Greenup n. 216 ottobre/novembre

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Cos’è un Garden Center?

**Risponde l’Intelligenza Artificiale**

Un GARDEN CENTER è un negozio specializzato nella vendita di piante, fiori, attrezzi da giardinaggio e prodotti per la cura delle aree verdi. In genere, offre un’ampia gamma di articoli legati al giardinaggio e all’arredamento degli spazi esterni, come vasi, fertilizzanti, terricci, semi, utensili, e a volte anche mobili da giardino.

Oltre alla vendita, molti GARDEN CENTER forniscono servizi di consulenza per la cura delle piante e possono aiutare i clienti a progettare e organizzare giardini, terrazzi o balconi. Alcuni offrono anche assistenza tecnica per l’installazione di sistemi di irrigazione o altri impianti. In italia, i GARDEN CENTER si sono diffusi molto negli ultimi decenni e sono diventati un punto di riferimento sia per gli appassionati di giardinaggio sia per chi cerca semplicemente di abbellire il proprio spazio esterno.

Di AI ne parliamo nella cover story, come nuovo possibile strumento per il Garden Center

SUBSTRATI / Un sondaggio Aipsa svela opportunità e nuove idee per il settore • STILE / Uno sguardo sul mondo attraverso piante e fiori • DIY/ Il 70% degli hobbisti italiani sceglie il verde

Big Green Bang

Entra nell’universo del verde.

Partecipa alla più innovativa fiera B2B del Florovivaismo, del Garden e del Paesaggio in Italia.

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QUANDO IL PACK FA LA DIFFERENZA

Evoluzione di prodotto signi ca sviluppare un packaging capace di rispondere in modo puntuale alle richieste che arrivano al mercato.

Si chiama UP! La busta che sta in piedi da sola

Cosa rende la busta UP! così speciale?

Questo packaging innovativo per il settore dei topicidi, è stato sviluppato per o rire la massima versatilità e comodità di esposizione.

Grazie al suo design la busta UP! rimane in piedi in modo autonomo

Questo signi ca che non c’è bisogno di preoccuparsi di allestire uno spazio a sca ale per appoggiare la confezione. UP! permette di avere sempre uno sca ale ordinato, valorizzando l’esposizione della famosa esca fresca Kollant Brody 2.5 da 150 g. È una soluzione ideale per chi cerca una confezione che sempli chi la vita quotidiana e o ra una migliore esperienza di utilizzo.

CONNESSI GIÀ A SCAFFALE

Il pratico QR code stampato sul fronte del packaging permette la connessione al mondo ktopicidi.com dove, oltre alle informazioni di prodotto e al suo corretto uso, l'utente può approfondire moltissimi aspetti legati a topi e ratti e capirne comportamenti ed abitudini.

Struttura a tenuta d’aria

La busta UP! è progettata con una chiusura innovativa a tenuta d’aria. A di erenza di quelle semplici a binario, la chiusura delle buste UP! ha una particolare struttura a microcelle che permetto di richiudere la confezione in modo ottimale, dopo ogni apertura.

Riduzione dell’ossidazione

Le esche in pasta possono subire processi di ossidazione quando esposte all’aria: la busta UP!, con la sua chiusura ermetica, riduce notevolmente l’accesso dell’ossigeno, preservando così la freschezza del prodotto nel tempo.

Richiudibile con facilità

La busta UP! è facile da richiudere e aprire, il che signi ca che è possibile sigillarla accuratamente ad ogni utilizzo. Questa aiuta a mantenere la freschezza del prodotto anche dopo l’apertura iniziale.

Convenzione e praticità a casa

La busta UP! permette di preservare l’esca fresca a lungo. Per questo è l’ideale per il consumatore amatoriale che la usa all’occorenza. La busta risulta particolarmente pratica da riporre, poichè rimane perfettamente in piedi anche dopo diversi utilizzi.

ROSSO ALLEGRO

Intenso e generoso, perfetto per la fioritura tardiva

Ulteriori informazioni
MOREL DIFFUSION · FRÉJUS · FRANCIA

Editoriale /

UNA CHIAVE PER IL FUTURO

NInstagram/ FRA_SETTE

ED.LAB.VERDE

el panorama del commercio al dettaglio, i Garden Center si trovano a un bivio: abbracciare l’innovazione o rischiare di perdere competitività. In un mercato sempre più dinamico, caratterizzato da clienti esigenti e da una crescente attenzione alla sostenibilità, la gestione intelligente delle risorse, del personale e dei prodotti non è più un’opzione ma una necessità. Ne parliamo nella nostra cover story a pagina 18.

In questo contesto, l’intelligenza artificiale si profila come un alleato strategico per i centri di giardinaggio, grandi o piccoli che siano. Pensiamo, ad esempio, alla gestione degli stock: grazie a sistemi AI, è possibile prevedere la domanda stagionale con grande precisione, evitando sprechi o carenze di prodotto. Non solo, l’analisi dei dati dei clienti consente di personalizzare le offerte e migliorare l’esperienza d’acquisto, trasformando un Garden da semplice punto vendita a luogo di connessione e ispirazione.

L’AI può supportare anche nelle attività quotidiane, ottimizzando la logistica, il monitoraggio delle piante e persino l’efficienza energetica delle serre. Investire nell’innovazione significa quindi non solo rispondere alle sfide attuali, ma costruire un modello di business resiliente e pronto per il futuro. Per i Garden Center, la sfida è chiara: saper coltivare non solo piante, ma anche idee.

Ma (naturalmente!) non solo di intelligenza artificiale parliamo in questo nuovo numero di greenup. Vi raccontiamo come si sta muovendo il consumo dei prodotti gardening e di cosa sembrano preferire gli appassionati. Poi un focus sul comparto dei substrati, con un interessante sondaggio realizzato da AIPSA, in collaborazione con la nostra casa editrice, con uno sguardo sul futuro dei substrati, mettendo in luce sfide, opportunità e nuove idee per un settore in evoluzione che deve puntare su sostenibilità, formazione e innovazione.

Ma ancora una volta, non finisce qui… Perché c’è tanto altro ancora da scoprire. Buona lettura!

018

044

PRIMO PIANO

016 Formazione

Investimenti di valore di Benedetta Minoliti

018 Cover Story

Destinazione AI di Stefania Medetti

025 Andamenti

Le macchine da giardino trainano la crescita di Nicolò De Rossi

TENDENZE

040 Confronto

Parola a coltivatori e rivenditori a cura di Aipsa e greenup

044 Stile

Uno sguardo sul mondo attraverso piante e fiori di Alice Nicole Ginosa

028 Estero

Esplorando la floricoltura olandese di Erica Cherubini, foto di Fabio Chessa

032 Vendite

Francia, nel 2024 si acquistano meno piante

050 Varietà

Una per tutti di Bianca Ferraris

054 Fiori

Universo Frida’s colloquio con Gabriele Paolillo di Nicolò De Rossi

056 Settore

Il futuro ambizioso del software colloquio con Fabio Torrini di Francesco Tozzi

058 Intervista

Continuare a portare valore colloquio con Marco Caruso di Francesco Tozzi

060 Idee

Il meglio deve ancora arrivare di Bianca Ferraris

062 Soluzioni

Solo il meglio dei prodotti e della formazione

063 Per Decorum L’impegno di Decorum per un florovivaismo più verde

064 Vivaio

Un autunno di novità di Nicolò De Rossi

066 Prodotti

Newpharm presenta l’Atlante Home & Garden 2025

068 Dati

Italiani sempre più coinvolti nella sostenibilità di Alice Nicole Ginosa

Di AI ne parliamo nella Cover Story, come nuovo possibile strumento per il Garden Center

MERCATI

072 Diy

Fai-da-te e giardinaggio: il 70% degli hobbisti sceglie il verde di Alice Nicole Ginosa

74 Vaseria

Il valore di un vaso di Nicolò De Rossi

RUBRICHE

007 Editoriale di Francesco Tozzi

013 Greenshop

Il meglio in primo piano

030 Brevi dal mercato

034 Visual idea

I trend di settore guidano o determinano il mercato? di Erica Cherubini

072

greenup

www.laboratorioverde.net / 216 ottobre/novembre 2024

Direttore responsabile

Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net

In redazione

Alice Nicole Ginosa (responsabile), Benedetta Minoliti, Nicolò De Rossi / redazione@laboratorioverde.net

Grafica

Daniela Francescon / daniela.francescon@gmail.com

Collaboratori

Lucio Brioschi, Erica Cherubini, Mauro Consilvio (fotografo), Bianca Ferraris, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Nicolò Pensa, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo

Produzione e segreteria

Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net

Promozione e sviluppo

Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net

Stampa Alcione by Pixartprinting Via Galileo Galilei 47 38015 Lavis (TN)

Direzione, redazione e amministrazione

Via E. Cosenz 35, 20158 Milano, Tel. 02 42448445

www.laboratorioverde.net info@laboratorioverde.net

068

077 Per Gea

Le nuove trappole cromotropiche con tecnologia feromonica

079 Per Arber

Arber® Horticulture espande la gamma Leader

074

036 Aipsa Informa Quante ne sapete sui substrati? in collaborazione con Aipsa

038 Alla voce… Verde idiomatico di Nicolò De Rossi

081 Racconti dal garden

La casa di Lulù di Jessica Bertoni

Greenup sostiene AICG

Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior

Amministratore unico Francesco Tozzi

Segreteria generale

Katiuscia Morello

Greenup è una rivista di Edizioni

Laboratorio Verde srls.

Fanno parte della stessa casa editrice:

• Agriflortec • IL giardiniere

• Agenda del verde • Calendario del verde

• I Quaderni di greenup • FIORItales

• floorewall.com • F&W magazine

Rappresentante e collaborazioni:

• TEN diyandgarden.com • bricoliamo.com

Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

GreenUp, periodico registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori. www.laboratorioverde.net issuu.com/edizionilaboratorioverde

Abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro

Happy Wellness!

Myplant & Garden presenta Garden Center New Trend: l’evento che anticipa l’evoluzione dei centri giardinaggio.

Scopri le ultime tendenze e soluzioni innovative attraverso quattro aree tematiche dedicate, rilassati nella suggestiva Piazza, un accogliente parco pensato per accogliere persone e animali, e trova idee per un punto ristoro.

Nature reimagined: coltivare benessere

Green gamification: eco-friendly engagement

Circular economy: renew & reuse

Nature’s wellness: healing through green spaces

 IL SOFFIATORE URBANO

ll soffiatore a batteria STIHL BGA 30, flessibile e leggero, del sistema STIHL AS supporta nei lavori di pulizia vicino a casa. È adatto per semplici applicazioni domestiche su aree pavimentate di piccole e medie dimensioni, come la pulizia di terrazze, garage, vialetti e balconi. A seconda del compito di pulizia, si può passare rapidamente dal tubo soffiante lungo all’ugello corto senza attrezzi. Un vero vantaggio per rimuovere le foglie dal patio oppure lo sporco dai mobili da giardino in rapida successione. Poiché il tubo soffiante può essere rimosso dall’alloggiamento, si possono riporre entrambe le parti in garage o seminterrato per risparmiare spazio. In alternativa, il BGA 30 può anche essere facilmente appeso al muro utilizzando l’anello di trasporto nella parte inferiore del dispositivo. Il suo peso ridotto, il design compatto e l’intuitività d’uso rendono il lavoro con il STIHL BGA 30 confortevole ed efficiente. La forza di soffiaggio regolabile in modo variabile ti consente di adattare la potenza a diverse applicazioni. Ad esempio, una forza di soffiaggio più debole è ideale per soffiare foglie o altri detriti dagli angoli. Questo impedisce di spostare accidentalmente le foglie in aree già pulite. Grazie a questa opzione di impostazione flessibile si risparmia lavoro extra e quindi tempo. www.stihl.it

IL MEGLIO IN PRIMO PIANO

La nostra selezione di soluzioni per gli spazi verdi, la casa e gli animali domestici

COMODITÀ E PROTEZIONE TOTALE

DIVER è la nuova scarpa di sicurezza

Dike, che va ad arricchire la linea Digger Reload, la calzatura progettata per lavorare comodi e protetti all’esterno, anche in condizioni climatiche estreme grazie al battistrada ultra resistente che consente alla calzatura di resistere alle alte temperature per contatto fino ai 300 °C. Declinata in tre colori – bruciato, grigio e blu notte –Diver ha una suola in gomma riciclata e riciclabile, mentre le pelli provengono da conceria certificata LWG. Il fascione –che corre lungo tutta la parte inferiore della tomaia – è costituito da un film in PU che la rende ancora più resistente alle abrasioni e impermeabile. Dotata di tecnologia NFC, che consente di attivare la garanzia e di interagire con altri fruitori, sarà in vendita da Gennaio 2025. www.dike.works/it/

 IL BARBECUE DI DESIGN

Dal 1890 Opinel produce coltelli e utensili di qualità in Savoia. Il coltello da tasca Opinel, semplice, intelligente e durevole, con la sua forma distintiva è diventato negli anni un’icona di design di fama mondiale. Oggi il marchio sta estendendo la sua esperienza ad altri settori: giardino, tavola, cucina, sport, bambini. A questo proposito, vi presentiamo il nuovo set da barbecue composto da tre utensili decisamente iconici, robusti ed affidabili: un coltello, una spatola e una pinza, prodotti in Francia con materiali locali ed ecologici.

Il coltello richiudibile N. 12B ha una grande lama da 16 cm in acciaio inossidabile per un taglio perfetto di carne, pesce, verdure e frutta. Il manico è in faggio proveniente da foreste francesi ed è dotato di un gancio apribottiglie, utile anche per appenderlo.

La Spatola+, in acciaio inossidabile con finitura stonewashed, ha dimensioni generose con due lati asimmetrici per raccogliere e raschiare; si inserisce nel manico del coltello e si blocca grazie all’anello di sicurezza. Inoltre, è rimovibile dal manico per semplificarne il lavaggio e la sistemazione. La Pinza XL, in acciaio inossidabile con finitura stonewashed, lunga 40 cm, offre un grande comfort di utilizzo per maneggiare gli alimenti lontano dai fuochi. L’angolo ampio e dentellato consente di prendere con fermezza i pezzi di dimensioni più grandi, mentre l’angolo ristretto permette di prendere il cibo con precisione. Inoltre, sulla cerniera è posizionata una fessura solleva-griglia. Il set barbecue è proposto in due confezioni: chiusa, ideale come regalo o semi aperta in cui il prodotto è visibile frontalmente. www.opinel.com/it/

 COME PULIRE

GLI SPAZI ESTERNI

GARDENA presenta Cleansystem, il sistema versatile, flessibile e collegato all’acqua, progettato per semplificare la pulizia all’aperto e adattarsi a una varietà di esigenze. Cleansystem offre una gamma di spazzole e manici intercambiabili pensati per rispondere a ogni esigenza di pulizia e per essere efficaci su ogni tipo di superficie: delicate o robuste, piccole o grandi, il Cleansystem ha la soluzione giusta.

Spazzole per ogni esigenza:

• Idrospazzole manicate soft: ideali per pulire piccole aree con superfici delicate. Perfette per trattare materiali sensibili senza danneggiarli.

• Spazzole intercambiabili Soft: progettate per pulire aree più grandi con superfici delicate, queste spazzole offrono una copertura ampia mantenendo la delicatezza necessaria.

• Idrospazzole manicate Hard: pensate per la pulizia di piccole aree con superfici poco sensibili, queste spazzole affrontano lo sporco più resistente con facilità, promettendoti ottimi risultati e sforzi limitati.

• Spazzole intercambiabili Hard: ideali per pulire aree più grandi con superfici robuste e poco sensibili, garantiscono un’azione efficace anche sui materiali più difficili.

Spazzole per applicazioni speciali:

•Spazzola Bike Cleansystem: ideale per la pulizia di biciclette, rimorchi o carrozzine. Le setole sono perfette per pulire efficacemente il telaio, mentre la spugna è adatta ai raggi, garantendo una pulizia completa e sicura.

• Spazzola per tende veneziane: progettata per la pulizia di tende con listelli a C o a Z, questa innovativa spazzola permette di pulire le lamelle in un’unica passata grazie all’erogazione d’acqua dall’alto e dal basso. La sua capacità di adattarsi alle diverse posizioni delle lamelle rende la pulizia facile e veloce. www.gardena.com/it

Investimenti di valore

Fondazione Minoprio, grazie ai fondi del PNRR, ha avuto la possibilità di puntare sul futuro del suo ITS, con la creazione di nuovi laboratori, tra cui, un vero Garden Center gestito dagli studenti

di BENEDETTA MINOLITI

Grazie al PNRR, Fondazione Minoprio ha potuto investire, per il triennio 2023-2025, nell’implementazione dei laboratori tecnologici della sua ITS Academy. I fondi del PNRR, in particolare, sono destinati a potenziare il sistema di istruzione e ricerca attraverso la Missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, incrementare l’offerta formativa ITS, integrando tecnologie avanzate e sviluppando nuove competenze richieste dalle aziende e raddoppiare il numero degli iscritti agli ITS entro il 2025. In particolare, grazie ai fondi del PNNR, Fondazione Minoprio ha dato il via a un piano di investimenti per potenziare le sue strutture tecnico-didattiche, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza formativa della scuola, includendo corsi ITS

e altri programmi di studio, con un focus particolare sulla simulazione d’impresa.

PROIETTATI VERSO IL DOMANI

Tra le novità, è stato installato in una delle serre dell’azienda agricola, un sistema di semina e germinazione innovativo, con una struttura per la coltivazione in vertical farm, progettata per la produzione di ortaggi e piante ornamentali di alta qualità. A questo sistema tecnologico si aggiunge anche una nuova serra di coltivazione con sistemi fuori suolo che permetterà agli studenti di Fondazione Minoprio di esplorare le tecniche colturali del futuro. Grazie alle strutture floating system, ai sistemi idroponici verticali e air floating, questa serra rappresenta un’innovazione significativa per lo studio delle piante orticole, offici-

Elias Bordoli, presidente di Fondazione Minoprio.

nali e frutticole, offrendo diverse soluzioni per ottimizzare le coltivazioni.

