ISSN 2531-9620 ARSTANNERY - 1° SUPPLEMENTO AD ARSUTORIA 456 - FEBBRAIO 2021 - POSTE ITALIANE S.p.A. - SPEDIZIONE IN A.P. - AUT. MBPA/LO-NO/049/A.P./2017 ART.1 COMMA1 - LO/MI
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G E M ATA S .p .A .
S Y N - BI O S _ S .p .A .
O FFI C I N E D I C A RTI G L
SUMMARY
DIRETTORE RESPONSABILE: Matteo Pasca RESPONSABILE PROMOZIONE FIERE: Giuseppe Picco
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INTERVIEW Interview with Fabrizio Nuti, the new president of UNIC Intervista con Fabrizio Nuti, nuovo presidente di UNIC
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CARBON MANAGEMENT Quantifiying emissions is the first step to be taken Quantificare le emissioni è il primo passo
IN REDAZIONE: Erika Alberti, Emanuela Cecchetti, Cristina Locati, Enrico Martinelli, Barbara Solini
redazione@edizioniaf.com
TECHNICAL ADVISOR: Ernesto Pisoni FOTOGRAFIA E GRAFICA: Eros Badin, Alessandro Dorio, Sara Meneghetti, Rosanna Villa
design@edizioniaf.com
PROMOZIONE: Lorenzo Caresana, Filippo Crepaldi, Piernicola Fascetto, Giorgio Gori, Mario Gori, Lucio Luiselli, Enza Masotti, Stefano Migliavacca, Josè Rivera, Natalie Spelge
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FOCUS ON UPHOLSTERY: the furniture sector ready for a comeback ARREDAMENTO: l’arredo pronto alla riscossa
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MARKETING, DIGITAL E ABBONAMENTI: Mariella Catalano, Mariel Cuba, Andrea Zampieri subscription@edizioniaf.com
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OPERATIONS: Elisa Trasi
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ARSTANNERY - 1° SUPPLEMENTO AD ARSUTORIA 456 - FEBBRAIO 2021 Poste Italiane Spa – Spedizione in abbonamento postale – Autorizzazione MBPA/LO-NO/049/A.P./2017 ART.1 COMMA1 – LO/MI. Direttore Responsabile Matteo Pasca © Copyright 1967
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IULTCS-IUF Interview with Gustavo Adriàn Defeo new chairman of the IULTCS-IUF Commission Intervista con Gustavo Adriàn Defeo nuovo chairman della Commissione IUF di IULTCS
FOCUS ON LABORATORIES: UL collaborates with numerous international tanneries and brands LABORATORI: UL collabora con numerose concerie e brand internazionali
STAMPA: Grafiche Porpora - Rodano (MI) Tutti i diritti di proprietà artistica e letteraria sono riservati. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di articoli, disegni e fotografie, in qualsiasi forma e modo, sia analogico che digitale, anche citandone la fonte, senza espressa autorizzazione della casa editrice. Ogni abuso sarà perseguito a norma di legge All artwork and copyrights are reserved. Total or partial reproduction is absolutely forbidden of articles, designs and photographs in any form, either analogical or digital, even if stating the source, without the express permission of the publishing house. Any abuse will be punished by law.
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RESEARCH Minimizing emissions of automotive leather Minimizzazione delle emissioni dal cuoio per automobile
ISSN 2531-9620 Le inserzioni pubblicitarie sono pubblicate sotto la totale responsabilità del committente; la casa editrice non si assume alcuna responsabilità per il loro contenuto. Per ogni contestazione si rimanda all’indirizzo del committente pubblicato sulla sua stessa pagina pubblicitaria o, in mancanza, in fondo alla rivista. Adverts are published at the full responsibility of the client; the publishing house does not accept any responsibility for the contents. All notifications must be referred to the advertiser, whose address can be found either printed on his advertising page or, if this is not the case, in the end of the magazine. Ai sensi dell’articolo 2 comma 2 del Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, si rende nota l’esistenza di una banca-dati personali di uso redazionale presso la sede di Milano, via Ippolito Nievo 33. Gli interessati potranno rivolgersi al responsabile del trattamento dei dati Ing. Matteo Pasca presso la sede di Milano, via Ippolito Nievo 33, per esercitare i diritti previsti dal D.L.GS. 30 giugno 2003, n.196 SUBSCRIPTION
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ITALY REST OF THE WORLD
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C H T_ G E RM A N Y
EDITORIAL
FURNITURE AND LABS As we already mentioned in the last issue, the not very encouraging numbers concerning the leather world, provided in December by the UNIC Economic Service, make Fabrizio Nuti, president of the trade association (see interview in the following pages), say that the first quarter of 2021 will be difficult to manage. A forecast that, unfortunately, seems to be coming true given the cancellation of the main trade fairs in the sector, the economic data stably blacker than black, and a pandemic far from over. On this issue, we focus on a couple of areas that, despite the undoubted suffering, resisted to setbacks better than others or bounced higher than others by exploiting the minimum recovery of the past months: thanks to the ever more pressing theme of sustainability and certifications, furniture and analysis laboratories are enjoying an increasing success with professionals. Sustainability, as referred to in the first episode of a series of articles dedicated to Carbon Footprint Management, as well as in the Technical Article dealing with emissions related to the automotive world.
ARREDAMENTO E LABORATORI I poco incoraggianti numeri riguardanti il mondo della pelle di cui abbiamo già accennato sul numero scorso, forniti a dicembre dal Servizio Economico UNIC, fanno dire a Fabrizio Nuti, presidente dell’associazione di categoria (vedi intervista nelle prossime pagine), che anche il primo trimestre del 2021 sarà difficile da gestire. Una previsione che, purtroppo, pare si stia avverando visto l’annullamento delle principali fiere del comparto, i dati economici stabilmente più neri del nero, e una pandemia che non può dirsi ancora alle spalle. Perciò, su questo numero, ci concentriamo su un paio di ambiti che, nonostante le indubbie sofferenze, hanno resistito meglio di altri agli scossoni o sono rimbalzati più in alto di altri sfruttando il minimo di ripresa dei mesi passati: arredamento e laboratori di analisi, che grazie al sempre più pressante tema della sostenibilità e delle certificazioni, riscuotono un crescente successo presso gli addetti ai lavori. Sostenibilità di cui parliamo anche nella prima puntata di una serie di articoli dedicati al Carbon Footprint Management, nonché nell’Articolo Tecnico che tratta di emissioni riferite al mondo dell’automotive.
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D M S _ I N TE RN ATI O N A L
NEWS
UNIC – CONCERIE ITALIANE ASSEMBLY
ASSEMBLEA UNIC – CONCERIE ITALIANE
A Tuscan at the helm of the tanners
Un toscano alla guida dei conciatori IL SETTORE CHIUDE IL 2020 CON PERDITE TRA IL 25 E IL 35%
IN 2020 A DECLINE IN REVENUES BETWEEN 25 AND 35% The annual assembly of UNIC - Italian Tanneries held last December 3 in digital mode elected Fabrizio Nuti, owner of the Tuscan tanning group Nuti Ivo, who takes over from Gianni Russo. “I am concluding my presidency in a period that, unfortunately, will pass into history - declared the outgoing president Russo -. A period in which the Italian tannery is, however, proving to be a lively and reactive sector. We will close 2020 with a general decline in revenues between 25 and 35% and I believe that in the first quarter of 2021 we will still suffer from this pandemic effect, hoping that all the measures put in place will avert the possibility of a third wave, which would further complicate the scenery. I pass the baton of the UNIC presidency to a very determined and esteemed entrepreneur who, I am sure, will work for the good of the association and the whole group. For UNIC there could not have been a better choice to continue the path started in the last 4 years”. Export down by 30% Due to the consequences of the pandemic, in the first 8 months of 2020 the Italian leather industry saw production back off by 29.2% in value and 22.8% in volume, with exports
L’Assemblea annuale di UNIC – Concerie Italiane svoltasi lo scorso 3 dicembre in modalità digitale ha eletto alla presidenza Fabrizio Nuti, titolare del gruppo conciario toscano Nuti Ivo, che subentra al Cavaliere del Lavoro Gianni Russo. “Concludo la mia presidenza in un periodo che, purtroppo, passerà alla storia – ha dichiarato il presidente uscente Russo -. Un periodo in cui la conceria italiana sta, però, dimostrando di essere un settore vivo e reattivo. Chiuderemo il 2020 con un calo generalizzato dei ricavi compreso tra il 25 e il 35% e credo che nel primo trimestre 2021 soffriremo ancora di questo effetto pandemico, sperando che tutte le misure messe in atto scongiurino la possibilità di una terza ondata, che complicherebbe ulteriormente lo scenario. Passo il testimone della presidenza UNIC a un imprenditore stimato, molto determinato e che, sono certo, lavorerà per il bene dell’associazione e di tutto il gruppo. Per UNIC non poteva esserci scelta migliore per proseguire il percorso avviato durante gli ultimi 4 anni”.
(which account for over 70% of total turnover) down by 30.6%. Few differences in trends between the production districts and the destinations of use of Italian leather, with a marked suffering on the part of footwear and leather goods, while automotive and (above all) furnishings have shown some signs of renewed vitality. “Covid-19 did not bend us declared the new president Fabrizio Nuti, owner of the Nuti Ivo tanning group -, we have suffered and we keep suffering, but we are holding on. Data are certainly negative, but they demonstrate our ability to relate and know how to reorganise ourselves”. “Taking over the presidency in such a difficult moment continues the new president -, where uncertainty reigns supreme, makes everything much more complicated and limits the definition of future programmes and projects. I believe that we will have to focus on a clear set of priorities for the benefit of the sector in the first phase of my presidency. I list them, but they are not in order of importance: sustainability, promotion of leather, Lineapelle”.
Export in calo del 30% A causa delle conseguenze della pandemia, l’industria italiana della pelle nei primi 8 mesi del 2020 ha visto arretrare la produzione del 29,2% in valore e del 22,8% in volume, con esportazioni (che incidono per oltre il 70% sul fatturato complessivo) in calo del 30,6%. Poche le differenze di trend tra i distretti produttivi e le destinazioni d’uso della pelle italiana, con una marcata sofferenza da parte di calzatura e pelletteria, mentre automotive e (soprattutto) arredamento hanno mostrato alcuni segnali di rinnovata vitalità. “Il Covid-19 non ci ha piegato – ha dichiarato il neopresidente Fabrizio Nuti (57 anni), titolare del gruppo conciario Nuti Ivo -, abbiamo sofferto e soffriamo, ma stiamo tenendo. I dati sono certamente negativi, ma dimostrano la nostra capacità di relazione e di sapersi riorganizzare”. “Assumere la presidenza in un momento così difficile – continua il neopresidente -, dove l’incertezza regna sovrana, rende tutto molto più complicato e limita la definizione di programmi e progetti futuri. Ritengo che nella prima fase della mia presidenza ci si dovrà concentrare su poche e chiare priorità a beneficio del settore, le elenco e non sono in ordine di importanza: sostenibilità, promozione della pelle, Lineapelle”.
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FAIRS
LINEAPELLE
LINEAPELLE
La fiera delle pelli The leather fair will only be virtual sarà solo virtuale
COLLEZIONI E TENDENZE DELLA P/E 22 SARANNO PRESENTATE ATTRAVERSO INIZIATIVE DIGITALI
COLLECTIONS AND TRENDS FOR S/S 22 WILL BE PRESENTED THROUGH DIGITAL INITIATIVES Scheduled for 23 and 24 March, therefore already postponed by one month compared to the traditional calendar, Lineapelle’s spring edition has been definitively cancelled. A common destiny also for Micam (footwear), Mipel (leather goods), TheOne Milano (women’s haut-àporter) and Homi (bijoux and fashion accessories), the other fashion fairs that were joined in the exhibition project called #strongertogether which should have taken place in Milan Rho from 20 to 24 March 2021. A tough decision, organisers explain, but motivated by the awareness that international health and travel restrictions would not have allowed the organisation of a physical high-level event preventing thousands of visitors from safely reaching the exhibition centre in Milan. Referring to Lineapelle, the organisers of the most important international event dedicated to leathers, accessories and components for footwear and leather goods, are now working on the definition of alternative digital initiatives to the physical fair to give exhibitors the opportunity to present their collections online. “For the two days in which the fair should have been held (23 and 24 March) they explain - we are studying
Prevista il 23 e 24 marzo, quindi già posticipata di un mese rispetto al calendario tradizionale, l’edizione primaverile di Lineapelle è stata definitivamente cancellata. Stessa sorte anche per Micam (calzature), Mipel (pelletteria), TheOne Milano (haut-à-porter femminile) e Homi (bijoux e accessori moda), le altre fiere della moda con le quali la manifestazione dedicata ai pellami aveva fatto sinergia nell’ambito del progetto espositivo comune nato lo scorso settembre e battezzato #strongertogether, che avrebbe dovuto replicarsi sempre a Milano Rho dal 20 al 24 marzo 2021. Una decisione sofferta, spiegano in una nota comune gli organizzatori del progetto fieristico, ma motivata dalla consapevolezza che le limitazioni internazionali, sia sanitarie che di viaggio, non avrebbero permesso di organizzare un evento fisico di alto livello e impedito a migliaia di visitatori di raggiungere in sicurezza il quartiere fieristico milanese. Per quanto riguarda Lineapelle, gli organizzatori della più importante manifestazione internazionale dedicata ai pellami, agli accessori e ai componenti per calzature, pelletteria, abbigliamento e carrozzeria, stanno ora lavorando alla definizione di iniziative digitali alternative alla fiera fisica per dare la possibilità agli espositori di presentare online le proprie collezioni agli operatori della filiera. “Per i due giorni in cui si sarebbe dovuta tenere la fiera (il 23 e il 24 marzo prossimi) spiegano - stiamo studiando una modalità di presentazione virtuale dei campioni delle aree trend e dei seminari stilistici per l’estate 2022, ma anche soluzioni di promozione delle collezioni da parte delle aziende stesse. Inoltre, stiamo valutando la possibilità di organizzare un roadshow nei distretti italiani di riferimento per l’area pelle”. Senza dimenticare la presenza online di 365 Showroom, hub virtuale già attivo da tempo dove gli espositori di Lineapelle possono postare collezioni e novità di prodotto nel corso dell’anno.
a virtual presentation method for the samples of the trend areas and stylistic seminars for summer 2022, but also solutions for the promotion of collections by the companies themselves. Furthermore, we are evaluating the possibility of organising a roadshow in the Italian districts of reference for the leather area”. Without forgetting the online presence of the 365 Showroom, a virtual hub that has already been active for some time now where Lineapelle’s exhibitors can post collections and new products.
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TANNERY
“MAINTAINING AND PROMOTING LEADERSHIP OF THE
“MANTENERE E PROMUOVERE LA LEADERSHIP ITALIAN TANNING INDUSTRY” DELLA CONCERIA ITALIANA”
FABRIZIO NUTI, OWNER OF THE TUSCAN TANNING GROUP NUTI IVO, RECENTLY PRESIDENT OF UNIC - ITALIAN TANNERIES CONSIDERS LEATHER SUSTAINABILITY AND PROMOTION HIS KEYWORDS The current situation continues to be serious. Is it possible to outline a current picture and imagine prospects? “We are still touched by the pandemic emergency and the only certainty is uncertainty, which makes it practically impossible to talk about prospects. We have archived 2020 with negative data: almost 25% less in turnover, an unprecedented loss, while the decline in exports amounted to 18%. The crisis was less severe for the furniture and automotive segment, but fashion, which for the Italian tannery delivers 70% of its turnover has suffered and is destined to keep suffering, at least in this first half of 2021. It is too early to say if we will be able to talk about recovery in the second half of the year”. What are the most critical points for the tannery world? What is being done about it and what should be done? “More than its critical points, I would talk about the strengths of the Italian tanning sector, which, even in this dramatic situation, has been able to hold up. We are mostly family-run, well-capitalised companies and our dynamics go beyond the company’s fortune. We have always invested and continue to do so even now. We invest in research and develop-
Fabrizio Nuti
ment, in creativity, in environmental sustainability, independently and beyond legal obligations. The crisis is unsettling, but our ‘reliability’ is recognised by customers and will help us to overcome it. The aggregations and acquisitions that we have been witnessing for some time are further proof of what I am saying”. What do you think are the initiatives of the last presidency that you found positive and on which you intend to continue? “The Presidency of Gianni Russo has given an important turning point to the association, it has renewed and modernised it, important projects have been launched for the protection and enhancement of the sector, with a strong involvement
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SOSTENIBILITÀ E PROMOZIONE DELLA PELLE SONO LE PAROLE CHIAVE PER FABRIZIO NUTI, TITOLARE DEL GRUPPO CONCIARIO TOSCANO NUTI IVO, DA POCO PRESIDENTE DI UNIC – CONCERIE ITALIANE La situazione attuale continua a essere grave. Si riesce a delinearne un quadro attuale e immaginarne prospettive? “Siamo ancora toccati dall’emergenza pandemica e se c’è una certezza è l’incertezza, che rende praticamente impossibile parlare di prospettive. Il 2020 lo abbiamo archiviato con dati negativi: quasi il 25% in meno del fatturato, una perdita senza precedenti, mentre la flessione dell’export si è attestata sul 18%. La crisi è stata meno pesante per le destinazioni arredo e automotive, ma la moda, che per la conceria italiana vale per il 70% del suo fatturato, ha sofferto ed è destinata a soffrire ancora, perlomeno in questo primo semestre 2021. È presto per dire se nel secondo potremo parlare di ripresa”. Quali sono i punti di maggior criticità per il mondo delle concerie? Cosa si sta facendo in merito e cosa andrebbe fatto? “Più che dei suoi punti di criticità, parlerei dei punti di forza del settore conciario italiano, che, anche in questa drammatica situazione, ha saputo reggere. Siamo per lo più aziende a conduzione familiare, ben patrimonializzate e le nostre dinamiche vanno anche oltre la fortuna dell’azienda. Abbiamo sempre investito e continuiamo a farlo anche ora. Investiamo in ricerca e sviluppo, nella creatività, nella sostenibilità ambientale, indipendentemente e oltre gli obblighi di legge. La crisi è spiazzante, ma la nostra ‘affidabilità’ viene riconosciuta dai clienti e ci aiuterà a superarla. Le aggregazioni e le acquisizioni cui stiamo assistendo ormai da tempo sono un’ulteriore prova di quanto sto affermando”.
and cohesion of all of us entrepreneurs. The road has been traced, however, we will have to move in a changed historical and economic context now”. What will the priorities of your presidency be? “I restated it at the time of my election: to work at 360 degrees on sustainability and leather promotion. Communicating the virtuous and distinctive aspects of leather in a more effective way and at the same time aiming for innovation, through new and more efficient technologies. Moreover, a particularly important issue is that of traceability. Maintaining and promoting leadership of the Italian tanning industry and of the entire supply chain is a commitment that cannot provide for exceptions”. The law protecting the leather (terminology) represented an important milestone. What initiatives do you think are crucial to continue supporting the sector in terms of communicating what leather is and what its strengths are? “Law Decree 68/20 represents a milestone for the sector. Unfortunately, we are used to advertisements from companies that set up their marketing strategies using the terms leather and hide. All this
must be fought. The consumer must know what he is buying. This is called transparency and transparency is part of specific values of moral conduct. We are victims of superficial attacks, of those who still need to use our terms to establish themselves on the market”. For now, LINEAPELLE has had to adapt to the situation affected by Covid. How do you believe you will get out of this, what is your vision in relation to the most important international event for the supply of the fashion sector? “LINEAPELLE, like all world fairs, was penalised by the health emergency, but it represents a heritage that we will continue to defend. A heritage built over time and which has made it the, unique and unmissable, international event par excellence and I’m not just talking about the Milan edition, but also about those of New York, London, Tokyo. LINEAPELLE has never been just a fair with a rich and varied variety of exhibitors, but a trend event, a stimulus for the entire supply chain. Since the start of the lockdown, we have launched a whole series of digital initiatives, which have helped to maintain connections with operators, both exhibitors and buyers, and to be ready for a restart”.
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Quali ritiene siano le iniziative della scorsa presidenza che ha trovato positive e su cui intende proseguire? “La Presidenza di Gianni Russo ha dato una svolta importante all’associazione, l’ha rinnovata e modernizzata, sono stati avviati progetti importanti per la tutela e la valorizzazione del settore, con un forte coinvolgimento e coesione di tutti noi imprenditori. La strada è tracciata, però, ora, dovremo muoverci in un mutato contesto storico ed economico”. Quali saranno le priorità della sua presidenza? “L’ho ribadito nel momento della mia elezione: lavorare a 360 gradi sulla sostenibilità e promozione della pelle. Comunicare in maniera più incisiva gli aspetti virtuosi e distintivi della pelle e nel contempo puntare all’innovazione, attraverso nuove e più efficienti tecnologie. Un tema particolarmente importante è poi quello della tracciabilità. Mantenere e promuovere la leadership della conceria italiana e dell’intera filiera è un impegno che non può prevedere deroghe”. La legge a tutela della pelle (terminologia) ha rappresentato un traguardo importante. Quali iniziative pensa siano cruciali per continuare a sostenere il settore sotto il profilo della comunicazione di cosa è la pelle e quali sono i suoi punti di forza? “Il Decreto Legge 68/20 rappresenta una pietra miliare per il settore. Siamo purtroppo abituati agli annunci di aziende che impostano le loro strategie di marketing utilizzando impropriamente i termini pelle e cuoio. Tutto questo va combattuto. Il consumatore deve sapere cosa sta comprando. È trasparenza e la trasparenza rientra in precisi valori di condotta morale. Siamo vittime di attacchi superficiali, di chi ha comunque bisogno di utilizzare i nostri termini per imporsi sul mercato”. LINEAPELLE per ora ha dovuto adattarsi alla situazione influenzata dal Covid. Come pensa ne uscirà, qual è la sua visione rispetto al più importante evento internazionale per la fornitura del settore moda? “LINEAPELLE è stata penalizzata, come tutte le fiere del mondo, dall’emergenza sanitaria, ma rappresenta un patrimonio che noi continueremo a difendere. Un patrimonio costruito nel tempo e che l’ha resa l’evento internazionale per eccellenza, unico ed imperdibile, e non parlo solo dell’edizione di Milano, ma anche di quelle di New York, Londra, Tokyo. LINEAPELLE non è mai stata solo una fiera con una ricca ed articolata varietà di espositori, ma un evento di tendenza, di stimolo per l’intera filiera. Dall’inizio del lockdown abbiamo avviato tutta una serie di iniziative digitali, che hanno contribuito a mantenere i legami con gli operatori, sia espositori che buyer, ed essere pronti alla sua ripartenza”.
NEWS
CARBON MANAGEMENT
CARBON MANAGEMENT
Sfide ambientali: quantificare le emissioni è il primo passo
Environmental challenges: quantifiying emissions is the first step to be taken
COS’È IL PROGRAMMA NAZIONALE CARBON FOOTPRINT ITALY Per un’azienda riuscire a coniugare il “fare” e il “comunicare” il proprio impegno per l’ambiente è una sfida importante, che acquisisce contorni ancora più rilevanti quando si tocca il tema del cambiamento climatico. La dimensione delle azioni richieste per evitare la deriva climatica è senza precedenti, ai limiti di una vera e propria rivoluzione. Ne è dimostrazione concreta l’Accordo di Parigi del 2015, con cui tutti i Paesi si sono impegnati a mantenere l’innalzamento della temperatura del pianeta al di sotto dei 2°C, entro fine secolo. Per noi europei, questo obiettivo teorico ha preso corpo attraverso il Green Deal che ci chiede di tagliare le emissioni di gas ad effetto serra (GHG) del 55%, entro il 2030. Si tratta di una sfida colossale. Basti pensare che il noto Protocollo di Kyoto, del 1997, prevedeva per i Paesi sviluppati la riduzione delle emissioni di solo il 5% entro il 2012, e un valore così piccolo è stato fonte di crisi della politica internazionale sul cambiamento climatico per molti anni. È passato diverso tempo da allora e, oggi, le aziende hanno a disposizione svariati
WHAT IS THE NATIONAL CARBON FOOTPRINT ITALY PROGRAMME? For a company being able to combine “doing” with “communicating” its commitment to the environment is an important challenge that acquires even more important contours when you touch the climate change theme. The size of the actions required to avoid climate shifts is unprecedented, at the edge of a real revolution. The 2015 Paris Agreement, thanks to which
all countries are committed to maintain the planet’s temperature rise below 2° C by the end of the century, is a concrete demonstration of this. For us Europeans, this theoretical objective has taken shape through the Green Deal by which we are asked to cut greenhouse gases (GHG) reducing them by 55% by 2030. This is a colossal challenge.
