Floor&Wall 23

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TENDENZE

Le prospettive del design in un’epoca di trasformazioni e cambiamenti rapidi

APPROFONDIMENTO

Carta da parati in bagno?

Eleganza eco-friendly che non teme l’umidità

IL PRIMO JO&JOE IN ITALIA È A ROMA

Un progetto innovativo e ambizioso che strizza l’occhio alle nuove generazioni di viaggiatori

La struttura si propone come una open house, un luogo dove vivere esperienze condivise e vivere la vita. Gli interiors instagrammabili sono stati progettati da Rizoma Architettura. Pag. 18

WATER RESISTANT 72 ORE

BY

Pavimento in laminato resistente all’acqua

Per informazioni tecnico-commerciali: Antonella Iacuzzi

Area sales Manager: antonella.iacuzzi@kastamonu.it

Showroom: Strada del Montefeltro snc, 61122, Pesaro (PU)

KASTAMONU ITALIA S.P.A.

Località Pomposa, Codigoro (FE)

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LUMBERTECH

STEP INTO CERSAIE Skema

Dettagli raffinati per un’attenzione autentica

L’architettura degli interni non è solo una questione estetica, ormai lo sappiamo, ma un dialogo profondo tra spazio e chi lo abita, o ne usufruisce, soprattutto nell’ambito dell’hospitality. Ogni ambiente dovrebbe essere pensato come un luogo per esperienze condivise, come racconta la nostra cover story con la case history firmata dallo studio Rizoma Architetture di Bologna, in cui il design diventa strumento per favorire connessioni e creare atmosfere accoglienti. Pavimenti e rivestimenti, spesso considerati elementi secondari, assumono invece un ruolo fondamentale in questa dinamica, definendo le superfici su cui si svolge la vita quotidiana e offrendo al tempo stesso carattere e personalità.

I dettagli raffinati, come ci suggerisce Debby Wentink, concept developer e designer dello Studio HUGO, sono l’essenza di un progetto ben riuscito. Un pavimento in legno pregiato, una pietra naturale posata con maestria, una carta da parati con una trama naturale al tatto e alla vista, che evoca uno spazio astratto ed elegante, sono tutti esempi di come materiali di qualità possano trasformare un luogo, aggiungendo un tocco di eleganza senza tempo. In questo nuovo numero di Floor&Wall parliamo proprio di quella attenzione autentica verso il cliente, che non si manifesta attraverso l’opulenza ostentata, continua Wentink, ma, appunto, con la ricerca del dettaglio.

Ogni progetto deve riflettere i desideri e lo stile di vita di chi lo vive, di chi lo frequenta, tenendo conto sia delle preferenze estetiche sia degli aspetti pratici. Un pavimento deve essere bello, ma anche facile da pulire e mantenere, mentre i rivestimenti devono armonizzarsi con il resto dell’arredamento, creando un senso di continuità e coerenza. In definitiva, come spesso raccontiamo su Floor&Wall, un’architettura degli interni ben studiata, con pavimenti e rivestimenti scelti con cura, può trasformare uno spazio in un luogo di incontro, dialogo. Benessere.

Instagram: fra_sette floor_wall_network

FRANCESCO TOZZI

Credere nei s ogni e colorarli con talento

F&W: Partiamo dalla fine, come sei arrivato a Barcellona e come ha influito sulla tua formazione professionale?

AV: A Barcellona ci sono arrivato in cerca di condizioni lavorative dignitose che potessero coincidere con una buona qualità della vita. Dopo essere stato circa un anno e mezzo a Milano e precedentemente a Londra, ho capito che avevo bisogno di un altro tipo di clima (sia metereologico che professionale), inoltre il mio compagno viveva qui già da un annetto. All’inizio, tuttavia, non è stato facile, ho iniziato a lavorare in un call center per potermi permettere di restare in città e continuare a tartassare tutti gli studi che mi interessavano, finché un giorno la mia perseveranza è stata premiata e sono stato contattato dal prestigioso Georg Kayser Studio. Qui è sicuramente il posto dove ho appreso di più, ho avuto l’opportunità di esplorare una vasta gamma di progetti, dal residenziale ai grandi uffici, sempre di livello elevato.

ALESSANDRO VENNERI, 33 ANNI, È UN BRILLANTE ARCHITETTO ITALIANO CHE HA SCELTO LA SPAGNA COME LABORATORIO DI CRESCITA.

OGGI CI PORTA NEL SUO MONDO DI GIOVANE PROFESSIONISTA CON UN RACCONTO FATTO DI PASSIONE, CREATIVITÀ, SFIDE E TRAGUARDI

con

colloquio
ALESSANDRO VENNERI di VIOLA FEDERICO

F&W: Quali sono, se ci sono, le principali differenze fra lo stile italiano e quello spagnolo in ambito di interior design? Hai trovato differenze significative nel modo in cui i clienti e le imprese in Spagna approcciano l’architettura rispetto all’Italia?

AV: Non credo che ci siano troppe differenze nello “stile” in quanto, ormai, c’è così tanta condivisione di informazioni, immagini e dettagli, che è difficile secondo me differenziare lo stile per Paese.

Penso piuttosto ad una differenza, come dici tu, nell’approccio tra gli architetti e i clienti e tra gli architetti e le imprese: qui in Spagna è tutto più informale, c’è un modo di fare e di rapportarsi con la gente in ambito lavorativo che mette a proprio agio (almeno per chi viene dall’Italia).

“Qui in Spagna, l’ambiente lavorativo è molto più informale, con un approccio che facilita le relazioni interpersonali”

F&W: Le tue principali ispirazioni?

AV: In ogni progetto mi faccio ispirare dal contesto, cerco sempre un elemento che mi racconti la storia del luogo e quando lo trovo cerco di valorizzarlo.

F&W: Quali sono secondo te le tendenze moderne nella progettazione di interni?

AV: Credo che il punto di partenza sia la concezione di appartamenti flessibili, con spazi che si possano trasformare o che possano almeno racchiudere in sé diverse funzioni. In molti casi si tratta tra l’altro di case che non sono

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1. Alessandro Venneri

Ph. Carlo Romano

2. TM Apartment

Progetto: Georg Kayser Studio Ph. Monika Sed

Pavimento in legno naturale

Base vasca in microcemento

Battiscopa in marmo ICE JADE

pag. destra

1. TM Apartment

Progetto: Georg Kayser Studio Ph. Monika Sed

Rivestimento mobile bagno e lavandino integrato in marmo ICE JADE

Rivestimento bagno in microcemento

Rivestimento porta in modulpanel

10mm R200 Rovere

2. TM Apartment

Progetto: Georg Kayser Studio

Ph. Monika Sed

Pavimento in legno naturale

Pareti corridoio rivestite in pittura

BAUWERK verde

“In ogni progetto cerco sempre un elemento che mi racconti la storia del luogo e quando lo trovo cerco di valorizzarlo”

destinate a essere le abitazioni “definitive”, per questo forse ci si prende la libertà di osare di più nella scelta di colori e materiali.

In generale, credo che si cerchi sempre di più un “lusso accessibile” attraverso la combinazione di mobili economici e finiture speciali, o tocchi di materiali più preziosi quali il marmo o l’ottone che aiutano a creare l’effetto “wow”.

F&W: C’è un progetto a cui sei particolarmente legato?

AV: Sicuramente uno degli ultimi progetti del 2024: CASA M. Si tratta della ristrutturazione di casa mia, a Barcellona. Parliamo di un appartamento di circa 65mq che ha comportato un processo progettuale divertente ma anche impegnativo per dare vita alla fine a un appartamento luminoso, vivace e funzionale.

Qui ho cercato di utilizzare il colore per dare un po’ di carattere agli ambienti più scuri quali, ad esempio, l’ingresso e i bagni, mentre il resto della casa l’ho mantenuto in un bianco rotto che mi ha permesso di giocare poi con arredi e decorazioni colorate, come il poggia braccio del divano in muratura rivestito in piastrelle rosa lucido, per esempio.

F&W: Che consiglio daresti a un giovane architetto italiano che desidera intraprendere una carriera all’estero, magari proprio a Barcellona?

AV: Consiglio di armarsi di pazienza, buona volontà e, possibilmente, un livello basico di spagnolo. La Spagna, in generale, è molto stimolante soprattutto nel nostro settore, ma le condizioni di lavoro spesso non sono migliori rispetto all’Italia. Per trovare un buon lavoro ci vuole perseveranza e flessibilità all’inizio ma, una volta che si è dentro e si dimostra di avere le competenze giuste, si puo’ raggiungere un’ottima qualità della vita.

Georg Kayser Studio

Georg Kayser Studio è stato fondato nel 2014 a Barcellona con l’obiettivo di creare una visione distintiva nella progettazione di interni su misura e di spazi architettonici in generale, prestando la massima attenzione ai dettagli e mantenendo un’eleganza senza sforzo.

Un forte impegno verso gli aspetti collaborativi della creazione è di particolare importanza per lo studio. Un approccio olistico alla professione garantisce che tutti gli aspetti del design e della costruzione seguano la stessa direzione per ottenere un risultato di massima qualità.

WWW.KAYSERSTUDIO.COM

CASA M _ Arch. Alessandro Venneri _ Ph. Elton Rocha Poggiabraccio in muratura rivestito in piastrelle Raider Rosa rectangular 5,20x16,00 Natural 8,5mm by WOW DESIGN, pareti RAL 1002Y, mensole su misura in pino, divano su misura con base in pino tinto
CASA M _ Arch. Alessandro Venneri _ Ph. Elton Rocha

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Carte da parati e pavimenti in stampa digitale, tutti di nostra produzione, appositamente progettati per dare una nuova veste ai tuoi ambienti.

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I nostri esperti sono a vostra disposizione per proporvi le migliori soluzioni per i vostri progetti.

Panorami di design

ARCHITETTO E DESIGNER, QUESTA PROFESSIONISTA DI 32 ANNI TRASFORMA IL LEGNO IN OPERE D’ARTE TRIDIMENSIONALI, ISPIRATA DALLA NATURA E DALL’IMPRESSIONISMO. CHI È JULIA SHABANOVA

Sono un architetto con una passione profonda per l’interior design. Nata in Bielorussia, ho studiato architettura nel mio Paese d’origine, per poi trasferirmi in Italia e completare un master in Architettura al Politecnico di Milano. È stato qui che ho iniziato la mia carriera lavorando in WOOD-SKIN, un’azienda innovativa che trasforma il legno in pannelli 3D flessibili, simili a quelli degli origami, capaci di cambiare forma nello spazio. Sono specializzata in superfici e rendering, e mi dedico alla progettazione di rivestimenti personalizzati per i clienti di WOOD-SKIN. Ogni progetto a cui mi dedico richiede una comprensione profonda delle finiture estetiche e dei parametri strutturali del materiale. Infatti, oltre all’interior design, mi occupo anche di design parametrico: immagino come i pannelli, costituiti da una rete di triangoli, si piegheranno e si adatteranno alle superfici, creando alture e avvallamenti che richiamano un paesaggio montano. Forse è proprio questo collegamento con la natura a spiegare il fascino che provo per il mio lavoro. Sono appassionata di trekking e mi rifugio spesso nelle montagne italiane, una scoperta per me inedita, abituata com’ero al paesaggio prevalentemente pianeggiante della Bielorussia. La visione tridimensionale del design, essenziale nel mio lavoro, deriva forse dal mio amore per l’arte impressionista. Proprio come i maestri di quell’epoca, lavoro sui dettagli, studiando ogni superficie con precisione, cercando di dare vita a giochi di luci e ombre che emergono solo guardando da diverse prospettive. Questo mix di arte e tecnica mi guida giorno dopo giorno nel tentativo di trasformare ogni progetto in un’opera d’arte su misura per i miei clienti.

WOOD—SKIN fondata a Milano nel 2013, combina tecnologie di manifattura digitale con componenti tradizionali attraverso pratiche brevettate. L’azienda ha ideato nuovo materiale composito ed elegante funziona come un tessuto architettonico organico che può essere modellato e piegato per creare forme complesse. Il team di architetti, designer e ingegneri del dipartimento di design computazionale visualizza e realizza progetti complessi con superfici WOOD-SKIN® mediante un software che tesse le superfici 3D, riducendo strutture pesanti e costose. Il processo ottimizza l’uso dei materiali e semplifica l’installazione, eliminando sottostrutture intermedie. WWW.WOOD-SKIN.COM

COLLOQUIO CON JULIA SHABANOVA DI OTTAVIA CASTELLI

La struttura si propone come una open house, un luogo dove vivere esperienze condivise e vivere la vita.

Gli interiors instagrammabili sono stati progettati da Rizoma Architettura. Pag. 18

Foto in copertina:

Ph. © Bruno Gallizzi - Francis Amiand Courtesy of Rizoma Architetture / JO&JOE

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COVER STORY

Il primo Jo&Joe in Italia è a Roma di Viola Federico

DESIGN

24 PROGETTI

Tutto il tepore di un’alba a Milano di Filippo Tommaseo

Rivestimenti che parlano di natura di Ottavia Castelli

Il Quiet Luxury dell’Hotel De Schelde di Viola Federico

Resistenza e stile alpino con pavimenti funzionali e durevoli di Ottavia Castelli

36 MATERIALI

Le nostre proposte

42 SOSTENIBILITÀ

Da packaginga pavimento di Filippo Tommaseo

44 INNOVAZIONE

Laminato in vetta alla sostenibilità di Ottavia Castelli

46 TENDENZE

Per costuire un futuro degno di essere vissuto di Viola Federico

APPROFONDIMENTI

62 L’INFOGRAFICA

Carta da parati: una storia affascinante di Viola Federico

64 CARTA DA PARATI

In bagno? Eleganza eco-friendly che non teme l’umidità di Viola Federico

68 A TU PER TU

AB Stilcasa: oltre mezzo secolo di eccellenza nella distribuzione di Viola Federico

CANTIERI

72 RESTAURO DEL LEGNO

Dal xvi secolo al contemporaneo di Ottavia Castelli

64 GRANDI IMPIANTI

Verona scommette sull’arsenale: nasce Ars District di Viola Federico

9 EDITORIALE

Dettagli raffinati per un’attenzione autentica di Francesco Tozzi

10 UN CAFFÈ CON…

Credere nei sogni e colorarli con talento di Viola Federico

14 NEW GENERATION

Panorami di design di Ottavia Castelli

52 TECNO FLW

Il distacco dello strato di legno superiore nei pavimenti in multi-strato di Paolo Tirelli _ CATAS

La reazione al fuoco di tende e tendaggi contributo di ISTITUTO GIORDANO

Dal biophilic design ai materiali riciclati: il nuovo volto delle superfici murali di Viola Federico con il contributo di MATERIALLY

78 NEWS & EVENTI

La nostra selezione

RUBRICHE

Il primo J o& J oe in Italia è a Roma

UN PROGETTO INNOVATIVO E AMBIZIOSO CHE STRIZZA L’OCCHIO ALLE NUOVE GENERAZIONI DI VIAGGIATORI

di VIOLA FEDERICO

Categoria: Hospitality

Cliente: Accor/Ennismore

Dimensioni: 3500 mq su 5 piani

(inclusa la corte interna)

Durata lavori: 22 mesi

Spazi: Camere 49 (per un totale di 210 posti letto, divisi in 3 tipologie) + 6 aree comuni

+d FINITURE CIVILI

Ceramiche rivestimenti: 41o42, Ceramica Vogue

Ceramiche pavimenti: Marazzi/Florim

Pavimenti vinili: Tarkett

Pavimenti moquette: Forbo

Carta da parati: Wall&Deco

ILLUMINAZIONE

Aromas del Campo, Enrich, Stealth light, Platek, Pan International, Intra Lighting , Davide Groppi, Ledkia

ARREDI STANDARD CAMERE

Muuto, Diabla, Calligaris, Hay, Dorelan

ARREDI STANDARD TERRAZZE CAMERE

Pedrali, Mdm, Fatboy

ARREDI STANDARD SPAZI COMUNI

Calligaris/Connubia, Pedrali, Knoll, Segis, Mdm

Kave Home, Hay

ARREDI CORTE INTERNA

Pedrali, Mdm, Kave Home, Hay

WAYFINDING&SIGNAGE (INSEGNE): Tremil

TAPPETI: Carpet Edition, Tarkett

TENDE: Delius, Edmund Bell

Interior design and lighing project

RIZOMA ARCHITETTURE _ www.rizoma.me

Architectural project

ABDR _ www.abdr.it

Construction and Fit-Out GC Tétris _ ww.tetris-db.com

Custom made furniture Contracting

SBC _ https://sbc.ba

Project Manager (civil works&fit out) Yard Reaas Spa _ https://yardreaas.it

Project Management Assistant EIS _ www.eisgmbh.com

Attori coinvolti

Nel vivace quartiere Monti di Roma, all’interno di un ex monastero del XVI secolo, ha aperto il primo JO&JOE in Italia. Rizoma Architetture ha curato il coloratissimo interior design mentre Tétris ha eseguito i lavori di ristrutturazione per ottimizzare e riorganizzare gli spazi esistenti, adattandoli alle nuove esigenze del brand. Durante la costruzione e l’installazione, è stato preservato il valore storico dell’immobile attraverso un restauro conservativo degli elementi architettonici e decorativi tutelati dal MIBAC. Creato per accogliere sia giovani viaggiatori che residenti locali, la struttura si propone come una OPEN HOUSE, un luogo dove vivere esperienze condivise e festeggiare la vita. Oltre al design, dalla forte estetica basata su un audace contrasto tra la storicità dell’edificio e lo spirito vibrante del brand, l’ostello si distingue, infatti, anche per la grande enfasi posta sui servizi offerti, con spazi pensati per favorire l’interazione, il lavoro, e il divertimento: dalla Pizzeria e il Club (con un ricco calendario di eventi), alla Mice Room e il Rooftop bar. Una risposta perfetta ad una nuova generazione di viaggiatori che ama il lavoro flessibile, i viaggi smart e le location instagrammabili.

tutte le foto nell’articolo.

