GLI SPECIALI DI DISTRIBUZIONE MODERNA
maggio 2021
FORMAGGI
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SOMMARIO
LA CRISI PANDEMICA SPINGE I CONSUMI DI FORMAGGI NELLA GDO
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MOZZARELLE E FORMAGGI A PASTA FILATA
Supplemento a Distribuzione Moderna di maggio 2021 Direttore responsabile Armando Brescia
Responsabile editoriale
Stefania Lorusso
Coordinamento redazionale
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FORMAGGI FRESCHI E CREMOSI
Maria Teresa Manuelli A cura di
Fabio Massi Progetto grafico Silvia Ballarin Editore
Edizioni DM Srl Via A.Costa, 2
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FORMAGGI STAGIONATI
20131 Milano P. Iva 08954140961 Contatti
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INTRODUZIONE
La crisi pandemica spinge i consumi di formaggi nella Gdo
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emergenza sanitaria causata dal Covid ha impattato negativamente sul mercato dei prodotti lattiero caseari, specialmente nella prima parte del 2020 in concomitanza con le chiusure forzate del canale dell’Horeca. Il maggior tempo che le persone sono state costrette a trascorrere nelle pro-
prie case, però, ha dato una grande spinta alle vendite di formaggi nei negozi della grande distribuzione, soprattutto dei prodotti utilizzati come ingrediente e con modalità di consumo molto versatili. Secondo le elaborazioni realizzate da Iri, nel 2020 il mercato dei formaggi in Gdo (discount compresi) ha superato in valore i 7 miliardi di euro facendo registrare una performance molto positiva con un trend di circa il +10% rispetto all’anno precedente. La crescita è stata decisamente più accentuata nei prodotti a peso imposto che hanno evidenziato un +13%, anche se questo fenomeno è già in atto da diversi anni. Le vendite delle referenze casearie a peso variabile, invece, hanno risentito maggiormente dell’elevata attenzione alla sicurezza da parte dei consumatori che, soprattutto nella prima parte dell’anno, hanno preferito trascorrere il minor tempo possibile nei supermercati evitando di soffermarsi ai banchi taglio e optando per prodotti confezionati. Anche lo scorso anno è stata confermata la tendenza che vede il consumatore orientato verso prodotti tipici e d’origine, con i formaggi Dop cresciuti di +13,1% e quelli con latte 100% italiano di +11,7%, mentre tra le varie tipologie sono le referenze destinate alle preparazioni culinarie ad aver messo a segno gli incrementi più consistenti: mozzarella da cucina (+65,6%) e mascarpone (+33,6%). Ottime le performance del gorgonzola (+25,2%), della ricotta (+19,6%), dei grattugiati (+12,5%) e degli spalmabili (+11,3%). Da segnalare il crescente successo dei formaggi della sfera della salute e del benessere, principalmente i prodotti light e senza lattosio, che sempre più brand hanno inserito nei propri assortimenti, soprattutto nei freschi.
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Mozzarelle
e formaggi a pasta filata I vari lockdown e le altre restrizioni
imposte per arginare i contagi hanno favorito l’aumento delle preparazioni culinarie casalinghe spingendo i consumi dei formaggi utilizzati per cucinare, la mozzarella in primis.
Secondo i dati di Assolatte,
infatti, le vendite di mozzarella da cucina in Gdo hanno fatto registrare un aumento di oltre il +53% in volumi, sfiorando le 19mila tonnellate, mentre la mozzarella vaccina è cresciuta di
+11,5%.
La produzione di Mozzarella di Bufala Campana Dop, invece, secondo i dati del Consorzio di Tutela, ha superato abbondantemente le 50mila tonnellate mostrando un aumento di +1% sul 2019, per un fatturato di 430 milioni di euro.
Tra gli altri formaggi a pasta filata è sicuramente il Provolone Valpadana Dop a mettere a segno la performance più interessante e, dai dati del Consorzio di Tutela, emerge che la produzione 2020 ha superato le 7.300 tonnellate, pari a circa 550mila forme prodotte, con un incremento di +10% rispetto all’anno precedente e un fatturato di 45 milioni di euro. 4
MOZZARELLE E PASTA FILATA
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Incrementi importanti grazie all’effetto Covid o scorso anno le abitudini dei consumatori hanno subito notevoli stravolgimenti e il 2020 è stato scandito da diverse fasi. «Il primo periodo di lockdown è stato caratterizzato da una situazione nuova – afferma Andrea Alfieri, responsabile marketing di TreValli Cooperlat – dove primeggiavano sentimenti di incertezza e paura, e ha preso il via un vero e proprio “panic buying”, una corsa irrazionale all’acquisto di beni di prima necessità. Durante il secondo e terzo lockdown questo effetto accaparramento è andato via via scemando, ma nel complesso i consumi sono stati decisamente superiori rispetto al 2019. Anche il comparto dei formaggi ha goduto in Gdo di queste dinamiche, con incrementi importanti sia degli stagionati sia dei freschi, in particolare la mozzarella da pasto e per preparazioni di pizze e focacce. Si confermano in crescita anche i segmenti “free from” (senza lattosio, in primis) e “rich in” (high protein, in particolare)».
