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Mercati
I consumi di vino si stanno spostando progressivamente su fasce premium, spinti da un’offerta sempre più ricca e profonda a scaffale. I consumatori, stimolati dalla curiosità di provare nuovi vitigni e denominazioni più tipiche del mondo della ristorazione, si orientano verso proposte di qualità anche per momenti di quotidiana convivialità.
Il mercato del vino, nell’anno terminante a gennaio 2022, registra un calo delle vendite a volume pari a -4,7% con 669 milioni di litri venduti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il relativo giro d’affari arriva a quota 2,1 miliardi di euro, in trend lievemente negativo (-0,1%) rispetto all’anno precedente. L’e-commerce, che veicola 44,5 milioni di euro e 7,1 milioni di litri, se aggiunto al totale Italia offline, porta la categoria a un trend di -4,5% a volume e flat a valore (fonte: Nielsen, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount).
Aree geogrAFiche e cAnAli distributiVi
L’Area 1 traina la categoria con il 34,1% dei volumi segnando una decrescita pari a -2,3% a valore e a -6,1% a volume. Il comparto evidenzia un trend negativo a volume in tutta Italia, mentre mostra performance positive a valore in Area 3 (+2,3%) e in Area 4 (+1,2%). «Si registrano trend opposti – afferma Eleonora Formisano di NielsenIQ – tra valore e volume in Gdo (Iper+Super+Liberi Servizi) dove si concentrano il 69,2% dei volumi (-4,2%) e l’80,2% dei valori (+0,9%). I discount, invece, rappresentano il 30,8% dei volumi (-5,7%) e il 19,8% dei valori (-4,4%). Inoltre, a livello di formati suddivisi per politiche commerciali, la categoria performa particolarmente male nei negozi metropolitani con un calo del -6,2% a volume e del -2% a valore».
AndAmento dei segmenti
A guidare la flessione della categoria è il vino comune italiano, che rappresenta il 35,1% dei volumi (-9,2%) e solo il 16,5% del fatturato (-9,3%). Sostiene il comparto, invece, il vino Doc Docg, che realizza il 36,1% dei volumi (-0,7%) e il 54,4% del fatturato (+3,2%); segue il vino Igp Igt, che rappresenta il 27,3% dei volumi (-3,7%) e il 26,7% del fatturato (-0,7%). «Soprattutto in Gdo – prosegue Eleonora Formisano – si assiste a una “premiumizzazione” della categoria vino, guidata dal Doc Docg italiano, venduto a un prezzo medio di 5,57 €/l rispetto a una media della categoria di 3,70 €/l e sostenuto da un lieve incremento della pressione promo, che raggiunge il 40,7% dei volumi. L’e-commerce si mostra come il canale più premium, con un prezzo medio del vino Doc Docg di 7,63 €/l».
lo scAFFAle dellA gdo si AllArgA
Nel corso del 2021 i consumatori si sono dimostrati sempre più esigenti e competenti, alla ricerca di prodotti di qualità anche tra gli scaffali dei supermercati. «La grande distribuzione organizzata – dichiara Giampaolo Farchioni, manager di Farchioni – si è fatta trovare pronta: ha esteso i propri assortimenti e ha dato più profondità
IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: IPER, LA GRANDE I
Nel comparto del vino Iper La grande i, marchio con cui opera Finiper, ha riscontrato una crescita nei segmenti delle bollicine e del metodo classico. In particolare, il segmento del metodo classico ha registrato un trend positivo sulla nicchia del rosé. «Le restrizioni sul settore Horeca – afferma Francesco Portaluri, shopper analyst e category manager liquidi di Iper La grande i – hanno avuto effetti positivi sui vini della Gdo, soprattutto su quelli di fascia alta, che hanno riscontrato una crescita. Si prospetta, però, un anno complesso sia a causa dell’aumento delle materie prime e dell’energia, che intaccherà il potere d’acquisto dei consumatori, sia per la difficile reperibilità dei prodotti, andando così a impattare sui volumi». L’insegna lavora costantemente per migliorare l’esperienza di acquisto all’interno dei punti vendita. «Nel 2021 abbiamo previsto due servizi in quest’ottica: Vinhood, un totem interattivo che aiuta il consumatore nella scelta del vino sulla base dei gusti personali e di possibili abbinamenti, e un sommelier virtuale, presente solo in alcuni store, che il cliente può chiamare direttamente dal negozio per chiedere un aiuto nella scelta del vino».
