Bio agenda 2018 - fiori e stagioni

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2018

Bio Agenda i fiori delle stagioni

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2018

e d i z io n i

La mia Agenda

Laboratorio

verde


Bio Agenda

2018

fiori e stagioni

TREDICESIMA EDIZIONE

Coordinamento Katiuscia Morello Realizzazione grafica Francesco Fedelfio Stampa All Graph System s.r.l. - Via Verbano 138 - 28100 Novara Direttore editoriale Francesco Tozzi

e d i z io n i

Finito di stampare nel mese di novembre 2017. Stampato in Italia.

Laboratorio

verde

© 2017 Edizioni Laboratorio Verde srls Via Pasubio 16 - 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - Fax 0332 773850 info@laboratorioverde.net | www.laboratorioverde.net

Tutti i diritti sono riservati È vietata la riproduzione di testi ed immagini senza il permesso scritto dell’Editore

TUTTE LE ILLUSTRAZIONI SONO REALIZZATE A MANO DALLA PITTRICE FRANCA DEGHI, DA SEMPRE APPASSIONATA DI NATURA.


Calendario

GENNAIO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

1 2 3 4 5 6 7

8 15 9 16 10 17 11 18 12 19 13 20 14 21

22 29 23 30 24 31 25 26 27 28

FEBBRAIO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

APRILE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

2 3 4 5 6 7 1 8

9 10 11 12 13 14 15

2 3 4 5 6 7 1 8

9 10 11 12 13 14 15

16 23 30 17 24 18 25 19 26 20 27 21 28 22 29

16 23 30 17 24 31 18 25 19 26 20 27 21 28 22 29

OTTOBRE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

1 2 3 4 5 6 7

8 15 9 16 10 17 11 18 12 19 13 20 14 21

12 13 14 15 16 17 18

19 26 20 27 21 28 22 23 24 25

MARZO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

MAGGIO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

LUGLIO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

1 2 3 4

5 6 7 8 9 10 11

22 29 23 30 24 31 25 26 27 28

1 2 3 4 5 6

7 8 9 10 11 12 13

14 15 16 17 18 19 20

21 28 22 29 23 30 24 31 25 26 27

AGOSTO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

1 2 3 4 5

6 7 8 9 10 11 12

13 14 15 16 17 18 19

20 27 21 28 22 29 23 30 24 31 25 26

NOVEMBRE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

1 2 3 4

5 6 7 8 9 10 11

12 13 14 15 16 17 18

19 26 20 27 21 28 22 29 23 30 24 25

2018

1 2 3 4

5 12 19 26 6 13 20 27 7 14 21 28 8 15 22 29 9 16 23 30 10 17 24 31 11 18 25

GIUGNO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

4 11 18 25 5 12 19 26 6 13 20 27 7 14 21 28 1 8 15 22 29 2 9 16 23 30 3 10 17 24

SETTEMBRE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

3 4 5 6 7 1 8 2 9

10 17 24 11 18 25 12 19 26 13 20 27 14 21 28 15 22 29 16 23 30

DICEMBRE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

3 4 5 6 7 1 8 2 9

10 17 24 31 11 18 25 12 19 26 13 20 27 14 21 28 15 22 29 16 23 30


Galanthus nivalis


Gennaio

I

l Bucaneve, detto anche “Stella del Mattino”, è il primo fiore che spunta verso la fine dell’inverno quando la terra è spesso ancora ricoperta da uno strato di neve. È un fiore appartenente alla famiglia delle Amarillidacee. È un fiore pendulo, di un colore bianco delicato con sfumature crema. Il suo periodo di fioritura va dalla fine di gennaio alla metà di marzo, sia allo stato naturale che coltivato. Il nome scientifico è Galanthus nivalis (dal greco ‘gala’ che significa latte e ‘anthos’ che significa fiore) mentre l’aggettivo latino nivalis significa "come la neve". Nel linguaggio dei fiori, oltre al significato di vita e speranza, il Bucaneve assume anche quello di virtù e ottimismo. Per questo motivo viene usato anche durante le celebrazioni nuziali. È una pianta estremamente bella e di facile coltivazione e crescita. Se la si coltiva in giardino è consigliabile collocare i bulbi abbastanza vicini, in questo modo creeranno dei piccoli cespugli, di particolare effetto.


Un giardino fiorito tutto l'anno

È

un po’ il sogno di tutti avere un giardino che possa regalare ininterrottamente fiori e colori per tutto l’anno. Questo è possibile studiando la disposizione delle piante e degli arbusti, senza piantare a caso qua e là, ma creando macchie e aiuole dove riunire fiori e arbusti colorati di ogni tipo, perché il giardino è un insieme di forme, masse e colori, di pieni e di vuoti. Occorre tener presente che alberi ed arbusti vanno in gruppi, rispettando la crescita di ciascuno. Sotto i grandi alberi vanno posti arbusti di varia altezza sino ai tappezzanti e striscianti, per creare continuità dal prato sino alla sommità dell’elemento più alto; si possono così creare macchie di arbusti, sia a fiore che sempreverdi, che rendono armonioso il giardino e regalano un effetto di naturalità. Di questa disposizione ne gioverà sicuramente anche la manutenzione, perché il prato sarà uno spazio libero e fruibile per il taglio e la pulizia. Se l’obiettivo è un giardino pieno di fiori e di colori, possiamo creare delle macchie o delle aiuole che contornano la strada di ingresso, la scala che raggiunge l’abitazione o più semplicemente aiuole o macchie di arbusti sotto alberi o grossi cespugli, tenendo sempre presente la scalarità delle macchie, dalla pianta dominante, a quella contornante sino alla tappezzante. Per creare macchie di colore si possono utilizzare: • le meravigliose bulbose • le erbacee perenni • le annuali • gli arbusti da fiore


Gennaio 2 3

1

S. Maria Madre di Dio Buon anno!

S. Basilio Magno

Martedì

Mercoledì

4

5

6

Lunedì

Giovedì S. Ermete

Venerdì S. Amelia

S. Genoveffa

Sabato

Epifania del Signore

7

Domenica

SS. Luciano e Raimondo

Tre cose ci sono rimaste del Paradiso: le stelle, i fiori e i bambini. Anonimo


Scelta della zona e preparazione del terreno P

erché strutturare un giardino a macchie? Il motivo, a parte i concetti estetici, è fondamentalmente uno: creare un giardino che si presti a una manutenzione semplice, rapida e poco onerosa in quanto il tappeto erboso viene lasciato libero e sgombero agevolando quindi le operazioni di tosatura. Le macchie potranno essere realizzate all’ingresso del giardino, a delimitare la strada o il percorso di accesso, oppure a ridosso della siepe a creare continuità, oppure attorno l’ingresso dell’abitazione o più semplicemente sotto grandi alberi o cespugli. Stabilite le zone del giardino che saranno interessate dalle macchie fiorite si procede alla tracciatura delle aree con gesso in polvere e si inizia a pulire il terreno eliminando erbacce, sassi e quant’altro presente. Vangare per 25-30 centimetri di profondità, eliminando sempre i sassi o altro presente. Interrare ammendanti come torba e stallatico sia per migliorare la struttura fisica del terreno che per apportare nutrimento. Infine, si rastrella la superficie cercando di livellare il terreno. A questo punto si può procedere alla piantagione di bulbose, perenni e annuali. Prima di iniziare a piantare è importante porre attenzione all’altezza che le piante avranno in pieno sviluppo in modo da creare scalarità nella macchia; anche l’epoca di fioritura è da tenere presente in base alle proprie esigenze, cioè: se si vuole una macchia che fiorisca nello stesso momento, oppure una macchia che abbia fioriture in momenti diversi. Le bulbose andranno interrate a una profondità di 2,5 volte la loro dimensione mentre le perenni e le annuali che sono vendute in vaso, andranno piantate a una profondità doppia della loro zolla. È consigliabile per le piante in vaso separare le radici nella zolla prima di metterle a dimora non solo per togliere delle stesse, ma per agevolare l’emissione di nuove radici, utilissime nelle prime fasi di attecchimento.


Gennaio 9 10

8

S. Massimo

S. Giuliano martire

Battesimo di Gesù

11

12

13

Lunedì

Giovedì

S. Igino papa

Martedì

Venerdì S. Cesira

Mercoledì

Sabato S. Ilario

14

Domenica

S. Felice martire

L’uomo diventerebbe folle di sogni se i fiori brillassero nel cielo e non ai suoi piedi. Grigore Vieru


Le piante bulbose I

n qualunque momento dell’anno in giardino troveremo sempre un bulbo in fiore! Ogni mese, le aiuole di bulbose possono regalare grandi soddisfazioni, basta imparare a gestire le zone che dovranno ospitarle. Crescono in qualsiasi terreno ben drenato ma, prima della messa a dimora, è bene creare una base drenante con ghiaia, argilla espansa o cocci di terracotta. Le aiuole andranno gestite secondo il periodo della fioritura dei bulbi. È importante non mettere a dimora e mischiare bulbi primaverili ed estivi in quanto il bulbo, quando è in riposo vegetativo, potrebbe marcire se tenuto interrato, oppure creare un'aiuola spoglia nel momento della ripresa vegetativa. Per questo motivo è importante rimuovere i bulbi che hanno già fiorito e sostituirli con quelli che dovranno fiorire la stagione successiva. Alla fine del ciclo vegetativo, è indispensabile aspettare che le foglie siano completamente avvizzite prima di togliere il bulbo; in questo modo, attraverso proprio le foglie, il bulbo avrà incamerato preziose sostanze nutritive che permetteranno, l’anno successivo, di avere nuovamente un’aiuola ricca di fiori e vegetazione. La capacità dei bulbi di restare inerti permette di estrarli dal terreno, trapiantarli o conservarli per lunghi periodi; la scorta di sostanze nutritive dà loro un notevole vantaggio iniziale quando si ripresentano le condizioni favorevoli. Per agevolare la rimozione dei bulbi sfioriti, si possono interrare riunendoli tutti insieme in una cassetta di plastica (tipo quella della verdura). Si mette sul fondo della cassetta un po’ di terriccio e si posizionano i bulbi ad una distanza di circa 10 centimetri fra loro, si inserisce poi la cassettina nell’aiuola e si ricopre tutto con uno strato di terra. Nel momento in cui si dovranno togliere i bulbi sfioriti, basterà asportare la cassettina e riporre quindi i bulbi in un luogo asciutto e riparato nell’attesa di metterli nuovamente a dimora l’anno successivo. I bulbi si distinguono in fioriture primaverili (i bulbi si mettono a dimora in autunno) e fioriture estivo-autunnali (i bulbi si mettono a dimora in primavera). È possibile alternare i bulbi da fiore nelle varie stagioni, con piantine annuali in modo da avere sempre aiuole e spazi comunque fioriti.


Gennaio 16 17

15

S. Mauro abate

S. Marcello papa

S. Antonio abate

18

19

20

Lunedì

Giovedì

SS. Liberata e Margherita

Martedì

Venerdì

S. Mario martire

Mercoledì

Sabato

SS. Sebastiano e Fabiano

21

Domenica S. Agnese

Ogni fiore che sboccia ci ricorda che il mondo non è ancora stanco dei colori. Fabrizio Caramagna


Le piante erbacee perenni

S

ono quelle piante che ogni anno rinascono da sole. Hanno infatti un apparato radicale profondo o dei rizomi molto sviluppati, che permettono loro di perdere la parte aerea durante i mesi freddi, e di poter rigermogliare all’arrivo della primavera; esistono però anche piante perenni completamente o parzialmente sempreverdi, che mantengono il fogliame per tutto l’arco dell’anno. Le piante erbacee perenni sono moltissime, ed esistono piante a fioritura estiva o a fioritura continua dalla primavera fino all’autunno. Hanno generalmente piccole dimensioni con una vegetazione compatta, tipo tappezzante, che non supera i 15-20 centimetri di altezza come il Phlox e l’Aubrethia, ma ci sono anche varietà che hanno invece dimensioni importanti, come il Delphinium ad esempio, che regala alle aiuole fioriture spettacolari. Fra le perenni sempreverdi troviamo il bellissimo fogliame della Bergenia, pianta ideale, sopporta bene il freddo, ha grandi foglie carnose, e produce in primavera piccoli fiori rosa, sostenuti da sottili fusti eretti. Un grande universo quello delle erbacee perenni, delle quali si parlerà diffusamente nelle prossime settimane.


Gennaio 23 24

22

S. Vincenzo martire

S. Emerenziana

S. Francesco di Sales

25

26

27

Lunedì

Giovedì

Conversione di S. Paolo

Martedì

Venerdì

SS. Tito e Timoteo

Mercoledì

Sabato

S. Angela Merici

28

Domenica

S. Tommaso d’ Aquino

I fiori hanno un'espressione del volto, come gli uomini o gli animali. Henry Ward Beecher


La ricetta con i fiori

Cernia alla calendula in crosta Ingredienti • un filetto di cernia a persona • 2 cucchiai di maionese • un cucchiaio di semi di sesamo • 2 fette di pancarrè

• un cucchiaio di parmigiano grattugiato • prezzemolo • olio extra vergine di oliva • una manciata di fiori di calendula • sale e pepe q.b.

Preparazione Sbriciolare il pancarrè privato della crosta in un mixer con la maionese, i semi di sesamo, il parmigiano, il prezzemolo e i petali di calendula fino a ottenere un composto morbido, omogeneo e consistente. Aggiungere sale e pepe. Ricoprire con il composto i filetti di pesce su tutta la superficie. Scaldare una padella con poco olio e rosolarvi i filetti dalla parte non ricoperta per pochi minuti. Toglierli con delicatezza dalla padella e adagiarli su una teglia ricoperta di carta forno facendoli grigliare in forno finché non si sia formata una crosticina dorata. Disporre i filetti nel piatto di portata decorandoli con petali di calendula freschi.


Gennaio 30 31

29 S. Costanzo

SS. Martina e Savina

S. Giovanni Bosco

1

2

3

Lunedì

febbraio

Giovedì

S. Verdiana

Martedì

Venerdì

Pres. del Signore al Tempio

Mercoledì

Sabato

SS. Biagio, Oscar e Cinzia

4

Domenica S. Gilberto

Il fiore che tieni nelle tue mani è nato oggi e ha già la tua età. Antonio Porchia


Viola cornuta


Febbraio

A

ppartenente alla famiglia delle Violaceae viene rappresentata in più di 400 specie erbacee, annuali o perenni, con una altezza che varia dai 10 ai 20 centimetri. Le più conosciute sono: viola del pensiero, viola mammola e viola odorata. Tutte, o quasi, fioriscono in primavera, sfoggiando i colori più svariati e forme diverse di petali, corolle e calici. Una pianta semplice, ma che sa stupire, oltre che per la bellezza e la vivacità dei suoi colori, anche per le sue proprietà. Fin dall’antichità con i fiori secchi o freschi di viola del pensiero si preparava un tè per curare i più svariati disturbi: infiammazioni a livello toracico e polmonare, febbre e raffreddore. Come unguento ad uso esterno, la viola era un buon rimedio per curare croste, prurito e ulcere e per trattare eczemi e dermatiti. Preferisce le posizioni ombreggiate e un terreno soffice, ricco, fresco ma si adatta a qualunque tipo di suolo.


Le bulbose a fioritura primaverile

Si mettono a dimora tra l’autunno e l’inverno, prima comunque dell’inizio delle gelate e assicurano una fioritura fino all'estate inoltrata. Queste sono le bulbose primaverili... Giacinto: fiorisce agli inizi di marzo, appena prima dei narcisi e delle varietà botaniche di tulipani. Narciso e tulipano: l’elenco delle varietà è lunghissimo. Oltre al tulipano classico, ha diverse varietà che si differenziano per l’altezza, la forma del fiore e delle foglie (Botanici, Darwin, Pappagallo ecc) e fioriscono dalla metà di marzo insieme ad altre varietà di bulbi da fiore come l’Anemone, alcune varietà di Crochi (come il Crocus vernus) Chionodoxa, Muscari, Ornithogalum… Fritillaria: è una pianta ancora poco diffusa e conosciuta, nonostante il fiore sia molto bello e dai colori sgargianti. Fiorisce a primavera inoltrata e in estate. Predilige zone di mezz’ombra. Erythronium: fa parte della famiglia delle Liliaceae e ha l’aspetto simile a quella del ciclamino. Ama zone ombrose e umide; fra le varietà più belle e robuste si segnalano la Kondo e la Pagoda. Tra le bulbose a fioritura primaverile che si spingono oltre aprile e maggio, ci sono varietà meno conosciute come l'Hyacinthoides hispanica che si adatta perfettamente alle condizioni climatiche italiane. Hanno una fioritura abbondante. Mentre le varietà di bulbi a fioritura primaverile meno diffuse ma dall’alto pregio estetico sono... Convallaria maialis: meglio nota con il nome di mughetto ama l’ombra, piena o parziale. A maggio regala bianchi fiorellini campanellati e profumatissimi. Oxalis: è chiamato comunemente acetosella per il sapore aspro delle sue foglie; ha un portamento tappezzante con varietà a foglia colorata; fiorisce tra aprile e maggio. Il bulbo può non essere rimosso. Ipheion: è una pianta che raggiunge al massimo i 15 centimetri di altezza. Fiorisce all’inizio della primavera e, a seconda della varietà, i fiori possono essere di vari colori dal bianco al rosa, al violetto. Leucojum: i fiori sono piccole campanelline bianche con una macchia verde su ogni tepalo; fiorisce a inizio primavera oppure, se messo a dimora in tarda estate, può fiorire in inverno. Ranunculus: fiorisce all’inizio della primavera e si declina in un infinità di colori.