Ph. © Bruno Gallizzi - Francis Amiand Courtesy of Rizoma Architetture / JO&JOE

pag. sinistra

MONTENAPOLEONE SUITE

Ph. Filippo e Andrea Tagliabue

pag. destra

1. MONTENAPOLEONE SUITE

schizzo, Flaviano Capriotti Architetti

2. BRERA SUITE bagno

Ph. Filippo e Andrea Tagliabue

3. MONTENAPOLEONE SUITE

Ph. Filippo e Andrea Tagliabue

+d PROGETTO ARCHITETTONICO E INTERIOR DESIGN

Flaviano Capriotti Architetti ARREDI

Poliform, Cassina, Molteni, Driade, Agape Casa, Azucena, FINITURE

Dedar, Vescom, Domenico Mori, Rigo Marmi. ILLUMINAZIONE

Flos, Venini

Progetti

L’ispirazione del progetto, arriva da un passo dei Promessi Sposi in cui si ammira l’alba di un panorama lombardo. Quello stesso senso di pace si ritrova oggi negli ambienti dell’hotel

a sinistra. MONTENAPOLEONE SUITE _ Ph. Leo Torri a destra. BRERA SUITE _ Ph. Filippo e Andrea Tagliabue

Le 9 suite riprogettate dall’architetto Capriotti al Park Hyatt di Milano rappresentano un esempio di lusso discreto e senza tempo. Situato a due passi dal Duomo e con accesso diretto alla Galleria Vittorio Emanuele II, l’hotel propone ambienti eleganti caratterizzati da materiali pregiati, nuance neutre e morbide, arricchite da tocchi di colore gialli e arancioni che richiamano il calore dell’alba. L’ispirazione del progetto nasce da un passo dei Promessi Sposi, in cui Renzo contempla l’alba su un panorama lombardo, evocando la sensazione di pace e tepore che oggi pervade questi spazi. Le suite Signature Duomo, Montenapoleone e Brera, pur con metrature diverse, condividono uno stile armonioso e raffinato, grazie all’uso di legno di rovere scuro spazzolato, marmo Verde Alpi e arredi di design firmati da grandi maestri come Albini, Mangiarotti e Ponti. Le pareti in seta grigio perla, alternate a boiserie in noce nazionale, esaltano la bellezza naturale dei materiali. L’illuminazione soffusa contribuisce a creare un’atmosfera di intimità e benessere, in un perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità.

Capriotti Architetti

Flaviano Capriotti Architetti è uno studio di progettazione che opera in diversi ambiti, dalla residenza all’hospitality, e dagli spazi di lavoro a quelli per la cultura e lo svago. Con oltre vent’anni di esperienza nel settore del lusso, soprattutto in ambito residenziale e dell’ospitalità, lo studio adotta un approccio progettuale che privilegia la qualità e l’intelligenza nella gestione degli spazi, dei materiali e della luce. Attualmente, lo studio è impegnato in progetti residenziali e terziari, nonché in interni di ospitalità in Italia e all’estero, e collabora con importanti marchi italiani per il design di prodotto. WWW.FLAVIANOCAPRIOTTI.IT

Flaviano

OVERGROUND

SMALTO ALL’ACQUA SATINATO

PER PAVIMENTI E PIASTRELLE

DISPONIBILE IN OLTRE 2000 TINTE

RECYCLED PLASTIC

Progetti / Rimettere a nuovo

Rivestimenti che parlano di n atura

RESTAURATA NEI PRIMI MESI DEL 2024, MASSERIA SALAMINA HA SAPUTO

PRESERVARE L’ESSENZA STORICA DEL LUOGO, INTEGRANDOLA CON MATERIALI NATURALI E SOSTENIBILI

di OTTAVIA CASTELLI

Nel cuore verde della Puglia, a Fasano, in provincia di Brindisi, si trova Masseria Salamina, un angolo di storia e bellezza che affonda le radici nella fine del 1600. Immersa in un mare di uliveti secolari e alberi da frutto, questa masseria rappresenta un perfetto equilibrio tra il fascino del passato e il comfort del presente. La famiglia De Miccolis Angelini, che da oltre vent’anni custodisce e valorizza questo luogo, ha saputo trasformarlo in un rifugio di agricoltura, cultura e relax.

+d Per esaltare lo stile naturale, pareti e soffitti sono state rivestite con le nuances terrose della collezione Argille di HDsurface.

Argille è un rivestimento spatolato naturale, composto da argilla, fibra di cellulosa vegetale, calce, polveri di marmo, terre colorate e ossidi. Con una texture irregolare e imperfetta, si applica facilmente su superfici verticali. La sua composizione granulosa e porosa riflette la luce in morbidi riflessi, apportando calore agli ambienti. Traspirante per natura, l’argilla regola temperatura e umidità, migliorando il comfort degli spazi interni.

Il recente restauro, a cura dei designer Gabriele Giliberti e Angelica Picoco, ha dato nuova vita alla masseria, mantenendo la sua essenza storica pur introducendo soluzioni moderne. L’intervento è riuscito ad armonizzare l’antico con il contemporaneo, creando un ambiente che celebra la tradizione e si inserisce in uno scenario naturale di rara bellezza.

Ogni dettaglio è stato curato per garantire un’esperienza rilassata e informale. Il restyling si distingue per l’uso di materiali naturali e sostenibili. Rivestimenti spatolati a base di argilla, calce naturale e fibre vegetali sono stati applicati su pareti, archi e volte a botte. Questi materiali, con texture irregolari e porose, conferiscono agli spazi un’atmosfera

calda e autentica. La loro composizione aiuta a riflettere la luce in modo morbido e a regolare naturalmente temperatura e umidità, creando ambienti salubri e confortevoli.

Oltre all’azienda HDsurface fornitrice dei rivestimenti murali, il progetto ha coinvolto anche rinomati partner per arredamento e illuminazione, tra cui Potocco, Vibia e Servomuto. Gli arredi su misura realizzati da artigiani locali completano il quadro, combinando eleganza e funzionalità.

Masseria Salamina oggi rappresenta un esempio di come rinnovare un luogo storico mantenendone intatta l’anima. Con la sapiente combinazione di materiali naturali e design contemporaneo, offre un’esperienza unica dove il passato glorioso si fonde armoniosamente con il presente.

Il Quiet Luxury dell’Hotel De S chelde

DEBBY WENTINK CI RACCONTA COME SI È SVILUPPATO QUESTO LAVORO DI RISTRUTTURAZIONE: DAL CONCEPT ALLE FINITURE SCELTE E IN PARTICOLARE QUANTO LA CARTA DA PARATI HA ARRICCHITO GLI AMBIENTI

Negli ultimi anni, la quieta località costiera di Cadzand, nella regione olandese di Zeeland è diventata una meta di lusso conosciuta come la “Monaco del Mare del Nord”. Al centro di questa metamorfosi c’è l’Hotel De Schelde, recentemente rinnovato dallo Studio HUGO, che con la sua competenza ha saputo fondere magistralmente modernità e tradizione, mantenendo intatto il calore e l’accoglienza che da sempre caratterizzano questa struttura alberghiera. Abbiamo incontrato Debby Wentink, concept developer e designer dello Studio HUGO, che ci ha spiegato come questo ultimo aspetto sia stato per loro fondamentale nel progetto di ristrutturazione, introducendoci il concetto di

colloquio con DEBBY WENTINK di VIOLA FEDERICO
Debby Wentink e il suo socio Hugo Broeders

In questa foto: carta da parati Quiet Place dalla Special Edition Komorebi Collection di GLAMORA. In materiali organici dal ridotto impatto ambientale, tessuto-non-tessuto realizzato in puro lino europeo e viscosa, con una trama naturale al tatto e alla vista che evoca uno spazio astratto ed elegante, questi wallcovering propongono un’idea diversa di lusso, benessere e Made in Italy, in perfetto stile Quiet Luxury.

“Quiet luxury, ovvero l’idea di un lusso che si manifesta attraverso dettagli raffinati e un’attenzione autentica alle esigenze degli ospiti, piuttosto che attraverso opulenza ostentata”

“quiet luxury” come principio guida di tutto l’intervento. Incuriositi, le abbiamo quindi rivolto alcune domande per approfondire con lei gli aspetti più interessanti di questo rinnovo.

F&W: Quali erano le richieste del committente?

DW: Il committente, rappresentato dalla famiglia Verbeke, desiderava realizzare un’espansione significativa e una modernizzazione dell’hotel, mantenendo tuttavia l’atmosfera familiare che i loro ospiti avevano imparato ad apprezzare nel corso degli anni. L’obiettivo principale era quello di creare camere più grandi e lussuose, migliorando il comfort generale. Questo includeva l’integrazione di elementi moderni come letti king-size extra large, biancheria di lusso e bagni spaziosi con docce a pioggia e servizi igienici separati, oltre a spazi comuni rinnovati per rispondere alle esigenze di una clientela sofisticata.

F&W: E qui arriva il “quiet luxury”…

DW: Esatto, il “quiet luxury”, ovvero l’idea di un lusso che si manifesta attraverso dettagli raffinati e un’attenzione autentica alle esigenze degli ospiti, piuttosto che attraverso opulenza ostentata. L’ispirazione principale è stata quella di creare un ambiente che, pur essendo lussuoso, trasmettesse un senso di calma e familiarità. Questo è stato ottenuto attraverso l’uso di materiali naturali come legno e marmo, una palette di colori morbidi e rilassanti, e un design minimalista che valorizza la luce naturale e gli spazi aperti. L’obiettivo era di offrire agli ospiti un’esperienza esclusiva

ma al contempo accogliente, dove potessero sentirsi a casa, immersi in un’atmosfera di eleganza discreta.

F&W: La scelta dei materiali è sempre importante per restituire la giusta atmosfera ricercata, ma bisogna considerare anche la funzionalità, come vi siete orientati?

DW: Nel progetto sono stati utilizzati materiali di altissima qualità per le finiture delle pavimentazioni e dei rivestimenti a muro. Tra i materiali scelti vi sono, come detto precedentemente, principalmente il marmo e il legno che donano agli interni un aspetto caldo e raffinato. Inoltre, è stata impiegata la carta da parati di Glamora, strategicamente utilizzata in diverse aree dell’hotel per ampliare visivamente gli spazi e aggiungere un tocco artistico agli ambienti. Nella lobby, ad esempio, il rivestimento murale “Quite Place” è stato incorniciato come un’opera d’arte, fungendo da elemento centrale che attira immediatamente l’attenzione degli ospiti appena entrano nell’hotel. Anche nelle camere, la carta da parati è stata scelta non solo per il suo impatto estetico, ma anche per la sua resistenza e durabilità, caratteristiche essenziali in un ambiente ad alta frequentazione come quello alberghiero.

F&W: Quanto sono durati i lavori di realizzazione?

DW: I lavori sono durati circa cinque anni. Il progetto ha comportato la demolizione completa del vecchio edificio e la costruzione di una nuova struttura moderna e all’avanguardia, capace di rispondere alle esigenze di una clientela sempre più esigente. La durata del progetto riflette l’attenzione ai dettagli e l’impegno nel creare un hotel che non solo rispecchiasse la trasformazione di Cadzand in una destinazione di lusso, ma che allo stesso tempo mantenesse inalterato lo spirito accogliente e domestico della struttura, caratteristiche che oggi lo distinguono da tutte le altre strutture della zona.

Camere: pavimento in cemento MAPEI, moquette EGE, carta da parti Quiet Place GLAMORA.

Bagni: piastrelle effetto legno. Corridoi: moquette EGE, piastrelle effetto pietra naturale.

Ristorante e Lounge: pavimenti in legno. Hall: pavimenti effetto pietra naturale, moquette BIC, carta da parti GLAMORA.

+d Finiture scelte dallo Studio HUGO

MOSO® Bamboo N-durance® Savannah. Scopri il fascino delle sue tonalità calde, chiare e avvolgenti.

Ravaioli Legnami: soluzioni in legno e WPC per pavimenti e rivestimenti esterni. Un mondo di qualità e design naturale.

ravaiolilegnami.com

Resistenza e stile alpino con p avimenti funzionali e durevoli

L’HOTEL DE LA CROIX

FEDERALE RINNOVA I SUOI SPAZI CON LE SOLUZIONI

SKEMA, COMBINANDO

STILE RUSTICO E PRATICITÀ PER AFFRONTARE

L’USURA INTENSA DEGLI AMBIENTI MONTANI

I pavimenti in legno sono al centro del progetto di ristrutturazione delle camere e del ristorante dell’hotel De la Croix Federale situato a Leukerbad, incantevole località termale circondata dalle montagne svizzere.

La società Interedil Valais, a capo del progetto, ha scelto i prodotti Skema Lumbertech Varnish 270 Rovere Conero ed Evo Moderno per i pavimenti, mentre per le pareti è stato scelto Opera Time Etna. Queste soluzioni si integrano alla perfezione con l’estetica rustica e alpina degli interni, offrendo al contempo pavimenti funzionali e durevoli, in grado di resistere all’usura e al passaggio frequente di persone. Gli ambienti di montagna, infatti, richiedono pavimentazioni capaci di affrontare una doppia sfida: il normale traffico di un locale pubblico e quello più impegnativo dovuto all’uso di scarpe e scarponi sportivi, spesso sporchi di neve o terra, che aumentano il rischio di graffi e sporcizia. La scelta di materiali altamente performanti dunque è fondamentale.

di OTTAVIA CASTELLI

Lumbertech Varnish 270

Lumbertech Varnish 270 punta ad offrire un’esperienza sensoriale dove viene esaltata la naturalità del legno. La verniciatura con cui è rifinita la superficie è a zero gloss, per un effetto opaco che lascia inalterato l’aspetto autentico del legno e lo protegge da sollecitazioni meccaniche e chimiche, ha trascurabile emissione di formaldeide ed è atossica. Lumbertech Varnish è Hydro24 ed è disponibile in tanti colori naturali nel formato 2200x270x11 mm.

Il pavimento in legno ingegnerizzato Lumbertech è stato selezionato per rivestire le camere dell’hotel. La praticità e la resistenza del legno combinato al Wood Powder qui si inseriscono perfettamente nello stile degli ambienti, dove ogni camera richiama gli chalet di montagna con travi a vista.