CARBON FOOTPRINT ITALY Carbon Footprint Italy is the national carbon footprint programme, part of the Carbon Footprint International (www. carbonfootprintinternational.com) network. The stakeholder participation body includes the main certification bodies operating in Italy on GHG. The registry is divided into 3 sections: product, organisation and projects and contains only information subject to verification by an accredited third party, managed through blockchain technology. The product and organisation part is dedicated to those who have embarked on a carbon footprint path and want to transparently communicate the results to the market. The projects section, on the other hand, allows the purchase of carbon credits recognised at market level, which can be used to obtain the additional Carbon Neutrality brand.
Carbon Footprint Italy è il programma nazionale di carbon footprint e fa parte del network Carbon Footprint International (www. carbonfootprintinternational.com). L’Organismo di partecipazione delle parti interessate comprende i principali enti di certificazione che operano in Italia sui GHG. Il registro è diviso in 3 sezioni: prodotto, organizzazione e progetti e contiene solo informazioni sottoposte a verifica di parte terza accreditata, gestite attraverso la tecnologia blockchain. La parte prodotto e organizzazione è dedicata a chi ha intrapreso un percorso di carbon footprint e vuole comunicarne i risultati in modo trasparente al mercato. La sezione dei progetti consente, invece, l’acquisto di crediti di carbonio riconosciuti a livello di mercato, che possono essere utilizzati per arrivare all’ottenimento dell’ulteriore marchio di Carbon Neutrality.
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NEWS
Suffice it to say that the wellknown 1997 Kyoto Protocol provided for developed countries to reduce emissions by only 5% by 2012, and such a small value has been a source of crisis in international climate change policy for many years. Some time has passed since then and, today, companies have at their disposal various tools to quantify their emissions and start implementing GHG reduction programmes on a voluntary basis, knowing that this will soon be required by specific policies and the market. The most important ISO standards in this sense are dedicated to the quantification of the carbon footprint, or climate of product (ISO 14067), organisation (ISO 14064-1), and international standards that we will be able to present in more detail in the next issues. Many companies in the sector have already embarked on this path, such as the Dani Group - Sustainable Leather, which for years has already been adopting ISO standards for the quantification of the carbon footprint of products. Completing the quantification of GHG emissions was an important step for it in order to implement its carbon management policies. However, there was the
strumenti per quantificare le proprie emissioni e iniziare ad avviare percorsi di riduzione dei GHG su base volontaria, sapendo che ciò sarà, a breve, richiesto da specifiche politiche e dal mercato. Le norme ISO più importanti in tal senso sono dedicate alla quantificazione della carbon footprint, o impronta climatica, di prodotto (ISO 14067) e d’organizzazione (ISO 14064-1), standard internazionali che avremo modo di presentare con maggiori dettagli nei prossimi numeri. Molte aziende del settore hanno già intrapreso questo percorso, come il Gruppo Dani – Sustainable Leather, che già da anni ha adottato le norme ISO per la quantificazione della Carbon Footprint di prodotto. Completare la quantificazione delle emissioni GHG è stato per loro un passo fondamentale per attuare le proprie politiche di carbon management. Si è però, poi, dovuto affrontare il fondamentale dilemma di come comunicare queste informazioni al mercato. Infatti, il rischio in questi casi è che una cattiva comunicazione finisca addirittura per essere controproducente, ove non venisse percepita con un alto valore di credibilità, potendo addirittura finire per essere assimilata al greenwashing. Come nel caso
fundamental dilemma of how to communicate this information to the market. In fact, the risk in these cases is that bad communication even ends up being counterproductive, if it is not perceived with a high credibility value, and could even result in being assimilated to greenwashing. As is the case with brands that are impeccable in terms of aesthetics, but which merely hide a window dressing strategy, with no substance behind it. Dani Group, as well as many other companies in different sectors, has therefore decided to join the national Carbon Footprint Italy (CFI) programme, which only collects products and organisations that have developed a carbon footprint in accordance with the above-mentioned ISO standards and are subject to an accredited third party verification. In this way, you have certainty non only of reliable data communication,
AEQUILIBRIA This is the first article of interventions series dedicated to Carbon Management that our magazine will publish this year with the support of AEQUILIBRIA srl based in Venice, a leading company in consultancy and training under the CM, protagonist at the development tables of ISO standards with its founder Daniele Pernigotti. For information visit: www.aequilibria.com. Questo è il primo articolo di una serie di interventi dedicati al Carbon Management che la nostra rivista pubblicherà quest’anno con il supporto di AEQUILIBRIA srl di Venezia, società leader nella consulenza e formazione in ambito CM, protagonista ai tavoli di sviluppo delle norme ISO con il suo fondatore Daniele Pernigotti. Per info visitare il sito: www.aequilibria.com o scrivere a ernesto.pisoni@giuliana.eu
Il logo Carbon Neutral
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NEWS
as it is developed and verified in a context of internationally recognised rules, but also that interested parties are granted free access to all information. In fact, an online page is dedicated to each product and organisation adhering to CFI, which can be directly accessed through QR Code combined with the brand, which makes all the information capable of giving substance to the
declared carbon footprint data public. Finally, the use of blockchain technology ensures that this information is not subsequently manipulated, providing a further assurance on its credibility and the ability to publicly monitor the path undertaken to reduce emissions. edited by Daniele Pernigotti
GLOSSARY GHG: Greenhouse gas. Carbon dioxide (CO2), methane (CH4) and nitrous oxide (N20), as well as a number of other synthesis gases are examples of GHG. ISO: International Organisation for Standardisation based in Geneva. It is structured in numerous Technical Committees (TC 207 manages environmental management regulations) and sees the participation of various national standardisation bodies, including UNI for Italy. CFI: Carbon Footprint Italy is the national communication programme of the carbon footprint, or climate footprint. It allows the release of brands related to product, organisations, emission reductions and carbon neutrality. It also acts as a carbon credit registry.
GLOSSARIO GHG: Greenhouse gas o gas effetto serra. Esempio di GHG sono l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) e il protossido d’azoto (N20), oltre ad una serie di altri gas di sintesi. ISO: Organizzazione internazionale di normazione con sede a Ginevra. È strutturata in numerosi Comitati Tecnici (il TC 207 gestisce la normativa di gestione ambientale) e vi partecipano i vari Enti di normazione nazionali, l’UNI per l’Italia. CFI: Carbon Footprint Italy, è il programma nazionale di comunicazione della carbon footprint, o impronta climatica. Consente il rilascio di marchi relativi al prodotto, le organizzazioni, la riduzione delle emissioni e di Carbon neutrality. Funge anche da registro di crediti di carbonio.
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di marchi ineccepibili dal punto di vista estetico, ma che nascondono operazioni di pura facciata, senza nessuna sostanza alle spalle. Per questo motivo il Gruppo Dani, così come molte altre aziende di diversi settori ha deciso di aderire al programma nazionale Carbon Footprint Italy (CFI), che raccoglie solo i prodotti e le organizzazioni che hanno sviluppato una carbon footprint in accordo alle norme ISO sopra citate e l’abbiano sottoposta a una verifica di parte terza accreditata. In questo modo non solo si ha la certezza che i dati comunicati siano affidabili, in quanto sviluppati e verificati in un contesto di regole riconosciute a livello internazionale, ma si consente anche, alle parti interessate, libero accesso a tutte le informazioni. Infatti, a ogni prodotto e organizzazione aderente a CFI è dedicata una pagina online, a cui si accede direttamente dal QR Code abbinato al marchio, che rende pubbliche tutta quelle informazioni in grado di dare sostanza al dato dichiarato di carbon footprint. L’utilizzo della tecnologia blockchain garantisce, infine, che tali informazioni non vengano successivamente manipolate, fornendo un’ulteriore garanzia sulla loro credibilità e la possibilità di monitorare pubblicamente il percorso di riduzione delle emissioni intrapreso. a cura di Daniele Pernigotti
DE RMAKIM
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Pelle: il Rapporto Leather: Social and Environmental Socio-Ambientale Europeo 2020 Report 2020 THE STUDY HIGHLIGHTS THE EUROPEAN TANNING INDUSTRY’S COMMITMENT TO FULL SUSTAINABILITY To produce one square metre of leather, today a European tannery uses an average of 0.12 cubic metres of water. Over the past six years, the sector’s water consumption has decreased by 7%. These are only some of the figures that emerged from the second edition of the Social & Environmental Report 2020 (SER) presented by the federation of European tanners Cotance together with industriAll-Europe (the union representing workers). “Today the industry has to deal with an adverse context that paints our processes as dangerous. The truth is that leather is a sustainable and modern material and these studies help us prove it. All of our companies are strongly committed to reducing the use of natural resources and chemicals”, said Andreas Kindermann, president of Cotance, presenting via web the Report. Produced with the contribution of the European Commission the SER 2020 highlights the progress made and shows how the tanning industry in Europe still today represents a strategic segment of the manufacturing sector, thanks to the combination of tradition and continuous innovation. These characteristics have led the European tanning sector to become a world leader,
LO STUDIO EVIDENZIA L’IMPEGNO DELL’INDUSTRIA CONCIARIA EUROPEA VERSO LA PIENA SOSTENIBILITÀ
Per produrre un metro quadro di pelle una conceria europea oggi utilizza mediamente 0,12 metri cubi di acqua. Negli ultimi sei anni il consumo di acqua del settore è diminuito del 7%. Sono alcuni dati che emergono dalla seconda edizione del Report Socio-Ambientale (SER 2020) recentemente presentato da Cotance, la federazione dei conciatori europei insieme a industriAll-Europe (l’unione sindacale). “Oggi l’industria deve fare i conti con un contesto avverso che dipinge i nostri processi come pericolosi – ha dichiarato il presidente di Cotance Andreas Kindermann presentando il Report via web -. La verità è che il cuoio è un materiale sostenibile e moderno e questi studi ci aiutano a dimostrarlo. Tutte le nostre aziende sono fortemente impegnate nel ridurre l’impiego di risorse naturali e di prodotti chimici”. Realizzato con il contributo della Commissione Europea, il SER 2020 evidenzia i progressi compiuti dal settore conciario e dimostra come ancora oggi l’industria conciaria in Europa rappresenti un segmento strategico del settore manifatturiero, grazie alla combinazione di tradizione e innovazione continua. Caratteristiche che hanno portato il settore a diventare leader mondiale, sia in termini di valore che di qualità. L’industria conciaria europea è composta da quasi 1.600 aziende e 33.000 addetti, anche se nell’ultimo decennio si è registrata una graduale concentrazione. Il settore è tradizionalmente composto da piccole e medie imprese a conduzione familiare, ma comprende anche grandi multinazionali quotate in borsa. La dimensione media di una conceria europea è attualmente di 21 dipendenti; nel 2000 era di 24 dipendenti. Il fatturato della concia europea è di quasi 7,4 miliardi di euro. Il SER 2020 aiuta a sottolineare come l’identità dell’industria conciaria europea non corrisponda affatto alle terribili immagini di operatori irresponsabili trasmesse così spesso attraverso il web e i social media. Al contrario, le concerie europee combinano capacità artigianale e creatività in un’industria che rappresenta un perfetto esempio di economia circolare. Il SER 2020 è disponibile in 9 lingue tra cui anche l’italiano sul sito www.euroleather.com
both in terms of value and quality. The European tanning sector is made up of almost 1,600 companies and 33,000 employees, although there has been a gradual concentration in the last decade. The sector is traditionally made up of small and medium-sized family businesses, but includes also large, publicly traded multinationals. A European medium size tannery currently consists in 21 employees; in
2000 employees were 24. The turnover of European tanning is almost 7.4 billion euro. The Report highlights how the identity of the European tanning industry does not correspond to the terrible images of irresponsible operators so often transmitted through websites and social media. On the contrary, European tanneries combine craftsmanship and creativity in an industry that exemplifies the circular economy better than any other. SER2020 is available in 9 languages (www.euroleather.com)
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THE INDUSTRY LOST 14.2% IN 2020
LA FILIERA HA PERSO IL 14,2% NEL 2020
The furniture sector ready for a comeback
L’arredo pronto alla riscossa GLI ESPERTI PREVEDONO UN RIMBALZO NEL 2021
EXPERTS PREDICT A REBOUND IN 2021 According to the statements of some important players in the sector released after the Milan Design City last autumn, the upholstery trend appears to be improving with strong requests from China first of all, but also from the United States and Europe. In particular, while the hotel industry and the contract sector seem to have stalled due to the economic crisis and travel restrictions, retail boasts rosy prospects thanks to the push of private consumers. The forecasts are based on optimism by virtue of the new-found centrality of the home which this year will push many consumers around the world to renovate the furnishings of their homes in search of greater comfort and functionality. Among these, a relevant space should concern living rooms and seats with a preference for modular compositions often covered in leather. According to experts, the upholstery will therefore register a rebound thanks to the “nesting” effect, that is to say the attention that people pay to their home after the forced lockdown. The Italian furniture industry The Italian furniture industry employs more than 311,000 workers achieving in 2019 a production value of 42.5 billion euro, 16.6 billion of which
Stando alle dichiarazioni di alcuni importanti protagonisti del settore rilasciate dopo la Milano Design City dello scorso autunno, il trend dell’imbottito appare in fase di miglioramento con forti richieste dalla Cina in primis, ma anche dagli Stati Uniti e dall’Europa. In particolare, mentre l’hotellerie e il contract sembrano in stallo a causa della crisi economica e delle restrizioni ai viaggi, il retail vanta prospettive rosee grazie alla spinta dei consumatori privati. Le previsioni sono improntate all’ottimismo in virtù della ritrovata centralità della casa che quest’anno spingerà molti consumatori di tutto il mondo a rinnovare gli arredi della propria abitazione alla ricerca di maggior comfort e funzionalità. Tra questi uno spazio rilevante riguarderebbe proprio il living e le sedute con la preferenza verso composizioni modulari spesso rivestite in pelle. Secondo gli esperti, l’imbottito registrerà quindi un rimbalzo grazie all’effetto “nidificazione”, vale a dire dell’attenzione che le persone rivolgono alla loro abitazione dopo il forzato lockdown.
destined for export (equal to 39% of the total production). It represents 4.5% of the Italian manufacturing turnover, 15.2% of companies and 8.4% of employees; and it is one of the most important sectors for trade surplus, with 8.1 billion euro. The furnishing macro-system within in the one that produces our formidable design - is worth 27.5 billion euro, 13 of which are destined to the national market and 14.5 for exports with France, Germany and the United States as main export markets. According to the results of the latest survey by the Federlegno Arredo Study Centre among the associates, overall economic impacts of the pandemic, although diversified in size between sectors, are negative. On the whole, the contraction in woodfurniture is around -14.2%
La filiera dell’arredo italiana La filiera italiana dell’arredo occupa oltre 311mila addetti e nel 2019 ha realizzato un valore di produzione di 42,5 miliardi di euro, di cui 16,6 miliardi destinati all'export (pari al 39% del totale produzione). Rappresenta il 4,5% del fatturato manifatturiero italiano, il 15,2% delle imprese e l'8,4% degli addetti; ed è uno dei settori più importanti per saldo commerciale attivo, con 8,1 miliardi di euro. Al suo interno il macrosistema arredamento - quello che produce il nostro formidabile design - vale 27,5 miliardi di euro, di cui 13 destinati al mercato nazionale e 14,5 all'export con Francia, Germania e Stati Uniti come principali mercati di esportazione. Secondo i risultati dell’ultima rilevazione del Centro Studi FedelegnoArredo presso gli associati, gli impatti economici complessivi della pandemia, benché diversificati nella dimensione tra i settori, sono negativi. Complessivamente la contrazione del legno-arredo si attesta (dati aggiornati a settembre 2020) intorno al
A lounge by Poltrona Frau Un salotto Poltrona Frau
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(data updated to September 2020), while it drops to -12.7% for the furniture macro-system. According to observers, however, between June and September the sector recorded a significant recovery in overall sales not yet photographed by data, but reported by the feeling of many companies. “April has been a terrible month, with almost zero revenues - commented Maria Porro, president of Federlegno Arredo - In May sales recorded a decrease of 34% in Italy and 30% abroad, compared to the same month in 2019. But already in June this decline reduced, with -2% on the Italian market and -3% on exports”. The markets that seem to have held up best are Germany (Italy’s second largest trading partner in the sector) and the Netherlands. France and the United States also performed better over the average, which obviously does not reflect the non-homogeneous trend of the market at this stage. The most significant decline is the one recorded in the United Kingdom, probably also affected by the impacts of Brexit uncertainty. A rebound is expected in 2021 CSIL, Centro Studi Industria Leggera, which has constantly monitored the effects of the epidemic on the international furniture market, has just published the forecasts for Italy and for the world of the furniture sector for the period 2021-2023. According to CSIL experts, a probable rebound effect in 2021 should support the growth of the sector’s economic activity. Among
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A leather sofa by Minotti Un divano in pelle firmato Minotti
-14,2%, mentre per il macrosistema arredamento si scende a -12,7%. Secondo gli osservatori, però, tra giugno e settembre il settore ha registrato un sensibile recupero delle vendite complessive non ancora fotografato dai dati, ma riportato dal sentiment di molte aziende. “Aprile è stato un mese terribile, con ricavi quasi a zero – ha commentato Maria Porro, presidente di Federlegno Arredo - A maggio le vendite registravano un calo del 34% in Italia e del 30% all’estero, rispetto allo stesso mese del 2019. Ma già a giugno questo calo si era ridotto, con un -2% sul mercato italiano e un -3% sull’export”. I mercati che sembrano aver tenuto meglio sono la Germania (secondo partner commerciale dell’Italia, nel settore) e i Paesi Bassi. Anche Francia e Stati Uniti hanno performato meglio rispetto al dato medio, che non riflette ovviamente l’andamento a macchia di leopardo del mercato in questa fase. Il calo più sensibile è quello registrato in Regno Unito, dove probabilmente incidono anche gli effetti e le incertezze della Brexit.
high-income economies, it is estimated that, in general, the overall effect of the pandemic in the United States seems to have been minor than in Europe, despite the considerable number of infections. Fiscal and monetary stimulus strongly supported demand, which also saw a shift in household spending. In Europe, the pandemic has had different economic impacts in several countries, and recovery prospects also vary considerably depending on the degree of viral spread, the rigor of public health measures adopted to contain it, the sectoral composition of national economies and the intensity of national policy responses. Thanks to the industrial growth, China will be the unique among the major economies to close the year with a positive sign, albeit at a much lower rate than pre-Covid expectations. The economic outlook has instead considerably worsened in India, which is still busy trying to keep the pandemic under control and
Nel 2021 si attende il rimbalzo Il CSIL, Centro Studi Industria Leggera, che ha monitorato costantemente gli effetti dell'epidemia sul mercato internazionale dell'arredamento, ha appena pubblicato le previsioni per l'Italia e per il mondo del settore arredamento per il periodo 2021-2023. Secondo gli esperti di CSIL, nel 2021 un probabile effetto di rimbalzo dovrebbe sostenere la crescita dell’attività economica del settore. Tra le economie ad alto reddito si stima che, in generale, l’effetto complessivo della pandemia negli Stati Uniti sia stato minore che in Europa, nonostante il notevole numero di contagi. Lo stimolo fiscale e monetario ha fortemente supportato la domanda, che ha visto anche una ricomposizione della spesa delle famiglie. In Europa, la pandemia ha avuto impatti economici differenti nei diversi Paesi, e anche le prospettive di ripresa variano notevolmente a seconda del grado di diffusione del virus, del rigore delle misure di sanità pubblica adottate per contenerlo,
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della composizione settoriale delle economie nazionali e dell'intensità delle risposte politiche nazionali. La Cina, grazie alla crescita dell’industria, sarà l’unica tra le grandi economie a chiudere l’anno con il segno positivo seppure a un tasso molto inferiore rispetto alle attese preCovid. Le prospettive economiche sono invece peggiorate notevolmente in India, ancora impegnata a cercare di tenere sotto controllo la pandemia e che dunque sperimenterà una tra le peggiori recessioni. Anche in molti altri mercati emergenti, le prospettive continuano a rimanere precarie. Per il commercio mondiale di manufatti, che già aveva dato segnali di rallentamento nel 2019 a causa delle tensioni commerciali, si prospetta una chiusura d’anno con una flessione di oltre l’8%. Lo scenario globale mostrerà un rimbalzo nel 2021 e la crescita proseguirà anche nel biennio successivo. La crescita sarà dunque generalizzata a tutte le principali economie dagli Usa alla Cina ai paesi dell’Unione Europea, ma tali scenari sono soggetti a un grado eccezionalmente elevato di incertezza. La pandemia potrebbe anche rivelarsi un acceleratore di processi di delocalizzazione di ritorno, contribuendo ad accrescere progressivamente il ruolo del mercato interno nei vari Paesi e nelle macro-aree di prossimità. Permangono tuttora diversi fattori di rischio, non solo strettamente legati all’evoluzione della pandemia e ai progressi nei vaccini e nelle cure, ma anche alla resilienza dei sistemi economici e a ulteriori fattori di incertezza geo-economica.
Milano Design Week
will therefore experience one of the worst recessions. In many other emerging markets too, the outlook continues to remain precarious. For the global trade of manufactured goods, which had already shown signs of a slowdown in 2019 due to trade tensions, there is expected a decline of over 8% at the end of the year. The global scenario will show a rebound in 2021 and growth will continue in the following two years. Growth will therefore be generalised to all major economies from the US to China to the countries of the European Union, but such scenarios are subject to an exceptionally high degree of uncertainty. The pandemic could also prove to be an accelerator of return delocalisation processes, helping to progressively increase the role of the internal market in the various countries and in the macro-areas nearby. Various risk factors still remain, not just closely linked to the evolution of the
pandemic and the progress in vaccines and treatments, but also to the resilience of economic systems and to further factors of geoeconomic uncertainty. Looking forward to the “Salone del Mobile” The appointment with the news of the sector has been set for 5-10 September 2021 with the “Salone del Mobile”, the Milan furniture fair which notoriously attracts tens of thousands of visitors from all over the world, and which promises to be more important than ever after the forced cancellation of the edition 2020 and the successive postponement to the autumn.
In attesa del Salone del Mobile L’appuntamento con le novità del settore è fissato dal 5 al 10 settembre 2021 con il Salone del Mobile di Milano, che notoriamente attrae decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo, e che si annuncia più importante che mai dopo il forzato annullamento dell’edizione 2020 ed il rinvio di quest’anno all’autunno.
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FROM AN IKEA INTERNATIONAL RESEARCH
DA UNA RICERCA INTERNAZIONALE IKEA
The house rediscovers its centrality
La casa ritrova la sua centralità L’ESPERIENZA DEL LOCKDOWN HA CAMBIATO IL NOSTRO MODO DI VIVERE GLI SPAZI ABITATIVI
THE LOCKDOWN EXPERIENCE HAS CHANGED THE WAY WE EXPERIENCE LIVING SPACES For most people during the pandemic, their home was a real refuge, a place to feel safe and protected. This is what emerged from the 2020 edition of the Life at Home Report, the international research conducted on behalf of Ikea on life at home, which involved 37 countries and more than 38,000 people. For the first time, the survey was conducted in three moments of the year to better photograph people’s relationship with their homes: a first phase was carried out during the lockdown, a second study in the following phase and in continued at last with a look to the future. 78% of the people interviewed said their home was a place to escape from events that shocked the outside world during the restrictions imposed by the 2020 pandemic. As a result, two out of five people have made changes to their homes or plan to do so soon. The basic idea is to make the rooms more comfortable, safe and functional. Among the activities that most people have carried out with greater pleasure during confinement 36% of the interviewees mentioned reading, 45% cooking and 36% sitting at the table with the family. Time and space have become more
Per la maggior parte delle persone durante la pandemia la casa ha rappresentato un vero e proprio rifugio, un luogo dove sentirsi sicuri e protetti. È quanto emerso dall’edizione 2020 del Life at Home Report, la ricerca internazionale condotta per conto di Ikea sulla vita in casa, che ha coinvolto 37 paesi e oltre 38.000 persone. Per la prima volta l’indagine è stata condotta in tre momenti dell’anno per fotografare al meglio il rapporto delle persone con la propria casa: una prima fase realizzata durante il lockdown, un secondo approfondimento nella fase successiva e infine uno sguardo al futuro. Per il 78% degli intervistati di tutti i paesi la casa ha rappresentato un luogo in cui rifugiarsi dagli eventi che hanno sconvolto il mondo esterno durante le restrizioni imposte dalla pandemia del 2020. Di conseguenza, 2 persone su 5 hanno introdotto dei cambiamenti nella loro abitazione o progettano di farlo a breve. L’idea di fondo è di rendere gli ambienti più confortevoli, sicuri e funzionali. Tra le attività che gli italiani hanno svolto con maggior piacere durante il confinamento ci sono la lettura per il 36% degli intervistati, il cucinare per il 45% e lo stare a tavola con la famiglia per il 36%. Tempo e spazio sono diventati più fluidi, adattandosi alle nuove esigenze del quotidiano, assumendo nuove forme e significati. Ciò ha portato a ricercare e a ricreare all’interno della casa anche quegli ambienti ed esperienze che eravamo soliti vivere fuori dalle quattro mura. Il lavoro, in particolare, ha assunto una nuova rilevanza nella nostra vita in casa, portandoci a riconsiderare gli spazi anche in quest’ottica, al fine di rispondere all’esigenza di praticare smart working in ambienti prima non concepiti per questo scopo. Inoltre, la natura è diventata un bisogno ancora più rilevante per il nostro benessere, tanto che circa 1 italiano su 2 prenderebbe in considerazione di scegliere la propria casa anche lontano dal suo luogo di lavoro, a favore di un ambiente domestico migliore con, ad esempio, un giardino, un terrazzo o un luogo all’aperto.
fluid, adapting to the new needs of everyday life, taking on new forms and meanings. This has led to search and recreate inside the house even those atmospheres and experiences that we used to live outside the four walls.
