giardiniere giard
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PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI
N° 017
IL
+TECNICHE
Luglio – Agosto 2019
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Il giardino resiliente, il verde del futuro
Guida pratica sui funghi che defogliano le conifere
+PROGETTAZIONE Panoramica sui tetti verdi del mondo, da trend a prassi
ATTUA LITÀ
SINERGIE LA NUOVA RIVISTA
SMART
1 John Deere indossa gli pneumatici
radiali Michelin 2 I nuovi soffiatori e potatori a batteria di DeWalt 3 Nasce la divisione IPM Green Paving di IPM Italia
CHE FANNO PER IL GIARDINIERE SISTEMA NUOVE PROFESSIONI A Roma cercano gardeniser, a metà tra il giardiniere e l’organizzatore di progetti collettivi
Desidero abbonarmi a IL giardiniere per il 2019 come da modulo d’ordine Per il saldo di Euro: n.
abbonamenti a IL giardiniere (e30* cad.)
Con l’abbonamento avrò diritto a: 6 numeri della rivista in formato cartaceo e digitale
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Scrivere l’editoriale, per me, è un momento meditativo: mi trovo davanti al foglio bianco (virtuale ormai da molti anni, ma pur sempre bianco) e rifletto sui contenuti affrontati pagina dopo pagina, articolo dopo articolo. È un momento di piccoli bilanci (bimestrali) in cui si tirano le somme di quanto detto nell’ultimo numero. E in questo, scritto dai miei collaboratori mentre il caldo atipico poneva come prioritario il tema del cambiamento climatico, abbiamo preso in esame tanti argomenti: alcuni complementari tra loro, altri totalmente differenti. In tutti però poniamo al centro il nostro lettore, Il Signor Giardiniere. Molto utile ai fini pratici l’articolo a pagina 16 firmato dal “nostro” Valerio Pasi, che ha redatto una vera e propria guida sui funghi che defogliano le conifere, spiegando come riconoscerli, affrontarli e prevenirli. Da leggere con attenzione anche le pagine successive, dedicate ai sempre più diffusi tetti verdi, imposti per legge in diverse città del mondo: Daniela Stasi ci prende per mano e ci conduce in un tour che parte da Milano e finisce molto lontano. Un giro che fa capire quanto possa essere utile intraprendere anche questa strada. Strizzano l’occhio al futuro anche altri due articoli: quello a pagina 50, che suggerisce di anticipare i tempi pensando a un verde a bassa manutenzione e a basso consumo idrico, e quello a pagina 58, focalizzato sulla nuova figura del gardeniser, a metà tra il giardiniere e l’organizzatore di progetti collettivi: una professione di cui Roma necessita per coordinare l’intricata rete di orti urbani condivisi. Concludo, come sempre, menzionando la sezione Smart, al centro della rivista, un carosello di soluzioni, tecnologie e novità pensate per IL giardiniere di oggi e di domani.
di Francesco Tozzi
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LE PIANTE AC Q QUESTE SCON O
n un periodo di grande calura, come sono questi mesi estivi negli ultimi anni, è interessante affrontare il tema delle piante acquatiche. L’acqua per rigenerare, per depurare e aiutarci a contrastare l’afa che si forma soprattutto in città. Non è necessario un grande giardino per poter creare un angolo con le piante acquatiche, che spesso vengono poco considerate perché richiedono una conoscenza approfondita: anche un vaso in pietra colmo d’acqua con attorno specie che ricordano la flora acquatica può creare la giusta atmosfera. Prima di selezionare le piante acquatiche si deve comprendere in quale stile di giardino si sta operando, o si vuole creare, e il clima e il microclima dell’area. Se l’acqua è raccolta in una vasca geometrica si utilizzeranno ninfee e giunchi, oppure, se è in uno specchio d’acqua naturale si useranno Miscanthus, Iris, Bamboo spp, felci come anche le graminacee. Non dimentichiamo che la scelta delle specie dipende anche dalla dimensione del giardino o terrazza e del tipo di profondità dello specchio d’acqua. Ricordo che realizzare uno specchio/ vasca d’acqua su un giardino o tetto pensile richiede maggior attenzione e professionalità per evitare tutti quei problemi tecnici e strutturali, quali: portata della soletta, impermeabilizzazione, pulizia, solo per citarne alcuni. Per semplificare le piante acquatiche si possono raggruppare in tre gruppi: • piante galleggianti con radici sott’acqua • marginali, che vivono nell’acqua poco profonda e nel fango della battigia • piante palustri, che occupano il terreno umido intorno allo specchio d’acqua naturale (il quale può essere anche uno stagno)
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Le piante acquatiche impediscono all’acqua di ristagnare, così come sott’acqua vivono delle alghe ossigenanti che, assieme alla piccola fauna che si crea, contribuiscono a mantenere l’acqua pulita. Attenzione alla scelta delle piante perché le specie galleggianti, come le vigorose ninfee, soffocano lo specchio d’acqua se l’acqua non è abbastanza profonda. Se si vuole scegliere specie poco invadenti, un aiuto può essere la Typha Laxmannii, mentre per contenere gli stoloni delle piante invadenti un’idea è coltivarle in grandi vasi nell’acqua. Altro suggerimento: se si coltiva in vasca, solitamente l’area circostante è asciutta; in tal caso,
C QUATICHE N OSCIUTE
Tutto deve avere una proporzione e un’armonia perché è così che la natura ci insegna; per questo non ci si può improvvisare per creare l’illusione dell’umido si possono mettere a dimora specie dall’aspetto lussureggiante ma che tollerano l’aridità, quali il Miscanthus sacchariflorus (ricorda il giunco) e altre piante con basse esigenze idriche come l’Iris sibirica, il Rheum palmatum o la Filipendula ulmaria. Queste scelte devono essere fatte sempre in armonia con il resto del giardino e lo spazio a disposizione. Inoltre anche l’esposizione solare e la latitudine sono importanti, per esempio la Victoria amazonica o il Nelumbo nucifera, specie galleggianti, esigono acqua tiepida, sole e clima tropicale per poter fiorire. Invece le piante marginali vigorose soffrono solo il freddo invernale.
