Il giardiniere 006 - Settembre - Ottobre 2017

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giardiniere

N° 006

IL

vo o nu

PROGETTAZIONE COSTRUZIONE GESTIONE E MANUTENZIONE PROFESSIONALE DEGLI SPAZI VERDI

Settembre – Ottobre 2017

+SUOLO

Biochar, importante per il terreno e per l’ambiente

+PROGETTO

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Una serie di suggerimenti pratici per stare all’erta e capire cosa si acquista nei vivai

Il giardino del nuovo Museo di Arte Etrusca a Milano

Edizioni Laboratorio Verde srls - via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA)

ISTRUZIONI PER L’USO Come lavorare in quota in totale sicurezza

LA NUOVA RIVISTA SMART PER IL GIARDINIERE COME FUNZIONA IL BONUS VERDE ATTUA LITÀ

1 Nuove articolate Haulotte SERVIZIO A PAG. 31 2 Pavimentazioni green da Italcementi 3 Guida alle corrette pratiche di potatura


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giardiniere

IL

Bimestrale sulla progettazione, costruzione, gestione e manutenzione professionale di spazi verdi

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Cosa cerco continuamente nel mio lavoro? Stimoli. Fonti di inspirazioni, che raccolgo qua e là, nella speranza di tenere sempre allenato il mio spirito di osservazione. E appunto, appunto tutto su un taccuino, anche se sarebbe più semplice utilizzare l’applicazione Note del mio iPhone, ma è più forte di me, preferisco scrivere. Poi, regolarmente, mi siedo al tavolo del mio ufficio e faccio una valutazione attenta di questi stimoli, li misuro, e penso a come tradurli in idee, in qualcosa di concreto e utile per il mio lavoro. E questo è lo stesso approccio che utilizzo quando bisogna decidere gli argomenti di un nuovo numero del giornale: il mio intento, che condivido con la redazione e i collaboratori, è sempre quello: confezionare un giornale pieno zeppo di stimoli per i lettori. E immagino così il mio giardiniere, con un grande spirito di osservazione e capace di trasferire un sacco di stimoli ai propri clienti, alla committenza. Ma alla base ci deve essere sempre la conoscenza, come ci spiega Valerio Pasi nel suo pezzo, dedicato agli acquisti che si fanno in vivaio, soprattutto per quanto riguarda le alberature: comprare non è un concetto scontato, ma la stabilità e la vitalità degli alberi ornamentali comincia nel vivaio. E ci consiglia una serie di suggerimenti pratici per stare all’erta e capire cosa si sta comprando. È un passaggio fondamentale, perché alla base della buona riuscita o meno di un lavoro, sinonimo di professionalità per un giardiniere. E ragionando sempre in termini di conoscenza, abbiamo preso ancora spunto dalle recenti Linee guida per la gestione del verde pubblico e ci siamo soffermati a riflettere sulla potatura, ponendoci alcune domande: quando è necessaria, come effettuarla e quali sono gli errori da evitare. Un pezzo che trovate al centro del nostro giornale, nella sezione SMART, dove c’è spazio per altri consigli pratici (stimoli!): nuovi modelli di piattaforme aeree semoventi articolate particolarmente adatti alla manutenzione del verde, innovativi materiali per i percorsi pedonali appena inseriti nei nuovi giardini di Porta Nuova a Milano e poi ancora novità per quanto riguarda i prodotti a batteria, perché il futuro sta andando in quella direzione. Anche Camillo de Beni nel suo articolo ci parla di competenze, ponendo l’attenzione sul biochar, un’opportunità da cogliere per chi si occupa di cultura del verde, per una questione molto semplice, ma determinante: il biochar può influenzare il colore, la tessitura, la struttura del suolo, modificando l’habitat dei microrganismi esistenti. Ecco perché è importante conoscerlo e utilizzarlo. E questi sono solo alcuni degli spunti che troverete all’interno del nuovo numero de ILgiardiniere , straricco di interessanti stimoli! di Francesco Tozzi @Lab_VERDE

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IL BARBIERE PIANTE

ella normale consuetudine, quando in un’area di cantiere la presenza di specie arboree di grandi dimensioni condiziona le operazioni di lavoro, si assiste a interventi di potatura o di scavo discutibili. Spesso in queste condizioni le imprese edili, come medici al capezzale di un paziente, ne anticipano la diagnosi dichiarando la “certa scomparsa” della pianta, dettata da cause di forza maggiore.

Sopra, utilizzo Air Spade per togliere il terreno tra le radici. A destra, taglio radici primarie.

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Naturalmente ogni situazione è da analizzare nel suo contesto. Tuttavia esistono figure specialistiche - che non saprei definire se chirurghi, cerusici o semplici barbieri - in grado di intervenire sull’apparato aereo e radicale in modo adeguato, tale da non compromettere la forma e di conseguenza la stabilità della pianta, evitandone nei casi più gravi la morte. Il lavoro di questi professionisti certificati è assai prezioso, in quanto prima di intervenire sulla pianta effettuano le necessarie analisi per comprenderne lo stato di salute e, successivamente, determinano le eventuali operazioni per la sua messa in sicurezza. Operazioni che vengono effettuate mediante diversi metodi d'indagine, dall'iniziale tecnica VTA (Visual Tree Assessment, valutazione visiva dell'albero su

basi biomeccaniche) a quelle più approfondite con l'uso del tomografo e del resistografo (sulle diverse metodologie e strumenti rimando a una lettura più approfondita). In una mia recente esperienza ho chiesto l’intervento di questi “barbieri” che in tree climbing hanno tagliato i capelli (rami) e accorciato la barba (radici) a un tasso di 90 anni, prossimo a un’area di scavo sensibile sulla quale un grande macchinario per le palificazioni doveva lavorare. Se non avessi fatto intervenire degli specialisti, l’apparato radicale della pianta sarebbe stato interessato da tagli eseguiti da personale non specializzato con gravi danni. Ogni attenzione è stata posta, dalla perimetrazione dell’area critica per evitare che i mezzi meccanici non toccassero il colletto della pianta, a scavi nel suolo per una profondità di 1,5 metri attraverso la tecnologia Air Spade. Durante la prima fase, le radici sono state messe a nudo con un getto di aria compressa che, penetrando nei macropori del terreno, ha creato delle fratture nel suolo, evitando eventuali lesioni all’apparto radicale. Messe a nudo le radici si è proceduto con il taglio delle stesse solamente nelle parti che andavano a intercettare la linea di scavo del volume ipogeo del progetto. Sono stati eseguiti tagli netti che facilitano il naturale processo di cicatrizzazione delle parti: per velo-


DELLE Taglio radici secondarie.

