IL QUADERNO DELLE SEMINE 2021

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Il Quaderno delle

semine


I preparativi Pronti? Via!

Voglia di orto? Sì? Allora, attraverso questa semplice, ma utile guida, potrete approfondire le tecniche della coltivazione dell’orto applicando tradizioni vecchie di secoli, eppure sempre attualissime. Buona coltivazione a tutti! Per garantire il successo del vostro orto poche sono le regole ma fondamentali. Nell’ordine… • Sole, sole e ancora sole. Il sole arricchisce foglie, frutti e radici di principi nutritivi, contribuisce a esaltare i sapori e i profumi. Quindi, vietate zone ombrose. • Attenti al freddo. Stiamo parlando delle zone più fredde del terreno (depressione del terreno, esposizioni a nord e a est sono più fredde e umide rispetto a posizioni a est, sud e ovest). Questa regola vale soprattutto per aromatiche, ortaggi da frutto come pomodori, melanzane e peperoni. Meno per verdure da foglia. • No vicini scomodi. Attenzione all’orto posizionato in prossimità di siepi o di grandi alberi perchè, le loro radici entrano in competizioni con quelle dei nostri ortaggi… E indovinate un po’? Chi perde è l’orto.

Lavorazione del terreno

È l’operazione più importante: una buona preparazione del terreno è alla base di eccellenti risultati. Per diversi motivi: - Frantuma la terra in particelle piccole, che permetteranno ad aria, acqua e agli elementi nutritivi di penetrare in profondità e di giungere esattamente dove sono le radici. - Arieggia il terreno rendendolo meno “pesante”. - Facilita la crescita delle radici grazie alla minore dimensione delle particelle del terreno. - Rallenta lo sviluppo delle infestanti. La lavorazione, inoltre, si divide in: profonda (o di preparazione), oppure leggera. La prima prevede il rivoltamento delle zolle (metodo classico), procedendo all’indietro lungo l’appezzamento. La seconda prevede soltanto la frantumazione del terreno, senza rivoltamento del terreno, non stravolgendo gli strati del profilo del terreno.


La concimazione ha il suo perché! Nutrire le piante attraverso il concime, serve per farle crescere robuste, sane e con una buona capacità a produrre. Nella normale pratica, non occorre concimare sempre, ma programmare correttamente degli interventi. Ecco alcune regole base.

Due pratiche

C

La concimazione si differenzia in due tipologie: • Concimazione di fondo o alla vangatura, serve per dotare il terreno di quelle sostanze nutritive utili alla crescita delle piante e, di solito, viene effettuata prima di seminare o piantumare. • Concimazione di produzione, utile a mantenere le piante una volta cresciute, quando iniziano la fase produttiva.

Due differenti modi

I prodotti che si possono utilizzare sono diversi. Di solito, per la concimazione di base si utilizzano: stallatico, humus, compost, eccetera. Si ricorre, invece, a concimi organo-minerali per la concimazione di produzione. Anche qui, alcune semplici regole da rispettare: • Mai distribuire quantità eccessive di concime. • Evitare la concimazione in climi secchi e dove l’irrigazione non può essere controllata accuratamente. • Evitare di porre a contatto i granelli di concime con i fusti verdi (erbacei) degli ortaggi, si rischiano ustioni dei tessuti e perdita di raccolto.

E il diserbo? Dopo la semina o il

trapianto, sarà sufficiente sarchiare per evitare la

crescita delle infestanti.

L’utilizzo di diserbanti,

se non sono di derivazione naturale è sconsigliata

nell’orto, abbiamo sempre a che fare con prodotti vegetali per il consumo

alimentare. Meglio una

buona pacciamatura con materiali riciclabili o le

lavorazioni superficiali.

Attenzione: irrigare a pioggia favorisce il compattamento del suolo e condizioni più favorevoli per la crescita delle infestanti.