Evo Moderno

Evo è il pavimento in legno che si caratterizza per le lavorazioni superficiali che danno carattere ad ogni colore, il tutto nelle dimensioni della mini-tavola che gli permettono di essere inserito con facilità anche nei progetti d’interior di spazi piccoli.

Evo Moderno è stato posato nell’area del ristorante e zona colazioni dell’hotel. Questo pavimento si connota per la selezione grezza della superficie, enfatizzata dalla lavorazione, una profonda piallatura che da movimento e carattere al parquet.

Opera Time Etna

Opera Time Etna è la materia legno nella sua espressione più autentica. Il legno di rovere, di origine Europea, viene lavorato per mettere in risalto le sue parti più materiche, come le crepe della fibra, che vengono stuccate per un aspetto autentico, vissuto e campagnolo, infine la tavola viene ossidata con termotrattamento per dargli quel colore caldo e intenso che accentua l’aspetto rustico.

Opera Time Etnaè stato scelto per decorare le pareti creando lo stile alpino tipico delle baite di montagna.

Sanze da letto dell’hotel De la Croix Federale con le soluzioni Skema

MAPEI: Soluzioni per hotel

Mapei presenta le sue soluzioni avanzate per architettura e l’interior design, focalizzandosi sul mondo degli hotel. La gamma TX di Mapei offre soluzioni per la posa di rivestimenti tessili e moquette in aree ad alto traffico. Per i bagni, Shower System Decor e 4 LVT combinano impermeabilizzazione e finitura estetica per ambienti umidi.

Ultrabond Eco Decor Wet e MS 4LVT Wall&Floor sono innovativi e performanti. Mapei 4 LVT semplifica la posa di LVT e SPC per hotel. Ultrabond Eco V4 Evolution è ideale per pavimentazioni resilienti in aree fitness, garantendo sicurezza e comfort.

WWW.MAPEI.COM

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MARCA CORONA:

Longarine Brio

La collezione Longarine Brio di Ceramiche Marca Corona, presentata al Cersaie 2024, propone pavimenti e rivestimenti in grès porcellanato monoformato (7,5x60 cm, spessore 8,5 mm) ispirati alla tradizione ceramica. Con finitura opaca e leggeri bassorilievi, offre nove tonalità naturali, come Betulla, Mora e Agave. Ideale per applicazioni a pavimento e parete, consente schemi di posa versatili e combinazioni con altre collezioni.

WWW.MARCACORONA.IT

MURALS: Collezione 24/25

La nuova collezione 24/25 sarà presentata in occasione di EDIT NAPOLI 2024. Pathways, Timeless, Ribbed, Enchantè e Bloom: 5 nuovi design, disponibili in diverse varianti colore, che esprimono eleganza e modernità in perfetto stile Murals, dalle texture sofisticate e disponibili in diverse combinazioni cromatiche.

WWW.MURALS.IT

GLAMORA: Creative Collection Chapter XIV

La Creative Collection Chapter XIV di Glamora è una collezione di wallcovering ispirata a un viaggio lungo un fiume, che evoca un dialogo intimo con la natura. Con 36 soggetti, offre un’esperienza visiva e sensoriale inusuale. Include tre innovazioni: il modulo C, per un design modulare più dinamico, AcousticShield™, per il comfort acustico, e ECOPUR®, eco-resina purificatrice d’aria. Ideale per spazi privati e pubblici, come uffici e hotel, questa collezione combina estetica e funzionalità all’avanguardia.

WOODCO: Flow XL

IMPERTEK: Lunar

In occasione di Cersaie 2024, Impertek presenterà la nuova referenza Lunar Support da 25 a 40 mm, ideata per pavimentazioni sopraelevate esterne con soglie basse. Questa aggiunta completa la gamma Lunar, che copre altezze da 25 a 420 mm, offrendo versatilità e prestazioni elevate. Come gli altri supporti Lunar, il modello da 25 a 40 mm include doppia regolazione (dall’alto e laterale), testa fissa convertibile in autolivellante e sistema EasyOn, compatibile con piastre ceramiche, lastre in pietra e decking su magatelli Impertek.

WWW.IMPERTEK.IT

WWW.GLAMORA.IT

Flow XL di Woodco è una collezione di pavimenti in polvere di pietra con tavole lunghe (1800 mm x 228,6 mm) che riproducono fedelmente l’effetto del legno. Con una texture tridimensionale e super-realistica, offre resistenza all’usura, agli urti e alle macchie. Grazie alla componente minerale, garantisce stabilità e resistenza alle variazioni di temperatura. Dotato di materassino fonoassorbente e di un sistema brevettato d’incastro 5G che garantisce non solo ottime performance meccaniche, ma permette anche un’installazione flottante senza uso di colle. Il sistema d’incastro 5G è ideale per installazioni rapide, anche su superfici preesistenti, perfetto per ristrutturazioni e ambienti umidi.

WWW.WOODCO.IT

materiali

LUXURY CARPET STUDIO: Suite n.21

La prima collezione contract di Luxury Carpet Studio, disegnata dall’arch. Graziana Calabrese, ispirata alla Belle Epoque e agli iconici hotel del passato. La collezione evoca atmosfere glamour degli anni ‘20 con colori vivaci come blu e verde, e tonalità sobrie come cipria e marrone. I prodotti sono realizzati con la tecnica Axminster specifica per il mondo contract alberghiero che coniuga altissime performance di resistenza ed è in grado di valorizzare qualsiasi tipo di design. Una scelta altamente sostenibile che permette di ottimizzare enormemente la manutenzione e la pulizia, avendo una durata 3 volte superiore rispetto a quella delle moquette standard.

WWW.LUXURYCARPET.IT

LI&PRA: Nature Digital

L’ultima soluzione in stampa digitale presentata dall’azienda è il Nature Digital: un pavimento dal design completamente personalizzabile che nasce da materie prime riciclate, secondo un ciclo produttivo a basso impatto ambientale che lo rende 100% sostenibile. Si può scegliere di realizzare una pavimentazione tinta unita, un decoro ripetitivo oppure una grafica personalizzata effetto puzzle.

WWW.LI-PRA.COM

QUARTZFORMS: New Era Ecotone™

La collezione New Era Ecotone™ di Quartzforms offre otto superfici minerali dal design delicato e ricercato, disponibili in finitura lucida e opaca. Realizzate con componenti riciclati, resina derivata da bio compound e con un contenuto di silice cristallina inferiore al 5%, le lastre (320x155 cm, spessore 2-3 cm) garantiscono eccellenti prestazioni di resistenza, durabilità e sostenibilità. Rispondendo ad elevati standard di resistenza a vapori, acqua, umidità e agenti chimici dei detergenti, risultano ideali per top bagno, docce, pareti e pavimenti.

WWW.QUARTZFORMS.COM

QUICK-STEP: Capture e Muse

Le nuove collezioni di laminato Quick-Step, Capture e Muse, offrono un’estetica iperrealistica e una resistenza superiore. Capture riproduce fedelmente legni come rovere, noce e merbau, mentre Muse emula materiali come cemento, ardesia e calcare. Entrambe sono resistenti a macchie, usura e acqua grazie a Scratch Guard, HydroSeal e Uniclic. Le collezioni, oltre a colpire per estetica e funzionalità, rappresentano la soluzione più sostenibile sul mercato, frutto di un profondo impegno verso pratiche eco-compatibili in cui l’azienda si distinugue particolarmente.

WWW.QUICK-STEP.IT

41zero42 : Nok

Nok di 41zero42 è una collezione in gres porcellanato dal carattere intensamente materico, disponibile nelle tonalità calde di Ivory, Toupe, Ebony e Terra. Le superfici, ispirate alla consistenza della terra, sono arricchite da decori tribali geometrici, Snake e Totem.

La serie è completata da tre mosaici distintivi: Boogie, Crock e Rug. Il design di Nok rappresenta una sintesi raffinata tra il grezzo della materia e la sofisticazione del design.

WWW.41zero42.COM

WAKOL: D 3360 VersaTack

Wakol D 3360 VersaTack è un collante universale di nuova generazione, ideale per pavimentazioni tessili, PVC, caucciù e linoleum. Riduce i costi di stoccaggio e garantisce un’applicazione sicura, apprezzata in progetti come ospedali, uffici e scuole. Con tempi di presa rapidi e un’alta forza adesiva immediata, offre risultati affidabili. Certificato anche per applicazioni navali, conferma la sua versatilità ed efficacia in settori critici.

WWW.WAKOL.COM

materiali

LAPITEC®: Musa collection

La collezione Musa di Lapitec, materiale minerale 100% naturale, presenta venature che attraversano l’intera massa delle lastre, dalla superficie al cuore del materiale. Musa combina purezza, versatilità e solidità, offrendo una soluzione ideale per pavimenti, SPA, piscine, cucine e bagni, abbinando design innovativo e prestazioni eccezionali.

WWW.LAPITEC.COM

KASTAMONU: River

La nuova collezione di pavimenti in laminato RIVER, con resistenza all’acqua per 72 ore, è l’ultima innovazione di Kastamonu che combina comfort, funzionalità ed estetica in un unico prodotto. Disponibile in 8 finiture, è una soluzione pratica per progetti economici: offre prestazioni high-tech, un’estetica piacevole e una qualità elevata. La collezione RIVER garantisce alte performance tecniche grazie all’incastro by Unilin Technologies e alla certificazione Nalfa 72 ore Water Resistant.

WWW.KASTAMONUENTEGRE.COM

ARD RACCANELLO: Overground

Overground è uno smalto all’acqua ideale per pavimenti e piastrelle, con alta resistenza ad abrasione e calpestio. Grazie alla sua adesione su supporti difficili come grès e ceramiche, è perfetto per superfici orizzontali e segnaletica. La finitura satinata offre un aspetto elegante in una vasta gamma di colori. Conforme al Protocollo HACCP, è idoneo per ambienti alimentari secondo il Regolamento CE n° 852/2004, garantendo versatilità e sicurezza.

WWW.ARD-RACCANELLO.IT

ITALPROFILI: Leaf-Plat

Leaf-Plat di Italprofili è un sistema innovativo per pavimentazioni sopraelevate da esterno, che combina versatilità di design e facilità di installazione. Compatibile con vari supporti, offre resistenza superiore, distribuzione ottimale dei carichi e stabilità su altezze elevate. La sua progettazione minimizza i danni in caso di rottura, garantendo pavimentazioni eleganti, sicure e durature per terrazze, bordi piscina e dehor esterni.

WWW.ITALPROFILI.COM

PROGRESS PROFILES:

Prodeso® Heat Grip 5 Stick System

Prodeso® Sound Stick System

Profiles rinnova

Progress

PRODESO® HEAT GRIP 5 STICK SYSTEM, riscaldamento elettrico a pavimento, e PRODESO® SOUND STICK SYSTEM, membrana insonorizzante. Entrambi autoadesivi, si distinguono per facilità di installazione e versatilità su superfici difficili come compensato o metallo. HEAT GRIP, spesso solo 5,5 mm, raddoppia la resistenza allo strappo e migliora la stabilità del pavimento, mentre SOUND STICK, spesso 2,5 mm, riduce il rumore da calpestio fino a 20 dB, semplificando l’installazione e riducendo i costi.

WWW.PROGRESSPROFILES.COM

LITHOS DESIGN: Collezione Pietre Incise

La collezione Pietre Incise di Lithos Design presenta rivestimenti in marmo di alta qualità, caratterizzati da design evocativi e matericità raffinata. I modelli, come Tropico, sono ispirati alla natura esotica, con texture che richiamano foglie tropicali e creano affascinanti giochi di luce e ombra. Ogni superficie esprime un’armoniosa alternanza di luminosità, valorizzando l’aspetto naturale del marmo. La collezione offre una vasta selezione di marmi e opzioni cromatiche.

WWW.LITHOSDESIGN.COM

DA PACKAGING

A P AVIMENTO

LA TRASFORMAZIONE

SOSTENIBILE DEI CARTONI

TETRA PAK IN DECKING FELLI

Tetra Pak e Felli hanno unito le forze per trasformare i cartoni per bevande in decking per esterni, unendo estetica, sostenibilità e prestazioni. Felli, nota per i materiali compositi a base di fibre naturali e polimeri, ha introdotto nel progetto il PolyAl, una miscela di plastica e alluminio riciclata dai cartoni Tetra Pak, rigenerata da Ecoplasteam Spa. Questo materiale viene usato per produrre i profili dei pavimenti in decking.

L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di economia circolare, dove i cartoni Tetra Pak, composti per il 30% da PolyAl, vengono trasformati in risorse preziose per nuove applicazioni, riducendo l’impatto ambientale.

Felli, da sempre impegnata nella sostenibilità, combina scarti di legno e polimeri riciclati per migliorare le prestazioni dei suoi prodotti senza sacrificare l’estetica. Lorenzo Nannariello, Sustainability Manager di Tetra Pak, sottolinea l’importanza della transizione verso un’economia circolare, mentre Tiziano Roveda, Managing Director di Felli, evidenzia come la collaborazione migliori la resistenza e la versatilità dei materiali. Questa partnership non solo promuove il riciclo, ma rappresenta un modello per futuri progetti sostenibili, dimostrando che innovazione e rispetto per l’ambiente possono coesistere senza compromessi di qualità.

IL DECORO CHE P URIFICA L’ARIA

ECOPUR® di Oltremateria® è un’eco-resina innovativa che purifica l’aria interna, trasformando le superfici in purificatori naturali. Ionizza l’aria e riduce smog, inquinanti, germi, batteri, virus (incluso il coronavirus), eliminando anche gli odori. Attiva sia con luce che al buio, ECOPUR crea una barriera protettiva, prevenendo la proliferazione batterica e migliorando l’igiene e la resistenza delle superfici. Questa tecnologia eco-compatibile non consuma energia e rappresenta un’innovazione nel mercato delle superfici continue, migliorando la qualità dell’aria in modo sostenibile. Utilizzato anche come finitura per wallcovering, trasforma questi ultimi da elementi puramente decorativi a strumenti di benessere.

CARTA PARATI

AVMPU40318

VIVI IL TUO PAVIMENTO

Dall’aspetto estremamente realistico e con un incredibile comfort acustico, la gamma di pavimenti in vinile rigido Alpha Vinyl è la scelta ideale per una casa piena di vita. Il materassino integrato permette una posa rapida e stabile, mentre l’innovativa tecnologia a tenuta stagna Hydroseal rende la superficie impermeabile al 100%, così potrai installarli in qualsiasi stanza della casa.

SENZA PENSIERI CON ALPHA VINYL

LAMINATO Q UICK-STEP, IN VETTA ALLA SOSTENIBILITÀ

L’AZIENDA LANCIA UN INNOVATIVO PROCESSO DI PRODUZIONE NEL SETTORE DEI PAVIMENTI

Il processo HDF di Quick-Step trasforma il legno di scarto in pavimenti laminati sostenibili, senza abbattere nuovi alberi. Ogni doga è realizzata con un nucleo in HDF, composto al 100% da legno riciclato, proveniente da fonti controllate e certificate PEFC, garantendo la protezione delle foreste. Quick-Step è l’unica azienda capace di riciclare i pannelli in HDF, separando resine e fibre tramite pressione e vapore. Entro il 2030, il 20% delle fibre di legno proverrà da HDF riciclato.

La sostenibilità guida ogni fase, dalla selezione dei materiali alla fine del ciclo di vita del prodotto. La produzione interna minimizza le emissioni di composti organici volatili, con emissioni di formaldeide 10 volte inferiori alle norme UE, equiparabili al legno naturale. I pavimenti, progettati per durare nel tempo, riducono la necessità di sostituzioni frequenti, mentre la posa flottante, senza collanti, permette una facile rimozione e riciclo a fine vita.

Inoltre, Quick-Step riutilizza gli scarti di legno come fonte di calore per il processo produttivo, soddisfacendo già il 70% del fabbisogno energetico con energia verde.

