PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI
giardiniere N° 039
IL
magazine - IV trimestre 2023
IL GIARDINO CHE VORREI: NOVE GIARDINI DI LIBERA ISPIRAZIONE
REALIZZATI IN OCCASIONE DI “VERDEGGIANDO”, PER I 30 ANNI DI COPLANT
LA NUOVA RIVISTA PER IL GIARDINIERE SERVIZIO A PAG. 31 in collaborazione con
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EDITORIA LE
Essere un giardiniere professionista oggi significa non solo avere una passione per il verde e per il proprio lavoro, ma anche essere un esperto in continua evoluzione. L’importanza di rimanere aggiornati sui nuovi prodotti e le tendenze di mercato è cruciale per diventare un punto di riferimento in un settore in rapida trasformazione. Il mondo dei giardini e della cura delle piante è in costante cambiamento, con nuovi prodotti, tecnologie e tendenze in continua evoluzione. Ecco perché un giardiniere non deve mai (mai!) stancarsi di rimanere aggiornato. Ed è questo lo spirito de ILgiardiniere , essere uno strumento di aggiornamento per i professionisti del settore. Siamo convinti che l’adozione di nuovi strumenti e attrezzi all’avanguardia non solo semplifica il lavoro, ma può anche migliorare la qualità del servizio offerto, a partire dai sistemi di costruzione e manutenzione “intelligenti”, che rivestono un ruolo fondamentale per rimanere competitivi. Come sempre, nella sezione Soluzioni a pagina 27, LA NUOVA RIVISTA PER IL GIARDINIERE troverete alcuni suggerimenti. Poi, le tendenze di mercato, dall’interesse crescente per giardini sostenibili alla preferenza per piante native e biodiversità, influenzano le scelte dei clienti. Essere informati su queste tendenze non solo soddisfa le esigenze della clientela moderna, ma può anche aprire nuove opportunità di business. SERVIZIO A PAG. 31
Ma l’aggiornamento continuo non riguarda solo prodotti e tendenze, ma anche le pratiche sostenibili. Per esempio, i giardinieri sono sempre più chiamati a adottare pratiche eco-friendly. Conoscere e implementare tecniche di coltivazione sostenibile e gestione responsabile delle risorse diventa importante sia per il successo del professionista, ma anche per rispondere alle crescenti preoccupazioni ambientali. Insomma, essere un giardiniere riconosciuto va ormai oltre le conoscenze di base, ma richiede un impegno costante nell’aggiornamento sulle ultime novità del settore. Solo abbracciando il cambiamento e investendo nel proprio sviluppo professionale si può garantire un servizio di alta qualità, soddisfare le aspettative dei clienti e costruire una carriera duratura, in un’ottica di fidelizzazione del cliente. È questo che abbiamo cercato di raccontare in questo nuovo numero del magazine. di Francesco Tozzi
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LA RIFLESSIONE
LA RIVOLUZIONE VERDE di Sandro Degni
I
l pensiero da consegnare tra la fine dell’anno e l’inizio dell’anno nuovo è sempre il più difficile, ti guardi indietro e cerchi di capire come si sono svolte le cose nei mesi precedenti e allo stesso modo, cerchi tipo la Sibilla Cumana, di intravedere il futuro che si avvicina. La fine dell’anno è sempre il momento del resoconto utile a individuare gli errori e a trovare soluzioni strategiche che ci permetteranno di migliorare il nostro modo di lavorare, rapportarci con i nostri clienti e non da meno, cercare di essere sempre più attenti nei confronti dell’ambiente. Nei miei resoconti personali cerco di capire anche come la nostra professione si possa evolvere, quali sono gli sforzi che sto mettendo in atto per rendere la mia attività il più performante possibile e mi chiedo spesso se la figura del giardiniere potrà essere considerata una volta per tutte una preziosa alleata nella cura dell’ambiente e non solo una figura che, armata di forza e coraggio, si arrabatta per tirare la giornata, tagliando, pulendo e riordinando spazi verdi, spesso “non luoghi”, solo perché considerati spazi verdi. La formazione del giardiniere resta per me sempre la parte mancante di una filiera fatta di garden design, architetti paesaggisti e vivaisti, filiera nella quale ci sono profonde lacune formative, a meno di non cercare da se il corso che potrebbe essere più utile per noi. Il giardiniere deve entrare di diritto in quella filiera verde non solo come mero esecutore, ma come colui che dialoga con i diversi attori al
fine di ottimizzare il lavoro e la scelta dei materiali utili all’esecuzione delle stesso. Come già ribadito in altre occasioni, le scuole di formazione per la nostra professione non possono essere limitate a qualche mese di corso o a banali certificazioni puramente burocratiche, ma devono diventare dei veri e propri istituti formativi, con specializzazioni e viaggi formativi all’estero della durata di almeno tre anni. Questa è una delle speranze, forse non cosi’ complicata ma attuabile solo se ci si crede veramente nel lavoro del Giardiniere. Il lavoro però non finisce qui, andrebbe completamente rivista la cultura legata al “verde”, laddove ormai nel dialogare con la clientela media, spesso ti ritrovi a dover mediare tra un tappeto di plastica verde (non chiamiamoli prati sintetici!) e il sempreverde, perché le foglie che cadono sono brutte e sporcano. Nei miei desiderata per Babbo Natale c’è sempre, ogni anno, la speranza che come succede in Inghilterra, al posto dei mille programmi di cucina, se ne possa inserire uno di giardinaggio evoluto, magari iniziando con cautela, un piccolo spazio dove si parli di piante
Il giardiniere deve entrare di diritto in quella filiera verde non solo come mero esecutore, ma come colui che dialoga con i diversi attori al fine di ottimizzare il lavoro e la scelta dei materiali utili all’esecuzione dello stesso. 8
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vere, di stili e magari facendo vedere qualche bel giardino storico. Insomma, avvicinare le persone a un’idea che non sia solo quella del ciclamino in inverno, la viola in primavera e il fiore di vetro in estate. Mi immagino un inviato in uno dei più bei parchi moderni presenti in mezzo mondo, che racconti cosa e come si fa per mantenerlo, e di come un giardino può modificare intere zone di una città, migliorare la vita dei suoi abitanti e magari introdurre, pian piano, piante pressoché sconosciute. E poi far apprezzare il secco invernale, il “disordine” estivo, il cambiamento delle stagioni in maniera tangibile e concreto, il passaggio del tempo come un momento di attesa e rinascita. Già, perchè il giardino è tutto questo. Parte delle nostre radici si ritrovano nella cultura del giardino, ma piano piano ci stiamo allontanando da lui, lo stiamo abbandonando, non siamo più preparati per i suoi ritmi, i suoi tempi, per rimanere chiusi sempre più in uffici che ti condizionano con luci sempre uguali e temperature calde o fredde in base alla stagione. Quando mi capita di lavorare in qualche ufficio per curare piante da interno, osservo chi ci lavora,
“Consultando le stelle la luna, i giardinieri sono riusciti a stabilire un calendario cosmico delle pratiche di giardinaggio d’affascinante precisione”
da “Breve storia del giardino” di Gilles Clement
solitamente ti guarda incuriosito e, piano piano, appena acquisisce un pò di confidenza, si avvicina e comincia a raccontarti della sua piantina che cura con amore a casa o quella che ha sulla scrivania e che considera la sua compagna nella sua quotidianità. L’anno nuovo spero porti tutto o parte dei mie desideri, con la complicità dei giardinieri che impareranno a comunicare meglio il loro lavoro, con la speranza che la clientela sia più ricettiva alle nostre parole e che lentamente, un pezzetto per volta, si possa tornare al giardino. Abbiamo bisogno di una vera rivoluzione verde!
COVER STORY
16 Il giardino che vorrei
a cura di Francesco Tozzi
TENDENZE
22 Meaningful Earth
per il giardino 2024 di Bianca Ferraris
INTERVISTA
26 Obiettivo ottimismo
SOLUZIONI
per il futuro
28 Biodiversity Alert aprirà
colloquio con Andrea Massaini di Benedetta Minoliti
la strada a un futuro più verde grazie all’IA di Filippo Terragni
30 Dalla sistemazione alla manutenzione di Filippo Terragni
32 FOCUS MOTOSEGHE a cura di Filippo Terragni
38 Per controllare la crescita del prato
di Rachele Pozzato
39 Sabart presenta il potatore
a batteria su asta telescopica FOR310
40 Una riqualificazione dalla A alla Z
di Bianca Ferraris
SOMMARIO
N°039
N˚ 039 - IV TRIMESTRE 2023 DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net IN REDAZIONE Alice Nicole Ginosa, Benedetta Minoliti, Rachele Pozzato redazione@laboratorioverde.net COLLABORATORI Jessica Bertoni, Lucio Brioschi, Edoardo Carconi, Giovanna Cutuli, Sandro Degni, Federico Fagan, Francesco Ferrini, Stefania Medetti, Valerio Pasi, Lavinia Raccah, Anna Zottola GRAFICA Testo&Immagine snc / testoeimmagine@fastwebnet.it PRODUZIONE E SEGRETERIA Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net PROMOZIONE E SVILUPPO Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net STAMPA IGP Industrie Grafiche Pacini - Pisa DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via E. Cosenz 35, 20158 Milano Tel. +39 02 4244 8445 info@laboratorioverde.net | www.laboratorioverde.net
e d i z io n i
Supplemento al numero 208 di Greenup, periodico bimestrale registrato presso il Tribunale di Milano n. 64 del 27/01/1999 – n. R.O.C. 2232. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.
Laboratorio
verde
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gestione
48 Un giardino per tutti di Marta Meggiolaro
52 Uno spazio pubblico
contemporaneo, da vivere di Bianca Ferraris
56 Assoverde: il nuovo
prezzario per il 2024 di Bianca Ferraris
58 Alberi, curiamo le città! di Paola Martinelli
60 FOCUS VIVAI rubriche
07 Editoriale
di Francesco Tozzi
08 La riflessione
di Sandro Degni
24 Prima & dopo
di Lavinia Raccah e Edoardo Carconi
43 News
Brevi dal mercato
65 L’opinione
di Anna Zottola
UNIVERSO IL giardiniere
14 Chi siamo, cosa facciamo e le info
utili per entrare in contatto con noi
UNIV ERSO IL g iardiniere
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IL GIARDINO CHE VORREI Verdeggiando 2023, oltre a un momento di festeggiamenti, è stata un’occasione per ragionare sull’importanza del giardino e i suoi risvolti sociali e culturali.
a pag. 16 PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI
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Le nostre firme
N° 039
IL
magazine - IV trimestre 2023
IL GIARDINO CHE VORREI: NOVE GIARDINI DI LIBERA ISPIRAZIONE
REALIZZATI IN OCCASIONE DI “VERDEGGIANDO”, PER I 30 ANNI DI COPLANT
LA NUOVA RIVISTA PER IL GIARDINIERE SERVIZIO A PAG. 31 in collaborazione con
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N°039
Sandro Degni R giardiniere professionista di lunga data, esperto di terrazzi e spazi urbani Francesco Ferrini R Professore di Arboricoltura e coltivazioni arboree all’Università di Firenze e presidente del Distretto Vivaistico-Ornamentale di Pistoia, accademico e divulgatore scientifico Valerio Pasi R agronomo specializzato principalmente in verde ornamentale e pianificazione del territorio per gli aspetti legati all’agricoltura e alle foreste Sara Lavinia Raccah architetti del paesaggio, anime dello Studio Urka di Roma ed Edoardo Carconi R Anna Zottola R agronoma con esperienza di ricerca, docenza e gestione della Scuola di Minoprio; oggi si occupa di consulenza per progetti di formazione e sviluppo del verde
COVER STORY È il concorso ideato da Coplant per festeggiare i suoi 30 anni di attività. Un’iniziativa partecipativa che ha voluto consolidare il legame stretto dell’azienda con gli operatori del settore, oltre l’aspetto commerciale, in un’ottica di confronto sulle tematiche legate alla cultura del giardino. Due dei concetti emersi nei vari progetti? Calma e riposo
TEMPO DI LETTU R A: 7 minuti
I
Il tema era libero e l’occasione era speciale i 30 anni di Coplant, azienda vivaistica del comprensorio cannetese, tra interessanti sul panorama italiano. Così, Michele Tusi, responsabile commerciale di Coplant, ha chiamato a raccolta professionisti, architetti e giardinieri, che hanno voluto partecipare al secondo concorso “Il giardino che vorrei. Realizzazione giardini di libera ispirazione”, lo scorso settembre, in occasione di Verdeggiando, proprio per festeggiare il trentennale dell’azienda. Un’idea che ha voluto dare un significato ancora più concreto e partecipativo al traguardo raggiunto da Coplant, mettendo in luce la creatività dei partecipanti e l’importanza di realizzare spazi verdi interessanti sia
a cura di Francesco Tozzi sotto il profilo progettuale, sia funzionale. Nove i progetti selezionati da una giuria che è stata costituita appositamente, proprio per valutare la creatività e la “libera ispirazione dei partecipanti”. Ve li presentiamo nelle pagine che seguono.
VERDEGGIANDO E ACADEMY, IMPEGNO CONCRETO
Verdeggiando, giunta alla sua seconda edizione, rappresenta un interessante appuntamento organizzato da Coplant, che già nel 2018 ha celebrato i suoi 25 anni con un evento e ha riconfermato il suo impegno lo scorso anno. Questa iniziativa si configura come un momento di connessione tra l’azienda, la sua clientela e altre
Il giardino 16
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Il gruppo vincitore del concorso; a destra Emanuele Minicuci.