Meglio seminare la mattina presto Per iniziare la semina sarà necessario informarsi sui periodi adeguati in cui porre i semi nell’orto. Può sembrare una cosa banale ma non è così e seminare nel periodo giusto fa la differenza fra un raccolto ben riuscito o meno. La semina è bene effettuarla sempre su un terreno appena lavorato e sufficientemente fresco e sarebbe preferibile seminare la mattina presto o la sera al calare del sole. Per alcune tipologie di ortaggi si può scegliere la semina diretta a spaglio, che consiste nello spargere il seme in modo uniforme su tutta la superficie del terreno. Si utilizza questa tecnica per semi di ortaggi che hanno una certa facilità di germinazione e hanno bisogno di una semina intensa, come: cime di rapa, spinaci, prezzemolo, bietola, lattuga, scarola riccia, cicorie, carote, basilico. Questa semina deve essere il più possibile uniforme e la prosa seminata dovrà essere ricoperta da uno strato leggero di terriccio e subito irrigata delicatamente, per evitare lo spostamento dei semi. Dopo la fase di germinazione sarà eventualmente necessario diradare le piantine.

Ricordate

Prima di partire con i lavori della

semina, è importante capire dove troverà spazio l’orto: meglio se esposto sulla

direttrice nord-sud.


Difendiamo il raccolto Un orto sano è perfettamente in grado di difendersi dagli attacchi di parassiti e di resistere alle avversità che possono indebolirlo. A volte, però, la posizione non adeguata, piccole mancanze durante la coltivazione potrebbero creare le condizioni favorevoli allo sviluppo di malattie fungine e agli attacchi degli insetti. Per questo occorre prevenire, prevenire e ancora prevenire. Un giro quotidiano nell’orto è già di per sé un intervento utilissimo: si scoprono problemi nel loro manifestarsi, si verificano le condizioni delle piante e possibili segnali di sofferenza (foglie accartocciate, macchie sulle foglie, presenza di insetti, buchi nelle foglie, macchie sui frutti, eccetera).

C Il consiglio del garden

Fatta una prima diagnosi, rivolgetevi

al vostro garden center di fiducia per

una conferma e il consiglio per il rimedio più idoneo. Oggi, inoltre, esistono tanti

prodotti di origine naturale, ma vanno somministrati nei giusti momenti.

I problemi più diffusi

Qualora i problemi dovessero manifestarsi, prima di ricorrere all’utilizzo di prodotti specifici, proviamo a identificare le cause. • Presenza di foglie rosicchiate e bucate può essere sintomo di bruchi o insetti con apparato boccale masticatore. • Il deperimento della pianta può essere indotto sia da insetti allo stadio di larve che rosicchiano le radici, oppure funghi radicicoli. • Macchie sulle foglie possono essere sintomi di attacchi fungini ma anche danni meccanici, scottature del sole concentrato dalle gocce di acqua sulle foglie. • Macchie sui frutti possono essere sintomo di malattia fungina, ma spesso anche fisiopatie ovvero le non malattie, ma solo squilibri chimici tra le esigenze delle piante e la presenza di minerali nel terreno (marciume apicale del pomodoro), come pure scottature di sole, che, a causa del cambiamento climatico, è molto più ustionante che in passato.


Perché consociare? La risposta è semplice: rotazione e consociazione sono pratiche utili a mantenere la fertilità del terreno, soprattutto quando questo è dedicato alla coltivazione dell’orto. Ogni ortaggio può essere raggruppato in base al proprio fabbisogno in tre diversi gruppi.

Ortaggi forti-consumatori Cavoli Zucche Zucchini Pomodori Ortaggi medi-consumatori Carote Cipolle Ravanelli Insalate Patate Spinaci Ortaggi deboli-consumatori Piselli Fagioli Erbe aromatiche Leguminose

L’utilizzo di vari appezzamenti di terreno lungo il corso degli anni permette di sfruttare al meglio e in maniera uniforme lo spazio disponibile, senza impoverire il suolo a vantaggio della costanza di produzione. Se alla consociazione abbiniamo anche la pratica della rotazione, i vantaggi sono diversi: - Un proficuo utilizzo della stessa superficie di terreno permette maggiori produzioni. - L’alternanza delle specie piantate e della loro crescita permette una riduzione del periodo improduttivo dell’appezzamento. - L’impiego di una specie permette il sostegno e la crescita della specie consociata, garantendo anche protezione dall’insolazione e dal vento.


Cavoli: insoliti, ma buonissimi La famiglia di cavoli-broccoli è da sempre apprezzata, oltre che per il sapore, anche per l’apporto di elementi utili all’organismo umano. Invece dei soliti cavolfiori, cavoli verza e cappucci, proviamo a osare con i cavoli “minori”. Si tratta di ortaggi da foglia appartenenti alla famiglia delle crucifere.

