Flortecnica e vivaismo n. 10

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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

dal 1977 informa il settore

Ottobre 2014 n. 10 • anno XXXVIII

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Se è Paganopiante si vede. Un mondo a misura di cliente. "La mission targata Paganopiante prevede un incremento degli standard qualitativi, che già rendono l'azienda leader indiscussa nella produzione di Bonsai Ginseng e piante tropicali su tutto il territorio. E con i servizi di customer care ha creato un mondo a misura di cliente"

Paganopiante S.S. di Raffaele e Carlo Pagano & Co. Via dei Fiori, 3 - 70037 Ruvo di Puglia (Bari) | Italy Servizio Clienti: (+39) 080 3613701| Fax (+39) 080 3602169 www.paganopiante.it | info@paganopiante.it

33 MARKETING / Inghilterra Le piante invadono le fermate degli autobus

44 TENDENZE / fiere Tre città, tre fiere, stesse date

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PRIMO PIANO / produzione

COLTIVAZIONE L'orto senza terra


TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL GARDEN CENTER E DELLE AGRARIE

LA PRIMA CASA EDITRICE DI FILIERA


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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIO NALE DEL GARDEN E DELLE AGRA RIE

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L’ALTRA COPERTINA

TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

Flortecnica e vivaismo

Due esempi esteri completamente diversi ideati per promuovere piante e fiori al consumatore finale: uno sfrutta le fermate degli autobus, l’altro il visual merchandising nel garden center di Stefania Medetti e Marta Meggiolaro

Dal marketing di strada al marketing nel punto vendita a pag. 33

Flortecnica e vivaismo

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EDITORIALE | questo mese

CONSIDERAZIONI SUL TEMA Riuscirà mai a vincere il florovivaismo italiano? Una domanda che ha suscitato un dibattito tra gli operatori. Ancora aperto

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di Francesco Tozzi testo di Peter J. Braem

ullo scorso numero estivo di Flortecnica e vivaismo (numero 6/7 a pagina 6) nel mio editoriale avevo fatto un ragionamento a “voce alta” sul florovivaismo italiano, evidenziando il fatto che nonostante le tante eccellenze produttive e l’impegno di imprenditori, associazioni e distretti, stenti ancora a decollare. E l’invito era sempre quello, il solito: è tempo di abbandonare gli individualismi. Diversi, poi, mi hanno scritto condividendo o meno le mie parole e con tutti si è aperto un confronto costruttivo sull’argomento, e tra le tante considerazioni mi piace condividere quella di Peter J.Braem, esperto conoscitore del nostro settore. «Il Florovivaismo italiano riuscirà mai a vincere? L’editoriale a sua firma descrive in modo preciso la “malattia infantile” della filiera del floroviviaismo: l’incapacità di lavorare insieme per un comune obiettivo dovuta all’individualismo. Come sostiene Arturo Croci nel suo redazionale a pagina 8 – sempre dello stesso numero, ndr –, questa incapacità è dovuta spesso anche ad “aspetti campanilistici o addirittura vantaggi personali.” Il fatto che digitando “florovivaismo” lei non abbia trovato “notizie interessanti”, denota anche in questo settore la mancanza di conoscenza della indiscutibile potenzialità di Internet e soprattutto un’efficace e coordinata organizzazione a livello nazionale. Lei si domanda: c’è un metodo per vincere? Nel marketing industriale la strategia

Purtroppo l’esperienza negli ultimi dieci anni ha confermato la caratteristica immobilità della

filiera

a lungo, medio e breve termine è considerato fondamentale poter definire gli aspetti prodotti, produzione, prezzi, distribuzione, comunicazione e persone. Una combinazione collaudata per affrontare mercati, attuali e nuovi clienti. Il “tavolo di confronto” di produttori/distributori settoriali permette di definire strategie di comune interesse a livello nazionale e internazionale e, soprattutto, di coinvolgere le istituzioni governative per suggerire e limiti legali. Flortecnica e vivaismo

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Per essere efficaci nelle azioni propositive, come dimostrano le associazioni/lobby in altri Paesi, la coesione e la condivisione degli obiettivi delle imprese sono determinanti per convincere i mercati e ottenere risultati. Un breve storia: triste ma vera. Alcune associazioni del nord Italia dovevano presentarsi sotto una unica sigla a una importante fiera del settore per stabilire contatti utili ad aprire nuovi mercati. Si trattava di creare l’immagine dell’associazione nazionale attraverso il design del marchio, una brochure bilingue illustrata, e alcuni elementi modulari per l’allestimento dello stand. La riunione, fissata da tempo con cinque rappresentanti delle associazioni territoriali del nord, il segretario e me, aveva lo scopo di approfondire e approvare il progetto per diventare rapidamente operativi, data la scadenza inderogabile della fiera. Alla riunione tuttavia si presentò solo un’associazione, le altre diedero forfait all’ultimo minuto con la scusa di “impegni improrogabili”. Mancanza di condivisione iniziale del progetto e critiche a posteriori dei risultati hanno indebolito il piano esecutivo nei confronti di nuovi mercati, delle associazioni straniere con evidenti ripercussioni a livello governativo nazionale. L’immagine settoriale è rimasta debole, nonostante lo sforzo iniziale, perché non si sono rispettate le regole di marketing.

Se non suscitiamo interesse entro pochi secondi, il prossimo click cancella il

Questa breve testimonianza risale ad alcuni anni fa ma – salvo rari esempi – purtroppo l’esperienza negli ultimi dieci anni ha confermato la caratteristica immobilità della filiera: “Es liegt im Gemeuer” – Sta nel humus. Come scriveva già duecento anni fa Goethe nel suo “Viaggio in Italia. È difficile cambiare le proprie abitudini, abbandonare l’innata diffidenza e aprirsi al cambiamento chiedendo aiuto, imparare a fidarsi, e immaginare di condividere nuove strade rinunciando ai meri vantaggi personali per mettere in primo piano gli obiettivi comuni. Il marketing è un processo che richiede competenze, esperienza e interlocutori colti e lungimiranti con fondati interessi a investire e raggiungere obiettivi programmati. Flortecnica e vivaismo

Il “pianeta Internet” e l’intensa attività del social networking richiedono progetti e interventi periodici degli specialisti del web che siano in grado di innovare tecnicamente e aggiornare operativamente in modo efficace la comunicazione d’impresa.

messaggio

Per mantenere viva l’immagine d’impresa è infatti necessario proporre sempre nuovi contenuti che risultino convincenti grazie a una comunicazione efficace, a strumenti efficienti e ad azioni mirate a proporre strategie di marketing di prodotti e servizi innovativi.»

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Nonostante lo sforzo, l’eccellenza e gli impegni di molti produttori, la buona volontà di soci e associazioni della filiera, è difficile convincere la maggioranza dei florovivaisti a intraprendere nuove strade.

Come risulta da un’indagine (maggio 2014) di autorevoli istituti di ricerca, oltre l’80% dei budget di comunicazione di molte imprese sono investiti nel mondo web/mobile. Non comparire oggi nelle ricerche in Internet attraverso parole chiave e un semplice click significa di fatto non esistere insinuando nel pubblico il dubbio che l’attività sia cessata. Fine della comunicazione, significa fine dell’attività commerciale? Comunicare è indispensabile, come comunicare è fondamentale. Bisogna essere comprensibili, di facile memorizzazione e non ultimo, gradevole. La Signora Merkel in uno degli ultimi incontri con i capi di stato ha suggerito di utilizzare in futuro un linguaggio comprensibile per creare nei diversi interlocutori più attenzione e interesse. Sembra ovvio: se non suscitiamo interesse entro pochi secondi, il prossimo click cancella il messaggio e facciamo parte del “cestino” di milioni di comunicazioni. Conclusione: imparare a comunicare, suscitare interesse e posizionarsi meglio nel “pianeta del web” per proporre innovativi prodotti e utili servizi. Provare è una questione di lungimiranza prima ancora che di coraggio.


* EDITORIALE | l'esperienza

TI PREMIO CON UN FIORE Il Garofano d’Argento, quarant’anni di storia della floricoltura, dalla Sicilia al mondo. La cronaca di una settimana “senza tempo e senza confini”

S

ono passati più di quarant’anni da quando Carlo Calì ebbe la felice intuizione di dar vita alla Festa dei Fiori e al premio “il Garofano d’Argento” in Piazza Trepunti a Giarre. Da allora, puntualmente ogni anno, l’Associazione Culturale i Fiori di Giarre e dell’Etna e il suo presidente Maria Carmela Calì, raccolgono molti nomi di personalità locali e del mondo florovivaistico siciliano, nazionale e mondiale, che un’apposita commissione vaglia per scegliere infine i premiati. Lo scopo è promuovere la cultura e la professionalità delle imprenditrici e degli imprenditori, e far conoscere la bellezza della Sicilia e l’operosità delle aziende siciliane favorendo gli scambi e i contatti commerciali; infatti il premio è consegnato solo a chi viene a ritirarlo personalmente. Nei suoi quarant’anni di vita il Garofano d’Argento ha assunto una grande valenza internazionale con premiati e sostenitori in molte istituzioni dello Stato, del Vaticano, della Repubblica di San Marino e in quasi tutte le nazioni europee, in Asia, negli Stati Uniti e in Argentina. E’ incredibile pensare come una piccola “grande” idea abbia potuto influire così tanto sulla crescita delle aziende del florovivaismo mondiale. Il Premio è diventato, fra l’altro, partner e sostenitore di eventi importanti come il Florum, la Biennale del Fiore, Miflor, Flormart, Floròma, Euroflora, Orticolario, IPM Essen. La storia del Garofano d’Argento e l’elenco di tutti i premiati è in pubblicazione nel volume “Floricoltura Italiana, storie, uomini, aziende” edito da Mursia e in distribuzione in libreria a partire dal 2015. Il grande merito del premio “il Garofano d’Argento” e dell’Associazione Culturale i fiori di Giarre dell’Etna è soprattutto quello di aver permesso a molte persone di conoscersi, favorendo lo scambio di esperienze e conoscenze… e tutto questo non ha prezzo. Il programma degli eventi e delle manifestazioni collaterali è stato particolarmente intenso

di Arturo Croci

ed è iniziato con l’inaugurazione, domenica 21 settembre, a Palazzo Vigo di Riposto; contemporaneamente vi è stata l’apertura della Mostra Fotografica Collettiva “Ritratti di garofani, olivi e olio” a cura di Fotoperpassione di Giarre. Ha fatto quindi seguito la Guida all’assaggio degli olii a cura dell’Apo − Società Cooperativa Agricola Produttori Olivicoli di Catania. Martedì 23 settembre presso l’Azienda Agrituristica dell’Etna a Riposto si è svolto il Seminario su miele e smielatura e la degustazione a cura della Agri Ionica Società Cooperativa di Giarre, a cui è seguito il seminario “i formaggi dell’Etna: analisi sensoriale e degustazione” e al pomeriggio il convegno “le nocciole dell’Etna: raccolta, tostatura e trasformazione” a cura dell’azienda Zingali Mariarita di Sant’Alfio. Venerdì 26 settembre presso il Borghetto Europa di Catania si è svolto il convegno: “coltivazione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti a km 0 e biologici”, Flortecnica e vivaismo

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Enrico Benaglia riceve il “Premio internazionale alla Professionalità” da Erminio Costanzo, primario di Neurologia presso l'ospedale Cannizzaro e dalla Signora Betta Agen.

il tutto coordinato da Marianna Martorano. Sabato 27 settembre a Palazzo Vigo di Torre Archirafi si è svolto il 4° Concorso di Arte Floreale “Garofano d’Argento: forme, colori, profumi del garofano” organizzato in collaborazione con la S.A.F. Scuola di Arte Floreale, e con il coordinamento di Rosario Alfino, presidente dell’Accademia Nazionale di Arte Floreale. Il concorso è stato vinto da Vanessa Talluto che si è così aggiudicata il Garofano d’Argento. Finalmente arriviamo al momento più emozionante, la cerimonia conclusiva del 40° Premio Internazionale Festa dei Fiori “Garofano d’Argento” 2014. In passato si svolgeva nella piazza di Trepunti, poi nella Sala degli Specchi del Comune di Giarre, e da quest’anno si svolge presso la Sala del Vascello del Comune di Riposto. Molte le personalità del mondo politico, economico, culturale e florovivaistico che hanno partecipato. Per la sezione “Premio internazionale alla Professionalità”, dedicato alla memoria di Franco Locatelli, il Garofano d’Argento è stato consegnato da Erminio Costanzo, primario di Neurologia presso l’ospedale Cannizzaro e dalla Signora Betta Agen all’artista Enrico Benaglia; a Giosuè Catania, presidente della Cooperativa APO Catania, da Mariella di Guardo, presidente del Consiglio Intercomunale di Riposto e dall’onorevole Salvo Andò. Garofano d’Argento anche per il florovivaista Daniele Luppi, presidente del Consorzio dei Fiori Tipici del Lago

Giosuè Catania, presidente della Cooperativa APO Catania, con Mariella di Guardo, presidente del Consiglio Intercomunale di Riposto e con l’onorevole Salvo Andò.

UN PO’ DI STORIA

L’ideatore dell’evento fu Carlo Calì, Consigliere del Comune di Giarre, molto legato alla sua terra, attento all’agricoltura ed alle attività socioeconomiche, ma estraneo alla floricoltura. L’idea nacque quando due giarresi, ritornati da Sanremo, iniziarono a produrre garofani e si realizzò che quel territorio aveva grandi potenzialità. Nel 1975 Calì iniziò ad organizzare nella piazza di Trepunti la “Mostra mercato della Riviera Ionica ed Etnea”, conosciuta come “La Festa dei Fiori” sotto l’egida dell’Associazione Culturale i Fiori di Giarre e dell’Etna, costituita per promuovere la floricoltura e il turismo. I continui miglioramenti per promuovere l’iniziativa portarono nel 1977 all’istituzione di un premio in due sezioni: “la Rosa d’Oro” e “il Garofano d’Argento”. Nel 1978 a vivaisti e personalità locali vennero consegnati i primi cinque Garofani d’Argento. Nel 1984 grazie alla spinta dell’allora sindaco di Giarre, Giuseppe Russo, si avviarono i contatti con “La biennale del fiore” a cui, nel 1985, l’Associazione Culturale dei Fiori di Giarre e dell’Etna prese parte. Il premio usciva timidamente dall’ambito provinciale e ogni anno, a settembre, nella Piazza di Trepunti, si svolgeva la Festa dei Fiori e in quella occasione veniva consegnato il Garofano d’Argento a florovivaisti italiani che venivano invitati a Giarre per conoscere le realtà produttive del comprensorio etneo. Nel corso degli anni sono stati assegnati oltre 300 garofani a personalità del mondo florovivaistico nazionale ed internazionale. Oggi il premio si è ulteriormente differenziato in diverse sezioni e continua a far conoscere la realtà produttiva di Giarre ai diversi operatori in prima persona, in modo che riportino a casa la vera essenza della Sicilia.

Gianfranco Pappalardo, pianista, apprezzato a livello internazionale, insieme a Cosimo Marotta, sindaco di Raddusa e a Giuseppe Nicotra, sindaco di Sant’Alfio.

Carlo Scollo titolare con Franco Ristuccia di “Piante e Passione” viene premiato da Maria Carmela Calì e da Francesco Costanzo, direttore regionale della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori.


EDITORIALE | l'esperienza

Daniele Luppi, presidente del Consorzio dei Fiori Tipici del Lago Maggiore, che ha ricevuto il premio da Silvano Frigo e da Pippo Toscano, presidente della Asso Floro Sicilia.

Maggiore, che ha ricevuto il premio da Silvano Frigo che ha ricoperto incarichi di rilievo nella floricoltura italiana e da Pippo Toscano, presidente della Asso Floro Sicilia. Il Garofano d’Argento è stato poi consegnato dal Sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, e dal presidente dell’Associazione Culturale i Fiori di Giarre e dell’Etna, Maria Carmela Calì, a Bruno Oddenino, docente del Conservatorio Verdi di Torino e musicoterapeuta. Premio anche per il pianista Gianfranco Pappalardo che ha allietato la serata con diversi brani eseguiti con grande maestria, in alcuni è stato anche accompagnato dal tenore Alberto Cresca, vincitore del Premio Internazionale di Spoleto. Entrambi gli artisti sono molto conosciuti e apprezzati a livello internazionale. La consegna del Garofano è stata fatta da Cosimo Marotta, sindaco di Raddusa e da Giuseppe Nicotra, sindaco di Sant’Alfio. Il Garofano d’Argento a Carlo Scollo, titolare con Franco Ristuccia di “Piante e Passione” una delle più innovative aziende ortovivaistiche italiane, è stato consegnato da Maria Carmela Calì e da Francesco Costanzo, direttore regionale della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori. Il Premio Garofano d’Argento alla fiorista Vanessa Talluto, vincitrice del 4° Concorso Floreale è stato consegnato da Rosario Alfino, Presidente dell’Accademia Nazionale di Arte Floreale. Per la sezione del Premio internazionale dedicato ad Antonella Matacera, l’anima di Euroflora, il Garofano d’Argento è

Vanessa Talluto, fiorista, vincitrice del 4° Concorso Floreale, con Rosario Alfino, Presidente dell’Accademia Nazionale di Arte Floreale.

