SPECIALE
FIERE SUPPLEMENTO A DM MAGAZINE - MAGGIO 2020
A G R I C O LT O R I B I O L O G I C I D A L 1 9 7 8
KE FIR A LC E N E RO A M P L I A L A G A M M A D EG L I YO G U RT CO N D U E N OV I TÀ : LO YO G U RT DA B E R E B I O E I L K E F I R B I O . E N T R A M B E L E N OV I TÀ , COM E T U T TA L A G A M M A D I YO G U RT A LC E N E RO, SO N O S E N Z A A ROM I E A D D E N S A N T I E SO N O R E A L I Z Z AT I U T I L I Z Z A N D O SO LO " L AT T E F I E N O STG " B I O LO G I CO E I TA L I A N O . I L K E F I R È D I S P O N I B I L E N E I G U ST I B I A N CO E P E R A E Z E N Z E RO . LO YO G U RT DA B E R E , P E R F E T TO P E R U N A M E R E N DA F U O R I C A S A P E R G R A N D I E P I CCO L I , È N E I G U ST I B A N A N A E U VA F R AG O L A .
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INTRODUZIONE A CIBUS FORUM
SOMMARIO
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DISTRIBUZIONE E CONSUMI
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CRESCIUTI I PRODOTTI DI BASE
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EXPORT: IL QUADRO GENERALE
Supplemento a Distribuzione Moderna di Maggio 2020 Direttore responsabile Armando Brescia Responsabile editoriale Stefania Lorusso
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FILIERA LATTE IN SOFFERENZA
Coordinamento redazionale Maria Teresa Manuelli A cura di Fabio Massi Progetto grafico Silvia Ballarin
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TENDENZE E NOVITÀ
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NEL SEGNO DELLA FILIERA
Editore Edizioni DM Srl Via A.Costa, 2 20131 Milano P. Iva 08954140961 Contatti Tel. 02/20480344 redazione@edizionidm.it Pubblicità Ufficio commerciale: commerciale@edizionidm.it Tel: 02/20480344
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INTRODUZIONE
Cibus a maggio 2021 per ripartire dopo il coronavirus Con una conferenza stampa tenuta l’11 di maggio, nel giorno in cui avrebbe dovuto svolgersi in origine l’edizione 2020 della manifestazione, Fiere di Parma ha annunciato lo spostamento della ventesima edizione di Cibus, il salone internazionale dell’alimentazione, al 4-7 maggio 2021 a causa dell’inaspettata evoluzione dell’emergenza del Coronavirus, facendo di fatto saltare l’edizione di quest’anno, dopo un primo momento in cui la fiera sembrava solo rimandata a settembre. A Parma il 2-3 settembre si svolgerà un forum internazionale dal titolo Cibus Forum – Food&Beverage e Covid: dalla transizione alla trasformazione. E’ già partita invece una innovativa piattaforma digitale di Sourcing e Business Matching, chiamata My Business Cibus, che consentirà agli operatori commerciali di conoscere e selezionare tutti i prodotti, anche i più nuovi, delle aziende espositrici di Cibus. Tutti i prodotti pubblicati sui siti web delle aziende sono stati indicizzati per una veloce e semplice fruizione integrata delle informazioni da parte dei buyer, che potranno scegliere tra quasi 200mila prodotti offerti da 3mila aziende. La piattaforma è operativa su www.mybusiness.cibus. it. Nel corso delle ultime settimane la pandemia, oltre a provocare tantissime perdite di vite umane, ha infatti condizionato ogni ambito della nostra società, travolgendo diversi settori produttivi. Il comparto agroalimentare, protagonista di Cibus, è uno di quelli che ha resistito meglio a questa imprevedibile tempesta, anche se con modalità diverse all’interno delle varie filiere, riuscendo comunque a garantire in ogni momento la disponibilità dei propri prodotti ai consumatori. Per le aziende del food non sono ovviamente mancate
le difficoltà e tra le più importanti – come rileva il rapporto “Emergenza Covid-19” realizzato da Ismea – c’è stato il crollo dei consumi “fuori casa” che ha praticamente azzerato gli ordini del canale dell’horeca. Questa contingenza, insieme alla chiusura forzata dei mercati rionali e degli ipermercati all’interno dei centri commerciali, ha determinato forti ripercussioni su alcune filiere come le carni bovine e suine, per esempio, che proprio nell’horeca hanno uno sbocco importante, mentre il mercato avicolo è stato favorito dall’aumento della domanda in gdo. Anche il settore lattiero caseario ha dovuto fronteggiare diverse criticità e nelle aree di maggior produzione, che sono anche quelle più colpite dall’emergenza sanitaria (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto), i prezzi dei formaggi grana hanno fatto registrare una brusca frenata. Situazione ancora più complicata per i latticini e il latte fresco, la cui breve shelf life si è scontrata con le difficoltà logistiche e distributive del periodo, mentre gli ordini di ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie sono praticamente spariti. La filiera ortofrutticola, seppure regolarmente attiva, ha dovuto affrontare il blocco del traffico imposto dall’Austria che ha rallentato il flusso distributivo dei prodotti italiani verso i mercati nordeuropei, mentre le industrie di trasformazione sono rimaste in una condizione vulnerabile sul fronte dell’approvvigionamento delle materie prime, soprattutto per quelle di provenienza estera come i cereali. Nelle pagine che seguono abbiamo raccolto le voci di tante realtà produttive che avrebbero partecipato a Cibus 2020, le quali ci hanno raccontato la propria esperienza in questi mesi complicati e ci hanno anticipato le novità che intendono presentare in questo 2020.