CU B E: IL LEGNO MOLECOLARE

CUBE by SAPIENS, realizzato in legno molecolare ACCOYA®, è una soluzione sostenibile ed ecologica che non richiede manutenzione. Il legno subisce un processo naturale che ne modifica la struttura, rendendolo resistente a funghi e agenti patogeni. Utilizzato grezzo, si ossida naturalmente virando al grigio argenteo, ed è adatto sia per interni che per esterni. I profili decorativi CUBE possono essere installati su pareti tramite un telaio d’ancoraggio, permettendo di regolare le distanze tra gli elementi per creare la copertura desiderata. Design italiano e sostenibilità per la creatività internazionale.

LEGNO
Dalla collezione Capture di Quick-Step

Un perfetto sistema impermeabilizzante e drenante per il tuo terrazzo.

PRODESO® DRAIN 8 SYSTEM PROTERRACE DOUBLE DRIP SYSTEM

PRODESO® DRAIN 8 SYSTEM & PROTERRACE DOUBLE DRIP SYSTEM

PROGRESS PROFILES, grazie a PRODESO® DRAIN 8 e a PROTERRACE

DOUBLE DRIP ha brevettato un sistema in grado di combinare una corretta desolidarizzazione, una sicura impermeabilizzazione, un drenaggio ed un corretto deflusso delle acque meteoriche.

PRODESO® DRAIN 8 è una membrana drenante, desolidarizzante ed impermeabilizzante di ultima generazione che favorisce l’asciugatura dell’adesivo sotto piastrella, inibisce la formazione di efflorescenze e risalite di triacetati e garantisce lunga vita alle pavimentazioni.

PROTERRACE DOUBLE DRIP è un profilo gocciolatoio che protegge i bordi delle piastrelle, impedisce filtrazioni d’acqua all’interno del massetto e garantisce un corretto deflusso delle acque meteoriche. Due sistemi d’eccellenza che combinati valorizzano e proteggono esterni di qualità e restituirne piena vivibilità, in ideale continuità con gli ambienti interni.

Per costuire un futuro degno di essere vissuto

iF International Forum Design GmbH in collaborazione con The Future di Francoforte ha analizzato le tendenze del design in un’epoca di trasformazioni e cambiamenti rapidi

Viviamo in un’epoca di cambiamenti rapidi e trasformazioni profonde, dove affari, creatività, tecnologia, natura e politica convergono e interagiscono in modi senza precedenti. In questo contesto dinamico, il design assume un ruolo cruciale, capace di influenzare positivamente questi mutamenti e guidare la società verso un futuro più sostenibile e innovativo.

Per il terzo anno consecutivo, iF International Forum Design GmbH, in collaborazione con The Future di Francoforte, ha pubblicato il “iF Design Trend Report 2024”. Questo rapporto analizza le principali tendenze del design in un’epoca di trasformazioni globali, offrendo una visione olistica che abbraccia vari settori e materie. Attraverso un processo di ricerca rigoroso e interdisciplinare, il rapporto mette in luce sei trasformazioni chiave che modellano il futuro della nostra società: Economia Consapevole, Digitalità Umana, Co-Società, Rivoluzione Mentale, Glocalizzazione e Transizione Ecologica.

“iF Design Trend Report 2024” fornisce non solo un’analisi dettagliata delle tendenze attuali, ma anche esempi concreti di prodotti e servizi che incarnano queste trasformazioni. Designer ed esperti del settore da tutto il mondo hanno collaborato per offrire prospettive diversificate e profonde, creando una risorsa davvero utile per chiunque sia interessato a capire come il design può affrontare le sfide globali e sfruttare le opportunità emergenti.

In questo articolo esploreremo alcune delle principali intuizioni del rapporto analizzando le sei trasformazioni identificate come capaci di influenzare e guidare la pratica del design verso la costruzione di un futuro degno di essere vissuto. immagini da: ifdesign.com

di VIOLA FEDERICO

Le sei trasformazioni che rendono il futuro della società modellabile

Sebbene le trasformazioni siano collegate ai megatrend con i loro effetti di lunga durata, offrono una prospettiva diversa di questi cambiamenti. Sono focalizzate sulle specifiche questioni sociali che devono essere risolte e sui bisogni umani connessi a queste.

Quindi, mentre si può fare poco per cambiare la direzione generale di un megatrend come il cambiamento demografico o l’urbanizzazione, queste trasformazioni forniscono un po’ di margine per affrontare le sfide dei megatrend.

Economia Consapevole: Il design che rimodella il lavoro

Digitalità Umana: Il design che umanizza la tecnologia

Co-Società: Il design che contribuisce alla qualità degli spazi pubblici

Rivoluzione Mentale: Il design che supporta una nuova era di benessere

Glocalizzazione: Il design che connette globale e locale

Transizione Ecologica: Il design che promuove la transizione climatica

CONSCIOUS ECONOMY

Il passaggio da un’economia basata sulla produzione a un’economia orientata allo scopo comporta la rimodellazione dell’ambiente di lavoro. Gli architetti e i produttori di materiali devono considerare trend ormai assodati come l’uso crescente dell’intelligenza artificiale (IA) e l’accento posto sul benessere negli ambienti lavorativi.

I designer possono approfittare di strumenti basati sull’IA per ottimizzare la progettazione di ambienti e superfici, migliorando sia l’estetica che la funzionalità degli spazi. Questo include la progettazione di uffici ergonomici e la creazione di spazi che rispondano alle nuove

esigenze lavorative, come aree collaborative, ambienti di lavoro flessibili e confortevoli. Molti dati ormai ci mostrano come allestire gli spazi di lavoro con luce naturale, utilizzare materiali fonoassorbenti e fornire spazi sufficienti per ritirarsi e lavorare in tranquillità, così come creare aree per lo scambio di idee, possa ridurre significativamente il livello di stress sul lavoro.

Strumenti di IA possono accelerare i processi creativi, generare opzioni di design e gestire progetti, lasciando agli architetti e designer il compito di apportare il tocco umano e l’interpretazione creativa finale. La chiave è utilizzare l’IA per ottimizzare il lavoro senza perdere la dimensione personale e creativa che rende unico ogni progetto.

Gli sviluppi tecnologici rendono l’uso degli strumenti meccanici meno fisicamente impegnativo: eliminando i cavi, riducendo il peso e il rumore, i dispositivi stanno diventando più sicuri e meno gravosi da utilizzare. XR, la tecnologia degli ologrammi e le interfacce vocali permettono di ridurre la dipendenza dagli schermi fissi, rendendo possibile un nuovo ambiente di lavoro immersivo.

In questa economia consapevole, il desiderio collettivo di un lavoro che abbia uno scopo incontra tecnologie innovative che offrono a individui, organizzazioni e all’intera società la libertà di ripensare completamente il lavoro e l’economia. Il ruolo del lavoro sta cambiando: i dipendenti vedono sempre più i loro lavori come una parte integrante del loro sviluppo personale e richiedono quindi condizioni lavorative e ambienti che siano sostenibilmente compatibili con uno stile di vita sano. L’intelligenza artificiale ha reso possibile automatizzare molti passaggi lavorativi: le macchine possono prendere in carico lavori noiosi, monotoni e fisicamente impegnativi, accelerando significativamente i processi creativi. Sono proprio questi nuovi presupposti tecnologici che ci hanno permesso di mettere in discussione il lavoro nella sua forma attuale.

PRACTICE: THE CAMPUS - 3 Workplace floors and Hall CORE

Progetto di ristrutturazione che risponde alle esigenze del lavoro ibrido post-COVID-19 e ridefinisce il modo in cui l’informazione viene diffusa. Incarnando i valori di KOKUYO di “empatia e co-creazione,” “design esperienziale” e “cultura sperimentale,” il progetto stabilisce un ambiente per i dipendenti per affrontare le questioni sociali attraverso sfide creative, presentando un luogo di lavoro all’avanguardia per l’era del lavoro ibrido. (KOKUYO Co. Ltd.)

BEST

HUMAN DIGITALITY

La “Digitalità Umana” rappresenta una trasformazione cruciale nel rapporto tra tecnologia e individuo, mettendo l’essere umano al centro di un mondo iper-connesso. Questo approccio innovativo sfida i designer a creare nuove forme di interazione tra umani e macchine, utilizzando interfacce vocali, controlli gestuali e riconoscimento delle emozioni. Gli “AI Companions”, o compagni artificiali, offrono supporto creativo ed emotivo, fungendo da coach e assistenti all’apprendimento, adattandosi al livello di ciascun utente. Sono impiegati nelle interfacce di servizio e nelle strategie di marketing dei brand. Dopo anni di trasformazione digitale, la complessità comunicativa ha generato sia benefici che insicurezze.

La “Digitalità Umana” mira a riequilibrare questa dinamica, promuovendo una competenza digitale responsabile e potenziante. I designer devono affrontare sfide come la scelta dell’aspetto degli AI Companions e la gestione degli stereotipi nelle interfacce umanoidi.

È cruciale comunicare i limiti dell’AI per gestire le aspettative degli utenti.

Le interazioni personalizzate possono creare dipendenza emotiva, richiedendo una valutazione attenta.

Emotion recognition market

Source: mordorintelligence.com 2023

CO-SOCIETY

“I marchi stanno creando sempre più spazi di condivisione, promuovendo comunità ed eventi. Tali spazi possono avere un grande significato culturale, colmando un vuoto pubblico”

Le opportunità includono innovazioni nell’assistenza vocale e nel riconoscimento delle emozioni, rendendo i dispositivi compagni quotidiani. Le interazioni umanizzate con l’AI rafforzano i legami con i dispositivi e i brand, offrendo esperienze sempre più personalizzate e coinvolgenti.

Il design sta emergendo come una forza trasformativa fondamentale per superare le divisioni sociali e costruire una “Co-Society” attraverso una partecipazione inclusiva. In particolare, il Co-Design si rivela cruciale quando il design influisce direttamente sulla vita quotidiana delle persone, come avviene per spazi pubblici e infrastrutture urbane. La progettazione di paesaggi e quartieri non solo modifica il nostro ambiente, ma incide profondamente sulla qualità della vita e sul senso di appartenenza.

Patrizio Cionfoli

DIRETTORE DESIGN E INTERAZIONE, STUDIO VOLPI, ITALIA

Città come New York e Amburgo sono esempi di come il Co-Design può affrontare le sfide sociali e urbanistiche. New York, ad esempio, utilizza il Co-design per contrastare la povertà e la discriminazione, coinvolgendo direttamente i residenti nel processo di progettazione. Amburgo, invece, ha sviluppato lo strumento DIPAS, che permette ai cittadini di dare feedback sui progetti urbanistici attraverso piattaforme digitali.

BEST PRACTICE: Project INKlusion

Samsung,con la collaborazione di leader della diversità, equità e inclusione e oltre 500 dipendenti interni, ha creato una Strategia di Design Inclusivo e una Guida per potenziare le possibilità creative dei designer. Hanno ripensato il modo di progettare. Il risultato è ‘INKlusion’, una metafora visiva dell’inchiostro che incoraggia i designer a vedere l’inclusività come un’opportunità creativa, aggiungendo colore alla loro mentalità.

Questi approcci dimostrano che il design partecipativo non solo rende le interfacce utente più intuitive e accessibili, ma migliora anche l’efficienza dei processi amministrativi. In questo modo, le agenzie governative possono rispondere in modo più rapido e sensibile alle esigenze della comunità, rendendo le città più inclusive e

Mentre i processi di trasformazione strutturale sono in primo piano nella Co-Society, la Rivoluzione del Cambio di Mentalità è incentrata sull’ambito ideologico

MINDSHIFT REVOLUTION

La comunicazione digitale e i social media ci permettono di conoscere il mondo come mai prima d’ora, democratizzando la diffusione delle informazioni tramite post, rapporti ed esperienze. Questo ci espone a opinioni e realtà diverse dalle nostre. La Rivoluzione del Mindshift rappresenta un cambiamento sociale, morale e spirituale, che spinge le aziende a comprendere i loro pubblici e adottare approcci innovativi nel design, in linea con le visioni del mondo in evoluzione.

I social media rivelano discriminazioni strutturali e disuguaglianze, e il design ha un ruolo attivo nel rimodellare le strutture sociali, promuovendo diversità e inclusività nei prodotti e servizi. La Rivoluzione del Mindshift sta cambiando il modo in cui i marchi agiscono, richiedendo l’integrazione autentica dei valori aziendali in ogni aspetto dell’organizzazione. Diversi studi dimostrano che diversità e inclusione non solo migliorano la società, ma offrono anche benefici economici. Team diversificati ottengono risultati migliori e sono più resilienti nelle crisi. Strutture di partecipazione equa rafforzano la coesione sociale e progetti che integrano diverse prospettive permettono di affrontare problemi complessi in modo più efficace. Il Bhutan, che misura il Benessere Nazionale Lordo dal 1990, è un esempio di come il benessere materiale, ideativo e spirituale possano essere forti indicatori di progresso. La Rivoluzione del Mindshift ci invita a riflettere su un “Design per la Felicità”, dove l’obiettivo non è solo soddisfare bisogni di consumo, ma contribuire alla felicità e alla soddisfazione di tutti gli abitanti della Terra. La proposta è di immaginare un mondo in cui progettare significhi promuovere il benessere di tutti, per creare una società più giusta e felice.

Source: ccrweb.ca

BEST PRACTICE: Ben & Jerry’s

Ben & Jerry’s ha sviluppato una missione progressista e non partitica che mira a soddisfare i bisogni umani e a eliminare le ingiustizie nelle comunità locali, nazionali e internazionali. Questo obiettivo viene integrato nelle attività quotidiane dell’azienda. La campagna “Change is Brewing” è parte del loro impegno continuo per promuovere la giustizia razziale. Essa invita il paese a distogliere investimenti da un sistema legale penale inefficace e a destinare risorse a servizi che aiutano le comunità a prosperare.

Source: Kotler/Sarkar 2017

GLOCALIZATION

La glocalizzazione, ovvero l’integrazione del “locale” nel “globale”, apre nuove opportunità affascinanti. Le multinazionali, con la loro combinazione di conoscenza locale e expertise globale, affrontano le sfide planetarie con soluzioni su misura per le diverse regioni. La globalizzazione infatti non è senza limiti: l’aumento della connettività può portare a rischi e conseguenze locali derivanti da crisi globali. In questo contesto, i contro-movimenti emergono, enfatizzando i valori locali e segnando l’era della glocalizzazione. Osserviamo quindi un interessante cambiamento di paradigma: il branding iper-glocal. Questo approccio, guidato dall’intelligenza artificiale e dall’integrazione dei dati in tempo reale, rivoluziona il modo in cui i marchi si relazionano con il loro pubblico. Immaginiamo un mondo in cui i messaggi pubblicitari e le offerte di prodotto si adattano dinamicamente alle intuizioni in tempo reale, fondendosi armoniosamente con il tessuto delle comunità locali. Ma il branding iper-glocal va oltre l’estetica: si tratta di creare connessioni autentiche. I marchi partecipano attivamente agli eventi di quartiere, sostengono cause locali e collaborano con artisti e influencer per creare esperienze significative che risuonano profondamente con il loro pubblico.

Migrazione, Design e Società

Migrazione e globalizzazione sono strettamente interconnesse. Le persone migrano per varie ragioni, attraversando confini regionali e federali, importando ed esportando idee e valori. Tre forme di migrazione sono particolarmente rilevanti per il design:

Migrazione forzata: Lasciare il proprio paese avviene come reazione a conflitti armati, mancanza di opportunità economiche o sociali e crisi ecologiche. Questi migranti portano con sé culture, esperienze e necessità che influenzano il design, stimolando soluzioni innovative che rispondono a emergenze e sfide umanitarie.

Nuovo Nomadismo: Questo trend migratorio coinvolge una demografia élite di lavoratori del sapere richiesti a livello internazionale. Per loro, spostarsi spesso è parte di uno stile di vita e di un nuovo modo di lavorare che richiede solo una connessione internet stabile. Questo fenomeno influisce sul design di spazi di lavoro flessibili, strumenti di collaborazione virtuale e prodotti che facilitano la mobilità.

