giardiniere
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PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI
N° 015
IL
Marzo – Aprile 2019
+VERDE SPORTIVO
I sistemi ibridi naturali e rinforzati degli stadi più innovativi
+PRATICHE
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Una guida per progettare il giardino come fosse una “stanza fuori”
Processionaria: identikit e soluzioni
ATTUA LITÀ
SFALCI SMART LA NUOVA RIVISTA
E POTATURE PERDAIIL GIARDINIERE FUORI RIFIUTI
1 Endoterapia, nuove frontiere con Newpharm 2 I loietti striscianti di Padana Sementi 3 John Deere migliora i tosaerba per ampie superfici
TECNOLOGIA IN AIUTO DELLA PROFESSIONE Strumento online gratuito sviluppato da Enea per selezionare specie tra le oltre 7.000 italiane
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Com’è questo nuovo numero de IL giardiniere? Sul pezzo, come si userebbe dire in termini giornalistici. Nel senso che abbiamo cercato di fare del nostro meglio per confezionare una rivista ricca di spunti di riflessione, ma soprattutto di argomenti di attualità e presentazioni di soluzioni tecniche per migliorare il lavoro degli operatori in cantiere. Un giusto mix, insomma. A partire dal contributo di Nada Forbici, a pagina 12, in cui si fa un punto sulla questione degli sfalci di potatura. Infatti, in Parlamento sta per essere approvata una legge che chiarisce definitivamente le modalità di smaltimento dei residui vegetali derivanti dalle attività di manutenzione del verde. Nell’articolo, un focus su cosa cambia in concreto, per le aziende di giardinaggio. Sulla scia dell’attualità, vi presentiamo uno sistema tecnologico curioso (e utile!) capace di creare maggior consapevolezza in materia di spazi verdi. Si chiama Il Giardiniere Virtuale ed è uno strumento online sviluppato da Enea per selezionare specie tra le oltre 7mila italiane, idonee a realizzare giardini e parchi nel rispetto della natura. Per una maggiore tutela dei paesaggi urbani, ma anche privati. E ancora di attualità si parla a pagina 50, grazie all’articolo di Camillo De Beni, sulle nuove tecnologie disponibili nella gestione dei manti erbosi sportivi. Una sorta di descrizione semplificata dei sistemi oggi utilizzati negli stadi più innovativi, i pregi e i difetti e le ragioni per cui orientarsi verso questo tipo di soluzione. Ma se volete saperne di più su tecnologie, innovazione e soluzioni, andate dritto a pagina 29. Endoterapia, sementi, piattaforme aeree, domotica, illuminazione, tosaerba, miniescavatori, piante da esterno… Un sacco di nuovi prodotti e innovativi sistemi di manutenzione. Per essere un giardiniere sempre più smart! di Francesco Tozzi @Lab_VERDE
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PAROLE PAROL E ANZI NO, NUMERI...
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arlare di numeri per chi è abituato a “masticare” parole non è impresa facile. Non tanto tradurli in lettere, che si fa in serenità, quanto interpretarli per darne il giusto senso (e il giusto significato) a chi ci legge. Passarli alla lente ma con obiettività, senza gonfiare o ridimensionare. Per non creare falsi entusiasmi o depressioni estemporanee, entrambe
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dimensioni di cui i giornalisti – ahimè – sono spesso artefici. Ma veniamo al dunque. FederUnacoma ha divulgato i dati elaborati dall’associazione italiana dei costruttori Comagarden e dal gruppo di rilevamento statistico Morgan, relativi al mercato delle macchine per il verde nel 2018. Le notizie sono due: la prima è che il settore è in crescita, la seconda che a far da traino sono le macchine e
L E... attrezzature a batteria. Qui non elenchiamo tutti i dati (che troverete poi nelle News a pagina 26), ci limitiamo a snocciolare un paio di considerazioni. I numeri dicono che le vendite di macchine e attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde segnano a fine anno un incremento complessivo del 3,2% rispetto al 2017 (1.288.149 unità vendute comprendenti ogni tipo di macchinario, dai mezzi semoventi alle attrezzature motorizzate, fino ai più semplici strumenti manuali). Certo, si tratta di un incremento lieve, accennato, leggero, sottile, non di una notizia da prima pagina. Ma è comunque un aumento. E se si pensa che a dare un contributo al positivo andamento delle vendite sono soprattutto le macchine e le attrezzature con alimentazione a batteria, ecco che la notizia c’è, eccome se c’è.
Si parla tanto di green, di sostenibilità. L’ambiente lo chiede a gran voce. Ed è corretto
stare al passo
Perché? Perché era ora, diciamolo. È vero che ci si è messo del tempo a rendere le performance di queste macchine adatte a standard professionali. È vero che sono ancora in molti a rimpiangere il propulsore termico. È vero che abituarsi al nuovo è sempre difficile. È tutto vero, ma i tempi si evolvono ed è importante abbracciare il cambiamento. Si parla tanto di green, di sostenibilità. Le normative vanno in quella direzione. La sensibilità delle persone va in quella direzione. L’ambiente lo chiede a gran voce. Ed è corretto stare al passo, ognuno coi propri tempi di reazione – esattamente come fa un motore. Che il nuovo avanzi, archiviando il “c’era una volta” e inneggiando al “vissero tutti felici e contenti”.
