

Digitalizza la supply chain e aumenta la competitività internazionale



Electronic Data Interchange
•I dati del ciclo ordine, digitalizzati e standardizzati
Fatturazione Elettronica
•Processi di fatturazione elettronica automatizzati
Online Distribution
•Per gestire la rete di distribuzione con l’analisi dati
Ci hanno scelto
Magazine del quotidiano online www.technoretail.it 1/2025
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EDITORIALE
Il retail del futuro in equilibrio tra automazione e valore umano
La gestione della supply chain e del magazzino è sempre più automatizzata
Il fattore umano nella gestione sostenibile della supply chain e del vending
FOCUS
Innovazione tecnologica e nuove esigenze dei consumatori trasformano il vending
Veicolatene meno, veicolateli meglio. La lezione del signor Carlo
FOCUS
L’integrazione tra strumenti di protezione fisica e digitale guida la sicurezza nel retail
INTERVISTA
Il “manutentore 4.0”, una figura essenziale nell’industria del food & beverage
FOCUS
Nel retail omnicanale le app diventano hub integrati
RETAIL FORWARD
Ces 2025: va in scena il futuro della tecnologia di consumo
SOLUZIONI PDV
Coop Alleanza 3.0 sceglie le soluzioni di VusionGroup per i suoi store
IMPRESE
System Logistics ottiene la certificazione per la parità di genere
Tecnologia di consumo: nel 2024 il mercato italiano rimane stabile
SUPPLY
Exotec lancia la nuova generazione del sistema Skypod per il magazzino
Guido Pietro Bertolone è il nuovo chief executive officer di Gls Italy
CASE HISTORY
Gxo rinnova la partnership con Versace per la logistica in Italia
Osservatorio Fedeltà: le aziende ridisegnano le strategie di loyalty
VIDEO
Custom Pay lancia le nuove soluzioni di pagamento per il punto cassa


FABIO MASSI, DIRETTORE EDITORIALE
IL RETAIL DEL FUTURO IN EQUILIBRIO TRA AUTOMAZIONE
E VALORE UMANO
Nel primo numero del 2025 del TR Magazine abbiamo cercato, come sempre, di approfondire alcuni ambiti del settore del retail ovviamente dal punto di vista dell’innovazione tecnologica. Nella cover story, alcune grandi aziende specializzate in differenti segmenti legati alla logistica ci hanno raccontato come sta cambiando la gestione della supply chain e del magazzino attraverso le soluzioni tecnologiche maggiormente in uso, con l’intelligenza artificiale in prima fila: l’obiettivo comune a tutti i retailer è poter contare su una catena di fornitura il più possibile automatizzata, flessibile e sostenibile.
Il focus dedicato alla distribuzione automatica ci restituisce invece la fotografia di un settore in piena evoluzione, in cui le vending machine hanno ampiamente superato il concetto di “pausa caffè”, ma ormai costituiscono piccoli store altamente tecnologici in grado di garantire un’esperienza d’acquisto fluida e user-friendly, con un’offerta di prodotti in costante crescita. Fino a comprendere servizi di pagamento come quelli della Pubblica Amministrazione attraverso Pehi, la rete che conta circa 70mila distributori automatici inaugurata qualche mese fa.
La diffusione delle soluzioni digitali nel retail espone le aziende anche ad attacchi informatici, come descritto nel focus dedicato alla cybersecurity e ai sistemi di sicurezza adottati nei punti vendita, in cui emerge un approccio integrato che prevede strumenti di protezione fisica e digitale. L’ultimo focus affronta un altro ambito in rapido sviluppo come quello delle app mobile progettate per le tante attività legate al commercio omnicanale, sia lato consumatore sia personale di vendita. Proprio il fattore delle risorse umane trova ampio spazio in questo numero del TR Magazine, a ribadire come sia fondamentale formare e trovare le giuste competenze per gestire nella maniera più efficiente possibile tutto l’universo degli strumenti tecnologici che stanno rivoluzionando il settore del retail. Buona lettura.

Le soluzioni tecnologiche di ultima generazione svolgono un ruolo fondamentale nella gestione della supply chain e dei magazzini nel settore del retail.

La gestione della supply chain e del magazzino è sempre più automatizzata
di Fabio Massi
Oggi le soluzioni tecnologiche di ultima generazione svolgono un ruolo fondamentale nella gestione della supply chain e dei magazzini nel settore del retail, non solo migliorano l’efficienza operativa e riducono i costi, ma contribuiscono anche a garantire una maggiore qualità del servizio, offrendo ai retailer la capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato e di offrire una customer experience sempre più soddisfacente. Le soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e sul machine learning, ad esempio, analizzano grandi quantità di dati per prevedere la domanda, ottimizzare il riassortimento e personalizzare le operazioni. In questo modo, i retailer possono gestire gli stock in modo più accurato e rispondere rapidamente alle variazioni del mercato. Grazie all’Internet of Things (IoT), l’utilizzo di dispositivi connessi e di sensori consente il monitoraggio in tempo reale delle condizioni del magazzino, come temperatura, umidità e livelli di scorte, un supporto che non solo migliora la gestione dei prodotti, ma assicura anche la qualità delle merci. L’adozione di sistemi automatizzati, come robot per il picking e veicoli a guida autonoma, inoltre, permette di velocizzare i processi di stoccaggio, prelievo, imballaggio e spedizione, riducendo gli errori umani e abbattendo i costi operativi, mentre la tecnologia Rfid consente di tracciare automaticamente il movimento delle merci, offrendo una visione chiara e in tempo reale dell’inventario. Le soluzioni tecnologiche sono fondamentali anche in termini di sostenibilità, un aspetto che non è più solo una questione etica, ma rappresenta un elemento chiave per migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi a lungo termine e soddisfare le aspettative di un mercato sempre più attento all’impatto ambientale e sociale. L’adozione di tecnologie digitali, ad esempio, permette di monitorare in tempo reale i consumi energetici, ottimizzare le scorte, migliorare la tracciabilità, e pianificare percorsi di trasporto più efficienti, favorendo decisioni più sostenibili.

ll futuro nella previsione della domanda secondo CORESIGH RESEARCH
RELEX Solutions si è classificata al primo posto tra i 10 principali innovatori, tra cui Afresh, Blue Yonder, SAS e o9 Solutions
Relex Solutions, fornitore di soluzioni integrate per la supply chain e il retail, è stata riconosciuta da Coresight Research come azienda “future leader” nel suo annuale Demand Forecasting Innovator Matrix Report. Un titolo che celebra l’innovazione, la crescita e la capacità di affrontare le sfide globali nella previsione della domanda.
La piattaforma unificata di RELEX sfrutta intelligenza artificiale (IA) e machine learning (ML) per automatizzare i processi di pianificazione, migliorando la precisione delle previsioni e ottimizzando le operazioni aziendali. Grazie all’approccio integrato che elimina le inefficienze legate alla compartimentalizzazione dei processi, RELEX consente ai suoi clienti di rispondere prontamente alle fluttuazioni della domanda, riducendo i costi e aumentando l’efficienza.
Mikko Kärkkäinen, co-fondatore e CEO del Gruppo, ha commentato: “Questo riconoscimento ci rende estremamente orgogliosi e ci motiva a continuare a fare innovazione per aiutare retailer e aziende di beni di consumo ad affrontare le sfide globali della supply chain”.
Coresight Research ha selezionato Relex in considerazione del suo know-how tecnologico e del suo impatto positivo nel settore del retail.

In un’epoca in cui la previsione precisa della do manda è cruciale per soddisfare le aspettative dei consumatori e ridurre gli sprechi, RELEX continua a posizionarsi alla guida dell’innovazione con soluzioni che generano valore aggiunto tangibile per tutte le aziende.
Un grande passo avanti per il futuro della pianificazione della domanda.
relexsolutions.it

L’utilizzo di dispositivi portatili è sempre più diffuso
Secondo Angelo Sperlecchi, regional sales manager South West Europe, Turkey & Israel, di Tsc Auto ID, l’omnicanalità, la crescente richiesta di soluzioni ecosostenibili e l’ottimizzazione dei processi logistici stanno ridefinendo il modo in cui i retailer gestiscono le proprie operazioni: «Le aziende stanno adottando soluzioni avanzate basate su barcode e Rfid per migliorare la visibilità dell’inventario in tempo reale, con una gestione più precisa e reattiva delle scorte, riducendo gli sprechi e ottimizzando i processi di rifornimento. Le tecnologie di acquisizione dati, come scanner e terminali portatili, sono sempre più integrate con i sistemi Erp e Wms, facilitando il flusso di informazioni tra i diversi livelli della supply chain. L’uso di dispositivi portatili sta crescendo rapidamente. Le stampanti mobili, in particolare, consentono agli operatori di stampare etichette direttamente nel punto di applicazione, evitando spostamenti inutili e riducendo il rischio di errori. Le aziende stanno investendo in soluzioni di stampa più ecologiche, come le etichette linerless, che eliminano il supporto siliconato e riducono gli sprechi. Questo approccio non solo è in linea con le normative ambientali sempre più stringenti, ma contribuisce anche a ridurre i costi di gestione e smaltimento dei rifiuti».
“Le aziende stanno investendo in soluzioni di stampa più ecologiche che eliminano il supporto siliconato e riducono gli sprechi“.

Stampanti efficienti e sostenibili
Tsc Auto ID sviluppa soluzioni innovative per rispondere alle esigenze di efficienza, tracciabilità e sostenibilità. «Negli ultimi mesi, abbiamo ampliato la nostra gamma di stampanti portatili con i modelli Tdm, Alpha e la nuova serie RE-310 – spiega Angelo Sperlecchi – ideali per la stampa di etichette e ricevute in qualsiasi ambiente operativo. Le nostre nuove stampanti desktop della serie TH-DH sono invece progettate per garantire una stampa rapida, precisa e affidabile per il settore retail e logistico, mentre il modello Alpha-40L consente la codifica e la stampa di etichette Rfid per una gestione più efficiente dell’inventario e un monitoraggio preciso della supply chain. Abbiamo infine investito nella nostra gamma di stampanti linerless, progettate per un uso ottimale di etichette senza supporto cartaceo per ridurre l’impatto ambientale».


