Fotoshoe #01 - 2024

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by


GLOBAL FASHION


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Expo Riva Schuh & Gardabags 100 edition

Shoes BIOECO by ARKA 1927

by


CLUB SHOES


Skirt BALESTRA Tight WOLFORD Gloves MAX MARA Shoes NEGIN TAGHAVI JOURABCHI


Expo Riva Schuh & Gardabags 100 edition

ISSUE N.1 JANUARY 2024

22 “Sofia Karvela” Cecil Servigon 26 ENCLÒ by Enea Burattoni 32 Minacapilli SLIDING DOORS

“Written fashion” by Ursula Beretta

FASHION

by

DESIGNERS

40 Don’t mess with a Lioness 49 Faith no more SPORT

Alessandro Miressi

FASHION

A magic dissociation Apocalyptic Blue velvet

102 Man S/S 2024 105 It’s happen 120 Expo Riva Schuh & Gardabags 129 “Fashioncartoonist” Matteo Sessa Vitali 194 TRENDS

“Awareness to be trendsetters” by Alberto Toso

RUNWAY

PRESS ROOM

TRADE

CARTOONS

by


TA S D AY M O D


C O RTI N A


ISSUE 01/2024 EDIZIONI AF SRL Via Ippolito Nievo, 33 - 20145 Milano Tel. +39 02 319121 - Fax +39 02 33611619 www.edizioniaf.com info@edizioniaf.com Direttore responsabile Matteo Pasca Direttore editoriale Enrico Martinelli Art director Angelo Lanza Fashion editor Luca Termine Graphic design Michele Alberti Artwork Joe Colosimo New York contributors Editor: Cecil Servigon Cartoonist: Matteo Sessa Vitali Contributors Antonio Musto, Armando Grillo, Bohdan Bohdanov, Daniela Rettore, Dinalva Barros, Fumatto, Gianni Bortolazzi, Giorgia Spina, Giulia Simonotti, Lucrezia Bazzolo, Stratis Kas, Ursula Beretta, Yadier Castro Piedra Editorial Erika Alberti, Massimiliano Capuzzi, Alessandro Dorio, Sara Meneghetti, redazione@edizioniaf.com Digital Maria Teresa Caruso, Domiziana Desantis, Simone Riccardi digital@edizioniaf.com PR & Marketing Mariella Catalano, Mariel Cuba subscription@edizioniaf.com Advertising Filippo Crepaldi, Giorgio Gori, Lucio Luiselli, Stefano Migliavacca adv@edizioniaf.com Operations Massimo Ledda, Elisa Trasi, Andrea Zampieri operations@edizioniaf.com Printing Porpora Group - porpora-group.it Distributore nazionale: m-dis

Foto e illustrazioni Alcune foto sono prese dal web in assenza di copyright. Chi riconosce immagini di sua proprietà lo segnali a FOTOSHOE Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Autorizzazione MBPA/LO - NO/114/A.P./2017 ART.1 COMMA1 - LO/MI. Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano al numero 374 in data 3 luglio 1995. © Copyright 1967 - È vietata la riproduzione senza autorizzazione dei testi e delle immagini. Il trattamento dei dati personali dei destinatari di “Idea Pelle” è svolto nel rispetto della Legge 675/96 sulla Privacy. È possibile chiedere la modifica o la cancellazione dei propri dati indirizzando la richiesta a: Edizioni AF S.r.l. sede di Via Ippolito Nievo, 33 - 20145 Milano - Italy ai numeri di fax e di posta elettronica sopraindicati.

COVER STORY: Dress ELSI COUTURE Shoes BIOECO by ARKA 1927 Photo by Angelo Lanza Fashion editor: Luca Termine Styling: Chiara Naretto and Valentina Felisari Grooming: Giada Trifirò Photo assistant: Yadier Castro Piedra Artwork by RickDick Model: Ewa Burak @TheWolfModelManagement


EDITORIAL

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Fluffy rolls and champagne

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otrebbe sembrare strano, ma c’è qualcuno che ha pensato a un particolare menù per il cenone di fine anno. Scelta discutibile quella di pasteggiare a Sofficini e Champagne (anche se, lo confesso, a me stuzzica), ma senza dubbio originale. Come originale è l’amico che l’ha pensata. Una persona che stimo moltissimo, così piena di passione per il suo lavoro da lasciare in secondo piano il tema cibo. Ne parlo non certo per darvi un suggerimento culinario da 3 stelle Michelin, ma per sottolineare quella passione che muove molti umani, dai più giovani ai diversamente giovani. La passione di Max Alexander, imberbe stilista americano che, a soli 7 anni, si sta affermando come una celebrità. Lo scorso novembre gli abiti confezionati dal piccolo designer hanno sfilato durante la settimana della moda di Denver, dopo essere stati indossati da una testimonial di eccezione come Sharon Stone. La sua è la stessa passione che anima chi organizza un evento come Expo Riva Schuh & Gardabags per oltre 50 anni e 100 edizioni portandolo ad imporsi come il più importante evento internazionale per il commercio di calzature del medio di gamma. Ma anche lo stesso trasporto con cui Enclò, Minacapilli, e altri giovanissimi del calibro di Miriam Pellegrin e Jieru Yang & Susy Zhang pensano alle loro collezioni. La medesima energia che Alessandro Miressi mette nello slancio con cui solca l’acqua delle piscine, sognando le Olimpiadi. Che abbiate messo in tavola il caviale con lo champagne, e non un surgelato, ciò che conta è che, in questo nuovo anno, noi tutti si costruisca futuro con passione.

It may sound strange, but there is someone who has thought of a particular menu for New Year's Eve dinner. A questionable choice to dine on fluffy rolls and Champagne (although, I confess, it tantalizes me), but undoubtedly original. As original is the friend who thought of it. A person I hold in high esteem, so full of passion for his work that he leaves the subject of food in the background. I mention it certainly not to give you a 3-Michelin-starred culinary suggestion, but to emphasize that passion that moves many humans, from the youngest to the otherwise young. The passion of Max Alexander, an imberbe American designer who, at only 7 years old, is establishing himself as a celebrity. Last November, clothes made by the little designer walked the runway during Denver Fashion Week, after being worn by such an exceptional testimonial as Sharon Stone. His is the same passion that animates those who organize an event like Expo Riva Schuh & Gardabags for more than 50 years and 100 editions leading it to establish itself as the most important international event for the mid-range footwear trade. But also, the same transportation with which Enclò, Minacapilli, and other youngsters of the caliber of Miriam Pellegrin and Jieru Yang & Susy Zhang think about their collections. The same energy that Alessandro Miressi puts into the momentum with which he plows through the water of swimming pools, dreaming of the Olympics. Whether you put caviar with champagne on the table, and not a frozen treat, what matters is that, in this new year, we all build futures with passion.

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Il segreto di 50 anni e 100 edizioni di successo

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utto parte da una domanda: come è possibile che a Riva del Garda, una piccola città italiana del Trentino, abbia potuto prendere vita Expo Riva Schuh & Gardabags, un evento duraturo e di così grande successo? Una manifestazione capace di richiamare persone da ogni parte del mondo, di generare un giro d’affari di dimensioni ragguardevoli e divenire punto di riferimento per il commercio internazionale del mondo delle calzature e, oggi, anche degli accessori. Nelle sue prime 100 edizioni la fiera ha ospitato circa 70.000 collezioni di calzature. Un calcolo in difetto, perché si è immaginato che a ogni edizione un espositore abbia mostrato una sola collezione, quando si sa che così non è. Ha accolto circa 500 mila presenze e, negli ultimi 10 anni, ha convinto gli operatori di settore a raggiungere Riva del Garda da almeno 100 nazioni per ogni edizione. Oggi, circa l’80% dei visitatori proviene dal continente europeo e un buon 20% del totale dei visitatori dall’extra-Europa (un numero molto alto, se paragonato ad altri eventi).

La Direttrice Alessandra Albarelli con il Presidente Roberto Pellegrini

Expo Riva Schuh & Gardabags ha presentato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma la sua centesima edizione che si terrà dal 13 al 16 gennaio 2024.

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Alla domanda su come questi numeri siano stati possibili hanno risposto i vertici di Riva del Garda Fierecongressi, la società che organizza Expo Riva Schuh & Gardabags, dopo gli interventi istituzionali di Maurizio Montemagno, Direttore Generale per la Politica Industriale, Innovazione e PMI del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e di Milena Del Grosso, Dirigente Ufficio Beni di Consumo Agenzia ICE (ITA - Italian Trade Agency). Durante la conferenza stampa internazionale tenutasi a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy lo scorso 6 dicembre, il Presidente Roberto Pellegrini ha sottolineato come “in 100 edizioni Expo Riva Schuh & Gardabags si è dimostrata essenziale per mantenere competitivi i canali distributivi italiani ed europei. Venuta meno la centralità dell'Italia nelle produzioni di volume, abbiamo l'opportunità di essere e rimanere l’hub leader della distribuzione mondiale: gli scambi internazionali avvengono a Riva del Garda”. Pellegrini ha poi svelato il segreto del successo della manifestazione: “È da sempre un evento capace di leggere i cambiamenti del mercato e assecondarli”. Quindi ha evidenziato per punti i passaggi importanti di questi 50 anni di fiera: la valorizzazione del territorio, l’incontro proficuo di pubblico e privato, l’apertura ai mercati e alle


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produzioni internazionali, il ripensamento della struttura manageriale e le ottime relazioni strette con le filiere produttive e la distribuzione. Gli ha fatto eco la Direttrice Alessandra Albarelli: “È la nostra internazionalità, superiore a tutte le altre manifestazioni settoriali, a trasformarci in un vero e proprio crocevia per gli scambi: 2 scarpe su 3, a livello mondiale, sono consumate in un Paese diverso da quello in cui sono state fabbricate”. Essere un evento di successo, che aiuta il mercato italiano delle calzature e degli accessori a primeggiare nel mondo, è anche una responsabilità. Una manifestazione di tale portata non può che impegnarsi ad essere sostenibile sotto ogni aspetto, per l’ambiente, le persone e il territorio, come suggerisce Albarelli: “Riciclo dei rifiuti, mobilità sostenibile, stand sempre più green, sono solo alcune delle iniziative messe in campo in favore dell’ambiente. L’inclusività, che passa anche attraverso la digitalizzazione delle iniziative della fiera, è per noi un altro punto cruciale. Parlando di cura delle persone citerei la nostra collaborazione con il Charity Program di Sole4Souls e con le iniziative del Consorzio Nazionale dei Santi Crispino e Crispiniano”. Da ultimo Albarelli ha parlato della ricaduta positiva che la fiera ha sul territorio dell’Alto Garda generando un valore economico complessivo di circa 29 milioni di euro. Per essere protagonisti della storia di Expo Riva Schuh & Gardabags l’appuntamento è dal 13 al 16 gennaio 2024.

The secret of 50 years and 100 successful editions At the Ministry of Enterprise and Made in Italy in Rome, Expo Riva Schuh & Gardabags presented its 100th edition that will be held in 2024 from 13 to 16 of January. It all starts with a question: how could Expo Riva Schuh & Gardabags, such a long-lasting and successful event, possibly have come to be in Riva del Garda, a small Italian town in Trentino? An event capable of attracting people from all over the world, of generating such an impressive turnover and becoming a touchstone for international trade in the footwear and, today, also the accessories market. Over its first 100 editions, the fair has hosted roughly 70,000 footwear collections. An underestimation, no doubt, because this assumes that at every edition, each exhibitor presented only one

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tiveness of Italian and European distribution channels. While Italy is no longer a hub for mass production, we now have the opportunity to be – and remain – a leading hub for worldwide distribution: Riva del Garda is a place for international trade.” Pellegrini then revealed the secret of the event's success: “It has always been an event capable of interpreting changes in the market, and accommodating them.” Reflecting on the significant milestones of the fair over the last 50 years revealed a remarkable journey: bolstering the territorial value, fostering successful collaborations between public and private sectors, expanding into global markets and production, restructuring managerial frameworks, and nurturing strong affiliations with production and distribution networks. He was echoed by Director Alessandra Albarelli: "It is our internationality, superior to all other industry events, that makes us such an important crossroads for trade: on a global level, 2 out of every 3 pairs of shoes are bought in a country other than the one where they were made.”

collection, which is known not to be the case. It has welcomed some 500,000 visitors and, in the last 10 years, has convinced industry operators from at least 100 different countries to come to Riva del Garda, at each edition. Today, about 80% of visitors come from Europe and a good 20% from non-European countries (a very high number compared to other events). The question as to how these numbers were possible was answered by the top management of Riva del Garda Fierecongressi, the organiser of Expo Riva Schuh & Gardabags, after the institutional speeches by Maurizio Montemagno, General Director for Industrial Policy, Innovation and SMEs of the Ministry of Enterprise and Made in Italy (MIMIT) and Milena Del Grosso, Consumer Goods Office Manager ITA - Italian Trade Agency. During the international press conference held in Rome at the Ministry of Enterprise and Made in Italy last Dec. 6, the Chairman, Roberto Pellegrini, underlined that “in 100 editions, Expo Riva Schuh & Gardabags has proven to be essential in preserving the competi-

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Being a successful event that promotes the Italian footwear and accessories market on a worldwide scale is also a responsibility. An event of this magnitude must strive to be sustainable in every respect, for the environment, people and the territory, as Albarelli pointed out: "Waste recycling, sustainable mobility, greener stands are just some of the initiatives implemented in favour of the environment. Inclusivity, which is also achieved by digitalising the various initiatives, is another crucial objective for us. Speaking of caring for people, worthy of mention is our collaboration with the Sole4Souls Charity Program and the initiatives of the National Consortium of Saints Crispin and Crispinian.” Lastly, Albarelli spoke of the fair's positive impact on the Alto Garda region, generating a total economic value of around 29 million euros. To be a protagonist in the history of Expo Riva Schuh & Gardabags, the date is January 13-16, 2024.


GALLO D I FFU S I O N E


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Cosa accadrà durante l’edizione numero 100 di Expo Riva Schuh & Gardabags?

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elebrare significa “ricordare, illustrare o esaltare fatti o personaggi”. Expo Riva Schuh & Gardabags non desidera celebrare la sua 100esima edizione con la sola finalità di guardare al passato e decantare il presente. Lo fa con l’intento di ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa esperienza di successo (istituzioni, associazioni di categoria, espositori, compratori), ma soprattutto per imparare da quanto è già stato e migliorare ulteriormente la propria manifestazione, così da prepararla alle sfide di domani. Secondo l’Exhibition Manager della manifestazione, Gianpaola Pedretti “la 100esima edizione è l’occasione perfetta per ‘tirare le somme’ di un evento partito con 12 espositori e che oggi conta più di 1300 marchi del settore da oltre 40 paesi e una reale lista d’attesa, nonostante una pandemia abbia messo a dura prova ogni appuntamento internazionale. Un evento che ospita i principali produttori di calzature di volume (e non solo) i quali mettono in mostra il loro saper fare a servizio dei brand internazionali. Una manifestazione nata come vetrina e divenuta, nel tempo, un vero e proprio motore per l’intero comparto calzature e, oggi, anche accessori.”

LO SGUARDO SUL FUTURO

Gianpaola Pedretti, Exhibition Manager Expo Riva Schuh & Gardabags

La 100esima edizione è l’occasione perfetta per ‘tirare le somme’ di un evento partito con 12 espositori e che oggi conta più di 1300 marchi del settore da oltre 40 paesi. 14

Allora la domanda è quasi d’obbligo: come si fa a resistere per 100 edizioni ai cambiamenti del mercato? “Prendendosi cura prima di tutto dei compratori – prosegue Pedretti - assicurando una varietà dell’offerta ben studiata, un’esperienza d’acquisto che risponde alle loro esigenze e offrendo servizi ad ampio spettro. Expo Riva Schuh & Gardabags vuole rimanere la piattaforma preferenziale per l’incontro tra domande e offerta, ma vuole anche fornire strumenti evoluti per affrontare il business.” Citiamo solo alcune iniziative che a partire dall’esperienza del passato guardano con coraggio e decisione al futuro: - L’Innovation Retail Village che a ogni edizione presenta al mondo della distribuzione servizi innovativi su cui può investire per rinnovare il proprio business e porre le basi per il successo di domani. - La digitalizzazione del Catalogo di fiera, oggi interattivo e in grado di aiutare gli operatori a filtrare l’offerta presente in fiera per organizzare le visite e individuare i partner migliori rispetto a quanto stanno cercando e a muoversi in fiera grazie alla mappa interattiva. - Un’assistenza completa per l’organizzazione pratica del viaggio e dell’accomodation grazie a On The Go, l’agenzia viaggi dedicata agli operatori della fiera.


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- L’Incoming Program, un programma specifico pensato per essere di supporto ai buyer che per la prima volta vogliono visitare l’evento. Un’iniziativa che si avvale di una capillare rete di delegati presente in oltre 60 Paesi e quindi vicina ai mercati di riferimento. Che conosce profondamente le esigenze della distribuzione locale. - L’analisi dei Trend. Proprio in occasione della 100esima edizione, per la prima volta, a Expo Riva Schuh & Gardabags si parlerà di tendenze. Un’area dedicata, chiamata Highlights, e sviluppata in collaborazione con la casa editrice e la scuola Arsutoria. Fornirà indicazioni concrete riguardo i trend di consumo più attuali. Uno spazio in cui verranno ospitati speech di approfondimento sempre a tema tendenze e consumi.

LE CELEBRAZIONI Ma torniamo alle celebrazioni, al celebrare da cui siamo partiti. Il compleanno di Expo Riva Schuh & Gardabags verrà festeggiato durante le due edizioni del 2024, con l’intenzione di coinvolgere tutta la comunità che ruota attorno alla fiera, anche coloro che non partecipano a entrambi gli appuntamenti per questioni di stagionalità. Ecco i principali eventi in programma: - L’Inaugurazione della manifestazione che avverrà il 13 gennaio 2024 alla presenza di importanti istituzioni nazionali e locali della politica e del settore. - La Celebration Night del 14 gennaio 2024. Una vera festa che verrà celebrata insieme a tutti coloro che hanno reso possibile Expo Riva Schuh & Gardabags partecipando a molte delle cento edizioni. - La presentazione di un cortometraggio e di una mostra fotografica in cui si ripercorreranno le 5 decadi di storia della manifestazione. - La realizzazione di una monografia, che verrà presentata per l’edizione di giugno del salone, con testimonianze, protagonisti ed esperienze di queste 100 edizioni, che vuole offrire un'immersione nella storia unica di Expo Riva Schuh & Gardabags. - Vari allestimenti in città per omaggiare la location che due volte l’anno accoglie la community della calzatura e degli accessori. Conclude Gianpaola Pedretti: “Saranno due edizioni di Expo Riva Schuh & Gardabags imperdibili, a cominciare dalla numero 100, che si terrà dal 13 al 16 gennaio 2024 e per cui, possiamo anticiparlo, ci aspettiamo di ospitare più di 1300 marchi da circa 40 Paesi e visitatori da oltre 100 Paesi.”

L’edizione di Expo Riva Schuh & Gardabags del 1980

What will happen during the 100th edition of Expo Riva Schuh & Gardabags? The 100th edition is the perfect opportunity to “take stock” of an event that started out with 12 exhibitors and today boasts 1300 footwear brands from over 40 countries. Celebrating means “remembering, illustrating or highlighting facts or characters.” Expo Riva Schuh & Gardabags doesn't want to celebrate its 100th edition for the sole purpose of looking back and glorifying the present. It does so with the aim of thanking all those who have made this experience such a success (institutions, industry associations, exhibitors, buyers), but above all to learn from the path travelled thus far and continue improving the event, thus preparing itself for the challenges of TOMORROW. According to the event's exhibition manager, Gianpaola Pedretti “the 100th edition is the perfect opportunity to ‘take stock’ of an event that started out with 12 exhibitors and today boasts 1300 footwear brands from over 40 countries, with a real waiting list, despite a pandemic that left no international event unscathed. An event that hosts the most important mass manufacturers of footwear (and more), who demonstrate and place their expertise >

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tion with the publishing house and school, Arsutoria. Pragmatic information will be provided about the latest consumer trends. A space where insightful speeches, naturally on the latest trends and consumption, will be held.

THE CELEBRATIONS But let’s go back to the celebrations, back to where we started. Expo Riva Schuh & Gardabags will celebrate its birthday during the two editions in 2024, aiming to engage the entire community making up the fabric of the fair, including those who won't necessarily attend both editions for reasons of seasonality.

at the service of international brands. An exhibition that began as a mere showcase and, over time, evolved to become a genuine driver for the entire footwear and, today, even the accessories industry.”

LOOKING TO THE FUTURE So, the question almost begs to be asked: how is it possible to resist market changes for an astounding 100 editions? “By looking after the buyers - Pedretti continues - first and foremost, ensuring a carefully studied, varied offering and a buying experience that caters to their needs, in addition to providing wideranging services. Expo Riva Schuh & Gardabags aims to retain its status as the preferred platform for matching supply and demand, but it also wants to provide advanced tools for doing business.” Let us mention just a few of the initiatives that based on past experience, courageously and boldly look to the future: - The Innovation Retail Village, which, at each edition, presents innovative services in which the distribution segment can invest to renew their business and lay the foundations for future success. - The digitalisation of the Fair Catalogue, now an interactive tool that helps operators filter the offering at the fair, better organise their visits and identify the partners most compatible with their needs, not to mention move around the fair with ease thanks to the interactive map. - Complete assistance for the practical organisation of travel and accommodation thanks to On The Go, the travel agency dedicated to fair operators. - The Incoming Program, specially designed to support buyers who are thinking about attending the event for the first time. An initiative that leverages an extensive network of delegates present in more than 60 countries, very familiar with the markets and which thoroughly understands the needs of local distribution. - Trend analysis. Precisely on the occasion of the 100th edition, Expo Riva Schuh & Gardabags will speak of trends for the first time. A dedicated area called Highlights, developed in collabora-

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These are few of the scheduled events: - Firstly, the press conference in Rome on 6 December at the Ministry of Enterprise and Made in Italy, which will be a preview of sorts, a taste of what to expect in 2024 - The official opening on 13 January 2024, which will be attended by important national and local political and industry institutions. - The Celebration Night on 14 January 2024. A genuine party that will involve all those who have made Expo Riva Schuh & Gardabags possible and have attended many of the 100 editions. - The showing of a short film and photo exhibition tracing the 5 decades of the event’s history. - The compilation of a monograph that will be presented for the June edition of the show, including testimonials, key players and pivotal experiences during these past 100 editions, designed to offer an immersion into the unique history of Expo Riva Schuh & Gardabags. - Various installations throughout the city paying tribute to the location that welcomes the footwear and accessory community twice a year. Gianpaola Pedretti concludes: “The next two editions of of Expo Riva Schuh & Gardabags will be unmissable, starting from the 100th edition, set to take place from 13 to 16 January 2024. We look forward to welcoming more than 1300 brands from roughly 40 countries, and visitors from more than 100 countries.”


