DM Magazine Marzo 2025

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SUCCESSI

Il gigante danese Normal approda in Italia

Cheapflation: l’inflazione corre sulla fascia media di prezzo

INTERVISTA Star, il focus è sui piatti pronti

Rigenerare i territori: la prossimità salverà la Grande Distribuzione? 4 Cover

Cheapflation: l’inflazione corre sulla fascia media di prezzo 10 Intervista

Star, il focus è sui piatti pronti

12 Successi

Il gigante danese Normal approda in Italia

13 Imprese

Apulia Distribuzione annuncia i piani di sviluppo 2025-2027

14 Mercati

Pizze e affini: rapide e facili, dall'aperitivo ai pasti 27 Persone 28 Retail Innovation

Stradivarius Wave Store Concept –Barcellona, Spagna

31 Social&Pr strategies

Il real time marketing durante i grandi eventi

32 Fiere

IAW celebra 20 anni di attività

34 Customer Micro trend 2025: l’ultima edizione del Ces

36 Mercati

Cancelleria, alla ricerca della generazione analogica

48 Retail Real Estate

Nuove polarità del real estate: Caselle Open Mall e la metamorfosi digitale

51 Focus

Dal free from al rich in, i prodotti healthy conquistano i consumatori

60 Digital club/Retail W l’insegna!

62 Mercati

Zucchero e dolcificanti: cresce l’interesse per i prodotti naturali

72 L’analisi Focus Research

Analisi delle attività promozionali sui dolcificanti

74 Tecnologistica

Sensormatic Solutions lancia tre novità per il retail

Exotec lancia la nuova generazione di Skypod per la gestione del magazzino 76 News

Video e podcast

Prossimamente

Gli aumenti percentuali sono stati più rilevanti sui prodotti economici rispetto a quelli premium, tanto da erodere parte dei benefici delle promozioni.

DM Magazine

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Rigenerare i territori: la prossimità salverà la Grande Distribuzione?

Il futuro della distribuzione non è nella mera logica del profitto, ma nella capacità di rigenerare tessuti sociali ed economici. Lo dimostrano i risultati di quelle realtà che nel dialogo con il territorio e con le comunità locali hanno più creduto e che oggi stanno ridefinendo il concetto tradizionale di supermercato.

Le cifre raccontano una nuova filosofia aziendale. Solo per fare alcuni esempi: Pac 2000A ha attivato 25mila fornitori italiani, generando 91mila posti di lavoro e contribuendo allo 0,4% dell'occupazione nazionale. Carrefour lavora con 8mila produttori locali, con l'85% dell'assortimento proveniente da fornitori nazionali. Crai copre 1.150 comuni con 1.800 punti vendita, costruendo una rete di prossimità unica che valorizza le comunità locali. Queste catene non si limitano a vendere prodotti, ma promuovono attivamente lo sviluppo territoriale. Conad Adriatico collabora con 551 fornitori locali e investe 40mila ore in formazione. Unicoop Firenze avvia "Dialoghi nei territori", aprendo un canale di ascolto diretto con le comunità. Il modello emerso è rivoluzionario: centralità del cliente, sostegno alle comunità, valorizzazione delle eccellenze territoriali. I supermercati si trasformano da semplici punti vendita a partner di sviluppo, dove ogni scaffale diventa una narrazione di comunità, ogni prodotto racconta una storia di legami sociali e imprese locali. Credo sia questa la vera sfida della grande distribuzione: convertirsi da elemento di standardizzazione a motore di innovazione territoriale. Non più solo catene commerciali, ma presidi di comunità capaci di generare valore economico e sociale, dove l'economia diventa strumento di rigenerazione collettiva e gli imprenditori si fanno interpreti di un nuovo modello di sviluppo che mette al centro le persone e i loro territori. Questi esempi dimostrano che è possibile immaginare una distribuzione diversa: più umana, più radicata, più responsabile. Un modello che non insegue solo il profitto, ma contribuisce a ricostruire quel tessuto sociale e produttivo troppo a lungo frammentato dalla logica del mero consumo.

Cheapflation: l’inflazione corre sulla fascia media di prezzo

Gli aumenti percentuali sono stati più rilevanti sui prodotti economici rispetto a quelli premium tanto da erodere parte dei benefici delle promozioni.

di Jessika Pini

La necessità di salvaguardare il proprio potere d’acquisto durante l’impennata inflattiva degli anni scorsi ha spinto i consumatori verso marchi più economici e talvolta verso prodotti di minore qualità, però le referenze di primo prezzo e di fascia media, anziché offrire un rifugio, hanno registrato, nel periodo di picco inflattivo, aumenti percentuali di prezzo superiori rispetto ai prodotti premium. Il fenomeno è stato messo in luce dall’analisi Price discounts and cheapflation during the post-pandemic inflation surge realizzata dal professore Alberto Cavallo della Harward Business School e da Oleksiy Kryvtsov, senior research officer presso Bank of Canada, e pubblicata sul JournalofMonetaryEconomics

Panel e metodologia

Lo studio ha preso in considerazione le vendite di 2.122.892 prodotti tra il 2018 e il 2024 presso 91 importanti retailer in 10 Paesi (Argentina, Brasile, Canada, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti). I prodotti, divisi per categorie merceologiche, sono stati suddivisi in quattro fasce di prezzo unitario, dal cluster più economico a quello premium. Sono state quindi analizzate la pressione promozionale temporanea e le differenze di prezzi dei prodotti simili.

L’impatto sulle categorie di prodotto

I dati raccolti evidenziano che, da un lato, la pressione promozionale ha mitigato l’impatto dell’inflazione, mentre la cheapflation – intesa, nella definizione data dagli studiosi, come un aumento più rapido dei prezzi dei beni di fascia più economica rispetto alla stessa categoria di beni di fascia premium – lo ha esacerbato. In Canada, per esempio, gli sconti hanno ridotto la variazione del prezzo unitario medio di 4,1 punti percentuali, ma il passaggio a marchi più economici l'ha aumentata del 2,8%. «I prezzi dei marchi più economici – si riporta nella pubblicazione – sono cresciuti complessivamente nei Paesi considerati tra 1,3 e 1,9 volte più velocemente dei prezzi dei marchi più costosi, e solo quando l'inflazione è aumentata, né prima né dopo». Da gennaio 2020 a gennaio 2024, i prezzi dei prodotti alimentari di fascia media in Europa e negli Stati Uniti sono aumentati dal 15 al 23%, mentre in Brasile e Argentina sono cresciuti rispettivamente del 39% e del 228%.

RISPARMI NASCOSTI

Le aziende, in un contesto economico sfidante, ricorrono spesso a strategie per mantenere i margini di profitto senza aumentare i prezzi in modo evidente. Una pratica diffusa è la sostituzione di ingredienti di alta qualità con alternative più economiche. Ad esempio, il burro può essere sostituito con la margarina, l'olio extravergine di oliva con l’olio di semi e le uova fresche con i derivati. Queste modifiche, non sempre comunicate in modo trasparente, possono comportare una riduzione della qualità del prodotto finale. Tuttavia, alcune aziende scelgono di comunicare apertamente tali cambiamenti, trasformandoli in opportunità di marketing. È il caso di alcune aziende conserviere che hanno ridotto la quantità di olio extravergine, il cui prezzo negli ultimi anni è cresciuto del 30%, nel tonno in scatola, promuovendo il prodotto come "con un filo d'olio" o “non si sgocciola”, un esempio di come una necessità possa essere trasformata in un vantaggio percepito dal consumatore.

La variazione tra fasce di prezzo

Negli Stati Uniti, la differenza tra fasce di prezzo inizia ad aumentare all'inizio del 2021 e si stabilizza all'inizio del 2023, suggerendo che la cheapflation è più evidente durante l'impennata dell'inflazione: i prezzi dei prodotti alimentari più economici sono saliti del 30% tra gennaio 2020 e maggio 2024 contro il +22% dei prodotti premium; l'inflazione per i prodotti più economici è stata 1,4 volte superiore, portando a una crescita cumulativa dei prezzi di 8 punti percentuali in più rispetto alle varietà premium. In Europa la variazione va dai 6 punti percentuali nel Regno Unito al 14% in Germania, Italia e Paesi Bassi. Le ragioni individuate dai due ricercatori sono l’aumento della domanda di prodotti più economici, la dipendenza di tali prodotti da catene di approvvigionamento globali e i margini di profitto più risicati che hanno costretto ad aumentare maggiormente i prezzi alla crescita dei costi di approvvigionamento.

●●● VAR. % VAL. TRA PRIMO PREZZO E FASCIA

PREMIUM (2020-2024)

Fonte: A. Cavallo, O. Kryvtsov; Price

Focus prezzi italia

La ricerca della convenienza ha portato molti consumatori a dirottare parte dei propri acquisti nei discount. In Italia i dati NielsenIQ sul largo consumo confezionato a rete corrente confermano un incremento delle vendite anche nel 2024, per

i discount del 2,3% su base annua contro il +1,2% del complesso dei formati tradizionali della Gdo, seppure con un’inflazione media del settore alimentare che si è attestata sotto il 2%. Secondo i dati Istat sui prezzi al consumo nel 2023, l’anno di picco inflattivo, i prodotti alimentari e le bevande analcoliche sono aumentati del 10,2%. Nello specifico: pane e cereali (+10,8%); latte, formaggi e uova (+11,5%); oli e grassi (+23,4%); vegetali (+12,8%); zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi (+13,5%); acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura (+12,2); birra (+11,3%). La situazione si è normalizzata nel 2024, quando molte categorie sono scese sotto la soglia inflattiva del 2%: pesci e prodotti ittici; latte, formaggi e uova; zucchero, confetture, miele, cioccolato e dolciumi; bevande alcoliche. Molte altre sono poco sopra il 2% (carni, acque minerali, bevande analcoliche). Fa eccezione la categoria oli e grassi, che registra un +20% sul 2023.

●●● INFLAZIONE SUI PRODOTTI ALIMENTARI 2020-2024 IN ITALIA (%)

Fonte: Istat, variazione su base tendenziale, classificazione Ecoicop - classificazione europea dei consumi individuali secondo l’utilizzo finale

Gamboni (Gruppo Végé):

«Gli aumenti vanno valutati in valore assoluto. I prodotti di fascia media sono comunque rimasti convenienti per i consumatori».

La fase più accesa di contrattazione tra distributore e fornitori ha visto le maggiori dispute di aumenti su prodotti leader di mercato e di fascia premium. Approfondiamo questo aspetto con Edoardo Gamboni, direttore commerciale di Gruppo Végé

Il picco inflattivo degli anni scorsi è stato un fenomeno complesso da gestire per un distributore. Tra il 2022 e il 2023 abbiamo assistito a un picco inflattivo che non si vedeva da cinquant’anni, quindi ci siamo trovati ad affrontare uno stress di mercato mai accaduto in precedenza nel rapporto di contrattazione tra distributore e fornitori. Va però osservato che, se in termini percentuali i maggiori aumenti si sono riversati sui prodotti di fascia media e di primo prezzo, è altrettanto vero che in termini di valore assoluto questi prodotti riteniamo siano rimasti comunque convenienti per i consumatori poiché l’applicazione percentuale degli aumenti su referenze premium potrà essere stata inferiore, ma in valore assoluto ha comunque spinto certamente più in alto i prodotti delle fasce leader e premium.

Come avete gestito la richiesta di aumenti dei vostri fornitori?

Ai prodotti premium e ai prodotti leader di ciascuna categoria abbiamo concesso inevitabilmente un prezzo di sell-in maggiore – d’altronde rappresentano ruoli commerciali unici e il consumatore si aspetta di trovarli a scaffale – mentre i prodotti follower sono quelli sui quali, per ampiezza e scelta, si riceve maggiore disponibilità e spazio di negoziazione. Inoltre, da due anni utilizziamo delle piattaforme globali e nazionali che, oltre alle indicazioni sui movimenti delle quotazioni delle materie prime, ci forniscono dati sull’intera filiera dei costi di un prodotto, packaging, energia, logistica, ecc. Strumenti che favoriscono la comprensione della richiesta di listino dei fornitori: se reale e/o quanto speculativa. Grazie a questo percorso riusciamo a definire un’ipotesi di costo corretto di un prodotto e a riconoscere un equo corrispettivo al produttore e il giusto prezzo al consumatore. Raramente l’industria modifica i listini, benché in talune fasi possa farlo, l’uso di queste recenti piattaforme, specie in queste occasioni, ci aiuta a raggiungere

obiettivi strategici. Anche ora assistiamo a mercati sui quali è corretto mostrare massima attenzione, altri che invece meritano revisioni, come gli oli extravergini di oliva.

Nel 2025 possiamo considerare terminata la fase di inflazione nel largo consumo alimentare?

I movimenti inflattivi non sono finiti. Alcuni focolai sono divenuti incendi, penso al cacao e al caffè, che hanno raggiunto i massimi storici all’origine; da qualche mese c’è notevole fermento attorno al costo del latte e derivati, dopo le concessioni sul prezzo alla stalla dell’industria ai conferitori. È in corso una richiesta di incremento dei listini delle carni, provenienza nazionale, e di tutte quelle referenze che uniscono cioccolato, latte e caffè, come il mondo del gelato. Da gennaio è in vigore la normativa per cui le bottiglie in Pet devono contenere almeno il 25% di r-Pet che ha portato ulteriori richieste sulle acque minerali, unitamente al prosieguo della tassa Ets, in vigore per quota parte 40% su 100% da gennaio 2024, salita al 70% nel 2025, sui noli marittimi che non usano carburanti green, con arrivo finale, gennaio 2026, al 100%. Rinviata al 2026 la normativa cosiddetta Regolamento sulla deforestazione che confidiamo non comporti speculazioni. Quindi l’inflazione non è normalizzata.