I VINCITORI ◗ Primo classificato: LA FENICE di LennyScape (Emanuele Minicuci) ◗ Secondo classificato: LAVORI IN CORSO di Lefty Gardens (Davide Cerutto e Walter Coccia) ◗ Terzo classificato: Progetto GBR di Elena Ziliotti e Green Man ◗ Voto del pubblico: Paesaggio Selvaggio di STgreendesign e Il Leccio
realtà significative del panorama florovivaistico italiano. L’evento, così, si propone di essere un vero e proprio crocevia di idee, tendenze e innovazioni nel vasto mondo del florovivaismo, tra novità di prodotto, presentazione di nuove tecnologie per il settore e momenti di incontro per un aggiornamento sul settore. Ma Verdeggiando non è solo un momento di celebrazione e condivisione; Coplant va oltre, dimostrando il suo impegno nel favorire la crescita e lo sviluppo del settore organizzando anche workshop professionali, grazie all’attività Coplant Academy. Questi incontri formativi sono pensati appositamente per gli operatori del settore, offrendo loro l’opportunità di partecipare a sessioni didattiche di alto livello, condotte da esperti del settore e focalizzate sull’approfondimento di tematiche attuali e cruciali. Grazie a questi workshop, gli operatori possono accedere a conoscenze di alto livello, apprendere le migliori pratiche e ottenere strumenti utili per affrontare le sfide quotidiane del loro mestiere.
FOOD FOREST: FONTE DI VITA
Realizzato dall’architetta Arianna Tomatis, in collaborazione con Costa Giardini, questo spazio,
protetto e nascosto, ha voluto simboleggiare un po’ la casa, la dimora, il rifugio, luogo più privato, familiare e raccolto. Proprio per questo motivo, il giardino non è visibile da perimetro esterno, ma lo si scopre soltanto gradualmente, entrando all’interno e percorrendolo fino alla fine. Così, il visitatore si troverà immerso in una natura lussureggiante, fatta di bellezze, bontà, profumi e di esperienza tattili. Per la vegetazione, la scelta è ricaduta su piante con caratteristiche particolari, a ricordare l’estrema utilità di molto specie: commestibili, medicinali, tintorie, per la produzione di tessuti, oltre che per la produzione di fibre e legna. Il giardino, infine, nella parte centrale era caratterizzato da uno spazio (quasi) segreto con un tavolino e delle sedute. Progettisti: Arianna Tomatis Giardiniere: Costa Giardini
Un’angolo del giardino primo classificato, La Fenice.
EDENICO SIPARIO
L’idea è stata quella di realizzare uno spazio verde che richiamasse il giardino primordiale. Il camminamento interno, realizzato con tappeto erboso, permette di apprezzare al meglio le aiuole caratterizzate da piante del tutto differenti tra loro, ma che trovano armonia grazie alla forma delle foglie e alla cremie delle chiome. Le aiuole, inoltre, sono ancora più valorizzate per via di “sipari” che
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COVER STORY Davide Cerutto durante la fase di cantiere di Lavori in corso.
Progettisti: Elena Ziliotti Giardiniere: Green man di Christian Cattiabiani
LA FENICE
Lavori in corso, il secondo giardino premiato.
permettono solo a chi si addentra di poter godere della bellezza nascosta. Gli arbusti e gli alberi che trovano spazio in questo giardino sono stati posizionati con estrema naturalezza, come a voler evocare uno spazio colonizzato da piante. “Edenico sipaRio non è stata una semplice istallazione verde - hanno spiegato i progettisti - ma una vera sensazione di ritorno alla spontaneità”. Progettisti: Edward Moretti, Claudia Manenti, Claudia Villani, Roberta Cervoni. Giardiniere: Delpero Jean Franco Bortolo
GBR
“Il giardino che vorrei è una stanza a cielo aperto. Un luogo di armonia di forme e colori, con inaspettati contrasti”, queste le parole di Elena Ziliotti, la paesaggista che ha pensato questo spazio, e continua: “Quando si progetta un giardino non si può non pensare ai colori! Ed ogni colore ha origine dal mescolarsi dei tre colori primari: rosso, giallo e blu”… Ecco spiegato il nome di questo giardino, come fosse un parallelismo: dall’unione di questi colori il pittore può formare innumerevoli tinte per dipingere il suo quadro, coì come infiniti possono essere i cromatismi con cui si colora un giardino.
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Questo giardino è stato ispirato da nubifragio che nel luglio scorso colpì buona parte della Lombardia, abbattendo tantissime piante. “L’idea nasce dallo sconcerto che tutti noi abbiamo subito e il suo sviluppo - hanno spiegato i progettisti - ruota attorno al concetto di rinascita: come le piante non lasciano mai un posto vuoto in natura e, appena ne muore una, il suo posto viene colonizzato da piante erbacee capaci di creare l’ambiente favorevole alla crescita di altre piante. Così, ispirati dalla natura siamo pronti a reimpiantare e rinascere”. La forma di questo giardino richiama quella primordiale di un seme che germoglia, ripercorrendo un passaggio quasi obbligato che accompagna il visitatore in una zona centrale, che invita alla riflessione e alla consapevolezza. Di fatto, il progetto si articola in tre parti: • Crescita: grazie a specie erbacee crescono piante colonizzartici che creano uno spazio di raccoglimento. • Rinascita: zona con piante erbacee perenni che si sviluppano in un territorio in assenza di alberi. • Morte: zona con seduce e camminamento realizzata con pezzi di alberi caduti nel luglio 2023. Progettisti: architetto paesaggista Emanuele Minicuci In collaborazione con: Lenna Giardini, Martinelli Giardini, Francesca Beschi, 3G Giardini, Ghilardi Giardini, I Giardini d’autore, Spazio Verde, Simona Manzini giardini.
LAVORI IN CORSO
Due i principali protagonisti di questo giardino: un cantiere abbandonato e un insieme di piante pioniere. E risuona come un monito questo progetto, dove, silenziosi e inesorabili lavori di rigenerazione urbana si concretizzano grazie a piante pioniere e ruderali che trovano spazio in un ipotetico cantiere urbano abbandonato. Un frammento di paesaggio decontestualizzato, simile a tanti altri vuoti urbani in cui la natura si libera dal cemento e e torna ad esprimere la sua incessante opera di rinnovamento, noncurante dei bisogni e dei desideri dell’uomo. E i progettisti, nella presentazione del lavoro si rifanno a una frase emblematica, che porta la firma La natura:
Verdeggiando 2023, oltre a un momento di festeggiamenti, è stata un’occasione per ragionare sull’importanza del giardino e i suoi risvolti sociali e culturali.
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COVER STORY Targa e premiati per Progetto GBR.
Lo specchio, uno degli elementi del giardino terzo classificato.
“Se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei”. Progettisti: Davide Cerruto e Walter Coccia
NATURALMENTE GIARDINO
Un progetto che rappresenta un’effimera creazione verde, intessuta con trame del paesaggio che emergono “naturalmente” nelle nostre campagne. Così, in questo giardino, gli elementi vegetali si fondono in un arredo moderno, conferendo un’atmosfera rilassante e riflessiva. L’approccio progettuale guida il visitatore attraverso un percorso avvolgente, creando un’oasi di calma e riposo. Le forme circolari, non limitate alle sole piante e fiori, ma arricchite anche da frutti, accompagnano il fruitore in una simbiosi naturale. Il giardino si configura come un’armoniosa suddivisione geometrica di spazi complementari, in cui le varie forme e volumi celebrano le peculiarità del paesaggio naturale, creando un’atmosfera di GLI ULTIMI 3 WORKSHOP ◗ Settembre: “Della costruzione del giardino” a cura dell’architetto Massimo Semola. ◗ Novembre: “Social Network: strategie e strumenti per il successo online” a cura di Sebastiano Guarisco. ◗ Dicembre: “Viaggio virtuale nel mondo dei piccoli giardini e terrazzi: teoria, progettazione e documentazione tecnica” a cura della paesaggista Lucia Nusiner e dell’agronomo Marco Teli. In occasione della prossima edizione di Myplant & Garden, verrà presentato il calendario dei prossimi corsi. Per rimanere sempre aggiornati: www.coplant.it
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relax. L’effetto scenografico delle piante a spalliera di Quercus palustris, con la loro maestosità e configurazione, agisce come una cornice per l’area di relax. Questa cornice contrasta con i filari di vite, delimitando un senso di intimità e riservatezza intrinseco ai giardini. D’altro canto, le zone opposte caratterizzate da Carex testacea, regalano uno sguardo aperto sulla bellezza circostante, allungando lo sguardo come se si fosse in una vasta prateria. L’area di riposo, delineata dalla curva semicircolare del Berberis thunbergii, assume la forma e i colori di una stanza a cielo aperto, donando al visitatore un esperienza visiva unica. Le varietà vegetali proposte, perfettamente integrate tra loro, offrono opzioni versatili per la creazione di giardini sia privati, sia pubblici, ampliando le possibilità di realizzazione di uno spazio in armonia con la natura. Progettisti: Lucia Panzetta In collaborazione con: Affini Fabio Giardini
TEMPO INDIVIDUO
Un giardino che ci porta a riflettere su una delle cose più preziose di questi tempi moderni, il tempo. Oggi uno dei fattori che condiziona maggiormente la quotidianità è proprio il tempo e il sistema in cui siamo inseriti crea una condizione di perenne ritardo, per cui si avverte lo scorrere del tempo come qualcosa di frenetico, incontrollato, sempre più veloce. Al contrario, ciò che l’uomo percepisce nell’osservazione del mondo vegetale è uno scorrere del tempo lento, pacifico, leggibile con il passare delle stagioni, il susseguirsi delle fioriture, il variare dei colori ed il cambio delle foglie. “Dunque nel nostro mondo e in quello vegetale sono presenti due velocità temporali ben distinte, mondi così diversi ma così strettamente connessi, che trovano un punto di unione nel giardino: è qui che l’uomo costruisce la sua nicchia di pace, dove può trovare serenità e quiete”, hanno sottolineato i progettisti nella presentazione del lavoro. “Il
Per saperne di più e per scoprire i disegni e le altre informazioni sui progetti, collegati qui tempo delle piante è un elemento da tenere in considerazione nella costruzione di un giardino, un parco, uno spazio aperto; spesso la scelta di una specie vegetale è influenzata anche dalla sua velocità di sviluppo. Dunque, quanto siamo disposti ad aspettare?”. Da questa riflessione nasce il giardino Tempo Individuo, dove gli spettatori sono invitati a sostare sulla una lunga seduta per ritrovare un momento di quiete ed osservare l’impercettibile crescita della vegetazione di fronte a loro. Un giardino dove convivono specie vegetali con diversi tempi di crescita, così ognuno potrà immaginare come potrebbe diventare questo spazio tra uno, cinque o dieci anni. Progettisti: Marco Casali e Marta Filippini In collaborazione con: Mori Giardini
IN FUGA CON EMILY
Tutti conoscono Emily Dickinson come una delle voci più significative e originali della poesia contemporanea americana. Ma pochi sanno che Dickinson fu anche un’appassionata giardiniera, nonché attenta osservatrice del mondo naturale. La poesia per Dickinson è sempre stata una via di fuga per oltrepassare i limiti dell’isolamento fisico e conquistare il proprio infinito spazio di libertà. In questo percorso di introspezione ed analisi del proprio io, la Natura è stata per la poetessa linfa vitale, l’unica compagna fedele a cui potersi abbandonare e concedere, attraverso cui poter amare e ammirare pienamente la bellezza della vita. Così, per la garden designer che ha pensato questo progetto, l’obiettivo era quello di “creare un percorso dal design contemporaneo contrapposto ad una vegetazione ricca di note romantiche, in cui il visitatore possa cercare la propria via di fuga attraverso il contatto con la Natura e la Poesia”. Una contrapposizione tra romanticismo e modernità capace di sottolineare quegli aspetti personali - si legge nella presentazione del progetto - talvolta folli di una donna controcorrente e per molti aspetti visionaria, dotata di una sensibilità fuori dal comune, i cui scritti ancora oggi sono sorprendentemente attuali. Progettisti: Rosanna De Florio e Loreta D’Errico
PAESAGGIO SELVAGGIO
L’idea di un paesaggio apparentemente selvaggio incarna la bellezza di una progettazione meticolosa. Questo concetto, che all’apparenza suggerisce un ambiente naturale e spontaneo, in realtà richiede una pianificazione puntuale e un’attenta selezione delle piante. La composizione del giardino è equilibrata, con varie specie che fioriscono in momenti diversi dell’anno. Questa programmazione ha l’obiettivo di creare un’esperienza sensoriale continua, offrendo al visitatore una serie di stimoli visivi e olfattivi che si sviluppano e si trasformano con le stagioni. Ogni pianta è scelta con cura, non solo per la sua bellezza intrinseca, ma anche per la sua capacità di contribuire all’armonia complessiva del paesaggio. Fioriture primaverili, foglie autunnali e struttura invernale si integrano in una danza orchestrata dalla natura e guidata dalla progettazione umana. L’intento è quello di creare uno spazio che non solo cattura la fantasia visiva, ma coinvolge anche gli altri sensi, invitando al tocco, al profumo e al suono della natura che evolve costantemente. Questo paesaggio intenzionalmente progettato, sebbene punti a replicare l’aspetto selvaggio e naturale, è un omaggio all’arte della progettazione del giardino. È un esempio di come la natura e l’arte umana possano convergere, dando vita a uno spazio che è allo stesso tempo affascinante e funzionale. Progettisti: STGreenDEsign In collaborazione con Il Leccio
Michele Tusi, responsabile commerciale di Coplant.