Un ultimo suggerimento: limitiamo la varietà di piante perché così diamo maggior valore all’acqua che diventa riflesso delle piante stesse, aumentandone l’immagine come doppio. Sono tutti piccoli trucchi che ho colto fotografando stagni e specchi d’acqua. Ecco, impariamo a osservare il lavoro che facciamo da diversi punti di vista. Tutto deve avere una proporzione e un’armonia perché è così che la natura ci insegna; per questo non ci si può improvvisare, poiché il risultato sarebbe pessimo, con grave danno allo stato di salute delle piante e imbarazzo con il committente.
testo e foto di Marilena Baggio N°017
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Il cantiere
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Sinergie che fanno sistema
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I funghi che defogliano le conifere
di Costanza di M Matteo
di V Valerio Pasi
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Il verde sempre più in alto di Daniela Stasi
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Per formarsi e informarsi
smart
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New entry hi-tech
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Ad alta “versatilità”
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Stop ai fermi macchina
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Consultazione rapida
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Per strade “verdi”
Design tutto nuovo di Nora Adamsberg
di IIrene Nuvola
di Viola Delfino di IIrene Nuvola
di N Nora Adamsberg
di Viola Delfino
di Daniela Stasi
gestione
SOMMARIO N°017
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Giovani (davvero) intraprendenti
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A scuola di agricoltura naturale
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Intorno agli alberi
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Il giardino resiliente
di Isacco Brunelli, Cosimo Livio, Luigi Mario Mantero, Daniel Schmidt, Francesco Uboldi, Loris Verderio F di Pio Rossi
di Daniela Stasi di N Nicolò Pensa
DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net COLLABORATORI Nora Adamsberg, Marilena Baggio, Giorgio Barassi, Jessica Bertoni, Lucio Brioschi, Jurg Burger, Filomena Carpino, Alessandro Coraggio, Camillo De Beni, Viola Delfino, Costanza di Matteo, Irene Nuvola, Valerio Pasi, Andrea Pellegatta, Nicolò Pensa, Anna Piussi, Matteo Ragni, Pio Rossi
SCOPERTE
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In buona o cattiva luce
di F Filomena Carpino, in collabor collaborazione con la rivista Arbor
PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net
A Roma cercano gardeniser
STAMPA Ciscra spa, Via San Michele 36, Villanova del Ghebbo (RO)
Il nuovo re del giardino
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi
di Daniela Stasi
di Alessandro Coraggio
rubriche
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Editoriale/1
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Editoriale/2
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News
di Francesco Tozzi
Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe. ASSOCIATA AD
di M Marilena Baggio
Focus Prontuario
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GRAFICA Testo&Immagine snc / testoeimmagine@fastwebnet.it
Laboratorio
verde
Edizioni Laboratorio Verde srls edita i seguenti prodotti: • GreenUp • Flortecnica e vivaismo • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
abbonamento da 6+1 numeri: 30,00 Euro
CONTRIBUTI
MARILENA BAGGIO
CAMILLO DE BENI
Architetto, paesaggista, esperta in architettura del benessere e spazi a verde terapeutico. Titolare dello Studio Greencure, ha al suo attivo diversi progetti per luoghi di cura e infanzia, ospedali, ambiti rurali e paesaggi culturali, aree ambientali critiche, parchi urbani e giardini privati. Ha vinto diversi concorsi di paesaggio e pubblicato articoli. Docente di corsi di specializzazione per studenti di medicina per il Centro di Bioclimatologia Medica e Medicine Naturali, Centro Collaborante OMS, Università degli Studi di Milano. Dal 2013 collabora con lo Studio Mario Cucinella Architects.
Dottore agronomo e specialista nella gestione agronomica dei manti erbosi, con una ventennale esperienza nell’uso di prodotti naturali e biologici per la cura del verde ornamentale in ambito pubblico e privato. Ha contribuito, già dalla fine degli anni ’90, a introdurre e sviluppare protocolli per l’uso di biotecnologie e di metodologie finalizzate all’incremento di bio-fertilità nei terreni, con l’applicazione di micorrize, batteri benefici, antagonisti naturali per le patologie fungine e biostimolanti per l’incremento della vitalità nelle piante e nei manti erbosi.
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JESSICA BERTONI
VALERIO PASI
Consulente e collaboratrice. Laureata in Economia e Commercio, abilitata alla professione di dottore commercialista, sulle nostre testate ci svela, in modo semplice e diretto, come si può stare sempre informati anche sui temi più ostici. Suoi gli argomenti economici, finanziari e amministrativi.
