Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
384
dal 1977 informa il settore
Dicembre 2015 • anno XXXIX
Raffeiner, persone dietro le piante
*
Valtl e Barbara Raffeiner in compagnia delle nuove generazioni.
Apre in Alto-Adige una serra-parco completamente dedicata alle orchidee. Per andare oltre le Phalaenopsis 20 PRIMO PIANO / strumenti
Assicurare le serre, segno di competenza
54 TENDENZE / andamenti Piante da interno, facciamo il punto
32 PRODUZIONE / porte aperte
PADANA, PSENNER, PLANTA E SENTIER mettono in mostra le novità 2016
L’ALTRA COPERTINA
TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
Flortecnica e vivaismo La ricerca di cosa offrire al cliente deve partire dalla conoscenza del mercato, delle tendenze, delle motivazioni d’acquisto, dei criteri di preferenza. E non possono mancare i dati statistici sulle vendite. Per non limitarsi all’esercizio creativo di Jurg Burger
Nuove proposte, come trovarle a pag. 50
EDITORIALE | questo mese
E
sistono posti, e Roma è uno di questi, dove il tempo sembra essersi fermato. Vivrei molto bene a Roma, sarei felice di vivere con quella luce, con quei cieli. Ma la cosa che mi renderebbe più felice di Roma è che a differenza di Varese sul balcone o in giardino si può coltivare di tutto. Dalle palme ai capperi. Dai ficus alle Abelia. Tutto trova il suo posto e ogni cosa ha il giusto posto. Poche sono le aziende agricole nel territorio comunale. Pochissime quelle floricole e vivaistiche. Tutte però con una chiara identità, uno spiccato gusto. Dall’azienda che produce insalate per le cucine cosher, la brava famiglia di cinesi che coltiva brassiche e ortaggi per le ricette orientali. Ci sono anche un paio di aziende che hanno scelto di produrre aromatiche biologiche in vaso e chi ha deciso di coltivare primizie per i ristoranti bene della capitale.
BASTA CON LE SOLITE BRICIOLE
C’
è fermento. Quasi una certa (e strana) voglia di riscatto del florovivaismo italiano… Iniziava così il mio editoriale dello scorso numero. E come incipit, potrebbe andare bene anche per questo Flortecnica e vivaismo 384. Perché in questo mese e poco più, il settore ha dato altri segnali di cambiamento, smorzando un po’ quei toni di protagonismo che lo hanno sempre un po’ caratterizzato. Ed è successo in occasione del porte aperte di Flormercati, dove Nada Forbici, presidente di Assofloro Lombardia, e Francesco Mati, presidente del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale Pistoia, hanno chiamato all’appello 24 tra associazioni e organi rappresentativi del florovivaismo, per interrogarsi sulla salute del settore e individuare azioni e richieste comuni da condividere con il Governo. Insomma, un unico tavolo tecnico, con un unico rappresentante che abbia la forza di parlare a nome di tutti, delle tante realtà che caratterizzano la filiera. Un unico interlocutore che abbia il compito di bussare alla porta delle istituzioni per farsi ascoltare, cercando e trovando punti di incontro su cui lavorare, in modo organico. Troppe volte ci si è mossi alla rinfusa e in modo disordinato, sempre con buoni propositi, ma senza programmi specifici e organici. Ora non è più possibile navigare a vista e la crisi ce lo ha fatto capire. Serve coesione. È necessario fare sistema. Questo primo appuntamento – e speriamo ce ne siano molti altri - è significativo e cerca di rompere un po’ con il passato. Una strada da percorrere, altrimenti si rischierà l’immobilismo del settore sul panorama nazionale e ci si accontenterà sempre e solo delle solite briciole.
di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE
CERTI ESEMPI SERVONO PER SEMPRE
Spesso sono ragazzi giovani (per un 38enne giovane vuol dire che hanno un paio di anni in meno di me). Sono imprenditori agricoli che danno valore ad un prodotto semplice, banale, ma solo per il fatto che lo producono in città vuol dire che hanno capito il valore del loro lavoro in un luogo incredibile. La municipalità di Roma Capitale. La capitale dei ristoranti e del turismo. La capitale delle piante sui tavolini dei ristoranti. Non ho ancora trovato un coltivatori di carciofi in città. Ora lo cerco! di Matteo Ragni - @matteoragni_eu
EDITORIALE | l'esperienza
ARTURO CROCI Esperto del comparto florovivaistico e fondatore della rivista Flortecnica. Oggi è consulente per aziende e importanti manifestazioni del settore.
COSA RESTA DEL
2015
Un bilancio dell’anno che volge al termine.Un periodo difficoltoso, che non tutti sono riusciti a superare, ma in cui si intravedono cambiamenti positivi. Rimane una domanda, a cui il florovivaismo deve rispondere
S
di Arturo Croci
ulla fine dell’estate, ogni anno, alcuni “Antichi” della Scuola di Minoprio, che dopo cinquanta anni possono tranquillamente considerarsi amici fraterni, s’incontrano. Ogni anno si cambia regione perché così si possono conoscere meglio le diverse realtà sociali, culturali, produttive e… ovviamente gustare le specialità del luogo. Quest’anno, dopo l’Assemblea degli ex allievi e la visita all’Expo, abbiamo optato per il Veneto e più precisamente per Treviso. In questa provincia vi sono due “antichi” del nostro gruppo: Lucio Torresan e Sandro Bernardi. Confesso, in questi cinquant’anni non ho mai visitato Lucio Torresan a Morgano, sono stato tante volte a Paese da Beniamino Vanin e dal Gruppo Padana. Sono passato sulla provinciale per Castelfranco a 300 metri da casa sua e non mi sono mai fermato. Due le ragioni, la prima è che non sapevo che lui fosse lì e la seconda è che Lucio si occupa di radicchio e di ortaggi ed io per tutta la vita mi sono dedicato alle piante ornamentali in vaso e ai fiori da recidere. Sono rimasto sorpreso e bene impressionato dalla visita a Lucio Torresan, “il Re del radicchio di Treviso”. Una bella azienda, ordinata e moderna che dà da vivere a tre famiglie e produce abbastanza reddito per l’ammodernamento delle macchine, delle strutture e per gli investimenti nell’innovazione. D’accordo, quest’anno è andata meglio del solito perché i produttori del radicchio di Chioggia hanno dovuto subire gli effetti del maltempo, ma in realtà l’unica preoccupazione di Lucio è di ottenere un prodotto di qualità superiore e in questo lo aiutano e lo sostengono la sua grande professionalità, i figli, i collaboratori e l’ottima struttura in continuo miglioramento.
C’è bisogno di coltivatori,
vivaisti e giardinieri
preparati
6
Flortecnica e vivaismo
Visitando l’azienda respiro anche un’altra aria e provo sensazioni che non sentivo più da anni. Sì, forse è vero che quando mi sono diplomato a Minoprio alla fine degli anni Sessanta, c’era un altro entusiasmo e non solo dentro la mia testa, ma in tutto il settore, ed era assai coinvolgente. In qualsiasi azienda si respirava “voglia di fare” ed era un fiorire d’iniziative… va bene, alcune erano folli e insensate ma molte hanno portato alla formazione della struttura produttiva e commerciale così come la conosciamo oggi. La domanda che mi sorge spontanea è dunque: perché in orticoltura e presumibilmente in
altri comparti c’è ancora voglia di fare e in floricoltura e vivaismo no? 2015, UN ANNO DIFFICILE
I saggi dovrebbero essere consapevoli del fatto che dopo le vacche grasse arrivano quelle magre e poi nuovamente quelle grasse e così via ma ci sono alcune cose che contano sempre, e sono la cultura e la professionalità. La crisi economica ha spazzato via molte aziende importanti ma se analizziamo bene i fatti scopriremo che erano dei giganti con i piedi d’argilla. Le aziende in cui c’è veramente professionalità hanno indubbiamente sofferto e continuano a soffrire, ma ci sono ancora e stanno aspettando quella ripresa del mercato che tutti si auspicano. Il 2015 è stato un anno tragico per i fallimenti e le chiusure nel florovivaismo italiano. Dopo il fallimento della Ciccolella Holding International BV olandese avvenuta nel febbraio del 2013, il 10 febbraio di quest’anno il Tribunale di Trani dichiara fallita anche la Ciccolella S.p.A. Il 13 marzo la Ciccolella SpA deposita presso la Corte di Appello di Bari il reclamo avverso alla sentenza. Il 10 luglio la Corte di Appello sospende la procedura di liquidazione dell'attivo e il giudice nomina un collegio di tre Consulenti Tecnici d'ufficio. Il 9 ottobre 2015 il Tribunale di Siena decreta il fallimento di Floramiata S.p.A., il sequestro dei libri contabili e nomina come curatore il commercialista Gianni Sismondi. L'azienda ora opera in esercizio provvisorio con settantaquattro dei 250 circa dipendenti. Entro marzo del 2016 dovrebbe essere organizzata la gara d’appalto per la nuova proprietà.
Il fallimento per le aziende agricole rimane un dilemma nel senso che teoricamente non potrebbero fallire: eppure la Società Agricola Vivaio Palandri di Pistoia
è stata dichiarata fallita e altre aziende, come la Vivai Gabellini e Vivai Piante Biagini sono in una situazione molto difficile. Il futuro sembra incerto anche per la Tesi Ubaldo & figli s.s. Comunque sia, nella sola provincia di Pistoia, negli ultimi due anni, sono state oltre quaranta le vertenze aperte nel settore vivaistico per il recupero di TFR e stipendi. In Lombardia le cose non vanno meglio, sono diverse e ben note le aziende florovivaistiche che hanno chiuso o che sono in gravi difficoltà.
Anche nel settore delle fiere professionali la situazione è fragile, delicata e in grande evoluzione, anche se non
si capisce bene in quale direzione fra Milano, Padova e Rimini. Il 15 giugno del 2015 si è sciolta la Società Flora Firenze S.r.l. dopo che l’omonima esposizione alle Mulina si è rivelata un disastro.
SCHIARITA IN VISTA L’elenco delle disgrazie potrebbe ancora continuare ma non sarebbe giusto finire l’anno con le negatività, anche perché all’orizzonte comincia a intravedersi qualche schiarita. Diverse aziende hanno effettuato investimenti, in modo particolare nell’adozione di caldaie e sistemi di riscaldamento alternativi in modo da ridurre i costi e la dipendenza energetica dal gas o dal gasolio. L’Expo di Milano, marginalmente a livello nazionale, ma in modo rilevante per il florovivaismo lombardo, ha apportato indubbi benefici, almeno per le aziende che hanno fornito i prodotti e per gli operatori che a vario titolo vi hanno partecipato. È molto difficile valutare gli effetti e le ricadute di Expo nel settore delle piante ma qualche risultato positivo indubbiamente c’è. Le mostre B2C (Business to Consumer) come quella di Ma-
sino, Orticola di Milano e soprattutto Orticolario
stanno andando molto bene e registrano grandi affluenze di pubblico. Orticolario, nonostante la pioggia, ha visto l’ingresso di 21.000 visitatori paganti in tre giorni. Il 13 ottobre la KME Italy SpA, nota azienda metallurgica, avrebbe deciso la trasformazione dell’impianto delle Fornaci di Barga (LU) nel più grande stabilimento europeo di coltivazione idroponica. L’impianto avrà una superficie di quaranta ettari e impiegherà a regime 400 dipendenti, gli investimenti previsti in tre anni sarebbero dai 50 ai 60 milioni di euro. È in fase di elaborazione un altro progetto per una nuova azienda produttrice di piante in vaso in Puglia, la superficie delle serre dovrebbe essere di dieci ettari. Un’altra realtà pugliese sta, invece, progettando un’azienda per la produzione di piante aromatiche. Il Comitato tecnico di Euroflora si è riunito ai primi di ottobre per la discussione del progetto riguardante l’edizione del 2017. Allo stato attuale si è in attesa dell’approvazione del progetto e del conto economico da parte del consiglio d’amministrazione. Il 67° Congresso dell’AIPH svoltosi in ottobre a Stresa ha richiamato in Italia i delegati di 185 paesi da tutto il mondo interessati ai fiori; dal punto di vista internazionale significa
che il florovivaismo italiano è ben noto e rinforza la posizione per le sue specializzazioni e per le sue produzioni tipiche. Dopo anni di assenza in questo importante organismo dal prossimo anno il nostro Paese sarà rappresentato dall’ANVE.
BENE LA POLITICA Dal punto di vista associativo e della politica settoriale si ricorda l’approvazione da parte di molte Regioni dei Programmi di Sviluppo Rurale (PSR 2014-2020). Il 28 aprile 2015 è stato presentato, per iniziativa dei Senatori Susta, Di Biagio, Della Zuanna, Laniece, Puppato e Gianluca Rossi, il disegno di Legge N.1896 “Misure di agevolazione fiscale per interventi di «sistemazione a verde» di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di proprietà privata” che, se approvato, dovrebbe apportare grandi benefici al settore del vivaismo e del giardinaggio. Il 29 maggio 2015, grazie ad Alberto Manzo e al Tavolo Florovivaistico, nell’ambito della 152a riunione del Comitato Codice Doganale dell’U.E., sezione nomenclatura tariffaria e statistica (settore NC), è stata approvata la proposta italiana di aggiornamento del Capitolo 06 “Piante vive e prodotti della floricoltura” della Nomenclatura Combinata. Questo è molto importante perché permetterà una maggior chiarezza e trasparenza nei dati dei flussi import-export comunitari ed extra-comunitari. All’Expo nel Padiglione del Mipaaf il 19 ottobre è stato presentato il marchio privato Vivaifiori del settore florovivaistico che permetterà un’ulteriore qualificazione della produzione florovivaistica italiana. Io credo che il settore florovivaistico italiano negli anni futuri abbia grandi potenzialità di crescita, indipendentemente dalla situazione economica attuale. Presenta comunque alcune criticità che vanno corrette, ad esempio la mancanza di ricerca di nuove varietà e di produzioni tipiche e la carenza nella formazione. Quello che si sta facendo oggi è insufficiente e denota una scarsa visione. Sono troppo pochi i ricercatori (e con scarse risorse) che si occupano del florovivaismo e le aziende con la crisi economica hanno ridotto gli investimenti nella ricerca. Per quanto riguarda la formazione purtroppo molti figli di florovivaisti intraprendono un’altra strada e quelli che scelgono questo settore mirano soprattutto alla laurea o a diventare architetti del paesaggio, mentre c’è bisogno di coltivatori, vivaisti e giardinieri preparati.
La presentazione di VivaiFiori alla Expo il 19 ottobre. Da sinistra Marco Cappellini (Anve), Arturo Croci (FlortecnicaGreenup), Alberto Manzo (Mipaaf), Roberto Magni (Distretto Altolombardo), Renzo Bizioli (Distretto Fiori Tipici del Lago Maggiore), Marco Capelli (Florveneto), Barbara Pietrolucci (Associazione Piante e Fiori d’Italia), Andrea Pironi (Floricoltura Pironi).
Flortecnica e vivaismo
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SOMMARIO | 384 - 2015
14 18
Dicembre 2015
Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO
384
dal 1977 informa il settore
Dicembre 2015 • anno XXXIX
PRIMO PIANO
12 COPERTINA
Persone dietro le piante di Matteo Ragni
IN COPERTINA Apre in Alto-Adige una serra-parco completamente dedicata alle orchidee. Per andare oltre le Phalaenopsis. È l’idea di Valtl e Barbara Raffeiner.
16 ATTUALITÀ
Il verde che fa bene al Paese di Francesco Tozzi
18 MERCATO
Vivaismo in Toscana, peso specifico di Filippo Terragni
20 STRUMENTI
Assicurare le serre, segno di competenza colloquio con Paolo Voltarel di Marta Meggiolaro
PRODUZIONE
33 PORTE APERTE
23
Fresco ottimismo di Matteo Ragni PLANTA. Il nuovo must, integrare ANDREAS PSENNER. Inverno magico GRUPPO PADANA. Prove di autunno. Patti chiari SENTIER. Nuovi colori
34 36
26
38
40
42 TECNICHE
Glifosato, aggiornato il profilo tossicologico a cura di Filippo Terragni
43 PRATICHE
Lotta integrata, quali prodotti? a cura di Bianca Belfiore
44 MARKETING
Idee per vendere 12 mesi su 12 di Filippo Tommaseo
33 8
Flortecnica e vivaismo
46 VIVAIO
Passiflora da collezione di Bianca Belfiore
Flortecnica e vivaismo
Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 384 - Dicembre 2015
DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Arturo Croci, Charles Lansdorp, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo
46
GRAFICA Francesco Fedelfio PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon
TENDENZE
48 NOVITÀ
PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net
Cosmos & Ipomea di Costanza di Matteo
50 GESTIONE
SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net
Nuove proposte, come trovarle di Jurg Burger
STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)
54 ANDAMENTI
DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi
Piante da interno, facciamo il punto di Paola Lauricella
RUBRICHE
5 6
EDITORIALE Questo numero di Matteo Ragni e Francesco Tozzi
Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato precco il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
L’ESPERIENZA Cosa resta del 2015 di Arturo Croci
Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.