«Il

Buttarelli (Federdistribuzione):

ruolo di contenimento svolto dal retail moderno è stato rilevante, nella misura di qualche

punto percentuale, nel mantenere un trend

di inflazione al consumo inferiore di quella in acquisto».

Nel 2025 la priorità in Italia è supportare i consumi. Vediamo come con Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione

Quali sono stati temporalmente i momenti di maggiore crescita dei prezzi al consumo dei prodotti alimentari nella distribuzione moderna in Italia?

Tra il 2022 e il 2024 il picco inflattivo è stato raggiunto nel primo trimestre 2023 per poi iniziare a scendere nella seconda metà dell’anno. Nel 2024, invece, l’inflazione si è consolidata sotto la soglia critica del 2%, fatta eccezione per alcune categorie, come cacao, burro, caffè, olio d’oliva, che hanno avuto gli aumenti più rilevanti del loro percorso inflattivo. In questo contesto il ruolo di contenimento svolto dai retailer è stato rilevante, nella misura di qualche punto percentuale, nel mantenere un trend di inflazione al consumo inferiore di quella in acquisto e proteggere così il più possibile il potere d’acquisto delle famiglie. Va anche detto che, nonostante il fenomeno della cheapflation, non si è snaturato il posizionamento dei prodotti di fascia media e di primo prezzo.

Sono finiti gli aumenti o ci sono categorie merceologiche che potrebbero essere ancora soggette a turbolenze?

Gli scenari geopolitici molto variabili con cui ci troviamo a convivere possono determinare cambiamenti repentini; ad esempio la crescita dei costi energetici che si sta riproponendo incide sulle produzioni più energivore come il lattiero caseario che ha già denunciato la difficoltà ma, se continuasse questo trend, ci potrebbero essere effetti anche sui prezzi al consumo. La vulnerabilità energetica del nostro paese va certamente risolta con l’evoluzione verso le rinnovabili e anche verso il nucleare di terza generazione. La realtà resta quindi fortemen-

te condizionata dal panorama internazionale con effetti di ritorno sulle imprese italiane, ma vogliamo essere ottimisti: crediamo che il livello del 2% possa essere mantenuto, ma chiediamo alle istituzioni un supporto nel ridare fiducia alle famiglie del ceto medio appesantite dal caro bollette. Bisogna evitare una retrocessione dei consumi che pesano in Italia il 60% del Pil. Il welfare aziendale, per esempio, è uno strumento importante per ridurre i costi per le imprese e per sostenere il reddito dei lavoratori.

I distributori come possono recuperare marginalità?

La marginalità della distribuzione è sempre stata bassa nel retail food perché il settore è molto competitivo, quindi è necessario che i retailer attuino azioni di efficientamento e di posizionamento chiaro puntando soprattutto sui prodotti a marchio proprio. Nel rapporto di filiera si deve puntare su una sempre maggiore integrazione in modo da ridurre i passaggi che sottraggono efficienza.

Star, il focus è sui piatti pronti

Si dice che nulla avvenga per caso. Rientra molto probabilmente in questo aforisma la recente notizia dell’acquisizione dei brand di Star Pummarò, Polpabella e Sugo Lampo da parte di Casalasco Società Agricola. Una scelta che consentirà a Star di concentrarsi sui segmenti core del suo portafoglio prodotti (pesti speciali e noodles), focalizzando le energie sul mondo dei piatti pronti etnici, con un obiettivo chiaro: dinamizzare le categorie nelle quali l’azienda opera per creare valore per l’impresa, i clienti e i consumatori. Ne parliamo con il general manager di Star Antonio Mariani

Pesti speciali e noodles rappresentano il vostro business. Come hanno performato i due segmenti nel 2024?

La performance di Star nei mercati “core”, pesti speciali e noodles, è stata positiva nel 2024, con un trend di vendite a valore del +2% e una quota a valore nei due mercati core del 25%. La crescita è guidata principalmente dalla straordinaria performance a doppia cifra dei pesti speciali Tigullio, che hanno messo a segno +27%, ottenuta grazie a una brand strategy forte e a un’innovazione di successo. La crescita è stata inoltre guidata dai risultati positivi di Saikebon nei noodles, che hanno registrato +2%, confermandosi così leader di categoria con il 60% di quota. Abbiamo registrato, poi, una continua crescita del brodo liquido che, con +7%, conferma Star capitano della categoria con una quota di mercato a valore del 77% (fonte: NIQ, totale Italia, dati a valore, fy 2024 vs ya).

Tra le vostre referenze, quali sono i vostri cavalli di battaglia?

I noodles sono indubbiamente il nostro cavallo di battaglia. Nella categoria di riferimento, che abbiamo introdotto nel 2013 e che oggi costituisce un fenomeno da quasi 60 milioni di euro, Saikebon detiene una quota a valore del 60%, per un giro d’affari di circa 35 milioni di euro, ed è responsabile per quasi il 50% della crescita del settore. Questa ottima performance è la prova che il nostro modello di innovazione, basato su praticità, gusto ed etnicità, risponde perfettamente alle esigenze del consumatore moderno. Sempre parlando di innovazione, c’è un’altra categoria in cui siamo leader di mercato: quella dei pesti speciali, in cui Tigullio continua a crescere a doppia cifra trainato dal successo degli ultimi due lanci, Cacio & pepe e Ricotta & pistacchio, che si sono rivelate tra le referenze più performanti degli ultimi tre anni. Il successo è legato alla capacità di rispondere in

modo efficace alla crescente domanda dei consumatori di soluzioni rapide e gustose per condire la pasta, riproponendo al contempo i sapori autentici d ella tradizione.

Quali altre novità avete lanciato lo scorso anno con i vari brand?

Sognidoro ha introdotto le due nuove tisane con melatonina ai gusti Melissa e Mango e Vaniglia per soddisfare le diverse preferenze dei consumatori e consolidare il proprio ruolo nel segmento funzionale. Saikebon ha arricchito l’offerta dei noodles con una nuova referenza noodles al curry con la nuova piattaforma Riso Express, la grande scommessa dell’anno, con la quale entra nella categoria riso, la base più importante della cucina asiatica. Questo a dimostrazione del coraggio e del dinamismo dell’azienda.

Può tracciare un quadro dell’andamento dei piatti pronti nell’ultimo anno?

L’andamento dei piatti pronti ambient dry è stato positivo nel 2024 (+4%) ma registra due diverse velocità: i noodles con 63 milioni di euro hanno aumentato il gap con i più tradizionali risotti, il cui giro d’affari ammonta a 56 milioni di euro, e guidano la crescita con +7% a valore e +8% a volume. Se guardiamo al trend di lungo periodo, la crescita di questa categoria ha un cagr a valore 2024 rispetto al 2019 del +22%, a dimostrazione della persistenza di un forte consumer trend e della capacità di coniugare velocità e facilità con un’esperienza fuori dall’ordinario di “oriental indulgence”. n

Leggi l’intervista completa

Il gigante danese NORMAL

APPRODA IN ITALIA

L’assortimento del retailer comprende un’offerta per il cura casa e il cura persona e viene arricchito ogni settimana con l’introduzione di 100 nuove referenze.

Il gigante danese di negozi al dettaglio Normal arriva in Italia. L’azienda, fondata nel 2013 nella città di Silkeborg, gestisce oggi una catena di oltre 850 store in otto Paesi europei (Danimarca, Norvegia, Svezia, Paesi Bassi, Francia, Finlandia, Portogallo e Spagna) e conta circa 13.700 dipendenti.

Per rafforzare la sua presenza nell’area del Sud Europa, Normal ha raggiunto un accordo con Klépierre Italia, attivo nel settore degli shopping center, per aprire a metà marzo a Roma i primi due punti vendita italiani nei grandi centri commerciali RomaEst e Porta di Roma, che avranno una superficie totale di oltre 700 mq.

«Dopo il successo degli ultimi anni in Portogallo e Spagna, non vediamo l’ora di esportare il nostro concept in Italia e di far crescere ulteriormente le nostre attività nel Sud Europa – dichiara Jesper Due, amministratore delegato di Normal –. Anche nei nostri due negozi di Roma, si avrà sempre la certezza di trovare prodotti a prezzi stabili e convenienti e di fare un’esperienza di shopping fantastica».

Normal combina nei suoi negozi marchi noti, tendenze e novità. Sugli scaffali è possibile trovare un’ampia selezione di prodotti per la cura personale e l’igiene, make-up, articoli per la pulizia della casa, oltre a numerosi snack e bevande. L’assortimento viene costantemente rinnovato, con oltre 100 nuovi prodotti a settimana, offrendo sempre qualcosa di nuovo da scoprire. La struttura labirintica dei negozi invita i clienti a vivere una sorta di caccia al tesoro. Il format non prevede sconti, saldi od offerte speciali, ma garantisce sempre prezzi fissi e accessibili su tu tti i prodotti. n

Leggi anche: “Ferrero sale fino a 18,4 miliardi”

Apulia Distribuzione

annuncia i piani di sviluppo 2025-2027

L’insegna punta su digitalizzazione, sostenibilità e consolidamento della rete.

Apulia Distribuzione definisce le “milestone” per il suo sviluppo nel triennio 2025-2027, annunciando investimenti per 50 milioni di euro. Le direttive per i prossimi tre anni si concentrano sul consolidamento della propria rete distributiva, sulla digitalizzazione e riorganizzazione dei processi, sulla transizione infrastrutturale in un’ottica di massima sostenibilità energetica e ambientale.

Lo sviluppo della rete di punti vendita, finalizzato a rafforzarne la posizione competitiva nel mercato locale, è rappresentato dall’apertura di 8 superstore in Puglia a insegna Rossotono con il format Rossotono Market. Alle nuove aperture si affianca la ristrutturazione di 15 punti vendita storici della rete diretta. L'insegna, inoltre, da gennaio è arrivata nel Lazio, dove prevede l’apertura di 10 punti vendita in affiliazione con imprenditori della regione. Il piano di espansione vede anche un rilancio della crescita nel territorio campano, attraverso una rete in franchising con imprenditori locali, e nel mercato siciliano. Infine, nel corso dei tre anni è prevista la ristrutturazione dei cash & carry Tuttorisparmio di Brindisi, Lucera, Corato e Capurso. Nel piano è prevista una riorganizzazione aziendale che punta a garantire una scalabilità della crescita in modo sano, sostenibile e di lungo termine. La transizione organizzativa passa anche per la formazione digitale, per incrementare le abilità del capitale umano di Apulia nell’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi. Anche l’intera rete distributiva verrà rinforzata a livello digitale con l’introduzione di un nuovo motore crm con attività di loyalty che saranno distribuite attraverso l’app Speasy, utile per lo sviluppo dell’e-commerce dei supermercati Rossotono aderenti.

Apulia Distribuzione ha predisposto un piano di investimenti per ridurre l’impatto ambientale dell’azienda in ogni territorio in cui è presente. Saranno realizzati, ad esempio, impianti per l’autoproduzione di energia, in modo da raggiungere una percentuale sempre maggiore di quota di rinnovabile autoprodotta rispetto all’energia acquistata dalla rete elettrica.n

Leggi anche: “Arborea investe 30 milioni: +20% per il latte e magazzino automatizzato”

Pizza e affini: rapide e facili, dall'aperitivo ai pasti

di Maddalena Marconi

Versatilità d’uso, velocità di preparazione e, soprattutto, una crescente attenzione verso la qualità degli ingredienti e la digeribilità degli impasti sono al cuore del grande successo che sta riportando il mercato di pizza e affini.

Nell’anno terminante il 26 gennaio 2025, il mercato pizza e affini a totale Italia ha raggiunto un fatturato di oltre 153,5 milioni di euro, registrando un incremento del giro d’affari addirittura del 13,9%. Il comparto registra un forte aumento anche a volume e in confezioni, con vendite per gli ultimi due indicatori rispettivamente di 16,7 milioni di chilogrammi e di 69 milioni di confezioni e trend positivi di +16,4% a volume e +20,1% in confezioni (dati NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Superettes+ Discount). «Il valore cresce nonostante i prezzi siano in diminuzione – sottolinea Lorenzo Bartolini di NIQ –, con un prezzo medio a volume che cala del 2,1% e un prezzo medio a confezione che registra -5,1%, attestandosi sui 2,22 euro. Per quanto riguarda le promozioni, l’intensity index a volume riporta un trend in aumento di 2,5 punti, posizionan dosi su un totale del 15,3%».

Aree geogrAfiche e cAnAli di venditA

L’area geografica principale in questo mercato è l’Area 1, che ha una quota del 35,4% a valore, del 35,2% a volume e del 34,5% in confezioni. Il trend di quest’area è però negativo (-1,6% a valore, -1,8% a volume e -2,2% in confezioni). Sempre a totale mercato, il prezzo a volume più alto si registra nell’Area 3 (con 9,80 euro al chilogrammo), nonostante questa sia anche l’area che registra il calo maggiore di prezzo (-3,3%). Nello stesso territorio, per contro, il prezzo medio a confezione, con 2,08 euro e un trend negativo del 6,4%, è il minore tra le aree. L’intensità promozionale si distribuisce in modo proporzionato nelle diverse aree, raggiungendo il picco del 16,8% nell’Area 4, dove l’aumento è di 5,2 punti rispetto al periodo precedente. Il referenziamento maggiore è in Area 2, con una media di 7,4 referenze per punto vendita, in aumento

dell’1,4%. «Tra i canali – prosegue Bartolini –, i discount sono quelli con il peso maggiore (43,4% a valore), seguiti dai super (33,2%); il divario si amplia ulteriormente se si osservano le quote a volume (51,8% per i discount e 27,8% per i super). I discount presentano in effetti un trend di crescita a volume del 4,1%. Si tratta di un canale dove il prezzo a confezione è estremamente più conveniente rispetto a quello degli altri (2,07 euro, comparati con i 2,41 degli iper e i 2,35 dei super). Tuttavia, l’intensità promozionale si concentra maggiormente negli iper, con un intensity index pari al 23%, in aumento di 2,8 punti rispetto al periodo precedente. Il referenziamento di gran lunga maggiore si evidenzia negli iper, dove si registra una media di 13,6 referenze per punto vendita».