Dottore agronomo, da più di 20 anni si occupa principalmente di verde ornamentale e di pianificazione del territorio per gli aspetti legati all’agricoltura e alle foreste. Diversi gli ambiti: consulenza agronomica, di lotta integrata e biologica alle aziende di produzione nel settore florovivaistico, orticolo e dei piccoli frutti; valutazione dei rischi legati alla stabilità degli alberi pubblici e privati; attività inerenti le trasformazioni territoriali quali quelle di boschi, progetti del verde, sistemazioni idraulico-forestali; consulenza alle pubbliche amministrazioni.
ANNA PIUSSI
MATTEO RAGNI
Toscana d’America dall’elegante sensibilità maturata con un Bachelor of Arts presso New York University; seguito da un Phd in storia dell’arte presso la prestigiosa Oxford University, ci insegna come vedere il mondo e scoprire quello che di bello esiste. Garden designer, insegnante di storia di giardini. Medaglia di bronzo al Chelsea Flower Show 2013 e miglior giardino a Orticolario 2012.
Si è diplomato presso la Scuola di Minoprio come agrotecnico, e dopo aver seguito due progetti di sviluppo agricolo prima in Kosovo e poi in Libano, è rientrato in Italia e si occupa di rappresentare alcune aziende israeliane e olandesi leader nella produzione di giovani piante. Lavora anche come consulente per imprese floricole e vivaistiche, soprattutto in materia di scelte assortimentali e piani colturali. Da oltre cinque anni è, prima collaboratore, poi consulente tecnico-editoriale per le riviste GreenUp e Flortecnica e vivaismo di Edizioni Laboratorio Verde.
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IL CANTIERE | attualità
Da associazione regionale, Assofloro è diventata nazionale. L’intento è continuare la strada del coinvolgimento di altri settori per fare emergere sempre di più il valore del verde nelle città di Costanza di Matteo
SINERGIE
CHE FANNO SI S
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uando leggerete queste pagine, la notizia, per via della sua rilevanza, la avrete di sicuro già appresa, anche solo per passaparola. Ma considerati gli effetti che potrà avere sul nostro settore, ci teniamo a dedicare un approfondimento. Veniamo al dunque. A giugno, a Milano, nella sede di Regione Lombardia, si è svolta la conferenza “Florovivaismo in Lombardia: problemi e prospettive”, organizzata da Assofloro
Nada Forbici, presidente Assofloro.
con il patrocinio di Regione Lombardia, Symbola e MilanoPiùVerde, nel corso della quale sono stati messi a confronto aziende e alti rappresentanti di svariati settori con le criticità emergenti del mondo del verde che interessano tutta Italia. L’incontro è culminato nella comunicazione ufficiale del passaggio di Assofloro da associazione regionale a nazionale. Una trasformazione dovuta all’evoluzione spontanea dell’associazione, che in questi ultimi anni ha condiviso il lavoro con altri enti e associazioni su tutto il territorio italiano. In particolare è stato decisivo l’ingresso in Assofloro della SIA - Società Italiana di Arboricoltura e dell’Associazione Arboricoltori, a cui seguirà l’ingresso di altre associazioni nazionali.
ACCORDI TRA COMPARTI DIVERSI
VERDE DI QUALITÀ, MANUTENZIONE DI QUALITÀ Verde pubblico sano e valorizzato, ribadisce la presidente di Assofloro Nada Forbici, che deve prevedere alberature provenienti da produzioni che seguono criteri di assoluta qualità, per poi essere manutenute da professionisti, contrastando la barbara pratica delle capitozzature che ne amputano la chioma e che impediscono quindi alla pianta di catturare le polveri sottili. Gli alberi rappresentano una soluzione strategica, ricorda Forbici, per mettere gli agglomerati urbanizzati in condizione di offrire salute, benessere e migliore qualità della vita ai cittadini.
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Elemento fondante e comune di tutte le relazioni esposte durante la conferenza è stata l’impellenza di incentivare il verde creando sinergie tra diversi ambiti. Da Francesco Burrelli, presidente di Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari), arriva un forte richiamo alle condizioni del verde dei condomini, su cui non si investe, se non quando occorre vendere, perché parchi e giardini aumentano il valore dell’immobile sul mercato. Va in questa direzione il Protocollo d’Intesa siglato tra Assofloro e Anaci (ne abbiamo parlato in modo approfondito sullo scorso numero, pag. 64), che promuoverà, tramite azioni concordate a un tavolo
In arrivo un bando legato al finanziamento dei boschi urbani per la lotta allo smog e per sperimentare soluzioni di bonifica di siti inquinati grazie all’azione fitodepurativa delle piante
I STEMA
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IL CANTIERE | attualità
Risulta urgente, per poter avere spazi verdi sani e rigogliosi, la protezione della salute delle piante e il 2020 sarà l’anno dedicato dalla Fao a questo tema
Durante la conferenza svoltasi a giugno a Milano si è ufficializzato il passaggio di Assofloro da associazione regionale a nazionale, evoluzione spontanea di una realtà associativa che in questi anni ha condiviso il lavoro con altri enti e associazioni su tutto il territorio italiano.
nazionale permanente, la trasformazione dei giardini condominiali di città in rigogliose stanze all’aperto da vivere, che vadano ad arricchire la foresta urbana, contro isole di calore, polveri sottili, smog e gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Ad agevolare questa trasformazione degli agglomerati urbani contribuisce il Bonus Verde che, come si sa, a partire dal 2018, offre a tutti i privati e i condomini un incentivo fiscale del 36% sulle spese per il rinnovo degli spazi verdi. L’obiettivo dei prossimi anni sarà aumentare questo tipo di agevolazione, dichiara Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, per promuovere le produzioni nazionali che valorizzano e promuovono lo sviluppo del territorio. Centrale per questa nuova attenzione al verde il rapporto di collaborazione con le amministrazioni dei Comuni, dichiara Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia, carta vincente per un verde di qualità. In arrivo, annuncia Rolfi, un bando legato al finanziamento dei boschi urbani per la lotta allo smog ma anche con l’intento di esplorare e sperimentare soluzioni di bonifica di siti inquinati grazie all’azione fitodepurativa delle piante. Complementare al Bonus Verde a livello nazionale, il fondamentale accordo firmato con Assimpredil – la più grande realtà di Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili di Confindustria – per un nuovo concetto di edilizia che metta a bilancio strutturale il valore dell’elemento vegetale.