Il Sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, e il presidente dell’Associazione Culturale i Fiori di Giarre e dell’Etna, Maria Carmela Calì, consegnano il Garofano d’Argento a Bruno Oddenino, docente del Conservatorio Verdi di Torino e musicoterapeuta.

IN BREVE Chi: Associazione Culturale i Fiori di Giarre e dell’Etna e il presidente Maria Carmela Calì Cosa: Quarantesima edizione della Festa dei Fiori e del premio “il Garofano d’Argento”, in tre ambiti. Il premio internazionale alla professionalità “Franco Locatelli”, cavaliere del lavoro, pioniere del florovivaismo italiano europeo; il premio internazionale giornalismo “Ignazio Continella”, pioniere del florovivaismo etneo; il premio internazionale “Antonella Matacera, la donna e il lavoro” Quando: dal 21 al 28 settembre 2014 Dove: a Giarre, in Sicilia Perché: per promuovere cultura e professionalità, per far conoscere la bellezza della Sicilia e l’operosità delle aziende siciliane favorendo gli scambi e i contatti commerciali

stato consegnato dal giornalista Arturo Croci e da Carlo Calì, presidente onorario dell’Associazione Culturale I Fiori di Giarre e dell’Etna a Mimma Pipitone Martinico, dell’Azienda Martinico Ornamental Plants e del Disio Resort di Marsala. La settimana dedicata al Garofano d’Argento si è conclusa con la visita guidata al Castagno dei Cento Cavalli e al Museo della Vite e del Vino di Sant’Alfio. * Nota dell’autore Un ringraziamento al dottor Calì che mi ha permesso di accompagnarlo in questa grande esperienza e a Maria Carmela per continuare, innovando, questa grande e meritevole iniziativa.

Mimma Pipitone Martinico, dell’Azienda Martinico Ornamental Plants e del Disio Resort di Marsala, vincitrice nella sezione del Premio internazionale dedicato ad Antonella Matacera. Il Garofano d’Argento viene consegnato dal giornalista Arturo Croci e da Carlo Calì, presidente onorario dell’Associazione Culturale I Fiori di Giarre e dell’Etna.


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SOMMARIO | 10 - 2014 Ottobre 2014

Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

dal 1977 informa il settore

Ottobre 2014 n. 10 • anno XXXVIII

PRIMO PIANO

16 COLTIVAZIONE di Matteo Ragni testi di Marta Meggiolaro L’orto senza terra

Paganopiante

Se è Paganopiante si vede. Un mondo a misura di cliente.

18 colloquio con massimo Gallini

"La mission targata Paganopiante prevede un incremento degli standard qualitativi, che già rendono l'azienda leader indiscussa nella produzione di Bonsai Ginseng e piante tropicali su tutto il territorio. E con i servizi di customer care ha creato un mondo a misura di cliente"

di Marta Meggiolaro Ammendanti alla prova

Paganopiante S.S. di Raffaele e Carlo Pagano & Co. Via dei Fiori, 3 - 70037 Ruvo di Puglia (Bari) | Italy Servizio Clienti: (+39) 080 3613701| Fax (+39) 080 3602169 www.paganopiante.it | info@paganopiante.it

33 MARKETING / Inghilterra Le piante invadono le fermate degli autobus

44 TENDENZE / fiere Tre città, tre fiere, stesse date

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PRIMO PIANO / produzione

COLTIVAZIONE L'orto senza terra

IN COPERTINA PAGANO PIANTE È specializzata nella produzione di Bonsai Ginseng e piante tropicali. Inoltre offre servizi ad hoc di costumer care.

22 ATTUALITÀ di Marta Meggiolaro Imparare con i fiori

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PRODUZIONE

38 AZIENDE

a cura della Redazione Per modificare il microclima

40 STORIA di Marta Meggiolaro La storia di una serra

42 PRODOTTI

di Filippo Tommaseo Le aziende premiate a Padova

TENDENZE

33 MARKETING di Stefania Medetti Idee alla fermata del bus

36 di Marta Meggiolaro Promuovere il sell out

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44 FIERE di Filippo Terragni “Flormart 2015, più evoluto“

45 di Filippo Terragni Per rilanciare il settore

47 di Francesco Tozzi Fiere? Che confusione

49 EVENTI di Filippo Tommaseo Orticolario, espressione di un settore

52 ANDAMENTI di Paola Lauricella Và dove ti porta il web

54 di Filippo Tommaseo

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Liguria: innovazione + risparmio

56 di Marta Meggiolaro Treeport, per un futuro green Flortecnica e vivaismo

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Flortecnica e vivaismo

PRIMO PIANO | vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI

FIERE

46 TENDENZE

N° 10 - Ottobre 2014

di Filippo Terragni Due appuntamenti dedicati

Diretto da Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni

LE RUBRICHE

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QUESTO MESE di Francesco Tozzi Considerazioni sul tema

COLLABORATORI Jessica Bertoni, Arturo Croci, Charles Lansdorp, Paola Lauricella, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Francesca Neonato, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo

L’ESPERIENZA di Arturo Croci Ti premio con un fiore

GRAFICA Creative Way di Karol Lazarz PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon

24 FATTI & PERSONAGGI

PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / Ornella Zanetti

26 FOCUS di Filippo Terragni 2030 tra robot e microcip

SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI Katiuscia Morello info@laboratorioverde.net

28 di Filippo Terragni

STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO)

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DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 20120 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 989122 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi

29 ECONOMIA&VERDE Pronta la legge per la green economy

58 ULTIMA PAGINA

Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato precco il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

Pronte a fiorire

e d i z io n i

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • Greenstyle • Businessverde.com • Bottega editoriale

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Flortecnica e vivaismo

Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

prezzo di copertina: 3,00 Euro • abbonamento da 8+1 numeri: 25,00 Euro


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PRIMO PIANO | coltivazione

L’ORTO SENZA Da esperimento di laboratorio a soluzione concreta per la coltivazione: l’idroponica può sedurre i grandi agricoltori e gli house farmer a cura di Matteo Ragni testi Marta Meggiolaro

È

possibile raccogliere frutti, fiori e ortaggi senza dover ripetere il millenario inchino alla terra? Oggi sì, grazie a cinque elementi: canalina, testata, tubo di scarico, serbatoio, pompa. Sia che si tratti di un impianto professionale, sia che si tratti di una soluzione hobby per piante da orto, piccoli frutti o erbe aromatiche, la coltivazione in idroponica può esercitare un grande fascino. L’idea della coltura del fuori suolo, cioè coltivare piante senza l’uso della terra, è passata da una dimensione sperimentale, ristretta nei limiti dei laboratori, a una dimensione realistica, in cui diventa centrale la questione dell’efficienza e della qualità del risultato. Il processo è semplice: si alimentano le piante attraverso un sottile film di nutrimento liquido, composto da semplice acqua di rubinetto, fertilizzanti e acido fosforico per regolare il ph della soluzione. Il liquido viene preparato in un serbatoio e attraverso una pompa viene inviato nelle canaline in cui si sviluppano le radici delle piante. Su questa base Stefano Sergiani e Alberto Vanzini hanno dato vita ad Hydroinvent, una società che produce impianti di idroponica sia

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Flortecnica e vivaismo

I VANTAGGI • Facilita la raccolta, riducendo i costi • Si può forzare la coltura e incrementare la resa • Ottimizza i sesti di impianto

HYDROINVENT IN BREVE • Stefano Sergiani e Alberto Vanzini • Tre impianti: per piccole piante, per piante con grande sviluppo radicale, per coltivazioni in aeroponica • Quattro elementi: l’impianto, le luci, la soluzione nutritiva e il substrato inerte • Destinazione d’uso: tutti coloro che vogliono coltivare senza avere, oppure senza usare, il terreno

Stefano Sergiani e Alberto Vanzini, i creatori di Hydroinvent.

per il mercato hobby, raggiunto attraverso il sito, sia per il mercato professionale. Le ragioni per le quali gli imprenditori agricoli si avvicinano al mondo dell’idroponica sono molteplici. Certamente una delle principali è passare da una agricoltura tradizionale in pieno campo passiva ad una in ambiente protetto e attiva.

La coltura idroponica è da considerarsi attiva per diversi fattori, primo tra tutti la possibilità di calibrare e in certi casi forzare la coltura. Per esempio, un impianto di fragole in piena terra ha delle dinamiche che comportano dei limiti di produzione ovvi. Passare alla coltura idroponica di fragole, con un impianto rialzato che permette la raccolta senza piegare la schiena e potendo scegliere solo i frutti pronti, permette di ridurre i costi. Inoltre viene incrementata la resa, perché con l’idroponica si può forzare la coltura cercando di produrre prima o dopo il momento di maturazione tradizionale


TERRA

delle fragole. Infine l’idroponica permette di ottimizzare anche i sesti di impianto, aumentando ad esempio i livelli di produzione. Gli impianti devono essere accostati a diverse lampade, adeguate alla fase della coltivazione. Per la crescita e la fioritura si passa dalle MH agli alogenuri metallici, alle HPS al sodio ad alta pressione. Per la germinazione invece sono utilizzati dei neon a spettri da 2700 o 6400k. Ultimamente si stanno diffondendo lampade a led che hanno fino a 5 diversi spettri di gradazione di luce, in modo da risultare efficaci in tutte le fasi di sviluppo della pianta. La gamma di prodotti professionali comprende tre tipologie di impian-

ti, tutti realizzati con canaline in plastica certificata ad uso alimentare. L’impianto NFT, specifico per piante di piccole dimensioni come insalate, aromatiche da taglio e per la propagazione di giovani piante, in cui si usano vasi retati da 5 cm. L’impianto RTW è specifico per le piante con una grande apparato radicale, che quindi vengono coltivate in un vaso che poggia sulla canalina. In questo caso la soluzione alimentare non scorre nella canalina ma viene addotta alle piante attraverso dei gocciolatori di precisione. Con questo impianto si possono coltivare le fragole, pomodori e altre piante da bacca. Inoltre è necessario pensare ai sistemi di supporto per lo sviluppo verticale della pianta. La terza tipologia di impianto è l’aereoponico, in cui degli spruzzatori alloggiati all’interno delle canaline irrorano la soluzione nutritiva direttamente sulle radici delle piante. I principali fattori da considerare per la soluzione nutritiva sono il pH dell’acqua di soluzione, che deve essere tra il 5 ed il 6, e l’elettroconduttività della soluzione alimentare che è tipica della coltura, ma che può essere variata a seconda delle esigenze attraverso i contenitori di elementi alloggiati accanto al serbatoio. In tutti i casi i supporti su cui poggiano le piante possono essere molteplici, dall’argilla espansa alla lana di roccia, dal cocco alla perlite. Hydroinvent produce anche impianti su misura, destinati all’uso industriale, oppure alle comunità residenziali o terapeutiche, e anche per le famiglie che decidono di essere autonome nella produzione orticola, anche se non dispongono di un orto. Impossibile? No, grazie all’idroponica. www.hydroinvent.com

Passare alla coltura idroponica significa fare la raccolta senza piegare la schiena e potendo scegliere solo i frutti pronti. Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | coltivazione

AMMENDANTI ALLA PROVA L’uso di scarti di pino sfibrati o della sansa di olive in aggiunta al terriccio consente di ottenere buoni risultati colloquio con Massimo Gallini di Marta Meggiolaro

D. Quali sono i prodotti che state testando? R. «Le prove sono iniziate l'anno scorso, e sono stati usati corteccia di pino, corteccia di castagno a cui è stato tolto il tannino, scarti di pino "sfibrati" della ditta Klasman, sansa di olive senza nocciolo. Quest'anno l'utilizzo degli ammendanti è stato esteso a tutta la produzione». D. Quale fra questi ha dato i migliori risultati? R. «Si è privilegiato quasi esclusivamente il prodotto Klasman, perché è più stabile nel vaso: non vola con il vento se le piante sono coltivate all'esterno, e non cade dal vaso durante le potature meccaniche». D. Come è andata o con gli altri? R. «È andata benissimo la sansa di olive, ma è ancora in corso di registrazione la possibilità di uso. La sansa è

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Flortecnica e vivaismo

oltretutto un sottoprodotto presente in quantità su tutto il territorio nazionale a un costo irrisorio. Il prodotto ha garantito percentuali di successo strabilianti, al punto da meritare ulteriori prove». D. Come avviene l’aggiunta degli ammendanti? R. «Qualunque sia il prodotto, esso viene collocato sul vaso, al momento del rinvaso, da una macchina che affianca la invasatrice, dal valore di 12.000». D. Quale spesa bisogna prevedere invece per il materiale? R. «Il costo è quello del terriccio, perché se ne mette di meno e si completa il vaso con il materiale ammendante: quindi non c'è in pratica un costo aggiuntivo». D. Avete rilevato altri vantaggi? R. «Non si utilizzano diserbi, quindi c’è una riduzione effettiva di manodope-

PINO VS OLIVE • Gli ammendanti che hanno superato meglio la prova sono gli scarti sfibrati di pino e la sansa di olive. • Il pino è stabile nel vaso, non vola via se la pianta è all’esterno e non si sposta durante le potature meccaniche. • La sansa è abbondante sul territorio e ha un costo irrisorio. • Entrambi non richiedono l’uso di diserbanti. • Entrambi danno benefici durante la coltivazione.

ra. Sembrano esserci anche benefici durante la coltivazione, sia nei mesi più caldi, sia in caso di leggere brinate invernali; ma questo è un aspetto secondario, anche se positivo».



PRODUZIONE | sviluppo

DATI DI MERCATO, INDISPENSABILI! Un’esigenza che emerge nuovamente dal Piano Nazionale del Florovivaismo. Per fotografare il settore, elaborare politiche di sostegno e facilitare gli scambi di Filippo Tommaseo

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N

IN BREVE

el nuovo Piano Nazionale del settore Florovivaistico 2014/2016 – approvato alla fine dell’estate e che ha trovato la valutazione positiva delle associazioni di categoria, vedi Flortecnica e vivaismo n.ro 8/9, pagina 16 – emerge nuovamente la cronica carenza di dati del mercato. Si tratta di un fenomeno che rappresenta una delle principali cause della mancanza di efficaci interventi di natura politica a supporto degli imprenditori del settore florovivaistico e delle difficoltà che le aziende incontrano per operare sul mercato globale. LE AZIONI IN PROGRAMMA Il nuovo Piano mette in risalto la necessità di effettuare analisi e indagini al fine di mettere a disposizione degli operatori le informazioni di cui necessitano, effettuando specifiche analisi economiche sul settore, studi dei mercati in Italia e nei Paesi esteri e sui costi di produzione e potenziare la raccolta e la successiva diffusione delle informazioni sul comparto, poiché la mancanza di conoscenze è un vincolo importante per tutti gli operatori, oltre che per coloro che elaborano politiche di sostegno del settore. A tal proposito il Piano auspica dei possibili provvedimenti in materia: • realizzare un Osservatorio economico permanente del mercato florovivaistico con il compito di effettuare degli studi sui mercati italiani ed esteri; • realizzare iniziative volte a favorire la divulgazione e l’accessibilità ai fondi comunitari; • sostenere le esportazioni del settore, predisponendo, di concerto con le istituzioni nazionali, regionali e locali, strumenti idonei sia a fornire informazioni di tipo commerciale, legislativo, economico, che ad assicurare la presenza stabile nei nuovi mercati; • creare una task force, in diretto collegamento con le organizzazioni, per meglio ottimizzare e velocizzare gli interventi d’azione necessari, che permetta di razio-

• Realizzare un Osservatorio economico permanete del mercato florovivaistico • Sostenere le esportazioni del settore • Creare una task-force in direttore collegamento con organizzazioni e istituzioni • Sostenere le aziende export-oriented

nalizzare le procedure per autorizzare l’esportazione dei prodotti florovivaistici verso Paesi terzi, considerate le numerose barriere fitosanitarie e la rapida espansione di nuovi patogeni; • sostenere le aziende export-oriented con la predisposizione di idonei strumenti di indagine, che forniscano le informazioni di tipo commerciale, legislativo, economico al fine di favorire la penetrazione dei mercati più importanti, coinvolgendo le istituzioni per promuovere accordi politico/economici internazionali in grado di facilitare gli scambi. AI PRIMI POSTI Già in passato Ismea aveva monitorato in maniera continuativa dal 2004 l’andamento dei consumi dei prodotti floricoli in Italia tramite un campione di 2mila famiglie, dislocate nelle varie regioni italiane. Tale indagine ha consentito nel tempo di misurare la penetrazione di acquisto presso la clientela finale dei fiori e delle piante, il profilo degli acquirenti in termini di caratteristiche socio-demografiche, la consistenza numerica dei target di consumo, la distribuzione rispetto all’utiliz-

zo dei diversi canali di acquisto, le occasioni di acquisto, le specie di fiori recisi e piante verdi/fiorite acquistate, la spesa per singolo canale utilizzato e per categoria di prodotti. Nel suo complesso la produzione delle aziende florovivaistiche italiane è pari a 2,6 miliardi di euro (media biennio 2012-2013), suddivisa in 1,3 miliardi per fiori e piante in vaso e 1,3 per i produttori vivaistici (alberi e arbusti); rappresenta quasi il 5% della produzione agricola totale (in contrazione rispetto al quinquennio 2008-2012, quando era del 6%) e deriva per il 50% dai comparti fiori e piante in vaso e il restante 50% da piante, alberi, arbusti destinati alle sistemazioni di spazi verdi. Rispetto agli stati membri, l’Italia è ai primi posti della classifica per dimensioni della superficie destinata al vivaismo e a coltivazioni di piante e fiori in genere: l’incidenza degli ettari investiti a florovivaismo è del 15% nel caso della produzione di fiori e piante in vaso e del 14% nel vivaismo. Insomma, valori importanti e rappresentativi, ecco da dove nasce la necessità di avere dei numeri. Speriamo!