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TENDENZE Fritillaria, Narcissus.
Fertilità e vigore sono le parole chiave che nel 2024 secondo iBulb, l’agenzia PR che mira a promuovere l’uso di bulbi da fiore, fiori a bulbo e bulbi in vaso, caratterizzeranno lo spazio outdoor di Bianca Ferraris
meaningful earth per il giardino TEMPO DI LETTU R A: 3 minuti
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a diversi anni ormai il cambiamento climatico e i problemi ambientali sono entrati nella quotidianità e preoccupano per il futuro. La biodiversità e la natura dunque sono indispensabili per vivere in un ambiente sano e necessitano cure e protezione. Nella tendenza “Meaningful Earth”, identificata da iBulb, il giardino è incolto e grezzo ed esalta la semplicità della natura. • La vegetazione nelle bordure sembra essere nata in modo spontaneo e casuale. Con un aspetto incolto sono visibili strati di terra, sabbia, minerali e pietre di diversi colori. Grandi zolle erbose tra le piante e gli alberi conferiscono al giardino il carattere di questa tendenza. • Gli accessori da giardino presentano forme grossolane e irregolari e sembrano provenire direttamente dalla natura. Tronchi d’albero
iBulb è l’agenzia di promozione di Royal Anthos. iBulb promuove l’uso di bulbi da fiore, fiori da bulbo e bulbi in vaso attraverso attività di PR e campagne pubblicitarie in tutto il mondo.
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2024
fantasiosi, blocchi di pietra grezza, recinzioni naturali, sedute e focolari esaltano questa tendenza.
COLORI E FORME
Tra i colori dei fiori e delle piante che esprimono questa tendenza spiccano il giallo chiaro e le sfumature di rosa salmone, accostati al verde scuro e al verde-grigio. Gli accessori sono naturali, realizzati a mano, grossolani, ecocompatibili e riciclati. I motivi nei colori della terra sono caratterizzati da macchie, impronte fossili e strisce.
Tronchi d’albero fantasiosi, blocchi di pietra grezza, recinzioni naturali, sedute e focolari esaltano questa tendenza
Fritillaria ‘Sunset Beauty’, Narcissus ‘Apricot Whirl’, ‘Double Beauty’.
Tulipa ‘Gabrielle’, ‘Pink Impression’.
Fritillaria ‘Sunset Beauty’.
Narcissus ‘Pure White’.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI Il sito web www.bulbidifiore.it fornisce ai lettori tutte le informazioni utili sui bulbi da fiore. N°039
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PRIMA&DOPO
AVVOLTI NEL VERDE
TEMPO DI LETTU R A: 3 minuti
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er realizzare la rubrica di questo nuovo numero abbiamo selezionato dal nostro archivio un piccolo lavoro realizzato nella zona nord di Roma: un appartamento al quinto piano di un condominio di una coppia fantastica, che, dopo i lavori di ristrutturazione degli ambienti interni, avevano la necessità di riqualificare un piccolo spazio esterno di soli 15 mq. E abbiamo accettato ben volentieri la “sfida”. L’obiettivo del nostro lavoro è stato quello di organizzare al
Schermare la vista dagli edifici vicini valorizzando il balcone stesso e lasciare una visione più aperta sul lato corto verso il fiume Tevere.
L’idea
In questo balcone di piccole dimensioni sono stati progettati gli spazi nel minimo dettaglio sfruttando lo spazio esterno al massimo delle sue potenzialità.
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meglio gli spazi esterni per renderli vivibili e avvolti nel verde. La soluzione: una panca contenitore in legno su misura, due sedie e un tavolino pieghevoli di design verde salvia, un’ulteriore seduta realizzata con una panca in legno pieghevole con aggiunta di un tavolino, il tutto circondato da meravigliose fioriere metalliche in corten trattato. Tra le specie utilizzate: Stipa tenuifolia, Echinacea purpurea ‘Alba’, Echinacea purpurea ‘Big Kahuna’®, Muhlenbergia capillaris, Verbena bonariensis ‘Lollipop’, Eryngium hybridum ‘Big Blue’.
prima Totale assenza di vegetazione e di angoli intimi per godere di un po’ di relax all’esterno.
Un piccolo balcone di un condominio a Roma nord diventa uno spazio per vivere all’aria aperta, tra echinace e verbene. Uno degli ultimi lavori di Studio Urka, che conferma come, anche superfici ridotte possano prendere nuove forme
di Lavinia Raccah ed Edoardo Carconi
Le fioriere in corten su misura atte a schermarsi dai vicini e l’inserimento di una panca in legno per godere a pieno della vista del Tevere.
Per saperne di più sul progetto visita la pagine dedicata al sito studiourka.com
dopo
Creazione di vari angoli di relax immersi nel verde con piantumazione di erbacee perenni, gramincaee e future piante aromatiche nelle mensole esagonali a soddisfare anche le esigenze culinarie dei proprietari.
GLI AUTORI Lo Studio Urka - Studio di Architettura del Paesaggio, composto dagli architetti del paesaggio Lavinia Raccah ed Edoardo Carconi, con base a Roma, si occupa di progettare e realizzare spazi esterni per committenza pubblica e privata. Tra i punti di forza dello Studio vi sono l’estrema creatività mista a una sapiente conoscenza tecnica e al non volersi mai accontentare di realizzazioni mediocri.
INTERVISTA
Una stagione vivaistica abbastanza buona quella del 2023 per Vannucci Piante, considerando le emergenze e gli imprevisti a cui, tutti, dovremmo imparare ad abituarci colloquio con Andrea Massaini di Benedetta Minoliti TEMPO DI LETTU R A: 2 minuti
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i siamo da poco lasciati alle spalle un anno complesso, caratterizzato da eventi climatici avversi, conflitti lontani e più vicini, problemi economici di diverso tipo. Per l’ultimo numero del 2023, abbiamo chiesto ad Andrea Massaini, Marketing Manager di Vannucci Piante, di tirare per noi le somme dell’anno che si sta per concludere, focalizzandoci sull’andamento del mercato e sugli obiettivi per il 2024. Com’è andato il mercato quest’anno? «La stagione vivaistica è andata abbastanza bene, considerando tutte le emergenze alle quali, devo ammettere, cominciamo ad essere abituati. Purtroppo dovremo abituarci a lavorare con imprevisti, emergenze e difficoltà in atto. Questa è la nuova sfida e la risposta è una sola: flessibilità!». Avete notato differenze rispetto al 2022? «Lo scorso anno è partito con lentezza a causa del Covid ed è stato molto particolare, poiché nella seconda parte dell’anno tutto il mercato europeo è stato molto frizzante e quindi la stagione si è
conclusa in modo soddisfacente. Invece quest’anno le incertezze, soprattutto per effetto dei conflitti in corso, hanno causato maggiore prudenza». Quali sono state le principali difficoltà e quali, invece, i punti di forza? «Sicuramente tra le difficoltà possiamo annoverare: le guerre, la situazione geopolitica instabile, le diffuse limitazioni economiche e la possibilità di spesa e infine un clima molto instabile. I punti di forza sono il PNRR in corso e la diffusa consapevolezza dell’importanza delle piante e del verde, in casa, in città, ovunque». Che aspettative avete per il 2024? E, soprattutto, quali obiettivi vi siete prefissati per l’anno nuovo? «Per il 2024 siamo e dobbiamo essere ottimisti. Anche perché è una prerogativa della Vannucci Piante. I nostri obiettivi futuri riguardano il coinvolgimento dei giovani e delle nuove generazioni in questo processo di cambiamento degli stili di vita. D’altro canto il nostro slogan è da sempre “more plant, more life”».
Obiettivo ottimismo
per il futuro
SOLUZIONI
T E C N O L O G I E . I N N O VA Z I O N I . I D E E
SOLUZIONI | tecnolog ie
Husqvarna, produttore di attrezzature per la cura di boschi, parchi e giardini, presenta un innovativo servizio digitale che consentirà alle città di tutto il mondo di acquisire informazioni dettagliate sui loro ecosistemi urbani di Filippo Terragni
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usqvarna ha presentato la nuova funzione Biodiversity Alert che consentirà alle città di individuare le aree da proteggere e quelle da sviluppare ulteriormente per aumentare la biodiversità urbana. L’innovativa funzione verrà sviluppata su HUGSI (Husqvarna Urban Green Space Index), piattaforma lanciata nel 2019 che, grazie all’Intelligenza Artificiale e alle immagini satellitari, è in grado di indicare con precisione quanto sono verdi i centri urbani.
COLMARE IL DIVARIO
Biodiversity Alert è uno strumento utile per identificare i connettori vitali tra le diverse aree e facilitare così la migrazione
delle specie, laddove necessaria. Le informazioni e le mappe fornite dalla piattaforma consentono alle città di capire dove possono formarsi nuovi connettori e concentrare, così, i propri sforzi ecologici per raggiungere i più alti valori di biodiversità. Proprio su questo tema è forte l’impegno di Husqvarna: “Attraverso un’analisi che sfrutta l’Intelligenza Artificiale delle immagini satellitari acquisite saremo in grado di valutare la potenziale biodiversità e la connettività nelle città globali a livello macro. Sarà tutto disponibile sul nostro servizio di monitoraggio degli spazi verdi urbani chiamato HUGSI.green”, ha affermato Erik Swan, direttore Digital Business Exploration presso Husqvarna.
SCOPRI LA PIATTAFORMA HUGSI.green
Biodiversity Ale aprirà la strada a un futu
La mappa della città di Parigi, che rileva il livello di biodiversità.
NUOVI INDICATORI CHIAVE SU HUGSI.GREEN ◗ Punteggio potenziale della natura: il grado in cui le aree verdi sono presenti nella città. ◗ Punteggio di connettività naturale: il grado in cui le aree naturali sono collegate tra loro. ◗ Punteggio dell'indicatore di biodiversità: un punteggio combinato di potenziale naturale e connettività naturale.
In un’era in cui l’urbanizzazione continua a rimodellare il nostro mondo, l’importanza di preservare e migliorare la biodiversità all’interno delle città non è mai stata così prioritaria. Contrariamente a quanto molti credono, anche nelle città possono esistere ecosistemi ricchi di biodiversità. Un esempio Riconoscendo e lavorando di sviluppo attivamente per preservare e di vertical garden ricreato con migliorare i servizi ecosistemici l’intelligenza urbani e la biodiversità, le città artificiale. possono ricevere supporto per potenziare la mitigazione e agevolare l’adattamento ai cambiamenti climatici.
MENO BARRIERE, PIÙ INTERCONNESSIONI
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Per comprendere la biodiversità nelle città è necessario, innanzitutto, valutare la quantità e la qualità degli spazi verdi nonché il grado in cui le diverse aree sono collegate tra loro. La regola “generale” da tenere presente riguarda la grandezza delle aree verdi: più sono grandi, infatti, più saranno adatte ad accogliere la biodiversità;
contrariamente, più sono piccole, più diminuirà la presenza di biodiversità. Da non dimenticare, inoltre, che le aree verdi in prossimità di quelle naturali - prevalentemente con specie autoctone ed ecosistemi naturali - ospitano più specie di quelle alterate dall’uomo. La nuova funzione Biodiversity Alert potrà quindi suggerire come creare un ambiente verde ampio e sano, con meno “barriere” e più “interconnessioni”, per favorire la biodiversità, all’interno delle aree urbane. Da evidenziare, inoltre, come il monitoraggio annuale delle città attraverso i dati satellitari consente di evidenziare la perdita di aree importanti per la biodiversità e di indicare l’eventuale mancanza di connessione tra i territori.
Una delle funzioni del programma Biodiversity Alert.
I NUMERI IN BREVE Il Gruppo Husqvarna conta 14mila dipendenti in tutto il mondo, più di 3.200 brevetti, un fatturato netto 2022 di 54 miliardi di corone svedesi e dal 2015 a oggi ha registrato una riduzione del 32% delle emissioni di CO2.
ro più verde grazie all’IA
SOLUZIONI | parco macchine
Le dimensioni ridotte della minipala MT100.
Lo ZT3500 in azione.
Dalla sistema
alla manutenzione Bobcat, all’ultima edizione di Paysalia, ha presentato una serie di nuove macchine per la cura degli spazi verdi: prodotti funzionali per garantire efficienza e produttività in cantiere di Filippo Terragni
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ll’ultima edizione di Paysalia, conclusasi lo scorso 7 dicembre a Lione, Bobcat ha presentato le ultime novità, oltre ai modelli della nuova gamma di attrezzature per la manutenzione del suolo, tra cui trattori compatti, minipale cingolate, falciatrici e attrezzature per il tappeto erboso. Lione ha rappresentato, inoltre, un nuovo appuntamento per sottolineare gli obiettivi del gruppo Doosan Bobcat, dopo l’acquisizione dei marchi GME, RYAN e Schiller Grounds Care, cioè diventare uno dei primi tre fornitori nel settore
delle attrezzature per la manutenzione del suolo in Europa e a raddoppiare la sua crescita entro il 2027.
TRATTORINI PER DIVERSE APPLICAZIONI
Bobcat offre tre piattaforme di trattori compatti CT2025 (serie 1000, 2000 e 4000) che includono nove modelli usciti quest’anno da 25 a 58 HP progettati per rispondere alle diverse esigenze dei clienti europei. Ogni modello ha dimensioni e potenza motrice diversi, e c'è la possibilità di
E10e, SPAZIO ALL’ELETTRICO Presentato al Bauma 2019 come primo miniescavatore elettrico al mondo nella classe da una tonnellata, l’E10e continua a riscuotere interesse sul mercato. È dotato di batterie agli ioni di litio all’avanguardia sistema di gestione avanzata; le batterie sono appositamente progettate per adattarsi alla macchina mantenendo inalterato il suo profilo girosagoma ZTS. L’E10e è concepito per l’uso in esterni in lavori di riassetto paesaggistico o in interni per applicazioni impegnative coma la demolizione con martello idraulico.