cizzare questo processo sono state distribuite delle sostanze naturali cicatrizzanti e il terreno è stato ricoperto da ammendante vegetale composto, contenente acidi umici e fulvici (18%), microelementi e

micelio, spore di cellule vitali di organismi ergonomicamente utili. Questa operazione ha consentito di arricchire la componente organica dello strato colturale dal quale la pianta trae nutrimento. Da questo semplice esempio si comprende come la tutela del nostro patrimonio arboreo esistente e storico necessita di attenzione anche nella formulazione dei classici appalti, prevedendo i costi di queste figure specialistiche, la cui valenza futura in termini ambientali e sociali è esponenziale. Sempre più le figure specialistiche devono essere coinvolte già nella fase di progettazione del nostro lavoro alfine di evitare interventi scorretti e dannosi sul patrimonio arboreo di pregio esistente, con costi aggiuntivi per la committenza. Ma la più grande soddisfazione è stata quella di sorprendere i colleghi impegnati nei lavori edili aiutandoli a comprendere come la collaborazione del paesaggista nella soluzione di problemi tecnici di cantiere sia di fondamentale importanza.

di Marilena Baggio


Il cantiere

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Come funziona il bonus verde

smart 30 Arrivano ovunque

di Daniela Stasi

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Parola d’ordine, anticipare

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Dall’estetica all’etica

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La bellezza del giardino, parte della cura

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Parco ancora più “verde”

Tecnologie innovazione soluzioni

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di Daniela Stasi

di Bianca Belfiore

di Daniela Stasi

Occhio agli acquisti! di Valerio Pasi

Il Palazzo e il Giardino di Marilena Baggio

di Francesco Tozzi di Viola Delfino

36 Forma e sostanza

di Irene Nuvola

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Grinta ed esperienza

di Nora Adamsberg

38 Potare o non potare?

di Viola Delfino

gestione 42 Per avere successo ponderare

bene l’offerta

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Biochar amico del suolo e dell’ambiente

di Camillo De Beni

50 Più prato nel Centro Sud

colloquio con Federico Tuberga di Francesco Tozzi

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Istruzioni per l’uso

di Nora Adamsberg

SOMMARIO

scoperte 58 Nomi rigidi, categorie flessibili Tecnologie innovazione soluzioni

N°006

di Anna Piussi


DIRETTO DA Francesco Tozzi / f.tozzi@laboratorioverde.net

Tecnologie innovazione soluzioni IN REDAZIONE Marta Meggiolaro / redazione@laboratorioverde.net Daniela Stasi / d.stasi@laboratorioverde.net

COLLABORATORI Nora Adamsberg, Marilena Baggio, Giorgio Barassi, Bianca Belfiore, Jessica Bertoni, Lucio Brioschi, Jurg Burger, Camillo De Beni, Viola Delfino, Stefania Medetti, Irene Nuvola, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo, Valerio Pasi, Anna Piussi, Matteo Ragni PROGETTO E GRAFICA Francesco Fedelfio / francesco.fedelfio@gmail.com PUBBLICITÀ E SVILUPPO Matteo Ragni / m.ragni@laboratorioverde.net Stefano Carlin / s.carlin@ laboratorioverde.net SEGRETERIA E TRAFFICO Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net STAMPA All Graph System srl, Via Verbano 138, 28100 Novara (NO) DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Edizioni Laboratorio Verde srls, via Pasubio 16, 21020 Brebbia (VA) Tel. 0332 989211 - fax 0332 773850 www.laboratorioverde.net - info@laboratorioverde.net DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Tozzi

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Oro, argento, bronzo

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Colore d’inverno

di Bianca Belfiore

di Francesco Tozzi

06 Editoriale/2

ASSOCIATA AD

di Marta Meggiolaro

rubriche 05 Editoriale/1

Flortecnica e vivaismo è organo ufficiale di G.F.A. e associato a Horti Media Europe.

di Marilena Baggio

e d i z io n i

Flortecnica e vivaismo, periodico mensile registrato presso il Tribunale di Piacenza n. 275 del 8/03/1977 – n. R.O.C. 15/171. Spedizione Posta Target Magazine autorizzazione LOMBARDIA/00202/02.2014/CONV.

Laboratorio

verde

Edizioni Laboratorio Verde srls edita i seguenti prodotti: • GreenUp • Businessverde.com • Flortecnica e vivaismo • Bio Agenda • Greenstyle • Bio Calendario Rappresentante e collaborazioni: • DIYandGARDEN.com • bricoliamo.com • Blossom Zine

26 News i28 no iFocus zulos enoiz avonni eigolonceT 63 Prontuario

di Jessica Bertoni

Edizioni Laboratorio Verde srls, titolare del trattamento dei dati relativi ai destinatari della presente pubblicazione, informa che le finalità di tale trattamento sono rivolte a consentire l’invio della presente rivista, e/o altre di propria edizione, allo scopo di agevolare l’aggiornamento dell’informazione tecnica, nonché alle operazioni necessarie alla gestione amministrativa e contabile dell’abbonamento. Edizioni Laboratorio Verde srls riconosce e garantisce ai medesimi destinatari i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/03.

abbonamento da 6+1 numeri: 30,00 Euro


CONTRIBUTI

MARILENA BAGGIO

CAMILLO DE BENI

Architetto, paesaggista, esperta in architettura del benessere e spazi a verde terapeutico. Titolare dello Studio Greencure, ha al suo attivo diversi progetti per luoghi di cura e infanzia, ospedali, ambiti rurali e paesaggi culturali, aree ambientali critiche, parchi urbani e giardini privati. Ha vinto diversi concorsi di paesaggio e pubblicato articoli. Docente di corsi di specializzazione per studenti di medicina per il Centro di Bioclimatologia Medica e Medicine Naturali, Centro Collaborante OMS, Università degli Studi di Milano. Dal 2013 collabora con lo Studio Mario Cucinella Architects.

Dottore agronomo e specialista nella gestione agronomica dei manti erbosi, con una ventennale esperienza nell’uso di prodotti naturali e biologici per la cura del verde ornamentale in ambito pubblico e privato. Ha contribuito, già dalla fine degli anni ’90, a introdurre e sviluppare protocolli per l’uso di biotecnologie e di metodologie finalizzate all’incremento di bio-fertilità nei terreni, con l’applicazione di micorrize, batteri benefici, antagonisti naturali per le patologie fungine e biostimolanti per l’incremento della vitalità nelle piante e nei manti erbosi.

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JESSICA BERTONI

VALERIO PASI

Consulente e collaboratrice. Laureata in Economia e Commercio, abilitata alla professione di dottore commercialista, sulle nostre testate ci svela, in modo semplice e diretto, come si può stare sempre informati anche sui temi più ostici. Suoi gli argomenti economici, finanziari e amministrativi.