Fiolaro

Il broccolo Fiolaro di Creazzo è una varietà coltivata sulle colline intorno a Creazzo in provincia di Vicenza. Il nome deriva dalla presenza lungo il fusto di infiorescenze, che in dialetto sono chiamate fioi, ovvero figli. Si semina secondo luna o si trapianta; il broccolo si raccoglie da novembre a febbraio.

Toscano

Detto anche cavolo nero o cavolo riccio, è alla base delle pietanze povere della cucina toscana. La crescita delle foglie strette e rugose di un bel verde, quasi tendete al bluastro, ne fa un ortaggio da rivalutare. Si semina da aprile sino a settembre in maniera scalare. Le foglie si raccolgono a mano a mano che si sviluppano.

Friarielli

Conosciuti con vari nomi: broccoletti a Roma, cime di rapa in Puglia, rapini in Toscana e friarielli dalla cucina partenopea, sono le infiorescenze appena sviluppate delle cime di rapa. Si seminano da luglio fino ai primi di ottobre e il trapianto si effettua nello stesso periodo, con piante già con tre foglie sviluppate. Si raccolgono a fiori sviluppati ma chiusi e in base alla precocità, dai 60 ai 180 giorni dalla semina (circa 20 gg prima se si sono trapiantati).


Voglia di bio Oggi il prodotto biologico è sempre più diffuso: un concetto che vale anche per l’orto? Sì, è proprio così. La voglia di ortaggi sani e coltivati in modo naturale è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni, tanto da diventare un vero e proprio trend, influenzando anche l’offerta merceologia di punti vendite e catene. Ma proviamo a dare una definizione, anche se veloce, del concetto di biologico. La coltivazione biologica non prevede, per sua natura, operazioni ricollegabili a interventi artificiali e l’utilizzo di prodotti chimici a qualunque livello. I terreni coltivati secondo questo principio dovrebbero essere anche situati non in prossimità di appezzamenti coltivati con metodi tradizionali, proprio per evitare possibili contaminazioni. L’orto familiare, se organizzato e realizzato con i dovuti accorgimenti, potrebbe essere già di per se stesso biologico. Più complesso è il concetto di biodinamico, nato molto prima del biologico: approccio che mira a tutelare la biodiversità, anche grazie alla rotazione delle colture, così da garantire quell’interconnessione naturale tra gli elementi. Pertanto, la coltivazione biodinamica è più complessa e fonte di studio costante, mentre quella biologica, altrettanto valida, è più semplice nella sua gestione. Quindi, ognuno di noi può coltivare facilmente un orto biologico, partendo da materiale di propagazione bio e facendo ricorso a prodotti naturali e non di sintesi.

Il dato in grande

L’auspicio di FederBio e WWF, sulla spinta del Green Deal europeo, è l’avvio nel 2021 della necessaria transizione ecologica dell’agricoltura, con l’obiettivo del 40% della superficie agricola utilizzata nel nostro Paese certificata in biologico entro il 2030, per dare una risposta coerente alle crescenti richieste dei consumatori.


Spazio al piccante Quando pensiamo agli ortaggi piccanti, la mente va subito agli inevitabili peperoncini, ma ci sono tantissime altre piante che non sono da meno. Tra gli altri aspetti, sono facili da coltivare e non necessitano di particolari cure. Eccone tre. Ravanelli. Le radici, soprattutto delle varietà rosse, sono dotate di una eccellente piccantezza. Crescione di terra (ma anche quello d'acqua). Le foglie sono fantastiche per dare a un piatto freddo quel pizzicore che stimola il palato senza essere invadente.

Tra le aromatiche…

Santoreggia (Satureja montana repandens). Le foglie ricordano il timo, ma presentano una punta di piccante adatta per carni e pesci Pepe di Sichuan (Xanthoxylum piperitum). Un arbusto esotico della famiglia delle Rutaceae (agrumi), le cui bacche sia verdi che mature, una volta fatte seccare, sono particolarmente piccanti.