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DISTRIBUZIONE E CONSUMI
Il quadro generale
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a diffusione del Covid-19 nel nostro Paese e le conseguenti misure introdotte dalle autorità nazionali per arginare la pandemia hanno prodotto effetti molto rilevanti sui consumi delle famiglie e sulle vendite delle insegne della distribuzione moderna. Nelle prime settimane di emergenza i punti vendita della gdo hanno dovuto fronteggiare un repentino aumento della domanda degli alimentari essenziali, in alcune categorie superiore al 60%-70% rispetto alla norma, come i prodotti da dispensa o quelli destinati alle preparazioni casalinghe. Queste dinamiche eccezionali, che comunque si sono ridimensionate col passare dei giorni, hanno un po’ oscurato la stagnazione dei consumi alimentari domestici continuata anche lo scorso anno, stabilizzandosi ormai come fenomeno strutturale che riguarda vari aspetti
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della società odierna: modelli di acquisto più razionali e attenti a evitare sprechi, livello di reddito disponibile, cambiamento degli stili di vita, aumento dei pasti “fuori casa”. La seconda metà del 2019 - come evidenziato dai dati del Panel Ismea Nielsen - è stata caratterizzata da un deciso rallentamento dei consumi alimentari delle famiglie italiane, che
ha ridimensionato la tendenza positiva del primo semestre (+1,1%) portandola a fine anno a un complessivo e meno brillante +0,4% rispetto al 2018. A fare da traino sono stati ancora una volta i prodotti del largo consumo confezionato (+1,9%), a cui la gdo dedica sempre più spazio, e le bevande (+1,7%), mentre le vendite degli alimenti freschi sfusi continuano a decrescere (-3,1%). In termini di canali di vendita, lo scorso anno dai supermercati è passato il 38% della spesa domestica, facendo registrare un aumento del 2,3% sul 2018. I discount, invece, con una quota del 28% sulle vendite complessive, hanno continuato ad ampliare l’assortimento delle referenze e del reparto fresco, una scelta che ha premiato la performance del proprio giro d’affari (+4,7%). Il comparto più dinamico nel 2019 è quello degli ortaggi (+2,5%), la cui crescita è stata sostenuta non tanto dalle maggiori quantità vendute quanto dall’aumento dei prezzi rispetto all’anno precedente. Col segno positivo anche i salumi (+1,3%), i derivati dei cereali (+0,5%) e le uova fresche (+0,3%), mentre le contrazioni più accentuate sono quelle evidenziate dagli oli e grassi vegetali (-3,9%) e dal miele (-3,6%). Bene l’intera categoria delle bevande analcoliche e alcoliche, all’interno della quale spicca il trend dei vini e spumanti (+2,3%). Anche le acque minerali imbottigliate hanno proseguito la loro crescita nel 2019 (+1,2%), ma la pandemia in corso ha impattato anche su questo settore, bloccando la domanda in alcuni importanti canali di vendita, come l’horeca e il catering. «L’unico canale di vendita che ha beneficiato di questa situazione è quello del porta a porta – afferma Michele Foglio, Direttore Commerciale di Maniva – dove, grazie alle consegne a domicilio del
SETE DI RIPRESA
Negli ultimi anni Maniva ha lanciato diverse linee di prodotto, differenziate per formato, materiale e modalità d’utilizzo, con l’obiettivo di offrire al consumatore un’acqua minerale alcalina, pura e leggera in ogni occasione. «Al Cibus avremmo voluto presentare un profondo restyling sulla nostra gamma Acqua Maniva pH8 – spiega Michele Foglio – nel quale si andrà a esaltare il valore del pH alcalino del nostro prodotto che viene sempre più apprezzato da tutti coloro che si avvicinano ai principi salutistici dell’alimentazione alcalina. Inoltre, porteremo le diverse novità che abbiamo nella gamma delle bottiglie di vetro, rivolte sia al canale horeca sia al largo consumo. Crediamo di avere oggi nel portafoglio aziendale i prodotti adeguati per il nuovo mercato che ci si presenta di fronte nella fase della ripartenza: il recupero di quanto perso forzatamente per strada in questi mesi complicati non è scontato, ma la determinazione e le proposte di prodotto ci aiuteranno nel periodo della ripresa».
prodotto, molte famiglie si sono avvicinate a questo tipo di servizio in cui viene privilegiata la bottiglia di vetro a rendere. Pertanto, pur in presenza di un forte calo delle vendite, la prima preoccupazione della nostra azienda è stata quella di mantenere in vita la produzione attraverso un’azione immediata e profonda di revisione dei processi e dell’organizzazione, al fine di salvaguardare la salute dei nostri dipendenti, che infatti hanno reagito con forte spirito collaborativo e senso di responsabilità». 5
DISTRIBUZIONE E CONSUMI
CRESCIUTI I PRODOTTI DI BASE Nelle prime settimane della pandemia i consumatori hanno mostrato un forte interesse soprattutto per i prodotti agroalimentari di base per cucinare, andati letteralmente a ruba. «Nel mese di marzo abbiamo registrato una vera e propria bolla per due categorie di riferimento per la nostra azienda – afferma Federico Cappi, Direttore Marketing Retail di Conserve Italia – parlo delle conserve di pomodoro e di vegetali, dove gli incrementi settimanali rispetto all’anno precedente si sono attestati tra il 40% e il 60%, per poi affievolirsi all’inizio di aprile. Siamo comunque riusciti a fare fronte a tutte le richieste del retail, assicurando sempre la garanzia della consegna nei tempi stabiliti». Difficoltà a parte, non mancano le novità che l’azienda presenterà al prossimo Cibus, a cominciare da Valfrutta Kit Balance. «Si tratta di un nuovo prodotto pensato per proporre un’alimentazione sana ed equilibrata – spiega Federico Cappi – destinato a un consumatore evoluto e consapevole. Il kit, che comprende snack proteico, frutta secca e frullato veggie con frutta e verdura o succo Ace, è proposto in tre diverse ricette e offre un apporto bilanciato di proteine, carboidrati e grassi buoni. Presenteremo anche importanti inno-
vazioni nel packaging: nei prossimi mesi arriveranno sugli scaffali della gdo i succhi di frutta con il nuovo brik ecosostenibile Tetra Crystal su tutti i formati da 200 ml, a partire dallo Yoga Optimum. È un passo importante che ci ha portato a investire in nuove tecnologie nei nostri stabilimenti e che abbiamo deciso di comunicare con la marca Yoga attraverso il claim “Il gusto di amare il pianeta” che sarà presente su tutte le nuove confezioni. Ma non ci fermiamo qui, perché dal mese di giugno le bottiglie dei nostri succhi di frutta saranno realizzate con il 50% di plastica riciclata (rpet) e avranno in evidenza il bollino con il claim che accennavo prima».
SICUREZZA AL PRIMO POSTO In questo periodo le aziende alimentari hanno dovuto garantire la sicurezza dei lavoratori e, al contempo, rafforzare la produzione per fare fronte all’aumento della domanda. «Oltre a incidere sulle modalità di lavoro – afferma Carlos Blanco Baluja, Amministratore di Mare Aperto Foods – l’emergenza ha chiaramente avuto conseguenze anche sui consumi: si sono completamente scompensati. Nel mese di marzo, infatti, abbiamo registrato un aumento significativo delle vendite in seguito alle richieste della gdo, che si è trovata a dover fronteggiare scaffali sempre più vuoti, sopratutto in quelle categorie di prodotti “da dispensa”, come le nostre conserve, che hanno subito un’impennata negli acquisti per quello che chiamiamo “effetto stock” dell’emergenza. Una forte contrazione delle vendite è stata invece registrata nel food service». 7
DISTRIBUZIONE E CONSUMI
UN MARE DI NOVITÀ Quest’anno è molto importante per Mare Aperto Foods, perché vedrà la presentazione ufficiale di un nuovo progetto sul quale l’azienda sta lavorando da tempo, anche se preferisce non anticiparne i dettagli. «Possiamo però affermare che, a parte il nuovo progetto, stiamo puntando molto su un’innovativa linea di surgelati a base tonno recentemente lanciata sul mercato – spiega Carlos Blanco Baluja – che offre al consumatore nuove occasioni d’uso di questa materia prima nobile. Nel comparto del surgelato, infatti, non esistono molti prodotti di questo tipo oltre al classico filetto, perciò abbiamo voluto portare la nostra esperienza nella lavorazione del tonno anche in questo settore, offrendo una gamma assortita di referenze che al momento include un burger, dei cubetti panati che sono ottimi come finger food e aperitivi, e dei nuggets con simpatiche forme, perfetti per i bambini. Proseguiremo a spingere e a incrementare fortemente l’offerta di novità in questa categoria perché, come gruppo, siamo leader europeo in produzione e innovazione».
