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A tempo determinato
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Abbiamo chiesto alla garden designer Barbara Negretti di spiegarci in cosa consista realizzare allestimenti verdi temporanei. Quali sono le peculiarità? Come si affronta il lavoro? Ecco le sue risposte
colloquio con Barbara Negretti di Daniela Stasi
Quando si pensa a un progetto verde, la prima immagine che viene in mente è quella di un giardino o un terrazzo. In realtà è necessario annoverare anche le installazioni, sempre più frequenti in occasione di concorsi a tema, eventi, fiere e manifestazioni (di qualsiasi settore, non solo garden show). Ed è proprio sugli allestimenti temporanei che abbiamo scelto di focalizzare l’attenzione in queste pagine. Progetti che sono sì a tempo determinato ma che rappresentano un valido biglietto da visita sia per il paesaggista sia per il giardiniere. Oltre che una sfida, perché si sa, questa tipologia di progetto è sempre una corsa contro il tempo, richiede nervi saldi e idee molto chiare. E una grande capacità di adattare quanto immaginato sulla carta a una realtà che, magari, si prospetta differente da quella pensata. Per approfondire il tema, abbiamo intervistato Barbara Negretti, garden designer comasca dalla lunga esperienza anche in allestimenti temporanei. Sguardo attento al dettaglio e sorriso morbido, appagato. Di quei sorrisi che fanno emergere a prima vista la grande passione per il proprio lavoro. Ecco cosa ci ha raccontato.
TEMPO DI LETTUR A: 13 minuti
PROGETTAZIONE DI SPAZI VERDI A TUTTO TONDO
Giardini, terrazzi, verde pubblico, restauro di giardini storici, allestimenti. Tutto questo compare nel curriculum di Barbara Negretti, che segue nei minimi particolari tutte le fasi per la creazione di uno spazio verde: dal rilievo al progetto preliminare, i dettagli esecutivi, la scelta delle piante, i materiali, i rapporti con i fornitori, l’esecuzione in cantiere, la manutenzione nel tempo. Fondamentale per lei il rapporto con il cliente, per dare vita a uno spazio che soddisfi i bisogni, ma anche i desideri espressi e nascosti, alla ricerca di uno stile che caratterizzi lo spazio senza estraniarlo dall’ambiente circostante. Info: www.barbaranegretti.it
© RHS.
Nelle immagini l’allestimento realizzato in Inghilterra alla prima edizione del Chatsworth Flower Show. Autrici dell’installazione, Barbara Negretti, Elisa Tomat e l’artista Julia Artico.
Quali sono le principali differenze progettuali e operative tra un giardino o un terrazzo e un allestimento temporaneo?
Ho iniziato a capire cos’è un allestimento al corso di architettura dei giardini, durante il quale Paolo Villa ci suggeriva mille esperienze nuove e per noi entusiasmanti; iniziavamo a mettere “le mani nella terra”. Realizzare un allestimento è completamente diverso dal fare un giardino, a partire dal progetto: se c’è un tema devi attenerti a quello, sviluppare un concetto originale e interessante su quell’argomento, e poi tradurlo in uno spazio che
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Realizzare un allestimento è diverso dal fare un giardino: se c’è un tema devi attenerti a quello, sviluppare un concetto originale e interessante su quell’argomento, e tradurlo in uno spazio comprensibile e attrattivo
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ARMONIE
L’allestimento “Armonie”, realizzato a Orticolario 2012 insieme ad AK47 Design, è stata una sfida per Barbara: la posizione era particolarmente importante, ossia il grande prato davanti alla Villa Antica, uno sfondo unico e impegnativo, dove tutto sarebbe potuto scomparire o risultare fuori luogo, le proporzioni, i volumi, le piante. L’idea è stata quella di utilizzare principalmente erbe ornamentali, per poter esprimerle al meglio nelle loro forme adulte o in massa, piante poco conosciute, tanto amate dalla garden designer. L’insieme armonico dell’installazione è stato poi completato da acqua in diverse forme, ferro e fuoco. «Sono molto legata a tutti gli allestimenti realizzati a Orticolario, ognuno mi ricorda qualcosa, mi riporta varie sensazioni, ho imparato tantissimo, conosciuto tante persone interessanti e ho avuto la possibilità di esprimermi liberamente in un luogo stupendo, Villa Erba, dove in quei giorni di ottobre circola un’energia e un amore per le piante e i giardini che mi ricarica e fa amare ancora di più il mio lavoro – racconta Barbara Negretti – Il progetto “Armonie” è stato faticoso per la quantità di materiali e persone coinvolte: dirigere e coordinare rispettando la visione iniziale, coinvolgere le persone che lavorano e renderle partecipi del progetto e dello spirito dell’idea è fondamentale, ed è molto importante lavorare in un clima sereno anche se frenetico, allegro e rispettoso di tutti. Alla fine, i visitatori chiedevano se l’istallazione sarebbe rimasta, perché era ben integrata, e questo per me è stato il risultato più grande, rispettare il parco e la villa storica e valorizzarla con elementi moderni in armonia tra loro».
