of sneakers for novices and fanatics coming from the world of sneakers, since we have a number of rare pieces on display, including the only existing pair of Jordan 1 sneakers with the Nike symbol facing backwards, estimated at 125 thousand euros, and Nike MAG, as seen in “Back to the Future”. Closely connected to Dropout is HypeAnalyzer, a sneaker resell market analysis tool conceived by Stefano and myself between 2016 and 2017. Our website and iOS app HypeAnalyzer trace and compare thousands of sneakers every day, with the aim of identifying those with greater potential for future resale, transforming sneakers into bona fide unconventional assets. HypeAnalyzer is used by dropout for various operations: from determining the sales (and purchasing) price, to the margins of consignment, to visual merchandising in the store, to discounts and events. The company is made up by 4 partners with completely different experiences and backgrounds: there’s me, with a degree in medicine and surgery, and I’m also the co-founder of YEEZY Mafia, the blog that provides updates and news on the sneakers of Kanye West; Andrea Canziani, a 360 degree sneaker lover that is an integral part of the Italian streetwear scene, who previously organised Sneakerness Italia (the most important national streetwear event); Federico
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MARKET
Crowdfunding
Pasquetti, previously the store manager of the Adidas Originals flagship store and co-founder of Icon Club (agency for sports talents); and Stefano Zeppieri, with a degree in Information Technology, and previous co-founder of Outpump (the first blog of streetwear for monthly traffic in Italy). For what reason did you choose to finance yourselves through a campaign of crowdfunding and not through other channels? Kola: For us, the choice of equity crowdfunding was relatively easy to make: Andrea, Federico, Stefano, and I met one another thanks to the online community of streetwear and sneaker enthusiasts, and this was an excellent way for allowing users in the same circles we frequent become part of a reality we are building. Additionally, with a community as vast as ours, a successful equity crowdfunding campaign represents in and of itself a strong stance and allows for our visibility to be improved in an extremely efficient way. Every new partner is certainly a new brand ambassador of dropout!
Adidas Originals e co-fondatore di Icon Club (agenzia di talenti sportivi); Stefano Zeppieri, laureato in Informatica, precedentemente co-fondatore di Outpump (primo blog di streetwear per traffico mensile in Italia). Per quale motivo avete scelto di finanziarvi attraverso una campagna di crowdfunding e non attraverso altri canali? Kola: La scelta dell'equity crowdfunding per noi è stata relativamente semplice: io, Andrea, Federico e Stefano effettivamente ci siamo conosciuti grazie alle community online appassionati di streetwear e sneakers e questo era un ottimo modo per permettere ad utenti degli stessi circoli che frequentiamo di entrare a far parte della realtà che stiamo costruendo. Inoltre, in presenza di un pubblico vasto come il nostro, una campagna di equity crowdfunding di successo rappresenta di per sè una forte presa di posizione e consente di aumentare in maniera molto efficiente la propria visibilità. Ogni nuovo socio è certamente un nuovo brand ambassador di dropout! Era la prima volta che ricorrevate a questo tipo di finanziamento? Kola: Si, infatti non avevamo ricorso ad alcun tipo di finanziamento prima di questo.
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Is it the first time you decided to use this kind of financing? Kola: Yes, in fact, we had not previously tried to access any other kind of financing before this. To which project/initiative is it dedicated? Stefano: Through the equity crowdfunding campaign, we raised a capital that will allow us to further develop various aspects of our business. We will improve HypeAnalyzer, the system at the heart of dropout. Through HypeAnalyzer, we will allow customers to buy and sell products at their real market price, while maintaining the excellent standards that characterise us. Our intention is to move the Milan store to an area that is closer to the “fashion district”, so we can attract more clientele and undertake various marketing operations that will allow anyone to find and purchase from dropout (and on dropoutmilano.com), easily and in complete safety, the product in which they are interested. We also are focused on launching several temporary stores over the course of the year in key Italian districts, which will allow us to bring the product closer to the occasional customer. What platform did you choose and why did you choose it? Kola: We chose Mamacrowd, since it is the first platform in Italy for the number of campaigns financed and capital raised in equity crowdfunding. The cooperation with Mamacrowd has also allowed us to include ALIcrowd (ELTIF di Azimut SPA) among our investors. What was your target and how did financers react? What kind of financers backed you? Kola: We reached the minimum target (€300k) in just under 10 hours from the opening of the round, while the maximum target of €500k was achieved after only 4 days. We approved the extension of the maximum target up to €750K, arriving at this figure on the 6th day. In what is an “anomaly” as far as investments in the mid-term are concerned, our campaign saw the participation of a high number of youths: over a third of the retail investors were between 18-24 years old and over two-thirds were under 35.