23 FATTI & BREVI
ASSOCIATA AD
News dal mercato
26 FOCUS
e d i z io n i
Verde urbano, si fa ancora poco di Filippo Terragni
29 ECONOMIA & VERDE
Stabilità 2016, cosa cambia di Jessica Bertoni
48
Laboratorio
verde
Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • Greenstyle • Businessverde.com • Bottega editoriale Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.
abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro
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GARDEN CENTER
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PRIMO PIANO | copertina
PERSONE DIETRO LE PIANTE
Passare una mattinata con Barbara e Valtl Raffeiner, in quel posto magico che è l’Alto Adige, alla scoperta di qualcuno che, con lungimiranza, ha saputo osare. E rischiare. Per creare qualcosa di unico e di diverso di Matteo Ragni
IN ASSORTIMENTO • Phalaenopsis • Oncidium • Cattleya • Vanda • Masdevallia • Maxillaria • Bulbophyllum • Encyclia
12
I
l mondo delle orchidee alla base delle Alpi? Solo un viaggiatore e sognatore dotato di un grande e robusto coraggio come le sue mani può aver avuto questa idea: Valtl Raffeiner. Una idea maturata nel tempo, cresciuta nella consapevolezza che il mercato delle orchidee ha dinamiche e tempi sempre meno interessanti
Flortecnica e vivaismo
per la produzione di qualità e sempre più per le produzioni massali. Serve essere pronti a quando il mondo si stancherà delle Phalaenopsis. Bisogna iniziare a mostrare che c’è qualcosa di diverso. L’IDEA FUORI DAGLI SCHEMI Da questa idea, da questo desiderio e dalla voglia di lasciare una firma
evidente sul mondo delle orchidee, nasce il primo parco botanico dedicato alle orchidee. Una mega serra che ospiterà un ambiente didattico e onirico basato sulle orchidee. La scelta, la scommessa è decisiva: avvicinare il mondo degli appassionati delle orchidee alle orchidee simpodiali, cioè alle orchidee che sviluppano le nuove vegetazioni
come se fossero nuove piante, nuovi germogli che prendono l’aspetto di un insieme di ciuffi di vegetazione affiancati gli uni agli altri. UN POSTO PENSATO PER TUTTI Il risultato è un bella serra-parco, a tratti foresta a tratti parco dei divertimenti. La cosa che mi ha colpito sono gli spazi per i bambini. All’ingresso una play room dove far divertire i bambini mentre i genitori si rifocillano dopo la visita, e all’interno del parco molti spunti, giochi e liane dove lasciare che i bambini siano liberi di fare la loro esperienza di orchidee. Comunicare, trasmettere, incoraggiare il passaggio culturale da una specie ad un mondo di specie ricco di meraviglie e di novità capace di inserirsi nei circuiti altoatesini del turismo moderno, attento al bello, alla natura, allo sport e alle produzioni originali.
SCONFIGGERE L’INFLAZIONE DA ORCHIDEA L’approccio del marketing è vincente, lo si vede dal rinnovato vigore delle vendite di orchidee per l’export che resta il 60% del fatturato. Fatturato basato, per l’azienda Valtl Raffainer, sulle orchidee da garden, con molti prodotti classici e tradizionali come le Phalaenopsis, Oncidium, Cattleya e le Vanda ma anche molte novità e prodotti da collezione con le Masdevallia arancioni, le Maxillaria profumate, i vanitosi Bulbophyllum con il labello lungo e mobile. Orchidee che possono anche dare grandi soddisfazioni come l’Encyclia che resiste bene negli ambienti secchi anche domestici. Un mondo di orchidee tutto da scoprire per andare oltre al concetto tradizionale troppo semplice e ormai super inflazionato. Se vuoi essere diverso dalla massa devi conoscere, e per conoscere devi viaggiare e parlare. Se vuoi fare il giro del mondo in poche ore scoprendo tutto il mondo delle orchidee, vai a visitare il mondo delle orchidee della famiglia Raffeiner: persone dietro le piante.
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PRIMO PIANO | copertina
MAXILLARIA Le orchidee della specie Maxillaria indicate per la coltivazione in appartamento sono piante epifiti con pseudo bulbi. Gli stretti sepali di questo genere d’orchidee sono piuttosto lunghi e affusolati e danno al fiore della Maxillaria le sembianze di una stella. LUCE: Questo genere d’orchidee necessita tutto l’anno di un luogo luminoso, ma mai esposto alla luce diretta del sole. In estate possono anche essere poste in un luogo equivalente all’aperto. ANNAFFIATURA: La pianta va tenuta regolarmente umida ma mai lasciata troppo bagnata. Un’essicazione occasionale non guasta. TEMPERATURA: In estate fino a 35°C di giorno, di notte può calare fino a 15°C. Nel periodo invernale sono sufficienti 18°C di giorno e 15°C di notte. CONCIMAZIONE: Durante il periodo principale di crescita (da marzo a ottobre), ogni due settimane, aggiungere all`acqua un fertilizzante per orchidee nella metà della concentrazione indicata. PARTICOLARITÀ: I fiori della Maxillaria profumano di cocco.
ENCYCLIA Le Encyclia provengono da luoghi sostanzialmente secchi (Isole dell’India occidentale e Sudamerica subtropicale) per cui sono particolarmente indicate per la coltura in appartamenti. LUCE: Queste orchidee necessitano di un luogo luminoso, leggermente ombreggiato in estate. Per molte specie è molto favorevole una permanenza estiva all`aperto. ANNAFFIATURA: Durante la crescita dei nuovi germogli annaffiare abbondantemente, mentre nel periodo di riposo invernale è consigliabile mantenere la pianta più asciutta senza però farla seccare. TEMPERATURA: D’estate, in appartamento, la temperatura ideale diurna é tra i 22 e i 25°C, quella notturna intorno ai 15°C. Durante l’inverno sempre intorno ai 15°C. CONCIMAZIONE: Durante il periodo di crescita (da marzo a ottobre) concimare ogni 14 giorni con fertilizzante per orchidee nella metà della concentrazione specificata. Non fertilizzare nel periodo di scarsa luminosità (da novembre a febbraio).
MASDEVALLIA Le Masdevallia provengono dalle regioni umide e montuose del Sudamerica. Le foglie lunghe e sottili formano dei larghi ciuffi dalla crescita rapida e vigorosa. I suoi fiori sono molto appariscenti, di forma allungata e tubolare, normalmente di colore bianco-crema-giallo, esistono anche alcune varietà con fiori viola-rosa. LUCE: Tranne che nei mesi invernali, la Masdevallia non deve essere esposta a sole intensivo, pertanto è indicata per finestre situate verso nord. Dalla metà di maggio si può tenere anche all`esterno. ANNAFFIATURA: Mantenere un`umidità costante ed uniforme. Evitare l’eccessiva secchezza Con temperature superiori ai 25°C si consiglia di vaporizzare la pianta. TEMPERATURA: La temperatura ambiente piú favorevole va dai 15 ai 25°C. Con temperature piú elevate è consigliabile un luogo ombreggiato FERTILIZZANTE: Fertilizzare da 1 a 2 volte al mese con fertilizzante per orchidee nella metà della concentrazione indicata.
BULBOPHYLLUM Con più di 2.000 varietà le Bulbophyllum rappresentano l’assortimento piú vasto. L´infiorescenza di queste piante si sviluppa lateralmente alla base degli Pseudobulbi. LUCE: Per questo genere di Orchidee il luogo ideale è il davanzale della finestra o il giardino invernale. Durante l’estate si possono anche appendere in una zona leggermente ombreggiata del giardino. ANNAFFIATURA: D’estate le Bulbophyllum dovrebbero essere tenute sempre uniformemente umide, mentre d’inverno sono da annaffiare solo quando sono asciutte. TEMPERATURA: Le orchidee vengono coltivate tutto l’anno con una temperatura che va dai 18° ai 25°. Per stimolare la fioritura di una Bulbophyllum, la temperatura notturna dovrebbe essere più bassa di alcuni gradi. FERTILIZZANTE: Durante il periodo principale di crescita concimare ogni 14 giorni con fertilizzante per orchidee nella metà della concentrazione indicata. Non concimare nel periodo di scarsa luminosità (da novembre a febbraio). PARTICOLARITÀ: Le labbra dei fiori sono mobili.
PRIMO PIANO | attualità
IL VERDE CHE
FA BENE
Primo incontro nazionale dei rappresentati di tutta la filiera florovivaistica. Serve un’azione unica per salvaguardare la produzione e sviluppare la cultura del paesaggio a cura di Francesco Tozzi
È
ormai comprovato che il settore del verde, ambito produttivo che occupa oltre 158mila persone in Italia, apporta innumerevoli e immediati benefici in termini ambientali, di salute ed economici al sistema-Paese. Ecco perché, per la prima volta tutti i rappresentati della filiera del florovivaismo, sindacati compresi, hanno sentito l’esigenza di sedersi (tutti!) attorno a un tavolo per fare il punto su un settore toccato ormai da una crisi produttiva da non sottovalutare. Di fatto, serve coesione per trovare azioni concrete per riuscire a imprimere al florovivaismo, e al verde in generale, un ruolo strategico primario. Serve fare sistema. E questa (speriamo!) sia la volta buona. AZIONI PIÙ INCISIVE Così, mettere al centro dell’attenzione politica e culturale il tema del verde e del paesaggio potrebbe avere conseguenze rilevantissime, e lo hanno capito le realtà rappresentative della filiera. I responsabili dell’incontro ci tengono a precisare che questa iniziativa non è in competizione con il tavolo tecnico già attivo al Ministero dell’Agricoltura, ma vuole trovare azioni più incisive e costruttive, anche a fronte della mancanta approvazione della proposta di legge del senatore Susta sulla defiscalizzazione per la realizzazione di giardini in ambito privato. Secondo i rappresentati di questo primo incontro, sono diverse le te16
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matiche su cui porre una maggiore attenzione: • Salute dei cittadini, con conseguente miglioramento della qualità di vita e riduzione dei costi a carico della collettività. • Qualità della vita delle città, un migliore contesto urbano rende le città più vivibili per gli abitanti, più attrattive per gli investitori internazionali, oltre che per il sistema turistico internazionale. • Educazione dei cittadini, a partire dai bambini e ragazzi: crescere le nuove generazioni in un contesto curato dal punto di vista verde e ambientale li renderà cittadini di domani più consapevoli e naturalmente predisposti a una
convivenza creativa negli spazi aperti. • Miglioramento delle periferie, il luogo in cui si giocano buona parte delle sfide culturali e sociali dei prossimi anni, troppo a lungo trascurate dai piani di sviluppo delle grandi città: il loro miglioramento sarà un fattore centrale nelle prossime strategie urbane delle nostre città. NECESSITÀ DI RILANCIO ECONOMICO E questo è il punto su cui battere: il miglioramento degli spazi verdi e la cura del paesaggio hanno ricadute dirette e immediate sulla qualità della vita delle persone, sui luoghi
Il tavolo si è riunito presso la sede di Flormercati lo scorso novembre.
NE AL PAESE di lavoro, sul turismo e l’accoglienza delle città e sul valore degli immobili. Il tema è indubbiamente centrale per lo sviluppo di un Paese che sta cercando fortemente di rinnovarsi, non solo nell’immediato, ma soprattutto con investimenti strutturati e culturali che possano trasformare l’Italia nel medio e lungo periodo. Una visione green oriented farebbe del bene al Paese. Ed è proprio per questo motivo che l’intento degli organizzatori di questo incontro è quello di sottoporre al governo e al presedente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi alcune istanze, per sottolineare la necessità di attenzione per un settore che è strategico per lo sviluppo del Paese. Il settore del verde è virtuoso e apporta sul sistema innumerevoli e immediati benefici in termini ambientali, di salute ed economici. La migliore qualità dell’aria, dell’acqua e degli spazi più a misura d’uomo, produrrebbero nel tempo un minor costo per lo Stato in termini di cure di malattie quali allergie, asma, tumori e altre patologie fisiche e psichiche legate allo stress, causate in maniera determinante da un ambiente inquinato e alterato fisiologicamente e biologicamente dall’attività antropica.
Recenti e accreditati studi scientifici internazionali provano che lo strumento dell’utilizzo delle piante sia l’unico ad oggi necessario per la riduzione del surriscaldamento globale e assorbimento del CO2 atmosferico. In una visione lungimirante, la corretta progettazione e realizzazione degli adeguati spazi verdi, siano essi pubblici o privati, rieducherebbe anche il cittadino a una riconnessione con la natura, portando ad abitudini e stili di vita più corretti. Inoltre, un intervento in grado di far ripartire la produttività, il reddito e l’occupazione di un settore strategico come quello florovivaistico risulterebbe vitale per la sopravvivenza delle aziende del settore. PRIORITÀ PER SCONGURARE DANNI “Chiedamo dunque un incontro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti – si legge nella lettera aperta degli organizzatori – per sottoporre le istanze del settore produttivo al presidente del Consiglio, così da poter evidenziare quanto sia fondamentale un’iniziativa volta alla defiscalizzazione delle opere verdi”. Insomma, un’azione necessaria per incentivare la cittadi-
DA SOTTOLINEARE • L’art.24 del decreto Sblocca Italia, consente alle amministrazioni comunali, con semplici procedure attuative (regolamenti), di impiegare personale volontario anche per i lavori di manutenzione del verde pubblico. • Si rileva l’evidente riduzione dei lavori pubblici affidati alle imprese del settore qualificate e con manodopera specializzata per operare correttamente dal punto di vista agronomico. • A livello territoriale si evidenziano i gravi danni biologici-ecologici arrecati al verde pubblico da cui ne consegue un danno ambientale sul territorio, danno che avrà conseguenze anche economiche sulle singole amministrazioni locali.
nanza a investire nella realizzazione di nuove aree verdi private. Da più parti, soprattutto dalle organizzazioni rappresentative del settore florovivaistico nazionale, si auspica una maggior presenza e partecipazione attiva degli interlocutori istituzionali, con adeguate competenze in materia, in grado di dialogare con le associazioni di categoria territoriali. Risulta prioritario, a livello nazionale, definire un protocollo d’intesa tra i servizi fitosanitari a livello europeo in merito alle esportazioni di alberature verso Paesi terzi (Turchia e altri Paesi extra CEE) e affrontare, con razionalità, gli aspetti fitopatologici. Lo scopo principale è salvaguardare il prodotto italiano, anche attraverso puntuali e immediate comunicazioni ufficiali che rassicurino i mercati internazionali. “Purtroppo a oggi persiste una carenza di fondo a operare e agire in merito a questi temi – concludono gli organizzatori –, con conseguenti danni a tutto il settore produttivo”.
IN BREVE • Rappresentate tutte le associazioni di categoria • Richieste istanze direttamente alla presidenza del Consiglio • Minori costi per lo stato con un ‘sistema verde’ funzionale • Nuovo protocollo d’intesa tra i servizi fitosanitari • Programma per la salvaguardia del prodotto italiano
PROSSIMO APPUNTAMENTO
Nada Forbici e Francesco Mati, promotori dell’iniziativa.
Il secondo appuntamento del tavolo si terrà a Torino in occasione del Congresso Internazionale delle Associazioni degli Architetti del Paesaggio. www.ifla.org
Flortecnica e vivaismo
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PRIMO PIANO | mercato
TOSCAN
VIVAISMO IN PESO SPECIFICO
Secondo la Cia, il settore è determinante per l’agricoltura della regione. Ecco perché è necessario sostenerlo in maniera ancora più decisa. Al di là del periodo di crisi a cura di Filippo Terragni
IN BREVE • Deluse le aspettative di inizio primavera 2015 • Calo generale delle esportazioni • Stabile il mercato di Francia, Germania e Turchia • Speranza negli ordinativi per la stagione 2016 • Stabili i dati della floricoltura nel grossetano • Stabile l’andamento del fiore reciso
ANDAMENTI In leggero aumento • Conifere • Arbusti • Piante da siepe • Piante a forma In diminuzione • Rose • Palme
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on è un settore in crisi. Nel senso che non si deve scivolare nell’atteggiamento negativo, però sicuramente i dati che arrivano sono abbastanza complessi. E sicuramente incidono alcuni fenomeni: la chiusura della Russia, la Xylella fastidiosa che ha bloccato alcuni tipi di mercati e che soprattutto ha reso l’Italia psicologicamente più debole». Lo ha dichiarato il presidente di Cia Pistoia Luca Brunelli, durante la presentazione del “Report 2015 – Annata agraria in Toscana”, a proposito del florovivaismo e più nello specifico del vivaismo pistoiese, da molti anni una delle bandiere dell’agricoltura toscana.