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© Giorgio Missoni.
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UN OMAGGIO ALLA FIGURA DEL GIARDINIERE
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© Elisa Tomat.
Nel 2017 era giunta l’ora di provare a fare qualcosa fuori dall’Italia, nella tanto sospirata Inghilterra, patria dei giardini, e l’amica e collega di Barbara, Elisa Tomat, propone la prima edizione di una manifestazione dell’RHS, Chatsworth Flower Show, in un posto stupendo, in mezzo alla campagna inglese, con colline, querce secolari e pecore a perdita d’occhio. L’idea era di creare un allestimento abbastanza semplice da realizzare ma con un’idea forte, d’impatto, creativa, senza competere con realizzazioni complesse piene di piante e fiori. «Abbiamo partecipato nella categoria “Free Form” e coinvolto un’amica artista che realizza sculture di fieno, Julia Artico – commenta Barbara – Un progetto che rendeva omaggio alla figura del giardiniere, che realizza e mantiene nel tempo i progetti dei garden designer. Siamo state selezionate, e il lavoro di organizzazione e preparazione non è stato semplice: tante informazioni e documenti da mandare agli organizzatori, la ricerca di sponsor, il crowdfunding, la realizzazione: abbiamo fatto tutto noi tre, l’allestimento, organizzare l’arrivo dei materiali, fuori dal tuo Paese è tutto più complicato, costoso e non c’è quella collaborazione e aiuto reciproco che ho trovato da noi nelle stesse situazioni. Abbiamo capito che fare un allestimento all’estero è impegnativo sia a livello fisico che economico, e di tempo, che non bisogna improvvisarsi ma essere molto organizzati su tutto, prevedere ogni cosa e cercare di sviluppare un’idea molto creativa e diversa dalle altre, per potersi distinguere».
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© Elisa Tomat.
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sia immediatamente comprensibile e attrattivo. Perché in un allestimento le persone passano, e devi catturare la loro attenzione all’istante e far sì che si fermino a guardare o entrare nello spazio e goderne. Deve essere tutto immediato, veloce, d’impatto. In un giardino c’è la scoperta, se è grande non lo vedi tutto in un colpo d’occhio, ci puoi camminare, vederlo dalla casa, in diverse stagioni. Un allestimento solitamente, se non è ampio, è percepibile tutto in uno sguardo, e la prima impressione è importante. Quindi sono fondamentali il rapporto con lo spazio intorno, la posizione in cui si colloca, come si lega all’ambiente in cui è posto, oltre al messaggio da trasmettere per essere riconoscibile e ricordato nel tempo, anche quando non ci sarà più, ma rimarrà impresso nella memoria. E proprio per questo motivo, deve suscitare emozioni positive, come un giardino, ma mentre quest’ultimo ha più spazio e tempo per farlo, nelle installazioni si hanno tempi e spazi minimi. E qui sta la riuscita o meno di un lavoro, secondo me. È necessario poi pensare a un titolo, al team, agli sponsor, a una breve presentazione, utile per dare tutte le informazioni alle persone che lo visitano.
Come si ottimizzano costi e tempi?
