Flortecnica e vivaismo n. 408

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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

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dal 1977 informa il settore Dicembre • anno MMXIX

*

Quinton Bean e Andy De Wet puntano a piante sempre più resistenti al secco e al freddo

Super piante! La nuova selezione genetica di De Wet Plant Breeders 14 PRIMO PIANO / consumi Giovani e piante, il trend è in crescita

36 TENDENZE / ricerca Esperimento al supermercato per migliorare la qualità dell’aria

PRODUZIONE

20 retail Schoneveld, il giusto supporto per la distribuzione

32 andamenti Ismea, l’ultimo trimestre 2019 si apre con segno positivo





EDITORIALE | questo numero

Q

uesto numero arriva da lontano, come si capisce dalla copertina, dal Sud Africa, e racconta la storia di Wet Plant Breeders, azienda di genetica fondata molti anni fa, quando coltivare piante ornamentali era solo un vezzo. Un po’ come la storia di tante nostre realtà. Ed è un’azienda che guarda lontano, infatti, perché la nuova selezione genetica punta a varietà sempre più resistenti al secco e al freddo, spaziando fra diversi generi. Insomma, asseconda le necessità del mercato, dei consumi, e in un certo senso anticipa i tempi, sperimentando. Un atteggiamento proattivo, direbbero gli esperti. Mi piace pensare che sia una sorta di iinvito nvito per la stagione appena iniziata, quello di cercare di confrontarsi continuamente con il mercato, dove i distributori (floricolture con vendita al pubblico, centri di giardinaggio, eccetera) sono dei partner con cui lavorare insieme e i consumatori i punti di riferimento per capire nuovi bisogni e nuovi stili. Ah, non dimenticate che il colore dell’anno, secondo il Pantone Color Istitute, è il Classic Blue: c’è da sbizzarrirsi. E sono incoraggianti anche gli ultimi dati che arrivano da Ismea, dalle ultime stime di Myplant & Garden, dal Flower Council of Holland e dagli USA sulle giovani piante. Certo non eccellenti, ma che lasciano ben sperare, ferma restando la voglia (e necessità!) di ragionare in un’ottica di visione e, soprattutto, di valore aggiunto. di Francesco Tozzi - @Lab_VERDE

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he le piante siano una cosa bella lo vediamo ogni volta che un cliente al dettaglio, una mamma o una zia che non lavora nel nostro settore, ci fa i complimenti e ci dice quanto siamo fortunati a lavorare con le piante. Certo che siamo fortunati, e certo che abbiamo fiducia nel futuro, ma abbiamo anche paura. Quante volte, parlando di innovazione, si finisce a parlare del fatto che per sopravvivere nel 2020 producendo piante, si deve guadagnare di più? E come si fa a guadagnare di più con un bene bello ma “inutile”, come una pianta ornamentale? Le risposte non sono mai facili, ma di certo noi italiani dobbiamo fare le cose belle in modo speciale: come l’opera lirica, come il gelato o la crema alla nocciola più amata nel mondo! Per fare bene e in modo speciale si deve cercare, innovare e far diventare l’innovazione una delle cose che abbiamo più care. Il che significa anche tenere la ricerca e lo sviluppo internamente, senza dipendere da forze o gusti esterni. In questo modo si può dare uno sviluppo positivo al mercato, e continuare a vivere producendo piante anche nel 2020, guardando con un po’ più fiducia e un po’ meno paura al futuro.

di Matteo Ragni - @matteoragni_eu

Flortecnica e vivaismo

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SOMMARIO | 408 - 2019 Dicembre

Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

408

dal 1977 informa il settore Dicembre • anno MMXIX

*

Quinton Bean e Andy De Wet puntano a piante sempre più resistenti al secco e al freddo

Super piante! La nuova selezione genetica di De Wet Plant Breeders 14 PRIMO PIANO / consumi Giovani e piante, il trend è in crescita

36 TENDENZE / ricerca Esperimento al supermercato per migliorare la qualità dell’aria

PRODUZIONE 20 retail Schoneveld, il giusto supporto per la distribuzione

32 andamenti Ismea, l’ultimo trimestre

2019 si apre con segno positivo

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IN COPERTINA Andy De Wet e Quinton Bean dal 2005 sono le due anime di De Wet Plant Breeders. L’esperienza di quasi cinquant’anni e la vasta raccolta di “piante madri” di Andy, unita ai vent’anni di esperienza nello sviluppo e nella selezione di ibridi di Quinton, hanno permesso di tracciare e sviluppare nuove direzioni nei programmi di selezione delle piante, in particolare con l’Agapanthus.

PRIMO PIANO

PRODUZIONE

08 COPERTINA

20 RETAIL

12 TREND

22 ANDAMENTI

14 CONSUMI

25 EVENTI

Super piante! di Matteo Ragni

Un classico su cui contare di Marta Meggiolaro

Giovani e piante, il trend è in crescita di Filippo Terragni

Il giusto supporto di Marta Meggiolaro

100 milioni in più in due anni di Costanza di Matteo

A Torino un festival per le piante di Costanza di Matteo

28 CONTENITORI

Vasi sostenibili, avanti tutta di Filippo Terragni

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29 FERTILIZZANTI

1x2 di Filippo Terragni

30 NOVITÀ

Come le stelle del cielo di Costanza di Matteo

32 ANDAMENTI

Eppur si muove (e cresce) di Filippo Tommaseo

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Flortecnica e vivaismo


Flortecnica e vivaismo

Rivista fondata da ARTURO CROCI N° 408 - Dicembre 2019

DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net con la consulenza di Matteo Ragni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Jurg Burger, Gabriele Cantaluppi, Alessandro Coraggio, Andrea Corneo, Costanza di Matteo, Jacopo Fromelli, Stefania Medetti, Valerio Pasi, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo, Pietro Vanetti

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GRAFICA Testo&Immagine PROGETTO GRAFICO Daniela Francescon PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello k.morello@laboratorioverde.net STAMPA Aziende Grafiche Printing srl - Via Milano 3/5 20068 Peschiera Borromeo (MI) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171.

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

TENDENZE Esperimenti al supermercato di Filippo Terragni

38 EVENTI

Appassionati di camelie, il ritrovo è a Locarno di Costanza di Matteo

41 STAGIONALI

Impatiens da red carpet di Bianca Belfiore

42 FORMAZIONE

Il giardino mediterraneo di Micaela Lopalco e Stefano Assogna

RUBRICHE

05 EDITORIALE

Questo numero di Francesco Tozzi e Matteo Ragni

17 FATTI & BREVI

News dal mercato

ASSOCIATA AD

e d i z io n i

36 RICERCA

Laboratorio

verde

Flortecnica e vivaismo è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice: • GreenUp • IL giardiniere • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • floorewall.it Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | copertina

A destra, Andy De Wet. Andy ha conseguito un master in botanica nel 1980. Oggi Andy ha oltre 46 anni di esperienza nello sviluppo e nella selezione delle piante. L’esperienza di Andy e la vasta raccolta di “piante madri” costituiscono la base delle attività di miglioramento di De Wet Plant Breeders. A sinistra: Quinton Bean. Quinton è un vivaista rispettato e ben informato che si è unito a Andy De Wet nel 2005 e ha dato all’azienda un contributo considerevole in breve tempo. Quinton vanta inoltre oltre 20 anni di esperienza nello sviluppo e nella selezione di ibridi. Il suo vivo interesse ha portato allo sviluppo di nuove direzioni nei programmi di selezione delle piante, in particolare con l’Agapanthus.

Adatte al Sud Africa, adatte a tutto il mondo: la selezione genetica di De Wet Plant Breeders punta a varietà sempre più resistenti al secco e al freddo, spaziando fra diversi generi di Matteo Ragni

SUPER PIANTE!

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e Wet Plant Breeders è stata fondata da Andy De Wet tanto tempo fa, quando coltivare piante ornamentali in Sud Africa era un vezzo. Attualmente Andy è affiancato da suo figlio, che gestisce la parte amministrativa, e da Quinton Bean, un altro ibridatore, artista e maniaco della genetica. Un’azienda fondata sull’ibridazione di piante nata con le Aloe, che ora sta proseguendo in modo egregio con Agapanthus, Plectranthus, Gazania e molti altri generi. LE PIANTE SI FANNO PENSANDO A CHI LE USA Ho incontrato Andy e Quinton durante il mio ultimo viaggio in Sud Africa, in compagnia di alcuni colleghi di Plantipp. Un viaggio pensato per vedere e scegliere le varietà del futuro. Il mio lavoro con Plantipp, così come con le aziende israeliane con le quali collaboro, mi spinge spesso a conoscere produttori e ibridatori che hanno in

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mente alcuni prodotti. Coltivatori concentrati, come è giusto che sia, su alcune colture che permettono loro di avere un tornaconto economico e delle soddisfazioni. Spesso con gli ibridatori è difficile, almeno per me, capire qual è la direzione del loro lavoro. Con Andy e Quinton invece la direzione è chiara: partire da specie sud africane per rendere il mercato locale e mondiale più attento alle esigenze di chi le piante le usa, siano essi giardinieri, paesaggisti o cittadini appassionati di piante. L’ibridazione di Agapanthus, con l’obiettivo di migliorare le varietà esistenti sul mercato, è da molto tempo una parte importante dell’attività di selezione di De Wet, partita con le Aloe e cresciuta con gli Agapanthus e altre varietà ornamentali interessanti sia per il mercato floricolo che per quello paesaggistico. Partendo dall’esperienza sudafricana molte sono le varietà che hanno conquistato il mondo, come l’Aloe Safari Sunrise e l’Agapanthus ‘Twister’, tutte e due firmate De Wet.


A sinistra: Peter van Rijssen, di Plantipp, e Agapanthus Buccaneer.

DIECIMILA NUOVE VARIETÀ Andy ha iniziato il suo lavoro di ricerca genetica con gli Agapanthus nel 1995, identificando dapprima alcune piante con caratteristiche tali da essere usate come piante “madri” per gli ibridi futuri. “Un lavoro senza fine ma che si basa su un’ampia collezione di piante madri con caratteri genetici molto forti”, come ammette Andy. Quando Quinton raggiunge Andy nel 2005 come ibridatore professionista, i due condividevano come scopo comune quello di lavorare su specie del Sud Africa per avere nuove piante sia per il mercato locale che per il resto del mondo. Non ci sono infatti molti ibridatori di piante sudafricane e chi si occupa di piante africane spesso lo fa al di fuori del Sud Africa. Andy e Quinton decisero di fare un salto in avanti e questa parte del breeding si sviluppò in un progetto scientifico molto serio che oggi produce una media di 10mila nuove varietà, per la maggior parte provenienti da ibridazione manuale e naturale. Un patrimonio genetico enorme, usato come “genitori” selezionati con cura da CND per creare nuove varietà. Il caso dell’Agapanthus, di cui stiamo parlando, è esemplare in questo senso. L’Agapanthus infatti è un genere nativo del Sud Africa, che ha avuto un’ampia diffusione nel mondo. Con i nuovi ibridi Andy e Quinton hanno cercato nuovi colori partendo dal bianco e dal blu. Si è arrivati così alle varietà bicolore, così come alle varietà blu e bianche compatte, con colori brillanti, un’alta produzione di infiorescenze e tutte le caratteristiche possibili, compresa un’abbondante capacità di rifiorire. Molte di queste nuove varietà sono diventate popolari in tutto il mondo e vengono coltivate da molti dei più grandi vivai mondiali.

verde intenso, le foglie sono corte, resistenti alle malattie e ai seccumi. I piccioli sono scuri e sono in grande contrasto con i fiori. Fireworks ha una lunga stagione di fioritura, di almeno tre mesi in aiuola e almeno due mesi in vaso. Essendo gli ibridatori degli artisti, riuscire a trovarli soddisfatti è molto difficile: per questo le linee di ricerca sono sempre molto numerose. Oltre all’Agapanthus bicolore si sono selezionate nuove varietà come Ever Sapphire, che ha grandi fiori di un blu intenso e che si distingue per la sua fioritura precoce e persistente. Ever Sapphire inizia a fiorire in primavera ed è in piena fioritura durante l’estate. Resistente a -15 ºC, se la luminosità lo consente va avanti a fiorire fino all’autunno. Ever White ha le stesse caratteristiche ma presenta fiore bianco; in questo modo le due varietà si combinano e si completano. Il bianco di Ever White è molto intenso e ha un grande risalto in estate, perché contrasta bene con il verde delle foglie. Una nuova perla nel panorama della genetica De Wet è l’Agapanthus Poppin’ Purple, che ha grandi fiori viola. Il lungo periodo di fioritura permette di godere a lungo dei fiori. Anche questa varietà come le precedenti cresce velocemente e fiorisce da subito. Gli steli fiorali di Poppin’ Purple sono più lunghi rispetto alle altre due varietà, ma la capacità di resistere al pieno sole in terreni drenanti rende questa varietà un prezioso alleato sia in giardino sia in vaso, soprattutto perché resiste al marciume del colletto e al freddo fino a -12 ºC.