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CALA L’EXPORT a situazione disegnata dalla Cia di Pistoia, conferma infatti «per il vivaismo pistoiese le aspettative di inizio mese marzo, in merito a una possibile ripresa delle contrattazioni sul mercato interno, sono state deluse dalla generale stazionarietà, se non addirittura flessione, della domanda, già sperimentata nei primi due mesi, che per alcune aziende monitorate è risultata anche in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2014. Alcuni
Flortecnica e vivaismo
operatori hanno inoltre assistito a un calo generale delle esportazioni all’estero, soprattutto verso i paesi Ue di Olanda, Belgio, Spagna, Germania e Francia, con diminuzioni di fatturato quantificate tra il -5% ed il -10%, mentre altri riferiscono un livello di vendite stabile sui mercati di Francia, Germania e Turchia». «Tra i prodotti vivaistici – si evidenzia nel documento – si cita in leggero aumento la vendita di conifere, arbusti, piante da siepe e piante a forma, mentre sono in diminuzione le rose e le palme per problemi legati alla loro coltivazione e resistenza alle patologie. La speranza viene ora riposta nel periodo che comincia adesso e che dovrebbe concentrare buona parte degli ordinativi da ora fino a marzo inoltrato a cui seguiranno le vendite vere e proprie delle piante». Questi dati sul vivaismo vengono confermati da Arezzo, che ha vissuto un po’ di crisi nel comparto degli alberi di Natale, e da Pisa, che ha registrato una variazione negativa del settore vivaistico in generale, nonostante l’eccezione positiva (+5%) delle barbatelle. Per quanto riguarda la floricoltura, si parla di «produzione floricola invariata rispetto a un anno fa a Grosseto» e di prezzi stabili. Mentre «nell’area Toscana Nord (Lucca e Massa Carrara) il fiore reciso è stato penalizzato nella
prima parte dell'anno, ma si è ripreso nella seconda parte dell’anno».
A
QUEL PASSO IN PIÙ fronte anche di questi dati contenuti nel report di Cia Toscana sul 2015, Brunelli afferma che «il settore del florovivaismo va riportato al centro dell’attenzione e gli va ridato lo smalto di una volta. Probabilmente la competizione di oggi non è quella di ieri. Occorre sempre di più investire in ricerca e in innovazione, perché anche se vale per tutti i settori, questo è uno di quelli che ne risente di più, anche perché è un settore che più degli altri si confronta con un mercato aperto, con un mercato competitivo e duro da affrontare. E poi il vivaismo è un nostro fiore all’occhiello, che ha un peso economico molto rilevante e dà valore aggiunto, quindi dobbiamo sostenerlo in maniera ancora più forte di quanto abbiamo fatto sino ad oggi». E, sollecitato sulla questione di una programmazione unica regionale del florovivaismo (inteso come comprensivo di vivaismo e floricoltura) richiesta da alcuni soggetti interessati al settore, fra cui il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, questa è la sua risposta: «Noi di Cia abbiamo
ANA, due gruppi separati che parlano di vivaismo e di floricoltura ma che convergono, sicuramente abbiamo bisogno di confrontarci ancora su queste tematiche, però l’indirizzo generale, l’interesse primario della confederazione è quello di avere una convergenza di azioni e una univocità di intenti massima possibile. Quindi tutti i progetti che mirano a un piano di insieme ci coinvolgono, ci interessano e vogliamo esserci tra i protagonisti. Questo è sicuro. È chiaro che ognuno all’interno di questo percorso deve fare la propria parte. Visto che ci sono realtà che hanno in mano i mercati e ci sono realtà che fanno più parte della produzione e su questo ci deve essere una convivenza che consenta a tutti di fare quel passo in più di cui abbiamo bisogno».
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PER UNA PROTEZIONE
TOTALE
FIORI E PIANTE NEL 46% DELLE CASE ITALIANE
È il dato diffuso da Coldiretti/ Censis in occasione di Expo 2015
Il 46,2% degli italiani ha in casa fiori o piante da curare in balcone o in giardino, con un aumento della percentuale al 50,8% tra i giovani under 34 anni. Lo rivela l’analisi Coldiretti/Censis divulgata a Expo 2015, in occasione della Festa dei fiori. All’esposizione di Milano è stato steso un tappeto floreale composto da un milione e mezzo di petali provenienti dalla Campania, ma anche distribuite migliaia di talee di margherita e gerbere provenienti dalla Toscana e fiori dalla Liguria e da alte regioni. La passione del gardening è diffusa in modo trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza, anche se dall’analisi emergono aspetti sorprendenti: ha il pollice verde oltre il 47,5% degli uomini a fronte del 43% delle donne. La propensione degli italiani nei confronti dei fiori è confermata dal fatto che 9 su dieci sostengono che la loro presenza in casa dia piacere e rilassatezza.
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PRIMO PIANO | assicurazioni
ASSICURARE LE S SEGNO DI COMPETENZA
I progressi della tecnologia devono andare al passo con la formazione del settore. In questo si inserisce anche l’uso corretto di tutti gli strumenti a disposizione, anche per proteggere il proprio investimento colloquio con Paolo Voltarel di Marta Meggiolaro
IN BREVE • Proflora lavora su tutto il territorio nazionale • Collaboratori esclusivi • Target: produttori in serra di piante ornamentali, piantine da orto, da fiore e ortaggi da consumo • Il settore florovivaistico risente ancora di una crisi di sistema • Il settore orticolo, (insalate di quarta gamma e pomidoro a grappolo) continua a promettere bene • Almeno il 95% della produzione riguarda questi prodotti
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P
roflora Service nasce nel 1977 come società di servizi per il settore florovivaistico, e i due servizi che la caratterizzano da sempre sono l’annuario Proflora delle aziende florovivaistiche e le assicurazioni per le serre. Dal 1996 Proflora, con Soluzioni Assicurative srl, lavora in Italia con la Compagnia di assicurazioni tedesca Gartenbau Versicherung. Ho passato con Paolo Voltarel, socio fondatore dell’azienda insieme a Romano Bocci, un pomeriggio nei loro uffici di Milano. Fra foto delle piante che coltiva con mano esperta sul suo terrazzo, e click su GoogleMaps per mostrarmi la quantità di serre presenti in Sicilia o in Veneto, Paolo mi ha raccontato di cosa si occupa. Forte di un’esperienza trentennale nel settore, ha condiviso con me qualche idea su come migliorare il comparto in cui lavoriamo. D: Parliamo delle assicurazioni. Che tipo di servizio offrite ai produttori? R: «Noi ci rivolgiamo ai produttori in qualità di broker, cioè intermediari in sezione B. Questo significa che rappresentiamo gli assicurati verso la Compagnia, al contrario dell’agente che rappresenta la Compagnia verso l’assicurato. Io mi sono specializzato alla scuola di Minoprio nel 1971 e ritengo di
Flortecnica e vivaismo
conoscere abbastanza bene il settore florovivaistico, e tutti i collaboratori che abbiamo, soprattutto quelli esterni a contatto con i floricoltori, hanno la stessa derivazione tecnica. Questo tipo di professionalità è stato fondamentale per svilupparci con le assicurazioni in questo settore, perché era d’obbligo parlare lo stesso linguaggio dei produttori e conoscere bene la materia, le strutture, le problematiche, per poter dare una polizza adeguata, la migliore possibile per rispondere alla domanda dei produttori. Quando parliamo coi produttori di assicurazione serre, rispetto ad altri assicuratori, dico sempre che noi non abbiamo la pretesa di essere i più bravi, ma di essere i più competenti ed esperti, e questo è innegabile. Lo facciamo dal 1978, con la prima polizza di assicurazione, Chiara Mario di Oderzo Treviso, che è ancora nostro cliente». D: Come mai avete deciso di collaborare con la Gartenbau Versicherung? R: «Dal 1996 con l’apertura del mercato abbiamo contattato la compagnia tedesca Gartenbau Versicherung, che ha accettato di lavorare in Italia, assumendosi i rischi proposti solo e in esclusiva da noi, in ragione della nostra competenza e di specializzazione. È una Compagnia di assicurazione specializzata nel settore: è di proprietà dei
produttori florovivaisti tedeschi, ha più di 160 anni, ed è una mutua che assicura tutti i florovivaisti tedeschi per le serre, le strutture, le colture protette e anche in parte i vivai di piante all’aperto». D: Perché vale la pena essere assicurati con voi? R: «Il nostro lavoro si è sviluppato al punto di affermare di essere lea-
E SERRE,
26 – 29 gennaio
der sul mercato nazionale. Il vantaggio di servirsi da noi è evidente per i produttori, che apprezzano la nostra specializzazione. Da quando abbiamo iniziato, nel ’78, non abbiamo avuto mai reclami per il nostro operato: vuol dire che gli assicurati sono soddisfatti dei risarcimenti assicurativi. L’assicurazione Hortisecur della Gartenbau V. vale per tutti gli eventi atmosferici: vento forte, trombe d’aria, grandine, vento neve, incendi a cui sono soggette le strutture, tanto più se sono tecnologicamente avanzate. Il premio di polizza è assolutamente accessibile, con tariffe molto calibrate. Nella valutazione del rischio e relativi costi entrano moltissime variabili, che in futuro dipenderanno anche dalla dislocazione delle strutture sul territorio, perché ci sono aree più soggette a rischi che altre, per esempio per la neve. L’apprezzamento di questa Compagnia, è dovuto anche per le liquidazioni, soddisfacenti sia in termini di equità sia in termini di tempo. Quest’anno un’azienda ha subito il crollo totale di tutte le strutture, con un danno da due milioni di euro: dopo cinque giorni aveva già l’acconto del 25% del costo di ricostruzione in mano. È una cosa inaudita. Ma è così che deve funzionare, secondo noi: lui ha dato fiducia a noi nell’assicurarsi, e adesso la Gartenbau restituisce la fiducia con un pronto e puntuale risarcimento del danno». D: Perché in Italia c’è ancora chi decide di non assicurarsi? R: «Io direi che le questioni sono due. La prima è che spesso non c’è una sufficiente preparazione tecnica. Quando si vuole stipulare una polizza con noi, facciamo un sopralluogo per verificare le strutture: molte sono carenti dal punto di vista tecnico e le norme non sono rispettate. Le aziende recenti a volte sono costituite da serre che danno l’impressione di essere fatte non per una specifica esigenza colturale, ma perché qualcuno è stato bravo a venderle. È come per i vestiti: è ovvio che posso andare in giro coperto da uno straccio se voglio, ma se mi vesto bene sto al caldo, sono protetto, le mie relazioni con gli altri sono facilitate. Non è ancora assodato che rispettare le normative UNI sulle serre non è un capriccio, ma che va a giovamento prima di tutto del produttore. L’altra questione è che spesso l’assicurazione è vista in alternativa a una buona struttura. Spesso il produttore investe in una serra nuova e resistente, e allora crede di non avere bisogno di spendere anche i soldi per un’assicurazione. Salvo poi trovarsi in difficoltà quando un evento atmosferico più grave del solito la rovina e quindi manda in fumo il suo investimento. Il mio consiglio è: proprio perché hai speso quei soldi lì, assicurati, per avere la garanzia che sia i tuoi prodotti sia le tue strutture siano protetti garantiti il più possibile!»
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4° Convegno Nazionale
14 - 15 gennaio 2016
IL VERDE AL CENTRO... DI GIARDINAGGIO
Una opportunità per il nostro paese.
Fondazione Minoprio - Vertemate con Minoprio (CO) Assemblea generale AICG e Convegno 2016
FATTI E BREVI | news dal mercato
TRIAL IN OLANDA PER MOREL
Nelle settimane 44 e 45, tra fine ottobre e inizio novembre, si è svolto in Oland il trial dei ciclamini Morel. Presentate più di 40mila piante, fra cui 200 per ognuna delle 14 novità, ma non solo. Sono state ampliate le serie, offerti nuovi mix, nuove varietà sperimentali e future novità. Oltre, naturalmente, alla possibilità di fare un confronto con i competitors. Isabelle Andre, del team di Morel, ha dichiarato che l’azienda è molto soddisfatta, perché il numero dei visitatori rispetto all’anno scorso è aumentato e molti hanno lasciato commenti positivi sulla qualità dei trial e sulle varietà che hanno visionato. I professionisti provenivano da undici Paesi differenti. Il prossimo anno appuntamento nelle settimane 43 e 44. PLANTARIUM 2016, SCELTO IL TEMA: “SHOW IT!”
“Questa è più che una semplice chance di mostrare gli uni agli altri la scelta dei nostri prodotti – ha affermato il presidente Jan Willem Griep –, possiamo mostrare anche quanto facciamo, quali sono le nostre energie più profonde; mi aspetto che il tema del prossimo anno ispiri i partecipanti a scegliere Plantarium per presentare se stessi a una platea internazionale». Così, a Plantarium fervono già i preparativi per proseguire con le iniziative lanciate quest’anno. Verrà dato impulso alla collaborazione con Groen-Direkt e verrà aggiunto un nuovo evento, il Practical Day. Sarà venerdì 26 agosto e consisterà in un meeting di tutti i partner della fiera nell’ambito degli spazi verdi pubblici. La chiave della giornata sarà scambiare informazioni e idee, discutere del mercato, delle opportunità e dei rischi, e, in sostanza, come fare business. Griep ha dichiarato che la giornata sarà improntata al “come fare”, seguendo la linea già intrapresa da Plantarium, che pone sempre più l’accento sulla capacità di influenzare sempre più il pubblico.
APP AD HOC
È disponibile dai primi di novembre la nuova app IndoorPlants ideata dal Flower Council e che raccoglie tantissime informazioni per la cura delle piante da interno. Uno strumento ad hoc per i consumatori e i professionisti, con informazioni sulla cura e la promozione delle piante.
DOVE E QUANDO • La 34esima edizione di Plantarium • Dal 24 al 27 agosto 2016 • Boskoop-Hazerswoude International Trade Centre • Info: www.plantarium.nl
Flortecnica e vivaismo
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CESPEVI, SERVE UN PIANO
“Occorre che tutti gli attori pubblici e privati pistoiesi interessati delineino, al più presto, al rischio di ritrovarsi il Cespevi acquistato, e quindi controllato, da soggetti interessati al know-how d’eccellenza del Centro Sperimentale per il Vivaismo, ma non ad utilizzare questo sapere per garantire la supremazia produttiva di Pistoia”. È quello che auspica Coldiretti Pistoia, relativamente al futuro di Cespevi, una delle tessere del sistema florovivaistico ornamentale pistoiese, il settore che vale il 30% del paniere di tutte le produzioni agricole della Toscana. Il Cespevi è nell’imminenza di un’importante scadenza: entro fine anno, l’azionista di maggioranza con l’80% del capitale sociale, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Pistoia deve cedere le quote possedute. Un obbligo che scaturisce dalla legge 190/2014, che impone la razionalizzazione delle società e delle partecipazioni detenute dalle camere di commercio. Il rimante 20% del capitale di Cespevi è in mano alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Al momento non si è delineata un’ipotesi di riassetto societario, che permetta al Cespevi di garantire l’indispensabile innovazione e la centralità a livello nazionale ed europeo nel settore florovivaistico pistoiese. GIORNATA APERTA A MINOPRIO
La Fondazione Minoprio presenterà le proprie offerte formative il prossimo 13 gennaio, aprendo le porte della propria scuola, punto di forza del centro di Vertemate con Minoprio. Il modello del “tempo pieno scuola e lavoro” richiede maggiori sacrifici e il rispetto delle regole educative, ma accompagna lo studente ai traguardi della vita formativa e professionale. Qui di seguito le proposte formative: • Istituto tecnico agraria, agroalimentare e agroindustria, gestione dell’ambiente e del territorio “Giordano Dell’Amore”, legalmente riconosciuto e paritario (Corso quinquennale con maturità di tecnico agrario). • Istruzione e Formazione Professionale, riconosciuto e finanziato dalla Regione Lombardia mediante il sistema della Dote. • Corso triennale di qualifica per operatore addetto alle colture arboree, erbacee e ortofloricole. • Corso annuale di diploma professionale per tecnico agricolo. Info: www.fondazioneminoprio.it
Un momento del 50esimo della scuola.