Ri v a d e r l G a rd a


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Compratori ed espositori fanno grande Expo Riva Schuh & Gardabags

L Bruno Conterno, Alessandra Albarelli, Paolo Villa, Lia Pittarello, Gianpaola Pedretti

Alla conferenza stampa di Roma in cui Expo Riva Schuh & Gardabags ha presentato la sua 100esima edizione hanno partecipato anche 3 protagonisti della manifestazione.

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ia Pittarello, Bruno Conterno, Paolo Villa hanno rappresentato i tanti espositori e buyer che da 50 anni rendono grande l’evento ad ogni stagione. Lia Pittarello, da 60 anni buyer per l’azienda italiana di famiglia che si occupa di distribuzione di calzature, borse, accessori e abbigliamento, grazie a una rete di punti vendita che conta 65 negozi e dà lavoro a circa 1000 persone. “Sono praticamente cresciuta in un giardino di calzature e ho iniziato a frequentare Expo Riva Schuh & Gardabags circa 40 anni fa, quando la gran parte della manifestazione si svolgeva ancora negli alberghi.” Avendo girato il mondo, cosa spinge Lia Pittarello a tornare a Riva del Garda? “Ci torno perché è una fiera molto accogliente, facile da visitare, in cui è presente il prodotto italiano così come un’ampia selezione di proposte internazionali. In un tale contesto è facile che il confronto con il mercato sia molto ricco e utile. Inoltre, è la prima fiera della stagione, perciò permette di visionare un’anteprima delle proposte che invaderanno il mercato nei mesi successivi. Aggiungerei, alle virtù della manifestazione, anche la varietà della tipologia di prodotti, che per una catena come la nostra è fondamentale.” Per Bruno Conterno, fondatore e CEO di Nice Footwear - azienda che opera come player specializzato in design, sviluppo, produzione e distribuzione di sneakers, calzature e borse di lusso – la fiera è una manifestazione unica per la ‘diffusione del bello’ che regala: "Per un evento di business è importante incontrare aziende eccellenti, come accade a Expo Riva Schuh & Gardabags, ma se succede in una cornice che propone anche una natura meravigliosa, oltre a hotel e ristorazione di alto livello, fare affari diventa un piacere. Ti senti quasi orgoglioso del bello che l'Italia può offrirti e che mostra agli ospiti di ogni parte del mondo." 'Pragmatica' è l'ultimo aggettivo con cui Bruno Conterno descrive la fiera di Riva del Garda, riscontrando la capacità dell'evento di presentare un prodotto in grado di stare sul mercato, oltre che fornire la possibilità di informarsi e approfondire le tematiche più interessanti per il settore, sia commerciali che strategiche. "Siamo fra i più vecchi espositori di Expo Riva Schuh & Gardabags. Probabilmente mio padre - che ancora oggi, alla veneranda età di 80 anni, è attivo in azienda - è stato uno dei primi espositori che ha aderito al progetto. Ai tempi la manifestazione si svolgeva solo ed esclusivamente negli hotel e coinvolgeva diversi paesi affacciati sul Lago di Garda. Io credo di aver fatto compagnia a mio padre per la prima volta all'età di 12 anni. Si lavorava molto e ci si divertiva


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anche parecchio", questi i ricordi di Paolo Villa, Amministratore Delegato di Villa Group, società che opera da oltre 50 anni nel settore calzaturiero e da poco Presidente di Assoprov. In un panorama fieristico internazionale abbastanza omologato, Expo Riva Schuh & Gardabags mantiene un suo carattere di diversità sostiene Paolo Villa: "Non sono più i tempi in cui ci si trovava alla discoteca Tiffany per fare serata con colleghi e clienti dopo intense giornate di lavoro, ma rimane un appuntamento particolare per la location meravigliosa in cui si tiene e per le occasioni di piacevole ritrovo con fornitori e compratori anche al di fuori delle sedi istituzionali della fiera."

Buyers and exhibitors make Expo Riva Schuh & Gardabags great The press conference in Rome at which Expo Riva Schuh & Gardabags presented its 100th edition was also attended by 3 protagonists of the event. Lia Pittarello, Bruno Conterno, and Paolo Villa represented the many exhibitors and buyers who have been making the event great every season for 50 years. Lia Pittarello, a buyer for 60 years for the Italian family business that distributes footwear, handbags, accessories and clothing, thanks to a network of outlets that has 65 stores and employs about 1,000 people. "I practically grew up in a shoe garden and started attending Expo Riva Schuh & Gardabags about 40 years ago, when most of the event was still held in hotels." Having traveled the world, what drives Lia Pittarello to return to Riva del Garda? "I go back because it is a very welcoming fair, easy to visit, where there is Italian product as well as a wide selection of international proposals. In such a context it is easy for the comparison with the market to be very rich and useful. In addition, it is the first fair of the season, so it allows to view a preview of the proposals that will invade the market in the following months. I would also add, to the virtues of the event, the variety of product types, which for a chain like ours is fundamental."

For Bruno Conterno, founder and CEO of Nice Footwear - a company that operates as a specialized player in the design, development, production, and distribution of sneakers, footwear, and luxury bags -the fair is a unique event because of the 'spread of beauty' it gives: "For a business event it is important to meet excellent companies, as happens at Expo Riva Schuh & Gardabags, but if it happens in a setting that also offers wonderful nature, as well as top hotels and catering, doing business becomes a pleasure. You almost feel proud of the beauty that Italy can offer and that it shows to guests from all over the world." 'Pragmatic' is the last adjective Bruno Conterno uses to describe the Riva del Garda fair, noting the event's ability to present a product that can stand on the market, as well as provide the opportunity to become informed and learn more about the most interesting issues for the sector, both commercial and strategic. "We are among the oldest exhibitors at Expo Riva Schuh & Gardabags. Probably my father - who is still active in the company today at the ripe old age of 80 - was one of the first exhibitors to join the project. In those days, the event was held exclusively in hotels and involved several towns overlooking Lake Garda. I think I was with my father for the first time at the age of 12. There was a lot of work and a lot of fun as well," these are the memories of Paolo Villa, CEO of Villa Group, a company that has been operating for more than 50 years in the footwear sector, and recently President of Assoprov. In a fairly homogenized international fair scene, Expo Riva Schuh & Gardabags maintains its own character of diversity sustains Paolo Villa: "These are no longer the days when one would find oneself at the Tiffany disco to have a night out with colleagues and clients after intense days of work, but it remains a special event because of the wonderful location in which it is held and the opportunities for pleasant get-togethers with suppliers and buyers even outside the institutional venues of the fair."

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Tutti gli appuntamenti a Expo Riva Schuh & Gardabags 100

h. 14.00-14.30: Raccolta dati su retail e wholesale per la digital distribution intelligence - Innovation Village (Padiglione B2) h. 14.30-15.30: Market Focus America Latina: Uruguay, Costa Rica, Ecuador, Argentina (solo su invito) - Buyers Lounge (Padiglione C1)

DOMENICA 14 GENNAIO 2024

L’agenda di incontri, market focus, eventi speciali, speech, meeting, competitions e occasioni da non perdere in questi giorni di fiera.

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temi principali su cui si basa la fiera rivana sono internazionalità, sostenibilità e innovazione. Attraverso tutte queste strade l’obiettivo è di consolidare e ampliare i momenti di business, favorire il commercio e lo sviluppo del settore. Da anni vengono organizzati eventi interni alla fiera volti proprio ad incentivare le relazioni e la conoscenza su queste tematiche, oltre alla condivisione di informazioni, formazione e knowhow. Immagina che Expo Riva Schuh & Gardabags non sia solo un luogo e un momento di incontro tra espositori e compratori, ma una cassa di risonanza globale. Gli attori e protagonisti del settore che si trovano qui arrivano da ogni parte del mondo, portano con sé la loro esperienza e mettono in campo le proprie competenze. Di seguito il programma dettagliato di tutte le occasioni da non perdere durante queste quattro giornate di fiera.

SABATO 13 GENNAIO h. 11.00-12.30: Inaugurazione nel Theatre (Padiglione D) - il Management presenta la manifestazione alla presenza di autorità e istituzioni

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h. 10.00-10.30: Le borse che si ameranno nelle prossime stagioni - Area Highlights (Padiglione D) h. 11.00-12.00: Market Focus Borse & Accessori (solo su invito) Area Highlights (Padiglione D) h. 11.30-12.15: Innovation Village Input 1: Strumenti di E-commerce - Theatre (Padiglione D) h. 14.3 -15.00: Le borse che si ameranno nelle prossime stagioni - Area Highlights (Padiglione D) h. 14.30-15.00: Innovation Village Input 2: Strumenti di gestione dei dati - Theatre (Padiglione D) h. 15.00-16.00: Market Focus: Kenya, Egitto (solo su invito) Buyers Lounge (Padiglione C1) h. 16.30-17.30: Moda e tendenze di mercato per il mercato DACH - Area Highlights (Padiglione D)

LUNEDÌ 15 GENNAIO 2024

h. 10.00-10.30: Le borse che si ameranno nelle prossime stagioni - Area Highlights (Padiglione D) h. 10.00-10.30: Innovazione di prodotto nel Retail - Innovation Village (Padiglione B2) h. 11.30-12.30: Innovation Village Input 3: Futuro sostenibile Theatre (Padiglione D) h. 14.00-15.00: Le borse che si ameranno nelle prossime stagioni - Area Highlights (Padiglione D) h. 15.00-16.30: Startup Competition - Theatre (Padiglione D) h. 17.00-18.00: Market Focus Europe: Denmark, Poland, Spain, Germany, Croatia, Serbia, Slovenia, United Kingdom (solo su invito) - Business Club (Padiglione A2)

MARTEDÌ 16 GENNAIO 2024

h. 9.30-10.30: Market Focus USA (solo su invito) - Innovation Village (Padiglione B2) h. 11.00-12.00: Market Focus Estremo Oriente: India, Thailandia, Singapore, Malesia, Indonesia, Hong Kong (solo su invito) - Business Club (Padiglione A2)


FAIRS

All appointments at Expo Riva Schuh & Gardabags 100 The agenda of meetings, market focuses, special events, speeches, competitions and opportunities not to be missed during these days of the fair. The main themes on which the Riva fair is based are internationality, sustainability and innovation. Through all these avenues, the aim is to consolidate and expand business opportunities, foster trade and develop the sector. For years, internal events have been organised at the fair aimed precisely at fostering relations and knowledge on these topics, as well as sharing information, training and know-how. Imagine that Expo Riva Schuh & Gardabags is not just a place and time for exhibitors and buyers to meet, but a global sounding board. The players and protagonists of the industry who are here come from all over the world, bring with them their experience and bring their expertise to the table. Below is the detailed programme of all the opportunities not to be missed during these four days of the fair.

SATURDAY 13 JANUARY

h. 11 a.m.-12.30 p.m.: Opening Ceremony in the Theatre (Hall D) - Management presents the event in the presence of authorities and institutions h. 2 p.m.-2.30 p.m.: Wholesale, maketplace and retailer data colleciton for digital distribution intelligence - Innovation Village (Hall B2) h. 2.30 p.m.-3.30 p.m.: Market Focus Latin America: Uruguay, Costa Rica, Ecuador, Argentina (by invitation only) - Buyers Lounge (Hall C1)

h. 14.30-15.00: Innovation Village Input 2: Data management tools - Theatre (Hall D) h. 3 p.m.- 4 p.m.: Market Focus: Kenya, Egypt (by invitation only) - Buyers Lounge (Hall C1) h. 4.30 p.m.-5.30 p.m.: Fashion and Market Trends for the DACH Market - Highlights Area (Hall D)

MONDAY 15 JANUARY 2024

h. 10 a.m.-10.30 a.m.: Bags you will love in the coming seasons - Highlights Area (Hall D) h. 10 a.m.-10.30 a.m.: Product innovation in Retail - Innovation Village (Hall B2) h. 11.30 a.m.-12.30 p.m.: Innovation Village Input 3: Sustainable future - Theatre (Hall D) h. 2 p.m.-3 p.m.: Bags you will love in the coming seasons Highlights Area (Hall D) h. 3 p.m.- 4.30 p.m.: Startup Competition - Theatre (Hall D) h. 5 p.m.-6 pm: Market Focus Europe: Denmark, Poland, Spain, Germany, Croatia, Serbia, Slovenia, United Kingdom (by invitation only) - Business Club (Hall A2)

TUESDAY 16 JANUARY 2024

h. 9.30 a.m.-10.30 a.m.: Market Focus USA (by invitation only) Innovation Village (Hall B2) h. 11 a.m-12 p.m.: Market Focus Far East: India, Thailand, Singapore, Malaysia, Indonesia, Hong Kong (by invitation only) Business Club (Hall A2)

SUNDAY 14 JANUARY 2024

h. 10 a.m.-10.30 a.m.: Bags you will love in the coming seasons - Highlights Area (Hall D) h. 11a.m.-12.00 a.m.: Market Focus Bags & Accessories (by invitation only) - Highlights Area (Hall D) h. 11.30-12.15: Innovation Village Input 1: E-commerce tools Theatre (Hall D) h. 2.30p.m. - 3.00 p.m.: Bags you will love in the coming seasons - Highlights Area (Hall D)

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Written Fashion by Ursula Beretta Artwork by Joe Colosimo

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crivere è di moda ma, soprattutto, è di moda scrivere sulla moda. Quello che sembrerebbe un gioco di parole in realtà è lo spazio che sempre più l’intero sistema moda si è preso per affermare una creatività talmente versatile e ampia da non rimanere confinata ai “soli” vestiti ma che necessita di strumenti sempre diversi e sempre più in grado di esplorarne – e valorizzarne – la ricchezza. Di contenuto, di intenzioni, di forme ma, soprattutto, di essenza per dare conto a un pubblico esigente e ghiotto di narrazioni che, dall’abito, possano espandersi ad ambiti più complessi. Quello che è certo è che non si tratta di un qualcosa di recente perché la “moda scritta” è parte integrante della storia della società e della cultura dato che ha fatto la sua apparizione nel momento stesso in cui ha preso vita la letteratura, per così dire, laica. È sufficiente pensare, per averne un’idea, ai poemi cavallereschi dei secoli medievali in cui i cataloghi dei vestiti alternati alle gesta dei cavalieri nascondevano significati che andavano ben oltre quelli letterali e che riflettevano valori, sogni, ambizioni di un’intera società. Ma non c’è nulla di cui stupirsi. La moda è cultura, non è solo costume. Il suo senso trascende l’apparenza e diventa il riflesso esatto del tempo in cui è inserita tanto da essere, al pari del linguaggio scritto, una vera e propria forma di comunicazione. Se il suo lessico si è sviluppato nel corso delle epoche, esattamente come la lingua, le sue sfumature possiedono un’estetica riconoscibile che cambia e si adatta, così come succede con i codici estetici che indirizzano le tendenze. Ecco allora che scrivere di moda è oggi più che mai importante anche per dare conto della creatività dei designer, sempre più aperta all’esplorazione, sempre meno capace di rimanere entro i confini stabiliti di un unico genere per fare del racconto di moda un variegato atlante che va a posizionarsi accanto ad altri linguaggi – la fotografia come l’illustrazione, il cinema come la passerella – e occupare un posto a sé. I direttori creativi di oggi sono dei rabdomanti che usano il loro genio senza moderazione e lo lasciano a briglia sciolta a esplorare ogni cosa con cui viene in contatto. La conseguenza diretta è che sia la visione del marchio che la loro stessa identità personale diventano oggetto di una poetica da raccontare. O meglio, da

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scrivere. Alessandro Michele è l’esempio perfetto di quella capacità di far transitare i linguaggi e di far conoscere le cose che trovano nei libri scritti il loro habitat ideale. Se oggi si nota un sempre maggiore numero di pubblicazioni e di generi diversi (che dalle biografie arrivano ai saggi passando per veri e propri progetti monografici), questo è squisitamente frutto della moda stessa che produce immaginazione, proprio come fanno i romanzi, che gli appassionati consumano in maniera bulimica. Scomodando Roland Barthes, ci sono un abito parlante -che attraverso i suoi codici dice ciò che vuole dire – e un abito parlato- ovvero descritto e raccontato dai protagonisti della moda – in una dicotomia che, ancora una volta, corrisponde a un valore aggiunto e che, attraverso la scrittura, viene svelato. Il tutto senza volersi addentrare in un discorso più complesso, capace di costruire un’autentica mitologia intorno all’abito, inteso come collettore di metafore e come pura forma di autorappresentazione meglio di qualsivoglia biografia… Ecco dunque che scrivere di moda significa tenere il filo della storia, propria o generale, e nella varietà dei generi in cui si articola questo ennesimo, meraviglioso aspetto del fashion, si delinea un universo vivace e in movimento, sempre pronto all’esplorazione. Pensiamo solo ai giornali di moda: dal 1672, anno della fondazione del “Mercure Galant”, il periodico francese che per primo inserì nel proprio indice articoli di moda accanto a resoconti mondani e a novelle galanti, le riviste di moda sono state il barometro del gusto e dell’epoca in cui erano inserite, sia grazie alle immagini che alla scrittura. Con il passare del tempo, poi, quelle narrazioni “volanti” affidate alle pagine dei giornali oppure comparse come meteore all’interno dei romanzi – diversamente da quando poi saranno i romanzi e gli scrittori a ispirare intere collezioni, ma questa è un’altra storia- acquistarono una loro autonomia andando a identificare un genere a sé stante. Sfaccettato, ricco di declinazioni, mutevole e comunque sempre più frequentato e apprezzato. Un tesoro che gli appassionati hanno imparato a maneggiare per andare ad arricchire un immaginario potente e sempre pronto a essere svelato con le modalità più diverse. Biografie di stilisti, fashion book che raccontano le sfilate, saggi e manuali per >


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non fermarsi alle apparenze ma anche dizionari ad hoc per perfezionare la conoscenza tecnica, il caleidoscopio esperienziale che la letteratura di moda offre è pressoché infinito. Perché? Semplice. La differenza tra indossare e vestire è ancora una volta affidata alle parole: se nel primo caso si intende il portare qualcosa che piace, il secondo termine presuppone ricerca, riflessione, pensiero. E lettura. La quale, peraltro, possiede un coefficiente di magia pari a solo a quello della moda stessa e contiene, ça va sans dire, un effetto deflagrante. C’è poi un altro fatto fondamentale. La moda oggi ha acquisito sempre più lo status di manifestazione artistica, anche in virtù della sua capacità di stabilire le direttive culturali, di influenzare il sistema, di dare vita a veri capolavori e, per questa ragione, necessita di essere indagata, investigata, trattata, capita. Raccontata. Scritta e letta. Potere delle parole, ovviamente, capaci di dispiegare l’anima dello stile e di racchiuderla in un genere letterario fashion dai molteplici vestiti e protagonista di una biblioteca ideale in continuo aggiornamento. E mai come oggi necessaria. Lo ha capito il panorama editoriale che si è divertito a spaziare tra scenografici volumi illustrati dedicati alle maison più celebri accanto ad altri che ne ripercorrono l’universo creativo; tra biografie raccontate a cuore aperto, imperdibili analisi e dialoghi di storie fatte di successi, di intuizioni, di persone e divertissement creativi. Per ricordare, sempre che, al netto di tutto, la moda è una questione di passione. E di gioia. Esattamente come la lettura. Writing is fashionable but, above all, it is fashionable to write about fashion. What might seem to be a play on words is actually the space that the entire fashion system has increasingly taken to affirm a creativity that is so versatile and wide-ranging that it does not remain confined to ‘just’ clothes, but requires ever different tools that are increasingly capable of exploring - and enhancing - its richness. Of content, of intentions, of forms but, above all, of essence in order to give an account to a demanding public greedy for narratives that, from clothing, can expand to more complex spheres. What is certain is that this is not something recent, because ‘written fashion’ is an integral part of the history of society and culture, since it made its appearance at the very moment when, so to speak, secular literature came into being. One only has to think, to get an idea, of the chivalric poems of the medieval centuries in which the catalogues of clothes alternating with the deeds of knights concealed meanings that went far beyond the literal and reflected the values, dreams and ambitions of an entire society. But this is nothing to be surprised about. Fashion is culture, not just costume. Its meaning transcends appearance and becomes an exact reflection of the time in which it is set, so much so that it is, like written language, a true form of communication. If its lexicon has developed over the ages, just like language, its nuances possess a recognisable aesthetic that changes and adapts, just as happens with the aesthetic codes that direct trends. This is why writing about fashion is now more important than ever, also to account for the creativity of designers, increasingly open to exploration, less and less able to remain within the established boundaries of a single genre to make fashion storytelling a variegated atlas that is positioned alongside other languages - photography as much as illustration, cinema as much as the catwalk - and occupies a place of its own. Today’s creative directors are diviners who use their genius without restraint and let it run wild to explore everything it comes into contact with. The direct consequence is that both the vision of the brand and their own personal identity become the subject of a poetics

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to be told. Or rather, to be written. Alessandro Michele is the perfect example of that ability to make languages transcend and make things known that find their ideal habitat in written books. If today we see an ever-increasing number of publications and different genres (ranging from biographies to essays via veritable monographic projects), this is exquisitely the result of fashion itself, which produces imagination, just as novels do, which fans consume bulimically. Discomfiting Roland Barthes, there is a talking dress - that through its codes says what it wants to say - and a spoken dress - that is, described and narrated by the protagonists of fashion - in a dichotomy that, once again, corresponds to an added value that, through writing, is revealed. All this without wishing to enter into a more complex discourse, capable of constructing an authentic mythology around clothes, understood as a collector of metaphors and as a pure form of self-representation, better than any biography... So, writing about fashion means keeping the thread of history, one’s own or a general one, and in the variety of genres in which this umpteenth, marvellous aspect of fashion is articulated, a lively and moving universe emerges, always ready for exploration. Just think of fashion magazines: since 1672, the year of the foundation of the ‘Mercure Galant’, the French periodical that was the first to include fashion articles in its index alongside worldly reports and gallant tales, fashion magazines have been the barometer of taste and of the era in which they were set, thanks to both images and writing. With the passing of time, then, those ‘flying’ narratives entrusted to the pages of newspapers or appearing like meteors within novels - as opposed to when novels and writers would later inspire entire collections, but that is another story - acquired their own autonomy, going on to identify a genre in their own right. Multifaceted, rich in declinations, changeable and in any case increasingly popular and appreciated. A treasure that enthusiasts have learnt to handle to enrich a powerful imagery that is always ready to be unveiled in the most diverse ways. Biographies of stylists, fashion books recounting fashion shows, essays and manuals not to stop at appearances but also ad hoc dictionaries to perfect technical knowledge, the experiential kaleidoscope that fashion literature offers is almost infinite. Why? Simple. The difference between wearing and dressing is once again entrusted to words: while the former means wearing something that one likes, the latter term presupposes research, reflection, thought. And reading. Which, moreover, possesses a coefficient of magic equal only to that of fashion itself and contains, ça va sans dire, a deflagrating effect. Then there is another fundamental fact. Fashion today has increasingly acquired the status of an artistic manifestation, also by virtue of its ability to set cultural directives, to influence the system, to give life to true masterpieces and, for this reason, it needs to be investigated, researched, treated, understood. Told. Written and read. The power of words, of course, capable of unfolding the soul of style and enclosing it in a fashionable literary genre with multiple outfits, and protagonist of an ideal library in continuous updating. And never more necessary than today. This has been understood by the publishing scene, which has amused itself by ranging from scenographic illustrated volumes dedicated to the most famous maisons alongside others that retrace their creative universe; between biographies told from the heart, unmissable analyses and dialogues of stories made up of successes, intuitions, people and creative divertissements. As a constant reminder that, after all, fashion is a matter of passion. And of joy. Exactly like reading.


