Flortecnica e vivaismo n. 398 marzo/aprile

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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

398

dal 1977 informa il settore

Marzo / Aprile 2018 • anno MMXVIII

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Anthura B.V. condivide indicazioni e consigli per la coltivazione degli Anthurium

Anthurium, nuove varietà da vaso e da reciso 14 PRIMO PIANO / assortimento Quattro aziende produttrici di piante da interno mostrano le novità 2018

36 PRODUZIONE / gestione Luce in serra: tecniche innovative per il controllo

PRODUZIONE 40 gestione

Un innovativo sistema di depurazione dell’acqua

47 MY PLANT & GARDEN 2018

Voci e volti di un comparto vivo e vivace


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EDITORIALE | questo numero

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n numero straricco di informazioni tecniche e che fanno tendenza. Perché è questo il giusto mix che un florovivaista deve cercare. Saper analizzare bisogni e necessità dei consumatori, a volte stimolandoli, e rimanere sempre al passo su quelli che sono i nuovi trend, fa la differenza. Quantomeno di immagine. E poi l’aspetto produttivo, determinante. Ma su questo abbiamo fatto dei grandi passi avanti. Ecco, in questa uscita di Flortecnica e vivaismo c’è il giusto mix. Un ampio servizio sulle piante da interno, più in forma che mai, e i dati sulle vendite sono incoraggianti. Poi, la nuova campagna sui gerani e la bella trovata commerciale del National Garden Bureau, che ha rivisto il concetto di “Pianta dell’anno”. E sul fronte della tecnica, si parte con un articolo sulla coltivazione del ciclamino, con un focus sulla radicazione. A pagina 36 un approfondimento di Silvio Fritegotto sul concetto di “Serra 2.0”, nel quale consiglia di fare particolare attenzione alla gestione e al controllo della luce all’interno delle strutture coperte, perché si tratta del vero carburante della fotosintesi. E ancora, una nuova tecnologia che permette il riutilizzo continuo dell’acqua e lascia inalterato il contenuto dei prodotti fertirriganti. Tecnica e tendenza, capacità produttiva e attenzione al marketing, sperimentazione e stimoli commerciali: il giusto mix. di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE

I

l mondo agricolo è fatto da galantuomini. Queste parole le ho sentite qualche giorno fa da un caro amico, presidente locale di Confagricoltura. Mi ha sorpreso sentir parlare di garbatezza in un ambito così forte e sanguigno come quello agricolo. Un settore colpito dal nostro nemico principale: il meteo. Un nemico invincibile, un nemico che ci costringe a fare i conti con la realtà. E come si fa a rimanere galanti quando vediamo sfumare guadagni necessari per pagare i nostri dipendenti? Come si fa a restare garbati quando le scadenze fiscali arrivano prima che si riesca ad incassare quando i clienti reclamano la qualità per rimandare i pagamenti? L’unico modo è condividere con qualcuno. Basta alzare il telefono e chiamare un collega. Basta decidere di andare alla cena della nostra associazione di appartenenza e condividere le nostre frustrazioni. I galantuomini non stanno soli. Le persone gentili e semplici di cuore si fanno fare compagnia. È dalla compagnia che vengono le idee, è dal lavoro di confronto che nascono le soluzioni. Piegarsi difronte alla realtà, piegare le ginocchia dure e nervose per ri-alzare l’ennesima pianta caduta dal vento ci aiuta a capire che se avessimo accanto qualcuno che ci aiuta potremmo fare meglio, e di più. I galantuomini esistono ancora, nel florovivaismo ne conosco molti. Basta riconoscerli e seguirli. E che il cielo ci aiuti.

di Matteo Ragni - @matteoragni_eu

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SOMMARIO | 398 - 2018

Marzo / Aprile TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

398

dal 1977 informa il settore

Marzo / Aprile 2018 • anno MMXVIII

14 PRIMO PIANO

IN COPERTINA Aumentano le cultivar di Anthurium a disposizione, grazie a un continuo lavoro sulla genetica, che amplia l’assortimento delle varietà da vaso e anche da reciso. Colori interessanti e decisi stanno destando particolare interesse.

PRODUZIONE

10 COPERTINA

26 TECNICHE

14 ASSORTIMENTO

30 AZIENDE

20 TECNOLOGIE

33 SERVIZI

Anthurium sempre nuovi a cura di Marta Meggiolaro testi e foto di Anthura / Imac

A volte ritornano di Costanza di Matteo

Energie in campo di Daniela Stasi

Per una buona radicazione a cura di Costanza di Matteo testi e foto di Morel sas

Una questione di qualità di Daniela Stasi

Per stare sicuri di Filippo Terragni

34 NOVITÀ

Crisantemi di ultima generazione di Alessandro Coraggio

36 GESTIONE

Il carburante della fotosintesi di Silvio Fritegotto

40 GESTIONE

Acqua di irrigazione? Ricicliamola di Filippo Terragni

42 SUCCULENTE E CACTACEE

Storia di una famiglia colloquio con Annarita Manera di Matteo Ragni

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Flortecnica e vivaismo

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Flortecnica e vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 398 - Marzo / Aprile 2018

DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Gabriele Cantaluppi, Giacomo Castagna , Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo GRAFICA Francesco Fedelfio PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

e d i z io n i

ASSOCIATA AD

42 44 MARKETING

Benvenuta stagione dei gerani di Costanza di Matteo foto di Pelargonium for Europe

TENDENZE

47 FIERE

Spazio di incontro a cura di Marta Meggiolaro

51 FIERE

Piante giuste al posto giusto di Marta Meggiolaro

52 MARKETING

Dietro le quinte del “Fiore dell’anno” di Marta Meggiolaro

54 ANDAMENTI

Mercato in crescita di Paola Lauricella

57 CONSUMER

Primavere d’Italia di Filippo Tommaseo

Laboratorio

verde

RUBRICHE

05 EDITORIALE

Questo numero di Matteo Ragni e Francesco Tozzi

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro

22 FATTI & BREVI

News dal mercato

24 FOCUS

Porte aperte al “top”

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PRIMO PIANO | copertina

ANTHURIUM

SEMPRE NUOVI

Aumentano le varietà grazie a un lavoro continuo sulla genetica. Una delle classiche piante fiorite da interno diventa protagonista anche nei bouquet a cura di Marta Meggiolaro testi e foto di Anthura B.V. / Imac

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a diversità nelle forme e nei colori suscita sempre più interesse e questo trend continuerà a crescere negli anni a venire. Questa è la convinzione di Stefan de Hoog, product manager Anthurium di Anthura. Aspire®, Kaseko® e Cantello® sono l’ultimo frutto della ricerca di Anthura sugli Anthurium da reciso e promettono di soddisfare questa esigenza di novità.

Anthurium Cantello®

L’AZIENDA Anthura è una compagnia olandese specializzata nell’ibridazione e nella produzione di orchidee e Anthurium. Ottant’anni di sviluppo permettono ad Anthura, oggi, di offrire una gamma molto ampia di forme e colori, di migliorare continuamente la qualità, le caratteristiche di ogni varietà, l’efficienza del processo produttivo. Grazie alla vasta conoscenza ed esperienza nella genetica e nel processo di selezione, le piante sono forti e sane. In un mondo pieno di bisogni diversi, gli esperti di Anthura aiutano a trovare la soluzione perfetta per le esigenze precise di ogni cliente. 10

Flortecnica e vivaismo

ELEGANZA INNATA Andando in dettaglio, Aspire® ha un aspetto fresco, grazie al colore bianco neve e allo spadice verde: un nuovo fiore, chic, che si aggiunge alla famiglia degli Anthurium bianchi. Kaseko® prende il suo nome da una tradizionale danza del Sud America. Il fiore è di colore giallo – rosso, una novità in assortimento, capace di colpire per la vivacità dei colori. Cantello® è un fiore dall’aspetto caldo, rosso con venature marroni. Lo spadice scuro gli dà carattere e lo rende un fiore che fa atmosfera. La ricerca fra i fioristi in tutta Europa mostra che quest’ultimo è il preferito, e che sono apprezzate le variazioni nell’assortimento; un buon segno per auspicare che anche le vendite di Anthurium cresceranno.


to. La foglia dell'Anthurium riesce inoltre a raffreddarsi con maggiore facilità grazie all'apertura più ampia degli stomi. Il colore della foglia e del fiore risulteranno più duraturi e le dimensioni del fiore aumenteranno. Per l'Anthurium da vaso, si ha un ulteriore vantaggio: un maggior numero di sostanze assimilabili favorisce la formazione di talee e migliora la struttura della pianta.

UMIDITÀ DESIDERATA 78

Anthurium Aspire®

L'UMIDITÀ DELL'ARIA, FONDAMENTALE Il nostro colloquio con i tecnici di Anthura ci permette di riportare questi consigli di coltivazione. Iniziamo parlando dell’umidità, che è di primaria importanza nella coltivazione dell'Anthurium. Se la serra di coltivazione si trova in luoghi dove l'umidità dell'aria esterna scende sotto il 70%, si deve disporre di un adeguato sistema di umidificazione. Per un investimento relativamente basso, di circa €1,5 euro per metro quadrato, è possibile installare un sistema di umidificazione a bassa pressione, mentre per un sistema ad alta pressione è necessario tenere conto di una spesa pari a tre/quattro volte tanto. Il miglioramento dell'umidità dell'aria può comportare un notevole aumento della produzione. Non è difficile valutare la presenza di un clima ottimale di crescita degli Anthurium per quanto riguarda l'umidità dell'aria. Il sistema “empirico” è questo: quando si entra nella serra, se si indossano occhiali, questi devono appannarsi in conseguenza della formazione di condensa oppure se l’umidità è giusta percepiremo un sottile velo di acqua sulla nostra pelle. Se vogliamo essere invece più tecnici, di seguito è riportata la tabella per determinare se il livello di umidità è ottimale. Per l'Anthurium la coltivazione in condizioni di alta umidità relativa dell'aria (URA) o un basso deficit di umidità (VPD) è di grande importanza per raggiungere una produzione massima di sostanze assimilabili. Mediante un valore URA alto, gli stomi sono completamente aperti e la pianta è in grado di assimilare facilmente CO2, che porta ad un aumento del rendimento di decine di punti percentuali in più rispetto ai risultati di un ambiente meno umidifica-

umidità relativa in %

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deficit di umidità in gr/m3

7

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temperatura in °C umidità relativa

deficit di umidità

SVANTAGGI DI UN ALTO TASSO DI UMIDITÀ RELATIVA Tuttavia, se l'Anthurium viene coltivato per un periodo prolungato in condizioni di alto tasso di URA (> 90%) o di VDP (<2,0) e si ha una scarsa fuoriuscita di umidità, si può incorrere in problemi. Sul breve termine, c’è il rischio di vetrosità a causa dell'alta pressione radicale e delle scarse possibilità della pianta di far evaporare l'acqua che, in questo modo, viene spinta nelle cavità intercellulari. Sul lungo termine, queste condizioni possono causare una struttura qualitativamente inadeguata delle cellule. La mancanza di calcio nei bordi è un esempio sul quale possono avere un'influenza l'umidità dell'aria e, in particolar modo, l'insufficiente fuoriuscita di acqua. L'assimilazione di calcio è un processo passivo. L'elemento scorre nelle radici insieme all'acqua e viene trasportato in

UMIDITÀ E ANTHURIUM ottimale

deficit di umidità

livello dannoso

giorno

notte

6 gr/m3 /80%

> 2 gr/m3 / <95%

> 8 gr/m3 / <65*%

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* dipende anche dalla luminosità

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PRIMO PIANO | copertina

Grave vetrosità dei fiori.

alto attraverso i vasi legnosi fino a raggiungere le componenti che giocano un ruolo attivo nell'evaporazione. Se la pianta dispone di insufficienti possibilità di far evaporare l'acqua, l'assimilazione di calcio subirà un ritardo creando problemi dal punto di vista qualitativo. Un'attivazione insufficiente delle radici può avere luogo anche in conseguenza di una fuoriuscita inadeguata di acqua. In questo modo, le radici perdono robustezza ed è più facile che si manifesti marciume radicale. Inoltre, un'alta URA favorisce la formazione di fumaggine. Se l'umidità viene utilizzata come tecnica di raffreddamento, bisogna evitare che raggiunga livelli troppo alti (ovvero un valore VDP troppo basso). Se ciò avviene nell'arco di alcuni giorni, ne risente notevolmente la durata dei fiori.

ma. In caso di coltivazione su perlite, nel periodo iniziale possono manifestarsi condizioni di luce extra causate dalla riflessione, ed è pertanto necessario aumentare la schermatura per proteggere le colture, ad esempio ricorrendo temporaneamente a un tessuto in velo da collocare sopra le piante. Determinati sistemi di umidificazione a bassa pressione si basano sul principio dell'umidificazione delle colture. Le gocce d'acqua vengono lanciate in circolo e raggiungono le piante, dove in seguito evaporano operando un raffreddamento. Si tratta pertanto di un metodo efficiente per il miglioramento dell'umidità dell'aria, sebbene sia necessario evitare che la foglia rimanga completamente bagnata a lungo a causa di poca energia (irradiazione) sulle colture, poiché una simile condizione interrompe la crescita. Coltura bagnata la cui crescita si è interrotta.

Macchie marroni sui bordi come conseguenza della mancanza di calcio.

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ANTHURIUM DA VASO, ATTENZIONE ALL’UMIDITÀ DEL SUBSTRATO MICROCLIMA, COSA CONTROLLARE? Nella coltivazione di piante giovani, sebbene l'umidità Oltre agli strumenti per creare un'umidità dell'aria ottimadell'aria della serra sia ottimale, si può tuttavia generare un le nell'Anthurium, esistono alcuni fattori che si applicano clima arido intorno alle piante. Il cosiddetto microclima è in modo specifico all'Anthurium da vaso e che vengono un fattore determinante per la crescita delle piante giovani. trattati qui. L'asciugatura dello strato superiore è necessaria anche nella coltivazione Ciò accade soprattutto perdell'Anthurium da vaso. ché nei primi mesi di crePer ulteriori informazioni è possibile Una superficie asciutta inscita la copertura fogliare è rivolgersi a Bureau IMAC Bleiswijk BV fluisce sull'umidità dell'ascarsa. Una cosa importante www.imac-bleiswijk.nl ria nel microclima. Poiché da fare, è mantenere umida l'Anthurium da vaso viela superficie del substrato, ne innaffiato con minore migliorando così il microclifrequenza, lo strato superiore può rimanere asciutto più a lungo. Un simile fattore dipende inoltre dalla capillarità del substrato. In generale, una somministrazione d'acqua intermedia, tra due adacquamenti, previene un microclima eccessivamente arido. Un ulteriore punto importante è costituito dal trapianto delle piante che altera il microclima esistente, creando un clima diverso. Le piante si abituano e, dopo alcune settimane, la densità delle piante aumenta, come aumentano anche le possibilità di ricreare un microclima più stabile. In relazione al trapianto, l'umidità nel microclima richiede grande attenzione. Spesso, in seguito al trapianto, viene somministrata una grande quantità d'acqua in modo tale che nel substrato ne sia presente una quantità adeguata. Anche in questo caso, i vantaggi si manifestano quando,

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tra gli adacquamenti principali, viene somministrata poca acqua che ha la funzione di mantenere umido lo strato superiore. RISCALDAMENTO, ATTENZIONE ALLE INTERAZIONI Anche il riscaldamento sotto ai vasi ha una grande influenza sull'umidità del microclima. In caso di temperature eccessivamente alte nei tubi al di sotto dei bancali o nel pavimento, è probabile che l'umidità del microclima venga asciugata. D'altro canto, una temperatura minima del pavimento consente l'evaporazione dell'acqua nel substrato, aumentando così il livello di umidità del microclima. Soprattutto nelle ore mattutine è utile attivare le piante con un uso minimo dei tubi e al contempo riscaldare l'acqua nel substrato che, in seguito, continuerà a essere presente al livello delle foglie. Molti Anthurium da vaso vengono coltivati su pavimenti in calcestruzzo. Per aumentare l’umidità si può optare per l’utilizzo di un sottile strato di acqua sul pavimento. L'altezza dell'acqua dipende dall'altezza dei piedini al di sotto dei vasi. Anche quando il pavimento è per metà vuoto, è consigliabile ricoprirlo d'acqua per aumentare l'umidità del microclima. Pertanto, risulta chiaro che un'umidità dell'aria ottimale è di primaria importanza per la pianta.