PRODOTTI IN AIUTO DELLE FAMIGLIE Le vendite dei surgelati sono aumentate rispetto allo scorso anno, grazie agli innumerevoli vantaggi che possono garantire alle famiglie italiane in questo difficile momento. «La nostra azienda era già preparata a un aumento produttivo – afferma Alessandro Caminati, Amministratore di Fumaiolo – erano infatti già stati potenziati i vani per lo stoccaggio di merci in previsione di un incremento del volume d’affari, dato che nei nostri piani c’era l’espansione su larga scala nel territorio nazionale e l’apertura ai mercati esteri, su cui abbiamo investito molto. La pandemia, quindi, non ci ha colto di sorpresa, ma siamo sempre stati in grado di garantire gli approvvigionamenti. Abbiamo inoltre accelerato la realizzazione dell’e-commerce, già in programma nella pianificazione aziendale, che dovrebbe diventare operativo in poco tempo. Per quel che riguarda la comunicazione, invece, abbiamo reimpostato la strategia adattandola al periodo e offrendo ai nostri consumatori contenuti dedicati, tra cui uno spot e una serie di contenuti sulle piattaforme social».
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Acquistiamo e peschiamo La nostra politica di qualità con criteri responsabili. assicura l’eccellenza.
Puntiamo sulle energie rinnovabili.
Sviluppiamo politiche di responsabilitĂ sociale.
Applichiamo una struttura di economia circolare.
DISTRIBUZIONE E CONSUMI
L’azienda sta portando avanti i progetti di sostenibilità sulle confezioni. «Non abbiamo novità di prodotto – continua Alessandro Caminati – ma continueremo a percorrere la strada della sostenibilità dal punto di vista del packaging, come già abbiamo fatto nei mesi scorsi con le nuove vaschette compostabili per la pasta fresca surgelata e il sugo di carne. A Cibus porteremo perciò le nuove confezioni dei Tortelli sulla Lastra, una nostra specialità, che saranno in carta invece che nell’attuale plastica, con una grafica totalmente ripensata. Ci sono al vaglio anche altre novità che stiamo progettando e che speriamo di poter presentare in fiera, ma che non possiamo ancora anticipare».
NOVITÀ IN VISTA NEI SALUMI Un’offerta davvero ampia e di qualità, quella di Coati, frutto di sapienti lavorazioni tramandate di generazione in generazione che, insieme a carni di prima scelta e a un forte impulso innovativo, sono alla base di tutte le specialità che l’azienda presenterà a breve. «La nostra linea di punta è la “Lenta Cottura” – continua Massimo Zaccari – una gamma che comprende prosciutto cotto e petto di tacchino, realizzati esclusivamente con le cosce e i petti migliori provenienti da allevamenti selezionati che tutelano il benessere animale. Sono cotti a lungo a basse temperature per mantenere inalterate le proprietà nobili della carne e hanno un basso contenuto di sale. A oggi è ancora presto per svelare le novità di prodotto, ma possiamo anticipare che stiamo lavorando al salame con l’obiettivo di ampliare questa linea».
FILIERA CARNE IN DIFFICOLTÀ Con la chiusura di bar, ristoranti e tavole calde in questo periodo di emergenza, le imprese delle filiere delle carni e dei salumi sono tra quelle che hanno dovuto affrontare le difficoltà maggiori, pur continuando a garantire la qualità delle proprie produzioni. «Noi siamo attivi sia nel canale horeca che nella gdo – afferma Massimo Zaccari, Direttore Commerciale di Coati – riusciamo quindi a bilanciare le necessità divergenti, pur con grande sforzo e con la massima flessibilità, ovviamente lavorando con tutte le precauzioni necessarie per mettere in sicurezza i nostri dipendenti. Viviamo le difficoltà che accomunano tutto il mondo produttivo e, in particolare, le realtà come la nostra che operano all’interno delle filiere agroalimentari, fondamentali più che mai in questo momento così complesso per tutto il Paese. Al tempo stesso, questo ci sprona a fare ancora meglio e a proseguire con la massima cura e attenzione, come facciamo da sempre, nella realizzazione dei nostri prodotti».
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DISTRIBUZIONE E CONSUMI
CONSUMI ALTALENANTI In questi due mesi di consumi anomali, secondo Federico Ghisolfi, Direttore Commerciale di F.lli Saclà, le merceologie di riferimento della sua azienda, cioè ingredienti conservati e prodotti conservieri in genere, stanno mostrando vendite elevate su determinate referenze, mentre su altre i valori sono nella norma periodica: «In termini di canali di vendita, nel mix registriamo una buona crescita generale nei negozi del retail, mentre nell’horeca la situazione è completamente diversa e la domanda è piuttosto in sofferenza. Il momento è difficile per tutti, ma come azienda abbiamo reagito sin dal primo istante per aumentare gli stock
e potenziare la reattività produttiva e organizzativa in vista dell’incremento degli ordini. Al momento l’immediata reazione sta dando i suoi frutti e non registriamo rilevanti problematiche di stock». Cibus è sempre stato per F.lli Saclà un appuntamento storico per il lancio dei suoi prodotti innovativi, e quest’anno le incertezze causate dalla pandemia hanno condizionato un po’ le scelte dell’azienda. «Date le tempistiche particolari dovute al momento – spiega Federico Ghisolfi – abbiamo voluto anticipare la presentazione della nostra nuova gamma di prodotti freschi, insalata russa e capricciosa senza uova, oltre alle nuovissime salse etniche fresche Guacamole e Greca. Nel comparto snack, invece, abbiamo lanciato le olive snack, semplici bustine da 50 g di olive senza liquido per un pratico consumo “on-the-go”».
