Feltrino News n. 1/2020 Ottobre

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Conosciamo le aziende di Armando Munaò

Lattebusche fonte di vita Dalla nascita al Bar Bianco

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ra il 1962 quando Federico Fellini diresse l’episodio “Le tentazioni del signor Antonio” nel film Boccaccio Settanta. I diversamente giovani ricordano certamente Anita Ekberg, procace attrice svedese, provocare il povero Antonio e promuovere indirettamente il latte. Diceva la canzoncina, con musiche di Nino Rota: “Bevete più latte, il latte fa bene, il latte conviene a tutte le età.....” A Busche, in provincia di Belluno, ai piedi del Parco delle Dolomiti Bellunesi, alla Latteria Sociale Cooperativa della Vallata

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Feltrina di Cesiomaggiore(nata nel 1954 su iniziativa di 36 soci), già conoscevano il valore del latte, che raccoglievano e lavoravano. Da quella positiva esperienza nasce Lattebusche, il cui primo presidente è stato Mario Domenico Turrin (oggi è Augusto Guerriero). Attualmente Lattebusche opera in sei unità produttive localizzate nel Veneto: Busche (BL), Chioggia (VE), Sandrigo (VI), San Pietro in Gù (PD), Camazzole (PD) e Padola (BL).I punti vendita denominati “Bar Bianco” sono visitati da oltre 1 milioni di clienti l’anno. Trecento gli addetti e 6stabilimenti. Gode di ottima salute. Ne parliamo con il dott. Antonio Bortoli, che da 46 anni (con 3 presidenti) è direttore di Lattebusche. Direttore, dal 1954 Lattebusche ha fatto decisamente una inarrestabile crescita quantitativa e qualitativa. A Suo avviso quali sono stati gli elementi propulsivi che hanno determinato questa evoluzione?

Quando questa struttura, soprattutto a metà degli anni settanta ha incominciato a crescere poteva farlo solamente in due modi: qualità e innovazione. Intanto essendo piccolissima non poteva pensare a economie di scala e quindi alle grandi quantità. Noi siamo stati la prima azienda in Italia a pagare il latte ai produttori in base alla qualità con parametri ben definiti. Di poi l’innovazione: i colori, per esempio, con i quali abbiamo contraddistinto alcuni nostri prodotti, la trasformazione del marchio aziendale, nel 1980 l’azzurro e il viola nel latte sino a quel momento era impensabile. E saranno questi due colori che caratterizzeranno la storia di Lattebusche. Tornando all’innovazione mi preme sottolineare che ha coinvolto tutta la movimentazione interna all’azienda, negli impianti, nella tecnologia, nella volontà di fare acquisizioni. Con il passare degli anni abbiamo fatto 23 fusioni e incorporazioni, ma sempre mantenendo il marchio Lattebusche e per


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