di Daniela Stasi
Il cantiere
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Sfalci e potature fuori dai rifiuti di N Nada Forbici
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Il giardiniere virtuale al servizio del giardiniere reale di Daniela Stasi
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Processionaria identikit e soluzioni di V Valerio Pasi
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Come un nido protetto, intimo e raccolto di Daniela Stasi
SOMMARIO N°015
smart
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Nuove frontiere dall’iniezione all’infusione di N Nora Adamsberg
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Per tappeti erbosi che si autoriparano di IIrene Nuvola
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L’autocarrata telescopica che aggira gli ostacoli di Daniela Stasi
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Per clienti hi-tech
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Per giardini dallo stile contemporaneo
di Viola Delfino
di Nora Adamsberg
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Pensato in grande
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Il compatto agile e flessibile
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L’alto valore ornamentale dei Cornus
di V Viola Delfino di IIrene Nuvola
di V Viola Delfino
DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net
gestione Smart Park Minoprio... E il verde diventa digitale
di Anna Zottola e Fabrizio Salto
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Per il giardiniere che vuole andare oltre
di Giovanna Cutuli e Paola Martinelli
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Nuove tendenze: prati ibridi naturali e rinforzati di C Camillo De Beni
SCOPERTE
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Contro i giardini-lavatrice
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Inaspettato color bronzo
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Il rosso, una garanzia!
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La filiera in un colpo d’occhio
testo e rrendering di Anna Piussi di M Matteo Ragni
GRAFICA Testo&Immagine snc / testoeimmagine@fastwebnet.it PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net STAMPA Ciscra spa, Via San Michele 36, Villanova del Ghebbo (RO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe. ASSOCIATA AD
di F Filippo Terragni
di IIrene Nuvola, foto Mauro Consilvio
rubriche
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COLLABORATORI Nora Adamsberg , Marilena Baggio, Giorgio Barassi, Jessica Bertoni, Lucio Brioschi, Jurg Burger, Giovanna Cutuli, Camillo De Beni, Viola Delfino, Nada Forbici, Paola Martinelli, Irene Nuvola, Valerio Pasi, Andrea Pellegatta, Anna Piussi, Matteo Ragni, Fabrizio Salto, Filippo Terragni, Anna Zottola
Laboratorio
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Editoriale/1
Edizioni Laboratorio Verde srls edita i seguenti prodotti: • GreenUp • Flortecnica e vivaismo • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario
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Editoriale/2
Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine
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News
di Francesco Tozzi di Daniela Stasi
Focus Prontuario
Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
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CONTRIBUTI
MARILENA BAGGIO
CAMILLO DE BENI
Architetto, paesaggista, esperta in architettura del benessere e spazi a verde terapeutico. Titolare dello Studio Greencure, ha al suo attivo diversi progetti per luoghi di cura e infanzia, ospedali, ambiti rurali e paesaggi culturali, aree ambientali critiche, parchi urbani e giardini privati. Ha vinto diversi concorsi di paesaggio e pubblicato articoli. Docente di corsi di specializzazione per studenti di medicina per il Centro di Bioclimatologia Medica e Medicine Naturali, Centro Collaborante OMS, Università degli Studi di Milano. Dal 2013 collabora con lo Studio Mario Cucinella Architects.
Dottore agronomo e specialista nella gestione agronomica dei manti erbosi, con una ventennale esperienza nell’uso di prodotti naturali e biologici per la cura del verde ornamentale in ambito pubblico e privato. Ha contribuito, già dalla fine degli anni ’90, a introdurre e sviluppare protocolli per l’uso di biotecnologie e di metodologie finalizzate all’incremento di bio-fertilità nei terreni, con l’applicazione di micorrize, batteri benefici, antagonisti naturali per le patologie fungine e biostimolanti per l’incremento della vitalità nelle piante e nei manti erbosi.
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JESSICA BERTONI
VALERIO PASI
Consulente e collaboratrice. Laureata in Economia e Commercio, abilitata alla professione di dottore commercialista, sulle nostre testate ci svela, in modo semplice e diretto, come si può stare sempre informati anche sui temi più ostici. Suoi gli argomenti economici, finanziari e amministrativi.
Dottore agronomo, da più di 20 anni si occupa principalmente di verde ornamentale e di pianificazione del territorio per gli aspetti legati all’agricoltura e alle foreste. Diversi gli ambiti: consulenza agronomica, di lotta integrata e biologica alle aziende di produzione nel settore florovivaistico, orticolo e dei piccoli frutti; valutazione dei rischi legati alla stabilità degli alberi pubblici e privati; attività inerenti le trasformazioni territoriali quali quelle di boschi, progetti del verde, sistemazioni idraulico-forestali; consulenza alle pubbliche amministrazioni.
ANNA PIUSSI
MATTEO RAGNI
Toscana d’America dall’elegante sensibilità maturata con un Bachelor of Arts presso New York University; seguito da un Phd in storia dell’arte presso la prestigiosa Oxford University, ci insegna come vedere il mondo e scoprire quello che di bello esiste. Garden designer, insegnante di storia di giardini. Medaglia di bronzo al Chelsea Flower Show 2013 e miglior giardino a Orticolario 2012.