PIÙ CONTROLLI SUL VERDE PUBBLICO
Risulta quindi urgente, per poter avere spazi verdi sani e rigogliosi, la protezione della salute delle piante – e il 2020 sarà l’anno dedicato dalla Fao a questo tema; su questo insiste Andrea Azzoni, dirigente Struttura Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca UTR Val Padana della Regione Lombardia, che chiama a raccolta uno sforzo congiunto al fine di una maggiore consapevolezza ed efficienza al contrasto verso gli organismi nocivi – parassiti come insetti, micosi e batteri – che minacciano le produzioni italiane, ostacolando il loro arrivo, da aeroporti e porti, e la loro diffusione incontrollata su territorio italiano (interessando anche il verde pubblico, spesso il meno vigilato), in quanto sempre più causa di enorme perdita economica legata alla produzione ed esportazione di piante ornamentali (xylella, tarlo asiatico, e così via).
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IL CANTIERE | tecniche
I FUNGHI
CHE DEFOGLIANO LE CONIFERE Quali sono, quali specie colpiscono, sintomi e rimedi. Ecco una guida pratica e dettagliata per imparare a riconoscerli, affrontarli e prevenirli di Valerio Pasi
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iversi sono i funghi che provocano defogliazione sulle conifere. Alcuni sono noti da tempo, mentre altri sono di più recente introduzione o si sono diffusi maggiormente negli ultimi anni. In questo articolo illustriamo i principali.
SPHAEROPSIS SAPINEA
Sphaeropsis sapinea (Dyko & Sutton) è uno dei Sphaeropsis funghi patogeni più dannosi per le conifere, Sphaeropsis sapinea Elizabeth Bush, Virginia Polytechnic Institute and State University.
Sphaeropsis sapinea solitamente non è molto aggressivo, ma può rivelarsi addirittura mortale in particolari ambienti e condizioni climatiche 16
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Sphaeropsis sapinea.
Cryptocline taxicola.
più comuni e largamente distribuiti. Le specie ospiti sono per lo più i pini, con 30 specie del genere Pinus e alcune specie dei generi Abies, Cedrus, Juniperus, Picea e Pseudotsuga. Il patogeno solitamente non è molto aggressivo, ma può rivelarsi pericoloso e addirittura mortale in particolari ambienti e condizioni climatiche. I danni più gravi si manifestano nelle monocolture di pino, dove fattori scatenanti come la siccità, l’eccesso di azoto, i danni meccanici causati dalla grandine fanno sì che la malattia diventi estremamente dannosa. I sintomi dell’infezione consistono nel disseccamento dei nuovi germogli, la comparsa di cancri sul fusto e i rami colpiti, che a volte arrivano all’azzurramento del fusto. Il pino nero, che è la specie più sensibile al patogeno, mostra una spiccata riduzione dell’accrescimento per il disseccamento apicale e
Sphaeropsis sapinea Elizabeth Bush, Virginia Polytechnic Institute and State University.
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IL CANTIERE | tecniche
In caso di attacco di Lophodermium cedrinum occorre anche stimolare l’emissione dei nuovi germogli
somministrando fertilizzanti organici bilanciati
LOPHODERMIUM CEDRINUM
Lophodermium cedrinum.
moltissime fruttificazioni sui frutti (strobili). È opportuno quindi intervenire con la prevenzione, cercando di limitare i fattori di stress che favoriscono la manifestazione degli attacchi. Se vi fossero già situazioni di attacchi evidenti, per ridurre l’incidenza degli attacchi futuri, occorre effettuare la rimonda del secco e delle parti malate (specialmente gli strobili) o, in casi estremi, l'eliminazione delle piante gravemente colpite.
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Un patogeno fungino relativamente nuovo che colpisce i cedri è l’ascomicete Lophodermium cedrinum (Maire) che causa estese defogliazioni. I primi ritrovamenti del patogeno in Italia sono avvenuti nel 2015 nelle province di Como, Lecco, Monza e Brianza mentre nel 2016 è stato ritrovato un nuovo focolaio a Luino, in provincia di Varese. Nello stadio iniziale la malattia provoca decolorazione degli aghi che diventano giallo-bruni e in seguito cadono. Alla defogliazione, che si verifica solitamente all’inizio della primavera, segue una nuova emissione di aghi, che lentamente ricostituiscono la chioma. Nell’estate, i corpi fruttiferi maturano sia sugli aghi infetti rimasti sulla pianta sia sugli aghi caduti a terra; successivamente, quando vi sono le ottimali condizioni di umidità, coincidenti con le piogge estive o autunnali, le spore si diffondono rinnovando l’infezione. La malattia non pare particolarmente dannosa, tranne nel caso in cui la defogliazione avvenga per più anni di seguito: in questi casi le piante possono non germogliare più e la chioma risulta disseccata sino al 70-80%. Poiché al di fuori dai vivai non è possibile la lotta diretta per l’assenza di prodotti fitosanitari registrati, in caso di attacco occorre provvedere ad asportare tutti gli aghi caduti a terra e a stimolare e supportare l’emissione dei nuovi germogli attraverso la somministrazione di fertilizzanti organici bilanciati nella zona esplorata dell’apparato radicale.