Viaggi Trasformativi: I viaggi si combinano sempre più con usi e costumi locali, e i viaggiatori si concentrano su una risonanza reciproca con la loro destinazione. Questo approccio stimola un design sostenibile e rispettoso delle culture locali, promuovendo esperienze autentiche e significative.

In sintesi, la migrazione, in tutte le sue forme, influisce profondamente sul design e sulla società, promuovendo l’integrazione di idee diverse e stimolando innovazioni che rispondono alle esigenze di un mondo globalizzato e interconnesso.

Source:

ECO TRANSITION

Il report analizza la transizione verso una società eco-sistemica olistica, mettendo in risalto i principi di decarbonizzazione, adattamento climatico e rigenerazione, fondamentali per un design sostenibile. Il design rigenerativo mira a ripristinare gli ecosistemi tramite progetti come spazi verdi urbani e abitazioni sostenibili, allineando le esigenze umane con gli obiettivi ambientali. Tuttavia, la Transizione Ecologica richiede una ristrutturazione profonda: dalla produzione di energia alla manifattura, dalla logistica alle vendite. Questo implica investimenti massicci da parte di aziende e governi. I designer sono al centro di questa trasformazione: devono acquisire nuove conoscenze per adattare i prodotti ai nuovi metodi di produzione e all’uso di materiali alternativi.

Il design dei prodotti gioca un ruolo cruciale nell’economia circolare, influenzando i materiali utilizzati e il modo in cui vengono combinati. Il biodesign e l’uso di materiali viventi, come piante e alghe, rappresentano un cambiamento significativo nel nostro rapporto con la natura, promuovendo la coesistenza e l’interdipendenza. Questi materiali, capaci di rigenerarsi e adattarsi, aprono nuove possibilità nel design sostenibile. L’adozione di materiali bio-based e tecniche di design circolare offrono l’opportunità per sviluppare prodotti ecologici e innovativi dal punto di vista anche estetico. La collaborazione interdisciplinare è essenziale per creare soluzioni sostenibili che migliorino la qualità della vita urbana e la resilienza ai cambiamenti climatici.

Nel futuro che ci attende, l’approccio antropocentrico è obsoleto: dobbiamo apprezzare e utilizzare le interdipendenze tra umani, natura, società, tecnologia e ambiente come base per l’innovazione. Il Design Thinking Ecologico, che enfatizza la nostra relazione simbiotica con il mondo, potrebbe essere uno strumento prezioso in questo contesto.

Design Process

Source: Sanchez Ruano 2019

SOSTENERE e MONITORARE IL PROGRESSO

Il report di iF Design ci mostra chiaramente che il design si sta orientando verso un futuro promettente. Non è più solo questione di estetica, ma di una disciplina che fonde economia, tecnologia, società e ambiente. L’innovazione e la sostenibilità stanno diventando centrali, l’Intelligenza Artificiale emerge come un alleato cruciale, capace di supportare questa evoluzione. Tuttavia, questo percorso è ricco di sfide: come ci hanno insegnato i migliori film di fantascienza, l’IA è tanto potente da richiedere una gestione oculata per evitare potenziali problematiche. Poichè, come analizzato in questo documento, il design e l’IA sono in corsa verso sviluppi sempre maggiori, risulta necessario avanzare quanto prima anche con il dibattito e la regolamentazione di questo ultimo strumento, anche se si tratta di tematiche complesse.

In sintesi, il design ha davvero il potenziale di guidarci verso un futuro più sostenibile, inclusivo e innovativo ma dobbiamo sostenere il progresso del design, gestendo con cura l’intelligenza artificiale, per realizzare il cambiamento auspicato.

BEST PRACTICE: Mogu

Mogu ha condotto ampie ricerche sulle tecnologie basate sul micelio in diversi settori, ottenendo materiali che variano da morbidi e spugnosi a densi e resistenti. Sfruttando il loro potenziale estetico, Mogu introduce ora i primi prodotti commerciali basati sul micelio per applicazioni di design d’interni, segnando un traguardo nell’innovazione sostenibile.

Symbiotic

Tecno FLW / Multi-strato

con

IL DISTACCO DELLO STRATO

DI L EGNO SUPERIORE NEI

PAVIMENTI IN MULTI-STRATO

PER AFFRONTARE QUESTO PROBLEMA SONO STATE INTRODOTTE DUE NORME TECNICHE VOLONTARIE: UNI EN 17456:2021 E UNI EN 13489:2023. ECCO LE LINEE GUIDA

Nei pavimenti in legno multi-strato, può manifestarsi in uso il distacco dello strato di legno superiore dal supporto. Questa anomalia può essere originata da difettosità puntuale o da concause a cui non sempre si può risalire con assoluta certezza. Per colmare questo vuoto tecnico sono state introdotte le norme descritte in questo articolo che considerano di fatto solo il contributo dovuto al pavimento in legno ed alla qualità del suo incollaggio.

Nello specifico la norma “EN 17456:2021 Pavimenti in legno e parquet – Determinazione della delaminazione dello strato superiore di elementi multistrato – Metodo ” sopra citata è stata pubblicata a livello CEN il 14 aprile 2021e la relativa versione UNI EN 17456 recepisce la norma europea.

Il documento specifica un metodo di prova con tre trattamenti di invecchiamento dei provini (AT1, AT2 e AT3) , da applicare al momento della prima consegna

di Ing. Paolo Tirelli – vicedirettore e responsabile reparto prove meccaniche di Catas

del prodotto, per la determinazione della delaminazione dello strato di rivestimento superiore di elementi di parquet multistrato con diverse strutture, dimensioni e adesivi per un uso interno come pavimento.

Poiché i sistemi di riscaldamento a pavimento, le case a basso consumo energetico o passive e le aree pubbliche con alte esposizioni potenzialmente sono fonte di elevata sollecitazione per gli elementi della pavimentazione di legno e di parquet, è indispensabile quindi che gli stessi resistano agli effetti della temperatura ed umidità a cui vengono sottoposti in fase di installazione.

Il metodo di prova indicato simula queste situazioni e permette di determinare la qualità dell’incollaggio dello strato superiore, anche per parquet utilizzati per il riscaldamento a pavimento.

parquet multistrato in ambienti interni asciutti e può essere applicato per tutti i tipi di colle di parquet. Può essere utilizzato per i principali sistemi di riscaldamento a pavimento e prevede un trattamento di essiccazione in stufa.

Il trattamento di invecchiamento AT2 conservazione in clima umido e ri-essicazione è un trattamento studiato per la valutazione di parquet multistrato che prevedono l’impiego di colle viniliche per l’incollaggio dello strato superiore.

Il provino deve essere posto in una camera climatica simulante un clima umido, dopodiché, in seguito a uno stoccaggio in condizioni di minore umidità relativa dell’aria, viene essiccato in stufa.

Il trattamento di invecchiamento AT3 conservazione in acqua fredda e ri-essicazione è un trattamento pensato

Ma in che cosa consiste quindi il metodo di prova?

Prima di tutto è necessario preparare almeno cinque provini da altrettanti elementi di parquet multistrato e condizionarli fino a massa costante prima della misurazione come puntualmente descritto nella norma. Dopodiché i campioni vengono sottoposti ad un trattamento di invecchiamento scelto in base al tipo di colla utilizzato o alla destinazione d’uso, superato il quale si valuta la qualità dell’incollaggio dello strato superiore.

Il trattamento di invecchiamento AT1 essicazione in stufa è un trattamento per la valutazione della prestazione di

per la valutazione di parquet multistrato che prevedono l’impiego di colle diverse dalle viniliche per l’incollaggio dello strato superiore. Dopo immersione a bagnomaria in acqua a temperatura ambiente costante, ciascun provino deve essere condizionato ed essiccato in stufa.

Per conoscere le specifiche e i parametri di prova (es. condizioni di umidità, temperature, tempistiche, dettagli su come predisporre i provini,...) si rimanda alla norma che li descrive con dovizia di particolari.

In seguito al trattamento di invecchiamento scelto, si va quindi a valutare la delaminazione per ciascun provino

calcolata come percentuale della lunghezza delaminata relativa allo strato superiore nello stato iniziale per ogni sezione trasversale. È necessario calcolare la media della lunghezza di delaminazione dello strato superiore di al meno 10 sezioni trasversali.

Questo documento non si applica per valutare la qualità dell’incollaggio del compensato, eventualmente utilizzato, nella costruzione del pavimento.

Come vaIutare i risultati?

Il 3 agosto scorso è stata pubblicata la nuova versione della norma “UNI EN 13489:2023 Pavimentazioni di legno e parquet - Elementi di parquet multi-strato”.

Questo documento specifica le caratteristiche, i requisiti ed i metodi di prova per gli elementi di parquet multi-strato per l’utilizzo come pavimentazioni interne.

Tra i vari requisiti previsti ce n’è uno nuovo che riguarda la valutazione della qualità dell’incollaggio tra lo strato di legno superiore ed il supporto sul quale è incollato per le applicazioni che prevedono la posa su massetti riscaldanti. Il documento prevede che la procedura per la valutazione dell’incollaggio dello strato superiore debba essere con forme alla norma EN 17456 e, nello specifico, dopo il trattamento AT1 il limite per il valore medio della delami nazione dello strato superiore deve essere inferiore all’1%, mentre per i singoli provini sottoposti a prova deve essere inferiore al 5%.

Da oltre 25 anni, CATAS opera come organismo di certificazione di prodotto.

Una segreteria tecnica dedicata che affianca le aziende lungo l’intero processo di certificazione. Un team di ispettori qualificati e specializzati nello specifico ambito settoriale di intervento. CATAS è in grado di allestire metodi di prova ad-hoc per provare prodotti e semilavorati particolari.

WWW.CATAS.COM

CATAS
Catas 2019 © Foto Petrussi
Tecno FLW / Multi-strato

LA REAZIONE AL F UOCO DI TENDE E TENDAGGI

LA NORMATIVA ITALIANA IN MATERIA È REGOLATA PRINCIPALMENTE DAL

DM 26/06/84 E SUCCESSIVE MODIFICHE, COME IL DM 3 SETTEMBRE 2001 E IL DM 14 OTTOBRE 2022, TUTTE ANALIZZATE IN QUESTO ARTICOLO

Il nome “Sipari, drappeggi e tendaggi” si trova nei certificati di prova per la prevenzione incendi e viene utilizzato per indicare questi prodotti, infiammabili su entrambe le facce. La normativa italiana è regolata principalmente dal DM 26/06/84 e successive modifiche, come il DM 3 settembre 2001 e il DM 14 ottobre 2022.

Questi decreti, insieme a varie circolari e chiarimenti, stabiliscono le regole per la certificazione di prodotti e famiglie di prodotti. Tutta un’altra serie di decreti di prevenzione incendi limita invece l’uso di determinati prodotti combustibili in determinati contesti, come alberghi, asili ed enti pubblici.

Se un’attività è soggetta alla prevenzione incendi, con un Decreto Ministeriale o una regola tecnica “orizzontale” o “verticale”, si dovrà verificare se il proprio prodotto/ materiale sia compreso tra quelli per cui è richiesta una determinata classe di reazione al fuoco.

Per esempio, potreste trovare che i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce, come i tendaggi, debbano avere una classe di reazione al fuoco non superiore a 1 o appartenere al gruppo GM1. I requisiti di sicurezza possono variare a seconda del tipo di attività e del materiale utilizzato. È opportuno ricordare che il prodotto dovrà essere testato presso un laboratorio Italiano autorizzato ai sensi del DM. 26 marzo 1985.

contributo di ISTITUTO GIORDANO
Tecno FLW / Normativa incendi

Per quanto siano in corso dei processi atti a semplificare le procedure di certificazione, eliminando del tutto l’Omologazione Ministeriale, ad oggi, i certificati di prova emessi da tali laboratori e validi per la prevenzione incendi, possono far riferimento essenzialmente a due articoli del DM 26/06/84:

Art. 8: Questo articolo riguarda i prodotti di serie, per i quali è richiesta anche l’omologazione ministeriale. Dopo che un laboratorio autorizzato rilascia il certificato, il produttore deve inviare una richiesta al Ministero dell’Interno. Una volta ottenuta l’omologazione, il prodotto può essere commercializzato. L’articolo descrive anche gli obblighi relativi alla marcatura e alla dichiarazione di conformità.

Art. 10: Questo articolo si applica ai prodotti installati o di limitata produzione. In questi casi, il certificato è specifico per il sito di installazione e non richiede l’omologazione ministeriale. Il certificato rilasciato dal laboratorio è sufficiente per la prevenzione incendi.

La classificazione si basa sull’attribuzione del valore 0, 1, 2, 3, 4 o 5 ai materiali. I valori più alti significano maggiore partecipazione al fuoco; il valore 0 indica i materiali non combustibili.

Un tessuto a base organica, è impensabile che ottenga la classe 0, per cui la migliore classe spendibile per la maggior parte dei decreti di prevenzione è la classe 1.

A prescindere dall’articolo applicato, il produttore dovrà fare una domanda di certificazione al Laboratorio autorizzato in carta intestata e con allegata la scheda tecnica del prodotto, con tutte le caratteristiche rilevanti. Una volta ricevuta la domanda e i prodotti da testare, il laboratorio inizierà le procedure descritte nelle norme tecniche usate per la classificazione:

• UNI ISO 1182

“Prove al fuoco. Prodotti edilizi. Prova di non combustibilità”

• UNI 8456

“Materiali combustibili suscettibili di essere investiti dalla fiamma su entrambe le facce. Reazione al fuoco mediante applicazione di una piccola fiamma”

• UNI 9174 e UNI 9174/A1

“Reazione al fuoco dei materiali sottoposti all’azione di una fiamma d’innesco in presenza di calore radiante”

• UNI 9176

“Preparazione dei materiali per l’accertamento delle caratteristiche di reazione al fuoco”

• UNI 9177

“Classificazione di reazione al fuoco dei materiali combustibili”

Per i tessuti come le tende, la norma UNI 9176 prevede un pretrattamento con cicli di lavaggio e asciugatura, o con passaggi di una spazzola per i tessuti spalmati. Dopo il pretrattamento, i campioni vengono testati con la UNI 8456 per verificare una prima fase di innesco con una piccola fiamma e con la UNI 9174 per simulare uno scenario d’incendio più avanzato

Nello specifico, la UNI 8456 valuta il tempo di post-combustione, post-incandescenza, la zona danneggiata e il gocciolamento del materiale esposto a una piccola fiamma. Dopo aver valutato gli esiti della prova assegnando Livelli di comportamento secondo specifiche regole, si determina la categoria finale.

La UNI 9174, invece, descrive un metodo per la determinazione delle stesse caratteristiche della UNI 8456 verificando anche la velocità di propagazione della fiamma lungo la superficie, su una provetta sottoposta all’azione di una fiamma d’innesco in presenza di calore radiante. Anche in questo caso, dopo la prova si assegnano dei Livelli di comportamento secondo specifiche regole e si determina la categoria finale.

I risultati dei due test vengono combinati per determinare la classe di reazione al fuoco, secondo la norma UNI 9177.

spazzolamento - pretrattamento

Dunque, la classe di Reazione al fuoco, sarà sempre data dalla combinazione di più fattori in contesti di prova molto diversi e non sempre la prova UNI 9174 risulta essere la più difficile, in quanto per certi prodotti, a seguito di contatto con la fiamma d’innesco e con pannello radiante, si verifica la fusione con formazione di fori sul prodotto e non vi è produzione di fiamma. Mentre, con l’attacco dal bordo della piccola fiamma (UNI 8456) e senza un calore radiante, il prodotto mantiene le proprie caratteristiche fisiche, contribuendo alla propagazione della fiamma.

collaborazione con

Istituto

Istituto Giordano è Laboratorio autorizzato dal Ministero dell’Interno, Ente Notificato per eseguire test in conformità alle norme Europee per la Marcatura CE dei prodotti da Costruzione ed esegue attività di prova nel settore Ferroviario, Navale e Automotive. Esistono inoltre altri test volontari applicabili ai tessuti come la EN 13773 o altri regolamenti e standard specifici in ogni nazione Europea. In questo articolo si è trattato solo il sistema di testing e certificazione Italiano secondo il DM 26/06/84 e s.m.i. WWW.GIORDANO.IT

in questa pagina. prove di reazione al fuoco Tecno

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Rivestimenti murali naturali Organoid® portano la natura in interno mantenendo le proprietà organolettiche delle piante con cui vengono realizzati.