Prelibatezze marchigiane dai Monti Sibillini «La nostra offerta si compone di formaggi freschi (mozzarella, burrata, stracciatella, ricotta, mascarpone, stracchino, formaggio fresco spalmabile), tra cui da menzionare la mozzarella fiordilatte Stg con latte 100% italiano, e di formaggi stagionati e semi stagionati (caciotte, pecorini, misti), tra cui spiccano la Casciotta d’Urbino Dop e il Pecorino di Fossa Dop. Gli ultimi lanci che abbiamo fatto lo scorso aprile hanno riguardato la Stracciatella Bontà del Parco da 200 g e la Mozzarella Fiordilatte Bontà del Parco Stg ciuffo da 200 g, prodotte entrambe con latte 100% italiano nello stabilimento di Amandola in provincia di Fermo, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini».
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MOZZARELLE E PASTA FILATA
Tanti formati e materie prime naturali Per Thomas Reiter, responsabile marketing di Brimi, durante l’emergenza sanitaria tutti i prodotti per uso cucina hanno beneficiato della chiusura della ristorazione, in particolare i panetti di mozzarella da 250 g e 400 g: «Si è notato anche un incremento del mercato senza lattosio e delle referenze pronte all’uso. La nostra offerta è ampia e articolata, con svariati prodotti (mozzarella, ricotta, mascarpone, burro) proposti in più formati e con diversi tipi di materia prima, sempre 100% dell’Alto Adige senza Ogm: latte tradizionale, latte biologico, latte fieno e senza lattosio. I prodotti attualmente di punta sono le mozzarelle di latte fieno, proposte in formato palla da 100 g e mozzarelline doypack da 135 g. Il latte fieno è una specialità Stg che deriva da mucche foraggiate in modo naturale, con erbe fresche, fieno e piccole quantità di cereali e senza Ogm. La novità 2021 è la mozzarella Armonia con il 40% di sale e grassi in meno rispetto ai prodotti simili presenti sul mercato, proposta in formato da 100 g e 3x100 g con un pack elegante e dai colori chiari».
Durante l’emergenza sanitaria tutti i prodotti per uso cucina hanno beneficiato della chiusura della ristorazione, in particolare i panetti di mozzarella da 250 g e 400.
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MOZZARELLE E PASTA FILATA
Consumatori sempre più attenti alla qualità di prodotto e di filiera
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l periodo di emergenza sanitaria ha reso il consumatore ancora più informato ed esigente in termini di sicurezza alimentare. «La pandemia ha cambiato le abitudini e, di conseguenza, anche i consumi – dichiara Giovanni D’Ambruoso, titolare di Delizia – e nel settore dei prodotti freschissimi ha stimolato le persone a indirizzarsi verso scelte più oculate rispetto al passato, con una maggiore attenzione sulla qualità e sulla filiera. Le nostre specialità, vocate alla territorialità e all’eccellenza, hanno registrato un aumento di volumi nel canale retail, mentre a causa della chiusura di ristoranti e pizzerie dovuta al lockdown forzato abbiamo riportato una contrazione nell’Horeca. In generale, la prevalenza distributiva nel canale retail ci ha permesso di registrare un notevole aumento di produzione».
Nuovi prodotti dalla Puglia Tante novità in vista nell’offerta dei prodotti Delizia. «Siamo un’azienda dinamica – spiega Giovanni D’Ambruoso – sempre attenta alle esigenze di tutti i nostri clienti a prescindere dalla loro dimensione. Per rispondere alle domande del mercato abbiamo in serbo diverse novità che siamo certi ci daranno grandi soddisfazioni, come il lancio che stiamo portando avanti di una mozzarella realizzata con latte pugliese e con il 60% di sale in meno. Inoltre, stiamo per proporre una linea di prodotti freschi certificati Mozzarella di Gioia del Colle Dop e stiamo definendo nuovi packaging studiati per sottolineare le peculiarità delle nostre eccellenze».