NASCE RADICEPURA GARDEN FESTIVAL
Ispirandosi alle più rinomate manifestazioni inglesi sul gardening, Mario Faro (nella foto), imprenditore del florovivaismo siciliano, ha immaginato il Radicepura Garden Festival, un festival sulla cultura del verde e del paesaggio nel Mediterraneo, territorio noto nel mondo per le sue eccellenze e peculiarità. Saranno proprio queste le vere protagoniste dell'evento del prossimo anno che le raccoglierà ed esporrà nel macro contenitore del Radicepura Garden Festival. Non una semplice mostra di giardini mediterranei, ma un hub che unisce cittadini, turisti, appassionati e curiosi. Un polo d'attrazione in cui condividere esperienze, passioni e interessi che vadano dal giardinaggio, all'architettura di esterni, fino alla natura e alla cultura del paesaggio. “Il mio obiettivo è dare un segnale forte alla crescita green del nostro territorio”, ha dichiarato Faro. 24
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FATTI E BREVI | news dal mercato
IL VERDE PASSA DAI TETTI
Harpo verdepensile si fa promotore di un programma per l’aumento del verde urbano in Italia, una campagna di sensibilizzazione già molto sentita in Europa che ha trovato il suo culmine nella conferenza dedicata alle Urban Green Infrastructure, il 23 e 24 novembre, a Vienna. “In Italia – spiega Maurizio Crasso, Direttore di Harpo spa divisione verdepensile – la necessità di incrementare e razionalizzare il verde urbano è talmente sentita che nel 2013 è stata emanata una legge apposita per incentivarne la diffusione. Ma per raggiungere questo obiettivo è necessario attivare una varietà di strumenti, tra cui le infrastrutture verdi urbane come il verde pensile e quello verticale. Questi ultimi possono rappresentare una componente decisiva nello sviluppo del verde urbano caratterizzato spesso da limiti di spazio e vincoli urbanistici”. Conclude Crasso: “Il verde urbano aiuta ad abbattere le alte temperature estive, consente di regimare le acque piovane e incrementa il benessere psicofisico della popolazione. Tutti questi benefici si ripercuotono in modo rilevante anche nell’economia della società urbana”. Harpo spa intende promuovere la conoscenza del verde pensile tecnologico, in particolare nei confronti degli esperti e dei progettisti, per diffondere a un pubblico sempre più ampio la consapevolezza della materia il più possibile completa e aggiornata. XYLELLA, PRIME MODIFICHE I sistemi a verde pensile odierni non sono solo ecofriendly, ma si caratterizzano per i vantaggi tecnici strutturali (come l’isolamento termico, i pesi e spessori ridotti, Il Comitato Fitosanitario europeo ha adotla permeabilità del terreno, la riduzione degli sprechi, la funzionalità e la misurabitato modifiche alla decisione 2015/789/ lità delle prestazioni) e rappresentano anche un valido investimento economico UE, circa le misure contro la diffusione di (assicurano il comfort, creano maggiori superfici di cui usufruire, nel tempo fanno Xylella fastidiosa. Il Comitato ha deciso di aumentare il valore dell'immobile, garantiscono la maggiore durata del sistema di permettere, senza restrizioni sull'intero terriimpermeabilizzazione e aprono la possibilità di incrementare la produzione dell'imtorio europeo, la commercializzazione delle pianto fotovoltaico se integrati). barbatelle di vite salentine, autorizzando l'uDal nord Europa il fascino delle coperture verdi si sta diffondendo sempre di più so di uno specifico trattamento a caldo prima anche nel nostro Paese, grazie alle tecnologie moderne è possibile progettare un della vendita. Le misure prevedono anche orto o beneficiare di un giardino sopra la testa anche nelle città italiane. Harpo si ispezioni ufficiali nei campi di produzione. fa promotore di questa tendenza che risponde alle esigenze specifiche di sempre più "Un'ottima notizia per il vivaismo salentino persone, famiglie, imprese. che attendavamo fiduciosi – ha commentato Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della commissione Agricoltura e sviluppo rurale ® del Parlamento europeo –. Il commissario Vytenis Andriukaitis è stato di parola since 1933 comprendendo l'impatto che un divieto del genere avrebbe generato. Un plauso va anche al team negoziale italiano. Adesso – conclude De Castro – confidiamo in una accelerazione dell'avvio delle operazioni di reimpianto nelle zone colpite da Xylella per far ripartire l'olivicoltura salentina".
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FATTI E BREVI | focus
VERDE URB A SI FA ANCORA POCO
Per la prima volta si riuniscono gli Stati Generali con l’intento di fare il punto sullo stato dell’arte. Un primo passo, ma non basta. Servono politiche serie a cura di Filippo Terragni
I NUMERI • 180.000.000 di euro il saldo positivo del settore florovivaismo • 21.000 aziende sul territorio • 100.000 addetti • 10% degli occupati agricoli complessivi • 106 i metri quadrati di verde urbano disponibile per abitante
A
lla vigilia della “Giornata Nazionale degli Alberi” – 21 novembre 2015 – si sono svolti a Roma dal 18 al 20 novembre 2015 gli Stati Generali del Verde Urbano, indetti per la prima volta dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico del Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), al fine di stimolare la discussione e il dibattito, ma anche politiche attive sul territorio. Assente all’appuntamento, malgrado il ruolo strategico che riveste, il Ministero dell’Agricoltura, con il Tavolo Tecnico della filiera florovivaistica. Un’altra occasione persa, che mette nuovamente in luce la difficoltà LA LEGGE
Il testo della legge 10/2013 contiene indicazioni significative, tra cui l’obbligo per gli enti locali del censimento degli alberi monumentali per i cui abbattimenti e danneggiamenti sono previste sanzioni fra i 5.000 e i 10.000 euro, sollecitazioni per i rimboschimenti, anche tramite misure compensative a seguito di interventi edilizi. È il caso della Regione Marche che ha approvato un regolamento che obbliga i comuni a individuare le aree verdi, le formazioni vegetali e gli elementi vegetali da tutelare, urbani ed extraurbani, nel proprio strumento urbanistico, dal momento che la Legge 10/2013 prevede solo l’impegno facoltativo per i comuni di adottare il proprio “Regolamento del verde urbano”, tant’è che neanche Roma ne dispone ancora.
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Flortecnica e vivaismo
rappresentativa del settore, anche a livello politico, nonostante l’esistenza di organi preposti a fare ciò. Una situazione, ormai, che lascia poco spazio a un’analisi costruttiva. Questa la cronaca nella sostanza degli Stati Generali.
I
SI PARTE DALLA 10/2013 l Comitato per lo sviluppo del verde pubblico è l’organo istituzionale che ha il compito di verificare l’attuazione della Legge 10/2013, “Norme per lo sviluppo degli spazi urbani”, e di redigere annualmente un rapporto sull’applicazione. È da qui che si parte. In questa ampia missione, inoltre, si colloca il compito di promuovere una rinnovata cultura del verde, specie con riguardo al ruolo che esso ha negli insediamenti urbanizzati, con ricadute precise e importanti su salute, ambiente, economia e, in alcuni territori, addirittura sugli stessi tratti identitari dei luoghi e delle comunità che vi sono insediate. “Quella normativa è, a mio avviso, un laboratorio di cambiamento – ha affermato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, aprendo i lavori della prima giornata – e in ogni caso un punto di partenza, non di arrivo, che lancia una sfida dalla posta in gioco molto alta a decisori pubblici, tecnici, giuristi ed economisti. Una grande discussione pubblica come
gli Stati Generali è dunque strategica e fondamentale. Ciò detto, ritengo che il lavoro, il molto lavoro che resta da fare per raggiungere anche nel nostro Paese standard accettabili dal punto di vista del verde urbano abbia bisogno di molte cose. Di risorse finanziarie, certamente. Altrettanto certamente, di una visione lungimirante degli enti locali, una parte dei quali soltanto, ancora oggi, risulta dotata di un proprio regolamento del verde. Ma occorrono anche saperi tecnici, professionisti capaci che sappiano mettersi al servizio di una causa come questa. E serve la collaborazione fattiva della società civile, compresa quella alla ricerca di forme più mature di responsabilità sociale d’impresa”.
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NECESSARIE LE RISORSE a legge 10/2013 dopo due anni e mezzo di applicazione è oggi al suo primo tagliando, come fa notare Massimiliano Atelli, presidente del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico istituito dal Ministero dell’Ambiente, e la direzione di marcia è nel senso di città più ricche di verde, più a misura d’uomo. E per fare ciò servono nuove risorse per dotare il Comitato del verde di un braccio operativo in grado di intervenire sul territorio, oggi del Corpo Forestale dello Stato
B ANO, e domani con l’Arma dei Carabinieri, attraverso dei protocolli d’intesa operativi e rendere attuativo il lavoro portato avanti dal Comitato. Puntuale anche il commento di Francesco Mati, presidente della Federazione Nazionale del Florovivaismo di Confagricoltura: “I comuni devono investire di più nel verde urbano. Il vivaismo ha un ruolo strategico nella città sostenibile, sempre più a misura d’uomo e di ambiente. Un chilometro di asfalto costa circa un milione di euro, con la stessa cifra si riqualifica il verde pubblico di diversi quartieri di una grande città o di una grande zona industriale. Una riqualificazione del patrimonio verde e un incremento di quello nelle aree extra urbane porta a una maggiore qualità dell’aria, a una crescita della biodiversità ed ha un forte impatto sociale, sull’occupazione e di risparmio sulla spesa sanitaria”.
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NUMERI, SALDO POSITIVO d avvalorare questa tesi, ci sono anche i numeri. Il valore economico e occupazionale del settore, ha ricordato nell’occasione Confagricoltura, si è attestato a un saldo
positivo pari a 180 milioni di euro, trainato principalmente dal segmento piante, alberi e arbusti, grazie all’attività di circa 21mila aziende ripartite tra 14mila per il segmento fiori e piante in vaso e sette mila per quello vivaistico, che occupano complessivamente oltre 100mila addetti, rappresentando più del 10% degli occupati agricoli complessivi. Attualmente, secondo i dati Istat, ogni italiano ha a disposizione 106 metri quadrati di verde pubblico: se venisse incrementato dell’1% ci sarebbero 63,6 milioni di metri quadrati di verde pubblico in più a disposizione dei cittadini italiani e con una spesa pubblica di 1 euro/ metro quadrato si investirebbero in verde pubblico 95,5 milioni di euro, equivalenti al 2,3% dei 4,1 miliardi di euro di valore della produzione florovivaistica nazionale.
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FIRMATA UNA CONVENZIONE uesto primo appuntamento degli Stati Generali del Verde Pubblico ha portato a una convenzione sottoscritta da Massimiliano Atelli e da Paolo Pejrone, presidente dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia (APGI) che rappresenta per
“Il vivaismo ha un ruolo
strategico nella città sostenibile, sempre più a
misura d’uomo e di ambiente”
gli enti e i proprietari dei giardini l’organizzazione nazionale di riferimento e coordinamento, sostenendo il settore in generale e di promuovere i giardini “virtuosi” diffondendone i modelli e i moderni sistemi di gestione per inserirli sempre più nel sistema economico e culturale del Paese. Obiettivo della Convenzione è, appunto, di valorizzare e tutelare il patrimonio orticulturale italiano e di attivare azioni che ne favoriscano la conoscenza e la fruibilità da parte del pubblico. Nell’ambito della convenzione, le parti hanno concordato di collaborare per la messa a punto di strumenti metodologici e tecnici per la realizzazione di progetti e di interventi pilota di conservazione e valorizzazione di parchi e giardini storici. Tali sinergie includono anche forme di collaborazione per accedere a fonti di incentivazione e di finanziamento in ambito territoriale, nazionale, comunitario e internazionale. Un primo passo? Forse, ma ne servono tanti altri.
Francesco Mati, presidente della Federazione Nazionale del Florovivaismo Confagricoltura.
IN BREVE • Richiesta di maggiori risorse finanziarie • Utilizzo del regolamento del verde per gli enti pubblici • Maggiori competenze e saperi tecnici • Responsabilità sociale d’impresa • Vivaismo ruolo strategico per la città sostenibile
IL DATO Se venisse incrementato dell’1% ci sarebbero 63,6 milioni di metri quadrati di verde pubblico in più a disposizione dei cittadini italiani e con una spesa pubblica di 1 euro/metro quadrato si investirebbero in verde pubblico 95,5 milioni di euro, equivalenti al 2,3% dei 4,1 miliardi di euro di valore della produzione florovivaistica nazionale.
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LA FIERA PROFESSIONALE DEL FLOROVIVAISMO E DEL GARDEN
Fiera Milano Rho | 24-26 Febbraio 2016
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STRUMENTI di Jessica Bertoni j.bertoni@laboratorioverde.net
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Gestione, finanziamenti e investimenti per l’impresa che vuole innovare
Stabilità 2016, cosa cambia
ECCO LE NOVITÀ CHE ENTRANO IN VIGORE DAL PROSSIMO MESE. MOLTE BUONE NOTIZIE PER IL SETTORE AGRICOLO. OLTRE ALL’ESENZIONE DALL’IMU PER I TERRENI, CAMBIA IN MEGLIO IL TRATTAMENTO DEI LAVORATORI AUTONOMI. ANCORA INCENTIVI PER LE ASSUNZIONI E PER LA FORMAZIONE
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n questo numero parliamo di stabilità, o meglio: della Legge di Stabilità 2016. E lo facciamo con anticipazione nostalgica poiché quella del 2016 sarà l'ultima Legge di
Stabilità, infatti dal 2017 diventa parte della Legge di Bilancio. Si tratta di una serie di misure che si focalizzano su
pensioni, IMU-TASI (abolizione imposta sulla prima casa, sui terreni agricoli e sugli imbullonati), sgravi IRAP agricola, taglio IRES (una prima riduzione per le imprese nel 2016 ed un secondo sgravio nel 2017), rinnovo (a budget dimezzato) assunzioni agevolate a tempo indeterminato (decontribuzione per i datori di lavoro), innalzamento del tetto del contante (da mille a tremila euro), sconti fiscali legati al salario di produttività. Vediamo nel dettaglio alcuni argomenti:
NUOVO REGIME DEI MINIMI Il nuovo Regime dei Minimi con aliquota al 15% prenderà definitivamente il posto del vecchio sistema con aliquota al 5% (che termina a fine 2015). Cambiano tutti i massimali per le varie categorie di partite IVA. Resta il meccanismo
di fondo, per cui accedono al Regime dei Minimi coloro che fatturano meno di una determinata soglia, senza più vincoli di tempo. Si può applicare l’aliquota forfettaria fino a quando si mantengono i requisiti di reddito. Per il calcolo dell’imponibile, si applicano ai ricavi coefficienti diversi per ogni categoria. Vediamo come cambiano i tetti di reddito: 15 mila euro in più all’anno per i liberi professionisti, 10 mila euro in più all’anno per tutte le altre partite IVA. Ecco in sintesi i nuovi requisiti di reddito per l’accesso al Regime in parola ed i coefficienti (invariati) per il calcolo dell’imponibile a cui applicare il 15% di imposta. • professionisti: ricavi 30mila euro (prima era a 15mila euro), coefficiente 78% • artigiani e imprese (non alimentari): ricavi 30 mila euro (da 20 mila), coefficiente 67% • commercianti (ingrosso e dettaglio): ricavi 50 mila euro (da 40 mila), coefficiente 40% • ambulanti di alimentari e bevande: ricavi 40 mila euro (da 30 mila), coefficiente 40% Flortecnica e vivaismo
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ambulante di altri prodotti: ricavi 30 mila euro (da 20 mila), coefficiente 54% • alberghi e Ristoranti: ricavi 50 mila euro (da 40 mila), coefficiente 40% Ci sono altre due novità rilevanti sul nuovo Regime dei Minimi. La prima consiste nel fatto che ora il regime in parola sarà consentito anche ai lavoratori dipendenti e pensionati titolari di un’attività in proprio, purché l’assegno previdenziale o lo stipendio siano inferiori a 30 mila euro l’anno. La seconda riguarda invece le start-up, per le quali c’è un regime agevolato al 5% (dal precedente 10%). •
ALTRE MISURE E STATUTO LAVORATORI AUTONOMI In manovra ci sono altre misure per piccole imprese e partite IVA, alcune delle quali vengono inserite in uno specifico disegno di legge collegato sul lavoro autonomo. C’è un’agevolazione fiscale per le società di persone, con la franchigia di deduzione IRAP che si alza a 13 mila euro (da 10.500). Per i professionisti, un’agevolazione fiscale sulle spese di formazione, interamente deducibili dal reddito fino a 10 mila euro annui (contro il 50% delle spese applicato attualmente). Una misura importante riguarda le controversie: con l’eccezione dei piccoli imprenditori artigiani e dei commercianti iscritti alla Camera di commercio, alle cause che riguardano lavoratori autonomi si applica il rito del lavoro, modificando l’attuale impostazione dell’articolo 409 del Codice di procedura civile in base al quale il rito speciale si applica solo ai rapporti di lavoro subordinato, ai rapporti di agenzia ed alle altre forme di lavoro parasubordinato. Ci sono anche misure relative alla corretta applicazione delle forme di collaborazione a partite IVA, da armonizzare con le modifiche appena introdotte dalla riforma dei contratti del Jobs Act (Dlgs 81/2015). Ci sono anche norme specifiche sul lavoro agile, o smart working, anche qui con definizioni e ambiti di applicazione precisi, differenze con il telelavoro. Previste misure per incentivare le amministrazioni pubbliche a rivolgersi anche ai professionisti per i contratti di appalto. Gli interessi di mora per i pagamenti in ritardo si applicano anche ai contratti fra imprese e lavoratori autonomi. Significa che un ritardato pagamento a un professionista autonomo comporta, alla fine, un conto più salato per l’azienda. Per quanto riguarda la previdenza, resta l’aliquota di contribuzione al 27%, quindi nessun aumento nel 2016 per le partite IVA iscritte alla gestione separata INPS. Ampliate poi le possibilità di maternità e congedo parentale per lavoratrici e lavoratori autonomi: dal 2016 congedo parentale per sei mesi, entro i primi tre anni di vita del figlio, con trattamento economico uguale a quello del congedo parentale riservato ai lavoratori dipendenti. L’indennità di maternità viene riconosciuta alle autonome indipendentemente dalla effettiva astensione dall’attività. Innegabile che per i lavoratori autonomi si tratta di una svolta epocale, in quanto per la prima volta viene riconosciuta loro dignità di lavoratori, alla stessa stregua dei lavoratori dipendenti. 30
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BONUS ASSUNZIONI 2016 Il bonus assunzioni in Legge Stabilità funziona con il medesimo meccanismo applicato nel 2015 dai datori di lavoro privati e anche questa volta esclude contratti di apprendistato e lavoro domestico, prevedendo tetti e regole particolari per il settore agricolo: per le imprese che assumeranno a tempo indeterminato nel 2016 lo sconto contributivo sarà pari al 40%, fino a un massimo di esonero pari a 3.250 euro. Tale sconto sul versamento dei contributi è riconosciuto sulle assunzioni effettuate dal primo gennaio al 31 dicembre 2016, per un periodo massimo di 24 mesi (2 anni). Sono esclusi contributi e premi INAIL. Per i contratti stipulati fino al 31 dicembre 2015 valgono le regole della manovra dell’anno scorso: esonero contributivo al 100%, fino a un tetto di 8.060 euro, per tre anni. È sempre l’INPS a erogare l’incentivo. L’istituto monitora costantemente l’andamento dell’agevolazione e comunica al ministero del Lavoro le minori entrate contributive. Esclusioni: l’agevolazione non si applica alle assunzioni di lavoratori che nei sei mesi precedenti sono stati occupati a tempo indeterminato (presso qualsiasi datore di lavoro) e non spetta comunque se nel 2015 è già stata applicata l’esenzione contributiva prevista dalla legge 190/2014. Niente bonus neanche se il dipendente nei tre mesi precedenti la data di entrata in vigore della legge di Stabilità (ultimo trimestre 2015) ha avuto un contratto a tempo indeterminato con una società controllata o collegata o facente capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto.