Per quanto riguarda la fase di realizzazione ci possono essere diversi casi: o si hanno gli sponsor che offrono i materiali, o vanno cercati, a seconda delle situazioni. Bisogna comunque ottimizzare tutto: nelle mie esperienze ho realizzato anche allestimenti con piante e materiali che avevamo a disposizione adattando il disponibile al contesto, cioè lavorando al contrario, a seconda di ciò che ho, penso a cosa realizzare. Solitamente si ha poco tempo, bisogna quindi allestire in velocità, razionalizzare tempo e materiali, cercare soluzioni tecniche al momento, quando si presentano, e con astuzia e scioltezza risolverle e continuare, perché dal progetto alla realizzazione ci sono sempre inconvenienti, dettagli da sistemare a cui non avevi pensato ma che si risolvono sul campo.
Come si crea un team di lavoro?
L’allestimento stesso è un gioco di squadra, è fondamentale avere collaboratori svegli e pronti, pratici, che non si perdono in un bicchier d’acqua ma che vedano soluzioni e non problemi. E credo che non tutti i giardinieri e i progettisti siano portati per questo, si lavora con adrenalina e stress, a stretto contatto e le idee devono essere veloci,
TUTTI GIÙ PER TERRA
Primo anno del concorso internazionale “Spazi Creativi” a Orticolario 2013, Barbara Negretti partecipa con Archiverde Giardini, pensando a uno spazio allegro, divertente, adatto ai bambini. Un pattern con materiali diversi, prato, legno, pietra, piante, uno spazio dove rilassarsi e giocare circondati da fiori e piante con frutti e bacche commestibili: noccioli, melo, uva, Giuggiolo, Aronia, un grosso Gelso, erbe e fiori di tutte le tonalità di rosa. «L’allestimento offre spunti e ispirazioni per i visitatori, utilizzo di materiali semplici e recupero di vecchi oggetti – ricorda Barbara – Mi diverto ad allestire una merenda a tema, scrivo sul legno nomi e caratteristiche delle piante usate, cerco vecchi giochi… E conquistiamo la giuria vincendo il premio “La Foglia d’oro del Lago di Como”. Qui la realizzazione è stata facile perché quando si lavora con persone che già conosci e con cui sei in sintonia è tutto più semplice!».
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© Federico Magi.
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© Federico Magi.
bisogna essere elastici e avere fantasia.
In che modo scegli le piante da utilizzare?
È fondamentale utilizzare materiale che in quella stagione sia ben presentabile o fiorito, e facilmente recuperabile: cercare di avere Aster fioriti in primavera o graminacee in fiore a marzo è impossibile, quindi inutile cercare quello che non c’è. L’Inghilterra ci ha insegnato molto con i vari garden show che organizza l’RHS (Royal Horticultural Society), dove ci sono realizzazioni di altissimo livello, il giardino allestito è realmente piantato, realizzato come se dovesse rimanere per sempre, le piante sono perfette e fiorite nel momento ottimale, non c’è niente fuori posto: per i progettisti che si cimentano e vincono questi concorsi c’è molto riconoscimento e prestigio. Sono a livelli di organizzazione e cultura ancora molto lontani in Italia, anche se negli ultimi anni ci sono alcune realtà interessanti; ma da noi scarseggiano gli sponsor che possono permettere di fare la differenza e alzare il livello. Come creatività siamo ben dotati.
Consiglieresti a un progettista e a un giardiniere di affacciarsi agli allestimenti temporanei?
Personalmente mi è piaciuto negli anni fare allestimenti, sia per concorsi (Orticola, Orticolario, Chatsworth, Franciacorta in fiore, Guastalla, etc…) che per fiere o eventi (Fuorisalone, Salone del Mobile, eventi privati, etc…), mi piace quell’adrenalina presente durante le fasi di montaggio, le idee che diventano realtà, vedere come cambia un posto in poche ore, come le piante lo trasformano, i fiori lo migliorano, e come le persone quando arrivano reagiscono a quello che vedono, i commenti che fanno, le sensazioni che suscita lo spazio. Il verde riesce a dare uno sfondo e un’ambientazione a molti prodotti, ma ci deve sempre essere un legame tra piante, oggetti presentati e ambiente intorno, deve passare un messaggio.