Si è diplomato presso la Scuola di Minoprio come agrotecnico, e dopo aver seguito due progetti di sviluppo agricolo prima in Kosovo e poi in Libano, è rientrato in Italia e si occupa di rappresentare alcune aziende israeliane e olandesi leader nella produzione di giovani piante. Lavora anche come consulente per imprese floricole e vivaistiche, soprattutto in materia di scelte assortimentali e piani colturali. Da oltre cinque anni è, prima collaboratore, poi consulente tecnico-editoriale per le riviste GreenUp e Flortecnica e vivaismo di Edizioni Laboratorio Verde.
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IL CANTIERE | attualità
In Parlamento sta per essere approvata una nuova legge che chiarisce definitivamente le modalità di smaltimento dei residui vegetali derivanti dalle attività di manutenzione del verde. Cosa cambia, in concreto, per le aziende di giardinaggio? di Nada Forbici, presidente Assofloro
sfalci e potatu r
fuori dai r i A TEMPO DI LETTU R A: 8 minuti
marzo la Camera dei deputati ha approvato, con modifiche, il ddl “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea Legge europea 2018” che contiene, tra le altre, indicazioni relative allo smaltimento dei residui vegetali derivanti da sfalci e potature nell’ambito delle attività di manutenzione del verde. Si tratta di una norma importante che conferma l'esclusione dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti di residui di sfalci e potature derivanti dalla manutenzione del verde urbano. Ora, per l’approvazione definitiva, il disegno di legge verrà trasmesso al Senato.
MENO BUROCRAZIA, MENO COSTI
La norma semplifica la gestione del materiale vegetale derivante dalla manutenzione del verde da parte delle aziende di giardinaggio: una semplificazione burocratica e un'importante
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riduzione dei costi di impresa a cui Assofloro stava lavorando da tempo, per facilitare il lavoro delle imprese ma anche nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale. In Lombardia, in concerto con il Comando Carabinieri per la tutela dell'ambiente (ex Corpo Forestale) della Regione, Assofloro ha raggiunto nel 2017 un importante accordo, proprio a chiarimento di quanto definito dall’art. 41 L 154/2016, per consentire di snellire le procedure di smaltimento e trasporto dei materiali vegetali di risulta provenienti da sfalci e potature, sia in ambito agricolo che florovivaistico, evitando alle aziende la compilazione del formulario. Ora, anche a livello nazionale, sfalci e potature vengono esclusi dalla disciplina dei rifiuti. Fondamentale è stato il lavoro sinergico con Coldiretti, nella persona dell’avvocato Stefano
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r ifiuti Masini, responsabile dell’Area Ambiente e Territorio, e con l’assessore all’Agricoltura e Sistemi Verdi di Regione Lombardia Fabio Rolfi.
RIUTILIZZO IN AGRICOLTURA O PER PRODURRE ENERGIA
I residui vegetali potranno essere riutilizzati attraverso altre filiere, escludendoli dalla gestione come rifiuti con obbligo di registrazione. Questo ovviamente a patto che il materiale sia “non inquinato” da altro materiale e sia usato in agricoltura o per produrre energia, energia anche fuori del luogo di produzione, o con cessione a terzi se non si danneggia l’ambiente e non si mette in pericolo la salute. Ciò sarà valido indipendentemente dal fatto che a produrre il materiale di risulta sia un’azienda agricola o un'azienda artigiana.
LIBERA SCELTA TRA VECCHIA E NUOVA NORMA
Le aziende, se lo vorranno, potranno ovviamente continuare a conferire il materiale presso i centri di compostaggio e impianti di trattamento rifiuti autorizzati, ivi compresi i centri di raccolta IN LINEA CON L’EUROPA La norma ha anche la funzione di chiudere la procedura d’infrazione europea aperta da Bruxelles quando, con l’art. 41 della Legge 154 del 28 luglio 2016 (“Collegato Agricolo”), l’Italia aveva escluso dalla disciplina sui rifiuti gli “sfalci e le potature” della manutenzione del verde urbano, estendendo nell’art. 185 il regime di favore ai rifiuti vegetali provenienti da aree verdi urbane (giardini, parchi e aree cimiteriali) di cui all’articolo 184, comma 2, lettera e) del decreto legislativo n. 152 del 2006, e i rifiuti speciali prodotti da attività agro-industriali di cui all’articolo 184, comma 3, lettera a). N°015
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IL CANTIERE | attualità DA SAPERE
comunali, restando assoggettate alla disciplina dei rifiuti con tutte le conseguenze del caso, ad esempio l’obbligo di formulario e l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali. A tal proposito il suggerimento è quello di mantenere l’iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali, laddove l’azienda avesse necessità di smaltire materiale derivante dalle attività di manutenzione del verde “inquinato” da altri materiali. Da sottolineare che nella norma viene fatto specifico riferimento al verde pubblico dei Comuni, sgomberando il campo da qualunque interpretazione riduttiva alle sole risulte prodotte dalla manutenzione del verde privato.