I SINTOMI ◗ Sphaeropsis sapinea: disseccamento dei nuovi germogli, comparsa di cancri sul fusto e i rami colpiti, che a volte arrivano all’azzurramento del fusto; sul pino nero: spiccata riduzione dell’accrescimento per il disseccamento apicale e moltissime fruttificazioni sui frutti. ◗ Lophodermium cedrinum: decolorazione degli aghi e successiva caduta. ◗ Cryptocline taxicola: formazione di macchie necrotiche e lesioni, seguite dall’ingiallimento, prima, e dall’imbrunimento, poi, degli aghi e dell’intero rametto con conseguente disseccamento. ◗ Sirococcus tsugae: colorazione rosata degli aghi a carico dei cedri, mentre su tsuga la colorazione è marrone chiaro. Segue la caduta degli aghi e la morte dei germogli colpiti. I sintomi appaiono solitamente sulla porzione distale dei rametti e successivamente avviene il disseccamento di tre-quattro centimetri della crescita annuale.
Cryptocline taxicola.
CRYPTOCLINE TAXICOLA
Negli ultimi due anni si sono verificate diverse defogliazioni a carico dei tassi. Gli individui più colpiti sono quelli già sofferenti per altri motivi, come situazioni con terreno compattato o asfittico, esemplari con molti anni di età o debilitati da altri patogeni dell’apparato radicale. La causa del disseccamento diffuso è un attacco di antracnosi, causata dall’agente patogeno Cryptocline (=Gleosporium) taxicola (Allesch.). I sintomi dell’infezione fungina consistono nella formazione di macchie necrotiche e lesioni, seguite
dall’ingiallimento, prima, e dall’imbrunimento, poi, degli aghi e dell’intero rametto con conseguente disseccamento. Solitamente vengono attaccati gli aghi più vecchi nel periodo tra primavera ed estate, mentre gli aghi neoformati permangono sull’estremità dei rametti. Anche in questo caso occorre asportare tutti gli aghi caduti a terra e provvedere alla rimonda del secco e dei rametti più severamente colpiti.
Negli ultimi due anni si sono verificate diverse defogliazioni a carico dei tassi, causate da attacchi
di antracnosi provocati da Cryptocline taxicola
ELIMINARE TOTALMENTE In tutti i casi illustrati in queste pagine, tutto il materiale infetto asportato non deve essere avviato al riuso in agricoltura o giardinaggio, anche tramite il compostaggio, ma deve essere distrutto con il fuoco.
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Sirococcus tsugae è un altro patogeno fungino di recente introduzione, che colpisce i cedri e la tsuga
Sirococcus tsugae.
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SIROCOCCUS TSUGAE
Un altro patogeno fungino di recente introduzione colpisce i cedri e la tsuga. Si tratta di Sirococcus tsugae (Rossman, Castlebury, D.F. Farr & Stanosz), già ben noto negli Usa e in Canada, fu ritrovato in Europa per la prima volta in Gran Bretagna e
in Germania nel 2014 e successivamente nel 2018 in Belgio. Le piante attaccate appartengono al genere Cedrus spp. (C. atlantica, C. deodara) e al genere Tsuga spp. (T. canadensis, T. heterophylla, T. mertensiana). Sirococcus tsugae causa la moria degli apici dei germogli. La malattia è caratterizzata da una colorazione rosata degli aghi a carico dei cedri, mentre su tsuga la colorazione è marrone chiaro. Alla scolorazione segue la caduta degli aghi e la morte dei germogli colpiti. I sintomi appaiono solitamente sulla porzione distale dei rametti e successivamente avviene il disseccamento di tre-quattro centimetri della crescita annuale. In alcuni casi la malattia può interessare diversi apici vegetativi sullo stesso albero. L’infezione primaria si pensa avvenga in primavera, probabilmente subito dopo l’inizio della crescita dei nuovi germogli. I conidi del fungo vengono dispersi dalle piogge e probabilmente anche i venti forti possono avere un ruolo nella disseminazione sulle lunghe distanze. Come negli altri casi, occorre asportare tutti gli aghi caduti a terra e provvedere alla rimonda del secco e dei rametti più severamente colpiti.
IL CANTIERE | progettazione
Il verde
sempre più in alto
T
etti verdi, tendenza o risposta progettuale a un’esigenza (e a un’urgenza) ben concreta, quella del cambiamento climatico e di una maggiore sostenibilità delle città? Se fosse un questionario a risposte multiple, ci toccherebbe mettere la x a entrambe le opzioni. Perché? Ci spieghiamo meglio. Realizzare tetti verdi è di sicuro una tendenza. Certo, non lo neghiamo. Ma è una tendenza che sta prendendo sempre più corpo e sostanza perché, nelle città, dove lo spazio libero per realizzare nuove aree green è a dir poco limitato, i tetti verdi rappresentano una soluzione intelligente: sono infatti capaci di ottimizzare gli spazi e di svolgere tutte quelle funzioni proprie del verde.
