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L’opinione
Giardini di foglie
di Anna Zottola
La diversità botanica ci regala sempre un vasto assortimento tra alberi, arbusti ed erbacee dalle diverse caratteristiche. Quando si progetta, e realizza, un giardino, inevitabilmente ci si sofferma sull’esito finale: la fioritura nel corso delle stagioni. Raramente ci si sofferma sulle espressioni fogliari della pianta. Eppure, quanto ci sarebbe da dire sulle foglie. Esperti paesaggisti, botanici e agronomi, giardinieri-vivaisti e divulgatori, intervistati da Laura Pirovano – scrittrice e curatrice del blog giardininviaggio – nel suo libro
Giardini di foglie, hanno dimostrato che proprio le foglie hanno una straordinaria potenzialità in un giardino. E in scala più grande, ce l’hanno in tutto il paesaggio naturale. La foglia è uno degli apparati morfologici più affascinante della pianta, perché con i tessuti e le cellule con i quali si struttura, insieme alla sua composizione chimica, dirige e ne assicura numerose funzioni vitali. E non dobbiamo sottovalutare le modificazioni fogliari di diverse specie botaniche, che hanno il compito di far stringere importanti relazioni, talvolta anche sociali, con l’ambiente. Se volete tralasciare i testi botanici, e volete divertirvi un po’, potete leggere il “romanzo manuale” Pelle di spine scritto da Annarita Manera, Matteo Ragni e Saverio Chiappalone (edito dalla nostra casa editrice, ndr), e scoprirete il vasto mondo delle succulente e le loro rispettabili difese da ciò che le circonda. Non dimentichiamo la scienza della metamorfosi: le foglie modificate sono in grado di trasformarsi in fiori di particolare bellezza, una bellezza spesso intima, che si crea tra la pianta e gli insetti, che siano impollinatori oppure no. Ma la bellezza è sempre speciale, anche se sono solo semplicemente foglie, per gli occhi di chi le guarda e le sceglie per le forme e i contorni, per i colori e la lucentezza, per lo spessore e la pelosità. Per fare alcuni esempi, ci sono le interessanti varietà di perenni x Heucherella, le specie del genere Plectranthus o le più comuni Salvie ornamentali, e tanti, tanti arbusti e alberi che, se selezionati anche dal punto di vista fogliare, possono disegnare molteplici accostamenti, con trame adattabili a nuove idee progettuali, in habitat diversi, per giardini d’autore. Forse è una scelta non sempre gradita al cliente, ma anche questo argomento può essere uno spunto culturale per pensare che le stagioni dell’autunno e inverno non sempre ci devono portare via tutte le foglie dal giardino.