alla categoria vino, creando cultura e interesse. Questo atteggiamento ha attirato l’attenzione verso prodotti più particolari e ha acceso il desiderio di scoprire nuove denominazioni, senza il timore di spendere un po’ di più, a patto però di ricevere piena soddisfazione dall’acquisto». La pandemia e le connesse restrizioni hanno sicuramente favorito tale fenomeno, incoraggiando la destagionalizzazione dei consumi, aumentando le degustazioni domestiche, sdoganandole anche dall’esclusività delle occasioni speciali. «Si consolida sempre di più – sottolinea Benedetto Marescotti, direttore marketing di Caviro – la tendenza verso vini un tempo più occasionali, come gli spumanti, i vitigni bianchi SCHEDE PRODOTTI
Bolla
Nome prodotto: Prosecco Doc Rosé Extra Dry Caratteristiche: uno spumante di grande qualità, fragrante e con una personalità spiccata data dall’unione di due grandi vitigni, Glera e Pinot Nero.
Caviro/Vigneti Romio
Nome prodotto: Novebolle Spumante Doc Romagna Caratteristiche: spumante giallo vivace e brillante, al naso rivela note fruttate di agrumi e frutti esotici che affiancano sentori floreali. Al palato è fresco e sapido, con perlage fine e piacevole.
Gruppo Duca di Salaparuta/Corvo
Nome prodotto: Irmàna Nero d’Avola Caratteristiche: l’attenzione alla sostenibilità e la conoscenza profonda del vitigno che meglio rappresenta la terra di Sicilia, il Nero d’Avola, portano nel calice i profumi di marasca e lampone tipici di queste uve. Irmàna Nero d’Avola è ottenuto da sole uve raccolte a mano.
e i vini fruttati, considerati ora un ottimo accompagnamento per momenti conviviali, fruibili per una vasta pletora di consumatori giovani ed “emergenti”. In questi mesi si sono scoperti molti vitigni meno presenti a scaffale e più tipici del mondo ristorazione, che hanno trovato spazio, probabilmente duraturo, in distribuzione».
QuAlità e territoriAlità orientAno lA sceltA
Sono ormai numerosi gli shopper che si orientano verso vini premium e percepiti come qualitativamente superiori, come spiega Severio Righi, direttore vendite Italia di Gruppo Italiano Vini: «Nel comparto si denota un continuo sviluppo dei consumi di etichette di qualità e una crescita profonda della conoscenza del prodotto da parte del consumatore, che lo porta a prediligere i vini di qualità e a penalizzare il consumo di vini generici e da tavola». Gli italiani prediligono quindi proposte dalla forte identità territoriale e con valori da esprimere, capaci di rendere l’esperienza di consumo particolarmente gratificante. Secondo Antonella Imborgia, responsabile marketing e comunicazione di Genagricola, «il consumatore ricerca prodotti di qualità e si fa guidare in tal senso dalla presenza di certificazioni Docg e Doc, dalla fascia di prezzo e dall’appartenenza a un territorio specifico. Una volta fatte queste considerazioni, la leva promozionale rimane, comunque, il driver finale nell’acquisto».