ALCUNI NUMERI • 2,6 miliardi di euro la produzione delle aziende florovivaistiche (biennio 2012-2013) • 1,3 miliardi di euro il valore della produzione di fiori e piante in vaso • 1,3 miliardi di euro il valore dei prodotti vivaistici • 15% l’incidenza degli ettari in produzione di fiori e piante in vaso • 14% l’incidenza degli ettari nel florovivaismo

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PRIMO PIANO | attualità

IMPARARE Prendersi cura delle piante sviluppa l’amore e il rispetto verso la natura, ma anche verso gli altri esseri umani. L’educazione civica oggi si insegna in giardino di Marta Meggiolaro

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a preso avvio in questo anno scolastico il progetto didattico “Amici in fiore”, rivolto ai bambini delle scuole primarie italiane, ai loro genitori e agli insegnanti, per far riscoprire il piacere della coltura di fiori e delle piante come strumento fondamentale di espressione e sviluppo delle relazioni interpersonali in seno alla società. “La Mappatura della Primavera farà scoprire ai bambini quando fioriscono le piante, aiutandoli a capire il ciclo della vita e sviluppando un amore per il proprio territorio che va insegnato agli adulti di domani, per evitare disastri come quelli di Genova, dove il dissesto idrogeologico è da imputare alle scelte colpevoli degli esseri umani” ha affermato l’onorevole Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati, “Amici in fiore” è un’opportunità per il territorio ed un investimento sul nostro futuro” ha sottolineato Gianluca Della Campa, direttore marketing di Legambiente onlus, “perché insegnare ai più giovani il rispetto e la cura delle piante e dei fiori è un modo speciale di educare al rispetto e alla conoscenza

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Flortecnica e vivaismo

Il progetto “Amici in fiore” ha l’obiettivo di promuovere il rispetto per la natura e per l’altro.

della biodiversità, della tradizione e delle relazioni interpersonali, oggi spesso in secondo piano”. “E l’obiettivo che vuole perseguire il progetto attraverso il gioco, coinvolgendo il corpo insegnanti e la famiglia, è proprio quello di far tornare i bambini ad interessarsi al mondo che li circonda, di risollevare le loro coscienze, dando loro degli spunti per aiutarli ad alzare la testa dal loro computer” ha evidenziato Patrizio Vanessi, presidente di CSE Italia srl, ideatore del progetto. Il percorso didattico “Amici in fiore”, i cui dettagli sono disponibili sul sito, è realizzato con il sostegno di Interflora Italia, patrocinato da Legambiente onlus, dal Senato della Repubblica e dal Ministero dell’Ambiente, ed è totalmente gratuito per le scuole che

aderiranno all’iniziativa. Prevede la consegna di kit che contengono un gioco educativo e delle schede didattiche complete di nozioni sull’ambiente e sui fiori in particolare, per promuovere nei bambini le buone regole nel rapporto con genitori, insegnanti e compagni, amplificando così il valore dei sentimenti e delle emozioni. “È fondamentale che l’educazione alla sostenibilità non dia messaggi catastrofici e un progetto come questo invita non solo a studiare, ma a svolgere attività concrete con i fiori e le piante” ha commentato Michela Mayer, del Comitato scientifico Commissione italiana Unesco-Des, “se è vero che abbiamo le case più pulite d’Europa, è purtroppo anche vero che le nostre strade sono le più sporche. “Amici in fiore” rappresenta


COI FIORI

Il tavolo dei relatori alla presentazione del progetto: Ermete Realacci, presidente Commissione Ambiente della Camera dei deputati; Gianluca Della Campa, direttore marketing Legambiente Onlus; Michela Mayer, componente Comitato Scientifico Commissione Italiana Unesco – Des; Sandro Braghettoni, presidente Interflora Italia; Luca Iannarone, amministratore delegato e direttore generale Interflora Italia; Patrizio Vanessi presidente CSE Italia srl.

quindi un modo per riavvicinarsi alla terra e imparare la cura de nostro ambiente, che è anche la cura del nostro futuro”. “Un futuro che non vogliamo lasciare solo agli sms, alle mail e ai vari social network attraverso i quali comunicano i giovani, ma che è necessario rinverdire con il Galateo dei fiori, come strumento e veicolo fondamentale di relazioni interpersonali basati sulla comunicazione più emozionale, più diretta e più vera. Perché i bambini hanno perso la percezione dei profumi, dei colori e della stagionalità. Vogliamo far tornare ad emozionare in modo naturale e divertente” hanno ribadito Sandro Braghettoni e Luca Iannarone, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Interflora Italia, ricordando che “non siamo più abituati

né a regalare un fiore né a riceverlo, ed è un gesto che oggi ci stupisce. Con “Amici in fiore” sarà invece possibile riavvicinare i bambini alle emozioni e alla semplicità di gesti che non sono da giudicare come passati e non più attuabili”. Fra i vari insegnanti intervenuti alla conferenza stampa, le professoresse Maria Rosa Vecci e Paola Boninfante, degli Istituti comprensivi Marcello Mastroianni e Romeo Chiodi di Roma, le quali hanno evidenziato che “avvicinare sin da piccoli all’amore per l’ambiente è divulgare una partecipazione attiva dei bambini alla vita e al mondo che li circonda anche attraverso la delicatezza ed i piccoli gesti, buone pratiche che “Amici in fiore” contribuirà a far rinascere”. (www.amicinfiore.it) Flortecnica e vivaismo

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FATTI & PERSONAGGI

DELTA ROUD TOUR, TEMPO DI VIOLE Con l’autunno è stato rinnovato l’appuntamento con il Delta® Road Tour, l’iniziativa di Syngenta FloriPro Services per la promozione delle viole organizzato in collaborazione con Floricoltura Pironi e Floricoltura Mondelli. Sono stati due i centri florovivaistici selezionati per questa edizione del tour itinerante: Floricoltura Radaelli Stefano di Omate di Agrate Brianza (MB) e Cattaneo Garden Center di Cermenate (CO). Un doppio appuntamento dove i visitatori hanno potuto conoscere e toccare con mano alcune tra le varietà più affascinanti dell’assortimento delle viole Do it Delta®. 70 le varietà in mostra, tra cui le viole Delta® F1, la wittrockiana a fiore grande – comunemente conosciuta come viola del pensiero – ma anche le Colosuss® F1, caratterizzate da fiori giganti e resistenti alle temperature più calde. Oltre alle ultime selezioni di viole cornute Deltini™.

La 23esima rassegna annuale “Porte Aperte Floramiata”, che si terrà nei giorni 8 e 9 novembre 2014, accoglierà la prossima tappa del Flor Tour, un’iniziativa che ha preso vita proprio in occasione del “Porte Aperte Floramiata” dello scorso anno, quando l’azienda del senese per la prima volta ha ospitato altre aziende del settore dando loro la possibilità di organizzare un proprio spazio espositivo con l’obiettivo di creare nuove sinergie commerciali e offrire un servizio ai clienti. L’esperienza avuta in Amiata ha convinto le aziende Arca, Red Fox (Dummen Italia), Floramiata, Albani e Ruggeri, e 3F di Baetta &C., a cooperare nella realizzazione di altri eventi locali, dei piccoli “Porte Aperte” che si sono svolti in varie zone d’Italia nel mese di settembre. La due giorni, anche per quest’anno, si terrà come di consueto nello stabilimento produttivo di Piancastagnaio il primo fine settimana di novembre.

I GARDEN A CONVEGNO Si terrà sul Lago Maggiore l’annuale appuntamento di AICG (Associazione Italiana Centri di giardinaggio), nelle giornate del 14 e 15 gennaio 2015. “Guardare al passato per raccontare il futuro” il filo conduttore del convegno, organizzato presso l’Hotel Regina Palace di Stresa (VB). Tra gli ospiti Dipak R. Pant, economista di fama mondiale esperto sui temi della sostenibilità, Gianfranco Giustina, curatore dei giardini delle Isole Borromee, oltre a testimonianze di imprenditori esteri del nostro settore. Inoltre, più spazio alle aziende sostenitrici di AICG e al confronto. (www.aicg.it)

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Florapulia

SPAZIO CONDIVISO

ANTEPRIMA FLORBUSINESS A MILANO Florbusiness, uno degli eventi più significativi del florovivaismo italiano, anticipa la 7^ edizione e presenta le anteprime a Milano, nell’ambito di Myplant & garden – la nuova fiera professionale del verde. Il “porte aperte della floricoltura pugliese”, che godrà di un’area speciale all’ingresso di Myplant & garden, si tradurrà in un momento di grande visibilità delle più importanti espressioni imprenditoriali pugliesi in una realtà globalizzata. Aziende che hanno scelto di fare sistema presentandosi al mondo come realtà in grado di offrire prodotti e servizi di alto livello in un’ottica collaborativa, dalla logistica agli accessori per garden center e floricoltura, alle variegate produzioni di qualità. Myplant & garden, che punta a divenire il riferimento per tutto il settore del verde dando visibilità e appoggio a iniziative che valorizzino - in Italia e all’estero - il florovivaismo del Belpaese, sposa appieno la visione di Florbusiness, con l’obiettivo specifico di farne una promozione multicanale prima dell’evento, darne visibilità a tutti gli operatori e giornalisti presenti in fiera, offrendo loro soluzioni speciali che ne favoriscano il successivo incoming anche all’interno delle aziende. Florbusiness, infatti, quest’anno si terrà dal 3 al 6 marzo. Un periodo di grande disponibilità di prodotti, che comprendono molte essenze ricercate e un ricco assortimento di articoli complementari. Dopo l’anteprima a Myplant, garden center, grossisti, floricoltori, vivaisti, stampa e operatori potranno rincontrare le collezioni primavera/estate e autunno/inverno direttamente sul campo e apprezzare il valore aggiunto della sinergia in atto e di un progetto fondato su trasparenza, dialogo e confronto, per offrire alle aziende del verde nuovi mercati, nuovi stimoli, nuovi partner.


CRISI E MALTEMPO NON RITARDANO LA RIPRESA I dati pubblicati da Ismea relativi alle vendite realizzate nel primo semestre dalle aziende di piante, alberi e arbusti e quelle del panel dei garden center nei primi otto mesi, mostrano che il ciclo delle vendite è stato molto corto, ma positivo nel Meridione e di lieve espansione nel Nord Italia, in linea con uno scenario di maggiore debolezza nel Sud Italia. In Toscana per le aziende con piante in vaso si riscontra una sostanziale staticità dei valori complessivi rispetto al primo semestre dello scorso anno ma una ripartizione a favore di aziende che hanno optato per investimenti nelle strutture, innovazioni o caratterizzazioni dell’offerta varietale e l’aggiunta di servizi. Nel Lazio e in Puglia solo i primi tre mesi sono andati bene, poi è mancata oltre alla richiesta locale anche quella dei mercati esteri o come nel caso della Puglia, gli ordini dal Nord Italia. Alcune produzioni tipiche della Liguria e della Sicilia, invece, sono andate meglio negli ultimi tre mesi. L’estate è proseguita con toni assai dimessi a causa della cattiva evoluzione climatica che ha contraddistinto anche il primo semestre. I dati provvisori del panel dei garden center indicano per i primi otto mesi dell’anno un risultato per il primo semestre positivo solo per le piante da serra fredda (vedi tabella) che chiude con i successivi due mesi: • negativamente per i garden center di piccole dimensioni a causa di un luglio particolarmente piovoso; • con un rialzo invece tra il 3 e il 5% per i garden di medie-grandi dimensioni grazie ad un’evoluzione migliore in alcuni mesi del semestre e ad una tenuta anche nel pessimo mese di luglio. Questo quadro è in parte influenzato dal clima che nel 2013 si è sviluppato in maniera quasi speculare a quanto registrato nel 2014, con una primavera fredda e poco luminosa e un’estate favorevole che consentì una ripresa delle vendite, non tale però da bilanciare le perdite della primavera; di conseguenza anche la tenuta del fatturato per le aziende che producono piante in vaso (mediocre ancora la dinamica registrata per le aziende vivaistiche) e la maggiore dinamicità tendenziale nei periodi delle ricorrenze si può considerare il preambolo di un miglioramento nel primo semestre 2015.

IN MOSTRA L’ENERGIA ALTERNATIVA Il calore del futuro sarà dato dalla legna e avvicinare l’utente finale a questa filiera è la sfida del settore. È da questa riflessione che nasce un nuovo salone professionale, Italia Legno Energia dal bosco al camino, in programma in febbraio 2015 in Toscana alla Fiera di Arezzo. Un evento fieristico promosso da Progetto Fuoco, mostra internazionale tra le rassegne di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione della legna; e come Progetto Fuoco è organizzato da Piemmeti, società partecipata di VeronaFiere, e ha come partner tecnico AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali). Nei tre giorni della manifestazione (13/15 febbraio 2015 nel nuovo quartiere fieristico di Arezzo), cui hanno aderito fin d’ora i più importanti produttori italiani e stranieri del settore, saranno presentatati macchine e attrezzature per la produzione e il pre-trattamento dei biocombustibili legnosi (come legna, cippato e pellet), tecnologie innovative per il riscaldamento domestico, civile, industriale e per la mini cogenerazione, generatori di calore, caldaie, caminetti e stufe di ultima generazione. Il target che hanno individuato gli organizzatori non sono solo agli agriturismi (la Toscana e la vicina Umbria sono leader in questo settore con oltre 8 mila strutture, il 40% del totale nazionale), ma anche le aziende agricole e florovivaistiche, imprese del turismo rurale, enti locali, operatori del settore attivi nell’Italia centrale. (www.italialegnoenergia.it)

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FATTI & PERSONAGGI | focus

2030

TRA ROBOT Sarà questo il prossimo futuro? In un rendering, l’idea futuribile di uno dei più rappresentativi centri di ricerca olandesi

di Filippo Terragni

L

o annunciava già il nostro Arturo Croci in uno dei suoi ultimi editoriali proprio su Flortecnica e vivaismo: “Un’innovazione essenziale riguarderà la produzione di microchip ‘specializzati in floricoltura’ o ‘flower-plant-chip’ che andranno a sostituire i QRcode, accompagnando la pianta in tutto il suo ciclo vitale. I ‘plant-chip’ saranno collegati al computer dell’azienda, che sarà interfacciata alla ‘cloud-floricola’ con un controllo continuo sulle necessità di crescita della pianta”. Ma l’automazione non si fermerà qui. Anche la manutenzione in vivaio (forse) sarà altamente meccanizzata, robotizzata. Come si vede in questo rendering dallo studio di ricerca olandese Praktijkonderzoek Plant & Omgeving di Wageningen UR (www.ppo.wur.nl) il prossimo futuro passerà tutto attraverso l’efficienza tecnologica; tutto sotto controllo, al fine anche di misurare la riduzione di CO2 nell’ambiente, grazie a un incremento della piantumazione di alberi, oltre che all’efficentamento dei processi produttivi. Sarà questo il prossimo futuro? “Esplorare il potenziale della natura, per migliorare la qualità della vita”, è questa la mission di Wageningen UR uno tra i più importanti istituto di ricerca olandesi, con un ampio programma di attività: dall’alimentare alla salute, dalla produzione di cibo alla salvaguardia delle coste e del mare, dalla coltivazione florovivaistica alla cura della natura e del paesaggio. Quasi 3mila i progetti attivi solo in Europa. E qui ci pone una visione futuribile del processo produttivo e ambientale di un albero. Nel 2030.

