GreenUp n.173 aprile - maggio 2018

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TRADE MAGAZINE MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL GARDEN E DELLE AGRARIE

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Anno MMXVIII - Aprile/Maggio 2018

CONSUMI NORMATIVE

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) - foto di copertina: fotolia.com

Cambia la legge sui fitosanitari. Un quadro della situazione

È l’era dei plants parents. Alla ricerca di piante da interno

La filosofia del moderno gardenista? Ama i tuoi clienti e i soldi arriveranno, secondo Bob Negen Pag. 32

DISTRIBUZIONE

ESPERIENZE INDIMENTICABILI ECCO COME CONQUISTARE IL CLIENTE

MERCATI

Marzo, dannato meteo. A pagina 56


non chiamatela soltanto balconetta


PE R A M A R E L E PI A N T E GR A SSE BISOGNA PU NGE R SI

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Editoriale / QUESTO NUMERO

Questo numero nasce con la voglia di regalarvi un po’ di trend. È un GreenUp che fa il punto sul mercato, sulle tendenze, alla ricerca di fantasia. Perché è quella che può fare la differenza all’interno del punto vendita. antasia nella scelta dei prodotti, negli allestimenti, nella gestione dell’attività. Perché tempo e consumatori cambiano e ci sono nuove regole. Ce lo spieg a bene B ob N eg en, imprenditore americano punto di rif erimento del retail indipendente, per cui ha messo a punto un sistema in grado di far decollare le vendite. Il succo: chi compra ha tantissime alternative per i suoi acquisti, l’unico modo per aggirare l’ostacolo è offrire delle esperienze indimenticabili. La sua filosofia è Ama i tuoi clienti e i soldi che arrivano . Poi, è ora di f are conoscenza con i “plant parents” i nuovi consumatori delle piante verdi d’appartamento. Giovani adulti che non potendo – o non volendo – avere (ancora) figli, spostano il loro desiderio di cura sulle varietà che vivono in casa. E la conferma arriva anche dai social, soprattutto Instagram. Un trend che viene confermato anche dai dati Ismea, che registrano un incremento del 9,3% delle vendite del segmento ‘piante verdi’. U n altro dato interessante, che nasconde potenzialità di business ancora non del tutto inesplorate, è quello relativo all’incremento degli orti pubblici nelle città: +36% negli ultimi cinque anni. E fra gli hobby farmer cittadini non si trovano solo pensionati, ma anche persone più giovani, italiani e stranieri, secondo un recente sondaggio di Coldiretti. Insomma, ci vuole fantasia per interpretare e assecondare le tendenze, per intercettare nuovi consumatori e trasformare così il garden in un ambiente social reale. Non solo virtuale.

di FRANCESCO TOZZI FRANCESCO TOZZI - @Lab_VERDE

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Editoriale / IL PENSIERO

VerdeMura fever La terra prende un anello ma regala idee. Alla ricerca dell’equilibrio fra verde sostenibile, estetica e design

che dalla torba pura le radici riescano a espandersi in altro materiale). Questi panetti di semi hanno un’origine “nobile”: le palline di argilla di Masonobu F uk uok a, che contenevano in ANNA PIUSSI sé il materiale sufficiente per avviare Garden designer, insegnante di storia alla germinazione le sementi racchiudei giardini, medaglia di bronzo al se. Furono un’arma importante per gli Chelsea Flower Show 2013 e miglior hippy che le usarono per rinverdire giardino a Orticolario 2012. le città come New York, formando la base dei primi ‘community gardens’, e oggi sono uno dei mezzi impiegati dai ‘guerrilla gardeners’ di tutto il mondo. Tommaso Mancini, giovane landscape designer di Lucca, non fa proseOrto Brick ha un logo o letto recentemente di una litismo ecologico con il suo prodotto donna inglese che, raccoimpresso che è anche un “Orto Brick”. E ben venga, perché, pace gliendo le carote, ha trovainvito per l’acqua, i semi al Maestro ukuoka e ai figli dei fiori, to la sua fede nuziale persa crescono in sei punti e io faccio garden design: promuovo un vent’anni prima - attorno a quando avanza la crescita giardinaggio ecologico e a bassa richieuna carota. Raramente uso gioielli perché possono essere divisi e sta d’acqua, ma la progettazione implirischi di perderli se hai sempre le mani in messi in vasi più grandi. ca un rapporto con il mondo commerterra. Ma per andare a VerdeMura, a Lucca, Possono anche essere ciale, dei budget, il fare giardini adatti volevo mettermi qualcosa di carino oltre al impressi con un logo alle esigenze dei clienti e ai loro gusti. fattore solare 50, così ho indossato il mio commerciale. Tommaso ha un obiettivo simile: anello preferito. Ma le piante hanno sempre trasf erire nel contesto urbano l’esperienza del urgenza, e appena tornata ho rinvasato subito due H icontadino, una visione utopica e giocosa, presentata biscus T iliaceus P urp ureus presi da D avide Picchi. con un design impeccabile. Non sarà una rivoluzione Poi delle Salvia Leucantha, tre varietà, quindi nove poverde ma sicuramente per le scuole, come bomboniere sti diversi del giardino. Ho fatto i soliti chilometri su e e per quei pacchetti regalo che va di moda dare adesso giù cavando erbacce e interrando piante. Solo il giorno ai compleanni, sono un’idea stimolante, un’esperienza dopo mi sono accorta che l’anello non era sul comodipreziosa per bambini a adulti. no. Adesso devo attendere un amico col metal detector che forse può aiutarmi a ritrovarlo … forse devo seminare carote ovunque e aspettare vent’anni. È che quest’anno VerdeMura è stata così ricca di idee, che sono tornata con la testa troppo piena per applicare un po’ di logica. Fra tutto, uno stand mi ha colpito per la sua originalità. O rto B rick - D ado O rto. A prima CONTATTI: vista una collezione di saponette di terra, in un packaging molto bello. Sono semenzai in blocco: vedo germogli di LA CASINA DI LORENZO rucola, di grano, di prezzemolo, che iniziano ad emergere DI DAVIDE PICCHI da questi blocchi di quello che sembra terracotta. L’idea è Tel. 0583936312 geniale. Esistono, è vero, semenzai per bambini in torba, www.lacasinadilorenzo.com immersi in contenitori di plastica, in ulteriori involucri di plastica e cartone, a prezzi improponibili, in cui ogni TOMMASO MANCINI mamma prima o poi è caduta. Minuscole serre di plastica info@tommasomancini.com Il Dado Orto, creazione recente, è ancora più divertente in cui il panetto di torba, annaffiato e al caldo, rapidamobile: 3492845399 perché nello stesso contenitore che richiama quello dei mente germina per poi rapidamente estinguersi per il www.tommasomancini.com/ dadi da brodo ci sono tre cubetti con i semi di rucola, caldo, o non sopravvivere al trapianto (è molto difficile designer/orto/ basilico e prezzemolo - tutti facilmente coltivabili in vaso.

H

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39 43 21 N°173

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Aprile/Maggio 2018

Som ma rio

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PRIMO PIANO FITOSANITARI

Un armadietto pieno di regole

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di N icolò P ensa

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TREND

È l’era dei plants parents

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INTERVISTA

Mr Successo

di S tefania M edetti

I 5 trend che cambieranno il garden

+36% per gli orti pubblici. È ancora business

di M arta M eggiolaro

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56 58

L’influencer è donna

di F rancesco A ccatino

Fiori per tre stagioni

MERCATI PIANTE E FIORI

Dannato meteo

ONLINE

E-commerce, il gardening cresce colloq uio di M arta M eggiolaro con G iorgio Z onca

di ianca el o e

Fare giardini diminuisce il crimine

VEGETALI

di P aola L auricella

ESTERO

48 SOCIETÀ

Aromatiche da esposizione

di N ora A damsberg

FIERE

Siamo realisti

VISUAL

di Costanza di M atteo

CONSUMI

di F ilip p o T erragni

43

51

SCENARI

di N icolò P ensa

di M arta M eggiolaro

32

TENDENZE

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EXPORT

Piante e fiori, l’esportazione vale 832 mln di F ilip p o T erragni

sostiene

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www.laboratorioverde.net / N°173 Aprile/Maggio 2018

DIRETTORE RESPONSABILE F rancesco Tozzi

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f .tozzi@ laboratorioverde.net

consulente tecnico Matteo R ag ni IN REDAZIONE

Marta Meg g iolaro / redazione@ laboratorioverde.net D aniela Stasi / d.stasi@ laboratorioverde.net

IMPAGINAZIONE GRAFICA

D aniela F rancescon / daniela.f rancescon@ g mail.com

COLLABORATORI

auro Consilvio fotografo , ianca elfiore, urg urger, E rica Cherubini, Costanza di Matteo, Charles Lansdorp, Paola Lauricella ( ricercatrice I smea) , Stef ania Medetti, N icolò Pensa, A nna Piussi, F ilippo Tommaseo

PROMOZIONE E SVILUPPO

Matteo R ag ni / m.rag ni@ laboratorioverde.net Stef ano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net

SEGRETERIA, TRAFFICO E MEZZI

K atiuscia Morello / k .morello@ laboratorioverde.net

STAMPA

A ll Graph Sy stem srl, Via Verbano 138, 28100 N ovara ( N O )

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE

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ENERGIE

Conto Termico, ci conviene

di Costanza di M atteo con la collaborazione di M atteo P ip p a e A I E L

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EDITORIALI

E dizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 B rebbia ( VA )

Tel. 0332 9 89 211 - f ax 0332 773850 w w w .laboratorioverde.net - inf o@ laboratorioverde.net

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RUBRICHE GREENSHOP

Il meglio in primo piano

NEWS

Brevi dal mercato

GreenUp, periodico mensile registrato: autorizzazione del Tribunale di Milano n.64 del 27/1/1999 - n. R.o.c. 2232, delibera del 30/06/2001. Spedizione posta target magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV. La pubblicazione o la stampa di articoli e immagini della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall’Editore. Gli articoli pubblicati su GreenUp sono sotto la responsabilità degli autori.

ASSOCIATA AD

QUESTO NUMERO di F rancesco T ozzi

IL PENSIERO di A nna P iussi

28 BUSINESS VERDE Fiori a cascata

di M atteo R agni

30 VISUAL IDEA

Il cliente al centro di E rica Cherubini

GreenUp è una rivista di Edizioni Laboratorio Verde srls. Fanno parte della stessa casa editrice:

• Flortecnica e vivaismo • Greenstyle • Bio Calendario

• IL giardiniere • Bio Agenda

Rappresentante e collaborazioni: • Blossom Zine Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le fi nalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

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Passion for Life.



Primo Piano / NORMATIVE

Un armadietto pieno di

regole

PFnPE, PFnPO… un quadro della situazione (confusa) sulla vendita di prodotti per la cura del giardino e delle piante di NICOLÒ PENSA

È

da tempo che sui fitofarmaci o agrofarmaci si delibera, si rimanda si proroga. In un delirio interpretativo demandato ai funzionari delle Asl territoriali, il garden center è stato colto da improvvisa allergia alla situazione. Da una parte c’è chi si è dato da fare per ottemperare, dotarsi di permessi e quanto necessario; dall’altra c’è chi o per mancanza di titoli o per rifiuto della situazione, che non è facilmente decifrabile, ha optato per altre vie. Ora con il nuovo regolamento per gli utenti non professionali sembra che tutto si sia addi-

venuti a qualcosa di più chiaro. Proviamo ad analizzare la situazione.

UTENTI PROFESSIONALI E NON

L’ultimo regolamento definisce le caratteristiche dell’utente non professionale, ovvero un individuo che ha necessit di risolvere problemi di ordine fitosanitario sulle proprie colture alimentari ( il legislatore definisce edibili e ornamentali; per questo può acquistare, detenere, manipolare prodotti specifici indicati nel regolamento, appositamente distin-

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Primo Piano / NORMATIVE

Il garden

center ha il

compito, è parte del suo

DNA, di spiegare, educare, coinvolgere il cliente in un’azione comune per un ambiente migliore ti dalla sigla obbligatoria, ma di responsabilità non ne ha alcuna: non è obbligato a sapere cosa sta usando, non è obbligato a conoscere i rischi dell’uso e dell’impiego dei vari prodotti fatti salvo quelli esposti nella descrizione e nelle modalità d’uso e nei rischi riportati sulle etichette delle confezioni, sempre che abbia voglia di leggerli. Chi è allora il responsabile? Il venditore del centro di giardinaggio che deve illustrare, descrivere, spiegare cosa accade quando si utilizzano tali prodotti. N on ci può più limitare a risolvere il problema f ornendo una soluzione in scatola: va illustrata.

DUE ANNI PER ADATTARSI

DEFINIZIONE L’utente non professionale è un individuo che ha necessità di risolvere problemi di ordine fitosanitario sulle proprie colture alimentari (il legislatore definisce edibili) e ornamentali.

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Il legislatore nel regolamento definisce che gli usi a cui il consumatore non professionale è chiamato sono essenzialmente due: 1. PI A N TE O R N A ME N TA LI dove vengono fatte valere le limitazioni e le disposizioni già vigenti, e si integra

con le quantità, che non possono superare il massimo di un litro o un chilo. 2. PI A N TE E D I B I LI : ortaggi, piccoli frutti e quanto altro di vegetale commestibile un orto, terrazzo, giardino e balcone possono produrre. Come sopra, vengono fatte valere le precedenti disposizioni ma si limitano le quantità ad un massimo di mezzo


litro e mezzo chilo le confezioni dei vari formati. Il nuovo regolamento dispone che i punti vendita dovranno verificare che le nuove indicazioni che contraddistinguono i prodotti siano visibili, lasciando un tempo (misure transitorie) nelle quali ognuno (produttore, distributore, veditore all’utilizzatore non professionale) dovrà adeguarsi per seguire correttamente le direttive. Per cui dalla data del nuovo reg olamento ( 6 aprile 0 tutti i prodotti che sono autorizzati per il trattamento delle piante ornamentali di utilizzo domestico sono transitoriamente consentiti sino

• • • •

Defi nizione dell’utente non professionale Maggiore responsabilità al venditore del punto vendita Periodo transitorio massimo di 24 mesi Opportunità di approcciare seriamente l’offerta bio Nuova leva commerciale: desiderio di ambiente migliore e più sano.