Si punta sul fulfilment rapido degli ordini online
Secondo Roberto Vismara, sales director di Manhattan Associates, una delle ultime tendenze riguarda il fulfilment rapido degli ordini online: «I magazzini tradizionali erano progettati per gestire grandi quantità di articoli, ma con l’espansione dell’e-commerce, soprattutto per ordini contenenti solo uno o due articoli, è emersa la necessità di ottimizzare i processi. In questo contesto, l’adozione di tecnologie avanzate per velocizzare la gestione degli ordini è diventata fondamentale. Anche il binomio uomo-macchina sta giocando un ruolo sempre più importante nel magazzino del futuro. L’automazione e la robotizzazione, sebbene stiano aumentando la capacità di stoccaggio e migliorando la velocità del fulfilment, non sono in grado di sostituire completamente l’intervento umano, le persone sono indispensabili per affrontare sfide più complesse, come la gestione di oggetti di grandi dimensioni o fragili, e per rispondere in modo flessibile ai picchi di domanda. Manhattan Active Warehouse Management è una soluzione basata su cloud applicabile sia a magazzini di media complessità sia a centri di distribuzione altamente automatizzati e di grandi dimensioni. Le operazioni non si limitano solo alla gestione di raccolta, confezionamento e spedizione, ma consentono di realizzare un flusso iper-ottimizzato di prodotti e informazioni con estrema precisione».

“L’adozione di tecnologie avanzate per velocizzare la gestione degli ordini è diventata fondamentale“.

AI, resilienza e sostenibilità guidano le operazioni logistiche
Nicolò Calabrese, country manager Italy di CargoON, spiega che i retailer oggi affrontano sfide logistiche complesse: «Nell’uso delle tecnologie per la gestione della supply chain vediamo tre tendenze principali, la prima delle quali è l’uso crescente dell’automazione e dell’AI per migliorare l’efficienza della catena di fornitura. Il ricorso a soluzioni digitali avanzate aiuta a ottimizzare i trasporti per minimizzare le spese operative, ad automatizzare i processi per ridurre tempi e costi del lavoro e a migliorare le analisi predittive per aumentare l’efficienza. Inoltre, in un mercato economico incerto, caratterizzato da inflazione e carenza di autisti, la resilienza è la chiave
“I retailer guardano alla tecnologia per trovare maggiori flessibilità e scalabilità“.
per la stabilità, e per restare competitivi, i retailer guardano alla tecnologia per trovare maggiori flessibilità e scalabilità. In questo contesto, con soluzioni di visibilità in tempo reale come Visibility Monitoring, i retailer hanno un miglior controllo sulla catena di fornitura, possono gestire le eccezioni in modo proattivo e intervenire sulle operazioni con strategie data-driven. La sostenibilità, infine, è sempre più una priorità, e in quest’ottica il backhauling emerge come soluzione strategica: grazie a una gestione digitale integrata dei carichi di ritorno, con CargoON i retailer possono ottimizzare le proprie flotte, riducendo i costi e l’impatto ambientale dei trasporti».

“Un’altra tendenza in forte ascesa è l’adozione di sistemi di analytics avanzati, che permettono di monitorare performance, costi e l’impatto ambientale delle operazioni logistiche“.
Aumenta l’integrazione di soluzioni basate su AI e automazione avanzata


Negli ultimi mesi, Francesco Borghi, ceo di ShippyPro, ha osservato una crescente integrazione di soluzioni basate sull’AI e sull’automazione avanzata: «Queste tecnologie permettono una pianificazione più accurata delle scorte e una gestione del magazzino dinamica, garantendo una risposta agile alle fluttuazioni del mercato. Un’altra tendenza in forte ascesa è l’adozione di sistemi di analytics avanzati, che permettono di monitorare performance, costi e l’impatto ambientale delle operazioni logistiche e di ottimizzarne i percorsi per ridurre le emissioni di CO2. Recentemente abbiamo puntato molto sullo sviluppo e il lancio di Optimizer, il nostro nuovo strumento progettato per dare completa visibilità sui Kpi di spedizione come le performance dei corrieri, i tempi di consegna, i costi per Paese/regione/città solo per fare alcuni esempi. Questo tool offre alle aziende la capacità di migliorare le prestazioni di consegna, ridurre i costi e ottimizzare l’esperienza del cliente attraverso un’interfaccia intuitiva che filtra milioni di dati per periodo, regione e Cap. Optimizer aiuta le aziende a ridurre i costi di spedizione nascosti, analizzare le prestazioni dei corrieri per individuare opportunità di ottimizzazione e identificare i colli di bottiglia, risolvendo i problemi prima che diventino criticità».
Etichettatura di Precisione in Movimento: Soluzioni Avanzate
per il Retail

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Verso sistemi sempre più adattivi e dinamici
Mauro Brusa, account executive di Relex Solutions, afferma che l’intelligenza artificiale sta trasformando le supply chain, rendendole più intelligenti e aiutando le aziende a migliorare l’efficienza, ridurre gli errori e rafforzarsi di fronte agli imprevisti: «Un vero cambio di paradigma verso sistemi adattivi e dinamici, capaci di rispondere con maggiore agilità alle sfide emergenti. In questo contesto, la sostenibilità è diventata una priorità strategica, spingendo le imprese a implementare soluzioni innovative che ottimizzano processi e risorse, per allinearsi con gli obiettivi di riduzione dell’impronta di carbonio. L’obiettivo finale è una supply chain sempre più automatizzata, flessibile e sostenibile. Investiamo costantemente nell’innovazione, destinando il 25% del fatturato in ricerca e sviluppo per potenziare e aggiornare la nostra piattaforma unificata. Siamo l’unico fornitore in grado di offrire un’ottimizzazione interfunzionale su un’unica piattaforma, che integra AI avanzata in tutte le sue soluzioni».


“L’obiettivo finale è una supply chain sempre più automatizzata, flessibile e sostenibile“.

Soluzioni per l’utilizzo trasversale dell’AI
Tutte le soluzioni Relex integrano l’AI specializzata, basata sul machine learning. «Grazie all’utilizzo trasversale dell’AI – spiega Mauro Brusa – i retailer riescono ad adattarsi dinamicamente ai cambiamenti del mercato e a ottimizzare previsione della domanda, gestione dell’inventario e logistica, oltre a pianificare al meglio l’aspetto promozionale e l’ottimizzazione dei prezzi, tutte soluzioni sulle quali continuiamo a investire costantemente. Un altro aspetto chiave è rappresentato dall’analisi dei dati in tempo reale, che garantisce una visione unificata e aggiornata, migliorando l’efficienza e riducendo gli errori. Grazie a modelli predittivi avanzati, le aziende nostre clienti possono ridurre sprechi ed emissioni, ottimizzando l’approvvigionamento e la distribuzione in un’ottica più ecologica e conforme alle normative ambientali».
Crescono la digitalizzazione e l’integrazione dei processi
Secondo Camillo Loro, business development manager Edi di Comarch Italy, tra le tendenze più rilevanti spiccano la digitalizzazione e l’integrazione dei processi, che permettono una gestione centralizzata e omnicanale, migliorando l’esperienza del cliente: «L’automazione delle scorte consente di ottimizzare l’inventario grazie a sistemi avanzati di previsione e riordino basati su dati storici e analisi statistiche, contribuendo a ridurre gli sprechi e a migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse. Un altro trend chiave è rappresentato dalle soluzioni di Electronic Data Interchange (Edi), che semplificano la comunicazione con i partner commerciali, riducendo errori e costi operativi. Per rispondere alle esigenze del settore, abbiamo sviluppato soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione dei dati, migliorare l’efficienza operativa e supportare l’integrazione dei processi, l’automazione delle scorte e l’Edi. L’automazione delle transazioni riduce l’intervento manuale, velocizzando i processi e diminuendo gli errori. Il rilevamento delle anomalie garantisce l’integrità dei dati, mentre il matching automatico dei documenti semplifica i flussi di lavoro. Inoltre, l’integrazione dell’AI con l’Edi assicura uno scambio dati più fluido e affidabile tra partner commerciali, rendendo la supply chain più efficiente e sostenibile».
“L’integrazione dell’AI con l’Edi assicura uno scambio dati più fluido e affidabile tra partner commerciali, rendendo la supply chain più efficiente e sostenibile“.

L’automazione supporta l’efficienza e la sostenibilità
Per Luca Ferrari, distribution team leader di Logistica Uno, la gestione della supply chain sta vivendo un’evoluzione tecnologica senza precedenti, con un’accelerazione nell’adozione di automazione, AI e soluzioni digitali per il tracking e l’ottimizzazione operativa: «L’automazione dei magazzini, grazie a sistemi Wms sempre più avanzati, sta migliorando la gestione dello spazio riducendo i tempi di movimentazione delle merci. In parallelo, la sostenibilità è diventata un driver essenziale per le aziende del settore, con investimenti in tecnologie di monitoraggio delle emissioni di CO2, packaging eco-friendly e ottimizzazione dei percorsi logistici per ridurre i consumi. Abbiamo investito in diverse soluzioni per ottimizzare la supply chain e ridurre l’impatto ambientale, come i sistemi Wms avanzati per massimizzare l’efficienza nella gestione delle merci. Inoltre, abbiamo puntato su una flotta a basso impatto ambientale con veicoli elettrici e a Lng/BioLng supportata da strumenti di monitoraggio delle emissioni e reportistica mensile per i clienti, e su soluzioni di tracking personalizzate in base alle esigenze del cliente per garantire massima visibilità lungo tutta la supply chain. Infine, abbiamo avviato iniziative “logigreen”, con progetti di logistica sostenibile e partnership per sviluppare soluzioni eco-friendly».