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Una virata verso la Gdo el 2020 le aziende casearie hanno subito pesanti ripercussioni dalla chiusura della ristorazione e hanno dovuto modificare le loro strategie di mercato. «L’anno passato è stato segnato da una grave crisi del settore dell’Horeca – racconta Claudia Palazzo, amministratrice delegata di Caseificio Palazzo – su cui la nostra distribuzione ha puntato negli ultimi anni, a livello na-
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FILIERA CORTA, genuinità infinita. La ricetta Comellini unisce latte del territorio, tradizione e pack freschi di restyling, per offrire in GDO il sapore genuino dei formaggi freschi artigianali e 100% emiliano romagnoli. Specialità locali, come lo storico Squacquerone di Romagna DOP, grandi classici e prodotti lactose free, per tutte le esigenze.
Nuovi pack, stessa bontà.
CASEIFICIO COMELLINI Via Flavio Gioia, 6 | 40024 Castel S. Pietro Terme (BO) Tel. 051 941376 | commerciale@caseificiocomellini.com | caseificiocomellini.com
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MOZZARELLE E PASTA FILATA
Novità Dop dalla Murgia L’offerta di Caseificio Palazzo comprende tante specialità della tradizione pugliese frutto di artigianalità e materie prime di elevata qualità. «Tutti i nostri prodotti, realizzati tradizionalmente con siero innesto, il corrispettivo del lievito madre per la panificazione – spiega Claudia Palazzo –, sono disponibili in Gdo e i prodotti più venduti sono in particolare la Burratina classica da 120 g e il Mini Spizzico di scamorza affumicata nella confezione Atm. Una grande novità presente in Gdo è invece la Mozzarella di Gioia del Colle Dop, in versione treccia e boccone, che stiamo proponendo in confezione “ciuffo” da 200 g».
I formaggi di maggior successo sono stati sicuramente quelli più legati a un loro utilizzo come ingredienti per le ricette: la mozzarella, principalmente per pizza, il mascarpone e la ricotta. zionale e soprattutto internazionale, dove il prodotto a marchio Murgella non è ancora disponibile in Gdo. Di contro, la grande distribuzione ci ha permesso di continuare a vendere senza forti battute d’arresto e nelle prime settimane dell’emergenza Covid abbiamo lanciato sui nostri canali social la campagna #iocomprofresco, evitando lo spreco di ingenti quantità di materia prima e proteggendo il comparto lattiero caseario pugliese. Ogni giorno lavoriamo infatti oltre 1.000 quintali di latte italiano conferito da allevatori della Murgia barese».
Volano i prodotti per la cucina casalinga Stefano Aceti, direttore commerciale di Galbani, spiega che nel 2020 la sua azienda ha registrato una performance superiore rispetto al mercato dei formaggi con una crescita a valore di +12%, trascinata soprattutto dal forte sviluppo dell’offerta sui freschi: «In un contesto in cui gli italiani hanno riscoperto, sia per piacere sia per necessità, la cucina casalinga, i formaggi di maggior successo sono stati sicuramente quelli più legati a un loro utilizzo come ingredienti per le ricette: la mozzarella, principalmente per pizza, il mascarpone e la ricotta, in particolare. L’incremento è stato trainato da un aumento della frequenza di acquisto, ma soprattutto della penetrazione, cresciuta di 8 punti per la mozzarella per pizza, di 10 per il mascarpone e di 5 per la ricotta. In tutti questi casi si tratta di nuovi consumatori che auspichiamo continuino a comprare i nostri prodotti in futuro. Si è inoltre confermata la sempre più forte attenzione da parte dello shopper all’offerta senza lattosio, di cui siamo leader di mercato, che ha registrato una crescita di +18%».
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Formaggi freschi e cremosi La pandemia ha modificato profondamente le abitudini delle persone facendo
crollare i consumi alimentari fuori casa e spingendo quelli casalinghi. Tra i prodotti più acquistati ci sono anche i formaggi freschi, pronti da consumare e versatili nel loro utilizzo.
Secondo i dati di Assolatte,
le vendite in Gdo di ricotta, per esempio, hanno superato le 50mila tonnellate, con un aumento di +11,5% sul 2019 e un fatturato di 245 milioni di euro (+10,5%). Bene anche la crescenza con oltre 38mila tonnellate vendute (+5,3%) e quasi 320 milioni di euro di sell out (+6,1%).
Da sottolineare la performance dei formaggi spalmabili che hanno superato le 33mia tonnellate, mettendo a segno un incremento di +12% rispetto all’anno precedente, per un fatturato di oltre 235 milioni di euro (+11,1%).