CREARE CONNESSIONI

Tra i progetti di spicco che è stato possibile mettere in atto grazie ai fondi PNRR c’è sicuramente il progetto GardenLab, non un “semplice” laboratorio didattico-formativo, ma un vero e proprio Garden Center – nome commerciale ancora segreto – che ha come obiettivo

L'INNOVAZIONE IN FRUTTICOLTURA

Significativi investimenti hanno interessato anche la tenuta superiore di Fondazione Minoprio. È stato realizzato un nuovo e avanzato ceraseto di 3.000 mq con circa 400 piante, dotato di un innovativo sistema anti-grandine e anti-pioggia, oltre a una rete anti-insetto per il controllo preventivo dei parassiti. È stato introdotto anche un sistema di monitoraggio e raccolta dati di ultima generazione per colture frutticole e orticole, basato su sensori capaci di rilevare parametri agronomici ed ecologici in tempo reale.

principale quello di creare una con nessione tra i vari ambiti della filie ra del florovivaismo, coinvolgendo studenti, docenti, tecnici e impren ditori del settore. sce grazie alla collaborazione tra Fondazione Minoprio e al cuni ex studenti della scuola, oggi rappresentanti di alcune delle aziende di riferimento del settore: Marco Orlandelli (Orga nizzazione Orlandelli), per l’aspetto tecnico e progettuale di spazio e al lestimento, Giacomo Brusa (Agri cola Home & Garden e Consigliere AICG), come imprenditore della distribuzione e dell’ambito produttivo floricolo e Francesco Tozzi (direttore di Edizioni Laboratorio Verde) per l’editoria specializzata e l’aspetto di comunicazione e marketing. Nel concreto, GardenLab è un “garden laboratorio”, dove gli studenti potranno apprendere sul campo cosa significa organizzare e gestire uno spazio commerciale. “GardenLab non è solo un proget-

to pensato dagli studenti. È uno spazio creato come un ambiente dinamico, aperto alla sperimentazione e al confronto”, ha dichiarato Elias Bordoli, presidente di Fondazione Minoprio. “Qui si potranno esplorare nuove idee possibili, proprio grazie al coinvolgimento degli studenti. GardenLab sarà inoltre fondamentale anche per le aziende del settore, che potranno confrontarsi con le

nuove generazioni”. Inoltre, grazie a questo progetto, gli studenti di Fondazione Minoprio potranno non solo avere una prima e concreta “esperienza di lavoro”, ma potranno anche comprendere meglio il valore della filiera del settore Garden Center.

Vi auguriamo un sereno natale e un felice anno nuovo

Gianfranco de Leo +39 340 84 514 18

gianfrancodeleo@schoneveld.nl

Nella cassetta degli attrezzi

dei Garden Center c’è un nuovo strumento che si avvia a trasformare

l’esperienza dei consumatori e la gestione dell’operatività

dietro le quinte

Destinazione AI

di STEFANIA MEDETTI

SSi parla tanto di intelligenza artificiale, ma come si concilia questa iniezione di tecnologia con un business legato alla natura e all’esperienza vissuta dal cliente nel punto vendita? La risposta si può trovare nell’essenza dell’intelligenza artificiale, ovvero – detto in parole estremamente povere – macchine che imparano dall’esperienza e sono in grado di simulare l’intelligenza umana. Dunque, computer e programmi che possono prendere deci-

sioni autonomamente, evolvere e trovare soluzioni ai problemi. Da questo punto di vista, è chiaro che l’AI potrà dare una mano importante nella gestione delle operazioni di un Garden Center

Ne è convinto Rob Sproule, co-owner e Marketing Director del Garden Center canadese Salisbury Greenhouse e di Dig Digital, agenzia di marketing digitale per la green industry: “L’intelligenza artificiale può aiutare i Garden Center in due modi:

Le macchine, infatti, possono incrociare i dati dell’anagrafica dei consumatori con le loro scelte di acquisto, i percorsi seguiti negli store online e fornire ai clienti idee e spunti non solo sui prodotti acquistati in passato, ma anche sugli sconti, sui prodotti complementari che potrebbero interessare loro in base alle proprie abitudini di acquisto

migliorando le operazioni e l’esperienza per i clienti. Dunque, può essere usata per il customer service, il marketing, il recruitment e la gestione del magazzino”. Anche se all’inizio un ostacolo all’adozione di questa tecnologia può essere rappresentato dai costi legati alla sua implementazione – dalla necessità di assumere esperti per sviluppare e mantenere i sistemi di AI –, si può comunque iniziare a sperimentare con gli strumenti. ChatGPT, per esempio, è accessibile gratuitamente o a fronte del pagamento di un piccolo abbonamento mensile (circa 20 euro) che dà accesso a servizi aggiuntivi di analisi dei dati e generazione di immagini. Ma vediamo in che modo l’AI può semplificare, migliorare, velocizzare e allargare il raggio delle operazioni del Garden.

CREARE CONTENUTO

Uno fra gli usi più conosciuti dell’AI sono le chatbot che forniscono assistenza alle domande dei clienti, riducendo i tempi di attesa e fornendo risposte puntuali senza limitazioni di orario. Un modo semplice ed efficace di mettere alla prova l’AI è nella gestione dei reclami postati online: creare una frase per rispondere immediatamente a una lamentela o a un problema fa sentire il cliente coccolato in ogni momento della sua relazione con il Garden, non solo quando passa alla cassa. Questo contribuisce a rinforzare la fedeltà all’insegna. Addirittura, l’AI è in grado di scrivere direttamente i testi di scuse per

L’AI SBARCA AL CHELSEA FLOWER SHOW

Occhi puntati sul Chelsea Flower Show: bisognerà aspettare la prossima primavera, ma il sogno di comunicare con le piante sarà realtà. Il Garden Designer Tom Massey, infatti, si è messo al lavoro con Microsoft per creare il giardino “intelligente” di Avanade (Avanade è una società che aiuta le aziende a sfruttare le potenzialità di Microsoft, ndr). Tramite sensori nel terreno abbinati a un programma di intelligenze artificiale “formato” sui dati e i suggerimenti della Royal Horticultural Society, che possiede una “divisione” che si occupa di tecnologia, i visitatori potranno chiedere direttamente alle piante come stanno. Le piante, secondo Massey, potranno rispondere che hanno bisogno di più acqua o una diversa esposizione alla luce. Insomma, il giardinaggio - stando al Guardian, che rilancia la notizia - potrà diventare ancora più divertente e gratificante. I sensori nel terreno, infatti, sono in grado di misurare dati come l’umidità, l’acidità e l’alcalinità del terreno, i livelli di nutrienti. Un’opzione applicabile anche a parchi e ai giardini per una migliore l’allocazione delle risorse idriche che, attualmente, entrano in funzione automaticamente, indipendentemente dalle reali condizioni del terreno.

UN ASSAGGIO DI FUTURO

PlantTagg è un’innovativa app che utilizza l’intelligenza artificiale, data science e una referenza completa di informazioni sulle piante per aiutare a coltivare con successo. L’app considera dati come la tolleranza al caldo e al freddo, i parassiti, l’irrigazione, il bisogno di potatura e fertilizzanti, le preferenze di esposizione solare, di pH e tipo di terreno, ed è in grado di incrociarli in maniera puntuale in relazione all’esatta località geografica, fino a individuare il microclima specifico delle diverse aree del proprio giardino. Riconoscendo le piante attraverso una foto, PlantTagg fornisce informazioni sulla cura, identifica i problemiper esempio evidenzia se l’esposizione al sole è eccessiva o troppo limitata -, dà suggerimenti sulle strategie di fertilizzazione e può settare allarmi per ricordare all’utente di prendersi cura di una determinata pianta. Gratuita per gli utenti, offre setting a pagamento per i Garden Center per i quali si trasforma in una sorta di assistente di vendita sempre disponibile sullo schermo del cellulare del cliente. Una serie di poster dotati di QR-code aiutano i clienti a navigare l’offerta, individuare le piante che prosperano vicine o che danno un particolare risultato visivo e, una volta usciti dal Garden, possono scaricare l’app che diventa la loro guida nel giardino o nello spazio verde dentro e fuori casa. Ogni suggerimento che ricevono è brandizzato con il nome del Garden che diventa la vetrina di riferimento per chi vuole scoprire nuove piante e i segreti per la loro cura. (www.planttagg.com)

un problema incontrato. Automatizzare i processi di creazione del contenuto è una fra le funzionalità a cui tutti guardano con maggiore attesa: “L’AI può scrivere per voi: post sui social, post per il blog, messaggi per l’email marketing per annunciare offerte e sconti, ma anche la descrizione dei prodotti in vendita per fornire più informazioni ai clienti o, viceversa, per realizzare contenuto SEO-friendly per il proprio sito e analizzare l’engagement dei clienti”, prosegue l’esperto. Sempre a proposito di contenuto, la tecnologia dà una mano anche nella creazione di immagini

FRANKFURT AM MAIN

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L’intelligenza artificiale potrà aiutare i consumatori a identificare le piante, fornendo informazioni sulla cura, i parassiti e le migliori condizioni per la crescita

iconografiche : invece di fotografare le singole piante, l’intelligenza artificiale è in grado di creare in pochi secondi immagini realistiche, accattivanti e personalizzabili. Le immagini non riguardano solo le piante, ma possono comprendere anche l’iconografia legata ai paesaggi, alla vita all’aperto e al landscape design. L’intelligenza artificiale potrà aiutare i consumatori a identificare le piante, fornendo informazioni sulla cura, i parassiti e le migliori condizioni per la crescita, ma a differenza dell’identificazione attualmente disponibile, l’AI può utilizzare la propria conoscenza per identificare il problema, invece di contare solo sulle immagini.

FUNZIONALITÀ STRATEGICHE

Proprio per la sua capacità di calcolo, l’intelligenza artificiale può essere applicata all’analisi dei dati, dei trend e dell’andamento stagionale della domanda

pianificare in modo più efficace il magazzino, evitando gli sprechi. Sempre sfruttando la capacità di analisi di questa nuova tecnologia, l’intelligenza artificiale può aiutare i Garden a monitorare i consumi, riducendo i costi dell’energia e migliorando la sostenibilità. Un impegno che vale per ogni azienda e a maggior ragione per un Garden, che può sottolineare i propri sforzi a favore dell’ambiente ai clienti, contribuendo a rafforzare le relazioni. Sulla stessa falsariga, la capacità predittiva dell’AI trova applicazione anche nella possibilità di creare automaticamente suggerimenti di acquisto personalizzati, mettendo in relazione dati di vendita, preferenze dei clienti, previsioni meteo e social media. Le macchine, infatti, possono incrociare i dati dell’anagrafica dei consumatori con le loro scelte di acquisto, i percorsi seguiti negli store online e fornire ai clienti idee e spunti non solo sui prodotti acquistati in passato, ma anche sugli sconti, sui prodotti complementari che potrebbero interessare loro in base alle proprie abitudini di acquisto. Sproule prevede che

con lo sviluppo dell’AI la tecnologia sarà in grado anche di occuparsi del training dello staff e, addirittura, di sviluppare business plan. “Per esempio, se volete allargare il business alla manutenzione dei giardini, iniziare ad affittare piante, l’AI vi può aiutare a studiare la concorrenza, definire di che tipo di marketing potreste avere bisogno, come lanciare il servizio nella zona in cui operate”. Con il miglioramento della tecnologia, l’AI potrà anche supportare nelle ricerche sui trend, analizzare nuovi modi in cui le persone vivono il verde, come sta cambiando il gardening e il sentiment legato al verde. “L’AI è in grado di fare anche analisi di prodotto. Fornendo dati sulle vendite al programma, questo elabora previsioni che possono migliorare la gestione del magazzino, dando informazioni puntuali su cosa comprare e su come evolvono le abitudini di acquisto dei clienti in relazione, per esempio, agli sconti”. L’analisi abbraccia anche il sentiment dei clienti: esistono strumenti disegnati per monitorare e interpretare il tono dei commenti ricevuti da parte dei clienti. “Questo è uno strumento molto potente, perché fornisce ai Garden la possibilità di tenere il polso dell’umore dei clienti senza bisogno di fare sondaggi”, conclude Sproule.

FONDAZIONE MINOPRIO

Non solo un luogo di apprendimento, ma un punto di incontro per le migliori risorse del settore florovivaistico

Formazione di eccellenza

Fondazione Minoprio è un punto di riferimento per la formazione nella filiera del verde, con programmi e corsi specializzati per preparare esperti e manager del settore

Network di competenze

Non è solo una scuola, ma un hub dove innovazione e competenze si incontrano, offrendo risorse e opportunità di networking per studenti e partner

Investimento nel futuro

Con nuovi investimenti in spazi e tecnologie all’avanguardia, Minoprio consolida la sua leadership, rispondendo alle sfide e opportunità del florovivaismo

1962

Anno di nascita

800

Studenti annuali

>90%

Allievi inseriti nel mondo del lavoro

Il cuore delle vostre piante batte per il nostro terriccio

Non scendete a compromessi: con il terriccio Floragard potete contare sul meglio quando si tratta delle vostre piante. Che si tratti di piante da interno in vaso, di piante in vaso sul balcone o in giardino, il terriccio Floragard è la scelta giusta con il nostro tuttofare per interni ed esterni. Materie prime di alta qualità, una combinazione di guano e un fertilizzante di prima qualità garantiscono una ritenzione idrica ottimale e un apporto di sostanze nutritive a lungo termine in qualsiasi periodo dell‘anno. Le vostre piante vi ringrazieranno.

Le macchine da giardino trainano la crescita

Mercato del garden in Francia, Germania e Regno Unito: +5,8% da gennaio a luglio 2024, bene anche il canale del Garden Center. La ricerca di NielsenIQ e GfK di NICOLÒ DE ROSSI

Nel contesto del convegno dell’Associazione Italiana Centri Giardinaggio (AICG), durante Flormart 2024, Ivano Garavaglia, Head of Retail di GFK, ha offerto un interessante spaccato sull’andamento del mercato del garden in Europa. NielsenIQ e GfK, ormai da più di un anno unite nella grande macchina di consumer intelligence, hanno infatti analizzato al microscopio garden di Francia, Germania e Regno Unito nei primi sette mesi del 2024 (gennaio-luglio)

da importanti fattori esterni: la fiducia dei consumatori e il clima. Seppur ancora lontani dai numeri pre-pandemia e pre-conflitto in Ucraina, a luglio 2024 l’indice di Consumer Climate ha raggiunto il livello più alto degli ultimi due anni, complici la stabilizzazione dei prezzi dell’energia e il rallentamento dell’inflazione. Dall’altra parte, il clima instabile e con estati calde oltre la media continua a

ancora più significativi se osserviamo la crescita registrata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: +7,2% per il mercato francese, +6,1% per quello tedesco e +2,8% per quello britannico. I dati confermano quindi una buona salute del settore, pur con differenze significative tra le diverse categorie merceologiche. Infatti, a guidare

Nota dolente il settore outdoor (arredi e barbecue), che occupa il 6% del mercato ma decresce del 5,9% 2,601 Mld € +7,2%

Ivano Garavaglia, CS Retail Lead & RV Sales Deputy di GFK.

Macchine da giardino quasi sempre in testa

Abbiamo visto, quindi, come il dato globale dei tre paesi premi la categoria delle attrezzature. Vediamo ora i dati dei singoli paesi

In Francia quasi la metà delle vendite interessa le macchine da giardino (45,7%). Terricci e fertilizzanti rappresentano il 28,7%, seguiti da irrigazione e pulizia (10,8%), utensili manuali (3,7%), outdoor (5,3%) e sementi (5%). La crescita della categoria delle macchine per il giardino rispetto all’anno precedente è davvero notevole: +15% in valore e +12% in volume. Crescono invece del 4% e del 2% in termini di valore le due categorie relative a terricci/fertilizzanti e irrigazione/pulizia, con un calo nei volumi rispettivamente dell’1% e dell’8%. Gli utensili manuali pareggiano rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre sementi e outdoor fanno registrare un calo generalizzato rispettivamente del 2% in valore e dell’8% in volume per le prime, e dell’8% e del 4% per

l’outdoor. In Germania le categorie delle macchine da giardino (38,2%) e terricci/fertilizzanti (34,7%) valgono in valore più del 70% delle vendite di prodotti garden. Seguono: irrigazione/ pulizia (14,2%), utensili manuali (4,8%) sementi (2,0%) e outdoor (6,1%). In generale, nel periodo preso in analisi tutte le categorie hanno fatto registrare positivi tassi di crescita tranne l’outdoor che ha perso un 2% in valore a fronte di un +7% per i volumi di vendita: terricci/fertilizzanti +13% in valore e +6% in volume; macchine per il giardino +3% e +6%; irrigazione/ pulizia +1% e +5%; utensili manuali +4% e +2%, sementi +10% e +10%. Sorprendentemente, la categoria di spicco nel Regno Unito è quella dei terricci e fertilizzanti, che assorbe il 40,7% delle

In Germania macchinele categorie delle da giardino (38,2%) e terricci/ fertilizzanti (34,7%) valgono in valore più del 70% delle vendite di prodottigarden

vendite in valore, seguita, ovviamente, dalle macchine da giardino (18,5%). Ci sono poi irrigazione/pulizia (13,9%), utensili manuali (7,5%), sementi (2,6%) e outdoor (7,2%). Per quanto riguarda gli andamenti e le variazioni percentuali rispetto al 2023 la ricerca ha evidenziato una tendenza molto positiva per le macchine per il giardino con un +10% in valore e +5% in volume, mentre l’irrigazione/pulizia a fronte di un 5% positivo in valore fa registrare un -17% in volume. Praticamente stabili i terricci/ fertilizzanti e gli utensili manuali, mentre le sementi e l’outdoor calano del 4% in valore le prime, e del 9% le seconde (-9% e +2% in volume rispettivamente).

La fetta dell’online

Non tutta la crescita coinvolge, ovviamente, il canale del Garden Center. Nel Regno Unito, per esempio, la crescita globale del settore garden (+2,6%) è proporzionale a quella dei Garden Center (+2,7). In Francia e Germania si assiste invece a due fenomeni opposti: a fronte di una rispettiva crescita del settore di 7,2% e 6,1%, i Garden Center francesi sono cresciuti solo del 2,1% rispetto al solido +9,8% di quelli tedeschi. Questo dato suggerisce che il grosso della crescita in Francia si deve ad altri canali distributivi, in particolare alla grande distribuzione e (poco) all’e-commerce, che si stanno affermando sempre di più nel settore del garden. I consumatori tedeschi sembrano invece preferire gli acquisti nei centri specializzati. Lo sappiamo, parte di questo disequilibrio è dovuto alla significativa crescita dell’online. Un trend che è iniziato nel 2019

e che sta portando molte insegne di distribuzione a creare un proprio sito e-commerce.