VEDIAMO COSA SUCCEDE ALLE CO.CO.CO Con il Collegato Lavoro alla Legge di Stabilità 2016 si allentano nuovamente i paletti per le collaborazioni coordinate e continuative, con una parziale marcia indietro rispetto all’abolizione dei Co.co.Pro del Jobs Act. In pratica: • la Riforma dei Contratti di Lavoro (dlgs 81/2015) prevede l’abolizione di questa tipologia di contratti dal nuovo anno e prevede la trasformazione a tempo indeterminato di quelle attuali, almeno nella maggioranza dei casi; • il Ddl Collegato introduce nuove formule di collaborazione continuativa per rapporti di lavoro autonomi che non prevedono attività d’impresa o iscrizione alle Camere di Commercio.
COLLABORAZIONI 2016 La nuova tipologia di collaborazione si caratterizza quando: “nel rispetto delle modalità di coordinamento stabilite di comune accordo dalle parti, il collaboratore organizza autonomamente la propria attività lavorativa”. Le nuove collaborazioni coordinate e continuative sono quindi rapporti di lavoro autonomo: il Ddl introduce infatti un periodo al comma 1, punto 3, dell’articolo 409 del Codice di Procedura Civile, che definisce quelli dei C.co.co: il contratto si può applicare, oltre che ai rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, anche ad altri rapporti di
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collaborazione che si concretizzino in una prestazione di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato.
NUOVI CONTRATTI È quindi possibile stipulare un accordo fra le parti (lavoratore autonomo e impresa), in cui vengono definite le modalità della collaborazione, nell’ambito della quale il collaboratore si organizza autonomamente. È necessaria la forma scritta, che deve rispettare le norme in materia di clausole abusive. Ad esempio, non si può prevedere la possibilità per il committente di modificare unilateralmente le condizioni del contratto, di recedere senza congruo preavviso, di concordare termini di pagamento superiori ai sessanta giorni dalla data di ricevimento della fattura o di una richiesta di pagamento di contenuto equivalente. La Riforma Co.co.co 2016 prevede anche che ai collaboratori coordinati e continuativi vengono applicate le norme sul lavoro autonomo in materia di gravidanza, malattia, infortunio. Quindi, il rapporto non si estingue ma viene sospeso per la durata della gravidanza o malattia, senza pagamento del corrispettivo. Per infortuni superiori ai 60 giorni si interrompe il versamento dei contributi previdenziali. Il lavoratore può dedurre dal reddito le spese di partecipazione a convegni e corsi di aggiornamento fino a 10mila euro l’anno. Le spese per servizi di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca, addestramento, sostegno all’auto-imprenditorialità, formazione o riqualificazione professionale mirate a sbocchi occupazionali erogati dagli organismi accreditati sono deducibili fino a 5mila euro annui.
ENTRATA IN VIGORE Resta da capire come si armonizzano queste nuove regole introdotte nel Collegato Lavoro – lo stesso che regolamenta lo smart working-con la Riforma del Lavoro. L’articolo 2 del Dlgs 81/2015 prevede che «dal 1° gennaio 2016, si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro». Il Jobs Act prevede una serie di eccezioni fra cui le collaborazioni di professionisti iscritti agli ordini, attività dei componenti degli organi di amministrazione delle società, collaborazioni previste da accordi collettivi nazionali di lavoro per particolari esigenze produttive del relativo settore.
IMU AGRICOLA E IRAP Per quanto riguarda il settore agricolo, la Legge di Stabilità 2016 punta sull’Agricoltura, inserendo una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di “tornare alla terra”. Si tratta di due misure: l’annullamento dell’IMU e dell’IRAP, che rappresentano un'agevolazione significativa per il settore agricolo.
Per quanto riguarda l’IMU agricola, vengono esentati dall’IMU tutti i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali e società, indipendentemente dal fatto che siano siti in Comuni catalogati come montani, semi-montani o pianeggianti. Una misura che, secondo le stime del Governo, rappresenta un alleggerimento fiscale per chi usa la terra come fattore produttivo pari a 405 milioni di euro. IRAP completamente azzerata: a partire dal 2016, l’IRAP (Imposta Regionale Attività Produttive) in Agricoltura e Pesca.
E PER LA RIDUZIONE DELL'IRES... L'anticipo di una parte del taglio IRES per le imprese al 2016 dipende dall'Europa: il nodo delle clausole flessibilità vale 3,3 miliardi, senza i quali l'IRES scenderà solo nel 2017. Con ogni probabilità in Legge di Stabilità ci sarà un anticipo del taglio IRES al 2016, ma in realtà si tratta di un punto sul quale ancora non ci sono certezze: dipende dalle decisioni della Commissione UE sulle clausole di bilancio. Quindi, al momento la riduzione di tre punti e mezzo di IRES per le imprese, con aliquota che passa dal 27,5 al 24%, resta in agenda per il 2017. Già nella manovra 2016 ci sarà una parte di questo taglio dell’imposta sul reddito delle società (sull’entità circolano diverse cifre, da uno a due punti), se Bruxelles consente all’Italia uno 0,2% in più di margine sul deficit in base alla cosiddetta clausola migranti. Al di là dei particolari tecnici di bilancio, si tratta di una somma intorno ai 3,3 miliardi di euro, che servirebbero appunto a finanziare l'anticipo di parte del taglio IRES, oltre a investimenti nell’edilizia scolastica. Un punto IRES, secondo le stime del Governo, vale circa 1,1 miliardi. Se ci sarà il via libera di Bruxelles, l’Italia avrà risorse aggiuntive da utilizzare per finanziare una misura su cui non ci sono i dettagli: fra le ipotesi, taglio di un punto e mezzo nel 2016, portando quindi l’aliquota al 26%, e ulteriore riduzione nel 2017, arrivando appunto all’IRES al 24%.
INFINE, PROGETTO GREEN JOBS Favorire l’occupazione dei giovani nel settore ambientale e incrementare il numero di lavoratori addetti alle professioni green, promuovendo tirocini formativi: questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa da Fondazione Cariplo, ACTL (Associazione per la Cultura e il Tempo Libero) e Assolombarda, in collaborazione con Camera di Commercio di Milano, Confcommercio Milano – Lodi – Monza e Brianza. Il progetto si basa sull’attivazione di 150 tirocini extracurriculari di 6 mesi, che si svolgeranno entro il 30 giugno 2016 presso imprese industriali, commerciali e di consulenza con sede in Lombardia o nelle Province di Novara e Verbano Cusio Ossola. Possono candidarsi i giovani che non hanno ancora compiuto 30anni in possesso di laurea o diploma ITS con indirizzo “green”, oppure dotati di esperienza nel settore. Le richieste di attivazione dei tirocini devono pervenire entro il 31 dicembre 2015: tutte le informazioni sul progetto Green Jobs sono pubblicate sul sito ufficiale dell’iniziativa. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | porte aperte
FRESCO OTTIMISMO Quattro aziende che accolgono i professionisti del settore per mostrare le proprie novità e le proprie capacità. Quattro aziende differenti per storia e per impostazione. Con un denominatore comune: la voglia di fare di Matteo Ragni
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autunno fa colorare le foglie, fa maturare le castagne, e porta il sottoscritto a girare l’Italia fra clienti e porte aperte. Mi piacciono questi giorni, gironzolare fra le serre, guardare tutto con occhio attento, parlare con la gente e capire cosa c’è di nuovo. Negli anni passati erano tanti i sospiri, l’allargare le braccia, qualche occhio lucido. Quest’anno invece, mi sono trovato davanti qualcosa di nuovo, un nuovo entusiasmo, nuovi investimenti e risposte chiare e concrete. Che bello quando la realtà riesce a prenderti in contropiede in modo positivo! Ho visto le prove varietali di Planta, di Padana, di Psenner e di Sentier. Sono quattro aziende grandi, storiche, e le conosciamo tutti. Sono una buona cartina di tornasole
per capire come stanno andando le cose, e soprattutto quale direzione potrebbero prendere. Ho visto le prove varietali, dicevo. Ma ho visto soprattutto qualcos’altro. Voglia di mettersi in gioco, di tentare nuove strade, con prudenza ma anche con lungimiranza. Ho visto molta accuratezza, una precisione che arriva fino al dettaglio. Ho toccato ciclamini viole e crisantemi, ma ho anche stretto tante mani. Mani forti e decise, di persone che hanno attraversato questi anni di difficoltà senza subirli, provando a cavalcarli. E uscendone più maturi e più forti di prima. Tanti giovani, non solo figli di floricultori navigati ma anche giovani giardinieri e piccoli produttori super specializzati che cercano consiglio dalle aziende più grandi. Nelle prossime pagine vi racconto tutte le novità. Ma ci tenevo a dirvi che la cosa migliore di queste porte aperte sono stati gli sguardi aperti, i sorrisi, la soddisfazione di chi, mostrandomi cosa sta preparando per la prossima stagione, mi diceva: “Ci sono ancora, e sono meglio di prima”. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | porte aperte
PLANTA S.S. È un’azienda produttrice di giovani piante da fiori e da ortaggi, da seme e da talea. Nata nel 1978 è oggi l’azieda del settore con la più lunga esperienza. Produce piantine nell’Alto Adige dove il clima è rigido, c’è molta luce e poca umidità. Ha una superficie di produzione di due ettari, impiega circa 50 dipendenti, e produce più di 50 milioni di piantine ogni anno di oltre 600 specie e varietà. Le sue caratteristiche, qualità nella produzione e accurato servizio verso la clientela, soprattutto nella scelta delle varietà, delle novità provenienti dal mercato internazionale e nella collocazione sul mercato italiano.
IL NUOVO MUST Prepararsi al futuro con nuovi assortimenti in cui trovare curiosità e tradizione, piante facili da vendere e chicche per i gusti più difficili. Cercando il compromesso commerciale che non porti i clienti a stancarsi. Ecco la sfida
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INTEGR
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n questo “strano novembre”, come Aldo Staboli, il direttore di Planta, ha esordito nella guida alle porte aperte, è il momento di sentirsi “discretamente” bene. Aldo ci racconta che la crisi c’è stata e forse è anche passata, che il clima è favorevole e che molte vendite sono andate bene. Ora resta il futuro da pianificare, da “integrare”, altra parola usata, anche troppo in queste settimane. Integrare la produzione classica e sicura con prodotti nuovi e dinamici che la curiosità di Aldo Staboli rende disponibili nel catalogo stagionale. Curiosità varietali ma anche tecniche che permettono di ottenere buoni risultati sfruttando al massimo l’offerta di Planta. Talmente sicuri
dell’offerta e curiosi nello sviluppo dei prodotti, da ospitare anche una selezione di crisantemi di Nuova Valdiflora che oltre a donare colore all’insieme servono anche per tastare il polso dei visitatori. VIOLE: ANTIMONOTONIA La selezione di piante da coltura fredda sono le novità mostrata con più orgoglio, come i nuovi Delosperma Jewel of Desert, le Calendula Power daisy, i Garofanini Delice da vaso e molte altre colture da freddo. Caldissime invece le numerosissime varietà di viola proposte da Planta con tante novità per essere sempre originali e creativi, integrando la tradizione con la novità,
Icy Blue
Ciclamino Abanico
G RARE la vivacità dei fiori frangiati con la rassicurante monotonia delle varietà a fiore grosso. È tra le viole che si deve cercare la cifra stilistica di Planta come le novità di PanAm Sorbet XP Yellow Frost, Sorbet XP pink wing e la bellissima Sorbet Orchid Rose Beacon. Le novità Freefall Lavander e Marina segnano un importante completamento nella lunga lista delle varietà ricadenti che ha in catalogo le bellissime Cool Wave con la mia preferita Blueberry swirl improved, oltre alle Wonderfall con la Yellow with Blotch, se fossi un coltivatore io farei un vaso 12 con queste due varietà coltivate insieme: una bella integrazione tra varietà. Un compromesso commerciale.
Sorbet XP Denim Jumpup
CICLAMINI? A FOGLIA DECORATIVA Una scelta convincente e coinvolgente sono le Calibrachoa Chamaleon, una bella selezione che si adatta a noi, sempre diversa. A seconda dell’intensità luminosa, della quantità di luce – e della quantità di concime aggiungo io – la pianta cambia, non solo nella forma e colore dei fiori ma anche nella durata e nella vigoria della pianta. Se si inizia presto la coltura (cosa resa possibile da una buona coltivazione e gestione delle risorse della pianta) si ottiene un vaso grande che assicura un ottimo risultato anche commerciale. Molto ricca anche la mostra dei ciclamini con numerose varietà in mostra che
rappresentano bene tutte le selezioni di genetica disponibili sul mercato. Mi hanno colpito le varietà a foglia decorativa, forse che ci sia più spazio commerciale per loro? Quello che serve e che si vende sono però i ciclamini MIDI come i SS Allure, la selezione Tianis così come Laser Syncro, ancora poco apprezzate in Italia, permettono un’offerta commerciale tra il mini e il vaso grande, ma con uno spunto migliore rispetto al prodotto della concorrenza nord europea. Incantevole la Mini menta così come la stranissima e profumata Salvia apiana, la salvia del deserto; vale la pena arrivare a Bressanone e vale la pena vedere anche come due aziende si integrino e completino come Planta e Psenner. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | porte aperte
ANDREAS PSENNER Esperienza, competenza, qualità e innovazione sono i punti saldi dell’azienda di Bolzano. Nati floricoltori, lavorano con professionalità per i loro clienti. Conoscere le esigenze dei clienti riguardo varietà essenziali con ottime caratteristiche di crescita, ibridazioni nuove e piante giovani sane, coltivate in diverse dimensioni. La ditta Andreas Psenner collabora al successo aziendale dei suoi clienti con la scelta giusta delle varietà, della tipologia di pianta giovane e soprattutto con affidabilità.