Febbraio 6 7

5

S. Agata

S. Paolo Miki

S. Teodoro martire

8

9

10

Lunedì

Giovedì

S. Girolamo Emiliani

Martedì

Venerdì

S. Apollonia

Mercoledì

Sabato

SS. Scolastica e Arnaldo

11

Domenica

B.V.M. di Lourdes

Un fiore è breve, ma la gioia che dona in un minuto è una di quelle cose che non hanno un inizio o una fine. Paul Claudel


Le bulbose a fioritura estiva P

er avere fioriture durante l’estate sino all’autunno, i bulbi vanno messi a dimora entro il mese di marzo; si avranno così iris, gladioli, dalie, begonie, agapanthus e tanti altri fiori. Gladiolus communis: portamento eretto con fioritura a giugno-luglio; sono in commercio moltissime varietà dai colori e dai fiori molto appariscenti. Adatti per essere recisi. Triteleia: forma tappezzante e meravigliosi fiori viola, blu e azzurri, che fioriscono in estate. Anemone coronaria: sboccia tra maggio e agosto. I bulbi vanno piantati a una profondità di circa 5 centimetri e distanziati, tra loro, di 10 centimetri. Prediligono esposizioni a mezz’ombra. Agapanthus: è una pianta perenne che si propone con i suoi fiori bianchi o in diverse tonalità di azzurro in piena estate. Raggiunge un altezza da 60 a 100 centimetri La sua fioritura è molto scenografica. Crocosmia: ne esistono diverse varietà e tra queste alcune fioriscono nella seconda metà dell’estate. I fiori possono essere gialli, arancioni e rossi in infinite sfumature di colore. Canna: il nome botanico è Canna indica. I suoi rizomi vanno piantati a circa 10 centimetri di profondità, in tarda primavera. I fiori sono appariscenti e di diversi colori. Begonia: apprezzata per il suo fogliame ornamentale e per la forma e il colore dei fiori. È meglio conosciuta come begonia tuberosa e per la coltivazione si inizia alla fine di marzo e gli inizi di aprile. Iris: ha una fioritura spettacolare, soprattutto l’Iris germanica che raggiunge un altezza di un metro e ha grandi fiori dai più svariati colori e sfumature. Calla: il nome botanico è Zantedeschia e ne esistono diverse varietà, ognuna con un colore e una texture di grande richiamo estetico. La calla a fiore bianco è la più resistente alla coltivazione all’aperto. Lilium: meglio conosciuto come giglio è una pianta che fiorisce in estate portando i fiori di grandi dimensioni in cima alla pianta. Delicatamente profumato lo si trova in diverse varietà e colori, bianco, rosa, arancione, giallo e rosso. Dalia: esistono in diverse varietà, dalle caratteristiche estetiche e dalle tinte più particolari. È una pianta molto rigogliosa e quindi necessita di spazi adeguati, Dopo la fioritura i bulbi vanno rimossi dal terreno. Altre bulbose meno note ma non meno belle sono: Gloriosa, Hedychium, Aconitum, Eremorus, Alstroemeria, Liatris.


Febbraio 13 14

12

Lunedì

Martedì

Mercoledì

15

16

17

S. Eulalia

Giovedì S. Faustino

S. Maura

Venerdì

S. Giuliana vergine

S. Valentino

Sabato

S. Donato martire

18

Domenica I di Quaresima

I fiori sanno ridere, i fiori sanno sorridere, i fiori sanno anche assumere un’aria triste, giungendo persino alla disperazione – ma nessun fiore sa piangere. Malcolm de Chazal


Le bulbose a fioritura invernale F

ra le piante bulbose con fioritura invernale, che si mettono a dimora verso la fine dell’estate, si trovano... Helleborus niger: detta rosa di Natale. Si pianta in ottobre-novembre su terreno umido ma drenato e parzialmente in ombra, alla distanza di 40-50 centimetri in gruppi. Ha un bellissimo e grande fiore bianco o rosato che talvolta fiorisce anche sotto la neve. Una volta a dimora, va lasciata indisturbata. Crocus: alcune varietà precoci iniziano la fioritura a gennaio-febbraio. Leucojum vernum: si tratta di una pianta perenne della famiglia delle Amaryllidaceae che propone i suoi caratteristici fiorellini bianchi nel periodo freddo dell’anno. Attenzione al momento dell’acquisto: ne esistono varietà a fioritura invernale e a fioritura estiva. Galanthus più comunemente noto come bucaneve. I suoi piccoli fiorellini bianchi a campanella sono famosi perchè spuntano nella neve durante i giorni più freddi dell’anno. Iris: alcune varietà sono a fioritura invernale. I fiori portano tre petali ricadenti verso l’esterno e tre petali interni. Dato la popolarità di questa pianta, ne esistono diversi ibridi dai colori più disparati. Muscari: in base alla varietà, presenta fiori blu, viola oppure bianco; raggiunge un'altezza di circa 20 centimetri. Scilla: presenta esili fiori bianchi o rosa. Sboccia verso la fine dell’inverno. Sternbergia lutea: è una bulbosa poco conosciuta. I fiori sono di colore giallo intenso e la pianta raggiunge un’altezza compresa tra i 12 e i 20 centimetri. In base all’andamento climatico stagionale, la messa a dimora dei bulbi, che fioriscono in inverno, si può anticipare di una settimana, appena iniziano a scendere leggermente le temperature. Alcuni consigli per mettere a dimora i bulbi: la profondità e la larghezza della buca per l’impianto varia in base alla specie da mettere a dimora. In generale la larghezza della buca deve essere circa due volte il diametro del bulbo. Per la profondità invece bisogna scavare una buca profonda 1,5 o 2 volte l’altezza del bulbo. Si ricorda la comodità di coltivare i bulbi da fiore in cassette interrate da cambiare a seconda della fioritura desiderata e a secondo del tipo di bulbo che necessita di essere rimosso (ad esempio tulipano, dalia, gladiolo, croco, narciso).


19 Lunedì

Febbraio 20 21 S. Eleuterio

SS. Pier Damiani ed Eleonora

22

23

24

SS. Mansueto e Tullio

Giovedì

S. Margherita

Martedì

Venerdì S. Renzo

Mercoledì

Sabato

SS. Edilberto re e Mattia

25

Domenica

II di Quaresima

Mi chiedi perché compro riso e fiori? Compro il riso per vivere e i fiori per avere una ragione per cui vivere. Confucio


La ricetta con i fiori

Insalata di primavera con margherite Ingredienti • 100 g di foglie di spinacio novello • una manciata di foglie tenere di acetosa • 100 g di foglie tenere di tarassaco • una manciata di crescione • una manciata di rucola • una manciata di foglie tenere di primula e violetta del pensiero • una manciata abbondante di petali di margherita • un cucchiaio di erba cipollina tritata finemente • olio extra vergine di oliva • succo di limone • sale e pepe q.b.

Preparazione Lavare bene gli spinaci, asciugarli e metterli in una capiente insalatiera, fare lo stesso con l’acetosa e il tarassaco spezzettato grossolanamente, il crescione e la rucola. Aggiungere le foglie di primula e di violetta. Amalgamare il tutto. Preparare un'emulsione con l’olio, il limone, il sale, il pepe e il trito di erba cipollina da versare sopra l’insalata solo al momento di servire. Decorare alla fine con i petali di margherita.


Febbraio 27 28

26

SS. Nestore e Romeo

S. Gabriele dell’addolorata

S. Romano abate

1

2

3

Lunedì

marzo

Giovedì S. Albino

Martedì

Venerdì

SS. Quinto e Basileo

Mercoledì

Sabato

S. Cunegonda

4

Domenica

III di Quaresima

Se in un giorno di inverno grigio ed apparentemente interminabile riceveremo un piccolo mazzo di giacinti, accompagnati da due righe che dicano: “Cara signora, mi sembra che questi siano i primi giacinti della stagione: glieli mando, per ricordarle che la primavera è vicinissima”. Irene Brin


Primavera



Bergenia cordifolia


Marzo

È

un piccolo arbuto sempreverde, originario dell'Asia, coltivato da secoli, ed è tipico dei vecchi giardini dove veniva piantata a ridosso di muretti per la sua caratteristica di ricadere tappezzando il muro; ora sta avendo un rinnovato e meritato successo. Al genere appartengono circa una decine di specie, tra cui la più diffusa è la Bergenia cordifolia, con fogliame di grandi dimensioni, a forma di grande cuore, leggermente coriaceo, di colore verde scuro che tende ad arrossarsi facilmente a causa del freddo o dell'eccessiva insolazione, acquistando un maggiore effetto decorativo. A fine inverno sbocciano i primi fiori: producono sottili steli, che si elevano di circa 1520 centimetri al di sopra della rosetta di foglie, su cui sbocciano numerosi piccoli fiori di colore rosa intenso, riuniti in grappoli disordinati, che rimangono fioriti per alcune settimane. Il nome Bergenia è stato attribuito in onore del botanico Karl August Von Bergen; la pianta viene comunemente chiamata anche Fiore di San Giuseppe e Primavera.


L'aiuola di erbacee perenni P

er la preparazione del terreno si possono seguire gli accorgimenti descritti per le aiuole di bulbose, mentre per la piantagione è molto importante rispettare una corretta distanza tra gli esemplari. È consigliabile distanziare ogni pianta dai 30 ai 50 centimetri. Non preoccupatevi del vuoto fra i diversi arbusti, infatti durante i mesi successivi le piante si svilupperanno, riuscendo a coprire interamente la porzione di terreno rimasta spoglia. Le perenni infatti hanno un'enorme facilità e rapidità di sviluppo. La disposizione da seguire durante la piantagione nell’aiuola è un dettaglio importante, anzi andrà studiato con molta attenzione, in modo tale da avere risultati che siano in grado di appagare la vista e di far crescere le piante al meglio. Quindi, al momento della messa a dimora si dovranno collocare le piante a seconda delle diverse altezze che raggiungeranno a crescita definitiva. Ecco un esempio di come dovrebbe essere realizzata un’aiuola con piante collocate scalarmente. Delphinium “Blue bird”: raggiunge circa un metro d’altezza. La fioritura avviene tra primavera ed estate. I fiori sono di un colore blu intenso. Liatris spicata: raggiunge 60 centimetri di altezza. Ha una fioritura dai colori rosa porpora dall’estate fino all’autunno. Heuchera: raggiunge 50 centimetri di altezza. Fiorisce con fiori rosso intenso nei mesi estivi. Dianthus gratianopulitanus: raggiunge i 20 centimetri di altezza. Fiorisce con fiori rosa durante i mesi estivi. Oenothera missoueriensis: raggiunge i 20 centimetri di altezza. Ha fiori gialli che fioriscono per tutta l’estate. Consigliamo di completare la messa a dimora delle nuove piante stendendo uno strato di circa 5-6 centimetri di corteccia di pino sul terreno. Questo, oltre ad avere un benefico effetto pacciamante, sarà utile per rallentare notevolmente il fenomeno di evaporazione dell’umidità dal terreno circostante.


5

S. Adriano

6

SS. Coletta e Giordano

Martedì

Marzo 7

8

9

10

Lunedì

Giovedì

S. Giovanni di Dio Festa della donna

Venerdì

S. Francesca Romana

Mercoledì

SS. Felicita e Perpetua

Sabato

S. Simplicio papa

11

Domenica

IV di Quaresima

Un uomo non è mai così grande come quando si china per accudire un fiore o una pianta… Anonimo


Note


12

s. Massimiliano

13

SS. Patrizia e Cristina

Martedì

Marzo 14

15

16

17

Lunedì

Giovedì S. Luisa

Venerdì

S. Eriberto vescovo

Mercoledì

S. Matilde regina

Sabato S. Patrizio

18

Domenica

V di Quaresima

Ci sono due fiori dentro il fiore. Uno è girato verso di noi, l’altro verso l’infinito. Fabrizio Caramagna


Fioritura delle erbacee perenni Pianta

Periodo

Sole Mezz'ombra

Achillea filipèendulina, millefolium

7-9

X

Ajuga reptans

4-5

X

Anemone

8-10

Aquilegia alpina, caerulea, chrysanta, vulgaris

5-6

X

Aster

8-10

X

Bergenia cordifolia, purpurascens

3-5

X

Campanula carpatica, garganica

6-8

X

5

X

Convallaria maialis

X

Delphinium

6-9

X

Dianthus allwoodii, deltoides

5-9

X

Digitalis

6-7

Echinacea purpurea

7-9

X

Erigeron spp.

5-8

X

Helianthus

8-10

X

Hosta spp.

7-8

Iris spp.

6-7

X

Lupinus

5-8

X

Phlox maculata,paniculata, subulata

7-8

X

Primula spp.

3-8

Rudbeckia fulgida, laciniata, maxima, nitida

7-10

X

Salvia spp.

5-8

X

Santolina chamaecyparissus, serraifolia

5-8

X

Saponaria ocymoides, officinalis

5-9

X

Scabiosa caucasica

6-9

X

6-7/ 8-10

X

Thymus citriodorus, praecox, serphyllum

6-8

X

Veronica spp.

5-8

X

Vinca major, minor

4-6

Viola spp.

4-5

Sedum spp.

X

X

X

X X

X


S. Giuseppe Festa del papà

20

S. Alessandra martire Primo giorno di primavera

Martedì

Marzo 21

22

23

24

19 Lunedì

Giovedì

SS. Benvenuto e Lea

Venerdì

S. Turibio di Mogrovejo

Mercoledì S. Benedetto

Sabato

S. Caterina di Svezia

25

Domenica

Le Palme Inizio ora legale

Le cose sono unite da legami invisibili. Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella. Galileo Galilei


La ricetta con i fiori

Risotto con fiori di acacia Ingredienti • 400 g di riso Carnaroli • 1 litro circa di brodo di carne • 100 g di pancetta tagliata a dadini • una piccola cipolla • 10 grappoli di fiori di acacia • 3 cucchiai di formaggio tipo Filadelfia • un bicchiere di vino bianco secco • 2 noci di burro • sale e pepe q.b.

Preparazione Soffriggere nel burro la cipolla e la pancetta a dadini finché la cipolla non sarà appassita. Aggiungere il riso e farlo tostare per qualche minuto, versare il vino bianco e lasciarlo sfumare. Unire pian piano il brodo bollente fintantoché il riso non sia quasi cotto: aggiungere quindi il formaggio e i fiori di acacia privati del picciolo e mantecare delicatamente. Aggiustare di sale e pepe se è il caso. Servire decorando con qualche fiorellino di acacia. I fiori di acacia possono essere sostituiti con quelli di violetta.


26 Lunedì

27

Martedì S. Augusto

Marzo 28

29

30

31

S. Lucia Filippini

Giovedì

S. Secondo martire

Venerdì S. Amedeo

Mercoledì

S. Sisto III papa

Sabato

S. Beniamino martire

aprile

1

Domenica

Pasqua di resurrezione

I fiori sono gli occhi con cui guardare la natura. Gerhard Uhlenbruck


Paeonia suffruticosa


A prile

È

una pianta molto diffusa per la bellezza dei suoi fiori, si possono coltivare peonie erbacee o arboree. Le prime hanno steli a fiore singolo, i fiori sono molto vistosi ma privi di profumo. Le arboree hanno fiori che profumano con la stessa fragranza delle rose e gli steli sono multifiori. Tra le peonie arboree, molto popolare è la peonia giapponese: la pianta è molto rustica quindi facile da coltivare. Il periodo migliore per metterle a dimora va da settembre a novembre. In questo lasso di tempo è possibile piantare sia piante a radice nuda sia in vaso. Preferiscono un terreno discretamente argilloso, ricco di materia organica, di humus, profondo, drenato e permeabile. Non va irrigata con acqua calcarea. La fioritura avviene una volta all’anno (dai primi di aprile ai primi di giugno, a seconda della specie) ed è anche abbastanza rapida: lo spettacolo dura solamente pochi giorni. Si regala la peonia il dodicesimo anno di matrimonio, in segno di eternità. Una promessa che il fiore rappresentava secondo la mitologia greca.