Nonostante questo, l’online (e altri canali distributivi) cresce spesso a discapito del Garden Center. Un focus della ricerca NielsenIQ e GfK tocca proprio l’ambito dell’online . Il trend generale è questo: nel periodo interessato il valore di vendita dell’online cresce più del retail tradizionale. Per quanto riguarda le rispettive quote di mercato, i tre paesi si differenziano e non di poco: in Francia la quota dell’online nel periodo osservato è del 5%, quota immobile dal 2021; in Germania e Regno Unito l’online si è guadagnato da qualche anno una fetta ben più grande (rispettivamente, 22% e 33%). Infine, qualche no-

tizia arriva anche sulle categorie dell’online. Dal 2019 al 2024, quelle che hanno fatto registrare le migliori performance sono l’outdoor, che ha visto crescere l’online, passando dal 17% delle vendite del 2019 all’attuale 30%; il settore irrigazione/pulizia dal 17% al 29%, e le macchine per il giardino, che rappresentavano il 12% delle vendite nel 2019, sono ora il 20% delle vendite totali. Più contenuto è il peso dell’online negli altri settori : 13% negli utensili manuali; 7% per terricci/ fertilizzanti e 3% per le sementi.

L’ANDAMENTO DELLE VENDITE ONLINE

in Francia, Germania e Regno Unito. I valori annuali corrispondono ai mesi delle rilevazioni (gennaio-luglio).

GfK

Percentuale del valore delle vendite online rispetto al retail tradizionale
Fonte:
Market Intelligence, Sales Tracking.
Il gruppo degli ambassador.

In occasione della fiera IFTF 2024 e della Trade Fair Aalsmeer, Erica Cherubini è stata invitata in Olanda dall’azienda Decorum, un marchio di eccellenza che riunisce coltivatori di piante e fiori di altissima qualità e che promuove pratiche di produzione sostenibili. Ecco il suo racconto!

Esplorando la floricoltura olandese

Durante i due giorni della visita, Decorum ha aperto le porte dei suoi vivai a un gruppo di ambassador internazionali, di cui mi onoro di far parte. È stato un tour speciale tra le realtà dei produttori affiliati all’azienda, molti dei quali hanno attivato pratiche ecologiche avanzate, come l’uso di energie pulite e la riduzione dell’uso di pesticidi. Un esempio memorabile è stata la visita all’azienda Kwekerij Koningshof, dove si coltiva il Cymbidium per il reciso. In quella serra abbiamo potuto assaggiare il nettare del Cymbidium, prelevato direttamente dal fiore: un’esperienza che mi ha permesso di cogliere la genuinità e la cura con cui ogni singola pianta è tenuta.

ISPIRAZIONE CREATIVA INFINITA

Da visual merchandiser ed ex fioraia, ho sempre considerato la natura come una fonte inesauribile di ispirazione. La bellezza dei fiori

e delle piante è un elemento che può trasformare uno spazio, evoca emozioni e racconta storie che catturano l’attenzione del cliente. Camminare tra le serre dei produttori Decorum, visitare la fiera e osservare l’enorme varietà di materiali disponibili mi ha ricordato quanto sia preziosa la materia prima con cui lavoriamo ogni giorno. In questo contesto, natura e innovazione si fondono: le piante non sono solo elementi decorativi, ma diventano protagoniste di un racconto visivo che ispira e coinvolge. Vedere questa varietà riunita mi ha permesso di riflettere sulle infinite possibilità di allestimento che abbiamo a disposizione per creare scenografie davvero uniche e impattanti.

L’IMPORTANZA DELLE CONNESSIONI

Uno degli aspetti più gratificanti di questa esperienza è stato il confronto con il gruppo di ambassador internazionali presenti.

Il Cymbidium dell’azienda Kwekerij Koningshof.

Tra loro, ho avuto il piacere di incontrare colleghi di diversi paesi, ognuno con il proprio modo di interpretare il marchio Decorum. Un ringraziamento speciale va a Fabio Chessa, alias @Sfobbo, uno dei miei compagni di viaggio, che ha condiviso con me le sue immagini scattate per immortalare questo tour. Io, invece, mi definisco un “ambassador offline”: attraverso i contatti diretti e la passione per il verde trovo stimolante collaborare con Decorum, comunicando il valore del marchio con uno stile personale. Il confronto con professionisti di culture diverse mi ha arricchito e mi ha fatto apprezzare ancora di più il valore della diversità di prospettive. Vedere come ciascuno interpreta il marchio Decorum ha rafforzato il mio impegno nel promuovere questa filosofia, che rappresenta un dialogo tra tradizione, innovazione e sostenibilità. Prendersi il tempo per confrontarsi con altri professionisti e partecipare a fiere e visite di questo tipo è l’occasione ideale per scoprire nuovi materiali e soluzioni espositive. Portare innovazione nei propri allestimenti significa saper adattare le ispirazioni raccolte all’identità del proprio spazio, per offrire ai clienti esperienze sempre fresche e uniche.

GLI AMBASSADOR

@tom_de_houwer

@klaus.wagener.floral.lifestyle

@hannekefrankema

@dmitryturcan

@ahti.lyra

@tara_cadourilor

@botanicart.kover.krisztian

@warja_abrosimova

@sfobbo

PRODUTTORI

DECORUM VISITATI

@OUDIJKGERBERA

@VANDERVALK_GROENESIER

@KWEKERIJKONINGSHOF

@JUNGLESTAR_BROMELIA_

DECORUM

“CAMMINARE TRA LE SERRE DEI PRODUTTORI

DECORUM, VISITARE LA FIERA E OSSERVARE L’ENORME

VARIETÀ DI MATERIALI DISPONIBILI MI HA RICORDATO

QUANTO SIA PREZIOSA LA MATERIA PRIMA CON CUI

LAVORIAMO

OGNI GIORNO”

Ispirazioni dalla fiera.

Crediti foto: Fabio Chessa

Claudia Maurer: nuova direttrice di spoga+gafa e il futuro della più grande fiera del giardinaggio

Dal 1 novembre 2024 ClaudiaMaurer è la nuova direttrice di spoga+gafa, la più grande fiera mondiale dedicata al giardinaggio e al barbecue, che si terrà a Colonia dal 24 al 26 giugno 2025. Dopo 15 anni negli Stati Uniti, Maurer torna in Germania con una visione arricchita dalle sue esperienze internazionali e con l’obiettivo di rafforzare il ruolo pionieristico dell’evento. Maurer si dice affascinata dalla capacità di spoga+gafa di rappresentare l’intera filiera del giardinaggio, dai mobili da giardino alla decorazione, dalle attrezzature alle cucine da esterno e ai barbecue. “Lafieraèunpuntod’incontroglobaleperleultimetendenzeeinnovazioninell’outdoorlifestyle”, afferma, sottolineando l’importanza del dialogo internazionale per favorire lo sviluppo di idee innovative. Durante i suoi anni negli USA Maurer ha sviluppato una profonda comprensione delle differenze culturali e dell’importanza di adattare gli eventi alle esigenze dei diversi mercati globali. Intendeportarequestoapproccio ancheaspoga+gafa,promuovendounastrettacollaborazioneconglistakeholderpercrearestrategiedisuccessosiaalivelloregionale cheinternazionale. La nuova direttrice racconta anche un lato personale: durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, ha utilizzato piante da interno, fiori recisi ed erbe aromatiche per migliorare la qualità degli spazi abitativi. Ora, a Colonia, sogna un terrazzo con arredi confortevoli, un barbecue e un wet bar, ideale per ricevere amici e condividere momenti conviviali. spoga+gafacontinuaaessereunappuntamentodi riferimentoperl’interosettoredelgiardinaggio. Tra tendenze, innovazioni e soluzioni sostenibili, la fiera rappresenta il luogo ideale per scoprire le novità della stagione e affrontare le sfide del futuro, confermandosi un punto di riferimento per i professionisti e i leader del settore.

Dal 28 al 31 gennaio 2025, IPM ESSEN torna a Messe Essen con una panoramica globale sul futuro del settore del giardinaggio. Con espositori provenienti da circa 50 paesi, la fiera leader mondiale per l’orticoltura offrirà non solo prodotti e servizi innovativi, ma anche un ricco programma di eventi e nuovi format pensati per supportare il settore verde in continua evoluzione. L’edizione 2025 si concentrerà

particolarmente sui giovani impianti e le aziende vivaistiche. Tra le principali novità: Gardeners Forum (Hall 2): Uno spazio dedicato ai produttori orticoli, con presentazioni specialistiche, dibattiti su biodiversità, sostenibilità, innovazioni vegetali, e incontri con esperti del settore e rappresentanti politici. Da qui partiranno anche tour guidati tra gli espositori del settore giovani impianti.

• Trend (Hall 5): Il FDF (Associazione Federale dei Fioristi Tedeschi) si sposta nella Hall 5 con dimostrazioni live di design

Zoomark, protagonista a Bangkok

floreale, showrooms e il Trade Fair Cup 2025, il cui tema sarà ”Boundless blooming community″. Inoltre, il IPM Discovery Centre, diretto da Romeo Sommers, presenterà tendenze e strategie per il commercio al dettaglio, dai concept per i punti vendita alle campagne di marketing.

• Green Cities Award (Hall 7): Per la prima volta, IPM ESSEN ospiterà questo prestigioso premio annuale promosso dall’European Nurserystock Association (ENA), che celebra progetti innovativi e sostenibili per il verde urbano in Europa. I candidati saranno esposti vicino allo stand dell’Associazione Tedesca dei Vivai (BdB).

IPM ESSEN punta a ispirare

i giovani verso le professioni verdi. Al posto dell’ormai tradizionale Training Day, gruppi di studenti delle scuole secondarie saranno accolti ogni giorno per esplorare le carriere nel settore del giardinaggio. Per sostenere il reclutamento, tornerà il Career + Future Forum, insieme alla Green Career Wall, dove saranno esposti annunci di lavoro e offerte di stage. Con il suo slogan “Endless Green Variety”, IPM ESSEN 2025 si conferma il punto di riferimento globale per i professionisti del settore verde, offrendo una piattaforma per innovazioni, networking e scambio di idee in un momento cruciale per l’industria.

Grande successo per l’esordio dell’Italy Pavilion powered by Zoomark alla Pet Fair South East Asia, che si è tenuta a Bangkok dal 30 ottobre al 1 novembre 2024. L’evento, punto di riferimento per il mercato degli animali d’affezione nel sud-est asiatico, ha ospitato una selezione di otto aziende italiane simbolo dell’eccellenza del Made in Italy: Adragna Petfood, Bamapet, Iv San Bernard, Laviosa, Manitoba, Morando e Valpet. L’Italy Pavilion ha riscosso grande interesse, attirando oltre 10.000 professionisti tra negozianti, buyer e distributori provenienti da 81 Paesi. Questo ha permesso di creare nuove collaborazioni e consolidare la presenza delle aziende italiane in un mercato in forte espansione. Questo successo conferma il ruolo di Zoomark come partner fondamentale per le aziende italiane che desiderano espandersi a livello globale. Dopo Bangkok, l’attenzione si sposta su Zoomark International, in programma dal 5 al 7 maggio 2025 a BolognaFiere. Giunta alla sua 21ª edizione, la fiera è un punto di riferimento internazionale per l’industria e la distribuzione del pet food e pet care, offrendo un’occasione unica per creare nuovi rapporti commerciali, scoprire le ultime tendenze e confrontarsi con una platea globale di professionisti alla ricerca di innovazioni e collaborazioni.

Foto di Rainer Schimm.

MILANO HOME 2025, FOCUS SULLE FRAGRANZE PER LA CASA E IL RETAIL

Milano Home 2025 si prepara a diventare il punto di riferimento per chi vuole scoprire come le fragranze per la casa possano trasformare gli spazi, offrendo esperienze sensoriali ed emozionali uniche. Dal 23 al 26 gennaio 2025, presso Fieramilano (Rho), la manifestazione tornerà con un focus speciale sulle fragranze d’ambiente, un settore in forte crescita che promette di giocare un ruolo sempre più centrale nell’arredo domestico e nell’esperienza retail. Saranno presenti oltre 40 aziende del mondo, tra cui brand di prestigio come Trudon, Paul Smith, L’Objet, Nanan, Zenology, Stoneglow, Euthalia Fragrances, e molti altri delle fragranze, candele, saponi e prodotti per il benessere. Milano Home 2025 offrirà a

professionisti del settore, interior designer e retailer l’opportunità di esplorare le ultime tendenze e soluzioni per creare spazi domestici che siano non solo esteticamente accoglienti, ma anche capaci di stimolare i sensi e il benessere emotivo. La manifestazione si distingue per la proposta di esperienze immersive che permetteranno ai visitatori di scoprire il potere delle fragranze. Attraverso una serie di workshop sensoriali e momenti formativi, i partecipanti potranno approfondire le potenzialità delle essenze per il retail e l’interior design, con l’obiettivo di creare ambienti che rispondano ai desideri più profondi dei consumatori. Una delle novità di Milano Home 2025 è il programma Sensploration,

a cura di Marco Merola, direttore creativo di Casimiro Fragranze. Si tratta di un ciclo di otto incontri che si terranno nell’arco dei quattro giorni della manifestazione e che offriranno ai professionisti del settore l’opportunità di esplorare temi come il marketing sensoriale, la sinestesia e l’importanza delle fragranze nella creazione di esperienze di brand memorabili. Tra gli altri incontri previsti, anche Immagina il Profumo, che esplorerà l’interazione tra parole, suoni, colori e fragranze, e NextGen Hub, uno spazio dedicato alle nuove generazioni, dove si presenteranno le idee innovative e visionarie per il retail del futuro. Milano Home 2025 sarà anche un’opportunità per scoprire la cultura delle

fragranze attraverso un affascinante percorso sensoriale che porterà i partecipanti a esplorare il legame tra tradizione e innovazione. Tra gli appuntamenti in programma spicca Viaggio a Venezia, una proposta che immergerà i partecipanti nella storia della città delle spezie e dei profumi, crocevia tra Oriente e Occidente, per scoprire come le fragranze raccontino storie di scambi culturali e incontri inaspettati. L’appuntamento con Milano Home 2025 è dal 23 al 26 gennaio a Fieramilano (Rho), dove il mondo delle fragranze per la casa e il retail si incontreranno per offrire ai professionisti del settore nuove idee, proposte creative e opportunità di business.

FRANCIA, NEL 2024 SI ACQUISTANO MENO PIANTE

Lepiantedainterno edaesternosonolepiù colpite,mentrelepiante utilizzatepercerimonieo neicimiterihannoregistrato risultatimiglioriesono rimastestabilirispetto al 2023

I dati di Kantar Insight per FranceAgriMer e VALHOR rivelano una diminuzione complessiva degli acquisti di piante ornamentali tra gennaio e agosto 2024, rispetto al 2023

La principale tendenza che emerge dall’analisi degli acquisti cumulati da gennaio ad agosto 2024 è una riduzione generale degli acquisti di piante ornamentali rispetto al 2023. Infatti, il 2021 era stato un anno dinamico per le vendite di piante, ma questa tendenza è cambiata nel 2022 e il fenomeno è continuato anche nel 2024. Per quanto riguarda le piante ornamentali, gli acquisti da gennaio ad agosto 2024 sono in calo rispetto al 2023. Le piante da interno e da esterno sono le più colpite, mentre le piante utilizzate per cerimonie o nei cimiteri hanno registrato risultati migliori e sono rimaste stabili rispetto al 2023. Il calo è quindi particolarmente limitato per le piante da cimitero o cerimoniali. Tuttavia, è importante notare che queste piante avevano subìto un forte calo degli acquisti tra il 2022 e il 2023. Di conseguenza, nel 2024, i livelli restano bassi. In termini di valore, le piante da cimitero sono quelle più penalizzate dalla riduzione. In un contesto di inflazione, sembra che le famiglie abbiano acquistato piante meno costose pur mantenendo lo stesso volume di acquisto. Sempre a causa dell’inflazione, la diminuzione in valore degli acquisti di piante ornamentali è minore rispetto a quella in volume (rispettivamente -4% e -8%).

UNO SGUARDO AL PUNTO VENDITA

Per quanto riguarda i punti vendita, si osserva una stabilità relativa per il periodo gennaio-agosto 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, si nota una dinamica di acquisto più favorevole per la grande distribuzione, sia in volume che in valore, a discapito dei fioristi, che tuttavia continuano a rappresentare il principale canale di acquisto in termini di valore.

IMPORTAZIONI ESTERE

Cumulato gennaio-agosto 2024

(Fonte: TDM/Douanes françaises/Elaborazione FranceAgriMer)

La bilancia commerciale degli scambi di piante ornamentali mostra un deficit di circa 631 milioni di euro da gennaio ad agosto 2024. Questo deficit è in calo dell’8% rispetto allo

stesso periodo del 2023. Le importazioni francesi di fiori e piante ornamentali fresche hanno raggiunto un totale di 692 milioni di euro, con una diminuzione dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questa riduzione delle importazioni è particolarmente evidente nei Paesi Bassi (57% di quota di mercato, -10% in valore), in Italia (10% di quota di mercato, -9% rispetto al 2023) e in Germania (4% di quota di mercato, -13% rispetto al 2023). Le importazioni di tutte le categorie di piante ornamentali sono in calo rispetto allo stesso periodo del 2023:

• Piante da esterno: 32% di quota di mercato, -8% rispetto al 2023

• Fiori freschi recisi: 30% di quota di mercato, -3% rispetto al 2023

• Piante da interno: 26% di quota di mercato, -10% rispetto al 2023

• Bulbi: 10% di quota di mercato, -7% rispetto al 2023

• Fogliami freschi: 2% di quota di mercato, -3% rispetto al 2023

ESPORTAZIONI IN CALO

Per quanto riguarda le esportazioni francesi di piante ornamentali (tutti i prodotti inclusi), da gennaio ad agosto 2024 hanno raggiunto 61 milioni di euro, con una diminuzione dell’8% rispetto al 2023 e dell’11% rispetto al 2022. Questa diminuzione è particolarmente marcata verso il Regno Unito (13% di quota di mercato), i Paesi Bassi (29% di quota di mercato) e la Germania (7% di quota di mercato), con cali rispettivi del -8%, -6% e -12% rispetto allo stesso periodo del 2023. Al contrario, le esportazioni verso l’Italia (16% di quota di mercato) sono aumentate del 13% rispetto al 2023. A parte i bulbi (6% di quota di mercato), le cui esportazioni sono aumentate del 24% in valore, le esportazioni delle altre categorie di piante ornamentali sono in calo rispetto al 2023:

• Piante da interno: 6% di quota di mercato, -8% rispetto al 2023

• Fiori freschi recisi: 26% di quota di mercato, -5% rispetto al 2023

• Piante da esterno: 58% di quota di mercato, -12% rispetto al 2023

• Fogliami freschi: 4% di quota di mercato, -5% rispetto al 2023

Scopri le novità del catalogo 2025!