INVERNO U Il rosso, tradizionale e rassicurante, si accosta a nuove composizioni da esterno, mix che animano l’offerta stagionale. Perché i clienti vogliono un giardino bello anche se fa freddo
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n inverno per essere magico ha bisogno di essere freddo, pieno di neve e felice. Per il momento nessuna di queste caratteristiche si sono verificate. Quindi mi rincuoro andando per porte aperte. Da Andreas Psenner a Caldaro c’è spazio per rilassarsi e per curiosare. In modo semplice e chiaro viene esposta subito la sfida al visitatore: scegliere. Non è solo un modo per coinvolgere i clienti, è soprattutto un modo per entrare in rapporto con chi ha deciso di dedicare del tempo alla nostra azienda. E poi un porte aperte sulle stelle di Natale è sempre interessante, anche per il colore rosso che rende subito festa.
MA G RASSICURANTE TRADIZIONE L’esposizione che i fratelli Thomas e Robert hanno deciso di mostrare è una mostra catalogo dove le varietà presenti in assortimento e qualche prova sono esposte. Io ho scelto la rassicurante Poinsettia primero red, e la sua evoluzione Advantage tra i rossi, consapevole che serve essere pratici e semplici soprattutto se si pensa a produzioni intense e da reddito. Il bianco che ho votato è il Polar Bear, mi colpisce sempre l’omogeneità delle piante e le belle brattee verde bianco prima che virino al bianco pieno. Mi sono soffermato a lungo sulla Jingle Bells Rock così come sulla Autumn Leaves e la Saturns Marble. Mi sono fermato a lungo per trovare dei punti
Poincettia Dark pink
Poincettia Hot pink
A GICO di confronto e dare un giudizio di valore sulle varietà. Non è facile interpretare i desideri dei clienti ma soprattutto i desideri dei compratori finali. Io credo che in questo momento storico, economico e sociale si debba restare vicino alle tradizioni, essere rassicuranti; è questo che i consumatori finali chiedono. Quindi io sceglierei la Saturn Red perché ha tutte le caratteristiche di una stella rossa, bella forma di brattee e numerosi ciazii, crescita abbastanza omogenea ma che ci permette di avere piante compatte, lombarde, le definirei. PERENNI DA COMPOSIZIONE Un momento di riflessione va anche
fatto sulle Princettia, io non lo so perché questa gamma di Poinsettia fatica a emergere in Italia, credo che manchi la comunicazione e l’esperienza. Queste Princettia io le metterei in vendita tutto l’anno. Abbiamo una pianta “primordiale”, precoce nella fioritura e generosa ben oltre il Natale. La Princettia può resistere al freddo tanto da poterla quasi usare come pianta da esterno fino ai primi geli. Una pianta che ci permetterebbe di giocare con gli altri elementi decorativi della stagione: l’”Inverno Magico”. Finalmente una selezione bella e buona di perenni autunnali. Mi rendo conto che la mia passione per la Lysimachia, i Sedum e gli Helicrysum è
Inverno magico orange e yellow
poco popolare. Ma fare i conti con il bello è una esperienza che tutti facciamo ogni volta che prendiamo in mano una pianta. Ecco che PW Italia ci viene incontro proponendoci un prodotto, anzi quattro combinazioni di prodotto: Silver, Yellow, Orange e Red/Silver. Una giostra di colori e di soluzioni che ci possono permettere di animare la nostra offerta autunnale con una bella base di perenni da sole e da ombra. Animare l’assortimento scegliendo le piante di Andreas Psenner, in combinazione magari con le bellissime selezioni da freddo che anche Planta propone, è un modo vincente per raggiungere il successo commerciale; e anche per essere più felici. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | porte aperte
GRUPPO PADANA Nel 1988 Giorgio e Paolo Gazzola rilevarono dal padre Albino una parte considerevole della proprietà con 8.500 metri quadrati di serre. Da allora l’azienda ha continuato a svilupparsi, ha incrementato le superfici coperte e l’organizzazione di vendita. Il successo è venuto grazie alla professionalità concretizzata da una parte con un prodotto di qualità eccellente, e dall’altra con una grande attenzione al cliente, con consegne puntuali e con prezzi competitivi. La crescita del Gruppo Padana continua per soddisfare sempre meglio i clienti di tutta Europa, grazie a un assortimento di oltre 2mila articoli.
PROVE DI AUTUNNO. Le case di ibridazione più importanti sono presenti, il materiale in visione è numeroso e vario. Con un buon respiro internazionale. Il tutto all’insegna della chiarezza espositiva e con occhio per le opportunità commerciali
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PATTI
e prove varietali di Gruppo Padana di Paese sono all’insegna della chiarezza e dell’assortimento. La scelta è di esprimere in modo chiaro e dettagliato non solo l’assortimento varietale, ma molto delle selezioni genetiche presenti sul mercato internazionale. È chiaro che il riferimento del mercato non è più solo quello italiano ma il respiro è più ampio, con selezioni adatte anche alla coltivazione autunnale. CICLAMINI, CATALOGO AMPIO Le prove dei ciclamini raggruppano varietà Maxi, Frangiati, mini e midi. La disponibilità di materiale è
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veramente ampia includendo genetica Morel, Schonevald, Varinova e Syngenta. Nel catalogo del Gruppo Padana la scelta è molto varia e spazia da prodotti tradizionali e sicuri nella riuscita dei ciclamini a fiore grande come la Super Serie® Mammoth con la recente introduzione del Wine red. Interessanti anche la selezione Carino soprattutto per l’uniformità delle varietà con le nuove introduzioni Dark Violet e Neon Pink, gradevoli anche le varietà fiammate Wine Red Flamed e Deep Neon Flamed. Completa la presenza degli Halios HD di Morel con la varietà Halios Blush intense, uno dei prodotti a
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Superba Basket Blue Skies
Superba Basket Purple White
CHIARI! fiore grande più interessanti per la loro duttilità colturale e commerciale. Sempre molto apprezzate le varietà Fantasia, molto gradevoli nei mix anche nelle varietà a foglia Decorativa, io credo che coltivate in un bel vaso di cotto del 16 possano essere prodotti di cui i garden center hanno bisogno. La serie Laser Syncro di Syngenta mi ha colpito non solo per la croccantezza delle piante ma anche per la comprovata presenza di dolce profumo tipica del ciclamino. Merita una etichetta ben fatta, un vaso dedicato e soprattutto la presenza sul mercato di una serie a fiore fiammato profumata. Varinova è stata una piacevole sor-
presa non solo per il ciclamino Goblet nella varietà Shine wine red ma soprattutto per il fatto che molte delle varietà che Padana ha messo in prova non in modo comparativo ma in modo da dare un’idea reale del risultato di coltivazione, hanno mostrato ottimi risultati come le varietà Maxora Fringed, niente di nuovo sotto al sole ma vale la pena di parlarne. BUONE OPPORTUNITÀ DI VENDITA Così come vale la pena di parlare delle prove varietali sulle Viole. In questo caso i fratelli Gazzola hanno deciso di dare più spazio all’approccio commerciale che a quello va-
Superba Basket Mix
rietale. Per approccio commerciale intendo l’idea di presentare delle selezioni Made in Padana denominate Superba, abbiamo quindi la Superba Basket, ricco gruppo di viole ricadenti adatte anche a basket misti. Graziosa la Blue Skies. Tra le Superba Big dove le migliori viole a fiore grande sono state scelte, non riuscivo a togliere gli occhi dalla bella Viola rose melange, Superba Xpress e Superba Mini. La mia varietà preferita è stata la Superba Mini Coconut swirl. Le prove di Gruppo Padana sulle viole sono chiare e complete, e le principali case di ibridazione sono presenti tra cui Sakata, PanAm, Benary, Syngenta e Floranova. Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | porte aperte
SENTIER Nata negli anni ’80, specializzata nella produzione di giovani piante e in particolare nella ricerca e nello sviluppo del Ciclamino, è una delle aziende leader in Europa. Attualmente propone un assortimento di giovani piante che copre le più ampie richieste del moderno floricoltore. Si contraddistingue per la qualità e l’affidabilità, anche grazie alla superficie coperta di oltre 25mila metri quadrati, e alla struttura completamente automatizzata. Attenta all’evoluzione delle migliori varietà mondiali, oggi l’azienda Sentier è in grado di valorizzarle e proporle con le proprie tecniche colturali. L’azienda vanta inoltre importanti esclusive commerciali a livello internazionale.
SENTIER Dal 2 al 6 novembre 2015 si è tenuto il campo prova di ciclamini della nota azienda italiana, il più importante a livello europeo. Novità: il campo dei crisantemi
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cegliere non è solo una questione di gusto, è anche una questione di stile, cioè di bravura. Una scelta matura grazie all’esperienza o a un consiglio. Vedere, toccare ed essere consigliati è la dinamica di cui abbiamo sempre più bisogno. Dobbiamo vedere tutto, valutare ciò che è giusto e trattenere solo il buono.
ALLA RICERCA DI NUOVI COLORI I porte aperte sono l’occasione che ci è data per sperimentare. Quest’anno al porte aperte di Sentier avevo un interesse particolare: per la prima volta ho curato una prova di Crisantemi che Sentier ha voluto inserire nel suo campo prova. Interessante 40
Flortecnica e vivaismo
vedere come molte sono le varietà di Multiflora che stanno emergendo in questi anni. Le migliori di queste varietà sono omogenee nella crescita, naturalmente compatte e con un fiore piccolo e ben formato. Belle le combinazioni di colori, chissà se il prossimo anno potremo vedere anche vasi più piccoli coltivati in poco tempo in modo da verificare anche la reale potenzialità “industriale” di queste varietà. Il mercato dei crisantemi è sempre più bulimico, divora quello che c’è e diventa sempre più un affare da grande distribuzione. Ecco perché accanto alla base del Bianco-Giallo-Rosa si deve strabiliare trovando nuove varietà di nicchia che possano fare la differenza. Arancioni, porpora, preparatevi! Quando riusciremo a provare dei crisantemi
NUOVI COLORI a fiore semplice che si comportino da perenne? Per uscire dal trucchetto del crisantemo dei morti. LA MIA SCELTA DI CICLAMINI Ma la pancia si riempie andando a vedere l’imperiale campo prova di ciclamini. Come ogni anno è sul rosso che mi concentro. Tra i ciclamini sperimentali che Sentier chiede ai suoi ospiti di valutare io scelgo il ciclamino a fiore piccolo N.3 – 723. Lo scelgo per una questione di sfumature e di relativa tendenza tardiva nella fioritura. Lo scelgo perché il ciclamino ha la possibilità di diventare sempre più un prodotto anche primaverile andando giustamente a braccetto con le viole. Così come le viole abbiamo iniziato ad averle anche in autunno riusciremo ad avere
i ciclamini in giardino in primavera? Navigando nelle stranezze e cercando le particolarità per differenziarci, una cosa nuova che ho visto è il bel Petticoat di Schonevald che con le sette varietà apre il mercato ad un nuovo concetto di fiore, un fiore da scoprire e da assaporare singolarmente. Ma è da Morel che ci si deve aspettare il colpo al cuore con le varietà Halios (famiglia di ciclamini ben nota a tutti per il carattere deciso del fiore grande) Blanc Cana; Friola magenta. Un altro bel prodotto che è già entrato nelle varietà in assortimento sono i Macro Fuji Red, una novità 2015, un miglioramento di una varietà storicamente apprezzata per la sua robustezza.
Metis Pam Pam
Petticoat
PRODUZIONE | tecniche
GLIFOSATO, AGGIORNATO IL PROFILO TOSSICOLOGICO
Dibattito sul principio chimico utilizzato in vari fitosanitari, anche nel florovivaismo. Ridotti i limiti di utilizzo in attesa della decisione della Commissione europea
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a cura di Filippo Terragni
IN BREVE • Improbabile che glifosato sia genotossico • Nuovi livelli di sicurezza più severi • Analizzati nuovi studi e dati • Introduzione della dose acuta di riferimento • In attesa delle decisioni della Commissione europea
i tratta di un principio chimico attivo utilizzato in vari prodotti fitosanitari, e il suo uso in Europa è disciplinato da una severa regolamentazione. La valutazione paritetica dell’EFSA è stata eseguita nell’ambito della procedura di legge richiesta per rinnovare l’autorizzazione all’uso del glifosato in Europa. Il gruppo incaricato della revisione ha concluso che è improbabile che il glifosato sia genotossico (cioè che danneggi il DNA) o che rappresenti una minaccia di cancro per l'uomo. Nello specifico tutti gli esperti degli Stati membri – tranne uno – hanno convenuto che né i dati epidemiologici (cioè sull'uomo) né le risultanze da studi su animali abbiano dimostrato nessi causali tra esposizione al glifosato e insorgenza di cancro nell’uomo. Il rapporto conclude proponendo nuovi livelli di sicurezza che renderanno più severo il controllo dei residui di glifosato negli alimenti. Tale conclusione sarà utilizzata dalla Commissione europea per decidere se mantenere o meno il glifosato nell’elenco UE delle sostanze attive approvate, e dagli Stati membri dell'UE per valutare ex novo la sicurezza dei prodotti fitosanitari contenenti glifosato che vengono impiegati sui loro territori.
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INTRODOTTA LA DOSE ACUTA n gruppo di esperti incaricato della revisione paritetica, formato da scienziati EFSA e rappresentanti di organismi di valutazione del rischio degli Stati membri dell'UE, ha fissato il livello ammissibile di esposizione dell'operatore (LAEO) a 0,1 mg/kg di peso corporeo al giorno e la dose quotidiana ammissibile (DGA) per i consumatori è stata fissata a 0,5 mg/ kg di peso corporeo, in linea con la dose acuta di riferimento. Si tratta della prima volta che viene applicata alla sostanza una tale soglia di esposizione. Jose Tarazona, responsabile dell’unità Pesticidi dell’EFSA, ha così commentato: “È stato un processo esaustivo, una valutazione completa che ha preso in considerazione una gran mole di dati e studi nuovi. Con l'introduzione di una dose acuta di riferimento renderemo più severe in futuro le procedure di valutazione dei potenziali rischi da glifosato ". Tarazona ha aggiunto che l'EFSA utilizzerà questi nuovi valori tossicologici per la revisione dei livelli massimi di residui di pesticidi relativi al glifosato negli alimenti, che verrà effettuata nel 2016 in collaborazione con gli Stati membri.
Le conclusioni dell’EFSA saranno utilizzate dalla Commissione europea per decidere se mantenere o meno la sostanza nell’elenco UE delle sostanze attive ammesse. È questa la condizione per consentire agli Stati membri di continuare ad autorizzarne l’uso nei pesticidi nell'UE.
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SICUREZZA PER I CONSUMATORI l livello massimo di residuo (LMR) è la più alta percentuale di una sostanza attiva ammessa per legge negli alimenti o nei mangimi, quando i pesticidi vengano correttamente applicati. L'EFSA ha il compito di proporre gli LMR nell'UE, valutandone la sicurezza per i consumatori sulla base della tossicità del pesticida, del contenuto prevedibilmente riscontrabile negli alimenti e delle diverse abitudini di consumo alimentare degli Europei. La valutazione della sicurezza viene effettuata ricorrendo a valori tossicologici di riferimento come la dose acuta di riferimento (DAR). Una DAR è il quantitativo stimato di una sostanza chimica in un alimento, espressa in rapporto al peso corporeo, che può essere ingerito nell’arco di un breve lasso di tempo, di solito un pasto o un giorno, senza comportare rischi per la salute.
PRODUZIONE | pratiche
LOTTA INTEGRATA, QUALI PRODOTTI? Skumix
Dalle disinfezioni preventive di strumenti e attrezzature alla lotta a malattie e parassiti. A chi affidarsi per rispettare le limitazioni di pesticidi
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a cura di Bianca Belfiore
i avviamo verso limitazioni sempre più severe per quanto riguarda i veleni che si possono usare nel nostro settore. La cosa è risaputa e da tempo le aziende di produzione stanno battendo nuove strade, fra cui quella della lotta integrata, che cerca un compromesso fra la protezione delle piante e la tutela dell’ecosistema e della salute degli esseri umani. Florafit è un’azienda presente da oltre vent’anni sul mercato, e offre ai floricoltori alcuni prodotti adatti per queste esigenze, indispensabili per la buona riuscita del lavoro in serra, ma che rispettino l’ambiente, accompagnando tutte le fasi della produzione. La fase preliminare del ciclo di coltivazione è un momento essenziale: occorre pulire e disinfettare ogni superficie, in modo da eliminare gli agenti patogeni causa di diverse malattie che potrebbero svilupparsi in seguito. Lo stesso vale per tutti gli attrezzi, la macchine agricole, i vasi e le bacinelle, coltelli e cesoie, i principali diffusori di malattie all’interno dell’azienda. Senza dimenticare mani e piedi dei lavoratori.