Work, in particular, has taken on a new relevance in our life at home, leading us to reconsider spaces also from this point of view, in order to respond to the need to work remotely in rooms not previously designed for this purpose. Moreover, nature has become an even more relevant need for our well-being, so much so that about one out of two Italians would consider choosing a home even away from the workplace, in favour of a better home environment with, for example, a garden, a terrace or an outdoor place. IKEA’s Life at Home
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2020 Report did not merely focus on the events of this difficult year, but also on their future impact: the lockdown experience has profoundly changed us as individuals, overturning priorities and lifestyles and now that we are to face again a situation similar to the previous one, we are rediscovering a more realistic and pragmatic approach to reality that leads us to ask our home for even more and to rethink the concept itself. In fact, now the home becomes an accomplice and an ally, a place to better express ourselves, satisfying even emotional needs and giving space to interests and passions. The home will have to take this transformation into account and change with us, to accompany us in a new and fluid everyday life. How? According to the evidence that emerged from the report, the home of the future will have to provide multifunctional spaces to meet the needs of their inhabitants and of a new daily routine. Secondly, it will not just satisfy material needs, but must also be able to support our physical and mental
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Il Report Life at Home 2020 di IKEA non si è concentrato solo sugli eventi di questo difficile anno, ma anche sul loro impatto futuro: l’esperienza del lockdown ci ha profondamente cambiati come individui, ribaltando priorità e stili di vita e ora che ci troviamo ad affrontare nuovamente una situazione simile alla precedente, stiamo riscoprendo un approccio più realistico e pragmatico alla realtà che ci porta a chiedere ancora di più alla nostra casa e a ripensarne il concetto stesso. Infatti, la casa diventa ora una complice e un’alleata, un luogo dove esprimere noi stessi al meglio, soddisfare i bisogni anche emozionali e dare spazio a interessi e passioni. La casa dovrà tener conto di questa trasformazione e cambiare insieme a noi, per accompagnarci in una nuova e fluida quotidianità. Come? Secondo le evidenze emerse dal report, l’abitazione del futuro dovrà prevedere spazi multifunzionali per rispondere alle esigenze dei loro abitanti e a una nuova routine quotidiana. In secondo luogo, non si limiterà a soddisfare bisogni materiali, ma dovrà? anche essere in grado di supportare il nostro benessere fisico e mentale – grandi finestre, giardini comuni, balconi e terrazzi. Infine, dovrà essere pensata come fonte di supporto alle esigenze quotidiane delle persone, in particolare di quelle più vulnerabili, garantendo un accesso più semplice e immediato alla rete di servizi.
well-being - large windows, communal gardens, balconies and terraces. Finally, it will have to be thought of as a source of support for people’s daily needs, in particular for those who are more vulnerable, ensuring easier and more immediate access to the service network.
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M.P.G. INDUSTRIA CONCIARIA
M.P.G. INDUSTRIA CONCIARIA
Il mercato premia The market rewards vegetable la pelle al vegetale tanned leather LA CONCERIA TOSCANA HA OTTENUTO LA CERTIFICAZIONE SILVER DI LWG
THE TUSCAN TANNERY HAS OBTAINED THE SILVER LWG CERTIFICATION
Furniture is one of the target sectors for leather that has suffered less from the crisis of the last year thanks to the newfound centrality of the home after a year of pandemic. We talked about it with Sabrina and Sandra Giardi, the two sisters at the helm of M.P.G. Industria Conciaria of Castelfranco di Sotto (Pisa), specialised in vegetable tanning since 1960. “The lockdown was a condition common to many nations around the world - report the two Tuscan entrepreneurs - And the home, as never before, in these pandemic times has become the main place to carry out all our activities (study, work, sport, etc.). This
L'arredo è uno dei comparti di destinazione della pelle che ha sofferto meno la crisi dell’ultimo anno grazie alla ritrovata centralità della casa dopo un anno di pandemia. Ne abbiamo parlato con Sabrina e Sandra Giardi, le due sorelle alla guida di M.P.G. Industria Conciaria di Castelfranco di Sotto (Pisa), specializzata nella concia al vegetale sin dal 1960. “Il lockdown è stata una condizione comune a moltissime nazioni nel mondo – riferiscono le due imprenditrici toscane – . E la casa, come mai prima d’ora, in questo periodo di chiusura forzata è diventata il luogo principe dove svolgere tutte le nostre attività (studio, lavoro, sport, etc.). Questa situazione ha spinto molti a ripensare agli arredi e al design delle proprie abitazioni in funzione di un maggior comfort ma anche con la volontà di introdurre materiali sostenibili e sicuri anche per i soggetti più delicati e con pelli sensibili”.
situation has driven many to rethink furnishings and the design of their homes with a view to greater comfort but also with the desire to introduce sustainable and safe materials even for the most delicate subjects with sensitive skin”. In this framework of renewed attention to the home with an eye to sustainability, leather tanned with the use of tannins of vegetable origin, obtained through a slow craftsmanship process that has its roots in the best Tuscan tanning tradition, as is the case of the MPG production, seems to have found a natural outlet. “The demand from the furniture sector has been constant
In the pictures, leather items and furnishing accessories made with MPG leathers Nelle foto complementi d’arredo realizzati con pelli MPG
In questo quadro di rinnovata attenzione alla casa con un occhio alla sostenibilità, la pelle conciata con uso di tannini di origine vegetale, ottenuta attraverso un lento processo di lavorazione artigianale che affonda le radici nella migliore tradizione conciaria toscana, come appunto è la produzione di MPG, sembra aver trovato uno sbocco naturale. “La richiesta da parte del settore arredamento è stata costante nell’ultimo anno– commenta Sabrina Giardi -. Abbiamo raccolto buoni risultati e siamo prudenzialmente ottimisti anche per il prossimo futuro”.
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over the last year - comments Sabrina Giardi -. We have achieved good results and are cautiously optimistic for the near future as well”. MPG Industria Conciaria represents a sector of absolute excellence appreciated all over the world, linked to traditional processes but also capable of continually renewing itself and developing new items that meet the technical and aesthetic demands of the target sectors, from footwear to leather goods, to furniture. “At the moment, for the furnishing sector we are thinking of soft leathers with a natural look, our cowhide with wavy and hand-buffered finishes, small, slightly shaded grains. In addition, smooth surfaces are increasingly performing for upholstery, seating and furnishing accessories” they explain. The committment towards sustainability pushes the tannery to look ahead: “We are working on very
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MPG is member of the Genuine Italian Vegetable Tanned Leather Consortium MPG è membro del Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale.
important projects. Our vegetable tanned leather is by nature “sustainable”, but our tannery is committed to mitigating the environmental impact by reaching out in many directions. We have recently obtained the Silver LWG certification and we keep following the path with the aim of achieving further improvements both in terms of production process and finished leather”, concludes Sandra Giardi.
Quello della concia al vegetale che MPG Industria Conciaria rappresenta è del resto un comparto di assoluta eccellenza apprezzato in tutto il mondo, legato a lavorazioni tradizionali ma anche capace di rinnovarsi continuamente e di sviluppare sempre nuovi articoli che rispondono alle richieste tecniche ed estetiche dei settori di destinazione, dalla calzatura alla pelletteria, all’arredo. “Al momento per l’arredo stiamo proponendo pellami morbidi con un look naturale, la nostra vacchetta con finiture mosse e tamponata a mano, piccole grane leggermente sfumate. Inoltre, i lisci sono sempre più performanti per rivestimenti, sedute e complementi d’arredo” spiegano. L’impegno sul fronte della sostenibilità porta inoltre a guardare sempre avanti: “Stiamo lavorando a progetti molto importanti. La nostra pelle al vegetale è per sua natura “sostenibile” ma la nostra conceria è impegnata a mitigare ulteriormente l’impatto ambientale agendo in molte direzioni. Abbiamo recentemente ottenuto la certificazione Silver LWG e stiamo proseguendo il nostro percorso con l’intento di conseguire ulteriori migliorie sia a livello di processo produttivo che di pellame finito” conclude Sandra Giardi.
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ERRETRE
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All the advantages Tutti i vantaggi di Ecotan e Tunnel Ner of Ecotan and Tunnel Ner TECNOLOGIE COMPATTE, EFFICIENTI E ATTENTE ALLE EMISSIONI
COMPACT, EFFICIENT AND EMISSION-AWARE TECHNOLOGIES With Erretre we deepen the peculiarities of its latest technological innovations, in particular the Ecotan spray booth and the Ner Drying Tunnel, ideal for processing leathers destined for the upholstery market as well as for the automotive sector. “Each production line is designed in accordance with the customer’s needs. The analysis process is based on the current technologies available by inserting innovative elements that best interpret customers’ requests”, explains the Venetian company. A company always attentive to the evolution of the market: “Today a finishing line must have flexibility and adaptability features, because market demands are subject to variations and oriented towards small production batches. That is why we have come to the development of a finishing cabin like Ecotan, which combines the current need with any future request”. Starting from the flexibility concept, goes on explaining Erretre, the line is not designed as a single machine, but with macro modules connected to each other. The electrical wiring and controls have been designed to allow future modifications of the line; there
Con Erretre approfondiamo le caratteristiche delle sue ultime novità tecnologiche, in particolare della cabina di spruzzatura Ecotan e del Tunnel di Essiccazione Ner, ideali nella lavorazione di pelli destinate al mercato dell’imbottito oltre che dell’automotive. “Ogni linea di produzione viene studiata in accordo con le necessità del cliente - spiegano dall’azienda veneta – Il processo di analisi viene basato sulle attuali tecnologie disponibili inserendo gli elementi innovativi che meglio interpretano le richieste dei clienti”. Un’azienda sempre attenta all’evoluzione del mercato di riferimento: “Oggi una linea di rifinizione deve avere caratteristiche di flessibilità e adattabilità, perché le richieste del mercato sono soggette a variazioni e orientate verso piccoli lotti di produzione. Ecco perché siamo giunti allo sviluppo di una cabina di rifinizione come Ecotan, che combina l'attuale necessità con le eventuali richieste future”. Partendo dal concetto di flessibilità, spiegano ancora da Erretre, la linea non viene progettata come un unico macchinario, ma a macro moduli collegati fra loro. Il cablaggio e i comandi sono stati studiati in modo da permettere future modificazioni della linea; non vi è più un unico quadro elettrico, ma ogni cabina di verniciatura ha un suo quadro elettrico e un suo sistema di comando. Questo tipo di configurazione simile ad un sistema plug and play, consente facili riconfigurazioni future di tutti i componenti della linea di rifinizione. Il software ne prevede le varie combinazioni adattandosi in modo automatico alle varie nuove configurazioni. Il sistema di aspirazione e trattamento dei fumi Ecotan è stato progettato per ottenere la massima efficienza ambientale ed ergonomica, mettendo al centro la persona. I fumi overspray prodotti dalle pistole a spruzzo vengono aspirati appena sotto il tappeto convogliatore direttamente dal fondo. “I vantaggi immediati di questa tecnologia sono la riduzione dell’80% delle emissioni in atmosfera e il ridotto volume d'aria necessario (50% in meno rispetto allo standard) che significa dover reintegrare meno aria dall’ambiente e quindi ridurre i consumi energetici. La quantità d’aria da reintegrare dall’ambiente può essere ulteriormente ridotta fino al 5%
is no longer a single electrical panel, but each painting booth has its own electrical panel and its own control system. This type of configuration similar to a plug and play system, allows easy future reconfigurations of all components of the finishing line. The software is built up of different combinations, automatically adapting to the various new configurations. The Ecotan fume extraction and treatment system has been designed to achieve maximum environmental and ergonomic efficiency, placing the person at the centre. The overspray fumes produced by the spray guns are directly aspirated from the bottom just below the conveyor belt. “The reduction of emissions into the atmosphere by 80% and the reduced volume of required air (50% less than the standard) are the immediate advantages of this technology, which means having to reintegrate less air
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from the environment and therefore reducing energy consumption. The amount of air to be reintegrated from the environment can be further reduced by up to 5% because the treated air has such characteristics that it can almost totally be recycled inside the booth itself. Obviously, reducing ‘air volume’ and ‘emissions’ also means low maintenance needs”. Together with the Ecotan booth we find the NER Drying Tunnel. The NER tunnel is a real ‘modular’ tunnel where each module is physically independent from the one closed by. This drying tunnel has been designed to guarantee the ‘controlled’ drying of the leathers free from thermal shocks, to avoid the correlated loss of yields in the area, ensuring the absence of contamination, great energy savings and high speed working. For this purpose, the tunnel is made up of drying chambers characterised by individual adjustment, both of temperature and air flow. The air movement system inside the individual stages prevents dust contamination even in the presence of dirt at the bottom of the tunnel. This counter-current air flow with respect to the movement of the hides also ensures excellent distribution uniformity, so that leather being processed is dried homogeneously. “The entire production line explain Erretre technicians - is governed by our innovative software that simplifies a system with thousands of variables, making it accessible to any operator, thanks also to the new graphic interface with purely iconographic language
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The Spray cabin Ecotan reduces emissions by 80% La cabina di rifinizione Ecotan riduce le emissioni dell’80%
perché l’aria trattata ha caratteristiche tali da poter essere quasi totalmente riciclata all’interno della cabina stessa. Ovviamente, ridurre ‘volume d'aria’ ed ‘emissioni’ significa anche una minore necessità di manutenzione”. Insieme alla cabina Ecotan troviamo il Tunnel di Essiccazione NER. Il NER è un vero e proprio tunnel ‘modulare’ dove ogni modulo è fisicamente indipendente da quello più vicino. Questo tunnel di asciugatura è stato studiato per garantire un'asciugatura ‘controllata’ delle pelli prevenendo shock termici con correlata perdita di resa di superficie, garantendo assenza di contaminazioni, un grande risparmio di energia e un’alta velocità di lavoro. A tale scopo il tunnel è costituito da camere di essiccazione caratterizzate dalla regolazione individuale sia del calore che del flusso d’aria. Il sistema di movimentazione dell’aria all’interno dei singoli stadi previene la contaminazione da polveri anche in presenza di sporco sul fondo del tunnel. Questo flusso d’aria controcorrente rispetto al movimento delle pelli, inoltre, garantisce un’ottima uniformità di distribuzione, rendendo omogenea l’asciugatura delle pelli in lavorazione. “L’intera linea di produzione - spiegano i tecnici Erretre - viene governata dal nostro innovativo software che semplifica un sistema con migliaia di variabili rendendolo accessibile a qualsiasi operatore, grazie anche alla nuova interfaccia grafica con linguaggio puramente iconografico che semplifica e facilita il controllo in un ambiente multiculturale”. Con il nuovo software tutti i dispositivi sono incorporati in un unico controllo, così come le funzioni di risparmio energetico. “La creazione e la gestione delle ricette di lavorazione tramite il nostro software risultano estremamente facilitate. Durante la lavorazione vengono automaticamente storicizzati tutti i dati delle lavorazioni senza alcun intervento dell’operatore. Quanto storicizzato è facilmente disponibile alla supervisione aziendale con scambio dati tramite database SQL compatibile con i sistemi 4.0. Il software si correda, inoltre, di help in linea con documentazione, manuali operativi e schemi elettrici facilmente consultabili dal pannello operatore”. In conclusione, non c’è dubbio che le macchine Erretre rappresentino un traguardo ingegneristico e nascano dalla necessità di soddisfare le richieste dei clienti attraverso lo studio approfondito e personalizzato di ogni linea di produzione.
that simplifies and facilitates control in a multicultural environment”. With the new software all devices are incorporated into a single control, as are the energy saving functions. “The creation and management of processing recipes through our software are extremely easy. During processing, all processing data are automatically historicised without any operator intervention. What has been historicised is easily available for company supervision with data exchange through SQL databases compatible with 4.0 systems. The software is also equipped with online help, documentation, operating manuals and wiring diagrammes that can be easily consulted from the operator panel” explain Erretre experts. In conclusion, there is no doubt that Erretre machines represent an engineering milestone and arise from the necessity to ensure optimal satisfaction of the clients through an in-depth and personalised study of each production line.
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SYN-BIOS
SYN-BIOS
Searching for comfort rewards leather
La ricerca di comfort premia la pelle NE PARLIAMO CON GIULIA FONTANA, TECHNICAL DIRECTOR DELL’AZIENDA CHIMICO-CONCIARIA VENETA
WE TALK ABOUT IT WITH GIULIA FONTANA, TECHNICAL DIRECTOR OF THE VENETIAN CHEMICAL-TANNING COMPANY The upholstery sector is satisfying many companies in the leather supply chain. “Following the forced lockdown caused by the global pandemic, people have probably rediscovered the pleasure of being able to live in a more comfortable environment, appreciating the added value that quality furniture brings to everyday life. It is not surprising that people tend to surround themselves with greater comfort, when the only place where you feel truly safe becomes your home”, says Dr. Giulia Fontana, Technical Director of Syn-Bios SpA, a Veneto-based chemicaltanning company, leader in the production of highly sustainable pigments, who helps us understand the logics which move the upholstery market today and to look to the future. “When buying a piece of furniture, the precariousness of the global economic situation leads people to evaluate the choice between a quality and therefore durable item, such as a leather sofa, and one in imitation leather or fabric, certainly more economically accessible, but at the same time less comfortable and resistant”, explains Fontana.
Il comparto pelle per arredamento sta dando soddisfazione a molte aziende della filiera. “A seguito del lockdown forzato causato dalla pandemia globale, le persone hanno probabilmente riscoperto il piacere di poter vivere in un ambiente più confortevole, apprezzando il valore aggiunto che un arredo di qualità apporta alla vita di tutti i giorni. Non stupisce il fatto che si tenda a circondarsi di un comfort maggiore, nel momento in cui l’unico luogo in cui ci si sente veramente sicuri diviene la propria casa”. A parlare è la dottoressa Giulia Fontana, Technical Director di SynBios SpA, azienda chimico-conciaria veneta leader nella produzione di pigmenti ad elevata sostenibilità, che ci aiuta a capire le logiche che oggi muovono il mercato dell’arredo in pelle e a guardare al futuro. “Nel momento dell’acquisto di un complemento d’arredo, la precarietà della situazione economica mondiale porta le persone a valutare la scelta tra un articolo di qualità e quindi duraturo, quale un divano in pelle, ed uno in similpelle o in tessuto, sicuramente più accessibile economicamente, ma allo stesso tempo meno confortevole e resistente” spiega Fontana. Date le premesse, immagino abbiate buone prospettive di lavoro in questo comparto anche per i prossimi mesi… “Siamo fiduciosi al riguardo. Crediamo che il mercato dell’arredamento in pelle possa trarre giovamento dalla situazione, anche alla luce della crescita di fatturato che siamo riusciti ad ottenere nel 2020, a dispetto dei periodi di chiusura forzata: l’eccellenza garantita dalle caratteristiche
Dr. Giulia Fontana, Technical Director of Syn-Bios SpA
Given the premises, we imagine you have good job prospects in this sector also for the next few months ... “We are confident about it. We believe that the leather furniture market can benefit from the situation, also in light of the growth in turnover that we managed to achieve in 2020, despite the periods of forced closure: the excellence guaranteed by the characteristics of the products we offer to produce upholstery leathers, primarily the ranges of highly resistant pigments, has in fact rewarded us with the trend of a steadily increasing sale. We should,
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however, not just think of leather articles limited to the production of sofas, but used also for the creation of leather panels, rather than coverings for countertops: the home has become a place where well-being and safety are increasingly sought after”. What are the reasons that favour leather in the upholstery sector? “Leather, as a covering material of totally natural origin, gives back the feeling of comfort that other materials are not able to give or equal: this is why people are willing to pay an added value. Besides, if the concept passes that, thanks to the application of fully certified chemical products, leather remains a safe material for human health and the environment, then the choice of leather furniture is a winner”. How can these concepts be
brought to the market? “By focusing on research and sustainability. The ‘forced break’ due to the lockdown has not stopped the positive energy of Syn-Bios, which has continued to focus on the excellence of its products to restart with the added value of a certification, which increasingly more brands are expressly requesting. In 2020 we invested in the certification of some pigment lines dedicated to the production of upholstery leathers, to ensure compliance with the limits of the restricted substances of the list published by ZDHC. We are confident that the furniture sector will grow further in 2021, aware of the guarantee that SynBios products offer in the production of leathers free of substances that are harmful for human health”.
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dei prodotti che offriamo per la realizzazione di pelli per arredamento, in primis le gamme di pigmenti ad altissime resistenze, ci ha difatti premiato con il trend di una vendita in costante aumento. Non fermiamoci però a pensare ad articoli in pelle limitati alla produzione di divani, ma anche alla realizzazione di pannelli in cuoio, piuttosto che rivestimenti di piani d’appoggio: la casa è diventata un luogo in cui sempre di più si ricercano benessere e sicurezza”. Quali sono le ragioni che favoriscono la pelle nell’arredo? “La pelle, quale materiale di rivestimento di origine totalmente naturale, restituisce la sensazione di comfort che un altro materiale non è in grado di dare o di eguagliare: per questo si è disposti a pagare un valore aggiunto. Se poi passa il concetto che, grazie all’applicazione di prodotti chimici totalmente certificati, la pelle rimane un materiale sicuro per la salute umana e per l’ambiente, allora la scelta di un arredo in cuoio è vincente”. Come si possono far arrivare questi concetti al mercato? “Puntando sulla ricerca e sulla sostenibilità. La ‘pausa forzata’ dovuta al lockdown non ha fermato l’energia positiva di Syn-Bios che ha continuato a puntare sull’eccellenza dei propri prodotti per ripartire con il valore aggiunto di una certificazione, che sempre più marchi sono a richiedere espressamente. Nel 2020 abbiamo investito nella certificazione di alcune linee di pigmenti dedicati alla realizzazione di pelli per arredamento, per garantire il rispetto dei limiti delle sostanze soggette a restrizione della lista pubblicata da ZDHC. Nel 2021 confidiamo che il comparto arredamento possa crescere ancora, consci della garanzia che i prodotti Syn-Bios offrono nella realizzazione di pelli prive di sostanze che arrecano danni alla salute”.