In questo segmento e negli altri formaggi freschi da sottolineare il successo delle versioni light e senza lattosio, che hanno beneficiato della maggiore attenzione dei consumatori verso una dieta sana e bilanciata.
FRESCHI E CREMOSI
Grande spinta sull’innovazione Una delle chiavi degli ottimi risultati dei formaggi in Gdo è l’innovazione. «Negli ultimi anni la nostra azienda – raccontano da Granarolo – ha dimostrato di essere molto innovativa, anche in un comparto dove è difficile innovare come quello dei formaggi freschi, orientata allo sviluppo di prodotti in grado di incontrare i nuovi bisogni di consumatori più attenti e consapevoli. Ne è un esempio la gamma “Oggi Puoi” che comprende mozzarelle in busta, bocconcini in confezione doypack, stracchino e ricottine e che anche nel 2020 ha confermato ottime performance. Prodotta con latte 100% italiano e con il 30% di sale e il 50% di grassi in meno rispetto alla media delle referenze simili sul mercato, la linea ha rivoluzionato il segmento dei formaggi light. Tra le recenti novità più importanti, l’estensione della gamma di formaggi “Gusto di una volta” partita con la mozzarella e proseguita con lo stracchino da 160 g, e il rilancio dello storico brand Pettinicchio, che proprio nel 2020 ha compiuto 100 anni di storia e che abbiamo celebrato sia “on pack” sia con una campagna social».
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Corrono le specialità della tradizione dal consumo versatile urante l’emergenza sanitaria molte specialità casearie tradizionali hanno fatto registrare performance molto positive, soprattutto quelle molto versatili in termini di consumo casalingo. «Il nostro prodotto di punta si conferma lo Squacquerone di Romagna Dop – afferma Luca Comellini, amministratore delegato di Caseificio Comellini – il formaggio fresco dalla consistenza cremosa tipico del territorio romagnolo, prodotto con latte vaccino, caglio, sale e fermenti lattici autoctoni. Insignito nel 2019 del
Nuova linea senza lattosio e rebranding Comellini è presente sul mercato con una trentina di prodotti diversi oltre al celebre Squacquerone di Romagna Dop. «Di recente abbiamo aggiunto una linea di formaggi della tradizione emiliano romagnola nella versione senza lattosio realizzati utilizzando caglio vegetale, estratto dal cardo selvatico. Il mercato è altamente competitivo e ci vuole attenzione anche nelle scelte di marketing. A marzo, nell’ambito di un piano di sviluppo che punta sulla comunicazione come leva valoriale del brand, abbiamo rinnovato la visual identity: oltre al rebranding del logo, i nuovi pack dei prodotti caseari, oltre a essere più rispettosi dell’ambiente, esaltano il legame profondamente radicato dell’azienda col territorio e rendono l’intera gamma dei formaggi fortemente distintiva su scaffale».
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FORMAGGI FRESCHI E CREMOSI STAGIONATI
“Premio Dino Villani” dall’Accademia Italiana della Cucina come “prodotto artigianale eccellente”, il nostro Squacquerone di Romagna ha continuato a registrare performance di prim’ordine e, grazie all’enorme successo, stiamo realizzando diverse referenze a marca privata».
Ottime performance per gli spalmabili Anche i formaggi spalmabili hanno beneficiato del maggior tempo trascorso nelle mura domestiche da parte degli italiani durante la crisi pandemica. «L’aumento dei consumi a casa e la versatilità dei nostri prodotti hanno determinato un trend molto positivo per tutte le nostre linee – spiega Francesco Massobrio, marketing manager di Exquisa Italia – con una crescita di +20% rispetto al 2019 del nostro best seller, Fresco Cremoso Classico, e stessa percentuale di incremento a doppia cifra per la versione senza lattosio. Oggi la nostra offerta lattiero casearia è costituita dai Fiocchi di Latte, dallo Skyr e soprattutto dai formaggi spalmabili prodotti con il latte fresco dalle Prealpi Bavaresi disponibili in cinque varianti (oltre alle due citate, Erbe, Light con 43% di grassi in meno e Fitline ricco di proteine e fat free), a cui da giugno si aggiungerà il nuovo Fresco Cremoso alla Capra. Anche il nostro Skyr, il primo della categoria proposto in Italia in big size da 400 g, si arricchisce di due nuovi gusti in formati del tutto innovativi per il mercato nazionale».
Una delle chiavi degli ottimi risultati dei formaggi in Gdo è l’innovazione.