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PER TUTTA L’ATTREZZATURA Per questa fase delicata Florafit propone Venno Hortisept®, un prodotto in grado di garantire la rimozione dei residui organici. È disponibile in due varianti: Venno Hortisept® Clean e Venno Hortisept® Clean Plus. Il primo è un detergente alcalino concentrato, liquido, solubile in acqua e deschiumato, che elimina lo sporco e i residui delle piante da contenitori per il trasporto come vasi, trays, pallet, contenitori, ceste. Applicato con pompe ad alta pressione su tutte le superfici non produce schiuma, è utilizzabile in cicli di lavaggio a ricircolo e può essere usato in macchine lava-contenitori. Il dosaggio è 1% o 3% dell’acqua: per esempio, a un litro di prodotto si aggiungono 99 litri d’acqua. La temperatura dell’acqua deve essere intorno ai 40°C, e l’ammollo deve durare fra 1 e 5 minuti. Poi si risciacqua a pressione con acqua tiepida. Attenzione a non spruzzare le piante vicine e ricordate che è meglio testare prima la resistenza delle superfici.
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ingloba aria fino a raggiungere una consistenza cremosa, permettendo la disinfezione di ogni superficie.
PER GRANDI SUPERFICI Venno Hortisept® Clean Plus invece è un detergente alcalino concentrato, liquido, solubile in acqua e altamente schiumogeno. Si usa a livello professionale nella produzione di piante, ortaggi e piante ornamentali. Elimina lo sporco e i residui delle piante dalle superfici ombreggianti, i teli per la pacciamatura, i bancali mobili, serre, tunnel e lastre trasparenti. Per un’applicazione efficace si consiglia di usare Skumix a bassa pressione. La schiuma prolunga il tempo di contatto e ammollo delle superfici lisce e verticali, migliora la penetrazione nelle fessure e nelle fughe, e riduce il dosaggio. Il dosaggio è 1% o 2% dell’acqua: per esempio, a un litro di prodotto si aggiungono 99 litri d’acqua. La temperatura dell’acqua deve essere intorno ai 40°C, e l’ammollo deve durare fra 1 e 5 minuti. Poi si risciacqua a pressione con acqua tiepida. Attenzione a non spruzzare le piante vicine e ricordate che è meglio testare prima la resistenza delle superfici.
IN BREVE • Florafit propone prodotti per la pulizia e la disinfezione • Venno Hortisept® Clean si usa su tutta l’attrezzatura • Venno Hortisept® Clean Plus è pensato per le grandi superfici
Le tre fasi nell’uso di Venno Hortisept® Clean Plus, su una superficie piastrellata: 1, la superficie da trattare 2, il detergente applicato con Skumix 3, il risultato.
3 Flortecnica e vivaismo
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PRODUZIONE | marketing
IDEE PER VENDERE
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Alla Fiera di Autunno 2015 di GROEN-Direkt, il noto mercato olandese di piante, si è parlato di come frenare la diminuzione delle vendite durante l’anno. Consigli e un corso sul know-how per cercare un rapporto diretto col consumatore di Filippo Tommaseo
SAVE THE DATE • 2–3 febbraio 2016: Spring Fair • 11–12 aprile 2016: Spring Days • 30–31 maggio 2016: Summer Days
NUMERI DEL WEB • Più di 97.500 visite • Più di 26mila visitatori da 94 paesi • 25% del fatturato totale di GROEN-Direkt
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ROEN-Direkt opera con una formula unica. Combinando i mercati settimanali e le fiere di stagione con un negozio online, offre diverse selezioni di piante da giardino a tutto il mondo, da un solo punto di partenza. Con le sue fiere, connette domanda e offerta: i vivaisti presentano direttamente i loro prodotti ai buyer. Le varie opzioni di acquisto rendono possibile piazzare gli ordini interamente in accordo con le preferenze di chi acquista. GROEN-Direct poi conclude gli aspetti amministrativi e finanziari di tutte le transazioni e fornisce anche i servizi di logistica. Questo significa che non importa la quantità di transazioni che vengono effettuate durante una sessione di acquisto, nella data stabilita verrà effettuata una sola consegna e sarà inviata una sola fattura. Se dimentichi di acquistare qualcosa o non hai tempo per visitare la fiera, puoi fare il tuo ordine schiacciando un solo bottone della tastiera del tuo pc, grazie al web shop www.groen-direkt.nl/ home-en. Oppure attraverso la App per gli smartphone. AMPIEZZA DI GAMMA GROEN-Direkt raccoglie piante da giardino di ogni genere: legnose, perenni, frutta, conifere, acquatiche, acidofile, tuberi e tappezzanti. Offre
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Flortecnica e vivaismo
anche una piccola selezione di prodotti ornamentali per la Pasqua e il Natale. La novità di quest’anno è l’inclusione di piante a radice nuda, mentre uno dei prodotti più forti sono gli alberi di Natale. Ogni anno vengono offerti 70mila lotti di diverse varietà e taglie. Questo spiega perché i numeri della logistica siano così alti e perché la logistica debba funzionare così bene: ogni anno più di 100mila carrelli vengono processati, nei giorni più impegnativi vengono caricati e scaricati 300 camion, in un tempo medio per operazione di 15 minuti. Le spedizioni dai vivai verso GROEN-Direkt impiegano al massimo 20 ore, e i buyer ricevono gli ordini in 36 ore al massimo dopo la chiusura della fiera. SPECIALITÀ, ALBERI DI NATALE Ogni anno GROEN-Direkt vende 150mila abeti per la festa più amata. Per il mercato dei consumatori, si va da alberi da 15 centimetri a 6 metri, mentre per il mercato pro-
fessionale si parte dai 6 metri per arrivare ai 25. GROEN-Direkt serve i centri di giardinaggio, i centri commerciali, i Comuni, i mercati e i parchi di divertimento. È possibile anche comprare gli alberi di Natale all’ultimo momento con il reparto Cash & Carry, che è aperto da metà novembre fino a pochi giorni prima di Natale. La quantità di alberi di Natale venduta da GROEN-Direkt è impressionante, perché hanno la pianta giusta per ogni esigenza. Le fasce sono tre: Super quality è la gamma più alta, sono alberi ben sviluppati, di forma simmetrica e con un bel colore verde uniforme. Comprende Abies Normanniana di diverse altezze ed è l’ideale per i clienti che cercano la qualità top. Standard quality è la fascia media, comprende abeti di buona qualità con qualche deviazione di colore e di forma. Questa fascia si rivolge ai consumatori che vogliono un buon prodotto ma a un prezzo ragionevole. Infine, il terzo tipo: alberi per le
1 2 MESI SU 12 Offerte Speciali. Hanno un prezzo decisamente più basso e presentano notevoli deviazioni nel colore o nella forma. Sono adatti a chi cerca un albero di Natale a un prezzo conveniente. Sono disponibili anche altre varietà: Abies Procera, Picea glauca ‘Conica’, Abies koreana, Abies lasiocampa e Abies fraseri. Gli abeti possono essere acquistati in vaso o tagliati, con la garanzia che dureranno molte settimane. ORIENTATO AL CONSUMATORE La fiera di Autunno 2015, che si è svolta in contemporanea a Plantarium, è stata improntata su come attrarre il cliente finale e orientarne gli acquisti. Questo obiettivo è stato declinato in tre modi. Il primo è l’uso dei social media. È un fatto che molte aziende si siano organizzate per avere un dialogo diretto con diversi strati della popolazione attraverso questi nuovi canali: Snapchat e Instagram, usati soprattutto dai più giovani, e Facebook e Pinterest, frequentate dai più maturi. Chiaramente il settore floricolo non può essere leader in questi ambiti, ma ne ha bisogno. Per questo durante l’ultima fiera uno specialista si è occupato di presentare questo mondo ai professionisti del verde, svelando i modi migliori per farne uso. La seconda strada è la creazione di composizioni. La maggior parte delle piante vengono vendute nei primi sei mesi dell’anno. Per promuovere le vendite nel resto dell’anno, GROEN-Direkt ha selezionato una serie di piante da esterno ornamentali in vaso, adatte alla stagione fredda. La composizione di vaso e pianta, già pronta per la vendita, arriva nei centri di giardinaggio e può essere collocata direttamente nel giardino di chi la acquista. La collezione, pensata da Van der Sar Import, è stata lancia-
ta durante la fiera. Terzo e ultimo tema sviluppato, la presentazione. Il modo in cui le piante vengono presentate nei garden è la chiave per tentare i clienti e indurli a comprare
di più. Per questo un’area della fiera è stata designata appositamente allo scopo di esemplificare il concetto “Pensa fuori dagli schemi, stai fuori dal gregge”.
GROENDIREKT IN CIFRE • 1996, anno di apertura • 15 impiegati permanenti e 100 temporanei • 15mila metri quadrati di spazio coperto • 43 banchine • 100mila carrelli all’anno • 600 vivai fra Paesi Bassi, Belgio e Germania • 30 mercati all’anno, ogni martedì in primavera, uno sì e uno no in autunno • Dalle 2mila alle 5mila le tipologie presentate ogni settimana • 6mila e oltre le tipologie presenti alle Fiere di Primavera e di Autunno • 25 concept differenti per la presentazione, come “piante acquatiche”, “alberature”, “aromatiche”
PRODUZIONE | vivaio
PASSIFLORA Giovani e baldanzosi, Davide e Francesca hanno scelto un prodotto di nicchia per svilupparne le potenzialità. Oggi possono offrire una gamma di piante rampicanti molto interessante di Bianca Belfiore foto di Davide Mattei
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• Consegne su carrelli in Europa • Vasi colorati • Etichette fotografiche • Codici a barre • Carrelli misti personalizzati
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iamo giovani, ma con una buona esperienza alle spalle e sempre disponibili». Così si presenta Davide Mattei, il proprietario dell’azienda agricola “Le Passiflore di D e F”, a Latina. L’azienda è nata proprio da una sua idea: produrre Passiflore in collezione. In breve tempo, grazie alla passione e al duro lavoro suoi e di Francesca, l'azienda è arrivata a pro-
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I SERVIZI
5 Flortecnica e vivaismo
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DA COLLEZIONE durre un assortimento importante di questa magnifica pianta. LA PRESENTAZIONE, IMPORTANTE Le piante vengono coltivate con cura, per poter offrire un prodotto di qualità. La stessa cura viene messa poi nella confezione, con il vaso e le etichette personalizzabili. «I clienti ci scelgono per la professionalità e
Per informazioni e per tutti i contatti lepassiflore. oneminutesite.it
l’entusiasmo che mettiamo nel nostro lavoro». Nel tempo la gamma si è ampliata e diversificata: comprende ora diverse rampicanti da fiore, tra le quali Hardenbergia, Thunbergia alata, Plumbago, Dipladenia. La giovane azienda è in grado di offrire un prodotto adatto al mercato italiano, ma punta a espandersi anche a livello europeo.
3 LE SETTE VARIETÀ 1. Lady Margharet 2. Pura Vida red 3. Anastasia 4. Panda 5. Byron Beauty 6. Guglielmo Betto 7. Xallardii
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L’AZIENDA • “Le Passiflore di Davide e Francesca” • Piante rampicanti da fiore • Via Portosello n° 4092 a Pontinia (LT)
TENDENZE | novità
COSMOS & IPOMOEA Due specie estive, coloratissime, facili da coltivare. Il passepartout che ci voleva per raggiungere i consumatori più difficili o più imbranati, grazie all’equazione: minimo sforzo = ottimo risultato di Costanza di Matteo
VAN HEMERT & CO • Azienda olandese • Dal 1876 produce semi di ortaggi • Dal 1996 introduce fiori e ornamentali • Ogni anno nuove varietà • Per professionisti e hobbisti
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n giardino fiorito per tutta l’estate senza troppi problemi è possibile, basta saper consigliare al cliente giusto la pianta giusta. I Cosmos sono fiori annuali, adatti come tappezzanti, bordure o reciso. Fioriscono in estate, da luglio a set-
attraente, facile da coltivare, che dona al giardino, per tutta la stagione una impressionante fioritura verticale. Precoce nella fioritura, può essere coltivata anche in vaso. Van Hemert offre molte varietà e mix; alcune sono veri e propri must-have per i giardinieri. Noi vi proponiamo questi.
COSMOS BIPINNATUS CAPRIOLA Capriola è una novità 2015. I grandi fiori hanno un colore straordinario, bianco con bordi rosa e il centro rosso scuro. I fiori hanno una bella forma arrotondata e alcuni hanno un secondo giro di petali. È una pianta precoce con portamento semi-nano. Novità Fleuroselect 2015.
IPOMOEA PURPUREA VENICE BLUE Bellissimi fiori azzurri e bianchi. Novità Fleuroselect 2009.
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tembre, e alcune varietà continuano la fioritura fino alle prime gelate. In generale crescono fino a un’altezza di mezzo metro o poco più. L’Ipomoea è una pianta annuale, rampicante, che arriva quasi ai due metri di altezza. Fiorisce per tutta l’estate fino a ottobre. In particolare l’Ipomoea purpurea è una rampicante molto
Flortecnica e vivaismo
COSMOS BIPINNATUS COSIMO PINK-WHITE Cosimo è un cosmos nano precoce, quindi adatto a bordure, come tappezzante, ma anche come pianta da balcone. La serie in rosa e bianco è l’ultima introdotta di quattro disponibili. Il colore varia dal rosa pastello striato di bianco al bianco bordato di rosa. Novità 2015.
IPOMOEA PURPUREA HAZELWOOD BLUES Un misto di viola e blu che passa dall’azzurro cielo al viola scuro.
IPOMOEA PURPUREA LA VIE EN ROSE Dal rosa cipria alle sfumature più scure e rosse, nei suoi fiori potete ritrovare tutte le tonalità del rosa e del rosso. COSMOS BIPINNATUS XANTHOS Il cielo è il limite, ma Xanthos è andato oltre. Presentato in anteprima al Fleuroselect 2014, ha avuto da subito un grande successo, perché non si era mai visto un Cosmos bipinnatus giallo. Fioritura precoce con fiori tondi e grandi, alcuni con un collare in giallo chiaro. Compatto e ben ramificato, è adatto come bordura, tappezzante, reciso e per la coltivazione in vaso. Novità Fleuroselect 2015 e Medaglia d’Oro 2016.
COSMOS BIPINNATUS RUBENZA Precoce e dal colore eccezionale, un capolavoro di eleganza, I fiori appena sbocciati sono di un bel rosso rubino, e virano lentamente nel tempo verso il rosa. È un colore inusuale per i Cosmos, e questo gli dona un fascino particolare. Fleuroselect novità del 2008.