I residui vegetali potranno essere riutilizzati attraverso altre filiere, escludendoli dalla gestione
come rifiuti con obbligo di registrazione
◗ L’esclusione dalla normativa dei rifiuti implica che i residui vegetali derivanti dalla manutenzione del verde vengano utilizzati o ceduti (a titolo oneroso o non) a imprese agricole per l’impiego nelle normali pratiche agricole e zootecniche, oppure utilizzati sotto forma di cippato in caldaie a biomassa. ◗ Non essendo più considerato un rifiuto, i residui vegetali derivanti dalla manutenzione del verde saranno esenti da tutta quella documentazione specificatamente prevista per il trasporto dei rifiuti propriamente tali. Il formulario sarà sostituito da un semplice documento di trasporto. Il discorso vale per l’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, che dunque non è più obbligatoria salvo che per lo smaltimento dei rifiuti veri e propri o di residui derivanti dalla manutenzione del verde non reimpiegabili nel processo produttivo dell’agricoltura perché inquinati da altri materiali (es. plastiche, ecc.). ◗ I materiali vegetali conferiti presso centri di compostaggio e impianti di trattamento rifiuti autorizzati, ivi compresi i centri di raccolta comunali, restano assoggettati alla disciplina dei rifiuti con tutte le conseguenze del caso, poiché viene meno la condizione prevista dalla normativa della destinazione degli scarti alle “normali pratiche agricole e zootecniche o utilizzati in agricoltura, nella silvicoltura o per la produzione di energia da tale biomassa”, necessaria per ritenerli esonerati dalla qualificazione di rifiuto. ◗ La normativa è rivolta indistintamente agli imprenditori agricoli, agli artigiani e giardinieri operatori del verde.
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IL CANTIERE | tecnolog ie
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Nigella damascena L.
Cerinthe major L.
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Malva sylvestris L.
Un esempio di tecnologia che genera maggiore consapevolezza. Anthosart Green Tool è lo strumento online gratuito sviluppato da Enea e Forum Plinianum per selezionare specie tra le oltre 7.000 italiane, idonee a realizzare spazi verdi nel rispetto della natura di Daniela Stasi
Il giardinier
VIRTUALE al serv i del giardiniere r 16
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© Loris Pietrelli © Loris Pietrelli
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onosce le specie della flora italiana, i tipi di terreno e le necessità di ciascuna essenza. Non è tutto: raccoglie in un unico “contenitore” informazioni sulle piante riferite alla sistematica, all’ecologia, oltre che all’arte, alla letteratura, alla musica, all’araldica, al cinema, agli usi etnobotanici. È questo il ritratto di Anthosart Green Tool, l’innovazione firmata Enea e Forum Plinianum, realizzata nell’ambito del progetto Anthosart e rinominata fin dalla sua prima uscita pubblica Il Giardiniere Virtuale.
© Loris Pietrelli
SPAZI VERDI NEL RISPETTO DELLA NATURA
In cosa consiste? Anthosart Green Tool è uno strumento innovativo e di facile utilizzo dedicato alle specie della flora d’Italia. Disponibile gratuitamente anche per smartphone e tablet, è pensato per giardinieri, vivaisti, progettisti, amministratori e cittadini. Consente di selezionare un set di specie, tra le oltre 7.000 italiane, idonee a realizzare spazi verdi nel pieno rispetto delle esigenze di tutela della natura. È anche possibile accedere a un corredo eterogeno di informazioni legato alle specie, per promuoverne il valore ambientale e culturale.
TUTELA DEI PAESAGGI URBANI
Il progetto Anthosart promuove una visione del verde urbano secondo la quale riprodurre, allevare, utilizzare e progettare impiegando piante della nostra flora può contribuire a ridurre i costi di gestione e a diffondere una coscienza ecologica che vede giardini, viali, tetti, pareti e balconi come
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v izio e reale
Vai a https:// anthosart. florintesa.it per consultare il Giardiniere Virtuale Crategus monogyna Jacq.
luoghi di collegamento tra il verde “costruito” e il paesaggio naturale circostante. Oltre a una migliore performance delle infrastrutture verdi, Anthosart Green Tool mira alla salvaguardia e alla valorizzazione della biodiversità nazionale e dei paesaggi urbani, e alla riduzione dei danni indotti dall’introduzione di specie aliene. TRE PERCORSI Il Giardiniere Virtuale propone tre differenti percorsi: Progetta, Scopri e Trova. Progetta: per realizzare spazi verdi “costruiti” (aiuole, viali, siepi, bordure stradali, giardini rocciosi, laghetti, verde pensile estensivo) scegliendo tra 1.400 specie spontanee della flora italiana (annuali o perenni). Scopri: per scoprire gli usi etnobotanici e il valore culturale di circa 2.100 specie della nostra flora, catalogate in base al loro uso alimentare, etnobotanico, culturale e religioso/rituale, e alla parte della pianta utilizzata (fusto, frutto, fiore, radice); una scheda sintetica e i riferimenti bibliografici consentono ulteriori approfondimenti. Trova: percorso utilizzabile quando già si conosce il nome comune o scientifico della pianta e si è interessati a reperire informazioni in merito; in questo database sono presenti le oltre 7.000 specie della flora d’Italia. Non è tutto. A supporto di una progettazione che imita ciò che accade in natura, con l’utilizzo di specie che vivono “naturalmente” in relazione tra loro, Anthosart Green Tool mette a disposizione due ulteriori funzioni: Sta bene con... che, per ogni specie selezionata in Progetta, consente di ottenere un gruppo di piante con le quali condivide naturalmente il proprio habitat, e Chi la produce..., che aiuta a reperire le specie scelte tra i vivaisti che le producono. N°015
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IL CANTIERE | tecniche
PROCESSION A
IDENTIKIT E SOLU Z Un bruco defogliatore che rappresenta un problema importante ed è oggetto di lotta obbligatoria. A voi i dettagli sul ciclo vitale, sugli effetti, su come mettere in atto prevenzione e controllo di Valerio Pasi
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e processionarie (processionaria del pino e della quercia) sono bruchi (larve di lepidotteri) defogliatori presenti solo su determinate specie (pini, cedri, querce). In particolare, la processionaria del pino rappresenta un problema specifico in quanto oggetto di lotta obbligatoria.