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GEMATA
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A more efficient air depuration system
Un sistema di abbattimento ancora più efficiente L’AZIENDA VENETA LANCIA IL NUOVO SCRUBBER-EVO PER LE CABINE A SPRUZZO
THE VENETO-BASED COMPANY LAUNCHES THE NEW SCRUBBER-EVO FOR SPRAY BOOTHS Innovation never stops at Gemata: during the first lockdown, when the whole world was in a suspension time, the company's Research & Development department continued to work to create and update leather finishing systems. In particular, the furniture market data, relating to the spring and summer months of last year, showed strongly positive trends due to the greater investments that citizens have made by having to spend much more time at home than in the past. To respond to the new needs, Gemata technicians have focused on the implementation of technologies concerning spray booths: this research, which has produced new systems that combine respect for the environment and the reduction of operating costs, had as a result the new SCRUBBEREvo. This technology solves the primary need of tanneries to improve the efficiency of their spray lines, in leather finishing plants, with a solution that minimizes the polluting impacts in the environment: in this sense, Gemata has redesigned the fume scrubbing unit with a
In Gemata l’innovazione non si ferma mai: durante i mesi di lockdown, quando il mondo intero era in sospensione, il reparto di Ricerca e Sviluppo dell’azienda ha continuato a lavorare per realizzare e aggiornare i sistemi di rifinizione delle pelli. In particolare, i dati del mercato dell’arredamento, relativi ai mesi primaverili ed estivi dello scorso anno, hanno evidenziato trend fortemente positivi a causa dei maggiori investimenti che i cittadini hanno fatto dovendo trascorrere molto più tempo in casa rispetto al passato. Per rispondere alle nuove esigenze, i tecnici Gemata si sono concentrati sull’implementazione di tecnologie riguardanti le cabine a spruzzo: da questa ricerca, che ha prodotto nuovi sistemi che coniugassero il rispetto per l’ambiente e la riduzione dei costi di esercizio, nasce il nuovo SCRUBBER-Evo. Questo sistema risolve l’esigenza primaria delle concerie di migliorare l’efficienza delle proprie linee di verniciatura a spruzzo, negli impianti di rifinizione delle pelli, con una soluzione che minimizzi gli impatti inquinanti nell’ambiente: in questo senso, Gemata ha riprogettato il gruppo di depurazione fumi con un sistema a nebbia d’acqua (detto “a umido”) e filtri meccanici/tessili che migliorano le prestazioni di abbattimento. Il nuovo depuratore ad alta filtrazione è una parte essenziale delle cabine Gemata perché consente l’abbattimento del particolato solido nei fumi emessi in atmosfera. Si differenzia rispetto ai precedenti modelli per una maggiore efficienza che è garantita dalla particolare soluzione ingegneristica adottata che comprende: - un secondo cestello di corpi sferici di riempimento a superficie aggrappante maggiorata, - un gruppo di ugelli posti in controcorrente sopra ai corpi di riempimento, - un gruppo filtri a secco di facile sostituzione per catturare le particelle solide più microscopiche.
water mist system (called "wet") and mechanical/textile filters that improve abatement performance. The new high filtration system is an essential part of the Gemata spray booths for the effective reduction of the particulate emissions into the atmosphere. It differs from the previous models for greater efficiency which is guaranteed by the particular engineering solution adopted, which includes: - a second chamber of spheres with an increased
In questo modo l’aria esce purificata, priva di odori e di polveri sottili, poiché tutte le sostanze inquinanti vengono catturate. Nello specifico, SCRUBBER-Evo è costituito da: - una struttura monolitica in acciaio INOX AISI 304 con quattro camere di abbattimento, - un girante di aspirazione in acciaio teflonato, - più gruppi di ugelli che spruzzano acqua nebulizzata contro il flusso dei fumi aspirati dalla cabina di verniciatura,
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Granulometric tests of the year 2020-2021 carried out in an environmental analysis center accredited by Accredia and authorized by the Ministry of Infrastructures and the MIUR Test granulometrici dell’anno 2020-2021 effettuati in centro analisi ambientale accreditato da Accredia e autorizzato dal Ministero Infrastrutture e dal MIUR
sticking surface, - a group of nozzles placed upstream above the spheres, - an easy-to-replace dry filter group to capture solid microparticles. In this way the air comes out purified, free of odors and fine dust, since all pollutants are captured. Specifically, SCRUBBER-Evo is configured with: - a monolithic stainless stell AISI 340 strucutre with four scrubbing chambers, - a teflon-coated steel suction impeller, - several groups of nebulising nozzles that spray against the fumes drawn from the spray booth, - two chambers comprising solvent resistant continuously moving spheres, - a separation droplets unit consisting of a labyrinth of stainless steel blades and a group of dry filters placed before the purified air outlet to capture particles smaller
- due cestelli contenenti corpi sferici di riempimento in continuo movimento, - un gruppo di separazione gocce, composto da un labirinto di lamelle in acciaio inox, e da un gruppo di filtri a secco, posti prima del condotto di uscita dell’aria depurata, per catturare le particelle di dimensioni inferiori al micron.
than one micron. The dimensions of the air depuration system can be customized according to the working width of the system and its positioning is flexible: indeed, to save space, it can also be positioned above the booth through a special shelter. Finally, maintenance and cleaning are made fast and safe thanks to a total of five AISI 304 stainless steel doors that make inspections much faster. Ultimately, SCRUBBER-Evo therefore represents a more efficient scrubbing technology: with its use, emissions values are reached well below the legal limits, without compromising maintenance and the quality of work. It has been designed to improve efficiency performance in the scrubbing of painting powders and to combine the spray booths finishing systems by Gemata with a high quality design solution aimed at greater environmental sustainability.
Le dimensioni del sistema di depurazione sono personalizzabili in base alla luce utile dell’impianto e il suo posizionamento è flessibile: infatti, per risparmiare spazio, è possibile posizionarlo anche sopra la cabina tramite un’apposita pensilina. Infine, la manutenzione e la pulizia sono rese veloci e sicure grazie ad un totale di cinque porte in acciaio INOX AISI 304 che rendono le ispezioni molto più rapide. In definitiva, SCRUBBER-Evo rappresenta una tecnologia di abbattimento ancora più pulita: con il suo utilizzo si raggiungono valori di emissioni ben al di sotto dei limiti di legge, senza pregiudicare la manutenzione e la qualità del lavoro. È stato studiato per migliorare le prestazioni di efficienza nell’abbattimento delle polveri di verniciatura e per affiancare ai sistemi di rifinizione delle cabine di spruzzatura Gemata una soluzione progettuale qualitativamente elevata volta ad una maggiore sostenibilità ambientale.
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ADRIANO SERAFINI, CEO OF GSC GROUP
ADRIANO SERAFINI, CEO DI GSC GROUP
Upholstery led the recovery
L’imbottito ha favorito la ripresa
Leader in the production of chemical tanning auxiliaries, referent of the best Italian and foreign tanneries, GSC Group is a very interesting observation point to understand the trend of the upholstery sector. We asked its CEO Adriano Serafini, a few questions. What is the trend of this sector as far as you can judge? “The return to the company after the first lockdown saw the upholstery sector lead the way. The restart registered a good recovery from May to July 2020 thanks to the upholstery supply chain which in our Arzignano district saw a very important increase in production. Some difficulties related to the drop in orders mainly concerned those foreign countries where the Covid-19 wave and consequently the lockdown came after that of Italy. The year 2020 as a whole was certainly characterised by ups and downs with a positive second semester also for the automotive sector that will continue in 2021”. What job prospects do you foresee for leather upholstery? “We foresee a big boost in 2021. Thanks to the “nesting” effect, people will pay much more attention to their homes due to the long time spent indoors. As for materials, expectations on leather are very encouraging. The leather’s
Leader nella produzione di ausiliari chimici per la concia, referente delle migliori concerie italiane ed estere, GSC Group di Arzignano è un punto di osservazione molto interessante per capire l’andamento del comparto pelle per arredo. Abbiamo rivolto alcune domande al suo CEO, Adriano Serafini. Qual è l'andamento del settore dal vostro osservatorio? “Il ritorno in azienda dopo il primo lockdown ha visto il settore arredamento fare da apripista alla ripartenza, con una buona ripresa da maggio a luglio 2020 proprio grazie alla filiera dell’arredo, che nel nostro distretto di Arzignano ha ottenuto un aumento produttivo molto importante. Alcune difficoltà legate al calo di commesse hanno riguardato principalmente quei paesi esteri dove l’ondata Covid-19 e di conseguenza il lockdown sono arrivati dopo quello dell’Italia. Il 2020 è stato un anno di alti e bassi con un secondo semestre positivo anche per l’automotive che proseguirà nel 2021”. Quali prospettive prevedete per la pelle per arredo? “Per il 2021 prevediamo una grande spinta da questo settore. Merito dell’effetto “nidificazione”, le persone rivolgeranno alle loro abitazioni molta più attenzione in virtù del lungo tempo trascorso al chiuso. Per i materiali, le aspettative sulla pelle sono molto incoraggianti. Le caratteristiche tecniche e le performance richieste alla pelle in concomitanza con
Adriano Serafini, CEO of GSC Group
required technical features and performance in conjunction with the evolution of the market that is moving towards new technical standards and specifications increasingly similar to the automotive sector, ensure that our range of products and the experience gathered in different sectors make our chemical solutions for upholstery particularly interesting”. What are your latest news? “In times of pandemics, even the technical requirements of leathers are destined to undergo some changes. Consumer needs are oriented towards ‘health characteristics’ and all leather items are subject to more cleaning and sanitation. We have studied alcohol-based finishing products that are resistant to cleaning but without compromising the characteristics of the finished leather that our customers require”.
l'evoluzione del mercato che si sta muovendo verso nuovi standard tecnici e capitolati sempre più simili al settore carrozzeria, fanno sì che la nostra gamma di prodotti e l’esperienza raccolta in settori diversi quali auto e carrozzeria rendano particolarmente interessanti le nostre soluzioni chimiche per l’arredamento”. Quali sono le vostre ultime novità? “In tempi di pandemia anche i requisiti tecnici delle pelli sono destinati a subire qualche modifica. I bisogni dei consumatori sono orientati verso ‘caratteristiche di salubrità’ e tutti gli articoli in pelle sono sottoposti maggiormente ad attività di pulizia e igienizzazione. Abbiamo studiato prodotti di rifinizione a base alcol resistenti alla pulizia ma senza compromettere le caratteristiche della pelle finita che i nostri clienti richiedono”.
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AICC
AICC
The third IULTCS EuroCongress 2022 in Vicenza
Si terrà a Vicenza il terzo EuroCongress IULTCS 2022
Last 4 December, speaking at the National Conference of Italian Leather Chemists, Luis Zugno, president of the International Union of Leather Chemists (IULTCS) announced the assignment of the third IULTCS EuroCongress to Italy. As reference association of the country hosting the congress, AICC was thus awarded the task of organising this important event, now scheduled for 18-20 September 2022 at the Congress Centre of Vicenza Fairgrounds. “This decision rewards AICC for the work carried out in recent years, both as a purely technical matter and as a purely informative and promotional one of the entire supply chain”, the National Association of Leather Chemists’s leaders commented proudly.
Lo scorso 4 dicembre, intervenendo al Convegno nazionale dei Chimici del cuoio italiani, Luis Zugno, presidente dell’Unione internazionale dei chimici del cuoio (IULTCS) ha comunicato l’assegnazione del terzo EuroCongress IULTCS all’Italia. In qualità di associazione di riferimento del paese ospitante il congresso, AICC è stata così insignita del compito di organizzare l’importante evento che si terrà presso il Centro Congressi di Vicenza Fiera dal 18 al 20 settembre 2022. “Questa decisione premia AICC per il lavoro svolto in questi anni, sia sul fronte esclusivamente tecnico che su quello più puramente divulgativo e promozionale dell’intera filiera” commentano con orgoglio i vertici dell’Associazione nazionale dei Chimici del Cuoio. Il Congresso Europeo IULTCS del 2022, pur essendo di portata regionale, è destinato a giocare un ruolo di grande rilevanza a livello internazionale anche perchè l’evento mondiale programmato a novembre di quest’anno in Etiopia, a causa del perdurare della pandemia è presumibilmente destinato a svolgersi da remoto in modalità digitale. Al III IULTCS EuroCongress saranno chiamate a partecipare tutte le componenti Italiane del settore concia e verranno presentati tutti gli ultimi ritrovati tecnologici e le ultime ricerche del settore. Tra i vari argomenti previsti, AICC anticipa che sarà dato grande spazio ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare, a dimostrazione di un sempre più incisivo impegno di tutta la filiera sul tema della riduzione dell’impatto ambientale.
The IULTCS European Congress of 2022, despite being on a regionale scale, is destined to play a role of great importance at international level also because the world event scheduled for the autumn of this year in Ethiopia, due to the persistence of the pandemic, is presumably destined to take place remotely in digital mode. All the Italian components of the tanning sector will be invited to participate at the III IULTCS EuroCongress and all the latest technological discoveries and the latest research in the sector will be presented. AICC anticipates that great space will be given to the issues of sustainability and circular economy, demonstrating the strong commitment to reduce environmental impacts.
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GUSTAVO ADRIÀN DEFEO NEW CHAIRMAN OF THE IULTCS-IUF COMMISSION
GUSTAVO ADRIÀN DEFEO NUOVO CHAIRMAN DELLA COMMISSIONE IUF DI IULTCS
HOW TESTING METHODS ARE CREATED
COME NASCONO I METODI DI PROVA
THE EXPERT EXPLAINS HIS ROLE AND THE IMPORTANCE OF REVISING AND UPDATING THE RULES A few months ago the Executive Committee of I U LT C S , the International Union of Leather Te c h n o l o g i s t s a n d C h e m i s t s Societies, appointed Gustavo Adriàn Defeo as chairman of the IUF Commission which is responsible for preparing the methods to test the resistance of leather. Gustavo Defeo, who is of Argentine origin but has been resident in Italy for many years, is a great expert in colour physics and internationally known for his intense academic and research activity. Mr. Defeo could you please explain what the IULTCS-IUF Commission is about? “IULTCS commissions are international working groups made up of experts in various types of testing methods and analyses on leather and tanning chemicals, whether they are chemical, physicomechanical, fastness, metrological or for terminology definition, among others. The IUF commission (fastness testing methods) is one of the three commissions responsible for defining the testing methods for the joint ISO-IUF standards of leather fastness. Our responsibility is to keep the existing standards up-to-date and issue new ones in case of need to evaluate the resistance of the hides according to market requirements. The methods are regularly revised in order to refine them based
L’ESPERTO CI SPIEGA IL SUO RUOLO E L’IMPORTANZA DI REVISIONARE E AGGIORNARE LE NORME
Gustavo Adriàn Defeo
on the experience of the testing laboratories, and to update them to technological innovation. Some of the best known IUF tests are IUF 402 (Colour fastness of leather to Xenon arc light, which carries the designation ISO 105-B02: 2014, IUF 426 (Colour fastness to sweat) or ISO 11641: 2013, IUF 450 (colour fastness to rubbing cycles) or ISO 11640: 2018, or the very recent IUF 474 (Leather – colour measurement and colour differences) or ISO 22700: 2019 among others. In addition to the IUF commission, there are the IUC commissions for chemical analysis standards and the IUP commission for physical-mechanical tests. Each approved standard is called up for review every 5 years to verify its validity”. We know that this is not your only task in this field… “In addition to the IUF commission my assignment was extended to Convenor of the CEN TC 289 WG3 commission, in this case on behalf of the European Commission for
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Qualche mese fa il Comitato Esecutivo di IULTCS, l’unione delle associazioni chimico-conciarie mondiali, ha nominato Gustavo Adriàn Defeo chairman della Commissione IUF che si occupa della preparazione dei metodi di prova della resistenza della pelle. Di origine argentina ma residente in Italia da molti anni, grande esperto di fisica del colore, Gustavo Defeo è noto a livello internazionale per la sua intensa attività accademica e di ricerca. Sig. Defeo ci può spiegare di cosa si occupa la Commissione IUF di IULTCS? “Le commissioni IULTCS sono gruppi di lavoro internazionali formate da esperti nelle diverse tipologie di metodi di prova e analisi su pelle e prodotti chimici conciari. La commissione IUF (metodi di prova di solidità) è una delle tre commissioni che hanno la responsabilità di definire i metodi di prova per le norme congiunte ISO- IUF di solidità della pelle. La nostra responsabilità consiste nel mantenere aggiornate le norme esistenti e promulgarne di nuove in caso di necessità per valutare le resistenze delle pelli in base alle esigenze del mercato. Le norme sono soggette regolarmente a revisione al fine di perfezionarle in base alla esperienza dei laboratori di prova, e per aggiornarle alle innovazioni tecnologiche. Alcune delle prove IUF più note sono la IUF 402 (Solidità del colore della pelle alla luce di arco di Xeno, che porta la denominazione ISO 105B02:2014, la IUF 426 (Solidità del colore al sudore) o ISO 11641:2013, la IUF 450 (solidità del colore a cicli di sfregamento) o ISO 11640:2018, oppure la recentissima IUF 474 (Pelle - Misurazione del colore e delle differenze di colore) o ISO 22700:2019 tra altre”. Sappiamo che questo non è il suo unico incarico in questo ambito… “Oltre alla commissione IUF il mio incarico è stato esteso Convenor della commissione CEN TC 289 WG3, in questo caso per conto della Commissione Europea di Normazione. Di fatto entrambe le commissioni si occupano di prove di solidità sulla pelle, ma nel caso di quest’ultima abbiamo anche la responsabilità delle prove metrologiche, quali per esempio la misurazione dell’area della pelle,
Standardisation. In fact, both commissions deal with fastness tests on leather, but in the case of the latter we are also responsible for metrological tests, such as the measurement of the leather area, which is fundamental in the commercial context of our sector. Both positions have the support of UNI (Italian Standardisation Body) with Dr. Paola Visintin who helps us as secretary in compliance with protocols and regulatory formalities”. What are the main objectives of these commissions? “The commissions in which I participate at this time have many fundamental issues to evaluate, both as new developments of the methods necessary to comply with the REACH updates, and for the inevitable technological advancement that leads to the revision of existing ones. For the ISO-IUF committee, one of the basic issues concerns the standardisation of the visual assessment of colour differences currently considered by the set of ISO 105 standards (of textile origin), and among these the definition of lighting conditions for quality control. The evolution of lighting systems where the incandescent - fluorescent - LED transition as a new frontier leads us to re-evaluate the definitions of the new standards based on radiometric parameters. As for chemical tests we must consider the latest limitations imposed by the European Chemical Agency (ECHA) and consider the development of new methods for the quantification of bisphenols, methyl polysiloxanes, non-ionic perfluorinates, fluoropolymers and the revision of
methods for the quantification of hexavalent chromium”. What is the Commission’s work in this field? “Our work consists in interpreting the changes in the sector and the new critical issues that gradually emerge. We need to be updated on the technological developments that can influence the tanning world, responding to the new requirements imposed by legal restrictions. We must have the ability to anticipate the changes in our sector by defining clear, transparent rules that leave no room for doubt in the evaluation of legal and mandatory parameters of the leather quality”. Why is it so important to establish common testing methods for the industry? “International standards must establish clear and unambiguous methods to be applied in assessing compliance with legal requirements and/ or contractual parameters between customers and suppliers. The rules and compliance with the methods contained therein, and the scope of application must ensure in each country the guarantee of repeatable results for the leather trade. Unfortunately, norms are not always applied in the right way, sometimes they are forced to reach limits where the uncertainty is too high or with their free adaptation in the evaluation of substances not considered in their original application purpose, leading only to market confusion. Our commissions are always available for a constructive dialogue with those who use the norms as feedback for future revisions that bring clarity and universality in their application”.
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fondamentale nell’ambito commerciale del nostro settore. Entrambi gli incarichi hanno il supporto di UNI (Ente Italiano di Normazione) con la Dott.ssa Paola Visintin che ci aiuta come segretario nell’ottemperanza dei protocolli e delle formalità normative”. Quali sono gli obiettivi principali di queste commissioni? “Le commissioni a cui partecipo hanno in questo momento tanti temi fondamentali da valutare, sia come nuovi sviluppi di norme necessarie per ottemperare agli aggiornamenti REACH, sia per l’inevitabile avanzamento tecnologico che porta a revisione di quelle esistenti. Per il comitato ISO-IUF uno dei temi basilari riguarda la normazione della valutazione visiva delle differenze di colore attualmente considerate dalla serie di norme ISO 105 (di origine tessile), e tra queste la definizione delle condizioni d’illuminazione per il controllo di qualità. L’evoluzione dei sistemi d’illuminazione dove il passaggio incandescente - fluorescente - LED come nuova frontiera ci porta a rivalutare le definizioni dei nuovi standard in base a parametri radiometrici. Per quanto riguarda i test chimici dobbiamo considerare le ultime limitazioni imposte dall’agenzia chimica europea (ECHA) e considerare lo sviluppo di nuovi metodi per la quantificazione di bisfenoli, metil polisilossani, perfluorurati non ionici, fluoropolimeri e la revisione dei metodi per la quantificazione di cromo esavalente”. In cosa consiste il lavoro della Commissione? “Il nostro lavoro consiste nell’interpretare i cambiamenti del settore e le nuove criticità che via via emergono. Dobbiamo essere aggiornati degli sviluppi tecnologici che possono influenzare il mondo conciario, rispondendo ai nuovi requisiti imposti delle restrizioni legali. Dobbiamo avere la capacità di anticipare le mutazioni del nostro settore definendo norme chiare, trasparenti, che non lascino spazio a dubbi nella valutazione dei parametri legali e cogenti di qualità della pelle”. Perché è così importante stabilire dei metodi di prova comuni al settore? “Le norme internazionali devono stabilire metodi chiari e univoci da applicare nella valutazione dell’ottemperanza dei requisiti legali e/o dei parametri contrattuali tra clienti e fornitori. Le norme e il rispetto dei metodi in esse contenute, e l’ambito di applicazione devono assicurare al commercio della pelle la garanzia di risultati ripetibili, in ogni paese. Purtroppo non sempre le norme sono applicate nel modo giusto, talvolta vengono forzate fino a raggiungere limiti dove l’incertezza è troppo elevata o con un loro adattamento libero nella valutazione di sostanze non considerate nel loro scopo applicativo originale, portando solo confusione sul mercato. Le nostre commissioni sono sempre disponibili a un dialogo costruttivo con chi fa uso delle norme come feedback di revisioni future che portino chiarezza e universalità della loro applicazione”.
D E RM O C H I M I C A
NEWS
DERMOCHIMICA
DERMOCHIMICA
Natural looking leathers with Nemograde
Pelli dall’aspetto naturale con Nemograde
THE LOMBARD COMPANY LAUNCHES A NEW SERIES OF PRODUCTS THAT MASK GRAIN DEFECTS Dermochimica presents Nemograde, a new range of products especially studied for leather upgrading. Thanks to their remarkable masking power, the new auxiliaries developed by the Lombard chemical-tanning company can be applied on all types of low selection leathers to obtain high standard articles. In fact, Nemograde series allows to mask grain defects and enlarge the usable surface area. Another important topic is represented by the final result which is natural-like and absolutely not loaded. Let's see the characteristics of the different products. Nemograde POL has a special formulation based on a compound of waxes and polymers. It gives a fine upgrade, focusing on articles for shoes, garment and leather goods. It is recommended when a uniform absorption is needed and consequently to mask small defects on leathers. Nemograde POL has got an excellent repolishability, giving to the final article a very natural aspect, not loaded at all.
L’AZIENDA LOMBARDA LANCIA UNA NUOVA SERIE DI PRODOTTI CHE MASCHERANO I DIFETTI DEL FIORE Dermochimica lancia sul mercato Nemograde, una nuova gamma di prodotti specificatamente studiata per l’upgrading del pellame. Grazie al loro notevole potere mascherante, i nuovi ausiliari sviluppati dall’azienda chimico-conciaria lombarda possono essere applicati su tutti i tipi di pelle di bassa qualità al fine di ottenere articoli di alto livello. La serie dei Nemograde permette di mascherare i difetti del fiore e di aumentare l’area della superficie utilizzabile. Un ulteriore importante aspetto da tenere in considerazione è rappresentato dai risultati finali ottenuti: una pelle dall’aspetto naturale e non carico. Vediamo le caratteristiche dei diversi prodotti. Nemograde POL ha una speciale formulazione basata su un compound di cere e polimeri. Conferisce una buona copertura, specialmente su pelli per calzatura, abbigliamento e articoli di pelletteria. È consigliato quando è richiesto un assorbimento uniforme e per mascherare una difettistica leggera del pellame. Nemograde POL possiede un’eccellente rilucidabilità e dona all’articolo finale un aspetto molto naturale e non sovraccarico. L’applicazione suggerita è a spray o con roller coat, in particolare su pelli pieno fiore, quando è necessario ottenere un effetto rilucidabile e scurente.