AndAmento dei segmenti

La crescita della categoria è sicuramente da attribuire all’andamento del macro-segmento pizza e preparati (+59,6% a val. e +62,2% a vol.), che vanta una quota a valore del 32,5%. Leader del settore rimane comunque il segmento delle specialità morbide e focacce, con il 42,7%, mentre la pizza fresca rappresenta il 24,8% del mercato. Il prezzo medio è di ben 3,41 euro a confezione per quest’ultimo macro-segmento, mentre si attesta su 1,99 euro a confezione sia per pizza e preparati che per le specialità morbide e focacce. Anche la promozionalità è maggiormente applicata nel segmento della pizza fresca, con un intensity index a volume del 20,4%, mentre è minore per pizza e preparati, dove l’intensity index è del 15,2%, il segmento dove si registra una minore incidenza promozionale è infine quello delle specialità morbide e focacce, nel quale la media è dell’11,5%. Per quanto riguarda infine il referenziamento non ci sono grandi differenze: il numero di referenze per punto vendita è di 3,3 per le specialità morbide e focacce, di 2,1 per la pizza fresca e di 2 per pizza e preparati.

CON ARIOSA UN NUOVO STANDARD DI QUALITÀ

In occasione dell’ultima edizione di Marca, Margherita, azienda veneta specializzata nella produzione di pizze surgelate di qualità, ha presentato una nuova gamma di pizze surgelate e fresche con il brand Re Pomodoro. La linea, denominata Ariosa, è il risultato di un investimento dell’azienda in innovazione. «Grazie in prima battuta al suo packaging e al formato particolare – dichiara Andrea Ghia –, Ariosa si distingue già a scaffale e crea un nuovo spazio nell’offerta affollata e ridondante della pizza surgelata. La differenza ulteriore la fa poi il suo impasto alto, dalla struttura alveolata e soffice, ricco di profumi e sapori perché realizzato con lievito madre, farine selezionate, 48 ore di lievitazione e un’idratazione dell’80%».

Trend vendite a valore (%)

153,5 mln/€ (+13,9)

Trend vendite a volume (%)

16,7 mln/kg (+16,4)

PrAticità in Primo PiAno

La facilità di utilizzo e la rapidità di preparazione, abbinate alla crescente premiumness e alla diversificazione dell’offerta e delle occasioni di consumo sono senza dubbio alla base del grande successo registrato quest’ultimo anno dal mercato di pizze, focacce, pinse e simili. «In un contesto nel quale i consumatori sono sempre più attenti all’impatto sulla salute e alla digeribilità dei prodotti alimentari che scelgono – spiega Barbara Bravi, responsabile grafica pl e comunicazione di Orva –, aumenta la domanda di un’offerta sempre più diversificata. Negli ultimi anni, in particolare, il mercato della pinsa ha conosciuto una crescita esponenziale, proprio per la capacità di intercettare le nuove tendenze di consumo, ed è prevista un’ulteriore forte espansione. Grazie al lievito madre, alla lavorazione manuale e alla lievitazione lenta, questo

Peso macrosegmenti e trend a valore (%)

c’è sempre una buona regione per fare aperitivo.

L’aperitivo italiano, da cima a fondo: la fragranza della Pizza al Padellino, la saporita Schiacciata alla Toscana e le irresistibili Mini Puccette pugliesi. Un viaggio tra le tradizioni italiane, tutto da gustare!

MINI PUCCETTE

PIZZA AL PADELLINO
SCHIACCIATA ALLA TOSCANA
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PESO CANALI E TREND A VALORE (%)

ElaborazioneDMsudatiNIQ,TotaleItalia,Iper+Super+Superettes+Discount,a.t.26/01/2025

prodotto è infatti apprezzato per l’impasto più leggero e digeribile rispetto a quello della pizza tradizionale. La nostra pinsa risponde inoltre alla domanda di alimenti semplici da conservare, da preparare e consumare, grazie anche alla vaschetta da forno pronta all’uso, che ha il benefit aggiuntivo di essere riciclabile e compostabile». Puntano alla semplicità e alla velocità di preparazione, abbinata al gusto, anche gli innovativi mini-snack sviluppati da Vandemoortele con il brand Lanterna. «Ideali per l’aperitivo casalingo – sottolinea Veronica Tarantino, category & brand manager savoury dell’azienda –, le nostre focaccette si inseriscono perfettamente nell’assortimento del reparto panetteria. Le novità come le focaccette Sapori della tradizione e Sapori Pugliesi, inoltre, si rivolgono a un consumatore alla ricerca di sapori che evocano la tradizione culinaria italiana».

QuAlità Al centro nel “sottozero”

Anche il segmento delle pizze surgelate è sempre più vasto, differenziato e capace di offrire soluzioni innovative, che puntano sulla qualità delle materie prime. Particolarmente positivo l’andamento del mercato Mdd, che rappresenta il 95% del business di Roncadin. «I consumatori – illustra Dario Roncadin, amministratore delegato della società – premiano la marca del distributore per i vantaggi che offre in termini di

VIDEO DIDATTICI PER L’APERITIVO CASALINGO

La creazione di video didattici con suggerimenti concreti per gli aperitivi casalinghi rappresenta il fulcro della nuova campagna web di Vandemoortele. «Con questi contenuti su LinkedIn e sul sito Lanterna intendiamo fornire consigli utili, pratici e ricchi di valore – chiarisce Veronica Tarantino –, che rispondano alla crescente richiesta di esperienze “home made” di qualità, sfruttando la praticità dei mini-snack e dei prodotti da forno come soluzione ideale per la realizzazione di un aperitivo domestico che sia al contempo autentico e semplice da preparare. I video didattici costituiscono uno strumento perfetto per rispondere alla necessità di contenuti facili e immediati, capaci di trasferire in modo fresco e diretto la nostra passione per la tradizione culinaria italiana».

prezzo, ma anche perché sanno che il risparmio non va a discapito dell’attenzione alla qualità, alla provenienza degli ingredienti e alla varietà dell’offerta disponibile, sempre più simile a quella di una vera pizzeria sia per le farciture che per gli impasti e i formati. Noi puntiamo in primo luogo a valorizzare la qualità dei nostri prodotti, che vantano liste degli ingredienti corte, materie prime selezionate, una lunga lievitazione, cottura in forno a legna su pietra e un’alta digeribilità. Per noi, inoltre, è importante comunicare il percorso che abbiamo intrapreso in ambito Csr e sostenibilità, nei quali dedichiamo un’attenzione particolare alle certificazioni». In questo segmento non manca naturalmente

la presenza dei brand dell’industria di marca. Tra questi spicca Buitoni, recentemente passato sotto la proprietà di European Pizza Group. Una realtà nata grazie alla realizzazione di una joint venture tra Nestlé e Fondo P.A.I. per gestire il business della pizza surgelata in Europa. «La pizza surgelata è un prodotto pratico, relativamente economico e gustoso – sottolinea Alessandro Radicati di Primeglio, european marketing manager Buitoni frozen pizza –. Per di più, negli ultimi anni le aziende hanno migliorato la propria offerta, segmentato, innovato e comunicato. E, dal canto loro, i consumatori cercano novità e sono più consapevoli dell’esistenza di varie tipologie di pizza, da quelle

SCHEDE PRODOTTI

E.P.G. EUROPEAN PIZZA GROUP/ BUITONI BELLA

NAPOLI

Nome prodotto: La Classica Margherita

Caratteristiche: Bella Napoli La Classica, storica ma recentemente rinnovata con cornicione alto ancora più ispirato alla tradizione napoletana, rimane la star Buitoni. Formato da 650 g.

MARGHERITA/RE POMODORO

Nome prodotto: Ariosa – La Classica

Caratteristiche: il suo impasto ha 48h di lievitazione e un’idratazione all’80%, mentre il condimento è fatto con mozzarella di latte di bufala, polpa di pomodoro italiano e basilico fresco. Formato da 430 g.

ORVA E GITOMA/ORVA

Nome prodotto: La pinsa

Caratteristiche: leggera, soffice e digeribile grazie alla lavorazione manuale con lievito madre. È cotta su pietra e dotata di un pratico vassoio da forno riciclabile.

RONCADIN/L’ANTICA PIZZERIA DA MICHELE

Nome prodotto: Pizza Quattro Formaggi

Caratteristiche: una pizza della tradizione arricchita con formaggi di qualità come Provolone Valpadana Dop, Mozzarella, Gorgonzola Dop e Asiago Dop.

VALLE FIORITA/VALLEFIORITA

Nome prodotto: Pizza al padellino

Caratteristiche: una ricetta esclusiva con lievito madre e un impasto altamente idratato. Il metodo di cottura la rende soffice e ariosa all’interno, ma anche croccante all’esterno.

VANDEMOORTELE/LANTERNA

Nome prodotto: Focaccina mini-snack

Caratteristiche: per una pausa golosa, un aperitivo in casa o come alternativa al pane. Queste focaccine sono pronte velocemente, non occorre scongelare: bastano 2/3 minuti a 190/200°C. Disponibili nelle versioni classica, con olive e con pomodorini.

Cresce l’attenzione verso referenze realizzate con ingredienti selezionati, lavorate secondo metodi tradizionali e capaci di soddisfare esigenze alimentari specifiche. A questa si affianca un aumento della domanda di snack sfiziosi e prodotti per l’aperitivo. «Le nostre specialità della linea Pan del Dì, come focacce, pinse e puccia – dichiarano dal reparto national buying di Aldi Italia – rispondono perfettamente a queste tendenze, dati gli ottimi riscontri in termini di fragranza e uso di ingredienti di alta qualità e sono apprezzate dai clienti per il gusto autentico e genuino. Per quanto riguarda invece il comparto surgelati, le Mini Pizzette Margherita a marchio Cucina Nobile e la focaccia, per esempio, si stanno distinguendo nel segmento snack e aperitivi. Siamo comunque sempre alla ricerca di nuove referenze per arricchire l’offerta puntando su qualità e convenienza e intendiamo concentrarci su Pan del Dì, con un focus su prodotti che valorizzino le specialità regionali».

LE BASI PIZZA PUNTANO SULLA QUALITÀ DEGLI INGREDIENTI

Qualità, artigianalità e trasparenza degli ingredienti. Sono queste le parole chiave della comunicazione sulla quale intende puntare Valle Fiorita, azienda pugliese specializzata in prodotti da forno destinati alla farcitura. «Vogliamo parlare a target diversi – sottolinea Andrea Minisci –, dai consumatori più giovani ai single, senza dimenticare le famiglie. Ci focalizziamo soprattutto sulla produzione di contenuti chiari e su un servizio di customer care pronto a raccogliere i suggerimenti dei clienti. Ultimamente abbiamo rivisto anche la linea grafica delle nostre basi pizza a marchio Vallefiorita per renderle non solo più attrattive, ma anche più chiare e leggibili, oltreché capaci di comunicare in maniera coerente le caratteristiche dei nostri prodotti attraverso i colori e i font».

Con ARIOSA, MARGHERITA presenta la nuova dimensione della pizza

Margherita Spa, con il suo processo artigianale unico e ogni singolo prodotto realizzato manualmente, presenta Ariosa, una nuova pizza con impasto ad alta idratazione, destinata a rivoluzionare il mercato retail e a portare al consumatore un’esperienza di qualità superiore.

Sotto il brand Re Pomodoro, Ariosa rappresenta un nuovo modo di intendere pizza, combinando innovazione, look artigianale e attenzione ai trend gastronomici contemporanei. Si distingue per la base alta e leggera, farciture di prima qualità e un’esperienza di gusto senza precedenti, sottolineata da un packaging originale.

Il segreto di Ariosa risiede nell’impasto lavorato con tecniche d’avanguardia: una lievitazione di 48 ore e un’idratazione dell’80% donano alla pizza una struttura unica, ricca di alveoli e dalla crosta croccante, leggera e dorata.

Con il brand Re Pomodoro la più grande “pizzeria” d’Italia conferma quella che è destinata a diventare la nuova icona tra le pizze surgelate del mercato retail: la pizza che non c’era, buona, artigianale, fragrante, estremamente versatile.

Ariosa è una pizza che si distingue sotto ogni aspetto. Il formato innovativo, non convenzionale, cattura l’attenzione. Al palato, il binomio tra la crosta croccante e un cuore crunch molto gradevole e caratterizzante.

Con Ariosa, Margherita risponde alle esigenze di un mercato sempre più orientato alla qualità e all’esperienza premium, replicando l’esperienza della pizzeria con la praticità di un prodotto pronto da gustare, posizionandosi come una referenza distintiva. Per retailer e distributori, pizza di qualità premium che non c’era, con un branding distintivo e accattivante.

di ispirazione napoletana agli impasti ad alta idratazione o della “scuola romana”, senza rinunciare all’attenzione al rapporto tra prezzo e qualità percepita. Di fronte a questo panorama stimolante, Buitoni sta tornando a comunicare in maniera solida, puntando sulla personalizzazione del messaggio e sulla misurazione del dato, per rendere la comunicazione più rilevante sui differenti target e avvicinare il brand alle persone».