La curiosità

Mangiare piccante non solo fa bene alla salute ma aiuterebbe a vivere più a

lungo. Tra chi mangia piccante 6-7 giorni a settimana il rischio di mortalità scende del 14% rispetto a chi lo fa meno di una volta a settimana. A questa conclusione è giunto un gruppo di ricercatori cinesi in un lavoro pubblicato sul British Medical Journal. Tra il consumo di cibi e spezie piccanti

e il tasso di mortalità ci sarebbe un’associazione inversa: all’aumentare

del primo diminuirebbe il secondo. Un’associazione ancora più forte in quelli che non bevono alcolici e che è stata osservata anche per precise patologie mortali come cancro, malattie respiratorie e coronaropatie. Lo studio

ha preso in esame i dati di quasi 490 mila persone di età compresa fra

30 e 79 anni raccolti nella China Kadoorie Biobank e ha escluso quegli individui che avevano alle spalle una storia di tumori o di malattie cardiache.


Piccole regole di consociazione - Evitare la coltivazione vicina di piante della stessa famiglia botanica, come patate e pomodori; perché tendono a consumare le stesse sostanze nutritive, impoverendo velocemente il terreno e indebolendosi a vicenda. - Consociare una leguminosa all’interno dell’orto, permette di fissare una maggior quantità di azoto atmosferico nel terreno, grazie all’azione di batteri detti azotofissatori presenti nelle loro radici. - Coltivare insieme piante che hanno disparità di crescita: la prima avrà tutto lo spazio per svilupparsi rapidamente, mentre l’altra crescerà al suo ritmo, trovando poi lo spazio libero al momento della sua maturazione. - Non mettere vicini ortaggi con sviluppo radicale uguale, ma coltivare piante con radici superficiali assieme a piante con radici profonde, per sfruttare al meglio la fertilità del terreno. - I piselli crescono bene se coltivati in consociazione con finocchio, carote, cavoli, lattuga, ravanelli; non si devono coltivare con aglio, cipolla, fagioli, prezzemolo. Ancora: la carota cresce bene vicino a piselli, aglio, pomodori, cipolle, ravanelli e non bisogna però coltivarla nello stesso posto per tre anni, per evitare l’attacco dei parassiti. Inoltre, il rosmarino, l’assenzio, e la salvia in particolare allontanano la mosca della carota.

E la cipolla?

La cipolla cresce bene con carota, pomodori, peperone, melanzane e cavoli, può essere coltivata avvicendata alle patate, i piselli, le fave, i pomodori; solo dopo che siano trascorsi otto anni dalla precedente coltivazione si potrà ricoltivarla con successo nello stesso posto.


La ricetta

MINI SFORMATI AL BROCCOLO FIOLARO Passo passo Pulite i broccoli, sciacquateli sotto acqua corrente, divideteli a rametti. Fate bollire dell’acqua in pentola; appena bolle aggiungete sale e lessate i broccoli. Cuocere per circa 7-8 minuti, scolate e lasciate raffreddare. Una volta raffreddati, metterli in un mixer, aggiungete l’aglio, la ricotta, l'uovo e frullate il tutto. Trasferite il composto ottenuto in un contenitore e aggiungete il parmigiano, un pizzico Ingredienti di sale e di pepe, mescolate bene. Imburrate gli • 400 grammi di fiolari stampini in alluminio e posizionateli in una pirofila • 150 grammi di ricotta fresca dai bordi alti. Versate in ogni stampino il composto • Un uovo di broccoli, cospargete ogni stampino con il • 30 grammi di parmigiano pangrattato. Versate nella pirofila acqua quanta grattugiato necessaria per circa due centimetri; vi servirà per • Uno spicchio d’aglio impedire che gli sformati si secchino troppo. Cuocete in forno a 180°C per 35 minuti. Al termine, • Pangrattato q.b. sfornate togliete gli sformatini dagli stampini, • 4 fette di asiago fresco poggiateli su una teglia bassa con fondo coperto (oppure emmental) da carta forno, ungete gli sformatini con l’olio e • Sale e pepe q.b. re-infornate per circa due minuti. Poi poggiate su • Burro per imburrare ogni sformatino una fetta del formaggio (asiago o gli stampini emmental) e lasciate in forno per sciogliere e far • Olio evo colorire il formaggio, meglio se utilizzate la griglia superiore; estraete il tutto, fate intiepidire ed ecco una gustosa ricetta dell’orto.