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TREVALLI COOPERLAT
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
lancia la mozzarella fiordilatte S.T.G. in formato busta ciuffo 200 g
Da oltre 60 anni TreValli Cooperlat è vicina ai propri consumatori, forte delle proprie radici e dei valori cooperativi, perseguendo con attenzione e professionalità una cultura in cui si coniugano innovazione di prodotto e rispetto delle tradizioni. Tradizione Tradizione, territorio, qualità e innovazione rappresentano i pilastri sui quali si fondano la filosofia e la vision dell’azienda. In que-
sto contesto nasce presso lo stabilimento di Amandola (FM), nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la Mozzarella Fiordilatte TreValli Bontà del Parco S.T.G. (Specialità Tradizionale Garantita), realizzata con latte esclusivamente 100% italiano. E’ un prodotto che racno chiude un patrimonio di tipicità e genuinità, tramandato nei secoli dai contadini locali,
ottenuto secondo un processo di lavorazione tradizionale, da latte vaccino intero fresco e l’impiego di un latteinnesto naturale autoctono preparato esclusivamente con latte crudo selezionato proveniente dall’area dei Monti Sibillini. La referenza va ad arricchire la gamma dei freschi della linea TreValli Bontà del Parco (mozzarella, burrata e stracciatella), sempre più presente sugli scaffali della Grande Distribuzione Italiana e con una crescente penetrazione anche nei mercati Export Export.
FRESCHI E CREMOSI
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Pronti a esplorare nuovi segmenti econdo Luca Galuppo, direttore marketing di Nonno Nanni, nel 2020 c’è stata una generale crescita dei formaggi freschi legata ai maggiori consumi in casa indotti dal Covid: «Nel complesso, i principali mercati in cui operiamo hanno evidenziato un +5,2%, mentre noi siamo cresciuti di +6,2%, guadagnando quota nel mercato, grazie soprattutto al rafforzamento delle vendite in continuità. Questo ci incoraggia certamente a continuare a investire nel settore come abbiamo sempre fatto in questi anni. Da poco, per esempio, abbiamo lanciato due prodotti della nostra nuova linea di paste filate, la Mozzarella e la Burrata, in un segmento di mercato da noi ancora poco esplorato: sono prodotte in un nuovo polo produttivo di 2.800 mq, tecnologicamente all’avanguardia, da poco inaugurato nel cuore della Marca Trevigiana».
Il consumatore continua a premiare i freschi della tradizione Per Beppino Occelli, fondatore dell’omonimo caseificio, il mercato 2020 ha registrato performance positive, nonostante il periodo molto complicato: «Ci fa piacere che i nostri clienti abbiano continuato a premiare con la loro fiducia i nostri sforzi per produrre formaggi di qualità 100% italiani. La nostra offerta rispecchia appieno la tradizione casearia contadina delle Langhe e comprende diverse tipologie di formaggi, in primis la Tuma dla Paja, uno dei freschi più buoni e imitati sul mercato, realizzato con latte 100% piemontese di pecora e vacca, già premiato come “miglior formaggio” alla fiera internazionale Fancy Food di New York. Le principali novità che riguardano i freschi saranno l’inserimento di nuovi formati a peso imposto per le referenze Tuma dla Paja, Robiola Occelli e Tuma del Trifulau, mentre è terminata la sperimentazione di un caglio vegetale da cardo selvatico “Cynara Cardunculus”, tradizionale ma innovativo, che abbiamo introdotto nei nuovi formaggi Bianco di Langa e Bianco di Langa con Tartufo e presto nella Tuma del Trifulau».
Sostenibilità e servizio Un trend importante è sicuramente quello della sostenibilità ambientale, alla quale i consumatori prestano sempre più attenzione. «In questo ambito siamo già attivi da molti anni con azioni concrete – spiega Luca Galuppo – l’ultima delle quali è l’introduzione del packaging biodegradabile e compostabile per lo Stracchino da 100 g, che rappresenta una novità assoluta per la categoria e un esempio virtuoso di economia circolare. I consumatori, poi, sono sempre più orientati a prediligere la qualità alla quantità, desiderano quindi contenere le porzioni e gustare sempre il prodotto freschissimo. A questo trend abbiamo risposto con formati più piccoli, come lo Stracchino da 100 g, che è diventato in breve tempo la nostra referenza con il più alto tasso di crescita».
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Formaggi stagionati e semistagionati
A fronte del crollo dei consumi nel canale dell’Horeca a causa delle ripetute chiusure della ristorazione, anche i formaggi stagionati hanno performato molto bene nei punti vendita della Gdo, soprattutto le referenze con un’elevata componente di servizio come i grattugiati, cresciuti di +12,5% rispetto al 2019.