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News
LE REGIONI IN CAMPO PER SOSTENERE LA FILIERA «La Regione Lombardia ha chiesto, con il sostegno delle altre regioni, l’istituzione di un
fondo da 800 milioni a livello nazionale
dedicato al comparto del florovivaismo, per
compensare le produzioni andate al
macero. Parliamo di una delle filiere più in crisi a causa di sbocchi commerciali completamente chiusi proprio nei mesi in cui le aziende fatturano il 75% del totale annuo. Serve un indennizzo diretto, non basta l’accesso alla liquidità». Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi. «Abbiamo chiesto al ministro di trovare le risorse necessarie. Chiediamo la proroga di un anno delle scadenze dei mutui. Rinviare solo fino a settembre rischia di essere problematico perché le aziende hanno scadenze che si accumulano in quel periodo e un fatturato più basso», aggiunge Rolfi. Di fatto, l’intera filiera del florovivaismo, compreso il comparto della costruzione e manutenzione del verde, ha subito un forte contraccolpo dal fermo conseguente alla crisi sanitaria, proprio perché ha conciso con uno dei periodi di maggior fermento delle attività.
UNO STRUMENTO PER I CONDOMINI
Anaci e Assofloro hanno redatto un documento che ha
lo scopo di aiutare gli amministratori di condominio e le imprese di giardinaggio ad adottare tutte le procedure e i comportamenti necessari al contrasto e al contenimento
della diffusione di Covid-19 nello svolgimento delle attività di manutenzione del verde di pertinenza dei condomini. Uno strumento di supporto, oltre agli obblighi già previsti dalla legge, che ha l’obiettivo prioritario di coniugare la ripresa delle attività di manutenzione del verde condominiale con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative e per la salvaguardia della salute stessa dei lavoratori. Il documento, sottoscritto dai presidenti nazionali Francesco Burrelli (Anaci) e Nada Forbici (Assofloro), ha anche lo scopo di sensibilizzare gli amministratori di condominio e i condòmini sull’importanza di mantenere gli impegni assunti a livello contrattuale. Per info: www.assofloromagazine.it
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APPUNTAMENTO AL 2021
Flormart guarda al 2021: la 71esima edizione cambia formula e tempistiche. Il salone si trasforma in un percorso ibrido, virtuale e fisico, in più tappe: dopo tre appuntamenti online dedicati agli operatori, primo meeting a Padova a fine anno, l’1 dicembre, con Flormart City Forum, e, infine, il culmine con la manifestazione fieristica internazionale che si terrà dal 22 al 24 settembre 2021. Non ci sono infatti le condizioni per tenere quest’anno, come inizialmente previsto nelle date dal 23 al 25 settembre 2020, l’evento progettato da Fiera di Padova: per la filiera del florovivaismo oggi la priorità è quella di affrontare la grave crisi dovuta all’epidemia del virus Covid-19. «Siamo al fianco delle 24mila imprese florovivaistiche italiane che affrontano un anno nero – ha dichiarato il direttore di Fiera di Padova Luca Veronesi –. Tutte le aziende sono alle prese con un periodo emergenziale senza precedenti e riteniamo che, mantenendo vivo il dialogo con tutti gli operatori, la cosa più utile sia rivolgere tutte le nostre energie a progettare un’edizione 2021 nel segno dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, vero trampolino di lancio per la ripresa. A dicembre 2020 con Flormart City Forum inizieremo a svelare il progetto del 2021».
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L’ACCESSORIO UTILE PER IL TAGLIO
Il nuovo accessorio per decespugliatori EGO RotoCut Professional-X RTX2300, dotato di due lame controrotanti che prevengono il lancio di detriti, consente ai giardinieri professionisti di tagliare facilmente erba, erbacce e muschio dai marciapiedi, cordoli e bordi in sicurezza, anche sui terreni più difficili. Sviluppato per soddisfare la richiesta del mercato professionale, è dotato di due lame affilate in acciaio ad alta resistenza con una larghezza di taglio di 23 cm. È progettato per tagliare rapidamente e in sicurezza vicino al suolo e una protezione integrata lo rende ideale per l’uso in aree in cui il rischio di danni o lesioni da detriti è particolarmente alto. Da sottolineare il fatto che EGO RotoCut Professional-X può essere utilizzato con qualsiasi decespugliatore o multi-utensile disponibile sul mercato dotato di motore posteriore in alto e coppia conica.