Visual idea / Erica Cherubini

I TREND DI SETTORE GUIDANO O DETERMINANO IL MERCATO?

RIFLETTIAMO INSIEME: i trend sono davvero così importanti o è la tua capacità di interpretarli che fa la differenza? Riconosci il valore della tua esperienza maturata in anni di lavoro nel settore? Sei tu, con la tua visione e la tua professionalità, a trasformare il tuo Garden Center in un luogo unico, capace di influenzare il mercato anziché subirlo.

Nel mondo del garden retail, le tendenze sono ovunque: dalle piante esotiche alle soluzioni sostenibili per giardini urbani. Ma come si dovrebbero considerare? Un limite o un’opportunità? Scopriamolo insieme

Ogni anno, nuove tendenze sembrano dominare il mercato, spingendo i Garden Center a riorganizzare gli spazi e adattare l’assortimento. Ma la vera domanda è: i trend guidano davvero le scelte del mercato o sono i Garden Center stessi a plasmare le esigenze dei consumatori, determinando il futuro del settore?

CHI INSEGUE CHI?

Non si tratta solo di seguire una moda: quando i Garden Center adottano nuovi trend, spesso sono proprio loro a influenzare i gusti dei clienti. L’abilità di trasformare una pianta comune in un oggetto del desiderio o di rendere irresistibile una tendenza apparentemente di nicchia è ciò che distingue un Garden Center che “segue” dai professionisti che “guidano” il mercato. Seguire i trend può fornire una bussola, ma affidarsi a essi in modo acritico rischia di limitare l’espressione della propria identità. È importante trovare un equilibrio tra aderire alle mode e preservare l’unicità del proprio Garden Center, adattando i trend alle esigenze del territorio e della clientela locale.

QUANDO I GARDEN CENTER CREANO

I Garden Center possono diventare trendsetter, anticipando le necessità dei consumatori e creando esperienze inedite. Presentare piante rare, promuovere l’agricoltura urbana o proporre tecniche innovative di paesaggistica non sono solo scelte commerciali, ma strumenti per plasmare il futuro del settore. Al contrario, la continua ricerca dei “must-have” può portare al conformismo. Invece di adottare ciecamente i trend, reinterpretarli in modo originale permette di offrire ai clienti un’esperienza su misura, preservando l’unicità e distinguendosi dalla concorrenza

LA MIA VISIONE

Al Garden Center New Trend 2025, durante Myplant & Garden, abbiamo deciso di affrontare la questione aggiungendo una novità. Presenteremo delle aree tematiche d’ispirazione e introdurremo un’opportunità di crescita condivisa: le visite guidate durante l’evento. Il focus delle brevi visite guidate sarà su come ogni Garden Center possa trasformare un’ispirazione in qualcosa di proprio, interpretando e adattando le tendenze alle specificità del territorio e alle aspettative dei propri clienti. La nostra proposta non è quella di inseguire mode passeggere, ma di fornire strumenti per comprenderle e reinterpre-

tarle, creando valore attraverso un approccio consapevole e mirato La vera sfida è saper leggere i trend, comprenderli e piegarli alle proprie esigenze, piuttosto che farsi dominare da essi.

VADEMECUM OPERATIVO

Come leggere e utilizzare le tendenze di settore

1. Analizzare le fonti

• Dove trovare i trend: consultare riviste di settore, report di fiere internazionali e pubblicazioni specializzate. I social media possono anche essere un’utile fonte di ispirazione per individuare le novità emergenti.

• Valutare l’affidabilità delle fonti: non tutti i trend hanno lo stesso peso. Prediligere le fonti autorevoli e i report supportati da dati di mercato.

2. Adattare i trend al contesto locale

• Conoscere il proprio territorio: i trend globali possono avere un impatto diverso in contesti locali. Adattare le tendenze alle caratteristiche del Garden Center e alle preferenze della clientela.

• Personalizzare l’offerta: usare i trend come punto di partenza per sviluppare prodotti e allestimenti che rispecchiano l’identità unica del punto vendita.

3. Sperimentare e valutare i risultati

• Testare i trend in piccole aree: prima di investire in modo massiccio, creare allestimenti di prova o angoli dedicati per vedere come reagiscono i clienti.

• Monitorare l’efficacia: misurare l’impatto delle nuove tendenze sulle vendite e sull’interesse dei clienti. Raccogliere feedback per capire se il trend sta generando valore.

4. Integrare i trend con la propria identità di marca

• Non abbandonare la propria unicità: usare i trend per arricchire la proposta, ma mantenere sempre la coerenza con l’immagine e i valori del Garden Center.

• Raccontare una storia: integrare i trend in narrazioni che coinvolgano i clienti, spiegando perché si è scelto un determinato stile o prodotto e come si adatta al loro modo di vivere il verde.

5. Pianificare la rotazione dei trend

• Programmare le novità stagionali: organizzare cambiamenti di allestimento ogni 2-3 mesi, seguendo il calendario delle stagioni o gli eventi speciali.

• Riutilizzare e rinnovare: adattare i trend precedenti con nuove idee per mantenerli freschi e accattivanti, evitando di dover ripartire ogni volta da zero.

g Aipsa informa / di Daria Orfeo, ha collaborato Luisa Falcone

SUBSTRATI

in collaborazione con

QUANTE NE SAPETE SUI SUBSTRATI?

Quattro lezioni organizzate da Aipsa ed Edizione Laboratorio Verde hanno approfondito le tematiche più attuali e rilevanti. Gli incontri sono disponibili anche per te sul canale Youtube dell’Associazione

Grande successo hanno avuto le lezioni sui sub strati di coltivazione promosse ed organizzate da Aipsa ed Edizione Laboratorio Verde. Un ciclo di quattro incontri rivolti ad agronomi, tecnici aziendali e di serra, periti, professionisti del settore, ma anche appassionati e hobbisti del giar dinaggio. Scopo degli incontri è stata l’opportunità di approfondire e aggiornarsi su temi rilevanti e attuali, quali le normative di settore, le caratteristiche tecniche dei substrati, i loro molteplici impie ghi e i fattori da considerare nella gestione in contesti professionali sia amatoriali. Le iscrizioni hanno superato di gran lunga le aspettative con una presenza online di quasi 100 utenti. Gli incontri so no stati accreditati dall’Ordine degli Agronomi e Forestali di Piacenza (per 0,25 CFP). Le lezioni sono state tenute dagli agronomi Daria Orfeo, Paolo Notaristefano, Alessandro Guarneri, rispettivamente coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico e della Consulta dei Tecnici Aipsa, e da Debora Villani, biologa che da diversi anni si occupa di aspetti regolatori.

DALLA NORMATIVA ALLA PRODUZIONE

La lezione di apertura è stata interamente dedicata alla normativa, con un approfondimento, nella prima parte, delle norme nazionali ed europee per i fertilizzanti, che contemplano la categoria degli ammendanti e dei substrati, mentre nella seconda parte è stata fatta una panoramica dei Regolamenti REACH e CLP. La conoscenza delle principali regole che disciplinano la produzione e commercializzazione di questi prodotti è fondamentale per qualificare il settore e valorizzarne le proprietà. Conoscere i requisiti essenziali, le procedure per la valutazione della conformità, le norme di etichettatura, oltre il che disposizioni generali relative alla valutazione delle sostanze e le prescrizioni per la compilazione delle schede di dati di sicurezza è determinante per il corretto utilizzo di substrati e ammendanti. Nel secondo appuntamento – Cos’è un substrato –, i temi affrontati sono stati molteplici. Partendo dalla storia dei primi impieghi dei substrati è stata presentata un’analisi del mercato europeo e italiano, con la descrizione delle peculiarità dei diversi ambiti di impiego (professionale e hobbistico). Successivamente, sono state descritte le caratteristiche della produzione industriale dei substra-

Le lezioni sono disponibili sul canale

YouTube di Aipsa

ti. Per la produzione di un substrato l’elemento fondamentale è la scelta delle componenti (materie prime), che richiede un’attenta valutazione della stabilità fisica e biologica, l’assenza di patogeni, l’assenza di infestanti, il costo, la disponibilità, la facilità e continuità di approvvigionamento, la costanza delle caratteristiche nel tempo, il minor impatto ambientale e la conformità normativa. Le caratteristiche delle singole materie prime sono state dettagliatamente descritte, ricordando quanto sia importante conoscere la loro complementarietà fisica, chimica e biologica. Essendo i substrati, quasi sempre prodotti pronti all’uso, con una base di concimazione, è stato dedicato un focus anche ai tipi di concimi e correttivi addizionabili in fase di miscelazione

DAI PARAMETRI SPECIFICI AGLI USI E GESTIONE

La terza lezione, ha riguardato i parametri specifici per la descrizione delle caratteristiche agronomiche, ambientali e normative dei substrati e i metodi di analisi da impiegare per la loro determinazione. La conoscenza dei parametri chimico-fisici, idrologici e biologici, consente di fare un uso efficiente dei substrati, il che permette all’utilizzatore di prevedere il loro comportamento in coltivazione, durante l’impiego. Un ripasso generale, non solo teorico, sul pH e le dinamiche di rilascio e disponibilità dei nutrienti, sulla conducibilità elettrica e la salinità, sulla porosità, sulla capacità di ritenzione idrica, ecc. In conclusione, nella quarta lezione – Usi e gestione dei substrati di coltivazione –, si è affrontato il tema della conservazione dei substrati, della variabilità delle caratteristiche e della gestione in serra, focalizzando l’attenzione su quali elementi sono da considerare durante la coltivazione. La lezione è terminata con un sintetico approfondimento sui substrati e terricci per la cura del verde domestico.

DARIA ORFEO/ Agronomo e consulente per il settore dei fertilizzanti, substrati e ammendanti. Dal 2007 è segretaria di AIPSA, l’associazione italiana dei produttori di substrati di coltivazione e ammendanti.

VERDE IDIOMATICO

Benvenuti e benvenute in questo nuovo spazio di riflessione sulle parole. Una rubrica che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla nostra lingua e – perché no? – accendere la curiosità dei lettori. Bando alle ciance! Nuovo numero, nuovo tema. Oggi parliamo di espressioni idiomatiche

È il messaggio che cerco di trasmettere con questa rubrica: il mondo naturale non offre solo risorse fisiche, è anche un impareggiabile teatro di esperienze che arricchiscono il nostro arsenale comunicativo. È quell’esperienza agricola, naturale, che diventa chiave di interpretazione per tutte le altre esperienze dell’umano. Semplificando all’estremo, se una cosa cresce molto rapidamente e con grande diffusione, nel nostro sentire, cresce(ospunta,vienesu)comeifunghi… avete capito. Non è importante sapere in che epoca e fase linguistica sia nata questa forma idiomatica – nella maggior parte dei casi è difficile accertarlo –, è sufficiente apprezzare la rilevanza culturale che il mondo naturale ha avuto per noi. Chissà… oggi forse qualcuno davanti alla medesima scena potrà dire che spunta come le fake news o come un commento d’odio a un post, e un domani questo sarà parlar comune (a me personalmente piacciono di più i funghi). Un’espressione o frase idiomatica è una locuzione di significato peculiare proprio di una

specifica lingua (greco antico idiomatikós ‘particolare’). La cosa intrigante delle frasi idiomatiche e dei modi di dire è che sono un tratto specifico di una lingua, che testimonia il suo particolare sostrato culturale e valoriale, se non proprio come i suoi parlanti vedono il mondo.

Vediamone quindi alcuni. Semplice, sottile, comune, iniziamo dall’erba: l’osteggiata erba voglio e la mala erba, inciampare in un filo d’erba, far crescere l’erba sotto i piedi e infine, essere in erba. Altre coinvolgono la conformazione dei vegetali, come in mettere radici, essere [magro] come un fuscello, essere come canne al vento, stare/essere sulle spine. Anche l’immagine della crescita e della produttività è presa in prestito diverse volte, come per tagliare i rami secchi, coltivare il proprio orto, seminare zizzania, consolarsi con l’aglietto – rassegnarsi a un fallimento trovando sollievo in un aglio ancora giovane, senza spicchi –, uscire dal seminato

E poi ce ne sono tante tante altre, belle e particolari… Una interessante predilezione per il cavolo – entrarci /starci come il cavolo a merenda, andare a ingrassare i cavoli, andare a piantare i cavoli, salvare capra e cavoli –, e poi la mia preferi ta, cascaredalpero, ovvero, dover prendere atto, in genere dolorosamente, di una data realtà.

NICOLÒ DE ROSSI/ Nato e cresciuto a Venezia. La marea lo ha portato a Torino e a Pavia, dove si è laureato in Lingue e poi in Linguistica. Ama la scrittura in tutte le sue forme, e le lingue, di oggi e di ieri. Il suo profilo Instagram: @nico.teca

Parola a coltivatori e rivenditori

Uno sguardo sul futuro dei substrati: il sondaggio AIPSA 2024 svela sfide, opportunità e nuove idee per un settore in evoluzione che deve puntare su sostenibilità, formazione e innovazione a cura di AIPSA e GREENUP

Il sondaggio AIPSA 2024, presentato a Padova il 26 settembre 2024, offre una dettagliata fotografia del settore italiano dei substrati, evidenziando le dinamiche attuali e future del mercato. I risultati sono stati presentati alle principali associazioni di categoria in una tavola rotonda allargata, che è stata un’importante occasione per fare il punto sulla conoscenza e percezione dei substrati da parte degli addetti ai lavori, facilitando il confronto e lo scambio di spunti tra produttori e operatori del mercato. Sono state evidenziate le sfide e le opportunità emergenti nel settore, offrendo una piattaforma per il confronto e la discussione su come ottimizzare la collaborazione tra le associazioni e superare le criticità. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire i punti di forza e debolezza identificati nel sondaggio e di contribuire con idee e soluzioni per il futuro del settore. In sintesi vengono riportati i risultati emersi dallo studio, evidenziando le principali tematiche e le percezioni relative ai substrati, nonché le implicazioni per il futuro del settore.

Qualità del prodotto

I coltivatori e i rivenditori hanno opinioni diverse su cosa costituisca un prodotto di qualità. Per i produttori, la qualità è legata alle materie prime ,

in particolare alla torba, che ha diverse proprietà e utilizzi. I rivenditori, invece, associano la qualità a un prodotto pronto all’uso, facile da gestire per il consumatore finale e che richiede meno acqua e concimazione, senza compromettere la qualità della pianta.

Sostenibilità

Le risposte ottenute mostrano una mancanza di definizioni comuni, con ciascun operatore che interpreta questi termini in modo diverso. Ad esempio, molti hanno associato “sostenibile” a un prodotto naturale e biologico, mentre altri hanno legato la sostenibilità alla riciclabilità e alla rinnovabilità delle materie prime.

PIÙ DELL’80% SI ASPETTA UNA

MODIFICA DELLA NORMATIVA, SENZA INDICARE DI CHE TIPO E CON QUALE IMPATTO

Innovazione

Vi è confusione su cosa significhi esattamente “innovativo”. Molti produttori non riescono a definire chiaramente l’innovazione, poiché le materie prime utilizzate sono limitate e non percepiscono grandi margini di cambiamento. Alcuni coltivatori preferirebbero avere una semplificazione nell’offerta di prodotti, piuttosto che introdurre innovazioni che potrebbero rivelarsi complesse da

gestire in coltivazione. Tuttavia, altri sentono il bisogno di “vedere” qualcosa di nuovo, anche se non sanno esattamente cosa.

Caratteristiche dei terricci

I coltivatori attribuiscono grande importanza a miscele specifiche per diverse coltivazioni. I rivenditori considerano cruciale la disposizione dei terricci nel punto vendita e sottolineano la necessità di una formazione adeguata del personale. Queste differenze evidenziano la necessità di strategie di marketing e di formazione specifiche per ogni gruppo target.

CONOSCENZA DELLE NORMATIVE

Per entrambi, coltivatori e rivenditori, la conoscenza del quadro normativo è lacunosa. Più dell’80% si aspetta una modifica della normativa, senza indicare di che tipo e con quale impatto. È evidente la necessità di fare formazione e divulgazione su questo tema. Nonostante la percezione comune che ci saranno restrizioni normative sull’uso della torba, al momento non esiste né una legge italiana né una direttiva europea che imponga limitazioni specifiche nel settore del florovivaismo. Tuttavia, esistono normative più generali sulla protezione del suolo e la transizione ecologica, che potrebbero avere un impatto indiretto.

EVOLUZIONE DELLE

MATERIE PRIME

DIFFICOLTÀ NELLA GESTIONE

DELLE NUOVE MATERIE PRIME

Un tema ricorrente è la difficoltà che i coltivatori incontrano nel gestire materie prime diverse da quelle tradizionali, come la torba. Molti si sentono incerti

È emerso che i coltivatori hanno una maggiore competenza e conoscenza delle caratteristiche delle materie prime utilizzate nelle miscele rispetto ai rivenditori. Tuttavia, anche tra i coltivatori c’è una certa confusione sulle materie prime alternative alla torba, soprattutto sugli aspetti legati alla loro gestione in coltivazione.

su come trattare questi nuovi materiali e su come adattarli alle tecniche di coltivazione già esistenti, una preoccupazione logica e comprensibile.