Per programmare i lavori in giardino Gennaio Gennaio Febbraio Febbraio Marzo Marzo Aprile Aprile Maggio Maggio Giugno Giugno Luglio Luglio Agosto Agosto Settembre Settembre Ottobre Ottobre Novembre Novembre Dicembre Dicembre

legenda

luna nuova

primo quarto di l


luna crescente

CALENDARIO LUNARE 2021

calend

luna piena

a r i o lu n a re

luna calante


Calendario ORTAGGIO Aglio

SEMENZAIO -

Basilico

Feb / Mar Luna calante -

Barbabietola rossa Bieta – erbetta

-

Broccoletto

-

Carciofo

-

Carota

Luna calante

Cavolo broccolo Cavolfiore Cavolo cappuccio Cetriolo Cicoria Cicoria di Chioggia

Mar / Apr Mar / Apr Luna calante Mar / Apr Luna calante Mar / Apr Luna crescente Luna calante Luna calante

Cipolla

Gen / Feb Luna calante Fagiolo rampicante Mar / Apr Luna crescente Finocchio Luna calante Indivia – scarola

Mar / Apr Luna calante

PIENA TERRA Gen / Feb Ott / Dic Luna calante Apr / Sett Luna calante Mar / Giu Luna calante Mar / Sett Luna calante Mag / Giu Luna calante Apr / Mag Luna calante Feb / Sett Luna calante Mag / Lug Mag / Lug Luna calante Mag / Lug Luna calante Mag / Lug Luna crescente Feb / Set Luna calante Apr / Set Luna calante Mar / Apr Luna calante Mag / lug Luna crescente Mag / Set Luna calante Giu / Ago

TRAPIANTO Luna calante

RACCOLTA Lug / Set Luna calante

Luna crescente

Mar / Nov

Luna calante

Giu / Dic

Luna calante

Mag / Nov

Luna calante

Lug / Sett

Luna calante

Dic / Apr

Luna calante

Mar / Nov Luna crescente Set / Dic Luna crescente Sett /Dic Luna crescente Giu / Mar Luna calante Giu / Ott

Luna crescente Luna crescente Luna calante Luna crescente

Luna crescente

Apr / Nov Luna crescente Set / Mag Luna crescente Giu / Ago Luna calante Giu / Ott Luna calante Lug / Nov

Luna crescente

Giu / Mar

Luna calante Luna calante Luna calante Luna crescente


ORTAGGIO Lattughino Lattuga a cappuccio Melanzana Melone Peperone Pisello Pomodoro Porro Prezzemolo Rapa Ravanello Rucola Sedano Spinacio Valeriana Zucca Zucchino

PIENA TERRA SEMENZAIO Feb / Ott Nov / Gen Luna crescente Luna crescente Mar / Ago Feb / Mar Luna calante Apr / Mag Gen / Mar Luna crescente Luna crescente Mar / Apr Feb / Mar Luna crescente Luna crescente Apr / Mag Gen / Mar Luna crescente Luna crescente Luna crescente Feb/Mar – Set/Ott Luna crescente Apr / Mag Gen / Mar Luna crescente Luna crescente Apr / Lug Gen / Feb Luna calante Luna calante Feb / Ott Luna calante Mar / Set Luna calante Luna calante Feb / Ott Luna calante Luna calante Feb / Ott Luna crescente Luna crescente Mar / Mag Feb / Mar Luna calante Luna calante Feb / Apr – Luna calante Ago / Ott Luna calante Lug / Ott Luna calante Luna calante Apr / Mag Mar / Apr Luna crescente Luna crescente Apr / Lug Mar / Apr Luna crescente Luna crescente

TRAPIANTO Luna crescente

RACCOLTA Gen / Dic

Luna crescente

Giu / Ott

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Giu / Set

Luna crescente

Giu / Set

Luna crescente

Giu / Set

Luna crescente Luna crescente

Primavera – Estate Giu / Set

Luna calante

Mag / Nov

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Apr / Dic

Luna calante

Luna crescente

Mag / Nov Luna crescente Mag / Nov Luna crescente Gen / Nov

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Giu / Nov

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Primavera – Autunno Luna crescente Set / Mar

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Luna calante Luna crescente Luna crescente

Giu / Set Luna crescente Apr / Lug


Collana “I QUADERNI” di

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