Immagine per gentile concessione di Organoid

Oggi l’industria evolve attraverso nuove tendenze che abbracciano tematiche complesse come la sostenibilità e le migliorate performance, pur senza abbandonare lo sviluppo di una nuova estetica.

Le soluzioni più classiche sono realizzate in carta, con o senza supporto in tessuto-non-tessuto, applicabili con vari metodi di incollaggio o autoadesivi. Sebbene queste carte offrano prestazioni di base, possono essere trattate per migliorarne la resistenza. Un esempio di innovazione è rappresentato dai prodotti Organoid, realizzati con materiali naturali non trattati, che mantengono fragranze originali, in linea con i principi del biophilic design. Un’altra novità è offerta da Paper Factor, con pannelli decorativi in “micro-paper”, un materiale composto da carta e cartoni riciclati al 100% e certificati FSC® miscelati ad una resina naturale PetroFree™ e pigmenti naturali. Durevoli, riutilizzabili, riciclabili e non tossici, grazie a questa speciale composizione presentano caratteristiche estetiche gradevoli e permettono la realizzazione di effetti superficiali 3D.

di VIOLA FEDERICO con il contributo di MATERIALLY
Tecno FLW / Rivestimenti
Paper Factor crea un materiale innovativo per rivestimenti 2D e 3D in micro-fibre di carta.
Immagine per gentile concessione di Paper Factor

Nel campo dei rivestimenti in tessuto , tra le novità in termini di sostenibilità, troviamo GlamPure di Glamora, un tessuto-non-tessuto realizzato con puro lino europeo e viscosa, certificato FSC e Oeko-Tex. Oltre ad impiegare inchiostri conformi allo standard Greenguard Gold, questo materiale fibroso si distingue per il suo basso indice di conduttività termica, che corrisponde a interessanti proprietà isolanti e termoregolatrici. Idoneo dunque per l’uso in bioarchitettura residenziale e ambienti hospitality. Carnegie Fabrics, invece, ha investito nello sviluppo di una nuova versione del suo materiale Xorel realizzata a partire da poliestere bio-based, i cui costituenti sono stati ricavati dalla canna da zucchero.

Il PVC è spesso considerato non sostenibile. Pertanto, le aziende affidabili che offrono materiali vinilici sottolineano che i loro prodotti sono realizzati con processi a basso impatto. Per superare le problematiche relative alla composizione di questi materiali, diverse realtà hanno sviluppato prodotti dalle prestazioni analoghe, ma di diversa composizione, ad esempio a base di PE o altri materiali plastici. Tra gli altri, 3M ha sviluppato una linea di pellicole autoadesive a base poliolefine per il settore dell’architettura, di esterni e interni, idonee per l’ottenimento di crediti LEED, si tratta della serie 3M™ DI-NOC. Diversamente, G2 BioBlend® di Inpro è un rivestimento protettivo per porte e pareti certificato GREENGUARD® e realizzato in PLA e PETG certificati Cradle-to-Cradle™ Bronze.

Infine, i materiali compositi offrono soluzioni innovative combinando diverse sostanze per creare effetti unici.

Un esempio più classico è la fibra di vetro, che ha esteso le opportunità decorative ad ambienti tradizionalmente “difficili” come i box doccia nei bagni.

Altri esempi più moderni includono Stoneskin, un materiale realizzato attraverso un processo artigianale di “stampa inversa” che permette di estrarre i minerali superficiali dalla pietra e depositarli su un film flessibile, oppure X-Kin, che estende la famiglia dei materiali Fenix alle superfici murarie, garantendo lo stesso tipo di effetto liscissimo, superopaco e antimpronta, tipico della tecnologia Electron Beam Curing, del materiale originale.

Tutti questi rivestimenti stanno contribuendo a ridefinire il design d’interni, unendo funzionalità avanzate a un’estetica contemporanea e sostenibile. La ricerca al nuovo materiale è sempre in corsa e le soluzioni sono sempre più diversificate e affascinanti.

Materials Library

Attraverso il database e i campioni fisici di Materially si possono esplorare oltre 10.000 materiali innovativi provenienti da 7.500 produttori mondiali. La Materials Library include svariate tipologie di materiali e processi innovativi.

Grazie ai costanti ingressi di nuovi materiali, la library è sempre in aggiornamento.

WWW.MATERIALLY.EU/material-connexion

Biobased Xorel può contenere fino all’85% di materiale bio based ottenuto dalla canna da zucchero. Immagine per gentile concessione di Carnegie Fabrics

CARTA DA PARATI: Una storia affascinante

di VIOLA FEDERICO

La carta da parati ha una storia lunga e a ascinante che risale a diversi secoli fa, con origini nelle antiche tradizioni orientali. L'evoluzione tecnologica ne ha trasformato la produzione da prodotto artigianale a elemento di design accessibile e versatile. In passato, la produzione richiedeva abilità artigianali per dipingere o stampare manualmente i disegni su fogli di carta o materiali tessili. Oggi, la produzione è industriale e utilizza macchinari avanzati che consentono la stampa e ciente su una vasta gamma di materiali o rendo maggiore durabilità, facilità di pulizia e resistenza all'umidità rispetto ai materiali tradizionali.

La carta da parati ha attraversato un lungo percorso storico, diventando un elemento decorativo versatile e so sticato.

1.VINILE: Dominante sul mercato grazie alla sua durabilità, facilità di manutenzione e versatilità in vari ambienti.

6.FIBRA DI VETRO: Meno comune a causa del costo più elevato e delle applicazioni specifiche.

II secolo a.C.

Origini in Cina.

Dipinta a mano su fogli di carta di riso e bre vegetali. Motivi oreali e naturali.

POPOLARITÀ DEI MATERIALI USATI NEL MERCATO ITALIANO DELLA CARTA DA PARATI

2.TNT (tessuto non tessuto): Molto popolare per la facilità di applicazione e rimozione, nonché per la resistenza.

3.CARTA: Ancora ampiamente utilizzata, soprattutto per stili classici e opzioni economiche.

4.FLISELINA: Spesso usata come base per altri tipi di rivestimenti, apprezzata per la stabilità che offre.

5.ECO-TESSUTO: In crescita grazie alla maggiore attenzione verso materiali ecologici e sostenibili.

XVII secolo

Di usione in Europa.

Tecnica di Stampa a Blocchi: ogni colore richiedeva un blocco separato, rendendo il processo laborioso. Lusso riservato all’aristocrazia I disegni spesso imitavano tessuti preziosi come damaschi e broccati.

Di usione in GIAPPONE

E ALTRE PARTI DELL’ASIA. Utilizzo di tecniche di stampa su legno Disegni intricati e stampe artistiche.

Negli ultimi anni, molti creativi hanno riscoperto la tappezzeria murale per esplorare l'identità degli spazi abitativi. Questo ritorno alla carta da parati è motivato dalla necessità di spezzare la monotonia delle abitazioni moderne, rendere gli spazi più accoglienti e combattere la standardizzazione con scelte personali. Inoltre, decorare con carta da parati di buona qualità può essere più economico rispetto al lavoro di un pittore o decoratore.

Uno dei musei italiani più rappresentativi è il Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi" a Bologna. Unico nel suo genere è anche il Musée du Papier Peint in Alsazia, dove, oltre le collezioni di carte da parati, si possono ammirare anche le tecnologie di produzione, fra cui due sorprendenti macchine risalenti al 1877 e al 1881 e rimanere affascinati dalla bellezza dei risultati, ma soprattutto dalle tecniche manuali che si utilizzavano a fine ottocento per creare e stampare la carta da parati a 16 colori con una serie di passaggi.

1_N/A 1530

2_N/A 1730

3_N/A 1852

4_ADELPHI 1955

5_GAY BYRNE 2000

6_N/A 2010

FONTE: homeadvisor.com

XIX secolo – Rivoluzione industriale

Produzione con processi meccanizzati. Accessibile e popolare anche tra le masse. Disegni molto variegati.

• Macchine rotative: cilindri incisi per applicare i disegni.

• Carta continua: rulli continui di carta, migliore uniformità e riduzione costi.

• Sviluppo dei collanti moderni: adesivi chimici più e caci e semplici da applicare.

Per scegliere la carta da parati giusta, è fondamentale considerare il potere del colore, che può in uenzare l'umore e la percezione degli spazi: tonalità chiare rendono una stanza più luminosa e ampia, mentre tonalità scure donano intimità e mistero.

XXI secolo

• Stampa Digitale Avanzata: Inchiostri a base di UV e solventi ecologici permettono una vasta gamma di design e texture.

• Sostenibilità: Uso di materiali riciclabili e processi di produzione a basso impatto ambientale.

• Materiali innovativi: Come la carta da parati magnetica o quella interattiva con LED integrati.

XVIII secolo

• Stampa a Rullo: L'invenzione della macchina da stampa a rullo in Inghilterra permise di stampare disegni continui su lunghe bobine di carta.

• Colori Chimici: L'introduzione di pigmenti chimici stabili permise una gamma più ampia di colori.

XX secolo

Proposta altamente variegata e studiata sull’utente.

• Stampa O set e Serigra a: Disegni più complessi e dettagliati.

• Vinile e Materiali Sintetici: Migliore durabilità e lavabilità.

• Stampa Digitale: Personalizzazioni su larga scala e disegni fotorealistici.

IN B AGNO?

ELEGANZA ECO-FRIENDLY CHE NON TEME L’UMIDITÀ

GRAZIE ALLE ULTIME INNOVAZIONI, QUESTO RIVESTIMENTO MURALE

DI TENDENZA SI ADATTA ANCHE ALLA STANZA DA BAGNO. IN QUESTO

ARTICOLO APPROFONDIAMO TECNOLOGIE E NUOVI DESIGN

Nell’intimità di un bagno di carattere, elegante e funzionale, la carta da parati sta emergendo come un protagonista inatteso, combinando stile e praticità con un occhio attento alla sostenibilità. Immaginate un ambiente dove le pareti non sono solo un semplice sfondo, ma un’affermazione di design e consapevolezza ecologica. Con l’avvento di nuove tecnologie e materiali, i wallcovering per il bagno hanno superato le sfide tradizionali, offrendo soluzioni che sono sia esteticamente affascinanti che rispettose dell’ambiente.

UN TUFFO NELLA MODERNITÀ

Con la crescente sensibilità ambientale, la carta da parati vinilica sta vivendo una metamorfosi. Tradizionalmente nota per la sua resistenza all’umidità, la versione moderna di questo materiale non solo combatte la muffa ma lo fa con una coscienza ecologica. I produttori ora impiegano vinili realizzati con materiali riciclati e componenti biodegradabili, senza compromettere la durabilità o la resistenza all’acqua. Ma il vinile non è l’unico attore sul palcoscenico della sostenibilità. La fibra di vetro, con la sua robustezza e resistenza all’umidità, ha trovato una nuova vita con opzioni ecocompatibili. Versioni avanzate di questo materiale offrono una protezione impenetrabile contro l’umidità, mentre rispettano gli standard ambientali grazie a pratiche di produzione sostenibili.

TECNOLOGIA E NATURA

In un mondo dove la tecnologia si fonde con la natura, i nuovi metodi impermeabilizzanti sono alla guida della trasformazione. Wet System di Wall&decò, per esempio, rappresenta una svolta nel campo della carta da parati per il bagno. Questo sistema utilizza materiali speciali e un processo di installazione esclusivo che garantisce impermeabilità assoluta e resistenza alla muffa. La stessa azienda ha prodotto anche la prima carta da parati in bio-vinile BIOVYN™ d.ecodura™, eccezionalmente performante e che consente una riduzione delle emissioni del 50% rispetto allo standard. La carta da parati dunque non è più un elemento decorativo fragile, ma un componente robusto e durevole del design del bagno.

NUOVE SFIDE

Guardando al futuro, la carta da parati si prepara a integrare soluzioni ancora più ecocompatibili. I produttori

SpaghettiWall_Glasshouse_design by SW Lab

stanno investendo in ricerca e sviluppo per creare soluzioni che combinano perfettamente sostenibilità e performance, senza inficiare la componente estetica ma, semmai, valorizzandola. Materiali compostabili e inchiostri a base d’acqua stanno diventando la norma. I rivestimenti a base di cera d’api e oli naturali rappresentano un ulteriore passo verso la riduzione dell’uso di sostanze chimiche sintetiche, offrendo una protezione efficace contro l’umidità. Si sta esplorando l’uso di nanotecnologie per creare barriere impermeabili su materiali sostenibili. I professionisti del design hanno ora a disposizione una gamma di opzioni che unisce bellezza e responsabilità. La decorazione del bagno diventa così una dichiarazione di intenti per un futuro più verde e raffinato.

* certificazioni

Elenco delle certificazioni più importanti da considerare quando si cerca una carta da parati ecocompatibile che garantisca resistenza a umidità e muffa:

FSC (Forest Stewardship Council)

Certifica l’utilizzo di materiali sostenibili per la produzione della carta

PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification)

Certifica l’utilizzo di materiali sostenibili per la produzione della carta

GreenGuard

Assicura che i prodotti abbiano basse emissioni chimiche

Blue Angel

Indica prodotti con ridotto impatto sull’ambiente e sicuri per la salute.

ISO 846 (International Organization for Standardization)

Garantisce che la carta da parati sia resistente alla muffa e ai microrganismi.

ISO 10545-14 (International Organization for Standardization)

Assicura che la carta da parati sia impermeabile e resistente alle macchie.

Certificazione CE

Indica la conformità del prodotto alle normative europee di sicurezza, salute e ambiente.

Ecolabel UE

Certifica un marchio di qualità ecologica che garantisce alte prestazioni ambientali durante tutto il ciclo di vita del prodotto

Cradle to Cradle Certified

Indica prodotti progettati con un approccio di economia circolare

Oeko-Tex Standard 100

Certifica i materiali privi di sostanze nocive e sicuri per l’uso in ambienti interni

prodotti

H2O e WallSilkK®/Antibacteria by WALLPEPPER

WP/H2O è il sistema idrorepellente e altamente lavabile adatto per interni a diretto contatto con acqua: bagni, docce, SPA, banconi bar e cucine. La finitura superficiale è arricchita con il protettivo WallSilkK®/Antibacteria certificato “CE”.‎

WP/H2O garantisce un prodotto antibatterico, idrorepellente, con alta lavabilità, resistente al fuoco, allo sfregamento e alle macchie.

Blue Glass by LONDONART

La finitura BLUE GLASS è pensata per gli ambienti bagnati con acqua battente, interno doccia, retro lavandini e muri esterni. Ha un’elevata resistenza meccanica, resistenza all’acqua ed è lavabile CON DETERSIVI DOMESTICI. Il Kit è composto da una base consolidante (IMPROVING PRIMER), la colla impermeabile (GLUE), la FIBER GLASS decorata con il disegno scelto, la Finitura Protettiva (GLASS FINISH) e il Sigillante (SEALANT). Questo finish è protetto da domanda di brevetto italiana.

Acqua-System by CAOS CREATIVO

I supporti Linara e Fibra di Vetro di Caos Creativo sono disponibili con Acqua-System, una finitura semilucida con protettivo bicomponente e una colla che funge da guaina protettiva, eliminando un passaggio e accelerando i lavori. Impermeabile e affidabile, Acqua System permette di decorare il bagno e il box doccia con design raffinati, senza rischi di danni causati dall’acqua.

EQ•dekor by INKIOSTRO BIANCO e MAPEI

La carta da parati antisismica a prova di umidità per ambienti umidi: bagni, docce, cucine e pavimenti. Dalla collaborazione tra Inkiostro Bianco e Mapei nasce il rivoluzionario rivestimento dalla duplice funzione decorativa e protettiva. EQ•dekor è un’armatura in tessuto bidirezionale in fibra di vetro con caratteristiche di maggiore stabilità, efficienza, leggerezza e flessibilità rispetto a una carta da parati tradizionale. Grazie alla sua funzione originaria, presenta caratteristiche di resistenza all’usura superiore alle altre fibre di vetro reperibili sul mercato.

