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L’innovazione di Fiorucci ha un respiro internazionale

Nel 2019 la società ha realizzato ricavi di 150,42 milioni di euro, sviluppando l’83% del fatturato in Italia, nei segmenti retail e nel foodservice, grazie a un organico di 458 dipendenti, nel quartier generale di Roma Santa Palomba, e di 33 persone a Lesignano de’ Bagni, in provincia di Parma, dove sorge un prosciuttificio.

Fiorucci è uno dei brand leader in e il Regno Unito. Contemporaneamente Italia nei salumi. Il marchio com- ci stiamo affacciando su nuove opportupie, quest’anno, 170 anni, essen- nità di business, redditizie e durature in do stato fondato nel 1850. Nel 2019 la nuovi mercati, fra i quali, per esempio, società ha realizzato ricavi di 150,42 la Bielorussia. milioni di euro, sviluppando l’83% del fatturato in Italia, nei segmenti retail e E per la nostra Italia? nel foodservice, grazie a un organico di In Italia è logico aspettarsi che i trend, 458 dipendenti, nel quartier generale di emersi nel 2020, continuino a caratteRoma Santa Palomba, e di 33 persone rizzare anche il 2021. Parlo di aumento a Lesignano de’ Bagni, in provincia di esponenziale dell’e-commerce, quindi Parma, dove sorge un prosciuttificio. della spesa on line e della crescita dei Nel 2011 Fiorucci è entrato nel gruppo pasti in casa. Un aumento, quest’ultialimentare spagnolo Campofrio, leader mo, che è legato sia alla voglia di ricreeuropeo nella lavorazione delle carni e, are il ristorante in fase di lockdown, sia nel 2015, attraverso Campofrio stesso, all’aumento degli smart-workers che ha fatto il proprio ingesso nella multi- ricercano, fra l’altro, solunazionale messicana Sigma Alimentos, zioni pasto più rapide. un gigante da 6,3 miliardi di dollari Non dimentichiamo poi nel 2018. A parlarci delle strategie l’attenzione crescendell’azienda romana è l’ammini- te alla provenienza stratore delegato, Giovanni Sabino. dei prodotti: quindi il made in Italy Cosa si aspetta per il 2021 in uno sarà valorizzato scenario, si spera, finalmente ulteriormente libero da pandemia? rispetto ai beni di Verso l’estero, siamo già al lavoro provenienza straper un rilancio su vasta scala nei niera. Da questo Paesi in cui il brand è già ampiamente punto di vista Fiorucapprezzato, in particolar modo euro- ci sta lavorando su pei come la Germania, la Francia innovazioni

di prodotto e sull’espansione in nuovi canali di vendita proprio per rispondere ad atteggiamenti di consumo che sono cambiati. Contestualmente il 2021 sarà caratterizzato da un rilancio della linea 100% carne italiana che, a nostro avviso, assumerà un connotato fondamentale.

All’estero quali sono i mercati che vi interesserebbe scoprire o sviluppare?

È presto per rispondere, visto che Fiorucci sta vivendo una fase di ridefinizione delle strategie di approccio e della propria ‘priority list’, sulla base, come dicevo, dei nuovi scenari scaturiti da questa situazione che ha colpito il mondo, influenzando e modificando le abitudini di tutti.

Il Ceta ha creato per il gruppo nuove opportunità? E gli accordi Italia-Cina per il mutuo riconoscimento delle denominazioni?

Il fatto di trarre un vantaggio dal Ceta dipenderà, per noi, dalla strategia 2021. In effetti stiamo studiando la potenzialità del libero scambio fra Canada e UE e, già dallo scorso anno, abbiamo iniziato ad avere contatti con il mercato canadese. Per quanto riguarda l’Oriente e, in concreto, la Cina, sicuramente è un mercato strategico per il gruppo, e sul quale ci stiamo adoperando per stringere accordi, non solo a livello di singola business unit Fiorucci, ma di gruppo Sigma. In Giappone lavoriamo già da anni e siamo stati fra i primi a esportare a Taiwan. Un caso particolare è poi quello degli Usa, dove la nostra filiale produce direttamente in loco, dunque non si può parlare, a rigore, di esportazioni e di made in Italy.

Parliamo degli affettati…

Per quanto riguarda il mercato export, per il 2021 abbiamo in programma il restyling della gamma “Il Gusto d’Italia”. L’obiettivo è di venire incontro alle mutate esigenze del mercato con prodotti innovativi e sempre più qualificati. Per l’Italia stiamo lavorando a un’interessante innovazione, che verrà lanciata sul mercato a gennaio 2021.n

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