INFO

Wageningen UR è un’organizzazione della Wageningen University, che raggruppa dieci istituti di ricerca specializzati. www.ppo.wu.nl infobomen@wur.nl

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E MICROCHIP

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FATTI & PERSONAGGI | focus

BARILE FLOWERS SERVICE VOLA IN OLANDA In occasione dell’IFTF sarà illustrato il nuovo sistema di distribuzione dei fiori recisi, basato sui principi della moderna filosofia industriale. Senza dimenticare la tradizione: serietà e affidabilità a cura di Filippo Terragni

B

arile Flowers Service, leader nell’importazione dei fiori recisi, sarà presente all’International Floricolture & Horticolture Trade Fair, il più importante evento fieristico mondiale nel mondo florovivaistico, che si terrà dal 5 al 7 novembre a Vijfhuizen, in Olanda. L’appuntamento, giunto alla sua quinta edizione, offre nuovi spunti per il business del

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Flortecnica e vivaismo

I due principi a cui l’azienda si ispira sono il just in time, con cui vengono eliminate le eccedenze di magazzino, e l’outsourcing, che affida il processo distributivo a un’azienda esterna.

settore florovivaistico. Nel corso della manifestazione Barile Flowers Service si presenterà con lo slogan “Connecting with us”: l’esclusivo sistema di distribuzione dell’azienda, infatti, è in grado di collegare il mondo del produttore e quello del grossista, e così può accogliere e soddisfare i grossisti più esigenti. “Siamo orgogliosi di essere presenti in Olanda con la novità che meglio rappresenta il nostro nuovo corso,

IN BREVE • Dal 5 al 7 novembre si tiene, a Vijfhuizen, l’IFTF • Barile Flowers Service sarà presente con lo slogan “Connecting with us” • Verrà presentato il nuovo sistema di consegna dei fiori recisi, il Sistema Barile • I principi dell’azienda: just in time e outsourcing • Grazie al packaging viene ridotto al minimo il rischio di danni durante il trasporto • È l’unica azienda in Europa che può consegnare su uno stesso pallet e senza stoccaggio 40 fiori di 40 produttori diversi da 15 paesi del mondo • Questo processo garantisce una consegna in precisione e sicurezza

il Sistema Barile, caratterizzato da una grande innovazione tecnologica”, ha dichiarato Nino Barile, CEO & Founder. Il Sistema Barile consente di essere un vero e proprio riferimento a 360° per il grossista, perché consente di scegliere fra un’ ampia varietà di fiori, di essere collegato con i produttori delle varie parti del mondo e di seguire il processo dell’ordine in toto. Un sistema che garantisce la consegna in piena sicurezza e precisione: il grossista può seguire passaggio per passaggio l’invio, il transito, il trasporto e l’arrivo. In questo modo è garantito un prodotto fresco, visto che il fiore non viene manipolato: infatti una volta reciso viene sistemato in un packaging personalizzato che riduce al massimo il rischio di danni meccanici durante il trasporto. Sin dall’origine l’azienda si è ispirata ad una filosofia industriale basata su due principi: just intime e outsourcing. Il just in time consiste nell’acquisizione in magazzino solo della merce già venduta o che verrà sicuramente venduta. L’outsourcing prevede, invece, l’utilizzo di strutture e servizi di terzi per l’espletamento dei processi distributivi. E infatti, mentre il management, il settore vendita, l’ufficio logistica e l’amministrazione sono ubicati in Italia, la piattaforma logistica è in Olanda presso il mercato di Aaalsmer, all’interno dell’area doganale. Il risultato? “Siamo l’unica azienda in Europa in grado di consegnare ai propri clienti su uno stesso pallet e senza stoccaggio della merce, 40 fiori di 40 produttori diversi da 15 paesi nel mondo − continua Nino Barile −. Questo modo di procedere è sinonimo di serietà e di garanzia nel mantenere fede agli impegni presi”.


STRUMENTI di Jessica Bertoni

economia &verde

Gestione, finanziamenti e investimenti per l’impresa che vuole innovare

PRONTA LA LEGGE PER LA

green economy

Approvato dalla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera il Collegato Ambiente, che favorisce l’economia verde sostenibile. Vediamo come

L’

obiettivo del Disegno di Legge collegato alla Legge di Stabilità 2014 con il quale la VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera ha dato avvio ad un inquadramento normativo italiano per la green economy, è quello di introdurre disposizioni in materia ambientale volte a promuovere misure a favore di un’economia verde sostenibile e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali. È stato previsto un Fondo di investimento da 1 miliardo per l’economia verde e nuove regole sullo smaltimento degli impianti fotoIN BREVE voltaici, oltre ad • Iscrizione immediata al Registro Imprese un giro di vite per aziende e atti notarili sull’abusivismo • Obbligo di pagamento online con F24 edilizio. Si tratta • Pubblicità online: Twitter Ads per le PMI certo di un testo innovativo, che allinea l’Italia tra i Paesi di testa dello sviluppo sostenibile: contiene misure interessanti e del tutto inedite, quali ad esempio il divieto di fracking che diventa legge per la prima volta, o le logiche incentivanti per la premialità della raccolta differenziata che sostengono i Comuni virtuosi consentendo di diminuire le tasse ai cittadini, piuttosto che l’avvio di iniziative sperimentali come il vuoto a perdere negli esercizi pubblici, per diminuire l’uso della plastica, o delle “oil free zone” nelle quali incentivare l’autosufficienza energetica senza uso di fonti fossili. Di rilievo anche gli incentivi per gli appalti verdi e per l’utilizzo dei materiali derivanti da riciclo e riuso nelle pubbliche amministrazioni, nonché le misure sulla riorganizzazione delle autorità di bacino e l’avvio della strategia nazionale per le green communities.

FONDO DI INVESTIMENTO DA UN MILIARDO

C

on un emendamento approvato dalla VIII Commissione viene istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con la Cassa depositi e prestiti un Fondo italiano investimenti Green Communities. Il plafond messo a disposizione, pari a 1 miliardo di euro, viene garantito: • • •

per almeno il 51% dalla Cdp; per almeno il 20% dal MEF, sulla base delle risorse della programmazione Ue 2014/2020; il 29% viene allocato sul mercato.

Un emendamento particolare prevede un Piano per la qualificazione ambientale dei prodotti dei sistemi produttivi locali, i distretti industriali e le filiere nazionali. In questo ambito verranno: •

• •

Definite azioni e fornite indicazioni tecniche ed operative per il miglioramento della competitività del sistema produttivo nazionale puntando sui prodotti sostenibili; Promosse le collaborazioni tra i soggetti interessati; Agevolato l’utilizzo di tecnologie e disciplinari di produzione innovativi volti a migliorare gli aspetti prestazionali dei prodotti e la riduzione degli impatti ambientali durante il loro ciclo di vita.

Per diventare operativo il Piano dovrà essere adottato con decreto del ministro dell’Ambiente di concerto con il ministro dello Sviluppo Economico, sentiti i ministri dell’Economia e delle finanze e delle Politiche agricole e forestali entro 180 giorni dall’entrata in vigore del Collegato Ambiente.

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NUOVA GESTIONE DEL FOTOVOLTAICO E LOTTA ALL’ABUSIVISMO Con un altro emendamento sono state poi introdotte nuove regole per lo smaltimento a fine vita degli impianti fotovoltaici: per quelli immessi a consumo successivamente all’entrata in vigore del decreto, sia in ambito domestico che professionale, i sistemi individuali e collettivi adotteranno un sistema di garanzia finanziaria ed un sistema di geo-localizzazione, così da assicurare la corretta gestione del loro smaltimento finale. Le tipologie di tali sistemi sono quelle già stabilite dal Gestore dei Servizi Energetici nel Disciplinare Tecnico del dicembre 2012 in attuazione delle Regole applicative per il riconoscimento delle tariffe incentivanti. Con il Collegato Ambiente il Governo dichiara guerra all’abusivismo edilizio e obbliga le Amministrazioni a pretendere il pagamento delle sanzioni in caso di abusi edilizi, pena l’assunzione di responsabilità per inadempienza da parte degli stessi amministratori, con decurtazioni degli stipendi. Il Collegato Ambiente interviene anche in termini di appalti verdi e rilancio dei programmi di investimento per la manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture idriche con l’obiettivo di sensibilizzare l’economia e la società italiane verso il ruolo chiave che hanno per lo sviluppo e la competitività del Paese le soluzioni che pongono al centro l’ambiente e la green economy. Una delle novità del Ddl è il divieto ufficiale di fracking per le aziende su tutto il territorio nazionale italiano, pena la rendicontazione delle proprie azioni al Governo. In estrema sintesi si ripercorrono le altre novità del Collegato Ambiente: •

• •

• • •

Raccolta differenziata: dal Ddl è stata eliminata qualsiasi ipotesi di riduzione degli obiettivi di raccolta differenziata e sono invece state rinforzate le misure per il recupero e il riciclo delle materie prime e seconde e per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti. Vengono poi introdotte agevolazioni sulle tasse sui rifiuti per i Comuni virtuosi. Disposizioni a sostegno della mobilità sostenibile. Vuoto a rendere: voluti dal Movimento 5 Stelle i sette articoli che danno il via alla sperimentazione di sei mesi del vuoto a rendere, ovvero per gli imballaggi di acque e birra negli esercizi commerciali pubblici. Valutazione di impatto sanitario: una volta entrato in vigore il decreto, per ogni nuova autorizzazione richiesta di ogni nuova opera o nuovi impianti verrà richiesta la Valutazione di impatto sanitaria con una previsione dell’impatto sulla salute dei cittadini. Smaltimento dei reflui oleari: potranno essere versati nell’impianto fognario in caso di trattamento e di origine regionale delle olive. Inceneritori: stop per quelli che non hanno più rifiuti alla possibilità di riceverne da fuori la regione. Case mobili: diviene necessaria la richiesta di autorizzazione per essere collocate nei luoghi di pregio e turistici.

ISCRIZIONE IMMEDIATA AL REGISTRO IMPRESE PER AZIENDE E ATTI NOTARILI È entra in vigore dal 1° settembre l’iscrizione immediata delle aziende e degli atti notarili al RI prevista all'art. 20 comma 7 bis del DL 91/2014 (convertito in Legge 116/2014) in caso di richieste spedite per via telematica con allegato un atto notarile (sia atto pubblico che scrittura privata autenticata), con l’obiettivo di facilitare le procedure per l’avvio delle attività economiche.

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Ad essere escluse da tale opportunità sono le altre richieste delle società (nomina di amministratori o di esercizio dell’attività) e le iscrizioni delle imprese individuali e delle Spa. In tutti questi casi continua a valere il termine dei 5 giorni dall’arrivo della pratica. Diventano invece più veloci le procedure di iscrizione degli atti costitutivi e modificativi di società di capitali e di persone. L’articolo del DL va a modificare l’articolo 2189 del Codice civile nella parte in cui stabilisce che «prima di procedere all’iscrizione, l’ufficio del Registro deve accertare (…) il concorso delle condizioni richiesto dalla legge per l’iscrizione». Dunque, la novità consiste nel fatto che già dal 1° settembre il conservatore del Registro non effettua alcun controllo di legalità che verrà effettuato esclusivamente dal notaio: per questo l’iscrizione veloce al Registro viene limitata alle richieste che presentano in allegato un atto notarile. In ogni caso il giudice del Registro potrà eventualmente ordinare la cancellazione della richiesta, nel caso in cui, su segnalazione del conservatore, verifichi che il notaio non abbia rispettato la legge.

OBBLIGO DI PAGAMENTO ONLINE CON F24

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ella propria circolare 27/E, l’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni sull’obbligo dal 1° ottobre di pagamento esclusivamente online dei versamenti con Modello F24 nei seguenti casi (norma di riferimento: articolo 11, comma 2, decreto legge 66/2014, convertito dalla legge 89/2014): compensazioni con importo pari a zero o saldo finale di importo positivo; versamenti di importo sopra i mille euro. Tutti gli altri pagamenti effettuati con strumenti diversi, come i bonifici o i versamenti diretti in Tesoreria, restano immutati. Vediamo nel dettaglio i pagamenti on line: Compensazione a saldo zero (ammontare dei debiti uguale a quello dei crediti): servizi telematici dell’Agenzia F24 web, F24 online, Fisconline, Entratel, intermediario abilitato dall’articolo 3, comma 3, del DPR 322/1998 (commercialisti, CAF, associazioni di imprenditori), che può utilizzare i servizi F24 cumulativo e F24 addebito unico. Versamenti oltre i mille euro e compensazioni di importo positivo: servizi telematici dell’Agenzia, Internet Banking di intermediari convenzionati (banche, Poste Italiane, agenti della riscossione, prestatori di servizi di pagamento).

PARTITE IVA I nuovi obblighi si aggiungono alle disposizioni precedenti sugli obblighi di pagamento telematici per imposte, contributi e compensazione IVA annuale sopra i 5mila euro. In pratica, le nuove norme comportano, per le Partite IVA, l’obbligo di utilizzare le modalità telematiche per F24 con saldo pari a zero, mentre se l’importo è positivo si possono utilizzare anche i servizi di Online Banking.

F24 CARTACEO Resta una modalità di pagamento possibile sotto i mille euro, senza compensazioni e solo per i non titolari di Partita IVA. L’F24 cartaceo si può presentare agli sportelli di banche, Poste e agenti della riscossione. E’ inoltre ammesso nei seguenti casi: •

F24 precompilato i contribuenti che utilizzano deleghe di pagamento inviate da Agenzia delle Entrate, anche con saldo finale sopra i mille euro, a condizione che non siano indicati crediti in compensazione. Versamenti rateali in corso per non titolari di Partita IVA relativi a tasse, contributi e altre entrate: F24 cartaceo, ammissibile fino al 31 di-


STRUMENTI | suggerimenti&consigli

cembre 2014, per qualunque importo e compensazione o saldo zero. Crediti d’imposta fruibili in compensazione solo presso gli agenti della riscossione: i soggetti che hanno diritto a queste agevolazioni possono utilizzare F24 cartaceo presso gli sportelli.

CONTRIBUENTI SENZA CONTO CORRENTE I modelli con saldo superiore a 1000 euro, senza utilizzo di crediti in compensazione, possono essere inviati tramite intermediario abilitato (CAF, professionisti) disponibile all’addebito sul proprio conto corrente e tramite intermediari della riscossione (banche, Poste) che consentono la presentazione anche a chi non ha il conto corrente (es.: addebito su carte prepagate). In questi casi, in via residuale è consentito anche l’F24 cartaceo. I modelli con crediti in compensazione, e quelli con saldo maggiore di zero, possono essere inviati con le modalità telematiche sopra descritte. Nel caso in cui non fossero disponibili, si può utilizzare tramite i servizi telematici dell’Agenzia un modello F24 a saldo zero in cui compensare il totale dei crediti a disposizione con una parte del debito da versare, versando il restante debito con modello F24 cartaceo.

PUBBLICITÀ ONLINE TWITTER ADS PER LE PMI

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rriva anche in Italia Twitter Ads self-service, la piattaforma per l’advertising che permette alle aziende di impostare autonomamente le proprie campagne pubblicitarie online su uno dei social network più utilizzato dagli utenti di tutto il mondo. D’ora in poi anche le PMI italiane e gli account in lingua italiana possono utilizzare direttamente Twitter per l’advertising, senza doversi appoggiare agli account di supporto Twitter.