Primo Piano / NORMATIVE

a un massimo di 24 mesi. Le etichette devono recare la modifica con l’inserimento delle nuove diciture. I prodotti che hanno concentrazioni, formati e formulati autorizzati in ambito non professionale dovranno essere: • Venduti o eliminati entro 6 mesi dalla data del regolamento se hanno quantità complessive comprese tra i 500 ml/g e i 1.000 ml/gr; • Venduti o eliminati entro 24 mesi sempre dalla data del regolamento se hanno quantità complessive inferiori ai 500 ml/gr.

PERCHÈ TUTTO QUESTO?

foto servizio di fotolia.com

Sempre in un’ottica di salvaguardia dell’individuo singolo, della comunità, dell’ambiente, delle specie viventi, il tutto si dovrà convertire in un cambio ben evidenziato nelle indicazioni dei prodotti che avranno le seguenti differenze: PF nP ovvero i prodotti fitosanitari per gli utilizzatori non professionali (Np) si ripartiranno in: • PF nPO : prodotti da utilizzare per la difesa fitosanitaria (insetti, funghi, e cos via) delle sole piante ornamentali; • PF nPE : prodotti da utilizzare nella difesa fitosanitaria di vegetali destinati al consumo alimentare in ogni loro parte (semi, foglie, fusti, radici, frutti), compresi il diserbo delle aree soggette a coltivazione. I l reg olamento dispone che le aziende produttrici espong ano nell’etichetta l’esatta destinazione

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del prodotto o erto. Come possibilità il regolamento dispone che i P nPE possono essere usati in sostituzione dei P nPO solo qualora tali prodotti rechino anche questa indicazione d’uso.

UN’OCCASIONE DA COGLIERE

Si sviluppa un’opportunità per il canale garden center, ovvero quella del naturale; in pratica la commercializzazione di tutti quei prodotti stimolanti, difensivi, nutritivi che sintetizzati e ottenuti da materie prime naturali espletano un’azione di difesa efficace seppure limitata nel tempo. Il garden center ha il compito, è parte del suo DNA, di spiegare, educare, coinvolgere il cliente in un’azione comune per un ambiente migliore, partendo dalla pianta giusta al posto giusto, dalle azioni e pratiche di coltivazione corrette e atte a sviluppare in maniera equilibrata un risultato, sia esso fiore o ortaggio. Quindi, non solo scaffali ricolmi di prodotti definiti bio solo per cavalcare l’onda, ma sca ali e comunicazione integ rati, corsi di f ormazione e g iornate dimostrative per spiegare agli utenti non professionali che qualcosa è cambiato, e forse in meglio. I risultati Non saranno immediati, perché si opera in un ambito di marketing spirituale : non si fa più leva sul bisogno di un prodotto per causa/effetto, bens sul desiderio di un ambiente migliore e più sano. Ma arriveranno.


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Primo Piano / TREND

È l’era dei plants

parents

Questi i nuovi consumatori delle piante verdi d’appartamento. Giovani adulti che non potendo – o non volendo – avere (ancora) gli, spostano il loro desiderio di cura sulle variet c e vivono in casa. E la confer a arriva anc e da nstagra di MARTA MEGGIOLARO

S

+9,3%

ono decorative, sono resistenti, secondo un sondaggio condotto negli USA, depurano l’aria degli ambienti su sei milioni di nuovi g ardeners, lavorativi e domestici: i motivi ben cinque milioni erano U nder 34. per vendere piante da interno Come si spiega? Sul New York Times, che l’incremento delle vendite sono tanti, e sono ottimi moha riportato il sondaggio, la spiegazione è del segmento ‘piante tivi. Tuttavia, come ogni mercato, anche che prendersi cura delle piante è un modo verdi’ nel 2017 rilevato questo segue le mode: non basta che un per prendersi cura di sé e del mondo. Sono da Ismea. prodotto sia di per sé bello e di qualità, deve i “plants parents”, cioè i “genitori di piante”: saper rispondere alle esigenze dei consumatori giovani adulti che non potendo – o non volendo adesso, ai loro gusti e ai trend. Spero di non offendere – avere (ancora) figli, spostano il loro desiderio di cura nessuno se dico che qui abbiamo tutti vissuto abbastanza sulle piante che vivono nei loro appartamenti. per sapere che la moda è una faccenda di ricircolo continuo: i pantaloni a zampa vanno e vengono a intervalli PIANTA = DESIGN di vent’anni, e quest’anno ho visto stormi di ragazzini Caratteristica imprescindibile di ogni pianta da interno con le Doctor Martin, le stesse Doctor Martin che usavo che si voglia vendere a questa fetta di mercato, è l’immaio al liceo – anche qui qualche anno è passato, ormai. E gine. Il suo aspetto deve colpire. D eve essere iconica, l’ultima Monstera nei miei ricordi è quella nel vano scaanzi, deve essere f otog enica. E naturalmente, deve le di mia nonna. Fino all’anno scorso, quando è tornata stare bene con l’arredamento del mono o del bilocale in prepotentemente di moda. cui andrà a vivere come elemento di spicco di design. Per questo anche le piante grasse, che in realtà non hanno mai conosciuto LA PASSIONE DEI un vero e proprio momento di crisi, MILLENNIALS stanno andando molto bene: servoA proposito di chi ha finito il liceo no linee geometriche, o molto parpiù o meno quando l’ho finito io, fra ticolari. E naturalmente, anche le nuove categorie a cui rivolgersi per CONSIGLIA il vaso che ospiterà proporre Aloe, Sansevieria, Dracaeil nuovo inquilino na, Ficus, Chlorophitum, SpatiphilPer avere un’idea di queste deve avere le stesse lum, Monstera e così via, ci sono i nuove tendenze che vi stiamo caratteristiche. Nelle famigerati Millenials, la g eneraraccontando, visitate Instagram, pagine che seguono, vi zione deg li U nder 34. Pur non digitando il nome delle diverse presentiamo l’assortiavendo a disposizione case ampie varietà: davanti a voi si aprirà un mento di quattro aziene stipendi notevoli come la generamondo, forse ancora inesplorato, de italiane che producozione dei Baby Boomers, il numero ma da cui è possibile trarre no e commercializzano fra loro dei convertiti al giardinagispirazione per comprendere meglio piante da interno. A voi gio indoor aumenta di anno in ancome proporre al mercato più la scelta. no: nel 2015, per fare un esempio, giovane le vostre piante.

LA CURIOSITÀ Un grande esemplare di Howea Forsteriana, in vendita sul sito inglese Patch. Il sito si occupa della vendita online e dell’assistenza nella cura di piante da appartamento e non per i neofiti del giardinaggio. Nei primi dodici mesi di apertura il sito è cresciuto del 30% ogni mese e ha servito oltre cinquemila clienti.

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Primo Piano / TREND

Assortimento

completo

Oltre 300 referenze diverse coltivate in una zona particolarmente vocata per la produzione sotto serra. n riferi ento per gli a anti delle piante verdi Spathiphyllum Martina: è una pianta che appartiene alle eccellenze varietali storicamente riprodotte nel laboratorio meristematico di Floramiata. Caratterizzata da foglie particolarmente scure e da fiori grandi e resistenti, si differenzia dalle varietà prodotte nel nord Europa per essere coltivata senza ormoni stimolanti e per la grande resistenza all’ambiente domestico.

Dieffenbachia Tropic. Pianta tradizionalmente prodotta in Floramiata, che detiene una delle più grandi collezioni di piante madri in vaso d’Europa. Coltivata a temperature ottimali, superiori ai 25º C, grazie al riscaldamento derivante da fonte geotermica produce piante altamente decorative e resistenti.

Anthurium Andreanum: fa parte del core business produttivo di Floramiata, che nel 2018 ne coltiverà circa 200mila esemplari suddivisi nelle quattro varietà Turenza, Madural, Nubira con spata di colore rosso, e Pandola, di colore rosa in vasi del 14 e del 17.

F

loramiata, leader nella produzione di piante da interno, nasce quasi 40 anni fa, in una zona in cui il verde è parte del paesaggio e dell’immaginario: Piancastagnaio, piccolo scrigno senese che guarda dall’alto non solo la Toscana, ma anche l’Umbria e il Lazio. In questo meraviglioso angolo toscano, Floramiata coltiva 60 specie diverse di piante in serre completamente riscaldate da energ ia g eotermica. Il centro di moltiplicazione meristematica è il fiore all’occhiello dell’azienda, impegnato in una continua attività di ricerca e sviluppo di tecniche produttive innovative. Un progetto virtuoso, economicamente ed ecologicamente sostenibile, che guarda al futuro basan-

do la propria produzione su metodi innovativi, energia pulita e sulla passione dei propri lavoratori. Una produzione di oltre 300 referenze diverse, appartenenti a circa 60 specie verdi e fiorite, tra le quali spiccano lo Spathiphy llum, l’A nthurium, lo Scindapsus, la ie enbachia, la Sche era e la Phalenopsis. Grazie alla possibilità di coltivare piante a temperature costanti di oltre 25 gradi anche nelle stagioni fredde, si ottiene un prodotto di alta qualità durante tutto l’anno a bassissimo impatto ambientale. Le tecniche di coltivazione cercano di assecondare la crescita della pianta con apporti nutritivi e sistemi di forzatura non invasivi ottenendo piante più robuste, dotate di una lunga shelf-life.

I NUMERI • • • • • • • •

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100 dipendenti 3 milioni di piante prodotte annualmente 300 referenze 60 generi di piante verdi e fiorite di origine tropicale 1.260.000 mq superficie complessiva dell’azienda 238.000 metri quadrati di serre 4.820.000 di talee radicate l’anno 200mila Spathiphyllum prodotti da meristema all’anno 33mila carrelli danesi spediti all’anno


Guzmania Paulina: una taglia medio piccola di pianta coltivata in vaso 9. Il particolare dell’infiorescenza, che nella foto è ancora chiusa, è che quando si apre il colore panna della punta delle brattee illumina il viola scuro quasi nero del resto dell’infiorescenza, creando una peculiare forma semisferica con il ventaglio delle brattee.

Nepenthes Miranda: il mondo affascinante delle piante carnivore ci offre delle varietà spettacolari. L’ascidio delle N. Miranda è meraviglioso da vedere e da toccare, vellutato nella parte inferiore, puntinata di rosso bordeaux, liscio e zigrinato nel bordo il cui colore lucido e intenso richiama gli ignari insetti, che attratti da un profumo delizioso entrano nell’ascidio e annegano in un liquido zuccherino, ma vischioso.

Riferimento per le

Bromeliaceae

FLORA ARTISTICA, SPECIE COLTIVATE

Tradizione ed esperienza sono due dei punti di forza di Flora Artistica. Oltre alla continua attivit di speri entazione e ricerca di nuove variet

C

elso Pecorari è un pioniere nella coltivazione delle Bromeliacee: ha iniziato a metà degli anni ’60, fino a fondare nel ’72 F lora A rtistica, dedicandosi alla coltivazione esclusiva di A echmea, Cry ptanthus, Guzmanie, N eoreg elia, N idularium, Tillandsia e Vriesea. Negli anni ’80 aggiunge le piante carnivore N epenthaceae, e negli anni ’90 le D roseraceae. Oggi sono Silvia e Marco Pecorari, i figli di Celso e Agnese, a gestire l’azienda di famiglia. Le piante vengono riprodotte da meristema, fino a ottenere piante adulte in vaso. I tempi di coltivazione sono lunghi, da 12 fino a 36 mesi, per alcune Tillandsia si arriva a decenni. F lora A rtistica svolg e una continua attività di ricerca di nuove varietà che si adattino di volta in volta ai gusti del consumatore finale, garantendo anche l’alta qualità delle piante prodotte. Infatti, alla fine del ciclo produttivo e prima di immettere le piante

sul mercato, viene eseguito un ultimo controllo qualità. Si procede successivamente al confezionamento che garantisce la consegna di un prodotto integro e fresco. Le piante sono tutte etichettate, per consentire una buona comunicazione con il consumatore finale. Ad oggi, la produzione comprende Bromeliaceae, insettivore, stagionali e Orchideaceae.

Aechmea Cryptanthus Guzmanie Neoregelia Nidularium Tillandsia Vriesea Nepenthaceae Droseraceae Sarracenia Dipladenia Sundaville Fuchsia Orchidea ludisia

Aechmea Del Mar: tutti i colori del mare dal profondo blu, al celeste al bianco fino al rosa corallo. L’infiorescenza, molto particolare, è tra quelle di più lunga durata. Disponibile una taglia grande, diversa da quelle normalmente presenti sul mercato. Di sicuro effetto.

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Primo Piano / TREND

Dracaena Janet Lind, una varietà rigogliosa dalle foglie di un bellissimo verde brillante, e come tutte le altre varietà non ha bisogno di esposizioni luminose notevoli. È prodotta in esclusiva per l’Italia da Florpagano.

È la varietà di più recente introduzione, sicuramente la più bella e affascinante fra le Dracena. Stiamo parlando di Dracaena Dorado, prodotto in esclusiva per l’Italia da Florpagano, ancora poco conosciuta sul mercato.