PROCESSIONARIA DEL PINO
© Adriaan van Os, Corsavy
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La processionaria del pino, Traumatocampa pityocampa (Den. e Schiff.), danneggia i pini e secondariamente i cedri. Gli attacchi si rinvengono principalmente su Pino silvestre (Pinus sylvestris), Pino nero (Pinus nigra), Pino rigido (Pinus rigida), Pino d’Aleppo (Pinus halepensis), Pino marittimo (Pinus pinaster), Pino domestico (Pinus pinea) e Pino insigne (Pinus insignis). I cedri vengono anch’essi attaccati, soprattutto in situazioni periurbane e urbane. Gli adulti compaiono da giugno ad agosto. Gli individui femminili, che possiedono abitudini crepuscolari e notturne, riescono a volare anche per 1015 chilometri per raggiungere le piante tipiche della specie. La vita delle farfalle adulte è molto breve,
ma in questo lasso di tempo la femmina, subito dopo l’accoppiamento, riesce a deporre fino a due-trecento uova in un’unica ovatura che assume la forma di manicotto attorno a due aghi di pino, ricoperta con le squame addominali argentee. Lo stadio di uovo è di 4/6 settimane, dopodiché avviene la schiusa tra la fine di luglio e la prima
N ARIA
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metà di agosto in dipendenza delle temperature del periodo. Le larve neonate si nutrono degli aghi immediatamente vicini all’ovatura, mantenendosi in gruppo all’interno di una sottile ragnatela di fili sericei. In seguito le larve si spostano sulla chioma per trovare altro cibo e continuano a costruire dei piccoli nidi provvisori detti prenidi,
LOTTA OBBLIGATORIA Per quanto riguarda la lotta obbligatoria, la normativa in vigore è il Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007 “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Thaumetopoea pityocampa (Den. et Schiff)” Schiff)”, pubblicato sulla G.U. n. 40 del 16/2/2008. La lotta contro la processionaria del pino è obbligatoria nelle aree in cui i servizi fitosanitari regionali hanno stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo. I servizi fitosanitari prescrivono, nelle aree individuate, le modalità di intervento della lotta obbligatoria. Gli interventi prescritti sono effettuati a cura e a spesa dei proprietari o dei conduttori delle piante infestate. Fatta salva l’applicazione dell’art. 500 del Codice Penale, agli inadempimenti alle disposizioni del decreto, si applicano le sanzioni amministrative previste dall’art. 54, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214. Se il proprietario della pianta non comunica la presenza dei nidi di processionaria al corpo forestale o al servizio fitosanitario regionale la sanzione è di 50 euro per albero. Se il nido è stato segnalato, ma non viene rimosso, la sanzione amministrativa varia da 250 a 1.500 euro (rif. art.8 Decreto legislativo n.214 del 19 agosto 2005).
i quali vengono via via abbandonati mano mano le larve si spostano verso i rami più alti della chioma ove il sole arriva prima e perdura più a lungo. Nel periodo da ottobre a novembre le larve raggiungono la terza età, i loro peli diventano urticanti, e cominciano la costruzione dei nidi invernali, che hanno forma ovale, con una porzione più ristretta verso il basso e sono di colore bianco-grigiastro o argenteo. All’interno del nido si trovano mediamente da 150 a 200 larve, ma ne sono state contate fino a un migliaio. Nei mesi di gennaio e febbraio le larve raggiungono la quinta età e successivamente, quando le temperature raggiungono i 10-20 °C, abbandonano i nidi per dirigersi in lunghe file (processioni) verso il terreno, dove andranno a interrarsi alla profondità di 5-20 centimetri ove batte il sole e la temperatura è al di sopra dei 20 °C. Nel terreno la larva si incrisalida e comincia la diapausa, ovvero il periodo di quiescenza che in alcuni individui può durare anche anni. La maggior parte delle crisalidi si schiude nell’estate, dando alla luce gli adulti che riprendono il ciclo.
LE VARIETÀ PIÙ SOGGETTE • Pino silvestre • Pino nero • Pino rigido • Pino d’Aleppo • Pino marittimo • Pino domestico • Pino insigne
Processionaria larva.
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Se il proprietario della pianta
non comunica la presenza dei nidi di processionaria la sanzione è di 50 euro per albero. Se il nido è stato
segnalato ma non rimosso, la sanzione va da 250 a 1.500 euro gli adulti, che si riproducono durante l’estate. È in questa fase che si riuniscono per costruire, sul tronco o sui rami principali degli alberi attaccati, i loro grandi nidi. Nei nidi i bruchi si trasformano in crisalide e poi in farfalle, che si liberano in volo durante l’estate. Gli adulti, che hanno abitudini notturne, vivono solo uno o due giorni e le femmine depongono le uova incollandole NO AL BTK IN AMBIENTE URBANO ai rametti in gruppi di circa trecento. È difficile In ambiente urbano non è possibile utilizzare il BTK (Bacillus thuringiensis che le processionarie sv kurstaki), in quanto i prodotti provochino danni tali disponibili in commercio possiedono da essere di pregiudizio le frasi di rischio non consentite alla vitalità delle piante per il loro utilizzo (irritanti). Il suo attaccate; tuttavia gli attacchi impiego, invece, risulterebbe molto espongono maggiormente interessante in quanto si tratta le piante ai parassiti secondari di un prodotto biologico del tutto con conseguenze innocuo per l’uomo, i vertebrati anche gravi sulla vitalità e gli insetti utili in genere. delle querce.