Si tratta di un’opportunità interessante per le PMI italiane, considerando che in Irlanda e nel Regno Unito, dove Twitter Ads self-service è attiva da diverso tempo, l’83% delle aziende che la utilizzano ne sono pienamente soddisfatte e il 72% ha inserito Twitter tra i principali canali della propria strategia di web marketing. L’utilizzo della piattaforma è piuttosto semplice ed intuitivo, una schermata riassuntiva fornisce i dati statistici delle campagne già avviate su Twitter. Per aggiungere una nuova campagna è sufficiente selezionare l’opzione “Crea una nuova campagna”, quindi inserire: • • • •

la data di inizio e fine; i tweet da utilizzare per la promozione; il budget su base giornaliera che si è intenzionati a spendere e l’eventuale costo massimo complessivo; gli obiettivi della campagna come target e nuovi follower da raggiungere, click verso il sito web, interazioni e così via.

La piattaforma consiglierà automaticamente il formato pubblicitario più adatto per il raggiungimento dei propri obiettivi. Per qualsiasi dubbio è possibile consultare l’area di aiuto con tutti i suggerimenti per impostare correttamente la propria campagna di marketing e avere maggiore successo. In sostanza si tratta di un’alternativa ai soliti tweet, che ovviamente rimarranno gratuiti, da utilizzare per provare ad incrementare: • • • •

la propria base di follower; il traffico verso il proprio sito; il reach; i download delle proprie app.

La novità è stata annunciata ufficialmente sul blog Twitter. L’attivazione della piattaforma tuttavia potrebbe non essere automatica; in questo caso è sufficiente rivolgersi all’account ufficiale di Twitter Ads per l’Italia (@TwitterAdsITA).

Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | marketing

IDEE

ALLA FERMATA DEL BUS Un giardino bello da vedere e buono da mangiare: benvenuti nell’era degli Edible Bus Stop di Londra di Stefania Medetti

SOCIETÀ / IL GARDEN COLLETTIVO FA BENE

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i chiama “Edible bus stop” e, in italiano, si traduce con “Fermata dell’autobus da mangiare”. L’idea è venuta a Makaela Gilchrist, marketing & communication, public events coordinator e a Will Sandy, architetto del paesaggio, direttore creativo e designer delle installazioni. In pratica, funziona così: The Edible Bus Stop aiuta i cittadini di Londra a trasformare aree urbane trascurate in spazi verdi curati alla comunità. «La nostra ambizione è dare vita a giardini che promuovano uno sviluppo armonioso della vita del quartiere, dove le persone si possono incontrare e conoscere», racconta Gilchrist a Flortecnica e vivaismo. Coltivare insieme un giardino, infatti, è un modo per far cadere le barriere, per avvicinare le persone, per mettere in comune le competenze e riaccendere l’interesse nel quartiere. «Il nostro obiettivo è prendere le distanze dallo stereotipo del giardino di

prossimità dove il focus va alla funzione, piuttosto che alla forma. Al contrario, vogliamo contribuire a creare dei giardini con personalità per dimostrare che un giardino bello da vedere è un piacere per tutti». È per tutte queste ragioni che il progetto ha incassato il favore del Pocket Park Programme promosso dal sindaco di Londra che, a questo modo, ha sovvenzionato la creazione di due giardini. Il primo, a Stockwell, è stato realizzato nel maggio dello scorso anno, mentre il secondo di West Norwood ha preso il via a giugno ed è realizzato con piante edibili locali e fiori selvaggi. IL GIARDINO È UN BENE DI TUTTI L’organizzazione contribuisce ad accendere l’interesse: «All’inizio, forniamo alla comunità il supporto di comunicazione necessario per coinvolgere il vicinato e creare un gruppo di giardinieri che voglia prendersi l’impegno di curare lo spazio attorno alla fermata del

Un giardino può davvero cambiare le cose? La Teoria delle Finestre rotte dice di sì. Perché spiega come i comportamenti di micro-criminalità si diffondano in maniera epidemiologica in assenza della cura del territorio urbano. L’esempio che dà il nome alla teoria è chiaro: se in un quartiere qualcuno rompe una finestra e nessuno si preoccupa di aggiustarla, è molto probabile che presto ce ne sarà una seconda rotta, una terza e via di questo passo, in una spirale distruttiva. Mantenere l’ambiente ordinato e pulito, invece, impedisce la diffusione del vandalismo e l’escalation in forme criminali più serie. La teoria è stata messa alla prova con successo a partire dagli anni Novanta dalla città di New York dal sindaco Rudy Giuliani che, assicurando vagoni immacolati della metropolitana (ogni graffito andava rimosso prima di rimettere il treno in circolazione) e dimostrando tolleranza zero per la micro-criminalità, è riuscito a risollevare le sorti di una città considerata troppo grande, troppo povera e troppo pericolosa.

Un inaspettato angolo di verde di cui beneficia chi passa, chi lo coltiva, ma anche chi abita in zona.

bus», prosegue il direttore marketing. Questo primo step è realizzato attraverso incontri esplicativi. Quanto agli strumenti necessari, dagli attrezzi ai semi alle piante, le risorse sono raccolte fra la comunità. «E’ importante che, fin dall’inizio, il vicinato si faccia carico della creazione del giardino. Il fatto che i semi e le piante siano stati acquistati dalle persone è il modo migliore per assicurarsi che se ne prenderanno cura». Ma come nasce l’occasione per dare vita a un Flortecnica e vivaismo

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DIETRO LE QUINTE / COME È NATO IL PRIMO EDIBLE BUS STOP Lo spazio aperto che corre lungo Landor Road, nella parte meridionale di Londra, è stato creato da una bomba durante la Seconda Guerra Mondiale. E così è rimasto, fino al febbraio del 2011, quando alcuni membri della comunità locale si sono mobilitati per opporsi a un progetto edilizio. E’ nato un porta a porta per una raccolta firme che, ben presto, si è trasformato in un coinvolgente invito a prendersi cura di questo spazio di terra abbandonato. Il sorriso delle persone che hanno visto nascere un movimento spontaneo di giardinieri auto-nominati è stata la molla che ha catalizzato l’interesse di una quarantina di persone. A partire da marzo, dunque, sono iniziati i lavori del giardino, la domanda di costruzione è stata respinta e la comunità ha assunto la responsabilità del terreno (con il supporto delle autorità locali) e lo ha trasformato in uno spazio verde a disposizione del vicinato. La gente ha cominciato a contribuire con piante, semi, olio di gomito, torte fatte in casa, té e caffé. A poco a poco, il vuoto lasciato dalla bomba ha accolto, attraverso il giardino, il cuore della comunità.

Per i più piccoli prendersi cura di uno spazio verde è l’occasione per interrogarsi sulla provenienza del cibo, per osservare i ritmi della natura. Gli spazi verdi curati dalla comunità sono gradevoli spazi di incontro, vissuti e condivisi.

giardino di quartiere alla fermata del bus? «Di solito, nascono perché qualcuno ha letto o sentito parlare di noi e ci contatta. A questo punto, se non esiste già un gruppo di persone interessato, ci attiviamo per costituirlo e individuiamo un project manager che diventi il nostro punto di riferimento. Se abbiamo tempo, però, partecipiamo anche alla fase pratica di preparazione e allestimento del giardino». Sta poi alla comunità locale stringere le relazioni con i garden della zona per garantirsi sconti e agevolazioni. «La cosa che chiediamo – fanno sapere dall’organizzazione – è che non ci sia pubblicità da parte dei negozi, perché crediamo che un giardino di quartiere debba dare la sensazione di appartenere al vicinato, alle persone che se ne occupano e che non debba essere un modo per fare pubblicità a un’attività commerciale». IL GIARDINO FA BENE A TUTTI La trasformazione d’uso della fermata dell’autobus ha anche un ef-

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Flortecnica e vivaismo


TENDENZE | marketing

Sulla lavagnetta: “Edible Bus Stop, prossima raccolta domenica 14 luglio dalle 13 alle 16; the, torte, divertimento!!!”.

Il tradizionale bus inglese alla Edible Bus Stop di Norwood Garden, realizzato con piante edibili locali e fiori selvaggi.

fetto positivo sul quartiere. «Non abbiamo modo di misurarlo direttamente perché non abbiamo i soldi e le risorse per farlo, ma le persone che abitano in zona ci riferiscono che i comportamenti anti-sociali diminuiscono per effetto di una cosa semplice come la cura del verde. Io stessa che abito vicino a uno di questi giardini mi sono accorta che ci sono meno graffiti in giro, meno persone che bevono per strada. Certo, c’è ancora della spazzatura fuori dai cestini, ma non è un fenomeno macroscopico come un tempo e, soprattutto, nessun vandalo ha distrutto il giardino», aggiunge Gilchrist. Questi cambiamenti, a quanto pare, sono osservati da tutte le persone che abitano vicino a una fermata d’autobus “speciale”. Nonostante l’atteggiamento “integralista” nei confronti della pubblicità per i commercianti della zona, l’aspetto commerciale c’è: un giardino comunitario illustra senza bisogno di parole la qualità di vita e la sicurezza di quartiere e, di riflesso, ne beneficiano le proprietà adiacenti. «Alla fine,

questi giardini sono un inaspettato angolo di verde di cui beneficia chi passa, chi lo coltiva, ma anche chi abita in zona, perchè vedendo il risultato si sente più motivato a dare vita a sua volta a uno spazio verde, nel proprio giardino o sul proprio balcone. Per i più piccoli, inoltre, è un’occasione per interrogarsi sulla provenienza del proprio cibo, per osservare i ritmi della natura e la cura che occorre nella manutenzione di uno spazio verde», conclude il manager. Attualmente sono tre i giardini già operativi e si trovano in Landor Road; Norwood Road e Crystal Palace Bus Station. Quanto all’obiettivo di lungo termine, è ambizioso e prevede la creazione di una collana di bus stop “commestibili” lungo le fermate della linea della 322 nel sud di Londra. «Il cuore della nostra consapevolezza è che un posto brutto da vedere ha un impatto negativo sulle persone e che prendersi la responsabilità di aree pubbliche trascurate è un gesto che migliora l’esperienza di vivere in città». www.theediblebusstop.org

Le aiuole di Stockwell Garden nel pieno dello splendore estivo.

PREMI / GLI ULTIMI APPLAUSI PORTATI A CASA

• Maggio 2014 – Per la sua capacità di essere una fonte di azione e di ispirazione per le comunità locali, Edible Bus Stop vince un premio nell’ambito di “Growing Localities” promosso da The City Bridges Trust • Settembre 2013 – Edible Bus Stop è fra i finalisti di “Londra come potrebbe essere oggi – nuove visioni per il Tamigi”, workshop promosso da The Architecture Foundation • Autunno 2013 – La Edible Bus Stop di Landor Road è uno dei finalisti nella categoria “I giardini inglesi più amati” promossa da Countryfile Magazine • Aprile 2013 – Premio di merito al concorso promosso dal Sunday Telegraph intitolato “Giardinaggio contro ogni previsione” • Agosto 2012 – Medaglia d’oro al National Gardening Show per il design modulare di Edible Bus Stop Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | marketing

PROMUOVERE IL SELL OUT Van Son & Koot ha trovato una soluzione per vendere le piante con una formula globale. Vediamo come a cura di Marta Meggiolaro

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on basta produrre piante, e non basta nemmeno che siano di qualità, se poi non si riesce a metterle in commercio. D’altra parte sappiamo tutti che in questo periodo non è facile, perché c’è la crisi, perché i tagli di personale hanno caricato di lavoro eccessivo lo staff, perché gli addetti alla vendita spesso non hanno la conoscenza e l’esperienza necessarie per fare bene il loro lavoro, e soprattutto perché questo ha fatto perdere valore dei garden center di fronte ai consumatori, che non trovano ispirazione nè informazione. Problemi complessi, che non dipendono dalla singola azienda, e che però la mettono in difficoltà. E allora, cosa si può fare per superare l’ostacolo e raggiungere l’obiettivo di vendere? Una soluzione è potenziare il marketing, secondo la celebre frase di Steve Jobs “Investire nella pubblicità in tempo di crisi è come costruirsi le ali mentre gli altri precipitano”. Il vivaio olandese Van Son & Koot, per esempio, ha ripensato la vendita in modo globale, assumendosi la responsabilità di fornire ai propri clienti non solo le piante, ma anche ciò che occorre per renderle desiderabili agli occhi del consumatore finale. La chiave del sell out è l’ideazione dei moduli di esposizione offerti ai centri di distribuzione, in cui le piante sono presentate in modo speciale: innanzi tutto sono in piena vista, come su un podio; inoltre lo stand è corredato dalla scheda della pianta, che fornisce tutte le spiegazioni necessarie, in modo semplice e immediato. Il punto di forza è la galleria fotografica “di storie e lifestyle”, che cattura l’attenzione per la grafica accattivante e stimola l’immaginazione del cliente inserendola in ambienti casalinghi. Questo significa che le piante sono presentate per le loro caratteristiche, certo, ma sono date anche idee su come collocarle, suggerimenti sui vasi e anche su come sfruttarne al meglio le qualità. Anche la grafica è un veicolo potente: le immagini sono belle, pensate nei minimi particolari, e incorniciate con il colore che più fa risaltare la bellezza della pianta: quando sono tutte collocate nello stand si ottiene un grande impatto visivo. Infine, la Van Son & Koot pubblicizza le sue piante anche sui social media,

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Flortecnica e vivaismo

Il punto di forze dell’esposizione è la galleria fotografica “di storie e lifestyle”.

in televisione, e sui giornali, facendole conoscere al vasto pubblico e creando aspettativa e domanda. La proposta quindi è molto allettante: il cliente viene fornito non solo delle piante del vivaio, ma anche di tutto ciò che occorre per venderle a sua volta, attirando il consumatore, e rendendo il suo shopping un’esperienza leggera e soddisfacente. Cioè da rifare.


Lo stand ha un grande impatto visivo, fornisce tutte le informazioni che il cliente desidera, e tramite lo Storytelling presenta la pianta in una ambientazione indoor, outdoor, e per le sue qualità benefiche (in questo caso, si suggerisce di bagnare con acqua calda le foglie di eucalipto per sprigionarne l’essenza nell’aria).