“I sensori IoT e i dispositivi connessi forniscono una visibilità senza precedenti sulla posizione e sullo stato delle merci lungo tutta la supply chain“.
Una rivoluzione guidata da AI e machine learning
Daniel Grimaldi, marcom coordinator del Gruppo Torello, afferma che l’AI e il machine learning stanno rivoluzionando la previsione della domanda, l’ottimizzazione delle scorte e la gestione del magazzino: «Algoritmi sofisticati analizzano enormi quantità di dati per prevedere con precisione la domanda futura, consentendo alle aziende di mantenere livelli di inventario ottimali, ridurre gli sprechi e migliorare la soddisfazione dei clienti. I sensori IoT e i dispositivi connessi forniscono una visibilità senza precedenti sulla posizione e sullo stato delle merci lungo tutta la supply chain, che permette alle aziende di monitorare le spedizioni, prevenire ritardi, ottimizzare i percorsi di consegna e garantire la qualità dei prodotti. Tutti i nostri mezzi sono dotati di sistemi di visibilità e tracciamento in real time, e i dati sono messi in condivisione con i clienti attraverso una piattaforma cloud. Il servizio che proponiamo a chi vuole migliorare le sue performance distributive anche in chiave sostenibilità è quello della logistica integrata. I progetti che portano maggior beneficio al cliente e che massimizzano il nostro impegno sono quelli in cui ci affianchiamo e seguiamo tutte le attività logistiche: approvvigionamento, movimentazione tra stabilimenti produttivi, logistica on-site con nostro personale, stoccaggio, handling, consegna e reverse logistics».



“La sostenibilità è diventata un driver essenziale per le aziende del settore, con investimenti in tecnologie di monitoraggio delle emissioni di CO2, packaging eco-friendly e ottimizzazione dei percorsi logistici“.
Il fattore umano
nella gestione
sostenibile della supply chain e del vending
di Francesco Pinci

Negli ultimi anni, il settore della supply chain e della gestione del magazzino ha vissuto una trasformazione significativa, trainata dall’evoluzione tecnologica e dalla crescente attenzione verso la sostenibilità. Secondo uno studio di McKinsey del 2023, l’adozione di pratiche sostenibili e l’ottimizzazione dei processi logistici ha permesso a diverse aziende europee di ridurre i costi operativi del 15% e le emissioni di CO2 del 20%. Tuttavia, per affrontare con successo le nuove sfide, le aziende necessitano di figure professionali capaci di coniugare competenze manageriali, digitali e una visione orientata alla sostenibilità.

Solitamente considerato un settore complementare rispetto ai canali distributivi tradizionali, il vending oggi riveste una funzione chiave nell’ottimizzazione dei processi logistici. Secondo i dati della European Vending Association (Eva), il mercato europeo della distribuzione automatica vale circa 16 miliardi di euro. Le aziende che operano in questo ambito si confrontano con sfide complesse, come la gestione dei percorsi di rifornimento, la riduzione degli sprechi e l’efficientamento delle scorte.
L’introduzione di strumenti come la telemetria e l’Internet of Things (IoT) ha permesso di monitorare in tempo reale il funzionamento dei distributori e il livello delle scorte, consentendo interventi tempestivi e riducendo gli sprechi. Studi di settore dimostrano che l’utilizzo di sistemi di monitoraggio avanzato consente di ridurre i viaggi di rifornimento del 30%, abbattendo significativamente i costi e le emissioni. Tuttavia, la digitalizzazione impone alle aziende di dotarsi di professionisti capaci di interpretare i dati e trasformarli in decisioni strategiche.


Oggi, il 70% delle imprese del settore del vending ritiene che la mancanza di competenze digitali e tecnologiche rappresenti uno dei principali ostacoli all’innovazione.
«La gestione moderna della supply chain e la transizione verso modelli sostenibili richiedono founder e leader con una visione sistemica del business – afferma Sarah Benson, head of search di Gibson Watts – capaci non solo di integrare innovazione tecnologica e sostenibilità nei processi operativi, ma di ripensare l’intera catena del valore, trasformando l’impegno ambientale in un vero motore di crescita e differenziazione competitiva».
Le aziende del vending stanno investendo su materiali riciclabili, distributori a basso consumo energetico e sistemi di refill per ridurre l’uso di plastica monouso. Secondo l’Osservatorio Packaging del Politecnico di Milano, il 60% delle aziende di questo comparto ha introdotto packaging sostenibili negli ultimi tre anni, e il 45% ha adottato tecnologie per il risparmio energetico nei propri distributori. Inoltre, l’integrazione con fornitori locali consente di valorizzare i prodotti a chilometro zero e limitare le emissioni legate ai trasporti, con una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 25%. Questo cambio di

paradigma non può prescindere dalla presenza di figure apicali che possiedano competenze specifiche in ambito green e una conoscenza approfondita delle dinamiche logistiche. «Trovare professionisti con una visione ma anche una praticità di guidare la transizione sostenibile –prosegue Sarah Benson – con una visione strategica e la sensibilità necessaria per integrare l’innovazione nei processi aziendali rappresenta oggi una delle sfide più grandi per le imprese del comparto, non solo nel mondo della logistica, ma anche nel settore energy dove la sostenibilità è al centro».
Le competenze richieste non si limitano più solo alle hard skill legate alla gestione operativa, ma comprendono capacità analitiche, leadership e l’abilità di sviluppare partnership sostenibili lungo tutta la filiera. «Sempre più aziende ci chiedono di individuare talenti in grado di comprendere l’importanza delle soft skill da un punto di vista manageriale, oltre alle competenze tecniche – conclude Sarah Benson – questa combinazione consente di fare davvero la differenza, le persone sono l’asset più importante per l’azienda e per la sua crescita».

Innovazione tecnologica e nuove esigenze dei consumatori trasformano il vending
di Niccolò Cultrera
Il settore della distribuzione automatica si sta evolvendo in maniera molto rapida sulla spinta dell’innovazione tecnologica e delle nuove esigenze dei consumatori. Negli ultimi anni la digitalizzazione ha completamente trasformato le macchine del vending da semplici erogatrici di caffè, bevande e snack a veri micro store self-service in grado di offrire una customer experience di elevata qualità, a cominciare dall’offerta che oggi comprende prodotti con caratteristiche specifiche come biologici, vegani, senza glutine e funzionali, ma anche piatti pronti, cibi freschi e cotti al momento. Anche l’operazione del pagamento si è evoluto grazie all’adozione di dispositivi in grado di gestire tecnologie contactless come Nfc, QR code, app mobile e wallet digitali. La shopping experience è sempre più interattiva e personalizzata: schermi touch e interfacce digitali permettono agli utenti di navigare tra i prodotti, leggere ingredienti e recensioni prima di acquistarli, mentre le vending machine più moderne sono in grado di riconoscere l’utente tramite carte aziendali, badge o smartphone, offrendo prodotti su misura in base agli acquisti precedenti, o sono collegate a sistemi di fidelizzazione che premiano i clienti abituali con sconti o prodotti gratuiti. Anche la gestione degli stessi distributori automatici è profondamente cambiata negli ultimi anni, con le nuove tecnologie come l’Internet of Things (IoT) che consentono di monitorare da remoto le scorte e il corretto funzionamento o di inviare alle vending machine aggiornamenti su prezzi, promozioni e disponibilità di prodotti in tempo reale. La sostenibilità è diventata un elemento chiave nel settore e le aziende stanno adottando soluzioni innovative per rendere i distributori automatici più ecologici ed efficienti. I packaging dei prodotti venduti, ad esempio, utilizzano sempre meno plastica e più materiali compostabili, mentre le vending machine di nuova generazione sono realizzate con classi energetiche elevate.
“La vending machine per noi è un punto vendita digitale e tecnologico, in grado di anticipare le necessità di un consumatore sempre più esigente “.

La vending machine come punto vendita digitale e tecnologico
Francesco Cantini, managing director di Fas International, afferma che nel settore emerge la necessità di una maggiore interattività con l’utente, il quale richiede prodotti sempre disponibili e molto specifici: «Inoltre, diventano fondamentali i sistemi di pagamento digitali e la connettività della macchina, perché favorisce tutte quelle attività che supportano il miglioramento della performance e l’efficientamento delle operazioni dei clienti. Un alto grado di connettività consente anche di implementare azioni di marketing e comunicazione mirate e specifiche. La nostra azienda sta realizzando con determinazione la visione “retail tech”, un nuovo modo di interpretare e gestire il mondo della distribuzione automatica. La vending machine per noi è un punto vendita digitale e tecnologico, in grado di anticipare le necessità di un consumatore sempre più esigente. Stiamo puntando in particolare sulle macchine interconnesse sia del “freddo” sia del “caldo”. Abbiamo messo a punto Fas Cloud, che permette l’interconnettività e la trasmissione dei dati, e un sistema gestionale per l’analisi e la pianificazione previsionale. Lavoriamo inoltre sulla digitalizzazione dei sistemi di pagamento e diamo ampio spazio agli strumenti di AI per la gestione della ricarica e del magazzino. In ottica di sostenibilità, ci concentriamo sul miglioramento delle classi energetiche delle macchine».



“Investiamo da anni in tecnologie avanzate per migliorare l’esperienza dell’utente e l’efficienza operativa dei nostri clienti“.


Macchine sempre più performanti e sostenibili
Secondo Luca Alemanni, direttore commerciale Italia di Evoca Group, tecnologia, affidabilità, connettività e sostenibilità sono oggi elementi fondamentali per la crescita del settore del vending: «I clienti richiedono soluzioni sempre più performanti, intuitive e personalizzabili, mentre l’attenzione all’efficienza energetica e all’impatto ambientale è diventata un valore imprescindibile. Investiamo da anni in tecnologie avanzate per migliorare l’esperienza dell’utente e l’efficienza operativa dei nostri clienti. La connettività gioca un ruolo chiave: grazie ai sistemi smart, gli operatori possono monitorare e gestire le macchine da remoto, ottimizzando gli interventi di manutenzione e garantendo un servizio sempre impeccabile. Inoltre, l’impegno nella sostenibilità si traduce in macchine con consumi ridotti, materiali riciclabili e soluzioni di erogazione più efficienti. Per rispondere a queste nuove sfide, l’azienda ha intrapreso un percorso di rinnovamento completo della propria offerta, partendo dalla nuova gamma Barista, che sarà presto disponibile in tutti i mercati. Questa linea rappresenta l’equilibrio perfetto tra innovazione e qualità, con macchine ancora più affidabili, intuitive e con un’attenzione particolare al risparmio energetico. È solo il primo passo di un progetto più ampio che mira a consolidare la nostra leadership nel settore, offrendo soluzioni sempre più avanzate e sostenibili».
Un settore sempre più smart
Secondo Luca Valeri, Emea F&B sales area manager di Epta, l’adozione di nuove tecnologie ha rappresentato, anche nel 2024, uno dei driver di cruciale importanza per il segmento: «Il 30% degli oltre 830mila modelli installati in Italia è equipaggiato con app di pagamento contactless. Un settore sempre più smart che registra un aumento del 20%, solo nell’ultimo anno, di soluzioni dotate di schermi touch e sistemi di monitoraggio da remoto. Iarp, brand del Gruppo Epta specializzato nella progettazione di arredi refrigerati a gruppo incorporato in ambito food & beverage e Horeca, investe costantemente nell’efficientamento energetico e nella digitalizzazione della sua offerta dedicata alla distribuzione automatica, per cui ha recentemente presentato un modello destinato ai gelati confezionati. Con l’obiettivo di ridefinire gli standard tecnologici del vending, abbiamo puntato in questi mesi sui modelli positivi Brera, Chelsea e Trocadero della linea ColDistrict di Iarp, proposti in versione Boost. Rispettivamente a 6, 8, e 10 spirali, le soluzioni conseguono per la prima volta la classe energetica B, categoria 4 a temperatura stratificata, rientrando a pieno titolo nel ventaglio di soluzioni best-in-class del segmento, certificate da un ente terzo secondo le direttive dell’Energy Labelling europeo».

