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La città illuminata: Bergamo-Brescia 2023
Società oggi di Alice Vettorata
La città illuminata - Bergamo Brescia 2023
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Nel 1985, la Ministra della cultura greca Melina Merkouri propose al proprio Consiglio un’iniziativa volta a intensificare la vicinanza culturale dei cittadini appartenenti all’Unione Europea. Le radici di coloro che fanno parte del Continente europeo sono strettamente connesse tra loro. I borghi delle capitali di ciascuno Stato, delle città che ne hanno modificato la storia, raccontano connessioni e tradizioni che sottolineano somiglianze e differenze delle numerose realtà situate in Europa. Da queste premesse e intenzioni nasce la volontà di designare del titolo di Capitale europea della cultura una città che, per la durata di un anno, avrà modo di raccontarsi ai cittadini del mondo. Il progetto venne accolto positivamente e ispirò anche i singoli stati ad agire a livello locale. L’Italia, sotto la direzione dell’ex ministro per i beni e attività culturali Dario Franceschini, dal 2014 iniziò a proporre la medesima iniziativa, sviluppando così la ricorrenza della nomina annuale della Capitale italiana della cultura. La scelta della città viene effettuata da una commissione di esperti istituita dal Ministero della Cultura. La commissione ha l’obiettivo di premiare la realtà che, avendo risposto al bando indetto, propone un programma capace di valorizzare il proprio patrimonio culturale incentivandone così il turismo. La candidatura ritenuta più meritevole riceverà le sovvenzioni finalizzate a realizzare le attività culturali proposte. Quest’anno, con il titolo “La città illuminata”, sono le città di Bergamo e Brescia a condividere l’incarico nell’edizione del 2023. Per la prima volta nella storia della manifestazione sono due i capoluoghi a detenere il titolo nel medesimo anno, e sebbene la relazione tra le città di Brescia e Bergamo sia solitamente nota per la rivalità, stanno collaborando per lo stesso fine. Il titolo del progetto è volutamente declinato al singolare per sottolineare la coesione delle loro iniziative, le quali mettono in risalto la volontà di crescere in modo sinergico, di risollevarsi e migliorare. La scelta di Bergamo e Brescia è stata infatti effettuata nel luglio 2020, in piena pandemia, contesto in cui erano ben note le ripercussioni subite da questi territori a causa della situazione sanitaria. Il Governo italiano ha deciso di premiare anche per queste motivazioni il programma presentato, già di per sé molto ricco. Gli eventi pianificati avranno luogo nei centri cittadini delle province, ma sono numerose le iniziative che coin-
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volgeranno anche nelle zone limitrofe. Le due città principali sono inoltre connesse grazie al Ciclovia della cultura, composto da due itinerari ciclistici costellati di mete da esplorare e una camminata denominata La via delle due sorelle. Titoli evocativi che preparano i visitatori a vivere esperienze quali mostre, spettacoli teatrali, concerti e performance. Dopo un’inaugurazione che vedrà coinvolte Bergamo e Brescia nelle date del 20, 21 e 22 gennaio seguirà una serie di eventi dedicati alla cultura, ente al quale viene riconosciuto il compito più rilevante in suo possesso: quello di illuminare le nostre esistenze tramite le arti, la conoscenza e lo stupore che queste possono far nascere in noi. A Brescia dal 10 al 19 febbraio mentre a Bergamo tra il 17 e 26 dello stesso mese, sarà possibile immergersi negli eventi che verteranno su tematiche care ai concetti di cultura e città. La prima, intesa come cura per l’anima e la seconda, come un ente che genera nuove idee, che racchiude in sé tesori e che riesce a mantenere un contatto rispettoso e significativo con la natura che la circonda. Si svilupperanno su questi argomenti mostre di pittori cinquecenteschi nati nella culla delle due province (da non dimenticare che in una località poco distante da Bergamo è nato Michelangelo da Merisi, noto come la sua città d’origine, Caravaggio), una notte dedicata alla musica jazz, due festival delle luci a cielo aperto, spettacoli teatrali, d’Opera e performance multidisciplinari generate dalla collaborazione di gruppi bergamaschi e bresciani. Due realtà note per i loro dissidi storici, ma che si uniscono sotto lo stesso cielo per donare ai loro cittadini e visitatori proposte che faranno vivere attimi di spensieratezza e nutrimento culturale. Passeggiando tra le vie storiche, le mura, i castelli che le caratterizzano, rendendole due punti luminosi del nostro Paese.