A quale progetto/iniziativa è dedicato? Stefano: Tramite la campagna di equity crowdfunding abbiamo raccolto un capitale che ci consentirà di sviluppare ulteriormente vari aspetti del nostro business. Miglioreremo HypeAnalyzer, il sistema al cuore di dropout. Tramite HypeAnalyzer permettiamo ai clienti di acquistare e vendere prodotti al loro reale prezzo di mercato, mantenendo gli eccellenti standard che ci caratterizzano. Abbiamo intenzione di trasferire il negozio di Milano in una zona più vicina al "quadrilatero" così da attirare maggiore clientela e di effettuare varie operazioni di marketing che permettano a chiunque di conoscere e acquistare in dropout (e su dropoutmilano.com) il prodotto che desidera in totale sicurezza e tranquillità. Puntiamo inoltre al lancio di vari negozi temporanei nel corso dell'anno in località chiave italiane, andando a portare il prodotto vicino al cliente più occasionale. Quale piattaforma avete scelto e perché l'avete selezionata? Kola: La scelta è ricaduta su Mamacrowd, in quanto prima piattaforma in Italia per numero di campagne finanziate e capitale raccolto in equity crowdfunding. La cooperazione con Mamacrowd ci ha inoltre permesso di accogliere ALIcrowd (ELTIF di Azimut SPA) tra i nostri investitori. Qual era il vostro obiettivo e quale invece la risposta da parte dei finanziatori? Qual è la loro tipologia? Kola: Abbiamo registrato il raggiungimento dell'obiettivo minimo (€300k) in sole 10 ore dall'apertura del round, mentre l'obiettivo massimo di €500k é stato toccato dopo 4 giorni. Abbiamo dunque deliberato l'estensione dell'obiettivo massimo fino ad un tetto di €750k, raggiungendo tale cifra il giorno 6. In un caso "anomalo" per quanto riguarda gli investimenti a medio termine, la nostra campagna ha visto la partecipazione di un elevato numero di giovani: oltre il un terzo degli investitori ha tra i 18 ed i 24 anni ed oltre 2 terzi sono under 35. Quale consiglio volete dare a chi del mondo del retail moda si volesse affacciare a questo tipo di finanziamento dal basso? Kola: Sicuramente consiglio di non prenderla alla leggera: la preparazione di una campagna di equity crowdfunding è un processo lungo (6-8 mesi ci sono voluti per noi), costoso ed impegnativo da un punto di vista mentale, caratteriale ed organizzativo. Ciò che è stato fondamentale per noi è stato l'avere un modello di business già provato, con delle metriche oggettive e dimostrabili, ed un pubblico che, per molti versi, può rispecchiarsi nei volti e nelle storie di coloro dietro il brand dropout.
What advice would you like to give to those in the world of fashion retail who would like to attempt financing through crowdfunding? Kola: My advice would be to not make lightly of it: the preparation of an equity crowdfunding campaign is a lengthy process (it took us 6-8 months), costly, and demanding from a mental, psychological, and organisational standpoint. That which was fundamental for us was having an already proven business model, with objective and demonstrable parameters, and a public which, in many ways, is reflected in the faces and stories of those who are behind the dropout brand.
Fessura: il crowdfunding per sviluppare le tecnologie brevettate Sul versante della produzione, il brand di sneaker Fessura ha avviato con successo una campagna di finanziamento sulla piattaforma di Mamacrowd che è andato in overfunding, passando dall’obiettivo di 500mila euro a quota 1,7 milioni grazie all’intervento di Alicrowd (venture capital lanciato da Azimut) come finanziatore. La campagna mira a supportare le strategie di crescita del brand fondate su tecnologie brevettate e applicate alle scarpe, tra le quali la linea Reflex che, come si legge nella nota dell’azienda, “sfrutta il sistema riflessologico per massaggiare il piede durante la camminata e migliorare il benessere psico-fisico della persona”.
Fessura: crowdfunding for developing patented technologies In terms of production, Fessura has successfully kicked off an equity crowdfunding campaign on the Mamacrowd platform, which went in overfunding, passing from the goal of 500 thousand euros to 1.7 million euros, thanks to the co-investment of Alicrowd (a venture capital launched by Azimut) as one of the financers. The campaign aims to support the brand’s strategies for growth based on patented technologies for shoes, including the Reflex line, which as can be read in the company’s press release, “makes use of the reflexology system to massage the feet while walking and improve the psycho-physical well-being of the person”.
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FASHION
New brand
ASIANA: L’ANIMA ORIENTALE SI UNISCE AL SAPER FARE MADE IN ITALY
ASIANA: THE ORIENTAL SOUL MERGES WITH MADE IN ITALY KNOW-HOW
Un marchio nuovo, che si è presentato per la prima volta a Micam lo scorso settembre, e che va alla conquista del mercato internazionale coniugando stile e filosofia orientali, con l’eccellenza tecnica e qualitativa di una produzione ‘Made in Marche’.
Asiana nasce nel 2019 a Bologna, dall’idea di una giovane coppia - lui italiano, lei vietnamita - con l’intento di rappresentare e fondere le proprie origini e dare vita a un brand di calzature originale e unico, esaltazione dell’eccellenza del made in Italy unita a uno stile e ad una filosofia orientale. Siamo andati con Giovanni Guerzoni, Amministratore Asiana S.r.l., alla scoperta di questo nuovo protagonista del fashion, per la prima volta a Micam lo scorso settembre. Come si fondono l’anima orientale e quella italiana? Le nostre creazioni esprimono l’anima asiatica con uno stile e una filosofia di ispirazione
Asiana’s founders
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orientale e l’utilizzo di materiali pregiati quali broccati, sete e cashmere. Abbiamo anche sviluppato un'esclusiva linea di modelli arricchiti da una preziosa fodera interna in pregiato cashmere. L’anima italiana è invece rappresentata dall’eccellenza tecnica e qualitativa di una produzione ‘Made in Marche’. I valori-guida di Asiana sono il legame con il territorio, tecnica artigiana e innovazione. Che cosa significano in concreto? Significa che riteniamo imprescindibile produrre 100% in Italia, per poter offrire un prodotto di alta qualità realizzato artigianalmente con grande sapienza, adoperando le migliori materie prime reperite da fornitori locali. Asiana vuole, infatti, essere il risultato di cultura, storia e tradizione del Made in Italy, combinati a creatività e originalità stilistica. Asiana nasce nel 2019: dopo solo un anno è scoppiata la pandemia con tutto quanto ne è conseguito. Che cosa ha comportato per voi? Un fattore chiave è stato sicura-
A new brand, which presented itself for the first time at Micam this past September, and which aims to conquer the international market by blending Oriental philosophy and style with the technical and qualitative excellence of a ‘Made in Marche’ production.