Vivaista?

UN PO’ DI STORIA

1938: Jan van der Knaap inizia a coltivare verdure in Olanda. 1959: Il figlio Nic di quindici anni inizia a lavorare con lui nelle serre. 1973: Nic e la moglie orientano la coltivazione sugli Anthurium. 1984: L’azienda cambia nome in Anthuriumselecties B.V. 1991: Cambio di sede, con nuove serre e attrezzature moderne. 1995: Viene incorporata l’azienda tedesca Gunter Arndt Jungplantzen; si aggiunge all’assortimento la genetica delle Phalaenopsis; il nome dell’azienda diventa Anthura B.V. 2004: Nuovo passaggio generazionale: Nic lascia la dirigenza e la affida a Mark van der Knaap, Marco van Herk, e Iwan van der Knaap. 2007: Apre la filiale cinese. 2015: Apre un laboratorio privato in Macedonia dedicato alla propagazione delle orchidee.

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PRIMO PIANO | assortimento

A VOLTE

RITORNANO

E sono più in forma che mai. Il revival delle piante da interno continua, e i dati sulle vendite sono incoraggianti di Costanza di Matteo

rophitum, Spatiphillum, Monstera e così via, ci sono i famigerati Millenials, la generazione degli Under 34. Pur non avendo a disposizione case ampie e stipendi notevoli come la generazione dei Baby Boomers, il numero fra loro dei convertiti al giardinaggio indoor aumenta di anno in anno: nel 2015, per fare un esempio, secondo un sondaggio condotto negli USA, su sei milioni di nuovi gardeners, ben cinque milioni erano Under 34. Come si spiega? Sul new York Times, che ha riportato il sondaggio, la spiegazione è che prendersi cura delle piante è un modo per prendersi cura di sé e del mondo. Sono i “plants parents”, cioè i “genitori di piante”: giovani adulti che non potendo – o non volendo – avere (ancora) figli, spostano il loro desiderio di cura sulle piante che vivono nei loro appartamenti.

Un grande esemplare di Howea Forsteriana, in vendita sul sito inglese Patch. Il sito si occupa della vendita online e dell’assistenza nella cura di piante da appartamento e non per i neofiti del giardinaggio. Nei primi dodici mesi di apertura il sito è cresciuto del 30% ogni mese e ha servito oltre cinquemila clienti.

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ono decorative, sono resistenti, depurano l’aria degli ambienti lavorativi e domestici: i motivi per vendere piante da interno sono tanti, e sono ottimi motivi. Tuttavia, come ogni mercato, anche questo segue le mode: non basta che un prodotto sia di per sé bello e di qualità, deve saper rispondere alle esigenze dei consumatori adesso, ai loro gusti e ai trend. Spero di non offendere nessuno se dico che qui abbiamo tutti vissuto abbastanza per sapere che la moda è una faccenda di ricircolo continuo: i pantaloni a zampa vanno e vengono a intervalli di vent’anni, e quest’anno ho visto stormi di ragazzini con le Doctor Martin, le stesse Doctor Martin che usavo io al liceo – anche qui qualche anno è passato, ormai. E l’ultima Monstera nei miei ricordi è quella nel vano scale di mia nonna. Fino all’anno scorso, quando è tornata prepotentemente di moda. LA PASSIONE DEI MILLENNIALS A proposito di chi ha finito il liceo più o meno quando l’ho finito io, fra le nuove categorie a cui rivolgersi per proporre Aloe, Sansevieria, Dracaena, Ficus, Chlo-

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PIANTA = DESIGN Caratteristica imprescindibile di ogni pianta da interno che si voglia vendere a questa fetta di mercato, è l’immagine. Il suo aspetto deve colpire. Deve essere iconica, anzi, deve essere fotogenica. E naturalmente, deve stare bene con l’arredamento del mono o del bilocale in cui andrà a vivere come elemento di spicco di design. Per questo anche le piante grasse, che in realtà non hanno mai conosciuto un vero e proprio momento di crisi, stanno andando molto bene: servono linee geometriche, o molto particolari. E naturalmente, anche il vaso che ospiterà il nuovo inquilino deve avere le stesse caratteristiche. Per avere un’idea di queste nuove tendenze che vi stiamo raccontando, visitate Instagram, digitando il nome delle diverse varietà: davanti a voi si aprirà un mondo, forse ancora inesplorato, ma da cui è possibile trarre ispirazione per comprendere meglio come proporre al mercato più giovane le vostre piante.

PER APPROFONDIRE

Trovate il report di Ismea a pagina 54. Un’anticipazione: le piante da interno nel 2017 hanno segnato un +9,3%.


Sopra, Dieffenbachia Tropic. Pianta tradizionalmente prodotta in Floramiata, che detiene una delle più grandi collezioni di piante madri in vaso d’Europa. Coltivata a temperature ottimali, superiori ai 25º C, grazie al riscaldamento derivante da fonte geotermica produce piante altamente decorative e resistenti. A sinistra, Anthurium Andreanum: fa parte del core business produttivo di Floramiata, che nel 2018 ne coltiverà circa 200mila esemplari suddivisi nelle quattro varietà Turenza, Madural, Nubira con spata di colore rosso, e Pandola, di colore rosa in vasi del 14 e del 17.

IL RIFERIMENTO PER GLI AMANTI DELLE PIANTE VERDI

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loramiata, leader nella produzione di piante da interno, nasce quasi 40 anni fa, in una zona in cui il verde è parte del paesaggio e dell’immaginario: Piancastagnaio, piccolo scrigno senese che guarda dall’alto non solo la Toscana ma anche l’Umbria e il Lazio. In questo meraviglioso angolo di Toscana Floramiata coltiva 60 specie diverse di piante in serre completamente riscaldate da energia geotermica. Il Centro di Moltiplicazione Meristematica è il fiore all’occhiello dell’azienda, impegnato in una continua attività di ricerca e sviluppo di tecniche produttive innovative. Un progetto virtuoso, economicamente ed ecologicamente sostenibile, che guarda al futuro basando la propria produzione su metodi innovativi, energia pulita e sulla passione dei propri lavoratori. Una produzione di oltre 300 referenze diverse, appartenenti a circa 60 specie verdi e fiorite, tra le quali spiccano lo Spathiphyllum, l’Anthurium, lo Scindapsus, la Dieffenbachia, la Schefflera e la Phalenopsis. Grazie alla possibilità di coltivare piante a temperature costanti di oltre 25 gradi anche nelle stagioni fredde, si ottiene un prodotto di alta qualità durante tutto l’anno a bassissimo impatto ambientale. Le tecniche di coltivazione cercano di assecondare la crescita della pianta con apporti nutritivi e sistemi di forzatura non invasivi ottenendo piante più robuste, dotate di una lunga shelf-life.

FLORAMIATA IN NUMERI • 100 dipendenti • 3 milioni di piante prodotte annualmente • 300 referenze • 60 generi di piante verdi e fiorite di origine tropicale • 1.260.000 mq superficie complessiva dell’azienda

Spathiphyllum Martina: è una pianta che appartiene alle eccellenze varietali storicamente riprodotte nel laboratorio meristematico di Floramiata. Caratterizzata da foglie particolarmente scure e da fiori grandi e resistenti, si differenzia dalle varietà prodotte nel nord Europa per essere coltivata senza ormoni stimolanti e per la grande resistenza all’ambiente domestico.

• 238.000 metri quadrati di serre • 4.820.000 di talee radicate l’anno • 200mila Spathiphyllum prodotti da meristema all’anno • 33mila carrelli danesi spediti all’anno

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PRIMO PIANO | assortimento

LEADER NELLA PRODUZIONE DI BROMELIACEE FLORA ARTISTICA, SPECIE COLTIVATE • Aechmea • Cryptanthus • Guzmanie • Neoregelia • Nidularium • Tillandisie • Vriesea • Nepenthaceae • Droseraceae • Sarracenia • Dipladenia sundaville • Fuchsia • Orchidea ludisia

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elso Pecorari è un pioniere nella coltivazione delle Bromeliacee: ha iniziato a metà degli anni ’60, fino a fondare nel ’72 Flora Artistica, dedicandosi alla coltivazione esclusiva di Aechmea, Cryptanthus, Guzmanie, Neoregelia, Nidularium, Tillandisie e Vriesea. Negli anni ’80 aggiunge le piante carnivore Nepenthaceae, e negli anni ’90 le Droseraceae. Oggi sono Silvia e Marco Pecorari, i figli di Celso e Agnese, a gestire l’azienda di famiglia. Le piante vengono riprodotte da meristema, fino a ottenere piante adulte in vaso. I tempi di coltivazione sono lunghi, da 12 fino a 36 mesi, per alcune Tillandsia si arriva a decenni. Flora Artistica svolge una continua attività di ricerca di nuove varietà che si adattino di volta in volta ai gusti del consumatore finale, garantendo anche l’alta qualità delle piante prodotte. Infatti alla fine del ciclo produttivo e prima di immettere le piante sul mercato, viene eseguito un ultimo controllo qualità. Si procede successivamente al confezionamento che garantisce la consegna di un prodotto integro e fresco. Le piante sono tutte etichettate, per consentire una buona comunicazione con il consumatore finale. Ad oggi, la produzione comprende Bromeliaceae, Insettivore, Stagionali e Orchideaceae.

Sopra, Aechmea Del Mar: tutti i colori del mare dal profondo blu, al celeste al bianco fino al rosa corallo. L'infiorescenza, molto particolare, è tra quelle di più lunga durata. Disponibile una taglia grande, diversa da quelle normalmente presenti sul mercato. Di sicuro effetto.

A sinistra, Guzmania Paulina: una taglia medio piccola di pianta coltivata in vaso 9. Il particolare dell'infiorescenza, che nella foto è ancora chiusa, è che quando si apre il colore panna della punta delle brattee illumina il viola scuro quasi nero del resto dell'infiorescenza, creando una peculiare forma semisferica con il ventaglio delle brattee. A destra, Nepenthes Miranda: il mondo affascinante delle piante carnivore ci offre delle varietà spettacolari. L’ascidio delle N. Miranda è meraviglioso da vedere e da toccare, vellutato nella parte inferiore, puntinata di rosso bordeaux, liscio e zigrinato nel bordo il cui colore lucido e intenso richiama gli ignari insetti, che attratti da un profumo delizioso entrano nell’ascidio e annegano in un liquido zuccherino, ma vischioso.

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A sinistra, è la varietà di più recente introduzione, sicuramente la più bella e affascinante fra le Dracena. Stiamo parlando di Dracaena Dorado, prodotto in esclusiva per l’Italia da Florpagano, ancora poco conosciuta sul mercato.

RICERCATEZZA IN ESCLUSIVA

A

lessandro Pagano e Gianluca Pagano conducono Florpagano insieme ad Antonio Pagano, socio fondatore, e si occupano direttamente della produzione, trasformazione e commercializzazione delle piante prodotte a Ruvo di Puglia. Grazie agli investimenti per l’ammodernamento e l’ampliamento, l’azienda oggi è una delle punte di diamante del settore florovivaistico italiano, specialmente nel segmento delle piante ornamentali da interno verdi, fiorite e tropicali. Il complesso aziendale è diviso in tre macro aree: la sede principale, con circa 45mila metri quadrati di serre, il recente insediamento produttivo di 25mila metri quadrati e un’area scoperta di 7 ettari destinata alle coltivazioni di piante da esterno. I 70mila metri quadrati di superficie coperta sono suddivisi in 25 settori climaticamente indipendenti, in grado di assicurare le condizioni di crescita idonee ad ogni singola specie coltivata all’interno di essi. In particolare, Florpagano è l’unico produttore in Puglia e nel sud Italia di orchidee Phalaenopsis e Anthurium in vaso, mentre è esclusivista sull’intero territorio nazionale per la produzione e distribuzione di importanti varietà brevettate di Dracena: Dorado, Janet Lind e Hawaian Sunshine.

Sopra, Dracaena Janet Lind, una varietà rigogliosa dalle foglie di un bellissimo verde brillante, e come tutte le altre varietà non ha bisogno di esposizioni luminose notevoli. È prodotta in esclusiva per l’Italia da Florpagano. A sinistra, Dracaena Lemon Lime, variegata, molto resistente, come tutte le altre varietà non ha bisogno di particolari cure: con l’ausilio di vasi dotati di sistemi di auto – irrigazione, può durare molti anni.


PRIMO PIANO | assortimento

QUALITÀ E RISPETTO PER L’AMBIENTE

L

a Floricoltura Pisapia si trova a Pontecagnano Faiano, in Campania. Nata grazie alla caparbietà di Lucio Pisapia, nel 1977 la società si trasforma, da azienda commerciale a produttiva, per migliorare gli standard qualitativi e rispondere così al meglio alle esigenze della clientela. La filosofia resta quella di allora: offrire piante prodotte direttamente, con metodi che rispettino l’ambiente e attenti al consumo energetico. Per questo negli anni sono state apportate al sistema di produzione modifiche e ristrutturazioni tecniche innovative. Pisapia vende esclusivamente piante prodotte nelle proprie strutture, che si estendono su una superficie coperta di circa 90mila metri quadrati. Particolare attenzione è data alla ricerca e selezione di articoli verdi e fioriti in grado di fare la “differenza”. Alcuni articoli di maggior produzione: Fatsia verde e variegata, Scindapsus, Caladium, Sansevieria, Zantedeschia (Calla bianca e colorate), Philodendron Selloum-Monstera-Squamiferum-Cobra, Nephrolepis (Felci), Spathiphyllum, Anthurium, Gloriosa superba, Caladium, Dracaena Charley, Clusia Roseo, Codiaeum (CROTON), Hydrangea Ortensia, Asparagus mix, Microsorum, Platycerium, Poinsettia, Cyclamini, Zamia Zamioculcas, Pachira, Peperomia, Schefflera, Platycerium Alcicornea.

FLORICOLTURA PISAPIA • A Pontecagnano Faiano • Fondata nel 1977 da Lucio Pisapia • 90mila metri quadrati di superficie coperta • Piante verdi e fiorite • Attenzione all’ambiente e al consumo energetico

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Flortecnica e vivaismo

Sopra, Philodendron squamiferum, particolare per la “squamatura” nel gambo della foglia. A sinistra, Fatsia “spider’s web”: si differenzia dalla classica fatsia per la particolare variegatura della foglia. Pianta adatta più per usi da interno che esterno, a differenza della classica. Sotto, Dracaena Charley: pianta dalla lunga vita e splendida colorazione. Sempreverde e con una foglia molto coriacea, per cui Pisapia al momento ha l’esclusiva per l’Italia.


i n n a 0 4

i n a v o i g i d e t n a pi ANNI • JAHRE

Porte aperte 2018 Da giovedi 31 maggio a sabato 2 giugno vi invitiamo a festeggiare con noi l’importante evento.

