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Tra fiori, piante e natura
Tra piante, fiori e natura di Niccolò Sovilla
Gli insetti impollinatori
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“Fastidiosi esseri volanti” e “nemici giurati dei pic-nic” dai quali temete di essere punti? No, gli insetti impollinatori sono ben altro: importanti alleati senza i quali la riproduzione di molte specie vegetali non sarebbe possibile. Il loro è un ruolo fondamentale nella regolazione dell’ecosistema di tutto il pianeta. E, se imparerete a conoscerli e rispettarli, sarà assai improbabile che vi pungano! Negli ultimi decenni il calo di insetti impollinatori è fonte di grande preoccupazione. Benché riconosciamo che questa non possa definirsi una vera e propria “soluzione”, certo è che chiunque possegga un giardino, grande o piccolo – e, perché no, anche un semplice terrazzo in città -, può e deve dare il proprio piccolo contributo. Tra le varie ragioni di questo declino vi sono la mancanza di fiori e di siti di riproduzione, oltre ai più noti cambiamento climatico e massiccio uso di pesticidi. Fortunatamente, le azioni che ciascuno può intraprendere per contrastare questa drammatica realtà, nel proprio piccolo, sono diverse. Innanzitutto, mettete a dimora piante ricche di polline e nettare, fondamentali per supportare gli impollinatori. L’obiettivo è semplice: che qualcosa sia in fiore durante tutto l’anno. Chi dispone di un giardino sufficientemente ampio dovrebbe mettere a dimora alberi da frutto. In primavera, nel nostro giardino, il melo (M. domestica), il prugno (P. domestica) e il cotogno (Cydonia oblonga) pullulano di insetti. Se avete un piccolo giardino, puntate sui fiori. L’Agastache è perfetta per le aiuole miste di annuali e perenni, ed è molto amata dalle api. Il trifoglio, se lasciato crescere, si riempie di fiori melliferi. L’Echinacea, che fiorisce in estate inoltrata, è apprezzatissima anche dalle farfalle. Preferite le piante autoctone e rustiche alle piante esotiche e agli incroci, spesso sterili e quindi inutili per gli insetti, oppure abbiate l’accortezza di chiedere al vostro vivaista di fiducia quali piante ornamentali, seppur “artefatte”, siano adatte agli impollinatori. Ad esempio, noi nutriamo una gran passione per le rose inglesi David Austin, ma sappiamo che molte di esse non hanno alcuna utilità in natura, sono cioè “soltanto belle da vedere”. Ci siamo informati e abbiamo scelto di mettere a dimora nel nostro roseto soltanto le David Austin che producono nettare o polline, un compromesso che a noi non costa nulla, ma che per la natura significa molto! Permettete alle “erbacce” di fiorire tagliando il prato con minor frequenza. Non potete immaginare quante piante utili agli impollinatori si possano trovare in pochi metri di giardino, se lasciato un po’ selvaggio: nel nostro abbondano le pratoline (Bellis perennis), il tarassaco o dente di leone (Taraxacum officinale), l’edera terrestre (Glechoma hederacea), particolarmente amata dai bombi, la facelia (Phacelia tanacetifolia), la bugola (Ajuga reptans), il trifoglio (Trifolium pratense), la falsa ortica (Lamium purpureum) e chissà quali altre piante che ancora non abbiamo scoperto! Anche le api hanno bisogno di bere. Un piattino d’acqua o il bordo di uno stagno saranno l’ideale. Evitate di utilizzare pesticidi, soprattutto non spruzzateli mai su fiori aperti. Accettate piuttosto la presenza di parassiti, che aiuterà il vostro giardino a trovare un naturale equilibrio. Gli afidi, ad esempio, sono il cibo prediletto per le larve di coccinella e di molte specie di sirfidi, e sono apprezzati da uccelli quali cince, passeri e balestrucci. Incoraggiate gli impollinatori a riprodursi, nidificare e svernare nel vostro giardino. In commercio esistono nidi artificiali per ogni tipo di insetto: api, bombi, farfalle, coccinelle… Oltre a questi, gli insetti utilizzeranno i punti del giardino che lascerete più al naturale, sfruttando le piccole cavità nei tronchi degli alberi, le siepi, i cumuli di rami secchi lasciati in un angolo dopo l’ultima potatura.