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Sofia Karvela Styling New York by Cecil Servigon

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i presento Sofia Karvela: schietta, esuberante e piena di energia, Sofia emerge dalla baraonda del mondo della moda grazie alla sua onestà e arguzia. Una stylist appassionata che infonde nel suo lavoro un profondo senso della narrazione con una distinta impronta personale.

Come affermata stylist a New York, come riesci a stare al passo con i tempi in un settore così dinamico e frenetico? Prospero nel caos e mi nutro dell’inarrestabile energia di New York. La competizione è un grande stimolo e mi ispiro costantemente allo streetwear e all’atmosfera della città. Sei una professionista con diverse sfaccettature: stylist, direttore creativo, costumista, imprenditrice. Qual è la tua preferita e perché? Amo avere il pieno controllo, quindi scelgo il ruolo di Direttore Creativo. Mi dà la possibilità di essere al comando dalla A alla Z e di veder realizzata la mia visione senza scendere a compromessi con le idee e le regole di qualcun altro. La cosa più importante del mio lavoro è riuscire a realizzare un’immagine che ispiri veramente le donne a vestirsi bene, andare nel mondo e spaccare. Hai iniziato a lavorare in “Sex And The City” con Patricia Field. Quali sono le lezioni più importanti che hai imparato da quell’esperienza? Avere sempre un piano B. Essere in grado di reagire velocemente. Non avere paura di provare cose nuove. Essere innovativa. Avere il coraggio di mescolare e non abbinare. Ricordarmi di raccontare una storia e di avere intento in quello che faccio. Come è cambiato il tuo stile nel corso degli anni? È diventato quello che mi piace definire una “label whore”. Hahaha.

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Prima impazzivo per le stampe e le tendenze e volevo provare cose in cui sapevo di non sentirmi a mio agio, perché non ero sicura di chi fossi veramente. Oggi mi sento sicura della mia identità. Tutto ciò che è elasticizzato e si attacca al mio corpo mi mette a disagio. Non sento l’esigenza di essere sexy e rivelatrice. Diciamo che mi piace vestirmi da uomo. Apprezzo la qualità e la vestibilità più di ogni altra cosa. La mia vita è troppo complicata e folle perché lo siano anche i miei vestiti, quindi appago la mia voglia realizzando look piú estrosi per altre persone, mentre per me stessa rimango sul semplice, chic e classico. Qual è il tocco magico che ti distingue dagli altri stylist? Presto molta attenzione alla vestibilità. Le maniche, il rimbocco, devono dare una sensazione di vissuto e di reale. Parlaci del tuo processo creativo e di ciò che ti ispira. Tutto il mio mondo ruota intorno ai vestiti. Per sentirmi a mio agio ho bisogno di avere a che fare con gli abiti tutto il giorno. Faccio immersioni online negli stili di passerella e di strada degli anni ‘60, ‘70, ‘80 e ‘90. Sono ossessionata dallo shopping vintage e sono sempre affascinata dai vecchi modelli. Penso ci sia pochissimo che non è stato fatto ancora, pertanto studio i migliori e poi adatto a modo mio. Osservo le persone per strada. Prendo la metropolitana ovunque vado e noto tutto. Ma ultimamente non c’è niente che mi ispiri di più dello street style di Milano. Puoi parlare di un progetto impegnativo in cui hai dovuto superare i limiti dello styling convenzionale? Non ho bisogno di superare i limiti con i vestiti. Gli esseri umani hanno già abbastanza problemi per preoccuparsi dei vestiti. Mi attengo alla semplicità. È importante essere precisi nella storia che >


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“I think very little has not been done, so I study the best and tweak things my way.”

si sta raccontando e assicurarsi che questo punto di vista emerga in ogni scatto. Le emergenze nella moda possono sembrare molto reali. Hahaha. Raccontaci una giornata lavorativa in cui sei stata incredibilmente indaffarata, ma a fine giornata ti sei sentita orgogliosa o ti sei divertita alla grande. Onestamente, ogni giorno! Si comincia col dover spegnere molti incendi. Trovare soluzioni. Inventare idee. Il flusso creativo arriva sempre ed è la parte più eccitante di tutto il percorso. Quando si è nel flusso del lavoro, le cose appaiono e si sentono benissimo. Penso che spesso - quando le cose non sembrano avere senso o si è pianificato qualcosa che però non viene bene - sia critico immergersi nel processo di ricerca di cosa possa invece funzionare. È una grande soddisfazione quando alla fine si trova una soluzione. Qual è l’outfit che meglio rappresenta NYC? Un paio di jeans, t-shirt bianca, giacca di pelle nera. Stivali rossi, occhiali da sole neri. E decisamente un atteggiamento cool. Un look che passa dal giorno alla sera con pochi accorgimenti? Pantaloni eleganti a pieghe a gamba larga per la comodità. Camicia oversize in seta perché è chic e trasmette sicurezza di sé. Aprire un bottone in più per mostrare un po’ di pelle e osare di più. Blazer doppiopetto perché significa che sei seria e determinata. Gioielli d’oro vistosi perché aggiungono un tocco femminile. Stivaletti a punta per allungare la figura. Comfort, facilità e femminilità. E un ampio sorriso. Molti stilisti hanno cercato di creare una linea d’abbigliamento che confondesse il confine tra moda e installazione artistica. Qual è la tua idea in merito? Riesci a immaginarne una? Non ho così tanto talento. Lascio che se ne occupino Jonathan Anderson e Galliano. L’outfit più stravagante che hai mai creato per una cliente? L’originalità è sempre una sfida, dovendo mantenere un bell’aspetto. Quando ero più giovane, ho creato un abito con cravatte da uomo per nascondere le parti intime. Non sono sicura che lo ripeterei, ma all’epoca fu divertente!

C’è un libro o un film per cui ti piacerebbe creare lo styling dall’inizio alla fine? Adoro Charles Bukowski. Quindi, vorrei fare styling per qualsiasi cosa che riguardi lui. Le sue parole, anche se possono spaventarmi e a volte farmi arrabbiare, mi hanno sempre provocato emozioni molto intense. C’è un accessorio “ugly-chic” che ami segretamente ma che non piacerebbe a nessuno? Credo i “calzini bianchi” con tutto! Sempre. Hahaha. Condividi un recente momento cruciale della tua carriera in cui un particolare progetto ha influenzato in modo significativo il tuo approccio allo styling e ha plasmato la tua direzione creativa. Direi che tutti i miei clienti e tutti i marchi con cui lavoro mi hanno insegnato cose che mi influenzano. Ognuno ha un punto di vista diverso e io apprezzo ciascuno di loro. Lavorare con marchi come Alice + Olivia e L’AGENCE è stata un’esperienza incredibile, per imparare come elevare l’abbigliamento contemporaneo. Lavorare con clienti privati mi insegna a capire meglio cosa vogliono le donne. Disegnare la mia collezione per Equipment è stato il progetto dei miei sogni: il processo di affidarmi al mio istinto è spaventoso ma di grande soddisfazione. Come riesci a gestire più progetti contemporaneamente alla tua vita privata di mamma di due bambini? Purtroppo, non riesco a gestire bene nulla. Mi sveglio alle cinque. Lascio i miei figli a scuola e poi impazzisco finché il lavoro non è finito. Mi destreggio tra molte cose e non ho un equilibrio tra lavoro e vita privata. Mi piace allenarmi, mangio sano e non bevo. L’unica cosa che faccio, a meno che non ci sia un’emergenza, è prendermi i fine settimana e passarli con i miei figli a fare quello che loro vogliono. Li metto a letto il 99% delle volte durante la settimana perché il bacio della buonanotte è molto importante per me. Mi assicuro che sappiano di essere adorati, ma che sappiano anche che la mamma ama troppo i vestiti e il suo lavoro, e questo va benissimo. Spero che un giorno anche loro trovino qualcosa che li appaghi tanto da volerlo fare tutto il giorno, tutti i giorni. >

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Meet Sofia Karvela, a straight-shooting dynamo whose honesty and wit cut through the noise like a laser in the fashion world. A passionate stylist who infuses her work with a deep sense of storytelling and her own unique imprint. As a renowned stylist based in New York City, how do you stay ahead of the curve in such a fast-paced and dynamic industry? I thrive in chaos and I feed off of the unstoppable New York energy. Competition is a big drive and I’m constantly inspired by street styles and the city’s vibe. You have different facets: stylist, creative director, costume designer, entrepreneur. Which one is your favorite and why? I love being in full control so I’ll go with Creative Director. It gives me the ability to be in charge from A to Z, and I get to see my vision through without somebody else’s ideas and rules. The most important thing about my job is being able to accomplish a visual that truly inspires women to dress up and go into the world and rock it. You started working in “Sex and the city” with Patricia Field. What are the most important lessons you learned from that experience? To always have a Plan B. To be able to be reactive. To not be scared to try new things. To be innovative. To dare to mix and not match. To remember to tell a story, and to have intention in what I do.

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How has your style changed over the years? It has become what I like to call a “label whore”. Hahaha. I used to go crazy on prints and trends and wanted to try things I knew I didn’t feel comfortable in then, because I wasn’t sure who I really was. Today I find myself confident in my skin. Anything stretchy that sticks to my body makes me uncomfortable. I don’t feel the need to be sexy and revealing. Let’s say I like to dress like a man. I value quality and fit more than anything. My life is too complicated and crazy to have my clothes also be, therefore I get my fix of funky looks that I create on other people, and for myself, I keep it simple, chic, and classic. What is the magic touch that sets you apart from other stylists? I pay close attention to the fit. The sleeves, the tuck, it has to feel worn and real. Tell us about your creative process and what inspires you. My whole world revolves around clothes. I need to be around clothes all day to feel comfortable. I do online deep dives into the 60’s, 70’s, 80’s, 90’s runway and street styles. I obsess over vintage shopping and I’m always fascinated by the oldies. I think very little has not been done, so I study the best and tweak things my way. I look at people on the street. I take the train everywhere I go and just stare. But lately, nothing inspires me more than Milan’s street style.


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“I would mix silk, cotton, and denim. Those three are my go-to’s. The ease, the casual, and the timeless.”

Can you discuss a challenging project where you had to push the boundaries of conventional styling? I don’t need to push any boundaries with clothes. Humans deal with enough problems to worry about clothes. I stick to ease. It’s important to be accurate in the story you’re telling and make sure that point comes across in every shot. Fashion emergencies can feel very real. Hahaha. Can you tell us about one day at work when you were crazy busy but at the end of the day you felt most proud or had the most fun? Honestly, that’s every day! It starts with having to put out a lot of fires. Come up with solutions. Come up with ideas. The creative flow always comes and that’s ultimately the most exciting part of it all. When you’re in the workflow things look and feel great. I think a lot of the times, when some things may not make sense or you have planned for something that ultimately doesn’t end up looking good, getting into the process of finding what will work is very important and very satisfying in the end when everything comes together. Which outfit best represents NYC? Blue jeans, white T-shirt, black leather jacket. Red boots, black sunglasses. Keep it cool. An outfit that seamlessly transitions from day to night with just a few adjustments? Dressy pleated wide-legged pants for comfort. Silky oversized shirt because it’s chic and confident. Open one extra button to show a little more skin and be a little more daring. Double-breasted blazer because it means business. Statement gold jewelry because it adds a feminine touch. Pointy booties to elongate. Comfort, ease, and femininity. And a wide smile. Many designers have tried to create a clothing line that blurs the line between fashion and art installation. What is your take on that? Can you envision one? I’m not that talented. I will leave Jonathan Anderson and Galliano to take that on. The wildest outfit you have styled for a client?

Originality is always a challenge while keeping it look beautiful. When I was younger, I created a dress out of men’s ties to hide the private parts. Not sure that I would ever repeat that, but it was fun at the time! Is there a book or movie you would love to style entirely? Why? I love Charles Bukowski. So, anything by/about him I would want to style. His words, even though he can scare me, and sometimes piss me off, always provoked very intense emotions. Do you have an “ugly-chic” item or accessory that you secretly love but no one would like? I guess “White Socks” with everything! At all times. Hahaha. Share a recent pivotal moment in your career when particular project significantly influenced your approach to styling and shaped your creative direction. I would say that all my clients and all the brands that I work with have taught me things that influence me. Everybody has a different point of view and I value every single one. Working with brands such as Alice + Olivia and L’AGENCE has been an unbelievable experience, learning how to elevate contemporary clothing. Working with private clients teaches me to understand better what women want. Designing my own collection for Equipment has been my dream project, a scary yet very satisfying process of trusting my instincts. How do you manage multiple projects simultaneously, with your personal life as a mom of 2 kids? Unfortunately, I don’t manage anything too well. I wake up at five. I drop off my kids at school and then go crazy till the job is done. I juggle a lot simultaneously and I don’t have a work-life balance. I love to work out, I eat healthy, and I don’t drink. The one thing I do unless there’s an emergency, I take off the weekends and spend it with my kids doing whatever it is that they want. I put them to bed 99% of the time during the week because kissing them good night is very important to me. I make sure that they know that they are adored but they also know that mommy loves clothes and her job way too much and that’s great. I hope that one day too they will find something that fulfills them just as much that they want to do it all day, every day.

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DESIGNERS

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ENCLÒ by Enea Burattoni

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l marchio nasce nel 2019 con l’intento di offrire uno stile indipendente dalla stagionalità che accentui la personalità di chi ne indossa i capi. Tra i concetti chiave di Enclò emergono sicuramente la forte identità e la sicurezza in se stessi. Con il suo marchio, Enea Burattoni, è alla continua ricerca di leggerezza e comfort senza mai dimenticare stile e design accattivanti. Egli stesso dichiara di avere una meta ambiziosa che persegue con un pizzico di presunzione, quella che gli permette di continuare a creare.

Chi le indossa deve poter esprimere se stesso in un tutt’uno con il prodotto di design.

Da dove nasce la sua passione e vocazione per il mondo della moda? È una passione che risale a quando avevo cinque anni e accompagnavo mia madre dal sarto locale. Rimanevo affascinato da come prendeva le misure perché era proprio lì che aveva inizio il processo che lo avrebbe portato alla realizzazione di capi perfettamente confezionati. Amavo anche i film della Golden Age Hollywoodiana, l’eleganza dei personaggi e dei loro abiti, tanto che ho lavorato quasi trent’anni negli Stati Uniti come stilista per brand che hanno vestito alcune delle celebrità più in voga del mondo dello spettacolo.

Qual è il designer che l’ha colpita di più di recente in passerella? Mi hanno molto emozionato dall’inizio alla fine Prada, Miu Miu e Jil Sander, ma anche altri brand come Dries Van Noten e Stella McCartney. Inoltre, mi hanno colpito marchi più recenti come Duran Lantik e JordanLuca. Le considero realtà originali e mai scontate che sanno sempre sorprendermi piacevolmente.

Come nasce Enclò? Nel 2018 sono tornato in Italia. Mi è sempre rimasta la passione per le calzature e, grazie anche ad un mio amico all’interno di quell’ambiente, dopo poco è nato Enclò che deriva in parte da enclosure. La linea, che ricorda quella delle collant che si vede anche nel logo, deriva dal genio di Osvaldo Cavandoli ed è simbolo di continuità, di stile infinito, di purezza, di una bellezza semplice e mai banale. Racconti una delle sue creazioni più iconiche. Due tra le prime creazioni nate per Enclò sono Vela e Nodo, che io considero fondamentali per il marchio. Vela in particolare è stata realizzata in diverse altezze, modelli e materiali. L’obiettivo è fornire calzature uniche, ma adatte a diverse situazioni di utilizzo.

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Dove andrebbe a fare shopping oggi e quali accessori moda acquisterebbe? Mi recherei a Milano in Corso Como 10 e da Antonia, elegante boutique di design per uomo e donna. Inoltre, ho sempre avuto un debole per lo stile di Prada, ma farei un giretto anche a Londra, in particolare da Selfridges, Browns e Dover Street Market.

Se pensa a luoghi reali o al mondo della musica, delle opere d’arte, personaggi del cinema o quant’altro, che cosa o chi di recente le ha dato ispirazione o ha trovato interessante? Il primo che mi viene in mente è Dave Brubeck, pianista e compositore statunitense. In particolare il brano “Take five” mi dà sempre la carica, ma mi sento di citare anche Philippe Glass String Quartet N° 5 e Kronos Quartet. In generale, vengo attratto moltissimo dall’architettura, sia quella che vedo dal vivo sia all’interno di libri ben fatti. Credo che per un creativo sia sempre una gioia vedere lo splendido realizzarsi delle opere dell’uomo e trarre ispirazione dalle forme e dai colori che ci regala la natura. Quali pensa siano i trend che vedremo nelle prossime stagioni? Il mio motto è Class versus Crass e credo che in generale si stia andando in quella direzione: volumi, leggerezza, comfort, dettagli di design sempre più ultra-personalizzati a dispetto della sovrabbondanza. >


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“My motto is Class versus Crass and I believe that in general we are going in that direction: volume, lightness, comfort, increasingly ultra-customised design details in spite of overabundance.” 34


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Quindi, pensa che la moda stia cambiando? A mio avviso si tratta di un’evoluzione verso una globalizzazione del locale. Una lotta tra il grande e il piccolo, tra l’identità comune e quella individuale. Un desiderio di dichiarare se stessi essendo parte di un tutto sempre più connesso. Passato, presente e futuro che si intersecano lasciando spazio al fascino dell’imprevedibile. Quali sono i suoi progetti presenti e futuri? Con Enclò sto lavorando a una piccola collezione ma è ancora in stato embrionale e preferisco non anticipare niente. Da qualche anno mi dedico anche alle consulenze e sto collaborando con un brand storico di Bologna. Quindi, pensa che la moda stia cambiando? A mio avviso si tratta di un’evoluzione verso una globalizzazione del locale. Una lotta tra il grande e il piccolo, tra l’identità comune e quella individuale. Un desiderio di dichiarare se stessi essendo parte di un tutto sempre più connesso. Passato, presente e futuro che si intersecano lasciando spazio al fascino dell’imprevedibile. Quali sono i suoi progetti presenti e futuri? Con Enclò sto lavorando a una piccola collezione ma è ancora in stato embrionale e preferisco non anticipare niente. Da qualche anno mi dedico anche alle consulenze e sto collaborando con un brand storico di Bologna.

ENCLÒ by Enea Burattoni The brand was founded in 2019 with the intention of offering a style independent of seasonality that accentuates the personality of the wearer. Among Enclò’s key concepts are a strong identity and self-confidence. With his brand, Enea Burattoni, is constantly searching for lightness and comfort without ever forgetting style and attractive design. He himself declares that he has an ambitious goal that he pursues with a hint of presumption, one that allows him to continue creating. Where does your passion and vocation for the fashion world come from? It is a passion that goes back to when I was five years old and I used to accompany my mother to the local tailor. I was fascinated by how she took measurements because it was there that the process that would lead to perfectly made garments began. I also loved the Golden Age Hollywood movies, the elegance of the characters and their clothes, so much so that I worked for almost 30 years in the US as a stylist for brands that dressed some of the hottest celebrities in show business. How was Enclò born? In 2018 I returned to Italy. I have always had a passion for footwear and, thanks also to a friend of mine within that environment, after a short time Enclò was born, which derives in part from enclosure. The line, which is reminiscent of the tights that you can also see in the logo, comes from the genius of Osvaldo Cavandoli and is a symbol of continuity, of infinite style, of purity, of simple and never banal beauty.