Ingredienti Premium, A cAsA come in PizzeriA

La crescente competenza dei consumatori nel riconoscere e valorizzare non solamente le farciture, ma anche gli impasti, ha determinato un incremento dell’offerta di referenze premium, anche tra le basi pizza. «Nel segmento delle basi pizza, i consumatori italiani sono sempre più interessati all’acquisto di prodotti autentici e facili da farcire – sottolinea Andrea Minisci, direttore generale di Valle Fiorita –. Tra le più apprezzate soluzioni pronte all’uso spiccano le pizze stese a mano e cotte su pietra, realizzate con ingredienti premium e particolari, come gli impasti multicereale e integrali». Anche Andrea Ghia, amministratore delegato di Margherita, sottolinea l’interesse dei consumatori verso prodotti a valore aggiunto, con un’attenzione particolare agli impasti. «Un insight per noi molto rilevante sulle abitudini di consumo riguarda la ricerca di prodotti premium – spiega Ghia –. La pizza confezionata non è più solo un compromesso comodo da gustare facilmente a casa: i consumatori cercano esperienze che possano non solo eguagliare, ma anche superare quelle del fuori casa. Il driver è dunque sempre la qualità del prodotto, che nell’ambito della pizza non può a nostro avviso prescindere dall’impasto e dalla tecnica di lavorazione».n

COMUNICAZIONE B2B, TRA VALORI E BRAND IDENTITY

I clienti a cui si rivolge sono Gdo, industria e discount. È a questi interlocutori che Orva intende comunicare in maniera sempre più efficace non solo una brand identity ben definita, ma anche i suoi numerosi nuovi progetti e le tante iniziative. «Le nostre attività pubblicitarie intendono esprimere e veicolare specifici valori aziendali – sottolinea Barbara Bravi –. Tra questi spiccano in particolare l’attenzione rivolta alla sostenibilità ambientale e la ricerca continua di nuove tecnologie. La diffusione dei messaggi prevede l’impiego di diversi mezzi di comunicazione, dalla classica carta stampata alla pubblicità digitale che sfrutta le potenzialità fornite dal web, fino ai social media come Facebook e LinkedIn».

Euronics Dimo inaugura una nuova era manageriale

Euronics Dimo, uno dei principali protagonisti nel settore dell’elettronica di consumo e socio di Euronics Italia, annuncia una riorganizzazione aziendale strategica che ha l’obiettivo di sostenere la crescita dell'azienda e rafforzare la propria posizione sul mercato. A seguito di questa riorganizzazione, Elena Vipiana (in foto), già titolare di Euronics Dimo, assume la responsabilità di presidente del consiglio di amministrazione, mentre Marco Vipiana diventa vicepresidente. Luciano Vipiana, Franco Vipiana e Renato Salvi restano membri del Cda.

Gruppo Nestlé , nuova carica per Valeria Norreri

Valeria Norreri assume la carica di head of corporate brand & content strategy del Gruppo Nestlé. Da 24 anni nel Gruppo Nestlé, Valeria Norreri nel ruolo appena assunto andrà a dirigere un team di 13 persone, entrando a fare parte della prima linea e riportando direttamente all’amministratore delegato.

Gianmarco Laviola è il nuovo ad di Salov

Salov, proprietario dei marchi Filippo Berio e Sagra, annuncia la nomina di Gianmarco Laviola come nuovo amministratore delegato del Gruppo. Con la nuova nomina, Salov punta a consolidare ulteriormente la sua posizione di leadership sia sui mercati internazionali sia su quello italiano, con particolare attenzione al rafforzamento del valore del marchio Filippo Berio, brand con oltre 150 anni di storia, presente in oltre 70 Paesi nel mondo, risultando nelle prime posizioni in molti mercati tra cui Usa, Uk, Belgio, Svizzera e Hong Kong.

Mirko Zuzolo nominato head of retail sales di Findus Italia

Mirko Zuzolo è stato nominato head of retail sales di Findus Italia. Con la nuova nomina Zuzolo consolida il suo percorso di crescita professionale all'interno dell’azienda. Nel corso degli anni, infatti, il manager ha assunto ruoli di crescente responsabilità in Findus. Entrato nel 2015 come national account manager, con un focus sul canale discount, ha successivamente ricoperto il ruolo di head of account di diverse centrali oltre alla gestione del canale traditional trade.

Caso tratto dalla Ricerca Innovations 19 di Kiki Lab-Ebeltoft Group

Stradivarius Wave Store Concept Barcellona, Spagna

Più esperienza e divertimento, ma anche comodità nel nuovo flagship Stradivarius, con immersioni olfattive, click&collect in un ex-caveau, casse self veloci e camerini accoglienti e pratici.

Area chiave: Feel & Link

Chiavi complementari: Quick & Easy; Sustain

Info chiave

Flagship

2023: apertura

2mila mq su due piani

Stradivarius (Gruppo Inditex)

1994: prima apertura

850 negozi

64 Paesi

Stradivarius è una delle insegne del gruppo Inditex e si rivolge a un target di giovani donne. Lanciato nel 1994, si è sviluppato con successo e oggi conta 850 negozi in 64 Paesi, oltre a coprire in pratica tutto il mondo con l’e-commerce. Attento a seguire le evoluzioni delle clienti, nell'agosto 2023 ha aperto il nuovo concept Wave a Barcellona: quasi 2mila mq distribuiti su due piani. Il flagship occupa l'edificio di una banca del XX secolo e mantiene, adattandole e trasformandole, alcune caratteristiche del design originale della struttura. Ad esempio, l’ex-caveau della

banca: l'imponente stanza piena di vecchie cassette di sicurezza è ora uno spazio dedicato al click&collect degli ordini online e al servizio del ritiro dei resi, gestito con modalità self-service e comodamente situato vicino ai camerini. Un'altra area particolare è quella riservata ai profumi del brand, che non sono solo in vendita, ma anche predisposti per essere annusati nel Fragrance Lab, un wall dove i clienti possono aprire piccole porte scorrevoli per immergersi in un’esperienza olfattiva scegliendo tra le varie fragranze offerte. Enormi schermi video su entrambi gli ingressi e nell'area cassa fungono da punti focali e creano un'atmosfera di forte impatto mentre, al contrario, il design degli interni è molto neutro, un mix di bianchi, grigi e beige per far risaltare le forme e i colori degli abiti e dei vari prodotti.

Quick & Easy

Una serie di innovazioni in chiave di automazione e processi a self-service consente al personale di dedicarsi di più alla clientela e fornire un servizio migliore. L'area cassa dispone di 14 casse pay&go, comode e facili da usare. Il cliente semplicemente posiziona i prodotti che desidera acquistare sul bancone e il display mostra subito il suo “carrello”. Ciò è reso possibile dalle etichette Rfid integrate nei prodotti. Una volta effettuato il pagamento, gli antitaccheggio digitali presenti nei prodotti si disattivano automaticamente e il cliente può uscire dal punto vendita senza perdere tempo. Grande attenzione è stata prestata anche alla progettazione dei camerini, posizionati in una zona rialzata, più ampi e comodi di quelli standard, con una grande zona attesa per rilassarsi e con un sistema tech di illuminazione che aiuta a individuare facilmente i camerini liberi. I capi scartati vanno lasciati dal cliente in un contenitore all'uscita dell’area, un sistema che contribuisce a mantenere ordinata una zona che invece a volte risulta essere un po’ confusionaria.

Sustain

In modo coerente con l’approccio ormai consolidato del gruppo Inditex, la sostenibilità del progetto è un punto chiave e irrinunciabile che ha guidato la progettazione, con l’utilizzo di materiali naturali e tessuti riciclati. L’illuminazione è stata progettata per valorizzare tutte le zone del flagship, ma anche con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza energetica.

Commento Kiki Lab

Con questo flagship, Stradivarius amplifica l’esperienza delle clienti, che diventa più sensoriale e divertente, rilassata e guidata, oltre a essere più assistita dal personale in caso di necessità di un consiglio o di un supporto. Anche nel fast fashion questi elementi stanno diventando sempre più importanti prima per attirare le clienti e poi per fidelizzarle. n

Il real time marketing durante i grandi eventi

Il potenziale di queste importanti manifestazioni può essere sfruttato al massimo grazie a un team di esperti di comunicazione creativi, in grado di realizzare rapidamente contenuti di forte impatto.

Igrandi eventi come il Super Bowl negli Stati Uniti o il Festival di Sanremo in Italia rappresentano un’arena strategica per i brand del largo consumo non solo in ambito televisivo, ma anche nel panorama digitale a esso correlato. La comunicazione social in tempo reale è, infatti, molto potente per capitalizzare l’attenzione collettiva e interagire direttamente con milioni di utenti.

Quando si parla di questi grandi eventi si tende a sottolineare soprattutto i massicci investimenti tabellari e le creatività “in scena” sul piccolo schermo, ma i social media offrono a qualunque azienda la possibilità di sfruttare la grande cassa di risonanza a patto che siano pronti a reagire, adattarsi e coinvolgere il pubblico nel momento esatto in cui l’evento si svolge.

L’ormai celebre tweet di Oreo durante il blackout del Super Bowl 2013 ha segnato un punto di svolta: un semplice post creativo ha generato milioni di interazioni, dimostrando il potere del real-time marketing. Essere presenti “in diretta” permette dunque ai brand di cavalcare l’onda dell’engagement, sfruttando trend, meme e momenti virali per amplificare il proprio messaggio. Il vantaggio è duplice: da un lato, si rafforza il legame con il pubblico, che percepisce il brand come attento e reattivo; dall’altro, si ottiene una visibilità organica che può superare quella di una costosa campagna tradizionale. Tuttavia, il real time marketing richiede preparazione: i brand devono disporre di team agili, creativi e pronti a cogliere l’attimo senza cadere in scivoloni comunicativi. La chiave del successo sta nel trovare il giusto equilibrio tra spontaneità e coerenza con il proprio tone of voice, senza appesantire troppo la catena di approvazioni interne.n

IAW celebra 20 anni di attività

Dal 2005 la manifestazione fieristica nata ad Hannover si è evoluta, fino a diventare una kermesse strutturata che accoglie oltre 6mila visitatori a Colonia.

Quella che era nata come ispirazione ad Hannover nel 2005 è diventata oggi una vetrina di crescita e innovazione: nei suoi 20 anni di storia, la Fiera internazionale per le promozioni e le importazioni al dettaglio (IAW) si è evoluta da piccola piattaforma commerciale a fiera globale nel cuore dell'Europa che riunisce acquirenti e fornitori da tutto il mondo. In origine la manifestazione prevedeva 180 espositori e 3.500 visitatori e rappresentava una piattaforma per articoli promozionali e scorte in eccedenza. Solo due anni dopo, l'evento si è trasferito a Colonia: una città vivace con l'infrastruttura perfetta per visitatori ed espositori provenienti da numerosi Paesi. Questo ambiente, favorevole agli affari e con un facile accesso ai Paesi del Benelux e alla Francia, ha contribuito allo sviluppo positivo dell’evento. La fiera riempie ora i padiglioni espositivi di Colonia ogni sei mesi e, nel corso della sua storia, ha rappresentato il luogo

in cui migliaia di espositori e visitatori B2b possono stabilire nuovi contatti, concludere contratti e presentare gli ultimi prodotti e nuove idee.

Nel corso del tempo la kermesse ha attraversato alcune difficoltà, tra cui ovviamente la pandemia di Covid-19, che ha avuto un impatto sul settore degli eventi e delle fiere in tutto il mondo. Tuttavia, anche la IAW si è ripresa con successo ed è tornata più forte che mai dopo il suo rebranding nel 2024.

L'edizione per i 20 anni della IAW si terrà dall'11 al 13 marzo 2025 nei padiglioni 6 e 9 del centro espositivo di Colonia. Si prevede che la 38esima edizione attirerà oltre 300 espositori e 6mila responsabili degli acquisti provenienti da più di 80 Paesi alla ricerca di offerte interessanti in tutti i segmenti. Un fitto calendario di eventi permetterà di condividere competenze e conoscenze specialistiche dal mondo del commercio al dettaglio, con l'E-Commerce Arena che avrà luogo per la sua 20esima edizione. Lo Zentrada Forum, inoltre, presenterà un ricco knowhow del settore e, come di consueto, sarà gratuito per i professionisti del settore in visita.

L'Asia-Pacific Sourcing, che si svolge nello stesso momento, si concentrerà sui prodotti asiatici per i segmenti casa, giardino e tempo libero. Con circa 800 aziende partecipanti, attirerà ancora più visitatori nella sede espositiva e offrirà, quindi, sinergie uniche per gli acquirenti, tra gli altri, dei negozi di bricolage e dei garden center.

Non riesci a partecipare all’edizione di marzo? Nessun problema! La prossima fiera IAW si terrà a settembre. Ti aspettiamo all'edizione autunnale 2025. Mettiti in contatto con noi per saperne di più: www.iaw-messe.den

Micro trend 2025: l'ultima edizione del CES

Le ultime novità presentate nel corso dell’ultima edizione del Ces (Consumer Electronics Show).

Ces rappresenta la piattaforma mondiale dell'innovazione. È considerato l'evento tecnologico più influente a livello globale, fungendo da banco di prova per tecnologie rivoluzionarie e talenti innovativi ed è organizzato dalla Cta (Consumer Technology Association), la più importante organizzazione americana sulle tecnologie commerciali). In questo contesto, i marchi siglano accordi commerciali, stabiliscono nuove partnership e gli esperti di settore presentano sul palco le loro ultime strategie e le scoperte più audaci. La manifestazione si distingue come l'unica fiera che offre una panoramica completa del panorama tecnologico in un unico evento: 3.500 espositori, 140mila partecipanti, di cui il 40% fuori dagli Usa.

L'intelligenza artificiale multimodale si sta rapidamente infiltrando anche nei dispositivi indossabili, in particolare nel numero crescente di occhiali per realtà mista (XR), una delle categorie di gadget emergenti più in voga quest'anno. Grazie agli elevati standard stabiliti dall'arrivo dell'Apple Vision Pro all'inizio del 2024, nonché alla crescente popolarità degli occhiali intelligenti Meta Ray-Ban (che hanno recentemente aggiunto alcune funzionalità abilitate all'intelligenza artificiale come la traduzione in tempo reale), c'era almeno una mezza dozzina di aziende XR, tra cui Mojie, Lawk, XReal e Rokid, che presentavano i loro ultimi occhiali XR con vari gradi di integrazione AI.