WET System by MURALS

Murals Wet 265g è una carta da parati in tessuto di vetro di alta qualità senza PVC, realizzata con fibre di vetro intrecciate, robuste e di lunga durata. Ha uno speciale rivestimento ricettivo a getto d’inchiostro, che offre un’ampia gamma di colori. Grazie alla sua superficie resistente ai graffi, è adatto per l’uso a lungo termine in aree ad alto traffico. Il materiale permette alla parete di respirare prevenendo la comparsa di muffe o funghi, rendendola la soluzione perfetta per nuove installazioni in ambienti umidi.

Nouveau wallpaper by EX.T

Nouveau wallpaper è una carta da parati waterproof ideale per bagni e ambienti umidi, con supporto in fibra di vetro resistente a graffi, abrasione e raggi UV. È ipoallergenica e facile da mantenere. Gli inchiostri Ex.t, a base d’acqua e inodori, rispettano l’ambiente e sono adatti per contesti particolari come ristoranti e strutture sanitarie. Non infiammabili e privi di nickel, non richiedono etichette di avvertimento secondo la Direttiva UE 1999/45/EC. Perfetti per rivestimenti grandi e piccoli.

Fiberglass by CREATIVE SPACE

Fiberglass è un sopporto realizzato in fibra di vetro, che presenta al tatto un effetto vellutato. Ideale per le zone umide e a contatto con l’acqua, questo supporto è stato pensato per essere applicato in bagni e docce. È lavabile, traspirante, removibile a secco, ignifugo, idrorepellente.

GlamFusion® by GLAMORA

Non ripetitivo, su misura e personalizzabile, brevettato appositamente per ambienti a contatto temporaneo con l’acqua, senza necessità di ulteriori applicazioni impermeabilizzanti. É il rivestimento high-performance più innovativo esistente per le superfici a contatto con l’acqua o sottoposte a sollecitazioni intense, di natura sia meccanica sia chimica. Lo speciale overlay superficiale lo rende impermeabile, insensibile alle abrasioni e alle sollecitazioni intense. Allo stesso tempo, la superficie liscia e non porosa impedisce il proliferare di muffe e batteri.

Waterproof finish by SPAGHETTIWALL

SpaghettiWall propone un wallcovering stampato su fibra di vetro che, grazie allo speciale trattamento “Waterproof finish”, gode di un’ottima tenuta in caso di contatto diretto e prolungato con acqua corrente e alti livelli d’umidità, oltre a una notevole resistenza all’usura e agli agenti chimici impiegati per la pulizia quotidiana degli ambienti.

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Scopri il nuovo rivestimento D DUAL by Kimono: bello, pratico e veloce, DUAL rappresenta una soluzione versatile e rivoluzionaria sia per le pareti che per i pavimenti. Composto da polimeri plastici e materiali inerti, offre robustezza e durabilità e, grazie alle sue caratteristiche uniche di resistenza e impermeabilità, è ideale anche per il bagno, essendo 100% waterproof. Non richiede l’uso di tappetini e basta la colla per entrambe le installazioni. Il DUAL è disponibile in due eleganti decorativi high-gloss: Marmorata Chiara e Marmo Carrara Vieni a scoprirli al Bricoday - 2 e 3 ottobre - STAND D26-E29 - Fiera Milano City

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A B STILCASA: OLTRE MEZZO SECOLO DI ECCELLENZA NELLA DISTRIBUZIONE

CON 2.000 MQ DI SHOWROOM, L’AZIENDA RAPPRESENTA OGGI UN PUNTO DI RIFERIMENTO IN PUGLIA. CI RACCONTA LA STORIA DI QUESTO SUCCESSO WALTER BRUNO, AMMINISTRATORE UNICO DELLA SOCIETÀ

Fortemente orientata alla promozione del Made In Italy, AB Stilcasa ha costruito una solida reputazione nel corso degli anni, evolvendosi da semplice distributore a leader nel settore dell’arredamento bagno e delle ceramiche. La storia dell’azienda, radicata nel territorio pugliese, è un esempio di come la passione per il lavoro e una visione chiara possano portare al successo. Incontriamo Walter Bruno, amministratore, per scoprire come questa impresa familiare sia riuscita a diventare una realtà di riferimento, mantenendo sempre al centro l’eccellenza e la soddisfazione del cliente.

F&W: Come è iniziata la vostra storia?

WB: AB Stilcasa ha una lunga storia, iniziata nel 1971, quando mio padre, Antonio Bruno, intuì l’enorme potenziale della ceramica nel settore dei pavimenti e dei rivestimenti. Con una visione lungimirante, iniziò a stoccare grandi quantità di piastrelle, che poi venivano distribuite in tutta la Puglia, il sud della Basilicata e il

nord della Calabria. Inizialmente, l’azienda operava quasi esclusivamente come distributore per altri rivenditori. Nel 1982, mio padre venne a mancare prematuramente a soli 41 anni. Fu un momento difficile, ma da lì AB Stilcasa prese il nome che ha oggi, con me e mio fratello Donato a gestirla. Da quel momento, l’azienda ha ampliato il suo raggio d’azione, passando dalla distribuzione all’ingrosso alla vendita diretta al privato. Nel 2012, ho acquisito la quota di Donato e sono diventato l’amministratore unico. Oggi, dopo 53 anni, siamo orgogliosi di essere passati da un piccolo negozio a una prestigiosa sede di 5.000 mq.

F&W: AB Stilcasa ha mantenuto un percorso di crescita costante negli anni. Qual è il segreto?

WB:La nostra crescita è il risultato di un impegno costante verso l’altissima qualità e la varietà dei prodotti che offriamo. Il nostro showroom non è solo una semplice esposizione, ma un vero e proprio viaggio nell’eccellenza del design italiano. Abbiamo organizzato lo spazio in stand

colloquio con WALTER BRUNO di VIOLA FEDERICO

distinti, permettendo ai nostri clienti di esplorare e sperimentare diverse soluzioni progettuali. Questo approccio ci ha permesso di evolverci e di adattarci continuamente alle esigenze dei nostri clienti, offrendo loro sempre il meglio.

F&W: Qual è il vostro focus commerciale e quali servizi offrite ai vostri clienti?

WB: Il focus principale è sull’arredo bagno e i prodotti ceramici, ma abbiamo ampia offerta anche per ciò che riguarda le finiture degli altri ambienti. La nostra area espositiva di 2.000 mq è suddivisa in tre sezioni principali: AB Gallery: dove esponiamo il meglio del design italiano, con le creazioni più belle e ricercate.

AB Easy: sezione che offre prodotti di qualità accessibile, destinati alla grande distribuzione.

AB Officina: specializzata in soluzioni innovative per l’outdoor e il wellness.

Grazie alla nostra esperienza e alla professionalità dei responsabili commerciali, offriamo un servizio completo che segue il cliente dalla consulenza iniziale fino alla consegna finale, garantendo un supporto costante durante l’intera tempistica della fornitura. Siamo noti per la ricercatezza dei nostri prodotti e per l’attenzione che dedichiamo al cliente sia prima che dopo l’acquisto.

F&W: Come si è evoluta negli anni la clientela? Quali sono le tendenze principali?

WB:Nel corso degli anni, la nostra clientela è diventata sempre più esigente. Se una volta il nostro focus era principalmente la distribuzione ai rivenditori, oggi ci rivolgiamo direttamente al cliente privato, che cerca soluzioni

“La nostra crescita è il risultato di un impegno costante verso l’altissima qualità e la varietà dei prodotti che offriamo. Il nostro showroom è viaggio nell’eccellenza del design italiano”

di design uniche e materiali di alta qualità. Il desiderio di distinguersi è l’impulso principale all’acquisto. Per quanto riguarda i consumi, la ceramica per pavimenti e rivestimenti continua a rappresentare la maggior parte del nostro fatturato, ma l’arredo bagno sta crescendo costantemente. I clienti, soprattutto durante le ristrutturazioni, tendono a investire di più per migliorare l’efficienza e l’eleganza del loro bagno. Negli ultimi anni vengono apprezzate soprattutto le nuove lastre in gres porcellanato in grande formato e, proprio in risposta a questa richiesta, abbiamo deciso di dedicare un intero piano (600 mq) a questa tipologia di prodotto, con, in particolare, un’area espositiva per le lastre Florim che supera addirittura quella presente nella loro sede di Milano in Foro Bonaparte. Più in generale, siamo sempre molto attenti alle novità del settore in modo da poter garantire al nostro cliente prodotti sempre diversi, di tendenza e con le migliori tecnologie.

in alto. Walter Bruno, Amministratore Unico di AB Stilcasa a sinistra. Sede AB Stilcasa, Taviano (LE)
Ph. Duanne Marques Bruno
foto showroom Courtesy of AB Stilcasa

F&W: Quali fiere di settore sono per te le più importanti?

WB: Cersaie rimane per noi la fiera di riferimento, anche se negli ultimi anni abbiamo rilevato un importante cambiamento: molti grandi marchi preferiscono organizzare eventi privati piuttosto che partecipare alla fiera. Personalmente, sono dispiaciuto da questa tendenza e spero che l’ente fiera di Bologna riesca a trattenere l’eccellenza della ceramica italiana all’interno della manifestazione, altrimenti, molti visitatori internazionali potrebbero non avere l’opportunità di scoprire la grande innovazione del made in Italy. L’altra fiera è sicuramente il Salone del Mobile, che ha visto crescere la presenza di aziende di arredo bagno e ceramiche.

Anno di fondazione: 1971

Sede: Taviano, Lecce

Superficie totale della sede: 5.000 mq

Sezione dedicata allo showroom: 2.000 mq

Fra i marchi distribuiti: 41zero42, ABC abitare, ABK, Attica, Bardelli, Bisazza, Cedit, Coem, Cerim, Cevi, Cifre, Cir, Elios, EnergieKer, Ermesaurelia, Fap ceramiche, Florgress, Francesco De Maio, Geopietra, Gruppo Fincibec, Gruppo Florim, Herberia, Inda, Inkiostro Bianco, Interno 39, Leonardo Ceramica, Marca Corona, Mariner, Monocibec, Mutina, Naxos, Original Parquet, Ornamenta, Prati Group - LI&PRA, Sant’Agostino, Tuscania, Vogue.

WWW.ABSTILCASA.COM

foto showroom Courtesy of AB Stilcasa

AB Stilcasa

DAL X VI SECOLO AL CONTEMPORANEO

NELL’ANTICO PALAZZO BOCCHI DI BOLOGNA, UN PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE

HA RIPORTATO ALLA LUCE LA BELLEZZA

ORIGINARIA DEI PARQUET IN ROVERE, CON

L’USO DI RESINE MODERNE E UN’ATTENZIONE

PARTICOLARE AI DETTAGLI STORICI

Un’abitazione privata, situata nello storico Palazzo Bocchi di Bologna, è stata oggetto di un importante intervento di ristrutturazione legato principalmente al ripristino degli elementi in legno. L’edificio, progettato tra il 1545 e il 1565 dagli architetti Vignola e Sebastiano Serlio, è situato nella zona del Ghetto Ebraico, area dal forte valore storico e culturale e, per tanto, sottoposto a vincoli di tutela.

La ristrutturazione ha coinvolto diversi ambiti, in particolare i pavimenti e le superfici, richiedendo una gestione accurata sia dei materiali sia delle tecniche adatte a preservare l’estetica e la storia del palazzo.

In questo contesto, l’azienda Stil Legno ha gestito la posa e il ripristino dei pavimenti, realizzando un lavoro di restauro del parquet esistente e installando rivestimenti di resina Kerakoll su pavimenti e superfici, mantenendo un equilibrio tra tradizione e innovazione.

Il parquet originale, in rovere lamparquet con un formato di 10x55x300 mm, era stato posato a spina italiana con fascia e bindello in legno della stessa essenza, una tecnica classica che richiede precisione e competenze artigianali. In alcune zone della casa, dove il parquet risultava danneggiato o era presente un’altra tipologia di pavimentazione, è stato sostituito completamente. Stil Legno ha ricostruito fedelmente queste sezioni, replicando lo stile e la qualità del legno originario

Il restauro ha previsto la levigatura dell’intera superficie del parquet, operazione condotta con tre carte abrasive di diversa granulometria per ottenere una finitura uniforme. In seguito, sono stati eseguiti la stuccatura delle eventuali imperfezioni e l’applicazione di una verniciatura con finitura a base d’acqua in due mani, utilizzando il prodotto

di OTTAVIA CASTELLI in collaborazione con STIL LEGNO

Kerakoll HPX Natural. Questo tipo di vernice, con un effetto “grezzo” a 5 gloss, è stato scelto per preservare l’aspetto naturale del legno, senza comprometterne l’estetica e senza alterare la texture visiva e tattile originale. Oltre al lavoro sul parquet, sono stati eseguiti interventi significativi su altre strutture lignee presenti nell’abitazione. Due gradini sono stati completamente ricostruiti in legno massello, impiegando tecniche tradizionali di falegnameria che rispettassero le linee architettoniche e i materiali dell’epoca. La scelta di utilizzare legno massello per la ricostruzione ha garantito una continuità estetica e strutturale con il resto del progetto di restauro. Un altro dettaglio significativo del progetto è stato il montaggio dei battiscopa, anch’essi forniti da Kerakoll. I battiscopa, di altezza pari a 3 cm, sono stati laccati con lo stesso colore delle pareti, creando una continuità cromatica e stilistica con gli elementi decorativi dell’ambiente circostante. Questa scelta ha contribuito a mantenere una linea sobria e coerente, rispettando lo stile raffinato dell’abitazione. In totale, la superficie di parquet restaurata e installata co-

pag. sinistra e destra Foto appartamento privato ristrutturato a Bologna. Gentile concessione di Stil Legno

STIL LEGNO progetta e realizza strutture in legno naturale, dalle casette da giardino a grandi coperture durature. www.stil-legno.eu

La vernice Kerakoll HPX Natural, con un effetto “grezzo” a 5 gloss, è stata scelta per preservare l’aspetto naturale del legno, senza comprometterne l’estetica e senza alterare la texture visiva e tattile originale

pre circa 105 mq. L’intervento di Stil Legno ha dimostrato un’attenzione particolare alla conservazione del patrimonio storico e una cura artigianale in ogni fase del processo. L’uso di prodotti di alta qualità come le resine e le vernici Kerakoll, insieme alle tecniche di restauro più moderne, ha permesso di ottenere un risultato che combina la bellezza classica del pavimento in legno con la resistenza e la funzionalità richieste da una dimora contemporanea.

VERONA SCOMMETTE SULL’ARSENALE: NASCE A RS DISTRICT

IL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DELL’EX ARSENALE ASBURGICO

PREVEDE CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE E NUOVE SOLUZIONI

ECOLOGICHE PER UN FUTURO POLIFUNZIONALE

di VIOLA FEDERICO

Verona si prepara a scrivere una nuova pagina nella sua storia grazie al progetto di riqualificazione dell’ex Arsenale Asburgico, destinato a trasformarsi in un innovativo centro polifunzionale entro il 2026. Con una superficie di 27.400 mq e 14 edifici storici, il complesso ottocentesco sarà restituito alla città con il nome di “Ars District: il Parco

dell’Arsenale”, un’area che integrerà spazi verdi, museali, espositivi, laboratori e servizi dedicati ai cittadini, con un forte accento sulla sostenibilità ambientale.

Il progetto è promosso dal Comune di Verona, che, attraverso l’Assessorato ai Beni Culturali e Paesaggio, ha avviato l’intervento con l’obiettivo di rigenerare il complesso mo-

Progetto: Intervento di riqualificazione e restauro dell’Arsenale Asburgico di Verona

Luogo: Piazza Arsenale 11, 37126, Verona (VR)

Destinazione: Centro culturale e polifunzionale

“Ars District: il Parco dell’Arsenale”

Dimensioni: 27.400 mq

Importo lavori: 17.510.385 euro (strutture, finiture, impianti, opere esterne)

Proprietà: Comune di Verona

Coordinamento integrazione discipline specialistiche: Politecnica

Progettazione strutture: Politecnica, F&M Ingegneria

Progettazione immobili vincolati: Politecnica, De Vita & Schulze Architetti

Diagnosi energetica: Coprat

Opere archeologiche e di restauro: Monica Endrizzi Restauro Artistico Conservativo, Sama Scavi Archeologici

Inizio e fine lavori: 2020 – 2025

numentale, di proprietà comunale dal 1866.