PLANTA s.s.agr. - Via Brennero 45 Brennerstraße - 39042 Bressanone / Brixen (BZ) - Tel. 0472/830000 • Fax 0472/837691 www.planta.it • info@planta.it - Per ordini / für Bestellungen: order@planta.it • Fax 0472/605101


PRIMO PIANO | tecnologie

ENERGIE IN CAMPO

Abbiamo incontrato Alessandro Villa, ad di Elmec Solar, tra le principali realtà italiane del settore fotovoltaico. Ci ha spiegato cosa fanno (e come lo fanno). Lo abbiamo ascoltato, consapevoli che il futuro passa anche da lì di Daniela Stasi

I

l termine sostenibilità, anche in questo settore, è uno dei più usati. A volte abusati, ma non è questo il contesto per parlarne. Si parla di gestione consapevole dell'acqua, di raccolta differenziata e di energie rinnovabili. Ci soffermiamo su questo ultimo aspetto per presentarvi una realtà tra le principali nel panorama italiano delle rinnovabili. Stiamo parlando di Elmec Solar, società del Gruppo Elmec, nata nel 2005 in provincia di

IL GRUPPO Attivo da oltre 50 anni nella progettazione e gestione di soluzioni e servizi informatici altamente specializzati, il Gruppo Elmec di Brunello (VA) è la più grande azienda italiana privata del settore IT, con circa 600 dipendenti e un fatturato di 160 milioni di euro. La sua storia inizia nel 1971 quando è stata fondata da Clemente Ballerio e Cesare Corti. Numerose le acquisizioni concluse, citiamo quella del 45% del pacchetto azionario di NGI – oggi Eolo – attiva nel campo della connettività a banda larga per il mercato residenziale e delle imprese. Da segnalare anche il nuovo Data Center, BR4, una della più importanti infrastrutture d’Italia per numeri e potenzialità.

Tutti i dettagli su www.elmecsolar.com


Varese come start up di ricerca e sviluppo nel settore fotovoltaico. «I clienti territorialmente vicini, attraverso il passaparola, hanno contribuito a farci crescere – spiega Alessandro Villa, amministratore delegato di Elmec Solar – Negli ultimi anni con la diffusione dei sistemi di accumulo, il mercato del fotovoltaico ha raggiunto nuove dimensioni e nel 2016 Elmec Solar è diventata una delle prime tre società italiane selezionate dal colosso californiano Tesla per la distribuzione di Tesla Powerwall». Negli ultimi due anni la società triplica il proprio risultato e il numero dei clienti e, nel 2017, firma con l'azienda reggiana Une l’accordo per la distribuzione di Zhero System, il primo sistema di accumulo energetico ecologico, sicuro e totalmente certificato CEI-021 che utilizza le batterie al sale (tecnologa sodio-nichel) di FIAMM-FZSoNick. GESTIONE DI TUTTE LE FASI Composta da 34 professionisti di cui 25 tecnici specializzati, Elmec Solar si occupa di progettazione, installazione e distribuzione di impianti fotovoltaici, energy storage e soluzioni led, con una recente apertura verso altre energie rinnovabili. Lavora sia con il settore privato/residenziale sia con quello aziendale. Fra i principali marchi distribuiti: Sunpower, QCells, SolarEdge, SMA, Philips, SonnenBatterie, Tesla, Une, Enessere. «Gestiamo tutte le fasi, dalla progettazione dell'impianto all'iter autorizzativo, fino ai finanziamenti e alla logistica – racconta Villa – Ogni professionista di Elmec Solar è parte integrante di una squadra che quotidianamente fa della competenza, dell'affidabilità e del rapporto diretto con il cliente i propri punti di forza». ACQUISTO CONSAPEVOLE Chi conosce (e legge!) la nostra rivista, sa che ci piace essere concreti. Lavoriamo con le parole, certo, ma ci piace

raccontare i fatti. Ed ecco allora una case history di Elmec Solar molto vicina al nostro settore. Riguarda la cooperativa sociale Naturcoop di Somma Lombardo (VA), impegnata nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate in diversi settori, tra cui quello della progettazione, realizzazione e manutenzione di aree verdi. La sua nuova sede, costituita da un edificio principale a un piano e da tre pensiline adibite al ricovero dei mezzi e delle attrezzature, si estende su una superficie totale di 1.029 mq. Realizzata tre anni fa, risponde ad alcuni innovativi principi costruttivi, tra cui la riduzione dell’impatto ambientale grazie all'impianto di energia alternativa fotovoltaica posato sul tetto di una delle pensiline. Per realizzare l'impianto fotovoltaico, Naturcoop ha aderito al gruppo di acquisto privato “400.000 tetti fotovoltaici” promosso da Elmec Solar e dal Green Team di Elmec. Di cosa si tratta? «Seguendo le logiche dell’economia di scala e della sharing economy, il progetto “400.000 tetti fotovoltaici” viene ripetuto da diversi anni da Elmec Solar per agevolare la formazione di un gruppo d’acquisto privato tra i cittadini del Varesotto e dei territori limitrofi – conclude Villa – Lo scopo è quello di abbassare i costi degli impianti fotovoltaici, il risultato è una modalità di acquisto condiviso e consapevole ulteriormente facilitata da opportunità dedicate».

L’IMPIANTO NATURCOOP • Potenza: 11,96 kWp • Produzione: 12.700 kWh/ anno • Ingombro: 74 mq • N. moduli Q.Cells: 46 • Inverter SMA 1 Inverter 12.000 TL • Totale Investimento: 20.000 euro • Risparmio annuo: 1.600 euro/anno • Scambio sul posto: 381 euro/ anno • Deduzione Ammortamento: 502 euro/anno • SuperAmmortamento: 172 euro/anno • Totale beneficio: 2.655 euro/anno • Ritorno: 7,5 anni • Resa dopo 25 anni: 83%


FATTI & BREVI | news dal mercato

ESORDIO ITALIANO AI

FLOWERTRIALS

Lavandula Lavinia

Manca poco all’avvio dei FlowerTrials 2018, la consueta rassegna olandese di anteprime e novità, quest’anno dal 12 al 15 giugno. Sessanta aziende presenteranno in 32 differenti location le loro novità, i loro concept e le gamme di prodotti in assortimento per la stagione. Ci sarà spazio per informazioni tecniche e ispirazioni per il retail, per approfondimenti sui metodi di coltivazione e sui trend futuri. Morel porterà ben quindici novità in anteprima che saranno disponibili per il prossimo anno. Da sottolineare la partecipazione, per la prima volta, di Gruppo Padana, che presenterà fra le altre la primula Primabella, Primabella XL, la lavandula Lavinia, e la petunia Top - Tunia. La location di Gruppo Padana sarà nella regione di Aalsmer, presso MNP Flowers. Per tutte le informazioni, consultare il sito: www.flowertrials.com

PROGRESSI PER GENNOVATION

La collaborazione fra Anthura, Florensis e Gebr. Vletter & Den Haan, tre compagnie leader nella floricoltura, progredisce e si struttura. GenNovation, questo il nome della collaborazione, ha lo scopo di sviluppare e implementare le moderne tecnologie, procedure e attrezzature riguardanti l’attività di ibridazione. È una piattaforma che supporta lo scambio di conoscenza e di servizi fra i partner, per sviluppare progetti in cooperazione con istituti di ricerca e aziende che si occupano di biotecnologia, mirando a una sempre più forte sinergia fra tutti gli attori. Recentemente è stato compiuto un passo importante nella direzione di questi ambiziosi obiettivi, con l’inserimento di Bart Brugmans come manager nel settore Ricerca e Sviluppo, a cui porterà l’esperienza che ha maturato in questi anni nella ricerca e nelle più moderne tecniche di ibridazione. Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto all’inizio di aprile, con l’ingresso del quarto membro in GenNovation: Dekker Chrysanten infatti ha deciso di partecipare. Henk Jacobs, il direttore, ha affermato: «Sono convinto che la cooperazione possibile in GenNovation avrà come risultato lo sviluppo di varietà migliori, e un progresso più veloce nella genetica per tutte le aziende partecipanti. Lo scambio di conoscenza e di esperienza rinforzerà il programma di ricerca e il valore delle quattro compagnie».

La firma del contratto per l’ingresso di Dekker Chrysanten in GenNovation. Da sinistra: Arie Vletter (Gebr. Vletter & Den Haan), Leo Hoogendoorn (Florensis), Henk Jacobs (Dekker Chrysanten), e Mark van der Knaap (Anthura).

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Flortecnica e vivaismo

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DI VENETO AGRICOLTURA

Presso il Centro sperimentale ortofloricolo “Po di Tramontana” di Rosolina (RO) è visitabile, previo appuntamento, il confronto varietale di Calibrachoa: dal 16 al 27 aprile il test di coltivazione in serra, da maggio a settembre il test estivo in fioriera. 230 varietà e 50 tris, di diverse tipologie, con varietà commerciali e in test, di tutti i principali ibridatori. Inoltre, Veneto Agricoltura promuove un programma di iniziative in occasione del trentennale di attività del Centro. Un calendario di eventi ampio e articolato in cui assume particolare rilievo l’evento previsto presso il Centro Sperimentale nelle giornate del 7 e 8 giugno 2018 con momenti di natura tecnica abbinati a proposte di natura culturale e celebrativa (visite guidate alle prove sperimentali, convegni tecnici e prove dinamiche in campo, spazi espositivi per ditte, enti e istituzioni). Infine, sono state pubblicate le schede varietali sulla Poinsettia, che riassumono i dati raccolti sulle singole varietà negli anni in cui sono state testate, con particolare riguardo alle novità del 2017. I risultati sono consultabili a questo link: http://www. venetoagricoltura.org/2018/03/editoria/ schede-varietali-poinsettia-2017-centro-podi-tramontana Per informazioni o appuntamenti, contattare Giovanna Pavarin al 049/8293955.


NEVE E GELO, UNA LEZIONE PER TUTTI

A IPM IL NUOVO SPAZIO ITALIA

Dalla collaborazione fra Flormart e il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nasce il progetto di uno spazio espositivo dedicato alla presentazione delle aziende italiane nell’ambito della prossima edizione del Salone Internazionale IPM in programma dal 22 al 25 gennaio 2019 presso la fiera di Essen. Come anticipato nella riunione del tavolo tecnico florovivastico tenutasi a fine marzo, Flormart ha l’obiettivo, con questa iniziativa, di promuovere le aziende e le relative produzioni valorizzando e sostenendo la tipicità del prodotto italiano, usando azioni di promozione che si svolgeranno anche durante l’anno. Per informazioni è possibile contattate Padova Fiere, tramite Cristiana Bertero cristiana.bertero@padovafiere.it e Annapaola Mercante, annapaola.mercante@padovafiere.it A GIUGNO LA PRIMA EDIZIONE DI GARDEN TRIALS

Si terrà in Olanda, presso la sede del Plantarium (International Trade Centre Boskoop-Hazerswoude), dal 12 al 14 giugno. Garden Trials and Trade sarà uno degli eventi del panorama del florovivaismo europeo, dove sarà possibile vedere in esposizione le ultime novità in fatto di arbusti e perenni, per iniziativa di Nursery Trade Fair Foundation, l’associazione organizzatrice di Plantarium, insieme a Greenport Business Center. Durante i tre giorni dell’evento ci sarà quindi la possibilità di ammirare le ultime novità, in piena fioritura, grazie alla collocazione nella stagione estiva.

Breeding your success

www.floricultura.com

Quest’anno il meteo è stato impietoso con la floricoltura, e ha colpito anche le zone più fortunate dal punto di vista climatico. Per quanto la neve distesa sugli ulivi pugliesi sia stata sicuramente spettacolare, ha messo alla prova la forza e la professionalità delle aziende floricole del Sud. A questo proposito abbiamo raccolto il commento di Giovanni Caporale, dell’azienda Caporalplant di Canosa di Puglia, che conta 80 ettari di produzione di piante ornamentali: «Il Mediterraneo non è abituato a fenomeni metereologici come questi. Per questo l'azienda sta cercando tecniche agronomiche di tutela, che ci permettano di essere pronti a eventi atmosferici inaspettati. Quest'anno per la prima volta abbiamo messo in atto un protocollo di emergenza, che prevede una fase di prevenzione (concimazione, potatura, innaffiatura) e una fase di preparazione al freddo attraverso una vera e propria copertura fisica fatta con tessuti-non-tessuti. Per alcune varietà vale anche la regola di coricare la pianta a terra per evitare il vento diretto, o di spostare in serra non riscaldata specie che una volta potevano essere lasciate in pien’aria. Ogni tecnica e strategia necessitano però di verifiche e aggiornamenti continui». L’agronomo Damiano Merra, dopo aver sottolineato l’importanza di predisporre protocolli per fare fronte alle emergenze climatiche, ha invitato a guardare anche l’altra faccia degli inverni rigidi: «È vero che il gelo ha creato danni e disagi in quelle giornate, ma è anche vero che ha risvolti positivi, da non sottovalutare. Innanzi tutto, all'interno di una pianta che avverte il freddo - ad esempio la frutta - si innescano dei processi fisiologici che portano ad una buona allegagione e fruttificazione con ovvi aspetti positivi. Le basse temperature invernali inoltre hanno un'azione abbattente nei confronti di patologie e insetti dannosi, quindi rendono le piante sane e pulite. Infine, il freddo attua una selezione sulle piante, sopravvivono i soggetti più resistenti al freddo e anche anomalie varie: i soggetti che portano avanti la generazione».


FATTI & BREVI | focus

PORTE APERTE AL “TOP” S

DOVE Planta s.s.agr. Via Brennero 45 39042 Bressanone BZ Tel 0471 83000 info@planta.it www.planta.it

egnatevi la data in agenda: 31 maggio – 2 giugno 2018. Sarà un weekend importante, non solo per la Festa della Repubblica, ma anche perché Planta, Psenner e Raffeiner, tre aziende produttrici che conosciamo bene, hanno organizzato in questi giorni il loro Porte Aperte.

BUON COMPLEANNO, PLANTA

Planta compie quest’anno 40 anni di attività. Il Porte Aperte sarà l’occasione per festeggiare assieme questo importante traguardo, presentando il meglio dell’assortimento di piante stagionali da seme e da talea a confronto con le novità della stagione 2019. La collezione di piccoli frutti per il mercato hobbistico, le piante da orto a marchio Plantaland, qualche anteprima di quanto Planta sta studiando per il prossimo futuro. Fra le novità varietali che sarà possibile visionare, Beautical, SunPatiens, Begonia Big e nuove varietà di piccoli frutti.

SunPatiens: compie 10 anni questa pianta regina dei giardini italiani. La sua forza, i colori, la tolleranza al caldo e al freddo rendono la SunPatiens un vero leader per le fioriture di tutta la stagione. Tre nuovi colori tra cui il Sunpatiens Compact Orchid.