Dottore agronomo, da più di 20 anni si occupa principalmente di verde ornamentale e di pianificazione del territorio per gli aspetti legati all’agricoltura e alle foreste. Diversi gli ambiti: consulenza agronomica, di lotta integrata e biologica alle aziende di produzione nel settore florovivaistico, orticolo e dei piccoli frutti; valutazione dei rischi legati alla stabilità degli alberi pubblici e privati; attività inerenti le trasformazioni territoriali quali quelle di boschi, progetti del verde, sistemazioni idraulico-forestali; consulenza alle pubbliche amministrazioni.

ANNA PIUSSI

MATTEO RAGNI

Toscana d’America dall’elegante sensibilità maturata con un Bachelor of Arts presso New York University; seguito da un Phd in storia dell’arte presso la prestigiosa Oxford University, ci insegna come vedere il mondo e scoprire quello che di bello esiste. Garden designer, insegnante di storia di giardini. Medaglia di bronzo al Chelsea Flower Show 2013 e miglior giardino a Orticolario 2012.

Si è diplomato presso la Scuola di Minoprio come agrotecnico, e dopo aver seguito due progetti di sviluppo agricolo prima in Kosovo e poi in Libano, è rientrato in Italia e si occupa di rappresentare alcune aziende israeliane e olandesi leader nella produzione di giovani piante. Lavora anche come consulente per imprese floricole e vivaistiche, soprattutto in materia di scelte assortimentali e piani colturali. Da oltre cinque anni è, prima collaboratore, poi consulente tecnico-editoriale per le riviste GreenUp e Flortecnica e vivaismo di Edizioni Laboratorio Verde.

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IL CANTIERE | attualità

Come funziona

verde

Tra le novità della Legge di Bilancio emerge il credito d’imposta per il verde privato. Vi indichiamo i dettagli della manovra e le possibili conseguenze sul nostro comparto di Daniela Stasi

GLI EFFETTI • Creazione di nuova occupazione • Fare emergere il nero • Tutela dell’ambiente e della salute pubblica

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ell'era del web e dei social le informazioni corrono veloci e il ruolo della carta stampata, che una volta serviva per dare le notizie in anteprima, è radicalmente cambiato. Non sto dicendo che sia meno utile, anzi. Prima i giornali fungevano da megafono per annunciare le novità, ora sono veri e propri strumenti di approfondimento. Aspetto, quest'ultimo, che non trova spazio sul web, proprio per la velocità con cui le news vengono date e recepite. Questa lunga premessa per dire che di sicuro, nel momento in cui state leggendo questo articolo, avete già appreso la buona nuova: nella Legge di Bilancio 2018 è stato introdotto il bonus per il verde urbano privato, per incentivare la creazione e la riqualificazione di giardini, terrazzi e aree verdi.

DETRAZIONI DEL 36%

Sullo scorso numero ne avevamo parlato come progetto di legge. E ne avevamo precisato la dopPIÙ VERDE NELLE CITTÀ Tra gli obiettivi della manovra spicca anche quello di potenziare il verde urbano. Secondo gli ultimi dati Istat, infatti, il verde urbano, seppur in crescita, risulta ancora scarso ammontando a soli 31,1 metri quadrati per abitante, corrispondenti al 2,7 per cento del territorio dei capoluoghi di provincia. Il bonus verde, inoltre, rappresenta un forte impulso per il settore florovivaistico, un comparto che coinvolge un totale di 180mila addetti, più del 10% degli operatori agricoli complessivi. E all’interno di questo comparto, la manutenzione del verde costituisce una “fetta importante”.

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pia valenza: da un lato, la manovra dà la possibilità di detrarre le spese per interventi di “sistemazione a verde” di aree di pertinenza delle unità immobiliari private; dall'altra si tratta di una misura che, oltre a incentivare il singolo privato all'incremento e alla riqualificazione del verde, è necessaria anche per contrastare il lavoro sommerso. Ora che è cosa fatta, vediamo come funziona.


il bonus I DETTAGLI Il bonus verde privato prevede una detrazione pari al 36% per la “sistemazione a verde” di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere (terrazzi, giardini, anche condominiali), anche mediante impianti di irrigazione nonché per i lavori di recupero di giardini di interesse storico.

In sostanza, il bonus verde concede ai condomini o ai proprietari di singole unità immobiliari la possibilità di detrarre dalle tasse il 36% delle spese sostenute per la realizzazione di nuove aree verdi, la manutenzione o il recupero di quelle già esistenti fino a un tetto massimo di 5.000 euro per immobile. Una novità, in fase sperimentale per un anno. L'agevolazione sarà applicabile sia ai condomini sia ai privati proprietari di ville o unità indipendenti che hanno investito in giardini, terrazze, installazioni di verde pensile, coperture e messa a dimora di piante e arbusti, chiaramente in grado di documentare le spese affrontate.

VANTAGGI PER LA FILIERA

«Sono lieto che il ministro Martina e il Governo in generale abbiano compreso l’importanza della proposta che da tre esercizi finanziari promuoviamo e sosteniamo», commenta Maurizio Bernardo, presidente della VI Commissione Permanente Finanze della Camera, «nella certezza che, a parte gli indubbi vantaggi per l’ambiente, la nuova norma costituirà, sul modello di quella sulle ristrutturazioni edilizie, un veicolo importante per l’emersione del sommerso e un indubbio vantaggio per le aziende della filiera che operano nella legalità. Voglio ringraziare la presidente di Assofloro Lombardia Nada Forbici ed Ettore Prandini, vicepresidente di Coldiretti, per il prezioso contributo». Da sinistra, la presidente di Assofloro Lombardia Nada Forbici, la deputata pistoiese Caterina Bini, il presidente della Commissione Finanze della Camera Maurizio Bernardo, il presidente della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci e il vicepresidente della Commissione Bilancio Edoardo Fanucci.

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IL CANTIERE | trend

COLORI PREFERITI • Multicolore, in Germania, Olanda e Gran Bretagna • Rosso e rosa in Francia • Bianco in Svezia

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na ricerca che non interessa direttamente chi si occupa di manutenzione del verde ma che, indagando le abitudini dei consumatori esteri, suggerisce quali sono le tendenze da seguire e, perché no, da anticipare e da proporre ai vostri clienti. Vi presentiamo uno studio condotto dal Dipartimento Business & Market Intelligence olandese, che ha monitorato il comportamento di un gruppo di consumatori per un anno intero, esaminando inoltre le differenze tra Paesi Bassi, Francia, Germania, Gran Bretagna e Svezia. Non figura l’Italia e stiamo parlando di Paesi con abitudini e gusti differenti dai nostri, tuttavia i risultati della ricerca sono interessanti e possono riuscire di qualche aiuto anche a noi, chiaramente fatti gli opportuni distinguo.