Accanto all’espositore, una cassetta con la marmellata e il succo di bacche rosse, insieme a un opuscolo di ricette. Piccoli, graziosi suggerimenti che informano sulle qualità della pianta e stimolano la fantasia del cliente. Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | aziende

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er molti di noi l’estate non ha lasciato i classici ricordi di pranzi nel sole accecante, pomeriggi assolati, notti afose, e di ventilatori, aria condizionata, ventagli e ghiaccioli. Ma l’estate prossima andrà meglio, e allora rimpiangeremo la pioggia. D’altra parte adesso, in autunno, ci si lamenta per l’umido e la nebbia, che fa sembrare l’aria più fredda di quella che è, e che rende difficile distinguere le cose. Non sarebbe bello poterla spostare in estate, creando, attraverso l’unione di due opposti, una situazione di equilibrio ottimale? È esattamente l’intuizione alla base del sistema di raffrescamento a nebbia. Questo apparato può essere usato in qualunque ambito, è alla portata di tutti e rende godibili anche in piena estate gli spazi esterni, perché regala, in modo semplice ed economico, grande benessere. In giardino o in veranda, sotto porticati o gazebo

PER MODIFICARE IL MICROCLIMA La calura estiva non è più un ostacolo a godere degli spazi esterni, anzi, uscire sarà un piacere. Nei grandi spazi come nel giardino di casa. Così Carnini ha diversificato la produzione a cura della Redazione

oppure accanto alle piscine, così come in occasioni che coinvolgono il grande pubblico, ad esempio manifestazioni sportive o spettacoli sia all’aperto sia in tensostrutture, ma anche in luoghi aperti che favoriscono l’affluenza di molte persone come spiagge, parchi, discoteche e bar; ogni circostanza dimostra quanto possa essere eccezionale la resa, offrendo splendidi e suggestivi effetti scenografici grazie

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Flortecnica e vivaismo

a oasi magiche e misteriose avvolte nella nebbia. OASI DI BENESSERE PER TUTTI La nebulizzazione dell’acqua genera benefici principalmente in due modi: per l’effetto di contrasto con l’eccessivo calore e l’afa, e per la limitazione del numero di insetti fastidiosi. Nei contesti in cui le lavorazioni provocano un innalzamento

Qualunque ambiente, dall’azienda agricola al giardino di casa, può essere dotato del sistema di raffrescamento a nebbia.

delle temperature, quindi, contribuisce alla creazione di un ambiente più salubre e confortevole per i lavoratori o per gli utilizzatori dello spazio raffrescato. Non solo gli esseri umani traggono giovamento dal mitigare il calore: il raffreddamento con sistema a nebbia viene usato con successo nell’allevamento del bestiame e del pollame, migliorando le condizioni ambientali per gli animali. Si ottiene una produzione di più elevata qualità, si riduce lo stress da calore perfezionando il metabolismo degli animali; le conseguenze sono un miglioramento nella produzione di latte, un maggiore incremento di peso, una riproduzione più rapida; nel pollame aumenta la produzione di uova. Gli impianti di nebulizzazione vengono inoltre utilizzati per il mantenimento del microclima ideale all'interno di serre di qualsiasi dimensione; attraverso l’utilizzo di igrostati, si ottiene la percentuale di umidità ottimale per la coltivazione di giovani piantine, piante tropicali, piante fiorite e per la produzione di funghi. COME FUNZIONA? I sistemi di nebulizzazione più in-


novativi, se progettati e installati in modo appropriato, riescono ad abbassare la temperatura esterna anche di 12 gradi, senza far avvertire alcun senso di umidità. La sensazione percepibile è unicamente di fresco e totale benessere. Con l’utilizzo di una pompa ad alta pressione (70 bar) è possibile atomizzare le goccioline d’acqua fino a un diametro di 2 micron (corrispondenti a 2 milionesimi di metro), immettendole nell’ambiente mediante una serie di tubature provviste di ugelli con valvola antigoccia, oppure ventilatori a inclinazione e rotazione regolabile. In questo modo si ottiene una evaporazione lampo che riduce istantaneamente la temperatura. Questo processo è conosciuto come dinamica termica: l’acqua ha bisogno di energia per evaporare, lo scambio di energia provoca un abbassamento della temperatura. L’efficacia globale del siste-

IL SISTEMA • Combatte afa e alte temperature • Dona al paesaggio un’atmosfera fresca e suggestiva • Allontana gli insetti volanti • Neutralizza i cattivi odori • Rimuove polvere e polline • Migliora la qualità dell’aria • Umidifica gli ambienti con aria troppo secca

Le installazioni a Orticolario 2014, a opera di Carnini.

ma dipende dai livelli di temperatura e di umidità esistenti. Con l’alzarsi della temperatura (l’ideale è tra i 25 e i 45 gradi) e l’abbassarsi dei livelli di umidità (oltre il 90% la prestazione è marginale, tra il 40 e il 90% è buona e inferiore al 40% è eccellente) i risultati del sistema possono essere davvero incredibili! PER LA MIGLIORE RESA, PERSONALE QUALIFICATO I vantaggi che si possono ottenere grazie a un impianto di raffrescamento a nebbia hanno come effetto finale un assoluto comfort: viene favorito il benessere, combattendo afa e alte temperature; si dona al paesaggio un’atmosfera fresca e suggestiva; si allontanano gli insetti volanti, perché la nebbia li infastidisce, dato che riesce a bagnare le loro ali; neutralizza i cattivi odori; rimuove polvere e polline, dando immediato sollievo soprattutto alle persone che soffrono di allergia; migliorare la qualità dell’aria, diffondendo essenze profumate; umidifica gli ambienti con aria troppo secca, a beneficio soprattutto di bambini e anziani. Insomma, avere un sistema di raffrescamento a nebbia significa davvero ricreare spazi di benessere, oltretutto con un basso consumo energetico. L’installazione e l’esecuzione dell’impianto devono essere effettuati da personale specializzato in conformità con le normative vigenti, come la Carnini Irrigazione di Carnini Oreste, a Lazzate, che ha curato, per esempio, i sistemi di raffrescamento di Orticolario 2014. (www.sisteminebbia.com) COME FUNZIONA

• Una pompa ad alta pressione atomizza le gocce d’acqua fino a un diametro di 2 micron le Una serie di tubature immette le micro-gocce nell’ambiente attraverso ugelli con valvola anti-goccia o ventilatori a inclinazione e rotazione regolabile • Si verifica una evaporazione lampo che riduce istantaneamente la temperatura, per il processo della dinamica termica • L’efficacia globale del sistema dipende dai livelli di temperatura e di umidità esistenti: è eccellente con temperatura fra 25 e 45 gradi e umidità bassa

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PRODUZIONE | storia

LA STORIA IN UNA SERRA A Bolzano inaugurata la mostra permanente dedicata a Franz Schullian, pioniere dell’ortofloricoltura. Per ricordare con i dovuti onori un maestro. E per farsi ispirare dalla sua opera di Marta Meggiolaro

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er Martina Schullian la giardineria, oltre ad essere un fatto commerciale, è un luogo di cultura, in cui uomo e natura si incontrano generando bellezza. Un’occasione per capire il suo sguardo sull’ortofloricoltura è visitare la Serra III, spazio e tema di un’esposizione interessante non solo per la storia che presenta, ma anche perchè è una rarità nel panorama del mondo del florovivaismo. La mostra racconta, attraverso ritratti individuali, i pionieri che hanno dato impulso al settore dell’ortofloricoltura altoatesina, in particolare rendendo omaggio a Franz Schullian. Nato nel 1922, giardiniere per passione, dopo aver lavorato come aiuto giardiniere a Bressanone e a Merano, nel

1948 intraprende coraggiosamente con la moglie l’apertura di un’attività propria. Nel 1956 decide di trasferirsi al margine della città, nel luogo dell’attuale sede della Floricoltura Schullian: una scelta inusuale, che oggi invece è collaudata e consolidata. La mostra prosegue raccontando dei maestri giardinieri di Merano e Bolzano, degli orti dei conventi, dei giardini barocchi, delle aranciere e delle serre calde per ananas del XIX secolo, fino alla distruzione causata dai conflitti mondiali e alla coraggiosa ripresa del dopoguerra. Segue i cambiamenti del rapporto uomo-natura, le sperimentazioni con le piante, le migliorie tecniche degli attrezzi da giardino, dell’irrigazione e del riscaldamento. Riporta alla luce realtà ormai dimenticate, come quella degli ambulanti che fornivano le semenze

IN BREVE

• Nella Serra III della Floricoltura Schullian, a Bolzano, è stata allestita una mostra permanente sulla storia dell’ortofloricoltura. • L’ideatrice è Martina, figlia di Franz Schullian, e il progetto è di Paul Thuile. • La mostra racconta dei pionieri dell’ortofloricoltura e della vita delle prime giardinerie attraverso immagini, oggetti e documenti. • Uno spazio particolare è dedicato alla vita e al lavoro di Franz Schullian, oggi novantaduenne.

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Flortecnica e vivaismo

Franz Schullian, a sinistra, durante l’inaugurazione.


alle giardinerie, o quella delle consegne di fiori e piante in bicicletta; riscopre le iniziative dei giardinieri che si recavano nei mercati ed escogitavano attrazioni per il diletto dei clienti, come le scimmie, o che organizzavano eventi mondani come la Mostra dei Fiori, le serate danzanti, i festeggiamenti per san Valentino. Paul Thuile, ideatore e coordinatore della mostra, ha allestito la Serra III come un percorso che invita a passeggiare nella storia proprio come si fa nei giardini e nelle giardinerie: osservando, gironzolando, fermandosi ad annusare le piante, esplorandone le varietà. Così possiamo lasciarci stupire e trovare ispirazione per la nostra attività, per il nostro orto, il terrazzo; oppure per la vaschetta delle erbe aromatiche in cucina. IL BATTESIMO DELL’ORCHIDEA FRANZ SCHULLIAN

La pianta di cui Franz Schullian da giovane si è perdutamente innamorato e che ha deciso la sua vita di giardiniere è l’orchidea, che allora iniziava appena a essere coltivata e commercializzata. Per lui non è solo una pianta, ma una vera e propria compagna di vita, discreta, silenziosa, elegante, sempre presente. Per celebrare questo amore, in occasione dell’apertura della mostra Glashaus III, Gèrard Smith di L’Amazone Orchidées ha creato un nuovo incrocio che è stato battezzato con il nome dello storico vivaista: la Laeliocattleya Franz Schullian. Padrino è suo nipote e onorevole al Parlamento Italiano, Manfred Schullian. Sono occorsi cinque anni per ottenere questa nuova varietà, bellissima, con sfumature dal viola al ciclamino e petali che la fanno somigliare a una farfalla. Un dono graditissimo, anche perché la prima orchidea che ha visto Schullian, di un colore intenso viola, era proprio una Cattleya.

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PRODUZIONE | prodotti

LE AZIENDE PREMIATE A PADOVA Spazio alle novità presentate all’ultima edizione di Flormart. Innovazione, creazioni e strumenti per la promozione di piante e fiori. E una nuova orchidea profumata a cura di Filippo Tommaseo

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nche durante l’ultima edizione del Flormart di Padova spazio alle novità grazie ai due concorsi Oroflor e Flormagazine, con il lavoro delle giurie sempre puntuale e certosino. Per Oroflor, dedicato ai prodotti innovativi e originali del florovivaismo professionale, il premio per il prodotto vegetale innovativo è andato all’azienda Plandorex con Photinia Serratifolia Crunchy “Rev 100”, per le caratteristiche morfologiche innovative del portamento e della foglia, per una pianta di particolare valore ornamentale. Per il prodot-

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to innovativo per la creazione e manutenzione degli spazi verdi e di giardini il premio è andato a Eco prato dell’azienda Crema Green, che segue le linee guida dell’assoluta compatibilità azzerando completamente l’impatto ambientale e che risponde quindi a una richiesta di mercato nuova e di forte attualità. Per Flormagazine, dedicato ai prodotti, esposti in mostra, interessanti per l’utente finale i premi sono andati a: carrello a tre ruote di Agricoltura Zoccarato Giampaolo di Santa Giustina in Colle (Padova), dotato di seduta e vano portattrezzi, che permette all’appassionato di lavorare a

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livello del terreno senza piegare la schiena e di spostarsi da una pianta all’altra restando comodamente seduto, al raccoglitore acqua piovana di Idel di Larciano (Pistoia), un capiente contenitore studiato per raccogliere l’acqua direttamente dal cielo o da una grondaia, caratterizzato da una base rialzata con vano alloggio per l’innaffiatoio che consente lo svuotamento completo della cisterna e all’orchidea della specie delle Oncidium Cocoa Cesar di Floricoltura Bonato di Sabaudia (Latina), che si distingue per il delicato profumo di vaniglia dei fi ori e la facilità a rifiorire.


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Photinia Serratifolia Crunchy “Rev 100” cov (Plandorex): caratteristiche morfologiche innovative del portamento e della foglia, per una pianta di particolare valore ornamentale.

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Prunus Lusitanica “Brenelia” cov (Minier) ha ricevuto una menzione per l’originale lucentezza delle foglie unita al colore rosso del fusto.

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Oncidium Cocoa Cesar di Floricoltura Bonato di Sabaudia (Latina), un’orchidea che si distingue per il delicato profumo di vaniglia dei fiori e la facilità a rifiorire.

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Rosa Princesse Charlene De Monaco “Meidysouk” di Meilland Richardier Roserais, una nuova varietà che si distingue per la bellezza e moltitudine dei fiori color rosa pastello delicatamente profumati e per la resistenza alle malattie.

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La nuova etichetta fotografica di Arena Vivai ha ricevuto una menzione per l’aspetto innovativo delle informazioni fornite studiate per un’evoluzione nell’utilizzo del prodotto e non per una semplice comunicazione.

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TENDENZE | fiere

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ome auspicato dalla maggioranza degli espositori presenti all’ultima edizione, Flor mar t 2015, il Salone Internazionale del Florovivaismo e Giardinaggio, che, secondo gli organizzatori, si conferma l’evento di riferimento dell’intero settore florovivaistico, si svolgerà a Padova, dal 9 all’11 settembre 2015. Infatti, in prima battuta, i responsabili della Fiera di Padova avevano calendarizzato l’evento verso la fine di settembre e con il primo giorno programmato nella giornata di domenica. Ma il riscontro da parte degli espositori è stato negativo, di conseguenza

tire dalle esigenze degli espositori. La 65esima edizione, chiusa lo scorso 12 settembre, ha visto l’incremento del 30% di visitatori professionali rispetto alla scorsa edizione, secondo i dati diffusi da PadovaFiere. “Voglio ringraziare tutte le 350 aziende presenti – ha dichiarato Villa – per aver rinnovato la preziosa fiducia al nostro Salone, che rimane l’unico evento professionale dell’Europa mediterranea dedicato all’intero comparto floroviviastico”. “Stiamo già lavorando a Flormart 2015 e faremo tesoro dei suggerimenti raccolti per arrivare alla realizzazione dell’Evento che in Italia, deve rimanere, e rimarrà, il punto di riferimento dell’intero settore. Flormart 2015, più forte, rinnovato, aggiornato, migliorato ed evoluto che mai, ci sarà nonostante il trend del settore, la proliferazione di eventi fieristici minori che danneggiano il settore e minano la credibilità

IN BREVE • Proprietà: PadoveFiere • Organizzazione: PadovaFiere • Luogo: Fiera di Padova • Date: 9-11 Settembre 2015

sistemi per la climatizzazione delle serre e le nuove tecnologie per il rinnovo energetico, la manutenzione del verde ad emissioni zero. Tra gli appuntamenti il ritorno T-Verde, all’interno del padiglione 7, che ha permesso di far conoscere le fasi di produzione dei sistemi proposti in esposizione, dalla progettazione all’implementazione del progetto, dall’integrazione delle componenti tecnologiche e florovivaistiche, alla rappresentazione esecutiva. Verde verticale, soluzioni di verde pensile in piano e inclinato, inerbimenti speciali, strutture fonoassorbenti inverdite, prati armati, esempi di spartitraffico e rotatorie, sistemi per l’inverdimen-

“FLORMART 2015, PIÙ EVOLUTO” Questa la promessa di Daniele Villa, nuovo amministratore delegato di Padova Fiere, che rilancia la manifestazione per la prossima edizione. Nonostante la concorrenza di Filippo Terragni

la marcia indietro da parte di Padova. E la voglia di dare un nuovo corso alla manifestazione rimane, e lo conferma proprio Daniele Villa, nuovo amministratore di Fiera di Padova che ha ribadito l’interesse dell’azienda padovana di investire nell’edizione 2015 di Flormart, puntando su un nuovo format e nuove dinamiche espositive, a par-

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Flortecnica e vivaismo

dell’intero comparto”. A Flormart 2014 molto spazio è stato dedicato al concetto di “green”. Giardinaggio e rispetto per l’ambiente si sono uniti a questa edizione di Flormart dove particolare attenzione è stata rivolta al settore di Agrienergy, dove sono state presentate soluzioni per l’adeguamento e il rinnovo degli impianti,

to di scarpate e per il recupero e stoccaggio di acque meteoriche da recuperare per l’irrigazione, hanno suggerito nuove idee di progettazione ad architetti, paesaggisti, studi internazionali, aziende specializzate. Ora si aspetta il “nuovo” Flormart, nella speranza di rilanciare un settore. Tutto.