La suggestione di un balcone fiorito

N

on serve avere un giardino per essere circondati da piante e fiori, talvolta basta anche un piccolo spazio esterno, come un balcone, per godere dei colori e profumi della natura. Un balcone fiorito nel periodo estivo e ricco di verde in autunno e in inverno, è il sogno di molti; regala alla casa e agli occhi di chi la abita non solo suggestioni ed emozioni, ma impreziosisce e valorizza la casa stessa. Sia che si tratti di un piccolo balcone o di un bel terrazzo è necessario fare le giuste scelte in funzione dell’esposizione, la tipologia dei contenitori da utilizzare, le piante che verranno coltivate e l’irrigazione più idonea. Realizzare un balcone fiorito non è per niente complicato, se si seguono poche e semplici regole. L’esposizione è il primo fattore da considerare per arredare al meglio un balcone fiorito e non meno importante è stabilire la capacità portante del terrazzo o del balcone per poter scegliere i contenitori, valutando sia l’aspetto estetico che il peso dei vasi, tenendo conto del terriccio, delle piante e anche dell’acqua che ne farà aumentare il peso; questo calcolo è indispensabile per non avere in seguito problemi anche gravi di tenuta. È opportuno scegliere piante e fiori in base al grado di esposizione dello spazio esterno, in quanto esistono diverse tipologie di piante che per vivere e fiorire richiedono tante ore di sole e altre che invece non lo tollerano per niente. Nella scelta di piante e fiori è opportuno considerare anche la stagionalità, e quindi, cercare di organizzare il balcone non lasciandolo mai spoglio, anche durante i mesi invernali, scegliendo ad esempio piante sempreverdi. Iniziamo allora a pensare e programmare il balcone per la prossima stagione.


2

dell'Angelo

3

S. Riccardo vescovo

Martedì

A prile 4

5

6

7

Lunedì

Giovedì

S. Vincenzo Ferrer

Venerdì

S. Guglielmo

Mercoledì

S. Isidoro vescovo

Sabato

S. Ermanno

8

Domenica

S. Alberto Dionigi

I fiori e la solitudine e la natura non ci deludono mai; non chiedono nulla e ci confortano sempre. Stella Gibbons


Scelta dei vasi C

ome scegliere il vaso giusto? Che criteri occorre valutare per la scelta del vaso ideale? Meglio il vaso di terracotta o di plastica?

La terracotta È un materiale poroso che fa respirare la pianta e mantiene l’umidità del terreno in quanto, durante l’irrigazione, anche il vaso si imbibisce d’acqua. Per contro è molto pesante e poco maneggevole. Sul balcone si utilizzano i vasi in terracotta per coltivare esemplari singoli, quali rampicanti o piccoli alberi che non vanno sostituiti periodicamente. La plastica Oggi si trovano in commercio vasi in plastica o resina molto resistenti e compatti, declinati in moltissime forme e dimensioni. Sono maneggevoli e meno pesanti della terracotta, ma non porosi. Le cassette classiche da balcone dove vengono messe a dimora le fioriture annuali sono in alcuni modelli già dotate del gancio per poterle appendere alla balaustra o alla ringhiera, senza la necessità di dover acquistare anche il portacassetta in ferro. Vasi da appendere al muro o al davanzale Per chi ha poco spazio sul balcone, i vasi da appendere al muro o alle ringhiere rappresentano un’opportunità per abbellire il balcone e creare movimento di macchie e colori. Si tratta di cestini pensili oppure di contenitori pensili in plastica e sono destinati a chi vuole sfoggiare la propria creatività. Nei cestini pensili, ci si può davvero sbizzarrire: si possono associare più piante, più fiori, si può creare una composizione di forte impatto visivo o una più discreta. Possono essere collocati a diverse altezze e possono essere di diverse dimensioni. Perfette per chi ha poco spazio, ma non vuole rinunciare al balcone fiorito. Gli svantaggi dei vasi da appendere sono legati alle dimensioni. Richiedono, durante l’estate, frequenti annaffiature perché il caldo asciuga rapidamente il poco terreno presente. Inoltre occorre avere l’accortezza di fissare i contenitori in modo saldo, considerando che la terra bagnata diventa pesante.


9

Lunedì

10

Martedì

A prile 11

12

13

14

S. Maria di Cleofe

Giovedì

S. Giulio papa

S. Terenzio

Venerdì

S. Martino papa

Mercoledì

S. Stanislao vescovo

Sabato

S. Abbondio

15

Domenica S. Annibale

La vita è il fiore per il quale l’amore è il miele. Victor Hugo


Far fiorire il bolcone: il terriccio e il concime L

a terra è il nutrimento che farà crescere bene le piante. La scelta del terriccio è fondamentale per la buona riuscita di un balcone; è preferibile privilegiare un terriccio di buona qualità, adatto proprio alle piante fiorite. Esistono in commercio anche terricci già concimati con le giuste sostanze nutritive. Per favorire il drenaggio e alleggerire il terriccio in modo che non si compatti troppo, è utile miscelarlo, nel momento del rinvaso, a un po’ di argilla espansa; un altro vantaggio sarà quello di favorire le piante che verranno messe a dimora, ad allargare e sviluppare le radici, con una crescita più rapida e rigogliosa. Un altro elemento importante per lo sviluppo delle piante e per favorirne la fioritura e la durata nel tempo, è la concimazione.

Non è vero che un concime vale l’altro, perché i concimi non sono tutti uguali e la concentrazione di azoto e potassio può favorire la crescita della vegetazione oppure dei fiori. Quindi non usate il concime del prato per le piante fiorite. Scegliete invece un fertilizzante specifico, oppure un fertilizzante a lenta cessione che garantisca per tutta la durata della fioritura la giusta concimazione; anche per i concimi a lenta cessione (durano dai 3 ai 6 mesi) la scelta dovrà essere quella specifica per piante fiorite. Diversamente, utilizzando un concime liquido o granulare, si dovrà intervenire con la periodicità che viene consigliata dal prodotto stesso e riportata sulla confezione.


16

S. Lamberto

17

S. Aniceto papa

Martedì

A prile 18

19

20

21

Lunedì

Giovedì

S. Emma di Sassonia

Venerdì

S. Adalgisa vergine

Mercoledì

S. Galdino vescovo

Sabato

SS. Anselmo e Silvio

22

Domenica S. Caio

I battiti tumultuosi del mio cuore. Se solo per un attimo avessero la forza di arrestarsi e ammirare rapiti la serenità di un fiore. Fabrizio Caramagna


La ricetta con i fiori

Insalata di fagioli di Spagna e begonie Ingredienti

• 200 g di fagioli di Spagna secchi • un pugno di fiori di begonia • una piccola cipolla di tropea • una foglia di alloro • 1 spicchio d’aglio • olio extra vergine di oliva • un rametto di timo • sale e pepe q.b. Per la salsa: • 2 spicchi d’aglio • olio extra vergine di oliva

Preparazione Lasciare per una notte in ammollo i fagioli in acqua tiepida, scolarli, rinfrescarli in acqua corrente, metterli a cuocere in una pentola con abbondante acqua fredda (tempo di cottura un’ora circa) e aggiungere la foglia di alloro e l’aglio. A cottura ultimata, scolarli e farli raffreddare a temperatura ambiente. Nel frattempo, frullare gli spicchi d’aglio spellati e privati dell’anima interna con l’olio. Far quindi riposare l’emulsione ottenuta per un paio d’ore e filtrarla. Disporre i fagioli in una ciotola cospargendoli con la salsa d’aglio, salare e pepare; aggiungere infine la cipolla tagliata a rondelle finissime, le foglioline di timo e i fiori di begonia.


23 Lunedì

24

Martedì

A prile 25

26

27

28

S. Giorgio martire

Giovedì

SS. Marcellino e Cleto

S. Fedele

Venerdì S. Zita

Mercoledì

S. Marco evangelista Festa della liberazione

Sabato

SS. Pietro Chanel e Valeria

29

Domenica

S. Caterina da Siena

Se potessimo vedere chiaramente il miracolo di un singolo fiore, l’intera nostra vita cambierebbe. Buddha


Hydrangea macrophylla


Maggio

È

una delle piante più amate presenti nei giardini, i cui fiori vantano un’ampissima gamma di colori, che ne esaltano la bellezza. Il naturalista Philibert Commenson, che portò per la prima volta in Europa questa pianta, la chiamò Ortensia dal nome della donna di cui era perdutamente innamorato ma non ricambiato. Da qui il significato di distacco, freddezza e sofferenza che l’ortensia rappresenta dal punto di vista sentimentale. È un arbusto generoso, dai fiori semisferici di svariati colori : bianco, rosa, lilla, crema, blu. Per alcune ortensie, il colore del fiore è determinato dal pH del terreno. Per intensificare il colore dell’ortensia azzurra, si può aggiungere al terreno del solfato di ferro o più semplicemente dei fondi di caffè che incrementano l’acidità del terreno. Non ama il sole diretto quindi è preferibile metterle a dimora in posizione semi ombreggiata, aggiungendo della torba al terreno. Durante il periodo estivo, irrigare la mattina presto e la sera.


Il mondo delle ortensie I

n estate le ortensie sono le regine dei posti ombrosi, anche nei giardini abbandonati dove spesso si "scatenano", dando il meglio delle loro fioriture. Sono piante che non hanno bisogno di molte cure: luoghi ombrosi, terreno fresco e irrigazione costante e non troppe potature. All’ortensia appartengono numerose piante del genere Hydrangea, arbustive e rampicanti legnose, fra le quali si annoverano circa 40 specie. Le più conosciute sono: Hydrangea macrophylla è la più nota e coltivata. Da questa specie sono state ottenute numerosissime varietà con fiori di diverse sfumature dal rosso, al rosa, al blu, al bianco che sbocciano dalla primavera all'estate. Hydrangea paniculata è una specie arbustiva, rustica, medio-alta con fiori bianchi o rosa e foglie acuminate con i margini dentati. Fiorisce a partire da luglio con infiorescenze a pannocchia di forma quasi piramidale. Può raggiungere anche i 6 metri d'altezza. Hydrangea quercifolia è un arbusto di poco più di un metro di altezza con foglie vellutate e rossastre nella pagina inferiore. I fiori, riuniti in pannocchie, sono inizialmente di colore bianco e diventano di colore rosato-rosso con la maturità. Hydrangea sargentiana ha un portamento eretto e può raggiungere i tre metri d'altezza. Ha fioritura estiva con infiorescenze a corimbo piatte, con fiori fertili di colore lillà e fiori sterili di colore bianco. Le foglie sono di un bel verde scuro nella pagina superiore e verde chiaro nella pagina inferiore. Sia le foglie che i rami sono ricoperti da una fitta peluria. Hydrangea arborescens è un arbusto con grandi foglie ovate-lanceolate e grandi infiorescenze di colore bianco. Fra le specie rampicanti, le più diffuse sono l’Hydrangea petiolaris che fiorisce da giugno con infiorescenze piatte color bianco e avorio e l’Hydrangea seemani, sempreverde con fogliame verde intenso e fiori bianco crema. Entrambe possono raggiungere i 250 centimetri di altezza. Il colore dei fiori dell'ortensia è influenzato dal terreno. Le varietà a fiori rosa diventano azzurre se vengono coltivate in terreni acidi (pH 4,5) mentre le varietà a fiori azzurri diventano rosa in terreni alcalini (pH 7,5 e oltre). Nei valori intermedi (tra pH 4,5 e 7,5) il colore assumerà colorazioni intermedie dal blu intenso, al blu chiaro, all'azzurro, al rosa, al rosa intenso.


SS. Pio V papa e Mariano

1

S. Giuseppe Lavoratore Festa dei lavoratori

Martedì

Maggio 2

3

4

5

aprile

30 Lunedì

Giovedì

SS. Filippo e Giacomo

Venerdì S. Silvano

Mercoledì

SS. Atanasio e Cesare

Sabato

S. Pellegrino martire

6

Domenica

SS. Domenico Savio e Giuditta

Il fascino di un fiore è nelle sue contraddizioni – così delicato nella forma ma forte nel profumo, così piccolo nelle dimensioni ma grande nella bellezza, così breve nella vita ma con un effetto così lungo. Terri guillemets


S

e lo spazio lo consente, oltre alle fioriture annuali del periodo estivo, si potranno coltivare arbusti, rampicanti o piccoli alberi che saranno sempre presenti. Questi non andranno più sostituiti e saranno per il balcone una presenza costante anche quando le annuali avranno finito la loro fioritura. Se si desidera che il balcone diventi un vero e proprio giardino, non solo in primavera, si possono ripulire i contenitori e mettere a dimora altre piante, rinnovandole di stagione in stagione. Per esempio, i vasi delle annuali potranno essere sostituiti in autunno con i crisantemi coreani, quei crisantemi a fiore piccolo (vi sono alcune varietà che sono ricadenti proprio come i gerani), molto scenografici e con una fioritura che si protrae per almeno 2/3 settimane. Terminata questa fioritura si possono mettere a dimora i ciclamini che continueranno a fiorire, secondo l’esposizione del balcone, anche fino a gennaio-febbraio. Alternativa, o anche inseriti con i ciclamini ci sono gli iberis, dall’abbondante fioritura bianca. Insomma, un balcone sempre in compagnia dei fiori in ogni stagione. Ecco le piante e gli arbusti più adatti secondo l’esposizione del balcone: In pieno sole: buganvillea e gelsomino (rigorosamente a sud e riparati dai venti), pittosporo, oleandro, ulivo, piccoli aceri. In ombra/mezz’ombra: ortensie, edere, rododendri, camelie, aucuba, skimmia, allori, buxus. Questo vale per terrazzi con spazi a disposizione, mentre per i piccoli balconi la scelta di arbusti sarà limitata a pochi esemplari, privilegiando invece le fioriture annuali. Per le annuali le più adatte secondo l’esposizione del balcone sono: In pieno sole: surfinia, dipladenia, lantana, Verbena, gerani zonali svizzeri e edera, Dianthus, Gazania, dimorphoteca, portulaca, petunia. In ombra/mezz’ombra: Agathea, Begonia spp, Coleus, Nuova Guinea, Fior di vetro, Lobelia, Bidens, Nemesia, Fucsia. Le annuali fiorite possono essere alternate da ricadenti a foglia variegata come il Plectranthus dalle foglie variegate e profumatissime di incenso, oppure la Giechoma, la Satureja, le edere verdi o variegate.


7

SS. Flavia e Fulvio

8

SS. Desiderato e Vittore

Martedì

Maggio 9

10

11

12

Lunedì

Giovedì S. Antonino

Venerdì

S. Fabio martire

Mercoledì

S. Gregorio vescovo

Sabato

S. Rossana

13

Domenica

Ascensione del Signore Festa della mamma

È giusto mandare dei fiori, ma non lasciare che i fiori parlino per te. Il meglio che i fiori possano dire è che ti sei ricordato. Ma le tue parole dicono il resto. Jim Rohn


S

urfinia o petunia ricadente: è abbastanza facile da coltivare, ricca e generosa nella fioritura, molto vigorosa e con una fioritura che si protrae fino a fine estate. Necessita di contenitori di buone dimensioni sia in lunghezza che in profondità. Da collocare in pieno sole e concimare regolarmente; irrigazione frequente e poco abbondante senza bagnare il fogliame. Gazania: fiorisce dall’inizio della primavera sino alla fine di settembre. Il cespuglio è eretto e adatto quindi in fioriere dove c’è la necessità di creare una bordura. I fiori, simili a una grande margherita, sono molto colorati con tonalità e sfumature dall’avorio, al giallo, arancio, rosso. È poco esigente e non ama i climi umidi. L’eliminazione dei capolini favorisce una fioritura abbondante. Lantana: è una pianta perenne e sempreverde che fiorisce dalla primavera all’autunno, con una varietà di colori veramente spettacolare. Necessita di contenitori profondi e di costante irrigazione e concimazione e una terra grassa e pesante. Vi sono in commercio sia varietà cespugliose che ricadenti. Dipladenia: ama il sole diretto e ha un portamento rampicante pertanto è necessario dotarla di un sostegno. I fiori, che a seconda delle varietà possono essere bianchi, rosa o rossi, hanno la forma di una campanella. E sono presenti dall’inizio della primavera sino ad autunno inoltrato. Teme l’umidità e necessita di costanti concimazioni. Verbena: ha un portamento strisciante quindi si adatta a piccole cassette o al bordo esterno delle fioriere. La fioritura va da marzo sino a ottobre inoltrato e i fiori vanno dal bianco al rosa, viola, blu e porpora. Ama una posizione di pieno sole e teme il vento. Concimare regolarmente. Portulaca: è una pianta erbacea con fusti rossastri e foglie cilindriche, carnose e di colore verde brillante. I fiori a forma di coppa possono essere di colore giallo, rosa, porpora o rosso e si aprono solo in pieno sole, richiudendosi al tramonto. Si trovano in commercio numerose varietà con fiori semplici, doppi, solitari o in gruppi, anche color bianco, arancio, scarlatto o porpora. Ha una fioritura abbondante da giugno a settembre con numerosi fiori in successione all’apice dei rami. Richiede una concimazione almeno ogni 15 giorni. Il nome significa “piccola porta” con riferimento a un coperchietto che si apre nei frutti per fare uscire i numerosi semi in essi contenuti.