Fermarsi per ripartire in sicurezza In seguito alla chiusura forzata di tutte le attività produttive definite “non essenziali” anche Arneg, leader mondiale della refrigerazione commerciale, con senso di responsabilità verso le famiglie dei suoi oltre 700 dipendenti dal 26 marzo ha opportunamente interrotto tutte le sue fasi di produzione, nonostante la propria funzionalità rispetto all’indispensabile filiera alimentare. Ma già a partire dal 14 aprile, nell’approssimarsi della “fase 2”, le attività produttive dell’azienda hanno gradualmente ripreso, sempre garantendo ai propri collaboratori la massima sicurezza e rispettando lo specifico “Protocollo Covid” avallato dalle locali autorità sanitarie e condiviso dai rappresentanti dei lavoratori. «Chi è rientrato al lavoro – specifica Armando De Crescenzo, direttore del personale di Arneg – lo ha fatto su base volontaria. Inoltre, negli uffici, dove possibile, continua il lavoro agile da casa, mentre per le persone presenti in azienda vengono rigorosamente rispettate tutte le misure di sicurezza: corretta distanza interpersonale, uso di mascherine e disinfettanti, frequente pulizia dei locali, sanificazione straordinaria mediante nebulizzazione a freddo di prodotto battericida e virucida. Se continueremo a “sognare con buon senso, etica, coraggio e fantasia”, citando la vision di Arneg, ne usciremo più forti di prima». 13 13
Dal campo alla bottiglia. Il segreto di tanta bontà è accorciare le distanze.
RACCOLTA A DISTANZA MEDIA DI CIRCA 50 KM DALLO STABILIMENTO
PROCESSO DI LAVORAZIONE CONTROLLATO E CERTIFICATO
SOSTENIBILITÀ DEI PROCESSI PRODUTTIVI E DI TRASFORMAZIONE
50 km è la distanza media che separa il terreno di coltivazione dei nostri pomodori dagli stabilimenti dove vengono confezionati. L’innovazione al servizio della massima naturalità, una filiera corta che allunga il sapore per offrire ogni giorno un prodotto fresco, genuino e certificato. wwwpomionlineit
STRUMENTI DI TRACCIABILITÀ EVOLUTA
EXPORT
Il quadro generale
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rima che esplodesse l’emergenza del Coronavirus nel nostro Paese le esportazioni del Made in Italy agroalimentare viaggiavano col vento in poppa e hanno chiuso il 2019 con un nuovo record: circa 44,6 miliardi di euro, in aumento del 5,3% rispetto all’anno precedente (dati Istat). Con la pandemia ancora in corso è impossibile prevedere come terminerà il 2020 per il nostro export, ma certamente il fortissimo rallentamento di questi mesi peserà in maniera considerevole. Nel 2019 la dinamica positiva ha riguardato praticamente tutti i reparti delle esportazioni agroalimentari a eccezione della “frutta fresca e trasformata”, a causa soprattutto di una minore disponibilità nazionale di pere, pesche
e agrumi, del settore “ittico” e di quello degli “oli e grassi”, quest’ultimo per una flessione dei prezzi. “Cereali, riso e derivati” e “vini e mosti”, invece, si confermano i comparti più significativi rappresentando quasi il 15% a testa dell’export agroalimentare.
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EXPORT
Il principale mercato di destinazione dei nostri prodotti è stata l’Unione Europea con acquisti per un valore di 28,4 miliardi di euro (+2,6% sul 2018), pari al 64% dell’export totale. Tra le piazze comunitarie maggiormente positive spiccano i Paesi Bassi (+6,1%) dove sono aumentate soprattutto le esportazioni di “latte e derivati”, “vini e mosti” e “florovivaismo”. Anche la Francia – secondo mercato di destinazione in assoluto dopo la Germania – ha mostrato un trend molto positivo (+5%), grazie principalmente a “cereali e derivati” e “latte e derivati”. Segnali ancora più soddisfacenti sono venuti dalle esportazioni verso i Paesi extra-UE, cresciute del 12,7% per un valore di circa 16,2 miliardi di euro. Gli incrementi più consistenti si sono riscontrati per il Giappone (+66,1%), soprattutto nei tabacchi, nei vini fermi e frizzanti, nelle paste alimentari e negli oli d’oliva. Molto bene anche gli agroalimentari verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, con le mele, i formaggi stagionati, le paste
alimentari e i prodotti della panetteria, pasticceria e biscotteria tra i cibi più dinamici. Negli Stati Uniti, infine, la crescita dell’export italiano ha riguardato gran parte dei settori produttivi, con aumenti molto brillanti tra i formaggi sia freschi sia stagionati (nonostante i dazi imposti dal governo americano nel mese di ottobre), i vini spumanti, le paste alimentari e i prodotti della panetteria, pasticceria e biscotteria.
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EXPORT
PASTA, PASSIONE ININTERROTTA Proprio la pasta, in tutti i suoi formati, è stato uno di quei prodotti agroalimentari che i consumatori hanno preso d’assalto nelle prime settimane di pandemia, facendone lievitare le vendite. «Nei confronti dei nostri clienti – afferma Giandomenico Marcone, Responsabile Acquisti e Sviluppo Prodotti del Pastificio Granoro – abbiamo sempre assicurato le forniture, pur registrando una triplicazione delle richieste nelle prime fasi dell’emergenza sanitaria. Abbiamo riscontrato, altresì, un allungamento dei tempi di scarico soprattutto presso i magazzini della gdo, rallentamenti che hanno generato una diluizione delle consegne su più giorni rispetto ai periodi di normalità».
Tutta la qualità del grano di Puglia In questo periodo Granoro si sta impegnando prevalentemente sul mercato italiano, ma dedicherà importanti investimenti anche per la crescita del brand all’estero, da dove proviene circa metà del proprio fatturato. «Stiamo concentrando le risorse e gli sforzi per far cresce la presenza a scaffale dei nostri prodotti premium – continua Giandomenico Marcone – che riteniamo siano fortemente caratterizzati dall’origine pugliese del grano, terra dove da sempre si produce il miglior grano duro italiano. In particolare, abbiamo
attivato
lo sviluppo e la maggiore
pene-
FILIERA LATTE IN SOFFERENZA
trazione a scaffale
La diffusione del Coronavirus ha interrotto il brillante trend che le
“Dedicato”, la pa-
della nostra linea sta di filiera 100% grano di Puglia che nei prossimi mesi si amplierà con il lancio sul mercato della pasta Dedicato Integrale, sempre con grano duro da filiera 100% pugliese. Un prodotto particolare, frutto di un processo di macinazione del grano lento che, partendo dal chicco intero, ne preserva tutti i micronutrienti (minerali e vitamine) in esso contenuti, compreso il germe, e ne esalta i profumi e le fragranze della macinazione integrale».