Il nuovo trattorino compatto CT2025.
zione scegliere tra trasmissione idrostatica o manuale, tettuccio aperto (ROPS) o cabina. Il sistema Bob-Tach è di serie su tutte le macchine dotate di pala frontale opzionale, e permette all’operatore di cambiare facilmente accessorio per svolgere più attività di uno stesso lavoro, garantendo valore e versatilità. “Si tratta di macchine versatili che garantiscono la massima compatibilità con un’ampia gamma di accessori Bobcat. Consentono all’operatore di massimizzare la produttività in una vasta rosa di applicazioni, tra cui giardinaggio, agricoltura, costruzione, pulizia di strade e rimozione della neve”, spiega Francesca Biagini, GME Sales Manager di Bobcat.
ZT3500 A RAGGIO DI STERZATA ZERO
L’altra novità presentata a Paysalia è stata la nuova gamma di falciatrici a complemento dell’attuale linea di attrezzature per manto erboso, trattori compatti, minipale cingolate e pale articolate di piccole dimensioni che costituiscono la famiglia di GME Bobcat. In mostra il modello ZT3500, una falciatrice a raggio di sterzata zero con sedile per l’operatore. Si tratta di un modello di classe professionale che offre elevata velocità di taglio oltre a una particolare maneggevolezza e qualità di taglio; grazie al raggio di sterzata zero, l’operatore può evitare facilmente gli ostacoli come pali o alberi.
RIDUCE IL LAVORO MANUALE
La minipala cingolata MT100 riduce il lavoro manuale, sostituendo l’uso di carriole, pale e attrezzi manuali in molti lavori di riassetto paesaggistico e giardinaggio. I cingoli di questa macchina consentono di spostarsi su superfici consolidate, senza preoccuparsi delle riparazioni e dei costi associati ai danni alla superficie. Il sistema di cingoli e la piattaforma per l’operatore integrata garantiscono, inoltre, una guida fluida per un maggiore comfort e sicurezza. Con una larghezza standard di soli 904 mm (che sale a 1045 mm con l’opzione binario largo), le dimensioni ridotte della nuova MT100 consentono di passare facilmente attraverso cancelli e ingressi stretti. Inoltre, questo facilita il lavoro in spazi ristretti.
Lo spazio guida e comandi del nuovo CT2040.
SOLUZIONI | focus motoseghe
I nuovi modelli rappresentano una svolta innovativa nel settore, focalizzandosi su funzioni avanzate ed ergonomia migliorata per soddisfare le esigenze degli utenti più esigenti a cura di Filippo Terragni
Per prestazioni
superiori I
n termini di prestazioni, le nuove motoseghe integrano motori potenti e altamente efficienti, in grado di gestire lavori intensivi con facilità. La tecnologia avanzata, inoltre, garantisce una maggiore velocità di taglio e una migliore precisione, rendendo le motoseghe ideali per una vasta gamma di applicazioni. La progettazione compatta delle nuove motoseghe
le rende maneggevoli in spazi ristretti e facilita il trasporto. Questo anche grazie a materiali leggeri, ma robusti che contribuiscono a ridurre il peso complessivo senza compromettere la durata e la resistenza della motosega. Inoltre, i continui studi sull’ergonomia migliorando ulteriormente il comfort durante l’utilizzo. Ecco cinque nuovi modelli per diversi tipi di lavori.
I due nuovi modelli professionali a batterie montano un motore brushless da 56 V e una nuova batteria da 113 Wh.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.echo-italia.it - info@echo-italia.it
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er il marchio Echo le motorizzazioni sono il cuore dei propri prodotti e l’intero processo di progettazione e di produzione viene controllato direttamente dal produttore. La gamma delle motoseghe da potatura è il fiore all’occhiello del marchio Echo. La Serie X, in sostanza, rappresenta la gamma professionale di Echo e tutti i modelli di questa categoria sono prodotti dalle prestazioni uniche, garantiscono eccellenti performances e vantano una straordinaria durata nel tempo e un ottimo comfort di utilizzo. I modelli da potatura Echo X Series con motori a scoppio sono la CS-2511TES con barra standard e la CS-2511TESC con barra carving, in assoluto le più compatte e potenti della categoria, con uno straordinario bilanciamento e il miglior rapporto peso-potenza. I modelli professionali a batteria sono la DCS2500 e la DCS-2500T, dotati di motore brushless da 56V e di una nuova batteria 56 Eforce da 113 Wh, che garantisce ottime prestazioni e una maggior durata della stessa.
ECHO X SERIES, FIORE ALL’OCCHIELLO
SOLUZIONI | focus motoseghe
Il display che consente il controllo delle funzioni principali della macchina.
CSX5000 PRO-X CON DISPLAY INTELLIGENTE PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.egopowerplus.it
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a motosega CSX5000 PRO-X è una delle ultime novità di casa EGO per le operazioni di giardinieri e operatori professionali. Monta un potere brushless con una cilindrata da 60 cc e garantisce una lunghezza di taglio di 50 cm. Il display intelligente è uno dei dispositivi più interessanti, che consente di avere sotto controllo La barra ha una lunghezza di taglio di 50 cm.
le principali funzioni della macchina: dall’attivazione e disattivazione del freno di sicurezza alla luce di lavoro a Led, dal selettore per le tre velocità all’indicatore di sovraccarico a quello di livello che segnala il livello basso dell’olio. Altre caratteristiche rilevanti: pompa dell’olio regolabile, tendicatena manuale, velocità della catena di 30 m/s e un peso di 6,2 kg.
SOLUZIONI | focus motoseghe
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.husqvarna.com
ENERGIA COSTANTE PER OGNI TAGLIO
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usqvarna T542iXP®, da potatura, e Husqvarna 542iXP®, con impugnatura posteriore, sono le prime due motoseghe a batteria con frizione al mondo, si legge nella presentazione del costruttore, e che offrono, a tutti i professionisti che decidono di affidarcisi, maggiore potenza, all’insegna del comfort. La frizione, efficiente ed affidabile, permette partenze ed arresti più morbidi, fornendo energia costante per ogni taglio. I due modelli, già disponibili per l’acquisto presso tutti i rivenditori autorizzati, sia con impugnatura superiore che posteriore, presentano diverse caratteristiche. La frizione centrigufa permette una maggiore energia in fase di avviamento ad
I due modelli, già disponibili per l’acquisto presso tutti i rivenditori autorizzati, sia con impugnatura superiore che posteriore.
ogni taglio ed una migliore efficienza in arresto ed in avvio. Il pignone è una soluzione flessibile e durevole, che semplifica l’installazione della catena, mentre è stato migliorato il carter della frizione, per un’espulsione ottimizzata del truciolo per ridurre gli intasamenti e le interruzioni. Per quanto riguarda la catena, invece, sono due le tipologie disponibili: la SP21G e la SP33G, entrambe scorrevoli ed estremamente efficienti per un taglio preciso. Il sensore digitale dell’olio avvisa l’utilizzatore quando è necessario il rabbocco, riducendo l’usura della catena. Quest’ultima, infine, è dotata di un’elevata velocità per tagli rapidi e netti, a favore di risultati migliori e sempre più efficienti.
È stato migliorato il carter della frizione, per un’espulsione ottimizzata del truciolo.
SOLUZIONI | focus motoseghe
PER L’AMBITO URBANO, FORESTALE E ANCHE AGRICOLO
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ELION TELESCOPIC EVOLUTION è una motosega per il lavoro in altezza, leggera e multifunzionale prodotta da Pellenc. Utilizzata tanto in ambiente urbano, che in ambiente forestale o agricolo, garantisce potenza e maneggevolezza, oltre ad essere polivalente. Diverse le caratteristiche costruttive, a partire dal tubo telescopico che consente il taglio fino a un’altezza di 4,5 m e, grazie alla testa inclinabile, una multi-posizione variabile da -45 a +90 gradi. In termini di produttività, monta un motore brushless da 1.200 W in grado di consentire un’autonomia di almeno una giornata lavorativa. Da sottolineare che il tensionamento della catena è automatico. Grazie a un brevetto di Pellenc, il sistema regola la lubrificazione della catena in funzione della coppia richiesta. Inoltre, tra le novità, il software di taglio consente di dosare lo sforzo e migliorare, così, la precisione del taglio. Due i modelli disponibili, T175/225 e T220/300, differenti principalmente per la lunghezza dell’asta (da 175 a 225 e da 220 a 300 cm) e il peso (3,25 e 3,6 kg).
La velocità della catena è di 10,3 m/s.
Testa inclinabile multiposizione (+90° / -45°).
Il peso varia da 3,25 a 3.6 kg.
Lunghezza dell’asta fino a 300 cm.
La potenza, per tutti e due i modelli, è di 1.200 W.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.pellencitalia.com Autonomia 4/5 ore (con batteria Alpha 520).
SOLUZIONI | focus motoseghe
PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.stihl.it
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TIHL MSA 160 C-B è la nuova motosega a batteria prodotta dalla casa tedesca e, rispetto al precedente modello, garantisce una potenza massima in uscita di 1,5 kW e un nuovo sistema operativo con Ergo Lever in grado di aumentare l’ergonomia durante il lavoro. Diversi i vantaggi per i professionisti: dalle buone prestazioni di taglio alla possibilità di utilizzo sotto la pioggia o in condizioni di bagnato, dal facile tensionamento della catena senza utilizzo di utensili alla rapida accelerazione grazie al motore di alta qualità EC-Motor. Inoltre, la macchina consente prestazioni di lavoro costanti durante tutta la fase di scaricamento della batteria. È una macchina ideale per artigiani, municipalizzate e giardinieri, e può essere utilizzata anche in ambienti chiusi.
UNA NUOVA VERSIONE, VERSATILE E DI FACILE UTILIZZO
Uno spaccato delle caratteristiche principali del modello MSA 160 C.
SOLUZIONI | manutenzione
Per controllare la crescita
del prato
Uno strumento fondamentale per la cura di grandi manti erbosi, da quelli sportivi a quelli ornamentali, che punta su innovazione ed esperienza nel campo di Rachele Pozzato
A
ttraxor è un regolatore della crescita del tappeto erboso, efficace grazie all’effetto principale del Proesadione Calcio. In cosa consiste? Una minore crescita del tappeto erboso, per effetto dell’azione sul processo di biosintesi delle gibberelline, per un’azione diretta sul metabolismo dei flavonoidi e sull’etilene. Grazie a questo meccanismo d’azione Attraxor mantiene
DOVE ORDINARLO? Attraxor è un prodotto studiato da BASF, distribuito in Italia da Ipag, www.ipag.it
così la sua efficacia per 3-4 settimane e permette di evitare lo sviluppo di infiorescenze.
COME USARLO?
Attraxor si applica solo su tappeti erbosi non stressati, ben mantenuti e in crescita attiva. Le aree di tappeto erboso trattate devono essere mantenute normalmente utilizzando prodotti adeguati per l’irrigazione, la concimazione e il controllo dei parassiti quando necessario. Se il tappeto erboso si trova in uno stato di stress legato a pressione di parassiti, alte o basse temperature, condizioni di bassa umidità, o alcune pratiche culturali, è necessario ritardarne l’applicazione. Il momento ideale è dopo lo sfalcio, su prato privo di erba, ma bisogna attendere almeno un giorno dopo l’applicazione prima di riprendere la sfalciatura, ed evitare l’irrigazione delle aree trattate per quattro ore dopo l’applicazione. I BENEFICI ◗ Riduzione dell’altezza del tappeto erboso e della biomassa vegetale prodotta, con conseguente diminuzione del numero di sfalci e risparmio di manodopera ed energia necessaria per il taglio. ◗ Gestione della Poa con riduzione della produzione del numero di semi, con forte contenimento del problema e migliore efficacia dei trattamenti erbicidi. ◗ Aumento della densità del tappeto erboso e relativo aumento della formazione di radici.
I CONSIGLI DEGLI ESPERTI
È fondamentale usare bassi volumi d’acqua, miscelando con fertilizzanti azotati per poter ridurre potenziali colorazioni irregolari. Si consiglia poi cautela quando si mescola con prodotti contenenti carbonato, come il carbonato di potassio o il bicarbonato di potassio, nel caso si potrebbe formare schiuma, e di evitare invece miscele con prodotti contenenti Boro, Calcio, Magnesio.
SOLUZIONI | novità
Sabart
presenta il potatore a batteria su asta telescopica FOR310
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l potatore a batteria su asta telescopica FOR310 del brand Forestal (Sabart) è un attrezzo utile per raggiungere i rami più alti ed effettuare potature precise, grazie all‘asta telescopica in fibra di vetro e alluminio, con profilo esagonale consente un‘estensione da 2,9 a 3,85 metri. La notevole capacità di taglio semplifica e rende le operazioni poi più rapide, con minimo sforzo per l’operatore, dotata anche di impugnatura ergonomica per garantire comfort e sicurezza. L’azienda, con il suo nome e la sua esperienza nel settore, è già una garanzia per la qualità di questo nuovo lancio. Si tratta infatti di una delle realtà di spicco nel nostro Paese per la distribuzione di ricambi e accessori per il settore forestale, giardinaggio, agricolo e antinfortunistica. L’ampia
gamma di prodotti commercializzati conta 56.000 referenze delle migliori marche, integrata nel Gruppo Emak, Sabart è poi nel mercato da oltre 50 anni, oltre a essere distributore esclusivo per l’Italia di prodotti a marchio Oregon, un riferimento internazionale per la produzione di catene da taglio, barre guida ed accessori per motoseghe e macchine harvester. Una soluzione, insomma, che assicura qualità, efficienza e attenzione al dettaglio. Ma non solo: la tecnologia a batteria si prende infatti cura dell’ambiente e degli operatori, evitando problemi di salute legati ad altri metodi di alimentazione e permettendo di lavorare con la stessa potenza nei più svariati contesti.