Finished leather with Nemograde PL 100 Pellame trattato con Nemograde PL 100
The suggested application is by spray or by roller coat, in particular on full grain leathers where a re-polishable and burnishable effect is required. Nemograde PL-100 is a chemical with a peculiar formulation designed to achieve a medium upgrade on leathers utilized for the production of shoes, garment and leather goods. It can be applied by various finishing methods such as spatula,
Finished leather with Nemograde POL Pellame trattato con Nemograde POL
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pad and roller coat or by spray. This versatile auxiliary effectively contributes to level the absorption and to mask medium defects, like insect stings, low grains and scars. After its utilization, the leathers result very even, with a silky touch as well as an excellent reactivity. It is possible to use Nemograde PL 100 both on corrected grain and full grain leathers. Its excellent re-polishability allows the production of burnishable articles. Nemograde SX is a compound of covering polymers and represents and innovative way to eliminate grain defects. Very damaged crusts can be processed with Nemograde SX getting remarkable results, easily and quickly. It can be applied both on full grain and corrected grain leathers, by
Nemograde PL-100 è un prodotto dalla formulazione particolare pensata per ottenere un upgrade medio su pelli da utilizzarsi in particolar modo per calzatura, abbigliamento e pelletteria. Può essere applicato attraverso vari metodi di rifinizione, quali la spatola, il tampone, la roller coat o a spray. Questo versatile ausiliario contribuisce in maniera efficace a uniformare l’assorbimento e a mascherare i difetti di media portata come le punture di insetto, i bassi di fiore e le cicatrici. Dopo la sua applicazione, le pelli così ottenute appaiono molto uniformi, con un tatto setoso e presentano un’ottima reattività. È possibile utilizzare Nemograde PL-100 sia su fiore smerigliato che su pelli pieno fiore. La sua eccellente rilucidabilità facilita la realizzazione di articoli burnish.
various application methods, depending on the type and deepness of the defect to be covered. In presence of very damaged leathers, it is recommended to pad or to apply by spatula, while if there are minor defects, application by roller coat or by spray may be enough. Thanks to its original technology, Nemograde SX has very good anchorage properties, avoiding any buffing operation after its application. The final aspect of the leather appears uniform, sealed and not loaded.
Nemograde SX è un compound di polimeri coprenti e rappresenta un modo innovativo per eliminare i difetti più marcati del fiore. I crust molto danneggiati possono essere trattati con l’ausilio di Nemograde SX ottenendo così risultati pregevoli, in maniera semplice e veloce. Può essere usato sia su pieno fiore che su fiore smerigliato, attraverso varie modalità applicative in relazione alla tipologia e alla profondità dei difetti da coprire. In presenza di pelli molto danneggiate, si consiglia l’applicazione a tampone o a spatola, invece nel caso di difetti meno evidenti, un’applicazione a rullo o a spray risulterà sufficiente. Grazie alla sua innovativa tecnologia, Nemograde SX ha un ottimo potere di ancoraggio, evitando in tal modo qualsiasi operazione di smerigliatura dopo la sua applicazione. L’aspetto finale dell’articolo appare uniforme, chiuso e non carico.
Finished leather with Nemograde SX Pelle finita con Nemograde SX
Damaged crust before application Una pelle difettata prima dell’applicazione
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UL COLLABORATES WITH NUMEROUS INTERNATIONAL TANNERIES AND BRANDS
UL COLLABORA CON NUMEROSE CONCERIE E BRAND INTERNAZIONALI
Chemical management, compliance and certifications
Gestione chimica, conformità e certificazioni IL LABORATORIO COMASCO È APPROVATO DA ZDHC PER LE ANALISI SU ACQUE REFLUE E FANGHI
THE COMO BASED LABORATORY APPROVED BY ZDHC FOR ANALYSES ON WASTEWATER AND SLUDGES UL is a leading American multinational company in the field of science and security, with a global network of more than 14,000 people who deal with compliance analysis, certification, inspection and audit services, and more generally solutions in the field of sustainability. “UL supports international companies by strengthening trust in an increasingly complex world”, explains Elisa Gavazza, Global Chemistry Lead, whom we asked some questions. What services does UL offer to the Italian tanning sector? “UL’s Italian headquarter for analysis and services dedicated to the tanning industry is based in Cabiate, in the province of Como. From here we support brands, manufacturers and importers by offering services to verify the compliance of leather items, clothing, bags and footwear with the requirements of global markets, as well as solutions to undertake a path of corporate sustainability. From the earliest stages of design, we carry out rigorous analyses
UL è una multinazionale americana leader nel campo della scienza e della sicurezza, con un network globale di oltre 14.000 persone che si occupano di analisi di conformità, certificazioni, servizi di ispezioni e audit, e più in generale di soluzioni nel campo della sostenibilità. “UL supporta le aziende internazionali rafforzando la fiducia in un mondo sempre più complesso” spiega Elisa Gavazza, Global Chemistry Lead, alla quale abbiamo rivolto alcune domande. Quali sono i servizi offerti da UL al settore conciario italiano? “La sede italiana di UL per analisi e servizi dedicati all’industria conciaria è basata a Cabiate, in provincia di Como. Da qui supportiamo brand, produttori e importatori offrendo servizi per la verifica della conformità degli articoli in pelle, abbigliamento, borse e calzature ai requisiti richiesti dai mercati globali, oltre che soluzioni per intraprendere un percorso di sostenibilità aziendale. Fin dalle prime fasi di progettazione, effettuiamo analisi rigorose per aiutare le aziende a realizzare articoli in grado di soddisfare livelli di sicurezza e qualità sempre più elevati e immettere sul mercato prodotti di successo. Grazie a strumentazioni costantemente all’avanguardia offriamo valutazioni chimiche, eco-tossicologiche e fisico-meccaniche. Ma, al di fuori del
Elisa Gavazza, UL Global Chemistry Lead
to help companies create items that meet ever higher safety and quality levels and place successful products on the market. Thanks to stateof-the-art equipment, we offer chemical, eco-toxicological and physical-mechanical assessments. But, outside of our laboratory, we count on a team of professionals who travel throughout the country to locally support the sector’s requests and needs”. What experience have you acquired in this specific area? “Our consolidated collaboration with the tanning sector allows us to be partners
The UL Institute of Cabiate (Como)
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of companies and brands along the entire supply chain, from the production of the chemicals used in the processing of leather to the finished product. One of UL’s strengths is undoubtedly its great experience in the chemical field from a global point of view: thanks to this we have supported several companies by providing fundamental ideas to solve problems related to RSL (Restricted Substances Lists) compliance and MRSL (Manufacturing Restricted Substances List) requests from companies in the sector. UL is also a member of the UNI/CT013 technical working groups “Leather, hides and leather goods” and WG01 “Chemical products for leather” as a contributor for the review and development of new testing standards on leather goods and chemicals used in the leather compartment”. What is the path you take whenever a tannery turns to you for chemical management? “First of all, it is necessary to undertake a first knowledge path of the tannery that contacts us as well as an in-depth understanding of the reasons that lead the tannery to request our services. Often when companies turn to us, they have already started an implementation path of chemical management but have difficulty in solving specific issues related, for example, to understanding what may be the sources of wastewater pollution that generate certain nonconformities during the tests carried out in accordance with the ZDHC guidelines. In this
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nostro laboratorio, contiamo su un team di professionisti che si sposta su tutto il territorio nazionale per supportare in loco le richieste e le necessità della filiera”.
case, UL is able to provide competent and targeted support while remembering that the success of this research comes from a fourhanded work carried out by the laboratory and the company itself. It is nice to see synergies arise with the common goal of reducing the impact of tanning production on the environment and human health. Compared to the activity we carry out as a test laboratory, the support in solving specific problems related to the implementation of chemical management really allows us to establish a collaborative relationship with companies. This increases
Che tipo di esperienza avete maturato in questo ambito specifico? “La nostra collaborazione ormai consolidata con il settore conciario ci permette di essere partner di aziende e brand lungo tutta la filiera, dalla produzione delle sostanze chimiche utilizzate nella lavorazione della pelle fino al prodotto finito. Un punto di forza di UL è, senza dubbio, la grande esperienza in campo chimico dal punto di vista globale: grazie a questo abbiamo supportato diverse aziende fornendo spunti fondamentali per la risoluzione di problematiche legata alla conformità alle RSL (Restricted Substances Lists) e MRSL (Manufacturing Restricted Substances List) richieste alle aziende del settore.UL è anche membro dei gruppi di lavoro tecnici UNI/CT013 “Cuoio, pelli e pelletteria” e WG01 “Prodotti chimici per il cuoio” come contributor per la revisione e lo sviluppo di nuovi standard per i test sulla pelletteria e sui prodotti chimici utilizzati nel comparto pelle”.
mutual knowledge and mutual trust in order to achieve a common goal”. We know that UL is a contributor to ZDHC. You provide the famous ZDHC certifications of compliance which today are highly requested by the brands… “Textile and leather industries are under increasing pressure to reduce the impact on the environment and improve the sustainability of the production chain. The release into wastewater of dangerous chemicals used during the various stages of the production process is a particular critical aspect.
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Quando una conceria si rivolge a voi per la gestione chimica, qual è il percorso che si intraprende? “Innanzitutto, è necessario intraprendere un primo percorso di conoscenza della conceria che ci contatta nonché una comprensione approfondita delle motivazioni che spingono la conceria a richiedere i nostri servizi. Spesso quando le aziende si rivolgono a noi, hanno già cominciato un percorso di implementazione del chemical management ma hanno difficoltà a risolvere specifiche questioni legate, per esempio, a capire quali possano essere le fonti di inquinamento delle acque di scarico che generano determinate non conformità durante i test effettuati in accordo alle linee guida ZDHC. In questo caso, UL è in grado di fornire un supporto competente e mirato pur ricordando che il successo di tale ricerca deriva da un lavoro a quattro mani svolto dal laboratorio e dall’azienda stessa. É bello vedere nascere delle sinergie con l’obiettivo comune di ridurre l’impatto della produzione conciaria sull’ambiente e sulla salute umana. Rispetto all’attività che svolgiamo come laboratorio di prova, il supporto nella risoluzione di specifiche problematiche legate all’implementazione del chemical management ci permette davvero di instaurare un rapporto di collaborazione con le aziende. Questo aumenta la reciproca conoscenza e la reciproca fiducia proprio per raggiungere un obiettivo comune”.
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UL has joined the ZDHC (Zero Discharge of Hazardous Chemicals) Programme, supporting its vision and mission to implement sustainable chemistry in the textile, leather and footwear sectors, to protect consumers, laboratories and the environment around us. Our laboratory based in Cabiate is approved by ZDHC for wastewater and sludge analysis in connection with the ZDHC Gateway - Wastewater Module. Moreover, we are accredited providers for ZDHC Level 1 MRSL compliance usable on the Chemical Gateway (the ZDHC portal through which companies can share the results of water and sludge tests with brands). Through this compliance it can be demonstrated that the chemical formulation used in the production processes does not contain chemicals included in the list of prohibited substances. Several UL offices around the world are part of the laboratories accepted by ZDHC and this certainly confirms the quality of our work. UL laboratories are also recognised as performing chemical compliance certifications to MRSL. Certifications that can
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then be used by chemical manufacturers to register their products in the Chemical Gateway - the same portal we were talking about earlier which is structured in two sections, one dedicated to wastewater and sludge tests and the other one to certifications of chemical products”. You also provide training. Could you deepen this aspect? “Our Italian and international experts can offer different types of technical seminars useful to brands and their suppliers in various languages, to deepen specific issues or stay updated on legislative news in the sector. In this delicate period, our courses have all been converted into digital mode. ZDHC has also recognised a list of global UL experts to present official courses on chemical management in the textile and leather industry and wastewater management. To date we have trained hundreds of operators in this area and we will continue also during the next months by drawing up a calendar of courses open to all those who want to acquire more skills in this sector to bring effective benefits to their company”. To find out more, please visit www.ul.com
Sappiamo che UL è contributor di ZDHC. Voi fornite le famose certificazioni di conformità ZDHC oggi tanto richieste dai brand… “L’industria tessile e della pelle sono sottoposte ad una crescente pressione per ridurre l’impatto sull’ambiente e migliorare la sostenibilità della filiera produttiva. Un aspetto particolarmente critico è il rilascio nelle acque di scarico di sostanze chimiche pericolose utilizzate durante le varie fasi del processo produttivo. UL si è unita al Programma ZDHC (Zero Discharge of Hazardous Chemicals) supportandone la visione e la missione di implementare una chimica sostenibile nel settore tessile, della pelle e delle calzature, per proteggere i consumatori, i laboratori e l’ambiente che ci circonda. Il nostro laboratorio di Cabiate è approvato da ZDHC per le analisi su acque reflue e fanghi in connessione con il ZDHC Gateway – Wastewater Module. Inoltre, siamo provider accreditati per la conformità Livello 1 alla MRSL di ZDHC utilizzabile sul Chemical Gateway (il portale di ZDHC grazie al quale le aziende possono condividere i risultati dei test su acque e fanghi con i brand). Attraverso tale conformità si può dimostrare che la formulazione chimica utilizzata nei processi produttivi non contiene le sostanze incluse nella lista di quelle vietate. Diverse sedi di UL nel mondo fanno parte dei laboratori accettati da ZDHC e questo avvalora di certo la qualità del nostro operato. I laboratori UL sono anche riconosciuti come atti a effettuare le certificazioni di conformità delle sostanze chimiche alla MRSL. Certificazioni che poi possono essere utilizzate dai produttori di sostanze chimiche per registrare il loro prodotti nel Chemical Gateway - lo stesso portale di cui parlavamo prima che è strutturato in due sezioni, una dedicata ai test sulle acque di scarico e sui fanghi ed una alle certificazioni dei prodotti chimici.”. Vi occupate anche di training. Potete approfondire questo aspetto della vostra attività? “I nostri esperti italiani e internazionali posso offrire diverse tipologie di seminari tecnici utili ai brand e ai loro fornitori in varie lingue, per approfondire temi specifici o per rimanere aggiornati su novità legislative del settore. In questo periodo delicato i nostri corsi sono stati tutti convertiti in modalità digitale. ZDHC ha riconosciuto anche una lista di esperti UL nel mondo per presentare i corsi ufficiali sulla gestione delle sostanze chimiche nel comparto tessile e pelle, e la gestione delle acque reflue. Ad oggi abbiamo formato centinaia di operatori in questo ambito e proseguiremo anche durante i prossimi mesi stilando un calendario di corsi aperti a chiunque voglia acquisire maggiori competenze in questo settore per portare efficaci benefici alla propria azienda”.
Per saperne di più, visitate il sito www.crs.ul.com/it
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From the analysis Dall’analisi alla consulenza ambientale to consultancy BEYOND TESTING ACTIVITIES, THE VENETO-BASED COMPANY DEALS WITH ENVIRONMENTAL IMPACT ASSESSMENTS IN THE DESIGN OF NEW PRODUCTS
OLTRE ALL’ATTIVITÀ DI TESTING, LA SOCIETÀ VENETA SI OCCUPA DI VALUTAZIONI DI IMPATTO NELLA PROGETTAZIONE DI NUOVI PRODOTTI
For over 30 years, Analytical has been synonymous with quality and support at the highest levels in the world of chemical and micro-biological testing and certification, carrying out analyses and tests both in the laboratory and in the field, with the support of specialists who test natural elements and industrial processes every day, in order to guarantee excellence and congruity with the specific current regulations. Analytical Group, since always an international reference for companies and their outsourcing connections thanks to consulting services on regulations, labelling and supply-chain verification processes, and thanks to numerous accreditations and international partnerships, also supports companies in the export process in over 80 countries worldwide. Innovation and professionalism have always been at the centre of a concrete daily commitment based on the latest technologies: Analytical Group, thanks to continuous training activities, is able to assure high data quality, tracing a path of excellence for all the different macrosectors managed: Fashion & Industry, Environment, IoT & Electromechanics, Agrifood.
Da oltre 30 anni Analytical è sinonimo di qualità e supporto ai massimi livelli nel mondo del testing chimico e micro-biologico e della certificazione, eseguendo analisi e prove sia in laboratorio che sul campo, con il supporto di specialisti che testano quotidianamente elementi naturali e processi industriali al fine di garantire eccellenza e congruità alle norme specifiche vigenti. Da sempre riferimento internazionale per le aziende e i loro collegamenti outsourcing grazie a servizi di consulenza su regolamentazioni, labelling e processi di verifica della supply-chain, e grazie ai numerosi accreditamenti e alle partnership internazionali, Analytical Group affianca inoltre le imprese nell’iter di export in oltre 80 Paesi nel mondo. Innovazione e professionalità sono da sempre al centro di un impegno quotidiano concreto e basato sulle più recenti tecnologie: il Gruppo Analytical, grazie ad attività di formazione continua, riesce a garantire una qualità del dato elevata, tracciando un percorso di eccellenza per tutti i diversi macro-settori gestiti: Fashion & Industry, Ambientale, IoT & Elettromeccanico, Agrifood. Una sfida quotidiana che si basa non solo sul rispetto delle normative vigenti, ma anche sulla garanzia dei più ottimali criteri di protezione dell’ecosistema e della salute, allo scopo di soddisfare sempre più le esigenze su misura di imprese attente ai temi della sostenibilità, sia nei confronti del consumatore finale che per la propria brand reputation. Da anni, in particolare, il Gruppo arzignanese annovera tra i propri clienti le più importanti concerie del territorio, offrendo non solo il supporto in ambito industriale, ma anche fornendo tutta la propria expertise nelle analisi per il comparto ambientale. Un servizio su misura che riguarda non solo, quindi, prove chimiche su cuoio e materiali, ma anche la più accurata consulenza del team della divisione Environmental, che mette a disposizione il proprio know-how nell’esecuzione di valutazioni di Impatto Ambientale nella progettazione e realizzazione di processi produttivi eco-compatibili, nell’affiancamento per l’ammissione alle agevolazioni finanziarie in campo nazionale e comunitario, negli studi di fattibilità tecnica a supporto di investimenti da realizzarsi tramite il project financing, nella consulenza per la certificazione ISO 14001 e Regolamento EMAS (n.1836/93), oltre che nelle analisi di laboratorio e nell’esecuzione di campionamenti.
The Arzignano group has counted the most important tanneries in the area among its customers for yeas, providing all its expertise in analyses for the environmental sector. A tailor-made service not just consisting in chemical tests on leather and materials, but also in the most accurate advice of the Environmental division’s team, which makes its knowhow available in carrying out Environmental Impact Assessments, in supporting, designing and implementating eco-compatible production processes, in supporting procedures for the admission to financial concessions in the national and EU field, in technical feasibility studies to support investments to be made through project financing, in giving advice about the ISO 14001 certification and EMAS Regulation (No. 1836/93), as well as about laboratory analyses and the execution of samplings.
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The most advanced technologies in the infrastructures of the Italian Leather Research Institute
Le tecnologie più avanzate nelle infrastrutture della Stazione Sperimentale
The Italian Leather Research Institute is equipped with advanced infrastructures at the service of the tanning industry and research. As reported by Dr. Gianluigi Calvanese, Head of Laboratories and Business Services Area in the last issue of CPMC, SSIP’s official magazine, all the laboratories of the Institute are first and foremost enslaved by the actual analytical services, in order to perform tests of Physical-Mechanical and Chemical nature required by the market and guarantee the possibility of carrying out, in practice, all the analyses that can be applied to the leather product, regardless of its intended use. We go from simple thickness measurements to the more
La Stazione Sperimentale per l’industria delle pelli e delle materie concianti è dotata di infrastrutture avanzate al servizio della filiera conciaria e della ricerca. Come riporta il dottor Gianluigi Calvanese, Responsabile Area Laboratori e Servizi alle Imprese sull’ultimo numero di CPMC, la rivista ufficiale di SSIP, tutti i laboratori della Stazione sono in primis asserviti ai servizi analitici veri e propri, ovvero all’esecuzione delle prove di natura Fisico-Meccanica e Chimiche richieste dal mercato e garantiscono la possibilità di effettuare, nella pratica, tutte le analisi che possono essere applicate al prodotto cuoio, indipendentemente dalla destinazione d’uso dello stesso. Si passa dalla semplice misurazione di Spessore alla più sofisticata determinazione dei Perfluorurati tramite HPLCMS/MS, dalle caratteristiche di infiammabilità richieste ai prodotti di rivestimento alle prove di biodegradabilità. Al fine di ampliare la possibilità per le imprese conciarie, di avvalersi dei servizi analitici della Stazione, è in corso il processo di accreditamento dei Laboratori secondo la norma ISO 17025. I Laboratori della Stazione sono inoltre il luogo dove sono sviluppati, testati e validati nuovi Metodi di prova su pelli, manufatti, ma anche prodotti chimici conciari, quale risultato di vere e proprie attività di Ricerca derivanti dagli input dell’attività di Normazione Tecnica. Inoltre, sulle stesse basi tecnologiche e di conoscenza del settore sono costruiti, e quindi validati in Laboratorio, i Protocolli Tecnici alla base del nuovo Servizio di Certificazione di Prodotto e Processo, implementato con l’obiettivo di garantire l’immissione sul mercato di prodotti innovativi, processi ecosostenibili e materiali di qualità. La grande peculiarità dei Laboratori della Stazione è la possibilità di integrare, alle procedure di analisi convenzionali, tecniche avanzate di indagine, tipicamente a disposizione di Centri di Ricerca, quali ad esempio la Spettroscopia AT-IR, l’analisi termica TG-DSCMS, la microscopia SEM con microsonda EDX, l’analisi Dinamico Meccanica DMTA. Tali tecniche sono ottimizzate per ottenere informazioni fondamentali dal materiale cuoio utili talvolta ai fini certificativi, ma più spesso,
sophisticated determination of Perfluorinated compounds through HPLC-MS/MS, from the flammability characteristics related to coating products to biodegradability tests. In order to expand the possibility for tanning companies to make use of the analytical services of the Institute, the accreditation process of the Laboratories according to the ISO 17025 standard is underway. The Laboratories of the Institute are also the place where new Testing Methods are developed, tried and validated on leathers, artifacts, but also on chemical tanning products, as a result of real research activities deriving from the inputs of the Technical Standardisation activity. Morevoer, the Technical
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Protocols underlying the new Certification Service of Product and Process, implemented with the aim of ensuring the placing on the market of innovative products, eco-sustainable processes and quality materials, are built on the same technological and knowledge bases of the sector. The possibility of integrating, to conventional analysis procedures, advanced investigation techniques, typically available to Research Centres, such as for example AT-IR spectroscopy, TGDSC-MS thermal analysis SEM microscopy with EDX microprobe, DMTA Dynamic Mechanical analysis is one of the great peculiarities of the Institute’s Laboratories. These techniques are optimised to obtain fundamental information from the leather material which is sometimes useful for certification purposes, but more often, enslaved to support Basic Research and Development activities, as well as advanced consultancy activities. In addition to the actual Analytical Laboratories, there is also the Research Tannery, established in collaboration with the Galilei Technical Institute of Arzignano where main wet processes, both in laboratory and pilot scale, (tanning, retanning, dyeing and fattening) and the finishing of the tanning process can be reproduced. The Research Tannery itself is equipped with a Proximity Test Laboratory, aimed at carrying out the first tests to verify and validate the processes implemented. To experiment the use of infrastructures on which to develop the scaling-up of Research
activities at ProofOfConcept level, the Leather Institute has established, at its headquarters in Pozzuoli, a real Technological Demonstrator, the BIOLogic, the first bio-manufacturing laboratory conceived on the model of FabLabs, in which through hydrogel 3D printers and a bioplotter for the sputtering of liquid biofilms, the use of hydrolysed substances from tanning waste is being experimented in order to obtain innovative materials. The need to have available infrastructures for Research and Services and to make them available and bring them close to tanning companies is also the basis of specific programmatic agreements that the Institute has made on a territorial basis, such as those with PO.TE.CO., with Cattaneo Institute in the Tuscan tanning district and with the Galilei Institute and Made In Vicenza in the district of the Veneto region. In particular, thanks to the agreement with POTECO, in practice, the Research Tannery and the Conveyor present in the Tannery’s Technological Pole are made available to the Institute, while the already shared Laboratories have been subject to further investment for the purchase of a chromatographic system with high resolution detector. The goal is to allow operators in the supply chain to be able to take advantage of the common initiatives of Research and Technological Development, Training, Scientific Dissemination, as well as being able to make use of the activities provided for in a common offer of Analytical and Consulting Services, valid at national and international level.