Tell us about one of your most iconic creations. Two of the first creations created for Enclò are Vela and Nodo, which I consider fundamental for the brand. Vela in particular was made in different heights, models and materials. The aim is to provide shoes that are unique but suitable for different situations of use. The wearer must be able to express himself in one with the design product. Where would you go shopping today and which fashion accessories would you buy? I would go to Corso Como 10 in Milan and to Antonia, an elegant design boutique for men and women. Also, I’ve always been partial to Prada’s style, but I would also take a little trip to London, especially Selfridges, Browns and Dover Street Market. Which designer has impressed you most recently on the catwalk? I was very moved from start to finish by Prada, Miu Miu and Jil Sander, but also by other brands such as Dries Van Noten and Stella McCartney. I was also impressed by more recent brands such as Duran Lantik and JordanLuca. I consider them to be original and never predictable brands that always know how to pleasantly surprise me. If you think of real places or the world of music, works of art, film characters or whatever, what or who recently gave you inspiration or found you interesting? The first one that comes to mind is Dave Brubeck, American pianist and composer. In particular the piece ‘Take five’ always gets me going, but I would also mention Philippe Glass String Quartet No. 5 and Kronos Quartet. In general, I am very attracted to architecture, whether I see it live or in well-crafted books. I think it is always a joy for a creative person to see the splendid realisation of man’s work and to draw inspiration from the shapes and colours that nature gives us. What do you think are the trends we will see in the coming seasons? My motto is Class versus Crass and I believe that in general we are going in that direction: volume, lightness, comfort, increasingly ultra-customised design details in spite of overabundance. So, do you think fashion is changing? In my opinion it is an evolution towards a globalisation of the local. A struggle between the big and the small, between common and individual identity. A desire to declare oneself as part of an increasingly connected whole. Past, present and future intersecting, leaving room for the fascination of the unpredictable. What are your present and future projects? With Enclò I am working on a small collection but it is still in an embryonic state and I prefer not to anticipate anything. For a few years now I have also dedicated myself to consulting and I am collaborating with a historic brand in Bologna.

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Minacapilli: Love on Fire

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archio di calzature di lusso nato nel 2023, Minacapilli esprime la visione creativa della designer Andrea Minacapilli e interpreta in chiave moderna una “estetica rock’n’roll”. Laureata in Economia all’Università di San Gallo (Svizzera), Andrea Minacapilli, modella ed esperta di marketing e moda, ha sempre avuto una visione in mente: creare accessori che dessero potere alle donne forti, quelle che si fanno strada da sole, superando i confini, abbracciando e celebrando la propria femminilità per divenire musa di se stesse. Le sue scarpe sono gioielli che fanno confluire glamour, stili in tendenza e impeccabile artigianalità in una calzatura di lusso made in Italy. Come si è avvicinata al mondo della moda? La moda è sempre stata una parte importante della mia vita: da bambina mi divertivo a organizzare sfilate, finché a 15 anni ho partecipato al concorso internazionale per modelle Elite Model Look Switzerland e da allora ho lavorato nella moda come indossatrice per molti anni. Ciò che amo dell’essere una stilista è l’intero processo che porta alla creazione finale: dall’ispirazione al momento creativo fino alla produzione che conduce a un risultato che mi rende finalmente felice. Il momento più bello per me è quando vedo una donna indossare le mie scarpe e si sente forte, sicura di sé, femminile e sexy. Può descrivere una delle sue creazioni che considera iconica e che meglio rappresenta lo spirito del marchio? Direi che due modelli della collezione di debutto sono iconici: il Mask Sandal, una novità nel design delle calzature grazie alla mascherina rimovibile che può anche essere indossata sul viso. È la

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scarpa perfetta per una cena elegante dove si festeggia con gli amici. Il secondo modello iconico, di cui sono innamorata, è il Sex & Love Sandal: audace, unico, femminile e sexy, incarna il glamour di una musa moderna. Parliamo più in generale della sua nuova collezione? I tre sandali della collezione Love on Fire rappresentano il glamour di una notte inoltrata in cui si muove una musa moderna, audace, unica, che mostra in modo giocoso il suo amore. Tutti i sandali presentano un’estetica accattivante, sono scintillanti, per far brillare la persona che li indossa. Sono pensati per donne che si vestono di sicurezza come fosse il loro gioiello più prezioso, celebrando la vita e la femminilità divenendo muse di se stesse. Qual è il vostro cliente e mercato di riferimento? Che tipo di prodotto cerca? Il nostro cliente target ha un cuore internazionale e vive principalmente in città metropolitane come Zurigo, Londra, Parigi, Milano, Dubai o Miami; ama viaggiare e trascorre alcuni giorni in luoghi caldi come St. Tropez, Mykonos, Ibiza o St. Moritz. Apprezzano e investono in prodotti di lusso di alta qualità, eccezionali, esclusivi e che sottolineano la loro personalità. Se dovesse uscire a fare shopping, in quale negozio si recherebbe e quale accessorio moda comprerebbe? Mi piace scoprire nuovi marchi e scovare pezzi unici che non si trovano ovunque. Per questo motivo preferisco fare acquisti nelle aree dedicate agli stilisti emergenti all’interno dei grandi magazzini o nei negozi multimarca con una selezione unica di nuovi marchi naturalmente, le scarpe sono la mia prima scelta perché possono cambiare l’intero outfit. >


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Qual è lo stilista che l’ha maggiormente colpita di recente in passerella e perché? Adoro Anthony Vaccarello: i suoi modelli senza tempo e la sua estetica rock’n’roll con un tocco di chic parigino sono eleganti, sexy e altamente riconoscibili. C’è un luogo, una musica, un personaggio, un film o un libro che ha attirato la sua attenzione e che è diventato fonte di ispirazione per le sue creazioni di moda? Ibiza è il mio luogo dell’anima e che visito ogni anno: la gente, la natura e l’atmosfera che vi si respira sono una costante fonte di ispirazione. Rappresenta tutte le cose che amo. Quel luogo mi ha fornito l’ispirazione per la nuova collezione: il sentimento dell’amore in tutte le sue sfaccettature. Con questa collezione ho voluto recuperare l’approccio giocoso all’amore e al flirt, da cui il nome Love on Fire. Credo che, anche quando si invecchia, non si debba mai perdere quel senso giocoso dell’amore, la gioia del flirt e il piacere di sentirsi attraenti per un’altra persona. Credo che questi sentimenti siano sempre attuali e non passino mai di moda.

Parliamo di sostenibilità: cosa significa per Minacapilli? Come marchio di calzature di lusso, diamo importanza al design e alla qualità senza tempo, in modo che le nostre scarpe durino per tutta la vita e si contrappongano alla tendenza del fast-fashion. Stiamo anche sperimentando nuovi materiali sostenibili con cui vorremmo lavorare in futuro.

A luxury footwear brand born in 2023, Minacapilli expresses the creative vision of the designer Andrea Minacapilli and interprets the ‘rock’n’roll aesthetic’ in a modern way. Graduated in Economics from the University of St. Gallen, the model, Marketing and Fashion Expert, Andrea Minacapilli, has always had the vision to create something that empowers strong women who make their own way up, pushing boundaries, embracing and celebrating their femininity by being their own muse. Her shoes are elevated to a jewel blending glamour, fashion-forward style and impeccable craftmanship in a made-in-Italy luxury shoes. How did you come to the fashion world? Fashion has always been an important part of my life: as a child I used to have fun doing fashion shows, then at the age of 15 I took part in the international modeling competition Elite Model Look Switzerland and from then on I worked as a model in the fashion world for many years. What I love about being a fashion designer is the whole process that leads to the final creation - from the inspiration to the creative moment to the transformation process that leads to a result that makes me finally happy. The most beautiful moment for me is when I see a woman wearing my shoes and feeling strong, confident, feminine, and sexy in them. Can you describe one of your creations that you consider iconic and that best represents the spirit of the brand? I would say two styles from the debut collection are iconic: the

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“The collection expresses late-night glamour, with footwear with an eye-catching aesthetic, whose sparkle is able to illuminate the person wearing it”

Mask Sandal, a novelty in shoe design because of the removable mask that can be worn over the face - the perfect shoe for a dinner party in a fancy location where you are celebrating with friends. The second iconic model I’m in love with is the Sex & Love Sandal – it’s bold, unique, feminim and sexy, and embodies the glamour of the modern muse. Can you tell us about your new collection? The three sandals from the Love on Fire collection are late night glamour for the modern muse who is bold, unique, and playfully shows how she loves. All sandals have an eye-catching aesthetic, with a sparkle that makes the person wearing them shine. They are designed for women who wear their confidence as their most precious jewel, celebrating life and femininity by being their own muse. What is your target customer and market? What kind of product is it looking for? Our target customer is an international heart and lives mainly in metropolitan cities such as Zurich, London, Paris, Milan, Dubai, or Miami, love to travel, and mostly spend some days in hot spot places such as St. Tropez, Mykonos, Ibiza, or St. Moritz. They appreciate and invest in high-quality luxury products that are exceptional, exclusive and emphasize their personality.

Is there a place, music, character, film or book that has recently caught your attention and also become a source of inspiration for your fashion creations? Ibiza is my soul place I visit every year - the people, nature, and vibe here are a constant source of inspiration for me and bring together all the things I love. And that gave me the inspiration behind the new collection: the feeling of love in all its facets. With this collection I wanted to recover the playful approach to love and flirtation, hence the name Love on Fire. I think that even as you get older, you should never lose that playful sense of love, the joy of flirtation, and the pleasure of feeling attractive to another person. I think these feelings are always relevant and never go out of style. Let’s talk about sustainability: what does it mean for Minacapilli? As a luxury footwear brand, we value timeless design and quality so that our shoes last a lifetime and stand against the fast fashion trend. We are also currently experimenting with new sustainable materials that we would like to work with in the future.

If you had to go out shopping, what store and fashion accessory would you buy in? I love discovering new brands and finding unique pieces that can’t be found everywhere. That’s why I prefer to shop in up-and-coming designers’ area in department stores or in multi-brand stores with a unique selection of new brands - of course, shoes are my first choice as they can change the whole outfit. Which designer has most impressed you recently on the runway and why? I love Anthony Vaccarello - his timeless designs and rock’n’roll aesthetic with Parisian chic are elegant, sexy and highly recognizable.

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SPORT

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Alessandro Miressi They call him Ale-Jet… guess why

Mi tuffo sempre per vincere. Perché solo vincere mi fa sorridere”. Alessandro Miressi deve sorridere parecchio, visto che lo sprinter italiano, specialista dei 100 metri stile libero, negli ultimi anni è diventato campione europeo a Glasgow (2018), oro mondiale in vasca corta ad Abu Dhabi (2021); ha registrato a Budapest, sempre nel 2021, e tutt’ora detiene il record nazionale dei 100 metri (47”53). Forse il sorriso più smagliante lo ha sfoggiato in quanto velocista delle staffette 4x100 stile libero e 4x100 mista, che hanno conquistato l’argento e il bronzo a Tokyo 2020. Cosa accadrà ora? Non vediamo l’opra di scoprirlo, al grido: “Vola, Ale-Jet, vola!”

“I always dive to win. Because only winning makes me smile.” Alessandro Miressi must be smiling a lot, as the Italian sprinter, a 100-meter freestyle specialist, in recent years became European champion in Glasgow (2018), world gold medalist in the short track in Abu Dhabi (2021); recorded in Budapest, also in 2021, and still holds the national 100-meter record (47”53). Perhaps his most dazzling smile was as the sprinter of the 4x100 freestyle and 4x100 mixed relays, which won silver and bronze at Tokyo 2020. What will happen next? We can’t wait to find out, to the cry: “Fly, Ale-Jet, fly!”

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SPORT

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“I always dive to win. Because only winning makes me smile.”




All the clothes worn by Alessandro are by JAKED Starring: Alessandro Miressi - Photos by Angelo Lanza - Fashion editor: Luca Termine Styling: Chiara Naretto and Valentina Felisari - Grooming: Dorotea Ravalli @MKS Milano - Photo assistant: Yadier Castro Piedra - Thanks to DAO Sport Milano


FLY


FASHION F/W 2024

Don’t mess with a Lioness A magic dissociation Faith no more Apocalyptic Blue velvet

Dress RALLEGRATI Gloves RIFÒ


Don’t mess with a Lioness Photos by Angelo Lanza Fashion by Luca Termine

Jacket ODÌ ODÌ Top FEMYNAL Tight WOLFORD Underwear AGENT PROVOCATEUR Shoes UNISA



Dress BALESTRA Boots SONORA


Dress RALLEGRATI Gloves RIFÒ Boots SENDRA



Jacket and pants MANGO T-shirt OBLIQUE Belt GAVAZZENI Sunglasses OAKLEY Shoes JUSTFAB



Corset FRACOMINA Skirt SARA ROKA Shoes JEFFRY CAMPBELL


Jacket BA&SH Skirt STRADIVARIUS Socks CALZEDONIA Bag BIASIA Sunglasses SAINT LAURENT Shoes TAMARIS


Jumpsuit BA&SH Shoes UNISA Photos by Angelo Lanza Fashion by Luca Termine MUA: Martina Ruoppo and Francesca Papangelo Styling assistants: Vittoria Macrì and Chiara Naretto Photo assistant: Yadier Castro Piedra Model: Maysa Paz @WomenManagement


CALEB CAMPAIGNE @Arsutoria School

ELIZABETH SIEH @Arsutoria School


CAPE KAROO @Arsutoria School

MARIUS KLEIN @Arsutoria School


A magic dissociation Photos by Shalla Hope Fashion by Antonio Musto


Total look LABREAHINST Bag BALL BAG Clocks HOPS Shoes MIRIAL


Sweater SCAGLIONE Bag BALL BAG Socks JIMMI LION Clocks HOPS Necklace RADÀ Shoes MARIO VALENTINO


Jacket FRANCESCA COTTONE Sweater GRK Glasses JUNK Socks JIMMI LION Shoes UNISA


Body BARTOLOTTA & MARTORANA Bikini LABREAHINST Jewels RADÀ


Socks JIMMI LION Shoes UNISA


Top GRK Shorts LEONE Hat STETSON Jacket MAX&CO. Gloves PUNK PARK Glasses KYME Shoes MINA CAPILLI




Total look BABYLON Bag STUDIO TONDINI Photos by Shalla Hope Fashion by Antonio Musto Assistant photographer: Quelo Vero MUA: Francesca Foti assisted by Ada Famoso Model: Heloisa Pieri @AbcModelsMilan


Faith no more Photos by Angelo Lanza Fashion by Luca Termine

Dress GIOVANNI CAVAGNA Sunglasses GIORGIO ARMANI Shoes PRIMADONNA


Jacket and skirt LIU JO Bag CAPE KAROO Sunglasses DOLCE&GABBANA Shoes JULIE DELANCKER @Arsutoria School



Jacket MAX MARA Skirt DYLN Shoes and bag CAPE KAROO @Arsutoria School


Dress BALESTRA Sunglasses FIELMANN Boots FENELLA DAVIS @Arsutoria School


Suit BOSS Top CALVIN KLEIN Boots BRAHAMJYOT SINGH @Arsutoria School


Jacket MARSEM Top ANDREA ADAMO Pants BA&SH Gloves MAX MARA Jewels MOTIVI Sunglasses FIELMANN Shoes NEGIN TAGHAVI JOURABCHI @Arsutoria School


Top and skirt BALESTRA Shoes JULIEN RISPOLI @Arsutoria School


Top and skirt SFIZIO STUDIO Sunglasses PRADA Shoes JESSICA IMAN @Arsutoria School


Top ZARA Pants BERWICH Shoes ANGELICA SANDER @Arsutoria School

Photos by Angelo Lanza Fashion by Luca Termine MUA: Martina Ruoppo and Francesca Papangelo Styling assistants: Vittoria Macrì and Chiara Naretto Photo assistant: Yadier Castro Piedra Model: Bianca Falabrino @BraveModelManagement


Apocalyptic Photos and digital art by Giada Ramera Fashion by Antonio Musto and Enza Martino

Jacket and skirt ECOOLSKA Choker ETSY Bag BAD AT MATH Boots LUBELLO FIRENZE



Jacket JUAN PALOMINO Pants PROJECT HOPE Sunglasses MYKITA Choker SAGAPÒ Shoes LE DANGEROUGE


Dress PROJECT HOPE Bracelet 12 PM Earring DEFAIENCE Boots LUBELLO FIRENZE



Total look IAC SITE Bracelet 8 OTHER REASONS Earrings REBECCA Shoes MALONE


Gilet and shorts SPORTMAX Bra FLORANIA Bag BAD AT MATH Sandals MARIO VALENTINO


Total look IAC SITE Bracet GIO MARAZZO Necklace RADÀ Shoes MARIO VALENTINO


Total look JUAN PALOMINO Scrunchies hair RADÀ Shoes GIUSEPPE ZANOTTI


Photos and digital art by Giada Ramera Fashion by Antonio Musto and Enza Martino Make-up: Ilaria Pighi assisted by Arianna Costanzo Photographer and retouch assistant: Lucia Pianta Assistant photographer: Gigi Goal Stylist assistant: Valeria Curreli Set assistant: Mauro Casorelli Models: Tatiana Djau and Sophia Hyldtoft @FashionModelMilano


Blue velvet Photos by Angelo Lanza Fashion by Luca Termine


Jacket ALESSANDRO GILLES Shirt AVANT TOI Sweater DOLCE & GABBANA Pants LEVI’S Belt GAVAZZENI Sunglasses PRADA Shoes VISHES SINGH @Arsutoria School


Coat OUTFIT Jacket AVANT TOI Shirt LEVI’S Underwear CALVIN KLEIN Socks RED Shoes GIACOMO DALLA MARIA @Arsutoria School


Total look AVANT TOI Socks RED Shoes CAPE KAROO @Arsutoria School



Coat TAGLIATORE Trousers GIORGIO ARMANI Shoes CAPE KAROO @Arsutoria School


Jacket and pants MARSEM T-shirt LABO.ART Socks BRESCIANI Shoes MEMENTO II


Jacket MARSEM Salopette LEVI’S Shoes MATAN LARON @Arsutoria School


Jacket and skirt MARSEM Corset FLORANIA Underwear CALVIN KLEIN Shoes FABRICIO DA COSTA @Arsutoria School


Jacket DUEMILAGORI Shirt and pants LABO.ART Shoes PANCHIC Photos by Angelo Lanza Fashion by Luca Termine MUA: Martina Ruoppo and Francesca Papangelo Styling assistants: Vittoria Macrì and Chiara Naretto Photo assistant: Yadier Castro Piedra Model: Yoojen @ILoveModelsManagement


TRENDS

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Awareness to be trendsetters by Alberto Toso

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e tendenze di stile ci aiutano a definire, decifrare e comprendere meglio un’epoca: da quelle più piccole e, apparentemente, insignificanti a quelle macro che arrivano nel guardaroba di chiunque, o quasi. Ecco perché i trend, ciò che indosseremo nelle prossime stagioni, i capi che vivremo e ameremo, sono una faccenda che riguarda tutti. Per la primavera/estate 2024 il fashion system prevede un macroprocesso di commercializzazione dei prodotti, talvolta sacrificando lo storytelling, essenziale per un capo destinato alla vendita che sia qualitativamente soddisfacente. Non esiste, quindi, qualcosa che meriti di essere analizzato? Assolutamente no. Ora, più che mai, è necessario studiare le tendenze e comprendere perché, per esempio, saremo portati a vestire con abiti dalla forte connotazione sartoriale, borse dall’allure vintage e micro-tacchi dalla punta affilatissima. Il *revival del guardaroba vintage* è un’onda che, prima o poi, toccherà tutti i consumatori, un frangente in continua crescita. La marea influenza e coinvolge fortemente le grandi aziende, che si rifugiano negli amati archivi per recuperare ciò che può essere più fruibile a livello commerciale e, al contempo, descrivere un’epoca. Ricordiamo bene, qualche anno fa, il ritorno delle Gucci Jackie, ma anche la virale Le Cagole di Balenciaga che cavalcava il trend degli y2k oppure ancora, più di recente, la Baguette di Fendi che, alimentata del fenomeno di “Sex and the city”, ha anch’essa ritrovato la sua dimensione. In generale le tendenze per la prossima estate, ma non solo, prevedono un ritorno di quella moda già registrata dalle nostre menti e che è rimasta nell’immaginario collettivo, qualcosa che, fondamentalmente, non ha nulla di nuovo e, di conseguenza, non può spaventare. A differenza di una reale innovazione.