SOLUZIONI | suolo
La scelta dei due sistemi proposti da IPM Italia, capogruppo cantiere, garantiscono drenanza e rispetto del ciclo naturale dell’acqua e una rinnovata estetica a tutte le superfici.
Una riqualifica
dalla A all I lavori per la sostituzione della pavimentazione dell’area cimiteriale di Meda, realizzati dal Comune con il cofinanziamento di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto “La Brianza Cambia Clima”, hanno previsto la riqualificazione e lo sbancamento delle vecchie pavimentazioni, il rifacimento completo dell’impianto idraulico ed elettrico, il rifacimento degli impianti di illuminazione e la riqualificazione generale del verde. “Punto cardine del progetto è stato il rifacimento di tutta la viabilità interna: le vecchie pavimentazioni non erano infatti uniformi ed erano in uno stato di degrado generale, caratterizzato da buche e avvallamenti
che creavano situazioni di disagio per le persone, vista la formazione di allagamenti consistenti in occasione di fenomeni a carattere temporalesco”, ha dichiarato Andrea Penati, CEO e Direttore Tecnico di IPM Italia. “Siamo quindi partiti da un rilievo fotografico puntuale in HD dell’intera area per comprendere lo stato effettivo e procedere con una valutazione concreta di fattibilità”.
OBIETTIVO: DRENANZA, TECNICA ED ESTETICA
Dopo il riposizionamento di ghiaia per dare stabilità al fondo, il successivo ripristino è stato realizzato con la pavimentazione in calcestruzzo drenante IPM GeoCem, massetto
L’intervento ha coinvolto tutta l’area interna del cimitero brianzolo, circa 5000 metri quadri di superficie: sostituita completamente la pavimentazione con un sistema drenante, rifatta la viabilità interna, il sistema di illuminazione, la segnaletica, le aree verdi
SAPEVI CHE…? PM GeoDrena®, privo di resina epossidica o poliuretanica, ha ottenuto l’approvazione della Sovrintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici e Archeologici e di altri enti riconosciuti.
Il progetto del Cimitero di Meda, nel contesto della Strategia di Transizione Climatica La Brianza Cambia Clima, fa sì che grazie ai materiali drenanti impiegati venga rispettato il ciclo naturale dell’acqua piovana con benefici per l’ambiente e il clima, contribuendo a evitare allagamenti, a ricaricare la falda acquifera e a ridurre il calore rispetto ad una pavimentazione in asfalto di Bianca Ferraris
Punto cardine del progetto è stato il rifacimento di tutta la viabilità interna: le vecchie pavimentazioni non erano infatti uniformi ed erano in uno stato di degrado generale.
zione
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a base di cemento, il calcestruzzo drenante per pavimentazioni pedonabili e carrabili. L’elevata capacità drenante è garantita da un’attenta selezione degli aggregati e dal legante cementizio utilizzato nella miscela. È in grado di provvedere alla dispersione delle piogge su tutta la superficie interessata comportando la sua reimmissione diretta all’interno del ciclo naturale ed è il sottofondo perfetto per IPM GeoDrena®. Sullo strato che va dai 18 ai 23 centimetri di IPM GeoCem è stato posato il sistema di rivestimento IPM GeoDrena® specifico per pavimentazioni continue all’aperto, nello spessore di 1,5/2 cm, offre un’altissima capacità drenante (2.700 it/ mq/minuto), stabilità e velocità di posa. La struttura porosa permette all’acqua di essere drenata velocemente, eliminando fenomeni di ruscellamento e ristagni. “Un rivestimento come IPM GeoDrena®, oltre a garantire performance tecniche, contrasta l’isola di calore che si genera quando le temperature si alzano inesorabili. Inoltre, il mix di inerti utilizzato, millefiori, quarzo bianco, grigio carnico e porfido arancio ha
Il ripristino è stato realizzato con la pavimentazione in calcestruzzo drenante IPM GeoCem, massetto a base di cemento, il calcestruzzo drenante per pavimentazioni pedonabili e carrabili.
permesso di creare gli inserti decorativi previsti dal progetto architettonico direttamente all’interno del rivestimento, garantendo una segnalazione visiva di crocevia e intersezioni” ha specificato Penati. SCHEDA CANTIERE ◗ Durata del cantiere: Novembre 2022 – Ottobre 2023 ◗ Superficie riqualificata: 5050 mq ◗ Committente: Amministrazione Comunale Meda (MB) ◗ Direzione lavori: Arch. Sergio Bianchi - ASB studio di Carate Brianza (MB) ◗ Appalto pubblico: Capogruppo IPM Italia S.r.l. ◗ Pacchetto di pavimentazione: IPM GeoDrena® Pavimentazione drenante in graniglia naturale – IPM GeoCem massetto di supporto in calcestruzzo drenante
NEWS DA L MERCATO
IN CALO GLI ACQUISTI DI MACCHINE PER IL GIARDINAGGIO
News
Il mercato delle macchine e attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde, secondo i dati diffusi da Comagarden (Associazione Costruttori Macchine per il Giardinaggio), ha registrato un calo complessivo del 12% nei primi nove mesi dell’anno. Ci sono però delle eccezioni, riguardanti alcune tipologie di mezzi che hanno segnato un incremento rispetto ai nove mesi del 2022: tagliasiepi (+12,7%), decespugliatori/linetrimer (+16,8%), soffiatori/ aspiratori (+2,8%), ride-on professionali (+28%) e i biotrituratori (+5%). Per quanto riguarda le altre tipologie di prodotti, i rasaerba calano del 23%, le motozappatrici del 26%, i decespugliatori a scoppio del 14% e le motoseghe del 12%. L’andamento climatico del 2023 ha penalizzato in modo vistoso gli spazzaneve, che a fine settembre hanno accumulato un passivo del 53%. Comagarden ha così stimato, utilizzando questi dati forniti dal gruppo di rilevamento statistico Morgan che comprende la gran parte delle case costruttrici, a fine anno un passivo pari al 7%. Il numero complessivo di macchine e attrezzature vendute dovrebbe attestarsi, nel bilancio complessivo, intorno a 1 milioni e 263 mila unità.
IPM ESSEN: AVVIATA COLLABORAZIONE CON HORTEX VIETNAM L’azienda olandese Nova Exhibitions B.V. e il suo partner vietnamita Minh VI Exhibition & Advertisement Co., Ltd. sono gli organizzatori di HortEx Vietnam, che si terrà dal 13 al 15 marzo 2024 presso il SECC Saigon Exhibition & Convention Center di Ho CHI Minh City. IPM ESSEN gestirà in esclusiva l’acquisizione di espositori provenienti dalla regione DACH e da altre nazioni con rilevanza nel mercato mondiale dell’orticoltura, come Italia ed Ecuador. Inoltre, un memorandum d’intesa stabilisce che le parti mirano a una partnership a lungo termine, che vada oltre il 2026. “Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a compiere un ulteriore passo avanti verso l’internazionalizzazione della fiera leader mondiale dell’orticoltura. Con questa cooperazione dimostriamo la nostra presenza in un mercato in rapida crescita consentendo alle aziende tedesche, austriache e svizzere, in particolare, di stabilire nuovi contatti e relazioni d’affari”. A dirlo è Oliver P. Kuhrt, amministratore delegato di Messe Essen, alla firma dell’accordo di cooperazione. “La rotta è stata impostata per una proficua collaborazione a lungo termine tra IPM ESSEN e HortEx. Messe Essen sta ancora una volta espandendo la sua rete globale e portando il nome della città di Esssen nel mondo. Sostengo quindi con convinzione la nuova partnership” ha detto Thomas Kufen, presidente del Consiglio di vigilanza di Messe Essen. N°039
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NEWS DA L MERCATO
FITT: AVVIATA LA COSTRUZIONE DELLO STABILIMENTO NEGLI USA
Il sogno americano di FITT iniziato nel 2017 si trasforma oggi in un vero e proprio piano industriale che porterà alla realizzazione di uno stabilimento produttivo ad Anderson, nell’Indiana. A guidare il progetto due valori fondanti e sempre più interconnessi del fare impresa di FITT: innovazione e sostenibilità. La costante crescita a doppia cifra del fatturato non poteva più essere sostenuta dalla produzione in Italia: lo stabilimento in loco permetterà infatti di ridurre l’impatto ambientale dovuto al trasporto delle merci e di garantire un miglior servizio ai clienti. FITT ha così scelto di rigenerare un cosiddetto “brownfield” di 120.000mq, un sito industriale dismesso, ex General Motors, valorizzandone le caratteristiche e la collocazione geografica attraverso importanti interventi di riqualificazione e senza ulteriore consumo di suolo. Il 18 ottobre scorso, alla presenza del Sindaco di Anderson e di alcuni rappresentanti dell’Amministrazione locale e dello Stato dell’Indiana, si è tenuta la cerimonia di Ground Breaking che ha dato il via ai lavori di costruzione dell’impianto. La fine del cantiere è prevista per settembre 2024 e l’inizio della produzione a partire da ottobre 2024. L’investimento è di circa 30 milioni di USD e, a regime, vedrà 6 linee produttive e circa 100 addetti entro il 2028. L’ingresso di FITT in USA risale al 2020 e il successo commerciale delle sue proposte per il mondo garden è dovuto al fatto che il mercato americano si è dimostrato sempre più ricettivo nei confronti di soluzioni innovative per l’irrigazione domestica che, a parità di performance, sappiano coniugare concrete istanze di sostenibilità. FITT Force, che l’Europa già conosce per essere il primo prodotto carbon neutral nel mondo watering, è stato sviluppato secondo linee guida di eco-design (performance, circolarità e riduzione) e, nella versione appositamente studiata per il mercato statunitense (con raccordi in alluminio ad alte prestazioni), è presto divenuto il prodotto di punta presso i distributori oltreoceano, trainando la conquista delle quote di mercato. FITT Force è infatti distribuito nelle principali catene di DYI del Paese, come The Home Depot, Walmart, Ace, Do It Best, Target, e anche nel canale digitale Amazon US del Gruppo.
TUTTO PRONTO PER L’EDIZIONE PRIMAVERILE DI PLANTARIUM| GROEN-DIREKT L’edizione primaverile di PLANTARIUM|GROEN-Direkt, che si terrà il 6 e il 7 febbraio 2024, è quasi sold out. Con più di 150 espositori e 5000 sample layers la fiera si prepara ad essere un successo. Il layout sarà lo stesso dell’edizione autunnale, disponibile sul sito web della manifestazione. Durante l’edizione primaverile di PLANTARIUM|GROEN-Direkt sarà consegnato il Green Retail Award nella categoria “Preferito dai visitatori”. Durante i giorni della fiera i visitatori saranno invitati a votare quello che considereranno il miglior nuovo prodotto. Per maggiori informazioni: www.plantariumgroendirekt.nl
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FOCUS MERCATI: I DATI NELLA FOTOGRAFIA DEL COMPARTO ORTO-FLOROVIVAISTICO DI MYPLANT&GARDEN Nel 2022, secondo i dati Istat, il valore della produzione del verde “made in Italy” ha superato i 3,1 miliardi di euro, segnando così il dato più alto della serie storica dell’ultimo decennio. Il nostro Paese è la seconda potenza esportatrice europea del prodotto orto-florovivaistico con oltre 1,2 miliardi di euro (nuovo record nella serie storica). L’andamento positivo dell’export garantisce il saldo positivo bilancia commerciale. I 27 Paesi dell’UE sono il principale mercato di sbocco dei prodotti italiani (ca. 80%). Le principali realtà produttive italiane sono concentrate soprattutto in 4 regioni: Liguria, Toscana, Lombardia e Sicilia. L’Italia ha ampi margini di sviluppo in un “mercato interno non ancora maturo”. Secondo i dati Istat (2021) la spesa per fiori, piante e prodotti relativi in Italia si è fermata a 39 euro/persona. “Confortanti segnali lieve crescita del comparto italiano in un quadro di incertezze che preme su imprese e consumatori in Europa e nel mondo” hanno commentato gli organizzatori di Myplant&Garden. “Conflitti, inflazione, caro energia, difficile accesso al credito, balzi meteorologici sono le preoccupazioni principali. Bene produzione ed export Italia nonostante aumento importazioni. Mercato domestico immaturo con ampi margini di miglioramento”.