Asiana was founded in 2019 in Bologna, from the idea of a young couple – him Italian, her Vietnamese – intent on representing and blending their origins together, in order to give life to an original and unique footwear brand that exalts the excellence of a Made in Italy united with an Oriental philosophy and style. We went with Giovanni Guerzoni, CEO of Asiana S.r.l., to discover more about this new protagonist in fashion, which was presented for the first time at Micam this past September. How do the Oriental and Italian souls of the brand come together? Our creations express an Asian soul with a style and philosophy of Oriental inspiration and a use of premium materials like brocade, silk, and cashmere. We have also developed an exclusive line of models enriched by an exquisite lining in premium cashmere. The Italian soul is instead represented by the technical and qualitative excellence of a ‘Made in Marche’ production. The guiding values of Asiana are its ties with the territory, artisanal ability, and innovation. What does this mean in practical terms? It means we believe that 100% production in Italy is instrumental, so as to offer a high-quality product artisanally crafted with great skill, while using the very best raw materials that can be found through local suppliers. In fact, Asiana would like to be the result of Made in Italy culture, history, and tradition, combined with stylistic creativity and originality. Asiana was founded in 2019, just a year after the outbreak of the pandemic with all its consequences. What did this entail for you? A key factor was undoubtedly our ability to guarantee rapid and flexible production times to our customers, which allowed us to receive orders even right before the requested delivery date, while facing a context that was quickly changing. Essential was also our e-commerce channel, which allowed us to increase our revenue with direct business-to-consumer sales, receiving and delivering orders to various countries, both European and non-EU. What kind of customer is your proposal aimed at and what are your markets of reference? Thanks to our two lines, we have managed to have an extremely vast
mente l’aver garantito ai nostri clienti tempistiche di produzione rapide e flessibili, che hanno permesso di ricevere gli ordini anche a ridosso della data di consegna richiesta, venendo così incontro a un contesto che variava molto rapidamente. Essenziale è stato anche il nostro e-commerce, che ci ha permesso di aumentare il nostro fatturato con le vendite dirette business to consumer, ricevendo e consegnando ordini da molteplici Paesi Europei e non. A quale tipo di cliente vi rivolgete e quali sono i vostri mercati di riferimento? Grazie alle nostre due linee riusciamo ad avere un target di clientela molto vasto, si in termini di età sia di stile. Proponiamo infatti una linea incentrata sul ginnico estremamente estrosa e ricercata, in cui lo stile più iconico di Asiana si manifesta maggiormente. Abbiamo poi una linea più minimal, con uno stile più sobrio anche se comunque in linea con la filosofia Asiana. I nostri mercati di riferimento per il segmento business to business (retailer) sono principal-
mente Italia, Spagna e Australia, mentre con l’e-commerce riceviamo ordini da qualsiasi parte del mondo, in particolare da Europa Occidentale, USA e Giappone. Si parla sempre più di sostenibilità e personalizzazione: avete fatto vostri questi mood e se sì in che modo? Riteniamo la sostenibilità ambientale oramai un dovere implicito sia nei confronti dei nostri consumatori sia per rispetto dell’ambiente in cui viviamo. Cerchiamo quindi di ridurre al minimo l’impatto ambientale delle nostre produzioni, prediligendo fornitori locali e materiali ecosostenibili quali pellami a concia vegetale, 100% metal free. Purtroppo, in un mercato in cui il prezzo e le abitudini fast fashion la fanno da padrona, si rischia di non essere competitivi offrendo prodotti duraturi e sostenibili. Ma fortunatamente la clientela sta acquisendo sempre più consapevolezza delle proprie scelte, prediligendo prodotti sostenibili per l’ambiente, salubri per chi li indossa e duraturi nel tempo.
target of clientele, both in terms of age and style. We in fact propose a line based on a sports style that is extremely outgoing and sophisticated, where the iconic style of Asiana is more visible. We then have a minimal line, with a more conservative style, even if it is still in line with the Asiana philosophy. Our markets of reference from the business-to-business segment (retailers) are mainly Italy, Spain, and Australia, while with e-commerce we receive orders from all parts of the world, and especially from Western Europe, the USA, and Japan. There is increasing talk about sustainability and personalisation: have you made these moods your own, and if so, in what way? We believe that environmental sustainability is by now an implicit obligation both in the approach to consumers and the surrounding environment in which we live. We accordingly try to keep the environmental impact of our productions to a minimum, favouring local suppliers and eco-sustainable materials like vegetable-tanned leathers, with a 100% metal-free production. Unfortunately, in a market where price and fast fashion habits rule the day, there is the risk of not being competitive when offering long-lasting and sustainable products. However, fortunately, customers are becoming increasingly aware of their choices, favouring products that are sustainable for the environment, safe for the user, and durable over time.
Blue Hanami
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FASHION
Bags Trends SS22
Le collezioni proposte alle recenti Fashion Week internazionali anticipano le tendenze per la prossima Estate 2022 giocando su dettagli, colori e modellerie e presentando una ricca panoramica di borse adatte a qualsiasi occasione.
Acne Studios
The collections proposed at the recent international Fashion Weeks look forward the trends for next Summer 2022 by playing on details, colours and patterns and presenting a rich overview of bags suitable for any occasion.