“Le soluzioni conseguono per la prima volta la classe energetica B, rientrando a pieno titolo nel ventaglio di soluzioni best-inclass del segmento“.



La sostenibilità tra i principali driver di innovazione
Elena Demo, product manager coffee di Goglio, spiega che da qualche anno la sostenibilità è emersa come uno dei principali driver di innovazione nel vending: «La crescente attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale ha portato a una maggiore richiesta di materiali riciclabili e compostabili, che non vadano a compromettere la qualità del prodotto. Abbiamo concentrato i nostri sforzi su soluzioni sostenibili, adatte anche al vending, tra cui le confezioni in laminati monomateriale di polietilene o polipropilene “pronti per il riciclo” e che quindi possono essere smaltiti nei moderni impianti per la gestione dei rifiuti plastici. Questi pack sono disponibili in una vasta gamma di formati, per le diverse esigenze, e hanno elevate proprietà barriera grazie anche all’esclusiva laccatura Goglio. Inoltre, il Gruppo propone per il settore del vending la capsula per caffè 100% compostabile, certificata per lo smaltimento industriale e che può essere conferita nei rifiuti organici. Adatta anche a tè, tisane in foglia e prodotti solubili, garantisce un’ottima qualità di erogazione grazie ai lid auto-perforanti ed è disponibile anche in versione con valvola integrata, che permette di confezionare il caffè immediatamente dopo la tostatura, senza dover attendere il processo di degasazione, riducendo così i tempi di stoccaggio e preservando tutti gli aromi del prodotto».
“Abbiamo concentrato i nostri sforzi su soluzioni sostenibili , adatte anche al vending “.

Veicolatene meno, veicolateli meglio. La lezione
del
signor Carlo
Alzi la mano a chi, almeno una volta nella vita, è capitato di vivere in prima persona o di assistere a un evento che nei primi anni Duemila veniva chiamato “tryvertising”. Siamo dal salumiere, quello di quartiere, in compagnia della mamma. Coda ordinata (più o meno). Tocca a noi: “Buongiorno signor Carlo, vorrei due etti di coppa tagliata non troppo spessa e un etto e mezzo di prosciutto cotto” – “Sì certo, signora Adriana, ho anche un crudo come piace a lei, saporito ma non troppo, tenga assaggi” – “Grazie… mmh buono, me ne dia due etti tagliato normale, mi raccomando”.
Il signor Carlo, che ricorda le nostre abitudini e i nostri gusti (Crm), ha fatto cross-selling attraverso un’azione di tryvertising che ha reso felice il consumatore, mia mamma, e ha fatto incrementare il suo fatturato giornaliero. Gli “assaggi” avevano solitamente una percentuale sull’acquisto molto alta.
Oggi situazioni simili sono sempre più rare, anche se fortunatamente resistono, siamo più abituati a vedere biciclette elettriche che sfrecciano nel traffico per consegnare un ordine nel più breve tempo possibile. Ordine fatto attraverso un’app in pochi secondi, senza aver preso il cappotto, senza aver messo le scarpe, senza essere usciti, ma soprattutto senza il “signor Carlo” esperto di Crm e conoscitore dei nostri gusti.
di Andrea Vitrotti
Ma allora cosa potremmo inventarci, oggi, per ottenere redemption simili con un’attività di assaggio del prodotto per invogliare all’acquisto? Immaginiamoci un distributore automatico, per comodità chiamiamolo “Carlo 2.0”, che tramite un’app mobile (semplicità e velocità) permette di assaggiare un prodotto in modo totalmente gratuito. Carlo 2.0 utilizza una tecnica non invasiva, non ti ferma per strada o mentre stai facendo altro cercando di “rifilarti” qualcosa che non vuoi, ma è lì tranquillo, vestito bene e ti fa vedere quello che può darti gratuitamente, dipenderà da te fermarti o andare avanti, a lui non cambia nulla. Ma se ti fermi davanti a Carlo 2.0 stai sicuro che ti regalerà un’esperienza simile a quella che hai vissuto da piccolo.
Ed ecco che lo sviluppo di un’app mobile integrata con un distributore automatico può rendere l’attività di marketing più antica che ci sia (ricordatevi Adamo ed Eva con la mela) un potente strumento di marketing che potremmo collocare sotto l’egida del phygital retail media.
Phygital: perché utilizza il digitale per facilitare e velocizzare un processo di front-end che ha come output un oggetto fisico che stimola tutti i nostri cinque sensi.


Il digital amplifica il suo valore soprattutto nel back-end per elaborare e monitorare i dati e le informazioni che poi alimenteranno i processi di business intelligence interni all’azienda. Oltre al monitoraggio di tutte le fasi del processo in modo da ottimizzare l’investimento veicolando esattamente un solo omaggio per persona, proprio come faceva il “signor Carlo” di quartiere.
Retail: perché siamo all’interno delle gallerie dei centri commerciali dove transitano milioni di persone ogni anno. Luogo perfetto in cui installare una vending machine “Carlo 2.0” che regala prodotti. A pochi passi sono presenti tutti i retail di cui abbiamo bisogno e soprattutto tutti quelli in cui possiamo trovare l’omaggio che abbiamo appena preso da Carlo 2.0 come Carrefour, IperCoop, Esselunga, Sephora, Marrionaud, Mediaword, Euronics ecc.
Media: perché il nostro Carlo 2.0 è bello, alto, luminoso, diciamo che si fa notare, come la coda che crea davanti a lui solitamente durante i fine settimana (ma non solo). Ed è in molte gallerie dei più importanti centri commerciali della Lombardia e sembra proprio che voglia essere presente anche in altre regioni Italiane per offrire a più persone possibile l’esperienza del “signor Carlo” di quartiere ricordando quanto è importante assaggiare un prodotto prima di comprarlo.
Veicoliamone meno, veicoliamoli meglio, Carlo 2.0 è in grado di farlo, fa bene al budget e fa bene al Roi.
L’integrazione tra strumenti di protezione fisica e digitale guida la sicurezza nel retail
di Fabio Massi

Di pari passo con la sua evoluzione in termini tecnologici, il settore della vendita al dettaglio deve fare i conti anche con l’aumento delle minacce informatiche e dei cyberattacchi, come l’accesso non autorizzato ai sistemi di sicurezza o la compromissione dei dati sensibili relativi a clienti e operazioni, un fattore che si aggiunge alle quotidiane misure di prevenzione per le attività criminali all’interno degli store fisici. Oggi, perciò, la sicurezza nel retail non può più essere affrontata con soluzioni separate, ma adottando un approccio integrato che prevede l’utilizzo simultaneo di strumenti di protezione fisica e digitale. Cresce l’interesse per sistemi di cybersecurity sofisticati, tra cui il monitoraggio continuo delle reti e l’utilizzo di algoritmi predittivi in grado di anticipare e prevenire attacchi informatici, così come l’utilizzo di sistemi Pos in grado di supportare la crittografia end-to-end o l’autenticazione biometrica per proteggere i dati dei clienti in tutte le fasi del processo di acquisto. L’intelligenza artificiale integrata con hardware come telecamere di sorveglianza o sistemi antifurto sta rivoluzionando la sicurezza all’interno dei punti vendita: permette di analizzare in tempo reale i flussi dei clienti e identificare comportamenti sospetti e intervenire tempestivamente.
“Abbiamo
introdotto sul mercato prodotti innovativi che offrono prestazioni ottimali e si adattano a ogni punto vendita“.

FOCUS CYBERSECURITY
Cresce l’integrazione tra antitaccheggio e sicurezza digitale
Cecilia Bruschi, marketing executive di Omnisint, racconta che una delle principali tendenze nel retail è sicuramente l’integrazione tra antitaccheggio e sicurezza digitale: «Pensiamo, ad esempio, all’uso dell’Rfid che può essere integrato con piattaforme di analytics e cybersecurity per tracciare anomalie nei movimenti dei prodotti, dalla logistica allo stoccaggio, e per segnalare automaticamente tentativi di manomissione. Altri trend riguardano l’uso dell’AI per il monitoraggio di comportamenti sospetti tramite heatmap e la protezione da minacce informatiche per i dispositivi di digital signage. Le nuove soluzioni di etichette elettroniche e schermi interattivi che comunicano con il router tramite WiFi prevedono infatti sistemi di crittografia avanzata e monitoraggio continuo, per evitare intrusioni che potrebbero compromettere sia la comunicazione con il cliente sia quella tra software incloud e hardware. Negli ultimi mesi abbiamo focalizzato la nostra proposta su alcune tecnologie chiave come l’Rfid, che rappresenta il futuro per il controllo delle perdite, la gestione dell’inventario, l’ottimizzazione della supply chain e lo studio di migliori strategie di vendita. Proprio per questo abbiamo introdotto sul mercato prodotti innovativi come l’antenna iD Gate Pro e il disattivatore iD Pos 2 di Nedap Retail che, uniti a un design rivisitato e moderno, offrono prestazioni ottimali e si adattano a ogni punto vendita. Altre tecnologie su cui ci stiamo focalizzando sono il controllo degli accessi fisici e la protezione dei beni tramite locker, che proponiamo sul mercato italiano attraverso le soluzioni all’avanguardia di Nedap Aeos».