NEWS DA L MERCATO
È IL MOMENTO DI RINNOVARSI
Con i fondi del PNRR e di Ismea sarà possibile ammodernare i macchinari agricoli, con l’obiettivo di aumentare la produttività del settore di Penelope Moran
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razie ai prossimi bandi PNRR e Ismea, le imprese agricole hanno l’opportunità di rinnovare il loro parco macchine e adottare pratiche all’avanguardia. In particolare, il Piano Nazionale Ripresa Resilienza destina 500 milioni di euro per l’innovazione e la meccanizzazione agricola, così suddivisi: 400 milioni dedicati all’ammortamento dei macchinari agricoli, per la sostituzione dei trattori più inquinanti e l’introduzione dell’agricoltura di precisione e 100 milioni per finanziare la sostituzione degli impianti più obsoleti di frantoi. L’obiettivo è quello di aumentare la produttività del settore agricolo. A beneficiarne saranno le aziende agricole e le imprese agroindustriali, incluse le
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loro associazioni e cooperative, titolari di frantoi oleari, che effettuano l’estrazione di olio extravergine di olive, iscritte nel Portale dell’olio di oliva del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN). Nel contempo, il Fondo Innovazione Ismea offre un totale di 223 milioni di euro, per il triennio 2023-2025, con particolare attenzione alle imprese delle zone alluvionate (Emilia Romagna, Toscana e Marche). Le opportunità offerte dagli incentivi del PNRR Le spese ammissibili sono diverse e chiaramente definite. Infatti, è possibile ricevere un contributo per: l’acquisto di macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione, la sostituzione di veicoli fuoristrada più inquinanti per agricoltura e zootecnica e l’adozione di soluzione per l’innovazione dei sistemi di irrigazione. Le voci rientranti nella categoria “macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione” sono diverse. Tra queste: i sistemi di supporto come sensori e AGV (Automated Guided Vehicles), le attrezzature per ridurre l’utilizzo di fitofarmaci e fertilizzanti, i sistemi dedicati al settore zootecnico caratterizzati da un elevato livello tecnologico e di automazione. Per la sostituzione dei veicoli fuoristrada, invece, sarà finanziato solo l’acquisto di trattori dotati di motore elettrico o a biometano e per l’innovazione di irrigazione e gestione delle acque, ad essere supportati saranno investimenti che riguardano sia beni materiali che immateriali, come ad esempio software, finalizzati alla gestione intelligente delle pratiche irrigue.
GESTIONE | paesagg ismo
Un giardino
per tutti
Dai desideri impossibili della committenza alle necessità delle piante autoctone, dal rispetto della sostenibilità, per arrivare al risparmio energetico e idrico: ecco qualche soluzione alle sfide che i garden designer affrontano oggi di Marta Meggiolaro
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ome ogni anno il Landscape Festival è stato un momento di alta formazione, che ha riunito a Bergamo grandi personalità dell’architettura del paesaggio per confrontarsi sulle domande che in questo periodo i paesaggisti condividono. Sono diversi i momenti dedicati al confronto, ma qui riportiamo quello che è emerso durante il Valfredda Seminar, che si è tenuto lo scorso 21 settembre. Questa volta Mauro Crescini, di Vivai Valfredda, ha ospitato in Sala Piatti questi cinque paesaggisti di livello internazionale: Veronique Mure, Thomas Doxiadis,
James Basson, Maurizio Usai e Valerio Miragoli. L’argomento su cui gli invitati si sono confrontati è l’uso delle piante mediterranee nei giardini, come risposta alle estati sempre più calde e secche.
PENSARE ALLE PERSONE
Maurizio Usai vive e lavora in Sardegna: dover affrontare il clima arido e caldo è la normalità per lui. E uno dei criteri fondamentali per progettare i giardini, soprattutto in condizioni così estreme, è questo: ricordare che il giardino deve poter essere sfruttato dai committenti, e quindi deve offrire freschezza, riparo. In una parola: ombra.
Grow Together Grow Green è l’installazione proposta da Topotek in Piazza Vecchia durante I Maestri del Paesaggio. Un sistema leggero, di impalcature, coperte da giovani piante che possono essere ritirate dai visitatori per contribuire ad aumentare la copertura arborea della propria città. Foto di Marta Meggiolaro.
Save the date La prossima edizione del Landscape Festival si terrà dal 6 al 22 settembre a Bergamo Alta.
trovano male?». Ecco allora che la coerenza e la simbiosi con l’ambiente circostante diventano una traccia, per poi progettare luoghi che siano funzionali all’uso che i committenti desiderano. Concorda Valerio Miragoli, che lavora a Ibiza in situazioni climatiche altrettanto estreme, ricordando anche che nell’antichità esistevano giardini estremamente rigogliosi e piacevoli che sfruttavano, per l’irrigazione sistemi da riscoprire, come l’aranceto della Moschea di Cordoba.
LA PIANTA GIUSTA AL POSTO GIUSTO
«Naturalmente bisogna lavorare in coerenza con l’ambiente circostante, e prevedendo un uso intelligente e parsimonioso delle risorse del territorio, specialmente idriche», spiega Usai «l’idea di giardino come di un’oasi completamente staccata dal resto, per la quale si dispiega un enorme uso di acqua, va abbandonata; però un giardino va usato, anche in estate. Ci troviamo nel paradosso che la stagione in cui di più siamo invogliati a stare all’aperto è anche quella in cui i giardini non vengono usati perché non sono adatti alla permanenza delle persone. Ma che senso ha realizzare un giardino in cui gli esseri umani si
Veronique Mure, la creatrice del Giardino delle Migrazioni di Marsiglia insieme a Olivier Philippi, approfondisce il tema: «Arido e caldo non sono la stessa cosa», ricorda «vanno accostati e diventano quasi sinonimi solo in alcune fasce climatiche, come quella mediterranea di cui stiamo parlando. Ed è per questo che si cade nell’errore di innaffiare le piante per “rinfrescarle”. In realtà, nel momento in cui le temperature sono molto alte, e gli stomi sono chiusi, la pianta si sta difendendo da sola dalla condizione avversa. Quando noi bagniamo, la pianta apre gli stomi e in questo modo la mettiamo più in difficoltà. L’abbassamento della temperatura non si ottiene con l’irrigazione, ma con l’ombreggiatura: è necessario prevedere piante a medio e alto fusto che creino zone più fresche, in cui sarà possibile, ad esempio, coltivare fiori». Si tratta insomma, come sempre, di pensare la pianta giusta al posto giusto. «E non è possibile replicare le stesse idee in posti diversi. Ogni soluzione è propria di un sito specifico», aggiunge Usai. Il lavoro del giardiniere consiste in questo “unire le forze” con le piante che sceglie, per affrontare vento, siccità, caldo, salsedine. Questo significa anche trovare nuove strade, una nuova estetica, LANDSCAPE FESTIVAL È un evento di rilievo internazionale dedicato alla promozione della cultura del paesaggio. Ideato nel 2011 dall’associazione senza scopo di lucro Arketipos e sostenuto dal Comune di Bergamo, si svolge nella meravigliosa cornice di Bergamo Alta. Negli anni il Landscape Festival si è affermato in Italia e in Europa per visione, contenuti e format. N°039
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GESTIONE | paesagg ismo IL GIARDINO DELLE MIGRAZIONI Si trova a Marsiglia, nel Forte Saint Jean, ed è aperto dal 2013. Il progetto, di Veronique Mure e Olivier Philippi, ambizioso ma riuscito, era quello di creare il primo giardino pubblico nel sud della Francia senza irrigazione. Si compone di quindici giardini a tema, un viaggio sensoriale ed educativo che racconta le sfide climatiche di oggi, l’importanza della biodiversità, la pluralità di aspetti e di comportamenti che il mondo vegetale presenta.
in sintonia con il luogo. Basta con i giardini, soprattutto nel pubblico, uguali ovunque, a tutte le latitudini, che causano un senso di straniamento perché non ti permettono di capire dove sei.
L’IMPORTANZA DEL GENIUS LOCI
«Se penso ai giardini storici in cui ho lavorato, come al Giardino dei Boboli» aggiunge Miragoli «vedo chiaramente quanto, nel ventesimo secolo, si sia perso un certo approccio al mondo naturale che ci permetteva di realizzare giardini magnifici. Credo che sia venuta a mancare l’osservazione. In un mondo meccanizzato, in cui la tecnica permette di forzare molto di più, abbiamo perduto la relazione con la terra». Una mancanza che si riflette moltissimo nel tentativo, da parte dei proprietari delle grandi ville di Ibiza, dove lavora, di avere “giardini naturali” che in realtà non hanno nulla a che vedere con la natura del posto, e che
“Il giardino del benessere”, allestito in piazza Mascheroni a Bergamo Alta, evoca l’idea del giardino come luogo in cui trovare il proprio posto, in cui restare e godere del benefico influsso della natura. Il bosco come casa di tutti, in cui trovare riparo e riposo.
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per poter sopravvivere al clima hanno bisogno di essere pesantemente irrigati, con acqua che va trasportata con le autobotti: una spesa altissima che generalmente non ottiene i risultati sperati perché non vengono rispettate le esigenze del luogo. «A Ibiza il mese di agosto viene chiamato agostiamento: le temperature sono altissime e le piante vanno in dormienza. Gli alberi perdono le foglie. Questo per i committenti sembra un fallimento, ma è una fase naturale in questo clima. A settembreottobre, quando le piante ricominciano a ricevere acqua con le giuste temperature, tutto si risveglia e diventa verde e rigoglioso». Un altro aspetto su cui Miragoli si sofferma è che il progetto deve prevedere l’uso di tutte le risorse del luogo: non solo acqua, suolo e piante ma anche rocce e tutto ciò che è preesistente. «Ad esempio, creare camminamenti che creino allo stesso tempo fratture e connessioni, che disegnino i confini di una passeggiata, è fondamentale per realizzare un luogo rilassante». Naturalmente tutto questo non mette al riparo dai fallimenti: «La morte di alcune essenze va messa in conto. Possiamo limitarla, scegliendo piante autoctone che sappiamo già essere resistenti al clima, senza eccedere con le infestanti. Un altro accorgimento che funziona è creare zone con bisogni d’acqua differenti».
L’ELEMENTO DI BASE, IL SUOLO Per Veronique un altro aspetto fondamentale che deve riconquistare il suo primato è il suolo: «Il mito del paradiso terrestre va abbandonato, per
“Trame di Paesaggi”, l’allestimento dell’antico lavatoio di via Mario Lupo in Città Alta, offre un’esperienza immersiva nel paesaggio boschivo, agricolo e lacustre che si intrecciano alla presenza dell’uomo e della sua quotidianità. Le collezioni Pedrali impreziosiscono questo spazio suggestivo: le chaise longue e poltrone lounge Nolita di CMP Design e le sedute Souvenir di Eugeni Quitllet sono abbinate ai tavoli Elliot di Patrick Jouin. A illuminare lo spazio le lampade Giravolta, Time Out e Happy Apple di Basaglia Rota Nodari.
la scelta di piante sbagliate per il suolo sbagliato presenta un rischio, quello di erodere e impoverire ulteriormente il terreno. «Dovremmo invece porci sempre come obiettivo quello di rendere il suolo più organico, che trattenga più acqua e permetta la vita di un’intera comunità di piante». Per fare questo però serve anche il tempo giusto, e il tempo del giardino è lento. Un elemento non semplice da condividere con i clienti, ma necessario per avere giardini che siano un vero successo, cioè giardini che a un anno, due, dall’impianto, continuano a prosperare e a essere mantenuti.
IL LATO OSCURO DEL GIARDINO PER SAPERNE DI PIÙ Quali sono le specie che rispondono alla sfida dei cambiamenti climatici e dell’ecosostenibilità? Eccone alcune: ulivi, lecci, fichi, pino marittimo, corbezzolo, cipresso fra alberi e arbusti. Fra le piante fiorite ci sono: le aromatiche, le graminacee, mirto, euphorbia, stachys, helichrysum, perovskia, santolina, verbena, le salvie ornamentali, le echinacee, la tulbaghia e la gaura.
riscoprire la ricchezza e la fecondità anche di altri tipi di terreno. L’immagine del paradiso terrestre, così lussureggiante, si lega inevitabilmente al concetto di humus. Ma l’humus non è sempre necessario, o meglio: questa affermazione è vera solo dal punto di vista antropocentrico», spiega. Vale a dire che le piante che popolano il globo terrestre prosperano anche in terreni poveri di humus, o con caratteristiche proprio diverse. Si torna al concetto affermato in precedenza: le piante giuste al posto giusto. Non è detto che si debba intervenire sulla composizione del suolo che ci troviamo di fronte: dipende dall’obiettivo che ci diamo e dal budget che abbiamo a disposizione. «Intervenire su larga scala sulle caratteristiche di un terreno è molto oneroso e impegnativo. Prima di affrontare una cosa del genere è importante aver compreso cosa desidera la committenza e aver stabilito che quello è l’unico sistema». Con alcune avvertenze: innanzitutto, il fatto che le piante che devono passare dal vaso al terreno spesso hanno bisogno solo di una “spinta” iniziale, e poi ce la fanno da sole. Inoltre,
Uno dei compiti più ardui del paesaggista forse è proprio questo: stabilire una relazione fra il committente e la terra. «Le persone comprano case bellissime in posti fantastici, e poi ti chiedono di circondarle con il pratino verde» racconta Thomas Doxiadis «perché hanno paura della Natura, degli animali, degli insetti. Una paura ancestrale, che si ricollega alla paura della morte, perché tutto lo sconosciuto è una minaccia. Ma non è possibile avere il controllo totale della terra». Insomma, anche per il paesaggista greco è importante abbandonare l’idea-favola di giardino dell’Eden e iniziare a chiedere alla natura ciò che può dare. «Se il prato all’inglese si chiama così, c’è un motivo: è tipico e possibile in Inghilterra, non altrove. Non è possibile pretendere la stessa cosa nella fascia mediterranea, a meno di creare giardini assolutamente energivori e costosi, a cui i clienti non riescono ad affezionarsi perché richiedono troppe cure e troppo denaro». La soluzione? Innanzi tutto, progettare pensando già a tutti gli elementi antropici necessari: pergole, sentieri, verande, punti per sedersi. E poi, guardare come le piante si comportano in natura, valutarne le necessità, e scoprire quindi come usarle, e come metterle in consociazione fra loro. Osservando e imparando dagli errori è possibile, allora, creare un vero giardino dell’Eden, come era stato pensato all’inizio, in totale armonia: «Si può arrivare ad avere giardini in perfetto equilibrio, in cui si stabiliscono rapporti simbiotici tra le diverse specie presenti, in cui non è necessario l’impianto di irrigazione se non per i primi due anni, e in cui, soprattutto, gli uomini si sentiranno a casa».