L'ampia diffusione delle integrazioni AI è evidente anche negli elettrodomestici intelligenti. Dalle serrature intelligenti che integrano l'AI per il riconoscimento facciale e il rilevamento della presenza, ai frigoriferi intelligenti di Hisense, in grado di monitorare la freschezza della spesa, o a quello realizzato da Samsung che suggerisce generi alimentari da acquistare su Instacart. I marchi di elettrodomestici erano tutti desiderosi di integrare l'intelligenza artificiale come nuovo punto di forza.

Per i brand, questa tendenza indica una maggiore urgenza nell'adattare le strategie esistenti per sfruttare le crescenti capacità di intelligenza artificiale integrate nei dispositivi di consumo. Questa integrazione offre ai marchi nuove strade per creare esperienze personalizzate, sensibili al contesto e interattive per il loro pubblico. Ad esempio, i gadget per la casa intelligente abilitate all'AI offrono punti di contatto per la messaggistica iper-mirata, come dimostra il già citato frigorifero intelligente Samsung, in grado di suggerire prodotti alimentari da acquistare su Instacart in base a ciò che sta per esaurirsi o agli ingredienti necessari per una particolare ricetta. Inoltre, l'integrazione dell'intelligenza artificiale in questi dispositivi consentirà di ottenere informazioni più approfondite sulle preferenze e sui modelli dei consumatori, permettendo ai marchi di ottimizzare i propri messaggi in base alle esigenze.

La start up WhyThingd ha lanciato uno specchio intelligente (Omnia) che utilizza la scansione completa del corpo e la tecnologia dei gemelli digitali per dipingere un quadro completo della salute generale della persona. L’Oreal ha presentato Cell BioPrint, dispositivo progettato per analizzare la pelle e fornire consigli personalizzati su come rallentare i segni dell’invecchiamento.n

Credits foto: www.ces.tech/videos/2025/january/championing-startups/

Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready

Cancelleria,

alla ricerca della generazione analogica

Per contrastare gli effetti della digitalizzazione il settore guarda anche agli adulti, ma soprattutto a un riequilibrio educativo tra vecchi e nuovi metodi di apprendimento.

Il mercato della cancelleria in Italia ha raggiunto un fatturato di 219 milioni di euro nell’ultimo anno terminante il 26 gennaio 2025, registrando un calo del giro d’affari del 4,3% (dati NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount+Specialisti drug). «Nonostante la categoria abbia registrato trend di segno negativo a valore – commenta Elena Pezzotti di NielsenIQ –, veicolati in primis da un calo del prezzo medio a confezione (2,84 euro; -6,8%), le unità hanno dato segnali di ripresa nell’ultimo anno (+2,7%) per un totale di 77,2 milioni di confezioni vendute. In questo contesto, la decrescita di prezzo combinata all’aumento dell’intensità promozionale a confezione (17,4%; +2,1%) hanno supportato le performance di categoria ad unità».

Aree geogrAfiche e cAnAli distributivi

L’area geografica che ha sicuramente contribuito alla crescita del mercato è l’Area 3 che, seconda in posizione per sales location a unità ( 28,4%; +1,5%), vede calare le vendite a valore (-1,1%) ma, al contrario, aumentare quelle a confezioni (+8,5%). Anche in questo caso, la leva promozionale a confezione (21,3%; +3,8%) ha giocato un ruolo cruciale. Anche l’Area 4 si è contraddistinta in termini di performance. Con una sales location a unità del 14,2%, quest’area ha registrato una crescita a valore (+1,1%) e unità (+9%). Per quanto riguarda l’Area 1 – in testa per sales location a unità (33,3%) – sia le vendite a valore che quelle a confezioni hanno registrato un calo rispetto all’anno scorso (-7,6% a val. e -1,6% a unità).

Infine, l’Area 2, con una sales location a unità del 24,1% (-0,1%), registra una decrescita a valore (-5,3%) e a confezioni (-1%). A livello di canali, gli specialisti drug (sales loc. conf. 19,8%) sono l’unico store format a registrare trend di segno positivo a valore (+24,7%) e a confezioni (+35%). «Non stupisce – afferma Elena Pezzotti – scoprire che questo canale si contraddistingua per il prezzo medio inferiore (2,03 euro) per effetto di un’intensità promozionale di fatto superiore e in crescita (29,5%; +9,7%). Anche i discount (sales loc. conf. 12,4%), pur registrando un lieve calo delle vendite a valore (-0,6%), vedono incrementare le vendite a confezioni (+15,5%) rispetto al 2023. Al contrario, iper e super, primi per sales location a unità (rispettivamente 44,2% e 22%), registrano performance tutt’altro che positive».

Molto più di un pennarello!

Dalla precisione del tratto alla magia dell’acqua

NOVITÀ

GIOTTO TURBO PRO : per una creatività senza confini dedicato agli artisti di ogni età. Con GIOTTO ogni idea può prendere vita grazie alla magia del colore. Oggi, con il nuovo pennarello Turbo Pro a doppia punta acquerellabile, la creatività si espande in nuove direzioni. Ideato per offrire massima versatilità, questo pennarello con inchiostri a base acqua è dotato di una punta a pennello per sfumature delicate e tratti fluidi e una punta larga per riempire grandi spazi con colore intenso e definire linee decise. Disponibile in 30 colori brillanti, permette ad ogni artista (piccole, piccoli e grandi) di esplorare tutte le sfumature della propria immaginazione.

PESO MACROSEGMENTI E TREND A CONFEZIONE (%)

Scrittura 35,4 (-1,1)

Carta per scrittura 34,4 (+6,8)

Accessori scuola 7 (+2,2)

Cartoleria 14,1 (+3,9)

Accessori cartoleria 9,2 (+1,4)

AndAmento dei segmenti

Il mercato della cancelleria si compone dei seguenti segmenti (quota a confezioni): scrittura (35,4%), carta per scrittura (34,4%), cartoleria (14,1%), accessori cartoleria (9,2%) e accessori scuola (7%). Il segmento della scrittura, nonostante rappresenti più di un terzo del mercato, registra trend negativi sia a valore (-8,5%) che a confezioni (-1,1%). Per quanto riguarda la proposition principale, sicuramente le penne (quota conf. 12,6%) guidano il trend negativo (-6% a val. e -1,1% a conf.), seguite da correttori (quota conf. 3,8%; -5,1% a val. e -0,2% a conf.) e pennarelli (quota conf. 3,5%; -6,8% a val. e -3,8% a conf.). Al contrario, le matite, segmento che contribuisce a generare il 5,4% del totale vendite a unità, mostrano un calo a valore (-9,3%), controbilanciato da una crescita a confezioni (+18,5%). Il segmento della carta per scrittura, sempre grazie alla spinta promozionale, riesce a registrare una crescita a unità (+6,8%), supportando così le performance di categoria. In questo contesto, i quaderni, proposition principale per vendite generate (25,4% delle confezioni della cancelleria), hanno sicuramente influito sulle performance della carta per scrittura (-2% a val. e +8,2% a conf.). «La cartoleria – conclude Ele -

bic

SCHEDE PRODOTTI

Nome prodotto: Bic 4 Colours Animalier

Caratteristiche: la nuova collezione che arricchisce la famiglia Bic 4 Colours rende il gesto quotidiano della scrittura a scuola o in ufficio un atto di eleganza e affermazione di stile. Le penne della serie Animalier sono decorate con motivi tigrati, zebrati e leopardati.

cAriocA

Nome prodotto: Acrylic Paint Marker

Caratteristiche: marcatore acrilico con punta artistica a pennello che non si secca e non deve essere attivata. Con inchiostro a base acqua ad alta coprenza, è facile da usare e adatto a diverse superfici come legno, vetro, metallo, pietra, ceramica e cartone.

fAber-cAstell

Nome prodotto: Collezione di matite e accessori Grip

Caratteristiche: le matite, dalla forma triangolare e con pallini antiscivolo, garantiscono una presa comoda e un tratto scorrevole, perfette per scrittura e disegno. Disponibili in vari gradi di durezza e colore del fusto. Completano la gamma accessori coordinati come temperamatite e gomme.

filA/trAtto

Nome prodotto: Tratto Video Candy Collection

Caratteristiche: tra le novità per il back to school di Fila, il set racchiude un pratico astuccio appendibile con finestre a cuori, sei evidenziatori in dolci colori pastello, corpo elegantemente decorato dai motivi Candy ton sur ton e l’immancabile unicorno.

na Pezzotti – è l’unico segmento in crescita non solo a unità (+3,9%), ma anche a valore (+3,5%). La proposition principale, quella dei raccoglitori (3,3%), cala a valore (-2,3%) ma non a confezioni (+3,1%). Crescono, invece, a valore (+110%) e confezioni (+53,5%) i fogli di protocollo, supportati non solo da un incremento promozionale, ma anche da una crescita del prezzo medio». Per gli accessori cartoleria (-1,6% a val. e +1,4% a conf.), il trend viene guidato dagli adesivi (quota conf. 6%; -6,2% a val. e -1,3% a conf.) anche se sono i nastri adesivi ad aver inciso positivamente sulle performance del segmento (quota conf. 3,1%; +13,1% a val. e +6,9% a conf.). Gli accessori scuola calano a valore (-5,7%) ma non a unità (+2,2%) e il merito è da riconoscersi agli astucci che, con una quota a confezioni dell’1,8%, registrano una crescita delle vendite addirittura del 12,7%.

Al via la campagna “Start beginning”

Il 26 febbraio Stabilo ha lanciato in tutta Europa e in gran parte dei Paesi asiatici una campagna di brand dal titolo “Start Beginning”. «Il manifesto – spiega Magda Borsani, marketing manager di Stabilo Italia – rappresenta un invito a cimentarsi in nuovi percorsi; nel video, infatti, si racconta la magia degli inizi con un linguaggio universale, senza età, senza genere, senza appartenenza. Una campagna concreta e autentica, quindi, che parla direttamente alle persone, toccando le loro emozioni. “Beginning” è il momento cruciale di ogni cambiamento. Senza un inizio, nulla è possibile. Saremo online sui canali social e utilizzeremo il digital out of home nei pressi delle università di Milano, Roma e Napoli per intercettare gli studenti».

AcQuisti durevoli ed edonistici

A causa dell'inflazione e della crescente pressione sui bilanci familiari, la disponibilità di spesa si è ridotta notevolmente, spingendo i consumatori a concentrarsi maggiormente su prodotti accessibili ma che garantiscano al contempo qualità e durabilità. «A questo – commentano da Bic – si aggiunge un effetto che, ispirandoci alla giornalista Claudia Hammond, potremmo definire “lipstick effect”: cresce cioè l’impulso verso prodotti dal design accattivante poiché, quando costretti a ridurre le spese, i consumatori cercano modi per concedersi una coccola senza impattare troppo sul budget. Quindi, da un lato valutano il rapporto qualità prezzo e dall’altro si lasciano guidare dalle emozioni e dall’impulso; inoltre, soprattutto i giovani, privilegiano brand e prodotti da cui si sentano rappresentati». Tra i target di utilizzatori degli articoli di cancelleria le aziende guardano con attenzione anche agli adulti in cerca di attività appaganti scollegate da internet. Dopo il trend

dell’adult coloring o l’impennata dei prodotti per colorare durante i periodi di lockdown, Alberto Mazza, general manager di Stabilo Italia, fa notare come oggi assistiamo a un utilizzo diverso dei prodotti per scrittura che diventano anche degli accessori e degli strumenti per esprimersi, utili per contrastare l’uso eccessivo dei dispositivi informatici e per dare un senso di appagamento nella dura vita di tutti i giorni. «La scrittura analogica – precisa Mazza – ha davanti due sfide epocali: la digitalizzazione e la crisi demografica, che sta già riducendo il numero di bambini e a breve diminuirà anche il numero di ragazzi e ragazze in età scolastica/universitaria, che sono il nostro target principale. Per quanto riguarda la digitalizzazione, bisogna lavorare sull’appeal dei prodotti e sulla loro capacità di suscitare emozioni e appagamento. Relativamente alla crisi demografica, invece, bisogna allargare il target e comprendere adulti e anziani».

Pilot

SCHEDE PRODOTTI

Nome prodotto: Frixion Ball+ Caratteristiche: la prima penna a sfera cancellabile ecologica, realizzata con l'82% di materiale riciclato, esclusi ricarica e componenti non plastici. Dotata di impugnatura ergonomica triangolare, grazie all'esclusivo inchiostro Pilot termosensibile, garantisce una scrittura scorrevole e assicura una cancellazione rapida degli errori senza danneggiare. Disponibile con punta media 0,7 mm e nei colori nero, blu, rosso e verde.

stAbilo

Nome prodotto: Stabilo Driver Caratteristiche: penna fineliner con punta a tratto fine (0,4 mm) o tratto medio (0,8 mm). Adatto per disegni e bozzetti veloci e puliti con inchiostro inodore a base acqua. Disponibile nei colori blu, nero, rosso, verde.

stAedtler

Nome prodotto: Norix

Caratteristiche: un’innovativa matita, disponibile sia in versione grafite che colorata, dalla sezione ergonomica rivoluzionaria costituita da un lato piatto e l’altro concavo, unita a una grande leggerezza. Caratteristiche che mantengono la mano rilassata anche nelle sessioni di scrittura e disegno più lunghe. Sviluppata con il supporto della Technical University di Monaco di Baviera.

