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Il personaggio: Alessio Baietta…pasticciere
Il personaggio di Alex De Boni
PROFESSIONE PASTICCIERE
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Alessio Baietta da oltre vent’anni realizza capolavori dolciari e dal dicembre 2017 gestisce con la moglie Sonia la pasticceria a Limana Mon Ninì. Un azienda familiare tra le più longeve e conosciute del settore in provincia che basa il proprio successo sulla qualità dei prodotti e la ricerca di eccellenti materie prime, molte delle quali a km zero. Il mix tra marito e moglie è il segreto di questa attività che vede Alessio impegnato nel laboratorio e Sonia addetta al negozio vendite. “La mia filosofia è pensare sempre positivo, nonostante gli alti e bassi della vita, perché se un pasticciere è felice questo ricadrà sui suoi prodotti ed in un certo senso verrà apprezzato dai clienti”. Non solo dolci ma anche una vasta selezione di caffè, degustazioni e una ampia gamma di cioccolati. “Tanti promettono mari e monti, ma un azienda piccola come la nostra vive solamente grazie alle proprie forze e sacrifici”, sottolinea Baietta. Un attivitá che per gestione e organizzazione sembra la tipica famiglia bellunese in cui ogni singolo elemento è determinate per mantenere l'equilibrio e la stabilità. L’amore tra Alessio e Sonia si respira all’interno del loro negozio e nei loro prodotti esposti. Alessio possiamo dire che il vostro successo è legato al rapporto tra te e tua moglie? Un azienda portata avanti in ambito familiare da marito e moglie rappresenta un valore in più da trasmettere al cliente, che noi consideriamo un ospite.
La difficoltà sta nel scindere lavoro e famiglia evitando il rischio di portarsi a casa il peso del lavoro. E' come essere sposati due volte con la stessa persona, se non trovi un equilibrio difficilmente si va lontani. Io e Sonia ci voliamo bene e consideriamo la nostra attività come la figlia femmina che non abbiamo mai avuto.
Pasticceria vuol dire continui aggiornamenti pur non dimenticando la tradizione?
Essere pasticcieri oggi vuol dire avere una grande conoscenza delle materie prime e un continuo aggiornameno sulle tecniche di lavoro. Quando realizzo un opera la immagino come se la dovessi mangiare io ed oltre alla bontà cerco di trasmettere l'emozione e la passione che metto nel mio lavoro. Il difficile spesso è trovare la giusta alchimia ed equilibrio tra materie prime diverse al fine di soddisfare tutti i palati, fare continui corsi di aggiornamento è fondamentale in questo settore. Qual è il tuo legame con la ricerca di materie prime tipiche bellunesi? Giro tante fiere di paese nella Valbelluna e li trovo tanti prodotti che prima assaggio e poi porto nel mio laboratorio dove sperimento nuove ricette per incuriosire e sorprendere gli ospiti della mia attività. I prodotti dei nostri territori non solo sono buoni ma meritano di essere valorizzati e promossi. Come vedi il futuro nel settore dolciario locale? Fare il pasticciere è un lavoro di grande difficoltà e che comporta molti sacrifici. Nonostante questo riservi enormi soddisfazioni e ti permette di valorizzare la tua creatività. La tenacia è alla base di tutto, infatti devi passare tanto tempo nel laboratorio. E' importante che la scuola faccia capire che questo lavoro non è solo divertimento, come spesso appare dalla tv, ma dietro c'è sudore, ricerca, studio, creatività, passione e sacrificio. Fare il pasticciere è una dote bellissima che non appartiene a tutti.