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EXPORT
qualità e all’origine dei prodotti, alle attività sul punto vendita e ai formati convenience. Tra gli obiettivi futuri intendiamo sviluppare prodotti di qualità che generino benefit in termini di formato, size e occasione di consumo, vogliamo continuare a essere attivi nel ridurre l’impatto ambientale sia nelle produzioni sia con packaging riciclabili e creare una policy in cooperazione con i nostri allevatori che garantisca il benessere animale, oltre a valorizzare le caratteristiche dei Dop e Stg in collaborazione con i rispettivi Consorzi».
IL RITORNO DEL PANE A TAVOLA esportazioni italiane di latte e dei prodotti derivati avevano evidenziato nel 2019 superando i 3,5 miliardi di euro, con una crescita del 10,5% rispetto all’anno precedente. «In questo periodo estremamente delicato e critico stiamo confermando le produzioni e le consegne in Italia e nel mondo – afferma Stefano Ziliotti, Marketing & Trade Marketing Director del Gruppo Castelli – grazie in particolare a tutti i nostri collaboratori che ogni giorno hanno assicurato le attività produttive e ai fornitori coinvolti nella filiera. Esportando per circa il 70% del nostro business, abbiamo ricevuto dimostrazioni di fiducia e di vicinanza da parte dei nostri clienti per la continuità del servizio offerto anche in questo momento estremamente difficile». L’azienda, specializzata nella produzione dei formaggi Dop e tipici italiani, guarda ai prossimi mesi con una visione molto chiara sul servizio da offrire a clienti e consumatori, sul rispetto dell’ambiente e del welfare animale, sul potenziamento della cultura del prodotto. «Per il 2020 ci aspettiamo che il contesto socioeconomico continuerà a influenzare l’andamento dei consumi – continua Stefano Ziliotti – con uno shopper sempre più attento e sensibile alla
In periodi complicati e incerti come quello che stiamo attraversando il pane assume un significato che va ben oltre le logiche gastronomiche: si tratta di un alimento assolutamente fondamentale per i consumatori.
NOVITÀ AD ALTO SERVIZIO L’azienda da tempo sta lavorando a progetti di diversificazione e ampliamento del portafoglio prodotti che coniugano la tradizione della terra di Altamura con elementi di innovazione. «Oggi ha assunto ancor più rilevanza e priorità lo sviluppo di una linea di pani e panini in atmosfera protettiva – dichiara Lucia Forte di Oropan – che faranno il loro esordio sul mercato prima dell’estate, rispettando perciò il precedente “time to market”, nonostante lo slittamento della data del Cibus. Anche il lavoro svolto per ampliare l’offerta di prodotti surgelati della panificazione è da intendersi in tale ottica: permettere al trade e allo stesso consumatore finale di poter avere prodotti disponibili, caldi e fragranti, dopo una breve fase di cottura in forno, secondo il proprio reale bisogno e poterli conservare per un periodo più lungo nel congelatore domestico. Un altro progetto strategico riguarda il lancio di nuovi item che arricchiranno il nostro portafoglio prodotti nell’ambito delle linee già attualmente presenti, come il pane funzionale con semi di lino e girasole o il pane di semola con il 50% di sale in meno».
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EXPORT
«Consegnare il pane, soprattutto nelle prime fasi di questa emergenza sanitaria, in territori come la Lombardia, l’Emilia, il Veneto dove i cittadini sono stati messi a dura prova fisicamente ed emotivamente da una situazione “apocalittica” – afferma Lucia Forte, Amministratrice Delegata di Oropan – è stato per noi non solo un dovere morale, ma anche un piccolo, seppur importante, gesto di vicinanza e di conforto, che abbiamo voluto far arrivare agli abitanti di quelle zone».
UOVA, AUMENTANO I CONSUMI Durante queste settimane di quarantena forzata gli italiani hanno riscoperto il piacere della tavola e soprattutto della preparazione casalinga dei cibi insieme alla famiglia, come la pasta, la pizza o le torte. «L’uovo in tutta la sua naturalezza e completezza – afferma Federico Lionello, Direttore Commerciale e Marketing del Gruppo Eurovo – è l’ingrediente base per la maggior parte delle ricette della nostra tradizione culinaria e, specialmente in questi mesi difficili, la domanda di uova in gdo è cresciuta di circa il 40-60%. Per questo motivo ci siamo attivati con grande tempestività per garantire la continuità della produzione e, al contempo,
minimizzare i rischi legati a questa emergenza, sia per la distribuzione e i consumatori sia per i dipendenti, la cui salute è una priorità per l’azienda». In questo periodo, il focus del Gruppo Eurovo è soprattutto sulle bottiglie “le Naturelle” da 250 g, igieniche, pratiche e perfette per cucinare, specialmente in tutte quelle ricette dove serve solo l’albume o il tuorlo. «Puntiamo anche sulle uova in guscio e, in particolare, su “le Naturelle Bianche” – continua Federico Lionello – la cui colorazione dipende solo dal colore, più chiaro, delle piume delle galline che le depongono e con gli stessi valori nutrizionali delle più diffuse uova rosse. Quest’anno la linea “le Naturelle” è particolarmente sotto i riflettori: “le Naturelle Deluxe” hanno ricevuto il premio “Scelto Miglior Prodotto Food 2020” con una menzione speciale per l’innovazione e “le Naturelle Rustiche 12h” è stato eletto “Prodotto dell’Anno 2020”. Inoltre, il nostro focus è sulla linea Nonna Anita, che include preparati senza glutine per sbizzarrirsi nella preparazione di dolci, prodotti da forno da farcire, panificati e ausiliari per la decorazione e la cottura».
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EXPORT
AVANTI TUTTA CON LE FOCACCE La Pizza +1, punto di riferimento da decenni nel comparto delle pizze e focacce refrigerate in Italia e all’estero, sta sviluppando un’offerta di focacce ambient a peso fisso per il reparto panetteria con il nuovo marchio Forno Ludovico. «Si tratta di una linea da affiancare al pane fresco – spiega Sante Ludovico – con un livello di servizio unico e differenziante per il trade e il consumatore: evita ulteriori lavorazioni al personale del reparto consentendo di massifi-
SI CERCANO NUOVI CANALI Molte aziende del settore agroalimentare hanno risentito pesantemente della drastica e repentina diminuzione della domanda dell’horeca e hanno dovuto concentrarsi su altri canali. «Siamo il produttore di riferimento per la fornitura di pizza ai player della ristorazione scolastica e dell’horeca, due canali che si sono praticamente azzerati in questo momento – afferma Sante Ludovico, Amministratore Unico di La Pizza +1 – mentre nel retail i consumi sono complessivamente
care l’esposizione anche per i bisogni dei giorni successivi e permette allo shopper un consumo più prolungato riducendo il numero di visite settimanali al punto vendita. Recentemente abbiamo anche aggiunto le Focacce Genovesi Croccanti, i Bastoncini di Focaccia e ora anche due referenze di Crostini di Focaccia. A conferma di questo nostro focus, stiamo avviando un nuovo stabilimento di 2.400 mq dedicato proprio alle focacce per aumentare la nostra capacità produttiva e offrire sempre a più clienti prodotti che, pur utilizzando solo ingredienti naturali, offrono shelf life significativamente superiori ai concorrenti».
cresciuti, ma c’è stata una grande discontinuità. La difficoltà principale è stata quella di fare fronte a grandi fluttuazioni nelle quantità dei diversi ordini, soprattutto nelle prime settimane, ma abbiamo sempre continuato a operare in totale sicurezza e a produrre per il rispetto delle date di consegna».