Anche il Grana Padano Dop ha evidenziato numeri positivi con una produzione in crescita di +2,2% rispetto al 2019 e con i consumi nella grande distribuzione che hanno evidenziato un +6,4%, mentre il Gorgonzola Dop, secondo i dati del Consorzio di Tutela, ha superato le 5,1 milioni di forme prodotte con un aumento di +1,5%, un fatturato di circa 800 milioni di euro e vendite in Gdo che a valore hanno messo a segno una crescita di +25,2%.
Il Parmigiano Reggiano Dop,
per esempio, secondo i dati del Consorzio di Tutela, ha chiuso il 2020 con una produzione di circa 160mila tonnellate (+4,9%) e un giro d’affari di oltre 2,3 miliardi di euro, con un aumento delle vendite di +7,9%.
STAGIONATI FORMAGGI E SEMISTAGIONATI FRESCHI
Si amplia l’offerta in termini di prodotti e formati Secondo Stefano Ziliotti, commercial & marketing director del Gruppo Castelli, nel 2020 si è assistito a un andamento in crescita dei formaggi Dop, in particolare pecorini e paste filate: «C’è stato un impatto positivo sul canale moderno nel libero servizio per i prodotti ideali in ricettazione come mozzarella vaccina, provola e scamorza, ma anche per gli stagionati Dop, tra cui il pecorino. Per quanto ci riguarda, la nostra offerta si declina in un vasto e profondo assortimento: per gli stagionati, per esempio, proponiamo numerose stagionature e formati, dalla forma alla porzione, passando per il grattugiato fino agli stick, il tutto in una diversificazione di pack e grammature per garantire la scelta al trade e il servizio al consumatore. Continueremo a focalizzarci sui nostri pilastri strategici come qualità e tradizione nella cultura del prodotto attraverso la valorizzazione delle caratteristiche dei Dop, Igp e Stg in collaborazione con i rispettivi consorzi, nella tutela dell’ambiente con formaggi dai packaging sempre più riciclabili e nel rispetto del benessere animale seguendo una policy ad hoc in cooperazione con i nostri allevatori».
Le linee innovative convincono sempre di più Anche nel segmento dei formaggi stagionati le offerte innovative hanno evidenziato tendenze molto positive. «I nuovi modelli di consumo “cuochi a casa” emersi con l’emergenza sanitaria – afferma Maurizio Moscatelli, direttore commerciale di Parmareggio – hanno determinato il cambiamento del carrello della spesa, favorendo il comparto fresco del libero servizio, un trend confermato anche dalle ottime performance dei nostri prodotti. La nostra proposta è da sempre incentrata sul Parmigiano Reggiano (pezzi, grattugiati, snack, formaggini, fettine), sul burro dove siamo leader in Italia e dal 2014 anche sulle merende combo in cui con “L’ABC della merenda” abbiamo creato un nuovo segmento di mercato, ampliando negli anni la gamma con differenti combinazioni dolci e salate. Il nostro obiettivo è continuare a sostenere questi tre pilastri con varie strategie tra cui un importante progetto di sostenibilità che ci ha portato ad aprile a eliminare completamente le vaschette in plastica su tutte le referenze della linea “L’ABC della merenda”, sostituite da una confezione esterna in cartoncino Fsc composto per il 90% da carta riciclata». 19
DALTERFOOD GROUP, IL PARMIGIANO REGGIANO CON TUTTI I VANTAGGI DELLA FILIERA INTEGRATA di un formaggio dal sapore intenso e ricco di aromi. Senza tralasciare, INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
ovviamente, il Parmigiano Reggiano biologico, quello di Montagna e
l’esclusivo Parmigiano Reggiano solo di Pezzata Rossa Italiana. Si tratta di un formaggio unico, dal livello qualitativo eccellente, che viene prodotto a 600 metri di alti-
DalterFood è un gruppo specializzato nel settore lattiero caseario, che
attraverso aziende di lunga tradizione ed esperienza segue tutta la filiera del Parmigiano Reggiano Dop. Una delle peculiarità distintive del Gruppo è la filiera integrata, che parte da accordi di collaborazione con allevatori selezionati per la raccolta del miglior latte, passa attraverso la produzione di Parmigiano Reggiano nei due caseifici di proprietà, arriva al taglio, al confezionamento e infine alla distribuzione, sia in Italia che in 45 paesi del mondo. DalterFood Group è quindi
una realtà dalle solide radici, ma anche molto dinamica e proiettata verso il futuro. A dimostrarlo è la scrupolosa attenzione che contrad-
distingue ogni fase della lavorazione del formaggio, a partire proprio da chi genera la materia prima. Le