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asservite a supportare le attività di Ricerca e Sviluppo di Base, nonché le attività di consulenza avanzata. Ai Laboratori Analitici veri e propri, si affianca poi la Conceria Sperimentale, istituita in collaborazione con l’Istituto Tecnico Galilei di Arzignano nella quale possono essere riprodotti, sia in scala laboratorio che in scala pilota, i principali processi ad umido (concia, riconcia, tintura ed ingrasso) e di rifinizione della lavorazione conciaria. La stessa Conceria Sperimentale è dotata di un Laboratorio di Prove di prossimità, orientato ad effettuare le prime prove di verifica e validazione dei processi attuati. Per sperimentare l’utilizzo di infrastrutture su cui sviluppare lo scale-up delle attività di Ricerca a livello del ProofOfConcept, la Stazione Pelli ha istituito, presso la propria sede di Pozzuoli, un vero e proprio Dimostratore Tecnologico, il BIOLogic, primo laboratorio di bio-manifattura concepito sul modello dei FabLab, nel quale tramite stampanti 3D a estrusione di idrogel e un bioplotter per la sputterizzazione di biofilm liquidi, si sta sperimentando l’utilizzo di sostanze idrolizzate da scarti conciari per l’ottenimento di materiali innovativi. La necessità di avere a disposizione infrastrutture per la Ricerca ed i Servizi e di rendere le stesse disponibili e vicine alle imprese conciarie, è altresì alla base di specifici accordi programmatici che la Stazione ha effettuato su base territoriale, quale ad esempio quelli con PO.TE.CO. e l’Istituto Cattaneo nel distretto toscano della concia e con I’Istituto Galilei e MadeInVicenza nel distretto Veneto. In particolare l’accordo con il POTECO rende, nella pratica, disponibili alla Stazione la Conceria Sperimentale e la Manovia presenti nel Polo Tecnologico Conciario, mentre i Laboratori già condivisi, sono stati oggetto di ulteriore investimento per l’acquisto di sistema Cromatografico con rilevatore ad alta risoluzione. L’obiettivo è permettere agli operatori della filiera di poter usufruire delle iniziative comuni di Ricerca e Sviluppo tecnologico, Formazione, Divulgazione Scientifica, nonché di potersi avvalere delle attività previste in un’offerta comune di Servizi Analitici e di Consulenza, valida a livello nazionale ed internazionale.
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ARS TINCTORIA
ARS TINCTORIA
All-round specialists
Specialisti a tutto tondo ATTIVITÀ ANALITICA E CONSULENZA INTERNAZIONALE LUNGO TUTTA LA FILIERA
ANALYTICAL ACTIVITY AND INTERNATIONAL CONSULTANCY THROUGHOUT THE SUPPLY CHAIN Ars Tinctoria is a specialised analysis and research laboratory that covers the various sectors related to the tanning industry supply chains and its manufactures. It deals with analytical research on leather and tanning chemicals, physical-mechanical tests, environmental impact assessment of chemical processes, biodegradability, reproduction and standardisation of colour and light, and even with 3D prototyping. The laboratory was established in 2011 for the study and classification of dyes on the initiative of Gustavo Adriàn Defeo who has been dealing with analytical chemistry and
Ars Tinctoria è un laboratorio di analisi e ricerca specializzato che copre i diversi settori legati alle filiere del settore conciario e le sue manifatture. Si occupa di ricerca analitica su pellami e prodotti chimici conciari, prove fisico meccaniche, studio dell’impatto ambientale dei processi chimici, biodegradabilità, riproduzione e standardizzazione del colore e della luce, e persino di prototipazione 3D. Il laboratorio è nato nel 2011 per lo studio e la classificazione dei coloranti su iniziativa di Gustavo Adriàn Defeo che da più di trent’anni si occupa di chimica analitica e fisica del colore applicata all´industria. Il nome della società è stato ispirato da “Ars Tinctoria Fundamentalis”, la prima classificazione organica e metodica delle sostanze coloranti conosciute alla fine del XVII secolo. In questi 10 anni di attività la struttura di Santa Croce (Pisa) ha saputo guadagnarsi una posizione di rilievo nelle analisi non convenzionali di prodotti chimici e ha collaborato attivamente con le commissioni tecniche UNI, CEN e ISO, dove ha proposto metodi analitici che sono stati adottati come norme internazionali. Dal 2015 Ars Tinctoria è laboratorio accreditato ISO 17025, elencato nel Repertorio Laboratori della Regione Toscana (MapLab), certificato ICEC e approvato per la certificazione di prodotti chimici livello 1 ZDHC. Ars Tinctoria realizza attività analitica e di consulenza in Italia, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Olanda, Brasile, Argentina, Uruguay, Turchia e Cina tra altri paesi.
colour physics applied to industry for over thirty years. The company name was inspired by “Ars Tinctoria Fundamentalis”, the first organic and methodical classification of colouring substances known at the end of the 17th century. In these 10 years of activity,
Gustavo Defeo together with Dr. Mancuso, head of the physical testing laboratory Gustavo Defeo insieme al Dr. Mancuso, responsabile del laboratorio di prove fisiche
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the structure of Santa Croce (Pisa) has been able to gain a prominent position in the non-conventional analysis of chemical products actively collaborating with the UNI, CEN and ISO technical committes, where it has proposed analytical methods that have been adopted as international standards. Ars Tinctoria has been an ISO 17025 accredited laboratory since 2015, listed in the Laboratory Directory of the Tuscany Region (MapLab), ICEC certified and approved for the certification of level 1 ZDHC chemicals. Ars Tinctoria carries out analytical and consulting activities in Italy, Germany, France, Spain, Switzerland, Holland, Brazil, Argentina, Uruguay, Turkey and China among other countries. Despite its tanning origin, in recent years Ars Tinctoria has made important research projects for the textile sector with innovative solutions for the study of the exhibition scenario of potentially allergenic dyes. The 10 years of intense analytical research activity led to more than 30 conferences and seminars both in Italy, Argentina, Germany, Brazil, Turkey, Israel, England, Japan, Iceland and Spain, under the leitmotiv of the search for false positives and process innovation. IULTCS, the
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The outside of ARS Tinctoria’s laboratories L’esterno dei laboratori ARS Tinctoria
Nonostante la sua origine conciaria, Ars Tinctoria ha apportato negli ultimi anni importanti progetti di ricerca per il settore tessile con soluzioni innovative per lo studio dello scenario espositivo dei coloranti potenzialmente allergenici. I 10 anni d’intensa attività di ricerca analitica hanno portato a più di 30 conferenze e seminari sia in Italia, che in Argentina, Germania, Brasile, Turchia, Israele, Inghilterra, Giappone, Islanda e Spagna, sotto il leitmotiv della ricerca di falsi positivi e l’innovazione di processo. Tra le istituzioni che hanno ospitato Ars Tinctoria si trovano IULTCS, il Design Museum di Londra, l’Università di Reykjavik, Il Consolato Generale d’Italia a Tokyo, Cotance ed il Consorzio Vera Pelle Conciata al Vegetale tra gli altri.
Design Museum in London, the University of Reykjavik, the General Consulate of Italy in Tokyo are among the institutions that hosted Ars Tinctoria, and among others also Cotance and the Vegetable Tanned Leather Consortium.
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NEWS
DANGER AND SAFETY
DANGER AND SAFETY
Regulations, safety and environment
Regolamenti, sicurezza e ambiente PAOLA ULIVI, CONSULENTE DI RIFERIMENTO DELLE IMPRESE CHIMICO-CONCIARIE
PAOLA ULIVI, REFERENCE CONSULTANT FOR CHEMICAL TANNING COMPANIES When it comes to regulations and fulfilment of obligations in the chemical tanning sector, Paola Ulivi, a graduate in Pharmaceutical Chemistry and Technologies, a great safety expert and founder of Danger and Safety, is undoubtedly the best renowned name. “Our consulting activity explains Ulivi - took its first steps twenty years ago, in 2000, with the aim of offering chemical companies a complete package of services, from risk assessment to environmental issues, through the complex fields of regulations on chemicals”. Located in Castelfranco di Sotto (Pisa), in the heart of the Tuscan tanning district, in just a few years the company Danger and Safety has become the point of reference in the complicated world of chemicals, to support companies in all their obligations regarding chemical substances and mixtures according to real needs: “Reach, CLP, SDS, Biocidal Products, Poison Centres, ADR Transport, Extra EU regulations are a constant challenge for any company and we transform them into opportunities” says the expert. A commitment that the market has rewarded. “In 2020 - Ulivi tells us - after twenty years of experience,
Paola Ulivi, owner of Danger and Safety
we decided to separate and make the workplace safety and environment sector independent from the parent company, which now takes the name of Work Safety and Environment”. The new company aims to follow companies in the field of health and safety at work and environmental protection, to support them in all services relating to risk assessment for the correct application of collective and individual prevention and protection measures. On the company website (www.dangerandsafety. it) you can consult complete sections of in-depth information on the consultancy services offered, an extensive training programme and an area dedicated to updates and news from the latest official publications where you can consult Regulations, Newsletters and Guidelines to stay up to date.
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Quando si parla di normative e adempimenti del settore chimico conciario, il nome più conosciuto è senz’altro quello di Paola Ulivi, laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, grande esperta di sicurezza e fondatrice di Danger and Safety. “La nostra attività di consulenza - spiega Ulivi - compie i primi passi vent’anni fa, nel 2000, con l’obiettivo di offrire alle imprese chimiche un pacchetto completo di servizi, dalla valutazione dei rischi alle problematiche ambientali, attraverso i complessi campi dei regolamenti sulle sostanze chimiche”. Situata a Castelfranco di Sotto (Pisa), nel cuore del distretto conciario toscano, la società Danger and Safety è diventata in pochi anni il punto di riferimento nel complicato mondo dei chemicals, per supportare le aziende in tutti gli adempimenti riguardanti le sostanze e le miscele chimiche secondo i reali bisogni. “Reach, CLP, SDS, Biocidi, Poison Centres, Trasporto ADR, Regolamenti extra EU sono una sfida continua per qualunque azienda, noi li trasformiamo in opportunità” racconta l’esperta. Un impegno che il mercato ha evidentemente premiato. “Nel 2020 - ci racconta Paola Ulivi - dopo vent’anni di esperienza, abbiamo deciso di scorporare e rendere autonomo dall’azienda madre il settore di sicurezza sul lavoro e ambiente che ora prende il nome di Work Safety and Environment”. La nuova società si offre di seguire le aziende in ambito di salute e sicurezza sul lavoro e tutela dell’ambiente, per supportarle in tutti i servizi inerenti alla valutazione dei rischi secondo quanto prescritto dal D.Lgs. 81/08, comprese le procedure e le istruzioni per la corretta applicazione delle misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale. Sul sito aziendale (https://www.dangerandsafety.it) sono consultabili sezioni complete di approfondimenti dei servizi di consulenza offerti, un ampio programma di formazione rivolto alle aziende, e un’area dedicata agli aggiornamenti e alle novità dalle ultime pubblicazioni ufficiali dove consultare Regolamenti, Circolari e Linee Guida per rimanere sempre aggiornati.
SMIT & ZOON
NEWS
Design projects in the sign of sustainable leather
I design project nel segno della pelle sostenibile
THE “SUSTAINABLE LEATHER CONTEST” DESIGN CHALLENGE OF SMIT & ZOON WITH THE PARTNERSHIP OF ARSUTORIA SCHOOL ENTERS ITS SECOND PHASE WITH THE PRESENTATION OF THE FIVE DESIGNER FINALIST CAPSULE COLLECTIONS FEATURING SUSTAINABLE LEATHER AS THE PROTAGONIST The “Sustainable Leather Contest” moves into high gear. The competition, promoted by Smit & Zoon, leader in chemical products for the leather industry, which in 2021 will arrive at the milestone of 200 years of successful business and innovation, focuses on sustainability as its best practice and focus. A value that is part of the company’s DNA and which today is interpreted by designers Alexandros Vasdekis, Guglielmo Gorno, Hommy Diaz, Javier A. Mogollón, and Laure Wolff in the five finalist capsule collections that feature sustainable leather as the protagonist – understood as a by-product of the meat industry subsequently enhanced through tanning, but also as a material supported by a value chain that is socially and ecologically sustainable. The five selected footwear talents, among the best alumni of the Arsutoria School, an internationally recognised institution for footwear designers, guarantees a wide variety of approaches and creativity in the Smit & Zoon design challenge. Coming
LA SFIDA DEL “SUSTAINABLE LEATHER CONTEST” DI SMIT & ZOON CON LA PARTNERSHIP DI ARSUTORIA SCHOOL ENTRA NELLA SECONDA FASE CON LA PRESENTAZIONE DELLE CAPSULE COLLECTION DEI CINQUE DESIGNER FINALISTI CON PROTAGONISTI I PELLAMI SOSTENIBILI
from five different countries, with different backgrounds and various perspectives, they enrich the results of the challenge by inspiring new outlooks and further developments of their ideas. The five capsule collections are aimed at the high-end range and are made up by six footwear models each, made using sustainable leathers treated with the chemical products of Smit & Zoon, with two prototypes per finalist to eventually be chosen for development. All that’s left to do is await the grand finale of the “Sustainable Leather Contest” design challenge to be held in May 2021 on what is the 200th anniversary of Smit & Zoon, when the prototypes developed in collaboration with Arsutoria School will be presented and the winner of the contest will be announced.
Il “Sustainable Leather Contest” entra nel vivo. Il concorso, promosso da Smit & Zoon, azienda leder nei prodotti chimici per l’industria della pelle che nel 2021 raggiungerà il traguardo di 200 anni di imprenditoria e innovazione, punta sulla sostenibilità come best practice e focus. Un valore che fa parte del dna dell’azienda e che oggi è interpretato dai designer Alexandros Vasdekis, Guglielmo Gorno, Hommy Diaz, Javier A. Mogollón, Laure Wolff nelle cinque capsule collection finaliste che hanno per protagonista la pelle sostenibile – intesa sia come sottoprodotto dell’industria della carne valorizzato dalla concia, ma anche come materiale sostenuto da una catena di valore socialmente ed ecologicamente sostenibile. I cinque talenti della calzatura, tra i migliori ex studenti di Arsutoria School, istituzione riconosciuta a livello internazionale per la formazione di designer calzaturieri, garantiscono un’ampia varietà di approccio e creatività alla sfida di design proposta da Smit & Zoon. Provenienti da cinque diversi Paesi, con differenti background e specifiche sensibilità, arricchiscono i risultati del concorso stimolando nuove prospettive e ulteriori sviluppi delle loro idee. Le cinque capsule collection sono rivolte all’alto di gamma e si compongono di sei modelli di calzature realizzati con i pellami sostenibili trattati con i prodotti chimici di Smit & Zoon, da cui verranno scelti e sviluppati due prototipi per ciascun finalista. Non resta ora che attendere il grande finale della sfida di design del “Sustainable Leather Contest” che si svolgerà il prossimo maggio 2021 in occasione del 200.mo anniversario di Smit & Zoon, quando verranno svelati i prototipi, realizzati a cura di Arsutoria School, e verrà annunciato il vincitore del concorso.
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“RE_D.U.W.S” by Alexandros Vasdekis
Modular, timeless, seasonless but also contemporary: each model can be worn in various ways and be renewed with different elements, making them genuinely personalised and sustainable. Like the name says, which is pronounced REDUCE: RE means something that can be used continuously, combined with RE-D (defined, designed, done, discovered), RE-U (used, updated, united), RE-W (worn, wished), and RE-S (shared, shaped, selected, shuffled). Modulare, timeless, seasonless ma anche contemporaneo: ogni modello può essere indossato in più di un modo e essere rinnovato con diversi elementi, rendendoli davvero personalizzati e sostenibili. Come dice il nome, che si legge REDUCE: RE indica qualcosa che può essere usato continuamente, combinato con RE_D (designed), RE-U (used), RE-W (worn), RE-S (sahared). “MODERN MOVERS” by Guglielmo Gorno
A global world where we are all connected with one another. Where the “Modern Movers” in constant evolution must take better care of the environment than the older generations. This collection is dedicated to them, with the aim of laying the foundations for a more sustainable future, while taking inspiration from the relationship between man and nature, and mixing tradition and innovation. Un mondo globalizzato in cui siamo tutti connessi gli uni agli altri. Dove i “Modern Movers” in costante evoluzione devono prendersi cura dell’ambiente meglio di come fatto dalle precedenti generazioni. A loro è dedicata questa collezione che getta le basi per un futuro più sostenibile ispirandosi al rapporto tra uomo e natura, mescolando tradizione e innovazione. “HOME BASE” by Hommy Diaz
The stigma associated with working from home prior to Covid-19 has disappeared: “An incredible 42% of the U.S. labour force now works from home fulltime”, confirms Professor Nicholas Bloom from the Stanford Institute of Economic Politic Research. Almost twice as many employees are working from home as at work: and this is the inspiration of the collection. Lo stigma associato al lavoro da casa prima del Covid-19 è del tutto scomparso: “Un incredibile 42% della forza lavoro statunitense lavora da casa a tempo pieno”, afferma il professor Fellow Nicholas Bloom dello Stanford Institute di Economic Politic Research. Quasi il doppio dei dipendenti lavora da casa: è la fonte di ispirazione per la collezione. “ROOTS” by Javier A. Mogollón
The cowboys of Maremma, the ‘Butteri’, who have always used the skins of the cattle they raise to produce their boots, saddles, and many other accessories, inspire the project. Reducing the distance between raw material, process and manufacture, minimising the environmental impact from the sustainable leather to the supply chain. I cowboys della Maremma, i Butteri, che da sempre utilizzano la pelle dei bovini che allevano per produrre i loro stivali, le selle e molti altri accessori, ispirano il progetto. Riducendo la distanza tra materia prima, lavorazione e manifattura, minimizzando l’impatto ambientale dalla pelle sostenibile all’intera filiera. “RE-ICON” by Laure Wolff
Durable, sensible, inclusive, adapted. Iconic footwear styles from all over the world can endlessly be reshaped to suit contemporary reality, desires and concerns. Leather is the most sensible choice of material for footwear for its adaptability and durability. The styles are suited to both men and women, including cross generations. The finishes are inspired to reconsider segments between classic and fashion. The stitches convey a return to craft. Durevole, ragionevole, inclusivo, adattato. Gli stili di calzature iconiche di tutto il mondo possono essere rimodellati per adattarsi alla contemporaneità. La pelle è la scelta più corretta, gli stili sono adatti all’uomo e alla donna, e inter-generazionali, le finiture ripensano l’intreccio tra classico e moda, le cuciture trasmettono un ritorno all’artigianalità.
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A unique opportunity for your network Leather Naturally is focusing on educating and promoting leather to consumers, designers, influencers, brands and others, who want to learn about leather. We kindly invite ARS Tannery readers to share your inspiration with us. What would you consider interesting information for our target audiences? What would inspire you personally, imagining yourself to be a designer, a fashion influencer, a trend watcher, a brand owner or just imagining yourself as a consumer? More specifically, how could you support the leather industry in creating stories that we can use to inspire millions of people? Perhaps you have a personal contact to an inspiring brand using leather or perhaps you have someone in your family or friends’ network that is an enthusiastic designer with a passion for leather? Or perhaps you know someone playing in a band with a passion for leather jackets or you know about a shoe shop owner with a passion for fashionable leather shoes? We all together have access to a huge network with interesting people that can support the image of leather and be inspirational examples for others. However, Leather Naturally’s communication channels might give a nice boost to the business or career of your personal network as well! As such, we kindly appreciate your personal support by
Un’opportunità unica per il tuo network
collaborating with us in inspiring young generations about leather, a true sustainable material that belongs to a circular society. To give you some hints where Leather Naturally could collaborate with you to broadcast inspirational messages: 1. Website – In the ‘Meet the Maker’ section, we feature passionate people and brands with stories, photos and video.
2. Social Media – we feature targeted messages on Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn and YouTube. 3. Metcha – our digital platform to inspire young generations about leather. Here we create own stories. It is good to realize that Leather Naturally is reaching millions of people every month. Perhaps this might give a strong boost to people in your network being featured via the Leather Naturally channels? Please contact: info@ leathernaturally.org On behalf of Leather Naturally Egbert Dikkers Chair Management Board
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Leather Naturally è focalizzata sull'educazione e la promozione della pelle presso consumatori, designer, influencer, marchi e tutti coloro che vogliono saperne di più sulla pelle. Invitiamo i lettori di ARS Tannery a condividere con noi il loro punto di vista. Quali informazioni considerereste interessanti per il nostro target di riferimento? Immaginando di essere un designer, un influencer di moda, un osservatore di tendenze, un proprietario di un marchio o semplicemente immaginando voi stessi come consumatori, quali tipologie di argomenti potrebbero essere fonte di ispirazione? Nello specifico, anche tutti voi potete supportare l'industria della pelle segnalando storie da utilizzare per ispirare milioni di persone. Magari avete un contatto personale con un brand interessante che utilizza la pelle o forse avete qualcuno nella vostra rete di amici o familiari che è un designer appassionato di questo materiale. Conoscete qualcuno che suona in una band con la passione per le giacche di pelle oppure sapete di un negoziante di calzature fashion in pelle che abbia una storia interessante? Magari avete notizia di un artigiano che ripara sedili auto in pelle… Il concetto di base è che tutti insieme abbiamo accesso a una vasta rete di persone interessanti che possono supportare l'immagine della pelle ed essere di ispirazione per gli altri. In ogni caso, i canali di comunicazione di Leather Naturally potrebbero anche dare una bella spinta al business o alla carriera della vostra rete personale! Pertanto, apprezzeremmo moltissimo la vostra collaborazione nell’ispirare le giovani generazioni riguardo all’utilizzo della pelle, un materiale veramente sostenibile che rappresenta un perfetto esempio di economia circolare. Ecco alcuni suggerimenti su come utilizzare i canali di Leather Naturally per veicolare nuove storie ispiratrici: 1. Sito web - Nella sezione "Meet the Maker" presentiamo persone e marchi con storie, foto e video. 2. Social Media - presentiamo messaggi mirati su Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn e YouTube. 3. Metcha - la nostra piattaforma digitale per ispirare le giovani generazioni sulla pelle. Val la pena ribadire che Leather Naturally raggiunge milioni di persone ogni mese. Pertanto i vostri contatti potrebbero trovare molto utile una presentazione attraverso i canali Leather Naturally. Contatteci: info@leathernaturally.org A nome di Leather Naturally Egbert Dikkers – Chair Management Board
MACHINERY
I-TECH
I-TECH
The revolutionary Rivoluzionario Lean Production il sistema di Lean Production system
PER L’EFFICIENTAMENTO DELLE CONCERIE I-Tech srl, azienda sassolese (Modena) che da anni offre soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la gestione di inchiostri per l’industria conciaria, ha sviluppato ora un rivoluzionario sistema di Lean Production per la trasformazione delle attività operative dei propri clienti. La soluzione di I-TECH consiste in un completo sistema di implementazione ed efficientamento produttivo applicabile a tutti i processi di lavorazione conciaria a partire dall’attività di preparazione delle miscele colorate fino alla rifinizione delle pelli. Analizzando minuziosamente ogni set-up il team di I-Tech è in grado di progettare e studiare impianti e soluzioni integrate agli altri software di gestione aziendale oltre che ad altri impianti esistenti e/o previsti, adattandoli agli spazi e alle esigenze di ogni struttura. L’obiettivo di I-Tech è quello di agire in diverse aree della produzione, dall’area di stoccaggio delle materie prime liquide e la loro preparazione, alla zona di trasferimento dei prodotti, l’area di prelievo e rilancio prodotti convalidati, la fase di lavaggio dei contenitori e molte altre. La soluzione è costituita da due macro-parti, una hardware impiantistica ed una software integrata. Per ogni fase della produzione sono state progettate soluzioni ad-hoc di ultima tecnologia per garantire al cliente una drastica riduzione dei consumi di materie prime (coloranti, additivi, resine, chemicals in genere ecc.) e dei consumi idrici dovuti alle operazioni di lavaggio, così come una netta riduzione dei rifiuti e degli scarichi. Il tutto porta ad un radicale abbattimento dei costi ed un performance improvement che rivoluzionano e migliorano in maniera radicale i metodi di lavoro. Navette a guida autonoma per la movimentazione dei contenitori alle diverse aree di destino, sistemi di dosaggio automatici ed autopulenti, sistemi di stoccaggio, agitazione e ricircolo, sono alla base della rivoluzione ma la novità fondamentale di innovazione risiede nel software di I-TECH noto come L.I.M.E. (Lean Industry Manufacturing Execution). Un software avanzato completamente integrato che controlla l’intera produzione gestendo impianti e macchine delle varie aree aziendali.