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L’ABBIAMO FATTA BELLA. (più buona non si può) Nuova immagine stile artigianale Alta qualità percepita Più evidenza ai plus di prodotto Scopri tutti i gusti su www.lapizzapiuuno.it lapizzapiuuno
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Focus su primi piatti Surgital, che esporta i propri prodotti in molti Paesi all’estero, soprattutto in Europa, ma anche in America e Medio Oriente, sta lavorando a diverse novità. «Tra le nuove referenze attualmente allo studio – dichiara Andrea Bino – c’è un nuovo primo piatto pronto monoporzione Piacere Mio! che, come gli altri, attinge alla tradizione culinaria italiana reinterpretandola in chiave moderna. Non solo, abbiamo recentemente rivisto immagine e composizione di gamma dei nostri Sugosi, pepite di sugo surgelate perfette come condimento non soltanto di primi piatti, ampiamente utilizzate sia in ristorazione sia nei reparti gastronomia della grande distribuzione. Non appena avremo l’occasione, le presenteremo dimostrandone la praticità e l’estrema versatilità».
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l momento drammatico che stiamo vivendo ha causato uno stallo tanto grave quanto improvviso del settore della ristorazione, perciò le aziende che avevano questo canale come core business hanno dovuto adattarsi. «Siamo un’azienda fortemente strutturata – afferma Andrea Bino, Marketing Manager di Surgital – che ha risposto con prontezza adeguandosi in maniera rigorosa a tutte le direttive imposte o suggerite in tema di sicurezza dei lavoratori, approfittando del periodo di fermo di alcune linee produttive per fare manutenzione straordinaria agli impianti. Abbiamo ottimizzato le scorte a magazzino per essere pronti alla ripartenza del food service, mentre continuiamo a produrre per il retail le referenze per i reparti gastronomia, quelle per la mdd e quelle della nostra nuova linea Piacere Mio! La differenziazione che abbiamo operato negli
anni mutuando competenza dal food service e applicandola al canale gdo ci ha permesso di non essere oggi completamente fermi e di leggere la crisi con preoccupazione, ma anche con razionalità».
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LANCIO ON AIR IN TV E CAMPAGNA DIGITAL
TRADIZIONE E PRATICITÀ
IN 6 RICETTE
Piacere Mio!® è una nuova linea di piatti pronti monoporzione surgelati che rivisita la tradizione con ingredienti semplici e creatività. Un’idea di Surgital® per concedersi ricette di qualità in poco più di 4 minuti in microonde o 6 in padella. Un prodotto pratico, ad alto contenuto di servizio, dedicato a chi non rinuncia alla bontà, anche quando non ha tempo o voglia di cucinare. Scopri tutte le ricette su piaceremio.com
NOVITÀ nel reparto surgelati
PIACERE MIO! ® È UN MARCHIO:
EXPORT
EXPORT SÌ, MA CON DIFFICOLTÀ Anche le imprese agroalimentari che esportano nei mercati internazionali quote consistenti delle proprie produzioni hanno dovuto affrontare non poche difficoltà nel corso di queste ultime settimane di emergenza. «La nostra azienda sta continuando a lavorare anche se con ritmi meno serrati – afferma Sabrina Mancini, Marketing Manager di Madama Oliva – riscontrando comunque problematiche nel mercato estero, principalmente in quello americano dove esportiamo in larga parte prodotti per il food service, il canale più colpito. Stiamo perciò provando a
Governo vengono privilegiati i negozi di prossimità rispetto agli ipermercati, quindi anche alla luce dei nuovi trend stiamo attuando politiche commerciali più adatte al momento, individuando l’offerta migliore sia in termini di pack-prodotto sia di prezzo». L’azienda annovera tra le sue linee più consolidadirottare parte delle nostre offerte verso il retail cercando te le migliori cultivar italiane e greche, oltre ad alcune di recuperare e, contestualnovità. «Il nostro marketing mente, di non far mancare il nostro prodotto. Diversa è continua a lavorare e a portare avanti gli obiettivi che ci la situazione all’interno del siamo prefissati per il 2020 mercato italiano, dove non – continua Sabrina Mancini abbiamo riscontrato una grande riduzione di consumi, – anche se, al momento, non considerata la nostra presen- possiamo presentare i nostri progetti e le nostre novità za nel canale dell’ortofrutta ai clienti, perché presi da all’interno della gdo. Con una contingenza più grave. le restrizioni imposte dal L’importante è farsi trovare pronti quando sarà di nuovo il momento e, appena possibile, presenteremo il lancio di una nuova linea sulla quale al momento non voglio fornire anticipazioni».
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Il quadro generale
a diffusione della pandemia ha condizionato i consumi delle persone, costrette a rimanere a casa per la maggior parte del tempo e a uscire soltanto per andare a fare la spesa e poco altro. Gli acquisti nel carrello, perciò, soprattutto nelle prime settimane dell’emergenza sanitaria hanno privilegiato i prodotti alimentari più essenziali come pasta, riso, farina, conserve e scatolame, che hanno evidenziato un fortissimo incremento della domanda. Non sono cambiate, invece, le tendenze in atto che vedono i consumatori premiare sempre di più i prodotti alimentari biologici, per esempio, ma anche quelli privi di glutine, lattosio, sale o
zucchero, diventati in pochi anni una presenza abituale nel menù degli italiani. Nel 2019, il macro segmento dei prodotti alimentari biologici – secondo i dati elaborati da Iri Infoscan – ha fatto registrare nei diversi canali della gdo un giro d’affari di oltre 1,6 miliardi di euro, mettendo a segno una crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente, con un numero medio per negozio di oltre 900 referenze. Tra i prodotti bio maggiormente apprezzati dai consumatori ci sono la carne di pollo, le uova fresche,
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Proteggere la qualità e la freschezza dei prodotti. Garantire la sicurezza alimentare. Offrire massima efficienza e disponibilità per un servizio impeccabile. È la nostra missione da più di mezzo secolo. Oggi più che mai. Per questo facciamo squadra e supportiamo con forza i supermercati di tutto il mondo, sempre in prima linea.