vacche da latte di ogni allevatore che conferisce ai caseifici del Gruppo, sono attentamente selezionate e
seguono uno stile di vita improntato ai principi del benessere anima-
le, tanto che DalterFood Group ha ottenuto, prima nel comprensorio, la certificazione sull’intera filiera per il benessere animale, secondo il protocollo stilato dal CReNBA (Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale). DalterFood Group significa anche biodiversità, grazie ad un’ampia proposta che passa dal Parmigiano Reggiano convenzionale fino all’eccellenza assoluta del 40 Mesi, autentica esperienza sensoriale per gli amanti
tudine nell’appennino reggiano, dal caseificio Colline del Cigarello e
Canossa, di proprietà del Gruppo. Una produzione locale, completamente controllata dall’allevamento alla tavola, trasparente e certificata. Per offrire la più ampia scelta
al food service e alla distribuzione, nonché plus importanti dal punto di vista ambientale, il Gruppo propone per il Parmigiano Reggiano ben 11 differenti varianti di taglio (tra cui cubetti, stick, foglie e i nuovissimi fiammiferi) e continua a investire in imballaggi 100% riciclabili. La grande esperienza e la qualità assoluta dell’offerta fanno di DalterFood
uno specialista nelle private label. Il Gruppo ha infatti una solida e riconosciuta expertise nello sviluppo di prodotti di alta gamma a marchio privato per il mercato retail (con lunghi rapporti di fornitura con alcune delle più importanti catene inglesi e tedesche) ed è in grado di sviluppare prodotti personalizzati in base alle richieste del cliente. www.dalterfood.com
STAGIONATI E SEMISTAGIONATI
Un grattugiato unico
Grande attenzione alla tracciabilità di filiera
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a pandemia, oltre ad aver modificato le abitudini d’acquisto, ha reso il consumatore un fruitore sempre più informato di quello che porta sulla propria tavola. «La nostra azienda ha saputo dare risposta a questa tendenza e a una crescente domanda di prodotti a libero servizio con nuove proposte legate al mercato dei formaggi fusi e mozzarella – racconta Pierantonio Invernizzi, direttore commerciale & marketing di Inalpi – referenze connotate da una provenienza chiara e tracciabile della nostra filiera corta e certificata. Il nostro Gruppo si conferma leader italiano nella produzione di formaggio fuso e, con particolare riferimento alle sue referenze di punta come le Fettalpine, riveste un ruolo di player strategico per il mercato domestico e un punto di riferimento per un settore in crescita dopo anni di flessione».
Per acquisire quote di mercato in uno scenario molto competitivo Inalpi si lancia in una nuova sfida. «L’ultimo prodotto pensato per il libero servizio è il Grattugiato Italiano senza lisozima – spiega Pierantonio Invernizzi – una referenza lavorata e stagionata nello stabilimento di Peveragno (Cuneo) e asciugata in teli di lino. L’assenza di lisozima, un conservante naturale derivato dall’uovo, lo rende un formaggio grattugiato unico nel vasto mercato dei prodotti presenti sullo scaffale della Gdo. Per realizzarlo è necessario partire da una materia prima di altissima qualità: il latte di filiera corta, certificata e garantita Inalpi. Vogliamo offrire questo prodotto ai nostri clienti che hanno la necessità di riconoscere una “premiumness” a referenze troppo spesso frutto di blend di formaggi o che ricordano un’identità di prodotti Dop grattugiati».
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STAGIONATI E SEMISTAGIONATI
Non si fermano le nuove proposte di alta qualità
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onostante le difficoltà causate dalla pandemia anche durante gli scorsi mesi l’offerta casearia ha continuato a mostrare diverse novità, anche all’interno delle denominazioni di maggior pregio. «Il nostro core business, in termini generali e quindi anche per la Gdo, è il Parmigiano Reggiano – afferma Antonio Gizzi, responsabile vendite di DalterFood Group – di cui controlliamo l’intera filiera. Nei nostri caseifici di proprietà produciamo questa eccellenza in versione convenzionale, biologica, di montagna e dallo scorso anno abbiamo aggiunto anche il Parmigiano Reggiano “solo di Pezzata Rossa Italiana”: un formaggio di alto livello qualitativo, unico sul mercato nazionale e internazionale che viene prodotto a partire dal latte delle bovine di questa tipica razza italiana in una filiera locale, trasparente e certificata».