PREFERENZA PER LE PERENNI

In tutti i Paesi esaminati, è evidente che gli acquisti, e quindi l'attenzione al verde, aumentano in maniera considerevole in estate. Circa il 30-40% degli acquisti infatti vengono effettuati per usufruire al meglio dei propri giardini estivi, e si tratta di piante da esterno. In Olanda, la percentuale è ancora più alta, si arriva al 50% sul totale degli acquisti. Diciamo che per chi si occupa di cura del verde, questo è un dato piuttosto assodato, riscontrabile anche in Italia. Da tenere invece in considerazione è che, secondo l'indagine, le piante perenni con-

PAROLA D'ORDINE,

ANTICIPARE

Vi presentiamo uno studio condotto in Olanda sulle preferenze dei consumatori europei appassionati di giardinaggio. Perché uno sguardo alle abitudini altrui può aiutare a capire quali sono le tendenze, a precederle con largo anticipo e a consigliarle ai vostri clienti di Bianca Belfiore

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quistano il secondo posto con il 30% sul totale. Un aspetto interessante è che in Svezia le piante orticole e gli alberi da frutto raggiungono il 20% degli acquisti.

IL GIARDINO SUPERA IL TERRAZZO

La maggior parte delle piante da esterno vengono piantate in giardino, in piena terra. In Gran Bretagna, per esempio, sono davvero poche le piante poste sui balconi o sui terrazzi, in vaso (il 15% rispetto a una media del 30% negli altri Paesi coinvolti dallo studio). Una curiosità: in Gran Bretagna si acquistano molte piante da vivaio per il giardino “sul retro”, mentre in Francia e in Svezia si investe di più per la zona davanti a casa che, anche se più piccola, è considerata più importante e quindi bisognosa di più attenzioni. Della serie, le apparenze contano!

MEGLIO ESSERE PREPARATI Secondo lo studio olandese le piante più vendute in estate fra le annuali sono petunia, fuchsia, vinca, geranio e crisantemo. Fra le perenni, la lavanda è la più popolare in tutti i Paesi. Insieme alle rose da vaso, si trova ovunque nella top ten. In Olanda è molto popolare anche l’hydrangea. Fra le annuali estive, quelle molto colorate, magari con diverse cromie, sono le più scelte in Germania, in Olanda e in Gran Bretagna. In Francia i colori più popolari sono rosso e rosa. In Svezia c’è una tendenza superiore a scegliere il bianco rispetto agli altri colori. Fra le perenni, invece, in tutte le nazioni prese in considerazione, vince il viola. Questo si spiega con la preferenza data alla lavanda, che è al primo posto. Ma anche il rosa e il bianco hanno un buon indice di gradimento. Taccuino o tablet alla mano, segnatevi varietà e colori da consigliare ai clienti più esigenti, sempre alla ricerca delle ultime tendenze. N°006

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IL CANTIERE | dal mondo

Il verde come riabilitazione clinica e sociale, come area protetta, come occasione di lavoro. Vi raccontiamo l’esperienza di una delle più note organizzazioni umanitarie italiane. Testimonianza concreta di quello che un giardino può fare e dare di Daniela Stasi

S

u Emergency si dicono e scrivono di continuo fiumi di parole, spesso colorate di polemica e imbevute di politica. Su queste pagine vogliamo spogliarci delle nostre opinioni personali e indossare semplicemente le vesti del giornalista - del cronista - per raccontare ciò che abbiamo, con sorpresa, scoperto. Per chi non la conoscesse, ripartiamo dalla definizione: Emergency è un'associazione umanitaria italiana, impegnata dal 1994 a offrire cure mediche e chirurgiche gratuite alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà. Come è giusto che sia, il nostro interesse viene solleticato da tutto ciò che riguarda il settore di cui ci occupiamo. Ed è così che confrontandoci con una volontaria, siamo venuti a sapere che Emergency dedica da sempre una grande attenzione al verde, sostenendo che «la bellezza del giardino è parte della cura». Tutte le strutture ospedaliere, in tutti i Paesi dove l'organizzazione opera, dall'Afghanistan al Sudan, sono impreziosite da giardini con


aiuole fiorite, prati, alberi da frutto e zone orto. E stiamo parlando di Paesi assediati da guerre e miseria. «Ma come!?», si chiederanno i malpensanti o i poco informati, «in quelle terre le persone muoiono colpite a sangue, e si pensa al giardino?». Sì, rispondiamo a gran voce. E vi spieghiamo il perché.

DIGNITÀ RITROVATA

Iniziamo dalle motivazioni di carattere clinico. Degli healing gardens, e della crescente attenzione nei loro confronti, abbiamo parlato più volte anche sulla nostra rivista, la loro capacità terapeutica è ormai assodata, curano, fanno stare meglio. Nel caso degli ospedali di Emergency, inoltre, i giardini rappresentano non solo un'area dove fare riabilitazione, ma un luogo dove pazienti (adulti e bambini) e parenti possono stare insieme a passeggiare in tutta sicurezza, organizzare pic-nic sui prati, raccogliere frutti (a disposizione di tutti), condividere tempi e spazi. Le aiuole in questi spazi vanno calpestate, vissute, annusate. I giardini sono luoghi di bellez-

za, curati e puliti, luoghi dove viene riconosciuta la dignità dei pazienti e di chi ci lavora; e si sa, la dignità regala speranza.

PROGETTO NEL PROGETTO

Non è tutto: i giardini degli ospedali di Emergency sono aree protette, dove è vietato portare armi, che vanno lasciate all'ingresso, il tempo passato lì rappresenta l'unico al sicuro. Inoltre, in caso di estrema urgenza, quando il numero dei feriti sale a dismisura in brevissimo tempo, il giardino si trasforma in uno spazio funzionale per costruire un blocco operatorio di emergenza, è una preziosa area-cuscinetto. Aggiungiamo infine che i giardini di Emergency costituiscono un progetto nel progetto, consentono di insegnare un mestiere agli ex pazienti dell'ospedale e di poterli assumere come giardinieri. Un aspetto non di poco conto se si considera il contesto socio-culturale dei Paesi in cui queste strutture sono inserite. Un riscatto non solo dalla malattia, un'occasione di rinascita sociale e psicologica, di rivincita nei confronti della guerra. N°006

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IL CANTIERE | tecniche

VERIFICARE • Il tipo di contenitore • L’apparato radicale, che deve essere fascicolato e finemente suddiviso • La forma della chioma • Il punto di innesto, che deve sempre essere fuori terra, non deve presentare angolature e deve essere in asse con il portinnesto • Eventuali danni da scottatura da sole

U

n vivaista brianzolo di grande esperienza e umanità era solito affermare che il vivaismo è morto nel momento in cui è iniziata la coltivazione in contenitore, anziché in piena terra. Alla luce dell’esperienza maturata in più di vent’anni di perizie sulla stabilità e sullo stato fitosanitario degli alberi, mi sento di condividere pienamente la sua opinione. La considerazione è vieppiù reale se applicata alle alberature, in quanto, mentre per gli arbusti la stabilità non è solitamente un problema, lo è per gli alberi.