Ester Manas
CATWALK ANALYSIS Chloé
DONNA Sicuramente è il modello shopper il must-have della prossima stagione calda: in pelle, corda o rafia, a rete, a sacca, a bandoliera o dai dettagli intrecciati. Ritorna la frangia: il mood folk-rock è prepotemente di moda influenzando con una sfumatura bohemienne l’accessorio più desiderato dalle donne. Le collezioni di accessori femminili puntano su tagli classici, silhouette femminilmente accattivanti e materiali scelti con cura, creando ibridi interessanti: si va dalle borse minimaliste in nappa morbidissima alle tote squadrate a cartella fino ai nuovi secchielli e alle giocose mini bag a forma di cuore. WOMAN Surely the shopper model is the must-have of the next hot season: in leather, rope or raffia, with mesh details, duffle bag, crossbody or with woven details. The fringe is back: the folk-rock mood is in, influencing the most desired accessory by women with a bohemian nuance. The collections of women’s accessories focus on classic shapes, feminine captivating silhouettes and carefully chosen materials, creating interesting hybrids: ranging from minimalist bags in very soft nappa to square totes to new buckets and playful heart-shaped mini bags.
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Etro
Etro
Fendi
Altuzarra
Hermès
Jil Sander Givenchy
Salvatore Ferragamo
Alberta Ferretti
Moschino
Bottega Veneta
Lanvin
Isabel Marant
Chloé
Jonathan Simkhai
BAGS TRENDS SS22
Valentino
Alberta Ferretti
Hermès
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FASHION
Bags Trends SS22
Woman Colour Palette
COLORI Per quanto riguarda la tavolozza cromatica, la predilezione va ai colori energetici: arancio, giallo acido e verde acqua sono i grandi protagonisti delle nuove collezioni accessori, insieme a evergreen intramontabili come nero, taupe e cuoio. Non mancano rassicuranti sfumature neutre o pastello come burro, salvia, rosa e lilla, ideali per le bag d’ispirazione più classica.
Man Colour Palette
COLOURS As for the colour palette, the preference goes to energetic hues: orange, acid yellow and aqua green are the great protagonists of the new accessory collections, together with timeless classics such as black, taupe and tan. There is no shortage of reassuring neutral or pastel shades such as butter, sage, pink and lilac, ideal for more classic-inspired bags.
CATWALK ANALYSIS BAGS TRENDS SS22 UOMO Anche i modelli uomo per la stagione estiva lasciano spazio a materiali versatili e dettagli di carattere che permettono di esprimere una personalità forte e gusti ben definiti. Il trend in ascesa risulta un mix insolito di pelle e tessuti tecnici accompagnato da nuove soluzioni interessanti e performanti, inspirate al mondo outdoor. Funzionalità prima di tutto anche per i borselli da collo per chiavi e carte di credito e i nuovi porta borracce. Per le occasioni d’uso quotidiane, resta sempre preponderante la proposta di borsoni (utili anche per il weekend) e borse da lavoro dalle linee sempre più rifinite e sofisticate. Il trend “modular design” si intensifica con interessanti zaini trasformabili in borsa e viceversa. Su tutto aleggia sottile un’atmosfera genderless, con la presenza di modelli crossbody e secchielli raffinati e decorati. MAN Also the men’s models for the summer season allow space for versatile materials and details of character that allows to express a strong personality and well-defined tastes. The rising trend is an unusual mix of leather and technical fabrics accompanied by new interesting and performing solutions, inspired by the outdoor segment. Functionality first of all also for satchels for keys and credit cards and the new bottle holders. For everyday occasions, the proposal of large bags (also useful for the weekend) and work bags with increasingly refined and sophisticated lines remains predominant. The “modular design” trend intensifies with interesting backpacks that can be transformed into a bag and vice versa. A genderless atmosphere subtly hovers over everything, with the presence of crossbody models and refined decorated buckets.
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Balenciaga
Balmain
Brioni
Dior
Emporio Armani
Versace
Emporio Armani
Zegna
Tokyo James
A-Cold-Wall*
Givenchy
Tods
Fendi
Hermès
Dior
Max Mara
Prada
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FASHION
Bag Collections S/S 2022
DAILY CHIC In primo piano, un bella selezione di borse per la prossima stagione e per tutti i gusti, accomunate da versatilità, eleganza, materiali eccelsi e, perchè no, un pizzico di grinta per accompagnarci piacevolmente nel futuro. In the foreground, a nice selection of bags for next season and for all tastes, united by versatility, elegance, excellent materials and, why not, a bold attitude to pleasantly accompany us into the future.
Ai generated poems installation - Expo 2020, UK Pavilion, Dubai, EAU. Designer Es Devlin.
MIU MIU
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VALENTINO ORLANDI
ANNA VIRGILI
BOLDRINI KEDDO LONDON
FONTANELLI BY RECO’S
BRUNO ROSSI BAGS
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FASHION
Bag Collections S/S 2022
GREEN GENERATION Spostati Millennial Pink! Il nuovo colore hot - e prediletto dalla Gen Z - è il verde in tutte le sue clorofilliane sfumature. Un bel richiamo all’amore per la natura e all’attualissima tematica della lotta contro il climate change.
Playpark installation, Stockholm, Sweden Designed by studio Andrén Fogelström.
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RAISAVANESSA
Move over Millennial Pink! The new hot hue - and a favorite of Gen Z - is green in all its chorophyll shades. A nice reminder of the love for nature and the very topical issue of the fight against climate change.
BRACCIALINI
LA MARTINA
AVORIO
CLAUDIA FIRENZE
RIPANI
AMATO DANIELE
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FASHION
Bag Collections S/S 2022
SOLAR POWER
A nice touch of colour can lift even the most sober outfit. The bag brands are well aware of this, and for the next hot season they focus on energizing, lively, bright nuances for simple, linear, versatile models.