Sotto: Quinton e Andy immersi in una distesa di Agapanthus (in primo piano, Poppin’ Purple).

SEMPRE IN RICERCA Le varietà di Agapanthus nate da De Wet Plant Breeders stanno conquistando sempre più porzioni di mercato soprattutto tra le piante da fiore. Le nuove varietà sono sempreverdi, rifiorenti e compatte, resistenti al caldo e all’asciutto, dai colori sempre più intensi. La varietà Fireworks è il primo Agapanthus bicolore sempreverde al mondo. Nel 2008 Quinton e Andy hanno fatto germinare 12mila semi e nel 2010 hanno scelto Fireworks perché stava già mostrando i suoi primi fiori. Recentemente è stato premiato con l’AGM dall’RHS dopo quattro anni di prove con altre decine di Agapanthus. È stato dimostrato che Fireworks è resistente fino a -10 ° C. Ha fogliame Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | copertina

P Agapanthus Ever White presenta le stesse caratteristiche di Ever Sapphire, con il quale si accompagna molto bene. Il bianco puro risalta molto bene sulle foglie scure nella luce estiva.

H Agapanthus Ever Sapphire, compatto e dal fiore di un colore blu intenso, si distingue per la sua fioritura precoce e persistente. Inizia a fiorire in primavera ed è in piena fioritura durante l’estate. Resistente a -15 ºC, se la luminosità lo consente va avanti a fiorire fino all’autunno.

H Agapanthus Poppin Purple ha grandi fiori viola e lungo periodo di fioritura. Cresce velocemente e fiorisce da subito, resistente al pieno sole se posto in terreni drenanti, è un prezioso alleato sia in giardino sia in vaso. Resiste al marciume del colletto e al freddo fino a -12 ºC.

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H Agapanthus Fireworks (‘MDB001’PBR) è il primo Agapanthus bicolore sempreverde al mondo. Recentemente è stato premiato con l’AGM dall’RHS dopo quattro anni di prove con altre decine di Agapanthus. Resistente fino a -10 ° C, ha fogliame verde intenso, le foglie sono corte, resistenti alle malattie e ai seccumi. I piccioli sono scuri e sono in grande contrasto con i fiori. Fireworks ha una lunga stagione di fioritura, di almeno tre mesi in aiuola e almeno due mesi in vaso.


ALOE DA FIORE Le Aloe sono state per molto tempo traALOE L. SAFARI SUNRISE scurate, eppure hanno un enorme potenColori caldi e fiori ziale come piante da giardino, per la loro abbondanti. Questa varietà capacità di resistere a condizioni estreme di Aloe porta fiori bicolori di siccità, le fioriture protratte nel tempo rosa e giallo crema in estate e i colori sgargianti. Molte piante grasse, e autunno. È una pianta così come le Aloe in generale, sono di compatta che cresce alta 30 grande moda sia per il fogliame accatticentimetri al massimo. Safari vante sia per i diversi display floreali, il Sunrise è adatta al pieno sole che le rende eccezionalmente adatte alla è sempreverde è un’aggiunta moderna scena floricola, sempre alla rieccellente tra le succulente. cerca di qualcosa di nuovo. Il lavoro che Andy De Wet ha svolto per migliorare il genere ha portato alla nascita di ibridi complessi ma sorprendenti. L’Aloe Safari essere usate in molti giardini del mondo, sia in paesi Sunrise è una varietà selezionata per la particolare e freddi sia in paesi tropicali. Questa variabilità e capacità calda colorazione dei fiori, che sono bicolori, di un bel di adattamento è tipica delle piante del Sud Africa, rosa brillante e crema, con una fioritura abbondante. un paese grande come un continente che racchiude in sé È una pianta compatta che cresce 30 centimetri di altezza tantissime popolazioni, climi e ambienti. Le piante del e 25 centimetri di larghezza. Aloe Safari Sunrise cresce in futuro, dice Andy, devono essere delle super piante: pieno sole e in terreno ben drenato. Cresce rapidamente resistenti alla siccità e che si adattino bene anche alle sia in vaso sia in aiuola e colora il giardino per un lungo più diverse esigenze di irrigazione. Un grande lavoro di periodo dell’anno. selezione è stato fatto per cercare le piante il più tolleranti possibile all’umido e al freddo. L’aloe deve restare una LE PIANTE DEL FUTURO, SUPER ADATTABILI pianta grassa e quindi geliva ai climi nord europei ma gli Le Aloe prodotte da De Wet Plant Breeders sono selezio- ibridi di Aloe firmati De Wet sono resistenti e forti tanto nate per aumentare il numero di colori tra le Aloe e per da resistere anche a condizioni di bassa illuminazione e avere periodi di fioritura più lunghi in modo da poter alta umidità. Tutti gli ibridi e le selezioni di Aloe sono stati sottoposti a rigorose prove e procedure di selezione per diversi anni prima del loro lancio commerciale. Dopo aver visto tutto il lavoro svolto negli anni da Andy e Quinton non mi sono stupito di vedere oltre 200 varietà di Aloe e migliaia di nuove generazioni di Agapanthus per il futuro. Super piante da ibridatori di professione capaci di una visione globale. Come mi piace il mio lavoro che mi fa conoscere così tante persone! PLECTRANTHUS HYBRID MAGIC MONA PURPLE Magic Mona Purple è un Il fiore di Magic Mona Purple confrontato con quello di un normale Plectranthus. Plectranthus dai bellissimi fiori grandi e viola. Il colore viola ritorna sul lato inferiore delle foglie. Magic Mona Purple regala molti fiori, grandi e dal colore intenso, durante l’autunno. La pianta è ben ramificata e diventa alta circa 70 centimetri di altezza e 60 centimetri di larghezza. Sebbene questa pianta non sia resistente al freddo è una meravigliosa aggiunta nel giardino da usare come stagionale in aiuola. Basta tenere le piante in vaso e ritirarle in inverno per avere delle piante fiorite anche in inverno. Flortecnica e vivaismo

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PRIMO PIANO | trend

UN CLASSICO SU CUI CONTARE

Bisogno di calma, di fiducia, di basi solide: si ritorna all’intramontabile blu, che non delude mai, ispira tranquillità e ci offre un senso di protezione di Marta Meggiolaro

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l Pantone Color Institute ha proclamato Colore Pantone dell’anno 2020 PANTONE 19-4052 Classic Blue. È la sfumatura che assume il cielo al crepuscolo. Una cromia senza tempo, elegante e semplice, capace di mette in luce il nostro desiderio di basi affidabili e solide su cui costruire mentre attraversiamo la soglia di una nuova era. Classic Blue ha proprietà rassicuranti e calmanti ma allo stesso tempo stimolanti per la nostra psiche. Porta un

Carta da parati Coronà di Instabilelab, realizzata nei toni del Colore dell’anno 2020.

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senso di pace e tranquillità allo spirito umano, offre riri fugio e allo stesso tempo aiuta la concentrazione e porta chiarezza al pensiero. Riflessivo, è il colore in cui noi ri-centriamo i nostri pensieri e dona resilienza al nostro animo.


ALLA RICERCA DI PROFONDITÀ (E DI UN ABBRACCIO) «Viviamo in un’epoca che fa crescere in noi il bisogno di fiducia e di fede. Il colore che abbiamo scelto quest’anno evoca proprio questo bisogno di costanza e confidenza. Classic Blue è una sfumatura di blu solida, affidabile. Profondo, risonante, suscita nel nostro animo il senso di una base solidamente ancorata. Allo stesso tempo, evoca la sensazione di essere senza confini come il vasto cielo, e ci incoraggia a guardare oltre l’ovvio, a pensare con più profondità, ad allargare le nostre prospettive», ha dichiarato Leatrice Eiseman, direttrice esecutiva del Pantone Color Institute. Pantone conosce bene il potere del colore e i suoi effetti sulla vita delle persone; il Colore dell’Anno è diventato un vero e proprio fattore di influenza del mercato globale, capace di identificare ciò che è in atto a livello globale nel lifestyle grazie ad analisi approfondite dei trend che coinvolgono ogni settore dell’attività umana. «Dato che la tecnologia continua a spingere in avanti in modo vorticoso, è facile capire perché a livello inconscio ci dirigiamo verso colori che ispirano onestà e offrono la promessa di protezione. Classic Blue è facilmente identificabile, affidabile, rilassante. Si associa al pensiero speranzoso del nuovo

Per aiutare la creazione di progetti con le proprie palette di colori, Pantone offre Pantone Connect, un’estensione di Adobe® Creative Cloud®, che permette di navigare e di integrarsi direttamento nella progettazione con Adobe Photoshop®, Illustrator®, and InDesign®.

giorno che viene ed evoca allo stesso tempo un abbraccio confortevole». Indicazioni da tenere in considerazione in modo speciale, quando si parla di interior design. UN AIUTO AI DESIGNER Pantone ha creato cinque palette colori per usare al meglio Classic Blue. Ogni palette suggerisce le migliori combinazioni di colore e stimola in modo diverso l’umore. Le cinque palette sono a disposizione su Pantone Connect, un’estensione di Adobe® Creative Cloud®, che permette di navigare e di integrarsi direttamento nella progettazione con Adobe Photoshop®, Illustrator®, and InDesign®. Pantone Connect offre anche ai designer una via facilitata per convertire i colori in colori Pantone.


PRIMO PIANO | consumi

Non solo piante verdi da interno: secondo le indicazioni fornite dal Flower Council of Holland, saranno queste le piante più richieste nel 2020.