Prodotti in

esclusiva

ono alcune delle variet di racena di lorpagano, azienda del co prensorio pugliese c e punta sul canale garden

A

lessandro Pagano e Gianluca Pagano conducono F lorpag ano insieme ad Antonio Pagano, socio fondatore, e si occupano direttamente della produzione, trasformazione e commercializzazione delle piante prodotte a Ruvo di Puglia. Grazie agli investimenti per l’ammodernamento e l’ampliamento, l’azienda oggi è una delle realtà rappresentative del settore florovivaistico italiano, specialmente nel seg mento delle piante ornamentali da interno verdi, fiorite e tropicali. Il complesso aziendale è diviso in tre macro aree: la sede principale, con circa 45mila metri quadrati di serre, il

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recente insediamento produttivo di 25mila metri quadrati e un’area scoperta di sette ettari destinata alle coltivazioni di piante da esterno. I 70mila metri quadrati di superficie coperta sono suddivisi in 25 settori climaticamente indipendenti, in grado di assicurare le condizioni di crescita idonee a ogni singola specie coltivata all’interno di essi. In particolare, F lorpag ano è uno dei pochi produttori in Puglia e nel sud talia di orchidee Phalaenopsis e A nthurium in vaso, mentre è esclusivista sull’intero territorio nazionale per la produzione e distribuzione di importanti varietà brevettate di Dracena: Dorado, Janet Lind e Hawaian Sunshine.

Dracaena Lemon Lime, variegata, molto resistente, come tutte le altre varietà non ha bisogno di particolari cure: con l’ausilio di vasi dotati di sistemi di auto – irrigazione, può durare molti anni.


Il verde è di

casa

Il core business della Floricoltura Pisapia è rappresentato proprio dalle piante da interno. u una super cie coperta di uasi uattro ettari

L

Philodendron squamiferum, particolare per la “squamatura” nel gambo della foglia.

a Floricoltura Pisapia si trova a Pontecagnano Faiano, in Campania. Nata grazie alla caparbietà di Lucio Pisapia, nel 1977 la società si trasforma, da azienda commerciale a produttiva, per mig liorare g li standard qualitativi e rispondere così al meg lio alle esig enze della clientela. La filosofia resta quella di allora: offrire piante prodotte direttamente, con metodi che rispettino l’ambiente e attenti al consumo energetico. Per questo negli anni sono state apportate al sistema di produzione modifiche e ristrutturazioni tecniche innovative. Pisapia vende esclusivamente piante prodotte nelle proprie strutture. Che si estendono su di una superficie coperta di circa 90.000 mq. Particolare attenzione si è data nella ricerca e selezione di articoli verdi e fioriti in grado di fare la differenza . Alcuni articoli di maggior produzione: Fatsia verde e variegata, Scindapsus, Caladium, Sansevieria, Zantedeschia (Calla bianca e colorate), Philodendron Selloum-Monstera-Squamiferum-Cobra, Nephrolepis (Felci), Spathiphyllum, Anthurium, Gloriosa superba, Caladium, Dracaena Charley, Clusia Roseo, Codiaeum (CROTON), Hydrangea Ortensia, Asparagus mix, Microsorum, Platycerium, Poinsettia, Cyclamini, Zamia Zamioculcas, Pachira, Peperomia, Sche era, Plat cerium Alcicornea etc

Fatsia “spider’s web”: si differenzia dalla classica fatsia per la particolare variegatura della foglia. Pianta adatta più per usi da interno che esterno, a differenza della classica.

FLORICOLTURA PISAPIA

Dracaena Charley: pianta dalla lunga vita e splendida colorazione. Sempreverde e con una foglia molto coriacea, per cui Pisapia al momento ha l’esclusiva per l’Italia.

• A Pontecagnano Faiano • 90mila metri quadrati di superficie coperta • Piante verdi e fiorite • Attenzione all’ambiente • Attenzione al consumo energetico

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News / BREVI DAL MERCATO EUROFLORA TORNA NEL 2021

Si è chiusa il 6 maggio a Genova Euroflora 2018, dopo sedici giorni di apertura, l’edizione più lunga di sempre, che si è svolta per la prima volta nei Parchi e nei Musei di Nervi con una nuova impostazione progettuale volta ad armonizzare gli esemplari del patrimonio arboreo esistente con gli esemplari dei florovivaisti partecipanti. Hanno ricevuto l’apprezzamento del pubblico in particolare le grandi scenografie vegetali. Il tutto è stato possibile grazie alla tenacia dell’amministrazione comunale che ha messo a disposizione i Parchi e ha organizzato la logistica dei trasporti. L’evento ha permesso inoltre la risistemazione della grande area verde. Qualche numero: 246mila i biglietti venduti, con una stima di 285mila presenze; per gli allestimenti sono stati usati 15mila metri quadrati di tappeto erboso, 14mila margherite rosse, 10mila tra solanum jasminoides e lithodora blu. Annunciate le date della dodicesima edizione: dal 24 aprile al 9 maggio 2021. Confermata la sede dei Parchi e dei Musei di Nervi.

AICG CRESCE ANCORA

L’Associazione Italiana Centri di Giardinaggio dà il benvenuto a un nuovo socio sostenitore: Coplant di Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova. L’azienda vanta 25 anni di esperienza nella produzione di alberatura in pieno campo e arbusti in vaso, su una superficie di 100 ettari, divisi in 70 in pieno campo e 30 di vasetteria. Molti i prodotti disponibili: dagli arbusti tappezzanti ai grandi arbusti esemplari, arbusti coltivati a spalliera fino agli arbusti forestali, erbacee perenni e graminacee. Interessante la produzione di alberi in pieno campo con PlantInBag, una soluzione che velocizza la crescita della pinta e facilita l’attecchimento una volta messa a dimora. Qualità e ampia gamma a servizio di vivai, garden center, giardinieri, architetti del paesaggio e tutti gli operatori del verde.

NOMINATO IL NUOVO PRESIDENTE DI ASSOFERTILIZZANTI L’associazione nazionale produttori di fertilizzanti, che fa parte di F ederchimica, ha scelto all’unanimità iovanni To oli come Presidente. La nomina è stata ufficializzata a fine maggio durante l’ ssemblea annuale dell’associazione, a Genova. Giovanni Toffoli subentra a rancesco Caterini, è componente del Consiglio di Presidenza e del Consiglio Direttivo di Assofertilizzanti dal 2014. Dal 2009 al 2014, sempre in seno dell’Associazione, è stato Presidente del Gruppo dei Concimi Minerali, uno dei tre comparti in cui l’Associazione è strutturata in rappresentanza dei vari settori merceologici. Un percorso netto, il suo, in un unico ambito professionale di riferimento. Dopo la Laurea in Economia e Commercio conseguita all’Università Ca’ oscari di Venezia nel 1991, muove i primi passi nel settore dei fertilizzanti maturando importanti esperienze per poi approdare nel 1997 in - ertilizzanti. datato

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2000 il suo ingresso in Adriatica Spa diventandone fin da subito membro del Consiglio di Amministrazione e poi, nel 2012, Amministratore Delegato. «Sono chiamato alla guida di un’associazione che rappresenta aziende capaci di apportare vantaggi indiscussi al sistema agricolo italiano. attori indispensabili per nutrire la terra, i fertilizzanti garantiscono ogni anno raccolti di qualità e abbondanti, capaci di soddisfare le esigenze del fabbisogno alimentare. O g ni giorno, questa associazione lavora per fare agricoltura in modo corretto con un occhio di riguardo nei confronti delle tematiche ambientali ha dichiarato il Presidente neoincaricato «L’auspicio è che quest’impegno venga valorizzato e non messo in discussione, né dalle Istituzioni, né dagli stakeholder. Valorizzare il comparto significa salvaguardare la competitività del settore agroalimentare nazionale». Una dichiarazione supportata dai numeri:

le stime mostrano che senza l’utilizzo di fertilizzanti possono verificarsi nei raccolti perdite pari anche al 75%. Nel 0 le aziende aderenti a ssofertilizzanti hanno fatto complessivamente registrare un fatturato complessivo di oltre miliardo di euro. Nel corso dell’Assemblea sono state confermate inoltre le cariche di Enrico Villa e Lorenzo Gallo a Presidenti rispettivamente dei gruppi Concimi minerali e ertilizzanti specialistici”. Nuova carica, invece, per elice Lo aso, eletto Presidente del gruppo Concimi organominerali, organici, ammendanti e substrati .


Sì a un marchio per le piante di Pistoia «Sono decisamente favorevole all’idea di dare vita a un marchio delle piante del distretto vivaistico ornamentale di Pistoia. Consentirebbe ai nostri vivaisti di valorizzare meglio la qualità delle loro produzioni e il patrimonio delle loro competenze». A dichiararsi a favore della proposta, avanzata nell’ambito dell’iniziativa Vivaismo, la fabbrica del verde organizzata in aprile dal Tirreno, è il presidente di Cia – Agricoltori Italiani Toscana Centro ( irenze – Pistoia – Prato) Sandro rlandini, che ha presenziato all’incontro all’Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia. «Credo che un marchio di distretto non sia realizzabile perché presupporrebbe un prodotto standardizzato che ancora non c’è. ipende dal tipo di marchio e dal disciplinare che si definisce. Ad esempio, si potrebbe pensare, ma circoscrivendolo al solo distretto rurale vivaistico ornamentale di Pistoia, a un marchio d’origine di prodotto simile a quello dell’Associazione nazionale Piante e fiori d’ talia (espressione delle camere di commercio), che finora è stato ignorato dai vivaisti ornamentali di Pistoia aderenti a Cia Toscana Centro, perché non è vero che in tutto il territorio nazionale sono garantiti gli stessi livelli qualitativi del Distretto vivaistico pistoiese e ai nostri vivaisti non converrebbe essere confusi con altri. In conclusione, credo che il livello nazionale sia sbagliato per un marchio in questo comparto e comunque non conviene ai vivai del nostro distretto, ma l’idea del marchio d’origine di prodotto legata al solo territorio del distretto pistoiese potrebbe funzionare». Un consenso che apre la possibilità di lavorare su un possibile marchio, una volta fatte tutte le considerazioni necessarie; ad esempio si potrebbe valutare un marchio che certifichi la sicurezza fitosanitaria, per questo però è indispensabile attendere che vengano definite in Italia le norme attuative del egolamento Ue 2016/2031 contenente le misure per la protezione delle piante da organismi nocivi, su cui stanno lavorando anche le associazioni dei vivaisti. «Insomma, è una partita complessa che richiede ancora alcuni passaggi e approfondimenti, ma l’obiettivo di arrivare a un marchio del distretto vivaistico pistoiese lo condivido pienamente. irei che è indispensabile sia per dare pi valore ai nostri prodotti che per facilitare una comunicazione del nostro distretto che lo renda più competitivo sui mercati internazionali».

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Business Verde

MATTEO RAGNI Rappresentante di alcune aziende israeliane e olandesi leader nella produzione di giovani piante, e consulente per imprese floricole e vivaistiche.

IN BREVE Pelargonium Pinky Pink Di Jaldety Nurseries Lunga fioritura Molto resistente a calore e siccità Bassa manutenzione

Fiori a

cascata

Una varietà di Pelargonium che può essere l’asso nella manica nei moderni giardini attenti al consumo di acqua, senza rinunciare alla bellezza delle oriture

T

empo di gerani? Questa cultivar saprà catturare l’occhio di chi entra nel vostro garden a cercare qualcosa di nuovo. Il Pelarg onium Pink y Pink è una perenne sempreverde con una lunga stagione di fioritura. La sua massa di fiori rosa delicatamente profumati sboccia da inizio primavera a fine autunno. Ma è delicato solo in apparenza: in realtà è una pianta resistente al calore, alla siccità e che richiede in generale poca manutenzione.

INUSUALE E VERSATILE

Naturalmente compatto, Pink Pink ha buona ramificazione. I suoi fiori, di un bel rosa acceso, assomiglia-

IL VASO MULTIACCESSORIATO

Le varietà ricadenti vengono valorizzate da contenitori che sfruttano l’altezza, come Mediterraneo, nella versione Tondo o Q uadro. Questi vasi possono essere dotati di accessori diversi: gambe di diverse altezze e in diversi materiali (legno, alluminio e bronzo), per renderli adatti a ogni ambiente, oltre alla base da appoggio che li trasforma in tavolino. Disponibile in bianco, tortora, rosso e nero. Distribuito in Italia da Corino B runa.

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GreenUp

no a una miriade di farfalle svolazzanti che spiccano a contrasto con il bel colore verde scuro del fogliame e dei rami, e attireranno farfalle e api. Le foglie sono ben definite, sembrano fatte all’uncinetto. Al contrario degli altri pelargoni, se le condizioni di luce non sono ottimali, non tende a filare . Sta bene in pieno sole come anche in mezz’ombra, ma soprattutto, può tollerare alte temperature, con una bassissima richiesta di acqua. Il look di questo geranio è chiaramente classico, ma i fiori sono cos appariscenti ed è talmente resistente da essere adatto a molte situazioni diverse: è ideale per essere appeso in basket, per delimitare sentieri e passaggi, giardini rocciosi, e naturalmente per adornare finestre e balconi, oltre che in fioriere.


Scegli con cura dove mettere le tue radici

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Cifo presenta le nuove linee di terricci


Visual Idea

Il cliente al

ERICA CHERUBINI Consulente professionista creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center.

centro

Rebranding e personalizzazione, come tutti gli altri progetti in cui investiamo, devono avere come obiettivo il coinvolgimento sempre maggiore dei clienti

N

on è certo un’isolata Visual Idea a incrementare le visite in un centro di giardinaggio. Bisogna darsi obiettivi precisi, ma come? Lanciandoci in piccoli cambiamenti estemporanei che danno l’illusione del rinnovamento, o con creatività, dedicando un po’ di tempo e risorse all’analisi? Fidelizzare e rendersi accattivanti per un target più esigente e variegato potrebbe sembrare un’impresa ardua; ma è possibile, conoscendo meglio i nostri visitatori, e questo si può fare anche senza avere accesso a costose ricerche di mercato. La Visual Idea questa volta, allora, è multitasking: un’area relax estiva, la “relax & ref resh zone”, dove contestualizzare specifiche referenze e stimolare l’acquisto, ma che diventa anche il luogo ideale per raccog liere inf ormazioni sui nostri visitatori reali.