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Donatella Versace, per esempio, con la sua primavera/estate 2024, propone un processo di “glamourizzazione” di un costume anni ‘50 e ‘60 estremamente delicato da affrontare, composto da tailleur “da signora”, forcine-gioiello e borsette dal forte richiamo al passato. Glamourizzazione che la donna libera e forte vestita Versace si può permettere. Il tutto, naturalmente, tradotto in quell’aura scintillante che distingue la casa della Medusa. Un altro, gettonatissimo, trend che ultimamente fa innamorare i più giovani è il cosiddetto *“quiet luxury”*, composto da dolcevita in cashmere Loro Piana e giacca e pantalone sartoriali Ralph Lauren, il tutto incorniciato da un immancabile mocassino Hermès. I look del “lusso silenzioso” rimuovono ogni logo a vista snellendo l’insieme con toni neutri che vanno dal nero al blu, dal bianco al beige. La tendenza presenta punti in comune con la scuola del minimalismo che vede nelle complicazioni e negli eccessi qualcosa di cui fare a meno, da lasciare in disparte per evitare potenziali distrazioni. C’è bisogno di capi semplici e pratici, capi che si adattino al lavoro dinamico e intellettuale e che siano condivisibili dalle persone comuni. *Il mondo dei mestieri sta ufficialmente tornando di moda* e lo notiamo con l’uomo Fendi che ambienta la sua primavera/estate 2024 in un laboratorio di pelletteria e che propone accessori pratici e concreti, caratterizzati da tasche e borse porta bevande. Anche con Tod’s, che sigla l’ultima collaborazione con Walter Chiapponi e le sue cinture anch’esse in stile “tuttofare”. Oppure ancora con Bottega Veneta, per cui Matthieu Blazy analizza il costume da lavoro milanese, e con Balenciaga che, al primo impatto, sembrerebbe non proporre nulla di pratico, ma dopo uno sguardo più attento rivela borse dalle fattezze trasandate e cariche di accessori (omaggio alla leggendaria Jane Birkin mancata di recente) in cui la capienza è l’ultimo dei problemi così da conformarsi alle necessità di un lavoratore. Nonostante imperversi la rigorosa tendenza del lavoro non si rinuncia a qualche cenno di divertimento come con gli *abiti slip* e *l’intimo a vista*. Ricordano una donna moderna che sente il bisogno di coprirsi, ma anche scoprirsi, quando lo ritiene più opportuno. Un dato confortante perché ci ricorda che la possibile pericolosità di un costume, talvolta portavoce di censure in nome del “buongusto” e dell’”eleganza”, sembrerebbe non coinvolgere più di tanto la donna contemporanea che dimostra una consapevolezza e un’ironia in grado di non farla sfigurare nemmeno in presenza di trend “facili”. Dagli abitini luccicanti del neoeletto direttore creativo di Gucci, Sabato De Sarno, alle ormai iconiche mutande di Miu Miu, coniugate in ogni sfumatura di stile e materiale, fino ad arrivare a un’accurata selezione di capi dall’armadio della nonna (o dal mercatino della domenica), la donna (ma, per fortuna, anche l’uomo) sta sviluppando una consapevolezza sempre più necessaria e indispensabile durante l’acquisto. È, infatti, con questa consapevolezza, conoscendo la storia e i retroscena di un capo d’abbigliamento, dall’ideazione alla manifattura, dall’attenzione per la sostenibilità alla valenza socioculturale che noi tutti possiamo fare la differenza e rimanere coinvolti nelle tendenze. È nostro compito affrontarle e viverle con cautela e circospezione per circondarci di un guardaroba davvero sostenibile che possiamo, effettivamente sfruttare evitando un sempre più malato e distruttivo consumo fine a se stesso.


TRENDS

Style trends help us define, decipher and better understand an era: from the smallest and, seemingly, insignificant ones to the macro ones that arrive in everyone’s wardrobe, or almost anyone’s. That is why trends, what we will wear in the coming seasons, the garments we will experience and love, are everyone’s business. For spring/summer 2024, the fashion system envisions a macroprocess of marketing products, sometimes sacrificing storytelling, which is essential for a garment intended for sale that is qualitatively satisfying. Is there not, therefore, something worth analyzing? Absolutely not. Now, more than ever, it is necessary to study trends and understand why, for example, we will be inclined to dress in clothes with a strong sartorial connotation, bags with a vintage allure, and micro-heels with a razor-sharp point. The *revival of the vintage wardrobe* is a wave that, sooner or later, will touch all consumers, a growing fringe. The tide strongly influences and involves big companies, which take refuge in beloved archives to recover what can be most commercially usable and, at the same time, describe an era. We remember well, a few years ago, the return of the Gucci Jackie, but also Balenciaga’s viral Le Cagole that rode the y2k trend or even, more recently, Fendi’s Baguette that, fueled by the “Sex and the city” phenomenon, has also found its dimension again. In general, the trends for next summer, but not only, involve a return of that fashion that has already registered in our minds and remained in the collective imagination, something that, basically, has nothing new and, consequently, cannot scare. Unlike real innovation. Donatella Versace, for example, with her spring/summer 2024, proposes a process of “glamorization” of a 50s and 60s costume that is extremely delicate to deal with, consisting of “ladylike” suits, jewel-pins, and handbags with a strong reference to the past. Glamorization that the free and strong woman dressed Versace can afford. All, of course, translated into that glittering aura that distinguishes the house of Medusa. Another, very popular, trend that has younger people falling in love with it lately is the so-called *”quiet luxury “*, consisting of Loro Piana cashmere turtleneck and Ralph Lauren tailored jacket and pants, all framed by an ever-present Hermès loafer. The “silent luxury” looks remove any visible logos by streamlining the ensemble with neutral tones ranging from black to blue and white to beige. The trend has points in common with the school of minimalism, which sees complications and excess as something to be done without, to be left behind to avoid potential distractions. There is a need for simple and practical garments, garments that are suited to dynamic and intellectual work and that can be shared by ordinary people. *The world of trades is officially coming back into fashion* and we notice this with the Fendi man who sets his spring/summer 2024 in a leather workshop and offers practical, down-to-earth accessories featuring pockets and beverage bags. Also with Tod’s, which seals its latest collaboration with Walter Chiapponi and his belts also styled “handyman.” Or again with Bottega Veneta, for which Matthieu Blazy analyzes the Milanese work costume, and with Balenciaga, which, at first glance, would seem to propose nothing practical, but after a closer look reveals bags with scruffy features and loaded with accessories (homage

to the legendary Jane Birkin who passed away recently) in which capacity is the least of the problems so as to conform to the needs of a worker. Despite the raging of the strict work trend, there is no shortage of nods to fun as with the *slip dresses* and *visible underwear*. They are reminiscent of a modern woman who feels the need to cover up as well as uncover herself when she sees fit. This is a comforting fact because it reminds us that the possible dangerousness of a costume, sometimes the spokesperson for censure in the name of “good taste” and “elegance,” would seem not to involve the contemporary woman so much, who demonstrates an awareness and irony that does not make her disfigure even in the presence of “easy” trends. From the shimmering dresses of Gucci’s newly elected creative director, Sabato De Sarno, to Miu Miu’s now iconic knickers, conjugated in every nuance of style and material, to a careful selection of garments from grandma’s closet (or from the Sunday market), women (but, fortunately, men as well) are developing an increasingly necessary and indispensable awareness while shopping. It is, in fact, with this awareness, knowing the history and background of a garment, from conception to manufacture, from attention to sustainability to sociocultural significance that we can all make a difference and stay involved in trends. It is our job to face them and live them with caution and circumspection to surround ourselves with a truly sustainable wardrobe that we can, effectively take advantage of while avoiding an increasingly unhealthy and destructive consumption for its own sake.

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L& C


RUNWAY Man S/S 2024 (Milan - Paris - New York)

THOM BROWNE


RUNWAY

Man S/S 2024 M I L A N

G

-

P A R I S

-

N E W

Y O R K

iocare, mescolare, reinterpretare, sempre con un occhio al comfort: sono queste le direttive della moda maschile della prossima stagione, dove il classico è solo uno spunto per creare innovazione, dove il futuro appare attraente e fluido nei generi, dove l’unica costante sembra essere la personalità unica di ognuno di noi e la componente di comfort cui lo sportswear ci ha, ormai, assuefatto.

Play, mix, reinterpret, always with an eye on comfort: these are the guidelines of next season’s men’s fashion, where the classic is just a starting point for creating innovation, where the future looks attractive and fluid in genders, where the only constant seems to be everyone’s unique personality and the comfort component to which sportswear has, by now, addicted us.

M I L A N

BOTTEGA VENETA

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RUNWAY M I L A N

BALLY

EMPORIO ARMANI

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RUNWAY M I L A N

GIORGIO ARMANI

FERRAGAMO

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RUNWAY M I L A N

JIL SANDER

VERSACE

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RUNWAY M I L A N

PRADA

FERRARI

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RUNWAY M I L A N

DSQUARED2

FENDI

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RUNWAY P A R I S

DIOR HOMME

EGONLAB

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HERMÉS


RUNWAY P A R I S

LOEWE

RAINS

LOUIS VUITTON

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RUNWAY P A R I S

RHUDE

RICK OWENS

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WALTER VAN BEIRENDONCK


RUNWAY N E W

Y O R K

HELMUT LANG

KOZABURO

LUAR

THOM BROWNE

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TRENDS

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Ulysses: Upcycling Looks

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a collezione Upcycle, di Miriam Pellegrin, grida la volontà di scappare dalla propria condizione, che insegue l’esuberanza, l’individualità, che desidera suscitare emozioni, stupore e bramosia.

Attraverso sperimentazioni e lavorazioni, la collezione di Miriam Pellegrin vuole stimolare nell’osservatore un senso di meraviglia e di desiderio, di scovare qualcosa che va oltre a ciò che si vede. “La mia collezione parte dal romanzo di Joyce, Ulysses, fuso con il personaggio della Marchesa Luisa Casati Stampa” - afferma Pellegrin - “L’uomo inetto e la donna opera d’arte, due modi completamente diversi di affrontare l’esistenza, ma con la stessa forte volontà di scappare dalla propria condizione. La Marchesa aveva la passione per lo sfarzo e gli animali esotici, infatti, nelle sue immense ville teneva leopardi, pavoni e merli. Miriam Pellegrin ha voluto rappresentare questa esuberanza all’interno della sua capsule, ma nel rispetto delle esigenze del mondo moderno. Ha sperimentato la tecnica dell’upcycling andando alla ricerca di materiali e tessuti di recupero alcuni acquistati al mercato mentre altri appartenenti al proprio passato, vecchi abiti che da tempo non venivano più indossati. Il primo look è composto da una cintura, una gonna in pelliccia e una gonna in pizzo con strascico. La cinta è un bomber in pelle fatto a strisce cucite assieme, mentre la fibbia è stata ricavata da una vecchia cintura. La gonna in pelliccia è cucita a mano, si tratta di vero pelo di volpe, un capospalla scomposto. Della gonna con strascico invece sono stati riciclati i materiali delle balze: metri e metri di strisce di pizzo di diverse pezze per riuscire a finire il capo in modo da non pesare troppo sull’ambiente.

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Il secondo look è composto da un maglione ricamato e una gonna con strascico piena di balze di tessuti diversi. Il ricamo preziosissimo fatto a mano con uno stupendo pizzo macramè pescato dalle ceste nelle mercerie incrostato con gli ultimi lembi di pelliccia avanzati dalla gonna del primo outfit. La gonna è ricoperta da piccole balze nere di diversi materiali, provenienti da vecchi vestiti e dalle ceste delle mercerie. Con il terzo look, l’Albatro e l’Acqua, ho voluto raccontare la storia di un maestoso albatro che, calatosi nel mare a pescare, viene investito dalle onde nere di petrolio. Ne riemerge pregno del denso liquido e non più capace di volare. L’acqua è un bene sempre più prezioso, che a causa dell’attività dell’uomo è sempre più scarso sul pianeta. Causa di ciò è l’inquinamento, che può essere di diverse forme, ma io ho deciso di soffermarmi su quello da petrolio. Solo nel Mar Mediterraneo ogni anno si contano 200 mila imbarcazioni che trasportano oltre 360 milioni di tonnellate di greggio, che purtroppo rischiano di finire in mare, distruggendo gli ecosistemi. L’abito è stato studiato in modo asimmetrico, si mostra diviso a metà per il lungo: l’albatro a sinistra e il mare invasivo a destra. La scelta dei materiali è stata fatta in modo da rendere l’abito il più possibile ecologico. La tela di cotone riciclato è la base dell’abito e materiale di tutte le balze, mentre la struttura della spalla è stata arricchita con le piume, ritagliate dalle camere d’aria delle biciclette ormai esauste e in procinto di essere buttate. Questa tecnica upcycling aiuta l’ambiente, riducendo gli sprechi: è ciò che la moda cerca oggi. Per dare movimento e corpo al drappeggio in cotone (le onde), sono state utilizzate bende gessate, fissate alla sua base. Infine, per il colore, è stata creata una sfumatura con diversi colori acrilici spray, sovrapposti.


TRENDS

The Upcycle collection, by Miriam Pellegrin, screams the desire to escape from one’s own condition, to pursue exuberance, individuality, to arouse emotions, astonishment and longing. Through experimentation and workmanship, Miriam Pellegrin’s collection aims to stimulate in the observer a sense of wonder and desire, to discover something beyond what is seen. “My collection starts from Joyce’s novel, Ulysses, fused with the character of the Marchesa Luisa Casati Stampa,” says Pellegrin. “The inept man and the work of art woman, two completely different ways of dealing with existence, but with the same strong desire to escape from their condition. The Marquise had a passion for pomp and exotic animals, in fact, she kept leopards, peacocks and blackbirds in her immense villas. Miriam Pellegrin wanted to represent this exuberance within her capsule, but with respect for the demands of the modern world. She has experimented with the technique of upcycling by searching for recycled materials and fabrics, some purchased at the market and others belonging to her own past, old clothes that had not been worn for some time. The first look consists of a belt, a fur skirt and a lace skirt with a train. The belt is a leather bomber jacket made of strips sewn together, while the buckle was made from an old belt. The fur skirt is handsewn, it is real fox fur, a dishevelled outerwear. Of the skirt with a train, on the other hand, the materials of the flounces were recycled: metres and metres of lace strips of different lengths to be able to finish the garment so as not to weigh too heavily on the environment. The second look consists of an embroidered jumper and a skirt with

a train full of flounces of different fabrics. The precious embroidery is handmade with a wonderful macramé lace fished out of baskets in haberdashers encrusted with the last fur flaps left over from the skirt of the first outfit. The skirt is covered with small black flounces of different materials from old clothes and haberdashery baskets. With the third look, the Albatross and Water, I wanted to tell the story of a majestic albatross who, having gone down into the sea to fish, is hit by black waves of oil. He emerges filled with the dense liquid and no longer able to fly. Water is an increasingly precious commodity that is becoming scarce on the planet due to human activity. The cause of this is pollution, which can take many forms, but I have decided to focus on oil pollution. In the Mediterranean Sea alone, there are 200,000 vessels transporting over 360 million tonnes of crude oil every year, which unfortunately risk ending up in the sea, destroying ecosystems. The dress has been designed asymmetrically, it is split in half lengthwise: the albatross on the left and the invasive sea on the right. The choice of materials was made to make the dress as ecofriendly as possible. Recycled cotton canvas is the basis of the dress and material of all the flounces, while the shoulder structure has been enriched with feathers, cut from the inner tubes of bicycles that are now exhausted and about to be thrown away. This upcycling technique helps the environment by reducing waste, which is what fashion is looking for today. To give movement and body to the cotton drape (the waves), chalky bandages were used and attached to its base. Finally, for the colour, a shade was created with different acrylic spray colours, overlaid.

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TRENDS

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Natural Rhapsody

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’impegno nella ricerca di materiali naturali, sostenibili e biodegradabili - di Susy Zhang e Jieru Yang - per minimizzare sempre di più l’impatto negativo che l’industria della moda ha sull’ambiente e sugli esseri viventi.

Commitment to the search for natural, sustainable and biodegradable materials - by Susy Zhang and Jieru Yang - to increasingly minimise the negative impact the fashion industry has on the environment and living beings.

Susy Zhang e Jieru Yang sono partite immaginando un futuro distopico. Come affermano loro stesse “un mondo tra 150 anni in cui immaginiamo che gli unici elementi riconducibili alla natura saranno le nostre collezioni. Siamo consapevoli dell’impatto negativo che l’industria della moda ha sul consumo di risorse, sull’energia e sull’inquinamento ambientale. Pertanto, abbiamo deciso di essere leader nello sviluppo sostenibile, esplorando e promuovendo la produzione e il design eco-friendly”. Vogliono essere un esempio per l’industria della moda, utilizzando tessuti con tinture completamente vegetali e biomateriali creati con rifiuti speciali, come gli scarti di avocado. I materiali biobased rappresentano un’alternativa alla pelle animale, sono realizzati con sostanze naturali, estratti vegetali e scarti alimentari, questo li rende biodegradabili al 100%. Per i designers di oggi è indispensabile ripensare anche alla scelta dei materiali con cui produrre le nuove creazioni. Il mondo ha bisogno di prodotti che possano essere smaltiti e riciclati e che derivino essi stessi da materiali di recupero. Con il progredire delle tecniche di produzione dei materiali biobased diventa sempre più possibile creare prodotti simili alla pelle, alla plastica e al PVC. Si tratta di una scelta che contribuisce a proteggere l’ambiente e promuovere uno sviluppo industriale più sostenibile.

Susy Zhang and Jieru Yang started by imagining a dystopian future. As they put it, "a world 150 years from now where we imagine that the only elements that can be traced back to nature will be our collections. We are aware of the negative impact the fashion industry has on resource consumption, energy and environmental pollution. Therefore, we have decided to be a leader in sustainable development, exploring and promoting eco-friendly production and design. They want to set an example for the fashion industry by using fabrics with completely vegetable dyes and biomaterials created from special waste, such as avocado waste. Bio-based materials are an alternative to animal skin, they are made from natural substances, plant extracts and food waste, making them 100% biodegradable. For today's designers, it is also essential to rethink the choice of materials with which to produce new creations. The world needs products that can be disposed of and recycled and that are themselves derived from recovered materials. With the advancement of bio-based material production techniques, it is becoming increasingly possible to create products similar to leather, plastic and PVC. This is a choice that helps to protect the environment and promote more sustainable industrial development.


TRENDS

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Press Room: It’s happen

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La capsule ACBC x Baldinini va su CharityStars L’azienda di calzature e accessori di San Mauro Pascoli ha messo all’asta, sulla piattaforma CharityStars, la capsule collection ACBC x Baldinini, protagonista dello special project realizzato insieme a NABA - Nuova Accademia di Belle Arti. La collezione è formata da sei sneakers in limited edition, realizzate con materiali responsabili e certificati, riciclati pre e post consumo e bio-based, ed è stata battuta all’asta durante il periodo delle feste natalizie. L’intero ricavato è stato poi devoluto a Legambiente, a testimoniare l’anima solidale di Baldinini e il suo supporto alla new gen di creativi, che potranno perpetuare l’heritage e la tradizione del Made in Italy con mano innovativa, e responsabile.

The ACBC x Baldinini capsule collection goes on CharityStars The footwear and accessories company from San Mauro Pascoli has put up for auction, on the CharityStars platform, the ACBC x Baldinini capsule collection, the protagonist of the special project created together with NABA - Nuova Accademia di Belle Arti. The collection consists of six limited edition trainers, made from responsible and certified, recycled pre- and post-consumer and biobased materials, and was auctioned off over the Christmas festive period. The entire proceeds were then donated to Legambiente, testifying to Baldinini's solidarity soul and its support for the new gen of creatives, who will be able to perpetuate the heritage and tradition of Made in Italy with an innovative, responsible hand.


PRESS ROOM

LAGOM by ACBC x Garmont debutta a Pitti Uomo

Tableau Fur: la sneaker cozy di Maimai

È Pitti Uomo il palcoscenico scelto per presentare l’evoluzione FW24 della capsule ACBC X Garmont, che vede protagonista il modello LAGOM, 100% vegan e a ridotto impatto di CO2. In versione Low e Mid, per uomo e donna, la calzatura sporty presenta volumi ampi, tipici dello stile streetwear e alcuni elementi outdoor come il puntalino, la chiusura fast lace e i tasselli intagliati nel battistrada. Fondamentale, la consulenza di ACBC che ha portato in primo piano materiali certificati e sostenibili. Il tessuto principale della tomaia è il RePET, materiale riciclato post-consumo proveniente dalle bottiglie di plastica a fine vita. L’intersuola bio-based in EVA è derivata dalla canna da zucchero, mentre il battistrada Garmont GTF EMERALD è in ReRUBBER, ottenuto dagli scarti di lavorazione della gomma.

Sentirsi bene, a proprio agio, in casa Maimai significa indossare le scarpe adatte, quelle in cui il comfort è assoluto, grazie ai materiali migliori e alle lavorazioni più accurate. Uno stile ‘cozy’ che si condensa nelle Tableau Fur, le sneaker appositamente pesate dal brand salentino per la stagione fredda: una low-cut basket in pelle, camoscio e soffice lana proposta in un mix di colori - Bordeaux, Tan e Blue – che richiama l’opera d’arte di Mondrian, abbinati ad un nuovo fondo in eva bicolore extralight, con pattern diamantato sul battistrada ed elementi in rilievo sul tallone. Il packaging è ecosostenibile e la produzione sfrutta l’impianto fototovoltaico di cui si è dotato il Calzaturificio Emmegiemme di Surano (LE) per coniugare sviluppo e sostenibilità.

LAGOM by ACBC x Garmont debuts at Pitti Uomo

Tableau Fur: the cozy trainer by Maimai

Pitti Uomo is the stage chosen to present the FW24 evolution of the ACBC X Garmont capsule, featuring the LAGOM model, 100% vegan and with reduced CO2 impact. In Low and Mid versions, for men and women, the sporty footwear features large volumes, typical of streetwear style, and some outdoor elements such as the toecap, fast lace fastening and gussets carved into the tread. Crucially, ACBC's consultancy brought certified and sustainable materials to the forefront. The main fabric of the upper is RePET, a post-consumer recycled material from end-of-life plastic bottles. The bio-based EVA midsole is derived from sugar cane, while the Garmont GTF EMERALD tread is made of ReRUBBER, obtained from rubber processing waste.

Feeling good, at ease, at Maimai means wearing the right shoes, those in which comfort is absolute, thanks to the best materials and the most accurate workmanship. A 'cozy' style that is condensed in the Tableau Fur, the trainers specially weighed by the Salento brand for the cold season: a low-cut basket made of leather, suede and soft wool proposed in a mix of colours - Bordeaux, Tan and Blue - that recalls Mondrian's work of art, combined with a new two-tone extralight eva bottom, with a diamond pattern on the tread and embossed elements on the heel. The packaging is ecosustainable and the production uses the photovoltaic plant that Calzaturificio Emmegiemme in Surano (LE) has installed to combine development and sustainability. >

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Gherardo Felloni nominato Designer of the Year 2023

Steve Madden: l’inverno si fa audace e luccicante!