PESO CANALI E TREND A CONFEZIONE (%)

Iper Super Liberi servizi Discount Specialisti drug

ElaborazioniDMsudatiNIQ,TotaleItalia,Iper+Super+Liberiservizi+Discount+Specialistidrug,a.t.26/01/2025

lA riscoPertA educAtivA dellA mAnuAlità

In ambito scolastico il dibattito sulla digitalizzazione è aperto. «Sta emergendo con maggiore chiarezza – osserva Orietta Casazza, direttrice marketing di Fila – il valore educativo e formativo che viene dall’utilizzo di strumenti tradizionali come matite, pennarelli, tempere, carta e paste per modellare. Molti esperti di formazione sottolineano come l’apprendimento non possa prescindere dallo strumento, che non significa rinunciare alla digitalizzazione, ma trovare un approccio educativo equilibrato in cui digitale e manualità si integrano, per offrire agli

studenti un’esperienza formativa più completa e multidimensionale». A favore di una limitazione dell’utilizzo di strumenti e dispositivi elettronici da parte dei bambini nel mondo dell’infanzia, e soprattutto dell’educazione, anche Giorgio Bertolo, direttore generale di Carioca: «Oltre ai movimenti di opinione, stanno iniziando a intervenire anche i legislatori per introdurre limiti e regole. Abbiamo sempre sostenuto la necessità di promuovere lo sviluppo motorio e cognitivo analogico e pratico, favorendo le attività pratiche contro l’introduzione degli strumenti digitali. Colorare, manipolare, disegnare e scrivere a mano, così come leggere sulla carta sono centrali per lo sviluppo e non devono essere sostituiti da tablet e telefoni. Siamo orgo -

gliosi che questa impostazione si stia diffondendo e aspettiamo di vedere che impatto avrà sul mondo della scuola».

l’imPAtto dell’e-commerce

Se la cancelleria deve soddisfare il bisogno di diversi pubblici, l’online si è fatto strada come un canale dal quale l’utente può accedere a un’offerta più varia. Ma non è il solo cambiamento distributivo, osserva Donato Mancone, sales director di Faber-Castell: «Il mercato della cancelleria è stato condizionato anche dall’ingresso prepotente di un numero sempre maggiore di private label che cannibalizzano e riducono il valore del mercato. Tuttavia, queste sfide offrono anche nuove opportunità: grazie ai social media e alle piattaforme online, possiamo raggiungere un pubblico più ampio, interagire direttamente con i consumatori, coinvolgere nuove generazioni e rispondere in modo più rapido alle tendenze». Paolo Loreti, sales manager modern trade di Staedtler, aggiunge che l’online ha trasformato il panorama commerciale, spingendo le aziende a sviluppare nuovi formati e soluzioni per andare incontro a nuovi tipi di esigenze, sia in termini di prodotto che di servizi. Ha ampliato le occasioni d’acquisto, favorendo una maggiore diffusione di prodotti legati alla creatività e all’hobbistica, poco proposti nei canali retail classici, coinvolgendo persone di tutte le età. «Di conseguenza, osserviamo che gli acquisti tendono a seguire una stagionalità meno marcata, rendendo necessaria una revisione dell’assortimento per allinearlo alle nuove tendenze da parte sia delle aziende sia del trade. Dietro la spinta dell’online abbiamo assistito a un allargamento distributivo dei prodotti di cancelleria anche in quei canali dove non erano presenti in precedenza o alla nascita di nuove insegne dedicate all’edutain ment». n

Nuove polarità del real estate: Caselle Open Mall e la metamorfosi digitale

Nel panorama immobiliare contemporaneo, adattarsi rapidamente alle trasformazioni economiche e sociali rappresenta un elemento strategico per la competitività del settore e spesso un’imprescindibile necessità.

Un caso emblematico della tendenza ad adattarsi ai cambiamenti in atto è rappresentato dall’evoluzione del progetto Caselle Open Mall, inizialmente concepito come grande polo commerciale e ora destinato a diventare un data center di livello mondiale.

Il progetto originario prevedeva la realizzazione di un centro commerciale innovativo nei pressi dell'aeroporto Pertini di Caselle Torinese, con un’estensione di oltre 100mila metri quadrati. Tuttavia, il contesto di mercato negli ultimi anni ha subito mutamenti significativi: il commercio fisico ha rallentato la sua espansione a favore di un’accelerazione dell’e-commerce e della digitalizzazione, rendendo ancor più difficile lo sviluppo commerciale. Questa nuova dinamica ha portato alla necessità di ripensare l’utilizzo dell’area, orientandosi verso un'infrastruttura cruciale per l’economia digitale: un data center.

L’iniziativa, sostenuta da un fondo di investimento internazionale, trasformerà l’area in un polo tecnologico all’avanguardia. Il progetto prevede la costruzione di sei edifici di 30 metri di altezza, appositamente progettati per ospitare server di ultima genera-

zione e infrastrutture cloud. Inoltre, è prevista la realizzazione di un edificio destinato alle imprese tecnologiche, creando un vero e proprio hub digitale capace di attrarre operatori globali del settore IT. Un elemento chiave nella rapida riconversione del progetto è stata la collaborazione tra il settore privato e le istituzioni locali. Il Comune ha dimostrato un approccio pragmatico e orientato al futuro. Questa efficienza amministrativa ha consentito di ridurre i tempi di approvazione, permettendo una transizione rapida e strutturata verso la nuova destinazione d’uso dell’area.

La trasformazione da polo commerciale a data center porta con sé numerosi vantaggi per il territorio. Tra i principali: l’attrazione di investimenti significativi per le infrastrutture locali, inclusi miglioramenti alla viabilità e alla sostenibilità ambientale; la creazione di occupazione qualificata, con posti di lavoro ad alta specializzazione rispetto a un centro commerciale; la sostenibilità e l’innovazione nella progettazione, improntata all’efficienza energetica e all’utilizzo di fonti rinnovabili in misura maggiore rispetto ad altre tipologie di sviluppo immobiliare.

Il caso di Caselle dimostra come il settore immobiliare sia in grado di reinventarsi, adattandosi alle nuove esigenze del mercato. Il valore di un’area non si misura più solo in funzione della sua destinazione originaria, ma nella sua capacità di accogliere funzioni emergenti; in questo caso l’infrastruttura digitale. L’efficienza amministrativa e la visione strategica diventano fattori determinanti per trasformare progetti non più sostenibili in opportunità di sviluppo a lungo termine.

Caselle, dunque, segna un precedente importante: in un mercato in continua evoluzione, la flessibilità degli spazi e la capacità di anticipare i cambiamenti rappresentano la chiave per il successo del real estate del futuro. L’esempio di Caselle deve rappresentare un punto di riferimento per un settore retail maturo che, anche grazie ai segnali positivi dovuti alla ripresa dei tassi di rendimento, punti a restare competitivo rispetto alle altre asset class. Solo progetti con un bacino d’utenza rilevante, fortemente orientati alla sostenibilità e ben integrati con altre funzioni e servizi, potranno ottenere il supporto delle pubbliche amministrazioni e mantenere la loro attrattività nel mercato nel medio periodo, anche in confronto a iniziative non commerciali.n

I nostri nuovi hummus, la natura che si gusta cruda!

Cremosi e sfiziosi, 100% vegetali, ricchi di proteine vegetali, fibre e minerali. Naturalmente fonte di benessere e piacere.

IDEE è un marchio di parmafood.shop

Il mangiar sano è tra le tendenze che stanno attirando in modo profondo l’attenzione dei consumatori. Il fenomeno si è fatto strada a partire dal post pandemia ed è diventato oggi un elemento imprescindibile che guida sempre di più gli shopper nelle loro scelte di acquisto.

Non è più soltanto una moda, ma un vero e proprio stile di vita consolidato che attira sempre più consumatori: l’attenzione alla sana alimentazione e alla ricerca del benessere accomuna buona parte degli shopper italiani, che guardano al contenuto nutrizionale dei prodotti, ricercano cibi funzionali

e salutari e prestano attenzione alle etichette. La tendenza a equilibrare la propria dieta porta i consumatori a focalizzare la propria attenzione prevalentemente su referenze povere di zuccheri, senza glutine o senza lattosio, mentre contestualmente cresce l’appetito per prodotti che apportino un’elevata percentuale di proteine.

Piacere celestiale.

cosmiccrisp.eu

Un comparto in buona salute

A confermare queste tendenze emergono le informazioni raccolte nell’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino che riporta come, nell’anno terminante a giugno 2024, oltre un quinto del giro d’affari di tutto il paniere rilevato si debba ai prodotti che recano in etichetta l’assenza totale o la ridotta presenza di un determinato ingrediente, additivo o componente nutrizionale. La categoria del free from, dunque, si fa sempre più spazio nel carrello della spesa, comprendendo il 16,6% dei prodotti, per un totale di quasi 14mila referenze con un fatturato annuo superiore agli 8 miliardi di euro. Tra i claim più significativi che compaiono in etichetta, spiccano il “senza conservanti”, “senza zuccheri aggiunti”, “senza grassi saturi”, insieme con le referenze prive di coloranti, grassi saturi e additivi. Sempre relativamente allo

EURO COMPANY AMPLIA L’OFFERTA 100%

La linea delle creme 100% di Euro Company ha accolto nell’ultimo mese la crema 100% mix di frutta secca, un’ulteriore novità per impreziosire l’esperienza di gusto delle creme pure: mandorle, nocciole e arachidi bio, macinate fino a raggiungere una morbida consistenza, per una crema dal gusto equilibrato. «In questi anni – condivide Paolo Palazzo – i riscontri da parte del mercato sono stati entusiasmanti, con le creme pure entrate a far parte dell’alimentazione quotidiana di moltissimi consumatori. La loro versatilità le rende ideali per la colazione, la merenda, come topping per yogurt e frutta fresca e per preparare deliziose ricette dolci e salate».

stesso periodo, dall’Osservatorio emerge che i prodotti definiti in etichetta ricchi o arricchiti di un determinato ingrediente o componente hanno superato di poco i 5 miliardi di euro di sell-out, pesando quindi per il 14,3% sul totale alimentare e portando a una crescita del fatturato pari al 3,4% rispetto ai 12 mesi precedenti. I consumatori prediligono acquistare referenze ricche di proteine, fibre, con un alto apporto vitaminico, così come aumenta l’interesse per cibi in grado di garantire la giusta quantità di calcio, magnesio, Omega 3 e potassio.

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CÉRÉAL PROPONE LE MADELEINE

SENZA ZUCCHERI

Proprio nel comparto del senza zuccheri, Céréal lancia la nuova versione de Le Madeleine, già disponibile nella variante senza glutine e senza lattosio. «Nascono le soffici e golose Madeleine senza zuccheri – fa sapere Elena Angeloni – indicate per chi vuole ridurre il consumo di questo ingrediente e per chi desidera seguire una dieta equilibrata e salutare. Grazie alla presenza di maltitolo, hanno un minore impatto sulla glicemia e sono preparate specificatamente per aiutare a ridurre l’eccessivo consumo di zucchero».

Le principali tendenze del mondo healthy

L’ampio e variegato mondo dell’healthy food vede il consumatore focalizzarsi su una serie di caratteristiche per quanto riguarda la scelta dei prodotti, a partire dalle etichette, che devono essere chiare ed esaustive. Su questa scia si pone l’offerta di  Euro Company, come spiega Paolo Palazzo, responsabile marketing dell’azienda: «Le nostre creme 100% sono nate dalla volontà di proporre una nuova modalità per gustare la frutta secca, sempre più presente nell’alimentazione delle famiglie italiane. Le creme di sola frutta secca rispondono alla crescente richiesta di prodotti dalle etichette trasparenti e con liste di ingredienti chiare e cortissime. Le nostre creme 100%, infatti, sono

ottenute dalla macinazione della sola frutta secca, senza zuccheri aggiunti né sale, oli, addensanti, emulsionanti e additivi di alcun genere». Tra le tendenze più in auge spicca anche la preferenza per prodotti free from e rich in, come ribadisce Elena Angeloni, senior brand manager di Céréal: «La richiesta di prodotti free from, in particolare senza zuccheri e senza glutine, continua a essere tra le più alte in questo ambito. I consumatori sono orientati verso prodotti con un profilo nutrizionale ottimale che contribuisca al loro benessere. Un’altra forte tendenza riguarda le referenze “ricche di”, in particolare di fibre e proteine. Oltre ai claim, ci sono ingredienti che mostrano trend positivi, come l’avena e il riso tra le farine e le arachidi tra la frutta secca». Queste tendenze, però, non escludono la ricerca di cibi gustosi, come sottolinea Anna Rita Bursi, responsabile marketing di ParmaFood: «I consumatori sono sempre più consapevoli che sia necessario raggiungere uno stato di benessere a 360 gradi. Il nutrimento nella semplicità delle ricette e dei prodotti, però, non esclude il gusto: i fruitori del cibo sano sono alla ricerca di sapori buoni ma delicati, semplici ma sfiziosi, che siano un vero nutrimento e portino energia per la vita quotidiana».n

PARMAFOOD PUNTA SULLA LINEA PARMA is

Gruppo ParmaFood spinge su prodotti che si inseriscono in una dieta sana e buona, in cui la piramide alimentare viene riequilibrata a favore del giusto mix tra vitamine, proteine e carboidrati. «La linea Parma is – afferma Anna Rita Bursi – ha proposto al mercato una linea di salse fresche lavorate con la pastorizzazione a freddo. Si tratta di prodotti innovativi come hummus e guacamole fatti con ingredienti naturali. La nuova proposta è Leghummus, un ricco assortimento di spalmabili e cremosi vegetariani, fatta con ceci, cannellini o piselli. La linea è priva di conservanti e senza glutine, ricca di fibre e proteine».

wl ’insegna!

L’intelligenza artificiale impara a conoscerci.

Riuscirà a farci tifare per un supermercato come per la nostra squadra del cuore?

Un tifoso del Milan, se fa la tessera dello stadio, la fa per il Milan. Non gli interessa se il prezzo è più alto di altre squadre, se lo stadio ha i seggiolini più scomodi o se un’altra squadra vince di più. Lui ha scelto e non cambierà. Gli appassionati di calcio che vogliono solo godere della partita sono una minoranza e io non ne conosco nessuno. E se lo stesso principio si applicasse ai supermercati, ai marchi di detersivi, alle catene di elettronica? E se l’intelligenza artificiale riuscisse a trasformare la fedeltà commerciale in una passione viscerale, un’appartenenza emotiva come quella per una squadra di calcio? Oggi, i retailer stanno studiando come rendere la fidelizzazione un legame molto più profondo della semplice abitudine o convenienza.