Beautical: nuova generazione di Petchoa (l’ibrido tra petunia e calibrachoa). Cinque varietà a pianta compatta, fiori grandi e colori particolari. Una notevole evoluzione nella genetica di questa specie finora un po' sottovalutata.

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Flortecnica e vivaismo

DATE DI APERTURA:

Giovedì 31 maggio: dalle ore 9:00 alle ore 17:00 Venerdì 01 giugno: dalle ore 9:00 alle ore 16:00 Sabato 02 giugno: dalle ore 9:00 alle ore 17:00


DOVE

PER UN ASSORTIMENTO DAVVERO RICCO

Una moltitudine di varietà e composizioni miste vi aspetta al "Porte Aperte" di Psenner, azienda tanto storica quanto importante nel panorama europeo. In quest’occasione sarà possibile selezionare le varietà più adatte per il proprio assortimento e valorizzare i propri prodotti con nuove composizioni, aspetto in cui Psenner si distingue per originalità e gusto. Un Porte Aperte speciale, che ogni anno punta a superare le aspettative dei visitatori. Ecco gli highlights varietali che Psenner propone in anteprima: Gamma “TOP Allegria”: la continua voglia di innovazione ha dato vita a questa magnifica nuova gamma, la quale rispecchia le esigenze del consumatore finale, colori molto forti che mantengono la loro intensità anche durante le elevate temperature estive. Per il coltivatore abbiamo ottime caratteristiche di crescita e una fioritura precoce.

Andreas Psenner & Figli s. s. Via Pallude 7 (Strada Provinciale 14), 39052 Caldaro (BZ) T 0471/ 918489 info@psenner.it www.psenner.it

DATE DI APERTURA:

Giovedì 31 maggio – sabato 2 giugno Orario di apertura: dalle 9:00 alle 17:00

GENETICA MADE IN ITALY

Il Porte Aperte di Lazzeri, a Merano, sarà l’occasione per programmare insieme la prossima stagione primavera/estate scoprendo in anteprima l’assortimento 2019. Grazie al supporto dei tecnici Lazzeri e della rete vendita, sarà possibile fare una scelta mirata, adeguata al proprio assortimento.

ORCHIDEE DI MONTAGNA

La Raffeiner Südtirol Orchidee apre le sue porte a tutti i colleghi floricoltori per offrire uno sguardo sulla produzione, che spiazza generalmente tutti i visitatori così come i conoscitori. Ad esempio, avreste mai pensato che le orchidee coltivate da Raffeiner per ben cinque anni si nutrono dell'acqua proveniente dalle sorgenti alpine? Queste orchidee vengono create in laboratorio dopo essere state testate per le loro proprietà, quali la resistenza, la lucentezza dei colori e lunga fioritura. Grazie a questi presupposti Raffeiner garantisce piante forti, sane, e ben curate. Durante il Porte Aperte sarà possibile ammirare la varietà e l'unicità delle Phalenopsis e delle orchidee tropicali. Lasciatevi ispirare dal grande assortimento e scoprite il mondo delle orchidee.

DOVE E QUANDO Da giovedì 31 maggio a sabato 2 giugno, dalle 9.00 alle 17.00. Merano, via Nazionale 31

DOVE Raffeiner Südtirol Orchidee Via Nazionale, 26 I-39010 Gargazzone Tel: +39 0471 92 02 18 www.raffeiner.net


PRODUZIONE | tecniche

ne pianta, questo stadio richiede uno sforzo e provoca uno stress non indifferente: ecco allora l’importanza di calibrare le differenti condizioni ambientali e colturali, insieme alle attrezzature, che influenzano i risultati di questo stadio decisivo. GIOVANI PIANTE DI QUALITÀ Il primo passo è scegliere un buon materiale: la giovane pianta pronta per il rinvaso deve avere radici sane e sufficientemente sviluppate per una buona ripresa nel nuovo substrato. Per toglierla dal contenitore consigliamo l’uso di un estrattore, evita di causare danni. Durante il rinvaso, posizionare la zolletta in modo che resti visibile la metà o il terzo superiore del bulbetto e comprimere leggermente il substrato per assicurare il contatto e la stabilità della piantina. Le giovani piante ancora nei loro contenitori possono essere conservate in celle climatiche a una temperatura di 10/12º C per qualche giorno. Con temperature più basse, o per periodi più lunghi, si rischia di rallentare la ripresa e la radicazione delle giovani piante. Una giovane pianta che ha sofferto per carenza di irrigazione prima di essere rinvasata non produrrà mai delle radici con la stessa qualità di una che è stata curata bene.

L

a coltura del ciclamino si divide in tre fasi: radicazione, crescita e fioritura. Il successo dell’ultima dipende dalla qualità della crescita, la qualità della crescita dipende invece dalla qualità della radicazione; quindi, partiamo da qui. La radicazione ben fatta assicura le migliori condizioni perché le radici della giovane pianta possano svilupparsi correttamente nel vaso. Per la giova-

LE DIMENSIONI CHE CONTANO La prima regola da seguire, molto importante per il rinvaso, è quella di rispettare il rapporto fra la dimensione della zolletta e quella del vaso per evitarne l’asfissia durante le prime irrigazioni subito dopo l’invasatura. La tabella che segue mostra il corretto rapporto fra dimensione di vaso – differenti diametri – volume della zolletta: Alcuni tipi di zolletta possono avere lo stesso diametro, ma un volume superiore perché sono più alti. Questo tipo è molto consigliato per invasare i ciclamini, grazie al suo migliore effetto tampone e allo sviluppo di un maggior numero di radici, che assicura una buona ripresa. È bene anche ricordare che tutta la zolletta deve essere in contatto con il nuovo substrato, senza sotterrare il bulbo. Spesso le irrigazioni con una pressione troppo elevata possono scoprire oppure sotterrare la giovane pianta.

PER UNA BUONA

RADICAZIONE Tutto quello che c’è da sapere per iniziare con il piede giusto la coltivazione dei ciclamini a cura di Costanza di Matteo testi e foto di Morel sas

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Flortecnica e vivaismo


TITLE Dimesione di vaso Ø (cm)

Ø zolletta (mm)

Età media giovane pianta (settimana)

Volume zolletta cc=cm³

Durata indicativa di radicazione (settimana)

Contenitore 50x30cm (n° di alveoli)

6/9

16/17

10

4-5

4

400-500

10,5

18/22

10/12

6-8

4

200-300

12

22/28

12/14

10-20

5

100-200

14

30/40

14/16

25-40

5/7

60-100

17

30/40

14/16

25-40

7/8

60-100

AMBIENTE SANO E CONTROLLATO La fase di radicazione richiede la disinfezione dell’ambiente e delle superfici di appoggio per assicurare una coltura sana. Nei paesi caldi, o in estate, quando la temperatura media giornaliera è di 25º C, è consigliato collocare i vasi per terra durante la fase di radicazione per mantenere la temperatura e l’umidità del substrato. Tuttavia, uno spazio piccolo fra suolo e vasi deve essere rispettato in modo imperativo per evitare la formazione di pozzanghere che, evaporando, creano un raffreddamento in particolare se il suolo non è piatto. In questo caso conviene usare dei vasi con i piedini o dei contenitori da trasporto il cui fondo è sopraelevato. In questa fase bisogna tenere conto dell’influenza del tipo di superfici, come i pavimenti in cemento, perché in estate si possono verificare di frequente dei forti abbassamenti dell’umidità che fanno perdere l’effetto tampone del substrato e rallentano la radicazione. I bancali aperti con il fondo solo di rete metallica hanno spesso una ventilazione eccessiva, che impedisce uno svolgimento corretto della radicazione. La collocazione dei vasi in contenitori o altri mezzi di protezione sono necessari per correggere l’eccesso di ventilazione. Data l’importanza di questa fase di coltura per i produttori, ci dovrebbe essere

PER I VASI CON Ø ≥ 19 CM: PREVEDERE UN’INVASATURA INTERMEDIA Dimesione di vaso Ø (cm)

Ø zolletta (mm)

Età media giovane pianta (settimana)

Volume zolletta cc=cm³

Durata indicativa di radicazione (settimana)

Contenitore 50x30cm (n° di alveoli)

9/11 (invasatura intermedia)

18/22

10/12

6-8

4

200-300

vasi ≥ 19

9/11

14/16

250/500

8/9

Pianta bloccata a causa del nanizzante.

Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | tecniche

sempre una zona dedicata alla radicazione, differenziata da quella della coltura successiva, per poter controllare i differenti fattori di coltivazione. CHE SIA LA LUCE La temperatura ideale consigliata per la radicazione è fra i 18 e i 20º C di media giornaliera, mentre l’intensità di luce massima è di 400W/m² di irraggiamento. La durata di radicazione in alcuni casi può essere prolungata: Al di sotto dei 18º C per certe varietà e per i vasi di grandi dimensione, la fase di radicazione può prolungarsi troppo, con il rischio di avere una pianta che rimane piccola al momento della fioritura. In condizioni di coltura molto calde (temperatura media giornaliera oltre i 25ºC) e/o irraggiamento inferiore ai 300 W/m², la durata della radicazione può essere prolungata ma la radicazione è migliore.

TITLE ADT* (Temp. media giornaliera)

<15-18 °C in W/m²

18 -20°C in W/m²

20-25°C in W/m²

>25°C in W/m²

Luminosità massima

500

400

350

<300

Per adattare l’ombreggio rispetto alla temperatura media giornaliera, è molto consigliato particolarmente nel periodo estivo di imbiancare l’esterno delle serre ma anche di usare degli schermi interni regolati in funzione dell’intensità massima di luce. Dei sistemi di ventilazione minima devono essere usati per evacuare l’accesso d’umidità creato dall’irrigazione.

Eccesso di irrigazione durante la radicazione.

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IRRIGAZIONE, CHE SIA EFFICIENTE Durante la fase di radicazione, un efficiente sistema di irrigazione per aspersione deve avere due caratteristiche fondamentali: omogeneità e una portata modulabile per regolare la quantità d’acqua secondo le dimensioni del vaso. Il sistema a barra d’irrigazione possiede tutte queste caratteristiche, infatti permette una distribuzione dell’acqua molto omogenea e, mediante il controllo della velocità e il posizionamento degli ugelli, di fare penetrare nel vaso e di dosare al meglio la quantità d’acqua. I sistemi con irrigatori sopra chioma irrigano a circolo e per gravità. Ne risultano due inconvenienti importanti: zone di bagnatura sovrapposte e irregolari; inoltre la chioma a forma di ombrello limita la penetrazione dell’acqua nel substrato. Nelle aziende meno attrezzate l’irrigazione per aspersione manuale è consigliabile e preferibile all’irrigazione sopra chioma. Qualunque sia la gestione dell’irrigazione, si deve imperativamente adattare l’ombreggio in funzione della temperatura media giornaliera: l’obiettivo è quello di creare un ambiente di coltura stabile e di mantenere l’umidità del substrato. È importante evitare una eccessiva disidratazione del

Flortecnica e vivaismo

vaso che richiederebbe successivamente delle irrigazioni profonde e abbondanti. Ricordare che il punto debole della giovane pianta sono le radici, non il fogliame. La prima irrigazione dopo l’invasatura deve essere molto abbondante per omogeneizzare l’umidità del substrato. Le seguenti devono essere piuttosto moderate ma frequenti. In pratica, non si deve bagnare tutto il terriccio del vaso, ma permettere all’umidità di raggiungerne il fondo per diffusione. Si deve stare attenti a non lasciare asciugare troppo il fondo del vaso. Durante i periodi di calore, non si deve intervenire con frequenti nebulizzazioni manuali per raffreddare il fogliame, che porterebbero all’ammorbidimento il ciclamino e al rallentamento della radicazione. Inoltre, questa pratica aumenta il rischio di sviluppo di parecchie malattie come l’antracnosi e la batteriosi da Erwinia. CONCIMI E NANIZZANTI Per la maggior parte delle varietà e delle condizioni di coltura, una concimazione di base pari a 1kg/m³ è sufficiente per soddisfare il fabbisogno nutritivo per tutto il periodo di radicazione. Per favorire la radicazione è sconsigliato concimare fino a quando le radici non diventano visibili sulla superficie della zolla, poiché i sali minerali dei concimi possono accumularsi e bloccare la crescita soprattutto nei climi caldi. Per questo è consigliato annaffiare con acqua pura, senza aggiunta di concime o acido, anche se il pH dell’acqua richiede di essere corretto. I concimi classici a lenta cessione non sono raccomandati: hanno una cessione rapida, spesso prima della radicazione, ed eccessiva. Questo effetto si accentua nelle zone calde. Tuttavia, nelle regioni con clima freddo, con delle formule a cessione molto lenta e a dosi molto ridotte, potrebbero essere usati con prudenza. È da notare che la maggior parte delle loro composizioni contiene della quantità di azoto ammoniacale (NH4) troppo elevata per la coltura del ciclamino. Durante la ripresa delle giovani piante, i trattamenti con nanizzanti possono bloccare la crescita, e di conseguenza anche la radicazione. Il periodo più consigliato per la loro irrorazione, se necessario, sarebbe alla fine della radicazione, prima dell’allargatura.


Migliore il substrato, migliore il risultato

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PRODUZIONE | aziende

UNA QUESTIONE DI

QU A

Sul campo dal 1950, la pistoiese Innocenti & Mangoni è ben attaccata alle sue radici ma si evolve di continuo. Solo un aspetto è rimasto tale e quale negli anni: l’alto standard qualitativo, sua vera “idea fissa” di Daniela Stasi Choisya x dewitteana ‘White Dazzler’

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Flortecnica e vivaismo

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ulle pagine di questa rivista ci piace presentare aziende che sanno il fatto loro in termini di qualità e assortimento varietale. Una di queste è la pistoiese Innocenti & Mangoni Piante, attiva dal 1950 nella coltivazione di piante ornamentali da esterno, allevate in piena terra o in contenitore, dalle più piccole agli esemplari “pronto effetto”. Un'azienda in continua espansione ed evoluzione. Un esempio? Con la recente acquisizione dello storico vivaio (anch'esso pistoiese) Primo Baldacci & Figli di Loriano Eugenio Baldacci, fondato nel 1896 e specializzato nella produzione di giovani piante, l'offerta commerciale si è arricchita di questo importante segmento di mercato, su cui sta puntando e investendo sempre di più.


COMPETENZE ELEVATE Una lunga storia, quella di Innocenti & Mangoni, fatta di ricerca, competenza e creatività, caratteristiche che l'hanno portata a diventare un'importante realtà del settore vivaistico in Italia e nel mondo. Fil rouge del suo percorso, l'attenzione alla qualità, che si può raggiungere in diversi modi, tutti complementari tra loro: nell'utilizzo di determinate tecniche di coltivazione, nella cura quotidiana delle piante, nella continua introduzione di nuove varietà, nella scelta dei collaboratori. Il che si traduce, in concreto, in competenze elevate, capacità di innovazione e sostenibilità. I numeri spesso aiutano a comprendere meglio. Ecco quelli di Innocenti & Mangoni: 290 ettari di vivai, più di 1.500 varietà di piante ornamentali di ogni forma e dimensione, alberi e conifere, specie mediterranee, alberi da frutto, rose, specie allevate secondo la tecnica dell'Ars Topiaria. Vista la quantità e la varietà, citarle è davvero impossibile; menzionarne solo alcune sarebbe davvero riduttivo.