Optical installation lenscape, Fjallsárlón, Iceland. Artist Vincent Leroy.
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ULLA JOHNSON
Un bel tocco di colore può risollevare anche l’outfit più sobrio. Lo sanno bene i brand di borse che per la prossima stagione calda puntano su nuance energizzanti, vivaci, luminose per modellerie semplici, lineari, versatili.
NANNINI MARINO ORLANDI
ARCADIA
SAPAF ATELIER 1954
ANNA VIRGILI
ANNA VIRGILI
AVORIO
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FASHION
Bag Collections S/S 2022
STATEMENT CHAINS Un interessante trend, notato sia negli accessori più comodi per il giorno che in quelli più eleganti e raffinati per la sera è la presenza della catena, che, non solo raffinata tracolla, si fa notare in versione decorativa. Un dettaglio retrò diventa così contemporaneo e accattivante. An interesting trend, noticed both in the easier accessories for the day and in the more elegant and refined ones for the evening, is the presence of the chain, not only a refined shoulder strap but also standing out in a decorative version. A retro detail thus becomes contemporary and captivating.
Minhang Riverfront Regeneration, China Spark Architects.
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PORTS 1961
LANZETTI
CALEIDOS
CATERINA BERTINI
AGATA
PLINIO VISONA’
CHARLOTTE ERMANNO SCERVINO
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FASHION
Bag Collections S/S 2022
NOT SO FOLK Un medley perfetto di sapore provenzale e stile vacanziero, la bag di paglia, corda o di rafia si fa sempre più cittadina, puntando su comodi modelli a secchiello o a mano, arricchita anche da dettagli in pelle. A perfect medley with a Provencal flavour and holiday style, the straw, rope or raffia bag is becoming more and more urban, focusing on comfortable buckets or hand-held models, also enriched with leather details.
Potemkin Theatre, London, UK. Maich Swift Architects.
GIAMBATTISTA VALLI
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BRUNO ROSSI BAGS
LANZETTI
CATERINA BERTINI CALEIDOS
FONTANELLI BY RECO’S
CAPAF PELLETTERIE
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FASHION
Bag Collections S/S 2022
ON THE GO Unisex, multitasche, capienti e dall’animo scanzonato: zaini e borsoni espandono sempre di più la gamma, soffermandosi su dettagli di design uniti a materiali naturali come pelle e canvas. L’indispensabile per viaggiare, anche in città. Unisex, multi-pocket, roomy and with a light-hearted soul: backpacks and big bags expand their range more and more, focusing on design details combined with natural materials such as leather and canvas. The essential for traveling, even if you stay in the city.
New Munch Museum, Oslo, Norway. Estudio Herreros
ARMANI EXCHANGE
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SAPAF ATELIER 1954
TERRIDA AGATA
BRIC’S
CHIARUGI
VIVE LA DIFFERENCE MARCHETTI
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Italian Artisan
IL FOCUS SUGLI ARTIGIANI ITALIANI FOCUSING ON ITALIAN ARTISANS
David Clementoni e Olga Iarussi
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Nella nostra intervista a David Clementoni, fondatore e presidente di Italian Artisan, scopriamo come opera e quali sono gli obiettivi della piattaforma B2B che mette in dialogo i brand con le realtà produttrici artigianali del settore moda made in Italy. Piattaforma B2B che mette in contatto i brand con le piccole botteghe artigiane italiane della calzatura, pelletteria e abbigliamento, Italian Artisan inverte il paradigma alla base del sistema moda, spostando il focus sulla produzione. Start up fondata nel 2015, oggi, grazie ad una crescita costante, è una realtà sempre più strutturata che aspira a diventare leader del mercato. Ne parliamo con David Clementoni, fondatore di Italian Artisan e oggi presidente della piattaforma. Dal mondo del giocattolo della sua famiglia a quello della moda: come è nata questa passione? “Fino da giovanissimo sono stato un appassionato del mondo della moda e soprattutto della scarpa: un po' perché sono marchigiano e nel nostro territorio si respira questa atmosfera, un po' perché adoravo collezionare sneakers. Ho sempre avuto l’idea che un giorno avrei fatto di questa passione un lavoro. Poi il richiamo imprenditoriale di creare un progetto tecnologico per mettere in risalto le tante realtà artigianali che (come nel mio distretto) hanno molto da esprimere ma che spesso non riescono ad emergere per le ridotte dimensioni. Così è nata l'idea di Italian Artisan”. Oggi Italian Artisan è una piattaforma che accoglie aziende produttrici di piccola e media dimensione, di tutti i principali distretti produttivi italiani: com'è cresciuta? “All’inizio abbiamo scelto di attuare un percorso di concierge service per comprendere come soddisfare al meglio le esigenze dei nostri utenti. Abbiamo imparato a mediare il dialogo tra la mentalità creativa dei brand a quella tecnica dei produttori grazie ad una piattaforma per sviluppare le collezioni made in Italy in maniera semplificata, online, anche senza mai far incontrare le parti. Prima questo rapporto professionale era spesso intermediato e per le imprese contoterziste italiane era difficile emergere in un contesto globale. Nasciamo come mediatori di questo processo, con la piattaforma Italian Artisan diamo trasparenza al processo, aiutiamo ad aumentare la fiducia tra produttori e brand, da un lato garantendo la qualità delle produzioni artigianali dei
David Clementoni
In our interview with David Clementoni, founder and president of Italian Artisan, we find out about the way it operates and about the objectives of the B2B platform that puts brands in dialogue with artisan producers of the made in Italy fashion sector. A B2B platform that connects brands with small Italian artisan shops of footwear, leather goods and apparels. Italian Artisan reverses the paradigm at the basis of the fashion system, shifting the focus on production. A start up founded in 2015, which thanks to a constant growth is today an increasingly structured reality that aspires to become a market leader. We talk about it with David Clementoni, founder of Italian Artisan and president of the platform. From your family’s toy world to fashion: how started this passion? “Since I was very young I have been a lover of the fashion world and above all of shoes: in part because I am from the Marche region and you can breathe this atmosphere in our territory and because I loved collecting sneakers. I always had the idea that one day I would turn this passion into a job. Then the entrepreneurial call to create a technological project to highlight the many artisan realities that (as in my district) have a lot to express but often fail to emerge due to their small size. That is how the idea of Italian Artisan was born”. Today Italian Artisan is a platform that welcomes small and medium-sized manufacturing companies from all the main Italian production districts: how has it grown? “At the beginning we chose to implement a concierge service path