I TEMPI CAMBIANO

Il vivaismo tradizionale partiva sempre dal seme per originare una nuova pianta, sia che essa fosse destinata a essere tale o a fare da portinnesto per un'altra varietà o specie. La semina avveniva in

lettorini, simulando la nascita in piena terra, e nella stagione di riposo si estirpavano i semenzali per poi trapiantarli in piena terra, eventualmente dopo averli innestati. La conseguenza del trapianto in questo caso consisteva nella perdita del fittone, ovvero della radice principale direttamente originata dal seme, con successiva emissione e sviluppo dell’apparato radicale secondario fascicolato. La coltivazione seguiva con successivi trapianti e/o rizollature, che hanno lo scopo di effettuare una potatura radicale e promuovere la crescita di un apparato radicale sempre più ramificato e contenuto dimensionalmente, così da ridurre al minimo lo stress da trapianto e favorire una pronta ripresa vegetativa nel nuovo sito d’impianto. Con la coltivazione odierna, si inizia sin da subito con la semina e talvolta anche con il taleaggio in alveolo, per poi seguitare con i rinvasi in contenitore fino a raggiungere la dimensione voluta. Spesso, poi, si trapianta in pieno campo il giovane albero allevato in contenitore per velocizzarne la crescita lasciandolo indisturbato per due-tre anni e, una volta raggiunte le dimensioni richieste dal mercato, si va a zollare e commercializzare. La commercializzazione però non finisce con la vendita della pianta in zolla, ma in diversi casi prosegue ponendo la zolla in contenitore e ricoltivandola come pianta “franca di vaso”.

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Non è un concetto scontato, ma la stabilità e la vitalità degli alberi ornamentali comincia nel vivaio. Una serie di suggerimenti pratici per stare all’erta e capire cosa si sta comprando di Valerio Pasi

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IL FUTURO NEL CONTENITORE

Cosa vediamo di negativo in questi passaggi? Innanzitutto conta il tipo di contenitore: il 90% delle piante allevate in contenitore non vede utilizzati vasi o alveoli o sistemi atti a prevenire la spiralizzazione delle radici (dettagli nel box “Evitare la spiralizzazione). La mancata effettuazione delle tradizionali rizollature con cadenza annuale (anche comprensibile per il contenimento dei costi di coltivazione) è poi causa della mancata formazione dell’apparato radicale fascicolato e finemente suddiviso, così che la zollatura effettuata dopo due/tre anni di coltivazione in piena terra ha come risultato un apparato radicale formato da poche radici molto più grosse e recise di netto senza che si siano formate altre radici più fini sui punti di taglio. Una pianta così formata ha un attecchimento senz’altro molto più lento e difficile rispetto alle piante con rizollature annuali. Anche la forma della chioma ha la sua importanza, dal punto di vista della stabilità dell’albero adulto, influenzandone la possibilità di rottura del fusto e delle branche. In vivaio, quando l’albero possiede una struttura ben formata, si effettueranno solo periodiche potature per favorirne l’innalzamento. Una giovane pianta deve avere un unico fusto (vanno scartati gli alberi costituiti da fusti codominanti), ben eretto, senza inarcatura o contenuta entro i 5°, completamente privo di ferite, con colletto integro e vitale su tutta la circonferenza ed essere privo di branche codominanti. Le branche principali si devono distribuire in modo

Gli alberi con le più elevate

possibilità di successo sono quelli giovani, trapiantati a radice nuda in un sito ben

dimensionato e preparato ad accoglierli

uniforme sul fusto e non devono presentare crescita abnorme (diametro superiore a un 1/3 del tronco). Le branche devono inoltre presentare un’inserzione senza formazione di corteccia inclusa. In questo modo l’albero si presenterà con una chioma densa e compatta.

ATTENZIONE ALL'INNESTO

L’innesto è un altro fattore cruciale per la stabilità e la vitalità di un albero ornamentale. Si distinguono innesti praticati sopra il colletto e in testa al fusto. Il punto di innesto deve essere sempre fuori terra, non deve presentare angolature e deve essere in asse con il portinnesto. L’innesto in testa si esegue su portinnesti già alti 200-250 cm, e la pianta innestata deve possedere solo nesti con chioma ben bilanciata e proporzionata al portinnesto. Il problema principale è la disaffinità d’innesto, ovvero la sproporzione di crescita che si verifica tra portinnesto e nesto che è spesso causa di rotture nell’età adulta. Personalmente mi è capitato più volte di vedere dei faggi asplenifolia o purpurea di dimensioni anche notevoli (diametro 80/100 cm) schiantati a terra per rottura nel punto di innesto, poco sopra il Radici strozzanti.

© Pasi

IN ORIGINE In natura, un albero come nuovo individuo si origina da seme e sviluppa il proprio apparato radicale adattandosi al sito di germinazione. Sempre in natura, solo una piccola parte dei semenzali germinati diverrà un nuovo albero adulto, in quanto la selezione naturale elimina tutti gli individui malformati, deboli, nati troppo vicini tra loro o ad altre piante e in luoghi ostili dal punto di vista delle risorse e dell’esposizione. N°006

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IL CANTIERE | tecniche

Sarebbe utile e qualificante per le

© Bertoni

© Buttè

aziende vivaistiche stabilire e rispettare delle regole che definiscano gli standard qualitativi di produzione

Sopra, portinnesto con ricacci. A destra, fusti codominanti corteccia inclusa.

colletto. Da ultimo, giova ricordare anche i danni da scottatura da sole, che però occorrono nei primi anni seguenti l’impianto e generalmente solo su specie particolarmente sensibili. I danni non sono causati tanto dal fatto che non viene rispettato l’orientamento che le piante avevano in vivaio, ma dal fatto che durante la coltivazione le irrigazioni non sono state regolari e sufficienti.

teriale vegetale da utilizzare nelle realizzazioni degli spazi verdi piantumati. Dal punto di vista normativo, purtroppo, possiamo affermare che non vi sono in Italia e in Europa leggi o regolamenti che definiscano gli standard qualitativi delle alberature ornamentali, se non a livello minimo, che sono quelle della European Nurserystock Association (ENA). Tuttavia sarebbe molto utile e qualificante per le aziende vivaistiche stabilire e rispettare delle regole che definiscano gli standard qualitativi di produzione, con benefiche conseguenze sia per il mercato, nazionale ed estero, e soprattutto per evitare di mettere a dimora alberi che portano con sé palesi difetti che avranno conseguenze negative sulla stabilità e sulla vitalità future.