C

ontinua la fusione di spazi interni ed esterni, con l’introduzione negli ambienti domestici di piante da appartamento. Soprattutto nelle case dei millennial, che non hanno a disposizioni spazi esterni - non a caso vengono definiti “generazione indoor” a causa delle molte ore passate in spazi chiusi - e che per al tempo stesso sono anche definibili “generazione green” per la grande sensibilità ai temi ambientali che hanno sviluppato. DALLA CASA AI LUOGHI DI LAVORO La notizia è stata divulgata dal New York Times, che attribuisce a questa fascia di giovani consumatori il 31% degli acquisti delle piante da interno negli USA. Una percen-

MESI

PIANTE

FIORI

gennaio

zamioculcas

rosa

febbraio

palma areca

crisantemo

marzo

orchidea bambù

tulipano

aprile

campanula

gerbera

maggio

spatifillo

Giglio degli Incas

giugno

calla

lilium

luglio

celosia

Girasole, gladiolo, bocca di leone

agosto

cactus

dalia

settembre

sterlizia

ortensia

ottobre

croton

lisianthus

novembre

sansevieria

orchidea

dicembre

yucca

amaryllis

tuale lievemente più bassa era stata diffusa dal National Gardening Survey 2019, che parlava di un 25%; al di là dei punti percentuali, il dato interessante rimane ed è che le piante “da arredo” vengono comprate sempre di più dai giovani americani, contribuendo a traghettare le vendite di verde vivo oltre 50 miliardi di dollari. Fra le ragioni si trovano i nuovi trend dell’abitare, la fusione tra in & out, kitchen garden e piccoli orti casalinghi, l’ispirazione ambientalista, il bisogno di creare ambienti che ispirano benessere: anche per questo il fenomeno si sta allargando ai luoghi di lavoro. In contemporanea si scoprono tutti i benefici del vivere circondati dal verde: al di là del benessere psicologico, le piante contribuiscono alla depurazione dell’aria negli ambienti chiusi, poiché assorbono, metabolizzano e rendono inerti molte sostanze inquinanti, dalle microparticelle a elementi chimici nocivi presenti nelle apparecchiature da ufficio e nei prodotti per la casa.

GIOVANI E PIANTE, IL TREND È IN CRESCITA I dati relativi agli acquisti di piante da interno negli USA nel 2019 tocca i 50 miliardi di dollari, anche grazie al contributo dei millennials, che coprono il 31% di questo mercato di Filippo Terragni

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FATTI & BREVI | news dal mercato

I GIARDINI DI

MYPLANT&GARDEN “Sky Farm” è il titolo della quinta edizione del concorso creativo di progettazione promosso da Myplant & Garden in collaborazione con Fondazione Minoprio e SATAC SIINQ. Il tema del concorso (che chiuderà il 9 febbraio 2020), coordinato dall’arch. Umberto Andolfato (AIAPP), è la realizzazione di un orto-giardino (SKY FARM) su una porzione della copertura del destination center di nuova concezione Caselle Open Mall (COM), ora in fase di sviluppo, sito a Caselle Torinese (TO) nelle vicinanze dell’aeroporto internazionale di Torino Sandro Pertini. Obiettivo del concorso è la creazione di un’ampia area pensile verde (dimensioni area di progetto: 3.900 mq) dedicata all’apprendimento e alla diffusione di nuove tecniche e tecnologie per la coltivazione di piante da fiore e orticole, sia all’aria aperta sia in serra. Gli interventi a verde dovranno prevedere percorsi educativi e multisensoriali, contemplando la presenza di orti a terra sia tradizionali sia a coltivazione automatizzata, nonché strutture trasparenti per colture idroponiche, aeroponiche e acquaponiche. L’area verde, accessibile da un ascensore panoramico, accoglierà i visitatori del nuovo mall, nonché associazioni impegnate nel sociale, enti e scuole per progetti didattici, di educazione ambientale e di riabilitazione sensoriale. A tal fine, si prevede la realizzazione di un’area coperta destinata a corsi, attività didattiche e di laboratorio di ca 100 mq dove sviluppare progetti educational. Il 26 febbraio 2020, primo giorno di apertura di Myplant & Garden, saranno annunciati i primi tre classificati. Al vincitore del concorso spetterà un premio di 10.000,00 euro, ai classificati al secondo e terzo posto sarà riconosciuto un rimborso spese di 2.500,00 euro ciascuno. www.myplantgarden.com

NUOVI ADEMPIMENTI PER EXPORT NELL’UE

Dal primo gennaio 2020 -spiega Coldiretti-, senza necessità di ratifica ulteriore, entra in vigore il regolamento UE 1912/2018, che introduce la necessità di acquisire prove documentali ritenute idonee a dimostrare, in fase di successivo controllo, il trasferimento fisico del bene da un Paese all’altro, e quindi mantenere non imponibili Iva le cessioni intracomunitarie. A Pistoia la novità coinvolge centinaia di aziende florovivaistiche che non applicano l’Iva per le cessioni di beni tra gli Stati membri dell’Ue, come accade in tutti i settori. Il nuovo Regolamento UE, differenziando a seconda del soggetto che gestisce il trasferimento dei beni ovvero venditore, acquirente o terzi per loro conto, introduce un’elencazione puntuale dei documenti da produrre per dimostrare l’avvenuta cessione intracomunitaria. “Invitiamo le aziende vivaistiche a contattare i nostri uffici fiscali –spiega Coldiretti Pistoia-. Il nuovo provvedimento entra in vigore tra pochi giorni e si aggiunge ad altre novità che interessano i vivaisti. È importante essere pronti, per evitare penalizzazioni: la mancata produzione dei documenti, in caso di controlli successivi, potrebbe comportare il recupero dell’Iva non applicata da parte dell’Agenzia delle Entrate”. A seconda dei casi, in caso di controllo successivo, sarà necessario produrre una serie di documenti, ma nel caso più comune, cessioni intra-comunitarie incaricando vettori terzi, le aziende potranno adempiere al nuovo obbligo producendo in sede di controllo due documenti di cui hanno già oggi la disponibilità e cioè: documento relativo al trasporto o alla spedizione (D.D.T o lettera CRM) debitamente sottoscritti e fattura emessa dallo spedizioniere. Flortecnica e vivaismo

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FATTI & BREVI | news dal mercato

Il Duomo di Parma, capitale della cultura 2020 © Edoardo Fornaciari.

RADICEPURA: LA PERLA ETNEA ENTRA NEI GRANDI GARDINI ITALIANI

Il parco botanico Radicepura, nato per volontà della famiglia Faro e del suo capo famiglia, il Cavalier Venerando Faro, mette a disposizione di tutti la sua storica esperienza nel florovivaismo internazionale. Il parco è situato all’ombra dell’Etna dove la terra fertile ha permesso la proliferazione di più di tremila specie vegetali per un totale di settemila varietà di piante. Cinque ettari di parco energicamente e idricamente autosufficiente, reso possibile dalla tecnologia più innovativa e rispettosa dell’ambiente. All’interno di questa meravigliosa cornice si tiene il “Radicepura Garden Festival”, biennale del giardino mediterraneo, il primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo che coinvolge grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura, giovani designer, studiosi. Il tema della seconda edizione “Giardini Produttivi” ha visto protagonisti dieci giardini realizzati dagli young (under 36) e due firmati dai maestri del paesaggio Andy Paesaggisti Senior, progetto di Studio Antonio Perazzi, Sturgeon e Antonio “Home Ground”. Piazza pietra liquida - Radice Pura. Perazzi che si aggiungono alle installazioni di James Basson, Michel Pena e James Abellanet del 2017. Il Festival nasce con l’obiettivo di valorizzare la natura, come motore di sviluppo del mondo intero, attraverso iniziative, eventi e linguaggi culturali: dalla musica alle installazioni artistiche, dalla botanica ai percorsi enogastronomici. Vuole dimostrare le potenzialità infinite di un territorio unico con particolarità climatiche, una terra ricca e produttiva sia a livello territoriale che nelle sue componenti culturali. Il giardino è qui celebrato non solo nella sua valenza estetico-culturale, ma anche per il suo ruolo di luogo ideale dove fermare lo sguardo sulle bellezze, in questo caso, della Regione siciliana. www.grandigiardini.it

NON SOLO BONUS VERDE

PARMA È CAPITALE DELLA CULTURA 2020

È stato presentato il programma di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020. Il claim che ha accompagnato fin dall’inizio il programma di Parma2020 è la cultura batte il tempo. Il programma di Parma2020 è un palinsesto di bellezza, arte e creatività scaturito dagli oltre 700 partner del territorio, che si può suddividere in quattro grandi azioni: le 65 iniziative del Dossier di candidatura e gli eventi speciali, che danno forma all’idea e al progetto culturale di Parma; l’energia del territorio, che vede oltre 150 iniziative sviluppate dai Comuni, dalla Provincia, dalle Diocesi, dalle imprese e delle associazioni; il programma dell’Università di Parma, con oltre 250 incontri sul tema della conoscenza; ed Emilia 2020, il programma coordinato con Piacenza e Reggio Emilia. All’interno del Dossier di candidatura, il Progetto Pilota e le Officine contemporanee rappresentano il paradigma di Parma2020 e – fondendo patrimonio, culture e creatività internazionali – si sviluppano tra mostre, installazioni, produzioni, laboratori, musica, incontri e open call. Tutte le informazioni e il programma dettagliato si trovano sul sito. www.parma2020.it

Grande soddisfazione nel comparto del florovivaismo per la decisione del Governo di inserire nella Legge di Bilancio 2020 un emendamento che prolunga il Bonus Verde di un anno e un altro emendamento che consente ai produttori di usufruire di regime fiscale forfettario per la commercializzazione di prodotto acquistato da terzi. L’agevolazione fiscale riguarda le attività che rientrano nei limiti del 10% del fatturato d’impresa, con aliquota Irpef al 5%. L’apertura contenuta nella nuova norma, dunque, riguarda la possibilità di poter vendere al consumatore finale anche piante e prodotti della floricoltura acquistati da altre aziende del comparto. “Si tratta di una misura importante per il settore florovivaistico – ha commentato il presidente dell’associazione Florovivaisti Italiani Aldo Alberto – che consentirà ai produttori di corrispondere alle esigenze dei clienti, completare gli ordinativi e aprire un nuovo fronte commerciale che rafforzerà tutta la filiera”. La speranza è che si proceda verso un riconoscimento della valenza del vivaismo. “Nell’ambito della legge di bilancio in discussione in Parlamento – spiega Coldiretti Pistoia – oltre alla conferma del bonus verde, è stato presentato un emendamento che porterebbe indubbi vantaggi al polo vivaistico pistoiese”. La realtà pistoiese è articolata in una rete di piccole e grandi aziende che producono un’ampia gamma di piante ornamentali. Nell’ambito degli scambi tra imprenditori agricoli florovivaistici, l’emendamento introduce una riduzione del reddito imponibile e quindi delle imposte. L’emendamento è sostenuto e stimolato da Coldiretti. “Se la novità andrà in porto, come speriamo – conclude Coldiretti – la novità produrrà notevoli vantaggi e stimoli ulteriori allo sviluppo e all’innovazione del settore, che rappresenta una quota consistente dell’agricoltura pistoiese e toscana”. 18

Flortecnica e vivaismo


COMPRARE ABETI VERI AIUTA SOSTENIBILITÀ E ECONOMIA RURALE

Secondo l’associazione dei Florovivaisti Italiani, questo dicembre cresce del 10% l’acquisto degli alberi di Natale naturali, con un giro d’affari complessivo di 30 milioni di euro. Nelle case degli italiani entrano ancora di preferenza gli abeti sintetici (7 su 10 dei 12 milioni di alberi venduti). Per un albero di Natale di plastica medio (10 kg circa) occorrono 20 kg di petrolio e 23 kg di CO2 emessa nell’atmosfera, alle quali si aggiunge il petrolio che serve al trasporto dalla Cina, da cui viene l’80% di questi prodotti. Si calcola servano due secoli per smaltirli. “Fortunatamente –dichiara il presidente dell’associazione, Aldo Albertola sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità ha aumentato la domanda per gli abeti naturali, cogliendo di sorpresa persino i produttori, tra i quali molti giovani che stanno ripristinando il florovivaismo nelle zone montane per soddisfare questa fetta di mercato in crescita. Gli alberi italiani sono generalmente abeti rossi, diffusi soprattutto nelle Alpi orientali, e gli abeti bianchi dell’Appennino. In Italia la produzione si concentra in Toscana e in Veneto ma il nostro obiettivo è arrivare competere con la Germania, dove la coltivazione di abeti di Natale arriva a quasi 20 milioni di alberi prodotti. È importante –sottolinea Alberto- ricordare ai consumatori che gli abeti natalizi non vengono sradicati dalle foreste ma provengono da aziende vivaistiche dove sono coltivati appositamente per il mercato delle feste. Preferirli a quelli sintetici aiuta lo sviluppo del comparto florovivaistico italiano. Importante anche l’effetto benefico sull’ambiente per il contributo alla riduzione della CO2 assimilata durante le loro crescita e per la prevenzione del degrado idrogeologico. La coltivazione in Italia, oltretutto, garantisce la freschezza del prodotto”. Nelle nostre case le dimensioni degli alberi natalizi sono diminuite: nel dettaglio, più del 70% degli italiani si orienta su alberi più “corti”, spendendo in media tra i 20 e i 40 euro. A concedersi il lusso di oltrepassare i due metri di altezza solo il 5% degli italiani, con una spesa di circa 100 euro. Cresce il fenomeno del noleggio. “Acquistando alberi naturali nei vivai si ricevono preziosi consigli sulla manutenzione da qualificati florovivaisti –conclude Alberto- Vanno scelti gli abeti con radici, bagnando la zolla regolarmente e posizionando l’albero a debita distanza dai caloriferi. Vanno inoltre evitati gli addobbi pesanti per non spezzare i rami. Non bisogna spruzzare neve sintetica. Dopo l’Epifania si potranno reimpiantare in giardino oppure si potrà compostare. Un’ultima curiosità per chi ha animali domestici: meglio alberi naturali rispetto ai sintetici, perché difficilmente si arrampicheranno sugli abeti naturali, i cui aghi pungono, evitando danni.