L’ESEMPIO CONCRETO DI MILANO
Ci sembrava doveroso dedicare un articolo sui tetti verdi, un articolo che non vuole essere tecnico, ma informativo, perché solamente negli ultimi mesi tale termine è stato decisamente ricorrente, in
Sono sempre più numerose le città che promuovono (in alcuni casi impongono) edifici con coperture verdi. A voi un tour sui tetti del mondo... di Daniela Stasi occasione di convegni e incontri anche di carattere istituzionale. Un esempio è di certo il piano messo in atto dal Comune di Milano per affrontare il cambiamento climatico e “rinfrescare” la città: il programma punta, infatti, anche sui tetti verdi, di cui peraltro è stata già fatta una mappatura. I numeri fanno riflettere: l’attuale milione di metri quadrati di tetti
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LE 25 GREEN CITY Assisi, Milano, Belluno, Bergamo, Casalecchio di Reno, Chieti, Cisterna di Latina, Cosenza, Firenze, Genova, Imola, Livorno, Mantova, Monterotondo, Napoli, Padova, Parma, Pordenone, Palermo, Roma, Sorradile, Tivoli, Torino, Siracusa, Venezia. N°017
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IL CANTIERE | progettazione
I VANTAGGI • Efficace contrasto alla C02 • Funzione di isolanti termici per gli edifici • Notevole contenimento della temperatura nelle aree in cui sono ubicati
già verdi potrebbe passare a ben 12 milioni. E a tal proposito ricordiamo l’uscita a settembre del bando, frutto del progetto Clever Cities, legato alla promozione delle coperture verdi a Milano con l’offerta della progettazione gratuita di tetti e pareti verdi (vedi il box “Un bando ad hoc”).
TRA GLI OBIETTIVI DI 25 CITTÀ ITALIANE
Altro esempio concreto è quanto deciso nel corso della seconda Conferenza Nazionale delle Green City, svoltasi a Milano, dedicata al tema “Green city, adattamento climatico e rigenerazione dei distretti urbani” e organizzata dal Green City Network – promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile (www. fondazionesvilupposostenibile.org) – in collaborazione con il Comune di Milano e il Politecnico di Milano. Chiave dell’iniziativa, una dichiarazione per l’adattamento ai cambiamenti
UN BANDO AD HOC Il progetto Clever Cities (clevercities.eu), finanziato all’interno del programma Horizon 2020, mira a promuovere uno schema replicabile di rigenerazione urbana sostenibile e socialmente inclusiva in otto città europee e una sudamericana (Amburgo, Londra, Milano, Belgrado, Larissa, Madrid, Malmö, Quito, Sfântu Gheorghe). A definire la rigenerazione degli spazi urbani è il ruolo degli elementi naturalistici, le cosiddette Nature-Based Solutions Solutions, che diventano lo strumento della rigenerazione stessa, portando benefici non soltanto sul piano ambientale, ma anche sociale, culturale ed economico. A proposito di Milano, si segnala l’uscita a settembre del bando legato alla promozione delle coperture verdi a Milano con l’offerta della progettazione gratuita di tetti e pareti verdi. Tra l’altro, si ricorda che basta una maggioranza di quattro quinti dell’assemblea condominiale (e non più il voto unanime) per cambiare la destinazione d’uso di tetti e parti comuni del condominio: la Legge del 13 giugno 2013 offre dunque l’opportunità di mettere a verde spazi che originariamente non lo prevedevano.
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Leggi il testo integrale della Dichiarazione dell’adattamento climatico delle Green City climatici strutturata in 10 punti: tra gli altri, il sesto prevede di puntare sulle soluzioni basate sulla natura (Nature-based Nature-based Solutions Solutions), quali le alberature stradali, i giardini pubblici e privati, i parchi, i tetti e le pareti verdi, gli orti e le aree agricole periurbane, le casse di espansione naturali e integrate nel tessuto urbano; tutte soluzioni che, oltre a fornire diversi servizi Nelle immagini di queste pagine alcuni progetti realizzati con i sistemi di Harpo verdepensile.
IL CANTIERE | progettazione
A NEW YORK GIARDINI SUI TETTI PER LEGGE
LA SITUAZIONE: OGGI E DOMANI Tra i dati emersi nel corso della Conferenza, si legge che l’Italia, con 63 miliardi di euro (dato della Commissione Ue, 2018), è al secondo posto in Europa per le perdite economiche generate dai cambiamenti climatici. Si prevede, tra l’altro, che in futuro il riscaldamento nell’area
© George Steinmetz
ecosistemici, contribuiscono in maniera rilevante all’adattamento climatico, a ridurre le ondate di calore, a migliorare il deflusso superficiale e l’assorbimento delle acque. L’adattamento basato sulle infrastrutture verdi e il capitale naturale urbano e periurbano è multifunzionale e offre molteplici vantaggi: in termini di biodiversità, di mitigazione, di qualità dell’aria e del suolo e di benessere sociale. Le soluzioni di adattamento basate sulla natura vanno quindi tenute ben presenti sia nella pianificazione urbanistica sia nei piani di incremento, gestione e finanziamento del verde urbano. E questo punto, così come gli altri nove, riguardano azioni da effettuare in tutte le città coinvolte nella Conferenza, 25 centri urbani firmatari per l’appunto della dichiarazione citata (sono elencate nel box “Le 25 Green City”).