UN QUESTIONARIO, MA SPIRITOSO Crea una scenografia verde, rendendo riconoscibili le varietà disponibili nel tuoi vivaio e in serra.

Se disponi di un reparto zoo, perché non contestualizzare con animali vivi?

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GreenUp

1. R ealizziamo l’area relax , pensando di mettere a loro agio i nostri clienti, con il desiderio di stupirli e attirare la loro attenzione con qualcosa che non sia

la routine che conoscono da anni visitandoci. 2. Stiliamo un questionario, da compilare in forma anonima, con domande ben studiate che vadano a delineare il profilo del visitatore, stimolandolo con un pizzico di ironia. 3. I nvog liamo la compilazione: usando i tablet sarà anche più rapido analizzare i dati; oppure delle schede colorate da cui potrà staccare un segnalibro a tema botanico... Largo alla creatività. 4. R accog liamo inf ormazioni per almeno tre mesi; ideale sarebbe anche in più momenti dell’anno, trasformando di stagione in stagione l’area relax. Avremo a questo punto informazioni preziose che supporteranno scelte strategiche per il nostro garden. O g ni g iorno attraverso carte f edeltà , social, app, noi stessi reg aliamo inf ormazioni personali analizzate da complicati alg oritmi. Come medio - piccoli imprenditori abbiamo difficilmente accesso a questi dati globali. Ma con questa Visual Idea possiamo mettere al centro il cliente, poi la territorialità e infine la praticità.

Installa una fontana con acqua che scorre, o un raffrescatore evaporativo.


foto: Roberto Brenno Campadelli creatività:

Esci Escidagli daglischemi schemi delle dellesolite solitepiante piante Le Le piante piante mediterranee mediterranee e ilefiorito il fiorito in vaso in vaso hanno, hanno, ora, ora, un’identità un’identità nuova nuova

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Primo Piano / INTERVISTA

Mr

Successo

La passione non basta sostiene Bob Negen, imprenditore americano e punto di riferimento del retail indipendente per cui ha messo a punto un sistema in grado di far decollare le vendite. Ecco come funziona di STEFANIA MEDETTI

A

prire le porte del punto vendita non è più sufficiente, soprattutto nel mondo del retail contemporaneo che sembra disegnato apposta per dare al cliente il totale controllo. Chi compra, infatti, ha tantissime alternative per i suoi acquisti: ci sono le grandi catene, c’è l’online, ci sono e a e Amazon. L’unico modo per ag g irare l’ostacolo, sug g erisce B ob N eg en, imprenditore americano ed esperto di retail . hizbangtraining.com , è o rire delle esperienze indimenticabili. La sua filosofia

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GreenUp

è Ama i tuoi clienti e i soldi arriveranno e adesso, in anteprima sulla Igc, la convention americana dei garden center indipendenti in programma per agosto a Chicago, racconta in esclusiva per GreenUp come tradurla nell’operatività. Q uali sono g li errori più ricorrenti che nota nel mondo del retail? Molti imprenditori non costruiscono il loro business per i loro clienti, ma cercano di fare in modo che quello che hanno in mente possa andare bene per il mercato.


Primo Piano / COPERTINA

Prendiamo per esempio gli orari di apertura. Non so quali siano le leggi in materia in Italia, ma qui negli Stati Uniti molti imprenditori non tengono aperto la domenica, perché vogliono avere la giornata libera oppure chiudono alle diciotto. Orari di apertura più lunghi, in realtà, rendono lo shopping più accessibile, soprattutto per i clienti che lavorano e che trovano comodo fare spese la domenica o la sera. Quindi, questo è il primo errore: gestire il business in modo che soddisfi le proprie esigenze e non quelle dei clienti. Come se ne esce? La soluzione è nascosta nella formula è wwmcw : what would m clients want Cioè, Cosa vorrebbero i miei clienti . Davanti a ogni decisione, un imprenditore dovrebbe porsi proprio questa domanda. una sorta di stella polare per tutte le scelte, perché vi aiuta a creare il punto vendita che i clienti desiderano e non quello che volete voi.

I l secondo errore, invece, qual è ? A livello strategico, le persone non prendono responsabilità per il loro successo o il loro insuccesso. asta dare un’occhiata alle chat che si occupano di retail: tutti parlano di successo in termini macro-economici, tutti biasimano o danno merito a qualcosa di esterno e quasi nessuno sottolinea la variabile della responsabilità. La verità è che tutti i negozi hanno difficoltà, ma se non hai abbastanza traffico, è una tua responsabilità diventare più bravo nel marketing e generare più traffico. Se il tuo cash flow non ti permette di investire, è una tua responsabilità capire cosa devi fare per cambiare direzione. Ogni cosa che avviene in un punto vendita, infatti, è il risultato delle decisioni dell’imprenditore. Nel momento in cui rinunci a questa responsabilità e la attribuisci a qualcun altro o a qualcos’altro, è l’inizio della fine del tuo successo come retailer indipendente.

A

seg uire, quali sono le altre variabili che meritano attenzione? Mano a mano che ci si addentra nelle dinamiche della gestione di un punto vendita, si scoprono altre debolezze. Tendenzialmente, i retailer non focalizzano il mar-

keting sui clienti, non gestiscono il proprio inventario e non guidano i propri team. Si tratta di tre variabili molto importanti.

D al suo punto di vista, in che modo si può invertire la rotta? La maggior parte delle persone quando pensa al marketing, pensa alla pubblicità: devo comprare dello spazio sul giornale o delle campagne sulla radio, ma il problema è che la pubblicità sta diventando meno efficace di un tempo, perché ci sono sempre più mezzi di comunicazione dove le persone possono ottenere le informazioni di cui hanno bisogno. Ora, c’è un’altra cosa che bisogna mettere a fuoco: il lavoro del marketing non è vendere, il lavoro del marketing è portare le persone sul punto vendita. Quando un cliente arriva in negozio, il marketing ha svolto il suo compito e a questo punto devono intervenire le vendite, il che significa displa , prodotti di qualità, personale competente e specializzato.

IL CONSIGLIO Uno degli aspetti della regola della reciprocità è il seguente: dai qualcosa (negoziante), ancora prima dell’acquisto, e in cambio la persona (cliente) ti ricambia con la sua fiducia.

So che lei ha una f ormula mag ica per il mark eting … È una semplice regola della reciprocità che serve per costruire relazioni. accio un esempio, immagina, sei

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Primo Piano / INTERVISTA

da qualche parte, parli con qualcuno e ti chiede cosa fai e rispondi: ho un garden center e l’altra persona si dimostra interessata, può essere l’occasione per dare un buono regalo, invitare la persona a visitare il negozio, dirsi disponibile per mostrare lo spazio. Diventa tutto più personale. Si crea un altro tipo di relazione, stai mettendo in pratica una regola della reciprocità: dai qualcosa e in cambio la persona ti ricambia con la sua fiducia.

U na volta in cui un potenziale cliente è arrivato sul punto vendita, quali sono i suoi consig li per f ar crescere il business? ondamentalmente, ci sono tre modi per far crescere la propria attività: conquistare nuovi clienti, aumentare lo scontrino medio e aumentare il numero di transazioni per ogni cliente.

I n che modo si possono realizzare questi obiettivi? Ci sono undici competenze chiave che io ho imparato sulla mia pelle. Quando ho aperto il mio negozio di aquiloni, avevo 23 anni e non sapevo nulla del business, ero solo appassionato di quello che facevo e le abilità sono emerse nel corso del tempo. All’inizio, ho imparato come generare traffico. Poi mi sono accorto che dovevo diventare un venditore di successo, un esperto nella gestione del personale e del suo sviluppo e poi ancora che dovevo imparare tutto sull’inventario e le strategie cash flow.

Può f are un esempio di come si implementano queste competenze? Prendiamo per esempio il personale. Guidare il proprio team significa insegnare alle persone che lavorano con noi a vendere con più successo. Capisco che ci siano differenze culturali, ma alla fine quello che ogni cliente in ogni parte del mondo vuole è di essere aiutato. Quando tengo corsi su quest’argomento non parliamo di spingere le vendite , ma di dare a ogni cliente l’esperienza che desidera, facendo delle domande pertinenti, tutto il contrario insomma di addetti alle vendite disattenti,

ALCUNE REGOLE

Offrire esperienze indimenticabili, per aggirare l’ostacolo della concorrenza. Saper gestire il business in modo che soddisfi le esigenze dei clienti. Saper analizzare la variabile della responsabilità personale dell’impenditore. Essere in grado di focalizzare il marketing sul cliente/target. Aumentare al crescere del business anche il livello delle competenze.

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disinteressati o peggio ancora scortesi. Mentre il business cresce, devono crescere anche le competenze. Le più importanti sono marketing, vendite, inventor e leadership. Tutto il resto ruota attorno a questo.

Lei ha scritto un sag g io intitolato: “I l mark eting nell’era di internet”. Può dirci brevemente che suggerimenti o re Il tema fondamentale è che la filosofia che si applica a internet non si discosta dalle regole dell’o ine. Quindi, il punto non è cosa posso prendere dai miei clienti, ma cosa posso dare per farli sentire leali nei miei confronti e per fargli desiderare di fare shopping presso il mio punto vendita e non attraverso un computer. Quando parlo di quest’argomento faccio un paragone con il primo appuntamento. Quando qualcuno viene nel vostro negozio per la prima volta, è come la prima volta in cui si esce con una persona: ci sono un sacco di piccoli dettagli che entrano in gioco e sono determinanti per capire se ci si piace oppure no. Dando per scontato che siete riusciti a offrire una prima esperienza di successo, ci si addentra in una nuova fase della relazione che è ottenere i contatti. In pratica, state cercando di costruire in modo pro-attivo il database dei vostri clienti e se qualcuno entra nel vostro programma fedeltà, vuol dire che vi ha dato il permesso di contattarli. ino a che non vi hanno dato questo permesso, la relazione – proprio come avviene in una coppia – è fuori dal vostro controllo. Ma se avete un ok, allora potete cominciare a costruire la relazione attraverso email marketing, inviti e promozioni. L’ultimo tassello, infine, è come fare in modo che questi


clienti con cui avete una relazione privilegiata vengano più spesso in negozio e questo significa più transazioni per singolo cliente.

Q uali sono i vantag g i competitivi su cui può f are leva un g arden center rispetto ad altre categ orie merceolog iche? Proprio per la sua natura, un garden indipendente può infondere l’anima e il cuore nel proprio punto vendita e costruire un’esperienza memorabile, legata al proprio territorio.

natura, un garden

indipendente può infondere l’anima e

il cuore nel proprio punto

vendita e costruire un’esperienza memorabile, legata al proprio

territorio

Jewel of Desert® - Garnet

storia, creare una relazione genuina e autentica, cosa che le persone cercano in questi anni più che mai. La passione, dunque, da sola non basta, ma è la prima cosa: i clienti se lo aspettano, soprattutto da un garden center indipendente. Sulla spinta della concorrenza digitale, nessuno può più permettersi di essere un cattivo punto vendita. Se siete appassionati del vostro lavoro e avete le competenze giuste, il futuro è molto, molto luminoso.

foto servizio di fotolia.com

Però , come dice lei, la passione non è suf ficiente, cosa ci vuole per avere successo La passione per i prodotti non basta per fare un profitto, ma la passione per quello che che si fa, in questo caso occuparsi del giardino, dovrebbe essere quello che vi guida nel diventare un imprenditore di maggiore successo. Per me, la transizione è arrivata quando ho capito che dovevo avere meno interesse per gli aquiloni e più interesse per essere più professionale. Quindi, il punto è diventare capaci di creare un’esperienza, raccontare una

Proprio per la sua

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Tendenze / SCENARI

I 5 trend che cambieranno il garden

Il consumatore è alla ricerca continua di nuove esperienze di acquisto, casomai da raccontare sui social. Ecco perché il punto vendita è obbligato a stare al passo coi tempi di NICOLÒ PENSA

foto di fotolia.com

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utto è in movimento, ciò che era valido ieri oggi già sa di vecchio… Anche il garden center è travolto da quest’onda, che sta influenzando il mercato in diversi ambiti, e presto dovrà tenerne conto per non trovarsi impreparato. Quindi, meglio assecondare i cambiamenti, visto che gli stili di vita e le abitudini al consumo in uenzano sempre pi ogni mercato e, di conseguenza, anche la distribuzione e i rivenditori. Anche se fare previsioni è azzardato, quale potrebbe essere lo scenario da qui ai prossimi cinque anni per il garden center?

CLIENTI PROTAGONISTI

I prodotti da soli non bastano più, sono passati dal motivo che spinge all’acquisto a semplici strumenti per soddisfare motivazioni più profonde e a volte imprevedibili. n trend interessante per chi possiede un garden è quella dell’ perience ania, soprattutto nelle fasce pi giovani dei consumatori che mirano a essere interpreti del loro agire piuttosto che semplici osservatori passivi. Oggi il nostro consumatore vuole vivere esperienze da condividere on line, esperienze che gli permettano di fare da sé, di raccontarsi in rete; gli analisti del web hanno ormai dimostrato che uno smartphone, un soggetto da immortalare e il consumatore possono diventare protagonisti di un loro proprio film da condividere. L’essere sempre più connessi, il condividere a distanza ogni respiro quotidiano, stanno cambiando il fare ma anche l’essere. Ciò comporta un ripensamento del vecchio concept, sino a giungere a negozi non pi incentrati sul prodotto, ma sul come questo possa diventare parte dell’esperienza, parte delle emozioni che il consumatore ricerca oggi. Il pubblico di questo scenario sono uomini e donne tra i 28 e i 35 anni, curiosi, che dispongono di un discreto reddito e sono disposti a pagare di più se l’esperienza vale la pena. Esperienza, non prodotto Questo è il modo per vivere direttamente l’emozione ambita.