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IL MARMO CHE IMPREZIOSISCE GLI ESTERNI
La lunga tradizione nella lavorazione del marmo e nella proposta di materiali naturali per l’edilizia e l’architettura contemporanea ha portato Margraf a lanciare sul mercato una selezione di finiture, misure e forme adatte ad impreziosire gli spazi esterni di abitazioni private, complessi residenziali, hotel e luoghi pubblici. Materiali ricercati, antiscivolo, che impreziosiscono un edificio e creano un’eleganza moderna e raffinata, soddisfacendo le esigenze di design, durata e resistenza di una clientela esigente. Ampia è la gamma di marmi proposti dall’azienda, in formati modulari - da 30x30, 40x40, 30x60 cm - o nella versione 30/40 cm a correre, tutti a partire da 3 cm di spessore. Tutti i marmi Margraf per le pavimentazioni esterne, in seguito a cicli di gelo e disgelo, sono risultati antigelivi e quindi resistenti alle temperature più rigide, secondo la normativa UNI EN 1341:2003.
RIQUALIFICATE LE GROTTE DI SAN GIOVANNI
Nell’iglesiente cittadina di Domusnovas, estrema parte sud-occidentale della Sardegna, si trova uno tra i fenomeni carsici più sorprendenti: le Grotte di San Giovanni. Sovrastate a est dal monte Acqua (540 metri) e a ovest da punta San Michele (900 metri), le grotte di San Giovanni sono le uniche in Italia e tra le rare al mondo a essere attraversate da una vera e propria strada interna. Lunga 850 metri, questa strada è completamente transitabile e fino a qualche decina di anni fa veniva utilizzata dalle imprese minerarie per il trasporto del minerale. Interamente illuminata, oggi è percorribile solo a piedi per permettere ai visitatori di ammirare la vastità e la bellezza degli ambienti interni. È proprio questa via a rendere le Grotte di San Giovanni uniche in Italia e una vera rarità nel mondo, ed è proprio questa strada, insieme alle zone limitrofe delle grotte, ad essere stata oggetto di una recente e importante opera di riqualificazione. Per gli 8mila metri quadri di cantiere, comprensivi anche dei 1.800 metri quadri della superficie esterna, è stato scelto il sistema di rivestimento IPM GeoDrena specifico per pavimentazioni continue all’aperto. IPM GeoDrena è eco-friendly, ultra drenante (2.700 litri/minuto/metro quadro), traspirante e grazie alla varietà e combinazione di colori delle graniglie naturali (marmo, quarzo, porfido, serpentino o granito) si integra con diversi spazi outdoor.
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News
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COMPATTA E FUNZIONALE
Easy Lift presenta il nuovo RA26, la piattaforma
cingolata, con un altezza massima di 26 m
e uno sbraccio massimo di 14,50 m. Nel dettaglio, la portata è di 120/230 kg o 300 kg in cesta, con uno scavalcamento massimo di 12 m. RA26 è una semovente cingolata con due bracci telescopici più jib e cesta a sgancio rapido da 1,40 m di larghezza.
È una macchina progettata per avere dimensioni
compatte: da chiusa, infatti, misura solo 0,89 m di larghezza, 1,98 m di altezza e 6,75 m di lunghezza. Di serie è fornito il radiocomando Scanreco e una postazione fissa in navicella, oltre al carro variabile con assetto indipendente e riduttori a doppia velocita. Disponibile con due diverse motorizzazioni diesel (Kubota o Hatz), ma anche in versione elettrica con gruppo di batterie al litio, oppure ibrida.
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PER CONDIZIONI ESTREME
Il rasaerba X-ROT PRO di Barbieri è adatto per pendenze estreme ed è stato progettato per processare grande volume di erba con la minima potenza. I cingoli azionati da motori elettrici, sono controllati da una centralina elettronica per avere prestazioni migliori e una minima richiesta di potenza. Il radiocomando è facile da usare e non necessita di un addestramento particolare. Per il suo peso e le sue dimensioni, X ROT PRO è idoneo per essere trasportato in piena sicurezza su pick up o furgone. L’operatore lavora in tutta sicurezza lontano da gas di scarico, rumore, vibrazioni, in una posizione comoda, sicura e confortevole per tutta la giornata di lavoro. L’assenza di olio nella trasmissione e la bassa compattazione del terreno fanno di X-ROT PRO la macchina ideale per l’utilizzo in parchi naturali e lungo corsi d’acqua o nei bacini di raccolta e in zone protette.