A New York i tetti verdi, per i nuovi edifici, sono ora obbligatori. Di recente, infatti, il New York City Council ha approvato una legge che impone la presenza di coperture ecologiche per le strutture di nuova costruzione. Il provvedimento fa parte del Climate Mobilization Act, l’insieme di strategie per rendere la città più sostenibile: nel dettaglio, per quanto riguarda i tetti verdi, la legge prevede che tutti i nuovi edifici, residenziali o commerciali, e tutti quelli che vengono sottoposti a ristrutturazioni e riqualificazioni debbano avere tetti con spazi verdi come prati, giardini oppure orti. In alternativa, si può optare per i panelli solari o per i generatori eolici. Chiaramente sono ben accette le combinazioni dei tre elementi. Gli obiettivi del regolamento sono sostanzialmente due: aumentare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre le emissioni di CO2 nella metropoli entro il 2030: secondo le stime, grazie a questo provvedimento, entro questa data, la riduzione sarà equivalente all’eliminazione di un milione di automobili dalla città. Questa legge non è la prima a essere approvata nel mondo: segue infatti l’esempio di decisioni già prese dalle amministrazioni statunitensi di San Francisco, Portland, Denver e dalla canadese Toronto.
del Mediterraneo supererà la media globale del 25%, e quello estivo oltre il 40% (sempre della media mondiale). Si conta anche che le perdite economiche registrate in Europa tra il 1980 e il 2016 causate da eventi connessi al clima abbiano oltrepassato i 436 miliardi di euro. E pensare che solo il 26% delle città europee ha realizzato un piano di adattamento climatico, il 17% un piano congiunto per mitigazione e l’adattamento, mentre il 33% non si è dotata di alcun programma per fronteggiare tale situazione. In conclusione, i tetti verdi sì, sono una tendenza. Una buona tendenza da sostenere e incrementare. Oltre che una buona occasione per i giardinieri per specializzarsi in un segmento in cui non ci si può improvvisare. N°017
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NEWS
News Nella foto da sinistra: Lorenzo Selvatici, Renato Cifarelli, Alessandro Malavolti, Pier Giorgio Salvarani, Manlio Martilli.
FEDERUNACOMA: RINNOVATE LE CARICHE
Confermato all’unanimità dall’assemblea degli associati, il presidente di FederUnacoma (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura), Alessandro Malavolti inizia il suo secondo mandato, che avrà durata biennale cosi come stabilito nelle procedure generali di Confindustria. Insieme a lui, eletti anche i presidenti e i vicepresidenti delle associazioni di settore che compongono la Federazione. Gli eletti sono: per Assomao (Associazione dei Costruttori Implements), Lorenzo Selvatici (Selvatici) presidente e Alessandro Cazzin (Maschio Gaspardo) vicepresidente; per Assomase (Associazione Costruttori Macchine Semoventi), Marco Mazzaferri (Laverda/Agco Italia) presidente e Giampaolo Barbieri (Barbieri) vicepresidente; per Assotrattori (Associazione Costruttori Trattori), Manlio Martilli (Argo Tractors) presidente e Roberto Castiello (Antonio Carraro) vicepresidente; per Comacomp (Associazione Costruttori Componentisti), Pier Giorgio Salvarani (Salvarani) presidente e Giovanni Montorsi (Arag) vicepresidente; per Comagarden (Associazione Costruttori Macchine per il Giardinaggio), Renato Cifarelli (Emak) presidente e Dimitri Fratus (Stiga) vicepresidente. I presidenti delle cinque associazioni sono di diritto anche vicepresidenti della Federazione. Nella sua relazione all’Assemblea delle oltre 300 industrie associate, Alessandro Malavolti ha presentato il consuntivo del biennio trascorso, che ha registrato uno sviluppo consistente delle attività di internazionalizzazione, e ha tracciato le linee guida per il prossimo mandato, che prevedono un impegno maggiore sul piano politico e delle relazioni istituzionali. Info: www.federunacoma.it
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FLORMART FESTEGGIA 70 ANNI
Dal 26 al 28 settembre riapre le porte Flormart, la storica fiera internazionale del florovivaismo, dell’architettura del paesaggio e delle infrastrutture verdi d’Italia, presso la fiera di Padova. Grazie alla nuova proprietà pubblica della Fiera condotta dalla Camera di Commercio e del Comune di Padova, e alla importante partnership con Anve (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori), Distretto Altolombardo e Confvivai Catania, si vanno ad aggiungere importanti novità che danno alla Fiera una connotazione ancora più attuale, moderna e coinvolgente. Tra i principali temi: la filiera florovivaistica del terzo millennio, settore critico in cui Flormart vuole porsi come punto fermo per il rilancio delle aziende che vi operano, confidando nella coesione dei protagonisti e nell’aggiornamento delle aziende operanti. Oltre a un considerevole focus sull’importanza delle foreste urbane quali elemento di riqualificazione degli spazi cittadini. L’edizione 2019 segna un importante traguardo per Flormart, che festeggia i 70 anni di attività e si augura che questo sia anche l’anno del suo rilancio. Info: www.flormart.it
STRUTTURA SOLIDA, FORZA LAVORO GLOBALE DA RECORD