PRODUZIONE | retail

Sono sempre di più le aziende che forniscono materiale informativo e ispirazionale, senza dimenticare che la prima impressione, spesso, è quella che conta. Per una strategia completa di Marta Meggiolaro

IL GIUSTO

SUPPORTO «S

i chiama Schoneveld Breeding, ma non si occupa solo di breeding», ci spiega Gianfranco de Leo «Uno dei pilastri più importanti per Schoneveld è da sempre la costruzione del “valore aggiunto” per tutte le parti della filiera». Così si spiega il lancio, durante l’Open Days dei ciclamini in Olanda, di un progetto che andrà a ispirare sia i retailers che il consumatore finale.

Un esempio di uso delle cover pot, personalizzabili per le diverse occasioni e festività.

IL FATTORE CHE ALZA IL PREZZO Quando diciamo che questa strategia va a vantaggio di Q tutta la filiera, parliamo in termini economici: «Creare valore significa assicurare che in tutti i passaggi della produzione e della vendita si possa stabilire un prezzo più alto per i nostri prodotti», spiega Gianfranco «Ad

esempio, per il ciclamino Djix abbiamo adottato in tutta Europa una strategia di distribuzione selettiva sul mercato che noi chiamiamo Product Market Combination, cioe’ abbiamo cercato di unire tutta la filiera partendo dai produttori di giovani piante, coltivatori selezionati e catene di retailers che posizionano il ciclamino Djix in una fascia di prezzo piu’ alta del normale. Finora questa strategia ha dato ottimi risultati lungo tutta la filiera di mercato e sopratutto ha incontrato la soddisfazione del cliente finale». Scendendo nello specifico, il progetto di Schoneveld è stato sviluppato partendo dall’osservazione delle modalità di vendita dei partener. «La grande distribuzione, così come i centri faidate e i garden center usano per la maggior parte gli stessi tipi di espositori per tutte le piante. Abbiamo mostrato allora dei display per sfruttare al meglio questi espositori, in modo che i prodotti abbiano il maggior risalto possibile agli occhi dei consumatori». OFFRI UN’OCCASIONE DI VENDITA U altro passo interessante sara’ quello di collegare i proUn dotti Schoneveld a certi temi, come Natale, o festivita’ come San Valentino. «In questo modo speriamo di suggerire come connettere i nostri prodotti alla vita dello store e al suo layout nei diversi periodi dell’anno. Oltre al supporto tecnico e di vendita per i coltivatori, siamo aperti ad ogni tipo di supporto marketing per efantizzare le caratteri-

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Flortecnica e vivaismo


Una selezione di ciclamini ideali per l’uso outdoor, Veranda Selection, collocata su un bancale allestito esemplificativo di come proporre il prodotto nel punto vendita. Esempio di poster disponibile per l’allestimento del punto vendita.

Il ciclamino Make Upz, dai particolari colori e sfumature. Superserie Dijx con espositore Kakemono personalizzato per la retailer chain. I ciclamini Superserie Crayon collocati in uno speciale display pensata appositamente per far risaltare la bellezza di questa preintroduzione con i petali dai colori striati.

stiche dei prodotti con un adeguato packaging con delle immagini, che si riferiscono ai temi che dicevamo». DISTINGUERSI DAL RESTO L’abbiamo già detto, ma lo ripetiamo: L uno degli obiettivi importanti è sempre riuscire a rendersi riconoscibili. Per questo Schoneveld sta lavorando molto sul posizionamento del brand di ogni singolo prodotto affinche’ sia i retailers che il consumatore finale conoscano la qualita’ attraverso il brand. “ E’ chiaro che il brand da solo non basta ma anche avere una genetica innovativa, sostenibile e di qualita’ purtroppo non basta per creare valore aggiunto lungo tutta la filiera. Attraverso la giusta informazione sulla nostra genetica, attraverso il giusto posizionamento, attraverso il giusto supporto marketing crediamo che si possa creare uno spazio di mercato che si distingue e che crei piu’ valore per tutta la filiera.

Un esempio di packaging moderno ed ecologico per il ciclamino Superserie Verano Victoria Light Pink.

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PRODUZIONE | andamenti

100 MILIONI IN PIÙ, IN DUE ANNI

Significativo il trend di crescita del mercato del giardinaggio in Italia che, secondo i dati raccolti e diffusi da Myplant & Garden, dal 2017 al 2019 ha visto un aumento di cento milioni di euro di Costanza di Matteo

B

enessere, salute, sostenibilità, richiamo ambientalista, riparo dallo stress cittadino sembrano essere le leve su cui si poggia la crescita del mercato del verde, cui corrono in aiuto utensili sempre più ergonomici e piccole attrezzature con batterie di nuova generazione. Senza dimenticare che la popolazione urbana sente un forte richiamo verso il verde e fa da capofila in questo ritorno agli investimenti nel settore.

quote di giardini condivisi e ampie balconate, e molte municipalità incentivano la realizzazione non solo del verde verticale, ma anche dei tetti verdi. Un green trend che alimenta anche nuove economie: gli immobili dotati di balconate e verde perimetrale fanno registrare un incremento di richiesta e valore che oscilla tra il 18 e il 30%. Il richiamo del verde al verde, insomma, è contagioso, in un mercato che sta via via modificando i concetti di agricoltura urbana e hobby garden.

PIÙ VERDE IN CITTÀ Il giardinaggio infatti, pur essendo un mercato piuttosto maturo in Italia come nel resto dell’Europa occidentale, sta vivendo una primavera proprio in ambito urbano, analogamente a quanto si registra dall’altro capo del mondo, in USA, Cina e Giappone in primis. Ovunque le nuove realizzazioni edilizie cercano di contemplare

CRESCITA FINO AL 2022 Disseminare il verde dove il verde non c’è è possibile solo incrementando gli investimenti nel settore. E così il mercato delle vendite del gardening italiano nel 2019 ha raggiunto la quota di 2,863 miliardi di euro di controvalore. «È il livello più alto registrato da anni. In base alle nostre proiezioni il trend si prospetta positivo almeno sino al 2022» fanno sapere gli organizzatori di Myplant, il più grande appuntamento fieristico italiano dedicato ai professionisti del verde. «Il giardinaggio si configura sempre più, in Italia come nel resto del mondo, come un fenomeno urbano, sostenuto da nuove tecnologie, reti di vendita sempre più capillari e digitali e a un sentito

MYPLANT & GARDEN – INTERNATIONAL GREEN EXPO Fiera Milano – Rho Pero - 26-28 febbraio 2020 www.myplantgarden.com 22

Flortecnica e vivaismo


MYPLANT & GARDEN INTERNATIONAL GREEN EXPO Myplant & Garden è la più importante manifestazione professionale dell’ortoflorovivaismo, del paesaggio e del garden in Italia. Punto di riferimento assoluto del mercato italiano e protagonista di primo piano di quelli internazionali, la fiera è promotrice della cultura del verde, dell’economia circolare, della tutela ambientale e della progettazione green. comune che si richiama al benessere, alla sostenibilità e alla gratificazione personale». In base ai dati raccolti da Myplant, prosegue la crescita delle vendite di prodotti vegetali biologici, legati alla diffusione sia di tematiche ambientali sia alle micro-produzioni agroalimentari domestiche - in aumento l’offerta di piantine aromatiche e da frutto, accompagnate da nutrienti bio -, incentivate a loro volta dall’incremento delle vendite di kitchen-garden e da sistemi tecnologici smart e a controllo da remoto. Dai tosaerba robotizzati agli impianti di irrigazione automatizzati, agli utensili elettrici per il giardinaggio, spazio a tutto ciò che concilia minore sforzo fisico e impegno temporale. Oltre a costituire un concreto aiuto per una popolazione in costante invecchiamento.

Flortecnica e vivaismo

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y LA CASA EDITRICE

DEL VERDE

Dicembre • anno MMXIX

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Flortecnica e vivaismo TRADE MAGAZINE BIMESTRALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER LA FLORICOLTURA E IL VIVAISMO

N° 019

IL

Novembre – Dicembre 2019

+TECNICHE

Il grande valore della potatura di formazione

+PROGETTO

*

In copertina il tagliaerba Excelion della Gamma Alpha di Pellenc

Un intervento a Torino con protagonisti i materiali

*

Quinton Bean e Andy De Wet puntano a piante sempre più resistenti al secco e al freddo

Super piante! La nuova selezione genetica di De Wet Plant Breeders

14 PRIMO PIANO / consumi

Giovani e piante, il trend è in crescita

36 TENDENZE / ricerca

Esperimento al supermercato

per migliorare la qualità dell’aria

PRODUZIONE 20 retail Schoneveld, il giusto supporto per la distribuzione

32 andamenti Ismea, l’ultimo trimestre

MERCATO

MACCHINE

ANDAMENTO LA NUOVA RIVISTA CONDIZIONATO PER DAL METEOIL GIARDINIERE

RICHIESTI I FIORI ANCHE IN INVERNO La tendenza emerge dalla top ten delle piante vendute in autunno

2019 si apre con segno positivo

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PRODUZIONE | eventi

A TORINO UN FESTIVAL

PER LE PIANTE

L’Università degli Studi di Torino dedica tre giorni di conferenze e spettacoli alla salute delle piante. Per avvicinare dibattito scientifico e opinione pubblica

R

di Costanza di Matteo

isale al 2018 la risoluzione delle Nazioni Unite con cui il 2020 è stato proclamato International Year of Plant Health (IYPH). Lo scopo, sensibilizzare la società riguardo l’importanza che la salute delle piante ha per le dirette e complesse affinità con problematiche di tipo ambientale e igienico-sanitario: povertà, sicurezza alimentare, problemi ambientali, sviluppo economico. Siamo dunque agli esordi di un anno molto speciale per chi si occupa di piante, un anno che vede salire alla ribalta un campo di studio che solitamente resta in ombra e di cui invece si vuole sottolineare la grande attualità.