VENDITE E ORGANIZZAZIONE

DEL PUNTO VENDITA

La disposizione dei terricci nel punto vendita e la formazione del personale sono considerati elementi cruciali per le vendite: • Il cross-selling emerge come strategia di vendita efficace, accostando terricci specifici alle piante.

VI È CONFUSIONE SU COSA SIGNIFICHI ESATTAMENTE "INNOVATIVO". MOLTI

PRODUTTORI NON RIESCONO A DEFINIRE CHIARAMENTE L’INNOVAZIONE, POICHÉ

LE MATERIE PRIME UTILIZZATE SONO LIMITATE E NON PERCEPISCONO GRANDI

MARGINI DI CAMBIAMENTO

• La formazione del personale è fondamentale per migliorare la capacità di risposta alle richieste dei clienti e per incrementare le vendite.

La sostenibilità sembra avere un impatto limitato sul cliente finale, suggerendo che la comunicazione dei benefici sostenibili deve essere migliorata.

GRANDE DISTRIBUZIONE

La grande distribuzione è percepita come una minaccia a causa della qualità dei terricci offerti a prezzi inferiori. Le opinioni sono polarizzate: un gruppo percepisce la grande distribuzione come competizione sleale, mentre un altro non ne percepisce il pericolo.

FORMAZIONE

Emerge chiaramente la necessità di una formazione tecnica sia per i rivenditori sia per i coltivatori. Da una parte, il personale tecnico

deve essere preparato sulle implicazioni delle materie prime non tradizionali. Dall’altra i consumatori finali potrebbero beneficiare di una maggiore informazione e formazione sull’uso dei substrati e sulle loro caratteristiche.

CONSIDERAZIONI FINALI

Lo studio evidenzia la necessità di chiarire le problematiche legate all’uso delle materie prime alternative alla torba e di contestualizzare il concetto di “senza torba”.

SI DEVE STABILIRE UN MECCANISMO DI FEEDBACK TRA PRODUTTORI, COLTIVATORI E RIVENDITORI PER MIGLIORARE

LA QUALITÀ E L’INNOVAZIONE NEL SETTORE DEI SUBSTRATI

METODOLOGIA

Il sondaggio è stato condotto nel 2023/2024 e ha coinvolto coltivatori e rivenditori. Partendo da un’attività di focus group, con i tecnici della consulta AIPSA, che ha identificato le tematiche più rilevanti, sono stati predisposti due questionari, Coltivatori e Rivenditori, che prevedevano domande a risposta aperta e chiusa (a scelta multipla), oppure a punteggio (da 1 a 5).

Questo approccio ha permesso di raccogliere dati quantitativi e qualitativi, offrendo una visione completa delle opinioni e delle esigenze degli operatori del settore.

Per quanto riguarda la formazione, essa viene percepita come un tema centrale per tutto il settore, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza tecnica e la capacità di rispondere alle esigenze del mercato. A proposito di sostenibilità, invece, sembra essere necessario sviluppare una definizione condivisa, che si riferisca a riferimenti normativi cogenti. Non può essere accettata la coesistenza di diverse interpretazioni. Un altro elemento che è emerso è quello di stabilire un meccanismo di feedback tra produttori, coltivatori e rivenditori per migliorare la qualità e l’innovazione nel settore dei substrati. Allo stesso tempo si deve esplorare più approfonditamente il ruolo del consumatore finale per comprendere come le sue preferenze e percezioni influenzino il mercato dei substrati. Queste considerazioni finali suggeriscono che un approccio integrato, che coinvolga tutti gli attori della filiera, è fondamentale per affrontare le sfide future e per promuovere la sostenibilità e l’innovazione nel settore dei substrati.

Lo studio è stato promosso da AIPSA - Associazione Italiana Produttori Substrati di coltivazione e Ammendanti, in collaborazione con le riviste tecniche Agriflortec e greenup. È stato diffuso a rivenditori e coltivatori in condivisione con le principali associazioni di categoria.

UNO SGUARDO SUL MONDO ATTRAVERSO PIANTE E FIORI

Il Flower Council of Holland presenta per il 2025 i più aggiornati e attuali trend, sviluppati in collaborazione con Tuinbranche Nederland, iBulb, INretail and Bureau Nijman + Van Haaster. Lasciamoci ispirare dunque da Slow Life, Cosmic Future, Radiant Energy e Unique Utopia

Tendenze / STILE
di ALICE NICOLE GINOSA

Tranquillità e materiali naturali sono i protagonisti degli interni ispirati alla Slow Life.

Le composizioni floreali si distinguono per la loro sobrietà pastello e la loro presenza silenziosa, mentre le piante per le foglie morbide e colorate.

SLOW LIFE

I prodotti artigianali sono utilizzati con cura e completati da colori caldi e naturali. Le forme sono semplici e riconoscibili. Questo conferisce agli interni un carattere rilassante e sostenibile.

SLOW LIFE IN POCHE PAROLE

Calma, semplicità, armonia, naturalezza, sobrietà, essenzialità, consapevolezza, sostenibilità, autenticità e conforto.

Le atmosfere tropicali sono create ispirandosi alla natura, come a farfalle e a uccelli.

Materiali di lusso come il vetro colorato, la ceramica smaltata, il voile e il velluto sono protagonisti insieme ai più sobri legno, carta e cartone.

UNIQUE UTOPIA

I bouquet esotici sono pieni, colorati e fantasiosi, con combinazioni floreali insolite.

UNIQUE UTOPIA IN POCHE PAROLE

Lussuoso, tropicale, amplificato, colorato, caldo e decorativo.

L’utilizzo di materiali trasparenti crea una dimensione extra.

I gradienti e i colori contrastanti sono importanti, così come gli effetti opachi e lucidi.

COSMIC FUTURE

Le forme sono organiche ma eleganti e sembrano provenire dal futuro. I materiali contrastano tra loro e possono essere opachi o lucidi.

COSMIC FUTURE IN POCHE PAROLE

Luminoso, elegante, opaco contro lucido, misterioso, chiaro e scuro, futuristico e fantasioso.

Gli oggetti sembrano irradiare energia, essere in movimento e inondati di luce colorata.

I colori contrastanti si combinano con forme geometriche e organiche, creando uno spettacolo visivo. I fiori e le piante si uniscono naturalmente.

RADIANT ENERGY

I fiori sembrano muoversi all’interno dei loro allegri bouquet e anche le piante irradiano energia e trovano casa in vasi semitrasparenti.

RADIANT ENERGY IN POCHE PAROLE

Movimento, colorato, leggero, energetico, radioso, luminoso, contrastante e dinamico.

FORME E COLORI LINEARI ED ELEGANTI, IDEALI PER ARREDARE CON STILE E PERSONALITÀ IL PROPRIO NATALE.

UNA PER TUTTI

Da Plantipp a Lazzeri, passando per Schoneveld Breeding, ecco una carrellata di novità a tema piante per un 2025 ricco di colori, profumi e abbondanti fioriture

Schoneveld Breeding

Schoneveld Breeding, dopo averla presentata in Giappone a settembre 2023, ha lanciato uffi cialmente agli ultimi FlowerTrials, in Olanda, la sua ultima novità: Illusia. Questa pianta fiorita – disponibile per vaso da 10,5 e da 12 cm in un unico colore, Light with Eye – presenta fiori rivolti verso l’alto, diversi dalle varietà tradizionali. tre, ricordano quelli di ciliegio e vantano diverse caratteristiche originali, come le sporgenze sui petali esterni. La pianta si presenta con un aspetto lussuoso e innovativo, con molti fiori di lunga durata.

“Dopo anni di ibridazione lanciamo ufficialmente sul mercato una nuovissima tipologia di pianta, Illusia”, ha raccontato Gianfranco De Leo, Area Manager South Europe di Schoneveld Breeding. “Il nome è significativo, perché crea quell’effetto wow . I fiori sbocciano verso l’alto e sono un po’ diversi dalle varietà tradizionali. Questa pianta è davvero originale e innovativa, con un’eccellente capacità di fioritura continua e una lunga durata del fiore”.

I fiori ricordano quelli del ciliegio e presentano delle sporgenze sui petali esterni.

“Illusia è una pianta da vaso fiorita che sta colpendo il mercato a sorpresa. Il motivo per cui abbiamo scelto di presentarla ai FlowerTrials in Giappone è che questo tipo di prodotto innovativo è molto apprezzato nel mercato giapponese”

Cordyline australis Magic Star è stata presentata da Van der Peijl Tuinplanten di Zundert e si è distinta per la “combinazione di foglie dai bordi giallo scuro con una base rosso intenso”.

La giuria di PLANTARIUM|GROENDirekt, prima dell’apertura della manifestazione, ha assegnato quattro medaglie alle novità gestite da Plantipp. Ma non solo, perché l’Agastache Beelicious Pink (“Agapk”PBR) è stata anche nominata Miglior novità dell’edizione autunnale di PLANTARIUM|GROEN-Direkt 2024.

Presentata da Alex Schoemaker Living Creations BV, l’Hydrangea paniculata Groundbreaker® Blush è stata apprezzata dalla giuria per il suo aspetto unico e innovativo.

Plantipp

davidii Butterfly Candy® Little Cerise è stata presentata da Van Son & Koot b.v., Kaatsheuvel, e ha attirato l’attenzione dei giudici per la sua fioritura molto abbondante e il profumo leggero e dolce, molto attraente per api e farfalle.

Da Plantipp, direttamente dall’ultima edizione di PLANTARIUM|GROEN-Direkt, arrivano quattro varietà da scoprire. La prima è la Agastache Beelicious Pink, che ha un portamento compatto, raggiunge i 50 cm di larghezza e i 70-80 cm di altezza. I grandi fiori rosa non sono solo una delizia per gli occhi ma attirano anche molte farfalle e api. Le infiorescenze sono molto grandi e sviluppano un bel colore rosa scuro in autunno. Le foglie hanno un leggero profumo di anice. Beelicious Pink ha un lungo periodo di fioritura, da luglio a settembre, che consente di godere a lungo delle sue abbondanti fioriture.

Agastache Beelicious Pink.
Buddleja

Lazzeri

Sono diverse le novità e gli highlights presentati da Lazzeri per la primavera/estate 2025. A partire da Pizzica, serie di Impatiens che prende il nome da una danza popolare italiana, alle nuove petunie della seria La Signora, caratterizzate da una crescita forte a colori più intensi dalla primavera fino ai primi freddi.

Duna

La vasta gamma di portulache di Lazzari quest’anno si completa con tre novità: Raspberry e Gold per la linea Classic, e Magenta Flame per le bicolore. Le portulache della serie

Duna sono disponibili in 4 diversi tipi di fiore: Classic, con fiore semplice e grande, Bicolor, bicolore con fiore semplice e grande, Peggy, con fiore grande e foglie aghiformi, e infine

Double, con fiore doppio. Tutte le Duna hanno un’ottima ramificazione e precocità, e sono ideali per qualsiasi tipo di vaso, dai piccoli ai basket.

Amazonia

Per rendere più completa la gamma di geranio interspecifico della serie Amazonia-Ticuna Lazzeri ha inserito due nuovi colori: un bianco pure e un amethyst. Questa serie è ora composta da 8 varietà, tutte caratterizzate da vigore forte, migliore durata dei fiori e maggiore tolleranza al calore e alle intemperie.

La Signora

La serie di petunie proposta da Lazzeri si arricchisce di 4 co lori ed è stata suddivisa in due gruppi: vigorous e medium. Nel gruppo medium sono entrate due novità, Pink e Starlight Purple, mentre nel gruppo vigorous troviamo Violet Vein e Red. Le petunie di questa serie sono caratterizzate da una crescita forte e fino a 7 giorni più precoci di altre serie

Inoltre, i colori sono più intensi dalla primavera ai primi freddi.

prende il nome da una danza popolare presente in Salento e Basilicata. È caratterizzata da colori vivaci ed è arricchita da 4 novità, tra cui il nuovo arancione “Neon Orange”. Gli altri tre colori che vanno a completare la serie sono Dark Pink, Neon Magenta e Pastel Rose. Con questi inserimenti sono ora 12 le varietà Pizzica. Questa serie si caratterizza, oltre che per i colori vivaci, per il fiore grande, l’omogeneità

Universo Frida’s

Da piccolo negozio a Bologna a brand di franchising (e servizi) diffuso in tutta Italia

colloquio con GABRIELE PAOLILLO di NICOLÒ DE ROSSI

Frida’s è oggi la maggiore –va detto – catena di negozi di fiori in Italia. Oltre alla vendita diretta si occupa di allestimenti per eventi e matrimoni, serve e gestisce le aree floreali di hotel, oltre a spedire fiori in molte città italiane. Come ci spiega Gabriele Paolillo, responsabile corporate & events dell’azienda, non lo è diventata da un giorno all’altro. Frida’s è evidentemente figlia di un lento adattamento che l’ha portata a crescere e a cogliere le opportunità del mercato. Assieme a Gabriele parliamo del mercato del fiore reciso e delle tappe fondamentali del brand, fino alla recente collaborazione con VG crea.

Quando e dove nasce Frida’s?

« Frida’s nasce a Bologna nel 2008, quindi sono ormai 16 an-

ni che siamo sul mercato. E in realtà nasciamo con una veste diversa, come un negozio di fiori, un retail. Alessandra Santi (fondatrice di Frida’s n.d.r.) nel 2008, appunto, apre un negozio di fiori in un contesto cittadino meraviglioso, via Drapperie, nel pieno centro di Bologna. Un negozio piccolo, forse 19 mq, ma tenuto alla perfezione, che è riuscito a dare ottimi risultati sia in termini di performance che di visibilità».

Quindi all’inizio eravate un retail, ma dopo è scattato qualcosa, giusto?

«Esatto. Come ben saprai, una delle maggiori sfide nel mondo della vendita di fiori recisi è quella

Uno degli allestimenti presentati all'ultima edizione di In&Out, in collaborazione con VG crea.

di saper acquistare bene. Oltre alla imprescindibile qualità del fiore, occorre acquistare nelle giuste quantità in modo da avere sempre un prodotto fresco disponibile, senza però farsi del male economicamente. È un equilibrio che non si può improvvisare e per questo ci siamo messi a studiarlo. Nell’equazione ci sono tanti termini, le statistiche, la stagionalità, la logistica, le imprevedibilità del caso, il prodotto… Da questa ricerca costante è nata una formula che per noi ha funzionato benissimo. Quindi abbiamo iniziato a replicare questo modello in altre attività».

Dopo quanto tempo avete esportato e messo a regime questa capacità?

«Prima di replicare il modello ci siamo presi del tempo per maturare e consolidare una certa esperienza sulla conoscenza e l’acquisto del prodotto, la gestione del negozio e dei dipendenti, l’approccio di vendita… Forti di ciò, dopo 4-5 anni abbiamo iniziato a gestire altri punti vendita, sia in piccole città che in grandi centri,

«CHI

FA PARTE DI FRIDA’S (O IL PERSONALE

CHE

ASSUMIAMO NEI PUNTI VENDITA) VIENE FORMATO IN MANIERA CONTINUA, NON SOLO SULL’IDENTITÀ DEL BRAND, MA ANCHE SUL CORRETTO APPROCCIO DI VENDITA, SULL’EMPATIA E L’ATTENZIONE AL CLIENTE. SONO COSE

IMPORTANTISSIME IN CUI CREDIAMO MOLTO»

come Milano. I negozi andavano bene, ma la gestione a distanza era molto complicata e il fatto di non poter attingere a risorse proprie –diciamola con grande franchezza – ci limitava parecchio. Per questo nel 2015 abbiamo deciso di aprirci a una opportunità di franchising».

Quindi da una parte i punti vendita aperti da voi, dall’altra il franchising. E poi?

«E poi c’è tutta una parte a cui teniamo molto e che riguarda una fresca novità: abbiamo avviato una collaborazione con VG crea, società che opera nell’ambito dell’organizzazione di eventi, con la quale offriamo servizi di allestimento continuativo tutto l’anno nel campo dell’hôtellerie. Ci occupiamo di rifacimento giardini e terrazze, allestimenti per eventi speciali e festività. Attraverso piante e fiori creiamo un’atmosfera speciale studiata nei minimi dettagli».

Penso sia un’ottima prospettiva di collaborazione e ti faccio i miei complimenti. Torniamo un attimo ai negozi. È davvero difficile avere successo e risonanza come negozio di fiori, non è cosa da tutti. Come ci siete riusciti?

«Non è facile, e anche quando accade il successo non arriva subito, quindi bisogna avere molta pazienza. In tanti hanno provato a creare delle catene di negozi di fiori – in Italia e fuori – ma nessuno (o quasi) c’è riuscito. Ci sono secondo me tre fattori chiave. Prima di tutto la logistica. Se vuoi avere successo bisogna avere le spalle abbastanza

grosse per poter gestire una logistica a livello nazionale. In seconda battuta, noi non crediamo nelle location secondarie, defilate , per i nostri punti vendita: stare in un luogo centrale, bello e di flusso ripaga l’investimento. Ultimo ma non per importanza, le persone Chi fa parte di Frida’s (o il personale che assumiamo nei punti vendita) viene formato in maniera continua, non solo sull’identità del brand, ma anche sul corretto approccio di vendita, sull’empatia e l’attenzione al cliente. Sono cose importantissime in cui crediamo molto».

Quanti negozi conta il brand Frida’s e cosa trova un cliente in un vostro negozio?

«Dunque, i negozi sono 31 in tutta Italia, comprese le isole. In un negozio Frida’s il cliente trova il fiore reciso, naturalmente. Ma anche piante, fiori secchi, fiori e piante stabilizzate, e gli accessori (vasi ecc.). Facciamo molta ricerca, per esempio di vasi artigianali, veri pezzi unici da Italia, Francia e altri paesi. Chiaramente, tutto quello che vendiamo è stato selezionato e si allinea alla nostra identità».

Dove si acquista il fiore reciso?

«Sicuramente dall’O-

Gabriele Paolillo, responsabile corporate & events di Frida’s.

landa, che è diventata un grande centro di smistamento del fiore. Compriamo anche da Sud America, dall’Ecuador per esempio –quando superi certi numeri, puoi permetterti di acquistare direttamente dal paese, ma compriamo anche da grossisti –. E poi c’è l’Italia, che cerchiamo di valorizzare il più possibile. Tra prodotto italiano e straniero acquistato c’è un rapporto di 70 a 30».