2

GREEN SHOPPER A CASA

Un’altra tendenza che si profila e che potrebbe toccare anche il nostro canale è quella definita pro e perience at own home, ovvero il potenziale consumatore vuole ricreare da sé qualcosa che lo elevi da semplice cliente a semi-professionista, ad artefice del proprio verde, giardino o arredo green domestico. Chi saprà veicolare il concetto di anche tu puoi sarà vincente per quanto riguarda le merceologie legate ai fiori recisi, alle piante da interno, a balcone e terrazzo.

LA SALUTE ANZITUTTO

Il benessere in senso lato è un aspetto da non sottovalutare. Anzi La salute e il rispetto dell’ambiente sono tematiche sulle quali il consumatore presta sempre più attenzione. Solo alcuni spunti di riflessione: il nostro punto vendita è green o di vecchio stampo Seguiamo i trend vegan, bio e pest free, oppure vendiamo ancora solo diserbanti e bombe chimiche Siamo attenti al packaging o poco ci importa Pensateci, perché il nostro consumatore osserva e riflette.

4 SU MISURA

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CONNESSI SEMPRE!

Ormai essere connessi è parte del vivere quotidiano, che lo si voglia o meno, spesso è diventata un’abitudine e ognuno di noi è collegato a qualcosa; nel 2016 i connessi erano valutati in 6,4 milioni nel mondo, nel 2010 sono saliti a 20,8 milioni, ad oggi sono stimati circa 1,7 miliardi (fonte VNI Cisco Global Mobile Data Traffic orecast 2016/2020). Quindi al di là di web shop e assimilati, è importante che il garden center consideri questo trend per adattarsi e non perdere visibilità.

In altri comparti c’è la possibilità di personalizzare da casa, comodamente in poltrona il proprio prodotto, auto, scarpa. Perché non per il verde Immaginiamo che il nostro cliente possa arredare una stanza della sua casa direttamente sul sito internet del punto vendita, selezionare i vasi trend del momento, abbinando anche le piante che preferisce, tutto con un click. Ecco, cos abbiamo attirato un’altra fascia di consumatori. Starà a noi, poi, fidelizzarli.

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Tendenze / CONSUMI

per li orti p an ora

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business

In continua crescita gli spazi dedicati alla coltivazione di melanzane, pomodori e peperoni in città. Per uno sviluppo sempre maggiore degli hobby farmer. Potenziali clienti del garden all’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecolog ico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi, sono diverse le opportunità offerte anche a quanti non hanno spazi disponibili per piantare ortaggi e frutta. quanto emerge dalla studio della Coldiretti/Ixè su “Italiani popolo di hobby farmers”. L’investimento per realizzare un orto tradizionale in g iardino si può stimare – inf orma la Coldiretti – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare

terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole da seguire per ottenere buoni risultati.

VINCE L’EMILIA ROMAGNA

“E la voglia green degli italiani da quest’anno può contare anche su un nuovo strumento che è il bonus verde che prevede detrazioni ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori di sistemazione a verde di aree scoperte priva-

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foto servizio di fotolia.com

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di FILIPPO TERRAGNI


Tendenze / CONSUMI

IN BREVE • 250 euro la spesa media per realizzare un orto di 20 mq • 36,4% la crescita di orti pubblici negli ultimi cinque anni • Crescita orti urbani maggiore al nord • Emilia Romagna guida le regioni “urban farmer” • Fra gli hobby farmer anche giovani e stranieri

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te di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili”, ha ricordato il presidente di Coldiretti oberto Moncalvo nel sottolineare che “il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali”. Una battaglia vinta anche da Coldiretti che – ha precisato Moncalvo – aiuta l’economia e il lavoro in un settore determinante del Made in Ital come il florovivaismo, ma che è anche importante per abbellire le città e per ridurre lo smog. E per chi non ha disponibilità di spazi propri, mai cos tante aree verdi sono state destinate a orti pubblici in Italia nelle città capoluogo dove con una crescita del 36,4% in cinque anni si è raggiunto il record di oltre 1,9 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale, divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione familiare, secondo un’analisi della Coldiretti su dati report Ambiente urbano 2017 di Istat. La crescita degli orti urbani in Italia ha riguardato soprattutto il nord con l’E milia R omag na che g uida la classifica delle regioni urban farmers con il 37% di tutti g li orti pubblici a livello nazionale per oltre 704mila metri quadrati, seguita dalla Lombardia con il 10,2% e più di 193mila metri quadrati e dalla Toscana con il 9% e oltre 170mila metri quadrati. Nella top five regionale entrano anche il Veneto con l’8,5% e 160mila metri quadrati e il Piemonte con il 7,6% e quasi 144mila metri quadrati. ra le regioni del centro Italia la leadership spetta alle Marche con più di 104mila metri quadrati, con alle spalle Umbria e Lazio. Mentre al sud la classifica è guidata dalla Campania rappresentata dagli oltre 116mila metri quadrati di Napoli seguita da Sicilia, Sardegna e Calabria.

IL BOOM DI NAPOLI E MILANO

La ricerca del verde, la voglia di recuperare ritmi più naturali nella vita quotidiana, il bisogno di un’attività fisica diversa dagli allenamenti in palestra e la soddisfazione di portare in tavola il frutto del proprio lavoro – evidenzia la Coldiretti – ha generato un vero e proprio boom degli orti urbani nelle grandi aree metropolitane come a Napoli, dove gli spazi comunali degli hobb farmers sono aumentati di 13 volte arrivando a oltre 116mila metri quadrati o a Milano che ha registrato una crescita dell’86,8% sfiorando i 74mila metri quadrati, mentre

IL NUMERO

1.900.000 metri quadrati di terreno è la superficie di terreni comunali adibita alla coltivazione di orti urbani. Per chi non ha la possibilità di spazi propri, mai cos tante aree verdi sono state destinate a orti pubblici.

Torino segna un aumento del 20% arrivando a 60mila metri quadrati contro i 67mila metri quadrati di Verona cresciuta del 12,6 per cento. Ma il record nazionale assoluto per la disponibilità di spazi per appassionati della zappa spetta a B olog na con 165.843 metri quadrati, ma con una crescita più contenuta del 5,8% in cinque anni rispetto ad altre città italiane. ra le grandi metropoli del sud, se si esclude Napoli, Palermo è invece stabile a 30 mila metri quadrati mentre a oma si superano i 20 mila metri quadrati.

NON SOLO PENSIONATI

Ogni amministrazione – spiega la Coldiretti – applica poi parametri e sistemi diversi per la concessione degli orti pubblici: ci sono comuni che li danno in uso annuale in cambio di un piccolo canone dopo averli recintati e attrezzati con acqua e piccolo riparo per gli attrezzi, altri che li riservano solo a certe fasce di età e altri ancora che aprono dei veri e propri bandi per le assegnazioni con quote di canone che cambiano a seconda del reddito e dell’età. F ra g li hobby f armers cittadini non si trovano solo pensionati, ma anche persone più g iovani, italiani e stranieri. Per i più coraggiosi ci sono anche le tecniche di “guerrilla gardening” che possono essere adottate da quanti non hanno spazi disponibili per piantare ortaggi, frutta o fiori nei terreni nei centri delle città. La guerrilla gardening – conclude la Coldiretti – è un’azione non violenta, borderline, praticata soprattutto da guerrilleri che rilevano un pezzo di terra abbandonato, il più delle volte pubblico, per seminare e piantare durante la notte, in relativa segretezza e prendersi poi cura di un nuovo tappeto vegetale o di un tappeto fiorito.


D E S E I N . I T

TERRICCI SPECIFICI

Qualità professionale in sacco da hobby

In continua crescita N E W PAC K AG I N G D E S I G N

CO N PA S S I O N E , E S P E R I E N Z A E CO M P E T E N Z A

terrabrill . it

L A G A M M A C O M P L E TA

Q U A L I TÀ P R O F E S S I O N A L E DA L 1 9 5 0

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Mojo Berry è buono e bello!

Morus rotunbiloba Mojo Berry (Matsunaga PBR) è una pianta compatta, facile da coltivare e da mantenere. A maggio si ricopre di fiori e poi di bacche che da rosse diventano nere, per un pieno di colore. I frutti sono abbondanti, si raccolgono fino ad autunno inoltrato. Saporiti e dolci, possono essere consumati freschi o lavorati in marmellate e torte. Per informazioni contattare Matteo Ragni: matteo@matteoragni.eu


Tendenze / FIERE

Siamo

realisti

Conoscere i trend che animeranno le stagioni future è sempre più decisivo per proporre ai clienti prodotti e atmosfere adeguate. Li vedremo dal vivo alla prossima edizione di spoga+gafa di MARTA MEGGIOLARO

A

vete comprato il biglietto? Dal 2 al 4 settembre si terrà la spog a+ g af a, e il mondo del verde si raccoglierà a Colonia. Le aziende partecipanti saranno circa 2100. C’è fermento: a maggio il 98% dello spazio è già assegnato, e la superficie occupata dalla fiera aumenta rispetto all’anno scorso. Ma al di là dei numeri, che pure sono un buon motivo per fare il viaggio, c’è un altro aspetto da sottolineare: lo spazio dedicato alle tendenze per il 2019 . Qui trovate un’anticipazione succulenta di quello che vedrete al g af a, offerta dall’agenzia di trend hunter francese che collabora con la fiera, Clorosphere. La parola d’ordine del prossimo anno sarà: realtà . Emerge a livello globale l’esig enza di comprendere il mondo e noi stessi. Non è solo un discorso, questo sarà uno dei fattori fondamentali che detterà le nuove strade del consumo, focalizzandole su pragmatismo e autenticità.

1.

I l cliente org an – etico ( O rg an- ethic trend) Basta con i centri commerciali e la globalizzazione. Questa fascia di persone sta riscoprendo la dimensione più vera del mondo andando alla scoperta in autonomia, limitando le spese e il possesso di cose, per ampliare conoscenza e relazioni. Sono i consumatori che scelg ono i neg ozi locali, i prodotti a chilometri zero. Attenti al processo di produzione, privilegiano il biologico. Sono i sostenitori di certe sostanze e ne bandiscono altre: scelgono i prodotti “senza” qualcosa, “liberi da” qualcos’altro.

CLOROSPHERE

Un team di trend hunter francesi Evento a metà aprile a Parigi ogni anno Disponibili per ricerche private www.clorosphere.fr

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Tendenze / FIERE

2.

I l cliente desertico ( D esert- f ull trend) Libertà dal tempo, dagli impegni, dalle preoccupazioni. Una parte di noi insegue il sogno di vivere in ampi spazi desertici dove nulla e nessuno può fare pressione. Q uesti consumatori scelg ono prodotti in stile boho- chic, vogliono spazi dove tornare bambini, liberi dallo stress, con un tocco femminile per quanto riguarda l’estetica e maschile per quanto riguarda la tecnologia. La parola d’ordine è evocare il senso di solitudine e libertà che suggerisce il deserto. Protagoniste, le piante grasse.

3.

I l cliente eg ocentrico ( Super- eg o trend) Il bisogno di essere reali spinge a essere anti-conformisti. Parte dei nostri clienti si sente cosmopolita, open- minded. Vuole far emergere la sua specificità dando molta attenzione al proprio corpo, e creando da sé i propri oggetti secondo i propri gusti, manif estando la propria personalità attraverso og ni acquisto, se possibile intervenendo nel processo produttivo per personalizzarlo. Lavorare con le proprie mani diventa un’esperienza gratificante e che permette di costruire un’immagine positiva e individuale di sé.

4.

I l cliente misurato ( E x cess- f ree trend) Per alcuni di noi essere realisti significa prendere coscienza del fatto che il consumismo di massa ci aveva accecato; ora vediamo i costi che ha avuto in termini economici e di salute nostra e del pianeta. Lo spreco e l’inquinamento sono diventati problemi seri, di cui una parte di consumatori si sente responsabile. Lo shopping ha senso solo se è necessario, e sono particolarmente attenti quando si tratta di cibo e di gestione degli imballaggi e degli scarti. Prendono terreno le piante a bassa manutenzione, bassa richiesta idrica, e che hanno funzioni al di là di quella puramente ornamentale, come l’Aloe.

SPOGA+GAFA 2018

• Dal 2 al 4 settembre • A Colonia • Garden living: vita in giardino • Garden unique: mobili outdoor

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• Garden creation and care: manutenzione Garden bbq: offerta grill e bbq • Trendshow: il mobile di domani

• Isole tematiche su illuminazione, cura del prato e irrigazione • POS green solution islands • Outdoor Kitchen: cucine da esterno


w w w. c o r i n o b r u n a . c o m


Tendenze / ESTERO

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donna

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Anche quest’anno la giuria del Women Garden Executive Club ha scelto fra i prodotti che hanno gareggiato quelli che più si addicono al gusto femminile

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di BIANCA BELFIORE

l concorso è giunto alla sua quinta edizione, ma ripetiamo per chi si fosse perso le edizioni precedenti: l’associazione f rancese W GE C (acronimo di Women Garden Executive Club) organizza ogni anno una competizione a cui possono partecipare tutte le aziende che commerciano prodotti per il giardinaggio nelle diverse declinazioni: attrezzature, piante e fiori, accessori dècor, pet, prodotti per i bambini e così via. Lo scopo, dare un tocco femminile al mondo del giardino, i cui consumatori sono in maggior parte donne.