Parmigiano Reggiano in tanti formati e stagionature L’offerta di Parmigiano Reggiano di Dalter è davvero ampia, sia in termini di stagionatura sia di formato. «Nell’ambito del Parmigiano Reggiano, proponiamo diverse stagionature per qualsiasi tipo di gusto ed esigenza – spiega Antonio Gizzi – dal 12 al 40 mesi, passando per il 24, 30 e 36 mesi. Ultimamente, stiamo cercando di valorizzare il 40 mesi, essendo un prodotto molto richiesto da un consumatore sempre più educato e consapevole di ciò che acquista. Siamo in grado di proporre ben 11 varianti di formati, tra cui cubetti, stick, petali e coriandoli, tutti personalizzabili in base alle richieste di ogni singolo cliente. L’ultima novità, supportata già da diversi apprezzamenti da parte del consumatore, riguarda i “fiammiferi” di Parmigiano Reggiano».
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D A T E
M A G G I O
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I formaggi
tra innovazione e nuovi trend di consumo w e b i n a r
1° TAVOLA ROTONDA 10,45 – 11,30 Il ruolo dei formaggi nei modelli di consumo contemporanei 2° TAVOLA ROTONDA 11,45 – 12,30 Scenari e prospettive di un comparto in evoluzione Ne discutiamo con:
Mauro Frantellizzi, marketing director Galbani cheese Groupe Lactalis Marco Magalotti, category manager formaggi, latte e derivati Conad Luca Pirino, category responsabile del reparto formaggi Selex Pietro Poltronieri, responsabile prodotto a marchio Crai Riccardo Simonetti, coordinatore freschi tradizionale formaggi Iper La grande i Carlo Mangini, direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Tarricone, responsabile marketing Maiora Matteo Torchio, responsabile marketing e pubbliche relazioni Inalpi Serena Tundo, sales consultant Nielsen
modera Stefania Lorusso, direttrice editoriale Distribuzione Moderna Per info: Tel. 02/20480344 r.a. – commerciale@edizionidm.it organizzato da:
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STAGIONATI E SEMISTAGIONATI
Un’interessante offerta di formaggi affettati La Baviera offre tante specialità molto apprezzate dal mercato italiano, sia per l’elevata qualità sia per l’innovazione e il servizio. «I produttori caseari bavaresi sono fra le aziende più competitive nella produzione di formaggi affettati – spiega Georg Hausl – nonché di mozzarella, una volta considerata di bassa qualità, ma oggi apprezzata anche da tante catene distributive italiane che collaborano con aziende bavaresi per la fornitura di private label proprio per l’ottimo rapporto qualità prezzo dei prodotti, oltre alla serietà e all’affidabilità dei caseifici della nostra regione. Quindi la Baviera oggi rappresenta nell’ambito dei formaggi un’interessante offerta che non è in contrapposizione alla produzione italiana, ma è complementare e per il trade italiano può costituire un’opportunità di business».
Premiati i prodotti di filiere corte e locali Nei mesi passati, secondo Anna Rizzi, responsabile marketing di Trentingrana, ha subito un’accelerazione quel trend già in atto che vede i consumatori preferire cibi sani e sicuri, con provenienza certa e di origine nazionale: «Ciò fa bene sperare per filiere locali e corte, altamente controllate e garantite, come quella del Gruppo Formaggi del Trentino che propone prodotti tipici regionali, realizzati esclusivamente con latte del territorio e senza l’uso di conservanti. La nostra offerta si articola in tre linee di prodotto: Burro Trentino, Trentingrana (forme intere, confezioni sottovuoto e grattugiato) e Formaggi Tradizionali, uno su tutti il Puzzone di Moena Dop tipico delle Valli di Fiemme, Fassa e Primiero. Novità importanti del 2020 sono state il rinnovamento del packaging della linea Trentingrana e il lancio di una nuova referenza: Trentingrana stagionato 30 mesi, un formaggio che condivide le caratteristiche di alta qualità e di filiera di montagna del prodotto più giovane, aggiungendo un tocco gourmet ed entrando così nella fascia più alta del mercato».
Tradizione e innovazione dalla Baviera
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uello italiano è il primo mercato per l’export dei formaggi della Baviera, la cui principale caratteristica – racconta Georg Hausl, direttore di Alp Bayern, il dipartimento del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste che promuove i prodotti agroalimentari della regione – è la qualità del latte, che deriva da un’agricoltura da sempre caratterizzata da una grande attenzione alla sostenibilità: «Un’altra peculiarità è l’equilibrio tra tradizione e innovazione, soprattutto di prodotto e dei processi produttivi. Ciò si esprime in un’offerta che include formaggi tradizionali come l’Allgäuer Bergkäse Dop o l’Allgäuer Emmentaler Dop, ma anche referenze innovative come freschi spalmabili, fiocchi di latte, gli erborinati e tante altre specialità». 25
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