PREVENIRE, NON CURARE

Personalmente ritengo che i migliori alberi e con le più elevate possibilità di successo siano quelli giovani (circonferenza 8/12 cm), trapiantati a radice nuda dopo aver eliminato tutte le radici malformate e/o spiralizzate in un sito ben dimensionato e preparato ad accoglierli. Mi sono chiesto a questo punto se vi fossero delle normative che potessero aiutare chi si fornisce dai vivaisti per reperire il ma-

SCEGLIERE ALBERI: • con circonferenza 8/12 cm • senza radici malformate e/o spiralizzate • trapiantati in un sito ben dimensionato

EVITARE LA SPIRALIZZAZIONE

Radici spiralizzate.

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Molto spesso la lunga permanenza in contenitori inadatti favorisce la spiralizzazione delle radici, fenomeno che spesso inizia molto presto, quando il semenzale è ancora nell’alveolo o nel contenitore utilizzato per il primo rinvaso. Perché la spiralizzazione della radice è un fattore negativo? Perché una radice spiralizzata provoca un grosso difetto con conseguenze negative sulla stabilità dell’albero adulto, in quanto dove la radice si comprime al fusto nella zona del colletto non vi è crescita di altri cordoni radicali o addirittura vi è uno strozzamento del fusto con forte riduzione della crescita e sbilanciamento dell’ancoraggio radicale.


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IL CANTIERE | il progetto

LE AREE • Accoglienza, atrio principale • Caffetteria • Giardino d’inverno • Promenade • Angolo dei profumi

G

li ingredienti di questa storia sono un palazzo antico, un giardino storico e una collezione di vasi di arte etrusca; l'impasto è dato da una proprietà illuminata e filantropica. Questo l’incipit che annuncia la prossima apertura a Milano del nuovo Museo di Arte Etrusca all'interno del Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro al numero 52 di Corso Venezia, sede della Fondazione Luigi Rovati. Obiettivo del progetto, curato dallo Studio Mario Cucinella MCA, è recuperare e riqualificare tutto il complesso storico, palazzo e giardino, quale luogo di cultura aperto alla città: felice connubio tra arte, architettura e natura. In

particolare il giardino sarà un salotto verde. Ossia uno spazio privato a uso pubblico nel quale sostare, chiacchierare, incuriosirsi e lasciarsi educare al fascino e alla bellezza dell’antico mondo dell’arte etrusca ma anche della contemporaneità artistica, in un contesto cosmopolita milanese che dialoga con le altre città europee, ma soprattutto con il mondo dell’arte internazionale. Attualmente sono in corso i lavori di recupero del palazzo e lo scavo dell’area ipogea nel giardino; dalla previsione del cronoprogramma il Museo aprirà all’inizio del 2019.

AUTENTICO SALOTTO VERDE

Chi arriva dall’androne principale dell’edificio rimane affascinato dal giardino nascosto da alte mura (dai 4 agli 8 metri circa) e chiuso sui tre lati, nonostante il suo stato di abbandono e con specie che non possiedono nessuna qualità storica, se non un tasso datato 1927 e due bagolari del 1974. Anche il piano arbustivo e soprassuolo con i rampicanti è andato perduto e invaso da erbacee, le cui tracce sui muri perimetrali sono solo dei tiranti consumati e arrugginiti utilizzati per far arrampicare il verde. Nel recupero del giardino è stata posta la massima attenzione a preservare le specie arboree esistenti storiche e in buono stato di salute e alla

Il Palazzo e il Lente di ingrandimento su un interessante progetto curato dallo Studio Mario Cucinella MCA, il Museo di Arte Etrusca della Fondazione Rovati ospitato in un antico edificio nel centro di Milano. La nostra attenzione è rivolta all’area verde, pensata come spazio da vivere, aperta alla città di Marilena Baggio

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riqualificazione dell’area in piena armonia con i riferimenti culturali e paesaggistici dei giardini milanesi ad opera del Piermarini e del Pollack. Il giardino sarà un salotto della città, semplice ma raffinato, che valorizzi anche le preesistenze vegetali e il piccolo manufatto architettonico, la serra esistente, che diventerà un giardino di inverno sfruttabile anche durante la stagione invernale in quanto accoglierà i vasi di Camelie profumate. Una stanza di riposo, da lettura o anche per un tè pomeridiano. Il giardino sarà un luogo aperto a dibattiti, feste organizzate, o semplicemente di relax, in totale tranquillità e sicurezza, come lo sono le square londinesi o il Paley Park di New York. Ma il giardino sarà anche un piccolo angolo chiuso, avrà fascino anche durante la stagione invernale quando la luce invade il fogliame e colora il prato. Al grigiore austero della costruzione, infatti, si vuole dare vita con i diversi colori e tonalità di verde ma senza bordure colorate. I colori dovranno essere delicati, si prediligeranno i bianchi e gli azzurri o il viola del glicine, ma saranno i muri con i loro caldi colori ad avvolgere questo “salotto verde”.

LA ZONA Corso Venezia è un viale che si colloca lungo l’asse urbano che congiunge piazza San Babila ai Bastioni di Porta Venezia. È conosciuta come una delle vie più eleganti di Milano, uno dei quattro “lati” del “Quadrilatero della moda” ed è stato il manifesto del neoclassicismo milanese tra architettura, decorazione e natura con i suoi palazzi, i giardini e l’opera di importanti maestri decoratori. In questa zona l’architetto Giuseppe Piermarini realizza il primo giardino pubblico, Ex Giardini Pubblici, sull’esempio dei grandi parchi europei, come i Giardini delle Tuileries a Parigi, Regent’s Park a Londra o il Prater a Vienna. Inaugurati nel 1784 dall’amministrazione asburgica, ora sono intitolati a Indro Montanelli. I Giardini sono stati, e sono, il luogo dei passeggi, amato dai grandi scrittori milanesi e non, ma anche lo spazio di incontro, feste, dibattiti e sede della prima Esposizione Nazionale di Milano del 1881 (conosciuta anche come Esposizione industriale italiana).