Maggio 15 16

14

Lunedì

Martedì S. Achille

S. Ubaldo vescovo

17

18

19

S. Mattia apostolo

Giovedì

S. Pasquale Baylon

Venerdì

S. Giovanni I papa

Mercoledì

Sabato

S. Celestino V papa

20

Domenica Pentecoste

Il fiore si nasconde nell’erba, ma il vento sparge il suo profumo. Tagore


Balcone in mezz'ombra o ombra B

idens: è una pianta annuale che raggiunge i 60 centimetri e non mantiene la foglia in inverno. Ha fusti verdi, molto ramificati, con sviluppo ricadente. Forma una cascata di fiorellini a cinque petali a stella color giallo dorato che prosegue abbondante fino ai primi freddi. Viene coltivata nelle fioriere ed è adatta a panieri appesi poiché le ramificazioni si sviluppano verso il basso. In estate assume una colorazione gialla e deperisce in autunno ai primi freddi. Vuole una posizione semi-ombreggiata con sole nelle ore più fresche e un terreno sciolto con un buon drenaggio. Agathea: è un arbusto perenne di dimensioni modeste che produce piccole foglie ovali, completamente ricoperte da una sottile peluria rada, per tutta la bella stagione produce sottili steli, che si alzano al di sopra delle foglie, e portano piccoli capolini con centro dorato e petali esterni di colore blu cielo. Predilige terreni sciolti e molto ben drenati, si pone a dimora al sole, o a mezz'ombra. È una pianta sempreverde, che continua a vegetare anche durante la stagione fredda, se si trova nelle giuste condizioni. Durante la stagione estiva necessita di innaffiature frequenti; il terreno deve essere mantenuto umido ma non ci devono essere ristagni d'acqua. Durante la fioritura è utile aggiungere all'acqua delle innaffiature un fertilizzante liquido non troppo concentrato, ogni due settimane. Lobelia: è una pianta perenne sempreverde, con portamento prostrato, molto apprezzata come pianta da vaso, da panieri appesi, da aiuola o da bordura. I piccoli fiori possono essere di colore blu, viola, azzurro, bianco o rosa. Esistono sul mercato anche varietà perenni resistenti al gelo e al caldo. Vuole zone ombreggiate o semi-ombreggiate e teme il sole diretto nelle ore più calde. In clima mite fiorisce tutto l’anno. Va bene un terriccio universale ricco, soffice e ben drenato con poca sabbia o corteccia sminuzzata. Annaffiare regolarmente, lasciando asciugare in superficie tra un'annaffiatura e l’altra. Il terreno deve mantenersi sempre fresco. Fiorisce rigogliosamente da primavera all’autunno. In America veniva usata come pianta medicinale e fumata dai pellerossa a scopo disinfettante. Un consiglio, per avere anche in autunno e in inverno un balcone fiorito, mettete a dimora piantine di iberis con la ricca fioritura bianca, di helleboro o rosa di Natale che fiorisce a gennaio con grandi fiori bianchi o rosa, oppure, senza fiori, ma con un bel fogliame colorato, l’edera.


Maggio 22 23

21

S. Vittorio martire

S. Rita da Cascia

S. Desiderio vescovo

24

25

26

Lunedì

Giovedì

B.V.M. Ausiliatrice

Martedì

Venerdì

SS. Beda e Urbano

Mercoledì

Sabato

S. Filippo Neri

27

Domenica SS. Trinità

Preferirei piuttosto avere rose sul mio tavolo che diamanti attorno al collo. Emma Goldman


La ricetta con i fiori

Agnello con salsa di rose Ingredienti

• 800 g di costolette di agnello • un mazzetto di timo, salvia e rosmarino • olio extra vergine di oliva • 60 ml di vino bianco secco Per la salsa: • 4 rose rosse • 4 cucchiai di aceto di vino rosso • 4 cucchiai di zucchero • sale q.b.

Preparazione Tagliuzzare le erbe, unire il vino e l’olio e mettere le costolette di agnello a marinare per 2 ore circa. Scolare le costolette e metterle in una teglia da forno irrorandole con 2 cucchiai della marinata, salare e pepare. Cuocere in forno a 220° per circa 10 minuti, girandole. Frullare nel frattempo i petali delle rose con lo zucchero e l’aceto, salare e tenere da parte. Togliere le costolette dal forno che dovranno essere leggermente al sangue, disporle su un piatto di portata irrorandole con la salsa. Servire la carne che sarà accompagnata dalla salsa rimanente.


28 Lunedì

S. Emilio martire

31

Giovedì

Visitazione B.V.M.

Maggio 29 30 Martedì

Mercoledì

S. Massimino vescovo

SS. Felice I Papa e Ferdinando

1

2

giugno

Venerdì

S. Giustino martire

Sabato

Ss. Marcellino e Pietro Festa della Repubblica

3

Domenica Corpus Domini

Non ho eroi, tranne i fiori e i bambini. Marty Rubin


Estate



Iris germanica


Giugno

I

l genere conosciuto come Iris racchiude qualcosa come duecento specie di piante tutte appartenenti alla famiglia delle Iridaceae. Il fiore dell'Iris, parola greca che significa arcobaleno, è conosciuto in Italia come giaggiolo. Esistono vari tipi di iris e in giardino il più di effetto è il grandi iris. Una pianta perenne molto resistente e facile, ha grandi fiori variamente colorati, spesso con diversi toni sullo stesso fiore. Il blu e il viola sono i colori più frequenti, ma anche giallo, arancione, rosa, rosso. I fiori hanno talvolta un gradevole profumo. Anche il fogliame verde azzurrognolo a forma di spada è molto decorativo e contribuisce a ornare il giardino al di fuori del periodo di fioritura. L’iris viene venduto sotto forma di bulbo secco e cresce facilmente in terreno normale, anche asciutto e calcareo, in piena luce. Attenzione ai terreni troppo pesanti e troppo argillosi che conservano molta acqua in inverno, perchè i bulbi rischiano di marcire. La messa a dimora si effettua da settembre a maggio; una piantagione autunnale è preferibile. Nella mitologia greca era personificato dalla dea Iris, messaggera degli ordini celesti, soprattutto di Era, che consegnava agli dei e agli uomini scendendo e risalendo gli arcobaleni dal Monte Olimpo a terra e nelle profondità terrestri e marine.


Graminacee ornamentali

L

e graminacee sembrano a prima vista delle semplici erbacce mentre sono piante speciali, che danno luce e colore tutto l’anno, dall’aspetto leggero, soffice e flessuoso. Sono molto rustiche e non vengono attaccate da parassiti; basta scegliere un buon terriccio da orto e miscelarlo ad argilla per evitare i ristagni d’acqua. Per rinvigorirle e facilitare il loro sviluppo, a marzo possono essere potate alla base. Cresceranno rigogliose per tutta l’estate sino all’autunno inoltrato regalando al balcone un fogliame spettacolare. Non temono la siccità e crescono bene in pieno sole. In vaso, le graminacee ornamentali vanno concimate una volta ogni 20 giorni circa, da aprile a settembre, con un concime liquido per piante verdi. Per la coltivazione in vaso, è importante scegliere una tra queste specie, con portamento compatto e poco ingombrante, per esempio: • Acorus gramineus • Arundo donax • Carex testacea • Festuca elegans • Miscanthus sinensis Queste piante molto facili e longeve, vivono per diversi anni in vasi profondi, regalando grande bellezza con pochissime attenzioni e completando lo spazio esterno con il loro aspetto arioso e leggero. Sul terrazzo si possono inserire nei vasi di graminacee, per chi possiede contenitori capienti e profondi, annuali fiorite come la surfinia, le petunie, i gerani, le lantane ricadenti ecc. L’effetto sarà un balcone spettacolare, piacevolmente selvatico ma anche scultoreo e molto chic! Le graminacee ornamentali trovano collocazione anche in giardino, risolvendo talvolta situazioni difficili nei casi ci sia la necessità di creare schermi e barriere in spazi esposti a climi ventosi e torridi. Sono versatili: ideali per creare morbide masse verdi come sfondo o bordura in un giardino naturalistico, sono perfette anche per enfatizzare lo stile formale, pulito e minimale di uno spazio urbano moderno.


4

S. Quirino vescovo

5

S. Bonifacio vescovo

Martedì

Giugno 6

7

8

9

Lunedì

Giovedì

S. Roberto vescovo

Venerdì

S. Medardo vescovo

Mercoledì

S. Norberto vescovo

Sabato S. Primo

10

Domenica

SS. Diana e Marcella

Respira e saprai che cos’è un fiore. Sii un fiore e saprai che cos’è un respiro. Fabrizio Caramagna


Petunia: fiori a volontà D

a sempre queste piante incontrano l’apprezzamento degli appassionati di giardinaggio, per questo i coltivatori di petunia continuano ad adoperarsi per migliorarle. Le cultivar si arricchiscono ogni anno di nuove varietà per venire incontro alle richieste dei più esigenti. Quindi petunie bicolori, doppie, nane e mignon. È stata un po’ messa da parte dall’avvento dell’ibrido giapponese della surfinia, che altro non è che non una petunia dal portamento pendente, è molto vigorosa (si allunga anche oltre i 2 metri di lunghezza). È una pianta generosa che fiorisce ininterrottamente da maggio a settembre. Per rinvigorire la pianta, intorno a metà estate, giova una vigorosa potatura alla quale dovrà seguire un periodo di riduzione dell’irrigazione e, dopo qualche tempo, ecco spuntare nuovi germogli che origineranno nuovi fiori. Ha necessità di contenitori profondi, con terriccio per acidofile e costanti concimazioni nell’arco della stagione; è consigliabile, a questo proposito, miscelare nel terriccio al momento del rinvaso un fertilizzante a lenta cessione, unitamente a dell’argilla espansa per aiutare il drenaggio dell’acqua; la petunia infatti risente molto del ristagno d’acqua. Si bagna appena il terriccio asciuga, utilizzando sempre acqua non fredda ma a temperatura ambiente. È importante bagnare con regolarità, sempre considerando che la grande massa di vegetazione prodotta corrisponde a un’elevata superficie di evapotraspirazione, che genera richieste elevate e continue. L’ingiallimento delle foglie è causato da ripetute mancanze d’acqua, anche se di breve durata. È importante ripulire sempre la pianta dalle foglie e dai fiori secchi o sfioriti. Ogni 15 giorni circa aggiungere un fertilizzante che abbia un moderato contenuto di azoto ma ricco di fosforo e potassio per esaltare la fioritura e i colori. Le petunie si possono acquistare in piantina presso i centri di giardinaggio, oppure è possibile comprare le sementi e trapiantare successivamente le piantine.


11

S. Barnaba apostolo

12

SS. Guido e Onofrio

Martedì

Giugno 13

14

15

16

Lunedì

Giovedì S. Eliseo

Venerdì

SS. Germana e Vito

Mercoledì

S. Antonio da Padova

Sabato

S. Aureliano

17

Domenica

SS. Gregorio e Adolfo

Io devo forse ai fiori l’essere diventato pittore. Claude Monet


Cosa fare quando finisce l'estate?

A

l termine dell’estate, guardare il balcone spoglio intristisce e si ricordano con rimpianto i fiori che l’hanno accompagnato e rallegrato per tutta la stagione. Non ci si deve abbattere, con un po’ di lavoro e buona volontà si può far rifiorire il balcone sino alla prossima primavera, con fioriere ricche di colore. La proposta è quella di creare un piccolo e armonioso insieme composto da cassette e vasi riparati dai venti più freddi e dalle maggiori intemperie, che possano ravvivare il balcone fino al mese di aprile. Nei garden center si possono trovare i primi fiori da trapiantare: ciclamini, viole, primule, ellebori e iberis. Gli ellebori hanno un apparato fogliare molto rigoglioso che integrerà perfettamente le viole e i ciclamini, molto resistenti, ed eventualmente le primule, mentre gli iberis potranno essere piantati da soli. Stiamo parlando di fioriere di transizione, capaci di garantire un terrazzo fiorito dagli ultimi periodi invernali fino alla primavera inoltrata. Si procederà con la rimozione delle piante ormai secche e lo svuotamento, anche solo parziale del terriccio presente nei contenitori (l’apparato radicale delle fioriture sopra dette è ridotto rispetto alle annuali estive) e con l’integrazione di nuovo terriccio misto ad argilla espansa e la rimozioni di qualsiasi residuo di radici o altro presente. A questo punto si metteranno a dimora le nuove piantine con gli ellebori nella parte alta del contenitore, a scalare i ciclamini e ultimo le piantine più basse, le viole e le primule. Non resterà che aspettare le fioriture che, sicuramente, ripagheranno gli sforzi e il lavoro!


Giugno 19 20

18 S. Marina

SS. Gervasio e Romualdo

Martedì

Mercoledì

21

22

23

Lunedì

Giovedì

S. Luigi Gonzaga Primo giorno d’estate

Venerdì

S. Paolino da Nola

S. Ettore

Sabato

S. Lanfranco vescovo

24

Domenica

Natività S. Giovanni Battista

Oggi sul prato ho letto fiabe ai bambini del fiordaliso, sono entrato nei castelli del regno delle margherite e ho sognato di sposare la figlia del sultano delle iris. E il biancospino più bello rideva di tanta meraviglia. Fabrizio Caramagna


La ricetta con i fiori

Frit ata di geranio Ingredienti • 6 uova fresche • olio extra vergine di oliva • sale e pepe q.b.

• un'abbondante manciata di fiori di geranio in diversi colori

Preparazione Far scaldare un filo d’olio in una padella antiaderente e nel frattempo preparare un composto con le uova sbattute, un pizzico di sale e pepe e i petali dei gerani. Versare il composto nella padella e cuocere bene da entrambi i lati. Ottima anche con petali di tulipano.

Fiori brinati Ingredienti

• fiori freschi: petali di rosa, fucsia o fiori a piacere • 2 albumi d’uovo • zucchero

Preparazione

Sbattere gli albumi senza montarli a neve ed immergervi i petali dei fiori che si desiderano brinare, toglierli e lasciar asciugare qualche istante. Spolverizzare i fiori di zucchero e lasciar riposare i petali così trattati su una carta assorbente per 4-5 ore in frigo. I petali brinati si possono servire su un vassoio accompagnandoli da riccioli di cioccolato al latte.


Giugno 26 27

25

S. Guglielmo abate

S. Vigilio vescovo

S. Cirillo D’Alessandria

28

29

30

Lunedì

Giovedì S. Attilio

Martedì

Mercoledì

Venerdì

Sabato

SS. Pietro e Paolo

SS. Primi Martiri

luglio

1

Domenica

S. Teobaldo eremita

Misuriamo le cose, ma il petalo di un fiore sa meglio di noi a quale distanza si trova il sole. Fabrizio Caramagna


Note


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Impatiens hawkeri


Luglio

I

n latino il suo nome significa “impazienza”, perché al minimo tocco i frutti maturi si aprono e lanciano lontano i semi contenuti. È una pianta sempreverde, annuale o perenne, di facile coltivazione, con crescita rapida, purché venga posizionata in zona semi ombreggiata; raramente è soggetta a malattie ed è molto apprezzata per l’abbondanza della fioritura, che va da maggio a settembre, ma potrebbe fiorire per tutto l’anno in clima più mite. Viene utilizzata per aiuole e bordure in giardino o anche coltivata in vaso su terrazzi e balconi. Teme la siccità, quindi annaffiate ogni 1-2 giorni in estate e ogni settimana in inverno, mantenendo il terreno sempre fresco ma non umido. Non sopravvive all’esterno durante l’inverno, in quanto non sopporta temperature inferiori a 13° centigradi. Appartengono al genere Impatiens più di 700 specie diverse!