INNOVAZIONE E ORIGINALITÀ

La cosa particolare quindi è che il verdetto è affidato a una giuria composta da una sessantina di esperti del settore, rigorosamente di sesso femminile. Le componenti della giuria si ritrovano poi a Parigi, dove esaminano e valutano i prodotti in gara, per eleggere quelli “scelti dalle donne”. Ogni categoria (bricolage, décor, giardino, uomini, bambini, animali da compagnia) elegge un vincitore in particolare, ma assegna il proprio consenso a più prodotti in gara. Inoltre, la giuria in sessione plenaria elegge il Gran Premio

dell’A nno. Qui viene anche annunciato “il favorito” del presidente, che per il secondo anno consecutivo è Valé rie D eg uen, delegata generale di Unibal. La Deguen a proposito del concorso di quest’anno ha dichiarato: «Anche quest’anno le aziende e i distributori hanno dato prova di spirito pratico e innovativo. Il primo obiettivo di questi attori dell’industria del giardinaggio è rispondere ai bisogni dei consumatori, rendendo più semplice la vita e facendo amare le attività nel verde. Questa missione accomuna i prodotti che hanno partecipato al nostro concorso, fra cui spiccano alcuni che si sono distinti per originalità e per aver saputo differenziare la loro offerta a seconda degli interlocutori. Per questo siamo sicure che raccoglieranno, dopo il nostro, anche il consenso del pubblico. Tengo anche a sottolineare la serietà e la professionalità dei membri della giuria, che hanno dedicato tempo e attenzione all’esame dei prodotti presentati. La riunione della giuria è sempre un momento di interessante confronto fra i nostri diversi settori di attività. Con questa energ ia e con questi risultati il mondo del g iardinag g io si apre a un f uturo positivo» . Vediamo ora gli eletti di quest’anno.

Gran premi della g iuria

Cuore di carbone

Piccolo e robusto

Nella categoria Dèco & attività all’aperto vince K amado Mololith J unior, di Monolith France, è frutto della tradizione giapponese e delle più moderne tecniche di cottura. In ceramica, funziona a carbone, e permette tutti i tipi di cottura: arrosto, alla brace, alla griglia, aff umicato. Eletto anche Il favorito del presidente , in particolare per la raffi natezza dei dettagli, per la superficie multi-sfaccettata e la forma particolare.

Scelto dalle donne per gli uomini, questo prodotto di K ä rcher rientra fra quei gadget che, una volta provati, diventano indispensabili. È una piccola idropulitrice a pressione, si chiama O C 3. Compatta, funziona a batteria, può essere portata ovunque. Scelto dalle donne per gli uomini, come compagno per le uscite sportive, o con gli animali domestici, o semplicemente per dedicarsi tranquillamente alle attività di bricolage in garage… e poi, pulire.

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I nsieme è meg lio

Da Cerdy s, i mirtilli che vanno coltivati in coppia: quello blu, “Pow der B lue”, aiuta l’impollinazione di quello rosa, “Pink Lemonade”. Il packaging è ludico, l’intento è anche didattico: ha convinto la giuria “Scelto dalle donne per i bambini”.

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Com


Q uante palle!

Stiamo parlando del lanciatore automatico di palle da tennis Petsaf e. Basta con la tiritera del lancio della palla al vostro cane: con questo apparecchio, potete scegliere fra nove distanze e sei angolazioni di lancio, in modo da scegliere quello più adatto al vostro cane. Facile da trasportare, funziona a batteria, e con un po’ di pazienza potrete addestrare il vostro cane anche a rimettere la palla al posto giusto per ricaricarlo.

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Che sia la luce

U n pennello da é lite

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Toni melange, fibre naturali più chiare al centro, e tutto intorno le fibre sintetiche. Questa è l’anima della gamma di pennelli Turbo K ana, destinati a un uso professionale. Permettono di stendere la vernice senza interruzioni e coprono il 30% di superficie in più: fanno risparmiare tempo e le fi niture sono impeccabili.

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GIARDINAGGIO

W W W. P R O M O G I A R D I N AG G I O . O R G

01/05/17 17.32


Tendenze / SOCIETÀ

I NUMERI IL TREND • 29% la diminuzione delle sparatori • 22% il decremento dei furti • 30% la diminuzione dei disturbi alla quiete pubblica LE RISPOSTE • 37% ha dichiarato di percepire una netta diminuzione della microcriminalità • 39% ha percepito una considerevole riduzione del vandalismo • 58% ha affermato di non avere più preoccupazioni a uscire di casa • 76% socializza con maggiore tranquillità

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Fare giardini diminuisce i Lo certi ca uno studio pubblicato sulla rivista scienti ca nas. na confer a di uanto sia i portante investire in uesta direzione. e va nel bene dei cittadini di

N

E

blic ealth, fa emergere che nelle città americane il 15% on è raro che nelle città i comportamenti della superficie è in condizioni degradate, un’area grande delle persone siano influenzati, nel bene o quanto tutto il territorio della Svizzera. Il problema non nel male, dagli ambienti in cui vivono ed è è da poco. Lo studio riporta che le aree dismesse sono un dato di fatto che atteggiamenti negativi fra le prime minacce alla sicurezza pubblica: agevolano sono spesso favoriti da spazi degradati. il lo spaccio di droga, microcriminalità, furti e uso di armi caso delle aree abbandonate, lasciate al proprio destino, da fuoco. Quindi, trasformare queste aree degradate e e diventate, per qualche ragione, un ricettacolo di mafatiscenti in piccoli giardini curati, potrebbe essere una cerie ed erbacce. Ma uno studio, pubblicato sulla chiave per migliorare la vita di quartiere Lo studio di prestig iosa rivista Pnas (Proceeding of the National rabas è stato il primo a cercare di Academ of Science), ci dimostra rispondere a questa domanda, anache il verde è la cura. Infatti, semlizzando in modo sistematico un larplici operazioni di re-inverdimento go campione di dati. di queste zone possono diminuire le attività illegali e ridare ai cittadini la tranquillità di vivere in sicurezza il COSÌ SI VIVE PIÙ TRANQUILLI proprio quartiere. Nella città di Philadelphia, gli autori CONSIGLIA dello studio hanno selezionato 541 luog hi dismessi e li hanno recuMINACCIA ALLA SICUREZZA Per un garden center prendersi cura perati inserendo elementi verIl lavoro, dal titolo Citywide cluster di una piccola zona degradata di di: un semplice manto erboso e randomized trial to restore blighted una città potrebbe essere un’attività pochi alberi. Attenzione però, non vacant land and its effects on violensociale importante per la comunità. troppa vegetazione, altrimenti l’efce, crime and fear, condotto dal proInoltre, di sicuro ritorno in termini di fetto sarebbe contrario. Gli studiosi fessor Charles ranas della Columbia marketing e, molto probabilmente, hanno poi monitorato le conseguenUniversit ’s Mailman school of Pudi traffico sul punto vendita.


ze nei rispettivi quartieri per un anno e mezzo, esaminando i verbali della polizia e intervistando i residenti, 445 in tutto. I risultati non hanno lasciato dubbi. D all’esame dei verbali delle f orze dell’ordine è emerso che nei quartieri sotto la sog lia di povertà , le sparatorie sono diminuite del 29 %, i f urti del 22% e del 30% i disturbi alla quiete pubblica. ra i cittadini intervistati, il 37% ha dichiarato di percepire una netta diminuzione della microcriminalità, il 39% una considerevole riduzione del vandalismo, il 58% ha affermato di non avere più preoccupazioni a uscire di casa. Inoltre, il 76% degli intervistati ha raccontato che si sente più tranquillo all’idea di uscire fuori casa e di socializzare di più nel proprio quartiere, godendosi i nuovi spazi verdi.

VALORE INTRINSECO INSOSTITUIBILE

Pare quindi che realizzare piccoli giardini al posto di aree lasciate al proprio destino contribuisca notevolmente a

e il crimine

un miglioramento della qualità della vita in situazioni di degrado. R ipulire un’area dismessa e recuperarla a verde, inserendo del prato e un mix tra cespug li e alberi è un’operazione relativamente poco costosa e f acilmente applicabile con una modalità sistematica in tutta la città , cosa importante da considerare per chi amministra. Ma quali sono i meccanismi che rendono questa semplice soluzione verde cos efficace Il primo messaggio che passa agli abitanti è il senso di cura dell’amministrazione proprio nei confronti del cittadino. Il verde si è dimostrato un mezzo utile per rompere spirali di violenza e criminalità e innescare circuiti virtuosi, basati sulla socializzazione e sul miglioramento continuo di un quartiere. I cittadini si sentono più invogliati a uscire, ad approfittare delle aree verdi per fare un picnic e per socializzare con i vicini. In aggiunta, il verde porta a fare tutto ciò senza grandi stravolgimenti nella vita dei cittadini. Piccoli spazi che non stravolgo l’aspetto urbanistico, ma inglobano l’esistente e fanno sentire partecipi gli abitanti. Questo studio è una nuova conferma sull’importanza del verde, sul valore diretto e indiretto di parchi e giardini, seppur piccoli, all’interno delle città. E sul valore della professione del giardiniere. Insomma, il verde fa bene e questa è l’ennesima dimostrazione.

Il verde da colore


NIENTE CAVO, NIENTE BENZINA.

NUOVA GAMMA A BATTERIA McCULLOCH 58V, GRANDE POTENZA E MASSIMA LIBERTÀ!


Tendenze / VISUAL

Aromatiche da

esposizione Proponiamole non solo per l’uso alimentare, ma anche per quello ornamentale. E sì ai corsi per farne conoscere tutti i possibili usi di COSTANZA DI MATTEO

L

a fame di erbe officinali non si sazia mai. Sono presenti in ogni giardino, sono semplici da coltivare e resistono piuttosto bene anche in ambienti chiusi; la doppia funzione è sicuramente la caratteristica che le rende cos benvolute. L’idea che proponiamo qui è di valorizzare l’aspetto f orse meno considerato di queste piante, cioè quello decorativo. Il profumo e i colori intensi le rendono infatti perfette anche per creare composizioni accattivanti e gradevoli, che possono avere diversi stili, per rispondere a diversi gusti.

CONSIGLIA Conoscere più da vicino le proprietà e gli usi delle piante aromatiche è un tema di sicuro interesse per attirare visitatori nel garden, dando loro la possibilità, magari, di realizzare qualcosa che poi potranno portare a casa, da una composizione in vaso a una ghirlanda.

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Tendenze / VISUAL foto servizio di fotolia.com

Una realizzazione estremamente moderna, composta da rami sottili, lavorati in modo semplice e volutamente poco preciso, impreziositi da uno dei verdi più di tendenza in questo periodo, l’eucalipto, dal profumo gradevole e con un magnifico colore argentato.

Vintage, ma sempre sulla cresta dell’onda, la lavanda non piò mancare fra le aromatiche adatte a creare corone. Qui, il fiocco realizzato con la passamaneria bianca le dà un delizioso aspetto rétro.

La ghirlanda di salvia è realizzata con una base in rami di salice. Lo stile moderno prevede che si veda la struttura sotto, ma a seconda dei gusti può essere anche riempita. I fiori ingentiliscono e danno più colore.

Variazione sull’uso dell’eucalipto, per creare una ghirlanda dalla forma inusuale. Leggerissima, composta da soli quattro rami, è destinata ad essere effimera; ma un’anima in fil di ferro e l’uso di più rami la rendono durevole.

L’IDEA IN PIÙ

In tema di ghirlande, non possia mo non cita re uno dei must d el periodo, il fiore di cotone; la corona così ricoper ta ha un aspet to dolcissim o ed etereo. Un’idea re galo perfetta anc he per una nascita .

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Nello spazio dedicato ai mobili e agli accessori per la tavola, rami di erbe aromatiche creano un magnifico centrotavola. Fondamentale in questo caso il giusto accostamento di colori, adatti a far risaltare le sfumature di verde.



Tendenze / VEGETALI

LE VARIETÀ • • • • • • • • •

Carnival Debutante Empress Princess Sangria Sundance Sunset Sweetheart Twist

Fiori per tre stagioni i presentia o le azalee ri orenti Encore®, oritura abbondante e colori vivaci in primavera, estate e autunno. na bella novit da proporre ai vostri clienti di NORA ADAMSBERG

D

el tutto simili alle azalee tradizionali, ma in grado di rifiorire per ben tre stagioni: primavera, estate e autunno. Sono le azalee rifiorenti ncore® , presenti sul mercato degli Stati niti da oltre anni e distribuite in talia da ivai Nord. Sono capaci cos di fornire notevoli effetti paesaggistici, per creare macchie multicolore nei giardini e nei parchi. Una bella proposta per quei garden che puntano in misura importante sull’offerta del vivaio.

TOLLERANTI AL SOLE E RESISTENTI AL FREDDO

Esistono numerose varietà di azalea Encore ®, che si differenziano per il colore dei fiori e la dimensione

IL CONSIGLIO

Le azalee Encore ® danno i migliori risultati se piantate nella stagione autunnale, durante la quale sviluppano l’apparato radicale che favorirà un’abbondante fioritura nella successiva primavera. Quindi l’autunno è il periodo migliore per la vendita.


ESPERIENZA “DA VENDERE”

Nata nel 1988, Vivai Nord produce ornamentali da esterno: arbusti e piante da siepe, piccoli e grandi alberi, erica ed erbacee perenni, rose e acidofi le, aceri e conifere, piante autoctone e fruttiferi. Particolare attenzione viene posta al continuo inserimento in produzione di novità varietali, sia proprie, sia provenienti da tutto il mondo. Svolge anche il ruolo di coordinamento per altre tre aziende indipendenti, che hanno alle spalle una storia quasi secolare e che fanno capo a ognuno dei tre soci, Vittorio Consonni, Guido Invernizzi e Alberto Sartori. La società commercializza inoltre materiali di complemento, dalle sementi e i concimi per tappeti erbosi agli impianti di irrigazione. Ecco qualche numero: oltre 5.000 articoli annualmente in catalogo (pari a più di 1.000 varietà) e una superficie coltivata di circa 50 ettari.

delle piante: un tale assortimento facilita la loro collocazione nelle diverse zone del giardino. Molto tolleranti al pieno sole, per una crescita ottimale e la migliore fioritura richiedono da quattro a sei ore di luce diretta al giorno. Preferiscono comunque la mezz’ombra per il pomeriggio delle stagioni più calde. Se piantate in pieno sole, è importante evitare stress da caldo e da asciutto. Le azalee Encore®

sono anche resistenti al freddo: studi universitari condotti negli Stati Uniti e le numerose piantagioni in diversi Stati del Midwest e del Nordest hanno mostrato che la maggior parte delle varietà si possono utilizzare nelle zona climatica 6 (con temperature minime fino a -20 C). Infine, tra le loro peculiarità principali spiccano anche la rusticit e la bassa esigenza di manutenzione.