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GESTIONE | la realizzazione
uno spazio
contemporaneo, TEMPO DI LETTU R A: 5 minuti
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alazzo Te si trova a ridosso di un’ampia area sottoutilizzata al bordo meridionale della città di Mantova. Il progetto che vi stiamo presentando ha avuto come obiettivo quello di proteggere ma anche esaltare l’identità di questo monumento, ma non solo. Se da una parte, infatti, la sfida è quella di creare una cerniera tra area monumentale e città, dall’altra si vuole conciliare la duplice anima del luogo: la sua vocazione di parco
urbano attrezzato ma anche di area che ospita presenze monumentali protette dall’UNESCO. Per questa ragione, serviva una strutturazione coerente dello spazio.
CONCILIARE LE ESIGENZE
L’obiettivo del progetto, condiviso con il Comune di Mantova, era rendere l’area uno spazio pubblico contemporaneo da vivere che fosse in grado di recepire i bisogni di chi lo attraversa senza
Creare una cerniera tra l’area monumentale e la città di Mantova e, al contempo, proteggere ed esaltare l’identità di Palazzo Te. Un progetto dal grande impatto scenografico
© Pietro Savorelli.
di Bianca Ferraris
pubblico
da vivere I NUMERI DEL PROGETTO
© Pietro Savorelli.
La piantagione di 274 alberi (Carpinus betulus, Quercus ilex, Platanus x acerifolia, Quercus robur pyramidalis x bimundorum, Celtis Australis), 1.400 m di siepi (6 specie), 620 m² di arbusti (40 specie) e 955 m² di roseti (5 specie) oltre a 48.000 m² di prato contribuiscono significativamente al miglioramento dell’ambiente urbano, mitigando l’isola di calore, favorendo la biodiversità, la permeabilità del suolo e riequilibrando il rapporto tra ombra ed esposizione al sole.
IN BREVE
dimenticare di garantire un turismo di qualità. Al centro è collocato un ampio prato aperto, pensato per usi informali quotidiani ma anche per accogliere manifestazioni di carattere temporaneo. Attorno al prato, sui bordi, si trovano strutture vegetali di nuovo impianto che rimangono penetrabili, anche con lo sguardo, in modo da rendere percepibile lo straordinario patrimonio storico.
• Luogo: Mantova • Anno: 2023 • Sup. m²: 80.000 • Cliente: Comune di Mantova • Fase: Progetto preliminare e definitivo
274 alberi, 1.400 m di siepi, 620 m² di arbusti e 955 m² di roseti, oltre a 48.000 m² di prato che contri buiscono significativamente al miglioramento dell’ambiente urbano N°039
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© Pietro Savorelli.
GESTIONE | la realizzazione
LANDSCAPE TEAM
STANZE VERDI PER OGNI USO
Attraverso delle cortine vegetali, si creano diverse stanze, spazi più intimi dedicati ad usi specifici. Per esempio: per gli sportivi sono previste tre stanze verdi con palestra all’aperto, pedana per lo yoga e la meditazione e un’area per il basket. Altre tre stanze sono state pensate per i giochi per bambini
PREMIATO AL FLORMART 2023 Il progetto “Parco Te” si è anche aggiudicato la terza edizione italiana del Green Cities Europe Award. L’importante premio è stato consegnato all’Architetto e Urban designer Massimo Brignoli il 21 settembre durante il Convegno Internazionale “Studi, progetti e applicazioni per una possibile rigenerazione urbana attraverso il verde” organizzato da ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) in collaborazione con Green Cities Europe Italia e Flormart-the green Italy che ha inserito l’evento all’interno del suo palinsesto.
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di diverse età, a cui si aggiungono una piccola arena per attività di didattica all’aperto, tavoli da ping pong, scacchi e campi da bocce per un divertimento “slow” accessibile a tutti. Quattro stanze verdi, particolarmente scenografiche, sono invece dedicate ai giardini tematici, nello specifico, a ortensie, aromi, graminacee e piante perenni.
DUE PIAZZE CIRCOLARE E UN ANELLO
Due grandi piazze circolari all’estremità del prato potranno accogliere funzioni temporanee come palchi per spettacoli o piste da pattinaggio per il periodo invernale. Un grande anello dove camminare, correre, andare in bici o semplicemente sostare sulle numerose panchine presenti avvolge invece il grande prato centrale, tagliato in due verticalmente da un percorso con fontane a raso. Quattro percorsi diagonali più stretti garantiranno infine una migliore connessione ciclopedonale della zona.
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◗ Emanuele Bortolotti ◗ Paolo Palmulli ◗ Paolo Villa ◗ Massimo Brignoli ◗ Pierpaolo Tagliola ◗ Angelo Parigi ◗ Paolo Maneo ◗ Sofya Dolgaya ◗ Barbara Mariani ◗ Marco Nelli ◗ Igino Marchesin ◗ Alessandro Battaglia ◗ Caterina Vanetti
GESTIONE | lavoro
La nuova edizione dell’Elenco Prezzi Informativi per Opere a Verde 23/24 è stata oggetto di un’attenta revisione che ha toccato la quasi totalità dei capitoli. L’evoluzione del mercato dei lavori e dei servizi, dovuta sia alle innovazioni sia a mutate condizioni economiche, ha reso necessario una rimodulazione delle voci di prezzo con modifiche e aggiunte di Bianca Ferraris TEMPO DI LETTU R A: 3 minuti
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a nuova edizione del Prezzario Assoverde 23/24 arriva in un periodo storico in cui ambiente e clima sono la priorità e per questo non è più prorogabile la transizione verso nuovi modelli, ecologici e sostenibili, di sviluppo e trasformazione delle città. All’interno del documento si ritrovano più di 4.000 voci, tra voci analizzate e voci rilevate da indagini di mercato, necessarie per la valutazione del costo dell’opera o dei servizi. Il biennio 2021-2023 è stato caratterizzato da un’inflazione a due cifre (ottobre 2021 – ottobre 2023: +13,4%), da prezzi delle materie prime ben maggiori, in conseguenza anche di manovre speculative, con una ricaduta importante sui costi di gestione, di fornitura, di esecuzione e di realizzazione. A questo si aggiunge anche l’incremento del costo del denaro nel biennio 2123 (tasso BCE + 4,5 %). Si conferma, per questo motivo, la quota delle Spese Generali al 16%, ormai adottata anche da diversi Prezzari Regionali.
Agricoltura “operai agricoli e florovivaisti” – codice CNEL A011. (n.b.: l’articolo 16-quater del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, in legge 11 settembre 2020, n. 120, ha istituito il codice alfanumerico unico per indicare i contratti collettivi nazionali di lavoro).
RETRIBUZIONE E COSTO ORARIO Nella determinazione del costo orario della manodopera è rimodulata la tabella delle ore annue teoriche mediamente lavorate, analoga alle tabelle pubblicate dal Ministero del Lavoro ma con le dovute differenze e peculiarità, caratteristiche proprie dell’attività di Giardinaggio e di Costruzione del Verde, svolte spesso su cantieri mobili. La retribuzione per i dipendenti a tempo indeterminato è incrementata sulla base degli ultimi aumenti contrattuali (giugno 2023). Il contratto di riferimento del settore è il CCNL
Assoverde:
il nuovo prezza 56
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PREZZO DI ACQUISTO
Il capitolo “Piante forniture” è quello che ha subito un ulteriore apprezzamento delle singole voci (mediamente +10%), a motivo di una generale carenza e variabilità nell’offerta che si riflette sul prezzo di acquisto, ma anche per il sensibile aumento del costo del trasporto, aggravato spesso dal mancato raggiungimento di minime quantità d’ordine. Nel caso, pertanto, di “piccoli interventi, servizi o forniture”, nell’esercizio
Un lavoro che possa aiutare coloro che
lavorano ogni giorno nella produzione, progettazione, realizzazione, manutenzione e cura del nostro patrimonio verde del proprio potere di discrezionalità tecnica, il progettista potrà elaborare una autonoma analisi del costo da applicare alla specifica attività.
AZIONE COMPOSITA
Collegati qui per acquistare il Prezzario e il Capitolato del servizio di gestione, mantenimento delle aree verdi e fornitura di prodotti per la cura del verde.
La pubblicazione del nuovo Prezzario Assoverde 23/24 punta a dare valore alle diverse filiere e specializzazioni che compongono il settore, attraverso un imponente lavoro che ha valutato e mediato le differenti realtà regionali, ha rivisto i prezzi dei lavori, dei servizi e delle forniture, ove necessario, in riferimento ai processi di innovazione, all’adeguamento dei costi di manodopera, mezzi e materiali, aggiornando e integrando l’elenco prezzi nell’ambito delle filiere specifiche. Un’opera, anche quest’anno, figlia di un lavoro composito e puntuale, sostenuto dagli Associati, dettagliato attraverso il supporto operativo dei Comitati territoriali. Un lavoro che possa aiutare coloro che lavorano ogni giorno nella produzione, progettazione, realizzazione, manutenzione e cura del nostro patrimonio verde.
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GESTIONE | formazione in collaborazione con
alberi curiamo le città! Solo la cultura, con le informazioni corrette, e le competenze professionali, con gli interventi di esperti, possono favorire scelte adeguate al futuro. Alla Scuola di Monza una nuova sezione formativa dedicata interamente al Sistema Albero di Paola Martinelli
è
vero: abbiamo già scritto alcuni articoli sui temi della formazione in arboricoltura, ma consideriamo interessante informare, ed aggiornare, un lettore competente - come quello de IL giardiniere - che le nuove opportunità formative consentono di raggiungere nuove opportunità occupazionali, e di rendere più incisive le competenze professionali nella gestione del verde. Oggi l’interesse è rivolto, principalmente, alle tecniche di cura degli alberi. I recenti cambiamenti climatici, e gli ultimi, violenti, eventi, accaduti in diverse regioni italiane, stanno modificando, se pur con diverse modalità, l’idea, comunemente diffusa,
Esercitazioni di arboricoltura.
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che l’albero possa essere eterno, soprattutto in un ambiente urbano, caratterizzato quasi sempre da condizioni poco ospitali per la sua vita.
UNA COMPETENZA IN PIÙ
Le comunità colpite dai recenti danni, insieme agli enti che governano il territorio, si dividono tra opinioni a favore, o a sfavore, della presenza degli alberi in contesti urbani. Solo la cultura, con le informazioni corrette, e le competenze professionali, con gli interventi di esperti, possono favorire scelte adeguate al futuro. Il recente inquadramento, e riconoscimento, della figura professionale dell’Arboricoltore della Regione Lombardia (Dgr 2019) ha consentito alla Scuola di Monza di avviare una nuova sezione formativa dedicata interamente al Sistema Albero. Dal 2020 ad oggi, con il coinvolgimento di tecnici e professionisti qualificati, si sono alternati diversi percorsi per la formazione di nuovi arboricoltori. In genere, residenti in Lombardia, ma non solo: giovani e meno giovani, sono prima di tutto giardinieri che hanno sufficienti conoscenze per osservare l’età, e la specie botanica, dell’albero, e per avanzare le osservazioni sull’eventuale presenza di cavità, carie, o di segni dovuti a manutenzioni passate non adeguate, in primis le potature.
Interventi con tecniche in arrampicata.
GARANTE DELLA CULTURA DELL’ALBERO
PER MAGGIORI INFORMAZIONI Ecco i contatti: segreteria corsi, 039.5161201-2 segreteriacorsi@monzaflora.it, Whatsapp 329.1016843
L’esigenza di voler rispondere ad un cliente diverso, talvolta preparato e appassionato, talvolta impaurito per i pericoli che nasconde un albero a rischio di caduta, sia privato, sia pubblico, con soglie di responsabilità diversificate, ha spinto numerosi professionisti, già operativi nelle pratiche di intervento sugli alberi, a voler raggiungere la certificazione non formale, e informale, di arboricoltore. È un modello poco noto, per chi non è del settore. Consiste in una procedura attivata dalla Regione Lombardia per accedere ad un esame di competenza in Arboricoltura, senza sostenere un intero corso, ma superando puntuali verifiche della professionalità acquisita. Questa opportunità certificativa rende il professionista “garante” della cultura dell’albero che la gente comune, e gli enti pubblici, richiedono. Le città, e in genere i nostri luoghi di vita, hanno sempre più bisogno di una mentalità progettuale nuova della vita dell’albero. Un albero che richiede tempo, forse anni per adattarsi a questi inevitabili cambiamenti ambientali, e quindi chiede di imparare a conoscerlo, come solo un giardiniere specializzato può fare.
FOCUS | vivai
Innovazione e diversità delle aziende vivaistiche a servizio di giardinieri e architetti del paesaggio
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l settore vivaistico italiano si distingue grazie a realtà come Arena Vivai, Coplant e Leonessa Vivai. Queste aziende si differenziano per la loro produzione diversificata e l’impegno costante nella ricerca di novità nel settore.
tre realtà si distinguono soprattutto per la loro ricerca incessante di nuove varietà e per l’innovazione nei metodi di coltivazione, elementi che si riflettono nella qualità sempre maggiore degli alberi e degli arbusti che producono.