S

inora si è parlato di arbusti, perenni, bulbose e annuali fiorite; nel giardino non si devono però dimenticare anche gli alberi di grandi dimensioni che regalano strepitose fioriture. Eccone alcuni. Magnolia: si tratta di un albero che, in alcune specie, può raggiungere anche i 20 metri di altezza. Le più note e coltivate sono: la sempreverde, Magnolia grandiflora, dai fiori bianchi e profumati a fogliame coriaceo persistente. La Magnolia soulangeana, pianta a foglia caduca, di altezza imponente, in base alle varietà arriva fino ai 6 metri e più. La fioritura, di colore rosa e violaceo, è abbondante e limitata alla primavera. La Magnolia stellata raggiunge un'altezza fino a 5 metri, foglie decidue, fiori bianchi e profumati con petali aperti e sottili di aspetto leggero. Esiste anche nella varietà a fiore rosa. Cercis siliquastrum o “Albero di Giuda”, non raggiunge altezze elevate ma si sviluppa molto in larghezza. Fiorisce prima di emettere le foglie, in marzo-aprile e raggiunge un'altezza massima di 10 metri. Prunus, o meglio i ciliegi giapponesi regalano al giardino delle spettacolari fioriture fra marzo e aprile. Fra i più noti ci sono Prunus amanogawa dal portamento strettamente fastigiato, raggiunge un’altezza di 7 metri, ha foglie verde-giallo da giovane, che si macchiano di rosso in autunno. I fiori sono semplici o semidoppi, di un rosa pallidissimo e la fioritura, abbondante, si prolunga fino a tutto aprile. Prunus kanzan è il più amato fra i ciliegi giapponesi. È una pianta robusta e generosissima, ha foglie grandi, di un bel giallo-rame in autunno. I fiori di color rosa intenso, sono raccolti a gruppi di cinque in infiorescenze pendule. Il singolo fiore è doppio assoluto e assai grande. Vi è una pianta molto scenografica che è giusto menzionare, anche se poco conosciuta, ed è il Viburnum plicatum“Shasta”, raggiunge un’altezza massima di 10 metri e a maggio regala una fioritura di meravigliosi corimbi bianchi, una pianta ideale da coltivare isolata.


Luglio 4

2

S. Ottone

3

S. Tommaso apostolo

SS. Elisabetta e Rossella

5

6

7

Lunedì

Giovedì

S. Antonio Maria Zaccaria

Martedì

Venerdì

S. Maria Goretti

Mercoledì

Sabato

SS. Edda e Claudio

8

Domenica

SS. Priscilla e Adriano

Le margherite sono il mio fiore preferito, perché una di loro mi ha confidato che la mia donna mi ama. Anche se lei voleva che rimanesse un segreto. Marcel Proust


Fiori da non dimenticare I

l verde e il giardinaggio seguono purtroppo le “mode” del momento. Negli anni ’70-’80 l’essenza utilizzata per le siepi era per lo più il Laurus cerasus, oggi la moda impone la Photinia. Nei giardini imperavano conifere imponenti come Cedrus e Chamaecyparis, oggi nei giardini si vedono molti ulivi. E così è stato anche per alcuni fiori, che sono negli anni caduti in disuso e soppiantati da più raffinati fiori esotici. È giusto parlarne, perché sono fiori generosi e di facile coltivazione e non meritano di essere dimenticati. Zinnia: nel giardino di casa c’era sempre un'aiuola dedicata solo a loro. E che bei mazzi colorati riempivano tutti i vasi disponibili e, anche da recisi, erano generosi perché molto resistenti all’appassimento. Si possono seminare oppure acquistare direttamente le piantine. Astro: anche questo fiore, quanti colori può regalarci! A secondo delle varietà fiorisce da maggio sino ad ottobre e va dai 30 centimetri di altezza a oltre un metro. Adatto come fiore reciso, regala tanto colore nel giardino. Dalia: è una pianta bulbosa dai fiori coloratissimi, di dimensioni ridotte come quelle della dalia pompon e anche di grandi dimensioni. Molto coltivata come fiore da recidere, veniva piantata nel periodo delle patate, dal primo maggio in poi. Bella di Notte: è così chiamata perché i suoi fiori, profumati, si schiudono all’imbrunire per richiudersi all’alba, al fine di attirare gli impollinatori notturni. Ha foglie cuoriformi e fiori a imbuto, profumatissimi, in vari colori: bianchi, gialli, rosa, rossi, porpora, bicolori, con la particolarità che la stessa pianta può produrre fiori di colori diversi. E così, giusto per non dimenticarli, aggiungiamo: il phlox, la fucsia e i gladioli.


9

SS. Armando e Letizia

10

SS. Silvana e Felicita

Martedì

Luglio 11

12

13

14

Lunedì

Giovedì

S. Fortunato martire

Venerdì

S. Enrico imperatore

Mercoledì

SS. Benedetto, Olga e Fabrizio

Sabato

S. Camillo de Lellis

15

Domenica

S. Bonaventura

Spero un giorno di incontrare Dio, perché voglio ringraziarlo per i fiori. Robert Brault


Fiori per sempre V

i sono alcune piante, anch’esse ormai un po’ dimenticate, i cui fiori o frutti possono essere conservati facendoli essiccare per abbellire gli ambienti della casa durante la stagione invernale e farli diventare composizioni fai da te originali e durature. Elicriso (Helyicrusum bracteatum): conosciuto anche come “fiore di carta”, è un'erbacea annuale che fiorisce da luglio a settembre con fiori di circa 5 centimetri di diametro dai colori molto appariscenti, dal giallo, arancione, crema, rosso, rosa e dalla consistenza cartacea. È una pianta rustica che ama il sole e poca acqua. Una volta raccolti i fiori, si fanno essiccare a testa in giù all’ombra e possono essere posti in vasi oppure utilizzati per composizioni. Alchechengio (Physalis alkekengi): è un'erbacea perenne rizomatosa e la sua particolarità non è tanto nella fioritura abbastanza insignificante, ma nei calici e nei frutti dei quali si ricopre in autunno, del tutto simili a dei lampioncini e di un intenso colore arancione. Quando i calici sono ben colorati, si possono recidere e porre a essiccare anch’essi a testa in giù. Posti nei vasi in casa hanno un impatto estetico davvero piacevole. Lunaria: l'aspetto rotondeggiante e argenteo dei frutti maturi della lunaria annua richiama le monete d'argento, per questo è conosciuta come “Moneta del Papa”. È biennale, facile da coltivare, fiorisce l'anno successivo alla semina. Si semina su terreno ben concimato tra luglio e agosto. Predilige esposizioni parzialmente ombreggiate. A fine luglio si può tagliare per l'essiccazione, tenendo gli steli per qualche giorno all'aria in un posto soleggiato, legati a mazzetti e con la testa in giù. Per rendere onore alla loro bellezza bisogna sfregare i frutti per togliere le valve, la patina bruna che li ricopre. Statice (Limonium): è una pianta erbacea perenne con radice a fittone, steli erbacei variamente ramificati e contorti e piccole foglie con margini irregolarmente ondulati. Le foglie che si sviluppano alla base, scompaiono al momento della fioritura. I fiori, noti con il nome di fiori di carta per la loro consistenza e la loro lunga durata nel tempo, sono infiorescenze a corimbo dalle diverse tonalità di colore bianco, giallo, arancio, rosa, lavanda, azzurro e fioriscono dall’estate all’autunno inoltrato.


Luglio 18

16

N. S. del Monte Carmelo

17

S. Alessio conf.

SS. Federico e Calogero

19

20

21

Lunedì

Giovedì S. Giusta

Martedì

Venerdì

S. Elia profeta

Mercoledì

Sabato

S. Lorenzo da Brindisi

22

Domenica

S. Maria Maddalena

L’odore è l’intelligenza dei fiori. Henry de Montherlant


La ricetta con i fiori

Zuppa di pollo con Lilium Ingredienti • 300 g di petto di pollo • 50 g di pancetta tagliata a dadini • 400 ml di brodo di pollo • una patata • una cipolla • una zucchina • una costa di sedano • un pezzetto di zenzero (non più di 2 cm)

• 2 cucchiai di salsa di soia • olio extra vergine di oliva • sale e pepe q.b.

Preparazione Tagliare a dadini la cipolla, il sedano e la zucchina. Far lessare il petto di pollo nel brodo e scolarlo tenendo in caldo il brodo. Tagliare il pollo a cubetti. In una casseruola rosolare i dadini di pancetta con lo zenzero tritato per qualche secondo; aggiungere le verdure a dadini e rosolarle per qualche minuto. Aggiungere poi il petto di pollo a dadini e far insaporire. Versare il brodo caldo e portare a bollore. Condire con salsa di soia, sale e pepe e proseguire la cottura per altri 10 minuti. Infine aggiungere i petali di lilium tagliati a striscioline. Servire la zuppa calda, aggiungendo petali di lilium freschi.


23 Lunedì

24

Martedì

Luglio 25

26

27

28

S. Brigida

Giovedì

SS. Anna e Gioacchino

S. Cristina

Venerdì

SS. Liliana e Aurelio

Mercoledì

S. Giacomo apostolo

Sabato

SS. Nazario e Celso

29

Domenica S. Marta

Conta i fiori del tuo giardino, non le foglie che cadono. Romano Battaglia


Agapanthus africanus


Agosto

È

impiegato come elemento decorativo nei giardini per i grandi e appariscenti fiori di color bianco o azzurro intenso e coltivati a macchie libere o a bordure. Può essere coltivato con successo anche in vaso. È parente stretto del giglio e come lui è uno dei fiori più antichi utilizzati per scopi ornamentali. La sua etimologia ci riporta all’amore: deriva dal greco “agape” (amore) e “anthos” (fiore), quindi viene definito il fiore dell’amore. Ama un’esposizione calda e in pieno sole, nel periodo vegetativo e soprattutto durante l’inverno, quando la pianta va in riposo vegetativo; non teme assolutamente il freddo anche se è opportuno cospargere il terreno di torba e paglia. Questo lo renderà resistente anche alle gelate più intense, preservando ancora meglio il bulbo. Si riproduce facilmente grazie alle radici rizomatose e quindi in poco tempo si allarga formando delle bordure e delle macchie davvero scenografiche che durante l’estate regaleranno al giardino una fioritura spettacolare.


Il laghetto naturale in giardino

S

i tratta di elementi semplici che completano il giardino in modo piacevole. La scelta del luogo dove realizzare un laghetto o una vasca va fatta in funzione dell’esposizione al sole. Perché uno specchio d’acqua si mantenga pulito nel tempo, richiede del sole diretto. Sono quindi da evitare posizioni ombreggiate e la vicinanza di alberi spoglianti, in quanto le foglie che cadono tenderanno a sporcare l’acqua. Scelta la posizione migliore, è necessario assicurarsi che non vi sia la presenza di tubazioni. Il laghetto può essere realizzato in modo naturale oppure utilizzando laghetti prefabbricati in resina che si trovano nei negozi di giardinaggio specializzati. Per chi vuole un laghetto naturale, il primo passo è delimitare con una fune la forma del laghetto (generalmente la forma più utilizzata è quella a fagiolo) dopo di che si potrà iniziare con lo scavo che dovrà avere una profondità al centro di un metro, per evitare che durante l’inverno l’acqua geli. Tenere da parte la terra asportata durante lo scavo perché potrebbe servire per realizzare dislivelli e movimenti di terra attorno al laghetto. Andranno rimosse tutte le pietre presenti e tenute da parte per realizzare sulle pareti interne dei basamenti che potranno essere di aiuto sia alla fauna che abiterà il laghetto, sia le piante acquatiche che vi cresceranno. Il laghetto andrà poi rivestito con uno strato di sabbia in modo da riempire ogni fessura, ricoprendo il tutto con uno strato di materiale biodegradabile, tipo giornali o iuta. Infine, coprire questo strato con un rivestimento impermeabile. Ora si può riempire il laghetto d’acqua fino all’orlo con l’ausilio di una pompa ritagliando il rivestimento del laghetto lungo i bordi per almeno 12 centimetri. Per fissarlo al terreno, basterà sollevare la cotica erbosa, inserire il rivestimento e ricoprire nuovamente, aggiungendo se necessario della terra avanzata dallo scavo.


S. Pietro Crisologo vescovo

31

S. Ignazio di Loyola

Martedì

Agosto 1

2

3

4

30 Lunedì

Giovedì

SS. Eusebio e Gustavo

luglio

Venerdì S. Lidia

Mercoledì S. Alfonso

Sabato

S. Nicodemo

5

Domenica S. Osvaldo

Ci sono fiori dappertutto per chi è capace di vederli. Matisse


Il laghetto prefabbricato P

er rendere più armonioso e naturale il laghetto, si possono aggiungere sassi attorno al bordo che aiutano anche il fissaggio del rivestimento al terreno, oppure creare delle piccole collinette con la terra avanzata per dare maggior naturalezza e movimento. Si può ora iniziare a mettere a dimora le piante acquatiche, aggiungendo ninfee, canne, iris e altre piante che verranno dettagliate in seguito. Ogni pianta ha delle esigenze specifiche, per cui è necessario assicurarsi che l’ambiente creato sia in grado di sostenere la crescita delle piante scelte. Ad esempio, i giacinti d’acqua, una volta che hanno radicato bene, sono eccellenti nell’assorbire quei nutrienti che permettono lo sviluppo delle alghe, quindi aiutano a mantenere l’acqua molto pulita. I pesci andranno aggiunti solo dopo aver fatto trascorrere qualche giorno, in modo che il pH e la temperatura dell’acqua si siano stabilizzati. Nei laghetti con i pesci, la fauna selvatica si svilupperà con difficoltà; i pesci mangeranno i girini di rane e di rospi e le uova di tritone, per cui è importante decidere bene quale tipo di laghetto si vuol ottenere. Un laghetto con prevalenza di pesci oppure un laghetto con prevalenza di fauna selvatica? Se invece si desidera utilizzare un laghetto prefabbricato, il procedimento è sempre uguale; i laghetti prefabbricati sono già dotati di dislivelli interni, basterà quindi solo aggiungere sabbia, materiale biodegradabile e un po’ della terra avanzata dallo scavo per ancorarvi le piante. I pesci più adatti per i laghetti sono quelli rossi. Non devono essere troppi, altrimenti potrebbero danneggiare le piante. Azzeccando il giusto equilibrio tra piante e pesci, non vi è necessità di aggiungere un filtro al laghetto. Se invece i pesci sono molti, servirà un filtro per poter gestire i loro escrementi.


6

Trasfigurazione del Signore

7

S. Gaetano da Thiene

Martedì

Agosto 8

9

10

11

Lunedì

Giovedì

SS. Romano e Fermo

Venerdì

S. Lorenzo martire

Mercoledì

S. Domenico di Guzman

Sabato S. Chiara

12

Domenica S. Giuliano

Ho posato a terra il vaso pieno di rose gialle, davanti alla finestra, per dare da bere alla luce. Christian Bobin


I fiori acquatici L

e piante nel laghetto sono di fondamentale importanza per mantenere l’equilibrio biologico e cioè la salute di tutto il laghetto, oltre che il loro effetto estetico e l’ossigenazione dell’acqua. Un laghetto si compone idealmente di tre zone principali: • nella zona acquatica vera e propria l’acqua è profonda e ospita le piante immerse: le acquatiche; • nella zona palustre l’acqua è bassa, si trovano a loro agio le piante che amano stare coi “piedi” nell’acqua: le palustri; • la zona del terreno umido esterna all’acqua, cinge il laghetto e accoglie le essenze amanti dell’umidità: le piante da terreno umido. Ogni elemento ha un proprio ruolo nel creare armonia e completezza, ma ci sono piante protagoniste il cui fascino è già perfezione. La Ninfea è una di queste piante, acquatica galleggiante d’eccellenza; i suoi fiori di rara bellezza, si esprimono in spettacolari e sorprendenti fioriture da maggio a settembre. È una pianta che tende a svilupparsi molto, quindi va dedicata una zona limitata, eliminando le foglie in eccesso. Fra le piante palustri spicca anche l’Iris nelle diverse specie, creando una fioritura suggestiva: i suoi colori variano dal blu all’azzurro, dal giallo all’arancio. Fiorisce da maggio a luglio e ha un’altezza dai 60 agli 80 centimetri. Il Lythrum salicaria forma piccoli cespugli con fiori rosa da luglio a settembre, portati a forma di spiga; è un fiore particolarmente amato dalle farfalle. Altra pianta paluste molto interessante è il Menyanthes trifoliata, alta circa 30 centimetri con fiori bianco-crema da maggio a giugno e il Butomus umbellatus che ha delicati fiori rosa da giugno ad agosto e raggiunge un'altezza di circa 80 centimetri. Le piante palustri delimitano il laghetto e sono anche uno spazio di vita molto importante per gli animali. Con queste piante si possono comporre fioriture dalla primavera all’autunno. Le piante andranno sistemate con le più alte dietro e le altre a scalare in altezza in funzione del punto di osservazione, con un effetto estetico veramente pregevole.