NUOVE GEOMETRIE

La pavimentazione del percorso pedonale del giardino, promenade, sarà realizzato con un ghiaietto stabilizzato, che si raccorda con la pavimentazione in mosaico bianco e nero, che è il proscenio dell’edificio. La promenade parte da una quota 0,00 e arriva a + 0,45 cm seguendo l’andamento in leggera salita che si raccorda con il giardino di inverno. Anche i leggeri movimenti di terra a forma

Giardino RICAPITOLIAMO

Gli alberi: Taxus baccata, Fagus sylvatica ‘Dawjck Gold’ o in alternativa Quercus robur ‘Koster’ Le siepi: Carpinus betulus e Ligustrum ovalifolium Gli arbusti: Osmanthus fragrans, Calicanthus, Hydrangea macrophylla, H. quercifolia, H. paniculata, Camelia sassanga, Camelia japonica

I tappezzanti: Allium ursinum, Hemerocallis flava, Narcissus pseudonarcissus, Convallaria majalis o il Thymus serpyllum che può essere calpestato, ad esempio nelle tracce della pavimentazione a mosaico esterna I rampicanti: Wisteria sinensis, Rosa banksiae, edera spp. N°006

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IL CANTIERE | il progetto

LE FUNZIONI • Siepi per schermare a diverse altezze • Cespugli per colmare il divario tra il percorso principale e le alberature • Rampicanti per la copertura del muro di fronte all’ingresso del giardino e nell’atrio • Alberi per mascherare i confini e le viste e creare piccoli angoli di spazio comune (singolo o a gruppo) • Tappezzanti come copertura suolo

EFFETTO OTTICO

circolare, posti al centro del giardino, hanno una quota massima di + 0,45 cm per non occludere la vista sulla futura scultura principale che sarà il “fuoco”, il punto di vista dove far cadere l’occhio del visitatore appena entra dall’androne. La scultura avrà come sfondo una carpinata a spalliera che nasconde la promenade, la quale continua sotto gli alberi esistenti e arriva all’outdoor della caffetteria. Il muro a sinistra dell’ingresso sarà colorato dalle tonalità dell’arancione, come fondo per installazioni temporanee, mentre il muro di destra vicino alla caffetteria conserverà la fontana esistente che sarà valorizzata con restyling e rampicanti di Wisteria sinensis.

SCENOGRAFIE VEGETALI

Le specie vegetali arboree inserite oltre a creare una quinta continua servono per mascherare i confini. Si tratterà di un Taxus baccata e due esemplari di Fagus sylvatica ‘Dawjck Gold’ o in

CRITERI DI INDAGINE La proposta progettuale si è avvalsa di indagini storiche e strumentali sullo stato di conservazione del giardino e di diversi schizzi preparatori di studio del contesto urbano paesaggistico e botanico. In particolare lo studio ha evidenziato il rapporto tra il verde e l’urbanità della città, la definizione dei confini, l’assialità con l’ingresso e i punti di fuoco su cui far cadere l’occhio, ma anche l’impianto compositivo asimmetrico in cui trionfa la linea curva su quella retta, con rilevati e piccoli movimenti di terra per dare profondità al giardino e catturare l’attenzione per quanto si nasconde sotto. A partire dal tema della grotta e dei misteri del mondo ipogeo. Sono state studiate anche le specie arboree storiche presenti nei giardini storici milanesi della zona come: Taxus baccata, Carpinus betulus, Ilex aquifolium, M. grandiflora, M. soulangeana, M. hypoleuca, Fagus sylvatica, Ginkgo biloba, Koelreuteria paniculata; e specie arbustive come: Chimonanthus praecox, Hydrangea macrophylla, H. quercifolia, H. paniculata, Rhododendron, Viburnum spp. Tra le erbacee perenni e le bulbose, macchie di Allium ursinum, Hemerocallis flava, Narcissus pseudonarcissus, Bergenia cordifolia.

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Un piccolo accorgimento che dà un effetto ottico di maggior profondità è dato dalla realizzazione di un dosso alto 0,45 cm che si raccorda con la pavimentazione in salita, creando un finto abbassamento della quota campagna del giardino. L’effetto serve per aumentare la centralità del giardino sulla scultura e al contempo valorizzare i leggeri movimenti di terra circolari che nascondono il museo etrusco ipogeo.

alternativa il Quercus robur ‘Koster’ dalle meravigliose colorazioni calde autunnali. Sempre per mascherare il fronte dall'ingresso dell’androne si è pensato di creare un “muro vegetale” di Rosa banksiae o di Wisteria sinensis alto due metri, che completa l’altezza del muro esistente a nord-ovest senza togliere luce al giardino oltre a rivestirlo fino a terra lungo tutta la promemade. La scelta di una delle due specie è condizionata dal tipo di materiale e colore della scultura. Gli arbusti come i tappezzanti saranno messi a dimora per mascherare il raccordo tra la promenade e il piccolo salto di quota dato dalla pendenza del dosso e saranno sottochioma. Una siepe di Ligustrum ovalifolium, sinuosa ma compatta alta 1,80 m, maschererà il passaggio di servizio su cui si affacciano, a quota campagna, le finestre del palazzo confinante. Invece la carpinata a spalliera serve come sfondo alla scultura ma anche per dare luce al passaggio nascosto: questo spogliante è interessante perché anche in inverno mantiene il suo fogliame bronzeo, facendo intravedere la parete nascosta rivestita di rampicante, senza perdere completamente le foglie, foglie che perde quando ne nascono altre. Tutte le specie scelte sono state selezionate da quelle presenti nei giardini storici della zona di Corso Venezia ma anche non soggette all’attacco dell'Anoplophora chinensis malasiaca, detto tarlo asiatico, di cui la Lombardia è particolarmente colpita.



News

PIANTE DA ESTERNO, CONOSCERLE PER PROPORLE

Il 7 settembre i tre soci di Arena Vivai, Mario Ferrarini, Fabiano Bortolazzi e Alberto Tonel, hanno proposto ai loro clienti una giornata di formazione per un "modello propositivo" per la vendita. Il settore delle piante da esterno ha registrato questa primavera un 10% di aumento tendenziale, trainato anche dal desiderio di “ritorno alla natura”, intesa come fonte di salute e di benessere, in cui si colloca un’attenzione particolare per l’alimentazione. Per questo una delle novità della giornata è stata la presentazione della linea di piante da frutto “Fructa”. Quando si propone il verde, è opportuno andare oltre l’aspetto ornamentale, e sottolineare i molti benefici che le piante apportano a uomini e ambiente. Infine, si può fare leva sul vantaggio economico: gli edifici circondati da piante hanno un risparmio di energia in media del 30%, e se lo spazio verde è ben progettato, porta a un aumento del valore della proprietà fino al 20 per cento.