L’AI sa chi siamo (e cosa ci emoziona)

Le carte fedeltà, i programmi a punti e gli sconti personalizzati sono strumenti noti, ma poco emozionali. Funzionano finché conviene, ma nessuno di noi è legato per passione al supermercato sotto casa o alla marca di biscotti in offerta, sebbene alcune insegne ab-

biano elementi di sostenibilità o di appartenenza cooperativa che cercano di creare un senso di appartenenza. L’AI cambia tutto o potrebbe farlo. I retailer potranno avere accesso a dati immensi sui nostri gusti, abitudini e persino emozioni. Immaginate un supermercato che, grazie all’AI, sa che siete vegani e vi propone ricette perfette per voi, con ingredienti scontati. Oppure un negozio di elettronica che capisce che siete fan della fotografia e vi avvisa appena esce un obiettivo perfetto per il vostro stile di scatto. Beh, questo è ancora abbastanza tradizionale. Nuovi strumenti per strategie note. La nuova frontiera è quando l’AI non si limita a offrire sconti: racconta storie su misura, stimola desideri, crea rituali.

Quando il supermercato diventa una comunità

I brand più avanzati stanno cercando di trasformare il rapporto con i clienti in una forma di appartenenza. Amazon Prime non è solo un abbonamento, è una tribù. Apple non ha clienti, ha adepti. Perché? Perché il loro valore percepito va oltre il prodotto: coinvolge lo stile di vita, la personalità, le emozioni. E se diventassimo "tifosi" di una marca? Pensiamo ai prodotti. Oggi ci affezioniamo alle marche per vari motivi: tradizione, pubblicità, abitudine. L’AI potrebbe portare tutto questo a un altro livello. Se un detersivo ci invia un messaggio personalizzato su come ci aiuta nella nostra specifica routine di pulizia, se un brand di pasta sa esattamente i piatti che ci piace cucinare e ci propone la ricetta perfetta, non si tratta più di un semplice acquisto: diventa una relazione. E quando c'è una relazione forte, la fedeltà non è più solo una questione di prezzo o disponibilità sugli scaffali. Diventa un atto identitario.

La sfida: fedeltà o manipolazione?

Ma attenzione: fino a che punto è etico spingere su questo legame emotivo? Se l’AI è così brava a comprendere e anticipare le nostre emozioni, il rischio è che ci spinga a comprare non per necessità o vera passione, ma per pura suggestione. I retailer devono trovare il giusto equilibrio tra coinvolgimento e manipolazione. In un mondo dove l’AI può trasformare la fedeltà in passione, la vera domanda diventa: siamo pronti a tifare per un supermercato come per la nostra squadra del cuore? O saremo solo clienti più prevedibili?n

Paolo Pelloni, Digital Club/Retail

Zucchero e dolcificanti: cresce l’interesse per i prodotti naturali

di Federica Bartoli

Sostenibilità e attenzione alla sana alimentazione sono gli aspetti che guidano il comparto e che portano i consumatori a prediligere referenze naturali, come l’eritritolo. Il focus è anche su fasce di prezzo convenienti.

Nell’anno terminante a gennaio 2025, il mercato dello zucchero e dei dolcificanti mostra al suo interno un andamento differenziato. Lo zucchero, infatti, cala sia a volume sia a valore (-6,9% vol. e -16,1% val.), con 231,7 milioni di chilogrammi commercializzati e un giro d’affari che si attesta sui 315 milioni di euro. Al contrario, i dolcificanti registrano una crescita del 2,1% a volume e del 2,4% a valore, con 2,4 milioni di chilogrammi commercializzati e un fatturato pari a 56,7 milioni di euro (dati Circana, totale Italia, Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount).

Aree geogrAfiche e cAnAli di venditA

A livello di aree geografiche, per quanto concerne il mercato dello zucchero, il Sud veicola il 32,6% dei volumi e il 29,9% del valore, seguito dal Nord-Ovest con il 25,7% dei volumi e il 27,2% del valore. A chiudere il cerchio, il Centro+Sardegna, che segna 23,1% a volume e 23,6% a valore, e il Nord-Est con il 18,7% dei volumi e il 19,2% del valore. Per quanto attiene ai dolcificanti, invece, prevale il Nord-Ovest con il 31,8% dei volumi e il 33,1% del valore, seguito dal Centro+Sardegna che segna 26,6% a volume e 25,3% a valore. Infine, il Nord-Est veicola il 20,9% dei volumi e il 19,6%

Comunicare per accrescere la brand awareness

Italia Zuccheri punta su strategie comunicative che incrementino la brand awareness, facendo cultura sugli zuccheri e promuovendo i valori della marca. «Vogliamo accrescere nel consumatore la consapevolezza che il nostro è l’unico zucchero prodotto in Italia – condivide Leandro Cariolo – ed è l’unico che realmente sostiene la nostra agricoltura, mantenendo viva la cultura della barbabietola nel nostro Paese. La strategia di comunicazione è incentrata sul nostro prodotto eroe Nostrano, l’unico zucchero grezzo di barbabietola e 100% italiano».

del valore, mentre il Sud segna 20,7% a volume e 22% a valore. Sul fronte dei canali di vendita per quanto riguarda lo zucchero prevalgono i super con il 42,2% delle vendite a volume e il 47,8% delle vendite a valore, di poco distanziati dai discount con 37,9% a volume e 29,7% a valore. I liberi servizi registrano il 9,5% dei volumi e il 10,7% del valore, gli ipermercati segnano 5,2% a volume e 6,3% a valore, mentre il canale tradizionale segna il 5,2% delle vendite a volume e il 5,5% delle vendite a valore. Anche relativamente ai dolcificanti, sono i supermercati a veicolare la maggior parte delle vendite sia a volume sia a valore (rispettivamente 59,4% e 63,2%), distanziati dai discount che registrano il 21,9% a volume e il 14,3% a valore. Gli ipermercati arrivano subito dopo con

DISTRIBUZIONE: DESPAR ITALIA

In un contesto di difficoltà per il mercato dello zucchero a marchio privato, che ha registrato un calo sia a volume sia a valore, la Mdd di Despar Italia ha performato leggermente meglio del mercato. «Guardando le singole referenze – fa sapere Laura De Pasquale, junior product manager food-dolciario dell’insegna – il prodotto più importante a livello di fatturato rimane lo zucchero bianco classico. Buone performance anche per lo zucchero bianco 100% italiano Despar, mentre la referenza a marchio ad aver ottenuto i migliori risultati è lo zucchero grezzo della linea Scelta Verde Bio,Logico, con una crescita del 12,5% a valore e del 14% a volume. La tendenza salutistica sta portando i consumatori a ridurre l’assunzione di zucchero raffinato, orientandosi su scelte più naturali come lo zucchero di canna grezzo e integrale. Si tratta, comunque, di una categoria merceologica considerata una commodity, con il formato classico da 1 kg che ancora resiste. In linea con i trend healthy e bio, stiamo valutando la possibilità di sviluppare nella nostra Mdd prodotti come lo zucchero integrale muscovado, il panela e quello di cocco, specifici per chi ricerca alternative più salutistiche».

ZUCCHERO

Trend vendite a valore (%)

Trend vendite a volume (%)

IL PUNTO DI VISTA DELLA

dietor sPerlAri/dietor

Nome prodotto: Dietor liquido

Caratteristiche: prodotto dal profilo organolettico simile allo zucchero, senza aspartame, proposto nel formato da 50 ml.

eridAniA ItAliA/eridAniA

Nome prodotto: Eridania Eritritolo Dark

Caratteristiche: dolcificante di origine naturale a zero calorie dal sapore deciso e distintivo. Con la sua texture morbida e compatta e il suo dolce aroma tostato, è perfetto per addolcire frutta fresca, bevande calde, dolci al forno e yogurt. Ideale per torte con frutta e cioccolato.

ItAliA zuccheri-coProb/nostrAno-ItAliA zuccheri

Nome prodotto: Nostrano Zucchero Grezzo di Barbabietola

Caratteristiche: l’unico zucchero grezzo di barbabietola 100% italiano. Il suo aroma dipende principalmente dalla melassa di barbabietola che dona al prodotto delle caratteristiche uniche.

misurA

Nome prodotto: Sugarly liquido

Caratteristiche: dolce proprio come lo zucchero, ma liquido e a zero calorie. Un formato comodo e una consistenza versatile: la dolcezza perfetta per il caffè, da provare anche in tante creazioni di pasticceria. Formato da 205 ml.

vAlsoiA/diete.tic

Nome prodotto: Diete.Tic

Caratteristiche: dolcificante liquido con formula esclusiva brevettata, per dolcificare in alternativa allo zucchero senza retrogusto estraneo. La forma liquida lo rende funzionale all’uso in bevande calde e fredde, grazie all’immediata solubilità, mentre la resistenza alle alte temperature consente l’utilizzo nella preparazione di dolci.

l’11% dei volumi e l’11,3% del valore, rincorsi dai liberi servizi che segnano 6,6% a volume e 9,3% a valore. Chiude il canale tradizionale, che registra l’1,1% dei volumi e l’1,9% del valore.

AndAmento dei segmenti

All’interno della categoria dello zucchero, a registrare una crescita generale è solo il segmento degli altri zuccheri, che cresce del 6,3% a volume e del 7,8% a valore. Mostrano una flessione, invece, sia il segmento dello zucchero da barbabietola (-7,2% a vol. e -18,4% a val.) sia quello dello zucchero di canna (-3,7% a vol. e -4,4% a val.). I primi tre produttori (Eridania, Italia Zuccheri e Sadam Zuccherifici) coprono a valore il 39% di un mercato in cui la private label, al momento, pesa il 43%. Nel mondo dei dolcificanti, invece, il segmento compresse/liquidi segna +11,1% a volume e +3,3% a valore, mentre cala a volume il segmento polvere/zollette (-1,9%) salendo a valore dell’1,4%. I primi tre produttori (Sperlari, Eridania e Valsoia) coprono a valore il 49,8% del mercato, con la private label che attualmente pesa il 27,7%.

schede prodotti

da

di canna - 4,4

ElaborazioneDMsudatiCircana,totaleItalia,Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount,a.t.gennaio2025

sostenibilità e scelte sAlutiste Al centro Il consumo di zucchero in famiglia è legato soprattutto alla preparazione di dolci fatti in casa, tendenza che è andata scemando complice il cambiamento negli stili di vita e l’aumento dei consumi fuori casa. «Cresce l’attenzione verso la sostenibilità ambientale – sottolinea Leandro Cariolo, sales retail e marketing director di Italia Zuccheri – e verso le produzioni locali, quindi l’italianità, elementi molto importanti per gli shopper. Questi aspetti sono fortemente legati fra di loro, in quanto le produzioni locali a filiera corta garantiscono ai consumatori un maggior controllo e sui prodotti viene percepita una qualità a 360 gradi. Ciò rappresenta un valore aggiunto in ottica di maggior sostenibilità sia sul fronte ambientale sia dal punto di vista economico e sociale». Sull’importanza della salvaguardia ambientale spinge anche Valsoia, che ribadisce l’impegno nella realizzazione di un packaging sempre più sostenibile: «Dall’inizio del 2024 – fanno sapere dall’azienda – abbiamo cambiato il packaging di Diete.Tic, sostituendo il vecchio imballo in plastica con uno nuovo in cartotecnica certi -

ZUCCHERO SALES LOCATION (%)

ElaborazioneDMsudatiCircana,totaleItalia,Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount,a.t.gennaio2025

ZUCCHERO

Ranking primi tre player a valore (%): 39

Eridania

Private label a valore (%): 43

ElaborazioneDMsudatiCircana,totaleItalia,Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount,a.t.gennaio2025

Una pianificazione social e web

La strategia di Eridania punta a promuovere i prodotti in maniera mirata ed efficiente, andando a presidiare dei canali di comunicazione targettizzati in linea con i potenziali consumatori di riferimento. «Nel corso del 2024 – afferma Alice Roncagli – abbiamo pianificato investimenti destinati agli strumenti social media e web, in particolare con il progetto di community engagement “Dolci si diventa” e l’ottimizzazione delle piattaforme social quali Facebook, Instagram e TikTok. Quest’anno riconfermiamo la nostra campagna video “Eridania, liberi di essere dolci”, nonché l’attivazione pr che include attività di ufficio stampa. Proseguirà, infine, la campagna permanente “Il futuro chiede dolcezza”».

ficata Fsc. Abbiamo inoltre rinnovato la linea di produzione aumentandone la capacità produttiva e completandola con un fondo linea automatico. Ridurremo, inoltre, i consumi di oltre 40 tonnellate di plastica all’anno». Si fa sentire anche in questo comparto, inoltre, la necessità dei consumatori di concentrarsi su un’alimentazione sana, basata su prodotti biologici, integrali e ipocalorici: «Rimane ampia la parte dei consumatori fedeli allo zucchero tradizionale e premium – afferma Alice Roncagli, brand manager di Eridania Italia – e

DOLCIFICANTI

Trend vendite a valore (%)

56,7 mln/€ (+2,4)

Trend vendite a volume (%) 2,4 mln/kg (+2,1)

ElaborazioneDMsudatiCircana,totaleItalia,Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount,a.t.gennaio2025

continua la forte attenzione per lo zucchero di canna e per le proposte integrali. Sul fronte dei dolcificanti, attualmente si registra una performance positiva per i naturali, segmento in cui l’azienda propone Eridania Eritritolo. Anche il mondo degli artificiali mostra un segno positivo, in particolare il formato liquido, segmento in cui spicca la proposta a marchio Zero senza calorie, non solo nel formato liquido originale, ma anche nelle versioni Zero per Cappuccino e Zero & Stevia».