Un assortimento di grande qUalità
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la passione diventa eccellenza
TENDENZE | gestione
NUOVE PROPOS T La ricerca di cosa offrire al cliente deve partire dalla conoscenza del mercato, delle tendenze, delle motivazioni d’acquisto, dei criteri di preferenza. E non possono mancare i dati statistici sulle vendite. Per non limitarsi all’esercizio creativo
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ggi che il futuro di molte aziende florovivaistiche dipende dalla capacità di rinnovarsi e di sviluppare nuove idee per il mercato delle piante, lo studio di proposte innovative ha assunto una rilevanza strategica. Per l’imprenditore che ha deciso di raccogliere la sfida della crisi, studiare proposte innovative per il mercato è un compito nuovo, da svolgere con costanza, con metodo e con quella passione che è capace di generare intuizioni vincenti. Ogni ricerca parte dalla definizione di uno o più obiettivi da raggiungere. È una necessità psicologica e neurologica. Se abbiamo una visione chiara del risultato che desideriamo conseguire, le energie creative si mettono al lavoro e producono idee. Quando poi si lavora in gruppo, insieme a collaboratori, consulenti o partner commerciali, la chiarezza dell’obiettivo è la condizione per lavorare in modo produttivo ed efficace. Le analisi esistenti sui comportamenti d’acquisto dei consumatori di piante e fiori forniscono alcune indicazioni importanti: » Il cliente finale ha bisogno di risparmiare e cerca di salvaguardare il tenore di vita al quale era abituato; » Una strategia di risparmio consiste nel tagliare le spese giudicate “non indispensabili” (secondo criteri personali, non sempre generalizzabili) » L’altra strategia consiste nell’acquistare quando i prodotti sono scontati; in tal modo si acquistano le stesse cose di prima, pagandole meno. Se pensiamo, per esempio, alle piante e ai fiori da proporre come regalo,
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Flortecnica e vivaismo
di Jurg Burger
quali sono le caratteristiche ideali che la nuova proposta dovrebbe avere? LA REALTÀ DA CUI PARTIRE • La crisi ha ridotto le possibilità di spesa delle famiglie • Sono cambiati i comportamenti d’acquisto dei consumatori finali • Il cliente acquista quando il valore percepito è maggiore del prezzo • Gli acquisti di piante e fiori sono in calo dal 2008 • Nel calo generale alcune varietà di piante si vendono meglio di altre
CARATTERISTICHE IDEALI DELLA PIANTA DA REGALARE • Originalità deve sorprendere, stupire, avere qualcosa di unico • Bellezza deve essere bella, dare un piacere estetico • Significato le piante, come gli oggetti, sono simboli; e i simboli aumentano il loro valore • Valore percepito alto chi riceve il regalo percepisce un valore più alto del costo • Costo basso una prima fascia di prezzo dai 20 ai 35 € una seconda fascia di prezzo dai 35 ai 50 € • Bella figura del donatore il regalo deve suscitare piacere in chi lo riceve ed appagare il bisogno di riconoscimento di chi lo fa
S TE, COME TROVARLE IL METODO DI RICERCA Quando si cerca di creare qualcosa di nuovo, bisogna lavorare contemporaneamente su due fronti: » Attivare l’immaginazione affinché produca nuove idee; » Abbattere le gabbie mentali che tengono il pensiero prigioniero di abitudini, pregiudizi, presupposti e modi convenzionali di intendere le cose. L’immaginazione può essere stimolata dalla visione di un obiettivo raggiunto: il “sogno” della cosa che non esiste ancora. Così sono nati gli smartphone, i tablet, le auto elettriche, Internet. Il film creato dall’immaginazione genera e attrae le idee per realizzarlo. L’immaginazione abbinata al desiderio di realizzarla mette in moto processi creativi inconsci che producono le intuizioni e le idee necessarie per dare forma e vita alla visione dell’obiettivo. L’altro fronte, assai più impegnativo, è quello di uscire dai presupposti e dai modi abituali di pensare l’uso delle piante e dei fiori. Un esempio è l’orto sul terrazzo. Uscire dal presupposto che l’orto richieda un giardino con un’area destinata alla coltivazione degli ortaggi ha dato vita ad una tendenza che si sta diffondendo nelle città, dove si vive perlopiù in appartamento. Se usciamo dal presupposto che i fiori si regalano alle donne, ci si può chiedere, per esempio: quali tipologie di piante potrebbero essere un regalo gradito dall’uomo? Ne può nascere una collezione innovativa di piante da regalare agli uomini: varietà di peperoncini colorati e poco conosciuti, composizioni di aromatiche per chi si diletta in cucina, bonsai di alberi con forte valenza simbolica, come l’ulivo, ecc. LAVORARE IN TEAM La creatività viene potenziata notevolmente quando si lavora in team. Le intuizioni nascono spesso da associazioni d’idee. In un gruppo di ricerca le idee e le considerazio-
ni delle singole persone attivano nuove associazioni d’idee, che a loro volta agiscono come catalizzatori di altre idee. Particolarmente utili e creativi sono i team interdisciplinari, formati da persone con esperienze e professionalità diverse. Vale la pena, quindi, coinvolgere nella ricerca di nuove proposte anche gli imprenditori dei garden center, i propri clienti più importanti, ed un consulente o un esperto di marketing e comunicazione. In tal modo si mettono insieme punti di vista ed esigenze diversi: di chi produce, di chi vende, di chi fa comunicazione. Un apporto prezioso lo potrebbe dare anche qualche consumatore finale: in definitiva sarà lui ad acquistare o non acquistare il nuovo prodotto. “RUBARE” IDEE Un altro metodo per stimolare l’immaginazione e la creatività è quello di “rubare” idee ad altri settori. Cosa si fa nella moda per valorizzare e vendere i capi di abbigliamento? Nel settore alimentare come si protegge e si dà un valore aggiunto alla produzione di un determinato territorio? Se si dovessero creare delle linee di prodotto specifiche con le piante, a quali tipologie di clienti e per quale uso potrebbero essere destinate? E per i bambini: un kit tipo “Il piccolo chimico” come potrebbe essere ripensato per “Il piccolo giardiniere”? Si tratta di studiare le strategie di marketing usate in altri mercati e settori produttivi ed immaginarle applicate al mondo delle piante e dei fiori.
STARE AL PASSO Nel settore industriale le aziende hanno una divisione “Ricerca e Sviluppo”. Fare ricerca, sviluppare nuovi prodotti e migliorare quelli esistenti è un investimento strategico per stare al passo coi tempi, rimanere competitivi e garantire un futuro all’azienda. Oggi, anche nel settore florovivaistico Flortecnica e vivaismo
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TENDENZE | gestione
la ricerca di nuove varietà e ibridi da proporre ai propri clienti fa la differenza tra chi la crisi la subisce e chi la utilizza per rinnovarsi, crescere e creare nuove opportunità di lavoro. La ricerca e la sperimentazione sono attività parallele alla produzione. Vanno concepite come un ramo dell’attività floricola o vivaistica proiettato nel futuro e capace di generare nuovi prodotti da proporre sul mercato. RICERCA E SPERIMENTAZIONE RICHIEDONO:
• Uno spazio adeguato, in una serra o in terreno aperto • Un budget annuale, calcolato come percentuale del fatturato da reinvestire • Una persona o un team di collaboratori che vi dedicano il tempo necessario • Degli obiettivi di ricerca definiti annualmente • Collaborazioni esterne: tecnici di produzione, consulenti, ibridatori
INIZIARE DALLO SCOPO La ricerca di nuove varietà di piante e fiori deve avere un orientamento e uno scopo. Sperimentare a caso può essere piacevole e gratificante, ma significa affidare il risultato alla fortuna. Il primo passo consiste pertanto nel definire degli obiettivi di ricerca. DEFINIRE GLI OBIETTIVI DELLA RICERCA
• Che tipo di pianta o fiore stiamo cercando? • Quali caratteristiche deve avere? • A chi è destinata? Chi la comprerà? • Che uso se ne farà? • In che tipo di ambiente vivrà? • Quali sono le dimensioni ottimali per la vendita? • A che prezzo si dovrà venderla?
La ricerca può prendere avvio dalla produzione abituale: si parte dalle piante che si conoscono bene e si esplorano le varianti delle caratteristi52
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che più significative: il colore, la forma dei petali, le dimensioni dei fiori, il colore delle foglie, la grandezza della pianta, l’adattabilità ad ambienti diversi, ecc. L’altra strada è quella di partire da un obiettivo di ricerca dettato dai bisogni e dalle preferenze dei consumatori, oppure dalle esigenze di chi vende: garden center e fioristi. Si inizia dal marketing, da un’idea di prodotto per un uso specifico, e si cercano le varietà di piante esistenti ma poco conosciute, da coltivare con quella finalità. Tenendo presente le due caratteristiche salienti che ne favoriscono la vendibilità: » La novità: il consumatore finale è attratto dalle piante e dalle varietà che non ha mai visto » Un alto valore percepito: la novità ha un valore più alto perché permette di sorprendere quando si fa un regalo, e perché suscita il desiderio di essere il primo ad averla; l’elevato valore percepito permette di vendere la novità ad un prezzo più alto, a beneficio del margine di tutta la filiera. LAVORARE IN SINERGIA La ricerca e la sperimentazione di nuove varietà di piante si intreccia con la ricerca di nuove proposte da offrire ai garden center, ai fioristi e ai consumatori finali: parte dal mercato e, in primo luogo, da chi acquisterà le piante. La ricerca e sperimentazione di nuove varietà ha un occhio rivolto alla produzione, alle condizioni necessarie per coltivare le nuove piante, mentre la ricerca di nuove proposte si fa a tavolino, esplorando nuove idee da lanciare sul mercato. La ricerca di nuove varietà avviene in serra e in laboratorio. Equivale alla creazione dei prototipi nella ricerca industriale. Più sinergia esiste tra i due tipi di ricerca, maggiore è la probabilità di dar vita a proposte innovative che abbiano successo nella vendita.
GENERARE NUOVE IDEE La separazione delle fasi creative da quelle razionali è il cuore di tutte le tecniche per produrre nuove idee. Si parte con un’idea o un obiettivo (che può essere la soluzione di un problema) e si lavora con l’immaginazione. Come un bambino che spazia con la fantasia in mondi che ancora non esistono. In questa fase è importante tenere a freno la mente razionale, che tende subito a dire: “Non è possibile, non abbiamo i soldi, siamo troppo piccoli, ci vorrebbero ...” In una fase successiva, il giorno seguente o dopo una pausa caffè, si esaminano le idee e i “film” immaginati, si valutano criticamente e si selezionano quelli più interessanti da approfondire. IL METODO CREATIVO DI WALT DISNEY I collaboratori di Walt Disney raccontano che l’ideatore di tanti personaggi e cartoni animati di successo lavorava con tre modalità completamente diverse. Una era quella del sognatore che fantasticava storie, scene, personaggi e, come un bambino trascorreva ore nel mondo dell’immaginazione. La seconda era quella del critico: una modalità più mentale e razionale, che cercava i difetti nei disegni e nei canovacci delle storie immaginate. La terza era quella del realista, che riprendeva le idee e i disegni, usava le critiche per migliorarli e trovava la forma giusta che aveva successo.
QUALCHE IDEA DA ESPLORARE • Creare linee di prodotto combinando piante affini per un uso specifico: - piante della macchia mediterranea per la siepe - piante tappezzanti per il giardino roccioso - piante acquatiche per il laghetto artificiale • Piante da regalare all’uomo Creare una collezione di piante da regalare con caratteristiche apprezzate dagli uomini (come i fiori sono apprezzati dalle donne): peperoncini, limoni e agrumi, ulivi, spighe di grano o segale, ... • Kit di aromatiche esclusive per appassionati di cucina Presentate in un contenitore da tenere “a portata di mano”, sul davanzale della cucina. Insieme ad un libretto di ricette. • Linea di piante naturali Piante e fiori che crescono in ambienti naturali, da riprodurre nel giardino: il prato alpino - la macchia mediterranea - la collina toscana - i fiori di campo delle cascine lombarde • Bonsai naturali Coltivare “bonsai” di fiori spontanei simili a quelli che crescono sui terreni poveri negli ambienti naturali • Bomboniere vegetali Piantine di buon augurio che gli sposi regalano agli invitati al matrimonio al posto delle tradizionali bomboniere.
TENDENZE | andamenti
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PIANTE DA INTERNO, FA Il mercato europeo si mantiene stabile nel periodo dei Santi e dei Defunti. Più dinamico il mercato tedesco, anche se limitatamente alle settimane della ricorrenza religiosa. Difficile collocare le ornamentali di Paola Lauricella
N
el mercato europeo le vendite nei mesi di settembre e ottobre si sono sviluppate sui livelli dello scorso anno, anche se in Germania la domanda si è manifestata pienamente solo ad ottobre, in prossimità della ricorrenza dei Santi e dei Defunti. I prezzi in questo importante mercato sono stati piuttosto bassi, mentre per le piante verdi tipo ficus e dracene sulle aste olandesi hanno riportato buoni prezzi in funzione di volumi affluiti non elevati. La gamma di piante verdi presso le aste comincia a risentire della mancanza di Phoenix roebelinii le cui importazioni dal sud Europa, secondo la fonte olandese, sono bloccate dalla scorsa estate a causa della Xylella; piante verdi come la sanseviera cilindrica, e altre verdi succulenti o il ficus, in parte, ne beneficiano. La quota di mercato delle piante verdi da interno in base ai dati delle aste olandesi, è scesa dal 50% del totale piante da interno di dieci anni fa al 30% di oggi; le preferenze si sono spostate sulle orchidee, il cui gran numero di varietà e colori attrae soprattutto i giovani. IN ITALIA IL MERCATO TIENE In Danimarca sono state particolarmente positive le vendite di grandi piante verdi per l’arredamento degli interni. In generale secondo i dati dell’associazione dei grossisti olandesi le esportazioni di piante da interno nei primi otto mesi dell’anno sono state leggermente inferiori rispetto al medesimo periodo del 2014 probabilmente a causa di listini assai deboli specialmente per le piante da interno fiorite (orchidee phalenopsis, crisan54
Flortecnica e vivaismo
temi e kalanchoe). Le esportazioni verso importanti destinazioni come la Germania, la Svizzera, l’Austria e la Svezia così come in zona extra Ue, verso la Russia, sono risultate significativamente più basse nel mese di agosto 2015, su base annua. Molto bene invece le spedizioni verso la Francia, il Regno Unito, l’Italia e la Polonia. Ad ottobre compreso, il bilancio dei primi dieci mesi per gli esportatori olandesi torna su terreno positivo, + 3% e +1,5%, anche se i paesi già citati in precedenza non innalzano di molto gli acquisti. ANCORA TROPPI I CRISANTEMI Dopo le vendite del periodo autunnale che hanno riguardato principalmente le piante stagionali come eriche, callune, gaultherie, crisantemi ci si attende un buon sviluppo della domanda a livello europeo subito dopo il periodo natalizio. In Germania sono risultati eccedentari, già da qualche anno, come d’altronde in Italia, le disponibilità di Crisantemi in vaso, oltre che quelle di Aster in vaso la cui produzione è diminuita dai 25 milioni di pezzi di 5 anni fa ai 12 milioni del 2015, senza che il prezzo ne abbia realmente beneficiato. In Italia le vendite secondo il panel Ismea dei garden center a settembre non sono state brillanti e anche ad ottobre, tranne il breve periodo riguardante la ricorrenza dei Santi e dei Defunti, durante il quale la frequentazione dei punti vendita è stata intensa per pochi giorni, si è tornati ad una presenza di clientela bassa e poco interessata agli acquisti, sia del verde ornamentale sia degli altri reparti di un garden di medie dimen-
sioni. Rimangono incerti i risultati di fine anno, ma è difficile che riescano a riportare in positivo la variazione di fatturato per il comparto delle piante ornamentali. BENE IL CICLAMINO Nel mese di ottobre secondo le aziende del Centro-nord Italia il ciclamino si è venduto meglio rispetto al mese di settembre, in tale mese le produzioni ad inizio campagna, a causa del clima troppo caldo, presentavano ritardi nella fioritura di 15 giorni. Su tutto il territorio italia-
Categorie merceologiche canale garden center Variazione delle vendite rispetto al medesimo mese del precedente anno SETTEMBRE Piante d’appartamento verdi
-8,08%
Piante d’appartamento fiorite
-3,07%
Piante serra fredda *
13,73%
Vivaio
4,18%
OTTOBRE Piante d’appartamento verdi
-0,21%
Piante d’appartamento fiorite
-13,56%
Piante serra fredda *
-1,96%
Vivaio
-1,28%
Fonte: Ismea- Dati provvisori
O, FACCIAMO IL PUNTO • Ficus Starlight – taglia media (provenienza italiana): 2,22 euro (il prezzo normale dovrebbe essere 3,50–3,80 euro). • Dracaena marginata (touffe) altezza 1.40 metri, vaso 24 con tre canne 60–30–20: 4,00–5,00 euro. • Kalanchoe vaso 10–11: 0,45 –0,60 euro (il prezzo dovrebbe essere di almeno 0,600,80 euro). • Gaultheria con bacche vaso 10-12: 0,80– 1,20 euro. • Poinsettia vaso13 (15 fiori): 1.40 euro (anche questo viene considerato basso).
MERCATI IN RIALZO • Francia • Regno Unito • Italia • Polonia
MERCATI IN RIBASSO • Germania • Svizzera • Austria • Svezia • Russia
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PREZZI REGISTRATI IN GERMANIA NEL MESE DI OTTOBRE (SELL-IN)
no nei due mesi autunnali le aziende lamentano la richiesta di una gamma assai ristretta di piante la cui offerta è notevole in molte regioni di Italia e non consente la vendita a prezzi remunerativi. Per cui, anche se in alcune regioni si sono avuti risultati di un leggero aumento tendenziale del fatturato, la ristrettezza delle specie richieste (principalmente ciclamini e crisantemi, quest’ultimi sono andati meno bene dello scorso anno) pone problemi per lo svuotamento delle serre. Tra le piante più richieste, la lavanda ligure, che sconta una minore disponibilità di piante a causa dell’eccesso di caldo estivo.
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