GUARDA TUTTE LE VARIETÀ ENCORE®


Mercati / PIANTE E FIORI

Dannato

meteo

Altalenanti le vendite a causa di un peggioramento climatico nel mese di marzo 2017. La voglia di decorare balconi ed interni torna, ma con cautela Fonte Ismea-Change

di PAOLA LAURICELLA ricercatrice ISMEA

PIANTE IN VASO Spesa delle f amig lie italiane di PI A N TE Var. % periodo 2017/2016 Primavera ‘17 Autunno 17

ITALIA 1,24 2,22

N.O. -0,3 -0,1

N.E. 3,00 5,61

CENT O 0,36 0,54

SUD 2,37 3,35

E voluzione del numero di acquirenti di Piante Var. % periodo 2017/2016 ITALIA 2,6 4,1

Var. % periodo 2018/2017 I trimestre ‘ 18

MARZO, IN BREVE Il meteo ha indotto i consumatori a ritardare tutti gli acquisti • Nord: produzione di standard più basso • Sud: alterazioni nella programmazione • Garden center medio-grandi: aumento gamma adeguando prezzi • Garden center piccole dimensioni: perdite di fatturato rispetto a marzo 2017 del 25% • Contrazione acquisti di fiori e piante in vaso: 1% • Contrazione acquisti fiori e fronde: 2%

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L

I dati rilevati da Ismea tramite il canale dei garden center mostrano risultati non troppo negativi a marzo per le superfici medio-grandi che sono riuscite ad attrarre la clientela aumentando la gamma dell’o erta con

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N.E. 3,3 6,4

CENT O 4,8 4,2

SUD 10,3 3,0

Var. % periodo 2018/2017 -0,

e vendite nel mese di marzo sono risultate inferiori soprattutto per le piante fiorite da esterno, in quanto le fredde temperature e le frequenti piogge che hanno colpito il centro-nord Italia e con intensità minore il Sud Italia hanno ridotto il ciclo di crescita delle stesse e, dal lato della domanda, hanno ridotto notevolmente l’a usso della clientela ai punti vendita. I l rischio di g elate ha indotto i consumatori a ritardare tutti g li acquisti, soprattutto quelli destinati ag li orti casaling hi. Nelle poche giornate in cui le temperature si alzavano e il cielo mutava dal grigio all’azzurro, l’istinto a cercare le fioriture adatte ai propri balconi e giardini riprendeva il sopravvento e i parcheggi dei garden center si ripopolavano di macchine. Tuttavia il via-vai di persone non sempre è corrisposto alle aspettative dei negozianti, infatti una quota degli insuccessi, a carico di numerosi punti vendita, è dipeso dalla gamma di piante offerta. Gli effetti del clima sono stati diversi da Nord a Sud: a Nord ha prevalso la mancanza di fioriture abbondanti, standard di fogliame e forma delle piante ridotte rispetto alla stagione e di conseguenza disponibilità di taglie e di colori talvolta limitata. N el Meridione la variabilit del clima ha in uito solo sulla domanda, mentre le temperature, a seconda della regione, sono state anche più elevate della media a febbraio per il vento di Scirocco e nella prima decade di marzo, accavallando la fioritura di specie diverse e alterando la programmazione nelle serre e in pieno campo.

IL VERDE DA INTERNO TIENE

N.O. -4,4 2,4

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prezzi adeg uati ag li standard, in controtendenza rispetto ad un atteggiamento prudenziale dettato dalle previsioni meteo sfavorevoli. I garden center di piccole dimensioni hanno registrato perdite di fatturato rispetto a marzo 2017 di almeno il 25%, anche se per il reparto del verde ornamentale sono state più ridotte. Le vendite di piante da interno e da vivaio sono state discrete a livello nazionale e soprattutto sui mercati esteri del Nord Europa. Gli alberi e arbusti di latifoglie invece nella zona del mantovano non sono stati richiesti né sul territorio nazionale né verso il mercato estero per livelli simili a marzo 2017. Probabilmente lo sbocco più importante, quello turco, sta saturando il suo fabbisogno dopo anni di crescita delle importazioni. L’indagine sui consumi delle famiglie italiane di fonte Ismea-Change coerentemente con i dati provenienti dal mercato, indica un indice di penetrazione di acquirenti piante da esterno (cioè la quota di persone sul totale popolazione che ha acquistato almeno una pianta) che si è quasi dimezzato rispetto al mese di marzo 2017, mentre in corrispondenza, si è accresciuta significativamente la quota di acquirenti di piante da interno.

MENO PIANTE, PREZZI PIÙ ALTI

In sintesi nei primi sei mesi del 2018, in base a quanto pubblicato da Ismea, si evidenzia una contrazione degli acquisti di fiori e piante in vaso di poco più dell’1% anche se per i fiori e le fronde la diminuzione degli acquirenti è stata di pari al 2%, il doppio rispetto alle piante. La diminuzione si attribuisce al pessimo andamento climatico. In effetti se si osservano le occasioni di acquisto di piante in vaso, espresse dal campione Ismea, si nota come nella F esta della D onna la quota di coloro che hanno dichiarato di aver acquistato è persino superiore a quella del marzo del 2017. Fino


alla prima decade di marzo non si erano ancora registrati effetti dirompenti del clima per cui l’euforia primaverile aveva consentito un discreto sviluppo delle vendite sia di fiori sia di piante. Ad aprile il ristabilirsi di giornate in linea con la stagione ha predisposto gli operatori ad attivarsi per presentare un’ampia gamma di piante, alberi e arbusti. Ci si attende un recupero parziale del f atturato in tale mese, mentre a mag g io il ritorno di un’instabilit di usa e le frequenti piogge potrebbe aver depresso i consumi e spostato nuovamente le aspettative di ripresa nelle poche giornate di clima temperato. Il livello dei prezzi presso le aste loraholland, sia di fiori sia di piante nei primi tre mesi del 0 , proprio a causa dell’instabilit climatica di usa in tutta uropa - e per i fiori anche nei paesi africani da cui si importa mag g iormente – è stato mediamente più alto rispetto

BLUMEN

Fonte Ismea-Change

OCCASIONI DI ACQUISTO PER PIANTE

al primo trimestre 2017 in quanto le temperature più basse hanno rallentato la crescita di fiori e piante e abbassato i volumi disponibili per le specie con più necessità di riscaldamento. Per le piante l’aumento dei prezzi medi è stato del 40% per la tipolog ia da interno e del 20% per quelle da esterno a f ronte di una contrazione dei volumi disponibili.

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Mercati / ON LINE

E-commerce, il gardening Su eBay numeri a doppia cifra per la cura del verde. Un’opportunità per i venditori di essere là dove il cliente li cerca colloquio di MARTA MEGGIOLARO con GIORGIO ZONCA

GIORGIO ZONCA, account manager Home&Garden di ebay in Italia.

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GreenUp

I

l report di eBay “Primavere d’Italia”, che illustra l’andamento primaverile delle vendite sulla piattaforma relativamente al 2017, segna il netto avanzamento degli acquisti online, che continuano a guadagnare terreno. Anche per quanto riguarda il settore del giardinaggio le cifre sono notevoli. Giusto interrogarsi, allora, su come possono i negozi fisici trarre il maggior vantaggio possibile dall’avere una vetrina online. Ne abbiamo par-

lato con Giorgio Zonca, account manager Home&Garden di eBay in Italia. Q uando parliamo di eB ay , ci rif eriamo a uno dei colossi delle vendite online. Mi fa piacere sentire che definisci e a colosso : in effetti, è uno dei player principali nei Paesi in cui opera, fra cui l’Italia, e nel nostro Paese ha grandi aspettative di un’ulteriore espansione. Il mercato dell’e-commerce in generale quest’anno è cresciuto del +17%. Per quanto


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cresce

riguarda e a nello specifico, abbiamo 5 milioni di acquirenti attivi in Italia e un totale di circa 171 milioni di clienti in tutto il mondo. Q ual è la percentuale di vendite del settore g arden rispetto al totale, in I talia? Per quanto riguarda la categoria Home&Garden, dei 35mila rivenditori che si trovano su eB ay , circa il 24% opera nel settore H ome and Garden. È un settore importante, uno dei tre settori più grossi e più in crescita. Per andare ancora più nello specifico, il settore garden è composto da categorie trasversali che crescono in doppia cifra, come Cura delle piante e terreno , 52%, “Irrigazione”, +31%, “Utensili elettrici”, +20%. Anche il fatto di poter disporre di così tante categorie fa grande questa piattaforma. A ll’interno del settore Casa e Giardino rientra anche la categ oria “Piscine”,

che su eB ay vende un articolo og ni cinque minuti. La parola piscina è stata la parola più cercata nel mese di agosto 2017 su ebay.it. Le categorie che sono cresciute di più a volume fra 2016 e 2017 sono state le casette da giardino e i gazebo. In questo momento, mentre parliamo, su ebay.it ci sono 16 milioni di prodotti in vendita nella sola categoria Casa e Giardino. Per questo eBay è importante, soprattutto per le piccole e medie imprese che desiderano affacciarsi al mercato online, sia per gli acquirenti che cercano il prodotto giusto al momento giusto. “Se esiste, lo trovi su eBay”, diciamo noi.

* L’infografica si riferisce alle analisi degli acquisti primaverili degli italiani nelle tre principali aree geografiche su eBay.it

A chi conviene usare eB ay come neg ozio online, e perché ? Conviene a chiunque, perché eBay, come hai detto tu, è uno dei colossi. Affidarsi a e a significa avere un partner nell’e-commerce: cresce solo se le aziende crescono,

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Mercati / ON LINE

EXPORT IN CRESCITA • 7 venditori su 10 hanno venduto all’estero nel 2017 • Il 35% l’ha fatto per la prima volta su ebay • Dal 2013 al 2017 i venditori che hanno esportato sono cresciuti del 52% • +52% Volume di traffico e di merce: +48% • “Negli ultimi 5 anni, i venditori professionali italiani hanno esportato oltre 13 milioni di articoli.

quindi è un alleato. Noi siamo come la galleria di un centro commerciale, siamo dei f acilitatori delle piccole e medie imprese. Con pochi click e un costo inferiore a quello di un cappuccino al giorno, eBay ti permette di aprire il tuo negozio, un negozio visibile a tutti i 171 milioni di acquirenti nel mondo, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. E i risultati si vedono. Per darti un’idea, nel 2017 su dieci venditori, sette hanno esportato all’estero e il 35% l’ha f atto per la prima volta con noi. Dal 2013 al 2017 il numero di venditori professionali che ha esportato è aumentato del 52% e il volume di traffico e di merce è aumentato del 48%. In pratica gli Italiani hanno venduto più di 13 milioni di articoli all’estero. E si può fare ancora di più! U n altro motivo per entrare in eB ay , è che puoi mantenere la brand identity : non bisogna standardizzarsi come accade su altre piattaforme, puoi usare logo, colori, le scritte che preferisci, in modo da farti trovare da chi ti conosce nell’o ine anche nell’online. Come è reg olata la vendita online di questi prodotti? Noi non compriamo e non vendiamo nulla, quindi la responsabilità è direttamente del venditore che si affaccia su eBay. Abbiamo chiaramente una policy che chi vuole vendere deve sottoscrivere, ad esempio bisogna rispettare le restrizioni dei diversi Paesi. Tutto il processo di acquisto, prevendita e post vendita compresi, si deve svolg ere nella massima trasparenza, compilando scheda prodotto e f oto. L’acquirente deve potersi mettere in contatto con il venditore anche prima di effettuare l’acquisto. Le schede prodotto contengono i feedback degli acquirenti precedenti, per offrire ancora più trasparenza e qualità della transazione, insieme ai forum dove è possibile chiedere informazioni. N ello stesso tempo eB ay tiene sotto controllo g li aspetti qualitativi di un venditore, lo valuta rispetto a certi standard: tempi di spedizione, di risposta agli acquirenti, qualità delle schede: tutto questo dà al venditore l’affidabilità top. Nella fase post vendita, e a offre a chi compra diverse tutele, fra cui la garanzia cliente e a : chi paga con carta di credito o via Paypal, se ha qualche problema col venditore che non viene risolto entro pochi giorni ha e a come garante della transazione. Infine, ovviamente, i prodotti venduti online sono regolati da fattura e scontrino fiscale. I l settore g ardening procede, ma paradossalmente f ra i prodotti meno venduti abbiamo proprio le piante. Come mai? Direi che la categoria piante cresce magari più lentamente, ma cresce comunque! La categoria piante semi e bulbi ha dei buoni risultati, sul nostro sito: nel 2017 ha venduto 240mila prodotti, e g li articoli più ricercati sono stati bonsai, piante g rasse particolari e piante carnivore. Certo, se guardiamo i

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risultati che fa lo stesso segmento in nord Europa, possiamo dire che questo mercato stenta a decollare, ma penso che sia dovuto a molteplici fattori; in primo luogo è un mercato molto frammentato, non ci sono grossi attori strutturati che sfruttano l’e-commerce. Poi c’è un problema logistico, l’Italia è un paese da questo punto di vista molto complicato, e questo “penalizza” la spedizione di un prodotto fresco. Negozio fisico negozio online. Q uale equilibrio possibile? Oggi dal mio punto di vista parlare di commercio o ine e online inizia a essere arcaico. Bisognerebbe parlare di commerce, in generale. Tante realtà sono nate o ine e adesso crescono anche grazie all’online. I due aspetti devono essere integ rati e complementari. Oggi grazie all’online riusciamo a eliminare le barriere fisiche del negozio o ine, ad esempio un venditore su e a può avere migliaia di prodotti, che in negozio non potrebbe mai tenere. Non ci sono clienti che usano solo un canale o solo l’altro, tutti i clienti usano entrambi. E chi vende deve essere lì dove c’è il cliente: sei un venditore di piante I clienti o ine ti riconoscono, ma ci sono clienti online che ti aspettano, bisogna essere integrati e avere gli stessi prodotti visibili al maggior numero possibile di potenziali clienti. e a in un click te ne offre 171 milioni, anche se il tuo negozio è fisicamente a Macerata. U n altro aspetto, quello log istico, viene f acilitato: una casetta di legno, un decespugliatore, i prodotti ingombranti… a volte i clienti non possono permettersi di andare a comprarsi cose con questo volume: con la spedizione a casa questo problema si risolve. N oi come eB ay interag iamo quotidianamente con le piccole medie imprese proprio per questo, perché in questo consiste la possibilità di espandersi. Molti venditori hanno iniziato a capire questo vantaggio e offrono la spedizione rapida e gratuita. Ma prima di arrivare a questo livello, appoggiarsi a e a significa anche avere a disposizione una piattaforma per la gestione delle spedizioni, che offre tariffe fino a -40% rispetto allo standard.