Stihl, è online il rendiconto 2018. Nel bilancio di esercizio dello Leggi qui scorso anno, il Gruppo ha registrato una lieve crescita delle vendite il rapporto dell’1,5% e un fatturato di 3,78 miliardi di euro. Di conseguenza, completo! le entrate sono state solo leggermente inferiori al livello dell’anno precedente, dello 0,3%. Il forte tasso di cambio dell’euro, in particolare, ha gravato sulle vendite. Considerando i medesimi tassi di cambio del 2017, l’aumento delle vendite si sarebbe attestato al 4,2%. Con una equity ratio del 69,9%, la struttura finanziaria dell’azienda rimane molto solida. Tutti gli investimenti sono generalmente finanziati con fondi propri. La forza lavoro globale ha raggiunto ancora una volta un livello record: il 31 dicembre 2018, il numero dei dipendenti del Gruppo sale a 17.222. Ciò corrisponde ad un aumento del 7,9% anno su anno. Info: www.stihl.it
Come ben si sa, lo scorso ottobre il ciclone mediterraneo “Vaia” ha colpito pesantemente diverse aree del Nord Italia: quattro regioni coinvolte (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Lombardia), 42.500 ettari colpiti, 8.500.000 metri cubi di legno a terra (a fronte di utilizzi forestali nazionali che assorbono 1.500.000 mc all’anno). PEFC Italia ha attivato il progetto Filiera Solidale (www.filierasolidalepefc.it) per promuovere il recupero e la valorizzazione del legname proveniente dai crolli collegati alla tempesta Vaia, al fine di garantire un prezzo equo per le popolazioni residenti che vivono del legname: le quali, con la loro azione finalizzata alla gestione sostenibile delle foreste (certificate PEFC), tutelano gli equilibri ambientali dei territori e versanti montuosi contribuendo a prevenire il dissesto idrogeologico. A questo primo progetto, ne è seguito un secondo, finalizzato anche alla ricostruzione e rinascita dei territori, promuovendo la forestazione delle aree interessate da Vaia: si tratta del progetto “Ancora Natura”, sorto grazie alla sinergia tra Rete Clima (www.reteclima. it) e PEFC Italia e sostenuto dal fund raising tra le aziende, le associazioni e i cittadini. L’obiettivo è quello della messa in sicurezza e del rimboschimento delle aree montuose interessate dagli schianti, andando quindi a ricreare foreste che saranno gestite in maniera sostenibile (con certificazione PEFC) e che torneranno a garantire
© Francesco Sovilla - Nevegal
ANCORA NATURA
servizi ecosistemici al territorio locale e al clima globale. Tutti gli interventi effettuati saranno mappati e visibili nel relativo sito web proprio per garantire la massima tracciabilità delle attività e la trasparenza dell’impiego dei fondi raccolti. Nel sito sono anche presenti le indicazioni da seguire per effettuare in varie modalità una donazione a importo libero per la riforestazione: a seguito della donazione verrà inserito il logo del sostenitore sul portale Ancora Natura, mentre verrà rilasciato il web label “Sosteniamo Ancora Natura” inseribile sul proprio sito web aziendale. Info: www.ancoranatura.it
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NEWS | focus
ORTICOLARIO 2019 4-6 ottobre, Cernobbio (CO) www.orticolario.it
Per un giardinaggio evoluto e lettori d Per voi iniere
IL giard
Dal 4 al 6 ottobre appuntamento a Villa Erba, sul Lago di Como per l’undicesima edizione di Orticolario. L’evento si conferma un contenitore ben strutturato di idee da proporre poi ai propri clienti Foto di Luciano Movio
È sì un evento pensato per il grande pubblico, è vero. Ma gli addetti ai lavori – giardinieri, paesaggisti, vivaisti, agronomi, Vai upon! etc – dopo averlo visitato tornano a casa o c il a e ritagli con quel quid in più, che può essere un’idea per un allestimento o la scoperta di una nuova pianta. Stiamo parlando di Orticolario, l’evento culturale dedicato a un concetto evoluto di giardino e giardinaggio: l’undicesima edizione è in programma a Villa Erba, a Cernobbio, sul Lago di Como, dal 4 al 6 ottobre ed è dedicata al tema del “Viaggio” e alle bacche e ai piccoli frutti. Il tema del “Viaggio” è declinato in molteplici modi; per giardinieri e progettisti è interessante osservare come lo hanno interpretato i designer, i paesaggisti, i vivaisti e i colleghi giardinieri per realizzare le otto installazioni selezionate mediante il concorso internazionale “Spazi Creativi”. Per quanto riguarda le bacche e i piccoli frutti, a Orticolario sono presenti collezioni davvero particolari: un’occasione unica per conoscere varietà mai viste e “prendere in prestito” Nella foto “La Topitta”, il progetto vincitore qualche idea da proporre poi ai clienti. Ricordiamo che del concorso “Spazi Creativi” 2018, l’evento è arricchito da un’ampia offerta di piante rare, firmato dal paesaggista Leonardo Magatti. insolite e da collezione, proposte da vivaisti nazionali e internazionali accuratamente selezionati, oltre ad VISITA “PROFESSIONALE” artigianato artistico e design. Da non dimenticare il ricco Orticolario è patrocinato, tra gli altri, anche calendario di incontri culturali (e di laboratori didatticodall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori creativi per bambini, se decideste di andare con la famiglia). Forestali delle Province di Como, Lecco Per chi ha voglia, infine, di approfondire aspetti legati e Sondrio e dall’Ordine degli Architetti Pianificatori alla cultura del paesaggio, venerdì 3 ottobre è presente Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Como. lo svizzero Paolo Bürgi, architetto paesaggista tra i più Per info sul riconoscimento dei crediti contattare apprezzati a livello internazionale, a cui viene assegnato il la Segreteria Organizzativa al numero 031.3347503. premio “Per un Giardinaggio Evoluto” 2019.
SO INGRETSATO! N a 43 SCO a pagin
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