Le soluzioni Rfid protagoniste della sicurezza nel retail
Per Luca Cappellini, general manager Western Europe di Sensormatic Solutions, uno dei principali pilastri dell’innovazione nel retail in ambito sicurezza è l’Rfid: «Una tecnologia sempre più strategica non solo per la gestione intelligente dell’inventario, ma anche come strumento avanzato di prevenzione delle perdite. Grazie a questa tecnologia i retailer possono monitorare i movimenti della merce, identificare rapidamente eventuali discrepanze e ridurre significativamente furti e ammanchi. Inoltre, l’Rfid consente una gestione dello stock più precisa, migliorando la disponibilità dei prodotti e ottimizzando le operazioni di negozio, con un impatto diretto sulla customer experience e sulla redditività. Stiamo rafforzando il nostro ecosistema tecnologico attraverso partnership strategiche con leader della loss prevention, integrando soluzioni basate su intelligenza artificiale e analisi dei dati. Queste innovazioni permettono un’analisi avanzata degli eventi di furto, una maggiore interoperabilità con altri sistemi di sicurezza e una gestione più efficiente delle differenze inventariali. L’utilizzo di algoritmi AI aiuta i retailer a individuare schemi ricorrenti di taccheggio e frodi, migliorando la sicurezza dello store e riducendo i costi operativi. Oltre alla sicurezza e all’efficienza operativa, poniamo un forte accento sulla sostenibilità ambientale. Tra le innovazioni più recenti, spicca l’etichetta antitaccheggio sostenibile Spx AM, progettata per offrire ai retailer una soluzione di protezione della merce con un impatto ambientale ridotto, realizzata con materiali certificati Fsc e priva di plastica per oltre il 90%».

“Grazie
a questa tecnologia i retailer possono monitorare i movimenti della merce, identificare rapidamente eventuali discrepanze e ridurre significativamente furti e ammanchi“.


“Il nostro sistema analizza in tempo reale i movimenti dei clienti all’interno dei punti vendita e segnala al personale ogni situazione sospetta “.
La protezione dei beni fisici e quella dei dati si evolvono in parallelo
La protezione fisica dei punti vendita e la sicurezza informatica stanno evolvendo parallelamente, con una crescente attenzione a come le due aree possano integrarsi per contrastare nuove minacce: «Un esempio che mette “paura” è il riconoscimento facciale – commenta il team di Veesion – infatti molti retailer sono ancora cauti su questo tipo di tecnologia, temendo problematiche relative alla privacy e all’accuratezza. Il nostro sistema Veesion, invece, non si basa sul riconoscimento facciale, ma su un’analisi avanzata dei comportamenti delle persone per rilevare i furti, garantendo il rispetto della privacy e un approccio più sicuro e discreto. Grazie all’AI, il nostro sistema analizza in tempo reale i movimenti dei clienti all’interno dei punti vendita e segnala prontamente al personale ogni situazione sospetta, consentendo interventi rapidi per prevenire i furti. Veesion si integra perfettamente con i sistemi di videosorveglianza già in uso, senza necessitare di grandi modifiche all’infrastruttura esistente. Negli ultimi mesi, le esigenze dei nostri clienti si sono evolute, oltre alla prevenzione delle perdite fisiche molti stanno concentrando l’attenzione anche sulla sicurezza dei dati, mirando a soluzioni che integrino la protezione delle informazioni con la sicurezza informatica. La crescente adozione dell’AI nel retail ha spinto molte aziende a esplorare soluzioni più complete per proteggere i loro dati, bilanciando privacy e sicurezza informatica. In questo contesto, Veesion si distingue come una soluzione avanzata e scalabile, in grado di rispondere non solo alle sfide legate alla protezione dei beni fisici, ma anche alla gestione sicura delle informazioni».


“I dispositivi adottati oggi devono essere in grado di rispondere al meglio agli obiettivi in materia di sicurezza, efficienza operativa e business intelligence“.
Le soluzioni tecnologiche supportano le priorità dei retailer
Secondo Piergianni Marana, key account manager per le aree retail, infrastrutture critiche e smart city di Axis Communications, in ambito security si sta affermando sempre più la necessità di allineare le innovazioni alle priorità dell’utente finale: «I dispositivi adottati oggi devono essere in grado di rispondere al meglio agli obiettivi in materia di sicurezza, efficienza operativa e business intelligence, sostenendo la posizione di cybersecurity dei clienti, il loro impegno per la sostenibilità con soluzioni efficienti dal punto di vista energetico e la flessibilità e la libertà di scelta con tecnologie e piattaforme basate su standard aperti. Le nostre soluzioni audio-video applicate al mondo del retail sono senz’altro un ottimo ausilio per ridurre furti e frodi in-store, oltre a essere un deterrente contro atti vandalici o violenti. Altro aspetto fondamentale è la possibilità di combinare la parte hardware con l’analisi video che permette di individuare nuovi modi per ridurre i tempi di attesa, perfezionare il layout del negozio o allocare il personale in modo più efficiente. Ad esempio, Axis People Counter consente di monitorare il footfall del punto vendita sia in entrata sia in uscita in tempo reale, permettendo così di analizzare il trend dei visitatori e identificare gli orari di punta per una pianificazione puntuale del personale necessario. La soluzione integra facilmente telecamere Axis compatibili, riducendo costi e larghezza di banda e proteggendo la privacy, perché memorizza solo dati numerici statistici e nessuna delle informazioni acquisite può essere utilizzata per identificare le persone».


“È nostra priorità assicurare elevati livelli di sicurezza dei nostri sistemi “.

L’AI aiuta a prevenire gli attacchi informatici
Leonardo Comelli, business director di M-Cube, afferma che la specializzazione dei tool definiti come “agenti AI” aiuta ad analizzare enormi quantità di dati e di variabili, che l’occhio umano non può vedere: «Le applicazioni sono molteplici, ad esempio permettono di individuare le vulnerabilità degli strumenti software lungo l’intero ciclo di vita, sia quando vengono scritti sia quando sono già in esecuzione, evitando che un hacker sfrutti queste vulnerabilità per muovere i suoi attacchi. Anche la difesa della rete ne può beneficiare, analizzando i diversi “percorsi” di intrusione e suggerendo le contromisure, che anche un occhio umano molto esperto farebbe difficoltà a indicare efficacemente. Gestendo i contenuti per molti importanti brand nel mondo del retail, è nostra priorità assicurare elevati livelli di sicurezza dei nostri sistemi. Al momento abbiamo attivato una serie di protocolli che prevedono il rinforzo delle password, la messa in sicurezza della posta elettronica con i filtri Dmarc, l’utilizzo di antivirus e di Edr, la segmentazione di tutte le reti e di tutti gli accessi WiFi. Inoltre, eseguiamo costantemente campagne di phishing simulato per addestrare tutti i colleghi a riconoscere eventuali minacce e stiamo implementando un security information and event management (Siem) per l’analisi dei log centralizzati, per individuare le vulnerabilità e il traffico proveniente da nodi esterni compromessi. Infine, abbiamo introdotto nel processo di sviluppo del software un tool per l’analisi statica delle vulnerabilità e abbiamo automatizzato i test di qualità anche con il supporto di un tool di AI addestrato allo scopo».
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Il “manutentore 4.0”, una figura essenziale nell’industria
del food & beverage
di Fabio Massi

Quali sono oggi le principali esigenze delle aziende del food & beverage in termini produttivi e di risorse umane?
Negli ultimi dieci anni, il settore food & beverage ha subito una profonda trasformazione, trainata da una maggiore consapevolezza dei consumatori e da nuove esigenze di mercato. Questo ha portato le aziende a orientare la produzione verso quattro aree chiave: salute e qualità delle materie prime con una crescente attenzione alla sicurezza alimentare e alla personalizzazione dell’offerta; innovazione tecnologica con adozione dell’AI e dell’automazione per ottimizzare l’efficienza produttiva, la supply chain e la customer experience;

Oggi la tecnologia ha un ruolo centrale nell’industria del food & beverage, non solo migliorando efficienza e qualità, ma promuovendo anche sostenibilità e personalizzazione dell’esperienza del consumatore. Le risorse umane in grado di gestire le soluzioni digitali sempre più avanzate utilizzate dalle aziende produttrici sono altrettanto fondamentali. Con Isabella Divizzatti, division manager Fast Moving Consumer Goods di Gi Group, abbiamo approfondito la figura del “manutentore 4.0” e le sue competenze.

diversificazione dell’offerta con la nascita di linee green, bio, vegan, light e prodotti ad alto valore nutrizionale per rispondere a diete sempre più personalizzate; ecosostenibilità con l’utilizzo di packaging riciclabili, riduzione degli sprechi e modelli di produzione più efficienti. Questa evoluzione ha avuto un impatto anche sulla domanda di competenze, rendendo essenziali profili sempre più specializzati in digitalizzazione e sostenibilità.
Com’è cambiata negli ultimi anni la figura professionale del manutentore e quali competenze deve avere?
Abbiamo assistito a un passaggio dalla manutenzione meccanica tradizionale alla manutenzione elettromeccanica e meccatronica, che richiede lo sviluppo di competenze multidisciplinari: dalla meccanica all’elettronica, fino alla programmazione e all’adozione di tecnologie digitali avanzate. Parallelamente, è cambiato l’approccio operativo: si riducono gli interventi diretti sul posto da parte degli operatori di linea, tipici della manutenzione su guasto, a favore di una gestione predittiva e previsionale che permette, e richiede, di intervenire tempestivamente per ridurre al minimo i tempi di fermo macchina, assicurare la continuità produttiva, ottimizzare i costi di produzione e garantire la sicurezza degli impianti. In questo nuovo modello, le operazioni di controllo e monitoraggio delle macchine vengono eseguite da remoto, attraverso l’uso di strumenti tecnologici avanzati, come la realtà virtuale.