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MARKET
Italian Artisan
nostri membri, dall'altra aiutando i produttori ad internazionalizzarsi. Abbiamo quindi compreso che il nostro modello funzionava e che poteva scalare e nel 2020 abbiamo strutturato il CDA, è arrivata Olga Iarussi come amministratrice delegata e co-founder ed abbiamo aperto le porte dell’azienda ad investitori esterni per accelerare la crescita e puntare a diventare leader di mercato”. Quante aziende comprende il network di Italian Artisan e come vi si accede? “Siamo cresciuti ed oggi il nostro network conta più di 600 produttori profilati da tutti i distretti produttivi italiani: i primi 200 siamo andati a cercarli a porta a porta, a conoscerli personalmente; grazie alla forza della nostra missione e i dati di crescita gli altri si sono presentati da soli alla nostra porta. Ci conoscono per essere etici ed autentici, sanno quello che facciamo, che portiamo risultati e crescita. Per accedere alla piattaforma passano attraverso un controllo e validazione di qualità che offre garanzie ai brand clienti e che permette ai produttori di mettere in risalto le loro caratteristiche specifiche, ad esempio in materia di capabilities, sostenibilità e certificazioni” E dalla parte dei brand? “I brand clienti provengono da 32 paesi diversi, soprattutto dal Nord America, dall'Australia, dall'Uk, dai Paesi del Nord Europa e dagli Emirati Arabi. Ci presentano le loro query e da queste noi facciamo la nostra proposta sottoponendo diversi produttori a quali possono fare una richiesta per la quotazione e quindi li mettiamo in contatto. Sulla nostra piattaforma offriamo anche servizi diretti che riguardano supporto di servizio per il design, lo sviluppo, il supporto alla produzione e il controllo qualità in loco”. Come avete lavorato durante la pandemia? “Italian Artisan ha aiutato molte aziende a continuare a lavorare nel periodo di pandemia. C'è il caso di Fabiola, piccola impresa artigianale che proprio durante il periodo pandemico ha aumentato il suo fatturato di 200 mila euro aprendo 4 nuovi mercati esteri. Italian Artisan non solo ha avuto un ruolo di motore economico durante la pandemia, ma anche e soprattutto di motore motivazionale”. Il reshoring come sta aiutando la vostra operatività? “Viste le problematiche relative alla logistica e al controllo di qualità, in molti stanno attuando un reshoring e questo non può che essere positivo per il made in Italy. Noi abbiamo avuto il caso di un e-com-
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to understand how to best meet the needs of our users. We have learned to mediate the dialogue between the creative mentality of the brands and the technical one of the producers thanks to a platform in order to develop made in Italy collections in a simplified way, online, even without ever bringing the parties together. Previously, this professional relationship was often intermediated and it was difficult for Italian contractors to emerge in a global context. We are born as mediators of this process, with the Italian Artisan platform we give transparency to the process, we help to increase trust between producers and brands, on the one hand by guaranteeing the quality of the artisanal productions of our members, on the other by helping producers to internationalise. We therefore understood that our model worked and that it could scale and in 2020 we structured the Board of Directors, Olga Iarussi arrived as CEO and co-founder and we opened the doors of the company to external investors to accelerate growth and aim to become market leader”. How many companies does the Italian Artisan network include and how do you access it? “We have grown and today our network has more than 600 profiled producers from all the Italian production districts: we went to look for the first 200 door to door, to get to know them personally; thanks to the strength of our mission and the growth data, the others showed up at our door on their own. They know us for being ethical and authentic, they know what we do, that we bring results and growth. To access the platform, they pass through a quality control and validation that offers guarantees to customer brands and that allows manufacturers to highlight their specific features, for example in terms of capabilities, sustainability and certifications”. And on the side of the brands? “Client brands come from 32 different countries, mainly from North America, Australia, the UK, Northern European countries and the United Arab Emirates. They present their queries to us and from them we make our proposal by submitting different producers to whom they can make a quotation request nd then we put them in contact. On our platform we also offer direct services covering service support for design, development,
“600 artigiani da tutti i distretti produttivi brand clienti da 32 paesi” “600 artisans from all production districts - client brands from 32 countries”
600
Lo stand di Italian Artisan a MICAM Milano
merce che aveva lavorato con noi per otto mesi che poi, soddisfatto dell'esperienza, ha aumentato le sue collaborazioni. Una case history di successo che ha dato vita ad un network di aziende che prima erano concorrenti. D’altronde siamo nati per questo e in un'epoca in cui l'aggregazione è una delle principali risorse per restare in vita e operare con successo, noi di Italian Artisan supportiamo l’aggregazione orizzontale sistemica, invece che verticale, rafforzando il tessuto manifatturiero”. Qual è il vostro rapporto con le istituzioni di settore? “Stiamo lavorando con le associazioni e le fiere: all'ultima edizione di MICAM Milano abbiamo dato un segnale importante rappresentando i nostri produttori in uno stand condiviso che ha avuto risonanza e che ci ha permesso di rappresentare il nostro portale B2B Digitale in forma phygital. Pensiamo in futuro di proporre il format in altre circostanze, ma sempre seguendo la logica dei piccoli passi che da sempre ci ha contraddistinto” E sul fronte della sostenibilità? “Anche il nostro impatto sociale è importante: abbiamo deciso di proporre un modello di business inclusivo e sostenibile, che abbatte i costi (e gli sprechi) di circa il 60%. Il nostro modello operativo aiuta a colmare il gap tecnologico grazie ad un approccio graduale di trasferimento tecnologico alle PMI della community. E aderiamo ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite relativi a: condizioni di lavoro dignitose e crescita economica (8), industria, innovazione e infrastrutture (9), città e comunità sostenibili (11), produzione e consumo responsabili (12)”.