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ESTERNI CON STILE PRONTI A TUTTO Grande capacità di adattamento e di resistenza. Il pavimento per esterni Younique di Bagattini è così: è in grado di adattarsi a qualsiasi esigenza progettuale per creare aree pavimentate antiscivolo, resistenti ai graffi, al gelo e all’usura, e impermeabili all’acqua e all’olio. Realizzato in pietra naturale e in pietra ricostruita è disponibile in quattro collezioni: cemento, legno, marmo e pietra. Ciascuna si compone poi di linee capaci di riprodurre qualsiasi elemento naturale, storico o artistico, e di crearne di nuovi, unici e irripetibili.
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SPIRITO ECOLOGICO
Rino è una soluzione multifunzionale elettrica: una combinazione di singoli elementi che animano un sistema in grado di offrire importanti prestazioni. Ognuna delle diverse configurazioni è in grado di operare senza emissioni in atmosfera. La macchina garantisce un’autonomia di sei ore al lavoro e 11 in movimento, inoltre è composta da un’unità
motrice elettrica a metà strada tra un trattore compatto
e un trattorino rasaerba. Funziona al 100% con l’elettricità, grazie a batterie al litio-ioni a 48 V. Ampia versatilità di utilizzo: dalla manutenzione dei boschi a quella degli spazi verdi, dalla coltivazione al trasporto. Prodotto da Del Morino.
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PRESTAZIONI SUPERIORI
La nuova gamma di articoli Emission V di Einhell raccoglie le macchine per il giardinaggio dotate di motore a scoppio che, in rispetto alla normativa europea, sono state rivisitate garantendo performance ed efficienza anche in rapporto ai consumi e alle emissioni. Il tutto in linea con la normativa europea EU 2016/1628 Stage V che prevede entro il 31 dicembre 2020 un adeguamento di tutti i prodotti con motori a scoppio. La gamma Emission V di Einhell è composta da tosaerba, tagliabordi, decespugliatori, motozappe, oltre a una serie di motopompe e generatori di corrente.
PROGETTATA PER FORTI PENDENZE
Novità dall’azienda padovana Peruzzo, che lancia la nuova
Robofox. Si tratta di una trinciatrice semovente cingolata
radiocomandata, progettata per trinciare erba, arbusti, sterpaglie e ramaglie su forti pendenze, in pieno rispetto dell’ambiente circostante, garantendo l’assoluta sicurezza dell’utilizzatore, che opera a distanza utilizzando un agevole radiocomando. Il baricentro basso e l’impiego di robusti cingoli con profilo sagomato, permettono alla macchina di operare con la massima aderenza in aree sconnesse fino a 55° di pendenza. La macchina è disponibile in due versioni: Hibrid ed Electra.
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COMPLETAMENTE ELETTRICA
Majoris è la nuova rasaerba “zero turn” completamente elettrica distribuita da Bruni.
Due differenti versioni, CXR 133 e CXR 152, che determinano due diverse ampiezze di taglio 133
e 152 cm. Lo scarico può essere laterale o posteriore, oltre a montare il kit mulching, e l’altezza di taglio varia da 25 a 127 mm.
La velocità di guida raggiunge fino a 16 km/h e la macchina monta pneumatici Michelin X-Twill senza aria. Entrambi le versioni sono equipaggiate con due o tre batterie e questo determina una variazione del tempo di autonomia e del peso della macchina.
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PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATA
Nuovo modello di programmatore per Rain Bird Europe. Si tratta del sistema modulare ESP-ME3 per irrigazione che supporta il monitoraggio della portata, con connettività wi-fi, regolazione automatica basata su dati meteo online ed espandibili fino a 22 stazioni. È predisposto per moduli di connessione wi-fi LNK e garantisce l’invio di notifiche di allarme al display e allo smartphone. La programmazione è semplificata grazie al selettore: grande display da tre pollici per una facile lettura anche in ambienti bui e controluce. Il sistema di irrigazione è one-touch e permette moduli di espansione da tre a sei stazioni.