Gaura lindheimeri ‘Baby Butterfly Dark Pink’

U ALITÀ

I NUMERI • 872 varietà di arbusti • 395 varietà di alberi • 151 varietà di conifere • 264 varietà di piante formate • 66 varietà di palme • 95 varietà di alberi da frutto • 670 varietà di giovani piante

Nelle foto, la produzione firmata Innocenti & Mangoni. In particolare, alcune varietà della nuova collezione di giovani piante.

Lavandula x intermedia ‘Phenomenal Niko’

FOCUS GIOVANI PIANTE

Caryopteris x clandonensis ‘White Surprise’

Il segmento delle giovani piante è in continuo sviluppo per Innocenti & Mangoni. Ne è testimonianza la seconda edizione del catalogo dedicato, nel quale emerge l’attenzione per questo specifico mercato. Nelle sue pagine, infatti, l’azienda presenta sia la gamma varietale classica, sia numerose nuove varietà, messe in produzione grazie all’acquisizione di decine di licenze di moltiplicazione dai più importanti selezionatori internazionali. È aumentata così la scelta di colori, forme, resistenze climatiche e ambientali: basti dire che oggi le varietà di giovani piante presenti nel catalogo sono ben 670. L’ampliamento della gamma non è l’unica novità: è stato migliorato il processo produttivo per ottenere un prodotto omogeneo pronto per una coltivazione di qualità e ha avuto inizio un significativo rinnovamento delle strutture produttive con la costruzione di nuove serre e ombrari.

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PRODUZIONE | aziende

IN BREVE • Giovani piante • Coltivazione in piena terra • Coltivazione in contenitore • Piante formate

ATTENTA GESTIONE DELL'ACQUA Le produzione di Innocenti & Mangoni sono ecosostenibili (certificazione ambientale MPS - Classe “A”): l'azienda mette in atto un'attenta gestione dell'acqua tramite il metodo di irrigazione localizzata sulla totalità delle aree di produzione, sia per quella in pieno campo sia in contenitore. È attivo anche un sistema di recupero e riciclo delle acque reflue di coltivazione per evitare ogni tipo di contatto con la falda sottostante. Inoltre in ogni area produttiva viene effettuata la raccolta differenziata di tutti i rifiuti che si ottengono nel processi di produzione. Non solo prodotto, anche servizio: grazie a un'efficiente logistica, l'azienda effettua spedizioni veloci in oltre 45 Paesi del mondo, dal Nord Europa al Nord Africa fino all’Estremo Oriente. Lo dimostrano le piante Innocenti & Mangoni presenti in grandi opere paesaggistiche in ogni angolo del pianeta.

DUE FAMIGLIE, UNA STORIA

Un inizio che potrebbe tranquillamente essere l’incipit di un romanzo: c’erano una volta due famiglie che, unendosi, hanno dato vita a una nuova realtà. Comincia così, 68 anni fa, la storia di Innocenti & Mangoni Piante. L’idea dei due fondatori, Agostino Innocenti e Marcello Mangoni, è stata poi colta (e raccolta) dalle generazioni successive (si è giunti alla terza), che hanno saputo proiettarla nel presente e nel futuro.

Sambucus nigra ‘Black Lace’

CATALOGO ONLINE

Il vivaio in un click. Il catalogo di Innocenti & Mangoni ha dimensioni colossali: conta più di 590 pagine e raccoglie con precisione meticolosa tutte le numerosissime varietà prodotte. Gli stessi contenuti sono fruibili anche sul catalogo online, costantemente aggiornato sulla disponibilità di piante in vivaio e corredato di immagini e informazioni dettagliate (altezza pianta, forme disponibili, misura contenitore, resistenza ambientale e climatica, ecc.). Non è tutto: c’è anche l’app, che permette di effettuare ordini, richiedere quotazioni, effettuare richieste specifiche di piante o esemplari direttamente da pc, tablet o smartphone. Info: www.innocentiemangonipiante.it

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PRODUZIONE | servizi

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gni business presenta dei rischi, ma quelli che incontrano i florovivaisti sono macroscopici: il meteo, innanzi tutto, e i cambiamenti climatici. Tendiamo a collocare questi problemi nell’attualità, ma in realtà è dal 1847 che esiste una società di Mutua Assicurazione dedita all’assicurazione contro i danni da eventi atmosferici e tecnici nell’ortofloricoltura. Parliamo di Gartenbau – Versicherung VVaG, che oggi è leader in Europa nelle assicurazioni per le aziende con produzione in serra. COME UN VESTITO: SU MISURA La Gartenbau – Versicherung è in grado di offrire la copertura assicurativa più efficace al miglior prezzo possibile, assicurando allo stesso tempo una gestione equa, semplice e veloce in caso di sinistro. Esiste un prodotto pensato appositamente per le aziende del settore dell’orto-floro-vivaismo, Hortisecur G. Con questa polizza vengono analizzati in modo preciso e personalizzato i rischi del business e viene garantita la migliore copertura assicurativa sul mercato. In Italia questo servizio è in collaborazione con la società Soluzioni Assicurative di Milano. Con Hortisecur G, ogni azienda ha a disposizione uno specialista per assicurare la propria attività, con un interlocutore unico a livello regionale e una consulenza completa che va dalla scelta della copertura assicurativa fino alla gestione del sinistro, oltre a un servizio di risk-management per la vostra azienda, grazie al quale potrete riconoscere e prevenire i rischi. DUE PRODOTTI FRA CUI SCEGLIERE Hortisecur G è la polizza multirischio che assicura tutte le tipologie di serre, sia di produzione sia di vendita, le colture protette e gli impianti. I rischi climatici,

PER STARE

come la tempesta, le inondazioni, il sovraccarico di neve, ma anche danni conseguenti a questi, possono provocare un’interruzione dell’attività produttiva. Con Hortisecur G è possibile assicurarsi contro questo rischio. Hortisecur GS è la polizza “agevolata” dallo Stato italiano, che finanzia una parte del premio assicurativo. I rischi che usufruiscono del contributo ministeriale sono grandine e tempesta di vento e fulmini, oltre a sovraccarico di neve e ghiaccio. Accedere a questi contributi è possibile grazie alla collaborazione fra Soluzioni Assicurative e Condifesa: per cui è possibile sia passare attraverso il consorzio, se si è soci, oppure contattando direttamente Soluzioni Assicurative.

I VANTAGGI DI HORTISECUR • Polizza con costruzione modulare, si adatta a esigenze specifiche • Colture protette anche da alluvioni e inondazioni • Franchigia fissa e trasparente • Sistema bonus/ malus per l’assicurazione delle colture • Soddisfazione del cliente fra le più alte del settore, confermata dal Rating

Per informazioni www.hortisecur.it

IN CASO DI SINISTRO

Gartenbau - Versicherung in collaborazione con Soluzioni Assicurative gestisce attivamente la regolazione dei sinistri. Inoltre si mette al servizio dei propri assicurati con la propria esperienza anche nella riparazione e nella ricostruzione. L’indennizzo è tempestivo.

SICURI

Alcune cose non sono sotto il nostro controllo, ma altre sì. Per gestire al meglio gli imprevisti è necessario essere preparati di Filippo Terragni

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PRODUZIONE | novità

CRISANTEMI DI

ULTIMA G

Una rassegna delle novità disponibili quest’anno fra le piante a fiore grande singolo, a fiore piccolo e a fiore grande di Alessandro Coraggio

P

odere Luen è un’azienda florovivastica italiana che produce e commercializza numerose varietà di giovani piante. È una realtà professionale con trent’anni di esperienza, di passione e anche di fatica, una fatica di cui i fratelli Vigo non si vergognano, perché è necessaria per ottenere risultati di cui essere fieri. Una realtà dinamica e moderna nel settore del florovivaismo professionale, dotata di tutti gli strumenti produttivi, gestionali e logistici adeguati. Grazie a tutto questo e alla collaborazione con Bernard per quanto riguarda la genetica, Podere Luen è in particolare leader nella produzione di giovani piante di crisantemo da vaso a fiore grande. Guardiamo più da vicino la sua offerta per il 2018.

Arobaz Rose

Casimir Violet

FIORE GRANDE SINGOLO Nikita Blanc Tempo di risposta: 10 sett. Crescita: vigorosa Nanizzante: 3 Malibù Blanc Tempo di risposta: 9-10 sett. Crescita: media Nanizzante: 2 Canari Jaune Tempo di risposta: 10 sett. Crescita: media Nanizzante: 2 Malibù Citron Tempo di risposta: 9-10 sett. Crescita: media Nanizzante: 2

Nikita Blanc

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Floridis Jaune Tempo di risposta: 10 sett. Crescita: media Nanizzante: 2 Cocorì Rouge-Or Tempo di risposta: 9-10 sett. Crescita: media Nanizzante: 2 Arobaz Rose Tempo di risposta: 10 sett. Crescita: media Nanizzante: 2 Malabar Violet Tempo di risposta: 9 sett. Crescita: compatta Nanizzante: 1 Casimir Violet Tempo di risposta: 9 sett. Crescita: media Nanizzante: 2


A GENERAZIONE Guzy Rouge

FIORE PICCOLO NOVITÀ 2018 Cassy Violet Crescita: media Talys Blanc Coltivazione: serra Crescita: vigorosa Coltivazione: Guzy Rouge programmata - serra Crescita: media Coltivazione: serra Vista Rouge Crescita: media Selfy Rose Coltivazione: Crescita: media programmata - serra Coltivazione: serra Zipo Doré Static Violet Crescita: media Crescita: media Coltivazione: serra Vista Rouge

Static Violet

FIORE GRANDE NOVITÀ 2018 Nevada Violet Ramificazione: normale Crescita: media Coltivazione: serra

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PRODUZIONE | gestione

IL

CARBURANTE

La luce e la sua importanza per le colture in serra. Tecniche innovative per la gestione ed il controllo della luce in serra di Silvio Fritegotto

Ventilatori posti in una serra destinata alla produzione vivaistica utilizzati per favorire la circolazione dell’aria all’interno della serra stessa.

U

no dei fattori più importanti nella produzione floricola è la gestione oculata del sistema serra, che deve tendere a massimizzarne la funzione di collettore di luce solare. Oltre che prestando attenzione all'esposizione della coltura alla luce, questo si ottiene attraverso una selezione attenta del materiale di copertura, una buona manutenzione e, in caso di nuove costruzioni, la scelta di strutture "leggere" che minimizzino la creazione di ombre. Queste le conclusioni in sintesi delle relazioni di Cecilia Stanghellini e Esteban Baeza Romero, (Gruppo Orticultura Protetta dell'Università di Wageningen, Paesi Bassi), al Convegno: "Serra 2.0 - Clima ed input tecnici per una serra sostenibile?", svoltosi il 13 febbraio 2018 all’Università di Bologna, facoltà di Agraria AUMENTA LA PRODUTTIVITÀ In una serra, i processi produttivi vegetali sono “accelerati” perché in essa si mantiene una temperatura media maggiore che all’esterno. Questo si ottiene “intrappolando” la luce o meglio l’energia del sole, cioè impedendo che l’aria riscaldata si mescoli con l’esterno della serra e con gli strati alti più freddi dell’atmosfera. Prima di tutto non dimentichiamo questa equazione, dove si evidenzia che la produttività è direttamente

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correlata alla quantità di luce: Luce = fotosintesi = produttività. Che è possibile scrivere anche in questo modo: 6 CO2 (Anidride carbonica) + 6 H2O (Acqua) + Luce => C6H12O6 (Glucosio) + 6 O2 (Ossigeno) CO2 e H2O non potrebbero mai reagire tra loro senza l’introduzione di energia dall’esterno grazie ai fotoni della luce. La luce ha proprietà sia di onda che di particella. Un’onda è caratterizzata dalla lunghezza d’onda (λ) e dalla frequenza (f). La particella di luce è il fotone che contiene una quantità infinitesima di energia, definita quanto. L’energia (E) di un fotone dipende dalla frequenza della luce secondo la legge di Planck E=hf Dove h è la costante di Planck (6,626 x 10-34 Js) e f è la frequenza. Una comune lampada da 100 W può emettere, trascurando la quantità di energia dispersa in calore, centinaia di trilioni di fotoni ogni secondo (dell'ordine di grandezza cioè di 1020). Questo significa che la luce è costituita da un numero enorme di fotoni che presi singolarmente trasportano quindi una quantità infinitesima di energia. Tuttavia questa quantità infinitesima di energia è sufficiente a rompere alcuni legami molecolari e a far innescare le reazioni di fotosintesi clorofilliana delle piante. IN DOSI CONTROLLATE In giornate di sole intenso, può accadere però che le temperature in serra siano eccessive e quindi sia necessario abbassarle attraverso un certo numero di ricambi d’aria, cioè con la ventilazione, o riducendo l’energia solare che entra in serra, cioè con l’ombreggiamento. Più ventilazione c’è e più la temperatura della serra si avvicina a quella esterna. Quando la capacità di ventilazione è insufficiente a mantenere la temperatura desiderata, è necessario ridurre l’ingresso di energia solare nella serra, attraverso l’utilizzo di schermi ombreggianti o con l’imbiancamento del film plastico di copertura. (BOX 1). Purtroppo l’ombreggiamento riduce l’apporto di luce alla coltura e limita quindi la fotosintesi, cioè il processo produttivo primario.

D


E

DELLA FOTOSINTESI Garantirsi una capacità di ventilazione sufficiente, tale da limitare il periodo in cui l’ombreggiamento diventa inevitabile, aumenta quindi la produttività della coltura, permettendo una più efficace utilizzazione dell’energia del sole. Le ombreggiature permanenti, come l’imbiancatura o le reti ombreggianti stagionali, riducono l’apporto di luce, e quindi la produttività, anche nei periodi di bassa radiazione, (mattina, pomeriggio tardi e/o giornata nuvolosa o di pioggia) in cui la temperatura non sarebbe eccessiva. Gli schermi ombreggianti mobili sarebbero sicuramente da preferire, anche se più costosi. Il loro costo, quanto meno, andrebbe posto a confronto con le perdite di produzione, sia quantitativa che qualitativa, attraverso un’attenta analisi costi-benefici. POSSIBILI SOLUZIONI, FACILI ED ECONOMICHE Più la serra è trasparente, più la coltura produce (almeno finché la temperatura non diventa eccessiva). Vari risultati sperimentali dimostrano che l’1% di trasparenza in più si traduce in un incremento di produttività di circa 0,8 - 1%. Attenzione, nella valutazione della trasparenza, non fidiamoci dei nostri occhi, essi sono dei “sensori” di luce molti imperfetti. Per esempio, ogni sera all’imbrunire noi siamo perfettamente in grado di continuare a fare quello che stiamo facendo, finché improvvisamente non diventa “troppo buio” e non ci vediamo più. La

Per approfondire www.fritegotto.it

fotosintesi di una pianta, invece, risente immediatamente di una diminuzione di apporto di luce o di quantità di fotoni. La trasparenza della copertura è quindi la caratteristica essenziale di una serra, la cui valutazione non dovrebbe mai esser lasciata a dei sensori così imperfetti come i nostri occhi. Ciò nonostante, l’unica informazione quantitativa che viene a volte fornita è la trasparenza per luce incidente perpendicolare al materiale di copertura. Meglio che niente, naturalmente, ma si deve tener conto che questa è una grossa sovrastima della trasparenza in condizioni naturali. Infatti una grossa frazione della luce ci arriva da tutta la sfera celeste (diffusa) e anche quella che viene dalla posizione del sole (diretta) raramente arriva perpendicolare sulla serra.