Il premio Designer of the Year, inaugurato nel 1986, testimonia la visione del direttore creativo Gherardo Felloni, al suo sesto anno alla guida di una Maison, come Roger Vivier, che opera a 360 gradi nell’universo moda, firmando borse, gioielli, guanti, cinture e altri accessori che affiancano la collezione di calzature donna e uomo. La creatività stravagante e l’insaziabile sete di innovazione di Felloni dimostrano, così, di essersi perfettamente bilanciate con il DNA di Roger Vivier e con l'approccio alla produzione calzaturiera artigianale della Maison. Tra i precedenti vincitori del premio ricordiamo Tabitha Simmons, Amina Muaddi, Giuseppe Zanotti, Charlotte "Olympia" Dellal, Nicholas Kirkwood, Miuccia Prada, Pierre Hardy, Christian Louboutin e Manolo Blahnik.

La campagna natalizia mette nuovamente al centro della scena il prodotto, caratterizzato da un eccezionale mix di angoli netti, volumi trapuntati e curve sinuose. Protagonista della nuova collezione è una ricerca delle texture con una ricca grana della pelle premium che promette eleganza senza tempo, metallizzati a specchio che emanano lusso e raffinatezza, denim slavato per un look casual; per coloro che cercano un tocco di romanticismo, troviamo il pizzo floreale che aggiunge un'aura di incanto ad ogni outfit. É il momento di divertirsi e osare con accessori divertenti ed originali - dalle borse con dettagli industriali, agli stivali con frange di strass e tacchi dai colori metallici.

Gherardo Felloni named Designer of the Year 2023

Steve Madden: winter gets bold and shiny!

The Designer of the Year award, inaugurated in 1986, testifies to the vision of creative director Gherardo Felloni in his sixth year at the helm of a Maison, such as Roger Vivier, that operates at 360 degrees in the fashion universe, signing bags, jewellery, gloves, belts and other accessories that flank the men's and women's footwear collection. Felloni's extravagant creativity and insatiable thirst for innovation thus proved to be perfectly balanced with Roger Vivier's DNA and the Maison's approach to handcrafted footwear production. Previous winners of the award include Tabitha Simmons, Amina Muaddi, Giuseppe Zanotti, Charlotte "Olympia" Dellal, Nicholas Kirkwood, Miuccia Prada, Pierre Hardy, Christian Louboutin and Manolo Blahnik.

The Christmas campaign once again puts the product centre stage, featuring an exceptional mix of sharp angles, quilted volumes and sinuous curves. At the heart of the new collection is a search for textures with a rich grain of premium leather, promising timeless elegance, mirrored metallics that exude luxury and sophistication, washed-out denim for a casual look and, for those looking for a touch of romance, floral lace that adds an aura of enchantment to every outfit. It's time to have fun and dare with fun and original accessories - from bags with industrial details to boots with rhinestone fringes and metallic coloured heels.


FLY FLO T


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Lo stile rock chic protagonista delle Slash di Cult

GroundNext, la nuova collezione F/W 24 di D.A.T.E.

L’iconico mocassino Derby del brand è pronto a conquistare Pitti Uomo con le sue forme audaci e la suola ultra leggera in Eva. Forma strutturata, punta tonda e rifiniture con dettagli logati: sono le Slash 3533, le scarpe modello Derby di Cult in cima alle tendenze anche per il prossimo autunno inverno. L’intramontabile modello conserva uno stile distinto ed è perfetto da abbinare sia con outfit eleganti, sia più casual. L’audace mocassino Slash, dalla forte personalità ma leggerissimo grazie alla suola in Eva e caratterizzato dagli occhielli in metallo, rappresenta l’equilibrio sottile tra heritage e contemporaneità. Un modello che esplora le nuove tendenze restando fedele al DNA Cult.

La connessione profonda tra ieri e domani si traduce in modelli di calzature capaci di esplorare il dna del brand, con tonalità terrose e minerali abbinate ad un’estetica raw. Protagonista assoluta della collezione è la sneaker, capace di contenere tutti i codici di D.A.T.E., dove il comfort e la cura dei dettagli si uniscono a leggerezza e ad una costruzione perfetta, garanzia di prestazioni ottimali. Che hanno inizio dalla suola, il cui battistrada in gomma regala aderenza su ogni superficie, e dal Phylon, da cui si ricava l’altezza della stessa suola, per una perfetta ammortizzazione. Una scarpa che supporta il piede, permettendo una distribuzione uniforme del peso grazie alla presenza di una soletta interna sagomata e rialzata, che accompagna il movimento e offre stabilità. La tomaia, invece, è realizzata in un mix di pelle e tessuto tecnico, con inserti in TPU e cuciture a vista che danno vita a un design accattivante e trendy.

The rock chic style of Cult’s Slash

GroundNext, the new F/W 24 collection by D.A.T.E.

The brand's iconic Derby loafer is ready to conquer Pitti Uomo with its bold shape and ultra-light Eva sole. Structured shape, round toe and finishing with logoed details: these are the Slash 3533, the Derby model shoes by Cult on top of the trends for next autumnwinter. The timeless model retains a distinct style and is perfect for combining with both elegant and more casual outfits. The bold Slash loafer, with a strong personality but very light thanks to its Eva sole and characterised by metal eyelets, represents the subtle balance between heritage and contemporary. A model that explores new trends while remaining faithful to Cult's DNA.

The deep connection between yesterday and tomorrow is translated into shoe models capable of exploring the brand's DNA, with earthy and mineral tones combined with a raw aesthetic. The absolute protagonist of the collection is the trainer, capable of containing all the codes of D.A.T.E., where comfort and attention to detail combine with lightness and perfect construction, a guarantee of optimal performance. Which begin with the sole, whose rubber tread gives grip on every surface, and the Phylon, from which the height of the sole itself is derived, for perfect cushioning. A shoe that supports the foot, allowing an even distribution of weight thanks to the presence of a shaped and raised insole, which accompanies movement and offers stability. The upper, on the other hand, is made of a mix of leather and technical fabric, with TPU inserts and visible stitching that create an attractive and trendy design.

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A c i c a m - I LFS



W I S TE FF S C H U H


ILM _ O ffe nb a c h


TRADE Woman/Man S/S 2024 (Milan - Paris - New York)

Artwork by Joe Colosimo


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BFShow: from Brazil to the world

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Debutto molto promettente per la fiera organizzata da Abicalçados con il supporto di NürnbergMesse Brasil, che si è conclusa il 23 novembre scorso a Porto Alegre e che dà appuntamento alla prossima edizione di maggio a San Paolo. 130

na prima edizione molto promettente quella di Brazilian Footwear Show, la fiera organizzata dall’Associazione Brasiliana dell’Industria Calzaturiera in collaborazione con NürnbergMesse Brasil (uno dei 15 maggiori organizzatori di fiere al mondo), che si è svolta dal 21 al 23 novembre scorso a Porto Alegre, presso il Centro Eventi della Federazione delle Industrie dello Stato del Rio Grande do Sul (Fiergs). In fiera erano presenti 137 marchi, inclusi tutti i più importanti brand verdeoro conosciuti a livello internazionale e orgoglio della produzione manifatturiera del paese, nonché oltre il 70% dei cluster calzaturieri, di tutti i segmenti e di tutte le dimensioni dell’industria brasiliana. Sul fronte dei visitatori, la manifestazione ha registrato un’ottima affluenza di pubblico, soprattutto a partire dal secondo giorno, con oltre 150 buyer provenienti da 30 Paesi, e un totale di 7.000 visitatori con una forte caratterizzazione internazionale. “Per essere la prima edizione, BFSHOW ha superato di gran lunga le nostre aspettative. E non solo nel numero di visitatori, ma anche in rapporto agli accordi commerciali e alle conseguenti importanti discussioni per lo sviluppo dell’attività che si sono generati in fiera” ha affermato Haroldo Ferreira, presidente dell’Associazione Brasiliana dell’Industria Calzaturiera. L’amministratore delegato della NürnbergMesse Brasil, João Paulo Picolo, ha sottolineato che l’industria calzaturiera brasiliana ha compreso l’importanza di avere un evento internazionale di qualità, capace di riunire le aziende di tutti i settori dell’industria della calzatura. “È una fiera nazionale che riunisce tutti i segmenti, le nicchie, le dimensioni e le regioni. Il Brasile è un Paese molto ricco, con una gigantesca catena di produzione di calzature, e la fiera ha saputo riflettere questa realtà”. Parlando con gli espositori, è emerso come BFShow abbia saputo attrarre l’interesse dei compratori internazionali interessati al Made in Brazil, in particolare quelli provenienti dal centro e sud America (in primis, Argentina) e dal mIddle East, che sono accorsi numerosi. Ricordiamo che “l’industria calzaturiera brasiliana l’anno scorso ha prodotto quasi 850 milioni di articoli ed è considerata la più grande dell’emisfero occidentale”, come ha sottolineato Haroldo Ferreira, presidente dell’Associazione Brasiliana dell’Industria Calzaturiera. D’altronde, ha evidenziato Ferreira, sin dall’inizio BFSHOW è partita proprio dalle aspettative e dalle esigenze del mercato - dalla vendita al dettaglio alla produzione – perseguendo l’idea di un evento effettivamente orientato al business. “È giusto sviluppare questa fiera insieme all’industria, ascoltando i desideri del mercato”, ha infatti affermato.


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Il fatto che si tratti di una fiera incentrata sul business ha generato così non solo affari immediati, ma anche prospettive di vendita per il resto della stagione. “Molte vendite, che non sono state chiuse sul posto, sono già state concordate. Al di là dell’affluenza, soprattutto nei primi giorni, la fiera è stata efficace, come dovrebbe sempre essere un evento commerciale”, ha concluso Ferreira. Tra i punti di forza legati dell’evento troviamo l’ottima organizzazione, la struttura e l’accoglienza della fiera in un’unica sede con un ampio parcheggio asfaltato, nonché un facile accesso all’aeroporto internazionale Salgado Filho. Un occhio di riguardo è stato rivolto alla sostenibilità, come ci si poteva aspettare da una fiera che rappresenta l’industria calzaturiera più sostenibile al mondo e l’unica ad avere una certificazione ESG per la catena di produzione a livello internazionale. Tra le iniziative ESG ricordiamo l’impegno al riciclo e al riutilizzo dei materiali utilizzati nell’assemblaggio e nell’organizzazione della mostra, e lo spazio Sustainable Footwear, di cui sono state protagoniste dieci aziende green. Infine, l’area dedicata all’Origine Sostenibile, dove è stata presentata la certificazione ESG per la catena di produzione delle calzature e le sue aziende certificate, e lo Spazio Tendenze Sostenibili, sviluppate in partnership con INSPIRAMAIS. Ora si guarda con fiducia alla prossima edizione di BFShow, che si svolgerà dal 21 al 23 maggio 2024, questa volta al Transamerica Expo Center di San Paolo in Brasile, sfruttando in questo caso anche il grande hub aeroportuale di Guarulhos.

BFShow: from Brazil to the world A very promising debut for the trade fair organised by Abicalçados with the support of NürnbergMesse Brasil, which closed on 23 November in Porto Alegre and makes an appointment for the next edition in May in São Paulo. It was a very promising first edition of the Brazilian Footwear Show, the trade fair organised by the Brazilian Footwear Industry Association in collaboration with NürnbergMesse Brasil (one of the world’s 15 largest trade fair organisers), which took place from 21 to 23 November last in Porto Alegre, at the Events Centre of the Federation of Industries of the State of Rio Grande do Sul (Fiergs). 137 brands were present at the fair, including all the most important green gold brands known internationally and the pride of the country’s manufacturing production, as well as more than 70% of the footwear clusters from all segments and sizes of the Brazilian industry. On the visitor front, the event was very well attended, especially from the second day onwards, with over 150 buyers from 30 countries, and a total of 7,000 visitors with a strong international character.

“For being the first edition, BFSHOW far exceeded our expectations. And not only in the number of visitors, but also in relation to the business agreements and important business development discussions that were generated at the fair,’ said Haroldo Ferreira, President of the Brazilian Footwear Industry Association. The CEO of NürnbergMesse Brasil, João Paulo Picolo, emphasised that the Brazilian footwear industry understood the importance of having a quality international event, capable of bringing together companies from all sectors of the footwear industry. “It is a national fair that brings together all segments, niches, sizes and regions. Brazil is a very rich country, with a gigantic footwear production chain, and the fair was able to reflect this reality’. Talking to exhibitors, it emerged how BFShow was able to attract the interest of international buyers interested in Made in Brazil, especially those from Central and South America (primarily Argentina) and the mIddle East, who flocked to the show in large numbers. Let us recall that ‘the Brazilian footwear industry last year produced almost 850 million articles and is considered the largest in the western hemisphere,’ as Haroldo Ferreira, president of the Brazilian Footwear Industry Association, pointed out. On the other hand, Ferreira pointed out, from the very beginning BFShow started from the expectations and needs of the market - from retail to production - pursuing the idea of a truly business-oriented event. ‘It is right to develop this fair together with the industry, listening to the wishes of the market,’ he said. The fact that it was a business-focused fair thus generated not only immediate business, but also sales prospects for the rest of the season. “Many sales, which were not closed on the spot, have already been agreed upon. Apart from the turnout, especially on the first days, the fair was effective, as a business event should always be,’ Ferreira concluded. Among the event’s related strengths were the excellent organisation, structure and reception of the fair in one location with a large tarmac car park, as well as easy access to the Salgado Filho International Airport. A great deal of attention was paid to sustainability, as one might expect from a fair representing the most sustainable footwear industry in the world and the only one to have ESG certification for the production chain at international level. ESG initiatives include the commitment to recycling and reuse of materials used in the assembly and organisation of the exhibition, and the Sustainable Footwear space, featuring ten green companies. Lastly, the Sustainable Origin area, where ESG certification for the footwear production chain and its certified companies was presented, and the Sustainable Trends Space, developed in partnership with INSPIRAMAIS. Now the focus is on the next edition of BFShow, which will take place from 21 to 23 May 2024, this time at the Transamerica Expo Center in São Paulo, Brazil, taking advantage of the large airport hub of Guarulhos.

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Vulcabras: lo sport motore di innovazione

Vulcabras: sport driving innovation

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on oltre 70 anni di storia alle spalle, Vulcabras è l’azienda 100% brasiliana di riferimento nel paese e in America Latina per lo sport ad alte performance, con il marchio proprio Olympikus e con le licenze Under Armour e Mizuno. La storia dell’azienda brasiliana inizia nel lontano 1952, con la fondazione della Companhia Brasileira de Calçados Vulcanizados S.A. nella città di São Paulo - SP, specializzata nella produzione di scarpe in pelle con suola in gomma vulcanizzata. Sono gli anni in cui l’azienda lancia sul mercato brasiliano la “752”, icona nazionale della calzatura maschile. Ma è nel 1973 che Vulcabras inizia a occuparsi di sport, gestendo marchi sportivi internazionali e producendo scarpe sportive ad alte performance. Nel 1988 i fratelli Pedro e Alexandre Grendene Bartelle acquisiscono il controllo di Vulcabras S.A. e nel 2007 viene firmata la joint venture con Adidas per il mercato nazionale e argentino. Sempre nello stesso anno, Vulcabras S.A acquisisce Calçados Azaléia S/A. Altre date da ricordare nella storia aziendale sono il 2018 e il 2021, quando sono siglati gli accordi, ancora in essere, con Under Armour e Mizuno per la licenza esclusiva in Brasile. Oggi Vulcabras è il riferimento in Brasile per lo sport ad alte perfomance, e sempre di più in America Latina e si prospettano apertura anche verso l’Europa, con un progetto pilota di penetrazione del mercato. L’azienda impiega oltre 18.000 persone nelle sue cinque unità di produzione (due fabbriche in Horizonte, Itapetinga; il Management Centre a Jundiai, il Centro di distribuzione a Extrema e quello di R&D a Parobé). L’azienda ha chiuso il 2022 con un risultato record relativo all’ultimo trimestre dell’anno di USD151M, con una crescita del 19,2% sul 4Q21, e ponendosi come migliore performer del settore.

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With more than 70 years of history behind it, Vulcabras is the 100% Brazilian company of reference in the country and in Latin America for high-performance sports, with its own Olympikus brand and Under Armour and Mizuno licences. The history of the Brazilian company began back in 1952, with the foundation of Companhia Brasileira de Calçados Vulcanizados S.A. in the city of São Paulo - SP, specialising in the production of leather shoes with vulcanised rubber soles. These were the years in which the company launched the ‘752’, a national icon of men’s footwear, on the Brazilian market. But it was in 1973 that Vulcabras began to focus on sports, managing international sports brands and producing high-performance sports shoes. In 1988, brothers Pedro and Alexandre Grendene Bartelle acquired control of Vulcabras S.A. and in 2007, a joint venture with Adidas was signed for the domestic and Argentinean markets. Also in the same year, Vulcabras S.A acquired Calçados Azaléia S/A. Other dates to remember in the company’s history are 2018 and 2021, when the agreements, still in place, with Under Armour and Mizuno for the exclusive licence in Brazil are signed. Today, Vulcabras is the reference in Brazil for high performance sports, and increasingly so in Latin America, and there are plans to open up to Europe as well, with a pilot project for market penetration. The company employs over 18,000 people in its five production units (two factories in Horizonte, Itapetinga; the Management Centre in Jundiai, the Distribution Centre in Extrema and the R&D Centre in Parobé). The company ended 2022 with a record result for the last quarter of the year of USD151M, up 19.2% on 4Q21, and ranking as the best performer in the industry.


X TI RE FRE S H


SPECIAL BRAZIL

Elegance

BEBECE

VIAMARTE

CROMIC FEMME

USAFLEX

BOTTERO

PICCADILLY

CARRANO

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ADG EXPORT


SPECIAL BRAZIL

Winter trends

VILLAROSA

MAC BOOT

VIAMARTE

PEGADA

BEBECE

MA BELLE

DONA BEJA

FREEWAY

135


SPECIAL BRAZIL

Summer Time

CROMIC FEMME

BRIZZA AREZZO

NEW FACE

DIJEAN

VOICES + ANA HICKMANN

VIA UNO

ANDACCO

136

BOAONDA


SPECIAL BRAZIL

Sportswear

CARRANO

VULCABRAS

ANDACCO

DEMOCRATA

CRAVO & CANELA

DAKOTA

LYND

RANDALL

137


SPECIAL BRAZIL

For kids

WORLDCOLORS

BIBI

KIDY

BICAL

PLUGT

PIMPOLHO

BOAONDA

138

ORTOPÉ


CH INA_ LE ATH E R_ P U BLI S H E R



JOO I BRO TH E RS


FAIRS

Innovation Village Retail ritorna protagonista a Expo Riva Schuh & Gardabags

L’innovazione è ancora una volta una spinta verso il futuro per la fiera di Riva del Garda, che torna ad accogliere al suo interno il ‘villaggio espositivo’ dedicato a startup, aziende, istituzioni e professionisti, concepito per condividere la cultura dell’innovazione e creare occasioni di networking e business tra realtà emergenti e player affermati. 142

A

gennaio 2024, Expo Riva Schuh & Gardabags celebra il suo glorioso passato festeggiando la 100esima edizione, ma guarda anche al futuro, investendo nell’innovazione e nelle giovani aziende attraverso progetti come l’Innovation Village Retail, realizzato da Riva del Garda Fierecongressi con il supporto di ICE (ITA – Italian Trade Agency), in collaborazione con Retail Hub e il coordinamento scientifico di Alberto Mattiello (membro del Comitato Scientifico di Expo Riva Schuh & Gardabags). Qui, giovani imprese e start up innovative selezionate presenteranno ad operatori ed espositori i loro prodotti e servizi dedicati al settore calzaturiero, pellettiero e degli accessori moda, e avranno l’opportunità di partecipare alla Startup Competition, il cui vincitore entrerà di diritto a far parte degli espositori all’edizione di giugno 2024 di Expo Riva Schuh & Gardabags. A seguire, ecco i protagonisti di questa edizione dell’Innovation Village Retail.


FAIRS

Innovation Village Retail returns protagonist at Expo Riva Schuh & Gardabags Innovation is once again a push towards the future for the Riva del Garda fair, which returns to host the 'exhibition village' dedicated to startups, companies, institutions and professionals, designed to share the culture of innovation and create networking and business opportunities between emerging realities and established players.

FINDS

www.finds.solutions In January 2024, Expo Riva Schuh & Gardabags celebrates its glorious past by commemorating its 100th edition, but it also looks to the future, investing in innovation and young companies through projects such as the Innovation Village Retail, created by Riva del Garda Fierecongressi with the support of ICE (ITA - Italian Trade Agency), in collaboration with Retail Hub and the scientific coordination of Alberto Mattiello (member of the Scientific Committee of Expo Riva Schuh & Gardabags). Here, young companies and selected innovative start-ups will present to operators and exhibitors their products and services dedicated to the footwear, leather and fashion accessories sector, and will have the opportunity to participate in the Startup Competition, whose winner will rightfully become part of the exhibitors at the June 2024 edition of Expo Riva Schuh & Gardabags. Next, here are the protagonists of this edition of Innovation Village Retail.