Quali sono le principali tecnologie che supportano il manutentore 4.0?
Tra le tecnologie avanzate che migliorano l’efficienza e la tempestività degli interventi del manutentore, troviamo l’intelligenza artificiale che consente di elaborare grandi volumi di dati, identificando pattern e anomalie che potrebbero sfuggire all’analisi umana, l’Internet of Things (IoT), quindi sensori e dispositivi intelligenti integrati nei macchinari per raccogliere e monitorare dati in tempo reale, e la realtà virtuale, utilizzata per il controllo e il monitoraggio da remoto delle macchine, oltre che per la formazione avanzata dei lavoratori.
Che tipo di formazione viene riservata alla figura professionale del manutentore 4.0?
La formazione del manutentore 4.0 sta evolvendo per rispondere alle esigenze delle aziende, con un focus crescente sulle architetture dell’Industria 4.0. Questo significa sviluppare competenze in software e hardware, fondamentali per operare su sistemi avanzati di telediagnosi e controllo da remoto. All’interno del sistema scolastico e formativo, le soluzioni più efficaci per formare queste figure professionali sono gli Its e gli Ifts. La formazione professionale, infatti, non ha mai perso la sua centralità e oggi assume un ruolo strategico nella preparazione di tecnici qualificati. Questi percorsi post-diploma altamente specializzati forniscono ai giovani talenti le competenze tecniche richieste dalle imprese, grazie anche alla formula dell’apprendistato duale, un modello vincente basato sull’alternanza scuola-lavoro. Ad esempio, l’offerta formativa del Gi Group Training Hub – spazio fisico e digitale dedicato all’orientamento e alla formazione – include corsi specifici per questo settore, come l’Its - Tecnico Superiore per la Manutenzione di Impianti ad Alto Contenuto di Automazione, che offrono una formazione all’avanguardia, in linea con le esigenze del mercato.


Nel retail omnicanale le app diventano hub integrati
di Niccolò Cultrera
Le app dedicate alle attività nel settore del retail stanno evolvendo rapidamente per offrire ai consumatori esperienze più fluide, personalizzate e integrate, ma anche per supportare gli operatori di vendita nelle loro operazione quotidiane sia a contatto con i clienti sia nel back-end. Oggi le app integrano funzionalità che collegano il mondo online e quello offline, consentendo allo shopper di passare senza soluzione di continuità dall’e-commerce al negozio fisico e viceversa. Utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning, le app analizzano il comportamento degli utenti per proporre offerte, prodotti e promozioni su misura, migliorando l’engagement e la customer experience. Diverse applicazioni, inoltre, stanno sfruttando la realtà aumentata e la realtà virtuale per permettere ai clienti di “provare” prodotti come capi di abbigliamento e accessori oppure di sperimentare, sempre virtualmente, l’effetto di mobili e altri elementi di arredo nella propria casa, offrendo un’esperienza d’acquisto interattiva e coinvolgente. Alcune app permettono di scansionare i prodotti in negozio e completare l’acquisto direttamente dal dispositivo, riducendo i tempi di attesa e semplificando il processo di pagamento, operazione che può essere finalizzata con portafogli digitali come Apple Pay o Google Pay e altre soluzioni contactless, sempre più utilizzate. Le app integrate con programmi di loyalty offrono punti, premi e sconti in cambio di interazioni e acquisti, spesso arricchiti da elementi di gamification per incentivare l’uso continuo, mentre funzionalità basate sulla posizione consentono di inviare notifiche push e promozioni quando il cliente si trova nelle vicinanze di un punto vendita, creando un legame diretto tra attività online e visite fisiche. Le app dedicate al retail non sono più soltanto strumenti di vendita, ma veri e propri hub integrati che migliorano l’interazione con il cliente, ottimizzano i processi operativi e rafforzano il legame tra i vari canali.
“L’AI offre un approccio molto più vasto e argomentato rispetto alle funzioni di un’app“.

L’AI scompagina il mondo delle app
Secondo Luca Mattarello, ceo & founder di Mediamilano, il mondo delle app è una nicchia particolare, poiché per essere utilizzate devono essere scaricate e installate, un processo che impatta significativamente sui consumatori: «Oggi l’AI sta cambiando questo paradigma, perché si pone in modo innovativo: nessuna istallazione, fruizione mobile web, utilizzo del linguaggio naturale, nessun comando e funzione preimpostata, massima personalizzazione one-to-one, abbattimento delle barriere tecnologiche grazie a comandi e messaggi vocali, multidisciplinarietà. In poche parole, l’AI offre un approccio molto più vasto e argomentato rispetto alle funzioni di un’app. Negli ultimi mesi la nostra soluzione Bravissima.ai ha visto applicazioni concrete e utili nel mondo della Gdo, ad esempio Despar ha attivato un virtual assistant come servizio di customer care ottimizzando i flussi gestionali del 70%, oppure Pizzoli ha inserito sul pack di Patasnella un virtual promoter per fornire ai clienti consigli utili e contenuti di promo-marketing. Tognana ha invece attivato un personal shopper sui totem in-store per supportare i clienti nella scelta del prodotto più in linea con le proprie esigenze, mentre Metabo ha attivato sul materiale Pop un virtual consultant per aiutare i professionisti nella ricerca del prodotto più consono al proprio task lavorativo».


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
BLTF/Kids 2025: l’evento imperdibile per i professionisti del retail
Dal 31 marzo al 3 aprile 2025, la 18°edizione della Bologna Licensing Trade Fair/Kids – il principale evento internazionale dedicato ai brand per bambini, ragazzi e young adults – offrirà ai retailers vantaggi esclusivi e imperdibili occasioni di business.
La BLTF/Kids è il palcoscenico ideale per scoprire le novità e le tendenze emergenti nel mondo del licensing, facilitando il networking tra retailer, professionisti ed esperti del settore. Nel cuore nella Bologna Children’s Book Fair 2025, l’evento offre ai retailer accesso diretto a brand internazionali e leader di mercato: un centro di connessioni imperdibile, necessario per anticipare le tendenze future e consolidare la propria posizione.
Il team della BLTF/Kids organizza sessioni di matchmaking, specificatamente studiate per favorire l’incontro con i key player del mercato, negoziare accordi strategici e costruire partnership di valore. Offre inoltre un servizio di supporto nell’organizzazione dell’agenda di incontri: grazie a un’attenta selezione dei contatti più rilevanti, i retailer potranno quindi massimizzare il tempo


a disposizione e ottimizzare la propria esperienza di business.
Un indiscutibile valore aggiunto ai servizi offerti è il Pass Visitatori VIP, che garantisce l’accesso all’intera fiera e all’esclusiva Licensing Business Lounge, pensata per favorire il networking in un ambiente professionale e confortevole, con un’area bar gratuita ideale per momenti di confronto informale.
Con i suoi servizi su misura, studiati per rispondere alle esigenze dei retailer, BLTF/Kids si conferma un appuntamento imperdibile, un ambiente dinamico e stimolante che intreccia innovazione, networking e opportunità di business vincenti.
Per maggiori informazioni, contattare licensing@ bolognafiere.it o visitare il sito https://www.bolognachildrensbookfair.com
Iper-connessione omnicanale per il customer journey
Raffaele Rota, marketing director di Link Mobility Italia, spiega che i consumatori moderni, soprattutto la GenZ, stanno ridefinendo il modo di fare shopping: «Il tempo trascorso per comunicare con un brand attraverso app mobile come social media e di messaging è cresciuto gradualmente negli ultimi tempi. In queste 14 ore, è l’utente ad avviare la conversazione per avere informazioni su prodotti o servizi, promozioni attive, tracciamento dell’ordine e altre richieste di assistenza. Un’iper-connessione omnicanale alla ricerca di un’esperienza fluida, responsive e personalizzata. WhatsApp è lo strumento capace di avvicinare i retailer al consumatore finale, un canale che consente alle aziende di inviare contenuti multimediali in accompagnamento a elementi interattivi come pulsanti di risposta. Per rendere la customer experience ancora più personalizzata e immersiva, abbiamo sviluppato un chabot AI-powered, una soluzione conversazionale e low-code basata sull’apprendimento automatico di intenti ed espressioni utilizzate dall’utente. Un’interfaccia avanzata in cui i brand possono progettare il flusso, testarlo e monitorarne i Kpi. Oltre a WhatsApp, la piattaforma integra ben 15 canali diversi come Messaggi Rcs, Facebook Messanger, Telegram, Email e Sms. Un approccio omnicanale per seguire, tracciare e potenziare ogni tappa del customer journey».

“Un’iper-connessione omnicanale alla ricerca di un’esperienza fluida, responsive e personalizzata“.


Crescono le app dedicate agli operatori di vendita
Secondo Andrea Pizzato, ceo di Spider 4 Web, una delle tendenze più interessanti in ambito app per retail è l’uso dell’AI per personalizzare l’esperienza d’acquisto: «L’AI permette alle app di suggerire prodotti e offerte su misura per ogni cliente, mentre l’integrazione con i programmi digitali di loyalty sta rivoluzionando la fidelizzazione. Stiamo assistendo a una crescente attenzione verso esperienze interattive e immersive, con la realtà aumentata che sta trovando spazio nelle app per permettere ai clienti di provare virtualmente prodotti come abbigliamento, arredamento e cosmetici. Anche l’utilizzo di chatbot sta diventando sempre più comune, facilitando l’interazione con il brand e migliorando il supporto pre e post-vendita. In questi mesi abbiamo lavorato su soluzioni pensate per rendere l’esperienza d’acquisto più fluida e coinvolgente, in particolare con strumenti dedicati agli operatori del retail, come app con cataloghi digitali interattivi e lettori barcode per accedere rapidamente a schede tecniche e contenuti speciali utili alla vendita. Un’altra funzionalità interessante è la possibilità, sempre per gli operatori, di gestire il carrello del cliente direttamente dall’app mentre lo accompagna durante la scelta dei prodotti in negozio, trasferendo poi l’ordine in cassa, velocizzando i tempi di pagamento e di checkout».
“In questi mesi abbiamo lavorato su soluzioni pensate per rendere l’esperienza d’acquisto più fluida e coinvolgente,
in particolare con strumenti dedicati agli operatori del retail“.