SFIDA RACCOLTA Agroinnova, il Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agroambientale dell’Università di Torino, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino e il supporto di una rete locale in continua espansione, ha avviato fin dagli inizi del 2019 un percorso che rende Torino e il Piemonte protagonisti attivi dell’IYPH. Come ha dichiarato il direttore di Agroinnova, Maria Ludovica Gullino, durante il workshop di presentazione dei risultati del progetto Europeo EMPHASIS: «Il fatto che le Nazioni Unite abbiano proclamato il 2020 Anno Internazionale della Salute delle Piante testimonia che questo tema, sul quale come patologi vegetali lavoriamo, è di estrema attualità (…) Le malattie delle piante da sole causano un danno all’economia globale di circa 220 miliardi di dollari, ai quali si devono aggiungere altri 70 miliardi di danni causati da insetti nocivi. È quindi fondamentale trovare delle soluzioni pratiche e attivare delle politiche globali. Come Agroinnova siamo impegnati in prima linea e i risultati del progetto EMPHASIS lo testimoniano. Ma è necessario guardare avanti, al 2020 e oltre». PARTECIPAZIONE INTERNAZIONALE Evento clou sarà il Festival Plant Health 2020, organizzato presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Torino, dal 4 al 6 giugno. Il Festival ha già ottenuto la collaborazione di numerosi enti e istituzioni del territorio e ha sollevato anche l’interesse di enti internazionali come l’International Plant Protection Convention, Inter-

I TEMI DELLE CONFERENZE • #OneHealth Salute delle piante, salute globale • #Gardens Comunità sostenibili, un giardino sano per tutti • #GreenJobs Tradizione e innovazione: i mestieri che cureranno le nostre piante • #ClimateChange Azioni per il cambiamento climatico: le piante come soluzione? • #Agricolture Difesa delle colture: un sistema agricolo al servizio della salute globale? • #Food Piemonte: terra di ricerca, innovazione ed eccellenza. Ripartire dal cibo? • #Future Salute del pianeta: tutto il futuro che passa dalle piante. national Society for Plant Pathology, Federazione Italiana Scienze della Vita, Società Italiana di Patologia vegetale. Tre giorni di conferenze, spettacoli, mostre dedicati alla salute delle piante e dell’ambiente, con lo scopo di coniugare il sapere scientifico con il carattere divulgativo. Per facilitare l’accesso a queste tematiche, al dibattito scientifico-culturale verranno affiancati due spettacoli teatrali, allestiti nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino, Windblow e Il Dottor Fiori, due coproduzioni di Agroinnova sulla salute delle piante e sul ruolo che questa SAVE THE DATE ricopre per la salute globale, in Dal 4 al 6 giugno particolare quella dell’ambienRettorato dell’Università degli Studi te. La partecipazione sarà gratudi Torino (via Giuseppe Verdi 8). ita e libera fino ad esaurimento posti, su prenotazione. EMPHASIS: PER SAPERNE DI PIÙ Il progetto Europeo EMPHASIS, coordinato proprio da Agroinnova, è iniziato nel 2015 e si è concluso nel 2019. Finanziato con oltre 7 milioni di Euro dalla Commissione Europea, ha avuto come scopo lo studio di soluzioni pratiche per contrastare i patogeni “alieni” che si spostano da un continente all’altro per effetto della globalizzazione e dei cambiamenti climatici e che costituiscono una seria minaccia per il sistema agricolo europeo. PER INFORMAZIONI www.agroinnnova.unito.it Flortecnica e vivaismo

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Torna per la sua 5a edizione GARDEN CENTER NEW TREND, l’esclusivo evento dedicato al retail e ai centri di giardinaggio, firmato Myplant & Garden. Ogni anno GCNT esplora le possibili soluzioni espositive del moderno garden center, regalando ispirazioni, impulsi creativi e suggestioni sulle novità di mercato. Il nuovo concept 2020 sarà Stai Fuori! a suggerire che l’attenzione si concentrerà sulla parte esterna dei centri di giardinaggio, comunemente identificato come ‘vivaio’. Vedremo allora come sia possibile allestire e organizzare il proprio spazio esterno rendendolo moderno, funzionale, altamente comunicativo e, soprattutto, a misura d’uomo e di shopping. GCNT sarà in mostra al padiglione 12 della fiera Myplant & Garden, dal 26 al 28 febbraio in Fiera Milano.

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PRODUZIONE | contenitori

VASI SOSTENIBILI,

AVANTI TUTTA Prosegue la ricerca dell’azienda tedesca nel campo dei materiali ecologici e riciclabili, migliorando anche il ciclo di produzione aziendale

I due nuovi vasi Thermoform sono privi di carbonio e hanno interno grigio.

A

di Filippo Terragni

ltri sei vasi aggiunti alla gamma già ampia di prodotti sostenibili, due nelnel la linea Thermoform e quattro nella linea Thomsen: Modiform PER APPROFONDIRE continua il suo viaggio verso l’ecowww.modiform.com nomia circolare e l’abbattimento dell’impatto ambientale dell’azienda. L’obiettivo, ambizioso ma sempre più vicino, è quello produttivo» ha commentato Menno Krijger, direttore di chiudere il circolo di produzione, arrivando al vendite di Modiform. I nuovi vasi thermoform sono minimo di dispersione di materia prima e di terracotta e grigio, e vanno a sostituire il terracotta già conseguenza minimizzando ancora l’impatto esistente, che ha l’interno nero. Il nuovo terracotta invece ambientale dell’azienda. è più chiaro e presenta l’interno in grigio. I primi vasi terraccotta di nuova produzione sono nati nella seconda PRIVI DI CARBONIO metà dello scorso dicembre; in questa fase di transizione I nuovi vasi Modiform hanno una caratteristica è possibile che arrivino a destinazione vasi terracotta di visibile solo tramite sofisticati processi di scansio scansio- entrambe le generazioni (la prima con interno nero e la ne: sono carbon-free. «La sostenibilità è uno dei punti seconda con interno grigio). Modiform ha poi sviluppato più importanti della nostra mission aziendale fin dalla sua un secondo colore, grigio – chiamato propriamente “royal fondazione, nel 1980. Fin dall’inizio infatti Modiform si è grey”, un’alternativa al vaso nero, riciclabile. impegnata a usare il più possibile materiali riciclati. Oggi, producendo contenitori privi CERTIFICATI E SICURI di carbonio, e usando sempre I nuovi vasi Thomsen prodotti a iniezione sono invece I NUOVI VASI MODIFORM di più materiale di riciclo, sia- disponibili nei colori terracotta R, antracite R, moca R, • Esaminabili agli infrarossi mo molto vicini al riutilizzo e royal grey R. I nuovi vasi sono certificati per essere • Privi di carbonio totale della plastica esistente riciclabili, sono prodotti con materiali riciclati, quasi al • Prodotti con materiali riciclati e riduciamo gli sprechi non 100% polipropilene, e hanno una bassa trasparenza. I pri(polipropilene) quasi al 100% necessari. In questo modo, i mi due colori (terracotta e antracite R) sono l’alternativa • Bassa trasparenza nostri nuovi vasi stanno ot- riciclabile ai colori già esistenti. Moca R e royal grey R timizzando il nostro circolo sono invece ottime alternative ai vasi neri o ai PCW grigi.

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Flortecnica e vivaismo

Quattro i nuovi colori Thomsen: si tratta di vasi ricilabili prodotti a loro volta da materiale riciclato.


PRODUZIONE | fertilizzanti

1X2 Il nuovo concime a cessione controllata specifico per piante coltivate in pieno campo di Filippo Terragni

I VANTAGGI • Una applicazione, due stagioni di crescita • Crescita sana, meno stress per le piante • Riduzione degli apporti per ettaro • Aumento crescita fino al 40% • Risparmio su manodopera e costi • Minor compattazione del suolo, meno passaggi di mezzi meccanici • Sicuro, si applica nella buca di impianto

I

CL Specialty Fertilizers, multinazionale che ha la sua sede italiana a Treviso e produce i concimi della linea Osmocote, ha presentato un nuovo prodotto molto interessante, specifico per la concimazione delle piante ornamentali a terra. Si chiama Osmocote PrePlant ed è pensato specificatamente per la coltivazione di piante ornamentali in pieno campo. È un concime NPK a cessione controllata, avvolto al 100% con un pacchetto completo di microelementi.

NOTA BENE Il tuo consulente ICL Specialty Fertilizers può fornire consigli su misura per le specifiche condizioni di crescita delle tue colture.

MASSIMA SICUREZZA ED EFFICACIA Grazie alla collaudata tecnologia di rivestimento Osmocote, Osmocote PrePlant si applica direttamente nella buca di impianto, dosando i granuli; per questo è ideale per tutte le applicazioni, anche quelle meccaniche e realizzate con GPS. È estremamente efficiente: con un solo apporto, le piante sono nutrite per due stagioni. Grazie alla cessione controllata e all’ottimizzazione dell’assorbimento dell’azoto gli apporti per ettaro possono essere ridotti fino al 50%, risparmiando prodotto, costi di manodopera, nel contempo a migliorare la qualità delle piante. Il motivo è il rivestimento altamente tecnologico di Osmocote PrePlant, che garantisce il massimo assorbimento dei nutrienti. L’avvolgimento è stato concepito per mantenere una ridotta cessione di nutrienti all’inizio della stagione, tenendo bassa l’EC intorno alle giovani radici. Successivamente, le temperature più basse degli strati più profondi del terreno permettono a Osmocote PrePlant di restare attivo fino a due stagioni complete. I nutrienti vengono rilasciati alle piante con un criterio di gradualità: più rapidamente durante le fasi di crescita e più lentamente in presenza di basse temperature. La cessione controllata, inoltre, riduce al minimo la lisciviazione dei nutrienti. PROVA ANCHE TU! Compilando il modulo che trovi online, puoi richiedere un campione omaggio per organizzare insieme a un tecnico ICL un trial nel tuo vivaio. www.preplant.icl-sf.com/it-it/ Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE PRODUZIONE || novità novità

COME LE STELLE

DEL CIELO Novità per il 2020, SkyStar®: una Poinsettia con foglie verde scuro su cui spiccano brattee di un bel rosso scuro, coperto da piccoli puntini bianchi.

S

Aumentano le varietà grazie a un lavoro continuo sulla genetica. Una delle classiche piante fiorite da interno diventa protagonista anche nei bouquet di Costanza di Matteo

i chiama SkyStar® il cavallo, anzi, la Poin- di addice alla strategia di Selecta one, che in questi ultimi settia vincente che Selecta one presenta in anni ha puntato a rinnovare il mercato delle stelle d Nascuderia per la prossima stagione. Ma non si tale presentando varietà sorprendenti. La novità esaurisce qui il ventaglio di novità per il 2020 si chiama SkyStar® SkyStar®: foglie che l’azienda tedesca ha scelto verde scuro su cui spiccano brattee Si allarga la SKYfamily, di presentare durante IPM Essen, che di un bel rosso scuro, coperto da composta dalle Petunia maculate: include anche garofani da vaso e da piccoli puntini bianchi, che as asquesta è LavenderSky, bellissima reciso e nuove combinazioni di somigliano a piccoli barbagli in mix con NightSky®. stagionali dai colori inusitati e di luce nel cielo notturno. alte perfomance. Questa Poinsettia viene presentata con ottime caSKYFAMILY, POINSETTIA, ratteristiche, e supportata NUOVI ARRIVI LA SUPER STAR da materiale pubblicitario • MysterySky Il gioco di parole è e divulgativo che ne assi• RoyalSky forse scontato ma ben cura il successo sul punto • LavenderSky vendita. Ma questa non è l’unica Stella di Natale si cui punta Selecta one: a IPM è presenta anche la novità dello scorso anno, Christmas Mouse®, la prima Poinsettia con brattee arro arrotondate, che ha avuto una buona accoglienza presso i consumatori finali in questa prima stagione di vendita. A IPM viene presentata accompagnata da un concept che ne rafforza la presenza sul punto vendita, chiaramente rifacendosi al topolino più famoso in Occidente.