Un’ultima cosa soltanto: da dove arriva il nome “Frida’s”?

«È il nome proprio di un pappagallo, ci porta fortuna».

Il negozio a Bologna.

Il futuro ambizioso del software

È Florinfo l’investimento sicuro del gruppo Upliift. Tra gli obiettivi un polo europeo dei sistemi digitali per il florovivaismo che passi dall’Italia

colloquio con FABIO TORRINI di FRANCESCO

Dopo tanti anni di lavoro e sacrificio, Fabio Torrini può guardare alla sua Florinfo con serenità. La nuova proprietà ha fissato grandi e importanti obiettivi per l’azienda toscana, che si appresta a rafforzare la propria presenza nel settore florovivaistico. Il fondatore di Florinfo ci racconta di Upliift, di come è avvenuta l’acquisizione e del suo nuovo ruolo nell’azienda. Infine, ci espone il suo interessante punto di vista sulle condizioni del mercato florovivaistico odierno, mettendo in evidenza la crescita del settore della creazione e della manutenzione dei giardini pubblici e privati.

Partiamo dalla grande novità: Florinfo è entrata a far parte del gruppo Upliift.

«È così, a giugno 2024 Florinfo è stata acquisita dal Gruppo Upliift. Già da qualche tempo eravamo stati oggetto delle proposte di alcuni grandi gruppi stranieri, ma avevamo sempre rifiutato. Tuttavia, il tema del passaggio di testimone all’interno di Florinfo doveva essere sbrogliato: i miei figli hanno preso altre strade e non assumeranno la guida dell’azienda dopo di me.

Così, nonostante questa sia la mia creatura, ho deciso che era il momento di pensare ad un partner di lungo periodo che consentisse all’azienda di affrontare con maggiore fiducia il futuro. Tra le varie offerte la migliore per noi è risultata quella di Upliift. Il progetto di Upliift ci ha subito affascinato: lavorare sinergicamente con altri protagonisti del mercato con alle spalle un partner importante, con l’obiettivo finale di creare un Polo Tecnologico, per il software nel Florovivaismo, di livello europeo che parta dall’Italia. E secondo me ci sono tutte le basi per poterlo fare, visto che nel gruppo Upliift è entrata anche Florsistemi!».

In cosa opera Upliift e cosa pensi li abbia spinti a entrare nel mercato italiano?

«Dunque, devo dire che prima di questi eventi non conoscevo il gruppo Upliift né altri grandi gruppi che investono in aziende software, anche se – detto tra noi – mi sarebbe piaciuto entrare in contatto anche prima con queste realtà. Upliift è un investitore permanente specializzato in aziende europee di software con fatturati tra 1 e 25 milioni di euro. La cosa interessante di questi grandi

“È AD AGRARIE E CENTRI BRICOLAGE CHE OGGI VENDIAMO PIÙ SISTEMI DI INFORMAZIONE

gruppi è che operano con un approccio a lungo termine in settori di mercato molto specifici, in modo da garantirsi ricavi stabili e costanti. Per questo preferiscono aziende di nicchia che dispongono di software proprietari e conseguentemente di un flusso di entrate regolari. È una cosa molto saggia, perché le aziende come la nostra, in effetti, seppure nel loro piccolo possono rappresentare investimenti più sicuri e regolari rispetto alle grandi aziende quotate . Il gruppo ha sede a Londra ma si sposterà ad Amsterdam per via dell’uscita del Regno Unito dalla UE. Aggiungo solo questa bella nota, che ha reso molto orgogliosi noi di Florinfo e ha fatto molto piacere a Upliift. Prima di concludere l’acquisizione viene sempre fatto un sondaggio sui Clienti per verificare gli indici

Fabio Torrini.

di soddisfazione della società. Se il sondaggio, effettuato da una apposita società terza, risulta inferiore al 65% di gradimento, non si procede. Noi abbiamo ottenuto un indice di gradimento di oltre il 93% !! ...».

Inizia una nuova avventura quindi… «Sì. Per ora non cambierà niente, nel senso che io sono sempre qui così come gli altri soci e tutto il personale. Anche la sede resterà a Pontassieve (FI), anche perché Upliift è rimasta molto soddisfatta del livello di organizzazione che abbiamo. Ci sarà sicuramente un cambio di immagine, in quanto passiamo da una azienda artigiana, diciamo, a ditta inquadrata nell’industria, perché questo loro sono. Da qui si proverà a fare quello che ci siamo posti, quindi la riconversione dei software, il loro sviluppo e l’eventuale traduzione per poter sbarcare nel mercato straniero… Ci vorrà del tempo, ma sono entusiasta».

Quale sarà il tuo ruolo adesso e, soprattutto, come ti senti?

Per ora il mio ruolo manageriale è sempre lo stesso in Florinfo anche se non più come Amministratore Delegato, carica assunta dal Presidente di Upliift Italia ing. Pietro Ferrari

Il mio futuro prevede di poter avere più tempo disponibile da dedicare a me stesso e ad altri interessi e passioni, garantendo però il mio supporto a Florinfo come Advisor. Ovviamente ora mi sento più sollevato e finché mi sentirò stimolato mi metterò sempre a disposizione, per far progredire la “mia“ Florinfo!

Passiamo al mercato del florovivaismo. A che punto siamo secondo te? Come sta il mercato? Ti dico la mia: secondo me al momento è un mercato in salute.

«Lo è. E lo è soprattutto per la crescita post-pandemica. Dove è in crescita il mercato? Prima di tutto stanno crescendo i giardinieri e i servizi connessi, quindi la manutenzione del giardino pubblico e privato. Assisto a una cresci -

ta verticale sia nel numero delle aziende che nel loro fatturato. Poi c’è la produzione. Il vivaismo ha avuto un momento di calo per via della guerra in Ucraina, ma adesso sta recuperando e sta scoprendo anche altri mercati. Per quanto riguarda la produzione di piante floricole invece, è sì un settore sano e sempre in crescita, ma in Italia abbiamo un tale potenziale inespresso… Arriviamo al mondo del Garden. Io raggruppo tre realtà diverse: le Agrarie, i Garden Center e i Centri di Bricolage (grandi e piccoli). Le agrarie stanno crescendo sulla categoria delle piante, mentre i Garden Center, secondo me sono in un momento interlocutorio nel quale devono riuscire a ritrovare la loro vera identità di plant center. I centri del bricolage invece stanno puntando molto sulle piante – come anche le agrarie –, perché hanno capito che attirano molti clienti, ma ora hanno il problema di gestirle queste persone. È ad agrarie e centri bricolage, infatti, che oggi vendiamo molti sistemi di informazione self service sulle piante. Queste realtà potrebbero in futuro eventualmente “infastidire” il mercato dei Garden. Almeno finché il Garden non tornerà a parlare di piante e soprattutto a fare cultura sulle piante. Bisogna traghettare il cliente dall’hobby del giardinaggio alla cultura del giardinaggio…».

Hai accennato alla crescita del settore dei giardinieri. Vedi quindi un trend positivo?

«Esatto. Tanti giardinieri, giardinieri giovani, che stanno lavorando tanto , tanto da ri -

«PRIMA

DI TUTTO STANNO CRESCENDO I GIARDINIERI E I

SERVIZI CONNESSI, QUINDI LA MANUTENZIONE DEL GIARDINO

PUBBLICO E PRIVATO. ASSISTO A UNA CRESCITA VERTICALE SIA

NEL NUMERO DELLE AZIENDE

CHE NEL LORO FATTURATO»

IL GRUPPO UPLIIFT

levare in alcuni casi le aziende in cui operavano. C’è davvero una grossa richiesta per la manutenzione del giardino, perché la pandemia ci ha insegnato che lo spazio esterno, se ce lo abbiamo, fa la differenza. Sono realtà medio-piccole, magari di 4/5 giardinieri. Succede in tutta Italia, ma forse una regione che su questo sta crescendo in maniera un po’ inattesa è la Campania. A queste realtà noi offriamo il nostro software di progettazione, l’unico veramente facile, veloce e con una specifica App mobile per fare rendering che rasentano la realtà; molto richiesto è anche il nuovo software planimetrico con computo e quello per la progettazione degli impianti di irrigazione, perché oltre a progettare l’impianto adatto, fornisce anche tutti i dati fondamentali e certificati per un impianto, come ad esempio i tempi di irrigazione (quanti mm di acqua, quanti minuti di accensione e ogni quanto tempo) che significa monitorare scientificamente i consumi. La maggior parte degli istallatori calcola questi valori in maniera empirica, diciamo. Credo che sia ora di smetterla, anche per una questione di sprechi, visto che ormai abbiamo gli strumenti tecnologici per farlo».

Un Permanent Equity Investor internazionale specializzato nel mondo del software. Il Gruppo Upliift è già attivo nel settore florovivaistico italiano grazie alla precedente acquisizione di FlorSistemi. L’entrata nel gruppo di Florinfo rappresenta un passo importante verso la creazione di un polo tecnologico innovativo a servizio di tutta la filiera. Nulla cambia per Florinfo, che continua a portare avanti la propria identità, le linee di prodotti specializzati e a servire con successo i propri clienti. La conferma dell’attuale management a guida dell’azienda va a testimoniare questa continuità. Entrando a far parte di Upliift, Florinfo accede alle importanti risorse finanziare e tecnologiche che solo un grande gruppo Europeo può mettere a disposizione.

seminare e coltivare comunicazione

La breve storia di Edizioni Laboratorio Verde

Il meeting annuale di Arena Vivai è un invito a guardare al futuro con ottimismo e a esplorare nuove strategie per far crescere il business del verde

Il meglio deve ancora arrivare

Uno degli aspetti più affascinanti dei meeting di Arena Vivai è la presentazione di nuove varietà di piante, che combinano estetica e resistenza alle diverse condizioni climatiche. Tra queste spicca il Miscanthus sinensis “Silver Charm”, con i suoi vistosi pennacchi argentei che si trasformano in bian

tardiva e la grande resistenza al caldo, sono esempi concreti di come l’innovazione possa rivoluzionare il mercato.

AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO

CLIMATICO CON NUOVE

STRATEGIE DI VENDITA

Il meeting 2024 ha anche evidenziato l’importanza di adattarsi alle

sono limitare l’accesso alle aree esterne dei punti vendita. È per questo che viene proposta una nuova strategia: creare spazi coperti nei Garden Center, come camminamenti o aree protette, per migliorare l’esperienza d’acquisto anche in condizioni meteorologiche sfavorevoli La gestione dello spazio di vendita, soprattutto nelle aree esterne, richiede un’attenta pianificazione. Le aree che ospitano piante fisse, come siepi o rampicanti, possono essere difficili da gestire, mentre quelle

Miscanthus sinensis ’silver charm’ pbr è elegante e decorativa, una pianta che è in grado di rendere il giardino e il terrazzo luoghi di bellezza ed emozioni sensoriali.

più versatili necessitano di una strategia mirata per massimizzare l’esperienza del cliente. Questo ap proccio attivo è fondamentale per evitare che la vendita diventi un processo passivo e poco redditizio.

RAGGRUPPARE

Panicum virgatum ’js buffalo green’ pbr è decisamente più forte, più robusto e più resistente di molti altri Panicum

PER CLUSTER DI PIANTE

Uno degli argomenti più innovativi trattati è stato il concetto di cluster . Raggruppare le piante per caratteristiche comuni, come stagionalità o esigenze di , può migliorare la gestione

diventando una pratica imprescindibile per le aziende che vogliono restare competitive sul mercato. Monitorare l’intero ciclo di vita di una pianta, dalla produzione alla vendita, permetterà di ridurre l’impatto ambientale e di rispondere alle richieste di un pub

HYDRANGEA MACROPHYLLA ’ECLIPSE’® è l’ortensia macrophylla che offre una bellezza lunga e duratura. Le sue foglie viola intenso-nero mantengono questo fantastico colore per tutta la stagione, anche in climi caldi.

culturale. Adottare pratiche sostenibili, investire in nuovi modelli di business e sperimentare soluzioni creative sono le chiavi per continuare a crescere.

VITEX AGNUSCASTUS ’BLUE DIDDLEY’® è poco esigente e facile da curare, per giardini ma anche terrazzi e balconi. È una vera calamita per le farfalle.

MOTIVAZIONE E CREATIVITÀ

Uno dei messaggi più potenti emersi durante l’incontro è stato l’invito a non smettere di imparare e di innovare. La motivazione deve nascere all’interno di ogni professionista del settore, spingendo verso nuovi obiettivi e soluzioni creative. Non siamo solo venditori di piante, ma custodi della bellezza e portatori di vita. Questa visione positiva e propositiva è fondamentale per affrontare le sfide future. Il futuro del settore dipende da noi, dalla nostra capacità di cogliere le opportunità e di innovare. Il meeting 2024 ha dimostrato che con il giusto approccio, il meglio deve ancora arrivare.

SOLO IL MEGLIO DEI PRODOTTI E DELLA FORMAZIONE

Nel mese di settembre COMPO ha presentato le novità per il 2025, studiate per offrire soluzioni innovative e ad alte prestazioni, in grado di rispondere alle esigenze crescenti del mercato della cura delle piante

Con la nuova gamma Suprême , i prodotti Aqua Depot e la linea Turbo , COMPO si conferma leader del settore, proponendo soluzioni che garantiscono la massima salute delle piante e un'ottimizzazione delle risorse naturali.

GAMMA SUPRÊME

Eccellenza e innovazione

Dopo il grande successo del concime liquido, Supreme introduce sul mercato due nuovi prodotti che arricchiscono la gamma:

• Terriccio Compact: Substrato avanzato con Aqua Depot e Turbo Radici, per una riserva d'acqua ottimale e lo sviluppo delle radici.

• Concime Granulare Minerale 850g: Nutrizione continua per 6 mesi, ideale per alte prestazioni e benessere duraturo.

GAMMA BIO AQUA DEPOT

Risparmio idrico e resistenza alla siccità

In risposta ai cambiamenti climatici, Aqua Depot offre soluzioni perfette per gestire la scarsità d'acqua:

• Terriccio Universale con Aqua Depot: terriccio con ritentore idrico per irrigazione uniforme e riduzione degli sprechi d’acqua.

• Concime per Prato: Alta resistenza alla siccità grazie al potassio naturale.

• Concime Liquido con Potassio e Aminoacidi

Naturali: Nutre e protegge durante le calure estive, ottimizzando la gestione dell'acqua.

NOVITÀ FORMAZIONE

GAMMA TURBO PRATO

Velocità e alte prestazioni

Per chi desidera risultati rapidi nella cura del prato, la gamma Turbo include:

• Turbo Concime Prato 5kg: Nutrimento immediato e rapido assorbimento, per tappeti erbosi fino a 130 m².

• Turbo Semi Prato 2,6kg: Rapida germinazione per un prato folto e resistente.

Inoltre, COMPO introduce due nuovi concimi biologici per le piante ornamentali e amplia la gamma di protezione delle piante con soluzioni efficaci contro lumache e insetti.

SUPPORTO AL PUNTO VENDITA

Per attrarre il consumatore finale e massimizzare le vendite, Compo consiglia l’allestimento di isole promozionali in aree strategiche, con cartelli esplicativi e grafiche con un impatto visivo riconoscibile per mettere in risalto i vantaggi unici dei prodotti e il brand COMPO.

I nuovi corsi per il successo del tuo business

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per i nuovi corsi di formazione di VendiVerdeAcademy e VendiCOMPOAcademy, pensati per aiutarti a migliorare le tue competenze e ottimizzare le vendite nei settori del giardinaggio hobbistico. Partecipare è semplicissimo e del tutto gratuito: scarica il modulo d’iscrizione per i corsi Vendi VerdeAcademy e VendiCOMPOAcademy!

L'IMPEGNO DI DECORUM PER UN FLOROVIVAISMO PIÙ VERDE

Le pratiche ecologiche nel settore delle piante e dei fiori costituiscono uno dei valori principali del marchio e vengono attuate ovunque sia possibile

Oggi i clienti chiedono che le piante e i fiori che acquistano siano coltivati o prodotti in modo sostenibile. In questo contesto e riconoscendo l'importanza di ridurre al minimo l'impatto ambientale, Decorum Plants and Flowers ha fatto della sostenibilità un valore fondamentale. Gli oltre 50 coltivatori che fanno parte del marchio non lasciano nulla al caso quando si tratta di pratiche sostenibili. Con l'obbligo di garantire pratiche sostenibili, i coltivatori olandesi, tutti a conduzione familiare, molti dei quali di terza o quarta generazione, aprono la strada a un futuro più verde nel settore. All'interno delle diverse aziende che lo compongono, Decorum, i cui tre pilastri fondamentali sono Sostenibilità, Qualità e Innovazione, si impegna al massimo per garantire ai propri clienti piante e fiori prodotti in modo sostenibile. Questo settore dipende in larga misura dalle risorse della terra, il che rende fondamentale l'adozione di pratiche sostenibili. Dalla coltivazione al confezionamento, dal trasporto alla gestione dei rifiuti, ogni fase della filiera può avere un impatto ambientale significativo. La sostenibilità è presente in vari ambiti delle attività di Decorum: utilizzo di energia sostenibile, riutilizzo dell'acqua, certificazione, protezione delle colture, responsabilità sociale d'im presa e riduzione dell'uso della plastica. Decorum punta anche a riutilizzare il più possibile le proprie risorse. Gova, il coltivato re di alloro del marchio, ad esempio, ricicla gli scarti della potatura e li trasfor ma in prodotti molto utili, come sapone, disinfettante per le mani, tè e liquirizia. Inoltre, negli impianti dei coltivatori vengono utiliz

Negli impianti dei coltivatori vengono utilizzati nematodi, piccole mosche, coccinelle o altre minuscole creature.

zati nematodi, piccole mosche, coccinelle o altre minuscole creature. Queste creature sono generalmente così piccole che difficilmente possono essere percepite a occhio nudo. Tuttavia, svolgono perfettamente il loro lavoro: controllano i parassiti e qualsiasi altro intruso che possa influenzare le piante coltivate. In un certo senso, l'approccio alla disinfestazione biologica si estende ulteriormente. Avete mai sentito parlare degli animali domestici in azienda e della loro efficacia? È normale trovare gatti impiegati per catturare topi e galline per estirpare le erbacce e catturare mosche, piccole zanzare e falene in alcune strutture come il vivaio di palme Howea a Hartog Palmen.