Le app supportano il retail sostenibile
Mirco Cerisola, country director Italia di Too Good To Go, racconta che nel mondo della vendita la dettaglio c’è una crescente attenzione per app orientate a un retail sostenibile: «Lo spreco alimentare, ad esempio, è un tema sempre più cruciale per tutti, con un forte impegno da parte dei retailer nel ricercare e promuovere soluzioni per limitarlo. Inoltre, da un punto di vista B2B, notiamo l’interesse verso app e soluzioni hardware e software in grado di semplificare operazioni aziendali, fondamentali per rafforzare le relazioni e ottimizzare tempi e risorse. Noi ci occupiamo di contrastare lo spreco alimentare offrendo ai nostri partner – oltre 26mila in Italia – soluzioni ottimali per generare un impatto positivo lungo la filiera. Alla Surprise Bag, pensata per il mondo del retail e della ristorazione grazie alla quale dal 2019 a oggi abbiamo contribuito a salvare dallo spreco 25 milioni di pasti, abbiamo affiancato Box Dispensa, la soluzione che, in collaborazione con le aziende dell’industria alimentare (oggi circa 90 brand), ha consentito di recuperare più di 68mila tonnellate di prodotti. Inoltre, da metà gennaio stiamo introducendo nel mercato italiano una novità per il settore del retail: Too Good To Go Platform, una soluzione modulare tutto in uno, alimentata da intelligenza artificiale, per gestire in modo più efficiente le eccedenze alimentari in-store».

“Ci occupiamo di contrastare lo spreco alimentare offrendo soluzioni ottimali per generare un impatto positivo lungo la filiera“.


Ces 2025: va in scena il futuro della tecnologia di consumo
di Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy
Il Consumer Electronics Show di Las Vegas, meglio conosciuto come Ces, rappresenta la piattaforma mondiale dell’innovazione. La manifestazione, che si svolge ogni anno all’inizio di gennaio, è considerata l’evento tecnologico più influente a livello globale, fungendo da banco di prova per tecnologie rivoluzionarie e talenti innovativi. È organizzata dalla Consumer Technology Association (Cta), la più importante organizzazione americana sulle tecnologie di consumo. In questo contesto, i marchi siglano accordi commerciali, stabiliscono nuove partnership e gli esperti di settore presentano sul palco le loro ultime strategie e scoperte più audaci. Si distingue come la sola fiera che offre una panoramica completa del mondo tecnologico in un unico evento: 3.500 espositori, 140mila partecipanti, di cui il 40% provenienti fuori dagli Stati Uniti.
Quest’anno la maggior parte delle principali case automobilistiche statunitensi, tra cui GM, Ford e Tesla, erano assenti dal salone e quel vuoto è stato riempito da giganti internazionali come Toyota, Honda e Hyundai, ma anche da startup di veicoli elettrici dalla Cina e dal Vietnam come Zeekr e Byd. Rispetto alle edizioni passate, si è notata una minore presenza di tecnologia per arredo bagno, ma molta presenza di soluzioni per la smart home. L’agetech collaborative ha occupato in particolare un notevole spazio, portando avanti una varietà di tool

digitali rivolti a una fascia demografica in crescita. Da sottolineare un incremento degli schermi interattivi (ovunque), in ambiti oltre i salotti, a dimostrazione della volontà di ampliare il contesto in cui i consumatori possono incontrare i messaggi e i contenuti dei brand. I touchscreen nelle cucine, ad esempio, consentono ai marchi di alimenti e di beni di largo consumo di fornire suggerimenti dinamici di ricette, tutorial di cucina interattivi o persino integrazioni di liste della spesa in tempo reale.
L’intelligenza artificiale multimodale si sta rapidamente infiltrando anche nei dispositivi indossabili, in particolare nel numero crescente di occhiali per realtà mista (XR), una delle categorie di gadget emergenti più in voga quest’anno. Grazie agli elevati standard stabiliti dall’arrivo dell’Apple Vision Pro all’inizio del 2024, nonché alla crescente popolarità degli occhiali intelligenti Meta Ray-Ban (che hanno recentemente aggiunto alcune funzionalità abilitate all’AI come la traduzione in tempo reale), al Ces 2025 c’erano almeno una mezza dozzina di aziende XR, tra cui Mojie, Lawk, XReal e Rokid, che presentavano i loro ultimi occhiali XR con vari gradi di integrazione dell’intelligenza artificiale.

L’ampia diffusione dell’AI è evidente anche negli elettrodomestici intelligenti. Dalle serrature smart che integrano l’intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale e il rilevamento della presenza ai frigoriferi intelligenti di Hisense in grado di monitorare la freschezza della spesa, o a quello realizzato da Samsung che utilizza l’AI per suggerire generi alimentari da acquistare su Instacart in base a ciò che sta per esaurirsi o agli ingredienti necessari per una particolare ricetta. I marchi di elettrodomestici erano tutti dimostrabilmente desiderosi di integrare l’intelligenza artificiale come nuovo punto di forza.
Per i brand, questa tendenza indica una maggiore urgenza nell’adattare le strategie esistenti per sfruttare le crescenti capacità dell’AI integrate nei dispositivi di consumo, un’opportunità che offre ai marchi nuove strade per creare esperienze personalizzate, sensibili al contesto e interattive per il loro pubblico. Ad esempio, i gadget per la casa smart abilitate all’AI offrono punti di contatto per la messaggistica iper-mirata, come dimostra il già citato frigorifero intelligente Samsung. Inoltre, l’integrazione dell’intelligenza artificiale in questi dispositivi consentirà di ottenere informazioni più approfondite sulle preferenze e sui modelli dei consumatori, permettendo ai marchi di ottimizzare i propri messaggi in base alle esigenze.

Coop Alleanza 3.0 sceglie le soluzioni di VusionGroup per i suoi store
Coop Alleanza 3.0 ha scelto le tecnologie avanzate di VusionGroup –azienda globale specializzata nelle soluzioni di digitalizzazione per il commercio – per ottimizzare le operazioni in-store, ridurre gli sprechi e rendere migliore l’esperienza dei clienti.
In particolare, l’insegna sta gradualmente adottando in 40 punti vendita – con una data di completamento prevista entro la fine del 2025 – la piattaforma VusionCloud e le etichette elettroniche Ses-imagotag (Esl) così da rendere più efficienti le attività all’interno dei negozi, modificare in modo veloce e dinamico i prezzi, rendere più fluida la customer experience ed evitare la stampa cartacea in coerenza con i propri obiettivi di
sostenibilità ambientale e con il programma Sustainable Retail sposato da VusionGroup. La Cooperativa, che complessivamente è presente in 8 regioni con circa 350 punti vendita, sperimenterà in alcuni di essi anche la soluzione avanzata di Computer Vision e l’intelligenza artificiale Captana per il monitoraggio degli scaffali in tempo reale.
«La suite di soluzioni VusionGroup è stata scelta per una strategia che va oltre la classica etichetta elettronica – afferma Luca Girotti, Cio e direttore innovazione processi di Coop Alleanza 3.0 – l’obiettivo è rendere disponibile ai nostri soci e clienti promozioni, prezzi e informazioni sui prodotti sempre più accurate. Inoltre, sfruttando le potenzialità del cloud e
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dell’IoT, in futuro forniremo ai nostri colleghi dei punti vendita informazioni gestionali utili a espletare nel modo più efficiente possibile le proprie attività».
Alessio Gruffè, VP Italy & Eastern Europe di VusionGroup: «Siamo orgogliosi che una realtà così importante in Italia ci abbia scelto come partner per tendere a un commercio positivo e migliorare il loro business. Le nostre soluzioni avranno impatto non solo sull’efficienza e sull’operatività del negozio, ma anche sulla qualità del lavoro dei dipendenti di Coop Alleanza 3.0, che saranno sgravati da attività a basso valore aggiunto a favore di un miglior ambiente lavorativo».
technoretail.it

System Logistics ottiene la certificazione per la parità di genere
System Logistics, azienda globale specializzata nelle soluzioni di intralogistica e material handling, ha ottenuto la Certificazione Uni/PdR 125:2022 per la parità di genere, un riconoscimento che conferma il suo impegno nel sostenere la leadership femminile e la crescita professionale, creando opportunità concrete e valorizzando il talento a ogni livello.
System Logistics si è distinta per un approccio strutturato e misurabile, che ha portato a risultati concreti: negli ultimi cinque anni l’organico femminile è cresciuto complessivamente del 36%. Nello stesso periodo, anche l’organico maschile ha registrato un incremento del 20%, dimostrando un equilibrio nella crescita del personale. Si è inoltre rafforzata la presenza fem-
minile in posizioni manageriali, grazie a un impegno continuo nella valorizzazione del talento. L’organico aziendale complessivo è oggi composto da 428 dipendenti, con una componente femminile che ricopre ruoli chiave, supportata da politiche concrete orientate alla crescita professionale.
La certificazione è il risultato di un processo rigoroso e partecipativo, che ha visto il coinvolgimento trasversale di tutte le aree aziendali. Al centro di questo impegno, il Comitato Guida per la Parità di Genere, un organismo interno composto da membri del management e rappresentanti aziendali, creato per sviluppare e monitorare le politiche aziendali di gender equity. Tra le sue priorità figurano la riduzione del gender pay gap, il rafforza-
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Aicel: accordo rinnovato con Ups per nuove convenzioni agli associati
mento del welfare aziendale, il sostegno alla genitorialità e la promozione della leadership femminile attraverso programmi di coaching e sviluppo professionale.
«In un contesto in cui i dati evidenziano quanto lavoro resti ancora da fare in Italia – dichiara Luigi Panzetti, amministratore delegato di System Logistics – promuovere la parità di genere significa assumersi una responsabilità che va oltre i confini aziendali. Questo riconoscimento rappresenta molto più di un obiettivo raggiunto: è la conferma di un percorso intrapreso con determinazione e visione strategica, che mira a creare un ambiente di lavoro sicuro e capace di favorire la crescita professionale di tutte le persone».
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Tecnologia di consumo: nel 2024 il mercato italiano rimane
stabile
Secondo i dati di GfK-NIQ, dopo un 2023 fortemente negativo (-6,3% a valore), quello da poco concluso è stato un anno di stabilizzazione per il mercato italiano della tecnologia di consumo, con le vendite che hanno raggiunto un valore complessivo di 16,2 miliardi di euro (-0,6%).
Nel corso del 2024, il fatturato dei tech & durables ha registrato un incremento dell’1% nel canale online, mentre ha subito una leggera flessione dell’1,1% nei punti vendita tradizionali. A fine anno, le vendite online hanno rappresentato il 26,8% del mercato tech complessivo, un dato sostanzialmente stabile rispetto al 2023. Nonostante la leggera crescita, il peso dell’online in Italia rimane tra i più bassi in Europa.
Dietro il trend stabile del mercato si celano dinamiche molto diverse che interessano i principali comparti della tecnologia di consumo. Il settore con la crescita maggiore rispetto al 2023 è l’home comfort, che registra un incremento dell’8,4% a valore. Anche il piccolo elettrodomestico mostra segnali positivi, crescendo del 6,5% su base annua, in netta ripresa rispetto alla flessione dell’1,2% registrata nel 2023. Il grande elettrodomestico chiude l’anno in positivo con un aumento del fatturato dell’1,1%.
La telefonia registra un calo dell’1% e si conferma come il settore più importante per giro d’affari. Trend negativo anche per i settori dell’IT & office (-4%) e dell’elettronica di consumo (-4,5%). Pur rimanendo in
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area negativa, per entrambi i settori il dato di chiusura anno è migliore rispetto a quello registrato nel 2023, quando avevano visto una contrazione rispettivamente dell’8,6% e del 28,5% a valore. Il comparto più negativo in assoluto è quello della fotografica, che chiude l’anno con un calo delle vendite dell’8,6%. Tra i prodotti che sono cresciuti di più nel corso del 2024, troviamo le friggitrici ad aria (+29,7% a valore), i prodotti per lo styling dei capelli (+19,3%), i dispositivi per la preparazione dei cibi (+16%), gli spazzolini elettrici (+15,5%) e le asciugatrici (+13%).