L’opera di recupero è affidata a un team multidisciplinare di esperti, tra cui spiccano i nomi di Politecnica, F&M Ingegneria, De Vita&Schulze Architetti, Coprat, Monica Endrizzi Restauro Artistico Conservativo e Sama Scavi Archeologici.

L’obiettivo è restituire la storicità all’ex Arsenale preservando l’integrità architettonica e migliorandone le funzionalità con una visione proiettata nel futuro Un’ulteriore sfida, infatti, riguarda la sostenibilità. Per garantire il rispetto dell’ambiente e delle caratteristiche storiche, è stato adottato il protocollo GBC-HB® (Green Building Council Historic Building), che migliora le prestazioni energetiche degli edifici, mantenendo le tipologie costruttive tradizionali.

Tra gli interventi previsti spiccano il riuso delle acque piovane, l’integrazione di materiali riciclati e l’implementazione di soluzioni per migliorare il comfort termico e l’efficienza energetica. La riqualificazione dell’ex Arsenale non si limita alla conservazione estetica degli edifici, ma punta a un consolidamento strutturale che assicuri la sicurezza e la durabilità del complesso.

Gli interventi principali riguardano la riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici, attraverso la sosti-

Tra

gli interventi previsti spiccano il riuso delle acque piovane, l’integrazione di materiali riciclati e l’implementazione di soluzioni per migliorare il comfort termico e l’efficienza energetica

tuzione degli elementi instabili e la ricostruzione delle coperture. In particolare, saranno rimossi gli elementi lignei in condizioni critiche, mentre le murature perimetrali e interne saranno rinforzate con cordoli in mattoni pieni e nastri in fibra di acciaio galvanizzato (S-FRP). La copertura degli edifici sarà ripristinata con un pacchetto di copertura coibentato e impermeabilizzato, mentre le orditure lignee saranno ricostruite mantenendo la forma originale. Gli interventi sono stati valutati con l’utilizzo dell’analisi “pushover”, una metodologia di tipo statico non lineare, che permette di studiare i meccanismi locali di collasso degli edifici storici, garantendo la sicurezza e la stabilità strutturale del complesso. Sul fronte architettonico, l’obiettivo è quello di conservare il rigore stilistico e la monumentalità che caratterizzano l’Arsenale Asburgico. Gli edifici, pur appartenenti a un

Ars District Arsenale Verona credits Politecnica Ingegneria e Architetturaristrutturato a Bologna
In breve

contesto militare e produttivo dismesso, sono testimonianze preziose di un’epoca storica che ha lasciato il segno nella città scaligera.

La sostenibilità è al centro dell’intervento anche dal punto di vista impiantistico. Gli impianti previsti per l’Ars District sono progettati per garantire un’elevata efficienza energetica, ma anche la massima funzionalità per le esigenze degli spazi espositivi e museali. L’obiettivo è creare un sistema di gestione integrata BMS (Building Management System) per monitorare e ottimizzare i consumi energetici. I vari edifici saranno dotati di centrali e impianti autonomi per garantire flessibilità di utilizzo e bassi costi di gestione, in linea con i criteri di economicità e sostenibilità.

Con il completamento dell’opera previsto per il 2026, Verona potrà finalmente godere di un nuovo spazio in cui passato e futuro si incontrano, creando un luogo aperto a cultura, arte e innovazione. L’Ars District sarà non solo un esempio di rigenerazione urbana, ma un nuovo punto di riferimento per la vita culturale e sociale della città.

F&M Ingegneria

F&M Ingegneria, con oltre 40 anni di esperienza, è un leader nelle soluzioni progettuali per edilizia e infrastrutture. Operante in Italia e all’estero tramite le sue controllate, offre servizi avanzati in ingegneria civile e project management, garantendo risultati di successo grazie alla sua esperienza e approccio interdisciplinare.

WWW.FM-INGEGNERIA.COM

Con oltre 300 persone tra progettisti, pianificatori, ingegneri, architetti, consulenti e tecnici specializzati, Politecnica integra competenze diverse – dall’impiantistica all’urbanistica, dal progetto strutturale a quello architettonico – grazie al lavoro in team e alla complementarità di professionalità. La varietà delle competenze, applicata ai settori, anche ai più sfidanti, è la chiave per garantire il miglior risultato nei mercati italiani ed esteri.

WWW.POLITECNICA.IT

Politecnica
Ars District Arsenale Verona _ credits Politecnica Ingegneria e Architettura

Rimini, 9 -11 ottobre 2024

TTG - INOUT

L’edizione 2024 di TTG - INOUT, organizzata da ITALIAN EXHIBITION GROUP, si terrà a Rimini dal 9 all’11 ottobre con il tema centrale “Veritas”. In un’epoca di disinformazione, il tema punta sull’importanza della verità e autenticità nelle informazioni turistiche, superando i luoghi comuni e riconoscendo il viaggiatore come individuo pensante. Le imprese devono offrire esperienze autentiche, supportate da dati verificabili, per rispondere alle nuove sfide del settore. La fusione tra digitale e fisico, insieme all’etica, alla sostenibilità e al cambiamento climatico, guida l’evoluzione del turismo verso un futuro più trasparente, sostenibile e centrato sull’esperienza del viaggiatore. Attraverso il tema “Veritas”, le nuove proposte di turismo trasformativo continuano a rispondere al desiderio di accrescimento personale del viaggiatore, fornendo una bussola per orientare le strategie di prodotto, la comunicazione con i buyer italiani ed esteri, e i temi degli speech e delle conferenze, trasformando le nove Arene TTG - INOUT 2024 in un vivace laboratorio di idee.

Milano, 13 - 14 novembre 2024

ARCHITECT@WORK

ARCHITECT@WORK – architect meets innovations”, manifestazione internazionale rivolta a progettisti, ingegneri, designer, urbanisti, amministrazioni comunali, sviluppatori immobiliari, docenti e studenti dell’ultimo anno di architettura.

Campo Calabro, Reggio Calabria e Messina, dal 18 settembre al 14 dicembre 2024

BIENNALE DELLO STRETTO

La Biennale dello Stretto torna con la sua seconda edizione dal 18 settembre al 14 dicembre 2024, tra Calabria e Sicilia. Il tema di quest'anno, “Tre Linee d’acqua” e “Città del futuro”, esplorerà il territorio e il Mediterraneo attraverso talk, dibattiti e mostre. L'evento, ideato dall'architetto Alfonso Femia e diretto insieme a Francesca Moraci e Mariangela Cama, coinvolgerà diciannove curatori e una comunità intellettuale variegata. Focus sull'architettura come riflesso delle sfide climatiche e sociali contemporanee.

MARCA CORONA PER L’ARTE

Sassuolo, dal 10 ottobre 2024

Marca Corona lancia l’edizione 2024 di “Marca Corona per l’Arte” con l’artista Andrea Mastrovito, che presenterà l’opera “MCm – Minimo Comune multiplo”, un grande mosaico creato con i dipendenti dell’azienda. L’opera, in esposizione dal 10 ottobre presso la Galleria Marca Corona, esplora il legame tra arte e produzione industriale, ispirandosi al concetto di multiplo tipico della ceramica. Durante l’evento sarà presentata la III edizione del Premio Marca Corona per creativi under 35. Inoltre, presso il Palazzo Ducale di Sassuolo, è visitabile la mostra “Tra Corte e Fabbrica” con 250 pezzi di ceramica sassolese.

Milano, Fino al 12 gennaio 2025

GAE AULENTI

La Triennale di Milano ospita una retrospettiva dedicata a Gae Aulenti (1927-2012), una delle figure più influenti dell’architettura e del design contemporaneo. La mostra esplora oltre sessant’anni di carriera dell’architetto, toccando ambiti come l’urban design, la scenografia teatrale e il furniture design. Il percorso espositivo include ambienti in scala 1:1, realizzati con materiali originali dall’archivio milanese di Aulenti, tra disegni, fotografie e maquette, offrendo un’immersione nella sua visione e creatività.

Mercato immobiliare verso la ripresa: il residenziale in testa agli investimenti

Idealista ha intervistato Nicola Franceschini, Product Development & Research Manager di BNP Paribas REIM Italy, sull’andamento del mercato immobiliare ed ecco quanto è emerso. Il settore immobiliare, superata la metà del 2024, è influenzato da politiche monetarie e condizioni economiche. Secondo Franceschini, l’aumento dei tassi d’interesse ha ridotto gli investimenti del 60% e i prezzi del 18%. Tuttavia, il recente taglio dei tassi da parte della BCE potrebbe rilanciare il mercato, riducendo la pressione sugli investitori grazie a un minore costo del debito. Nel prossimo futuro, gli investitori si concentreranno su asset residenziali, industriali e logistici, mentre gli uffici, seppur in calo, rimarranno rilevanti. La concorrenza per gli immobili alternativi crescerà, con un impatto sui prezzi e sui rendimenti. Tra le diverse tipologie di classi di attività, il residenziale continua a guadagnare terreno e secondo un recente sondaggio dell’INREV è ora l’obiettivo principale degli investitori in Europa.

Legno-Arredo: rallentamenti nel primo semestre 2024, ma le previsioni per fine anno sono ottimistiche

Il settore legno-arredo ha affrontato un primo semestre 2024 difficile, secondo quanto riportato da FederlegnoArredo, con una contrazione delle vendite del 5,2%, influenzata da un calo sia sul mercato interno (-6%) che su quello estero (-4,1%). Nonostante ciò, le previsioni per la seconda metà dell’anno suggeriscono un possibile recupero. Le esportazioni, in crescita del 3,7%, offrono uno spunto positivo, mentre il mercato italiano resta debole, con una flessione prevista dell’1,3%.

Nel dettaglio, il Monitor gennaio-giugno del Centro Studi FederlegnoArredo evidenzia vendite per 4,65 miliardi di euro, di cui oltre il 40% provenienti dalle esportazioni. Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, sottolinea un cauto ottimismo, evidenziando che, nonostante le difficoltà, il settore ha mantenuto una produzione in linea con il 2019. Tuttavia, i dati Istat mostrano un calo della produzione di mobili e legno, rispettivamente del 1,2% e 10,9% a luglio 2024 rispetto all’anno precedente. Feltrin rimarca l’importanza di monitorare le future misure del governo nella legge di Bilancio per sostenere gli investimenti e l’internazionalizzazione, che potrebbero influenzare positivamente il settore nel 2025. Nel frattempo, le previsioni indicano una possibile crescita dell'1,4% per il macrosistema arredamento e una lieve flessione per il macrosistema legno, con un aumento previsto delle esportazioni (+6%) che potrebbe bilanciare i risultati dell’anno.

Superbonus 2024: investimenti stabili ma lenti, detrazioni a quota 123 MLD euro

Al 31 luglio 2024, i dati Enea sul Superbonus mostrano una crescita contenuta negli investimenti per l’efficientamento energetico, con detrazioni fiscali che ammontano a 122,9 miliardi di euro, rispetto ai 122,8 miliardi registrati a giugno. Riporta questi dati il sito di ricerca immobiliare Idealista. Questo incremento di 141 milioni, seppur superiore ai 66 milioni del mese precedente, conferma il rallentamento del Superbonus, dovuto alla riduzione dell’aliquota e allo stop alla cessione del credito. Complessivamente, 496.194 edifici sono stati coinvolti, con un aumento di soli 302 edifici rispetto a giugno. Gli investimenti totali ammontano a 117,2 miliardi di euro, di cui 79,2 miliardi per i condomini, 28,7 miliardi per edifici unifamiliari e 11,5 miliardi per unità immobiliari indipendenti. Il valore medio degli interventi è stato di 592.462 euro per i condomini, 117.169 euro per edifici unifamiliari e 98.264 euro per unità indipendenti.

Case e investimenti: nel 2050 l’Italia avrà bisogno di oltre 3 milioni di abitazioni

Come scrive Laura Cavestri sul Sole 24 Ore nella sua analisi del report di Scenari Immobiliari e Investire Sgr, entro il 2050 in Italia saranno necessarie 3,65 milioni di nuove abitazioni, concentrate nelle principali aree metropolitane. Milano avrà bisogno del 5% delle nuove case, Roma del 3%, mentre circa l’1% sarà destinato agli altri capoluoghi principali. Se si includono le aree metropolitane estese, l’offerta arriverà al 42-45% del totale. Per rispondere alla domanda abitativa saranno necessari oltre mille miliardi di euro di investimenti in costruzioni, con ulteriori 4,2 miliardi all’anno destinati alla manutenzione. Circa il 42% delle nuove abitazioni dovrà offrire servizi qualificati e diversificati, con un costo aggiuntivo per gli investitori stimato in oltre 50 miliardi di euro, pari all’8-11% del costo complessivo. Milano richiederà 39 miliardi di investimenti, seguita da Roma con più di 26 miliardi. Il valore immobiliare potenzialmente creato supererà i 1.400 miliardi di euro, con 165 miliardi a Milano, 138 miliardi a Roma e 4,7 miliardi a Palermo. Questi i dati che emergono dal report “La casa per la città del futuro”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Investire Sgr, e presentato al 32° Forum Scenari a Rapallo. Il mutamento della popolazione sta portando nuove esigenze per il settore immobiliare, che dovrà rispondere con una maggiore specializzazione, più servizi e un aumento della residenza in locazione.

Inaugurato il New Campus di Bologna Business School

Il nuovo campus della Bologna Business School, progettato da MCA – Mario Cucinella Architects, è stato inaugurato venerdì 6 settembre e rappresenta un’integrazione armoniosa tra architettura e paesaggio.

Il complesso si estende su 2.500 mq e comprende il recupero di due edifici storici e la riconfigurazione di tre strutture preesistenti in un blocco multifunzionale. L’interior design si distingue per la flessibilità degli spazi, con una grande scala in rovere naturale e librerie lignee che favoriscono un dialogo continuo tra interni ed esterni. Il campus, immerso in 15 ettari di parco, è progettato per essere sostenibile: le coperture con lamelle frangisole regolano luce e temperatura, mentre l’energia proviene da impianto fotovoltaico e il sistema di raccolta acque meteoriche garantisce un uso efficiente delle risorse. Con ampi spazi per lo studio e la socializzazione all’aperto, il campus promuove una connessione profonda con il paesaggio collinare circostante.

“The Brutalist”: un omaggio all’architettura

Alla Biennale di Venezia, il film “The Brutalist” ha catturato l’attenzione con la sua celebrazione dell’architettura e del design. Diretto da Brady Corbet e interpretato da Adrien Brody, il film narra la storia di László Tóth, un architetto sopravvissuto ai campi di concentramento, che trova la sua identità attraverso la progettazione di edifici brutalisti negli USA. Sebbene inizialmente Tóth possa sembrare un architetto “improvvisato”, la narrazione svela, scena dopo scena, il suo vero valore e riconoscimento nel mondo dell’architettura. “The Brutalist,” che arriverà presto nelle sale con Universal Pictures, è un tributo all’arte e alla resilienza umana.

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SETTEMBRE 2024

Trimestrale tecnico-professionale del sistema pavimenti e rivestimenti

DIRETTORE RESPONSABILE

Francesco Tozzi / francesco@floorewall.com

RESPONSABILE DI REDAZIONE

Viola Federico /redazione@floorewall.com

REDAZIONE

Ottavia Castelli, Filippo Tommaseo

PROGETTO E GRAFICA

Viola Federico / viola.fdr@gmail.com

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

Stefano Ghinelli, Chiara Rodriquez, Paolo Tirelli

PROMOZIONE E SVILUPPO

Stefano Carlin / stefano@floorewall.com

SEGRETERIA

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