DAL TERRENO ALLE PERSONE

Tutti sappiamo che una pianta ha bisogno di acqua e luce, ma anche le sostanze nutritive e un terreno ben idratato sono molto importanti. Ogni coltivatore di Decorum tiene sotto controllo tutti questi elementi. Per questo motivo controlla regolarmente anche la composizione del suo terreno. “Da anni cerchiamo nuove sostanze per sostituire la torba nel nostro terriccio, per esempio alcune fibre prodotte localmente. Tutti i prodotti coltivati senza torba con il marchio Decorum sono riconoscibili dalle icone 'peat free' sulla confezione”. I coltivatori di Decorum, Gova e Ka Scindapsus, coltivano tutte le loro piante al 100% senza torba”. Infine il marchio attribuisce grande importanza anche alla minimizzazione dei rifiuti di plastica, per la quale i suoi coltivatori adottano diverse strategie. A questo proposito, per le etichette, i vasi e le vaschette per i semi viene utilizzata plastica riciclata, riducendo la dipendenza da materiali vergini. Il concetto di sostenibilità si estende ad altri segmenti, responsabilità sociale dell'azienda, che sponsorizza club sportivi locali e associazioni di beneficenza e offre opportunità ai dipendenti svantaggiati sul mercato del lavoro.

“I NOSTRI COLTIVATORI HANNO ADOTTATO IN MODO MASSICCIO I PANNELLI SOLARI COME FONTE DI ENERGIA. PER RISCALDARE I VIVAI, SPESSO UTILIZZIAMO L'ENERGIA GEOTERMICA, OPPURE I COLTIVATORI SONO COLLEGATI A UNA RETE DI TELERISCALDAMENTO.

UN AUTUNNO DI NOVITÀ

La nuova stagione di Leonessa Vivai inizia come di consueto con Piantonario, la rassegna promossa dal vivaio bresciano, quest’anno tenutasi al Castello Quistini (BS) lo scorso 28 agosto. Gardenisti, giardinieri, appassionati e operatori del settore hanno potuto scoprire qui le nuovissime collezioni di NICOLÓ DE ROSSI

Tra le graminacee fa la sua comparsa il Leymus arenarius ‘Blue Dune’ . Conosciuto anche come miglio delle dune, questa varietà presenta uno scenografico fogliame legger mente ricurvo, di un caratteristico blu-ar gento intenso e spighe gialle da maggio ad agosto.

Altezza massima 100cm; pieno sole.

Le varietà VINTAGE LOVE®, dal fiore bicolore giallo crema chiaro e rosa con fogliame bronzo, ELVERA® con foglia scura quasi nera e fiore rosa, e CHERRY LOVE ®, rosso ciliegia, arricchiscono la gamma delle Weigela.

Lespedeza thunbergii ‘Edo Shibori’. Nuova varietà ricadente con fiore bicolore bianco e porpora. L’ideale per una scarpata colorata. Tante novità tra le magnolie: Michelia (o Magno lia fuscata) nelle colorazioni Fairy® Blush, Cream e White (conosciute come magnolie compatte

VINTAGE LOVE®

BABE

ETERNAL

VIRGIN KISS

sempreverde, resistenti al freddo e profumate); ma anche la splendida grandiflora Le Nantais e Little nuove Lagerstroemie si distinguono per un portamento compatto, fogliame verde/viola scuro e per la loro resistenza al caldo e ai parassiti: Magic® Coral, Midnight, Plum, Purple, Sunset Dalla collaborazione con Fondazione Minoprio, quindi tutte italiane, invece, arrivano le nuove colorazioni della Lagerstroemia With Love®: Babe, Eternal, Kiss, Virgin

TERRICCI SPECIFICI

Qualità professionale in sacco da hobby

In continua crescita

Newpharm presenta l’Atlante

Un titolo scelto per rappresentare l’ambizione dell’azienda a guida completa e dettagliata nel mondo del giardinaggio e della cura della casa. Mappe e indicazioni per esplorare territori sconosciuti alla scoperta delle migliori soluzioni per lo spazio verde

Ogni pagina del nuovo Atlante-Catalogo Home & Garden di Newpharm è pensata per guidare il lettore con chiarezza e precisione affinché la passione per il verde possa crescere e soddisfare ogni sua curiosità. La divisione Home & Garden affonda le radici nell’esperienza di Terranalisi nei primi anni ′80 e, dal 2017, sotto la guida della famiglia Bagarollo, ha ampliato la sua offerta per hobbisti e il settore + 40% DI PRODOTTI GREEN

Home & Garden 2025

Per l’atlante completo

+ 35

NUOVI PRODOTTI

civile. Il risultato è una gamma di soluzioni per la casa e il giardino in cui efficacia e sostenibilità si prendono per mano riflettendo l’impegno dell’azienda per l’innovazione e la qualità. Sfogliando il nuovo catalogo è possibile così scoprire le novità che Newpharm ha in serbo per il settore, rispondendo alle esigenze di oggi e anticipando quelle di domani.

UNA SCOPERTA

PASSO DOPO PASSO

L’Atlante Home & Garden non è solo un catalogo, ma una mappa che guiderà il lettore nel creare e proteggere gli spazi e che presenta +35 nuovi prodotti e il 40% di prodotti green in più, ma non solo. Ogni pagina è stata studiata per aiutare a navigare nel mondo della cura della casa e del giardino, ed è arricchita da tantissime novità, tra queste: le tips, i consigli d’oro per l’utilizzatore finale; un nuovo capitolo dedicato ai rivenditori, in cui scoprire le novità a loro riservate; le guide con informazioni e curiosità aggiuntive sul

Italiani sempre più coinvolti nella sostenibilità

Dal cambiamento climatico alla mobilità elettrica, l’Osservatorio LifeGate 2024, giunto alla decima edizione della sua ricerca annuale in collaborazione con l’Istituto di ricerca

Eumetra MR, rileva una crescente sensibilità verso scelte consapevoli ed ecologiche

Secondo il 10° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile di LifeGate, gli italiani stanno dimostrando un crescente impegno verso pratiche eco-consapevoli, guidati soprattutto dalle nuove generazioni. Lo studio, che ha coinvolto un campione di 800 adulti rappresentativo della popolazione italiana, rileva che il 77% degli intervistati si sente coinvolto nella sostenibilità, con un aumento significativo rispetto agli anni passati. Dal 2015 a oggi, il coinvolgimento degli italiani è cresciuto di ben 36 punti percentuali, con un interesse particolarmente elevato tra le donne, i laureati e i giovani

della Generazione Z. Le motivazioni principali che guidano scelte sostenibili riguardano la responsabilità verso le generazioni future e il desiderio di preservare l’ambient e. Il 51% degli intervistati afferma inoltre che le questioni ambientali influenzano le loro decisioni d’acquisto, mentre il 39% è disposto a pagare un prezzo più alto per prodotti e servizi green.

BENE CON VOCABOLARIO E PRATICHE

La Generazione Z si distingue per un’alta percentuale di conoscenza su questi temi: il 90% dei giovani tra i 18 e i 28 anni ha familiarità con il termine "crisi climatica", e l’83% conosce bene l’“intelligenza artificiale”

Il sondaggio rivela anche un aumento della conoscenza delle tematiche ambientali. Oltre l’80% degli italiani ha familiarità con termini come “energia rinnovabile”, “transizione ecologica” e “cambiamento climatico”. Non solo a parole, ma anche nei fatti: il 73% degli intervistati limita l’uso di bottiglie di plastica e il 50% effettua la raccolta differenziata di rifiuti elettronici (RAEE). Nello specifico, i dati rivelano una conoscenza

DAL 2015 A OGGI, IL COINVOLGIMENTO

DEGLI ITALIANI È CRESCIUTO DI BEN 36

PUNTI PERCENTUALI (DAL 41% AL 77%),

CON UN INTERESSE PARTICOLARMENTE

ELEVATO TRA LE DONNE, I LAUREATI E I

GIOVANI DELLA GENERAZIONE Z

diffusa in:

• Energia rinnovabile (85% di conoscenza a livello nazionale), con una crescita del 7% rispetto al 2023.

• Crisi climatica e sostenibilità ambientale sono noti rispettivamente all’83% e al 71% degli italiani.

• Transizione energetica (61%) e il concetto di mobilità sostenibile (64%) risultano tra i temi più noti, con tassi di crescita superiori al 5%.

Per quanto riguarda invece i “fatti”:

• Abbigliamento sostenibile: il 35% acquisterebbe capi sostenibili anche a un costo maggiore rispetto ai prodotti tradizionali.

• Energia rinnovabile: il 26% degli intervistati sarebbe disposto a sostenere un costo più elevato per garantire una fornitura di energia sostenibile.

• Alimentazione biologica: il 34% considera importante sostenere l’agricoltura bio-

logica, e il 15% afferma di consumare regolarmente cibi bio.

COMPORTAMENTI

SOSTENIBILI SÌ, MA CON RISERVE

Nonostante l’entusiasmo, persistono ostacoli significativi all’adozione di comportamenti sostenibili. Il 62% degli italiani ritiene i prodotti green troppo costosi, mentre il 36% fatica a trovare informazioni affidabili. Questi dati indicano la necessità di maggiori investimenti nella sensibilizzazione e trasparenza da parte delle aziende, con il 49% degli intervistati che dichiara di percepire molte iniziative aziendali come “greenwashing”. Ma non solo, tra gli ostacoli principali si delineano:

• Costo elevato: il 62% considera i prodotti sostenibili troppo costosi, specialmente in categorie come abbigliamento e alimentazione bio.

• Difficoltà di accesso alle in-

IL 49% DEGLI INTERVISTATI CHE

DICHIARA DI PERCEPIRE MOLTE INIZIATIVE AZIENDALI COME

QUASI IL 90% DEGLI ITALIANI SI ASPETTA INOLTRE CHE

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO DIVENTI UN PROBLEMA SEMPRE PIÙ PRESSANTE

formazioni: il 36% trova complesso reperire informazioni affidabili e coerenti sui prodotti green, e il 33% esprime scarsa fiducia nella comunicazione delle aziende sulla sostenibilità dei loro prodotti.

• Disponibilità limitata: il 28% degli intervistati ritiene difficile reperire prodotti realmente ecologici.

VERSO IL FUTURO

Guardando al futuro, i partecipanti indicano come priorità nazionale la promozione delle energie rinnovabili (36%) e la riduzione dell’inquinamento atmosferico (35%). Quasi il 90% degli italiani si aspetta inoltre che il cambiamento climatico diventi un problema sempre più pressante, influenzando la quotidianità e spingendo verso un futuro di tecnologie e città sempre più smart. Tra le priorità politiche del Paese, gli intervistati hanno evidenziato:

• la produzione e l’uso esclusivo di energia pulita

rappresentano la priorità assoluta per il 36% degli intervistati.

• la riduzione dell’inquinamento atmosferico, essenziale per il 35% dei partecipanti, con una percentuale più alta tra i residenti di grandi città come Roma e Milano, dove il problema dell’inquinamento è più tangibile.

• l’e liminazione della plastica monouso per il 27% è una delle azioni cruciali per la sostenibilità ambientale.

“In dieci anni di monitoraggio costante dell’interesse degli italiani rispetto ai

temi di sostenibilità ne abbiamo potuto certificare una crescita straordinaria e, in quasi venticinque di attività con le aziende, abbiamo assistito a una vera e propria trasformazione del mercato, diventato più competitivo e, al tempo stesso, più responsabile –il commento di Enea Roveda, CEO del Gruppo LifeGate – le nuove normative contro il greenwashing richiedono un impegno ancora più chiaro e concreto per proteggere i consumatori dalle pratiche ingannevoli e premiare le imprese che hanno investito realmente in sostenibilità”.

IL 39% È DISPOSTO A PAGARE UN PREZZO PIÙ ALTO PER PRODOTTI

SERVIZI GREEN

DA DOVE ARRIVANO I DATI?

Svolta a livello nazionale, a Milano e Roma, la nuova indagine è stata realizzata nel mese di giugno 2024 su un campione di 800 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, con sovra-campionamento di 500 casi sulle città di Roma e Milano.

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Fai-da-te e giardinaggio: il 70% degli hobbisti sceglie il verde

Grazie all’Osservatorio Compass, ecco uno sguardo approfondito sulle abitudini e le motivazioni dei consumatori di questo settore in Italia. Una panoramica utile per i Garden Center per migliorare la loro offerta, adattare le strategie di marketing e ottimizzare la customer experience

Il profilo del consumatore di bricolage è variegato e multiforme: attento al budget, sempre più informato grazie alle risorse digitali e impegnato nel fai-da-te durante tutto l’anno. Le attività svolte spaziano dal giardinaggio alla manutenzione della casa, con un occhio di riguardo al risparmio e alla soddisfazione personale. Il fai-da-te, oltre a essere una soluzione economica, rappresenta per molti un modo per esprimere creatività e apprendere nuove competen-

ze. Abbiamo raccolto i dati condivisi dall’Osservatorio Compass in occasione di Bricoday: ecco i principali risultati che possono tornare utili a voi gardenisti e proprietari di Garden Center nel migliorare e sviluppare la vostra attività. I dati mostrano infatti che il giardinaggio è una delle attività fai-da-te più diffuse, con il 71% dei consumatori impegnati

Il 60% dei consumatori

dichiara di svolgere attività di fai-da-te tutto l’anno

in questa pratica. Questo offre ai Garden Center l’opportunità di personalizzare l’offerta, puntando su prodotti di giardinaggio e cura degli spazi verdi che rispondano direttamente a una domanda elevata. Capire quali attrezzature o materiali i clienti acquistano di più permette di ottimizzare l’assortimento dei prodotti in vendita. Il 90% dei consumatori ha svolto lavori utilizzando utensili da ferramenta nell’ultimo anno, con il giardinaggio e la cura dei terrazzi in testa alle attività più comuni (71%). Seguono le attività elettriche (70%) e quelle di organizzazione e stoccaggio (66%), seguite dalla pittura e decorazione della casa (63%). Tra le meno praticate, ma comunque rilevanti, troviamo la manutenzione dell’auto (59%) e la creazione di oggetti in legno (45%).

COME SI INFORMA IL CONSUMATORE BRICO

Il digitale gioca un ruolo cruciale per informarsi: il 47% guarda video o tutorial online per apprendere tecniche o trovare ispirazione. Questa tendenza è molto popolare tra le generazioni più giovani, come la Gen Z (18-

26 anni) , che preferisce i video (55%). Tuttavia, anche il passaparola rimane una fonte importante, con i Boomer (59-75 anni) che si affidano maggiormente ai consigli di amici e conoscenti (55%). Conoscere le abitudini di informazione dei consumatori (ad esempio, il 47% guarda video o tutorial online) permette ai Garden Center di investire in contenuti digitali come video tutorial, blog e guide per il fai-da-te . Essere presenti sulle piattaforme che i consumatori frequentano aumenta la visibilità del brand e aiuta a costruire relazioni con i clienti.

UN

IMPEGNO 365 GIORNO

L’ANNO

Il fai-da-te non è più soltanto un’attività stagionale. Infatti, il 60% dei consumatori dichiara di svolgere attività di fai-da-te tutto l’anno, mentre solo il 19% si dedica a queste pratiche solo in determinati periodi dell’anno Inoltre, uno su cinque partecipa a corsi dedicati, sia online che in

presenza. Sapere che il 60% dei consumatori di bricolage si dedica a queste attività tutto l’anno aiuta i proprietari di Garden Center a pianificare in modo più efficiente le campagne di vendita e le promozioni, superando il concetto di stagionalità e rendendo disponibili materiali e attrezzature per il giardinaggio anche nei mesi in cui tradizionalmente si vendono meno.

UN HOBBY CHE GRATIFICA

Il fai-da-te non è soltanto un modo per risparmiare (motivo indicato dal 39% degli intervistati), ma anche una fonte di gratificazione personale. Il 32% degli intervistati apprezza la soddisfazione di vedere i risultati del proprio lavoro e il 26% lo considera un passatempo rilassante . Altri

Il 47% guarda video o tutorial

online per apprendere tecniche o trovare

ispirazione

vedono nel bricolage un’opportunità per ridurre gli sprechi e riutilizzare materiali (24%). Capire che il 39% dei consumatori di bricolage si dedica al faida-te per risparmiare e il 32% lo fa per la soddisfazione personale permette ai Garden Center di proporre offerte che sottolineino questi vantaggi, offrendo pacchetti convenienti e promozioni che possano attrarre questo tipo di cliente attento al budget e alla gratificazione personale.

LA

DIMENSIONE PHYGITAL DELL’ACQUISTO SI FA STRADA

Il 52% si affida esclusivamente ai canali fisici, mentre il 35% utilizza una combinazione di negozi fisici e online

Per quanto riguarda l’acquisto dei materiali necessari, il 52% dei consumatori si affida esclusivamente ai canali fisici, mentre il 35% utilizza una combinazione di negozi fisici e online. Il restante 13% preferisce acquistare solo online. Questo dimostra una crescente tendenza verso l’omnicanalità, con i consumatori che scelgono il canale più conveniente in base alle necessità. Questo indica l’importanza per i Garden Center di offrire esperienze d’acquisto omnicanale, come l’acquisto online con ritiro in negozio (click and collect) o la disponibilità di informazioni e consulenza online per poi finalizzare l’acquisto in negozio. Il dato secondo cui il 60% dei consumatori trova utile il “Buy Now Pay Later”(BNPL) per acquistare materiali, soprattutto tra i giovani, può spingere i Garden Center a offrire soluzioni di pagamento rateale per gli acquisti più costosi, facilitando così l’accesso a una gamma più ampia di prodotti.

Il valore di un vaso

Una ricerca italiana tenta di far luce sul reale peso delle diverse sostenibilità sulle scelte di acquisto. Riutilizzabile e biodegradabile sembrano pesare maggiormente: per questi il cliente è disposto a spendere di più di NICOLÒ DE ROSSI

LA RICERCA

“Plant the pot! Understanding consumer willingness to pay for sustainability in garden shop products”, pubblicata su Journal of Cleaner Production (ottobre 2024) e redatta da Giordano Ruggeri, Chiara Mazzocchi, Carlotta Bergamelli e Alberto Tosca.