lA sostenibilità come VAlore Aggiunto
La sostenibilità è oggi una componente sempre più rilevante per il consumatore che approccia lo scaffale del vino. Molti player del comparto continuano a investire in questo senso, come spiega Pietro Mattioni, ceo di Zonin 1821: «Nelle nostre tenute l’attenzione alla viticoltura sostenibile riguarda diversi aspetti, perché seguiamo la filosofia di preservazione del suolo e dell’ecosistema che ci accoglie a livello locale, con Castello di Albola e Rocca di Montemassi, le prime tenute del Gruppo ad aver ottenuto le certificazioni Equalitas e biologiche
-0,1%
A VALORE 2,1 mld/€
-4,7%
A VOLUME 669 mln/l
SCHEDE PRODOTTI
Tenute del Leone Alato/ Tenuta Sant’Anna
Nome prodotto: Prosecco Doc Extra Dry Tenuta Sant’Anna Caratteristiche: il primo Prosecco prodotto dall’azienda, oggi fiore all’occhiello, si distingue per la sua piacevolezza e freschezza che lascia spazio a una piacevole sapidità.
Terre de la Custodia
Nome prodotto: Rosato Umbria Igp Caratteristiche: vino a base di uve di Pinot Nero, Merlot e Sangiovese provenienti dai vigneti di Montefalco, Gualdo Cattaneo e Todi. Colore rosa, al naso profumi di melograno, fiori di ciliegio e salvia. In bocca è fresco e sapido con finale avvolgente ed elegante.
Zonin 1821
Nome prodotto: Prosecco Doc Rosé Millesimato Extra Dry Caratteristiche: un blend di Glera e Pinot Nero vinificato in rosso. Un metodo charmant per un Prosecco rosé dal perlage finissimo, che ne esalta la lucentezza. Il profumo è intenso e fruttato, con note che ricordano la mela renetta, seguite da leggeri sentori di frutti rossi. È morbido e floreale, ideale per un aperitivo grazie al sapore equilibrato. (Valoritalia). Nella maggior parte dei terreni coltivati utilizziamo sovesci per preservare la biodiversità della microfauna del suolo e garantiamo la biodiversità, arricchendo la nostra presenza tramite seminativi. Ad oggi, il 60% dei vigneti è coltivato senza erbicidi». La salvaguardia dei territori è un tema fondamentale anche per Fabio Nard, direttore commer-
ciale Italia Wines & Spirits di Duca di
Salaparuta: «Da sempre Corvo, simbolo di sicilianità in tutto il mondo, è particolarmente attento alla tutela dei propri territori, dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Il grande lavoro fatto finora ci ha portato a ottenere due importanti certificazioni – Viva ed Equalitas – che aiutano il consumatore a orientarsi nella scelta. La linea Irmàna, da sole uve raccolte a mano e prodotta con materiali sostenibili, è quella che meglio rappresenta la cura e l’amore che ci legano alla nostra terra».n
Per Despar Italia la performance migliore è stata raggiunta dagli spumanti, cresciuti a doppia cifra percentuale, seguiti dai vini fermi che, se pur in calo a volume, portano un piccolo contributo positivo a valore. Questo perché i consumi si stanno spostando sempre di più su fasce premium a discapito dei vini generici e frizzanti. Anche per il comparto del vino c’è preoccupazione per l’aumento dei prezzi: «Per il 2022 – afferma Calogero Giuliano, product manager no food, beverage, pet food di Despar Italia – la problematica più importante sarà soprattutto relativa al rincaro dei listini, in particolare sulle bollicine, che subiranno aumenti dovuti non solo ai costi di produzione, vetro, cartone e trasporti, ma anche a una domanda sempre maggiore dall’estero». L’insegna si è posta l’obiettivo di migliorare l’offerta con proposte con un rapporto qualità/prezzo sempre più favorevole. «Stiamo lavorando su prodotti regionali esistenti, andando a sostituire o affiancare referenze che abbiano una maggiore qualità. Per la nostra linea Conte De Doss, a breve, presenteremo un Franciacorta Pà Dosé su cui abbiamo notevoli aspettative ed è stata lanciata, in affiancamento alla già esistente gamma Messapico, la nuova linea di vini pugliesi Pintisanto».