Serre di crisantemi con schermi mobili sia termici che ombreggianti e con lampade al Sodio.

BOX 1

IL RAPPORTO LUCE - VENTILAZIONE Di giorno, la temperatura in una serra non ventilata è più elevata della temperatura esterna. Di quanto sia più elevata dipende da quanta energia o radiazione solare entra nella serra. All’aumentare della ventilazione, la temperatura si abbassa, fino a che − a tassi di ventilazione elevati – essa diventa quasi uguale alla temperatura esterna. Quando la capacità di ventilazione è limitata (assenza di aperture o finestre di dimensione ridotta) non è possibile abbassare la temperatura quanto sarebbe necessario. Allora diventa necessario limitare l’ingresso di energia solare nella serra (attraverso l’ombreggiamento), per ridurre la temperatura all’interno. In questo modo, la stessa scarsa capacità di ventilazione risulta sufficiente per mantenere una temperatura più bassa all’interno della serra. Ma abbiamo perso della luce, che è la benzina della fotosintesi della pianta. Tipologia di serra multi tunnel con aperture motorizzate al colmo coltivata a pomodoro in Fuori suolo. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | gestione

BOX 2

LAMPADE HPS O LAMPADE LED? Le lampade usate per l’illuminazione artificiale in serra sono, ormai da almeno vent’anni, le lampade al sodio ad alta pressione, con la caratteristica luce gialla. Uno sviluppo recente molto interessante sono le lampade LED. L’applicazione di LED offre infatti alcuni vantaggi, ma anche alcuni svantaggi. Le lampade al sodio producono circa 1,7 μmol/s per W di energia elettrica consumata. Le lampade LED hanno la differenza di avere diversi colore o lunghezze d’onda. L’efficienza dei LED rossi è maggiore, e quella dei LED blu è minore. La luce monocromatica rossa però causa difetti morfologici nella maggior parte delle piante e, quindi, i sistemi LED che si utilizzano in serra hanno l’80% di lampade rosse e il 20% di lampade blu e un’efficienza energetica complessiva di circa 1,8 μmol/s per W, cioè paragonabile a quella dei sistemi lampade HPS. È vero che ogni nuova generazione di LED introdotta sul mercato rappresenta un miglioramento dal punto di vista dell’efficienza energetica, quindi forse non è lontano il momento in cui il motivo principale per scegliere un sistema LED piuttosto che HPS sarà la superiore efficienza energetica. Un vantaggio dei sistemi LED è che si possono disporre anche all’interno della coltura, illuminando quindi anche le foglie in basso e creando meno ombre di giorno quando le lampade non servono. Un altro vantaggio è la regolazione cromatica della luce, cioè la possibilità di fornire luce monocromatica. È una tecnica che può avere un interessante potenziale, soprattutto per le piante in cui si vuole influenzare la morfologia. Non bisogna dimenticare però, che una parte dell’energia non trasformata in luce nei sistemi HPS viene emessa nell’infrarosso termico, cioè scalda le piante e quindi non è sempre “sprecata”. Infatti, in prove sperimentali di confronto fra LED e HPS su pomodoro in Olanda, è stato dimostrato che per ottenere la stessa produzione era necessario alzare di un paio di gradi il set-point del riscaldamento nel sistema LED.

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Una buona gestione della ventilazione di una serra richiede: • Aperture e/o finestre ampie, tali da garantire una ventilazione sufficiente anche in condizioni di elevata radiazione solare; • Adoperare una oculata gestione delle aperture, in modo controllare la temperatura e l’umidità all’interno della serra; • Utilizzare degli schermi ombreggianti mobili, facili da usare e che magari possano servire anche da schermi termici per la notte. Sono cinque le possibilità a basso costo per incrementare la produttività: • Scegliere in modo tecnico ed informato il materiale film plastico di copertura; • Utilizzare strutture serricole con minori ingombri ombreggianti; • Sostituzione tempestiva dei film plastici di copertura invecchiati; • Regolare pulizia dei film plastici di copertura; • Gestione attenta della coltura, come distanza tra le file, defogliazione, numero di steli in estate e in autunno, e così via. TECNICHE INNOVATIVE: ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE Negli ultimi anni l’applicazione di luce artificiale in aggiunta a quella solare è molto aumentata in Olanda. Il vantaggio spesso citato è che, rendendo possibile la produzione a ciclo continuo e con una qualità più costante nel corso dell’anno, la luce artificiale migliora il potere contrattuale del produttore. Indubbiamente la luce artificiale incrementa la produzione e offre maggiori possibilità di pianificarla. È innegabile, però, che il motivo principale dell’espansione dell’applicazione di luce artificiale sono stati gli stimoli politici alla cogenerazione, cioè l’installazione di macchine a produzione combinata di elettricità e calore con cui, di fatto, il serricoltore è un produttore di energia elettrica che dispone gratis dei due sottoprodotti, calore e anidride carbonica. In Olanda ci sono sussidi per le spese d’installazione, ma il prezzo dell’elettricità non è sussidiato e il crollo del prezzo di mercato dell’elettricità a livello europeo, di fatto sta fermando gli investimenti in questa direzione. Per chi volesse considerare un’applicazione in Italia, oltre a un’analisi attenta dei sussidi e dei costi/benefici finanziari, c’è da tener presente che il valore, in termini di incremento di produttività della coltura, della luce come dei sottoprodotti calore e anidride carbonica, è probabilmente minore che in Olanda. Una possibile applicazione è in produzioni di alto va-


lore, per esempio i vivai per la produzione di piantine, in cui c’è la necessità di produrre anche in periodi a bassa luminosità. Per esempio, per produrre piantine di pomodoro pronte per la vendita, si devono cumulare almeno 250-300 mol/m2 di luce. Quindi ogni 8 ore di accensione di un sistema di lampade da 150 µmol/m2∙s (sodio a alta pressione o LED - BOX 2) si accorcia di un giorno il periodo necessario a produrre piantine con semina in novembre, ma solo di una frazione quando la semina è in marzo. Naturalmente sta all’imprenditore valutare costi e benefici, però certamente in un caso simile l’analisi vale la pena farla. QUATTRO CONCLUSIONI DA RICORDARE In sintesi, ecco gli elementi che sono emersi dal convegno. In primis, la luce è la benzina della fotosintesi, quindi una gestione oculata del sistema serra deve tendere a massimizzarne la funzione di collettore di luce solare. Secondo punto, oltre al fatto di prestare la massima attenzione a come le piante vengono esposte alla luce, per ottenere questo risultato è assolutamente necessario passare attraverso un’attenta scelta del materiale di copertura e una sua buona manutenzione. Terzo punto, una buona gestione della ventilazione deve essere il metodo primario per gestire il clima nella

serra al fine di mantenere all’interno la temperatura e l’umidità desiderata, in modo da minimizzare al massimo il periodo in cui l’ombreggiamento si potrebbe rendere indispensabile. Infine, la luce artificiale aggiuntiva può avere una redditività in condizioni mediterranee solo per colture ad elevato valore.

Vivaio Ortofloricolo dell’Az. Agr. di Molteni Emilia (Como) con lampade LED di Ambralight.

12-15 Giugno 2018 WE

EK 24

FlowerTrials®

where plants meet people

La manifestazione internazionale dedicata a piante in vaso e da aiuola vede coinvolte 32 sedi in Paesi Bassi e Germania Sono ben 60 gli ibridatori di piante in vaso e da aiuola intervenuti per presentare con orgoglio innovazioni, concetti creativi ed una sorprendente diversità di assortimenti varietali. I FlowerTrials® hanno qualcosa da offrire a tutti i professionisti del settore dell’orticoltura ornamentale, da informazioni tecniche a spunti di ispirazione per la vendita al dettaglio e da innovazioni nel campo dell’ibridazione alle ultime tendenze.

 Registrazione online

Per un elenco completo delle aziende partecipanti, informazioni sui siti ed effettuare la registrazione gratuita, la preghiamo di visitare il sito www.flowertrials.com.

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26-03-18 13:58


PRODUZIONE | gestione

PRONTO INTERVENTO L’apparato è assemblato in Israele e l’azienda stessa provvede a installarlo. Attraverso un sistema cloud, la casa madre è sempre informata di cosa sta succedendo ed è in grado di intervenire.

A destra, impianto NUF presso il vivaio Shefer, in Israele.

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gni anno vengono usati nel mondo 250 il blocco di tutti gli inquinanti presenti nell'acqua sumilioni di filtri per la dialisi umana: Si periori a 30 nm (= 0,03 µ). Agenti patogeni, parassiti, tratta di membrane che separano tutte batteri, solidi sospesi, la maggior parte delle sostanze le componenti dannose dal sangue e organiche non utili e la maggior parte dei virus (ad permettono il ricircolo del sangue pu- esempio il Fusarium è 80 nm e il TSWV è ancora più rificato al paziente in maniera semplicemente fisica, sulla grande: 80-100nm) vengono trattenuti dalla membrana, base delle differenze di dimensione delle molecole e della originariamente progettata, prodotta e testata secondo loro solubilta. Dopo l’uso, l’autorità sanitaria mondiale i più severi standard medici, dato il suo uso originario. prevede che possano essere riusati nella dialisi unicamente per la stessa persona dopo una previa sterilizzazione; INNOVATIVO ED ECO-COMPATIBILE altrimenti vanno smaltiti come rifiuti speciali. Un gros- Un’opportunità interessante in agricoltura, nella floriso costo dal punto di vista economico e ambientale. E coltura, nelle aziende vivaistiche che producono giovani invece, questi filtri hanno trovato piante; in colture fuori suolo, idrouna nuova collocazione in campo poniche, flotting e vertical farm, agricolo e sono già usati in diverse che sono oggi un trend sempre più parti del mondo: fra queste IsraePER INFORMAZIONI in crescita, vista la scarsità di terreno www.nufiltration.com le, la Turchia, l'Olanda, la Corea, il fertile e di acqua. È palese il vanGiacomo Limentani Giappone. Vediamo come. taggio di riciclare l’acqua a ciclo +39 3479063447 continuo, nel flusso e riflusso o Marco Battalliard IL SANGUE NON È ACQUA, nelle colture fuori suolo, senza +39 3483060536 MA CI ASSOMIGLIA la necessità di dover aggiungere Il metodo brevettato da parte della nutritivi, in quanto questi passasocietà israeliana NUFiltration Ltd (chiamato in maniera abbreviata NUF) permette di filtrare e disinfettare l'acqua in un passaggio unico, a un costo competitivo e con grande efficacia, usando questi filtri. Il singolo modulo è sostanzialmente un prodotto di scarto dell’industria farmaceutica a cui viene data una nuova vita: da filtro per il sangue, a filtro per l’acqua. Grazie al sistema brevettato NUF, vengono puliti e messi in grado di filtrare l’acqua fino a renderla potabile. La membrana NUF offre uno dei migliori tassi di filtrazione e di interruzione disponibili sul mercato, assicurando

ACQUA DI IRRIGAZIONE?

RICICLIAMOLA

Una nuova tecnologia israeliana ne permette il riutilizzo in continuo, filtrandola e disinfettandola ma lasciando inalterato il contenuto di prodotti fertirriganti di Filippo Terragni

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V

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no e rimangono inalterati. I sistemi di filtraggio filtrano l’acqua, ma ne disperdono i principi nutritivi, o ne modificano il PH, e sempre con costi elevati e risultati parziali. Con i normali mezzi di filtrazione in uso, l’agricoltore è costretto, oltre ad usare molta acqua (a volte anche riscaldandola a 85°C per poi correggerne il PH), a reintrodurre ogni volta fertilizzanti e micronutrienti con grande dispendio economico. Il filtro NUF permette il passaggio di questi micronutrienti ma non quello dei batteri potenzialmente dannosi per la pianta. Il processo di purificazione basato sul brevetto NUF™, quindi, offre il beneficio di un riciclaggio del flusso di acqua di irrigazione libero da patogeni, virus e batteri, senza uso o quasi di prodotti chimici, processi termici o trattamenti biologici, mantenendo inalterati i principi nutritivi che altrimenti andrebbero persi. I vantaggi economici sono immediati e in più l’uso del filtro permette di acquisire certificazioni di qualità per l’azienda in tema di ecocompatibilità; un beneficio per l’ambiente e un buon ritorno di immagine. I filtri, tramite un sistema di autolavaggio back wash che entra in funzione a intervalli regolari, si auto-lavano con l’acqua corrente, e l’acqua di lavaggio finisce negli scarichi. Una soluzione da considerare, da parte di chi vuole essere sicuro e dare sicurezza ai propri clienti.

Vista in dettaglio dell’impianto installato presso il vivaio Butterfly, in Olanda.

GARANZIA DI TRE ANNI (PER ORA)

La garanzia sul corretto funzionamento di ognuno di questi moduli collegati in parallelo tra loro, è di tre anni, ma la sua durata è basata su un puro ragionamento empirico: questo tipo di impianti è una vera innovazione, e i primi installati sono funzionanti da tre anni. Per questo per ora la vita durata di ogni filtro è fissata in tre anni. Probabilmente più la sperimentazione proseguirà, più la garanzia verrà allungata, così da ridurre il ricambio dei moduli stessi, con ulteriori benefici economici.

Porte aperte Lazzeri 2018 Giovedì 31 maggio, venerdì 1 o sabato 2 giugno 2018 Dalle ore 9:00 alle ore 17:00 | Merano, via Nazionale 31

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GIOVANI PIANTE


PRODUZIONE | succulente e cactacee

La famiglia Manera e i dipendenti di Cactusmania nelle serre dell’azienda, fondata da Bruno e Neris nel 1975.