crescono i dolcificAnti nAturAli. focus Anche sul Prezzo Tra le tendenze che fungono sempre più da richiamo per gli shopper spicca la crescente predilezione per i dolcificanti naturali. Lo rimarca Sabrina Delle Mura, marketing manager di D&C: «Stando ai dati in nostro possesso, la crescita del sottosegmento dei dolcificanti naturali vale il 36% del totale del mercato dei dolcificanti. Questa tendenza è trainata dall’aumento della penetrazione della categoria nelle fasce di consumatori più giovani, che utilizzano i dolcificanti per la preparazione dei dolci con eritritolo, stevia e mix. A livello di formati, la catego -

DOLCIFICANTI

VARIAZIONE VENDITE SEGMENTI (%)

ElaborazioneDMsudatiCircana,totaleItalia,Iper+Super+Lsp+Tradizionale+Discount,a.t.gennaio2025

DOLCIFICANTI

Ranking primi tre player a valore (%): 49,8

Sperlari

Eridania

Valsoia

ria cresce grazie al liquido e allo sfuso». Ribadisce lo sviluppo di questo segmento anche Lorenzo Cacciatore, senior brand manager di Dietor & Dietorelle, il quale sottolinea anche l’occhio di riguardo che gli shopper accordano alla convenienza: «I consumatori si stanno orientando verso prodotti 100% a base di eritritolo. Tra i formati tradizionali, il liquido è quello che registra la quota a volume maggiore, contribuendo anche ad aumentare la frequenza di acquisto della categoria. Rispetto allo scorso anno e al periodo post Covid, inoltre, abbiamo osservato un incremento della percentuale di acquirenti che approfittano delle promozioni, segno che i consumatori sono attenti alle opportunità di risparmio, senza però rinunciare alla qualità dei prodotti che scelgono». n

Analisi delle attività promozionali sui dolcificanti

(in polvere, liquido, compresse, inclusi stevia e fruttosio)

A cura di: Team Focus Italia

Focus Research South East/Focus Rappresentanza Italia

Focus Research è una delle agenzie leader in Europa che si occupa di ricerche di mercato e consulenza. Da 30 anni fornisce ai propri clienti soluzioni di dati, sistemi e software per l'elaborazione dei dati in 35 Paesi europei. La sua attenzione si rivolge soprattutto all’analisi qualitativa e quantitativa delle attività promozionali dei volantini della grande distribuzione e di catene specializzate. Le quote qualitative sono orientate al GAV-valore pubblicitario lordo.

Le attività promozionali posizionate in prima pagina, con un'immagine di dimensioni importanti pubblicate all’interno di volantini con un raggio d’azione lordo (Gross Reach) significativo, hanno un impatto maggiore sul consumatore. Di conseguenza, queste promozioni risultano vantaggiose in termini del ritorno degli investimenti.

In questo caso abbiamo elaborato i dati dei volantini dei rivenditori di beni di largo consumo italiani e preparato un'analisi che confronta i dati dal 2022 al 2024 (da gennaio a dicembre, 12 mesi). Le analisi si basano sul valore pubblicitario qualitativo lordo (GAV= Gross Advertising Value) nei volantini per i dolcificanti.

Eridania Private Label Misura Dietor Diete.Tic

Nei tre anni di analisi le marche con il maggiore valore pubblicitario qualitativo lordo sono Eridania, Misura, Dietro e Diete.Tic. Notiamo che Eridania ha avuto un incremento costante ogni anno, mentre il valore pubblicitario qualitativo lordo delle private label è in forte diminuzione durante il 2023 che, invece, è stato l’anno con il maggiore valore per Misura. Al contrario, Dietor, dopo due anni costanti, ha quasi dimezzato il valore pubblicitario.

Da questi dati si evince che il valore pubblicitario qualitativo lordo di Eridania è il più alto presso Pam con l’87,8%, seguito da quello di Esselunga con il 43,8%, mentre quello di Dietor è primo presso Coop con il 47,6%, seguito da Conad con il 18,9%. Misura, invece, presenta il suo maggiore valore presso Esselunga con il 56,2%, che è sicuramente il suo mercato di riferimento.n

Slide 2 Gennaio Dicembre
Pam
Esselunga
Despar
Coop
Conad

Sensormatic Solutions lancia

tre novità per il retail

Le nuove soluzioni per il punto vendita supportano lo sviluppo sostenibile dei retailer e rafforzano la sicurezza.

L’etichetta sostenibile acusto-magnetica (am) è stata sviluppata per proteggere merce e ambiente. Questo nuovo tag, in attesa di brevetto, sostituisce il precedente in polistirolo con un materiale rinnovabile certificato dal Forest Stewardship Council, permettendo ai retailer di perseguire i propri obiettivi di sostenibilità, proteggendo al contempo le differenze inventariali e generando un effetto positivo sul pianeta. Con un design composto per oltre il 90% da materiali rinnovabili e privo di plastica, questo tag sostenibile può contribuire a ridurre l’impronta ecologica. La versione aggiornata di Shrink Analyzer, applicazione basata su cloud, è ora in grado di integrare i dati di identificazione a radiofrequenza (Rfid) e del codice elettronico del prodotto (epc) provenienti da specifiche aree del punto vendita precedentemente non monitorate, migliorando così la visibilità e la previsione degli ammanchi. Le nuove funzionalità possono fornire una migliore comprensione delle differenze inventariali oltre l’uscita dello store. L’identificazione accurata delle discrepanze di inventario al momento della ricezione della merce e delle potenziali perdite causate da frodi da parte dei fornitori accelera il processo di reclamo per le incongruenze di spedizione. Questo aiuta i retailer a minimizzare gli errori amministrativi e a ricevere più rapidamente gli articoli pronti per il punto vendita. La partnership tecnologica con Ineo combinerà le soluzioni antitaccheggio di Sensormatic Solutions con il digital signage immersivo di Ineo. La prima comincerà a integrare la tecnologia di visualizzazione digitale di quest’ultima nei propri sistemi di uscita basati su Eas e Rfid, per aiutare i retailer a migliorare i touchpoint con i consumatori, contribuendo al contempo a ridurre le discrepanze di inventario e a contrastare la criminalità organizzata nel settore retail. La tecnologia brevettata di Ineo abilita un modello di business retail media, in cui i brand di beni di consumo confezionati possono incentivare l’engagement degli acquirenti nei punti chiave del customer journey.n

Leggi anche: “Italiaonline e Restore insieme per una nuova offerta retail media”

Exotec lancia la nuova generazione di Skypod per la gestione del magazzino

Il nuovo sistema consente di gestire sia il picking unitario sia il picking per casse. Miglioramenti anche nel design.

Exotec, fornitore globale di robotica di magazzino, ha annunciato il lancio del sistema di nuova generazione Skypod, che assicura prestazioni più elevate, maggiore densità di stoccaggio e funzioni software avanzate, oltre a numerosi miglioramenti nel design, tra cui un robot Skypod più compatto, una stazione di lavoro per il picking robotrobot, un exchanger ad alta capacità e una maggiore densità di stoccaggio. Queste riprogettazioni, combinate con nuove funzioni software, migliorano del 50% la produttività di una singola stazione di lavoro e aumentano la densità di stoccaggio fino al 30% rispetto alla generazione precedente. Il principale elemento distintivo della nuova generazione di Skypod è la capacità di gestire sia il picking unitario sia il picking per casse. Il sistema, poi, supporta in modo nativo numerose funzionalità logistiche a valore aggiunto che tradizionalmente richiederebbero attrezzature esterne e sottosistemi complessi; una funzionalità che consente ai clienti di semplificare il flusso delle merci all'interno del magazzino e che fa diminuire significativamente l'ingombro del sistema, riducendo la necessità di nastri trasportatori, sorter, stoccaggio esterno e stazioni di imballaggio. La nuova generazione di Skypod gestisce il buffering all'interno del sistema. Dopo la preparazione degli ordini presso la stazione di lavoro, gli ordini completati o semi-completati vengono automaticamente immagazzinati all'interno dei rack fino a quando non sono pronti per l'uscita o per un ulteriore consolidamento, riducendo la necessità di aree di stoccaggio temporaneo o di altri sistemi di buffer esterni. Next-gen Skypod, poi, gestisce un rigoroso sequenziamento in uscita prima dell'espulsione degli ordini utilizzando i robot e l'exchanger. n

Leggi anche: “Al via la partnership per la logistica e la gestione dei mercati agroalimentari”

Callipo Group, il fatturato supera i 100 milioni

Il 2024 si è concluso con un traguardo importante per il Gruppo Callipo: per la prima volta in 112 anni il fatturato supera i 100 milioni di euro. Il Gruppo, che occupa nel complesso oltre 420 lavoratori, comprende oltre alla Callipo Conserve Alimentari altre sette società (Callipo Gelateria, Popilia Resort, Callipo Group, Callipo Agricoltura, Callipo Turismo, Med Frigus e Med Cibus). A trainare il significativo risultato è la storica azienda di conserve ittiche, che nel 2024 ha registrato un fatturato di circa 90 milioni di euro, in aumento del 7,4% rispetto all’anno precedente.

Ricavi di Metro Italia a 2 miliardi. In vista il pdv di Olbia e l’hub di Pontedera

Fatturato record di 2 miliardi di euro (+2,1%) nell’anno fiscale 2023/2024 (chiusura a settembre) per Metro Italia, catena commerciale all’ingrosso del settore Horeca. «Un risultato trainato da tutti i canali di venditascrive in una nota l’azienda tedesca - che hanno registrato performance in linea con il 2022-2023. Un anno positivo in termini di fatturato, caratterizzato da importanti investimenti a supporto della strategia multicanale e ristrutturazioni ispirate a principi di sostenibilità di lungo periodo». L’azienda non fornisce il risultato di bilancio, ma nei due precedenti bilanci Metro Italia aveva cumulato una perdita di 28,2 milioni.

I gelati Unilever preparano la quotazione

I gelati di gruppo Unilever sono destinati a sbarcare su tre importanti mercati finanziari, una decisione che pone fine a ricorrenti, quanto infondate ipotesi di vendita della “BU Ice cream” da parte della multinazionale anglo-olandese. Come già annunciato nella primavera 2024 il comparto, che contiene marchi come Cornetto, Calippo, Magnum e Ben & Jerry’s, sarà oggetto di uno scorporo, ma, il 13 febbraio 2025, con la presentazione dei risultati 2024, il gruppo ha ulteriormente precisato i contorni dell’operazione.

Amazon apre il primo negozio fisico a Milano

Amazon apre al pubblico Amazon Parafarmacia & Beauty, il primo negozio fisico in Italia, situato in centro a Milano, in Piazzale Cadorna 4, estendendo la propria offerta online di prodotti per la bellezza e la cura della persona in Europa. La curata selezione di prodotti, che sarà progressivamente disponibile nel corso dell’anno negli store online in Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito, consentirà ai clienti di accedere a una gamma ancora più ampia di prodotti di bellezza, rispondendo alle loro diverse preferenze ed esigenze.

LIDL PORTA AVANTI IL PIANO DI SVILUPPO RETE

Lidl Italia porta avanti il piano di sviluppo, rafforzando la presenza sul territorio nazionale con quattordici tagli del nastro nel solo mese di febbraio, che hanno portato alla creazione di oltre 230 nuovi posti di lavoro e a un investimento complessivo di circa 115 milioni di euro. L’insegna intende raggiungere l’obiettivo di mille punti vendita entro il 2030: nel mese di gennaio sono state nove le inaugurazioni per oltre 160 nuovi posti di lavoro e un investimento totale di oltre 70 milioni di euro. Ne parliamo con Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia.

MULINO BIANCO COMPIE 50 ANNI.

TANTE ATTIVITÀ PER IL 2025

Mulino Bianco compie 50 anni, arricchendo il 2025 con un calendario fitto di iniziative, tra cui la realizzazione di un pack per le principali referenze che riporta una grafica dedicata all’anniversario, uno spot televisivo che vede il ritorno del Piccolo Mugnaio Bianco, una special consumer promo che riedita tre premi storici e il lancio di un nuovo prodotto. A celebrare l’avvenimento anche una speciale installazione che riproduce in formato maxi la sveglia a forma di mulino degli anni ’80. Ne parliamo nel dettaglio con Laura Signorelli, marketing director equity di Mulino Bianco.

KELLOGG’S TORNA IN COMUNICAZIONE

Kellogg’s presenta la nuova campagna di comunicazione con il Gallo Cornelius, icona del brand, che si presenta con un look completamente rinnovato. Si inaugura così una nuova era per il brand, con la mascotte che unifica la categoria dei suoi cereali sotto una nuova e unica identità visiva, celebrando i mille volti del risveglio mattutino. Ne parliamo con Giuliana Gentile, communication & Esg lead Italia di Kellanova.

PASTORE (SOFIDEL):

REGINA SPONSOR UFFICIALE DEL GIRO D’ITALIA

Regina, brand del Gruppo Sofidel, fa il suo ingresso nel mondo dello sport diventando sponsor ufficiale del Giro d’Italia per le edizioni 2025 e 2026. Protagonisti della partnership saranno Rotoloni Regina, Regina Asciugoni e Regina Fazzoletti Tascabili che vestiranno per l’occasione una maglia speciale tra metà aprile e metà giugno, ossia un pack in edizione limitata dedicato al Giro d’Italia. La visibilità del marchio lungo il percorso della corsa sarà garantita dalla presenza di archi, striscioni e gonfiabili brandizzati, dalla distribuzione dei Fazzoletti Tascabili al passaggio della carovana e da un’area riservata con stand Regina del Giroland in tutti gli arrivi di tappa. Ne parliamo con Francesco Pastore, chief marketing e sales officer di Sofidel che ha raccontato ai nostri microfoni anche l’impegno del brand sul fronte della sostenibilità.

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