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Protezione
SAPERE COME ASSICURARSI
In un momento di profonda crisi per il settore florovivaistico non bisogna farsi trovare impreparati. Nulla va lasciato al caso e l’assicurazione diventa un’alleata fondamentale
colloquio con ILARIA BORELLI di BENEDETTA MINOLITI a chi più chi meno, problemi per riscaldare le serre. Quindi, molti stanno riducendo la produzione. Ci sono dei casi singoli, dove con l’aumento leggero
del prezzo della pianta si è riusciti a calmierare l’aumento generale dei costi, ma sono casi isolati.
Difficile dire ora se si riuscirà a raggiungere un equilibrio, sia nel breve sia nel lungo periodo».
La crescita ha portato le aziende ad investire in nuove strutture, orientadole poi a stipulare dei contratti assicurativi? «Nel settore delle orticole si continuano a fare grossi investimenti e resta un trend positivo a livello assicurativo. Quella che c’è è una mancanza di manodopera, di conseguenza si costruisce meno. In Italia, però, manca la mentalità del “costruire meglio”. Con i cambiamenti climatici noi cerchiamo di fare consulenza, ma serve ancora lavorare per far capire che servono strutture più robuste».
Danni climatici e atmosferici, legati a fenomeni imprevedibili come gli incendi e ad elementi più tecnici, come i macchinari sempre più tecnologici. Per ognuno di questi aspetti esiste la giusta polizza assicurativa, come ci ha raccontato Ilaria Borelli, Country Manager Italia di Gartenbau-Versicherung VVaG. Con lei abbiamo ripercorso brevemente la crescita e lo stallo del settore florovivaistico, provando poi a capire quali siano le
assicurazioni più richieste e perché, invece, alcuni siano ancora restii rispetto alla stipulazione di polizze più complesse.
Durante la pandemia il settore, sia in Italia che all’estero, ha vissuto una crescita importante, per poi ritrovarsi adesso in una situazione di stallo. Si riuscirà a trovare un equilibrio? «In tutti i Paesi in cui operiamo abbiamo notato un aumento delle vendite. C’è stata una crescita e poi uno stallo, un po’ come in tutti i mercati. Adesso, soprattutto, l’aumento dei costi dell’energia sta creando,
Ilaria Borelli, Country Manager Italia di Gartenbau Versicherung VVaG Quali richieste arrivano dalle aziende a livello assicurativo? «Principalmente cercano protezione contro i danni climatici. Anche qui c’è ancora un po’ una mentalità assicurativa da sviluppare rispetto ai Paesi nordici, ad esempio. La maggior parte delle aziende richiede questo tipo di coperture, già l’incendio è meno sentito. Le assicurazioni più tecniche poi sono sempre meno richieste, ma da questo punto di vista c’è sicuramente un miglioramento».
Al di là dell’aspetto economico, quali sono i motivi del minore interesse nei riguardi delle assicurazioni più tecniche? «Manca la percezione del rischio. Un incendio, ad esempio, non capita tutti i giorni, ma se succede in un attimo si perde tutto, è un evento che porta un danno totale. Per molti è più semplice dire “a me non succede”, ma invece si dovrebbe pensare “perché non ha me?”. Noi avevamo iniziato a portare avanti, pri-
ma della pandemia, dei progetti di divulgazione
che vorremmo riprendere. Questo per raccontare come l’assicurazione sia importante e possa aiutarti anche con le banche, ad esempio, ad avere più credito. Vorremmo trasmettere questa mentalità in modo che l’assicurazione aiuti gli imprenditori nella gestione finanziaria dell’impresa».
(R)EVOLUTION
Il nuovo catalogo Kollant, presentato a ottobre 2022 in Fondazione Minoprio, si appresta ad affrontare un 2023 di cambiamenti. Una sfi da che l’azienda abbraccia con ottimismo e un’offerta consolidata e in cui la sostenibilità è la grande e necessaria protagonista
“Attraverso il nostro impegno nello sviluppo di tecnologie di provata efficacia e sicurezza, siamo in grado di accompagnare l’evoluzione del settore senza deludere le aspettative di tutti gli attori della filiera. Come in tutti i cambiamenti, anche in questa fase, sarà necessario orientare le proprie abitudini verso nuovi obiettivi” racconta Alessandro Paterniani, general manager di Kollant Srl nel presentare il catalogo 2023. Fin dalle prime pagine si delinea chiaramente il percorso che l’azienda ha intenzione di intraprendere: lo sviluppo di solu-
zioni efficaci e sostenibili in linea con la sensibilità e le aspettative
del consumatore. E ora scopriamo concretamente i prodotti che risponderanno alle necessità di un mercato in transizione.
Una foto d’insieme della forza vendite Kollant all’interno del parco di Fondazione Minoprio.
GLI OBIETTIVI 2023
• Dare una risposta alle limitazioni regolamentari • Mantenere la competitività della proposta • Rinforzare la proposta VerdeVivo • Costruire una nuova proposta
ADAMA Home&Garden Difesa Fito • Rafforzare la famiglia di insetticidi PMC • Consolidare e razionalizzare la proposta di rodenticidi Kollant • Razionalizzare e completare l’offerta a «patentino»
Paolo Panico, direttore commerciale Kollant
Alessandro Paterniani, general manager di Kollant Aldo D’Amario, product development manager di Kollant
Gli alunni della Scuola di Minoprio, giudici speciali per l’occasione.
Il gruppo dei vincitori: Laura Alberti, Raffaella Fissi, Nicola Scarani, Daniele Conteri, Iuri Fidanza, Valentino Gaudenzi e Claudio Violante.
IL CONTEST
Durante la giornata di presentazione delle novità 2022, che si è svolta presso Fondazione Minoprio, gli agenti dell’azienda padovana si sono potuti sfi dare in un vero e proprio contest a colpi di consigli tecnici e consulenza. Una volta divisi in diversi gruppi, hanno dovuto rispondere a quesiti e questionari specifi ci sui prodotti da consigliare ai punti vendita, per rispondere alle esigenze dei consumatori. Naturalmente, oltre alle nozioni più tecniche, il momento ha lasciato spazio anche all’originalità dei partecipanti ai vari gruppi. Giudici d’eccezione i professori e gli studenti della Scuola di Minoprio. Alla fi ne, il gruppo “Piante da frutto” ha convito la giuria.