STORIA DI UNA

FAMIGLIA

Dagli anni ’70, parlare di cactus vuol dire parlare di chi ha fatto di queste piante una mania: la passione è il cuore pulsante delle serre della famiglia Manera colloquio con Annarita Manera di Matteo Ragni

ECHEVERIA, LE VARIETÀ DA SEGNALARE • Lovely Rose • Echeveria chihuahuaensis • Echeveria shaviana • Echeveria apus • Echeveria lilacina • Echeveria crestate

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C

actusmania è un’azienda italiana, creata da Bruno e Neris nel 1975. La famiglia Manera, così come le sue piante, sono di Ventimiglia, una città di confine: confine tra Italia e Francia e confine tra mare e montagna. La Costa Azzurra e San Remo, il mare Ligure con i sassi della spiaggia dei Balzi Rossi, e i giardini Hanbury: questo è il mondo e la terra in cui è nata e cresciuta Cactusmania. Dal 1980 l’azienda si è specializzata in collezioni, soprattutto di caudiciformi e crestazioni. E la crescita continua. Ne abbiamo parlato con Annarita, figlia dei fondatori e attualmente alla guida dell’azienda di famiglia. Quando inizia la storia fra i Manera e i cactus? Bruno e Neris hanno iniziato a coltivare nel 1975: allora erano mezzadri di un’azienda di Asparagus plumosus. Nel tempo avevano deciso di avere un’azienda propria,

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ma sul loro terreno viene costruito un parco ferroviario: tanto anacronistico che non ha mai funzionato, ma si è mangiato la terra. Quindi scelsero una coltivazione che permettesse in poco spazio di fare grandi numeri: le piante grasse. Una scelta coraggiosa, perché erano ancora poco conosciute. E tu, Annarita, quando sei entrata in azienda? Diciamo che io ci sono sempre stata! Ricordo la prima semina nel 1976, si produceva tutto da seme. Negli anni l’azienda si è trasformata, anche perché quando un padre e una madre vedono che un figlio vuole portare avanti l’azienda si sentono motivati a farla crescere. Ho iniziato con la creazione di giardini di piante grasse, un lavoro che ci ha dato grandi soddisfazioni soprattutto in Costa Azzurra. Negli ultimi anni il mio lavoro si è concentrato sulla gestione dei grandi clienti italiani e dei clienti esteri. PER INFORMAZIONI Cactusmania E i tuoi genitori lavorano Via Gallardi 140, Ventimiglia ancora? 0184 33003 Sì, mio papà e mia mamma lavorano www.cactusmania.it ancora in azienda, o meglio bisticciano in azienda. Questa è una cosa che fino a poco tempo fa non capivo, pensavo che a una certa età avrebbero voluto (e dovuto!) grande capacità di gestione dei grandi esemplari. godersi la pensione. Ma poi vedere come si muove mio Così riusciamo a lavorare sia con collezioni destinate papà nelle serre, la cura di mia mamma con le persone al mercato asiatico sia nel campo degli allestimenti. Il e con le piante, mi ha fatto capire che per loro godersi lavoro all’ingrosso, invece, si basa sia sulle collezioni di la vita è stare qui. Quando c’è bisogno mamma Neris fa piante grasse in vasi piccoli e su varietà più comuni in anche le composizioni, che sono tra i nostri fiore all’oc- grandi esemplari. chiello, la nostra firma nel mondo delle piante grasse; Oggi funzionano molto bene le Echeveria, il suo apporto e le sue intuizioni sono fondamentali. confermi? Insomma, la storia di Cactusmania è la storia di È vero, le Echeveria sono delle piante di grande successo una famiglia… perché sono facili e molto belle. Hanno un lungo moSì, ma Cactusmania non è solo la famiglia Manera in mento commerciale, non hanno le spine, e sembrano senso stretto; comprende anche i suoi dipendenti. Le un fiore, con quell’ordine preciso delle foglie. C’è una persone che lavorano con noi hanno permesso all’a- varietà che si chiama Lovely Rose che sembra proprio una zienda di crescere, alcuni grazie alla loro passione rosa. La specie chihuahuaensis ha le foglie molto carnose per le collezioni, altri perché hanno sviluppato una coperte da una pruina azzurra. La Echeveria shaviana ha le foglie molto arricciate e fiori dallo stelo corallino. Le Echeveria sono tantissime, e nella nostra collezione ci Sembra proprio sono anche le crestate. Le crestazioni sono una delle una rosa, grazie specialità di Cactusmania. Essendo le crestazioni dei all’ordine preciso delle fenomeni naturali, solo con una grande produzione e foglie disposte una grande attenzione nella coltivazione si riescono ad a rosetta: isolare le piante che manifestano questo carattere, che Echeveria Lovely nelle Echeveria è ancora più accattivante. Rose. Fra le particolarità, invece, citerei le Haworthia… La Haworthia si vende bene perché è molto resistente e ha molti appassionati. Resiste bene all’asciutto e ha un buon vigore. La usiamo spesso nelle composizioni perché ha una struttura delle foglie unica e molto interessante. Stiamo selezionando da anni delle Haworthia fasciata variegate, nelle sfumature del giallo e del rosso, che si accentuano grazie alle condizioni di coltivazione della nostra azienda di Bevera. La ricerca delle stranezze non ha mai fine, la ricchezza dei colori e delle sfumature è il nostro punto di forza.

Cactusmania seleziona delle Haworthia fasciata variegate, nelle sfumature del giallo e del rosso. È una specie che si vende bene perché è molto resistente e ha molti appassionati.

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PRODUZIONE | marketing

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IN BREVE

i chiama Pelargonium for Europe la campagna promozionale che anche quest’anno ha preso il via grazie al progetto comune che coinvolge i coltivatori europei di questa specie: Dümmen Orange, Elsner PAC, Florensis / P. van der Haak Handelskwekerij, Geranien Endisch e Selecta One. La prima edizione risale al 2016. Scopo, promuovere e garantire nel tempo il commercio di gerani. L’attività di Pelargonium for Europe si svolge attualmente in dieci paesi europei, e dal 2017 le iniziative di marketing in Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Austria, Svizzera e Svezia sono state supportate dall’Unione Europea.

• Pelargonium for Europe • Dümmen Orange • Elsner PAC • Florensis / P. van der Haak Handelskwekerij • Geranien Endisch • Selecta One • Prima edizione nel 2017 • Presente in dieci paesi europei

Per informazioni www. pelargoniumforeurope. com

PARLARE PER IMMAGINI La piattaforma online di Pelargonium for Europe raccoglie i comunicati stampa realizzati quest’anno oltre all’archivio degli anni precedenti: una

BENVENUTA STAGIONE DEI

GERANI

Anche quest’anno una iniziativa di marketing a livello europeo sostiene le vendite di Pelargonium, facendo leva sulla comunicazione diretta ai consumatori di Costanza di Matteo foto di Pelargonium for Europe

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GLI SPECIALISTI.

Sopra, per raggiungere le persone che amano i fiori, ma non hanno spazio esterno, immagini ispirative e brevi consigli per scegliere i gerani che si adattano agli ambienti indoor. Sotto, fra le immagini disponibili nell’archivio del sito, anche alcune sequenze per illustrare le fasi di progetti fai-da-te. Qui, la costruzione di una parete fiorita con le cassette di legno.

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Myplant & garden è la fiera che più di altre ci vede protagonisti. Ecco allora il nostro personale reportage, dove parole e immagini sono voci e volti di un comparto vivo e vivace a cura di Marta Meggiolaro

È qui la festa? Cos’è stato per me questo Myplant edizione 2018? Prima di tutto una festa. Sì, una festa del settore. Come fosse una festa di paese che si aspetta da un anno all’altro, che si prepara da un anno all’altro. Piena zeppa di luminarie, di gente, di bancarelle, canti e musica popolare. E alla fine anche i fuochi d’artificio. Tutti in piazza a raccontarsi le proprie storie, in un momento di felicità, contagiati dall’entusiasmo della passione. Ecco, questo è stato per me Myplant: un momento di entusiasmo. Da anni non si assisteva nel mercato italiano a un appuntamento fieristico capace di intercettare la passione di produttori e imprenditori, al di là delle sfide del settore, di bilanci e andamenti delle vendite. Un appuntamento che ha raccolto i tanti inviti al confronto e alla voglia di fare (finalmente!) sistema, non ragionando solo in termini di business, ma di esperienze. E allora tutti con il naso all’insù alla scoperta di novità e innovazioni, di stimoli e opportunità. E nuove persone da conoscere. E se da un lato questo Myplant è stato una festa, dall’altro è una speranza. Una speranza nel florovivaismo italiano, che torni a essere protagonista in Europa, trainato da tanti ottimi imprenditori e da un prodotto mediterraneo invidiato in tutto il mondo. È il momento di investire, di metterci la faccia, di trovare un unico comune denominatore verso uno sviluppo diffuso. Di tutti. Siamo solo alla quarta edizione, ne abbiamo davanti a noi di feste da organizzare. Francesco Tozzi

SAVE THE DATE La quinta edizione di Myplant & garden si terrà dal 20 al 22 febbraio 2019 a fieramilano. Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | fiere

Abbiamo vinto una scommessa Se cinque anni fa mi avessero detto che oggi avrei scritto questo editoriale, non ci avrei creduto, mi sarei fatta una bella risata con la mia squadra. E invece, eccomi qui! Quando ci siamo imbarcati in questa avventura, non sapevamo come sarebbe andata; ci sembrava che mancasse un luogo per gli operatori italiani del settore del verde, e abbiamo scommesso che potevamo essere noi di VGCrea a creare l’occasione giusta. Ci ha stupito, colloquio dopo colloquio, il terreno fertile che abbiamo trovato: una bella scoperta. Abbiamo incontrato persone desiderose di mettersi in gioco, di fare squadra, con la voglia di mettere le proprie energie nel nostro progetto. E così, anno dopo anno, il gruppo di aziende che scommette su Myplant, le collaborazioni e i visitatori aumentano; diventiamo grandi seguendo l’obiettivo di rendere questa fiera il polo d’attrazione in cui gli operatori del settore possono incontrarsi e crescere. Quando Myplant&Garden ha visto la luce, non avrei immaginato che dopo quattro edizioni avrebbe riempito tre padiglioni. Però avevo visto di cosa è capace chi lavora nel verde ed ero pronta a scommettere sul buon esito del nostro progetto. È una scommessa che abbiamo vinto tutti insieme. Il premio? La nostra fiera! Valeria Randazzo

Ci vuole tempo MYPLANT & GARDEN 2018 IN NUMERI • 21 – 23 febbraio 2018 • Quarta edizione • 655 espositori • 17.300 visitatori • 3 padiglioni • 45mila metri quadrati di spazio espositivo • 20% degli espositori provenienti dall’estero • 150 delegazioni ufficiali di buyer • 50 paesi di provenienza dei buyer • 230 giornalisti accreditati • 50 meeting 48

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Come i frutti, come il pane, le cose buone hanno bisogno di tempo per maturare. Il Myplant & Garden è come una delle nostre stagioni. Parte piano e poi cresce in modo esponenziale fino a non avere il tempo di parlare con tutti, e poi lentamente ci si assesta. Poi, alla fine, si tirano le somme. Ho visto novità, aziende piccole crescere, così come è cresciuta la fiera e ho visto maturare dei rapporti. La stagione che ci aspetta si profila brillante e generosa. Alcuni prodotti, ascoltando amici clienti e produttori, sembrano avere un ritorno commerciale interessante: dalle piante d’appartamento alle perenni, così come le fioriture estive e le piante tropicali. Grande fervore anche per i fiori recisi e le composizioni. Ricchissima questa edizione di eventi più o meno grandi che sono serviti a intrattenere i visitatori. Quello che mi porto a casa di questi giorni di Myplant & Garden sono le persone incontrate e due certezze. Si deve partire per tempo e si deve dare spazio alla pianificazione, devo imparare ad organizzarmi, ogni settimana della stagione è come se fosse un giorno del Myplant, tutto ha valore, sia i momenti difficili che quelli buoni, tutto si può superare basta chiedere aiuto se si è in difficoltà, non copiare, non imitare ma farsi aiutare. Da soli siamo persi e il Myplant è un luogo di amici. Matteo Ragni


Lo stand di Arena Vivai, sempre affollato!

I sorrisi da Corino Bruna sono belli come la loro ospitalità.

Dimostrazioni eloquenti allo stand di Fitt.

La squadra di Apulia Plants sembra soddisfatta!

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TENDENZE | fiere

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uyer di supermercati, negozi di prodotti per la casa e di mobili, boutique, organizzatori di eventi, manager di hotel e ristoranti: per tutte queste figure il verde è un mezzo per ispirare e sorprendere i propri clienti. Per questo è nata Floradecora, che aggiunge il verde all’offerta di Christmasworld, la fiera internazionale di elementi decorativi festivi e stagionali. In questo modo la gamma di decorazioni si amplia con un elemento indiscutibilmente emozionale che aggiunge valore all’esperienza di shopping. ROSE PER TE Highlight della seconda edizione, tenutasi quest’anno in gennaio in concomitanza con Christmasworld, presso la Fiera di Francoforte, sono state le 40mila rose rosse a stelo lungo di de Ruiter, un coltivatore ed esportatore olandese, la cui esposizione ha impressionato i visitatori dimostrando quante e quali siano le possibili decorazioni realizzabili con le rose. Un elemento che ha trovato spazio anche nell’allestimento di 2Dezign, “The Loft”, con bouquet voluminosi e come “veste” per la scala della Galleria, quest’anno tutta dedicata a Floradecora. Il colore, intenso come il profumo, e il colpo d’occhio, hanno convinto i visitatori e i buyer del potere che hanno i fiori freschi nel raggiungere il cuore delle persone, passando attraverso i loro sensi. DECORAZIONI VITALI A Floradecora le aziende espositrici hanno contribuito ad arricchire e “mettere in pratica” i trend individuati da Christmasworld usando le specificità dei loro prodotti. Per i visitatori è stato interessante vedere la traduzione in piante e fiori dei trend: ad esempio, “Vivid heritage”, il trend che richiama la tradizione, era rappresentato da contenitori dorati, gigli e amaryllis il cui bulbo è coperto di cera rossa. “Splendid history”, lo stile di chi ama il lusso, è stato realizzato presentando come decorazione grandi foglie di piante esotiche come monstera, agave e palme, arricchite da fiori di orchidea e ghirlande nere. In particolare ha colpito lo stand di Dümmen Orange,

“Tea by me”, piante del tè coltivate in vasi di latta: un esempio di verde decorativo.

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ricco di nuovi concept pensati per vendere al meglio il verde. «Non c’è nulla che non si possa fare con fiori e piante. E soprattutto, sono il prodotto giusto per rinforzare qualunque trend e per soddisfare i gusti di tutti», ha dichiarato Rochus Hassefras, marketing manager di Dümmen Orange. PICCOLO È MEGLIO Un suggerimento che gli espositori di Floradecora hanno dato, declinandolo in molti modi differenti, è che le piccole composizioni suscitano interesse e sono perfette come idea regalo da proporre nel mercato delle decorazioni. Royal flora Holland, ad esempio, ha portato a Floradecora tramite i suoi associati “Swamp World”, un assortimento di piante grasse collocate in piccoli vasi di vetro, “Water World”, una collezione di piante acquatiche che vivono dentro a delle bottiglie, “Tea by me”, piante del tè coltivate in una bottiglia di latta decorata come se contenesse tè freddo, e la speciale “One Rose” di Rosa Danica, una rosa singola in vaso. Insomma, è possibile colorare di verde ogni aspetto della vita delle persone, se sappiamo come ispirare questo desiderio.

PIANTE GIUSTE AL

INTERESSI DEI VISITATORI A FLORADECORA • Fiori recisi: 69% • Decorazioni verdi: 43% • Piante per balconi e terrazzi: 37% • Piante da interno: 33% • Bulbi: 24% • Visitatori soddisfatti della visita: 89%

SAVE THE DATE

POSTO GIUSTO

Floradecora sarà dal 25 al 29 gennaio 2019 a Francoforte.

Non c’è solo il mercato tradizionale; è possibile proporsi in altri settori, dove è presente la domanda di fiori freschi e piante ornamentali di Marta Meggiolaro

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TENDENZE | marketing

DIETRO LE QUINTE DEL “ Innanzi tutto, non è uno solo; sono quattro le specie che vengono scelte. Una trovata commerciale, certo, ma ricca di benefici per una cultura del verde di Marta Meggiolaro

IN BREVE • National Garden Bureau • Associazione americana no profit per il verde • Fondata nel 1920 • Nel 1980 istituisce il “Year of…” per ortaggi e annuali • Nel 2012 aggiunge il “Year of…” per le perenni • Nel 2016 aggiunto il “Year of…” dei bulbi • https://ngb.org

T

utto è nato negli anni Venti da una constatazione semplice, la stessa che facciamo spesso anche noi: la gente non sa come prendersi cura delle piante. James H. Burdett, giornalista americano e rappresentante di un’industria sementiera, da qui ha l’idea di un ufficio centralizzato per le comunicazioni dell’industria del verde, un organismo che raccolga le forze dei media e delle aziende per istruire le persone sulle pratiche basilari del giardinaggio: ecco come nasce il National Garden Bureau.