TENDENZE | fiere

PER RILANCIARE IL SETTORE MYPlant & Garden: l’iniziativa nata per rilanciare il settore florovivaistico italiano. Ripartendo dalla piazza di Milano e da un consorzio di imprese di Filippo Terragni

U

n progetto strategico fondato su trasparenza, dialogo e confronto, per offrire alle aziende del verde nuovi mercati, nuovi stimoli, nuovi partner. Per restituire al comparto una rappresentatività che ne sia all’altezza”. Con queste parole (ambiziose) gli organizzatori di MYPlant & Garden presentano la nuova manifestazione milanese, perché “il rilancio del settore florovivaistico italiano deve passare necessariamente attraverso un evento fieristico importante, in una sede che sia prestigiosa e centrale nel business internazionale. Deve essere gestito da persone competenti e degne di fiducia, che abbiano a cuore il ‘sistema’ e lavorino per fare di una nuova rassegna un punto di riferimento del verde a 360°”. È questa la speranza. TUTTO NUOVO Florovivaismo, con tutte le sfumature e le filiere connesse, e poi anche sostenibilità, bellezza, salute e qualità della vita, green building, cultura del paesaggio, formazione professionale. Per un target di pubblico anche nuovo per questo tipo di appuntamento. È questo che il settore si aspetta. “Per questo il progetto MYPlant & Garden sta crescendo: grazie al lavo-

ro degli organizzatori e dell’omonimo consorzio d’imprese, sono sempre di più le aziende del settore che stanno aderendo all’iniziativa – spiegano i responsabili –. Una nuova sede, una nuova fiera, per trovare nuovi stimoli, anche passando attraverso nuove modalità di gestione”. IMPEGNO INTERNAZIONALE Le recenti e prossime ‘uscite’, dopo i primi roadshow tenuti in Italia, prevedono una presenza istituzionale negli appuntamenti internazionali del settore in Russia (appena conclusa), Turchia e Spagna, per cominciare. L’obiettivo è attrarre sia nuovi espositori, sia visitatori professionali dal mondo. Per questo inizierà a breve una campagna pubblicitaria internazionale, mentre le prime presenze di espositori esteri (sono giunte in estate adesioni da Germania e Olanda) sono arrivate grazie al ‘passaparola’ tra gli operatori. L’elenco sembra dunque destinato ad allungarsi. Le azioni di ricerca, invito e ospitalità dei compratori internazionali sarà inoltre coordinata insieme a un ufficio apposito di uno dei più grandi istituti di credito italiani, presente in tutto il mondo. “VIETATO SPECULARE” Tutto per creare nuove opportunità di business per gli espositori, “attorno ai

IN BREVE • Proprietà: Consorzio Myplant & Garden • Organizzazione: VG Crea • Luogo: Milano (Fiera di Rho) • Date: 2527/02/2015

quali stiamo cucendo una fiera-su-misura: serietà organizzativa, trasparenza gestionale, presenza di un vasto pubblico qualificato in una piattaforma di business che sia efficace, bella, innovativa – continuano gli organizzatori – Se c’è chi intende speculare sulla crisi di rappresentatività del settore, noi rispondiamo con un progetto serio e trasparente”. Un progetto che non è solo fieristico in senso stretto. “MYPlant & Garden non è una mossa tattica, è parte di una strategia: c’è un piano d’azione che guarda ai prossimi anni, mira a un consolidamento del marchio fieristico e a un suo sviluppo come hub italiano nei confronti dell’Europa e del pianeta per ciò che concerne il mondo del verde vivo e i suoi ramificati corollari”. Insomma, un’iniziativa che pare voglia ridare un nuovo senso al mercato italiano del florovivaismo e casomai anche del giardinaggio. (www.myplantgarden.com) Flortecnica e vivaismo

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FIERE | tendenze

R

ichiesto dal mercato, per crescere anche all’estero. Con queste premesse è stato firmato l’accordo tra Rimini Fiera, da una parte, e Florasì e Florconsorzi, players del mercato florovivaistico, dall’altra. L’evento che Rimini Fiera organizzerà già dal 2015 si chiamerà Flora Trade e sarà composto da due appuntamenti annuali: Flora Trade Workshop, Workshop internazionale per la promozione del settore florovivaistico (Rimini Fiera, 25-27 febbraio) e Flora Trade Show, Salone Internazionale del florovivaismo e del paesaggio (Rimini Fiera, 16-18 settembre). Il

DUE

APPUNTAMENTI DEDICATI

Firmato a Rimini Fiera l’accordo con le associazioni Florasì e Florconsorzi per un progetto che mira al rilancio dell’intero settore coinvolgendo tutta la filiera. A febbraio un workshop b2b, a settembre un salone internazionale di Filippo Terragni

IN BREVE

primo sarà un evento puramente b2b, con una formula molto snella, basata soprattutto su incontri con i buyer, convegni e analisi di mercato. La seconda sarà invece un vero e proprio expo, molto articolato e di grande impatto, così da dar voce alla vasta gamma di imprese che ruota attorno alla galassia dei produttori di fiori e piante.

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Flortecnica e vivaismo

“Siamo molto lieti – ha commentato il presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni – di poter organizzare un evento di questa caratura, in un settore portabandiera del nostro Paese. Un evento, suddiviso in due momenti, che consente di coprire con profondità strategica il mercato, e di soddisfare allo steso tempo le diverse necessità degli operatori. Ma il

• Proprietà: Fiera Rimini • Organizzazione: Fiera Rimini • Luogo: Rimini • Date: 25-27 Febbraio 2015 (Flora Trade Workshop) • 16-18 Settembre 2015

cantiere è ancora aperto: al tavolo di progettazione dell’evento sono invitati tutti i soggetti interessati”. “Con Rimini Fiera – hanno spiegato i rappresentanti dei consorzi – abbiamo condiviso un progetto fieristico che va incontro non solo ai nostri desiderata, ma a quelli di tutto il settore. Qui abbiamo riscontrato un ambiente ideale per far crescere l’intero comparto, nonché prospettive d’affari concrete ed articolate, anche per lo sviluppo del business all’estero”. Il progetto mira a coinvolgere l’intera filiera, tutti i consorzi e le associazioni di categoria, allo scopo di riunire e valorizzare una produzione caratteristica del made in Italy internazionalizzare le imprese e rilanciare le vendite anche sul mercato interno.


TENDENZE | fiere

FIERE? CHE CONFUSIONE

A

memoria non credo che il settore italiano del florovivaismo si sia mai trovato in questa situazione, imbarazzante. Ho chiesto conferma anche a chi frequenta questo mercato da più tempo del sottoscritto. Mi riferisco al panorama fi eristico italiano che sta perdendo sempre più identità negli ultimi anni, purtroppo. Un fenomeno che pone nuovamente l’accento sulle difficoltà del comparto italiano di fare sistema, difficoltà che ancora una volta, anche in questo periodo di crisi, non rappresentano un monito per trovare soluzioni condivise, anzi. Così, in occasione del Flormart, che per il quarto anno consecutivo fatica a trovare un nuovo format, siamo venuti a conoscenza di due nuovi progetti fi eristici nati con l’obiettivo di intercettare bisogni e necessità della filiera del florovivaismo. Ma andiamo con ordine. Non vorrei soffermarmi sulle dinamiche del Flormart e di Padova Fiere, perché sarebbe un “già detto”, e non posso che dare fiducia al nuovo amministratore delegato, Davide Villa, che durante un incontro con la stampa ha confermato l’impegno di Padova Fiere nel sostenere la storica manifestazione anche per il 2015 con nuovi e importanti investimenti. Vedremo. Così, dal malcontento di alcune aziende espositrici proprio nei confronti di Padova, è nata l’iniziativa legata alla Fiera di

Milano, Rimini e Padova propongono i loro progetti per rilanciare una manifestazione che sia espressione del settore. Ma non sarebbe meglio unire le forze? di Francesco Tozzi

Milano, con la costituzione del consorzio Myplant & Garden che sta organizzando una manifestazione in programma per l’ultima settimana di febbraio (25-27 febbraio 2015). L’idea è quella di tornare a pensare il florovivaismo come un settore di riferimento, rappresentativo… Insomma, in grande. E i presupposti sembrano esserci: l’impegno volontario e serio di alcuni dei nomi importanti del mercato, la piazza di Milano, la voglia di ripresa. Ma non sarà solo Milano a provare a riaccendere i riflettori sul florovivaismo, ci proverà anche la Fiera di Rimini. Infatti, grazie al sostegno di Florasì e Florconsorzi, a Rimini sono stati messi in calendario due differenti appuntamenti Flora Trade Workshop (25-27 febbraio 2015) e Flora Trade Show (16-18 settembre 2015). Quindi il risultato sarebbe: Myplant & Garden a Milano in febbraio, Flora Trade Workshop a Rimini sempre in febbraio, Flormart a Padova in settembre e chiude

Flora Trade Show a Rimini nello stesso mese. Che dire, un ingorgo. Sovrapposizioni, doppioni, contrapposizioni… Un impegno profuso che sembra fare più male che bene al settore. Un settore che rappresenta il 5% del giro d’affari del totale dell’indotto agricolo, che occupa centinaia di migliaia di operatori, trainato dalla forza del prodotto mediterraneo. L’Italia è il secondo Paese al mondo per la produzione florovivaistica e rimane incapace di rappresentarlo, almeno per quanto riguarda l’ambito fieristico. Padova, Milano e Rimini: speranze, aspettative, attese. Siamo tutti d’accordo che il valore delle fiere è cambiato, che “non si va più in fiera per vendere”, ma un punto d’incontro serve, un appuntamento condiviso è necessario, un evento capace di fare sintesi dell’alta imprenditorialità italiana di questo settore è fondamentale. Non capisco come mai (e per fortuna che c’è!) Essen debba essere l’unica alternativa.

L’idea è quella di tornare a pensare al florovivaismo come un settore di riferimento, rappresentativo

Flortecnica e vivaismo

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ESPRESSIONE DI UN SETTORE La tre giorni di Cernobbio è diventata un appuntamento di tendenza, dove imprenditori, floricoltori e architetti si confrontano. Oltre a richiamare migliaia di visitatori

Orticolario ha ricevuto il premio internazionale FloraForever da Floraculture International per la migliore campagna promozionale, realizzata da Anna Rapisarda.

a cura di Filippo Tommaseo

I

l viaggio della sesta edizione di Orticolario attraverso il senso dell’olfatto e il giardino come esperienza dei sensi si è concluso anche quest’anno, con oltre 28.000 visitatori. Un successo senza precedenti che – come commenta Moritz Mantero, presidente di Orticolario – “ci riempie di orgoglio ed è una velata preoccupazione al tempo stesso, perché non sarà facile superare in futuro la qualità e i numeri di questa edizione”. “Un successo – prosegue Mantero – dovuto certamente all’inedito connubio tra l’eccellenza florovivaistica di stampo inglese, per la quale infatti il Chelsea Flower Show è la nostra principale fonte d’ispirazione, e le caratteristiche, tipicamen-

Da sinistra, Antonella Bellomo (Prefetto di Lecco), Bruno Corda (Prefetto di Como), Claudio Bonetto (Floricoltura Bonetto), Arturo Croci, Paolo Furgoni (Sindaco di Cernobbio), Moritz Mantero (Presidente di Orticolario).

te italiane, di bellezza ed eleganza, che rendono Orticolario un evento unico nel suo genere e riconosciuto a livello internazionale”. PUNTO D’INCONTRO Di fatto Orticolario è ormai un appuntamento che coinvolge l’intera filiera del florovivaismo, certo dedicato al consumatore, ma che è riuscito a diventare espressione di nuovi trend, sperimentazioni, laboratori.

Qui si incontrano floricoltori e vivaisti per discutere, confrontarsi, trovare nuove soluzioni. Architetti del paesaggio presentano i loro lavori ed esperti e giornalisti del settore lanciano nuovi progetti e libri. Insomma, Orticolario è un punto di incontro. Un appuntamento che fa tendenza. Dove nascono idee. Orticolario, e Anna Rapisarda di conseguenza, hanno tra l’altro ricevuto da Jaap Kras, direttore di Floraculture International, il premio internazionale FloraForever per la migliore immagine promozionale nel 2013, alla presenza di Bruno Corda, Prefetto di Como, di Antonella Bellomo, Prefetto di Lecco, e di Paolo Furgoni, sindaco di Cernobbio. Curiosità di questa edizione: il battesimo di una nuova varietà di Sedum crestato, unica al mondo, che è stato dedicato ad Arturo Croci, esperto in floricoltura, membro del Comitato di Orticolario e recentemente insignito al Flormart di Padova del Premio alla Carriera. Flortecnica e vivaismo

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I PREMIATI

VIVAISTI PREMIATI Tra le diverse attività di Orticolario, importante il lavoro delle giurie, dalla giuria tecnica a quella estetica, alla giuria dei giardini, oltre al premio “La Foglia d’Oro del Lago di Como”. La giuria tecnica ha valutato l’ampiezza della collezione, l’attenzione alla ricerca e le rarità delle essenze proposte dai vivaisti. Per l’ampiezza della collezione è stata premiata l’Azienda Agricola Priola Pier Luigi, per la collezione di 120 cultivar di Aster nel parco di Villa Erba e per la collezione di oltre 70 tra specie e varietà di Mentha nelle cornici del Viale degli Dei. Due menzioni speciali sono state assegnate a Cactusmania, per la collezione di esemplari crestati (di forma davvero insolita) appartenenti a famiglie e generi diversi di piante succulenti, ognuna rappresentata dalla forma crestata e normale, e a Vivai Piante Omezzolli, per il recupero delle varietà antiche di meli regionali. Per l’attenzione alla ricerca è stato premiato Phytotrend, per l’approfondimento sulle erbe ornamentali: restionaceae – graminaceae

• Azienda Agricola Priola Pier Luigi per la collezione di 120 cultivar di Aster e di oltre 70 tra specie e varietà di Mentha • Cactusmania per la collezione di esemplari crestati (di forma davvero insolita) appartenenti a famiglie e generi diversi di piante succulenti • Vivai Piante Omezzolli per il recupero delle varietà antiche di meli regionali • Phytotrend per l’approfondimento sulle erbe ornamentali • Garden Studio Bologna Vivai per la ricerca approfondita sulle Felci, Asarum e Hosta • Azienda Agricola Maioli Enzo per l’idea e l’impegno nella ricerca di varietà di uva da tavola da coltivare senza l’impiego di rame

– cyperaceae. Le menzioni speciali sono state assegnate a Garden Studio Bologna Vivai, per la ricerca approfondita sulle Felci, Asarum e Hosta, piante che tutti amano ma che pochi ancora sperimentano nei propri giardini e che andrebbero seriamente prese in considerazione, e all’Azienda Agricola Maioli Enzo, per l’idea e l’impegno nella ricerca di varietà di uva da tavola da coltivare senza l’impiego di rame. Infine, per la rarità delle essenze proposte è stato premiato Pépinières Braun, per l’ampia gamma di piante ornamentali erbacee e arbustive. Tra queste, la Salvia leucantha “Velour White”.

Le due menzioni speciali sono state assegnate a Oscar Tintori Vivai per Etrog, il cedro per gli ebrei usato nella festa dei tabernacoli (Sukkot), coltivato in modo tale da rispettare determinati e determinanti standard ebraici, e a A&G Floroortoagricola che produce piante succulente. Tra queste, in esposizione, una Aloe thraskii (originaria del Natal, Sud Africa) magnifico esemplare, difficile da trovare in tali dimensioni ai nostri climi. Archiviato l’evento 2014, il Comitato Strategico già è al lavoro per la settima edizione, che si terrà dal 2 al 4 ottobre 2015 e avrà come senso conduttore il tatto.

GLI UOMINI DELLA FLORICOLTURA La storia di un settore, attraverso i racconti dei suoi protagonisti

È

stato presentato in anteprima nazionale a Orticolario il libro di Arturo Croci e Giovanni Serra “Floricoltura italiana. Storie, uomini, aziende” (Mursia, 2014), un libro unico nel suo genere – di cui Orticolario ha sostenuto con entusiasmo la pubblicazione – che per la prima volta racconta la storia della floricoltura italiana, attraverso le donne, gli uomini e i fatti che l’hanno fatta grande. La floricoltura, o arte di coltivare fiori, ha origini antichissime, che risalgono addirittura al Neolitico. In Italia la floricoltura commerciale nacque nella seconda metà dell’Ottocento – qualche anno prima della stessa Italia – nel Granducato di Toscana, nel Regno di Sardegna e in Liguria, che per molti decenni mantenne la quasi totalità della produzione nazionale. Arturo Croci e Giovanni Serra ripercorrono in questo volume, per la prima volta, la storia della floricoltura italiana dalle origini ai nostri giorni tracciandone le tappe fondamentali e fornendo un ritratto di tutti gli uomini che hanno fatto conoscere la produzione floreale italiana nel mondo. Senza tralasciare i riferimenti alle riviste, ai libri, ai premi, agli eventi e alle manifestazioni che negli ultimi decenni hanno segnato il mondo della floricoltura nel nostro Paese e che danno l’idea di un settore ancora vivo e in espansione.

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TENDENZE | andamenti

VÀ DOVE TI PORTA IL WEB I dati dell’indagine Coop mostrano cambi di interesse e l’incremento dell’uso di internet per orientarsi nel mercato. È l’opportunità per rivitalizzare il comparto di Paola Lauricella in collaborazione con ISMEA

ni extra Ue si è indebolita a causa di un calo della domanda internazionale. Forse il rallentamento della crescita in diversi paesi extra Ue (tra cui la Cina e il Brasile), e le tensioni commerciali con la Russia, convinceranno la Germania ad applicare politiche fiscali meno onerose al suo interno e a concedere un rinvio al 2017, per Francia e Italia, del pareggio del bilancio. Dall’altra, c’è invece il rischio che un peggioramento degli indicatori economici della Germania alimenti il fronte contrario all’Unione Monetaria, spingendo l’attuale governo a scegliere ancora una volta la politica dell’austerità e del rispetto del fiscal compact (pareggio di bilancio dei paesi membri dell’Eurozona).