Il profumo degli assolati pomeriggi estivi: DiaDeur®, nuova serie di garofani profumati, incontra la richiesta di fragranze in giardino, costruendo una serie intorno alle varietà Sissy, Marie e Sophie.

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GAROFANI, IL PRIMO AMORE Le origini di Selecta sono strettamente intrecciate alla coltivazione del garofano, che non ha mai lasciato il suo posto di rilievo nel progetto aziendale. Selecta one presenta con orgoglio il suo assortimento in continua evoluzione, frutto della lunga esperienza e dei continui sviluppi nell’ibridazione, incrementati dall’acquisizione, lo scorso anno, dall’azienda ibridatrice La Villetta. Nella vasta gamma di garofani troviamo la serie Colores®, caratterizzata da colori brillanti, Oscar® e Capitán®, resistenti al freddo, i robusti Diantica®, e poi le linee più moderne, come Pink Kisses®, Peach Party® e Scully®.


Fa il suo ingresso nella Skyfamily delle Petunia Selecta one anche Royal Sky, dall’intenso color magenta.

Numeri uno nella ricerca e selezione dei garofani, ancora più forti grazie all’acquisizione, lo scorso anno, de La Villetta.

PER INFORMAZIONI www.selecta-one.com Continua il successo nell’area del reciso della Collezione Kiwi, amata dai fioristi. La novità di quest’anno si chiama DiaDeur® ed è un omaggio ai ricordi d’infanzia, alle atmosfere dei pomeriggi estivi. Si tratta di una serie di garofani profumati - da cui il gioco di parole fra Dianthus e Odeur - con cui Selecta one dimostra di essere attenta ai trend e alle richieste del mercato. IL CONCEPT GIUSTO PER L’AUTUNNO Un altro campo in cui Selecta one si mostra al passo è Autumn Friends: mix di piante diverse che consentono di avere lunghi periodi di fioritura e di colore venendo incontro ai bisogni dei consumatori finali. Le componenti di Autumn Friend sono coloratissime Heuchera, Echinacea che attira gli insetti buoni, graziosi garofanini, diverse varietà di graminacee con altezze differenti e piante verdi e coprisuolo. I mix, proposti in vasi diversi o in un vaso singolo, vengono proposti per essere messi a dimora direttamente dai consumatori, stimolando il piacere della libertà di scelta e dell’avere piante semplici da mantenere e di lunga durata.


PRODUZIONE | andamenti

EPPUR SI MUOVE (E CRESCE)

Nonostante le condizioni autunnali non siano state favorevoli alla produzione e al ricambio delle piante da parte dei consumatori, l’ultimo trimestre del 2019 si apre con segno positivo di Filippo Tommaseo

U

n autunno che sembrava estate, si diceva anche ai telegiornali: e in effetti settembre e ottobre sono stati caratterizzati da un andamento climatico anomalo, con temperature elevate rispetto a quelle previste, che hanno avuto delle conseguenze sulla produzione vivaistica del Paese. Il report di Ismea relativo al mese di ottobre, disponibile sul sito, riporta la situazione di ottobre per le piante in vaso e il vivaismo in tutta Italia: questo è il quadro che ne emerge. CRESCITA FRA IL 6 E IL 15% La situazione climatica ha compromesso e rallentato i cicli produttivi delle tipiche piante autunnali, come i ciclamini. In alcune zone del Sud è stato necessario ricorrere all’ombreggiamento delle serre e la Poinsettia in

sia in positivo che in negativo. Vediamo ora in dettaglio l’andamento del mercato, zona per zona. VENETO Le giornate miti hanno favorito il mantenimento della qualità delle produzioni autunnali, ma ha anche aumentato gli attacchi di fitofagi. Inoltre si è verificato un rallentamento nella richiesta delle piante di stagione, come ciclamini e pansé, che di solito sostituiscono le fioriture estive, in quanto queste ultime risultavano ancora rigogliose e di bell’aspetto. Per quanto riguarda le piante di stagione, i ciclamini hanno subito un posticipo di fioritura, così come i crisantemi. Le vendite sono quindi partite in ritardo, ma sono poi state trainate dalla consistente richiesta in occasione della ricorrenza di Ognissanti. Pertanto nel complesso per le piante floricole in vaso di stagione

Il mercato delle piante floricole in vaso di stagione, in Veneto, rimane stabile preparazione per le festività natalizie ha avuto problemi di lussureggiamento. In altre zone è stato indispensabile intervenire prontamente contro attacchi fungini e di fitofagi. Conseguenza ulteriore del ritardo di “maturazione”: il disallineamento tra offerta e domanda. Per finire l’enumerazione degli elementi negativi, il perdurare del clima mite ha favorito la longevità delle piante estive, e questo ha portato i consumatori a rimandare o a non effettuare l’acquisto di quelle autunnali. Nonostante questo, grazie anche alla festività di Ognissanti che ha sostenuto la domanda, nel complesso il mese di ottobre si è chiuso con fatturati in linea con quelli di ottobre 2018 e in alcuni casi in crescita, con tassi compresi tra il +6% e il +15%. Anche i prezzi risultano nella maggioranza dei casi invariati su base annua, con qualche eccezione 32

Flortecnica e vivaismo

permane un mercato stabile sia al confronto con il mese precedente sia al confronto con ottobre 2018. I prezzi sono rimasti in generale praticamente invariati sull’anno precedente. Si registra soltanto qualche lieve aumento tra i 2 e 5 centesimi per i ciclamini in vaso da 13/14 centimetri. La GDO che copre il 10-15% del mercato locale, conferma la preferenza per l’acquisto di prodotti di media qualità e sempre a prezzo e pezzature limitate. In questa stagione le piante locali o di provenienza nazionale ricoprono circa il 60-70% del venduto, essendo la parte restante, costituita da importazioni, per un 20% di provenienza olandese ed un 10% di provenienza tedesca. Per le alberature a pronto effetto permane la ormai consolidata stagnazione del mercato imputabile alla carenza di domanda sia pubblica che privata.


COMO

PIANA DI ALBENGA

LE ZONE IN ESAME • Veneto • Canneto sull’Oglio • Como • Piana di Albenga • Pistoia • Lucca-Viareggio • Lazio • Catania • Ragusa

VENETO CANNETO SULL’OGLIO

LUCCA VIAREGGIO PISTOIA

LAZIO NAPOLI

CATANIA

RAGUSA

CANNETO SULL’OGLIO A causa del caldo eccessivo la perdita delle foglie delle piante è avvenuta in ritardo, causando problemi nel trasporto e nella fase di trapianto. In ogni caso ottobre ha fatto registrare per le vendite un andamento positivo rispetto al 2018; la domanda delle produzioni tipiche del distretto cannatese è stata buona. In numeri si è verificato un incremento del 5% di pezzi venduti e del 10% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Va tuttavia tenuto presente che rispetto alle richieste pervenute a settembre, le conferme degli ordini di ottobre hanno segnato un -20%. Altro aspetto importante per la valutazione delle dinamiche di mercato è che l’offerta è stata inferiore rispetto ad un anno fa. In

particolare sono mancate piante di Acer campestre, Morus alba, Liquidambar, Pyrus e Prunus, in quando si è preferito non investire su questi prodotti poiché di basso valore. A livello nazionale le spedizioni hanno riguardato per il 75% il nord, per il 20% il centro e il rimanente 5% a interessato il sud. Le esportazioni verso altri paesi hanno interessato Olanda (40%), Belgio (40%) e Germania (20%). COMO Il clima mite non ha creato particolari problemi alle produzioni locali. A confronto con ottobre 2018 si osserva un trend positivo sia sul mercato nazionale sia su quello estero, con fatturati che fanno registrare nel complesso un +6%. Le vendite hanno interessato principalmente

Nel distretto di Canneto sull’Oglio si è verificato un incremento del 5% di pezzi venduti e del 10% del fatturato Flortecnica e vivaismo

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PRODUZIONE | andamenti

Trend positivo per Como il cui fatturato cresce del 6% rispetto a ottobre 2018 piante verdi da interno a basket per le quali l’offerta è risultata scarsa, piante verdi anche rampicanti su tutore, piante fiorite da interno, piante stagionali da esterno. Insufficienti invece le vendite di alberi e arbusti. Le esportazioni hanno riguardato principalmente Svizzera e Francia, mentre a livello nazionale si è lavorato prevalentemente con le regioni del nord e con la Toscana. I prezzi rimangono sostanzialmente gli stessi dell’anno scorso, soltanto per le piante acidofile e gli arbusti rampicanti fioriti e verdi si registra un rialzo su base annua. PIANA DI ALBENGA Le vendite di piante fiorite sono risultate in linea con l’anno precedente. L’offerta è stata deficitaria per quel che riguarda crisantemi e ciclamini. Nel caso dei crisantemi sono state piantate meno piante rispetto all’anno

altre hanno comunicato un calo (5-10%) rispetto ad ottobre 2018. Si conferma come canale preferenziale per le vendite del distretto pistoiese il mercato estero: i fatturati risultano in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con incrementi medi del 5-10 %. La domanda proviene in particolare da Francia, Olanda e Germania. Le piante più richieste restano sempreverdi, piante a forma, arbusti ornamentali e rose. LUCCA-VIAREGGIO L’autunno anomalo non ha incentivato l’acquisto delle piante tipiche del periodo, come ciclamini e pansé, incidendo negativamente sui flussi delle vendite, benché il clima non abbia condizionato i cicli produttivi consentendo comunque di ottenere un prodotto di buona qualità e ben assortito. Questa situazione ha determinato un notevole calo delle vendite del prodotto floreale tipico del periodo. Le piante da interni in molti casi sono state vendute sotto prezzo per liberare i magazzini. Sono andate bene le vendite del crisantemo reciso, per la ricorrenza di Ognissanti. Nel comparto legnoso tengono le vendite dell’olivo, mentre il resto è in decremento. Questa situazione si è tradotta a livello economico in un -15% di fatturato su base annua. Tutte le vendite si sono concentrate nel centro e nord Italia. Su base tendenziale i prezzi delle

Nonostante il ritardo nella fioritura,

la

domanda di crisantemi è stata alta, sostenuta dalla festività di Ognissanti

scorso, quando l’offerta era risultata eccedentaria. Per i ciclamini invece la mancanza di piante è stata dovuta soprattutto a massicci attacchi di Phytophthora: alcuni produttori hanno terminato rapidamente il materiale vendibile. C’è stata ancora qualche richiesta di aromi, poche unità e ben specificate, fra cui il timo, che però è stato attaccato massicciamente da nottue, favorite dal clima mite. Le esportazioni hanno riguardato principalmente la Germania, a livello nazionale si è lavorato soprattutto con le regioni del nord. I prezzi risultano invariati su base annua. PISTOIA Il mese di ottobre per il distretto pistoiese è solitamente caratterizzato da bassa attività. L’attenzione è concentrata soprattutto sulle prospettive future e da questo punto di vista gli ordini per la prossima primavera hanno confermato le buone aspettative del mese precedente. Ismea segnala la graduale riduzione della produzione in tutta Europa a parità di domanda, che ha portato a un incremento generale delle richieste per le aziende. Per quanto riguarda il mercato interno il fatturato risulta stazionario su base annua. Alcune aziende hanno registrato incrementi del 5% nei settori giardinaggio e garden center, mentre 34