TO IMPROVE THE EFFICIENCY IN TANNERY I-TECH srl, the Italian company from Sassuolo, Modena, that for years has offered cutting-edge technological solutions for the tanning industry’s inks management, has now developed a revolutionary Lean Production system for the automation and transformation of its customers' operational activities. The I-TECH solution consists of a complete production implementation and efficiency system applicable to all tanning processes starting from the preparation of colored blends up to the leathers’ finishing. By carefully analyzing every set-up, the I-Tech team is able to design and study systems and solutions integrated with other company management software as well as other existing and / or planned systems, adapting them to the spaces and needs of each structure. I-TECH’s objective is to intervene in different production areas, from the liquid raw materials storage and preparation area, to the product transfer zone, the area for picking up and relaunching validated products, the washing containers phase and many others. The solution consists of two macro-parts: the plant
hardware and the integrated software. For each stage of production, ad-hoc solutions of the latest technology have been designed to guarantee the customer a drastic reduction in the consumption of raw materials (dyes, additives, resins, chemicals in general, etc.) and in water consumption due to washing operations, as well as a clear reduction in waste and discharges. All this leads to a radical reduction in costs and a performance improvement that revolutionize and radically improve all the working methods. Self-driving shuttles for the containers’ handling to the different destination areas, automatic and self-cleaning dosing systems, storage, agitation and recirculation systems, are the basis of the revolution but the fundamental innovation lies in the I-TECH’s known as L.I.M.E. (Lean Industry Manufacturing Execution) software. An advanced fully integrated software that controls the entire production managing all the plants and machines of the various company areas.
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MACHINERY
SC COSTRUZIONI MECCANICHE
SC COSTRUZIONI MECCANICHE
Hairpress, compacting filter for hair recovery
Hairpress, filtro compattatore per recupero pelo
The Hairpress filter is a selfcleaning machine specially projected for hair recovery in liming and can also be used for filtering other kinds of leather tanning industry emissions or emissions of other industrial processing. The main characteristic of the Hairpress filter is that of dewatering and compacting the retained material thanks to a system consisting of a rubber cone with a peculiar shape (S.C. patent) that causes a volume reduction and therefore a reduction in the costs of waste disposal. The Hairpress filter consist of a filtering pipe with semicircular section, structured in very thick stainless steel perforated plate, with a screw scraping the inner surface of the pipe. The material retained by the filtering panel is removed by the screw and driven to pass through the rubber cone where, thanks to the developed pressure, it loses most of retained water. Special brushes on the external side of the screw deeply clean the filtering holes and prevent them from clogging. Then the filtering flow rate is always high and the filtering system maintenance is reduced to the lowest levels. The filter is always equipped with an inner immersion pump, for recycling the filtered liming. Electrical board and control panel are
Hairpress è una macchina autopulente espressamente progettata per la separazione del pelo dai bagni di calcinaio e può essere impiegata anche per la filtrazione di altri tipi di scarichi conciari o effluenti di altri processi industriali. La sua funzione è quella di disidratare e compattare il materiale trattenuto, grazie ad un sistema costituito da un cono in gomma di forma particolare (brevetto S.C.) che determina una riduzione del volume e quindi dei costi di smaltimento. Il filtro Hairpress è composto da una doccia filtrante a sezione semicircolare realizzata con lamiera forata di acciaio inossidabile ad alto spessore e da una coclea che rasa la superficie interna della doccia. Il materiale trattenuto dal pannello filtrante viene rimosso dalla coclea e spinto a passare attraverso il cono in gomma, nel quale, grazie alla pressione sviluppata, perde gran parte dell’acqua trascinata. Speciali spazzole fissate al bordo esterno della coclea, puliscono a fondo i fori filtranti e ne impediscono l’intasamento. La portata di filtrazione si mantiene quindi sempre elevata e la manutenzione del sistema filtrante è ridotta al minimo. Il filtro è dotato di una pompa sommergibile interna, che serve al ricircolo del bagno filtrato. I sistemi di calcinaio non distruttivo permettono di ridurre il carico inquinante di conceria in misura elevata sia per il COD (30-50%) che per i solidi sospesi (40-60%), l’ammoniaca e il solfuro. Il processo è efficace e ben gestibile a patto che il sistema di filtrazione abbia una capacità di smaltimento adeguata, in modo da ridurre i tempi esecutivi. Dotati di un’elevata portata di trattamento, i filtri Hairpress sono semplici da utilizzare e installare. La macchina può essere alimentata per gravità se i bottali sono a un’altezza di 100-120 cm da terra oppure mediante pompaggio nel caso di altezze inferiori. In entrambi i casi il bagno viene scaricato dal bottale attraverso valvole di scarico e convogliato al filtro. Il bagno filtrato viene rinviato allo stesso bottale dalla pompa interna. Il processo si protrae fino a completa rimozione del pelo dal bagno (1 ora circa). Il pelo trattenuto viene compattato e scaricato con una umidità residua del 40-50%.
placed on the machine edge. Hair recovery from liming baths The non-destructive systems of liming enable a high reduction in the polluting tanning waste materials both for COD (30-50%) and for suspended solids particles (40-60%), ammonia and sulphide. This processing is effective and easily manageable, provided that the waste disposal flow rate of the filtering system is adequate, so that carrying out times can be reduced. The Hairpress filters are characterised by a high treatment flow rate and by simple functioning and installing, that make them adaptable for any situation. The machine can be gravity fed if the drums are placed about 100 – 200 cm from ground or by means of pumping in case of lower height. In both cases the liming is discharged from the drum throughout waste valves, collected by semicircular gutters (S.C. supply) and conveyed to the filter directly or by means of an immersion pump. The filtered liming is re-pumped to the same drum by the inner pump. This processing lasts till the complete hair removal from liming (about 1 hour) . The retained hair is compacted and discharged with a residual humidity of 40-50%.
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S .C . C O S TRU Z I O N
RESEARCH
MINIMIZING EMISSIONS OF AUTOMOTIVE LEATHER Dr. Volker Rabe, Dr. Rene Graupner-von Wolf, Dr. Martin Kleban Business Unit Leather, Lanxess Deutschland Gmbh, 51369 Leverkusen, Germany Autore corrispondente: volker.rabe@lanxess.com
Source: XXXV Congress IULTCS, Dresda (2019)
ABSTRACT Today, automotive leather has to meet a multitude of requirements. One of these parameters are the Volatile Organic Compounds (VOC) which the final leather article emits. The recurring question of how to further reduce the emissions of automotive leather is answered by presenting the latest crosslinker development as one focus of this article. Nowadays, the focus of the regulations has switched more and more from quantity of emissions to the properties of single substances emitted. Often the exact source of those single substances were initially unknown and consequently a specific solution to meet the limits was not available. The search for the sources is becoming increasingly complex and difficult as many of these substances are not applied directly but are often degradation products of other compounds. Often the measured low concentrations are in the range of the natural decomposition processes. Nevertheless, it is possible to identify some of the sources by evaluating the results of different analytical methods. Thus it is now possible to develop suitable countermeasures. The presentation of the source of acetaldehyde as well as the reduction of this component in leather forms a further focus of this article. INTRODUCTION Today, automotive leather has to meet a multitude of requirements of different automotive brands. In addition to the still impor-
tant traditional aesthetic properties, such as the feel and appearance of the leather, a growing number of measurable specification parameters have been added over time. These analytically measurable specification variables can be subdivided into physical ones, such as rub fastness or light fastness and chemical requirements. The chemical restrictions can be further subdivided into substances that can be extracted from the leather with a solvent such as Cr(VI) or azo dyes and substances that are emitted from the leather. This latter group includes the subject area of this article, the Volatile Organic Compounds (VOC). 2 Background of VOC’s The starting point for the problem of interior emissions from vehicle interiors was so-called “fogging”. This is a condensate of low-volatility compounds that can deposit on the inside of windscreens and thus restrict the driver’s view. This topic was associated with a clear, safety-relevant aspect. To reduce this phenomenon, automobile brands introduced simple tests that measure either the weight of the condensate (gravimetric) or the effect on the light transmission of the precipitate (reflectome-
Fig. 1. Overview of emission tests.
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try). These methods were the starting point for the introduction of many other tests with the aim of determining the composition of the condensate more and more precisely. Today, most VOC analyses are performed with gas chromatography and mass spectrometry detection, which leads both to the quantification of emissions and to the identification of many individual components. Over time the focus of the emissions issue has shifted from, as mentioned earlier, purely safety considerations to the general air quality of the vehicle interior and, as the latest in the field, the regulation of individual substances for toxicological reasons. THE CHALLENGE The fact that each individual automobile OEM has developed its own test program has led to the introduction of a variety of different emission regulations and limits. Today, this method and specification “jungle” poses a major challenge for the development of automotive leather [Fig 1]. Each of these methods has a slightly different substance focus and highlights a different group of volatile substances in the
MINIMIZZAZIONE DELLE EMISSIONI DAL CUOIO PER AUTOMOBILE ABSTRACT Al giorno d’oggi, la pelle per automotive deve soddisfare una molteplicità di requisiti. Uno di tali parametri consiste nei Composti Organici Volatili (VOC) emessi dall’articolo finale in pelle. La richiesta ricorrente di come ridurre ulteriormente le emissioni del cuoio per automotive trova risposta nella presentazione degli ultimi sviluppi nel reticolante, come uno dei punti focali del presente articolo. Attualmente, l’attenzione delle normative è passata sempre più dalla quantità delle emissioni alle proprietà delle singole sostanze emesse. Spesso l’esatta fonte di tali singole sostanze era sconosciuta, e di conseguenza non era disponibile una soluzione specifica per rispettare i valori limite. La ricerca delle fonti sta divenendo sempre più complessa e difficile, dato che molte di queste sostanze non sono utilizzate direttamente, ma sono spesso prodotte dalla degradazione di altri composti. Spesso le basse concentrazioni misurate si trovano nell’intervallo dei processi della decomposizione naturale. È tuttavia possibile identificare alcune delle fonti valutando i risultati di diversi metodi analitici. Pertanto, risulta possibile elaborare adeguate contromisure. La presentazione della fonte dell’acetaldeide e la riduzione di tale componente nella pelle costituisce un’ulteriore punto focale del presente articolo. INTRODUZIONE Al giorno d’oggi, la pelle per automotive deve soddisfare una molteplicità di requisiti da parte di svariati marchi automobilistici. Oltre alle pur rilevanti proprietà estetiche tradizionali, come la sensazione tattile e l’aspetto della pelle, nel tempo si è aggiunto un numero crescente di parametri specifici. Questi parametri misurabili analitica-
mente possono essere suddivisi in quelli fisici, come la solidità allo sfregamento o la solidità alla luce, e nei requisiti chimici. Le restrizioni chimiche possono essere ulteriormente suddivise in sostanze estraibili dalla pelle con un solvente come il Cr(VI) o i coloranti azoici, e in sostanze emesse dalla pelle. Questo secondo gruppo comprende l’area disciplinare del presente articolo, i Composti Organici Volatili (VOC). CONTESTO DEI VOC Il punto di partenza del problema delle emissioni dagli interni dei veicoli era il cosiddetto “fogging”. Esso è un condensato di composti a bassa volatilità che possono depositarsi internamente al parabrezza e così ridurre la visibilità del guidatore. Questo problema è stato associato a un evidente aspetto riguardante la sicurezza. Per ridurre questo fenomeno, i marchi automobilistici hanno introdotto semplici procedure di misurazione del peso del condensato (gravimetrico) o dell’effetto sulla trasmissione della luce da parte del precipitato (riflettometria). Questi metodi sono stati il punto di partenza per
Fig. 1. Sintesi dei test di emissione.
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l’introduzione di numerosi altri test finalizzati a determinare la composizione del condensato con precisione sempre crescente. Al giorno d’oggi la maggior parte delle analisi sui VOC viene effettuata tramite gascromatografia e rilevamento con spettrometria di massa, che conducono sia alla quantificazione delle emissioni sia alla identificazione di numerosi singoli componenti. Nel tempo l’attenzione sul problema delle emissioni è passata, come già detto, da considerazioni di mera sicurezza alla qualità generale dell’aria degli interni dei veicoli e, come ultime novità del settore, alla regolamentazione delle singole sostanze per ragioni tossicologiche. LA SFIDA Il fatto che ciascun singolo OEM automobilistico abbia sviluppato il suo proprio programma di test ha condotto all’introduzione di una gamma di diverse regolamentazioni e valori limite sulle emissioni. Attualmente, questa “giungla” di metodi e specifiche rappresenta una sfida fondamentale nello sviluppo del cuoio per automotive [Fig.1].
test result. For this reason, the individual methods cannot be compared. This is a big challenge, because nowadays one has to develop an automotive leather article with the very high demands on low emission values under consideration of the required test methods/limits. In order to be able to fulfil all the required parameters, it is necessary not only to have a sound knowledge of the required test methods, but also to have detailed knowledge of the products used. THE TREND Due to the implementation of profound measurement of emissions over the last one and a half decades, it has been possible to reduce the emitted substances by a factor of 10 or more. As a result Total Volatile Organic Compounds (TVOC) have been reduced over time from grams to micrograms per kilogram of leather. This dramatic reduction in intensity has been made possible by the introduction of product solutions in the individual areas of both crusting and finishing products. This significant reduction is visualized in [Fig 2].
Fig. 2. Scheme of VOC contribution in different sectors.
As a result, the emissions today are no longer determined solely by the products used, but are also increasingly influenced by natural, product-independent sources. These sources can be components of the hide or its degradation products or compounds which are introduced into the leather through the increasing use of sustainable processes such as fleet recycling. This means that nowadays, in addition to the still important aspects of the products used, the entire process for the production
Fig. 3. TVOC values of automotive leathers using different crosslinker with different solvent content.
of automotive leather must also be taken into account to an increasing extent. CROSSLINKER: LATEST DEVELOPMENTS Crosslinkers are an example of the range of solutions that are constantly being optimized to further reduce leather emissions. The content of solvents, which contribute to the emitted substances in the common test methods, has been further reduced in the course of time. As the latest development, the required content has been reduced to 0%, thus completely eliminating the solvent from the product. If one now prepares automotive leather with the different available crosslinkers, one measures in the usual emission test methods a clear reduction of the values. The TVOC of an automotive leather could be reduced in one example by measuring with the test method: ISO 12219-2 (10 l bag-test) from originally 66 g/sample when using a crosslinker with 50% solvent to 27 g/sample when using a crosslinker with 0% solvent content [Fig 3]. This strong reduction of 59% is more than one would normally expect. In order to understand this unusually large reduction, it is necessary to take a closer look at the individual regions of the spectrum. As expected, there is a significant decrease in emitted solvent molecules which can clearly be attributed to the solvent content of the crosslinkers used. In this example, however, this accounts for only about 72% of the measured TVOC decrease. The missing rest are mostly lower siloxanesemissions. This is surprising as this
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group of substances has nothing to do with crosslinkers. The reduction of these substances can therefore only be explained by so-called “entrainment” of the siloxane molecules by solvent substances during the test. In the end, there is a synergistic effect in which other, less volatile substances are not measured in the emission test by reducing the solvents used in the crosslinkers and thus a disproportionate reduction in emissions is achieved. SINGIE SUBSTANCE REGULATIONS: ACETALDEHYDE The new China Vehicle Interior Air Quality (VIAQ) standard can be regarded as one of the latest examples of the trend towards increased regulation of individual substances emitted from leather. This standard regulates 8 substances with limits and related test method for car interiors (Fig. 4). Following the publication of the first proposal a few years ago, OEMs have already taken these regulations as a basis and adapted their individual leather specifications with stricter limits and harsher test conditions. If you now take a closer look at the controlled substances, the limit value of 7 of the 8 substances for leather can be adhered to. The only exception was and still is acetaldehyde. The problem was that the sources of this substance were initially completely unknown. Acetaldehyde is neither used directly in the leather production process nor indirectly, since it is not used in industry as a raw material for the manufacturing of chemicals for leather production.
Ciascuno di questi metodi è incentrato su una sostanza lievemente differente ed evidenza un diverso gruppo di sostanze volatili nel risultato del test. Per questo motivo, non è possibile confrontare i singoli metodi. Questa è una notevole sfida, dato che al giorno d’oggi occorre realizzare un articolo in cuoio per automotive con requisiti molto elevati sui bassi valori di emissione tenendo conto dei metodi/valori limite di test richiesti. Al fine di poter rispettare tutti i parametri richiesti, non solo è necessario possedere una solida conoscenza dei metodi di test, ma occorre anche una conoscenza dettagliata dei prodotti impiegati. LA TENDENZA Grazie alla realizzazione di approfondite misurazioni delle emissioni durante gli ultimi 15 anni, è stato possibile ridurre le emissioni di sostanze di un fattore 10 o maggiore. Di conseguenza, i Composti Organici Volatili Totali (TVOC) sono stati ridotti nel tempo da grammi a microgrammi per chilogrammo di pelle. Questa considerevole riduzione della concentrazione è stata possibile tramite l’introduzione di soluzioni di prodotti nei singoli processi dell’essiccazione e della rifinizione. Questa riduzione significativa è visualizzata in [Fig.2].
Fig. 2. Diagramma del contributo dei VOC in diversi settori.
Di conseguenza, oggi le emissioni non sono più determinate unicamente dai prodotti impiegati, ma sono anche sempre più influenzate dalle fonti naturali indipendenti dal prodotto.
Fig. 3: Valori dei TVOC delle pelli per automotive tramite diversi reticolanti con un diverso contenuto di solvente.
Queste fonti possono essere i costituenti delle pelli pesanti o i suoi prodotti di degradazione o i composti introdotti nella pelle dall’uso crescente di processi sostenibili come il riciclo veloce. Ciò significa che al giorno d’oggi, oltre ai pur rilevanti aspetti dei prodotti impiegati, deve essere preso in considerazione maggiormente anche l’intero processo produttivo del cuoio per automotive. RETICOLANTE: GLI ULTIMI SVILUPPI I reticolanti sono un esempio della gamma di soluzioni in via costante di ottimizzazione, per ridurre ulteriormente le emissioni dalle pelli. Il contenuto di solventi, che contribuiscono alle sostanze emesse nei comuni metodi di test, è stato ulteriormente ridotto col passare del tempo. Lo sviluppo più recente è la riduzione del contenuto necessario allo 0%, eliminando pertanto del tutto il solvente dal prodotto. Se la pelle per automotive viene ora preparata con i vari reticolanti disponibili, con i tradizionali metodi di test delle emissioni si misura una evidente riduzione dei valori. In un caso è stato possibile ridurre i TVOC di una pelle per automotive, tramite misurazione con il metodo di test: ISO 12219-2 (10 I bag-test) dagli originali 66g/campione con un reticolante col 50% di solvente a 27g/campione utilizzando un reticolante contenente lo 0% di solvente [Fig.3].
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Questa notevole riduzione del 59% è più rilevante di quanto ci si attenderebbe normalmente. Per poter comprendere questa riduzione insolitamente drastica, è necessario esaminare più da vicino le singole regioni dello spettro. Come previsto, si osserva una riduzione significativa delle molecole emesse di solvente, che può essere chiaramente attribuita al contenuto di solvente dei reticolanti impiegati. In questo esempio, tuttavia, ciò spiega solo il 72% circa della riduzione misurata di TVOC. Il resto consiste principalmente in emissioni più basse di silossani. Ciò è sorprendente, dato che questo gruppo di sostanze non ha nulla a che fare con i reticolanti. La riduzione di queste sostanze può essere pertanto spiegata soltanto tramite il cosiddetto “trascinamento” delle molecole di silossano da parte delle sostanze solventi durante il test. In definitiva, vi è un effetto sinergico nel quale altre sostanze meno volatili non vengono misurate nel test delle emissioni, riducendo i solventi impiegati nei reticolanti, e pertanto si ottiene una riduzione non proporzionata di emissioni. REGOLAMENTAZIONI DELLA SINGOLA SOSTANZA: ACETALDEIDE Il nuovo standard cinese Vehicle Interior Air Quality (VIAQ) può essere considerato uno degli esempi più recenti della tendenza verso una migliore regolamentazione delle singole sostanze emesse dal cuoio. Questo
Fig. 4. Chinese new Vehicle Interior Air Quality (VIAQ) standard.
Consequently, due to the lack of knowledge where this molecule comes from, a solution to meet the limit was not available at that time. THE SOURCE The interpretation of results from FILK gave the first hint about one source of acetaldehyde. This research institute found out that the highest acetaldehyde value is measured in the raw hide and the concentration decreases until the leather article is finished. One theory explaining this phenomena is the decomposition of proteins already in the raw hide[1]. Nevertheless this means that the Acetaldehyde molecule is already present in the raw hide. However, this may not be the only source for this molecule, as the measurement of a leather after 4 months of storage showed. A closer look at all emitted aldehydes shows that all concentrations increase and that all these substances are replicated after the leather is finished [Fig 5]. The later the compound is in the homologous series, the stronger is the increase percentage wise. This is understandable, since due to the higher molecular mass of the molecules the volatility becomes lower and the relationship between formation and emission
shifts to higher concentrations. The source of all these aldehydes, from hexanal to nonanal, is known and can be traced back to the degradation of natural, unsaturated fatty acids. The increase in the concentration of acetaldehyde after storage also speaks for the degradation of fatliquors as another source. The high volatility explains why the increase is lower than for other aldehydes. To clarify the theory of whether this is really another source, 4 crust leathers were made, all from the same hide and produced in the same way. The only exception was the use of fatliquors. In one quarter no fatliquor was used and the other quarters used fatliquors with increasing natural content and therefore unsaturated fatty acids. Acetaldehyde concentrations were then measured using the VDA 277 emission method [Fig 6].
Fig. 6. Acetaldehyde values of a Crust-leather coming from one raw-hide and prepared with different fatliquors.
Fig. 5. Aldehyde values of a leather after storage.
The measured concentrations increased compared to the crust leather without fatliquor and the value was more than doubled in one case. Since the samples all come from the same rawhide, the values should be similar if this were the only source. The increase in values can therefore only be explained by the degradation of fatty acids as a further source of acetaldehyde.
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INDEPENDENT CONFIRMATION The trial series of the production of crustleathers with different softening products was continued and, as expected, a relatively wide variation of acetaldehyde values can be found. To substantiate the theory of degradation of fatliquors as a another source, further independent confirmation by another measurement method would be desirable. For this reason, the undyed leather obtained was subjected to a heat yellowing test. In general, the results of the heat yellowing tests depend on various factors. The vegetable tanning agents, syntans, dyestuffs and fatliquors/polymers used have an influence on the final result. In the case of the crust leather examined here, these influencing factors were limited purely to the influence of the softening products used, since all other products were the same. In the case of fatliquors, it can be stated in general and somewhat simplified terms that a poor evaluation of heat yellowing indicates a high degradation rate or vice versa. A comparison of the values obtained for heat yellowing with the acetaldehyde concentration reveals a good correlation between the results [Fig. 7].
Fig. 7. Correlation of emission test and heat yellowing rating.
Crust leathers with a low heat yellowing rating, i.e. a fatliquor that is easier to degrade, also have high acetaldehyde concentrations. In contrast to this, a good heat yellowing rating is achieved when using more stable fatliquors/polymers softeners and a correspondingly lower acetaldehyde value is measured. Thus the theory is confirmed by a further, independent measurement. However, it must be emphasized again that the correlation of heat yellowing with acetaldehyde values is only possible within the
standard disciplina 8 sostanze con valori limite e relativi metodi di test per gli interni di automobile (Fig.4). In seguito alla pubblicazione della prima proposta avvenuta alcuni anni fa, gli OEM hanno già preso queste regolamentazioni come base e hanno adattato le loro specifiche individuali del cuoio con valori limite più rigorosi e condizioni di test più rigide. Esaminando più da vicino le sostanze controllate, si può rispettare il valore limite di 7 delle 8 sostanze per la pelle. L’unica eccezione era ed è ancora l’acetaldeide.
di Acetaldeide era già presente nella pelle grezza. Tuttavia, questa potrebbe non essere l’unica fonte di tale molecola, come ha mostrato l’analisi di una pelle dopo 4 mesi di stoccaggio. Uno sguardo più ravvicinato a tutte le aldeidi emesse mostra che tutte le concentrazioni aumentano e che tutte queste sostanze si riformano dopo che il cuoio è stato finito [Fig.5]. Più tardi il composto si trova nella serie omologa, più rilevante è l’incremento in percentuale. Ciò è comprensibile, dato che a causa della maggiore
L’elevata volatilità spiega perché l’aumento sia minore rispetto ad altre aldeidi. Per chiarire la teoria sull’eventualità che si tratti realmente di un’altra fonte, sono state realizzate 4 pelli in crosta, tutte provenienti dalla medesima pelle pesante e prodotte nello stesso modo. L’unica eccezione è stata l’utilizzo degli ingrassanti. In un quarto non è stato impiegato alcun ingrassante e negli altri quarti sono stati impiegati ingrassanti con un contenuto naturale crescente, e pertanto acidi grassi insaturi. Le concentrazioni di acetaldeide sono state successivamente misurate tramite il metodo di emissione VDA 277 [Fig.6]. Le concentrazioni misurate sono aumentate rispetto alla pelle in crosta senza ingrassante e il valore è più che raddoppiato in un caso. Dato che tutti i campioni provenivano dalla medesima pelle pesante grezza, i valori avrebbero dovuto essere simili se questa fosse stata l’unica fonte. L’aumento dei valori può essere pertanto spiegato solo tramite la degradazione degli acidi grassi come ulteriore fonte di acetaldeide.