production support and quality control on site”. How did you work during the pandemic? “Italian Artisan has helped many companies to continue working in the pandemic period. There is the case of Fabiola, a small artisan company that increased its turnover by 200 thousand euro during the pandemic period by opening 4 new foreign markets. Italian Artisan did not just play a role as an economic engine during the pandemic, but also and above all as a motivational engine”. How is reshoring helping your activity? “Given the problems relating to logistics and quality control, many are implementing reshoring and this can only be positive for Made in Italy. We had the case of an e-commerce that had worked with us for eight months who then, satisfied with the experience, increased its collaborations. A successful case history that has given life to a network of companies that were previously competitors. On the other hand, we were born for this and in an era in which aggregation is one of the main resources to stay alive and operate successfully, we at Italian Artisan support systemic horizontal aggregation, rather than vertical, strengthening the manufacturing fabric”. What is your relationship with the sector institutions? “We are working with associations and fairs: at the latest edition of MICAM Milan we gave an important signal by representing our producers in a shared stand that had resonance and that allowed us to represent our digital B2B portal in phygital form. We plan to propose the format in other circumstances in the future, but always following the logic of the small steps, which has always distinguished us”. And in terms of sustainability? “Also our social impact is important: we have decided to propose an inclusive and sustainable business model, which cuts costs (and waste) by around 60%. Our operating model helps to bridge the technological gap thanks to a gradual approach of technology transfer to the SMEs of the community. And we adhere to the United Nations Sustainable Development Goals relating to: decent working conditions and economic growth (8), industry, innovation and infrastructure (9), sustainable cities and communities (11), responsible production and consumption (12).
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MARKET
Events
LA FESTA DEL LAVORO PREMIA FAUSTINO VILLA THE DEVOTION TO WORK AWARD IS GRANTED TO FAUSTINO VILLA Celebrati quest'anno sia i vincitori dell'edizione 2021 che della 2020, annullata causa Covid-19. Tra i premi speciali di quest'anno anche un nome vicino a Foto Shoe, quello di Faustino Villa. La 41.ma edizione del premio “Fedeltà al Lavoro” promosso Consorzio Santi Crispino e Crispiniano di Vigevano con il sostegno di Assocalzaturifici quest'anno ha voluto conferire un premio speciale a Faustino Villa, per la sua lunga attività nel settore calzaturiero che culmina con gli impegni come Amministratore Delegato di Edizioni AF, Amministratore Unico presso Edizioni Foto Shoe (che pubblica la nostra rivista) e Consigliere Delegato di Expo Riva Schuh. Quest'anno le celebrazioni che si sono svolte da sabato 23 a lunedì 25 sono in un certo senso raddoppiate, visto che il conferimento del mantello, simbolo dell'appartenenza al consorzio, è stato assegnato sia ai premiati dell'anno 2021, sia a quelli del 2020 che non si erano potuti riunire in presenza l'anno scorso a causa della pandemia. L'evento ha preso il via la sera di sabato 23 ottobre quando, presso la Cavallerizza del Castello di Vigevano, il Vescovo di Lodi Giuseppe Merisi ha rivolto il suo saluto ai convenuti, proclamato i nuovi premiati per la loro fedeltà al lavoro e
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consegnato a ciascuno distintivo e pergamena. Domenica 24, dopo la processione con le reliquie dei santi protettori dei calzaturieri Crispino e Crispiniano, si è svolta la messa solenne celebrata dal Vescovo Giuseppe Merisi presso la chiesa del Gesù Divin Lavoratore, durante la quale sono stati assegnati i mantelli ai premiati. E' seguito il pranzo sociale, occasione conviviale per i nuovi e vecchi membri. Ultimo atto della Festa del Lavoro, la messa di suffragio per i lavoratori ed i soci defunti, lunedì 25 ottobre. Gli imprenditori premiati dell'edizione 2021 sono: Gianni Tognin, titolare della ditta Tre-Gi, produttrice di stampi (Vigevano); Paolo Alberto Massimo Bove, rappresentante di calzature (Lucca); Margherita Sguazzini, titolare della storica “Calzoleria Sguazzini” di Piazza Ducale (Vigevano); Luca Giovanni Darone, commerciante e rappresentante di pellami per calzature e abbigliamento e Giancarlo Germanetti, commerciante all’ingrosso di calzature (Torino). Oltre a Faustino Villa, anche l'ex sindaco di Vigevano Andrea Sala ha ricevuto