SINTOMI DA CONTATTO E DA INALAZIONE Nel periodo da ottobre a novembre le larve raggiungono la terza età, i loro peli diventano urticanti, e cominciano la costruzione dei nidi invernali.
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PROCESSIONARIA DELLA QUERCIA
La processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea L.) vive a spese delle querce a foglia caduca (farnia, rovere, roverella e cerro). In primavera, dalle uova deposte durante l’estate dell’anno precedente, schiudono le larve, in contemporanea con la ripresa vegetativa delle piante ospiti. Inizialmente si nutrono delle giovani foglioline appena schiuse per poi continuare sulle foglie distese sino a diventare larve mature dal colore grigio bluastro e dotate di peli altamente urticanti. In questa fase inizia la costruzione dei loro grandi nidi sul tronco e sulle branche principali delle querce. All’interno dei nidi le larve si incrisalidano e successivamente appaiono
Il pericolo per l’uomo consiste nei peli urticanti presenti sul dorso delle larve di processionaria, i quali si separano facilmente per contatto o per l'azione
COSA FARE La lotta contro la processionaria del pino può essere condotta in diversi periodi dell’anno. In inverno (tra dicembre e febbraio) sono ben visibili i nidi sui rami e l’unico intervento efficace in questo momento è l’asportazione dei nidi, che deve essere condotta con mezzi di protezione adeguati (tuta, guanti, occhiali e mascherina) con l’ausilio di scale per i piccoli alberi o piattaforme mobili per avvicinarsi e asportare i rami che ospitano i nidi, poi posti in sacchi di polietilene e distrutti in apposite aree. In estate si possono utilizzare le trappole a feromoni per monitorare l’inizio del primo volo degli adulti. Il consiglio è quello di avviare il monitoraggio precoce con il montaggio delle trappole innescate con l’apposito feromone circa un mese prima dell’inizio dello sfarfallamento degli adulti. In questo modo, dalla seconda metà di settembre, si possono impiegare insetticidi contro le larve neonate che si nutrono degli aghi. Nei vivai e in generale in coltivazione si può effettuare per mezzo di prodotti ad azione insetticida contro le larve dei lepidotteri che riportino in etichetta l’utilizzo su piante ornamentali. Tra i principali principi attivi disponibili troviamo Piretro naturale, Cipermetrina, Deltametrina, Zetacipermetrina, Azadiractina, Clopirifos-metile, BTK (Bacillus thuringiensis sv kurstaki) e regolatori di crescita. I prodotti devono registrati per l’utilizzo su piante ornamentali. Si rammenta che è molto importante acidificare l’acqua da utilizzare per la miscela antiparassitaria, soprattutto nel caso del BTK, altrimenti si rischia l’inefficacia del trattamento. Si possono utilizzare allo scopo acidi (citrico, acetico, fosforico, nitrico) testando con un piaccametro il raggiungimento di un valore compreso tra 5,5 e 6,2 oppure utilizzando un prodotto specifico con viraggio del colore al raggiungimento del pH voluto. Per quanto riguarda il controllo al di fuori dell’attività agricola di coltivazione e cioè all’interno di aree verdi, sono disponibili prodotti non fitosanitari contenenti spore di funghi entomopatogeni, prodotti contenenti estratti vegetali o altre materie prime e organismi antagonisti come i nematodi entomopatogeni Steinernema carpocapsae che consentono il controllo delle larve senza utilizzo di prodotti fitosanitari. In ambiente urbano, nei luoghi frequentati dalla popolazione o da gruppi vulnerabili, non è possibile utilizzare il BTK (vedi il box “No al BTK in ambiente urbano”), risultano invece impiegabili i Presidi Medico Chirurgici (PMC), purché rechino in etichetta l’impiego su giardini, parchi, siepi, cespugli ornamentali, viali alberati.
del vento. Poiché la parte terminale dei peli è uncinata, i peli si attaccano facilmente alla pelle e alle mucose, provocando una reazione urticante nei tessuti che è dovuta al rilascio di istamina (sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche). I soggetti che subiscono contatti ripetuti con i peli delle processionarie presentano reazioni sempre peggiori a ogni nuovo contatto. Nei casi più gravi si può addirittura verificare lo shock anafilattico, con pericolo mortale (orticaria, sudorazione, edema in bocca Larve e in gola, difficoltà di di Processionaria. respirazione, ipotensione e perdita di coscienza). I sintomi dati dal contatto dei peli con la pelle consistono in una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito, che può estendersi anche al resto del corpo poiché il sudore e lo sfregamento favoriscono la dispersione dei peli. Se i peli vengono inalati, vengono irritate le vie respiratorie con insorgenza di starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente, difficoltà respiratoria provocata da broncospasmi (restringimento delle vie respiratorie). Inoltre le larve possono risultare pericolose anche per alcuni animali domestici, come ad esempio il cane, che quindi non deve essere condotto o lasciato vagare
dove sono presenti infestazioni di processionarie. Nel caso di forti infestazioni la quantità di peli urticanti trasportati dal vento può rendere inagibili interi comprensori boschivi e creare problemi anche in centri abitati vicini alle zone infestate.