FINDS è una soluzione completa per la gestione dell’overstock progettata specificamente per il settore della moda, che automatizza i processi associati alla gestione dell’inventario invenduto, rivolgendosi ai punti vendita e ai partner esterni, compresi i rivenditori off-price, le ONG e i riciclatori. La piattaforma migliora la circolarità e l’efficienza e aumenta i margini di rivendita. FINDS is a comprehensive overstock management solution designed specifically for the fashion industry that automates the processes associated with unsold inventory management, targeting outlets and external partners, including off-price retailers, NGOs, and recyclers. The platform improves circularity and efficiency and increases resale margins. >

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FAIRS

Genuine Way

www. qx.ventures

Genuine Way offre soluzioni SaaS volte a consentire la transizione digitale e verde dei marchi aziendali. Sfruttando software e blockchain, permette a marchi e produttori di diventare più trasparenti sul fronte della loro catena di fornitura, produzione e dati ESG.

Web3 Customer Experience and Loyalty for Brands, Retailers and Shopping Centers che fornisce un’infrastruttura Web3 Software as a Service (SaaS) che consente a marchi e retailer di potenziare le loro app mobili, i programmi di fidelizzazione e i centri commerciali con risorse digitali per aumentare il footfall, il coinvolgimento e la fedeltà di acquisto.

Genuine Way offers SaaS solutions aimed at enabling the digital and green transition of corporate brands. Leveraging software and blockchain, it enables brands and manufacturers to become more transparent about their supply chain, production, and ESG data.

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QX

www. genuineway.io

Web3 Customer Experience and Loyalty for Brands, Retailers and Shopping Centers that provides a Web3 Software as a Service (SaaS) infrastructure that enables brands and retailers to empower their mobile apps, loyalty programs and shopping centers with digital assets to increase footfall, engagement and purchase loyalty.


FAIRS

Tengiva

BEAWaRe

www.tengiva.com

www.beawarecircular.eu

Tengiva è il sistema di filiera tessile che consente il futuro digitale della distribuzione B2B, degli acquisti e della gestione dei dati. A fiere, associazioni, rappresentanti ecc. fornisce un sistema completo per creare mercati/showroom multifornitore dove i clienti possono promuovere, distribuire e fare sourcing di prodotti tessili. A brands e produttori di abbigliamento fornisce un database centrale dei materiali che permette di controllare, tracciare e integrare tutte le informazioni relative ai tessuti. Alle piccole aziende, con approvvigionamenti su scala ridotta, fornisce un accesso ai marketplace e showroom digitali con un unico portale centrale.

BEAWaRe offre la prima soluzione per la tracciabilità digitale obbligatoria dei rifiuti industriali, che ne consente la riduzione e facilita l’entrata nel mercato dell’economia circolare. Il software digitalizza e automatizza la modulistica sui rifiuti, consentendo una corretta tenuta dei registri. Grazie all’analisi dei dati con AI, riduce gli scarti e identifica possibili opportunità di economia circolare. Individua inefficienze produttive, fornisce strategie per migliorare il rendimento e misura la CO2 risparmiata e l’impatto positivo generato attraverso azioni sostenibili.

Tengiva is the textile supply chain system that enables the digital future of B2B distribution, purchasing and data management. To trade shows, associations, representatives, etc., it provides a complete system for creating multi-supplier marketplaces/showrooms where customers can promote, distribute and sourcing textiles. To apparel brands and manufacturers it provides a central materials database to control, track and integrate all fabric information. To small companies, with small-scale sourcing, it provides access to digital marketplaces and showrooms with one central portal.

BEAWaRe offers a solution for the mandatory digital traceability of industrial waste, which allows its reduction and facilitates the access to the circular economy market. The software digitizes and automates waste forms. Thanks to data analysis through AI, it analyzes waste production to reduce waste and identifies possible circular economy opportunities. The software identifies production inefficiencies, provides strategies to improve performance and measures the CO2 saved and the positive impact generated through sustainable actions.

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FAIRS

Data Boutique

www.ifreturns.com

Data Boutique è un mercato di dati scraped dal web, che permette a marchi e rivenditori di accedere a dati web grezzi - come prezzi, ribassi, recensioni e localizzatori di negozi - a una frazione del costo e del tempo, senza alcuna conoscenza di scraping.

iF Returns Solution è la piattaforma per i resi con marchio che acquisisce i dati e semplifica l’esperienza, mettendo a disposizione una tecnologia di classificazione e tracciabilità dei resi, che aumenta la velocità di rientro in magazzino ed elimina i contatti con i clienti, e offre integrazioni analitiche che decidono il flusso logistico più economico, recuperando il massimo valore o riciclando.

Data Boutique is a web scraped data marketplace that allows brands and retailers to access raw web data-such as prices, markdowns, reviews, and store locators-at a fraction of the cost and time, without any knowledge of scraping.

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iF Returns

www.databoutique.com

iF Returns Solution is the branded returns platform that captures data and simplifies the experience by providing returns classification and tracking technology that increases the speed of returns and eliminates customer contact, and offers analytic integrations that decide the most cost-effective logistics flow, recovering maximum value or recycling.


C LI A


FAIRS

Una mostra e un corto per celebrare Expo Riva Schuh & Gardabags

An exhibition and a short film to celebrate Expo Riva Schuh & Gardabags Il compleanno di Expo Riva Schuh & Gardabags verrà festeggiato durante entrambe le manifestazioni del 2024, la 100esima edizione di gennaio e la 101esima a giugno.

The birthday of Expo Riva Schuh & Gardabags will be celebrated during both 2024 events, the 100th edition in January and the 101st in June.

er celebrare questo importante traguardo della fiera rivana sono in programma diverse iniziative. L'intenzione è di coinvolgere tutta la comunità che ruota attorno alla manifestazione, anche coloro che partecipano solo a uno dei due appuntamenti per questioni di stagionalità. In particolare per questa edizione, è stata organizzata in data 14 gennaio la Celebration Night. Una vera festa che verrà celebrata insieme a tutti coloro che hanno reso possibile Expo Riva Schuh & Gardabags partecipando a molte delle cento edizioni. Senza svelare troppo, durante la serata è prevista la presentazione di un cortometraggio e una mostra fotografica in cui si ripercorreranno le 5 decadi di storia della manifestazione. Verrà realizzata anche una monografia, poi presentata per l’edizione di giugno del salone, che prevede testimonianze, protagonisti ed esperienze di queste 100 edizioni. L’intento è di offrire un'immersione nella storia unica di Expo Riva Schuh & Gardabags. Ma non finisce qui, per omaggiare la location che due volte l’anno accoglie la community della calzatura e degli accessori, sono stati pensati anche vari allestimenti in città.

Various initiatives are planned to celebrate this important milestone of the fair of Riva del Garda. The intention is to involve the entire community that revolves around the event, even those who only attend one of the two events due to seasonal issues. In particular for this edition, a Celebration Night has been organised on 14 January. A real party that will be celebrated together with all those who have made Expo Riva Schuh & Gardabags possible by participating in many of the hundred editions. Without revealing too much, the evening will feature the presentation of a short film and a photographic exhibition retracing the five decades of the event's history. There will also be a monograph, which will be presented for the June edition of the fair, featuring testimonies, protagonists and experiences of these 100 editions. The intention is to offer an immersion in the unique history of Expo Riva Schuh & Gardabags. But it doesn't end here: to pay homage to the location that welcomes the footwear and accessories community twice a year, various installations in the city have also been planned.

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C FTE


About CLE

The Council for Leather Exports (CLE) is the single largest and Apex trade promotion organization of the strong and rapidly growing Indian leather & leather products industry. CLE is committed towards the overall development of Indian footwear and leather sector and achieve higher export growth to enhance India’s share in global leather trade. CLE is functioning under the aegis of Ministry of Commerce & Industry, Govt. of India. It is the notified Export Promotion organization for entire footwear, leather & leather products industry in India.

About Footwear and Leather Industry in India

India is the 2nd largest consumer of footwear with an annual consumption of about 2.6 billion pairs. Likewise, India is the 2nd largest producer of footwear. The Indian Leather industry is bestowed with an affluence of raw materials as India is endowed with 21% of world cattle & buffalo and 11% of world goat & sheep population. Added to this are the strengths of skilled manpower, innovative technology, increasing industry compliance to international environmental standards, and the dedicated support of the allied industries. Annual availability of leathers in India is about 2.5 billion sq.ft. India accounts for 13% of world leather production of leathers. Indian leather trends/colors are continuously being selected at the MODEUROPE Congress.

CLE’s partnership with RGFC

CLE is organizing participation of our member-companies in both the editions of Expo Riva Schuh and Garda Bags, on regular basis. Over the years, CLE and Riva del Garda FiereCongressi (RGFC) has developed a strong partnership, on mutually beneficial terms. Participation of our companies in the Expo Riva Schuh and Garda Bags has helped CLE and the Indian exporters of footwear and leather products for increasing their presence not only in Italy but also in other European Countries. CLE’s participation in the 100th edition of Expo Riva Schuh & Garda Bags In the 100th edition of the Expo Riva Schuh and Garda Bags, around 50 companies are participating through CLE. Equal numbers of footwear and leather bags companies are participating in the fair directly as well. Together, around 100 Indian companies will be displaying their latest range of footwear and leather bags in the fair.

We welcome you all for visiting the booths of Indian exhibitors @Expo Riva Schuh & Gardabags.

Contact details Mr. R. Selvam, IAS Executive Director - CLE Tel: + 91 44 48684380-84 (5 lines) Fax: + 91 44 48684386 E-mail: edcle@cleindia.com; ad-imdfairs@cleindia.com Website: www.leatherindia.org


CLE India Pavilion @ 100th Expo Riva Schuh & Gardabags A.R. EXPORTS

A3 - A27

KUNDRA SHOES TECH

C1 - E06

A.S. PARKASH & BROS

C1 - F19

L’ARTISAN PRODUCTS

B4 - B17

AKAY TOP INDUSTRIES

C1 - G20

N M ZACKRIAH LLP

A3 - A26

ALLIED INTERNATIONAL

C3 - F04

PACIFIC EXPORTS

A3 - A28

ANAM EXPORTS

C1 - B30

PAKKAR LEATHER EXPORTS PVT LTD

A3 - A25

BANDEJJIA TRADERS

C3 - F05

PRINCE OVERSEAS

C1 - A23

CS AHUJA OVERSEA PVT. LTD.

B4 - B05

RAJ SHOES

C1 - B28

D&D INTERNATIONAL

C1 - A24

RAM FASHION EXPORTS PVT. LTD

C1 - B11

DAVE OVERSEAS

C1 - E21

REGENCY IMPEX

D - A10

DHR EXPORTS

C1 - E18

RS PARKASH ASSOCIATES

A1 - A35

D’LORDS FOOTWEAR AND FASHIONS PVT LTD

A3 - B21

RV OVERSEAS

A3 - B23

DUGROS LEATHER LTD

D - A05

SAKAY INTERNATIONAL

A1 - A37

ELAHI EXIM INDIA PVT LTD

B2 - A41

SAKAY OVERSEAS

C1 - B21

EMCO EXPORTS

C1 - C29

SALUZA EXPORTS

B4 - A04

EURO INDIA EXPORTS

C1 - C30

SHRI VINAYAKA CREATIONS

D - A22

EXPLICIT IMPORT EXPORT PVT LTD

C3 - E12

SHUMAKERS INTERNATIONAL

B4 - F20

FEETCARE

B4 - B21

SKS GLOBAL PVT. LTD.

C1 - E04

FIRKEE ACCESSORIES PVT. LTD.

C3 - F10

SUMANGLAM FOOTWEAR PVT., LTD

C1 - B10

G R GLOBAL

C1 - D12

TORPEDO SHOES PVT. LTD.

C1 - A19

GOOD LEATHER SHOES PRIVATE LIMITED

A1 - A33

UDAY SHOES PVT LTD

C1 - F16

HITS EXPORTS

B4 - E06

VEERUPAKSHI SHOES

C3 - F15

I.A. LEATHER INDIA PVT. LTD

A1 - A31

VIARI EXPORTS PVT

D - A18

INDIAN LEATHER COMPANY

B4 - B19

WAGH FOOTWEAR

B4 - A06

INDIAN LEATHER CREATIONS

C3 - F02

ZEEKO SHOE FACTORY

C1 - B06


FAIRS

Expo Riva Schuh & Gardabags, sostenibilità a tutto campo, anche charity

D Da molti anni gli organizzatori adottano strategie che consentano all’evento di essere sempre più sostenibile: attenzione all’ambiente, alle persone e all’impatto sociale, come il nuovo progetto di charity con Soles4Soul.

a circa un decennio la fiera di Riva del Garda ha attivato progetti che le consentissero di compiere un percorso verso la sostenibilità che fosse concreto e ben strutturato e, soprattutto, che considerasse le varie sfaccettature di un tema così complesso.

Partiamo dall’ambiente: è stato implementato durante tutte le manifestazioni un complesso processo di raccolta differenziata dei rifiuti. Agli espositori è stata offerta la possibilità di realizzare i loro stand affidandosi alla divisione allestimenti della manifestazione votata alla realizzazione di strutture altamente sostenibili. Sono state attivate collaborazioni con fornitori che offrissero servizi all’avanguardia nell’ottica del rispetto dell’ambiente (come per il riciclo della moquette utilizzata durante le manifestazioni). È stato messo a disposizione di tutti coloro che partecipano alla fiera un sistema di navette e shuttle bus che permette di ridurre notevolmente l’impatto ambientale di una manifestazione che sposta migliaia di persone. Parlando di persone, l’evento rappresenta una delle migliori dimostrazioni di inclusività applicata al business grazie al coinvolgimento di aziende di ogni parte del mondo, puntando sui grandi colossi internazionali, ma anche su Paesi cosiddetti emergenti. L’impegno per implementare una digitalizzazione generalizzata dei servizi ha avuto come esito non solo quello di rendere innovativo l’approccio all’evento, ma anche di coinvolgere il maggior numero possibile di operatori del settore, ovunque si trovino. E sempre pensando alle persone, Expo Riva Schuh & Gardabags ha da poco attivato un interessante Charity Program. Una collaborazione con Soles4Souls, organizzazione che trasforma scarpe e indumenti inutilizzati in opportunità, evitando che vadano sprecati e facendone un buon uso, fornendo assistenza, creando posti di lavoro e consentendo alle persone di uscire da una situazione di povertà. Dal 2006, i sostenitori e partner di Soles4Souls hanno evitato che oltre 81 milioni di chili di prodotti tessili finissero nelle discariche (tra cui oltre 53 milioni di paia di scarpe!) e li hanno distribuiti in 137 Paesi. Expo Riva Schuh & Gardabags punta ad aiutare Soles4Souls a raggiungere il suo principale obbiettivo: avere un impatto economico sulla società di 1 miliardo di dollari entro il 2030.

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FAIRS

Expo Riva Schuh & Gardabags, all-out sustainability, also charity For many years the organizers have been adopting strategies that enable the event to be increasingly sustainable: attention to the environment, people and social impact, such as the new charity project with Soles4Soul. For about a decade, the Riva del Garda fair has been activating projects that would allow it to take a path toward sustainability that was concrete and well-structured and, above all, that considered the various facets of such a complex issue. Let's start with the environment: a complex process of waste sorting was implemented during all the events. Exhibitors were offered the opportunity to build their stands by relying on the event's set-up division devoted to the creation of highly sustainable structures. Collaborations were activated with suppliers offering cutting-edge services with a view to respecting the environment (such as for the recycling of carpeting used during events).

A system of shuttles and buses was made available to all those attending the fair, making it possible to significantly reduce the environmental impact of an event that moves thousands of people. Speaking of people, the event represents one of the best demonstrations of inclusiveness applied to business thanks to the involvement of companies from all over the world, focusing on the big international giants, but also on so-called emerging countries. The effort to implement a generalized digitization of services has resulted not only in making the approach to the event innovative, but also in involving as many industry players as possible, wherever they are. And always with people in mind, Expo Riva Schuh & Gardabags has recently activated an interesting Charity Program. A partnership with Soles4Souls, an organization that transforms unused shoes and clothing into opportunities, preventing them from going to waste and putting them to good use, providing assistance, creating jobs and enabling people to get out of poverty. Since 2006, Soles4Souls supporters and partners have prevented more than 81 million pounds of textiles from ending up in landfills (including more than 53 million pairs of shoes!) and distributed them to 137 countries. Expo Riva Schuh & Gardabags aims to help Soles4Souls achieve its main goal: to have an economic impact on society of $1 billion by 2030.

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MARKETS

Calzaturificio Aman: ‘il comfort è la nostra priorità assoluta’

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ondata da Ashok Sethi e Sameer Dhingra (attuale Presidente) nel 1992, Aman Shoe Factory si focalizza in prima battuta sul mercato interno indiano e solo nel 1996 si apre a quello europeo, affermandosi ben presto grazie all’intraprendenza di Sameer Dhingra e alla profonda conoscenza delle tecniche di calzoleria. Il calzaturificio Aman è oggi un’azienda moderna e affermata a livello globale, con centri di produzione conformi alle norme BIS, certificata SA 8000 e con diverse certificazioni di sostenibilità. In attesa di vederne la nuova collezione a Expo Riva Schuh di gennaio 2024, incontriamo Saksham Dhingra, imprenditore familiare di seconda generazione, responsabile marketing, commerciale e pianificazione della produzione. Cosa distingue la vostra calzatura rispetto alla concorrenza? Il comfort è la nostra priorità assoluta: le nostre calzature sono flessibili, comode e nate per durare a lungo. E gli ordini ripetuti, da parte di una clientela fidelizzata, sono una conferma del fatto che il nostro prodotto soddisfa le loro aspettative, sia in termini di comfort, che per la varietà dei modelli e contenuto moda. Siamo orgogliosi di produrre scarpe di qualità, casual e comode. In particolare, stringate flessibili, mocassini e stivali, che il nostro team di design interno riesce a rinnovare di stagione in stagione con grande abilità, introducendo nuovi trend e concept.

L’azienda indiana presenta all’edizione di gennaio di Expo Riva Schuh (Pav C1 - B07) una collezione molto innovativa, che unisce comfort e mood casual, e che punta sempre più sulla sostenibilità. 154

Parliamo di sostenibilità: come vi rapportate a questo tema? Aman Shoe Factory è da molto tempo impegnata a sviluppare una produzione sostenibile. Abbiamo prodotto articoli utilizzando bottiglie di pet riciclate e abbiamo ricevuto la certificazione RCS e GRS per alcune delle nostre collezioni. Alcuni dei nostri clienti collaborano con noi proprio per i prodotti sostenibili. Crediamo che il futuro del settore a livello globale non possa che andare in direzione della sostenibilità e di un’innovazione responsabile.

Che tipo di collezione presentate a Expo Riva Schuh di gennaio? Pensiamo che la centesima edizione di ERS richieda un allontanamento dall'ordinario. Quindi abbiamo deciso di presentare una collezione di calzature ancora più innovativa, mantenendo di nostri punti fermi che sono la qualità, il comfort e l’attenzione all’ambiente. Il nome che abbiamo dato alla collezione FW24 è ‘Urban-Ease Classics’ e si compone di scarpe casual con un tocco senza tempo, stivali divertenti ma ultra flessibili, modelli classici invernali che uniscono stile e modernità.


MARKETS

Quali sono i vostri progetti per i prossimi anni? Stiamo introducendo una nuova linea di calzature realizzate utilizzando la nostra ultima macchina DIP, con un'attenzione particolare alle sneakers e alle scarpe casual comprese in una fascia di prezzo accessibile. Inoltre, nei prossimi anni, ci impegneremo ancora di più sul versante della sostenibilità, puntando su materiali e processi più ecologici, in linea con il nostro impegno per la tutela dell'ambiente.

Aman Shoe Factory: ' comfort is our top priority' The Indian company presents at the January edition of Expo Riva Schuh (Pav C1 - B07) a very innovative collection, combining comfort and casual mood, and increasingly focusing on sustainability. Founded by Ashok Sethi and Sameer Dhingra (current president) in 1992, Aman Shoe Factory first focused on the Indian domestic market and only in 1996 opened to the European market, soon emerging on the strength of Sameer Dhingra's entrepreneurship and in-depth knowledge of shoemaking techniques. Today, Aman Shoe Factory is a modern and globally established company with BIS-compliant production centers, SA 8000 certified and several sustainability certifications. Looking forward to seeing its new collection at Expo Riva Schuh in January 2024, we talk with Saksham Dhingra, a second-generation family entrepreneur who is responsible for marketing, sales and production planning.

Let's talk about sustainability: how do you relate to this issue? Aman Shoe Factory has long been committed to developing sustainable production. We have produced items using recycled pet bottles and have received RCS and GRS certification for some of our collections. Some of our customers work with us specifically on sustainable products. We believe that the future of the industry globally can only go in the direction of sustainability and responsible innovation. What kind of collection do you present at Expo Riva Schuh in January? We think the 100th of ERS calls for a break away from the ordinary. So we have decided to present an even more innovative footwear collection, keeping of our cornerstones, which are quality, comfort and environmental awareness. The name we gave to the FW24 collection is 'Urban-Ease Classics' and it consists of casual shoes with a timeless touch, fun but ultra flexible boots, classic winter models that combine style and modernity. What are your plans for the coming years? We are introducing a new line of footwear made using our latest DIP machine, with a focus on sneakers and casual shoes iin an affordable price range. We will also be putting even more effort into sustainability in the coming years, focusing on greener materials and processes in line with our commitment to environmental protection.

What sets your shoes apart from the competitors? Comfort is our top priority: our footwear is flexible, comfortable and born to last. And repeat orders, from loyal customers, are a confirmation that our product meets their expectations, both in terms of comfort, variety of styles and fashion content. We pride ourselves on producing quality, chasuble and comfortable shoes. In particular, flexible lace-ups, loafers and boots, which our in-house design team manages to renew from season to season with great skill, introducing new trends and concepts.