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piante fiorite da esterno sono scesi del 10%, mentre sono rimasti invariati i prezzi per le altre categorie di piante. LAZIO Il clima ha influito in vario modo sulle vendite, il ciclamino è stato raccolto in ritardo non incrociando la domanda, ed è riuscito a trovare canali di vendita solo attraverso la GDO, determinando degli invenduti. La Dipladenia, pianta che ama i climi miti, ha avuto ottime performance fino a novembre, disincentivando gli acquisti di altre piante fiorite tipiche del periodo. Le vendite delle aromatiche si collocano sui livelli di ottobre 2018. La domanda di crisantemi è stata regolare per tutto il mese, sostenuta dalla ricorrenza di Ognissanti. Le esportazioni non sono andate bene soprattutto a causa del blocco del mercato turco. Quindi nel complesso si registra per ottobre un mercato fermo ai valori del 2018. I prezzi risultano invariati rispetto allo stesso periodo del 2018, se non addirittura in calo come per le piante grasse. NAPOLI Il clima di ottobre si è rivelato propizio all’ottenimento di prodotti di buona qualità e quantità. Rispetto ad un


anno fa si è registrato un andamento positivo sia dell’offerta sia della domanda. La produzione locale è orientata più al mercato nazionale che a quello estero, verso il quale le esportazioni sono state scarse. Le vendite hanno interessato un po’ tutte le categorie di piante fiorite, verdi, in basket, acidofile, da interno. Scarsa invece la richiesta di palme e alberi. Non si registra la presenza di merce invenduta. I prezzi risultano invariati rispetto allo stesso periodo del 2018. CATANIA Nel complesso non si segnalano variazioni nel valore delle vendite rispetto sia al mese precedente sia all’anno precedente. Il perdurare di temperature sopra la media stagionale ha creato ritardi di crescita delle piante e aumento dei costi di gestione. Le vendite hanno riguardato soprattutto piante perenni ed erbacee perenni da esterno, palme, agrumi, arbusti, cactacee e succulente. Scarse le vendite di rampicanti e piante fiorite stagionali da esterno, non favorite dall’andamento climatico. L’offerta è risultata scarsa per piante e arbusti mediterranei da esterno e per cactacee e succulente, nella norma per le altre categorie di piante. Le spedizioni sul territorio nazionale hanno avuto come destinatarie principalmente le regioni del nord, mentre le esportazioni hanno riguardato in particolar modo la Grecia e successivamente Olanda, Germania, Belgio, Francia e Spagna. I prezzi risultano in aumento rispetto ad ottobre 2018 solo per gli arbusti fioriti. RAGUSA Andamento molto positivo delle vendite sia di fiorite stagionali sia di verdi da interno. Il clima particolarmente mite per il periodo ha determinato alcuni problemi di eccessivo lussureggiamento per la Poinsettia, e la necessità di ricorrere all’ombreggiamento per le colture in serra. Ismea riposta che la domanda di quasi tutte le specie è stata superiore rispetto all’anno scorso e si è tradotta in un +15% di fatturato. Sono andate bene le vendite dei ciclamini in vaso di terracotta come unica specie fiorita del periodo. Solo alla fine del mese, in prossimità della ricorrenza di Ognissanti, i crisantemi hanno avuto un incremento della domanda. Tra le verdi da interno si è assistito ad una offerta limitata di Spathipyllum di produzione locale rispetto all’anno precedente, per cui il prodotto è stato per la maggior parte importato dall’Olanda. Buona la vendita di Philodendri di diverse varietà e tipologia, così come per i Pothos, per i quali c’è stato un aumento di quasi il 10% rispetto all’anno precedente. Sempre ottima la domanda da parte di Malta per le produzioni ragusane, mentre a livello nazionale le vendite si sono concentrate in Sicilia. Da parte della Toscana c’è stata una discreta richiesta di edere in basket. L’offerta è risultata scarsa rispetto alla domanda per la maggior parte delle categorie di piante. Soltanto per le palme l’offerta è stata eccedentaria, non avendo suscitato l’interesse da parte degli acquirenti. Rispetto ad ottobre 2018 i prezzi risultano invariati.

A Ragusa il fatturato di ottobre segna un +15% rispetto al 2018 Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | ricerca

ESPERIMENTI AL SUPERMERCATO

È in atto una sperimentazione presso la Coop.fi di Novoli, guidata da Stefano Mancuso, per testare il miglioramento della qualità dell’aria nei reparti tramite l’installazione di piante di Filippo Terragni

S

e migliorano la qualità dell’aria in casa o in ufficio, perché non in spazi più grandi e altrettanto bisognosi? Ecco allora che si sta tentando, in Italia, di sviluppare questa idea ambiziosa: usare le piante per migliorare la qualità dell’aria nei supermercati. La sperimentazione è partita il 26 novembre presso la Coop.Fi di Novoli, grazie alla collaborazione fra Unicoop Firenze, Stefano Mancuso e PNAT, uno spin off accademico dell’Università di Firenze; questo è il primo test del genere realizzato a livello mondiale.

Stefano Mancuso e Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, durante l’inaugurazione della Fabbrica dell’Aria presso la Coop.Fi di Novoli. Alle spalle si vede la serra

PER SAPERNE DI PIÙ: PNAT Pnat è uno spin-off dell’Università degli Studi di Firenze composto da un team multidisciplinare di architetti e scienziati vegetali. Fondato dal prof. Stefano Mancuso assieme alle agronome e botaniche Elisa Azzarello, Camilla Pandolfi ed Elisa Masi e agli architetti Antonio Girardi e Cristiana Favretto, progetta soluzioni per integrare le piante nella città, negli edifici e negli oggetti d’uso e far sì che la presenza delle piante negli spazi di vita dell’uomo fornisca il massimo beneficio possibile: in termini di qualità dell’aria, in termini di produzione di cibo, in termini di benessere psicologico. www.pnat.net 36

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OBIETTIVO, IL RISPARMIO ENERGETICO Oggi il ricambio dell’aria all’interno dei supermercati è garantito da un sistema di ventilazione meccanica forzata, che si attiva con un consistente consumo di energia, che un domani potrebbe essere sostituito dalla presenza di piante che per loro natura “ripuliscono” l’aria. La sperimentazione, inaugurata nel Coop.Fi di Novoli alla presenza di Stefano Mancuso e Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, ha due obiettivi prin-cipali: in primo luogo valutare la fun-zionalità della serra che è stata installata all’ingresso del supermercato, all’entrata del punto vendita, monitorando costantemente la qualità dell’aria, in secondo luogo analizzare il costo economico della nuova soluzione verde, a confronto con il costo della meccanica attuale. La sperimentazione durerà sei mesi, al termine dei quali sarà possibile fare una previsione sulla possibilità di estendere il sistema verde per migliorare la qualità dell’aria ad altri punti vendita e ad altre realtà. A gennaio 2020 la sperimentazione nel punto vendita fiorentino di Unicoop Firenze coinvolgerà anche il reparto pescheria, un’area della zona vendita particolarmente complicata da gestire a livello di ricambio di aria. Anche qui verrà montato il dispositivo che permette alle piante di rimuovere gli inquinanti presenti negli spazi del punto vendita e il funzionamento verrà monitorato a livello di efficacia e di consumi, per fare un paragone con le soluzioni più classiche. INQUINANTI ELIMINATI AL 98% La soluzione innovativa inaugurata questa mattina si presenta come una serra da indoor per la depurazione dell’aria dagli inquinanti e sfrutta il principio per cui le piante sono naturalmente in grado di trattenere e degradare le molecole inquinanti sia inorganiche, sia organiche. Come nella Fabbrica dell’Aria™, già attiva


STEFANO MANCUSO MANCUSO STEFANO Stefano Mancuso è il fondatore della neurobiologia vegetale. Professore ordinario presso l’Università di Firenze e accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili, dirige il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV, www.linv.org), con sedi a Firenze, Kitakyushu, Bonn e Parigi. È membro fondatore della International Society for Plant Signaling &Behaviore Fellow Professor in numerose università internazionali. Nel 2010 è stato il primo scienziato italiano ad essere invitato come speaker in un TED GLOBAL. Il video della conferenza, tenuta ad Oxford, è stato visualizzato 1,2 milioni di volte sul solo sito TED.

La serra è presentata da una brochure informativa e i dati che vengono raccolti riguardo la qualità dell’aria vengono trasmessi in tempo reale su uno schermo all’ingresso del supermercato.

nello spazio della Manifattura Tabacchi di Firenze, il dispositivo si presenta come una vera e propria filtrazione botanica, con peculiarità proprie, diverse da quelle tipiche della filtrazione tradizionale: gli inquinanti sono scissi dalle attività biologiche e incorporati nella biomassa delle piante. Il design dei moduli installati nel Coop. Fi di Novoli è basato su un filtro botanico sviluppato da PNAT e testato nel laboratorio LINV di Firenze, che ne ha convalidato l’efficacia. Attraverso uno spettrometro di massa, in grado di identificare l’intero spettro di composti volatili, vengono raccolti dati sulla qualità dell’aria che, nell’esperienza della Fabbrica dell’Aria™, hanno mostrato una riduzione degli inquinanti atmosferici del 98%. I dati vengono trasmessi in tempo reale su uno schermo che si trova vicino alla “serra”, che è stata montata intorno alla colonna centrale dello spazio di entrata al supermercato, la Nuvola. Per la serra sono state scelte diverse specie di piante, particolarmente efficaci nella depurazione dell’aria, tra cui: Banano, Ficus, Kentia, Chamadorea, Aspidistra, Filodendrum, Microsorium, Fittonia, Dieffenbachia, Streliziae Asplenium, disposte in maniera tale da avere una grande superficie fogliare

distribuita su più livelli in modo da creare un efficiente percorso di filtri per l’aria. Un progetto ambizioso, che anche in ambito puramente sperimentale ha reso l’ambiente commerciale più gradevole e interessante, come emerge dalle parole di Daniela Mori: «La prospettiva di passare da meccanismi energivori a dispositivi che utilizzano le caratteristiche delle piante sembra interessante. Fra sei mesi ne valuteremo la fattibilità, intanto proponiamo a soci e clienti un luogo rinnovato all’interno del Coop.Fi di Novoli, più accogliente, più verde e con la possibilità di vedere in diretta cosa sta succedendo all’aria che respiriamo. È uno dei nostri impegni per migliorare la qualità ambientale dei nostri punti di vendita e del territorio». LA FABBRICA DELL’ARIA™ La Fabbrica dell’Aria™ fa parte di una nuova generazione di sistemi impiantistici che non solo hanno alte prestazioni tecniche, ma che caratterizzano architettonicamente l’ambiente costruito. Le potenzialità di applicazione sono immense, in particolar modo negli edifici con grandi flussi di persone. Il tema della depurazione dell’aria interna agli edifici è particolarmente delicato per quanto riguarda gli spazi commerciali, che hanno un alto flusso d’utenza e sono tenuti per normativa ad un costante ricambio di volumi d’aria. Nei sistemi tradizionali infatti l’energia consumata per portare l’aria alla temperatura di comfort, viene dispersa perché l’aria viene continuamente scambiata con quella esterna. Nella Fabbrica dell’Aria™ grazie al riciclo dell’aria interna, si ha un risparmio energetico notevole, perché si riesce a mantenere la temperatura di comfort evitando il ricambio con l’esterno. Inoltre i sistemi che prevedono la ventilazione e la filtrazione meccanica dell’aria immessa dall’esterno hanno costi ingenti legati anche alla manutenzione delle parti. Utilizzando un filtro botanico, la manutenzione delle piante è irrisoria, se confrontata a quella necessaria per le componenti meccaniche.