Il pericolo per l’uomo consiste nei peli urticanti presenti sul dorso delle larve, che si separano per contatto o per l'azione del vento
Processionaria della quercia.
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Come un nid
protetto, intim o Eccovi i dettagli del progetto vincitore della quarta edizione del concorso creativo di progettazione del verde organizzato da Myplant & Garden. A ottobre 2019 trasformerà la corte della comunità milanese CasArché in un percorso ritmato da “stanze verdi” di Daniela Stasi TEMPO DI LETTU R A: 8 minuti
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yplant & Garden, fiera professionale dell’ortoflorovivaismo, del garden e del paesaggio che si tiene ogni anno a febbraio, nel quartiere fieristico di Milano Rho (la prossima edizione si svolgerà dal 26 al 28 febbraio 2020, info: myplantgarden.com), è sempre più nota tra architetti e paesaggisti non solo per gli spazi espositivi dedicati, ma anche per il concorso creativo di progettazione promosso in collaborazione con Fondazione Minoprio. Progetto vincitore del 2018 è “Le stanze Verdi di CasArché-
Luogo di incontro, gioco e socializzazione”, curato da Virna Mastrangelo e Jessica Pettinari. Sarà realizzato a ottobre 2019 con la collaborazione degli allievi della Fondazione Minoprio e la fornitura di verde e materiali da parte di Myplant. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.
ALTERNANZA DI SPAZI
L L’edizione 2019, a cui hanno preso parte ben 66 progettisti, era intitolata “Il Giardino di Corte”. Area oggetto del concorso, coordinato da Umberto Andolfato, vicepresidente della
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Sezione Lombardia di Aiapp (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio), è situata all’interno di CasArché, comunità per nuclei mamme-bambini della Fondazione Arché Onlus (vedi il box “Obiettivo autonomia”). Finalità del concorso: immaginare un percorso che, partendo dall’orto esistente, si snodi attraverso “stanze”, dove si alternino spazi che favoriscano le attività legate all’orticoltura e quelle ludico-ricreative per bambini dai 2 ai 10 anni, le mamme
e l’utenza esterna. Privilegiando l’utilizzo di materiali naturali, arredi semplici e a bassa manutenzione, come anche le varietà prescelte.
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Stato di fatto dell’area oggetto del concorso, la comunità CasArché.
m o e raccolto LE CINQUE STANZE VERDI
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Stanza della pausa. Luogo di sosta durante la pausa tra un’attività e l’altra, è caratterizzata dalla presenza di sedute lungo il confine inserite tra il verde degli arbusti di alloro e i rampicanti sul muro di confine. Stanza dell’orto. Luogo di cura e didattico in cui mamme e figli si occupano insieme della coltivazione dell’orto e delle piante aromatiche. È caratterizzato dalla presenza di nuove e più ampie vasche per la coltivazione, realizzate con legno di quercia. Le panche situate ai margini dell’orto, permettono l’osservazione e la condivisione delle attività che in esso si svolgono. Stanza dell’incontro. Luogo dei giochi di interazione con la natura, dell’incontro e della socializzazione. È caratterizzata dalla presenza di una zona conviviale con dei tavoli e dalle sedute sul confine. A questi si aggiungono tavolini realizzati con sezioni di tronco di quercia per i più piccini. Sono previste altalene con pneumatici sugli alberi e pedane elastiche per saltare. Stanza del colore. Luogo del disegno sul muro. È caratterizzata dall’inserimento di riquadri intonacati per essere disegnati e dipinti insieme da madri e bambini. Stanza del gioco. Luogo di gioco per i bambini più piccoli ben protetto. È caratterizzato da un percorso movimentato da dune verdi su cui arrampicarsi e una capanna in salici vivi dove ripararsi.
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ATTENZIONE AI MARGINI
IN BREVE • Percorso articolato in “stanze” • Alternanza di spazi per l’orticoltura e per attività ludicoricreative per bimbi e mamme • Impiego di materiali naturali, arredi semplici e a bassa manutenzione • Elemento chiave i margini del giardino • Posiziona mento di piante lungo il margine per non percepire il limite del muro
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Per trasformare il lotto in un luogo accogliente e protetto sia per gli ospiti che per gli esterni, il progetto prevede il coinvolgimento di tutto il giardino nella sua interezza, coinvolgendo anche l’orto esistente rivisitandolo e ampliandolo. Lo spazio è stato articolato idealmente in una sequenza di stanze verdi, intese come spazi conclusi, ciascuna caratterizzata da una propria identità legata alla posizione e all’uso prevalente. Il progetto ha concentrato l’attenzione sui margini del giardino, ritenendoli l’elemento chiave per la trasformazione dell’energia del luogo. Per ovviare alla sensazione di barriera-recinto trasmessa dal lungo muro del confine a sud, si prevede di ricoprire quest’ultimo interamente di verde. Piante di lauro, singole o in coppia, alternate a rampicanti fioriti, creano un ritmo di colori, profumi e movimento che interrompe la monotonia del muro, articolandolo in pieni e vuoti.