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MARKETS

AKINAL A.Ş., storica realtà turca, sempre più green

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KINAL A.Ş. è un’azienda storica, che opera nel settore della pelle da quasi 210 anni. Dal 1978 l’azienda turca ha deciso di sfruttare il sapere e l’esperienza accumulati per così lungo tempo anche nell'industria calzaturiera, diventando in breve tempo una realtà riconosciuta in tutto il mondo e un marchio di fiducia: AkınalBella. Oggi AKINAL A.Ş. ha una capacità produttiva giornaliera di 125.000 paia di calzature, prodotte nella fabbrica di proprietà estesa su un'area di 30mila metri quadrati e dotata di impianti per l'iniezione di PU, PVC ed EVA, FAYLON e produzione assemblata. Oltre alla produzione conto terzi per i più grandi e prestigiosi negozi al dettaglio e supermercati del mondo, in 38 paesi diversi, AKINAL A.Ş. è presente sui mercati internazionali con il proprio brand AkınalBella, dove un team di ricerca e sviluppo e stilisti italiani creano collezioni di elevata qualità e comfort in tre categorie di calzature - uomo, donna e bambino. AKINAL A.Ş. partecipa alle più importanti fiere internazionali, a cominciare da Expo Riva Schuh, dove è presente da oltre 20 anni e tra le prime aziende turche ad esporre. Andiamo alla scoperta di questa importante realtà che ha segnato la storia dell’industria calzaturiera turca nelle parole del suo titolare Mete Akinal.

Mete Akinal.

Con oltre 210 anni di esperienza nel settore pelle e 45 anni di esperienza in quello calzaturiero, l’azienda è conosciuta a livello globale con il suo brand AkınalBella e il suo comfort di qualità, sempre più amico dell’ambiente. 156

Cosa distingue oggi la vostra azienda e i vostri prodotti sul mercato della calzatura a livello globale? Akınal Footwear è stata fondata nel 1978 e in questi 45 anni, ha sviluppato più di 2 milioni di prodotti diversi, migliorando al contempo il proprio approccio al business in un’ottica di sostenibilità, curando il benessere dell’ambiente e dei lavoratori. Ci vuole raccontare un po’ più nel dettaglio come Akinal interpreta la sostenibilità? Con la presa di coscienza dell’aggravarsi dei cambiamenti climatici globali, Akınal ha investito con decisione su una produzione sostenibile che mira generare zero rifiuti ed emissioni di carbonio entro la fine del 2030. Per questo, Akınal sta riciclando il 94% dei rifiuti prodotti ed è oggi l'unica azienda in grado di produrre un nuovo prodotto calzaturiero da 2 paia di scarpe in EVA usate. Per raggiungere l'obiettivo di zero emissioni di carbonio, Akınal sta inoltre l'uso di pannelli solari e sta promuovendo la piantumazione di nuovi alberi.


MARKETS

Parlando di prodotto, quali sono i punti di forza delle vostre calzature rispetto ai concorrenti? Siamo specializzata nella produzione di calzature in PU ed EVA, concepite per offrire ai propri clienti alta qualità, massimo comfort e salute del piede a prezzi accessibili. Con la nostra produzione ci rivolgiamo ai proprietari di marchi, ai rivenditori, ai supermercati e ai commercianti che vendono prodotti per le calzature, oltre che alla distribuzione con nostro brand. Che cosa rappresenta il Made in Turkey nel vostro prodotto? Il Made in Turkey rappresenta il saper fare che abbiamo fatto nostro in oltre 210 anni di attività nel settore pelle e in oltre 40 anni in quello calzaturiero. Ma Akınal oggi mira ad offrire ai propri clienti un saper fare di qualità ad un prezzo accessibile che è anche rispettoso dell'ambiente e dell’uomo, perché questo è il futuro e la garanzia delle prossime generazioni. La vostra è stata una delle prime aziende turche a partecipare a Expo Riva Schuh: come è cambiato l'evento negli ultimi anni e perché è così importante per voi esporre i vostri prodotti qui oggi? Expo Riva Schuh rappresenta la porta d'accesso al mercato europeo e statunitense e quindi è per noi un appuntamento irrinunciabile. Questa fiera è, inoltre, sempre all'avanguardia nelle tendenze del mercato calzaturiero e, dal 1999, Akınal ne è uno dei principali protagonisti in qualità di espositore. Come si caratterizza la collezione che presenterete a Expo Riva Schuh nel gennaio 2024? Ci concentriamo sulla proposta di collezioni user friendly, capaci di offrire alla clientela un comfort sostenibile, che fa bene al piede e all’ambiente, a partire da una morbidezza senza precedenti anche nei modelli day by day. Quali sono i vostri progetti per i prossimi anni? Stiamo lavorando per diminuire l'uso di nuovi materiali EVA, raggiungendo il 100% di iniezione EVA riciclabile. In questo modo, intendiamo diventare un'azienda a zero emissioni di carbonio e aumentare le nostre fonti di energia rinnovabile per coprire tutto il nostro fabbisogno energetico. La nostra deve essere una qualità sostenibile.

AKINAL A.Ş., historic Turkish company, increasingly green With more than 210 years of experience in the leather sector and 45 years of experience in the footwear sector, the company is known globally with its AkınalBella brand and its quality comfort that is increasingly environmentally friendly. AKINAL A.Ş. is a historical company that has been active in the leather industry for almost 210 years. Since 1978, the Turkish company has decided to use the knowledge and experience accumulated over such a long time in the shoe industry as well, and has quickly become a globally recognised and trusted brand: AkınalBella. Today AKINAL A.Ş. has a daily production capacity of 125,000 pairs of shoes, produced in its own factory covering an area of 30,000 square metres and equipped with PU, PVC and EVA injection, FAYLON and assembled production facilities. In addition to contract manufacturing for the world's largest and most prestigious retailers and supermarkets, in 38 different countries, AKINAL A.Ş. is present on international markets with its own brand AkınalBella, where an R&D team and Italian designers create high quality and comfortable collections in three categories of footwear - men's, women's and children's. >

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MARKETS

ned to offer our customers high quality, maximum comfort and foot health at affordable prices. With our production, we target brand owners, retailers, supermarkets and traders who sell footwear products, as well as retailers with our own brand.

AKINAL A.Ş. participates in the most important international fairs, starting with Expo Riva Schuh, where it has been present for over 20 years and was one of the first Turkish companies to exhibit. Let us discover this important company, that has marked the history of the Turkish footwear industry, in the words of its CEO, Mete Akinal. What distinguishes your company and your products on the global footwear market today? Akınal Footwear was founded in 1978 and in these 45 years, it has developed more than 2 million different products, while improving its approach to business with a view to sustainability, caring for the well-being of the environment and workers. Would you like to tell us in a little more detail how Akinal interprets sustainability? With the realisation that global climate change is worsening, Akınal has decisively invested in sustainable production that aims to generate zero waste and carbon emissions by the end of 2030. To this end, Akınal is recycling 94% of the waste it produces and is now the only company that can produce a new footwear product from 2 pairs of used EVA shoes. To achieve the goal of zero carbon emissions, Akınal is also using solar panels and promoting the planting of new trees. Speaking of product, what are the strengths of your footwear compared to competitors? We specialise in the production of PU and EVA footwear, desig-

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What does Made in Turkey represent in your product? Made in Turkey represents the know-how that we have made our own over 210 years in the leather sector and over 40 years in the footwear sector. But Akınal today aims to offer its customers quality savoir-faire at an affordable price that also respects the environment and mankind, because this is the future and the guarantee for future generations. Yours was one of the first Turkish companies to participate in Expo Riva Schuh: how has the event changed in recent years and why is it so important for you to exhibit your products here today? Expo Riva Schuh represents the gateway to the European and US markets and is therefore an unmissable appointment for us. Moreover, this fair is always at the forefront of footwear market trends and Akınal has been a major player as an exhibitor since 1999. How is the collection that you will present at Expo Riva Schuh in January 2024 characterised? We focus on proposing user-friendly collections that offer customers sustainable comfort that is good for the foot and good for the environment, starting with unprecedented softness even in day-today models. What are your plans for the next few years? We are working on decreasing the use of new EVA materials, achieving 100 per cent recyclable EVA injection. In this way, we intend to become a carbon-neutral company and increase our renewable energy sources to cover all our energy needs. Ours must be sustainable quality.


N E W TO P


HIGHLIGHTS

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Le borse che si ameranno nelle prossime stagioni

Quali borse (forme, accessori e materiali) per uomo e donna venderanno di più nelle prossime stagioni? Nella nuova area HIGHLIGHTS di Expo Riva Schuh & Gardabags, dedicata alle tendenze di consumo della pelletteria, troverete tutte le risposte.

CROISSANT SHAPED BAG

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È

l’accessorio più amato nella storia del costume: la borsa. Compagna di vita ed amica fedele delle donne e sempre meno strumento funzionale per gli uomini che ormai la scelgono per stile ed eleganza.

Nella nuova area HIGHLIGHTS che Expo Riva Schuh & Gardabags ha voluto dedicare alle tendenze di consumo verranno analizzati i modelli che diventeranno cult nelle prossime stagioni. Ci si soffermerà sulle tecniche di lavorazione che arricchiscono i modelli e li rendono riconoscibili e desiderabili. Ci si confronterà con l’incredibile varietà di lavorazione dei materiali. Si parlerà delle applicazioni che il consumatore amerà e di quali saranno i metalli più importanti che le caratterizzeranno. Per l’edizione numero 100 della manifestazione saranno sotto la lente di ingrandimento le borse, ma da giugno 2024 le tendenze di consumo riguarderanno anche le calzature.


HIGHLIGHTS

BORSE DONNA

BORSE UOMO

Diverse forme inusuali e interessanti risulteranno un must di stagione per le borse al femminile: dalle croissant bags o le classiche saddle viste in passerella e già nelle vetrine, al secchiello rivisitato e alle shopping over-size. Molto particolari le silhouette a trapezio. Per i materiali ci si affiderà alla morbidezza di lavorazioni tubolari per una terza dimensione molto accentuata o al più classico matelassé. Molto richiesta la lavorazione a intreccio così come l’applicazione di materiali caldi, pelo e pelliccia. Anche il patchwork non mancherà di farsi notare. Una borsa, lo sappiamo bene, è anche un oggetto di design che si accompagna spesso a diversi accessori e minuterie metalliche. Andranno delle catene un po’ fuori dall’ordinario, manici distanti dal già visto. Tonalità? Luce e luminosità, ancor meglio se dorata, ma anche paillettes e trasparenze.

Il mondo maschile è comunemente più parco nella scelta di materiali, colori e lavorazioni, ma ugualmente interessato a giocare con forme e volumi. Riceveranno un buon riscontro i borselli a mano, da quelli più voluminosi a quelli che assomigliano a piccole tracolle. Le 48 ore morbide verranno scelte per viaggiare con stile e comodità. Si affiancheranno a proposte più strutturate grazie alle diverse interpretazioni fornite dai tanti stilisti che le hanno portate in passerella. Il concetto di unisex è di successo, ma con le dovute distinzioni. Le portadocumenti vengono sempre più spesso sostituite da modelli a borsa, ovviamente adattate al mondo maschile e rese più morbide. Anche l’uomo può scegliere le tracolle ma le forme di predilezione saranno più squadrate. >

HANDBAG

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HIGHLIGHTS

JEWEL HANDLE

SQUARED SHOULDER BAG

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HIGHLIGHTS

The bags that will be loved in the coming seasons Which bags (shapes, accessories and materials) for men and women will sell the most in the coming seasons? In the new HIGHLIGHTS area at Expo Riva Schuh & Gardabags, dedicated to leather goods consumer trends, you will find all the answers. PLAYING WITH WOVEN LEATHER Il marsupio, o belt-bag, che ha avuto grande successo nelle scorse stagioni, si evolve cambiando posizione e forma, talvolta molto inconsueta. Anche i materiali o i look più tecnici continuano a riscuotere successo, soprattutto sottoforma di zaini, che poi si declinano anche nelle versioni da lavoro o sofisticati. Il gusto di questo accessorio si ripulisce moltissimo, sia nelle linee che negli accessori applicati. Infine, anche l’uomo sceglie la shopping come borsa di elezione se vuole trovare un’alternativa allo zaino, ormai inflazionato.

It is the most beloved accessory in the history of costume: the handbag. Life companion and faithful friend of women and less and less functional tool for men who now choose it for style and elegance. In the new HIGHLIGHTS area that Expo Riva Schuh & Gardabags wanted to dedicate to consumer trends, the models that will become cult in the coming seasons will be analyzed. There will be a look at the processing techniques that enrich the models and make them recognizable and desirable. We will be confronted with the incredible variety of material processing. We will talk about the applications that consumers will love and what the most important metals will be that characterize them. >

BUCKET BAG

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HIGHLIGHTS

For the 100th edition of the event, handbags will be under the magnifying glass, but from June 2024, consumer trends will also cover footwear.

WOMEN'S BAGS Several unusual and interesting shapes will prove to be a musthave for women's handbags this season: from croissant bags or the classic saddle bags seen on the runway and already in the windows, to the revisited bucket and over-size shopping bags. Very particular are the trapeze silhouettes. For materials we will rely on the softness of piping workings for a very accentuated third dimension or the more classic matelassé. Very much in demand is the woven work as well as the application of warm materials, like fur. Patchwork will not fail to get noticed either. A handbag, we all know, is also a design object that is often

OUT OF THE ORDINARY SHOPPING

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accompanied by various accessories and metallic details. Will go chains a little out of the ordinary, handles distant from the already seen. Tones? Light and bright, even better if golden, but also sequins and transparencies.

MEN'S BAGS The male world is commonly more park in the choice of materials, colors and processing, but equally interested in playing with shapes and volumes. They will receive a good response in man purse, from bulky ones to those that resemble small shoulder bags. Soft 48s will be chosen for traveling in style and comfort. They will stand alongside more structured proposals thanks to the different interpretations provided by the many designers who have brought them to the runway.


HIGHLIGHTS

SEE THROUGH

LUXURY BAGPACK

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HIGHLIGHTS

FURRY BAG

COMFORT BUSINESS BAG

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HIGHLIGHTS

The concept of unisex is successful, but with distinctions. Briefcases are increasingly being replaced by satchel models, obviously adapted to the male world and made softer. Men can also choose shoulder straps, but the shapes of predilection will be squarer. The belt-bag, which has been very successful in the past seasons, evolves by changing position and shape, sometimes very unusual. More technical materials or looks also continue to be successful, especially in the form of backpacks, which then also decline into work or sophisticated versions. The taste of this accessory cleans up a lot, both in the lines and in the applied accessories. Finally, men also choose the shopping bag as their bag of choice if they want to find an alternative to the backpack, which has become overused.

UTILITARY BAG

GLAMOROUS PAILLETTE

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G&F


EXPO RIVA SCHUH Expo Riva Schuh & Gardabags Previews 2024

Art by Joe Colosimo


Expo Riva Schuh & Gardabags

OUTPUT by GIRZA


Expo Riva Schuh & Gardabags

TOM TAILOR


Expo Riva Schuh & Gardabags

MARIELLA by CLUB SHOES


Expo Riva Schuh & Gardabags

BIOECO by ARKA 1927


Expo Riva Schuh & Gardabags

US GOLF CLUB


Expo Riva Schuh & Gardabags

BEVERLY HILLS POLO CLUB


Expo Riva Schuh & Gardabags

MARIA MODA 1942 by SOGEX


Expo Riva Schuh & Gardabags

SANYCOM by POVIA


Expo Riva Schuh & Gardabags

MODARE


Expo Riva Schuh & Gardabags

VIZZANO


Expo Riva Schuh & Gardabags

TAMARIS


Expo Riva Schuh & Gardabags

MOLECA


Expo Riva Schuh & Gardabags

ACTIVITTA


Expo Riva Schuh & Gardabags

BR SPORT


Expo Riva Schuh & Gardabags

MOLEKINHO


Expo Riva Schuh & Gardabags

MOLEKINHA


Expo Riva Schuh & Gardabags

GALLO DIFFUSIONE


Expo Riva Schuh & Gardabags

EASYWALK


Expo Riva Schuh & Gardabags

ECOBIO by GLOBAL FASHION


Expo Riva Schuh & Gardabags

ECOBIO by GLOBAL FASHION


Expo Riva Schuh & Gardabags

MARINA GALANTI


Expo Riva Schuh & Gardabags

MARINA GALANTI


ADDRESSES

APICCAPS tel. +351 22.507.41.50 aicep.milan@portugalglobal.pt www.apiccaps.pt pag. III cover Bioeco by ARKA 1927 tel. +48 33 876.55.33 info@bioeco-shoes.com www.bioeco-shoes.com pag. Cover CFTE - CHINA FOREIGN TRADE GUANGZHOU EXHIBITION CO., LTD. tel. +86 20.891.281.18 shaoyz@fairwindow.com.cn www.fairwindow.com/index pag. 149

COUNCIL FOR LEATHER EXPORTS tel. +91 044.285.943.67-71 cle@cleindia.com www.leatherindia.org pag. 150-151 EASYWALK - I.G.F. s.r.l. ITALIAN GROUP OF FACTORIES tel. +39 0883.536.246 info@igfshoes.it www.easywalk.it pag. 193

CHINA LEATHER INDUSTRY ASSOCIATION pag. 147

ECOBIO CALZATURE GLOBAL FASHION s.r.l. tel. + 39 080.926.35.31 0883.950.034 info@globalfashion.it www.ecobiocalzature.com pag. II cover

CHINA LEATHER PUBLISHER CO. LTD. tel. +86-10-64337808 / 64337812 jsltc-china@leather365.com www.leather365.com pag. 139

EXPO RIVA SCHUH RIVA DEL GARDA FIERECONGRESSI S.p.A. tel. +39 0464.520.000 info@exporivaschuh.it www.exporivaschuh.it pag. 17

CLUB SHOES s.r.l. tel. +39 0583.920.118 info@clubshoessrl.com www.clubshoessrl.com pag. Sottocover

FLY FLOT s.r.l. tel. +39 030.968.900 info@flyflot.it www.flyflot.it pag. 123

CORTINA NV tel. +32 55.335.656 info@cortina-group.com www.cortina-group.com pag. 7

FLY s.r.l. tel. + 39 0422.363.097 info@flygroup.biz www.flygroup.biz pag. 48

G&F CO., LTD. Fujian Foreign Economic Service Trade Corp. tel. +86 591.878.358.32 zyj@gffairs.com www.gffairs.com pag. 168 GALLO DIFFUSIONE s.r.l. tel. +39 0583.974.274 info@gallodiffusione.com www.gallodiffusione.com pag. 13 GUANGZHOU NEWTOP EXHIBITION BUSINESS CO. LTD. tel. +86 13808878046 13808878046@189.cn pag. 159 I.L.M. INT.L LEATHER GOODS FAIR MESSE OFFENBACH GmbH tel. +49 69.82.97.55.0 info@messe-offenbach.de www.messe-offenbach.de pag. 128 IMAC S.p.A. tel. +39 0734.938.721 info@imac-italia.it www.imacspa.com pag. 3 INTERNATIONAL FOOTWEAR & LEATHER SHOW ACICAM tel. +57 281.64.00 acicam@acicam.org www.ifls.com.co pag. 125

L&C (XIAMEN) GROUPXIAMEN L&C INT’L EXHIBITION CO., LTD. tel. +86 592.226.10.26 chenshuning.m@lcfairs.com info@lcfairs.com www.lcfairs.com pag. 104 Q SEVEN tel. +212 662.115.486 salhagr@gmail.com pag. 25 REFRESH by MARSAN FOOTWEAR S.L. tel. +34 968.718.313 www.refreshoes.com info@refreshoes.com pag. 133 TASD Fuarcilik A.S. tel. +90 212.549.71.71 info@aymod.com www.aymod.com pag. 6 WISTEFF SCHUH tel. +39 0733 262637 wisteffschuh@mercurio.it pag. 126-127 XTI FOOTWEAR S.L. tel. +34 968.718.313 xti@xti.es www.xti.es pag. IV cover

Sul numero di Foto Shoe 2023-06 di novembre 2023 abbiamo erroneamente attribuito la paternità degli orecchini di pagina 39. Sono di GIO MARRAZZO. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori. In the November 2023-06 issue of Foto Shoe we mistakenly attributed the authorship of the earrings on page 39. They are by GIO MARRAZZO. We apologize to those concerned and to readers.

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IGF E A S Y WA LK


@fashioncartoonist

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by Matteo Sessa Vitali

- SEX SELLS! DIESEL LAUNCHED A CAMPAIGN INSPIRED BY PORNSTARS IN THE NINETIES... - WE NEED TO DO MORE!

DON’T WORRY: I HIRED A SEX EXPERT WHO WILL HELP US SHOOT AN EVEN MORE EXPLICIT AND PROVOCATIVE CAMPAIGN!

WE TAKE TOO LONG TO DEVELOP OUR COLLECTIONS AND WE’RE LOSING MARKET SHARE VERSUS FAST FASHION COMPANIES!

DON’T WORRY. I HIRED A CONSULTANT WHO WILL TELL US HOW TO STOP ULTRA-FAST FASHION COMPANIES...

- LET’S DESTROY END OF SEASON OBSOLETE HANDBAGS! - WE CAN’T: THE EU BANNED THE DESTRUCTION OF UNSOLD PRODUCTS.

- WHAT SHOULD WE DO WITH THEM NOW?! - I HAVE AN IDEA...

...I AM THEREFORE PROUD TO GIFT THIS CREATIVE CHRISTMAS TREE TO THE CITY...

I OPENED AN INSTAGRAM ACCOUNT TO CREATE ARBITRARY CONTROVERSIES ON FASHION BRANDS, WITH THE SOLE GOAL OF AMASSING CLICKS AND FOLLOWERS!

- THE IDEA IS TO SINGLE OUT RANDOM ADVERTISING IMAGES AS OFFENSIVE WITH RESPECT TO UNRELATED FACTS... - GENIUS!

- I JUST NEED A CATCHY NAME. WHAT ABOUT “PRADA LIGHT”, OR EVEN “PRADA ZERO”? - IT REMINDS ME OF SOMETHING...

- WE’RE READY TO SHOOT - ARE YOU SURE WE DON’T NEED TO ALSO SHOW SOME PRODUCTS?


APICCAPS


X TI


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