EBAY IN ITALIA

5 milioni di acquirenti attivi Oltre 35.000 venditori professionali 24% venditori professionali nel settore Home and Garden 16 milioni di prodotti in vendita nella sola categoria Casa e Giardino 240mila prodotti venduti nel 2017 nella categoria piante semi e bulbi


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Mercati / EXPORT

IN BREVE Record storico di esportazioni degli ultimi 10 anni Alberi, arbusti e cespugli da esterno le piante più richieste Ideata etichetta “Piante e fiori d’Italia” In Veneto lanciata etichetta “parlante” con QR code Verde nelle città italiane rappresenta il 2,7% del territorio

Piante e fiori, l’esportazione vale

832 mln

È il dato confortante che emerge da un’analisi di Coldiretti fatta in occasione di Euroflora. Ma sono ancora tanti gli sforzi da fare, soprattutto se si analizzano i dati relativi al verde urbano di FILIPPO TERRAGNI

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ai cos tanti fiori, piante e bulbi Made in Ital hanno abbellito case, parchi e giardini in tutti i continenti con le esportazioni dei prodotti della oricoltura nazionale che nel 0 segnano il record storico di quasi 832milioni di euro con una crescita del 28,3% negli ultimi 10 anni. quanto è emerso da un’analisi di Coldiretti su dati Istat in occasione della scorsa uro ora di Genova. Dopo il crollo dell’e port registrato all’inizio della crisi nel 2008 si assiste oggi a una decisa ripresa dell’interscambio con l’estero con la bilancia commerciale positiva per oltre 283 milioni di euro.

L’IMPEGNO PER UN’ETICHETTA

Una corsa che sembra confermata anche all’inizio del 2018 con una crescita delle esportazioni del 21,5% nel

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solo mese di gennaio. Si tratta di un segnale importante per un settore che solo in talia vale complessivamente oltre , miliardi di euro e conta 00mila addetti su mila aziende, diff use su tutto il territorio nazionale ma con distretti importanti in Toscana, nel Lazio e in Liguria. Ad essere richiesti all’estero – precisa la Coldiretti – sono soprattutto alberi, arbusti e cespugli da esterni, a scopo ornamentale che, complessivamente, rappresentano i tre quarti delle esportazioni. Ma vanno forte anche le fronde recise, i ranuncoli, i garofani e i tulipani come quelli del primo giardino italiano pick our own aperto a Cornaredo (in provincia di Milano) dove i consumatori possono entrare e cogliere personalmente scegliendo fra 350mila fiori per 312 varietà differenti. Per valorizzare la produzione Made in Ital è stata ideata anche l’etichetta Piante e fiori d’ talia ,


perché Coldiretti ritiene importante che anche nel settore florovivaistico il prodotto italiano possa essere riconosciuto e scelto da consumatori e addetti ai lavori, in coerenza con il processo di trasparenza ormai da anni in corso nel settore agroalimentare, mentre per le piante aromatiche in Veneto è stata lanciata anche l’etichetta parlante con il code attraverso la quale, usando un qualsiasi smartphone, è possibile avere informazioni su luogo di coltivazione, nome del produttore, le caratteristiche della pianta, i suoi utilizzi anche le soluzioni migliori per posizionarla all’esterno o all’interno dell’abitazione.

SERVE INVESTIRE

foto di fotolia.com

Il verde – spiega la Coldiretti – sta diventando sempre più non solo un elemento di arredo, ma una vero e proprio indicatore di qualit e stile di vita con una accresciuta sensibilità ambientale dei cittadini a livello globale che si realizza nelle case e nell’arredo urbano delle città ma è anche il frutto dell’importante azione svolta dal verde nel contenimento. Una rilevanza riconosciuta anche nell’ultima manovra finanziaria con l’approvazione del bonus fiscale del 36% su tutti gli interventi per giardini e terrazzi, privati e anche

condominiali. Si tratta – sostieALCUNI NUMERI ne la Coldiretti di una misura • .000.000 di euro il valore importante per favorire la difdell’esportazione fusione di parchi e giardini • , la percentuale di crescita in citt capaci di catturare dell’e port negli ultimi 10 anni le polveri e di ridurre il li• .000.000 di euro la bilancia vello di inquinamento. commerciale positiva na pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 00 ai 0 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Il verde urbano in Italia però – precisa la Coldiretti – rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 567 milioni di metri quadrati) con una media nazionale di appena 31,1 metri quadrati per abitante, in base dell’ultimo rilevamento Istat. La situazione è più difficile nelle metropoli che hanno una disponibilità di spazi verdi che va dagli appena 15,9 metri quadrati di verde urbano per abitante a oma ai 17,2 di Milano fino a 21 di Torino. Serve investire in questa direzione, facendo leva sia sul pubblico, sia sul privato, per sviluppare i consumi, ma soprattutto una cultura del verde sempre più diffusa.

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Mercati / ENERGIE

Conto Termico, ci

conviene

Facciamo il punto sugli incentivi attualmente a disposizione per impianti di riscaldamento a biomassa legnosa, scoprendo i vantaggi per le aziende agricole di COSTANZA DI MATTEO, con la collaborazione di MATTEO PIPPA E AIEL

ATTENZIONE Gli incentivi del Conto Termico non sono cumulabili con le detrazioni fiscali né con qualsiasi altro incentivo erogato dallo Stato. Se invece gli incentivi non sono statali, ma regionali o comunitari, per la PA la cumulabilità è ammessa fino al 100% dell’investimento, mentre per le imprese l’incentivo totale (Conto Termico + altro incentivo) deve restare nei limiti di spesa previsti dalla normativa comunitaria vigente sugli aiuti di Stato.

P

roseguono anche nel 2018 gli incentivi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. Oltre alle detrazioni fiscali del 65%, fruibili in dieci anni, vale la pena porre attenzione al Conto Termico 2.0, che può coprire fino al 65% dell’investimento. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

I VANTAGGI

Quando parliamo di Conto Termico, intendiamo il sistema di incentivazione degli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I beneficiari sono principalmente le Pubbliche Amministrazioni (PA), ma anche imprese e privati, che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui (di cui 200 destinati alle PA). Grazie al Conto Termico è possibile riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo in tal modo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta. Il Conto Termico recentemente è stato rinnovato rispetto a quello del 2012, permettendo un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi; sono inoltre previsi nuovi interventi di efficienza energetica, ed è stata rivista la dimensione degli impianti ammissibili e snellita la procedura di accesso diretto per apparecchi con caratteristiche già approvate e certificate. Il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5mila euro e i tempi di pagamento sono circa di due mesi. Se l’importo è superiore a 5mila euro, l’incentivo viene erogato in due annualità per interventi di potenza inferiore o uguale a 35 chilowatt e in cinque annualità per potenze superiori a 35 chilowatt.

I REQUISITI

I soggetti che possono richiedere gli incentivi del nuovo Conto Termico sono tre: privati, imprese e PA. I soggetti privati e PA possono accedere direttamente o tramite una ESCO sottoscrivendo un contratto di servizio energia. Se

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l’accesso agli incentivi avviene tramite accesso diretto, la richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori. È previsto un iter semplificato per gli interventi riguardanti l’installazione di apparecchi di piccola taglia (generatori fino a 35 chilowatt e sistemi solari fino a 50 metri quadrati), nel caso di installazione di componenti con caratteristiche garantite che sono contenuti nel catalogo degli apparecchi domestici, pubblicato e aggiornato periodicamente dal GSE. L’accesso agli incentivi può essere fatto anche tramite prenotazione, per gli interventi ancora da realizzare. Questa modalità è permessa solo alle PA e alle ESCO che operano per loro conto. È possibile ricevere un acconto delle spettanze all’avvio dei lavori, mentre il saldo viene riconosciuto a conclusione dei lavori. L’erogazione dell’incentivo Conto Termico avviene tramite bonifico bancario. È importante conservare tutta la documentazione tecnica relativa all’intervento, le fatture di acquisto della biomassa (nel caso di biomasse autoprodotte, basta l’autodichiarazione), usare – nel caso del pellet – solo pellet certificato secondo la norma ISO 17225 – 2 in classe A1 e/o A2, ed eseguire una manutenzione almeno biennale del generatore e del sistema fumario.

INTERVENTI AMMESSI

Il Conto Termico può essere applicato a un intervento svolto in tutti gli edifici esistenti sia pubblici sia privati, nei fabbricati rurali e nelle serre. Gli interventi per cui è possibile richiedere le agevolazioni sono: - Sostituzione di generatori alimentati a gasolio, olio combustibile, carbone o biomassa, con generatori a biomassa; - Sostituzione di generatori alimentati a GPL con generatori a biomassa, limitatamente alle aziende agricole e forestali, in area non metanizzata e con bonus emissioni Ce pari a 1,5; - Nuova installazione di generatori a biomassa, limitatamente alle sole aziende agricole e forestali.


Per sostituzione intendiamo la rimozione di un vecchio generatore e l’installazione di uno nuovo di potenza termica non superiore al 10% della potenza del generatore sostituito, destinato a erogare energia termica alle medesime utenze. Se l’impianto sostituito è insufficiente a coprire i fabbisogni di climatizzazione invernale, è possibile accedere agli incentivi anche per un impianto potenziato oltre la soglia del 10% (ma nei limiti di potenza previsti dal Decreto), purché il corretto dimensionamento del nuovo impianto sia adeguatamente giustificato nell’asseverazione del tecnico abilitato.

FLOROVIVAISMO DI NUOVA GENERAZIONE

Questo il quadro macroscopico, ma è doveroso un approfondimento specifico del settore orto-floro-vivaistico, garden compresi, soprattutto quelli che fanno autoproduzione. Abbiamo chiesto a Matteo Pippa, manager di Schmid, una delle aziende più importanti nel settore delle caldaie a biomassa, di aiutarci a capire quali sono concretamente le possibilità che si aprono per le aziende del nostro settore. «Prima di tutto, vorrei dire che le aziende disposte a investire nella riqualificazione energetica ci sono. Attori di questi progetti sono solitamente le aziende più strutturate, che hanno compreso i caratteri dell’industria 4.0 e hanno le carte per potervi accedere: automazione, innovazioni tecnologiche, controllo del processo produttivo. Non è vero che essere un’azienda agricola escluda automaticamente da questo panorama», ha puntualizzato Pippa: «Le aziende rimaste in piedi dopo la crisi ci sono riuscite perché lavorano bene, il mercato le ha premiate perché sanno rispondere alle esigenze dei clienti. Se prima c’erano cento aziende a cui rivolgersi, ora ne abbiamo a disposizione sessanta: la domanda quindi, per chi è ancora sul mercato, è cresciuta, e le aziende che rispondono a questa domanda sono candidati ideali per il mercato 4.0 e ci sono agevolazioni interessanti da sfruttare, come gli incentivi per i filtri da abbinare agli impianti a cippato per usufruire dei contributi più alti che il CT 2.0 mette a disposizione».

UNA NOVITÀ PER IL SETTORE VERDE

NOTA BENE Su www.gestionaleaiel.it è possibile visionare l’elenco delle caldaie a biomassa legnosa idonee a ottenere gli incentivi previsti dal conto termico.

Matteo Pippa continua: «Alcuni pensano, erroneamente, che l’epoca degli incentivi statali interessanti sia finita tempo fa. Invece il Conto Termico presenta alcune opportunità che le aziende agricole con serre possono sfruttare: ad esempio, è prevista un’agevolazione per la sostituzione della caldaia, senza l’onere di dover smaltire quella vecchia. Per le aziende agricole e forestali, inoltre, coprire il fabbisogno termico con una caldaia a biomassa legnosa è ancora più vantaggioso: il Conto Termico, infatti, riserva esclusivamente a queste due tipologie aziendali la possibilità di accedere agli incentivi anche in caso di nuova installazione di una caldaia a biomassa o di sostituzione di una caldaia a GPL, con un impianto a biomassa legnosa, laddove non arrivi la rete del metano». Per quanto riguarda i prodotti di Schmid, è disponibile una linea che può fare gola alle aziende del settore verde: “Generazione XV”. Una nuova linea adatta alle aziende più piccole che offre prodotti funzionanti a pezzi di legna, quindi senza caricamento automatico, che produce fino a 80 kW di potenza. Sono caldaie adatte ad esempio ai garden center o a piccole aziende, che non sono però costose come gli impianti a caricamento automatico a cippato.

GENERAZIONE XV

Per quanto riguarda i prodotti di Schmid, è disponibile una linea che può fare gola alle aziende del settore verde: “Generazione XV”. Una nuova linea adatta alle aziende più piccole che off re prodotti funzionanti a pezzi di legna, quindi senza caricamento automatico, che produce fi no a 80 kW di potenza. Sono caldaie adatte ad esempio ai garden center o a piccole aziende, che non sono però costose come gli impianti a caricamento automatico a cippato. Per informazioni contattare Matteo Pippa, 348 6825557

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