LE PIANTE USATE PER LA SPERIMENTAZIONE • • • • • •

Banano Ficus Kentia Chamadorea Aspidistra Filodendrum

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Microsorium Fittonia Dieffenbachia Streliziae Asplenium

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TENDENZE | eventi

Duecento le varietà che verranno esposte, oltre a un programma ricco di appuntamenti e momenti culturali. Aperto ai visitatori anche il Parco delle Camelie con le sue 950 varietà di Costanza di Matteo

A

IN BREVE • Camelie Locarno • Dal 25 al 29 marzo 2020 • Una delle più importanti rassegne europee • 200 varietà esposte • Appuntamenti collaterali • Momenti culturali

nche quest’anno saranno migliaia i visitatori e gli appassionati che si recheranno a Locarno per Camelie Locarno, la rinomata rassegna ticinese che si svolgerà per la 23esima volta dal 25 al 29 marzo 2020 al Parco delle Camelie di Locarno. La mostra ospita più di 200 varietà di camelie, presentate in un allestimento di grande suggestione e curato nei minimi dettagli. In questa edizione 2020 i visitatori potranno ammirare anche la rinomata esposizione di fiori recisi. FRA CURIOSITÀ E RARITÀ Proprio l’esposizione del reciso è una delle peculiarità della manifestazione: «La mostra di fiori recisi, esposti in un’elegante tensostruttura, raccoglie tra le 250 e le 350 varietà distinte, presentate con cura e raffinatezza» spiega Daniele Marcacci, Presidente della Società Svizzera della Camelia «Il numero varia a seconda della stagionalità e dal clima. Un’altra importante caratteristica di “Camelie Locarno” è quella di avere il Parco delle Camelie attorno alla manifestazione. La possibilità di vedere sia i fiori raccolti freschi e scelti con cura e la possibilità di visionarli pure sulla pianta, in mezzo alla natura, nel loro habitat preferito, con anche i loro difetti, è interessante soprattutto per chi vuole avvicinarsi a questo bel fiore.

Nel parco si trovano piantate oltre un migliaio di camelie di cui circa 950 nominate». Ma quali camelie sarà possibile ammirare? «Parlare di rarità è difficile con tutta questa moltitudine di colori», ha aggiunto Daniele Marcacci «Certo ci sono delle stranezze, come la varietà di C. japonica “Nokogiriba-tsubaki” con le foglie profondamente seghettate o la “Hakuhan-kujaku” dal portamento pendente; ci sono una decina di camelie ibride profumate, la specie Camellia yunnanensis dal profumo penetrante. Succede che dei collezionisti esperti portano da esporre rarità particolari difficili da trovare come la Camellia nitidissima di un inusuale colore giallo o la “Night Rider” dal piccolo fiore di un rosso molto scuro quasi di un nero-marrone intenso. Per i botanici ci sono almeno una cinquantina di specie». Insomma, un’occasione unica per approfondire la propria conoscenza o per introdursi a questo mondo.

APPASSIONATI DI CAMELIE,

IL RITROVO È A LOCARNO

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INFORMAZIONI UTILI Parco delle Camelie, via Respini 7, 6600 Locarno www.camellia.ch Telefono: 0041 848 091 091

PER APPROFONDIRE • Parco delle Camelie • Dal 2014 fa parte dei Gardens of Switzerland • Oltre 950 varietà di camelie • 10mila metri quadrati in riva al Lago Maggiore Alcuni scatti inerenti all’edizione di Camelie Locarno svoltasi nel 2019.

UNA CORNICE CHE VALE LA VISITA Il cuore della rassegna è lo splendido Parco delle Camelie di Locarno, che si estende su una superficie di 10mila metri quadrati in riva al Lago Maggiore. La struttura è inserita nel circuito dei “Gardens of Switzerland” e si fregia del marchio “Garden of excellence” attribuito dall’International Camellia Society ai giardini più belli e che vantano le collezioni di piante più significative. Il giardino è la dimora di oltre un migliaio di piante e quasi altrettante varietà di camelie, che fra marzo ed aprile si offrono allo sguardo del visitatore nel momento di massima fioritura e bellezza. Per Camelie Locarno, il parco accoglierà anche delle installazioni floreali, un bar e il tradizionale mercato dedicato alla vendita di piante. Come tutti gli anni non mancheranno i momenti collaterali: su tutti spiccano tradizionali concerti delle camelie, dal 13 marzo al 17 aprile.


Via Nazionale Km. 57 + 07 | 98054 Furnari (ME) Italia | tel. fax +39 0941 802051 www.giambopiante.it | info@giambopiante.it


Un tappeto di Impatiens Beacon® rossi, rosa intenso e bianchi, creato in un giardino.

TENDENZE | stagionali

IMPATIENS

DA RED CARPET

L’impegno profuso per salvarlo dalla peronospora è stato un successo, sancito dalla presenza di Impatiens Beacon negli allestimenti floreali dei Grammy Awards

PLASMOPARA OBDUCENS • Chiamata anche peronospora degli Impatiens • Dal 2011 è presente in tutto il mondo • Si sviluppa in caso di alta umidità e temperatura notturna fresca • Si diffonde rapidamente • Causa la caduta dei fiori e la morte della pianta • Le spore si diffondono nell’aria e sono svernanti

di Bianca Belfiore

del panorama musicale e sotto lo sguardo di milioni di spettatori, quindi, i Beacon® hanno fatto, proprio come i musicisti in gara, la loro performance, dando il meglio di sé. 40 topiarie di Beacon Bianchi, in cima a un sontuoso tappeto di Beacon rossi. In totale sono state usate 3700 piante che, con i loro colori brillanti, hanno adornato l’ingresso dello Staples Center di Los Angeles.

Impatiens Beacon® in basket. La stagione del lancio è la prossima primavera.

U

n fiore tradizionale, amatissimo, che rischiava però di scomparire del tutto a causa della peronospora che negli scorsi anni l’ha decimato in tutto il mondo, sostituito da Begonia, Coleus, e Impatiens Nuova Guinea. Così non è stato, anche grazie alla pronta risposta di PanAmerican Seed, che alle prime avvisaglie dell’epidemia si è messa alla ricerca di un Impatiens che resistesse alla Plasmopara obducens. Dopo averlo trovato, però, altrettanto impegno ha richiesto riconquistare la fiducia di coltivatori e di appassionati. Un processo lungo ma positivo, che ha avuto conferma durante gli annuali Grammy Award®. DAL GIARDINO AL PALCOSCENICO Durante la sessantaduesima edizione del noto premio per i risultati conseguiti in ambito musicale, gli Impatiens Beacon® di PanAmerican Seed saranno usati nell’allestimento floreale ideato dal flower designer a cui è stato affidato l’evento, Tu Bloom Designs®. La sera di domenica 26 gennaio, alla presenza dei vip

DA REPLICARE A CASA Interessante la dichiarazione di Tu Bloom, titolare di Tu Bloom Designs® e ideatore dell’allestimento: «Sono eccitato all’idea di portare il classico red carpet in vita, usando i fiori dell’Impatiens Beacon®. Il look che sto creando per la serata dei Grammy è glamour al punto giusto per un evento come questo, costellato di star, ma allo stesso tempo può essere ricreato facilmente dagli spettatori a casa propria, dando al proprio giardino un’aria super fashion». Un bell’incentivo per i consumatori finali, pensato al momento giusto, dato che la primavera 2020 prevede il lancio ufficiale degli Impatiens Beacon® sul mercato: «Non potevamo scegliere un’occasione migliore di una sfilata sul tappeto rosso», ha chiosato Claire Josephson, brand manager di PanAmerican Seed «Lavorando con Tu Bloom, che è partner dei Grammy da anni, ci assicuriamo che i nostri Impatiens siano sotto ai riflettori al meglio delle loro possibilità. È un’occasione fantastica». PIÙ FORTI, PIÙ SPLENDENTI I nuovi Impatiens walleriana Beacon® crescono più robusti e hanno colori più brillanti e più durevoli. La chiave per le loro ottime performance in giardino è l’alta resistenza alla peronospora degli Impatiens, che da una decina d’anni affligge gli Impatiens da giardino in tutto il mondo. Grazie ai Beacon® però i problemi dovuti alla peronospora saranno solo un ricordo e si potrà tornare a riempire basket, balconette e giardini con questi fiori dai colori vivaci. www.beaconimpatiens.com Flortecnica e vivaismo

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TENDENZE | formazione

U INFO UTILI • Dove: Roma • Quando: 27 gennaio, 3 e 10 febbraio • Durata: 24 ore

n giardino è un ambiente in cui diversi elementi vengono interconnessi per creare armonia e vivibilità. L’uso sapiente di questi elementi è la base per la buona riuscita della creazione di uno spazio verde che diventa parte integrante della casa in qualsiasi momento dell’anno. La necessità di usare elementi che siano in relazione con il nostro clima e territorio, lasciando alle spalle un approccio artificioso e non più sostenibile, diventa fondamentale. L’uso di piante adatte al nostro clima rende possibile un nuovo modo di fare giardino, più etico e più soddisfacente per tutti. Un giardino mediterraneo richiede un’attenta progettazione e pianificazione poiché l’associazione tra piante autoctone, o adatte al nostro clima, prevede grande competenza ed esperienza. Saper creare matrici di piante in grado di aiutarsi e coesistere correttamente negli anni è fondamentale ai fini della riuscita di un ecosistema parzialmente autonomo. L’intervento umano deve ridursi all’affermazione di questa autonomia, limitandosi a guidare e non più a forzare, contenere o domare. PREVENIRE PIÙ CHE CURARE L’uso di piante adatte al nostro ambiente consente la drastica riduzione delle concimazioni, dei trattamenti fitosanitari e dell’acqua. La cura e la gestione di questi giardini si limita a sporadici interventi di potatura annuali, diserbi manuali durante le prime fasi di crescita e applicazione di criteri agronomici per la prevenzione. Nel giardino mediterraneo a carattere naturale, la scelta delle piante, il loro accostamento e il modo in cui andremo a piantare rappresentano i tre punti cardine per il successo. Uno degli aspetti sorprendenti di questo nuovo modo di fare giardino è la drastica riduzione dei cosiddetti interventi manutentivi standard. Il taglio delle siepi, lo sfalcio dei prati e altre operazioni tradizionali lasciano, pian piano, il posto alla creatività e al divertimento, delegando al giardiniere l’unico compito di continuare a comporre un meraviglioso puzzle senza fine.

INTERAZIONE ETICA COL TERRITORIO Questo cambio di rotta comporta un necessario e indispensabile aumento delle competenze del giardiniere, che da semplice “manutentore” deve diventare custode e artista. La meticolosa attenzione da sempre data ai trattamenti fitosanitari, al riconoscimento di un numero infinito di malattie e parassiti (frutto di solito di scelte sbagliate) e alle concimazioni, va spostata sulle piante e sulle loro interazioni. Un giardino mediterraneo dall’aspetto naturale è quindi in grado di farci avvicinare al nostro territorio mediante colori, profumi e forme a noi familiari e, vista la sua natura e complessità, ci impone di interagire con esso nel modo più etico, rispettoso e sapiente possibile. PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE La sostenibilità ambientale è un altro aspetto fondamentale che caratterizza questo modo di fare giardino. Usare piante che possano garantire fioriture tutto l’anno e scegliere piante tappezzanti rifiorenti e calpestabili al posto del tappeto erboso, ad esempio, allunga e corrobora l’attività degli insetti pronubi. Scegliere una vasta gamma di piante piuttosto che limitarsi a poche specie, riduce infine il rischio di malattie, aumenta la biodiversità e azzera i costi di sostituzione legati a insuccessi non previsti. Da queste premesse la proposta di un corso, a partire da gennaio 2020, che cercherà di fornire le coordinate fondamentali per la creazione e la cura di giardini mediterranei cercando di tendere a quel concetto di gestione sostenibile che ormai è una concreta necessità.

IL GIARDINO MEDITERRANEO

Un nuovo modo di fare verde, creativo e consapevole, che comporta un aumento delle competenze del giardiniere. Ecco la proposta di un corso che fornirà le coordinate per trasformarsi da “manutentore” a “custode” e artista, a cura della Scuola Agraria del Parco di Monza di Micaela Lopalco e Stefano Assogna*

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Flortecnica e vivaismo

*Garden Designer & Garden Coach www.stefanoassogna.it




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