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La Cantina Gorza: il Prosecco Extra Dry
Il vino... il mio sogno nel cassetto!
La produzione vinicola della Vallata Feltrina si è arricchita di un nuovo prodotto destinato, non solo a potenziare il mercato di riferimento e dintorni, ma anche e soprattutto a soddisfare il palato degli amanti del prosecco, anche quello dei più esigenti.
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Il riferimento è per l’Extra dry prodotto dalla nuova cantina Gorza con sede a Fonzaso. Ed è appunto con lui, con Gianni Gorza, il titolare, che abbiamo aperto un quanto mai piacevole discutere che oltre a evidenziare aspetti decisamente interessanti del suo essere produttore, ci ha presentato e fatto meglio conoscere la carta d’identità e le caratteristiche organolettiche del suo “Prosecco Extra dry - “Podere Castello Aurin”. “Durante la mia adolescenza, ci dice con una punta di “nostalgica” rimembranza, ho sempre collaborato nel negozio di generi alimentari che avevamo in montagna e che era gestito dalla mia famiglia. Durante questo periodo sono sempre stato affascinato dai racconti che mi faceva un nostro fornitore di vino di Valdobbiadene dell'epoca, che tutte le settimane ci riforniva di vino. E a ogni incontro mi raccontava piacevoli aneddoti di come lui coltivava le viti, di come metteva a dimore le stesse e di come faceva la raccolta dell'uva e la successiva vinificazione. Diventato adulto e forse condizionato da quei discorsi di gioventu’, mi sono iscritto e diplomato all'Istituto agrario di Castelfranco Veneto, ma in cuor mio la passione del vino non è mai scomparsa, anzi, con il passare del tempo, si è sempre più potenziata”. E credo sia stato questo uno degli elementi portanti che ha fatto nascere il me la voglia e l’acceso desiderio di diventare produttore. E oggi, a distanza di tanti anni, quel mio giovanile sogno si è avverato. Inizialmente, come si conviene in un processo produttivo agricolo, prima della messa a dimora dei nostri vitigni abbiamo analizzato, in tutte le possibili varianti, l'andamento climatico della nostra zona di riferimento e il sub strato del terreno. Condizioni queste indispensabili per la buona risuscita del progetto. Di poi,per questa nostra prima esperienza abbiamo messo a dimora il vitigno “glera” a bacca bianca, da tutti conosciuto come componente base del Prosecco perchè costituisce almeno l'85% delle uve utilizzate”. Cosa l’ha spinta a scegliere questo vitigno a bacca bianca conosciuto e apprezzato in tutto il mondo? Secondo me il territorio Fonzasino ha delle specificità ottimali per dare un vino con caratteristiche e sentori molto interessanti e unici. Come mai questo nome “ Podere Castello Aurin”? Abbiamo deciso di ricordare gli antichi appezzamenti territoriali appartenuti al Castello Aurin che sovrastava e regolava la vita della frazione di Arten in Comune di Fonzaso dall’anno 550 fino al 1554. “E infine, ma non ultimo aspetto, continua Gianni Gorza, è che nel nostro “modus operandi” abbiamo voluto mettere al primo posto la problematica ecologica adottando tutte le tecnologie agronomiche di ultima generazione e macchinari innovativi che hanno appunto nella sostenibilità ambientale l’elemento portante, il tutto integrato da un fare e da una logica produttiva che riduce al minimo l'utilizzo di agrofarmaci e similari”. Attualmente la cantina Gorza utilizza vigneti messi a dimora in quasi quattro ettari, nell’ anno in corso sono state piantate anche nuove piantine a bacca nera idonee a dare vini rossi e rosee che permetteranno di completare l’offerta al consumatore.