Il mondo che ruota intorno a piante e fiori è stato per molto tempo ingenuamente reputato pulito di per sé, o verde. Oggi sappiamo che non è così, e che anche questo settore ha bisogno di essere regolamentato per la salute del pianeta e dei consumatori. Molto è stato fatto, e tanto altro è da fare.

SCELTE DEI CONSUMATORI:

COSA INFLUISCE DAVVERO?

Prendiamo un semplice vaso, forse il prodotto più simbolico del settore: oggi il consumatore può fare una scelta più sostenibile acquistando un vaso riciclabile o riciclato, certificato Fairtrade, oppure biodegradabile… Ma cosa influisce di più nella scelta dei consumatori? E soprattutto, per cosa, in termini di sostenibilità, questi sono davvero disposti a spendere qualche soldo di più?

A chiederselo sono stati anche alcuni ricercatori e ricercatrici dell’ Università di Milano e di Fondazione Minoprio . Nella ricerca, i dati provenienti da 499 persone intervistate in 5 negozi di giardinaggio delle province di Milano e Monza sono stati elaborati per valutare il peso degli attributi di sostenibilità nelle preferenze dei consumatori per un semplice vaso di 12 cm (di rosmarino). Oltre agli attributi di sostenibilità, ma a loro connessa, si è testata la disponibilità

I RISULTATI SONO IN GENERALE INCORAGGIANTI E POTREBBERO GUIDARE L’IMPRENDITORE VERSO UNA

STRATEGIA DI MARKETING E VENDITA MIGLIORE, NONCHÉ DAI RISULTATI PIÙ SOSTENIBILI

a pagare, quindi, fissato un prezzo base, quanto e per quali attributi si è disposti a pagare di più del prezzo base.

Il vaso da giardinaggio dell’esperimento variava in base a cinque attributi chiave:

• Certificazione Fairtrade

• Uso di energia rinnovabile nella produzione

• Uso di materiali riciclati

• Opzioni di fine vita del vaso: vaso “da gettare”; vaso riciclabile in plastica; vaso riutilizzabile in plastica rigida; vaso biodegradabile

• Prezzo: prezzo base (PB), PB+1€, PB+2€, PB+3€.

RISULTATI INCORAGGIANTI

I risultati mostrano che la maggior parte degli attributi di sostenibilità ha un effetto positivo e significativo sulla probabilità di scelta di un vaso da giardinaggio. “Riutilizzabile” e “biodegradabile” sono i driver principali, indi cando una chiara preferenza per i prodotti che allungano il ciclo di vita e riducono i rifiuti. no “da materiale riciclato” e

4 TIPI DI CONSUMATORI

INDIVIDUATI DALLA RICERCA

• Sensibili al prezzo: consumatori che preferiscono evitare costi aggiuntivi associati alla sostenibilità.

• Ambientalisti: il gruppo più consapevole e aderente ai valori ecologici. Preferisce gli attributi di biodegradabilità e l’uso di energia rinnovabile.

• Moderati: apprezzano la sostenibilità (soprattutto i vasi biodegradabili), ma hanno una disponibilità media a pagare di più.

• Orientati alla durabilità: molto interessati alla riutilizzabilità e alla durabilità dei prodotti, meno per gli aspetti etici e ambientali diretti.

“riciclabile”, mentre risultano meno incisivi l’uso di energia rinnovabile e il marchio Fairtrade. Inoltre, la ricerca prova che il mercato dei vasi sostenibili non è omogeneo, e individua i quattro segmenti distinti di consumatore. I risultati sono in generale incoraggianti e potrebbero guidare l’imprenditore verso una strategia di marketing e vendita , nonché dai risultati più sostenibili.

“RIUTILIZZABILE” E “BIODEGRADABILE” SONO I

DRIVER PRINCIPALI, INDICANDO

UNA CHIARA PREFERENZA

PER I PRODOTTI CHE

ALLUNGANO IL CICLO DI VITA E RIDUCONO I RIFIUTI

COSA GUIDA LE SCELTE SULL’ACQUISTO DI VASI?

Una ricerca italiana ha analizzato il comportamento di 499 consumatori in 5 negozi di giardinaggio (Milano e Monza) per valutare il peso degli attributi di sostenibilità nelle preferenze dei consumatori per un semplice vaso di 12 cm (di rosmarino)

5 attributi chiave per i vasi sostenibili

• Certificazione Fairtrade

• Uso di energia rinnovabile nella produzione

• Materiali riciclati

• Fine vita del vaso:

- Vaso ”da gettare″

- Riciclabile

- Riutilizzabile

- Biodegradabile

• Prezzo: da base (PB) a PB+3€

Studio: “Plant the pot! consumerUnderstanding willingness to pay for sustainability in garden shop products”. Pubblicato su Journal of Cleaner(ottobreProduction. 2024)

Risultati principali

• Riutilizzabile e biodegradabile sono i driver più importanti: allungano il ciclo di vita e riducono i rifiuti.

• Seguono riciclato e riciclabile.

• Meno incisivi: energia rinnovabile e marchio Fairtrade.

*Consumatori disposti a pagare di più per caratteristiche sostenibili*

4 Tipi di consumatori

1 Sensibili al prezzo: evitano costi aggiuntivi.

2 Ambientalisti: preferiscono biodegradabilità ed energia rinnovabile.

3 Moderati: apprezzano la sostenibilità, ma pagano un extra solo in parte.

4 Orientati alla durabilità: puntano su riutilizzabilità e lunga vita dei prodotti.

Strategie di marketing:

• FOCUS SU BIODEGRADABILITÀ E RIUTILIZZABILITÀ.

• APPROCCI PERSONALIZZATI PER I DIVERSI TIPI DI CONSUMATORI.

LE NUOVE TRAPPOLE CROMOTROPICHE

CON TECNOLOGIA FEROMONICA

Prendersi cura del proprio orto e del proprio giardino richiede attenzione, ma gli infestanti possono mettere a rischio il frutto del proprio lavoro. Ecco perché questa novità della linea inVerde è pensata per proteggere le coltivazioni e le piante con efficacia e sostenibilità

È una linea ideale per chi desidera una soluzione sicura per l’ambiente, per le persone e per gli animali.

Cosa sono le trappole Cromotropiche con Feromoni inVerde? Sono 5 prodotti ecocompatibili, specificamente formulati per contrastare gli infestanti più comuni delle piante dell’orto e del giardino, senza l’uso di sostanze chimiche dannose. È una linea ideale per chi desidera una soluzione sicura per l’ambiente, per le persone e per gli animali.

I PUNTI DI FORZA

1. Formulazione naturale e sicura: sono inodori e atossiche, sono infatti senza insetticidi. Non lasciano residui nocivi sulle piante o nel terreno e resistono alle intemperie.

2. Efficacia contro una vasta gamma di infestanti: ogni prodotto della linea è studiato per combattere in modo mirato le diverse minacce che possono danneggiare le colture o le piante. Infatti, grazie all’azione attrattiva data dai feromoni, solo gli insetti target si orientano verso la trappola e vi restano invischiati.

3. Prodotti certificati per agricoltura biologica: se si coltiva secondo principi biologici, la linea in-

Verde è la scelta perfetta, si può proteggere l’orto senza rinunciare alla qualità e alla genuinità dei frutti delle piante.

4. Facile applicazione e formati pratici: sono di facile utilizzo, basta appenderli ad un ramo della pianta usando l’apposita fascetta zigrinata presente sul lato della trappola. Si trovano anche le istruzioni scritte e con immagini sul packaging.

PERCHÉ SCEGLIERE INVERDE PER L’ORTO?

• Proteggere le piante in modo naturale e sicuro.

• Migliorare la resa dell’orto grazie a un’azione mirata contro gli infestanti.

• Contribuire alla sostenibilità del proprio spazio verde, mantenendo il suolo e l’ecosistema circostante in equilibrio.

La nuova linea inVerde è la risposta ideale per chi ama coltivare con cura e rispetto per l’ambiente. I prodotti inVerde si possono trovare nei negozi di giardinaggio e nei reparti garden dei negozi brico.

Per scoprire di più sulle trappole cromotropiche con feromoni inVerde

ARBER® HORTICULTURE

ESPANDE LA GAMMA LEADER

Il risultato è una serie completa di prodotti per la cura delle piante da destinare al consumatore finale, tra cui Tripla Azione Plus, un prodotto naturale, sicuro e versatile

Arber® Horticulture, nota nel settore dei terricci e substrati per l’hobbistica e l’ortofloricoltura professionale, amplia la sua offerta con una nuova linea di prodotti per la cura delle piante, rivolta al consumatore finale. Questo passo testimonia l’impegno di Arber nel rispondere alle esigenze di un mercato sempre più attento a soluzioni sostenibili ed efficaci, garantendo una qualità superiore grazie a rigorosi controlli interni. Tra le novità spicca LEADER Tripla Azione Plus, una soluzione pensata per offrire un’azione insetticida, acaricida e fungicida in un unico prodotto. Formula-

Disponibile in un pratico formato spray da 750 ml, Leader Tripla Azione Plus permette una gestione semplice e sicura a chiunque desideri un giardino sano e rigoglioso. TRA

to per proteggere le piante sia in maniera preventiva sia curativa, Tripla Azione Plus si dimostra una scelta ideale per gli appassionati di giardinaggio e gli orticoltori, essendo utilizzabile anche in agricoltura biologica, conformemente al regolamento UE 2018/848.

SICUREZZA ASSOLUTA

La forza del prodotto risiede nei suoi ingredienti naturali. L’estratto di equiseto, ricco di flavonoidi, saponosidi e silicati, svolge un’azione rinforzante sui tessuti vegetali, prevenendo l’insorgere di malattie fungine come oidio, peronospora, ticchiolatura e botrite. A completare la protezione interviene l’ortica, le cui proprietà urticanti aiutano le piante a respingere insetti dannosi come afidi, tripidi, mosche bianche e acari, incluso il ragnetto rosso. Disponibile in un pratico formato spray da 750 ml, Leader Tripla Azione Plus permette una gestione semplice e sicura a chiunque desideri un giardino sano e rigoglioso. Arber® Horticulture, con il suo motto “libertà di crescere bene”, conferma così la propria missione: mettere professionalità e prodotti di alta qualità al servizio del cliente, offrendo soluzioni innovative per un verde sempre più rigoglioso e in salute.

La linea completa Leader.

LA NUOVA PROTEZIONE A 360°

8

Protegge fino a settimane 1 ora Agisce già dopo

Principio attivo di nuova generazione

Prodotti conformi a nuova normativa USI NON PROFESSIONALI

Afidi Cocciniglie Mosca bianca

Una nuova rubrica che vede protagonista Lulù, grande appassionata di Garden Center, piante e fiori. Attraverso le sue storie scopriremo il suo mondo e la sua casa, interamente arredata grazie alle bellezze scovate nei Centri di giardinaggio

La casa di Lulù

Era assorta al tavolino del bistrò con la tazza del cappuccino sospesa come i suoi pensieri, quando la voce di una signora estremamente anziana la chiamò: - Ludovica buongiorno!riportandola alla brioche intonsa che la guardava dal basso come a implorare di essere mangiata, rassegnata al suo destino.

Lulù, perché così amava essere chiamata, infatti, riteneva che Ludovica fosse un nome troppo austero e imponente. Allora l’afferrò con la mano libera come per accontentarla, tirò due morsi voraci e con l’altra mano bevve tutto di un fiato il cappuccino ormai freddo.

Si trattava della signora Alda, una vecchietta ultraottantenne che come lei tutte le mattine, salvo per la stagione invernale, perché troppo fredda per i malanni della sua età, faceva colazione al bistrò del Garden e poi si faceva portare dalla badante nel palazzo fronte strada dove abitava. Una signora un tempo professoressa di latino che era convinta che la salvezza dell’umanità andasse cercata studiando l’etimologia delle parole.

- Buongiorno a lei signora Alda! -

Si alzò e scappò fuori dal Garden, recuperò l’auto e si imbottigliò nel traffico della sua amata città in direzione dell’ufficio.

Mentre guidava pensava che nel pomeriggio sarebbe potuta tornare per recuperare un po’ delle piantine aromatiche rimaste dall’estate, per rimpinguare il suo piccolo orticello pensile allestito magnificamente sul suo balconcino 2x3 al quarto piano di quell’anonimo condominio.

Non era entusiasta del palazzo in cui viveva e non conosceva quasi nessuno lì, se non di vista, ma entrando in casa sua si sarebbe riconosciuta la sua identità anche senza documenti. Adorava il suo appartamento, arredato in modo semplice ma con gusto. Aprendo la porta, il serpentone antispiffero acquistato lo scorso anno al Garden di Brione durante l’iniziativa

“SUL TAVOLO ROTONDO, COMPRATO AL GARDEN APPENA FUORI CITTÀ, LA COMPOSIZIONE DI PIANTE GRASSE REGNAVA, IN TRIONFO NEL VASO ARTIGIANALE ACQUISTATO NEL SUO GARDEN PREFERITO. POI LE ALTRE PIANTE, UNA PER STANZA: QUELLA ADATTA ALLA CAMERA DA LETTO PER L’OSSIGENAZIONE DELL’AMBIENTE, QUELLA PER IL BAGNO NELLA MEGA CAMPANA DI VETRO E SENZA TERRA, QUELLA PER IL SALOTTO, L’IMMENSA MANGIAFUMO, E PERSINO QUELLE PER IL PICCOLO CUCINOTTO, DOVE PREPARAVA PASSATI DI VERDURE CON GLI ODORI DEL SUO ORTO CASALINGO SUL BALCONE”

A LULÙ NEL TEMPO LIBERO PIACEVA GIRARE DENTRO I GARDEN CENTER E OSSERVARE TUTTO. PAZIENTE E LENTA, NON SI FACEVA SFUGGIRE NULLA

di beneficienza sembrava accoglierla tutte le volte che rientrava. Sul tavolo rotondo, comprato al Garden appena fuori città, la composizione di piante grasse regnava, in trionfo nel vaso artigianale acquistato nel suo Garden preferito. Poi le altre piante, una per stanza: quella adatta alla camera da letto per l’ossigenazione dell’ambiente, quella per il bagno nella mega campana di vetro e senza terra, quella per il salotto, l’immensa mangiafumo, e persino quelle per il piccolo cucinotto, dove preparava passati di verdure con gli odori del suo orto casalingo sul balcone. Qui Lulù aveva posizionato delle vasiere di legno alte un metro e venti da terra, cosicché per occuparsi del suo rosmarino, della sua maggiorana, del suo timo, origano, salvia, anice, finocchietto, erba cipollina e di tutte le altre sue piantine, non doveva chinarsi. Le piaceva prendersi cura di loro, si compiaceva di questo suo riuscire a stare così bene nella sua casa, che era proprio un nido per lei, un luogo amico, suo, dove nonostante il lavoro un po' noioso, nonostante non fosse né sposata, né fidanzata, né con figli, insomma, nonostante la solitudine, lei si sentiva bene, appagata, contenta, stimolata. Le sue cene erano allegre con i piatti tutti colorati e i bicchieri uno diverso dall’altro, acquistati separatamente dai vari Garden in cui era abituata a fare compere. Impossibile un servizio di piatti o bicchieri in casa sua: tutti pezzi unici, voluti, desiderati, scelti e comprati nei Garden che quotidianamente frequentava, con il criterio dell’umore e del gusto del giorno.

Casa sua era un omaggio ai colori e un trionfo di profumi: in ogni angolo un’essenza diversa, candele grandi, medie e piccole, i fermaporta a forma di animali – la civetta per il salotto, il coniglio per la camera da letto, lo scoiattolo per lo studio e il gatto per il bagno - i cuscini delle sedie, il grande vaso con le luci a led, le statuette da giardino, le statuine di fate e folletti, le mensoline con i portafoto, fili di luci nei posti meno immaginabili, specchi alle pareti e lo specchio enorme sull’antico comò che era stato della sua nonna. La sera dopo cena, se non trovava un film interessante da guardare o un libro da leggere dalle mensole in fondo alla parete fronte ingresso, dove dietro ai potos ormai troppo lunghi per pendere stavano i suoi racconti e saggi preferiti, faceva un piccolo gioco: chiudeva gli occhi e riaprendoli fingeva di vedere casa sua per la prima volta e provava a decifrare le sensazioni che tutti quegli oggetti, quei colori, quelle luci le davano, come per vedere se potesse ancora provare stupore dopo 10 anni. La risposta era sì, era proprio fiera di quel che vedeva intorno a sé e la cosa straordinaria era che tutte le volte che faceva questo gioco le veniva in mente un particolare da aggiungere, una pianta, un oggetto, una candela, un telo, un asciugamano, qualcosa che secondo lei avrebbe ancora più impreziosito quella sua identità diffusa per casa. E così nel giorno seguente il proposito era di trovare ciò che aveva immaginato la sera prima. Come quella volta che le venne in mente che nel soffitto del cucinotto avrebbero potuto incrociare file di luci esattamente identiche a quelle messe sul balconcino. Ci aveva scommesso: sarebbe stato bellissimo. Non stette nella pelle, e il giorno dopo non vide l’ora di uscire dall’ufficio per andarle a comprare. La sera le sistemò e si dette ragione. Effetto unico ma stupendo. Con le luci spente quel minuscolo e anonimo cucinino sembrava la continuazione interna del balcone e il tutto dava l’idea di un’originalità da rivista di design. Ma anche senza intenzione di acquisto era chiara una cosa, che a Lulù nel tempo libero piaceva girare dentro i Garden Center e osservare tutto. Paziente e lenta, non si faceva sfuggire nulla. Uscita dal lavoro, infatti, quasi sempre passava da casa, si riposava un po` e poi tutte le volte come fosse la prima pensava che sarebbe stata una buona idea fare una capatina in uno di quei negozi che lei adorava, perché non si sa mai. Lì tutto le sembrava sempre nuovo, forse perché davvero gli allestimenti venivano giustamente spesso rinnovati; e ancora lì si sentiva in compagnia, lì c’era sempre qualcosa di adatto a lei. E non fosse che il suo nido assomigliava tanto a uno di quei negozi adorabili... lei nei Garden ci avrebbe persino vissuto.

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