Exotec lancia la nuova generazione del sistema
Skypod per il magazzino
Exotec, fornitore globale di robotica di magazzino, ha lanciato la nuova generazione del sistema Skypod con prestazioni più elevate, maggiore densità di stoccaggio e funzioni software avanzate.
La nuova versione presenta numerosi miglioramenti nel design, tra cui un robot Skypod più compatto, una stazione di lavoro per il picking robot-robot, un exchanger ad alta capacità e una maggiore densità di stoccaggio. Queste riprogettazioni, combinate con nuove funzioni software, migliorano del 50% la produttività di una singola stazione di lavoro e aumentano la densità di stoccaggio fino al 30% rispetto alla generazione precedente. Il principale elemento distintivo della nuova generazione di Skypod
è la capacità di gestire sia il picking unitario sia il picking per casse, per soddisfare le esigenze multicanale con una sola soluzione.
Il sistema supporta inoltre in modo nativo numerose funzionalità logistiche a valore aggiunto che tradizionalmente richiederebbero attrezzature esterne e sottosistemi complessi. Questo non solo consente ai clienti di semplificare il flusso delle merci all’interno del magazzino, ma riduce anche significativamente l’ingombro del sistema, diminuendo la necessità di nastri trasportatori, sorter, stoccaggio esterno e stazioni di imballaggio.
«Quando abbiamo progettato la nuova generazione di Skypod, il nostro obiettivo era creare una soluzione
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che fissasse lo standard di eccellenza operativa ed eleganza per l’industria nei prossimi dieci anni e oltre – dichiara Romain Moulin, ceo e co-fondatore di Exotec – stiamo già vedendo i nostri clienti reinventare l’intera loro catena di approvvigionamento attorno alle capacità trasformative di questa innovazione, dalla combinazione delle operazioni di picking per casse e unità all’uso del sequenziamento in uscita per migliorare i costi di trasporto. Vedere questo livello di impatto è stato incredibilmente gratificante».
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Guido Pietro Bertolone è il nuovo chief executive officer di Gls Italy
Gls Italy, protagonista nel settore delle spedizioni espresso e uno dei principali operatori internazionali nel mercato italiano del trasporto merci, ha nominato Guido Pietro Bertolone nuovo chief executive officer con effetto immediato.
Con oltre 25 anni di esperienza nella supply chain e una solida competenza nella logistica di magazzino, nel trasporto merci, nei servizi di spedizione ed espresso, Bertolone porta con sé una profonda expertise nel settore. Prima di entrare in Gls Italy, ha ricoperto il ruolo di Group ceo presso il Gruppo Arcese, dove ha guidato con successo le operazioni a livello globale. Riconosciuto per la sua leadership pragmatica e la sua visione strategica, Bertolone vanta
una profonda conoscenza del mercato. Il suo impegno per l’eccellenza operativa, lo sviluppo dei talenti e la crescita sostenibile e misurabile ha caratterizzato tutta la sua carriera.
«Sono onorato di entrare a far parte della famiglia Gls in un momento così cruciale e di guidare un’azienda rinomata per la qualità e affidabilità nel trasporto merci espresso – dichiara Guido Pietro Bertolone – la mia priorità immediata è comprendere a fondo il business e collaborare con i talentuosi team che ne determinano il successo. Insieme, valorizzeremo i punti di forza di Gls e posizioneremo l’azienda per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione».
Klaus Schaedle, managing director
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South Europe del Gruppo Gls: «La nomina di Guido Pietro Bertolone conferma il nostro impegno nel rafforzare la posizione del Gruppo sul mercato italiano e nell’accrescere le sue capacità operative. La sua vasta esperienza, la sua mentalità strategica e la sua competenza operativa saranno elementi chiave per guidare la prossima fase di crescita dell’azienda in Italia. Siamo certi che la sua leadership avrà un impatto significativo sulle nostre attività e sui nostri obiettivi a lungo termine».
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Gxo rinnova la partnership con Versace per la logistica in Italia
Gxo Logistics, tra i principali provider pure player di contract logistics del mondo, ha rinnovato la partnership con Versace per gestire la logistica omnichannel di tutte le linee di prodotti dell’iconico marchio di moda di lusso, compresi i resi B2B e B2C, il controllo qualità e i servizi a valore aggiunto come l’etichettatura e la riparazione dei capi.
Gxo gestisce circa 2,4 milioni di pezzi all’anno e tutte le linee di prodotto di Versace – capi appesi e stesi, accessori, profumi, gioielli, casa e materie prime – e la sua logistica omnichannel, compreso il direct-to-consumer, da due magazzini a Bellinzago Novarese e Novara, ognuno dei quali comprende mezzanini per un totale di 12mila mq.
«Siamo onorati che Versace continui ad affidare la gestione della sua logistica ai nostri team in Italia, portando la nostra collaborazione a quasi due decenni – dichiara Alessandro Renzo, amministratore delegato di Gxo per l’Italia e la Svizzera – abbiamo ampliato la nostra partnership nel corso del tempo, aggiungendo ulteriori canali di vendita e nuove linee di prodotti, e siamo ansiosi di continuare a crescere insieme attraverso il miglioramento continuo guidato dalla tecnologia».
Per aumentare l’efficienza operativa, Gxo ha implementato una serie di tecnologie, tra cui sorter per i capi appesi, Rfid e conveyor in ogni magazzino. L’impegno del provider nei confronti dell’Esg si riflette nei siti con
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illuminazione a Led e nel modello di assunzione diretta del personale.
«Un partner con una vasta esperienza nella logistica per la moda di lusso e le competenze, la professionalità e l’attenzione ai dettagli che il team di Gxo fornisce – afferma Fulvio Mizzau, logistics director di Versace – oltre al miglioramento continuo guidato dalla tecnologia, sono fondamentali per aiutarci a mantenere la nostra promessa ai clienti. Nel prossimo futuro ci attendono grandi sfide e siamo ottimisti di poterle vincere tutte con Gxo».
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Osservatorio Fedeltà: le aziende ridisegnano le
strategie di loyalty
Secondo il nuovo White Paper dell’Osservatorio Fedeltà UniPR, tutti i settori stanno fronteggiando in misura più o meno urgente l’esigenza di rivedere le proprie strategie di loyalty per garantirne efficacia e allineamento con i valori aziendali, anche a fronte di mercati e clienti sempre più dinamici.
Dallo studio – intitolato “Ridisegnare la loyalty” e basato su un questionario che ha coinvolto 147 aziende di 11 settori (retail grocery, retail non food, industria dei beni di largo consumo ecc.) – emerge che ripensare queste strategie coinvolge una serie di decisioni diverse, che riguardano molteplici ambiti della fidelizzazione: dalla scelta dei target prioritari all’aggiornamento delle tecnologie
abilitanti, dall’introduzione di nuovi touchpoint alla ridefinizione dei vantaggi offerti.
Il 77% dei rispondenti dichiara di utilizzare un programma fedeltà, in crescita rispetto al 70% del 2023 e al 60% del 2021. A guidare questa tendenza è il retail, settore nel quale il 90% delle aziende dichiara di avere già un programma fedeltà, seguito dai servizi (68%). Complessivamente, aumentano anche coloro che stanno progettando di introdurre un programma fedeltà nel prossimo futuro: del 23% che attualmente non ne ha uno, infatti, il 42% intende introdurlo nel giro di un anno. Al fine di raggiungere i cambiamenti desiderati nel programma di loyalty, gli aspetti più urgenti da modificare riguardano
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i vantaggi offerti, le tecnologie abilitanti, le meccaniche, la digitalizzazione e lo sviluppo omnicanale del programma attraverso un’ampia varietà di touchpoint.
Il redesign del programma fedeltà passa anche per l’introduzione, il rinnovo o il potenziamento dei touchpoint, soprattutto digitali. Quello che raccoglie maggiormente l’attenzione – e gli investimenti – delle aziende italiane è la mobile app (38%). Nel retail sembra emergere un nuovo touchpoint: WhatsApp, che quest’anno è anche il terzo touchpoint sul quale le imprese italiane investiranno di più (28%, di cui 48% sono, appunto, retailer).
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Custom Pay lancia le nuove soluzioni di pagamento per il punto cassa
I pagamenti elettronici e digitali stanno evidenziando una rapida evoluzione rendendo le operazioni sempre più fluide per il consumatore e più facili da gestire per gli esercenti. Marco Rizzoli, amministratore delegato di Custom Pay, realtà del Gruppo Custom, in occasione della IX edizione del Salone dei Pagamenti di Milano ci spiega tutti i dettagli delle nuove soluzioni per il punto cassa presentate dalla sua azienda.


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Tsc
punta sulla stampa linerless
Le ultime tendenze di mercato rivelano una domanda crescente di soluzioni come etichettatrici portatili, sia per la consegna sia per la parte logistica, fortemente focalizzate sulla sostenibilità, quindi su prodotti linerless in grado di stampare etichette senza il supporto siliconato. A tal proposito, Tsc propone una gamma di stampanti che abbraccia queste caratteristiche di cui ci ha parlato nel dettaglio Angelo Sperlecchi, regional sales manager Sud Ovest Europa, Turchia e Israele di Tsc.
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