I

l mese di settembre è sempre stato molto critico e quindi le aspetta tive sono basse, in più quest’anno c’è il passaggio dall’Imu alla Tasi, che coinvolge una percentuale molto elevata di italiani; inoltre gli adeguamenti catastali, da rivedere in gran parte dei comuni, alimentano ulteriormente l’incertezza in uno scenario in cui si teme, oltre alla stagnazione della domanda, una deflazione che inciderebbe

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a sua volta sui salari. La politica monetaria espansiva della Banca Europea, se accompagnata da azioni coraggiose da parte della Commissione Ue che facilita gli investimenti privati e pubblici nei vari paesi, dovrebbe nel medio termine consentire una ripresa dei consumi. Molto dipenderà dai dati economici del terzo trimestre del 2014 dei più importanti paesi dell’Eurozona, in primis la Germania, la cui crescita delle esportazio-

AUMENTA IL TEMPO IN CASA Questi anni di crisi economico-finanziaria, secondo il rapporto Coop 2014, hanno definito una fotografia degli italiani piuttosto negativa: il 43% del campione intervistato non riesce a sostenere spese impreviste di 800 euro; nel Mezzogiorno un quarto dei residenti non può permettersi un pasto proteico una volta ogni due giorni; oltre un quinto degli italiani non riesce a scaldare adeguatamente l’abitazione; il 35% non va in vacanza, l’83% non fa acquisti di abbigliamento, se non nei saldi. Anche le relazioni sociali risentono di questa minore disponibilità alla spesa, e infatti la ricerca Coop, indagando le relazioni con la famiglia in base alla fascia d’età e verso gli amici, riscontra un calo


lità del prodotto e dei costi per la consegna a domicilio, il “web” deve diventare un punto strategico per veicolare lo stimolo all’acquisto. Oltre la metà della popolazione italiana dispone di smartphone, è un numero incredibilmente alto di persone che possono essere raggiunte quotidianamente da figure o video posizionati nei siti più visitati. Migliaia di click di pubblicità, che potenzialmente potrebbero stimolare in fasce diverse della popolazione il desiderio ad acquistare un mazzo di fiori o una pianta, anziché una scatola di cioccolatini.

tra il 2013 e il 2012 rispettivamente della soddisfazione dei rapporti con i propri cari e della fiducia verso gli amici. Aumenta il tempo passato in casa, allietato sempre più dall’intrattenimento dei “new media” (televisione a pagamento, internet, video musicali, video giochi, ecc.), si preferisce risparmiare e si è meno attratti dalle attività sociali svolte in gruppi organizzati. Dal 2010 al 2013, per le donne il binomio cucina-salute è divenuto assai importante, ma sono in aumento anche gli interessi legati alla bellezza, alla cura del proprio corpo e alla moda. Perdono posizioni la musica, il cinema e i libri; stabile l’interesse per i viaggi. Per gli uomini è la tecnologia ad avere la posizione di spicco nel triennio 2010-2013, ma gli eventi sportivi permangono al primo posto. Seguono per il 30% degli intervistati gli interessi riguardanti la musica, i motori e il cinema. Nel 2013 ritroviamo l’interesse femminile per la casa/giardino (il 29% contro il 16% degli uomini) che si avvicina al 35% per le signore dai 55 anni in su e supera il 20% per gli uomini dai 45 anni in su. Per entrambi i sessi è simile la quota di coloro che si dichiarano affascinati o sensibili alla “natura”, tra il 27 e il 28%. Molto importante l’uso del web, oltre che come intrat-

QUANDO IL VINCOLO DI BILANCIO STRINGE % famiglie non in grado di affrontare un esborso inaspettato, 2013 Fonte: REF Ricerca su dati Istat

42,9 40,5

33,4

ITALIA

GERMANIA

42,1

33,8 22,0 FRANCIA

tenimento, anche come mezzo di orientamento per usare meglio il proprio denaro. PUNTO STRATEGICO Nel 2013 infatti è aumentato del 20% il commercio on line e sono soprattutto i giovani ad acquistare su internet (52% i giovani fino a 24 anni). Gli smartphone attivi in Italia sono 45 milioni e il 46% della popolazione usa internet in mobilità, dedicandovi in media due ore al giorno, molto più della media europea. Queste informazioni devono far riflettere sulle possibilità di sviluppare una promozione su internet dei prodotti legati al florovivaismo. Se è difficile competere con l’acquisto sul punto vendita, a causa della deperibi-

UK

SPAGNA

OLANDA

I NUMERI • Il 43% del campione intervistato non riesce a sostenere spese impreviste di 800 euro • Nel Mezzogiorno un quarto dei residenti non può permettersi un pasto proteico una volta ogni due giorni • Oltre un quinto degli italiani non riesce a scaldare adeguatamente l’abitazione • Il 35% non va in vacanza • L’83% non fa acquisti di abbigliamento, se non nei saldi • Peggiora il clima di sfiducia nei rapporti familiari e amicali • Per risparmiare si passa più tempo in casa e si rinuncia ad attività sociali • Al primo posto fra gli interessi del mondo femminile troviamo la cucina e la salute • Per gli uomini i maggiori interessi sono lo sport e la tecnologia • L’interesse per il giardino e la natura in generale coinvolgono il 30% della popolazione • È aumentato del 20% il commercio online • Il 46% della popolazione usa internet • In Italia sono attivi 45 milioni di smartphone Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | andamenti

LIGURIA:

INNOVAZIONE + RISPARMIO Siglata l’intesa Confagricoltura – Iren Mercato per fornire alle aziende agricole energia green, a basso costo. Un’iniziativa concreta per incrementare le prestazioni di Filippo Tommaseo

O

fferte scontate, fornitura di energia cento per cento green e installazione a costo zero di impianti di illuminazione a basso consumo: questi in sintesi i contenuti dell’accordo siglato a Genova tra Confagricoltura Liguria e Iren Mercato a sostegno delle imprese del territorio per agevolare lo sviluppo sostenibile delle attività agricole. Grazie all’intesa, Iren Mercato riserverà a beneficio delle imprese associate a Confagricoltura Liguria un contratto energia economicamente conveniente modulato in base alle esigenze del settore, nel quale parte qualificante dell’offerta sarà costituita dalla fornitura di energia derivante solo da impianti alimentati da fonti rinnovabili. ABBATTERE I COSTI, RISPETTANDO L’AMBIENTE Inoltre, le imprese aderenti potranno anche accedere all’iniziativa “Led a costo Zero”, che prevede,

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oltre alla fornitura di energia elettrica, l’installazione di impianti di illuminazione di nuova generazione a Led, una tecnologia ad elevatissimo risparmio energetico che consente prestazioni migliorative dei consumi per le aziende florovivaistiche, che in Liguria stanno avviando sempre più coltivazioni con l’apporto di luce artificiale per lo sviluppo di piante e fiori. Il costo dell’installazione sarà recuperato in bolletta e compensato dal risparmio energetico ottenuto, e l’installazione sarà operata da personale che si occuperà della manutenzione per tutta la durata contrattuale. “Si tratta – ha sottolineato il presidente regionale di Confagricoltura, Andrea Mansuino – di un accordo molto importante che va nella direzione di un costante impegno verso l’abbattimento dei costi di produzione, in questo caso energetici, ma anche verso quel rispetto dell’ambiente, grazie all’utilizzo di ‘energia verde’, al quale Confagricoltura Liguria ed i suoi imprenditori sono sempre più attenti”.

IN BREVE • È stato siglato a Genova un accordo fra Confagricoltura Liguria e Iren Mercato • Lo scopo è agevolare lo sviluppo sostenibile delle attività agricole • Iren Mercato offre un contratto energetico economicamente conveniente • L’energia usata deriverà solo da impianti alimentati da fonti rinnovabili

RISPARMIO ANCHE NEL SETTORE DOMESTICO “Questo accordo - ha dichiarato Valter Pallano, amministratore delegato di Iren Mercato - è frutto del positivo e costruttivo dialogo con un settore importante come quello delle imprese agricole. La nostra azienda vuole intraprendere un programma di iniziative concrete per rispondere efficacemente alle esigenze peculiari del settore confermando il proprio radicamento e la propria attenzione al territorio”. Tutti gli associati potranno beneficiare di un particolare listino con “energia verde” prodotta da fonti rinnovabili, a tariffe inferiori rispetto a quelle normalmente ap-


businessverde.com

plicate. Inoltre, potranno beneficiare di prezzi vantaggiosi anche sulle loro forniture di energia elettrica e gas domestiche senza costi di attivazione, né interventi sul contatore o sugli impianti. Iren Mercato inoltre sta promuovendo una nuova iniziativa per migliorare l’efficienza energetica riducendo i consumi, tramite il progetto i.led, che prevede la sostituzione degli apparecchi di illuminazione convenzionale con dispositivi di nuova generazione a elevatissimo risparmio energetico. Il relamping è associato a un’offerta di fornitura di energia elettrica. Innovazione e risparmio si uniscono a beneficio di tutti.

L’uso di luci Led nella coltivazione è la nuova frontiera di sviluppo delle aziende florovivaistiche, a cui si associa un risparmio energetico ed economico.

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TENDENZE | andamenti

TREEPORT, PER UN FUTURO GREEN Un esempio di unione vincente fra Olanda e Belgio. Con un obiettivo ambizioso: rendere verde ogni giorno dell’anno

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di Marta Meggiolaro

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Uno dei progetti a cui Treeport collabora è quello della ricerca, produzione e vendita di vasi biodegradabili.

Le piante prodotte per innesto da Boomkwekerij.

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Flortecnica e vivaismo


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ento vivai olandesi e belga si sono uniti in Treeport, un’associazione cooperativa ben collegata con il governo, l’ambito educativo, la Ricerca e altre organizzazioni interessate alla crescita degli alberi. L’obiettivo è il rafforzamento globale del processo di produzione e di vendita: per questo le aziende partecipanti mettono in comune il know-how su tecniche di coltivazione, strategie di mercato, logistica, esportazioni, e infine sulla promozione. La condivisione va a beneficio di tutti gli associati e del rapporto fra loro. L’idea di fondo infatti è che i membri non fanno semplicemente parte di qualcosa: hanno potere decisionale su tutto, e vogliono arrivare a lavorare in sinergia. È un progetto grandioso, possibile solo con una sede adeguata: e così, è in cantiere il Business Centre Treeport. Occuperà 60 ettari,

La sede del BCT, progettata in modo ecofriendly.

Il progetto del Business Centre Treeport.

avrà spazio per dozzine di aziende grandi e piccole, e sarà il cuore della produzione, del commercio e della logistica; ma soprattutto della promozione, della ricerca e della formazione. Il tutto a beneficio del business, ma anche della clientela, perché sarà un posto attraente, costruito in bioedilizia, con attenzione alla biodiversità e alla natura. La forza di questo progetto è che ogni realtà partecipante può essere ben rappresentata e presente: di fatto tramite Treeport l’assortimento di piante offerto copre tutte le stagioni e tutti i 365 giorni dell’anno. C’è solo l’imbarazzo della scelta! LE AZIENDE CHE HANNO ADERITO La caratteristica comune dei membri di Treeport è la storia di cura e passione per le piante, che li rende veri specialisti del settore. Alcuni esempi. Van Oplo Tuinplanten. Alexander, il proprietario, ha iniziato a occuparsi di conifere a tredici anni, insieme allo zio. Quando le conifere sono passate di moda, ha deciso di provare a coltivare la Photinia, tentando però di distinguersi da tutti gli altri. Ecco allora la scelta del vaso da 2, quando tutti usavano quello da 3 litri. Il risultato: piante più alte e folte, oltre alla riduzione delle spese di trasporto. Quando è stato il momento di introdurre qualcosa di nuovo, l’interesse di Alexander si è diretto verso l’Ilex crenata, che rappresentava una sfida, vinta grazie alla collaborazione con altri tre vivai. “La nostra forza è nella buona cooperazione, e basandomi su questo, vedo un futuro brillante davanti a noi”. Boomkwekerij E. de Jong. 40 ettari di terra, piena

di alberi, per una azienda storica, moderna, in cui l’unico elemento che non cambia mai è la passione per la natura. La compagnia si è specializzata nell’innesto, grazie all’abilità, ad anni di esperienza e alla conoscenza delle piante dei suoi specialisti. Oggi gli innesti vengono compiuti quasi tutti tramite macchinari, da settembre fino a inverno inoltrato. AVRI Bloem. La storia di questo vivaio inizia 40 anni fa, quando il padre dell’attuale proprietario ritorna dal Canada, dove aveva lavorato in una società di architetti del paesaggio. Avrebbe dovuto dirigere la fattoria di famiglia, e invece la trasforma in una nursery per piante. Oggi 3 ettari di terreno sono pieni di alberi di Natale, e 9 ettari sono a tappeto erboso. Inoltre, è stato costruito un garden center di 6500mq con serra. La direzione presa dal garden è stata quella di occuparsi di ciò che rende un giardino, un giardino: cioè l’erba, le piante, e ciò che serve a prendersene cura. Van Son & Koot. La superficie totale del vivaio comprende 13 ettari di campi e 4 ettari di serre, in cui si producono 3 milioni di piante all’anno. In particolare l’azienda è leader nella vendita dell’Acer palmatum, o Japanese maple, prodotto in sessanta varietà differenti, in diverse grandezze di vaso e in diverse forme. Ogni anno si cercano intorno al mondo nuovi tipi di piante e vengono introdotte sul mercato nuove cultivar, per offrire al cliente qualcosa di esclusivo, che sorprenda e ispiri. Uno degli ambiti in cui investe di più è il marketing, che sviluppa sia il materiale promozionale, sia il concept per il punto vendita. Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | ultima pagina 1

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PRONTE A FIORIRE Nuove varietà vegetali molto colorate. Tra fascino ed eleganza 1. TANTE SFUMATURE

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La DAHLIA XXL dalla linea Suniq XXL è una pianta deliziosa con fiori grandi e colori unici. Tante le sfumature: viola, viola - bianco, rosso, rosso scuro, bianco, giallo e arancio. Può essere coltivata sia in piena terra, che in vaso.

2. UNA ROSA ROMANTICA Plant'n'Relax® From far awayTM è una romantica varietà di rosa da giardino in vaso, frutto del lavoro di ibridazione di Rosa Eskelund, con una grande quantità di fiori con un particolarissimo profumo. Affascinante anche il colore, un delicato albicocca con sfumature rosa e foglie lucide e scure, che mettono in risalto lo splendore dei fiori. È una varietà adatta per aiuole, piantata singolarmente, in gruppi o in grandi vasi.

3. SEMPRE UNICO Arena Vivai, azienda florovivaistica della provincia di Verona, ha lanciato sul mercato la nuova varietà di rosa Gräfin Diana®. Il colore è quello classico, il rosso, affascinante nelle sue tonalità e sempre unico.

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4. PARTICOLARE FRAGRANZA La nuova Gardenia jasminoides ‘CrownJewel’PBR di Plantipp si caratterizza per un portamento compatto, fiori doppi, una particolare fragranza e un’elevata resistenza al freddo (-18°C).

5. ROSSO ESPLOSIVO Sempre di Plantipp l’Hydrangea macrophylla LOVE (‘YOUMEH1917’PBR) con mazzolini di fiori doppi color rosa. La pianta inizia a fiorire in un rosa tenue, con sfumature verdi lime, per poi virare in un esplosiva fioritura rossa intenso.

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e d i z io n i

Laboratorio

verde

Il primo portale di filiera del florovivaismo

Il progetto Edizioni LABORATORIO VERDE, nasce per creare un punto di riferimento specializzato nell’informazione lungo la filiera del VERDE; una “BOTTEGA EDITORIALE” in grado di farsi

interprete e di realizzare prodotti B2B e B2C, capaci di intercettare i bisogni/necessità del cliente/ committente e di tradurli in strumenti editoriali innovativi. Le tre testate cartacee specializzate,

il portale online, gli strumenti di social web e i tre annuali/planner definiscono stile e metodo di fare business, connettendo e coinvolgendo consumatori, distributori e produttori in tutta Italia.

Osservatorio

Via Pasubio 16 - 21020 Brebbia (VA) | tel. 0332 989211 | www.laboratorioverde.net | info@laboratorioverde.net



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