FACILE DA TROVARE E DA CRESCERE Torniamo ai giorni nostri: per il 2018 l’organizzazione no-profit ha scelto come annuale la Calibrachoa, ne abbiamo parlato nello scorso numero (Flortecnica e vivaismo 397). Aggiungiamo oggi che ci sono altre tre categorie in cui viene scelta la pianta “da spingere”: perenni, bulbi e ortaggi. Quest’anno è l’anno del Coreopsis, del tulipano e della rapa. Ma secondo quale criterio? In un’intervista rilasciata a Jill Odom per un portale americano (totallandscapecare.com), Diane Blazek, direttore esecutivo di NGB, ha risposto così: «È un modo per far conoscere questi prodotti, lavorando con i membri dell’associazione per mettere in luce le nuove

varietà». L’operazione del NGB punta sulla genericità: «Perché cerchiamo di proporre piante che non siano troppo difficili da coltivare né da trovare in commercio. Vogliamo rendere il giardinaggio più semplice, più raggiungibile. Per quanto possa sembrare triste a chi è del settore, le persone là fuori non sanno, ad esempio, che per vedere i tulipani fioriti in primavera dovrebbero piantarli in autunno. Noi cerchiamo di “educare” la prossima generazione». PROGETTI A LUNGO TERMINE Per selezionare i vincitori il NGB conduce un sondaggio fra i suoi associati, che votano i candidati scelti secondo alcuni criteri – ad esempio, che sia stato fatto un nuovo lavoro di ibridazione sulla specie scelta, e che non si ripeta la stessa specie per quindici anni almeno, in modo che si possano presentare innovazioni consistenti. A gennaio il NGB ha votato e decretato le piante dell’anno per il 2020, 2021, 2022. «In questo modo, possiamo pianificare al meglio i prossimi anni di lavoro» ha spiegato Diane Blazek. Anche se questa modalità presenta qualche rischio. «È successo due anni fa con gli Impatiens: all’ultimo un’epidemia di peronospora ci ha costretto a cambiare. Non puoi mai sapere quando capiterà una cosa del genere, ma se avessimo mantenuto gli

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F


“ FIORE DELL’ANNO”

Impatiens come pianta dell’anno saremmo stati ridicoli e non avremmo svolto un buon servizio per la filiera». I vincitori dell’anno successivo vengono solitamente annunciati in luglio, ma possiamo anticiparvi che il 2019 sarà l’anno della Bocca di Leone, della Salvia nemorosa, della Dahlia e della zucca.

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2018

assortimenti di grande qualità


TENDENZE | fiori e piante

IN BREVE • Flusso di prodotti ornamentali: +10,2% rispetto al 2016 • Piante in vaso in pien’aria: 162 milioni di euro nel 2013, quasi 110 milioni nel 2017 • Alberi e arbusti: 449 milioni di euro, pari al +15,6% • Piante da interno: +9,3% • Ordinativi di piante, alberi e arbusti in crescita nei mercati esteri • Interessanti i mercati dell’est Europa e il mercato russo

L

o scenario del mercato europeo sostanzialmente è positivo: i dati giunti dalla Germania, relativi ai primi nove mesi del 2017, hanno presentato un quadro non proprio di ripresa, a causa di una primavera climaticamente poco favorevole, ma comunque soddisfacente. I risultati dell'asta Floraholland confermano un incremento medio generale modesto (fiori e piante +1,2% il fatturato del 2017) che diviene importante per le piante da esterno (+7,1%) a fronte di volumi in contrazione (-2,5%). In questo scenario i valori delle esportazioni italiane di piante, alberi e arbusti e più in generale dell'intero comparto floro-ornamentale si attestano su livelli più elevati rispetto al 2016. ALBERI E ARBUSTI, +15,6% Complessivamente infatti il flusso di prodotti ornamentali (inclusi i fiori essiccati, ma esclusi quelli artificiali) è aumentato del 10,2% rispetto al 2016. Non tutte le categorie seguono l'andamento generale, le piante in vaso in pien'aria infatti continuano il trend discendente in atto da diversi anni per cui si è passati dai 162 milioni di euro del 2013 ai quasi 110 milioni del 2017. Molto bene invece la performance registrata dagli alberi e arbusti che raggiungono quasi 449 milioni di euro, pari al 15,6% in più. Anche le piante da interno presentano un innalzamento significativo (9,3%) recuperando quanto perso nei quattro anni precedenti ed anzi costituendo un picco nel quinquennio 2013-2017. Le vendite dei primi mesi del 2018 si sono sviluppate in modo modesto a causa delle ondate di freddo, della pioggia e del vento, che si sono succedute soprattutto nel Nord Italia. Le piante fiorite stagionali sono state vendute per livelli bassissimi, soprattutto le primule e viole. Positive invece le vendite di agrumi, piante grasse e succulente e nel Lazio e Toscana, come anche le vendite di piante verdi. Le piante verdi stanno tornando ad essere popolari anche per la loro azione filtrante degli

LA STRATEGIA OLANDESE

• Sviluppare le rotte dell’esportazioni sulle grandi distanze; • Anticipare la disponibilità delle produzioni fiorite nel mercato europeo, tentando di invogliare i consumatori prima dell’arrivo della primavera: aumentano gli investimenti nella coltivazione di piante in vaso su grandi superfici in Portogallo.

inquinanti presenti negli interni di case e uffici. Piante come Aloe Vera, Sansevieria, Areca Palmata, Dracaena, Ficus elatisca, Chlorophitum, Ficus Benjamina, Golden Pothos, Syngonium e Spatiphillum sono state le protagoniste dei messaggi promozionali del Noida Flower Show, in India. Un paese che nelle grandi città presenta livelli altissimi di inquinamento fuori e dentro le mura casalinghe. Una buona comunicazione basata sugli studi effettuati in passato su tali piante potrebbe risvegliare il desiderio di protezione della propria salute che non passa solo tramite l'alimentazione, ma anche tramite la capacità assorbente di elementi chimici delle piante. Rimane tuttavia la diminuita attitudine degli acquirenti a prendersi cura del verde ornamentale per cui si preferiscono le succulente o piante resistenti al caldo. PRIMIZIE PER INVOGLIARE I CONSUMATORI Gli ordinativi di piante, alberi e arbusti sono in crescita rispetto al bimestre dell'anno precedente e anche le spedizioni nei primi due mesi, nonostante la difficoltà dei lavori in campo per via del clima, sono state positive. Si determinerà, con molta probabilità, nel breve periodo la mancanza di alberi e arbusti di taglia grande, perché ormai le scorte accumulate negli anni di crisi sono finite. I mercati esteri, come evidenziato dai dati del 2017, hanno ripreso su ottimi livelli l'acquisto di prodotti

MERCATO

IN CRESCITA Il freddo di questi mesi ha rallentato le vendite e ha penalizzato le stagionali, ma ci sono buoni segnali di ripresa. E l’Olanda si muove per anticipare la stagione di Paola Lauricella ricercatrice ISMEA

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vivaistici e come mostrato dal bilancio consuntivo delle aste del gruppo Floraholland, il trend di prezzi più elevati su base annua a fronte di una bassa offerta, si ripeterà anche nella primavera 2018. Altri fattori positivi evidenziati dai più grandi esportatori olandesi risiedono in una quota di domanda nei mercati dell'est Europa che mostra ulteriori possibilità di sviluppo, così come il mercato russo. Il sistema olandese continuerà quindi a sviluppare le rotte dell'esportazioni sulle grandi distanze, ma allo stesso tempo cerca di anticipare la disponibilità delle produzioni fiorite nel mercato europeo, tentando di invogliare i consumatori prima dell'arrivo della primavera. Aumentano infatti gli investimenti nella coltivazione di piante in vaso su grandi superfici in Portogallo per poter disporre di piante in vaso con alcune settimane di anticipo rispetto alla programmazione delle serre olandesi. SI SPERA NEL BONUS VERDE Tornando al mercato italiano le vendite di piante in vaso anche in base al panel degli acquisti delle famiglie italiane di fonte Ismea non ha registrato innalzamenti nel primo bimestre del 2018, imputabile, tale andamento, alle avversità climatiche. I punti vendita al dettaglio per poter incentivare gli acquisti hanno fatto leva sulle promozioni e infatti la numerosità dei clienti è salita di oltre il 3% rispetto al primo biennio del 2016, ma supera il 20% se il confronto è con il primo bimestre del 2015. Inoltre la penetrazione dell'acquisto tra le famiglie del campione è del 9% per le piante e corrisponde: • a una quota del 3% che ha speso per un acquisto sia di piante da interno sia da esterno; • all'8% di coloro che hanno preferito le piante da interno contro il 4% delle persone che hanno scelto quelle da esterno. Infine per l'anno in corso, attraverso un'adeguata pubblicità, il settore dovrebbe beneficiare anche del bonus “verde” cioè la detrazione del 36% fino a 5.000 euro per chi effettua spese per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari di qualsiasi tipo: giardini, terrazzi, balconi anche condominiali, anche se con impianti di irrigazione e recupero del verde storico. I dati parziali sulle vendite del mese di marzo mostrano infine una contrazione delle vendite sempre a causa dell'instabilità climatica (pioggia e giornate di freddo intenso), tuttavia con l'avvicinarsi del periodo pasquale e in base a previsioni di un week end con il sole in buona parte delle regioni italiane, gli operatori sono tornati a spedire a ritmi elevati le scorte presenti nelle serre.

IL MERCATO ITALIANO NEL PANEL ISMEA

• Primo bimestre 2018 presenta numerose avversità climatiche • Vendite di piante in vaso non registrano innalzamenti nel primo bimestre del 2018 • I punti vendita al dettaglio hanno fatto leva sulle promozioni • La numerosità dei clienti è salita di oltre il 3% rispetto al primo biennio del 2016 (+20% rispetto al 2015)


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DOVE LA QUALITÀ COMINCIA DALLE RADICI

GENNAIO 2015 CAPRICORNO 22 dicembre - 20 gennaio ACQUARIO 21 gennaio - 19 febbraio

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TENDENZE | consumer

PRIMAVERE

D’ITALIA

Da eBay un’analisi degli acquisti primaverili dalle Alpi alle Isole. Il Nord in testa per acquisti nel settore del verde di Filippo Tommaseo

È

uno dei marketplace principali a livello mondiale, lo conosciamo tutti e probabilmente l’abbiamo usato almeno una volta: stiamo parlando di eBay, la piattaforma per le vendite online, uno fra i colossi del mondo della rete. E se parliamo di rete, parliamo di dati: dati sugli acquisti e dati che compongono i profili dei consumatori. Con più di 5 milioni di acquirenti attivi solo in Italia e oltre 100 milioni di prodotti nuovi a catalogo, eBay si presenta a tutti gli effetti come uno specchio dei consumi digitali, un riflesso degli interessi, dei desideri e delle passioni degli italiani. Recentemente eBay ha permesso di guardare in questo specchio, rendendo pubblica un’analisi dell’andamento degli acquisti online in primavera, attingendo ai dati relativi al periodo Marzo-Giugno 2017.

1 TOSAERBA OGNI 12 MINUTI

GARDEN-MANIA La voglia di verde coinvolge tutta Italia: a livello nazionale sono stati venduti 1 tosaerba ogni 12 minuti e 1 articolo fra piante, semi e bulbi ogni 3 minuti. Ma la differenza climatica e culturale fra Nord e Sud si sente, e dai dati eBay emerge una spiccata propensione “botanica” delle regioni settentrionali. Quando al Sud inizia a spirare una brezza che invita alle spiagge, al Nord il richiamo è più domestico, al giardino, al piacere di costruirsi un angolo di relax a propria immagine e somiglianza. Piante, serre, vasi, sementi: un vero e proprio boom di acquisti che vede in testa la Lombardia, il Piemonte e il Veneto. Nella categoria “Giardino e arredamento esterni”, gli acquisti conclusi al Nord sono stati il 230% in più rispetto al resto d’Italia. Complessivamente i numeri sono impressionanti. STAGIONE DI GRIGLIATE Il desiderio di vivere il giardino, il cortile, e di riappropriarsi di quella dimensione al contempo domestica e outdoor, con l'avvicinarsi della bella stagione al Nord esplode. Qualche numero: su eBay sono stati 1 ogni 22 minuti gli acquisti nella categoria “arredamento esterno” nelle regioni del Nord, il 617% in più rispetto alla media nazionale. Per restare in tema, assieme all'effluvio dei ciliegi in fiore, ad

+230% GLI ACQUISTI

CONCLUSI AL NORD RISPETTO AL RESTO D’ITALIA NELLA CATEGORIA “GIARDINO E ARREDAMENTO ESTERNI” Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | consumer

+617% ACQUISTI AL NORD RISPETTO AL RESTO D’ITALIA NELLA CATEGORIA “ARREDAMENTO ESTERNO”

aprile la Pianura Padana è solcata da un più prosaico – ma non meno delizioso – profumo di griglia. Al Nord infatti spopola la passione per il barbecue: +370% di vendite a tema BBQ rispetto al resto d’Italia. Peraltro, l'ultimo grido, in fatto di trend e lifestyle, è il wedding-barbecue, un'idea originale per un matrimonio diverso. AMORE PER IL CAMPEGGIO Al Centro la primavera ha un sapore più bucolico, complici gli splendidi paesaggi offerti da quelle regioni, come ad esempio i sentieri dell'Appennino Tosco-Emiliano, o quelli dei Monti Sibillini in Umbria; e così ai primi cenni di caldo scatta la voglia di passeggiate in montagna. Tende, pentole da campo, bollitori, pale, sacchi a pelo sono andati a ruba,

molto più che nel Nord e nel Sud: nel complesso, fra marzo e giugno 2017, fra Toscana, Lazio, Umbria e Marche sono stati 1 all’ora gli articoli per campeggio e escursionismo acquistati su eBay, il 179% in più rispetto al resto d'Italia. Quanto basta per concludere che al Centro la passione per il “trekking” è più forte, almeno nel riflesso che se ne ricava dagli acquisti dei consumatori. Del resto non è un caso se alcuni fra i più apprezzati percorsi escursionistici – ben attrezzati per il campeggio – si trovino in questo particolare lembo di Italia. PASSEGGIANDO IN BICICLETTA In Italia un'altra passione si accende in primavera: i pedali. Sono stati 1 ogni 24 minuti i prodotti venduti legati al ciclismo, in particolare al Centro. Da marzo a giugno 2017 qui sono state acquistate più del triplo delle bici comprate al Nord e al Sud. Mentre al Sud, il caldo e il sole chiamano in spiaggia. Sarà forse banale, ma questa resta la combinazione d'oro. Soprattutto in Primavera, quando il sole non brucia, il caldo non è ancora torrido e la folla è meno invadente. Al Sud sono stati 1 ogni 29 minuti gli ombrelloni acquistati (+270% rispetto al resto d’Italia). Ma la Primavera è anche – semplicemente – l’occasione per trovare un po’ di relax all’aria aperta. Ed ecco che un dondolo rivela tutti i suoi pregi. Questa sembra una passione soprattutto del Centro Italia: i pezzi acquistati qui fra marzo e giugno 2017 sono stati il 147% in più rispetto alla media Italiana.

1 ARTICOLO FRA PIANTE, SEMI E BULBI OGNI

3 MINUTI 58

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non chiamatela soltanto balconetta


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