13

Martedì

16

17

Lunedì

SS. Ippolito e Ponziano

Giovedì

SS. Stefano e Rocco

14

S. Alfredo

Venerdì S. Giacinto

Agosto 15

Mercoledì

Assunzione Maria Vergine Ferragosto

18

Sabato S. Elena

19

Domenica

SS. Ludovico e Italo

Se tu vuoi bene ad un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite. Antoine de Saint-Exupéry


Rampicanti fiorite È

suggestivo vedere in un giardino un rampicante che ricopre un pergolato, un sostegno, oppure che impreziosisce una recinzione proteggendo la casa da sguardi indiscreti. Scegliere una pianta rampicante significa scegliere la soluzione a un problema oppure scegliere di ottenere un determinato effetto estetico. Le rampicanti più scenografiche, sono senza dubbio quelle a fiore. Ve ne sono di diversi generi e queste le più note: Bignonia (Campsis radicans): fiore splendido, simile a una trombetta, di colore arancione o giallo. Fiorisce in estate e il fiore dura a lungo sulla pianta. È un rampicante apprezzato anche per la bellezza del fogliame. Bouganville (Bouganvillea): solo nei climi temperati resiste all’aperto in inverno. Ha fiori colorati nei toni del rosa, fucsia e viola ma esistono varietà con fiore giallo o crema. Ama posizioni soleggiate e fiorisce a ondate dalla primavera all’autunno. Caprifolio (Lonicera caprifolium): è un rampicante robusto, adatto a recinzioni e pergolati; in maggio sbocciano fiori profumati bianco crema. Clematide (Clematis montana): fiorisce a inizio primavera e ne esistono diverse specie con colori dal bianco, al rosa, crema, diverse tonalità di blu, azzurro e lilla. Il fiore è molto grande ed ha da 4 a 6 petali secondo la varietà. Teme il caldo e predilige posizioni di mezz’ombra. Gelsomino (Trachelospermum jasminoides): è un rampicante vigoroso e dall’abbondante fioritura profumatissima che va da maggio a luglio, secondo la posizione e le zone. Adatto a ricoprire muri, recinzioni, pergolati. Glicine (Wisteria floribunda): rampicante che viene generalmente utilizzato nei pergolati in quanto il fiore è un grappolo pendulo dai delicati colori che vanno dal crema all’azzurro violetto e dal profumo intenso e gradevole. Il tronco si snoda dalla base attorcigliandosi e modellandosi alle superfici e alle strutture vicine alla pianta. Passiflora o Fiore della Passione: la più diffusa è sicuramente Passiflora caerulea, con i tipici fiori bianchi e azzurri. Hanno uno sviluppo abbastanza rapido e vigoroso, sono semisempreverdi: perdono il fogliame nelle zone a clima particolarmente rigido in inverno e lo mantengono nelle zone a clima invernale mite. Fiorisce in successione per tutta l’estate e lascia poi il posto a piccole bacche di forma ovale, commestibili in alcune specie: il frutto della passione.


20

S. Bernardo abate

21

S. Pio X papa

Martedì

Agosto 22

23

24

25

Lunedì

Giovedì

S. Rosa da Lima

Venerdì

S. Bartolomeo apostolo

Mercoledì B.V.M. Regina

Sabato

S. Ludovico

26

Domenica

S. Alessandro martire

Nessuno può aggiungere niente a un albero, a un fiore. Così una vera opera d’arte. Christian Friedrich Hebbel


La ricetta con i fiori

Spaghetti al sole d'estate Ingredienti • 450 g spaghetti di grano duro • 6 pomodori ben maturi • due spicchi d’aglio pestato • qualche foglia di basilico • un girasole • una rosa • un garofano • parmigiano a piacere • olio extra vergine di oliva • sale e pepe q.b.

Preparazione Pulire e tagliare a pezzetti i pomodori. In un tegame versare l’olio e l’aglio pestato e far dorare, aggiungere i pomodori a pezzi e successivamente le foglie di basilico, i petali spezzettati del girasole, della rosa e del garofano. Far cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti, spruzzando di tanto in tanto con il vino per non far asciugare il sugo. Salare e pepare. Cuocere al dente gli spaghetti e condirli con il sughetto. Portare in tavola aggiungendo il parmigiano grattugiato.


27

SS. Monica e Anita

Lunedì

28

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31

Giovedì

SS. Tecla e Faustina

Martedì S. Agostino

Venerdì

S. Aristide martire

Agosto 29 Mercoledì

Martirio S. Giovanni B.

settembre

1

Sabato

S. Egidio abate

2

Domenica

S. Elpidio vescovo

Non mandatemi fiori quando sarò morto. Se vi piaccio, mandatemeli quando sono vivo. Brian Clough


Autunno



Cosmos bipinnatus


Settembre

È

un arbusto annuale che conferisce vivacità al giardino con macchie di colore che vanno dal bianco al giallo, a tutti i toni del rosa, al rosso e in alcuni casi può essere anche bicolore. È un arbusto tondeggiante, molto generoso nella fioritura che si protrae anche sino all’arrivo dei primi freddi. Il fiore può raggiungere un diametro di 10 centimetri. Vuole un’esposizione molto soleggiata; purtroppo teme il freddo e quindi nei nostri climi non resiste durante l’inverno; è possibile però raccoglierne i semi, seminarla e, fra aprile e maggio, quando le temperature sono stabili, piantare le giovani piantine in piena terra. Più l’esposizione è luminosa, più copiosa sarà la fioritura. È una pianta che per molto tempo è stata poco considerata, ma oggi si è di fronte alla riscoperta di questo generoso fiore che regala al giardino vivacità e colore in un momento, l’autunno, che non ha molto da offrire. Per il suo aspetto semplice e lineare, simboleggia la tranquillità, l’integrità e la modestia. Nel suoi luoghi di origine (America centro-meridionale) è considerata il simbolo dell’amore.


Fiori da recidere A

ver in casa un bel mazzo di fiori recisi è un costo non indifferente se vengono acquistati da un fioraio e non sempre è possibile concederselo. Lo stesso vale per un bouquet fiorito da regalare agli amici. Chi ha la possibilità di possedere un giardino o un terrazzo, può averli coltivandoli comodamente. Non è necessario avere un ampio terreno libero per coltivare specie fiorite da recidere, alcune piante accuratamente selezionate saranno sufficienti per avere un bellissimo mazzo di fiori freschi ogni settimana per abbellire e impreziosire gli ambienti di casa o semplicemente per fare un regalo di sicuro apprezzamento. Piante come la Zinnia (disponibile in molte varietà, nane o giganti, con bellissimi fiori di diverse dimensioni e colorazioni come il giallo, il rosa e il rosso), la Dahlia (di cui esistono innumerevoli ibridi e varietà) e il Cosmos (specie molto spesso presente nei climi temperati), sono perfette allo scopo, hanno una produzione abbondante e crescono facilmente, senza aver necessità di grande manutenzione. Si potranno acquistare le sementi da seminare, trapiantando successivamente le giovani piantine in piena terra nelle aiuole, avendo cura di preparare il terreno con molta attenzione. Utilizzate il terriccio ideale per la specie che avrete deciso di coltivare e aggiungete sempre una parte di materia organica oppure di fertilizzante, indispensabili per ottenere una buona produzione di fiori. Oppure si potranno acquistare direttamente le piantine pronte da essere messe a dimora. Altri fiori da recidere sono le Peonie, i Garofani, il Phlox paniculata, l’Astilbe, l’Iris (di cui sono disponibili innumerevoli varietà e colori), le Ortensie, la Gypsophila o velo da sposa, l’Astro, il Lisianthus e lo Statice e poi non dimentichiamoci della regina dei fiori, la rosa!


Settembre 4 5

3

Lunedì

Martedì S. Rosalia

B.M. Teresa di Calcutta

6

7

8

SS. Gregorio martire e Marino

Giovedì S. Umberto

Venerdì S. Regina

Mercoledì

Sabato

Natività Beata Vergine Maria

9

Domenica

S. Sergio papa

Essere vinti dal profumo dei fiori è una forma deliziosa di sconfitta. Beverly Nichols


È

una grande gioia raccogliere i fiori coltivati nel proprio giardino per poterseli godere all’interno della casa e creare angoli suggestivi e accoglienti. Il momento migliore per raccogliere i fiori del giardino è la mattina presto o la sera, quando il terreno si è già raffreddato, evitando le giornate ventose. È utile portare con sé un secchio con dell’acqua fresca in modo da porre subito gli steli tagliati nell’acqua. Appena raccolti i fiori vanno immediatamente messi in un vaso sufficientemente capiente e ben pulito e con dell’acqua il più possibile fresca. Aggiungere all’acqua due cubetti di ghiaccio mattina e sera aiuta a mantenerla sempre fresca. Gli steli vanno spuntati con regolarità, tagliandoli in obliquo, a 2-3 centimetri dal basso, con un coltellino ben affilato senza schiacciarli, né spezzarli. Spuntare lo stelo permette al fiore di assorbire meglio l’acqua: a questo scopo, se il gambo è particolarmente legnoso, come nel caso di rami fioriti, è utile praticare alla sua estremità anche una piccola incisione. Il livello dell’acqua nel vaso non deve superare la metà dello stelo dei fiori. L’acqua, poi, deve essere cambiata con regolarità, al massimo ogni due giorni, affinché non imputridisca. Le foglie che si trovano sotto il livello dell’acqua vanno sempre rimosse, per evitare che marciscano e facciano proliferare nel vaso funghi e batteri, che rappresentano la prima causa di avvizzimento dei fiori recisi. Per rallentare il declino dei fiori, è importante utilizzare un antibatterico, preferibilmente naturale: ad esempio, versare un cucchiaio di aceto per ogni litro d’acqua oppure far sciogliere nell’acqua del vaso un’aspirina o due gocce di candeggina. Per nutrire i fiori e mantenerli più belli, si può arricchire l’acqua del vaso con un cucchiaio di zucchero di canna. I fiori recisi non devono mai essere posizionati vicino a fonti di calore, come lampade, luce solare diretta o caloriferi. Così come non vanno mai posizionati vicino alla frutta che sprigiona etilene, sostanza che accelera l’appassimento dei fiori. Se non è troppo freddo e non c’è maltempo, nelle ore notturne è consigliabile tenere il vaso all’aperto, magari su un balcone.


Settembre 11 12

10

S. Nicola da Tolentino

S. Diomede martire

SS. Nome di Maria

13

14

15

Lunedì

Giovedì S. Maurilio

Martedì

Venerdì

Esaltazione della Santa Croce

Mercoledì

Sabato

Beata Vergine Maria Addolorata

16

Domenica

SS. Cornelio e Cipriano

Il danaro è un afrodisiaco potente. Ma i fiori funzionano quasi altrettanto bene. Robert Anson Heinlein


Fiori profumati U

n giardino, perché possa essere apprezzato a pieno, oltre ai colori e all’armoniosità delle forme, deve avere profumi. Ecco una selezione di fiori più profumati: Gelsomino (Trachelospermum jasminoides): è una pianta profumatissima e può essere coltivata a parete, come pianta rampicante o anche strisciante. Ha un fogliame verde intenso con foglie coriacee e fiori bianchi riuniti dal profumo molto intenso che fioriscono a fine primavera Plumeria: è apprezzata per i suoi fiori profumati bianchi, cremisi, o bianchi e gialli. Nel nostro paese la plumeria è conosciuta come frangipane, frangipani o pomelia. Fiorisce in estate e sopravvive in piena terra solo nei climi mediterranei. Bella di notte (Mirabilis jalapa): è una pianta perenne che fiorisce da luglio fino a settembre con fiori profumatissimi a forma di imbuto, bianchi o screziati, larghi 4 centimetri di diametro e riuniti a gruppi di tre o sei. I suoi fiori emanano un profumo delicato e sbocciano di notte. Calicanto: (Chimonanthus praecox): è un arbusto dalle foglie lanceolate con fiori color giallo-zolfo dal dolce profumo mielato. Molto spesso i fiori compaiono ancor prima che il fogliame faccia la sua comparsa sui rami nudi. Amamelide (Hamamelis mollis): è un arbusto di medio-piccole dimensioni, che sopporta le basse temperature (fino a -10° centigradi) e reagisce alle improvvise gelate chiudendo i fiori già sbocciati per poi dischiuderli nuovamente al primo sole. I fiori sono gialli e rossi dal gradevole e inteso profumo di miele e spezie. Tra tutte le piante profumate che fioriscono in inverno è sicuramente una delle più rappresentative. Corylopsis (Corylopsis pauciflora): arbusto di piccole dimensioni. Prima che spuntino le foglie, alla fine dell’inverno, produce molti fiorellini gialli, riuniti in calici leggermente pendenti. I suoi fiori di colore giallo tenue emanano un profumo simile a quello dei giacinti. Osmanto (Osmanthus fragrans): ha fiori bianchi raggruppati in mazzetti e il loro profumo è dolce e intenso, ricorda quello del gelsomino. Si tratta di un grande arbusto dalla chioma arrotondata e frondosa caratterizzata dalla presenza di foglie molto lucide di colore verde brillante.


Settembre 18 19

17

S. Roberto Bellarmino

S. Sofia martire

S. Gennaro vescovo

20

21

22

Lunedì

Giovedì

SS. Eustachio e Candida

Martedì

Venerdì

S. Matteo apostolo

Mercoledì

Sabato

S. Maurizio martire

23

Domenica

S. Pio da Pietrelcina Primo giorno d’autunno

Nel prato cento fiori sono sintonizzati l’uno con l’altro come cento pianoforti che, sulla stessa accordatura, suonano la musica più silenziosa che ci sia. Fabrizio Caramagna


La ricetta con i fiori

Tagliatel e con gamberi e fiori Ingredienti • 250 g tagliatelle all’uovo • 200 g di gamberetti rosa sgusciati • olio extra vergine di oliva q.b.

• uno spicchio d’aglio • una grossa manciata di fiori freschi misti: begonie, gerani, calendula, rosa • un po’ di brandy

Preparazione Rosolare l'aglio nell'olio, aggiungere i gamberetti sfumare con un poco di brandy salare. Cuocere le tagliatelle pochissimi minuti, togliere lo spicchio di aglio dalla padella e saltarli nel sughetto fatto precedentemente, salare q.b. Fuori dal fuoco unire i fiori freschi e aggiungere un poco di olio crudo. Servire e usare i fiori anche per guarnire il piatto.


24

Lunedì S. Pacifico

Settembre 25 26 S. Aurelia

SS. Cosimo e Damiano

27

28

29

Giovedì

S. Vincenzo de’ Paoli

Martedì

Venerdì

S. Venceslao martire

Mercoledì

Sabato

SS. Michele, Gabriele e Raffaele

30

Domenica S. Girolamo

Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera. Pablo Neruda


Chrysanthemum


Ottobre I

n greco il nome vuol dire "fiore d'oro". In Corea e in Cina è il fiore dei festeggiamenti mentre in Giappone è il fiore nazionale. Più in generale, in tutto l’Oriente, il crisantemo simboleggia la vita, mentre per molti occidentali è legata al concetto della morte, legato forse al fatto che la sua fioritura avviene alla fine di ottobre, in coincidenza appunto della ricorrenza dei defunti. Il crisantemo conta decine di specie di piante erbacee, generalmente perenni, originarie dell'Asia e dell'Europa, molte delle quali coltivate per la loro fioritura; i meravigliosi fiori del crisantemo nascono dall'incrocio tra due specie originarie dell'Asia: Chrysanthemum moriifolium e Chrysanthemum indicum; nel corso degli anni dall'incrocio di queste specie selvatiche, e delle varietà da esse derivate, si sono ottenute decine di varietà di crisantemo, anche con fiori di forma particolare; ad esempio i crisantemi pompon, che hanno infiorescenze sferiche e i crisantemi spider, con petali laterali molto allungati e disordinati; fiori, colori e forme per tutti i gusti: dalla margherita al fiore molto grande. I colori disponibili sul mercato sono davvero innumerevoli: bianco, giallo, rosa, rosso, dorato, viola, lilla. In pratica vi sono tutte le sfumature immaginabili, tranne il blu. La maggior parte di queste piante è perenne. Si tratta di piante dalla facile coltivazione e resistenti al freddo, che fioriscono all'inizio dell'autunno, quando le temperature sono già fresche. I crisantemi non dovrebbero mancare nel giardino di chi desidera piante fiorite anche in autunno. Per ottenere fiori grandi e cespugli densi è consigliabile cimare più volte la pianta ed asportare alcuni dei germogli laterali.