I PERCHÉ DELLA GIURIA Composta da docenti del Master in Progettazione e Conservazione del Giardino e del Paesaggio (PoliMi e Fondazione Minoprio) ed esponenti di Aiapp, dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano e di Myplant & Garden, e da esperti della Fondazione Minoprio, la commissione ha valutato la coerenza con il tema, il livello di innovazione e creatività del progetto, la fattibilità della realizzazione, la facilità di manutenzione dell’area, il contenimento dei costi e sostenibilità, i requisiti di sicurezza dell’area e dei manufatti. Nel verbale della giuria si legge: “Il progetto è interessante per il suo aspetto vegetazionale, per l’articolazione degli spazi, il coinvolgimento del muro perimetrale nella composizione generale. Nel complesso il progetto risulta attuabile, fruibile all’utenza, gestibile nella manutenzione ordinaria”.
Un altro scorcio del lotto.
OBIETTIVO AUTONOMIA Nata su iniziativa di padre Giuseppe Bettoni, CasArché è una comunità che si prende cura di mamme e bambini con disagio sociale e fragilità personale con l’obiettivo di proteggerli e accompagnarli nella costruzione di progetti di autonomia sociale, abitativa a lavorativa. CasArché si trova a Quarto Oggiaro, periferia nord-ovest di Milano. Il progetto “La Corte di Quarto” costituisce uno sviluppo ulteriore della comunità, composta da una nuova palazzina di 14 unità abitative, realizzata con soluzioni sostenibili, frutto di un percorso partecipato, aperta al territorio e dotata di un’area esterna. Per maggiori info: www.arche.it
Le piante collocate lungo il margine, impedendo di percepire il limite del muro, favoriscono lo sfondamento visivo oltre il confine reale. Confondendosi visivamente con le chiome degli alberi retrostanti generano una sensazione di ampliamento dello spazio, rendendo al contempo più confortevole e accogliente il luogo. Lungo il margine opposto, al confine con i parcheggi, è stata collocata una siepe compatta di lauro al fine di impedire, dall’interno del giardino, la vista dall’esterno. In questo modo il giardino, con i suoi margini ben definiti, gli accessi chiaramente individuati, diventa un luogo protetto, intimo e raccolto dove è più facile incontrarsi e socializzare, dove è piacevole giocare e diventa anche semplice gestire i bambini più piccoli.
NEWS
News MERCATO 2018 COL SEGNO + GRAZIE AL GREEN
Il mercato delle macchine e attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde archivia il 2018 con un aumento delle vendite rispetto al 2017. I dati Comagarden/Morgan indicano a fine anno un totale di 1.288.149 unità vendute, pari a un incremento del 3,2%. La tendenza positiva è data soprattutto dalle macchine e attrezzature a batteria. Emblematico l’andamento delle motoseghe che, pur avendo chiuso il 2018 con un leggero calo rispetto all’anno precedente (-1,4%), ha comunque registrato incrementi a doppia cifra per i modelli a batteria (+22,5% sul 2017). La stessa dinamica ha interessato i decespugliatori e i soffiatori/aspiratori: per i primi, a fronte di una crescita complessiva pari al 7,2%, le versioni a batteria hanno visto aumentare le vendite del 34,3%; per i secondi, invece, il boom della batteria (+24,4%) ha avuto un ruolo determinante per invertire la congiuntura negativa del 2017 e riportare in territorio positivo le vendite dell’intero segmento (+0,7% sul 2017). Questa tendenza è ancora più marcata nel segmento dei trimmer, dove, a fronte di un +8,6% generale, le attrezzature alimentate a batteria hanno registrato un incremento del 44,8%, triplicando le vendite rispetto al 2016. Per quanto riguarda gli altri comparti, è proseguita anche nel 2018 la crescita dei trattorini (+2%) e dei rasaerba robotizzati, che vedono le vendite aumentate dell’11,9%, dopo il consistente +18,5% del 2017. In controtendenza i biotrituratori, che registrano una flessione per il terzo anno consecutivo (dal 2016 al 2018 le vendite sono diminuite di oltre mille unità), e gli atomizzatori, in calo del 7,1%. Invece, la flessione degli spazzaneve (-3,4%) è il riflesso di inverni sempre più miti. In termini di unità, la tipologia di macchine più consistente è quella delle motoseghe (335 mila pezzi venduti), seguita dai rasaerba (277.566) e dai decespugliatori (266.296). Info: www.federunacoma.it
VIVAI E ARTE, CONNUBIO POSSIBILE
L’azienda Giorgio Tesi ha presentato a IPM il progetto “eARTh” - Growing Creativity, che nasce dall’unione tra tre elementi: terra, arte e creatività. Tre ingredienti fondamentali per l’azienda pistoiese, che si uniscono con l’obiettivo di far diventare il verde dei vivai un grande palcoscenico per opere d’arte esclusive. Opere che avranno l’importante ruolo di ambasciatrici nel mondo di una nuova consapevolezza ambientale. In questo modo i vivai saranno i protagonisti non solo della coltivazione di piante, ma anche del “coltivare la creatività” in tutti gli spazi che circondano quotidianamente le persone, incluse le città. All’interno dello stand di Giorgio Tesi è stato quindi possibile ammirare una delle opere del Giardino della Mente dell’artista Michele Fabbricatore. Info: www.giorgiotesigroup.it
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