La cura attenta delle coltivazioni e la selezione di varietà sempre più interessanti per il mercato, si traducono in un’ampia gamma di piante adatte alle varie esigenze di giardinieri e architetti del paesaggio. Queste
Una dedizione costante che conferma il valore e la professionalità del settore vivaistico italiano, ponendo l’accento su standard elevati e sull’incessante impegno per l’innovazione.
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Geranium cantabrigiense (“Intense”) PBR EU 20221680 Fiori di un colore rosa molto più intenso di altri Geranium cantabrigiense. La fioritura è abbondantissima ed esplosiva. Il fogliame verde quasi persistente, è profumato e diventa rosso in autunno con un’ulteriore nota di colore. ‘Intense’ ha una crescita forte ed è un ottimo tappezzante, ma può essere utilizzato perfettamente anche nelle bordure, nel giardino roccioso e in vasi sul balcone o terrazzo. Indistruttibile e perennemente colorato!
◗ Altezza: 60 cm ◗ Larghezza: 50 cm ◗ Esposizione: sole/mezzombra ◗ Resistenza: -18°C ◗ Fioritura: luglio/settembre ◗ Altezza: 30 cm ◗ Larghezza: 50 cm ◗ Esposizione: sole/mezzombra ◗ Resistenza: -20°C ◗ Fioritura: aprile/luglio (semipersistente)
Caryopteris clandonensis ‘Sterling Silver’ (‘Lissilv’) PBR EU 27548 Raffinato e particolare arbusto con fogliame grigio-argento che già con la sola vegetazione riesce a creare contrasti interessanti in giardino. Sullo sfondo della vegetazione argentata esplode in estate una bellissima fioritura blu luminoso. Il blu è sempre un colore difficile da trovare nelle fioriture in giardino. Cresce moderatamente e non richiede grandi cure. La fioritura è lunghissima!!!
Arena Vivai: novità, novità, novità! Echinacea hybrida “Pretty Parasols” (‘JS Engeltje’) PBR EU 20191948
◗ Altezza: 90 cm ◗ Larghezza: 50 cm ◗ Esposizione: sole/mezzombra ◗ Resistenza: -20°C ◗ Fioritura: maggio/ottobre
I fiori di Echinacea “Pretty Parasols” assomigliano davvero a dei bellissimi ombrelloni. Questa bella varietà di Echinacea gigante è di facile manutenzione, resiste bene al vento, al freddo, al caldo e al sole. I fiori bi-colore sono sorretti da steli robusti e ben eretti. Ha un lungo e ricco periodo di fioritura con i fiori che compaiono uno dopo l’altro (quindi non sbocciano tutti in una volta) e appaiono a diverse altezze conferendo un aspetto molto naturale.
◗ Altezza: 20 cm ◗ Larghezza: 25 cm ◗ Esposizione: sole/mezzombra ◗ Resistenza: -25°C ◗ Fioritura: maggio/ottobre (sempreverde)
Dianthus hybrida “Vivid Bright Light” (‘Uripinkone’) PBR EU 42581 Un oceano di vivaci fiori rosa! Questo Dianthus rifiorente regala fiori profumati dalla primavera all’autunno senza sosta. è davvero una pianta eccellente sia per il vaso sul balcone o terrazzo, sia per vasiere miste, ma anche per il giardino. Compatta nella forma, non cresce mai troppo, ma soprattutto colora e profuma gli spazi senza grandi difficoltà di mantenimento. Una pianta che regala emozioni vere. ◗ Altezza: 40 cm ◗ Larghezza: 60 cm ◗ Esposizione: sole/mezzombra ◗ Resistenza: -20°C ◗ Fioritura: maggio/novembre
Geranium ANNE’S FAMILY® (‘Kelly-Anne’) PBR EU 20200953 Non ci sono dubbi: ‘Kelly-Anne’ è un vero miglioramento nella gamma dei Geranium. Innovativo e sorprendente con i suoi fiori grandi di colore rosa che continuano a sbocciare fino ai geli, senza fermarsi nemmeno quando il caldo aumenta prepotentemente. Si sviluppa in un modo più compatto e ordinato rispetto ad altre varietà ed è ben resistente alle malattie, al calore e all’eccesso di umidità. Davvero un’eccellenza tra le perenni a lunga fioritura!
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FOCUS | vivai
Coplant, gamma completa per garantire un servizio costante C
oplant significa costruzione di piante in contenitore; quindi l’obiettivo dell’azienda di Canneto sull’Oglio è produrre una sempre più ampia gamma di alberi e arbusti in vaso disponibili in ogni stagione, per garantire un servizio costante. I punti di forza della produzione sono svariati, uno tra questi è la continua ricerca dei contenitori più adatti alle piante coltivate. Un altro aspetto molto importante è la composizione del substrato utilizzato, che viene creato direttamente in vivaio con ricette perfezionate negli anni, in base alla tipologia di pianta e alle dimensioni del contenitore. Inoltre, con il tempo, l’azienda ha selezionato una gamma di varietà di alberi e di arbusti seguendo le esigenze del mercato, introducendo costantemente nuove varietà per offrire una scelta sempre più ampia ai professionisti del verde. Oltre le piante in vaso, come tradizione del territorio Cannetese, Coplant produce anche alberi in pieno campo disponibili in zolla nel periodo di pausa vegetativa.
PlantInBag (PIB), una soluzione in contenitore molto interessante in quanto velocizza la crescita della pianta ed inoltre facilita l’attecchimento una volta messa a dimora. Il PIB è realizzato con un tessuto in polipropilene di colore bianco, che grazie al passaggio di aria e luce evita la spiralizzazione delle radici, garantendo un apparato radicale sempre fresco e, oltre ai vantaggi colturali, è molto più pratico rispetto al classico mastello, più leggero, e maneggevole. Non essendo rigido, inoltre, vengono ridotti i rischi di danneggiamento ai tronchi degli alberi durante il trasporto e, soprattutto, una volta rimossa la pianta per la piantumazione, risulta più semplice e meno costoso lo smaltimento dello stesso. Gli alberi in forma sono una delle ultime proposte inserite nell’assortimento di Coplant: piante formate a cubo, cilindro, tetto e spalliera, allevate sia in piena terra che in contenitore. Alberi coltivati in forme obbligate per rispondere a esigenze di spazio e/o per dare la possibilità di disegnare con geometrie il proprio spazio verde.
DAL PLANTINBAG AGLI ALBERI IN FORMA A fianco del classico vaso, da diversi anni per la produzione degli alberi, è stata inserita la coltivazione in
DAGLI ARBUSTI ALLE ERBACEE PERENNI La produzione di vasetteria spazia da arbusti tappezzanti in vaso da diametro 14/15 cm, ad arbusti sempreverdi, spoglianti, da fiore, da siepe in vasi 17, 18, 24, 30 fino a grandi arbusti esemplari, inoltre si possono trovare conifere, rampicanti e piante da frutto anche questi in diverse dimensioni, oltre un’ampia collezione di rose tappezzanti, paesaggistiche, grandifiori, Polyantha, rampicanti e a spalliera, tutte brevettate dai principali ibridatori: Kordes, Meilland e Tan Tau. Infine, per esigenze particolari, si trova anche un assortimento di arbusti coltivati a spalliera, spirale, pon pon, cono, cubo, palla e alberetti con chiome formate a sfera. Per completare ulteriormente l’assortimento sono stati messi in produzione arbusti forestali, erbacee perenni e graminacee.
LE DIVERSE LINEE DI PRODUZIONE • Arbusti • Rampicanti • Autoctone forestali • Conifere • Arbusti tappezzanti • Forme • Graminacee •Alberi e ceppaie in PlantInBag • Alberi informa in vaso
•Grandi arbusti • Esemplari • Rose grandifiori e Polyntha • Rose rampicanti • Alberi, ceppaie e forme in piena terra • Rose alberello • Rose paesaggistiche •Frutti e frutti minori
www.coplant.it
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Pino mugo ‘MUGHUS’
Chamaecyparis obtusa ‘NANA GRACILIS’
Taxus media ‘HILLIII’
Conifera tappezzante molto compatto, con foglie appuntite di colore blu verde che possono tingersi di viola in inverno. Raggiunge un’altezza di 30 cm e un diametro di circa 2 m. Resistente alla siccità e al freddo.
Conifera nana caratterizzata da una forma arrotondata, crescita lenta e da un fogliame di un brillante verde scuro. Raggiunge un’altezza e un diametro di circa 1,5 m.
Questa varietà non produce frutti, rispetto al Taxus hicksii. Presenta un fogliame verde scuro ed è ideale come pianta da siepe. Crescita lenta e raggiunge un’altezza massima 180 cm.
Evergreen Garden di Leonessa Vivai, oasi verdi in spazi ridotti
Thuja rheingold
Thuja smaragd
Juniperus conferta ‘BLUE PACIFIC’
Varietà nana a crescita lenta con fogliame giallo dorato brillante, che in inverno si tinge di bronzo. Resistente alle malattie e alle basse temperature.
È una conifera con apice appuntito, caratterizzata da fogliame verde intenso. Resiste al freddo e predilige il sole. Ideale come siepe.
Dal portamento strisciante, a sviluppo rapido, con i rami aderenti al suolo. Presenta un fogliame grigio blu, fitto, e bacche color violetto. Raggiunge un’altezza massima di 50 cm e un diametro di 2 mt.
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L’OPINIONE
Un viaggio per rendere viva
la SCIENZA DEL GIARDINO di Anna Zottola
I
l recente viaggio di studio organizzato da ReGis (www.retedeigiardinistorici.com) lo scorso ottobre è stata un’occasione preziosa per conoscere le meraviglie del nostro bel Paese Italia. L’opportunità che mi è stata proposta dalla Scuola Agraria del Parco di Monza, uno dei partner dell’Associazione ReGis - nasce dal progetto Sving (acronimo di “Scienza viva nel giardino”). L’Orto Botanico di Padova, il più antico orto botanico universitario al mondo, è stata la prima tappa dell’itinerario. Un vero esempio di Museo vivente, che a distanza di più di cinque secoli dalla fondazione (1545 anno di nascita) raccoglie, conserva e cura specie botaniche provenienti da tutte le nazioni del mondo. Un Museo botanico al quale non fa difetto il fascino della valenza didattica, estremamente moderna, grazie al fatto che delle proprie collezioni degli antichi erbari ne fa giochi interattivi, per far conoscere piante, funghi e semi, sia a grandi che a piccini. Diversa è l’esperienza avuta al Parco storico Treves, un esempio di stile romantico-inglese che, una volta nato dalle mani di ricchi commercianti e banchieri veneziani del ‘500 - i Treves de Bonfili - passa in quelle del Comune di Padova, solo verso il 1950, e dopo un susseguirsi di manutenzioni scadenti. Il recupero eseguito negli anni ’80, a cura di una squadra multidisciplinare, ha riportato agli occhi della città le tracce degli spazi verdi lungo
Labirinto di bossi al Giardino di Valsinzibio.
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L’OPINIONE
Gli spazi verdi delle due ville ci possono ancora documentare i valori della biodiversità di un parco o giardino storico
L’affresco del Veronese a Villa Barbaro.
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i canali, e le antiche scenografie che, ad inizio ‘800, l’agrimensore Giuseppe Japelli aveva creato nell’ultimo disegno del giardino. Non poteva mancare la visita di due importanti luoghi, oggetto di restauro nell’ambito del Piano nazionale PNRR, al quale IL giardiniere ha ampiamente dato spazio. Il primo è Villa Barbaro, a Maser, in provincia di Treviso. Dichiarata patrimonio dell’UNESCO, è l’unica residenza a firma di Palladio che ospita gli affreschi del Veronese. Il piano di intervento ha il compito di recuperare le antiche superfici destinate nel passato alle coltivazioni delle piante da frutto e da fiore. Di straordinario fascino il pennello del Veronese, pittore rinascimentale, che trasferisce, negli interni delle diverse sale della residenza, gli elementi del giardino che osserva dalle finestre. La natura è ovunque, fuori e dentro, ancora oggi come nel 1550, per affascinare i visitatori. Anche il secondo luogo sottoposto a restauro, Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani, più nota come Giardino storico di Valsanzibio, è stata costruita tra il 1665 e il 1696 su un progetto dell’architetto Luigi Bernini, fratello del più noto Gian Lorenzo Bernini. Il giardino di ampie dimensioni - 10 ettari - ricco di ruscelli, peschiere e cascatelle d’acqua, e di una originale isola dei Conigli, che ospita un centinaio di conigli di razze diverse, offre ai curiosi un divertente labirinto. Formato da siepi di bossi secolari, crea intriganti percorsi da oltre 400 anni, con esemplari esenti dalla temuta nemica “Piralide del bosso”. Gli spazi verdi delle due ville, come altri diffusi in tutte le regioni italiane, grazie alla volontà dei proprietari, e alle competenze dei giardinieri, ci possono ancora documentare i valori della biodiversità di un parco o giardino storico. Il progetto Sving ha esattamente l’obiettivo di valorizzare e condividere le diverse informazioni, e documentazioni, dei parchi storici pubblici dei Comuni di Cinisello Balsamo, Cesano Maderno, Cuggiono, Desio, Gorgonzola, Lainate, Legnano, Rho e Sesto S. Giovanni, con capofila il Parco della Reggia di Monza e, in partenariato con la Rete degli Orti Botanici della Lombardia. L’ambizione è quella di avvicinare i cittadini alle diverse scienze che un giardino può esprimere, come la botanica, fisica, agronomia, idraulica, scienze ambientali, medicina e farmacopea, storia e arte. Annotatevi, quindi, di visitare il sito di ReGis per consultare il progetto e conoscere con occhi moderni il Giardino del passato.