GIORGIO TESI, OTTIMI RISCONTRI DAL FLORMART

La 68esima edizione di Flormart, il Salone Internazionale del Florovivaismo, che si è svolto dal 21 al 23 settembre alla Fiera di Padova, ha fatto registrare ottimi risultati per Giorgio Tesi Group, che ha partecipato con uno stand di 56 metri quadrati all’interno del padiglione 5 dedicato alle aziende associate ANVE, Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, nel quale hanno trovato collocazione anche le aziende estere invitate dalla Fiera. Uno stand nel quale le piante, e le persone, erano protagoniste accanto alla nuova immagine aziendale dal claim “Questa è Pistoia, questa è Giorgio Tesi Group” dedicata a Pistoia, Capitale Italiana della Cultura 2017, dove l’azienda ha la propria sede e vuole essere un omaggio alla bellezza del territorio e al legame profondo, forte e indissolubile che la lega ad esso. Interessanti e proficui gli incontri mirati con i buyer esteri, in netto aumento rispetto al 2016, e numerosi gli appuntamenti spontanei durante le prime due giornate della manifestazione dedicate esclusivamente agli operatori di settore. Non solo clienti storici ma anche potenziali nuovi clienti hanno fatto visita allo stand Giorgio Tesi Group, occasione per ritirare il nuovo catalogo aziendale pubblicato ad agosto. «Giorgio Tesi Group ha sempre sostenuto il Flormart confermando ogni anno la sua presenza alla manifestazione – ha affermato Fabrizio Tesi, legale rappresentate dell’azienda –. I numeri positivi di questa edizione rispecchiano l’andamento del nostro settore che registra, finalmente, dei segnali di ripresa che ci fanno guardare con ottimismo al futuro.»

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TIMBERSPORTS, UN TRAMPOLINO DI LANCIO In occasione della giornata di porte aperte organizzata dal rivenditore specializzato STIHL Emporio Verde Sollini, si è tenuta a Fermo una dimostrazione ufficiale del Timbersports. La prima domenica del mese di settembre ha visto una grande affluenza e un grande entusiasmo da parte di tutti i partecipanti nell’assistere alla dimostrazione di uno sport che regala forti emozioni agli appassionati. Gli atleti Timbersports hanno avuto modo di raccontare la loro esperienza ai visitatori, la loro passione per questo sport e l’importanza di utilizzare le giuste misure di sicurezza. Timbersports può rappresentare un trampolino di lancio per la zona, come dichiarato anche dall’atleta Riccardo Ambrosini: «La location è ottimale, il pubblico notevole, buoni risultati, insomma, le premesse ci sono perché nasca qualcosa anche qui in zona, speriamo!». E a chi gli fa notare l’importanza della forza fisica, Ambrosini risponde così: «Sicuramente si è avvantaggiati nelle prove di pura forza, però la tecnica molte volte è quella che fa la differenza, per cui le porte sono aperte a tutti!». Giornata dedicata al divertimento ma anche all’educazione: nel corso della mattinata è stato dedicato un momento alla dimostrazione dei tessuti antitaglio STIHL.

OREGON INVESTE ANCORA SULLA BATTERIA

APPROVATA LA PARTNERSHIP DEERE-KRAMER Lo scorso 31 agosto 2017 l'autorità antitrust ha ufficialmente approvato la partnership tra John Deere e Kramer. John Deere e Kramer Werke GmbH, società del Gruppo Wacker Neuson SE, inaugurano così un'alleanza strategica che consentirà a John Deere di ampliare l'attuale gamma di offerta. Come già annunciato lo scorso 6 luglio 2017, le aziende hanno concordato di distribuire le pale compatte, le pale telescopiche e i sollevatori telescopici a marchio Kramer attraverso la rete di rivenditori John Deere. In virtù di tale accordo, la rete commerciale John Deere diverrà il principale partner per la distribuzione dei prodotti a marchio Kramer.

Distribuito in esclusiva da Sabart, è ora disponibile il nuovo sistema multi-attrezzo cordless con batteria 36V PowerNow agli ioni di litio. È un prodotto multifunzione estremamente versatile e facile da maneggiare, che può essere utilizzato nelle quattro stagioni. Progettato per rispondere alle esigenze di cura del verde del cliente privato, consente di scegliere e sostituire gli accessori in base all’attività da svolgere, passando senza interruzioni da tagli intensivi a lavori di precisione. Il corpo macchina è dotato di innovativo motore brushless che combina un’elevata coppia a una grande efficienza, assicurando elevate prestazioni. Sono quattro le applicazioni: bordatore, decespugliatore, tagliasiepi e potatore. In più è disponibile la prolunga per potatore telescopico e tosasiepi, che consente di raggiungere le chiome più alte. Altra novità della gamma Oregon Cordless Tool System è la nuova batteria da 6Ah 36V PowerNow agli ioni di litio, che fornisce la potenza necessaria per svolgere al meglio le attività di cura del verde. Concepita con tecnologia Premium Cell per assicurare elevate prestazioni, una potenza costante e una durata di lavoro prolungato, garantisce una totale assenza di emissioni e di effetto memoria. N°006

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NEWS | focus

IN ESPOSIZIONE • Produzione vegetale • Materiali • Macchine e attrezzature • Fornitori di servizi • Irrigazione • Pavimentazione • Progettazione • Arredo urbano

I NUMERI • Oltre 13.000 visitatori professionali • Circa 400 espositori, di cui il 23% internazionali

Il paesaggio in mostra

Paysalia, dal 5 al 7 dicembre a Lione, è il più importante evento della filiera paesaggistica in Francia. Una fonte di idee, novità e tendenze per chi si occupa di verde pubblico e privato Conoscete Paysalia, Le salon Paysage Jardin & Sport? È il Salone del paesaggio, del giardino e dello sport, in programma dal 5 al 7 dicembre nel quartiere fieristico Eurexpo di Lione, in Francia. Alla tre giorni, che rappresenta il più importante evento della filiera paesaggistica del territorio francese, sono attesi circa 400 espositori che presenteranno un’offerta completa pensata ad hoc dei manutentori di spazi verdi pubblici e privati: dai marchi specializzati in arredo urbano ai vivaisti, dai costruttori di macchine e attrezzature ai produttori di erba sintetica, dai progettisti di muri vegetali ai fornitori di mattonelle per la pavimentazione o di sistemi di irrigazione. PAYSALIA 2017 A Paysalia vengono realizzati veri e 5-7 dicembre, Lione propri villaggi tematici intorno al www.paysalia.com mondo vegetale, all’acqua, all’illuminazione, all’arredo urbano. Non mancheranno occasioni di networking ed eventi esclusivi, come il concorso di giardini Carré des Jardiniers, la guida delle tendenze, la finale nazionale del concorso di conoscenza delle piante, oltre a numerosi convegni e workshop.

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