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positivi dimostrano che la preferenza dei consumatori per i prodotti “free from” non è dettata solamente da scelte obbligate dovute a intolleranze o allergie alimentari, ma abbraccia decisioni di carattere dietetico, etico, ecosostenibile o nel rispetto del benessere animale.
A TUTTO BIO Il forte aumento della domanda di prodotti alimentari in questo periodo di emergenza sanitaria ha incluso anche le referenze biologiche. i vini, i cereali per la prima colazione, gli ortaggi freschi di IV gamma. OFFERTA BIO SEMPRE PIÙ RICCA Le insegne della distribuzione sono Alce Nero è arrivata oggi a contare un assortisempre molto attente ai cambiamento di più di 300 referenze biologiche, promenti nelle preferenze dello shopponendo sempre tante novità. «Tra i prodotti per e da tempo stanno riservando che avremmo presentato a Cibus – spiega Masai prodotti bio uno spazio sempre simo Monti – ci sono le nostre due nuove puree più ampio all’interno degli assortibiologiche dedicate ai bambini nelle varianti menti, creando anche linee a promela e zucca e pera, prugna e riso, e la nuova prio marchio. In termini di canali, passata vellutata realizzata soltanto con poinfatti, sono proprio i supermercati modori biologici coltivati in Emilia Romagna. e gli ipermercati a trainare le venA esse si aggiungono le referenze del “freddo”, dite delle referenze bio, ma anche ovvero i gelati, i minestroni, le zuppe, le veri discount sono in netta crescita, dure surgelate e la linea dairy con il nuovissimentre i negozi tradizionali contimo yogurt da bere con “Latte Fieno STG” e nuano a perdere terreno. il kefir con “Latte Fieno STG”. Infine, due Anche i cosiddetti “free from” sono nuovi frollini: avena e grano saraceno e un’opzione in grande ascesa da quelli di grano Cappelli con gocce di parte del consumatore moderno, cioccolato». sempre più informato ed esigente, il quale può scegliere in un paniere che ormai conta quasi 12mila prodotti, anche di origine biologica. Lo «La prima preoccupazione scorso anno si sono registrate ottime perforè stata garantire la conmance a valore da parte delle referenze senza tinuità delle forniture – ogm (+7,6%), senza latte/lattosio (5,6%), senza afferma Massimo Monti, antibiotici (+10%), senza glutine (+2,9%), senza/ Amministratore Delegato basso sale (+7%), senza zucchero (+3,4%) e di Alce Nero – preservansenza conservanti (+6,3%). Questi trend molto
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do le persone che lavorano per noi. Producendo alimenti stagionali, moltissimi dei quali delle nostre filiere, abbiamo la fortuna di poter gestire scorte che ci coprono diversi mesi dal momento del raccolto, per cui le riserve al momento non rappresentano in linea di massima un problema, anche se dovessero perdurare gli eccezionali ritmi delle ultime settimane. Per ciò che riguarda il personale, dal 6 marzo ci siamo completamente riorganizzati, con gli impiegati in home working e la logistica in turni alternati. Insomma, producendo alimenti e rivolgendoci al retail siamo tra i “fortunati” che non hanno mai smesso di operare, tra i privilegiati che in questo dramma possono riportare segnali positivi».
UN PASTA SANA E INNOVATIVA In questo periodo Andriani sta promuovendo l’ultimo lancio di Felicia, la nuova pasta con avena che risponde perfettamente ai nuovi trend di crescita di questo cereale: l’avena che diventa pasta è l’ambiziosa innovazione messa in campo, per offrire al mercato una nuova occasione di consumo oltre alla prima colazione. «Biologica, vegan, nutriente, naturalmente gluten free – spiega Francesco Andriani – la pasta con avena Felicia è disponibile nei formati Caserecce, Mezzi rigatoni e Penne. Fonte di fibre, garantisce una cottura sempre al dente, ha un sapore unico e delicato al punto da essere indicata anche per chi desidera gustare un piatto di pasta fuori dai pasti. Consente molteplici abbinamenti in cucina, dal dolce al salato, da godere in qualunque momento della giornata. Felicia offre il più ampio numero di referenze del mercato per soddisfare i gusti di chi è alla ricerca di un nuovo modo di mettere in tavola la pasta e di un nuovo benessere orientato all’ottimismo e allo star bene con se stessi e con gli altri. Nuove referenze sono in arrivo».
FUNZIONE SOCIALE DELL’ALIMENTARE In questi mesi difficili sugli scaffali dei punti vendita della gdo non sono mancati gli alimenti specifici per tutti i consumatori, inclusi coloro che hanno particolari esigenze alimentari. «Il comparto agroalimentare, oltre a non fermare la produzione – spiega Francesco Andriani, Vice Presidente & Chief Marketing Officer di Andriani – si è trovato a dover assolvere anche una funzione sociale garantendo la presenza costante del prodotto a scaffale. La nostra azienda, specializzata nella produzione di pasta innovativa e naturalmente priva di glutine, risponde oggi a una crescente richiesta di mercato operando nel totale rispetto della sicurezza alimentare e adottando le misure cautelative per tutelare la salute dei lavoratori».
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NEL SEGNO DELLA FILIERA Nelle scorse le settimane alcune aziende agroalimentari particolarmente legate al territorio hanno messo in campo ogni strumento per poter supportare la propria filiera. «Nel rispetto dei nostri oltre 100 allevatori della Murgia barese – afferma Claudia Palazzo, Amministratrice Delegata di Caseificio Palazzo – ci siamo impegnati a ritirare il latte prodotto (parliamo di oltre 1.000 quintali ogni giorno) per evitare che venisse sprecato e, visto che i nostri magazzini erano saturi di formaggi stagionati, per smaltire le giacenze abbiamo chiesto aiuto alla gdo e a tutti i consumatori attraverso la campagna #iocomprofresco, che ha raggiunto oltre 200mila visualizzazioni: mettere nel proprio carrello una burrata o una mozzarella significa aiutare l’agricoltura della nostra terra, e con essa le sue tradizioni e la sua gente». Il Caseificio Palazzo coniuga al futuro la tradizione casearia pugliese attenta ai valori nutrizionali e alla filiera di produzione lanciando prodotti innovativi, nuove linee biologiche e importanti certificazioni di qualità. «I nostri formaggi – spiega Claudia Palazzo – ottenuti con l’utilizzo di siero innesto, una tecnica simile a quella dell’impiego del lievito madre nella panificazione, sono caratterizzati da una minore concen-
trazione di lattosio, da qualità organolettiche superiori e sono certificati come vegetariani dall’Associazione Italiana Vegetariana, perché per la loro produzione non viene utilizzato caglio animale. Tra i nostri fiori all’occhiello c’è la burrata dal sapore freschissimo che produciamo anche nelle varianti affumicata e al tartufo, la mozzarella fior di latte nelle versioni nodino, treccia, bocconi e ciliegine, oltre alle scamorze affumicate con fumi ottenuti da trucioli di legno certificati che conferiscono sfumature ambrate e intensa aromaticità».