Fiori edibili P

erché no? Oggi si mangia di tutto, perché non i fiori che, oltre ad essere decorativi, sono anche buoni! Del resto basta pensare a quanti fiori, o meglio infiorescenze, mangiamo quasi quotidianamente: carciofi, cavolfiori, broccoli e così via. Tralasciando i fiori utilizzati per tisane e infusi, vi sono fiori commestibili e molto appetitosi. Il più noto è il fiore del Sambuco (Sambucus nigra). Si raccoglie in primavera quando è quasi completamente fiorito. Lo si immerge in una pastella di farina bianca e acqua e lo si frigge poi in abbondante olio bollente. Si ottengono così delle squisite frittelle da servire con una spolverata di zucchero a velo. La violetta, la comune viola profumata che occhieggia a primavera nei prati, si può gustare candita per decorare torte e dolci oppure per dolcificare il tè; la canditura è un procedimento che richiede pazienza e mano ferma per ottenere risultati soddisfacenti. I fiori della calendula e del falso zafferano (Carthamus tincotrius) sono sempre stati usati per colorare le pietanze, surrogando in buona fede, o sofisticando talvolta, il più gustoso e costoso zafferano. E poi ancora la comune margherita dei prati si può utilizzare per una minestra veramente delicata e gustosa, da servire con crostini dorati. Il Nasturzio può essere consumato come surrogato dei capperi e il sapore è identico a quelli veri; si utilizzano i boccioli e, dopo averli sbollentati in acqua e aceto bianco, si possono mettere sotto sale. Non vi è nessuna differenza di gusto. I fiori dell’Albero di Giuda (Cercis siliquastrum), di un bel colore viola, sono ottimi se mescolati nelle insalate alle quali conferiscono, oltre che un piacevole effetto decorativo, un ottimo e delicato sapore Infine cosa dire della rosa! Con i suoi petali si possono preparare marmellate e profumati liquori, nonché una squisita frittata.


S. Teresa del Bambin Gesù

2

SS. Angeli Custodi Festa dei nonni

Ottobre 3

4

5

6

1

Lunedì

Giovedì

S. Francesco d’Assisi

Martedì

Venerdì

S. Placido martire

Mercoledì

S. Gerardo abate

Sabato

S. Bruno abate

7

Domenica

B.V.M. del Rosario

I fiori sono le cose più dolci che Dio abbia mai creato e ha dimenticato di infondergli un’anima. Henry Ward Beecher


La scelta dei colori da accostare

L’

accostamento dei colori nel giardino è un aspetto tutt’altro che semplice e richiede, non solo buon gusto e conoscenza delle teorie sui colori, ma anche pazienza ed esperienza. È importante sapere come le varie tinte si possono armonizzare tra di loro al fine di produrre un gradevole effetto estetico. Certo che anche i gusti personali giocano un ruolo importante, ma è necessario mediare fra le cose per avere un buon risultato estetico. In genere, il rosso armonizza bene con l’arancio, il rosa e il giallo mentre il bianco si armonizza bene con tutti i colori. Per evitare il contatto diretto tra due tinte in disaccordo si potrà utilizzare la tecnica dell’effetto “cuscinetto”: ovvero, porre una tinta armonizzante tra le due contrastanti. Nella scelta del colore delle piante è da tenere presente anche quali colori faranno da sfondo. Ad esempio, se si vuole porre un rampicante su un muro di mattoni rossi, sarà opportuno utilizzare una pianta a fiori bianchi come il gelsomino. Su un muro bianco al contrario potrebbe essere più indicato un rampicante dal colore verde intenso o dai fiori viola come la buganvillea. Accostando un colore al suo opposto si otterrà l’effetto di esaltare entrambi i colori (così come il bianco risalta sul nero). Così, in aree dove prevale il verde scuro in zone ombrose, il giallo, l’arancione o il malva possono dare un senso di luminosità. All’interno del prato all’inglese, dal colore verde uniforme, si adatteranno bene colori pastello utilizzati in miscuglio o per accostamento, sia colori più accesi.


Ottobre 9 10

8

S. Pelagia

SS. Dionigi e Ferruccio

Martedì

Mercoledì

11

12

13

Lunedì

Giovedì S. Firmino

Venerdì

S. Serafino da Montegranaro

S. Daniele

Sabato

SS. Romolo ed Edoardo

14

Domenica

S. Callisto I papa

Quando si hanno solo due centesimi, compra una pagnotta di pane con uno, e un giglio con l’altro. Proverbio cinese


Lotta integrata: i fiori che attirano gli insetti utili S

e il giardino è invaso da fastidiosi parassiti e non volete usare pesticidi e prodotti chimici per debellarli, affidatevi ai provvidenziali insetti utili come la coccinella, l’ape, il bombo che aiuteranno a combattere gli "infestanti" presenti, soprattutto afidi e cocciniglie. Per favorirne lo sviluppo, basterà coltivare alcuni fiori che sono particolarmente graditi a loro come: Timo: oltre che in cucina può essere utilizzato come pianta strategica per la lotta biologica. Tra le sue foglie troveranno il loro habitat ideale i sirfidi. Tarassaco: è una pianta già ricca di molte proprietà, e fra le tante, anche quella di attirare le preziosissime coccinelle. Salvia: anche le api danno il loro contributo nella lotta biologica e non riescono proprio a resistere al profumo della salvia. Potentilla: le coccinelle adorano i fiori gialli di questa pianta. Basterà un solo cespuglio per vedere l’arrivo di questi graziosi insetti. Ortica: non solo è un antiparassitario naturale, ma riesce anche ad attirare le coccinelle, che è fra gli insetti più utili per la lotta biologica. Calendula: piantatela vicino a rose o alle piante del vostro orto: i petali dei suoi fiori attirano i sirfidi, insetti che vanno ghiotti dei fitofagi. Inoltre questi fiori sono fonte di nettare e polline per gli insetti e favoriscono l’impollinazione di molte piante.


Ottobre 16 17

15

Lunedì

Martedì S. Edvige

SS. Ignazio e Rodolfo

18

19

20

S. Teresa d’Avila

Giovedì

S. Luca evangelista

Mercoledì

Venerdì

Sabato

S. Isacco martire

S. Irene

21

Domenica S. Orsola

I fiori e il sole sono la sola bellezza che renda tollerabile la vita. Virgilio Brocchi


Fiori che attirano le farfalle L

e farfalle sono animali molto esigenti e non è facile ormai vederne molti nei nostri giardini, anche a causa dell’uso indiscriminato di pesticidi e della selvaggia cementificazione, che sono fra le principali cause della diminuzione della loro presenza. Inoltre, l’introduzione nei nostri giardini di piante provenienti da zone esotiche, ha creato un ambiente sfavorevole alla proliferazione delle farfalle autoctone. Tuttavia, con qualche semplice accorgimento, sarà possibile attirarle nel giardino, soprattutto in primavera. Di seguito un elenco dei fiori che favoriscono l’insediamento delle farfalle: • Verbena • Buddleja (è la preferita dalle farfalle) • Rotheca myricoides • Asclepias tuberosa • Aubretia • Cardo • Viola • Tarassaco • Rudbeckia fulgida • Astro • Ibisco • Violacciocca • Ceratostigma • Nicotiana (nei climi freddi non è perenne)

Anche alcuni arbusti utilizzati per le bordure o per la realizzazione di siepi, pur non avendo una fioritura sgargiante, attirano le farfalle, come il biancospino, il cotoneaster, il prugnolo e il caprifoglio. Non disdegnano neppure i fiori dei meli e dei peri. È indispensabile offrire loro una buona fioritura nel corso della stagione, dalla primavera e tarda estate, quando la maggior parte delle farfalle sono attive. Le farfalle inoltre gradiranno avere nel giardino un punto di riferimento dove incontrarsi per i corteggiamenti. A questo scopo possono servire una struttura sopraelevata, come un vecchio pozzo, un grosso masso, sormontati da fiori. Oppure un alberello dalla chioma compatta e lucida, come l'ulivo o il giuggiolo, possibilmente vicino a un muro bianco e soleggiato, in un punto riparato dal vento. È importante infine che il giardino offra dell'acqua.


Ottobre 23 24

22

S. Giovanni Paolo II

S. Giovanni da Capestrano

S. Antonio Maria Claret

25

26

27

Lunedì

Giovedì

SS. Crispino e Daria

Martedì

Venerdì

S. Evaristo papa

Mercoledì

Sabato

S. Fiorenzo

28

Domenica

S. Simone Inizio ora solare

Cogli la rosa quando è il momento, che il tempo, lo sai, vola e lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà. Dal film L’attimo fuggente


La ricetta con i fiori

Biscotti allo yogurt con viola e geranio Ingredienti (Per la quantità, ogni vasetto corrisponde ad un vasetto di yogurt da 250 g) • una abbondante manciata di viola cornuta e una di fiori di geranio • 2 vasetti da 250 g di yogurt • 1/3 di vasetto di olio extra bianco vergine di oliva • 3 vasetti di farina bianca • mezza bustina di lievito per • 2 vasetti di zuccheri dolci

Preparazione Mescolare lo yogurt all’olio e allo zucchero, aggiungere la farina e il lievito, amalgamando bene sino a ottenere un composto omogeneo e liscio. Dividere in due parti l’impasto ottenuto. A una parte aggiungere i petali di violetta ed all’altra quelli di geranio. In una teglia ricoperta di carta forno, disporre con un cucchiaio il composto, dando la forma desiderata ai biscotti, oppure aiutarsi con una tasca da pasticcere. Far cuocere in forno a 160° per 15/20 minuti.


29 Lunedì

SS. Ermelinda e Massimiliano

novembre

1

Giovedì Tutti i Santi

Ottobre 31 30 Martedì

Mercoledì

2

3

S. Germano

Venerdì

Commemoraz. dei defunti

S. Lucilla Halloween

Sabato

SS. Martino e Silvia

4

Domenica

S. Carlo Borromeo Giorno Unità Nazionale

Chi cerca di possedere un fiore, vede la sua bellezza appassire, ma chi lo ammira in un campo, lo porterà sempre con sé. Paulo Coelho


Cyclamen persicum


Novembre

I

l ciclamino appartiene alla famiglia delle Primulaceae, fa parte del genere Cyclamen che comprende un gran numero di specie spontanee, alcune sottoposte nel corso degli anni a ibridazione per essere coltivate. Il suo nome deriva dal termine greco “kuklos” che significa “cerchio”, tale nome è dovuto alla forma del fiore che veniva associata a quella dell’utero femminile, e per questo veniva usato in antichità per aiutare le donne a concepire figli. Plinio il Vecchio lo consigliava come amuleto, perché secondo la tradizione del tempo, chi lo piantava veniva protetto dai malefìci. È un fiore antichissimo con numerosi significati. Il veleno contenuto nel bulbo ha conferito al ciclamino il significato di diffidenza. In altri casi invece, la pianta è stata ritenuta un vero amuleto. È una pianta a fioritura prevalentemente invernale che non ama l’esposizione al sole e che preferisce l’ombra. Per coltivarlo in giardino è preferibile piantare i ciclamini all’ombra degli alberi, crescono molto bene sotto i pini.


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Novembre 6 7

5

S. Zaccaria profeta

S. Leonardo abate

S. Ernesto abate

8

9

10

Lunedì

Giovedì

S. Goffredo vescovo

Martedì

Venerdì

SS. Oreste e Ornella

Mercoledì

Sabato

S. Leone Magno

11

Domenica

S. Martino di Tours

Gli uomini non riescono a dire “Mi sono sbagliato”, loro mandano i fiori. Dal telefilm Sex and the City


Come e quando irrigare L’

irrigazione è un altro aspetto fondamentale; deve essere regolare e progettata, attraverso un'attenta valutazione delle situazioni atmosferiche e climatiche, la necessità o meno di intervento. Un’irrigazione irregolare provoca uno stress idrico che compromette irrimediabilmente la pianta; lo stesso vale per l’eccesso d’acqua che favorisce il marciume alle radici che, non riuscendo più ad espletare la loro funzione di assorbimento dell’acqua, portano irrimediabilmente la pianta alla morte. È bene irrigare la mattina presto oppure dopo il tramonto; in questo modo si evita che l’acqua evapori prima di essere assorbita dalle radici. Quando i contenitori non vengono bagnati, la terra si compatta staccandosi dai bordi del vaso e sarà poi difficile riuscire a ripristinare l’assorbimento dell’acqua che tenderà a fuoriuscire dal vaso senza che la terra riesca a imbibirsi. Per ovviare al problema dell'irrigazione quando si è lontani, è possibile realizzare un impianto di irrigazione a goccia automatizzato. Gli amanti del fai da te potranno realizzarlo tranquillamente da soli mentre i meno esperti potranno avvalersi di una ditta specializzata. Ma chi non ha un impianto di irrigazione cosa può fare? Se si sta lontani per più di 10 giorni occorre predisporre un sistema di irrigazione. Il sistema più semplice e usato è il “sifone comunicante”. Basta collocare contenitore capiente vicino ai vasi. I contenitori con l’acqua si devono mettere a un'altezza di 10/15 centimetri superiore a quella dei vasi o comunque sollevati non meno di 10 centimetri dal terreno. Si mettono poi delle strisce di stoppino come quello usato per le lanterne, oppure delle trecce fatte con lana intrecciata che vanno poste da una parte in fondo al recipiente con l’acqua e dall’altra immerse nel terriccio del vaso per almeno 4 o 5 centimetri lo stoppino si inzupperà d’acqua che verrà pian piano ceduta alla terra del vaso. Per assicurarsi che tutto funzioni bene, è opportuno fare una prova prima della partenza, per non trovare al rientro spiacevoli sorprese.


Novembre 13 14

12

Lunedì

Martedì

Mercoledì

15

16

17

SS. Renato martire ed Elsa

Giovedì

SS. Alberto Magno e Arturo

S. Diego

Venerdì

S. Margherita di Scozia

S. Giocondo

Sabato

S. Elisabetta d’Ungheria

18

Domenica

S. Oddone abate

Dio amava i fiori e ha inventato il suolo. L’uomo amava i fiori e ha inventato i vasi. Jacques Deval


Il mondo delle fucsie L

e fucsie annoverano circa 100 specie diverse, con migliaia di varietà. Il suo nome deriva dal naturalista tedesco che la scoprì nel 1500, Leonhart Fuchs, considerato uno dei padri fondatori della botanica tedesca. Alcune di queste piante sono arbustive, altre sono arboree; il loro portamento può essere eretto oppure decombente. Le foglie, di colore verde e con margine dentellato o intero, sono opposte e cadono in autunno. I fiori, presenti per tutta la stagione estiva, sono penduli e possono essere solitari oppure raggruppati; hanno un calice a tubo e una corolla con quattro o cinque petali che si sovrappongono e che, frequentemente, sono colorati diversamente dal calice. Dai petali escono otto stami particolarmente appariscenti. I colori spaziano dal rosa, al fucsia, al lilla, bianco in accostamenti cromatici spettacolari. Generalmente viene coltivata in vaso ma, nelle zone dove l’inverno non è particolarmente rigido, è possibile la coltivazione anche in piena terra. Le fucsie maggiormente coltivate appartengono alla categoria degli ibridi, che si suddividono in due grandi categorie: ibridi di Fuchsia rustici, e ibridi di Fuchsia delicati. Le fucsie rustiche tollerano bene temperature anche abbastanza fredde e possono essere coltivate in giardino in piena terra, quelle delicate invece hanno una minor tolleranza al freddo ed è opportuno coltivarle in contenitori e porle in serra quando le temperature iniziano a calare. Alcune specie, come la Fuchsia magellanica (che è la più usata per le ibridazioni), si ambientano molto bene in piena terra, in posizione di mezz’ombra. In inverno la parte aerea si secca e in primavera riappare. I rami secchi vanno lasciati per tutto il periodo invernale a riparo della pianta, si recideranno a primavera quando spunteranno dal terreno le prime foglie. In breve tempo lunghi rami flessuosi riformeranno il cespuglio. La potatura a inizio primavera è molto importante: i rami andranno accorciati fino ad arrivare a un terzo della loro lunghezza. Questa potatura permetterà una crescita ordinata e regolare e, anche se può apparire drastica, non crea nessun problema alla fioritura. Con una certa frequenza si dovranno cimare gli apici vegetativi, per impedire che il fusto si allunghi in modo eccessivo e che la pianta diventi troppo spoglia nelle parti più basse.