Fig. 4. Il nuovo standard cinese Vehicle Interior Air Quality (VIAQ).
Il problema consisteva nel fatto che le fonti di queste sostanze erano all’inizio completamente sconosciute. L’acetaldeide non è impiegata direttamente nel processo di produzione del cuoio né indirettamente, non essendo impiegata nel settore come materia prima per la sintesi delle sostanze chimiche per la produzione del cuoio. Di conseguenza, a causa della mancanza di conoscenza della provenienza di questa molecola, in quel momento non era disponibile alcuna soluzione per rispettare il valore limite. LA FONTE L’interpretazione dei risultati da parte del FILK diede il primo indizio su una fonte di acetaldeide. Questo istituto di ricerca scoprì che il valore più elevato di acetaldeide era misurato nella pelle pesante grezza e la concentrazione diminuiva fino alla produzione dell’articolo finito. Una teoria che spiegava questo fenomeno era la decomposizione delle proteine già nella pelle grezza. A ogni modo ciò significava che la molecola
massa molecolare delle molecole la volatilità si riduce e la relazione tra formazione ed emissione si sposta verso concentrazioni maggiori. La fonte di tutte queste aldeidi, dall’esanale al nonanale, è nota e può essere ricondotta alla degradazione degli acidi grassi insaturi naturali. Anche l’aumento nella concentrazione dell’acetaldeide dopo lo stoccaggio parla a favore della degradazione degli ingrassanti come altra fonte.
Fig. 5: I valori dell’aldeide di una pelle dopo lo stoccaggio.
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Fig. 6. Valori di acetaldeide di una pelle in crosta proveniente da una pelle pesante grezza e preparata con diversi ingrassanti.
CONFERMA INDIPENDENTE La serie di prove della produzione di pelli in crosta con diversi prodotti ammorbidenti è continuata e, come ci si aspettava, i valori di acetaldeide si presentavano con una variazione relativamente ampia. Per corroborare la teoria della degradazione degli ingrassanti come ulteriore fonte, sarebbe auspicabile ottenere una ulteriore conferma indipendente tramite un diverso metodo di misurazione. Per questo motivo, la pelle non tinta ottenuta è stata sottoposta a un test di ingiallimento al calore. In generale, i risultati dei test di ingiallimento al calore dipendono da diversi fattori.
framework of the selected test program, excluding the other influencing factors. Otherwise, this correlation is generally not possible due to the many existing variables. AVAILABLE TECHNICAL SOLUTIONS After identification of the two sources, suitable products could be developed to lower the measured concentrations of acetaldehyde and thus meet the required limits for this substance [Fig. 8].
emittable substances [Fig. 9]. The same wet blue was divided and retanned with the same reciepe and products. The only exception was the softening products used. In one half the fatliquor was partially replaced with the special Polymer Softener. Subsequently, the two crustleathers obtained were finished, whereby in one case the Flesh-side binder used was replaced by the specially developed one. Subsequently, the emissions of all sam-
ples were measured using the ISO 12219-2 method (10 l bag-test). The result shows that with the products not only the values for acetaldehyde and aldehydes in general are reduced, but also the total emission can be minimized [Fig 10]. HOW TO MINIMIZE EMISSIONS Let us summarize the answers of how to minimize emissions from automotive leather. As is so often the case with leather issues, the entire manufacturing process must be taken into account to answer this question. The minimization of the VOC’s starts already in the Beamhouse, continues with points that have to be considered in the retannage and finally the finishing system has to be considered [Fig. 11]. CONCLUSION Nowadays, in the context of emissions, in order to meet the high requirements and all the required parameters, it is necessary to have a sound knowledge of the required
Fig. 8. Sources and possible solutions to reduce Acetaldehyde at a glance.
Fig. 9. Trial concept: to proof modular concept two possible parameter were changed.
Among others, special syntans are offered which can wash out aldehydes including acetaldehyde coming from the rawhide of the wet processes. In order to minimize the other source, the degradation of fatty acids, a special polymer softener can be used in the retannage to prevent the formation. Also special flesh side binders are offered to lower the substance coming from both sources directly. Such products can also be understood as a modular system. The following experimental concept was chosen to examine the extent to which the newly developed auxiliaries can reduce
Fig. 10. Impact of auxiliaries integration in recipes.
Fig. 11. Overview how to minimize emissions in automotive leather.
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Fig. 7. Correlazione tra il test sulle emissioni e la valutazione dell’ingiallimento al calore.
Gli agenti concianti al vegetale, i tannini sintetici, i coloranti e gli ingrassanti/polimeri utilizzati influenzano il risultato finale. Nel caso della pelle in crosta qui esaminata, questi fattori determinanti sono stati esclusivamente limitati all’apporto dei prodotti ammorbidenti impiegati, dato che tutti gli altri prodotti erano i medesimi. Nel caso degli ingrassanti, si può affermare in termini generali e semplificati che una cattiva valutazione dell’ingiallimento al calore indica un elevato tasso di degradazione o viceversa. Il confronto dei valori ottenuti per l’ingiallimento al calore con la concentrazione di acetaldeide rivela una buona correlazione tra i risultati [Fig.7]. Anche le pelli in crosta con una cattiva valutazione di ingiallimento al calore, cioè un ingrassante più facile da degradare, possiedono elevate concentrazioni di acetaldeide. In contrasto con ciò, una buona valutazione di ingiallimento al calore viene
Fig. 8. Fonti e possibili soluzioni in sintesi per ridurre l’Acetaldeide.
ottenuta attraverso l’impiego di ammorbidenti ingrassanti/polimeri più stabili e viene misurato un valore proporzionalmente più basso di acetaldeide. La teoria è pertanto confermata da un'ulteriore misurazione indipendente. Dev’essere tuttavia ancora evidenziato che la correlazione dell’ingiallimento al calore con i valori di acetaldeide è solo possibile nell’ambito del programma di test prescelto, escludendo gli altri fattori determinanti. In caso contrario, questa correlazione non è in generale possibile a causa delle numerose variabili esistenti. SOLUZIONI TECNICHE DISPONIBILI Dopo aver identificato le due fonti, è stato possibile sviluppare prodotti appropriati per ridurre le concentrazioni misurate di acetaldeide e quindi soddisfare i valori limite richiesti per questa sostanza [Fig.8]. Tra gli altri, sono disponibili tannini sintetici speciali in grado di lavar via le aldeidi tra cui l’acetal-
deide proveniente dalla pelle pesante grezza dei processi wet. Per minimizzare l’altra fonte, la degradazione degli acidi grassi, si può utilizzare uno speciale polimero ammorbidente nella riconcia per evitarne la formazione. Sono anche disponibili speciali leganti lato carne per ridurre la sostanza direttamente proveniente da entrambe le fonti. Questi prodotti possono essere anche intesi come un sistema modulare. È stato scelto il seguente concetto sperimentale per valutare la misura in cui gli ausiliari di recente sviluppo siano in grado di ridurre le sostanze emissibili [Fig.9]. Il medesimo wet blue è stato diviso e riconciato con la medesima ricetta e i medesimi prodotti. L’unica eccezione è consistita nei prodotti ammorbidenti utilizzati. In una metà l’ingrassante è stato parzialmente sostituito dallo speciale Polimero Ammorbidente. Successivamente, le due pelli in crosta ottenute sono state finite, per cui in un caso il legante lato carne utilizzato è stato sostituito da quello appositamente sviluppato. Successivamente, sono state misurate le emissioni di tutti i campioni tramite il metodo ISO 12219-2 (10 I bag-test). I risultati mostrano che con i prodotti non solo si riducono i valori di acetaldeide e delle aldeidi in generale, ma è anche possibile minimizzare l’emissione totale [Fig.10].
COME MINIMIZZARE LE EMISSIONI Dobbiamo ora sintetizzare le risposte su come minimizzare le emissioni dal cuoio per automotive. Come accade spesso con le Fig. 9. Concetto di prova: sono stati modificati due possibili parametri per dimostrare il concetto modulare. questioni correlate alla pelle, occorre con-
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tests and the associated focus of these methods. Furthermore, detailed know-how of the products used for the leather article is required. Through the development of ever better, VOC-optimized solutions, such as the solvent-free crosslinker presented in the article, the concentration of emitted substances from leather can be further reduced. In this case, the reduction is bigger than expected due to the reduction of the solvent content alone. This trend towards reduction on the product side will continue. However, total emissions today are no longer determined solely by the products used but are also increasingly influenced by natural sources. Many of today’s individual substance regulations are in the range of natural degradation processes. This complicates the search for sources, as many limited compounds are no longer used directly or for the production of leather chemicals. Many measurements and their conscientious evaluation are necessary for the detection in order to develop suitable solutions. This may take some time and, as in the case of acetaldehyde, may result in satisfactory solutions being available only after regulation of such substances. Nevertheless, the minimization of emissions from leather is a real success story in which the values found have been massively reduced in recent years.
INSIGHTS Jochen Ammenn, B. Wegner, B. Dannheim, Teoria e meccanismo della concia. Recent Findings in Acetaldehyde Emission from Leather, Journal of the American Leather Chemists Association (JALCA), 112(8-August), 259-262(2017) Acetaldehyde emissions are a significant challenge for automotive leather producing tanneries. This is especially true to meet the requirements for the Chinese market. Unlike formaldehyde, acetaldehyde is not used as a building block of tanning agents or auxiliaries and has rarely been traced in extraction assays in which the detection medium is water. However, it contributes to significant problems in emission tests for leathers in which the molecules are detected in the air. Until recently, few data points on acetaldehyde emissions were available, mostly on finished leather. In this publication, our new, facile method for the measurement of acetaldehyde emission will be introduced, evaluated, and exemplified with data across the whole process of leather making, from beam house to finished leather. With our new method we could show that the emissions generally decrease from skin to crust. Biochemical background for the high levels of acetaldehyde in skin will be given. Through the application of suitable scavengers, acetaldehyde emissions could be reduced significantly in automotive leathers.
L. Ollé, A. Bacardit, J. M. Morera, E. Bartolí, J. Argelich, Cross-linked polymers for aqueous finishing. binders crosslinked with polyaziridine. Part I: behaviour of polyurethane, Journal of the Society of Leather Technologists & Chemists (JSLTC), Vol. 92, (3-May/June), 96-102(2008) Aqueous finishing emerges as an alternative to solvent based finishes, which have to be limited due to their toxicity, negative effects on the environment and in terms of safety. It is necessary, in order to be able to introduce aqueous systems progressively, to use crosslinkers that react with polymers. Otherwise, it is not possible to obtain the physical properties required for most leather goods. The present study aims to look into the behaviour of polyurethane binders cross-linked with polyaziridine: the amount of cross-linker used, the type of polymer employed, the type of tannage and retannage effected and the evolution of the reaction over time. A comparison of results shows that the type of tannage and retannage, as well as the physical characteristics of the polyurethane used are influential factors in the behaviour of polyurethane binders cross-linked with polyaziridine. Different amounts of polyaziridine are needed with regard to the type of tannage and retannage effected and to the physical characteristics of the polyurethane used.
Kleban M., VOC-free leathers: A moving target, World Leather, 27(3-June/July), 21-25 (2014) Emissions of volatile organic compounds from leather originated as a discussion in the automotive industry, triggered by so-called “Fogging”, a physical effect. Nowadays the focus is increasingly on smell and toxicological aspects of VOC emissions. This calls for new tests and bringing substances into the spotlight that have not been considered before. The intent of this paper is to give a short overview of current testing of emissions from leather, and especially new challenges associated with acetaldehyde and propylene glycol ether - fogging problems once considered to be solved that have surfaced again.
G. Frank, S.E. Koch, D. Singer, C. Schelle, Test Chamber-based VOC Quantification Results of Upholstery Leathers Focused on Statistical Frequency Scales for TVOC and Single Compound Concentrations, Journal of the Society of Leather Technologists & Chemists (JSLTC), 100(5-September/ October), 57-61 (2016) In the scope of upholstery leather emission evaluation various test specifications on the basis of test chamber examinations are implemented requiring an ambient air concentration hygienic assessment after 3 and 28 days conditioning periods. The quantified VOC test chamber concentrations are compared with defined target values. With increasing frequency, tanneries and the leather processing
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Fig. 10. Impatto dell’integrazione degli ausiliari nelle ricette.
Fig. 11. Riepilogo dei metodi per minimizzare le emissioni nel cuoio per automotive.
siderare l’intero processo di produzione per poter rispondere a questa domanda. La minimizzazione dei VOC inizia già nella Riviera, continua con i punti da prendere in considerazione nella riconcia e occorre infine tener conto del sistema di rifinizione [Fig.11]. CONCLUSIONI Attualmente, nell’ambito delle emissioni, al fine di soddisfare gli elevati requisiti e tutti i parametri richiesti, occorre possedere una profonda conoscenza dei test necessari e della maggiore attenzione di tali metodi. Sono inoltre richieste conoscenze dettagliate dei prodotti impiegati nell’articolo in cuoio. Grazie allo sviluppo di soluzioni sempre migliori di ottimizzazione dei VOC, come il reticolante senza solventi presentato in questo articolo, la concentrazione delle sostanze emesse dal cuoio può essere ulteriormente ridotta. In tale caso, la riduzione è più marcata di quanto ci si attenderebbe dalla riduzione del solo contenuto di solvente. Questa tendenza verso la riduzione dal
lato del prodotto è destinata a continuare. Tuttavia, le emissioni totali attualmente non sono più unicamente determinate dai prodotti utilizzati, ma vengono anche influenzate sempre più da fonti naturali. Molte delle attuali regolamentazioni delle singole sostanze si trovano nell’ordine di grandezza dei processi naturali di degradazione. Ciò complica la ricerca delle fonti, dato che molti composti limitati non sono più impiegati, direttamente o per la produzione di prodotti chimici per cuoio. Sono necessarie numerose misurazioni e scrupolose valutazioni per la loro rilevazione, per poter sviluppare soluzioni adeguate. Ciò potrebbe richiedere del tempo e, come nel caso dell’acetaldeide, potrebbe portare alla messa a punto di soluzioni soddisfacenti solo dopo la regolamentazione di tali sostanze. Comunque, la minimizzazione delle emissioni dal cuoio è una vera vittoria in cui i valori riscontrati sono stati drasticamente ridotti negli ultimi anni.
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INSIGHTS J o c h e n A m m e n n , B . We g n e r, B . Dannheim, Teoria e meccanismo della concia. Recent Findings in Acetaldehyde Emission from Leather, Journal of the American Leather Chemists Association (JALCA), 112(8-August), 259-262(2017) Le emissioni di acetaldeide costituiscono una sfida impegnativa per le concerie che producono pelle per automotive. Ciò è vero in particolare per il soddisfacimento dei requisiti del mercato cinese. A differenza della formaldeide, l’acetaldeide non è utilizzata come componente fondamentale degli agenti concianti o ausiliari, ed è stata raramente tracciata nei test di estrazione il cui mezzo di rilevamento è l’acqua. Essa tuttavia contribuisce a rilevanti problemi nei test di emissione per le pelli le cui molecole vengono rilevate nell’aria. Fino a poco tempo fa erano disponibili pochi dati sulle emissioni di acetaldeide, principalmente sulla pelle rifinita. In questa pubblicazione, il nostro innovativo metodo di misurazione approssimativa delle emissioni di acetaldeide sarà presentato, valutato ed esemplificato per mezzo di dati lungo l’intero processo di produzione della pelle, dalla riviera alla pelle rifinita. Grazie al nostro nuovo metodo abbiamo potuto mostrare che le emissioni in generale diminuiscono dalla pelle alla crosta. Verranno fornite nozioni biochimiche riguardanti gli elevati livelli di acetaldeide nella pelle. Tramite l’applicazione di idonei sequestranti, è stato possibile ridurre significativamente le emissioni di acetaldeide nelle pelli per automotive. Kleban M., VOC-free leathers: A moving target, World Leather, 27(3-June/July), 21-25 (2014)
Le emissioni di composti organici volatili della pelle hanno avuto origine come discussione nel settore automotive causata dal cosiddetto “Fogging”, un effetto fisico. L’attenzione viene oggi rivolta sempre più sugli aspetti olfattivi e tossicologici delle emissioni dei VOC. Ciò sollecita nuovi test e la messa in evidenza di sostanze non ancora prese in considerazione. L’obiettivo di questo articolo
industry force test institutes into the approach to generate valid ratings of potential contaminant loads by applying short-term evaluations. Both the arrangement of an expressive pool of measured data on upholstery leathers and proficiency of measuring time-point related VOC frequency scales and their reciprocal dependences (interdependency) should enable an estimation approach: On the basis of quantified TVOC (Total VOC) and single compound concentrations measured at time-point t1 = 3d a prediction on a derivable probability can be drawn to which extent leather samples may comply with the threshold limits defined for the prolonged evaluation reading point t2 = 28d. From the aspect of a statistical data arrangement, this article summarizes upholstery leather samples VOC test results including discussion of approaches for usage of VOC results extracted from short-term evaluations. Breitsamer M., Goetz O., Emission behaviour of automotive leather (crust), XXVII CV IULTCS, Cancun (Messico), Poster Sess. I, 369-373(2003) Intensive new-car`s-odour is no longer accepted, because it indicates a possible contamination of the car interior with possibly harmful substances, and a precipitation of substances may also impair the driver’s vision through the windscreen. Therefore the automotive industry has established test methods to detect and quantify volatile substances from interior trim materials. The up to date test methods, like static and dynamic headspace tests, formaldehyde emission tests and fogging tests are explained and the most important specifications of the automotive industry are shown. To fulfil these demands the tanner has to pay attention to the whole chain of leather processing. The influence of the raw material, the operation steps and the chemicals on the emission behaviour of automotive leather is discussed and proposals for a succesful production of car upholstery leather and interior trim materials are made.
è fornire una breve panoramica degli attuali metodi di test delle emissioni della pelle, e in modo particolare le nuove sfide associate all’acetaldeide e all’etere del glicole propilenico – problemi di appannamento già considerati come risolti ma nuovamente comparsi. L. Ollé, A. Bacardit, J. M. Morera, E. Bartolí, J. Argelich, Cross-linked polymers for aqueous finishing. binders crosslinked with polyaziridine. Part I: behaviour of polyurethane, Journal of the Society of Leather Technologists & Chemists (JSLTC), Vol. 92, (3-May/June), 96-102(2008)
La rifinizione acquosa sta emergendo come alternativa alle rifinizioni basate su solvente, da limitare a causa della loro tossicità, degli effetti negativi sull’ambiente e in termini di sicurezza. Per poter introdurre progressivamente i sistemi acquosi è necessario utilizzare reticolanti che reagiscano con i polimeri. Non è altrimenti possibile ottenere le proprietà fisiche richieste per la maggior parte degli articoli in pelle. Il presente studio è finalizzato a esaminare il comportamento dei leganti al poliuretano reticolati con poliaziridina: la quantità di reticolante utilizzato, il tipo di polimero impiegato, il tipo effettuato di concia e riconcia e l’evoluzione della reazione nel tempo. Il confronto dei risultati evidenzia che il tipo di concia e riconcia, nonché le caratteristiche fisiche del poliuretano utilizzato, sono fattori determinanti nel comportamento dei leganti al poliuretano reticolati con poliaziridina. Sono necessarie diverse quantità di poliaziridina relativamente al tipo di concia e riconcia utilizzato, e alle caratteristiche fisiche del poliuretano utilizzato. G. Frank, S.E. Koch, D. Singer, C. Schelle, Test Chamber-based VOC Quantification Results of Upholstery Leathers Focused on Statistical Frequency Scales for TVOC and Single Compound
Concentrations, Journal of the Society of Leather Technologists & Chemists (JSLTC), 100(5September/October), 57-61 (2016) Nell’ambito della valutazione delle emissioni della pelle per rivestimenti, si attuano diverse specifiche di prova sulla base degli esami alla camera di prova, che richiedono una valutazione igienica della concentrazione di aria ambientale dopo periodi di condizionamen-
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to di 3 e 28 giorni. La quantificazione delle concentrazioni di VOC nella camera di prova viene confrontata con valoriobiettivo definiti. Con sempre maggior frequenza, le concerie e il settore di lavorazione della pelle costringono gli istituti di controllo ad adottare l’approccio della generazione di valutazioni valide dei potenziali carichi contaminanti tramite l’applicazione di valutazioni a breve termine. L’organizzazione di un aggregato significativo di dati misurati su pelli per rivestimenti, nonché la padronanza della misurazione delle scale di frequenza dei VOC correlate al punto temporale e le loro reciproche dipendenze (interdipendenza), dovrebbero consentire un approccio per la stima: Sulla base dei TVOC (VOC Totali) quantificati e delle singole concentrazioni dei composti misurate al punto temporale t1=3gg, si può ricavare una predizione sulla probabilità derivabile di quale sia la misura in cui i campioni di pelle possono soddisfare i limiti di soglia definiti per il punto di lettura t2=28gg della valutazione prolungata. Sotto l’aspetto dell’organizzazione statistica dei dati, questo articolo riepiloga i risultati dei testi sui VOC di campioni di pelle per rivestimenti, inclusa la discussione degli approcci per l’utilizzo dei risultati sui VOC estratti tramite le valutazioni di breve periodo. Breitsamer M., Goetz O., Emission behaviour of automotive leather (crust), XXVII CV IULTCS, Cancun (Messico), Poster Sess. I, 369-373(2003)
L’intenso odore di “automobile nuova” non è più accettabile, in quanto indica una possibile contaminazione degli interni dell’auto con sostanze potenzialmente nocive, e la precipitazione delle sostanze potrebbe anche compromettere la visione del guidatore attraverso il parabrezza. Il settore automobilistico ha pertanto stabilito metodi di test per rilevare e quantificare sostanze volatili provenienti dalle rifiniture in pelle degli interni. Vengono illustrati gli attuali metodi di test. Per soddisfare questi requisiti il conciatore deve prestare attenzione all’intera catena di lavorazione della pelle. Si avanzano proposte per una produzione di successo della pelle per rivestimenti di automobile e di materiali da rifinitura degli interni.
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INSPIRATIONS FOR DESIGNERS ARSUTORIA TRENDS GUIDE 2 Issues
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ARSUTORIA ONLY WOMAN ONLY MAN / ONLY SNEAKERS ARPEL ONLY BAG
BOOKS Hard cover book of over 200 pages of shoes presented for each season on fairs and catwalks.
Published in November for SS and in April for AW.
CONTENTS ONLINE CONCEPT AND COLORS #HASHTAG CATWALK ANALYSIS SHAPES ANALYSIS MATERIALS
One issue published for S/S in November and one for A/W in May
ARSTRENDS
ARSUTORIA/ARPEL HISTORICAL ARCHIVE
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LOOK INTO THE PAST TO CREATE THE FUTURE
A huge database of photos of shoes, bags and materials, divided by style, season, events and much more.
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56029 S.CROCE S/ARNO PI Via Del Bosco 125 tel. +39 0571.35110 arstinctoria@gmail.com pag. 50-51
21100 VARESE VA Italy Via Bernascone 16/a tel. +39 0332.287.623 fax +39 0332.216.574 www.dermakim.it info@dermakim.it pag. 17
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DERMOCHIMICA S.p.A.
ICAP LEATHER CHEM S.p.A.
12080 SAN MICHELE MONDOVÌ CN Italy Via Torre 7 tel. +39 0174.220.254 fax +39 0174.220.260 www.silvateam.com tan@silvateam.com pag. 19
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20020 LAINATE MI Italy Via G. Donizetti 29/31 tel. +39 02.935.731 fax +39 02.935.72.466 www.icapleather.eu info@icapleather.it pag. 71
SMIT & ZOON
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SYN-BIOS S.p.A.
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BAUCE TRI.MA s.r.l. 36070 TRISSINO VI Italy Via del Lavoro 27 tel. +39 0445.490.740 fax +39 0445.490.068 www.bauce.com - info-line@bauce.com pag. 36-37
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