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Scegli di stare bene!
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Mangia cibi sani, fai movimento e bevi Acqua Minerale Alcalina Maniva pH8. Questa è la nostra idea di benessere.
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SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI In questa situazione difficile e incerta, il mondo dell’ortofrutta si trova a svolgere un ruolo fondamentale: quello di garantire tutti i giorni la presenza sulle tavole degli italiani di prodotti freschi e sempre di alta qualità.
TENTAZIONI A BASE DI MELA Le principali novità che Melinda presenterà quest’anno riguarderanno sia il prodotto fresco sia il trasformato. «Per il fresco i riflettori saranno accesi su due delle nuove varietà club Melinda: Morgana ed Enjoy – spiega Andrea Fedrizzi – entrambe dedicate a un target giovane, sempre più attento ai nuovi trend e alla ricerca di nuove esperienze di gusto “tailor made”. La prima, che ricorda il nome di una famosa fata, è in grado di stregare chi l’assaggia grazie alla sua succosità unica, estrema, tanto che sui materiali di comunicazione è circondata da un’esplosione di succo e accompagnata dal payoff “eXtremely juicy”. Enjoy è invece una carica di dolcezza dalla “pelle rosata”, un peccato di gola piacevole, da gustare e godere con leggerezza. Per il trasformato l’ultima novità che abbiamo lanciato, in collaborazione con il trasformista delle mele AD Chini, è “Più che Mela!”, la purea di mele Melinda 100% integrale ad alto contenuto di fibre che si mescola ad altre puree e gustosi pezzi di frutta selezionata».
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Greenretail è il quotidiano online di Edizioni DM dedicato ai temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica nelle aziende della distribuzione e del largo consumo. Ogni giorno notizie, articoli e approfondimenti, per conoscere, attraverso l’evoluzione della responsabilità d’impresa, il futuro del retail e dell’industria di marca. Greenretail, un futuro che è già presente.
GREEN RETAIL www.greenretail.news
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«Melinda in tutto questo si è mossa con rapidità – afferma Andrea Fedrizzi, Responsabile Marketing dei Consorzi Melinda & La Trentina – mettendo in atto tutte le misure per tutelare la salute dei propri dipendenti, soci e collaboratori e limitare la possibilità di contagio. Il Consorzio mantiene sempre alta la soglia di attenzione proseguendo responsabilmente con la propria attività, a salvaguardia dell’intera filiera. La mela, tra l’altro, ha uno specifico vantaggio: si conserva a lungo, e questo è un benefit importante in un periodo dove è necessario fare scorte per diminuire il più possibile le uscite per andare a fare la spesa».
IL SENZA GLUTINE NON SI ARRESTA Nel periodo di lockdown, in Italia e nel resto del mondo, per la propria spesa i consumatori hanno privilegiato i comparti alimentari considerati maggiormente essenziali, come quello della pasta. «Pienamente consapevoli di avere un ruolo decisivo sui territori in cui operiamo – afferma
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Guido Veronese, Direttore Generale di Rummo per l’Italia – abbiamo messo in atto una serie di iniziative per fronteggiare l’emergenza, tra cui una nuova campagna istituzionale trasmessa sui principali canali televisivi nazionali accompagnata dall’hashtag #acasaperloro, rivolta soprattutto ai giovani con l’obiettivo di ricordare quanto sia importante proteggere le persone maggiormente vulnerabili in questo momento di crisi, che ora meritano tutto il nostro impegno». Nei prossi-
mi mesi Rummo allargherà la distribuzione della linea gluten free, al momento presente presso le principali insegne della gdo. «La pasta senza glutine Rummo – continua Guido Veronese – oggi è l’unica sul mercato a essere trafilata al bronzo, così da esaltare ogni condimento: è prodotta a partire da ingredienti non ogm e naturalmente privi di glutine, quali farine di mais bianco e giallo e farina di riso integrale, ma anche da un mix di quest’ultimo coi legumi
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Nuova gamma vegetale e biologica Cooperlat Trevalli ha lanciato a febbraio la nuova linea Hoplà Veg&Bio, 100% vegetale e biologica che comprende quattro bevande e due prodotti per cucinare. «Le bevande sono senza zuccheri aggiunti – dichiara Andrea Alfieri – e sono disponibili in quattro versioni per soddisfare ogni palato con equilibrio. Riso è leggera, naturalmente dolce, facilmente digeribile e si può gustare sia fredda sia calda, mentre Soia è un’ottima alternativa al latte ed è adatta alla prima colazione o a uno spuntino veloce, magari accompagnata con caffè, orzo, cioccolata, miele. Avena ha un sapore unico e avvolgente, ideale per gli spuntini di tutta la famiglia e si può utilizzare per preparare golose ricette dolci, così come Mandorla che è perfetta anche per realizzare cremosi cappuccini. Hoplà Veg&Bio comprende anche due referenze gluten free e senza lattosio per cucinare piatti sani e gustosi: Besciamella, dalla consistenza cremosa e dall’aroma delicato con una nota caratteristica di noce moscata, e Cucina, un condimento a base di olio di girasole, cremoso e leggero».
coi legumi come nel caso della nostra pasta ai ceci di Toscana e alle lenticchie rosse. Lo scorso anno, inoltre, abbiamo lanciato sul mercato gli gnocchi di patate fresche 100% italiane a marchio Rummo, che stanno acquisendo gradualmente distribuzione nel Paese. Si tratta di un prodotto estremamente differenziato, con la qualità del “fresco” e i vantaggi della gamma “ambient”. Altra novità, già presente in alcuni scaffali della gdo e che completerà la distribuzione a fine anno, sono i Paccherotti (nome da noi registrato e brevettato) in versione sia liscia sia rigata».
NUOVE STRATEGIE PRODUTTIVE L’azzeramento della domanda del food service ha spinto le aziende multicanale a modificare le proprie strategie produttive. «In termini strettamente operativi abbiamo adeguato le nostre produzioni ai prodotti, formati e modalità di lavoro dedicate al reatil – afferma Andrea Alfieri, Responsabile Marketing di Cooperlat Trevalli – in modo da rispondere con la nostra offerta all’aumento della domanda che viene dal mercato, ma nel contempo non abbiamo tralasciato i servizi e gli ordini giornalieri, andando incontro alle esigenze degli operatori di settore che hanno riconvertito il proprio modus operandi attraverso la messa a punto delle consegne a domicilio».
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Distribuzione Moderna. Il retail in real time. Ogni giorno, numeri, fatti e protagonisti della Gdo e del largo consumo.
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