19 Lunedì

Novembre 20 21 S. Benigno

Presentazione B. V. M.

22

23

24

S. Fausto martire

Giovedì

S. Cecilia martire

Martedì

Venerdì

S. Clemente papa

Mercoledì

Sabato

Cristo re e S. Flora

25

Domenica

S. Caterina d’Alessandria

Forse, torneremo a rubare i fiori più belli da regalare alla donna che amiamo. Forse, torneremo ad essere migliori. ilcontenudo, Twitter


La ricetta con i fiori

Frit el e di crisantemi in pastel a dolce Ingredienti • 3-4 crisantemi bianchi e gialli • mezzo bicchiere di grappa o rum • 3 uova

• 100 g di zucchero di canna • 200 g di farina • 250 ml di latte • olio extra vergine di oliva • burro

Preparazione In una ciotola raccogliere i petali lavati dei crisantemi e ricoprirli con la grappa o il rum lasciandoli in macerazione per un’ora. Preparare nel frattempo la pastella sbattendo i 3 tuorli d’uovo con lo zucchero e unire un po’ alla volta la farina insieme al latte. Amalgamare bene fino a ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Per ultimo, aggiungere i 3 albumi montati a neve ferma e mescolarli delicatamente al composto. Lasciar riposare il tutto per 40 minuti. Strizzare bene i petali dei crisantemi e tuffarli nella pastella, mescolare e poi, a cucchiaiate, immergerli in una padella con olio bollente al quale sarà stato aggiunto un po’ di burro. Far dorare bene in ogni parte e servire caldi.


Novembre 27 28

26

S. Corrado vescovo

SS. Virgilio e Massimo

29

30

Lunedì

Giovedì

S. Saturnino martire

Martedì

Venerdì

S. Andrea apostolo

Mercoledì S. Giacomo

dicembre

1

Sabato

SS. Eligio e Ansano

2

Domenica

SS. Bibiana e Savino I di Avvento

Portami il girasole impazzito di luce. Eugenio Montale


Inverno



Helleborus niger


Dicembre

S

pesso fiorisce in mezzo alla neve, tra dicembre e febbraio-marzo, nei boschi in montagna: è l’elleboro (Helleborus niger) o “rosa di Natale”. E lo si può coltivare anche in giardino, godendo così di un gioiello unico nella stagione. In greco il suo nome è composto da due parole che significano "far morire" e "nutrimento che uccide”, riferito alla sostanza tossica che contiene. Infatti tutta la pianta è altamente velenosa. Le parti più velenose sono il rizoma e le radici. È prudenziale lavarsi le mani dopo aver toccato le rose di Natale. Vuole un terreno fertile, calcareo, sabbioso con un ottimo drenaggio e posizioni semi-ombreggiate. È un arbusto elegante: crea grossi cespi di larghe foglie sempreverdi, coriacee e di un bel verde scuro che danno risalto ai meravigliosi fiori bianchi, a cinque petali, che da novembre a marzo regalano abbondanti fioriture. È una pianta che non dovrebbe mai mancare in un giardino.


N

el pensare comune, i mesi dell’inverno, quelli che vanno da novembre a febbraio, sono caratterizzati dall’assenza di colore nel giardino, tutto appare rarefatto in una natura languida e dormiente. Ma non è proprio così, perché anche l’inverno può regalare ai nostri occhi colori caldi e si possono creare, nelle zone che si vedono dalle finestre di casa, delle aiuole suggestive che renderanno più accogliente e gradevole il paesaggio intorno. Quindi è bene, già in fase di progettazione, pensare le diverse aree del giardino nel susseguirsi delle stagioni e inserire in ciascuna uno o più elementi che possano renderle sempre attraenti. Ad esempio si può giocare sul contrasto di colori, inserendo molti tocchi di rosso (presente sia nelle specie che hanno un fogliame persistente che negli arbusti con le bacche) questo contrasto sarà sottolineato dal candore delicato della neve. Bisogna poi sottolineare che vi sono fioriture che si possono prolungare fino a novembre e alcune che cominciano ad apparire già da metà gennaio - inizio febbraio. Il periodo in cui le corolle sono completamente assenti è quindi veramente breve, mentre gli arbusti a bacche colorate continueranno a dare una nota allegra e di colore al giardino. La pianta più nota per la fioritura invernale è sicuramente l’elleboro (Helleborus niger) o rosa di Natale; è un arbusto dal fogliame verde intenso e persistente che fiorisce da novembre a febbraio con fiori bianchi o rosati; è davvero suggestivo vedere i fiori sbucare dal candido manto della neve. A seguire, una piccola antologia di piante da prendere in considerazione, suddivise in base alla loro attrattiva.


Dicembre 4 5

3

Lunedì

Martedì S. Barbara

S. Giulio martire

6

7

8

S. Francesco Saverio

Giovedì

S. Nicola vescovo

Venerdì

S. Ambrogio vescovo

Mercoledì

Sabato

Immacolata Concezione

9

Domenica S. Siro II di Avvento

Si comparano i fiori alle donne. Si ha torto. Ci sarà sempre tra di loro questa differenza: i fiori sono belli… e non lo sanno. Alphonse Karr


Le bacche S

kimmia japonica: è un piccolo arbusto e gli esemplari femminili producono in autunno grappoli di bacche rotonde di un bel rosso scarlatto, molto durevoli. Vuole un terriccio acido. Berberis: sono molte le specie che producono dei bei frutti rossi, viola o neri e alcune hanno anche fogliame persistente. Nel giardino possono trovare utilizzi diversi in quanto la loro dimensione varia da 30 centimetri sino ai 3 metri. Cotoneaster: le sue bacche, per lo più rosse o arancioni, permangono per tutto l’inverno. In alcune varietà le foglie sono persistenti e assumono con il freddo e il gelo belle colorazioni. Anche per questo arbusto, la scelta può essere fra le specie tappezzanti o quelle arbustive, che possono raggiungere anche 2 - 3 metri di altezza. Nandina domestica: è un altro bell’arbusto con grappoli di bacche rosse, adatto in bordure, come esemplare isolato e per la creazione di siepi. Le foglie in autunno assumono una colorazione aranciata. Pyracantha: usata con grande effetto nelle formazione di siepi, si riempie in inverno di molte bacche arancioni o gialle. Crataegus monogyna (Biancospino): arbusto cespuglioso comune nelle campagne. Fiorisce di bianco in primavera per coprirsi di bacche rosse nei mesi invernali. Attira incredibilmente i piccoli uccelli che rendono più vivace il giardino. Anche alcune varietà di rose producono belle bacche come le rugose, la maggior parte degli ibridi di moscata e le botaniche. Ilex Aquifolium: è il simbolo del Natale. È un arbusto a foglia persistente, coriacea e lucida. Esistono varie specie e cultivar con foglie omogenee, con variegature o margini a contrasto. Le piante femminili portano bacche rosse sui rami prodotti l’anno precedente. Fra le specie particolari è da segnalare l’Ilex verticillata, i cui rami si ricoprono di bacche rosse, con un effetto visivo di notevole impatto.


Dicembre 12 11

10

B.V.M. di Loreto

S. Damaso I papa

S. Giovanna Francesca Frémyot

13

14

15

Lunedì

Giovedì

S. Lucia vergine e martire

Martedì

Venerdì

S. Giovanni della Croce

Mercoledì

Sabato

S. Valeriano

16

Domenica S. Albina III di Avvento

Coltivo una rosa bianca a giugno come a gennaio per l’amico sincero che mi tende la sua mano. E per il crudele che mi strappa il cuore con cui vivo, non coltivo né cardo né ortica; coltivo la rosa bianca. Jose Marti


Fiori d'inverno

F

ra gli arbusti e gli alberi che regalano fiori durante l’inverno, si segnalano: Camellia sasanqua: è uguale alla Camellia japonica, ma fiorisce in tardo autunno sino a inverno inoltrato. Ha un fogliame leggermente più piccolo e fiori profumati, che sfidano il freddo e il gelo, semplici e semidoppi, generalmente bianchi o rosa. La Camellia granthamiana, ha fiori larghi fino a 14 centimetri che si aprono verso Natale. Hamamelis: tutte le specie di questa pianta, eccetto l’Hamamelis virginiana, fioriscono a partire da gennaio e la loro particolarità è data dal fiore che prende vita sul ramo ancora spoglio. Si tratta di un arbusto molto resistente e dalle sorprendenti proprietà benefiche sulla circolazione sanguigna e non solo. Altra pianta che fiorisce con il freddo è il calicanto (Chimonanthus praecox) con i suoi profumatissimi fiori gialli che nascono tra febbraio e marzo dai rami privi di foglie. La resistenza al freddo rende questa pianta una delle piante più adatte da coltivare nelle zone gelide dell’Italia settentrionale e il profumo dei suoi fiori ricorda molto quello del gelsomino: delicato, intenso e fresco. Fra gli arbusti di piccoli dimensioni vi sono alcune perenni e bulbose che regalano i loro fiori nei mesi freddi: Bucaneve (Galanthus nivalis) viene chiamato “fiore di febbraio” ma, a causa dei cambiamenti climatici, inizia a fiorire già da gennaio prolungandosi fino a metà marzo e ha un fiore a campanula formato da tre delicati petali di color bianco latte. Conosciuto anche come “stella del mattino” per la sua fioritura precoce rispetto a qualsiasi altro esemplare stagionale. Fra i fiori più popolari troviamo i Crocus, bulbose dai vivaci colori dal giallo al viola al bianco, tra febbraio e marzo, e il Muscaro, anch’esso una bulbosa che fiorisce da febbraio con fiori raccolti a spighe compatte, di un intenso colore blu violaceo.


Dicembre 18 19

17

S. Lazzaro

S. Graziano vescovo

SS. Fausta e Dario

20

21

22

Lunedì

Giovedì

S. Liberato martire

Martedì

Venerdì

S. Pietro Canisio Primo giorno d’inverno

Mercoledì

Sabato

S. Francesca Cabrini

23

Domenica

S. Giovanni da Kety IV di Avvento

Ho colto gigli splendidi e profumati, pudicamente chiusi, come una schiera di fanciulle innocenti. Dai tremuli petali, bagnati di rugiada, ho bevuto profumo, felicità, pace. Anna Achmatova


La simbologia dei fiori O

gni fiore ha la sua simbologia e comunica un preciso messaggio o un’emozione che talvolta è legata anche al colore. Quindi, nel regalare un fiore a qualcuno, è bene stare attenti al messaggio che si vuol trasmettere e che verrà recepito da chi lo riceve. Alcuni fiori poi, hanno significati diversi tra un Paese e l’altro. Per esempio i crisantemi sono i fiori dei morti in Italia ma nel resto dei Paesi europei significano amore puro, un amore appena sbocciato. La simbologia o linguaggio dei fiori, conosciuto anche come “florigrafia”, è stato, soprattutto nell'Ottocento, un modo di comunicazione molto diffuso; infatti i fiori e gli allestimenti floreali venivano utilizzati per esprimere sensazioni che non sempre potevano essere pronunciate. • Alstroemeria: devozione • Azalea: gioia, speranza, fortuna • Calla: amicizia e stima • Dalia: gratitudine • Delphinium: amore sincero • Fiordaliso: felicità e spensieratezza • Fresia: mistero e fascino • Garofano: colore rosso=amore passionale; colore bianco=ammirazione; colore rosa=fedeltà. • Gerbera: colore rosa=giovinezza; colore rosso=amore e vittoria; colore giallo=gloria; colore arancio=allegria. • Giglio: purezza e nobiltà d’animo • Girasole: allegria e gioia • Iris: buona notizia • Lisianthus: eleganza e grazia • Margherita: semplicità • Mimosa: femminilità e forza • Narciso: vanità • Orchidea: armonia • Ortensia: distacco e freddezza • Peonia: timidezza • Rosa: colore rosso=amore e passione; colore rosa=dolcezza e affetto; colore giallo=gelosia e infedeltà; colore bianco=purezza; rosa arancione=desiderio. • Strelitzia: nobiltà • Tulipano: dichiarazione d’amore • Viola: modestia • Zinnia: nostalgia. Un bel pensiero per dire “mi manchi…”


Dicembre 25 26

24

SS. Delfino e Adele

Natività del Signore

Martedì

Mercoledì

27

28

29

Lunedì

Giovedì

S. Giovanni evangelista

Venerdì

SS. Innocenti Martiri

S. Stefano

Sabato

S. Tommaso Becket

30

Domenica

SS. Eugenio vescovo e Ruggero

Il fiore si è dato in dono e ha parlato eloquentemente di Dio nel linguaggio degli arcobaleni dei profumi e del silenzio segreto… Phillip Pulfrey


La ricetta con i fiori

Vellutata di zucchine e petunia Ingredienti • 4 zucchine medie • 100 g di spinaci • uno scalogno • 200 g di robiola • 50 ml di panna fresca • 800 ml di brodo vegetale • 1 manciata di fiori di petunia • olio extra vergine di oliva • sale e pepe q.b.

Preparazione Far stufare in poco olio lo scalogno tritato, unire le zucchine tagliate a rondelle e gli spinaci. Unire il brodo vegetale finché le zucchine non siano morbide. Frullare le zucchine con parte dei fiori di petunia fino a ottenere una crema, unire la robiola, salare e pepare e frullare per alcuni secondi. Emulsionare la robiola rimasta con la panna fino a ottenere una crema. Versare la vellutata di zucchine in ciotole individuali e decorare con un filo di crema di robiola e con un fiore di petunia


31

dicembre

Lunedì

Gennaio 2 1

Martedì

Mercoledì

S. Silvestro I papa

S. Maria Madre di Dio Buon anno!

S. Basilio Magno

3

4

5

Giovedì

S. Genoveffa

Venerdì S. Ermete

Sabato S. Amelia

6

Domenica

Epifania del Signore

Anche i fiori piangono… e noi continuiamo a credere che sia rugiada. Jim Morrison


Calendario

GENNAIO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

1 2 3 4 5 6

7 14 8 15 9 16 10 17 11 18 12 19 13 20

21 28 22 29 23 30 24 31 25 26 27

FEBBRAIO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

APRILE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

1 2 3 4 5 6 7

8 15 9 16 10 17 11 18 12 19 13 20 14 21

1 2 3 4 5 6 7

8 15 9 16 10 17 11 18 12 19 13 20 14 21

22 29 23 30 24 25 26 27 28

22 29 23 30 24 31 25 26 27 28

OTTOBRE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

1 2 3 4 5 6

7 14 8 15 9 16 10 17 11 18 12 19 13 20

4 5 6 7 1 8 2 9 3 10

11 12 13 14 15 16 17

18 25 19 26 20 27 21 28 22 23 24

MARZO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

MAGGIO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

LUGLIO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

2019

21 28 22 29 23 30 24 31 25 26 27

1 2 3 4 5

6 7 8 9 10 11 12

13 14 15 16 17 18 19

20 27 21 28 22 29 23 30 24 31 25 26

GIUGNO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

AGOSTO

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

1 2 3 4

5 6 7 8 9 10 11

12 13 14 15 16 17 18

19 26 20 27 21 28 22 29 23 30 24 31 25

4 5 6 7 1 8 2 9 3 10

11 12 13 14 15 16 17

18 25 19 26 20 27 21 28 22 29 23 30 24

3 4 5 6 7 1 8 2 9

10 17 24 11 18 25 12 19 26 13 20 27 14 21 28 15 22 29 16 23 30

SETTEMBRE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

NOVEMBRE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

4 11 18 25 5 12 19 26 6 13 20 27 7 14 21 28 1 8 15 22 29 2 9 16 23 30 3 10 17 24 31

2 3 4 5 6 7 1 8

9 16 23 30 10 17 24 11 18 25 12 19 26 13 20 27 14 21 28 15 22 29

DICEMBRE

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom

2 3 4 5 6 7 1 8

9 16 23 30 10 17 24 31 11 18 25 12 19 26 13 20 27 14 21 28 15 22 29



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