Celebrated this year are both the winners of the 2021 edition and 2020 edition, which had been cancelled because of Covid-19. Among the special awards this year is also a name close to Foto Shoe, that of Faustino Villa. The 41st edition of the “Devotion to Work Award” promoted by the Saint Crispino and Crispiniano Consortium of Vigevano with the support of Assocalzaturifici, this year wanted to grant a special award to Faustino Villa, for his many years of activity in the footwear manufacturing industry, which have culminated in his current roles as CEO of Edizioni AF, Sole Administrator for Edizioni Foto Shoe (which publishes our magazine), and Managing Director of Expo Riva Schuh. This year the celebrations that were held from Saturday, the 23rd of October to Monday, the 25th of October, were in a certain sense doubled, since the mantles to be donned, symbolizing inclusion in the consortium as a member, were granted for both the years 2021 and 2020, when in-person events could not be held because of the pandemic. The event was held on the evening of Saturday, 23 October, when at Vigevano Castle’s Cavallerizza, the Bishop of Lodi, Giuseppe Merisi, welcomed those in attendance, announcing the new winners for their devotion to work and grating to each one a certificate of merit and medal of honour. Sunday, October 24th, after the procession with the relics of the Patron Saints of footwear manufacturers, Saint Crispino and Crispiniano, High Mass was held by Bishop Giuseppe Merisi at the Church of Jesus Divine Worker, during which the mantles were granted to the winners. This was followed by a social luncheon, an occasion for camaraderie and socializing among new and old members. Finally, on Monday, October 25th, the Devotion to Work Award celebrations ended with a funeral mass held in honour of deceased workers and members of the Consortium. The entrepreneurs awarded in the 2021 edition were: Gianni Tognin, owner of Tre-Gi, a manufacturer of moulds (Vigevano); Paolo Alberto Massimo Bove, footwear representative (Lucca); Margherita Sguazzini, owner of the historic “Calzoleria Sguazzini” of Piazza Ducale (Vigevano); Luca Giovanni Darone, trader and representative of leathers for footwear and apparel; and Giancarlo Germanetti, wholesale footwear trader (Turin). In addition to Faustino Villa, also the former mayor of Vigevano, Andrea Sala, received a special award for the support he always provided to the Consortium during
L’investitura del mantello di Faustino Villa Faustino Villa receives the mantle
un premio speciale per il supporto che ha sempre dato al Consorzio durante gli anni dei suoi mandati. I dipendenti premiati per gli oltre 30 anni di attività in fabbrica per il 2021 sono invece: Stefano Cappini del calzaturificio Fratelli Soldini (Capolona, Arezzo); Stefano Saini del Calzaturificio Fratelli Soldini (Capolona, Arezzo) e Ketty Marzi del calzaturificio Cesare Martinoli-Caimar (Vigevano). Hanno ricevuto pergamena e investitura del mantello anche gli imprenditori dell'edizione 2020: Giancarlo Germanetti commerciante all'ingrosso (Torino), Giampietro Gozzoli del calzaturificio Mamir (Ve-
rolavecchia, Brescia); Antonio Scandalitta del calzaturificio BAV (Vigevano, Pavia); Moises Amoros Cano, commerciante macchine calzature di Elche (Spagna), Juan Carlos Fernandez de Salort, vice presidente di FIVE Service dell'Isola di Minorca (Spagna). I Premi speciali 2020 sono invece andati a Roberto Pellegrini presidente di Riva del Garda Fierecongressi (TN); Marius Babral Vice presidente di PIPS (Associazione industria calzaturiera e pelle polacca); Claudia Simonato del Consorzio Maestri del Brenta di Strà (VE); Lorenzo Raggi che in passato aveva collaborato con Foto Shoe e recentemente con Edizioni AF.
his years of office. For 2021, the workers awarded for over 30 years of manufacturing activity were instead: Stefano Cappini from the Fratelli Soldini footwear company (Capolona, Arezzo); Stefano Saini from the Fratelli Soldini footwear company (Capolona, Arezzo); and Ketty Marzi from the Cesare Martinoli-Caimar footwear company (Vigevano). Likewise receiving a medal of honour and donning the mantle were the entrepreneurs of the 2020 edition: Giancarlo Germanetti, wholesale footwear trader (Turin); Giampietro Gozzoli from the Mamir footwear company (Verolavecchia, Brescia); Antonio Scandalitta from the BAV footwear company (Vigevano, Pavia); Moises Amoros Cano, footwear machinery trader from Elche (Spain); and Juan Carlos Fernandez de Salort, Vice President of FIVE Service from the Island of Menorca (Spain). The 2020 special awards were instead granted to Roberto Pellegrini, President of Riva del Garda Fierecongressi (TN); Marius Babral, Vice President of PIPS (the Polish Chamber of Shoe and Leather Industry); Claudia Simonato from the Brenta Consortium of Master Footwear Manufacturers in Strà (VE); and Lorenzo Raggi, who previously collaborated with Foto Shoe and most recently with Edizioni AF.
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ERRATA CORRIGE
Sul numero 5 del 2021 di Foto Shoe, a pag 163, abbiamo invertito il nome sotto le foto degli espositori intervistati (in foto la versione corretta). Mentre le scarpe pubblicate a pag 86 della stessa edizione sono di IMAC e non di Natursoft come erroneamente indicato. Ci scusiamo con i lettori e con gli interessati. In Foto Shoe issue 5 of 2021, on page 163, we have inverted the name under the photos of the exhibitors interviewed (the correct version is pictured). While the shoes published on page 86 of the same issue are by IMAC and not Natursoft as incorrectly stated. We apologise to readers and interested people and company.
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TREN D _D ESIG
RIVA _D EL _GA RD A